Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 7 dicembre 2010

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Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 7 dicembre 2010
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 7 dicembre 2010
DdL Stabilità: Ok Senato, ora è Legge. Ecco le misure previste ( Asca ) Roma,
7 dicembre
Con il via libera del Senato il DdL di Stabilità ( ex Finanziaria ) diventa legge.
Il testo approvato ricalca quello della Camera non essendo state introdotte modifiche né in Commissione né in
Aula proprio per evitare un'ulteriore lettura e dare certezze in ordine all'approvazione del provvedimento ritenuto
fondamentale per garantire la stabilità dei conti italiani in sede europea.
Ogni questione residua è stata demandata agli Ordini del Giorno, tra i quali spicca quello ( a firma Pd ) che
impegna il Governo a ristorare i fondi del 5 per mille allo stesso livello del 2010 anche per l'anno 2011 ( in
pratica a restituire i 300 milioni mancanti al Fondo ) nel primo Decreto Legge ' emanando ' del Governo.
Tornando al DdL stabilità, questo contiene misure per lo sviluppo pari a 5,7 miliardi nel 2011 a livello di cassa e
a 6,1 miliardi a livello di competenza.
La copertura viene reperita dalle entrate dell'asta per le frequenze digitali ( 2,4 miliardi ), dal cosiddetto ' fondo
Letta ' presso Palazzo Chigi ( 1,75 miliardi ), dal pacchetto fisco-giochi.
Ecco le principale misure.
ECO-BONUS - E' la novità introdotta in Aula, sollecitata dal Fli e dal Pd.
Viene prorogato al 2011 lo sconto fiscale sulle spese sostenute per le ristrutturazioni volte al risparmio
energetico ( infissi, caldaie e condizionatori a basso consumo, pennelli solari ). La detrazione Irpef viene però
spalmata su dieci anni per cifre di pari importo, anzichè cinque come avviene ora.
UNIVERSITA' - Il fondo ordinario viene incrementato di 800 milioni. Questa cifra include le risorse per
l'assunzione degli assistenti.
RICERCA E BORSE DI STUDIO - 100 milioni per il vaucher fiscale a favore delle imprese che investono in
progetti di ricerca nelle Università.
Ulteriori 100 milioni sono previsti per le borse di studio e il prestito d'onore.
AMMORTIZZATORI SOCIALI - Il complesso dello stanziamento vale circa 1,5 miliardi e include la proroga
per la Cassa Integrazione in Deroga e per gli altri strumenti di sostegno al reddito.
SALARIO DI PRODUTTIVITA' - 835 milioni per la defiscalizzazione per il 2011 del salario di produttività per i
redditi fino a 40.000 euro.
TICKET - 347 milioni per l'abolizione per 5 mesi del ticket sulla specialistica e la diagnostica.
Senza rifinanziamenti successivi il ticket verrebbe ripristinato da giugno.
MISSIONI INTERNAZIONALI - 750 milioni per la proroga del finanziamento alle missioni internazionali di
pace fino al 30 giugno 2011.
PATTO STABILITA' REGIONI - Viene reso più flessibile prevedendo che le spese non debbano superare la
media del triennio 2007 - 9 ridotta del 12,3 % per quelle di competenza e del 13,6 % per quelle di cassa ( il
calcolo quindi non è più un solo anno ).
COMUNI - riceveranno 344 milioni per i mancati rimborsi Ici relativi all'anno 2008.
E' previsto un allentamento del patto di stabilità che porta ai Comuni e alle Province una maggiore disponibilità
finanziaria di 470 milioni.
Inoltre, per velocizzare i pagamenti da parte dei Comuni verso le imprese fornitrici, viene istituito un fondo di 60
milioni di euro per il 2011 finalizzato al pagamento degli interessi passivi maturati dai municipi per il ritardato
pagamento.
SCUOLA PARITARIA - stanziati 245 milioni.
FAS - 1,5 mld per il 2012 del Fondo aree sottoutilizzate può essere destinato all'edilizia sanitaria.
Di queste risorse l'85 % deve essere destinato al Sud e il 15 % al Centro e al Nord.
PACCHETTO FISCALE - vale 588 milioni in termini di cassa e circa 900 in termini di competenza.
Comprende interventi sul leasing immobiliare ( 348 milioni ), l'inasprimento della lotta all'evasione e l'aumento
delle sanzioni sul ravvedimento operoso.
AUTOTRASPORTO - arrivano 400 milioni a favore del settore.
5 PER MILLE - previsti 100 milioni.
CARABINIERI - 30 milioni per le esigenze del parco auto.
STABILIZZAZIONE LSU - LIBRI DI TESTO - Rientrano in una stanziamento complessivo di 275 milioni che
dovrà essere ripartito con provvedimenti successivi. Con lo stesso stanziamento si dovrà far fronte agli impegni
dello Stato italiano per la partecipazione a Banche e Organismi internazionali.
SLA - stanziati 100 milioni per la ricerca e l'assistenza domiciliare ai malati di sclerosi laterale amiotrofica.
TRASPORTO FERROVIARIO - previsti 425 milioni per l'acquisto di treni per il trasporto regionale e locale e
vengono fissati criteri per la ripartizione della cifra. Essa deve tenere conto degli investimenti effettuati con
risorse regionali proprie, degli aumenti tariffari in cui risulti l'incremento del rapporto tra ricavi da traffico e
corrispettivi, dell'incremento del carico medio dei passeggeri.
STRADE SICURE - per le accresciute esigenze di controllo delle strade da parte delle forze armate e forze di
polizia sono stanziati 36,4 milioni per il 2011.
GIOCHI - dal pacchetto è stimato un gettito compreso tra 400 e 500 milioni. Sanzioni fino a 1000 euro e
chiusura dell'attività per i gestori che non rispettano il divieto per i minori di 18 anni. Stretta sanzionatoria anche
nei confronti di chi occulta le giocate o fa ' giocate simulate ' con l'obiettivo di evadere il fisco. Previste misure di
contrasto al gioco illecito e maggiori controlli sulla raccolta.
EDITORIA - 100 milioni in più nella tabella C dove già erano previsti 190 milioni. Si arriva così a 290 milioni
ripristinando le cifre che erano state tagliate. Un altro stanziamento di 30 milioni riguarda i giornali e serve a far
fronte all'aumento del prezzo della carta.
TV LOCALI E RADIO LOCALI E NAZIONALI - gli incentivi a sostegno del settore sono incrementati di 45
milioni per l'anno prossimo.
TORINO-LIONE - Rete ferroviaria italiana può destinare 35,6 milioni, a valere sul contratto di programma 2007
- 2011, per i maggiori oneri derivanti dal cambiamento del tracciato.
La cifra serve per la fase di studio e progettazione.
TUNNEL DELLA MADDALENA - 12 milioni per completare il finanziamento del progetto definitivo del tunnel
esplorativo.
PARCHI - Per il personale dei parchi arrivano 35 milioni e 5 per il personale dell'ISPRA ( Istituto Superiore Per
la Ricerca Ambientale ).
Si tratta, comunque, do cifre ben al di sotto delle richieste del Ministero dell'Ambiente per il comparto.
Ungheria: giù moneta e titoli Stato ( Ansa ) Budapest, 7 dicembre
Fiorino e titoli di Stato in caduta dopo che l'agenzia di rating Moody's ha declassato ieri di due gradi il debito
dell'Ungheria, abbassandolo nella categoria Baa3.
Il cambio è arrivato a 285 fiorini contro un euro.
L'agenzia oggi, in conseguenza ha degradato anche otto Banche commerciali, le più importanti, salvo la CIB,
filiale di Banca Intesa.
Il Governo conservatore persegue una politica monetaria di misure temporanee anzichè avviare interventi
strutturali, sottolineano gli esperti.
Intesa Sanpaolo: Bazoli, addio duale neanche per sogno
( Adnkronos )
Milano, 7 dicembre
Un abbandono del modello di governance duale in Intesa Sanpaolo non è in discussione.
Lo ha detto il Presidente del Consiglio di Sorveglianza del Gruppo, Giovanni Bazoli, in una pausa della 'Valchiria'
di Richard Vagner per la prima del Teatro Alla Scala di Milano.
" Neanche per sogno ", ha risposto Bazoli a chi gli chiedeva se fosse possibile un abbandono della governance
duale in Intesa Sanpaolo.
" Non se ne è proprio parlato ", ha continuato il Presidente del CdS della Banca.
Bazoli, dopo l'incidente di questa estate, ha confermato di essere tornato in forma.
" Sto bene - ha detto - mi sono ripreso ".
Unicredit: Ghizzoni, no altre uscite ( Ansa ) Milano, 7 dicembre
' Certo, siamo sereni sulla governance '.
Così Federico Ghizzoni, Amministratore Delegato di Unicredit, ha risposto ad una domanda sulle indiscrezioni
che parlano di un difficile momento nel Gruppo dopo l'uscita di Alessandro Profumo e le dimissioni di altri
dirigenti.
Ci saranno altre dimissioni ? gli è stato chiesto.
' No ', ha replicato il banchiere a margine della prima della Scala.
Usa: Obama annuncia capovolgimento agevolazioni fiscali
ricchi dal 2012 ( Asca-AFP ) Washington, 7 dicembre
Il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama annuncia l'intenzione di voler capovolgere le agevolazioni
fiscali a favore dei redditi alti a partire dal 2012, quando andranno a favore dei redditi bassi.
L'annuncio arriva il giorno dopo il compromesso raggiunto con i repubblicani su un'estensione delle
agevolazioni, introdotte dal precedente Presidente Bush, per altri due anni.
'' Mi sono opposto al taglio fiscale per i redditi alti. Nel lungo periodo semplicemente non ce li
possiamo permettere. Quando scadrà il termine dei due anni, mi batterò per terminarle.
Per i repubblicani - ha aggiunto Obama - ciò rappresenta il ' Santo Graal '.
Questa sembra essere la loro dottrina economica centrale ''.
Tra i democratici aveva generato scalpore la decisione di Obama di accettare una proroga di altri due
anni di tali esenzioni fiscali, ma il Presidente ha giustificato la sua azione con il tentativo di non
alzare le tasse sui redditi medio bassi.
Banche islamiche ancora frenate ( Italia Oggi.online )
Vola la finanza islamica: gli attivi delle Banche dovrebbero, stando alle previsioni, raddoppiare nel
giro di cinque anni fino a toccare 2 mila miliardi di dollari ( 1.500 Mld euro ).
Per l'agenzia Moody's, inoltre, il potenziale del settore è di gran lunga superiore e potrebbe arrivare ad
almeno 5 mila Mld di dollari ( 3.750 Mld euro ).
Ma non è altrettanto valido l'impegno per far fruttare al massimo gli investimenti: serve una maggiore
diversificazione, raccomandano gli analisti di McKinsey.
Un comparto che ha saputo resistere alla crisi globale: è vero che la crescita si è ridotta dal + 27 %
del 2008 al + 15 % dello scorso anno, ma è altrettanto vero che, nei Paesi chiave, le quote di mercato
sono aumentate in maniera significativa rispetto al settore creditizio nel suo complesso.
L'area chiave è quella del Golfo Persico.
In Kuwait gli attivi hanno registrato un incremento del 23 % tra il 2003 e il 2009: ora sono pari al
30,8 % dell'insieme del sistema bancario, la percentuale più alta del mondo.
Seguono il Qatar, con il 22,7 % di quota, e la Malesia con il 19,6 %.
Numeri importanti, che però nascondono qualche criticità.
La redditività è scesa nel corso del 2009: dell'89 % in Kuwait, del 73 % in Indonesia, del 50 % negli
Emirati Arabi.
Un sondaggio di Deloitte rivela che oltre metà degli Istituti stima di essere sottocapitalizzato: è
urgente una riforma della contabilità e della gestione del rischio, che è diversa da Paese a Paese e
dipende dal giuristi specializzati della legge islamica.
L'emissione di obbligazioni, chiamate sukuk, è diminuita del 16 % a 11,8 mld di dollari ( 8,8 mld euro
) da inizio anno, anche se le stime indicano un ritorno ai livelli pre - crisi nella seconda metà del
2011.
Inoltre McKinsey rileva che gli Istituti, le cui attività sono frenate dal divieto di ricorrere a internet,
dovranno razionalizzare i costi e ispirarsi ai concorrenti, accelerando il deprezzamento dei loro attivi
non redditizi.
Per Amer Afiouni, direttore associato a Dubai, è alla portata delle Banche islamiche un giacimento di
15 miliardi di dollari di utili supplementari.
Ma, per catturare ulteriori profitti, occorre presidiare territori nei quali non sono presenti e
diversificare l'attività: quindi, una ricetta fatta di gestione di ricchezze, attività di Banca d'affari e altri
mercati emergenti.
Intanto le Banche della Malesia rivendicano con orgoglio la bontà delle loro scelte etiche.
Come sottolinea Raja Teh, responsabile della finanza islamica alla Borsa malese, gli Istituti non sono
stati affatto toccati dalla crisi dei mutui subprime, per la semplice ragione che essi non sono
autorizzati a speculare sui prodotti derivati.
Tutte le Banche offrono prodotti compatibili con la Charia, le norme seguite dei musulmani.
Gli Istituti islamici in Malesia sono cinque: due locali e gli altri originari del Medio Oriente.
La gente, sottolinea Teh, si sente sicura perché sa che queste Banche non si muovono in maniera
spericolata e sono in grado di assisterla e rassicurarla in occasione, per esempio, di un acquisto
immobiliare.
Indesit: MSE, siglato Accordo azienda - Sindacati ( Asca ) Roma, 7 dicembre
E' stato siglato al Ministero dello Sviluppo Economico il testo dell'accordo tra Indesit, Organizzazioni Sindacali e
rappresentanti dello stesso Dicastero.
Alla firma erano presenti i rappresentanti del Ministero del Lavoro, delle regioni Lombardia e Veneto, delle
Province e delle Unioni Industriali di Bergamo e Treviso.
Lo rende noto l'Mse.
'' L'accordo - si legge in un comunicato - conferma la centralità italiana degli stabilimenti produttivi di Indesit e,
attraverso diverse modalità e strumenti, prevede la tutela del posto di lavoro per i circa 510 Lavoratori coinvolti ''.
Il testo sarà ora sottoposto al giudizio dei Lavoratori dell'azienda attraverso un referendum che si terrà lunedì 13
e martedì 14 dicembre.
Successivamente, l'accordo, per diventare operativo, dovrà essere firmato dal Ministro dello Sviluppo
Economico Paolo Romani e dal Ministro del Lavoro Maurizio Sacconi.
Un'italiana su 2 fuori da mercato lavoro ( Ansa ) Bruxelles, 7 dicembre
Un'italiana su due tra i 15 e i 64 anni resta fuori dal mercato del lavoro.
E' il dato che emerge dalle statistiche elaborate da Eurostat, che nel 2009 ha registrato nel nostro Paese il 48,9
% generale di inattività, termine sotto il quale vanno tanto lo studio quanto l'impegno dedicato alla cura della
famiglia.
Il dato medio nei 27 Paesi della UE è del 35,7 %.
L'approccio delle donne al lavoro in Italia migliora leggermente nella fascia tra i 25 ed i 54 anni.
Fisco: Accordo Ecofin su scambio informazioni e contro segreto bancario
( Asca ) Bruxelles, 7 dicembre
Accordo politico all'Ecofin su una bozza di Direttiva che punta a rafforzare la cooperazione nel settore fiscale,
per far sì che gli Stati membri siano messi nella condizioni di poter combattere più efficacemente l'evasione e la
frode.
L'accordo, spiega un comunicato del Consiglio, fa leva sullo scambio di informazioni e il divieto di opporre il
segreto bancario alla richiesta di un Paese di fornire dati.
Un intervento, questo, che si è reso necessario alla luce dell'accresciuta mobilità dei contribuenti e
dell'aggresciuto volume delle transazioni cross-border.
La Direttiva estende la cooperazione tra gli Stati membri a tutti i tipi di imposte e stabilisce anche limiti temporali
per fornire le informazioni richiese.
'' E' un passo avanti fondamentale - ha commentato il Commissario UE alla Fiscalità, Algirdas Semeta - che
permetterà agli Stati membri di raccogliere quanto loro dovuto.
D'ora in poi gli Stati non potranno rifugiarsi dietro il segreto bancario per rifiutarsi di fornire informazioni ''.
Soddisfazione è stata espressa anche dal Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che nelle precedenti riunioni
aveva posto il veto sostenendo che molti Paesi dell'Unione continuavano a stringere accordi bilaterali con la
Svizzera e altri Paesi extra UE.
'' L'Italia ha rimosso il veto - ha spiegato - perchè crediamo che con questa intesa i tentativi di stringere accordi
bilaterali con Paesi extra europei siano frenati ''.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 8 dicembre 2010
Divorzi rinviati per carenza di case ( Italia Oggi.online )
Spagnoli separati in casa. Se una casa ce l'hanno ancora.
E il divorzio viene rinviato, in attesa di tempi migliori.
Questo è uno degli effetti della crisi immobiliare in Spagna.
Dall'inizio della recessione economica, le Banche iberiche hanno sequestrato circa 300 mila alloggi. Con attivi
immobiliari valutati 180 miliardi di euro, gli Istituti hanno tagliato l'accesso al credito ai privati dopo aver
accordato, nei folli anni del boom, prestiti per centinaia di migliaia di euro su cinquant'anni ai « mileurista », quei
salariati, generalmente precari, che guadagnano 1.000 euro al mese.
Il salario minimo spagnolo è pari a 740 € al mese, mentre la disoccupazione riguarda ormai il 20 % della
popolazione attiva.
Così la casa è diventata un lusso per una larga fetta degli spagnoli.
I prezzi degli immobili sono scesi solo del 13 % rispetto ai massimi registrati nel 2007 dopo dieci anni durante i
quali essi erano aumentati del 200 %.
Nello stesso periodo gli stipendi sono cresciuti del 30 %.
E la situazione è destinata a peggiorare.
Secondo la Banca di Spagna, il 40 % dei 4,5 milioni di disoccupati, ossia 1,8 milioni di persone, vive oggi in un
nucleo famigliare nel quale nessuno dei membri lavora.
Inoltre a partire dal prossimo febbraio il Governo cancellerà l'aiuto eccezionale di 426 € varato nell'agosto del
2009 per i disoccupati che non rientravano più nell'indennità.
Non è quindi un caso che la domanda di alloggi sociali in locazione cresca in maniera esponenziale, mentre
l'offerta sia ridicolmente insufficiente.
Le regioni autonome per assegnare gli alloggi a canone agevolato ricorrono addirittura all'estrazione a sorte.
Così sempre più spagnoli ritornano a casa dai genitori e molte coppie rimandano il divorzio.
Mentre ogni settimana almeno 800 famiglie vengono sfrattate.
Tutto questo mentre la Spagna possiede il più grande parco di alloggi vuoti di tutta Europa e mentre si
moltiplicano le cattedrali nel deserto che il Paese guidato dal Premier Zapatero ha visto sorgere nel periodo di
massima crescita della speculazione immobiliare.
Come l'Ensanche de Vallecas, alle porte di Madrid, pensata per accogliere oltre 100 mila persone in più di 25
mila appartamenti.
Si tratta del più grande progetto di sviluppo urbano della regione, ma l'esplosione della bolla immobiliare ha
soffocato il suo sviluppo.
Oggi su un terreno di 700 ettari abitano solamente 20 mila persone. E regna il silenzio.
Berlusconi - Zapatero scrivono a leader UE ( Ansa ) Bruxelles, 8 dicembre
Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e il Premier spagnolo, Josè Luis Zapatero, hanno chiesto
ufficialmente con una lettera a tutte le Cancellerie europee di mettere la questione del brevetto comunitario
all'ordine del giorno del Consiglio UE della prossima settimana.
Entrambi si sono dichiarati nettamente contrari alla proposta di ricorrere alla procedura della cooperazione
rafforzata.
Governo: arriva DdL per ridurre uso auto blu ( MF - DJ ) Milano
Uno degli status symbol più ambiti dai vertici della Pubblica Amministrazione, l'auto blu, potrebbe presto
diventare appannaggio di pochissimi eletti.
In Consiglio dei Ministri sta per arrivare il " disegno di legge per la trasparenza, la razionalizzazione,
l'ottimizzazione e la riduzione delle autovetture di servizio utilizzate dalle pubbliche amministrazioni ".
Un provvedimento, si legge in un articolo di MF, che porta la firma di Renato Brunetta e il cui scopo è ridurre
drasticamente uso e spese delle auto blu.
Il DdL prevede, innanzitutto, che l'uso dei veicoli sarà possibile solo per effettive necessità legate a inderogabili
ragioni di servizio.
Se, tuttavia, per fare quello stesso percorso è più economico prendere un taxi, allora bisognerà utilizzare questo
mezzo di trasporto.
Non solo.
I parchi auto e le relative spese dovranno essere drasticamente tagliati a partire dal 2012.
Ogni Amministrazione dovrà preparare un Piano triennale per garantire che la spesa per le auto di servizio non
superi nel 2014 il 60 % di quella del 2009.
Ma allora come dovranno muoversi i boiardi ?
Il Disegno di Legge indica diverse strade per risparmiare:
stipulare convenzioni con società di tassisti o di noleggio con conducente;
utilizzare le convenzioni della Consip per noleggiare le auto;
ma anche " razionalizzare l'uso delle autovetture per percorsi in tutto o in parte coincidenti da realizzarsi
attraverso l'utilizzo condiviso delle autovetture ".
Ma quanto conta di risparmiare lo Stato ?
Potenzialmente tanto, secondo la relazione tecnica.
Solo di benzina potrebbero uscire 300 mln in meno dalle casse
Fallimenti in aumento, 8000 in nove mesi ( Trend.online ) di Pierpaolo Molinengo
Continua per il decimo trimestre consecutivo l'escalation dei fallimenti.
In particolare nel terzo trimestre, secondo l'Osservatorio Crisi d'Impresa del Cerved, sono state aperte poco
meno di 2.000 procedure fallimentari ( + 18 % sullo stesso periodo 2009 e + 13 % rispetto al trimestre
precedente ), mentre nei primi nove mesi hanno sfiorato quota 8 mila ( + 23 % rispetto allo stesso periodo del
2009 ).
Nei primi tre trimestri dell'anno, nel dettaglio, i fallimenti hanno registrato ritmi più elevati tra le società di capitale
( + 27 % rispetto allo stesso trimestre del 2009 ) contro il + 14 % osservato tra le società di persone e il + 17 %
tra le altre forme giuridiche.
I default hanno colpito soprattutto le imprese che operano nell'industria: l'incidenza dei fallimenti rispetto
all'insieme delle aziende del settore ( insolvency ratio ) ha toccato quota 31,7 ( su 10 mila imprese operative ).
Il Nord rimane l'area in cui l'incidenza dei fallimenti è maggiore anche se il terzo trimestre sembra segnare
l'avvio di un'inversione di tendenza con incrementi delle procedure maggiori nel Mezzogiorno ( + 23 % ).
Tra luglio e settembre il centro studi Cerved evidenzia poi, per la prima volta dall'inizio della crisi, un calo dei
concordati preventivi: sono state, infatti, presentate poco meno di 200 domande ( - 16 % rispetto a quanto
registrato nello stesso trimestre 2009 ).
Mentre, nei primi nove mesi dell'anno, le domande sono state 731 ( + 8 % ) rispetto ai primi tre trimestri 2009
Eurobond: La Merkel risponde a Juncker e ribadisce il suo no ( Borsainside.it
)
Il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha reagito immediatamente alle critiche mosse alla Germania da JeanClaude Juncker dopo il suo no ai cosiddetti Eurobond.
La Merkel ha dichiarato di esigere un dibattito razionale per risolvere le divergenze relative alle vie per uscire
dalla crisi.
Secondo la Merkel sarebbe necessaria una " discussione costruttiva ".
La Merkel ha lasciato comunicare attraverso il suo portavoce Steffen Seibert che non si aiuta nessuno se le
singole parti si attaccano reciprocamente e si definiscono " antieuropee ".
La proposta relativa all'emissione di titoli di debito europei non sarebbe nuova e sarebbe stata già studiata
attentamente dal Governo tedesco.
La Merkel ribadirà anche durante il prossimo vertice dell'UE la sua opposizione agli Eurobond. Secondo il
Governo tedesco la loro emissione richiederebbe degli importanti cambiamenti dei Trattati europei, che quasi
nessuno vorrebbe effettuare.
Gli Stati membri non avrebbero inoltre con gli Eurobond più gli stimoli necessari per sanare i loro bilanci.
Irlanda: bancomat magici ... per poco ( Wall Street Italia )
Babbo Natale sembra essere passato in anticipo in Irlanda proprio mentre il Parlamento era riunito per
approvare la manovra fiscale più dura nella memoria del Paese.
In alcuni sportelli automatici di Bank of Ireland i clienti hanno potuto prelevare più denaro di quello disponibile sul
rispettivo conto corrente.
Intono alle 12 di ieri le persone sparse in tutta l'Irlanda hanno iniziato ad avere problemi nell'accedere ai loro
account via web così come ai bancomat.
Ma non tutti gli sportelli automatici erano in panne.
Lo dimostrano le foto che entro le 18.30 circolavano su Twitter.
Insomma, per qualche fortunato c'è stata la possibilità di partecipare a una nuova forma di lotteria.
E gli aspiranti vincitori non sono mancati, viste le lunghe file davanti al bancomat.
Come spiegato dal New York Times, l'esperienza porta alla memoria le pratiche delle Banche prima dello
scoppio della bolla immobiliare, quando venivano concessi prestiti sul 100 % del valore dell'immobile da
acquistare anche a coloro che avevano bassi stipendi. Insomma, il credito facile e a poco prezzo era la norma in
tutto il Paese.
Stamattina il portavoce della Banca trasformatasi per un giorno in Babbo Natale ha gettato acqua sul fuoco.
Le persone che hanno effettuato ricchi prelievi non ufficialmente autorizzati dovranno rimborsare l'Istituto.
Insomma, dopo credito facile, operazioni di deleveraging ( riduzione del debito ).
Una storia per nulla nuova.
UE: Bruxelles detta sanzioni più severe sui servizi finanziari ( Asca ) Roma, 8
dicembre
La Commissione Europea ha adottato oggi una comunicazione che indica possibili modi per rafforzare i regimi
sanzionatori nel settore dei servizi finanziari dell'UE.
Attualmente le regole differiscono moltissimo da uno Stato membro all'altro e spesso possono non
rappresentare un deterrente efficace.
Sulla base di un esame dei regimi sanzionatori nazionali applicabili alle violazioni delle disposizioni nazionali che
recepiscono alcune tra le più importanti Direttive UE in materia di servizi finanziari, la comunicazione indica i
punti da migliorare e suggerisce possibili azioni a livello UE intese a rafforzare la convergenza e l'efficienza di
tali regimi.
Gli interessati potranno inviare i propri contributi fino al 19 febbraio 2011.
Michel Barnier, Commissario per il Mercato Interno e i Servizi, ha dichiarato: '' Se un Istituto finanziario non
rispetta le regole UE in materia di servizi finanziari, i suoi trader e dirigenti devono sapere che non ne usciranno
indenni, e che la risposta sarà dura, ovunque in Europa.
Adesso, troppo spesso, non è così.
La comunicazione adottata oggi indica come procedere per garantire che i poteri sanzionatori saranno più forti e
più convergenti in tutta l'Europa, per consentire all'UE di tutelare meglio gli interessi dei cittadini ''.
UE: meno commissioni su carte pagamento ( Ansa ) Bruxelles, 8 dicembre
La Commissione Europea ha reso vincolante l'impegno assunto da Visa per ridurre i costi delle commissioni
applicate sull'uso delle carte di pagamento.
Ciò comporterà che la massima commissione applicabile su un'operazione nazionale o internazionale, non potrà
superare lo 0,2 % del valore dell'operazione.
In tal modo le commissioni per operazioni effettuate all'interno di un Paese registreranno una riduzione del 60 %,
mentre quelle per operazioni internazionali diminuiranno in media del 30 %.
Pensioni invalidità: Censis, 1 su 2 viene erogata al Sud
( AGI ) Roma
Più invalidi al Sud e nelle Isole che nel resto d'Italia.
Praticamente la metà delle pensioni di invalidità e di inabilità e cioè il 48,1 %, secondo i dati dell'Inps
riportati dal Censis nel suo Rapporto sulla situazione sociale del Paese, vengono pagate nelle Regioni del
Meridione, in Sicilia e in Sardegna .
Mutui: Consumatori, con crisi in 2010 boom di pignoramenti
( AGI ) Roma
Nel 2010 si consolida il boom pignoramenti immobiliari ( + 31,8 % sul 2009 ) causati dalla crisi.
Su 3 milioni e 600 mila mutui sono 350mila le sofferenze.
Lo segnala in una nota Adusbef Federconsumatori secondo cui i pignoramenti nel 2010 sono stati 28mila contro
i 21mila del 2009 e i 20mila del 2008.
Gli aumenti maggiori di pignoramenti si registrano a Milano ( + 1.592, che ammontano quindi a 4.885 ), seguita
da Torino + 930 ( con un totale di 2.627 ); Roma ( + 728, con un totale di 2.703 ); Monza ( + 424,con un totale di
1.539 ).
Mutui: Bankitalia, 5 % famiglie nel 2007 non riusciva a pagare rate
( Adnkronos ) Roma, 8 dicembre
Il 5 % delle famiglie italiane, nel 2007, non riusciva a pagare le rate del proprio mutuo.
E' il risultato che emerge dallo studio 'The rise of risk-based pricing of mortgage interest rates in Italy', di Silvia
Magri e Raffaella Pico, pubblicato nei Temi di discussione sul sito della Banca d'Italia.
Il valore registrato è il più alto, insieme alla Spagna, fra i sette Paesi europei presi in considerazione. Da notare
anche che la percentuale di italiani che ha sottoscritto un mutuo è la più bassa ( pari al 13 % ), mentre il tasso
degli ' insolventi ' rispetto al totale della popolazione ( 0,6 % ) è sostanzialmente in linea con quello degli altri
Paesi.
I risultati dello studio mettono anche in luce che in Italia vi è un legame tra il tasso di interesse sul mutuo e lo
specifico rischio di credito del cliente.
Per i mutui concessi dal 2000 al 2007, il differenziale di tasso di interesse fra le classi di famiglie più e meno
rischiose è pari a 43 punti base.
Inoltre, il ricorso a strategie di prezzo basate sul rischio specifico del debitore sembra essere cresciuto nel
tempo, coerentemente con la maggiore diffusione e precisione delle metodologie di credit scoring e
analogamente a quanto accaduto negli Stati Uniti.
Usa: Casa Bianca, senza accordo su taglio tasse rischio nuova
recessione ( Asca-AFP ) Washington, 8 dicembre
Se non si riuscirà a raggiungere un compromesso sul taglio delle tasse gli Usa rischiano di far
ripiombare l'economia a stelle e strisce nella recessione.
Lo ha detto Larry Summers, tra i principali consiglieri economici della Casa Bianca.
L'eventuale fallimento del Congresso ad approvare la proposta di riforma fiscale voluta dal Presidente
Obama entro le prossime due settimane farà '' aumentare significativamente il rischio di una nuova
recessione '', ha detto Summers ai cronisti.
Citigroup: a Morgan Stanley 42 Mln ( Ansa ) New York, 8 dicembre
Morgan Stanley e le altre 13 società che hanno curato per il Tesoro americano il collocamento dei 2,4
miliardi di azioni Citigroup hanno incassato commissioni per 42,3 milioni di dollari.
E' quanto si evince - riporta l'agenzia Bloomberg - dalle comunicazioni alla SEC.
Il collocamento è stato curato da Morgan Stanley e, fra gli altri, da Bank of America e UBS.
AIG: Tesoro Usa pensa a vendita in 2011 per oltre 10 Mld
( AGI ) New
York, 8 dicembre
Il Governo Usa ha in programma di vendere, nella prima parte del 2011, oltre 10 miliardi di dollari di
azioni di American International Group Inc, il colosso assicurativo salvato dal collasso grazie a un
prestito di emergenza di oltre 180 miliardi.
Lo riferiscono alcune fonti vicine all'operazione.
Intesa Sanpaolo: domani al via da Napoli incontri " Insieme per la
crescita " ( MF - DJ ) Milano
Sviluppo, innovazione, solidarietà.
Saranno questi i temi conduttori che animeranno " Insieme per la crescita ", una serie di incontri pianificati dai
vertici di Intesa Sanpaolo, in programma partendo da Napoli domani e il giorno successivo.
L'obiettivo principale, spiega una nota, è di riaffermare la vicinanza e dare risposte concrete alle diverse realtà
territoriali che costituiscono il variegato insieme economico e civile italiano.
Il vertice della Ca' de' Sass incontrerà imprenditori, esponenti delle Associazioni di categoria, istituzioni locali,
oltre ai responsabili delle filiali che compongono la rete territoriale del Gruppo. Insieme al Consigliere Delegato
Corrado Passera ci saranno il D. G. Vicario, Marco Morelli, e il D. G. Gaetano Miccichè, oltre ai direttori
regionali di ogni singola area.
Gli incontri, dopo la tappa di Napoli, si terranno a Milano, Como, Torino, Padova, Bologna, Firenze, Roma,
Palermo e Cagliari.
Il tour si concluderà entro l'inizio della prossima primavera.
" Lo sviluppo è alla base del nostro impegno di grande Gruppo bancario al servizio del Paese ", ha spiegato
Passera, " perchè riteniamo la crescita sostenibile un fattore da cui l'Italia non può prescindere, anche in
considerazione del ritardo accumulato in passato.
Crediamo che la strada dello sviluppo passi necessariamente dall'innovazione, non solo riferita a tecnologie e
processi industriali, ma più in generale al sistema Paese".
Sbloccato il polo assicurativo, ma Intesa Sanpaolo non batte ciglio in
Borsa ( Finanza.com )
Intesa Sanpaolo ha vinto la sua battaglia con l'Antitrust.
Ma il titolo non ne approfitta in Borsa.
Di fronte ai rialzi corposi che questa mattina sta mettendo a segno settore bancario in Piazza Affari, l'azione di
Ca’ de Sass si accontenta di segnare un + 0,71 %, scambiando a quota 2,12 euro.
Intesa si sarebbe impegnata con l'Autorità a non vendere prodotti assicurativi di altre Compagnie attraverso la
propria rete, soprattutto quelli di Generali che ha una quota del 4,9 % della Banca guidata da Corrado Passera.
A mettere il sigillo adesso mancherebbe solo il placet dell'Isvap.
" Intesa Sanpaolo non potrà vendere polizze di Generali, ma questo non è un problema perché la joint venture
vita era già stata sciolta ", commentano gli analisti di Equita confermando la raccomandazione d'acquisto
sull'Istituto fino a un target price di 3,5 euro.
" Si tratta di una piccola notizia positiva perché finalmente si potrà creare un'unica Compagnia per tutto il
Gruppo ".
Secondo gli analisti di Banca Akros la soluzione sembra rilanciare l'impegno del Gruppo nella produzione di
prodotti vita e potrebbe avere un impatto positivo anche sulle società di Asset Management del Gruppo.
Gli esperti che non si sbilanciano sulle possibili ricadute per l'Ipo di Banca Fideuram comunque non vedono
impatti sul prezzo del titolo.
La raccomandazione resta buy con target price a 2,90 euro.
Unicredit: 14/12 CdA su nomine, Piano e Offerta su MCC
( MF - DJ ) Roma
Consiglio corposo di Unicredit quello convocato per le 15.00 di martedì prossimo 14 dicembre.
Lo scrive Il Messaggero spiegando che ieri sarebbe stato trasmesso ai Consiglieri l'Ordine del Giorno della
riunione.
Tra le decisioni quelle sulle nomine: dalla formulazione - spiega il giornale - non è però chiaro se si arriverà
alla scelta del nuovo Deputy General Manager CIBSBA, la poltrona lasciata vacante da Sergio Ermotti.
Nel corso dell'ultimo Comitato Governance&nomine tenutosi venerdì della scorsa settimana, aggiunge il
quotidiano, si sarebbe accennato a una doppia candidatura di banker esterni a Unicredit, senza scoprire
l'identità.
In realtà, secondo il quotidiano, alcune Fondazioni propendono per una scelta che valorizzi un manager di
peso della banca mentre il Presidente gradirebbe un innesto esterno che abbia lo stesso peso di Ermotti.
Sulle altre designazioni, prosegue il giornale, i giochi sono fatti: per il responsabile delle risorse umane,
l'ultimo Comitato Nomine ha individuato Paolo Cornetta.
A seguire, continua il quotidiano, il Board esaminerà il Piano Strategico di Gruppo, cioè le linee essenziali di
sviluppo nei prossimi 5 anni, ma non ci saranno indicazioni numeriche che invece fanno parte del Progetto
atteso per la prossima primavera.
Tra le altre decisioni, conclude il giornale, anche la vendita di un immobile non strumentale a New York,
l'esame dell'offerta delle Poste per MCC e il Progetto Eurosig, predisposto dal Deputy General Manager, Paolo
Fiorentino, relativo al sistema informatico in Germania.
Caduta nel vuoto la battaglia di Cantona contro le Banche
( Trend.online ) di
Pierpaolo Molinengo
Al richiamo svuotiamo i conti in Banca, c'è chi si aspettava un assalto in massa alle varie filiali, per dare una
secca lezione agli Istituti di credito.
Ma il tutto è finito con un sonoro fallimento.
Nemmeno Eric Cantona, ex attaccante del Manchester, si è recato presso la propria Banca per prelevare i soldi.
Ricordiamo che Cantona aveva lanciato l'invito di prelevare il 7 dicembre tutti i risparmi depositati negli Istituti di
credito.
" Se 20 milioni di risparmiatori ritirassero contemporaneamente i loro soldi dai conti correnti, il sistema bancario
crollerebbe... La rivoluzione si fa attraverso le Banche ", aveva dichiarato Cantona due mesi fa a un giornale
francese.
In nessuna Banca francese e belga si sono registrate code agli sportelli.
Lo stesso Cantona, non sembra ancora essere passato in Banca a ritirare i suoi soldi.
" La settimana scorsa, Cantona ci ha annunciato che sarebbe passato oggi a ritirare una somma superiore a
1.500 euro, ma ancora non è passato ", ha riferito Antoine Poissonnier, responsabile dell'agenzia BNP Paribas
di Albert, piccolo comune del nord della Francia, dove il calciatore ha il proprio conto.
Dal sito di
“YAHOO.Finanza”, 9 dicembre 2010
Irlanda, Parlamento voterà aiuti Fmi/Ue. No opposizione ( Reuters )
Il Governo irlandese chiederà la settimana prossima l'approvazione parlamentare del Piano di salvataggio FMI /
UE da 85 miliardi di euro.
Lo ha detto oggi il Primo Ministro Brian Cowen, mentre il partito di opposizione di centrosinistra ha annunciato il
suo voto contrario.
" Chiederò il dibattito nel Dail Eireann ( il Parlamento ) mercoledì prossimo, quando daremo ancora una volta la
possibilità all'opposizione di venire allo scoperto, riconoscere che questo accordo è essenziale ed è nel migliore
interesse del Paese, o dire chiaramente la loro alternativa ", ha detto Cowen in un comunicato.
" Il partito Laburista voterà contro, perché lo consideriamo un cattivo accordo ", ha detto a Reuters una
portavoce del partito di opposizione.
Cowen aveva dichiarato che " dibattere e sostenere una mozione nel Dail fornirà anche la certezza alla
comunità internazionale che l'accordo è stato confermato dal Parlamento, che il Paese sta facendo quel che va
fatto per risistemare la sue finanze pubbliche e che l'Irlanda è impegnata nella sfida ".
Grecia: FMI, perdita posto lavoro e recessione inevitabili ( MF - DJ ) Atene
" E' un'illusione pensare che la Grecia faccia gli aggiustamenti necessari senza un'inevitabile perdita di posti di
lavoro " e senza che l'economia vada incontro ad un periodo di " recessione ".
Lo ha detto Paul Thomsen, Vice Direttore del Dipartimento europeo del FMI, durante una conferenza stampa ad
Atene.
Thomsen ha affermato che il programma di ripristino fiscale attuato da Atene è sulla giusta strada e che questo "
aiuta a rassicurare che la ripresa si avrà verso la fine del 2011 ".
Finanza: Gysi ( BSI ), Bruxelles non cancellerà segreto bancario
( MF - DJ )
Milano
" La decisione dell'Ecofin non riguarda le informazioni sulle relazioni bancarie, che sono invece oggetto di nostri
negoziati con Francia e Gran Bretagna.
Non mi pare che esista alcun nesso diretto tra le decisioni e i negoziati stessi ".
Lo ha affermato, in un'intervista rilasciata al Corriere del Ticino, Alfredo Gysi, Pesidente della Direzione di BSI e
dell'Associazione Banche Estere in Svizzera, rispondendo al Ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ieri ha
affermato che accordi bilaterali, come quelli che sta negoziando la Svizzera, ora verranno bloccati.
Gysi ha infatti spiegato che è stato espressamente ribadito dall'Ecofin che " sono escluse ( da tali accordi ) le
cosiddette fishing expedition ", ossia le richieste generiche di informazioni bancarie, al solo scopo di pescare
nomi e dati, nell'ambito dell'assistenza amministrativa tra i vari Paesi.
Gb: da aumento tasse su Banche 2,5 Mld sterline in più
( AGI ) Londra, 9
dicembre
La Gran Bretagna aumenterà l'anno prossimo l'imposizione fiscale sulle Banche portandola allo 0,05 % dallo
0,04 %, annunciato in precedenza.
Lo rende noto il Tesoro aggiungendo che nel 2012 la tassa aumenterà allo 0,075 % e non allo 0,07 %
precedentemente annunciato.
La tassa dovrebbe generare un incasso di 2,5 miliardi di sterline all'anno.
BCE: per alcuni Paesi euro conti pubblici non sostenibili
( Asca ) Roma, 9
dicembre
Alcuni Paesi dell'area euro presentano conti pubblici ' 'non sostenibili '' rimanendo molto vulnerabili alle reazioni
dei mercati e con potenziali ripercussioni sull'intera area euro.
La BCE rinnova le preoccupazioni sullo stato di salute dei conti pubblici nell'area euro e nel bollettino mensile
rilancia la necessità che i Governi si facciano carico della responsabilità di restaurare la fiducia sulle finanze
pubbliche.
Solo così è possibile ridurre il premio sul rischio sui tassi di interesse e sostenere la crescita economica nel
medio termine.
BCE: nel 2012 debito non crescerà solo in Italia e Germania
( AGI ) Roma, 9
dicembre
" E' probabile che il debito pubblico in rapporto al Pil aumenti in tutti i Paesi dell'area euro nel 2011 e in quasi
tutti nel 2012, a eccezione di Germania e Italia ".
Lo sottolinea la BCE citando le previsioni della Commissione Europea.
" Sempre nel 2012 - spiega la BCE nel bollettino mensile - il rapporto medio tra debito e Pil dell'area dell'euro
ammonterebbe all'87,8 % del Pil, e quattro Paesi dell'area ( Belgio, Irlanda, Grecia e Italia ) registrerebbero
rapporti debito / Pil superiori al 100 % ".
Nel complesso, sottolinea ancora l'Istituto di Francoforte, " i rischi per le proiezioni della Commissione sembrano
essere sostanzialmente bilanciati ".
Banche: Barnier, stiamo ripensando Mifid e sanzioni ( MF - DJ ) Roma
" Stiamo ripensando la direttiva sui servizi finanziari, Mifid. Dobbiamo aggiornare il quadro regolamentare
dirigendo la crisi. Serve maggiore protezione per gli investitori e più trasparenza ".
Lo ha detto a La Stampa il Commissario UE al Mercato Unico e alla Finanza, Michel Barnier, spiegando che "
puntiamo a tagliare le deroghe che consentono i "dark pools", le operazioni che non mostrano i prezzi
anticipatamente. Il mondo è cambiato, dobbiamo farlo anche noi ".
Quanto alle sanzioni, Barnier ha ricordato che " Goldman Sachs ha sborsato 15,5 Mln di multa perchè non ha
dato informazioni corrette all'Autorità Britannica.
Ci sono altri sette Paesi europei in cui avrebbe pagato meno di 150.000 euro.
Questo crea disparità inaccettabili in cui si possono annidare comportamenti scorretti.
Tutto questo deve finire.
In primavera caleremo le nostre proposte. Spero entrino in vigore dal 2012 ", ha concluso.
Banche: Cagnoli, 2011 migliore per Istituti italiani ( MF - DJ ) Milano
" Il 2011 sarà ancora un anno difficile per le Banche italiane.
Ma è prevedibile un miglioramento rispetto al 2010 perchè il flusso delle nuove sofferenze crescerà a ritmi minori, con la
conseguenza di una riduzione degli accantonamenti, e perchè sul fronte dei tassi è immaginabile una lieve risalita nel
secondo semestre ".
E' quanto ha affermato in un'intervista al Sole 24 Ore Giovanni Cagnoli, A. D. per l'Italia di Bain & Company, che si mostra
fiducioso sulle prospettive di ripresa delle Banche italiane e, relativamente ai problemi dell'euro e ai rovesci in Borsa sui
titoli bancari, commenta: " sono solo movimenti speculativi, i fondamentali dell'economia sono in miglioramento e non
vedo motivi di eccessiva preoccupazione ".
Secondo il consulente, la redditività futura degli Istituti di credito non potrà che arrivare dalla capacità di generare più ricavi
“.
Cagnoli ha infatti concluso che " fatalmente le Banche dovranno ragionare su prodotti aggiuntivi da vendere allo sportello e
tutti si stanno indirizzando sul mercato più contiguo, quello delle polizze assicurative, ma anche su credito al consumo, carte
di credito, leasing auto o prodotti nuovi come i fondi sanitari.
Credo però che nei prossimi anni la tendenza più significativa sarà la crescente concorrenza alle Assicurazioni da parte delle
Banche ".
Case americane: in un anno bruciati $ 1700 miliardi ( Wall Street Italia )
Il 2010 dovrebbe chiudersi con un valore delle case americane inferiore di $ 1.700 miliardi rispetto a un anno
prima.
La stima è del sito Internet specializzato nell'immobiliare Zillow.
La flessione dell'anno che sta per terminare è più grande del 63 % rispetto ai $ 1.000 miliardi andati in fumo nel
2009.
Il valore totale " bruciato " rispetto al picco del settore nel 2006 è di $ 9.000 miliardi.
Sebbene i benefici fiscali abbiano sostenuto il comparto nella seconda metà del 2009 e nei primi sei mesi del
2010, il valore delle abitazioni ha continuano a perdere slancio nel resto dell'anno.
Almeno $ 700 miliardi di valore sono stati persi da gennaio a giugno contro i $ 1.000 miliardi della seconda metà
del 2010 stimati da Zillow.
" Gli incentivi da parte del Governo possono solo temporaneamente sostenere il mercato, che troverà il suo
naturale equilibrio tra domanda e offerta ", ha spiegato il capo economista del sito web Stan Humhries.
L'equilibrio non significa però necessariamente un miglioramento.
" Sfortunatamente con pignoramento ai massimi storici non sembra affatto che la prima parte del 2011 porti con
sé un po' di sollievo ", ha aggiunto.
Solo il 24 % dei 129 mercati monitorati da Zillow hanno registrato un aumento delle valutazioni degli immobili
quest'anno.
Nel complesso nell'area metropolitana di Boston c'è stato un + $ 10.8 miliardi mentre a San Diego + $ 10.2
miliardi.
Le zone che soffrono di più includono New York City ( - 103.7 miliardi ) e Los Angeles ( - $ 38.6 miliardi ).
La perdita di valore degli immobili Usa spinge gli americani sempre più " under water ", ossia in maggiori
difficoltà.
Nel terzo trimestre 2010 il 23.2 % dei possessori di una casa si è ritrovato a pagare un mutuo più alto rispetto
all'effettivo valore dell'immobile.
Era il 21.8 % nel 2009.
Fisco: Roma, tasse al rialzo per 9,5 % case ( Ansa ) Roma, 9 dicembre
Possibile rincaro delle tasse a Roma per quasi il 10 % delle case.
Nella Capitale è infatti stato avviato il processo per il riclassamento di immobili in alcune zone dove i valori di
mercato e i valori catastali sono molto differenti.
Le abitazioni ultrapopolari in Piazza Navona o quelle rurali tra le Ville dell'Appia, le stalle e le rimesse senza
scopo di lucro ai Parioli, gli alloggi economici a Prati: sono l'oggetto della revisione dei classamenti che il
Comune di Roma ha deciso di avviare.
Lavoro: BCE, aumenta durata disoccupazione, serve flessibilità salariale
( Adnkronos ) Roma, 9 dicembre
'' Al fine di ridurre la disoccupazione strutturale e il rischio di erosione del capitale umano associato ai lunghi
periodi di disoccupazione, sono auspicabili politiche intese a promuovere la moderazione e la flessibilità
salariale, insieme ad altre politiche attive per il mercato del lavoro, che rendano più efficiente l'incontro tra
domanda e offerta e che rafforzino l'attaccamento al mercato del lavoro da parte dei disoccupati di lungo periodo
''.
A sostenerlo, nel bollettino mensile di dicembre, è la BCE evidenziando come la durata della disoccupazione '' è
bruscamente aumentata nell'area dell'euro ''.
Il numero di persone rimaste disoccupate per almeno 12 mesi, infatti, sottolinea l'Istituto di Francoforte, '' ha
subito un incremento del 30 % nell'anno fino al secondo trimestre del 2010, a fronte di una crescita media del 4
% registrata nel periodo 2008 - 2009 ''.
Lavoro: Cisl, in Italia flessibilità salariale già attiva ( Asca ) Roma, 9 dicembre
'' In Italia la questione della flessibilità salariale, invocata dalla BCE per contrastare la disoccupazione strutturale
ed il rischio di erosione del capitale umano, è stata già positivamente affrontata con l'accordo sulle nuove regole
della contrattazione che valorizza la contrattazione di secondo livello.
Il Sindacato è ora impegnato per una maggiore diffusione del secondo livello di contrattazione, ma le nuove
regole hanno già consentito di realizzare importanti Accordi in questi mesi ''.
E' questo il commento del Segretario Confederale della Cisl Giorgio Santini sui dati forniti oggi dalla BCE.
'' Sono invece da migliorare, come sostiene la BCE, le politiche attive del lavoro - sottolinea Santini - per le quali
sono state attivate regole e procedure in tutte le Regioni, ma che non sono dappertutto operative ed ancora non
coinvolgono tutti i Lavoratori sospesi o licenziati, in particolare i giovani, per i quali il tasso di disoccupazione è
più che doppio rispetto alla media dell'area euro.
E' dunque necessario, a fianco alla proroga degli ammortizzatori sociali già prevista nella Legge di Stabilità
appena approvata - conclude il sindacalista della Cisl - uno sforzo straordinario da parte di tutti, istituzioni e Parti
Sociali, per realizzare velocemente nei territori percorsi mirati di politica attiva del lavoro che possano consentire
un rapido reimpiego dei Lavoratori, ad evitare che cresca la disoccupazione di lunga durata, rischio reale
sottolineato con forza dalla BCE ''.
Commercio: Altromercato, fatturato 2009 - 10 a 47 Mln ( + 11 % a/a ) ( MF
- DJ ) Verona
Si è svolta lo scorso 14 novembre l'Assemblea dei soci del Consorzio CTM Altromercato, la maggiore
Organizzazione di commercio equo e solidale operante in Italia, che ha approvato il bilancio d'esercizio per
l'anno fiscale 2009 - 2010, ed eletto il CdA.
In un anno in cui molte aziende italiane hanno visto un peggioramento dei propri risultati, si legge in una nota,
Altromercato registra un dato di chiusura assai positivo con un fatturato complessivo di 47 mln di euro.
Una crescita del fatturato pari a quasi l'11 % a/a e dell'utile netto dopo i ristorni di oltre 800.000 euro.
" Mentre un certo tipo di mercato mette a nudo la fragilità di uno sviluppo basato su speculazioni e
indebitamento, si dimostra invece solido un 'altro' mercato, fondato su cicli produttivi e finanziari reali e
sull'accesso equo e sostenibile ai mercati da parte di tutti gli attori coinvolti - sottolinea Guido Vittorio Leoni,
Presidente di Altromercato - Siamo orgogliosi della fiducia che i consumatori continuano ad accordare ad
un'Organizzazione originale come la nostra.
Il valore aggiunto 100 % solidale di cui siamo portatori si accompagna - e i risultati di bilancio lo confermano con la capacità di confrontarsi con successo su mercati competitivi come quello dei prodotti alimentari, dei
prodotti per la persona e per la casa.
Attraverso un canale di distribuzione peculiare come quello delle botteghe del mondo Altromercato, ma anche
attraverso il canale della GDO e dei negozi specializzati ".
P. A. : trasmessi all'Inps oltre 2 Mln certificati malattia online ( Asca ) Roma, 9
dicembre
Gli ultimi dati ufficiali dell'INPS confermano l'ampio utilizzo della procedura per l'invio dei certificati di malattia dei
lavoratori pubblici e privati per via telematica.
Nell'ultima settimana il numero dei documenti trasmessi dai medici ha superato infatti le 170.000 unità ( di cui
27.336 nelle ultime 24 ore ), raggiungendo così un valore totale di 2.083.925.
Ne dà notizia un comunicato del Ministero della Pubblica Amministrazione e dell'innovazione.
Il dettaglio regionale del flusso dei certificati di malattia inviati online è il seguente:
790.451 in Lombardia, 289.895 nel Lazio, 168.158 in Veneto, 117.738 in Emilia Romagna, 117.473 in Sicilia,
115.756 in Campania, 78.550 nelle Marche, 57.242 in Piemonte, 54.442 in Puglia, 44.947 in Abruzzo, 44.865 in
Toscana, 39.811 in Calabria, 38.688 nella Provincia di Bolzano, 22.720 in Liguria, 22.467 nella Provincia di
Trento, 20.199 in Sardegna, 17.603 in Umbria, 15.616 in Basilicata, 11.452 in Friuli Venezia Giulia, 8.677 in
Valle d'Aosta e 7.175 in Molise.
Dal raffronto tra i certificati di malattia cartacei dei Lavoratori privati acquisisti dall'INPS nel 2009 e quelli
trasmessi telematicamente nel 2010, emerge l'effetto positivo della nuova procedura.
La percentuale dei documenti telematici del 2010 rispetto ai cartacei del 2009 è passata dal 20 % di agosto, al
45 % di settembre, al 56 % di ottobre, al 57 % di novembre.
Secondo le prime stime, nel mese di dicembre verrà raggiunto il 76 %.
I dati forniti dal Ministero dell'Economia e delle Finanze sottolineano il valore elevato, pari al 90 %, della media
regionale dei medici di famiglia abilitati all'invio telematico dei certificati.
Tutti i medici di famiglia sono abilitati in Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Friuli Venezia Giulia ( dove viene
utilizzata la Carta Nazionale dei Servizi ) e in Valle d'Aosta ( dove il PIN è stato consegnato al 100 % dei medici
).
Elevate le percentuali anche in Veneto ( 98 % ), nella Provincia di Bolzano ( 98 % ), in Campania ( 95 % ), nelle
Marche ( 94 % ), in Basilicata ( 94 % ), in Umbria ( 93 % ), in Calabria ( 92 % ), in Piemonte ( 92 % ), in Puglia (
92 % ), in Sardegna ( 91 % ).
Seguono Abruzzo ( 89 % ), Lazio ( 87 % ), Sicilia ( 85 % ), Molise ( 72 % ) e la Provincia di Trento ( 71 % ).
Sempre in ritardo la Liguria, dove solo il 48 % dei medici di famiglia ha provveduto a ritirare il PIN.
Istat: in 2006 - 2008 ha innovato 1 impresa su 3 ( MF - DJ ) Roma
Nel triennio 2006 - 2008 le imprese italiane con 10 o più addetti che hanno svolto attività di innovazione sono
state 69.017, pari al 33,1 % dell'universo considerato.
Lo rende noto l'Istat aggiungendo che la maggior parte di esse ( il 30,7 % ), quelle a cui si riferisce l'analisi, ha
introdotto sul mercato o nel proprio processo produttivo almeno un'innovazione ( imprese innovatrici ); il
rimanente 2,4 %, invece, è costituito da imprese con attività di innovazione che non si sono tradotte in nuovi
prodotti, servizi o processi alla fine del 2008.
Rispetto al triennio 2004 - 2006 il numero di imprese innovatrici è aumentato di oltre tre punti percentuali.
A livello settoriale, l'incidenza di imprese innovatrici è stata pari al 41,1 % nell'industria, al 20,3 % nelle
costruzioni ed al 23,9 % nei servizi.
Considerando la dimensione di impresa, il 28,2 % delle imprese nella classe 10 - 49 addetti ha innovato, così
come il 49,8 % di quelle con 50 - 249 addetti e il 65,1 % di quelle con 250 addetti e oltre.
I settori più innovativi nell'industria sono stati le industrie farmaceutiche ( 75,5 % ), il settore della fabbricazione
di computer e prodotti di elettronica ( 69,1 % ), le industrie chimiche ( 63,4 % ) e il settore della fabbricazione di
autoveicoli ( 58,4 % ).
Nei servizi, le imprese innovatrici sono più frequenti nelle telecomunicazioni ( 66,3 % ), nella produzione di
software ( 60,9 % ) e nella ricerca e sviluppo ( 60,8 % ).
A livello nazionale emerge la chiara tendenza delle imprese innovatrici a innovare contemporaneamente i
prodotti e i processi di produzione ( oltre la metà delle imprese ha scelto questa tipologia di innovazione ).
Gli investimenti innovativi rivolti ai soli processi di produzione hanno interessato il 27,8 % delle imprese, mentre
quelli diretti ai soli prodotti - servizi hanno riguardato il 20,5 %.
La preferenza verso forme di innovazione congiunte di prodotto e processo rappresenta una novità rispetto al
passato quando era emerso, invece, un netto orientamento a introdurre innovazioni di solo processo.
Nel 2008 l'impegno finanziario complessivamente sostenuto dalle imprese per le attività innovative è stato di 28
miliardi di euro ( 3 % in meno rispetto al 2006 ), per due terzi attribuibile alle imprese industriali.
L'incidenza media per addetto è stata di 6.400 euro, con valori più elevati nell'industria ( 7.900 euro ) ed il valore
massimo ( 8.600 euro ) nelle imprese industriali con 250 addetti e oltre.
Credem: 321 Mln di nuovi finanziamenti per famiglie ( MF - DJ ) Roma
Un plafond complessivo di 321 milioni di euro ripartito nelle Regioni italiane in proporzione alla distribuzione
delle filiali Credem sul territorio: per il mercato Emiliano - Romagnolo sono previsti 93 milioni, 28 milioni per la
Lombardia, 7 milioni al Veneto, 9 milioni a Piemonte e Liguria, 13 milioni alla Toscana e 12 milioni al Lazio,
mentre alle regioni del sud sono riservati 44 milioni alla Campania, 36 milioni alla Puglia, 25 milioni alla Calabria
e 54 milioni alla Sicilia.
E' questa l'iniziativa rivolta a 35.000 clienti avviata da Credem che è presente su tutto il territorio nazionale con
563 filiali, 42 centri imprese, 929 promotori finanziari e una rete di oltre 195 agenti finanziari Creacasa.
I clienti coinvolti dall'iniziativa, informa una nota, appartengono al segmento famiglie della Banca ed il
finanziamento che potrà essere erogato immediatamente, senza esigenza di istruttoria o richiesta di giustificativo
di spesa.
" L'iniziativa Ti diamo Credito alla quale sono riservati oltre 320 milioni di euro ", spiega Maurizio Giglioli,
responsabile della Direzione Marketing Retail di Credem, " segue di poche settimane quella analoga riservata
alle Piccole e medie imprese denominata "Gran Cassa" che prevede un plafond di oltre un miliardo di
finanziamenti “.
“ Questa nuova iniziativa ", prosegue Giglioli, " vuole essere un forte messaggio di attenzione e fiducia nei
confronti delle famiglie nostre clienti ed è pensata per i clienti più affezionati ed ha l'obiettivo di premiarne la
fedeltà al brand Credem con un segnale molto concreto e tangibile di attenzione. Crediamo che possa
incontrare particolare apprezzamento in un momento non semplice per l'economia delle famiglie italiane e le
semplici modalità di accesso al finanziamento evitano al cliente fastidiose istruttorie di credito od onerose
richieste di documenti ".
Banche: Julius Baer apre nuova Sede a Roma
( Asca ) Milano, 9 dicembre
Julius Baer, importante Gruppo svizzero di Private Banking, apre un nuovo ufficio a Roma.
Obiettivo del Gruppo elvetico, in seguito all'apertura degli uffici di Milano, è quello di rafforzare ulteriormente la
propria presenza del in Italia.
L'ufficio sarà guidato da Andrea Torlonia e si focalizzerà, come già avviene per la sede milanese, sull'offerta di
servizi di investimento e gestione patrimoniale.
L'apertura della sede di Roma segna un ulteriore importante passo nella strategia di crescita di Julius Baer e
riflette il fermo impegno del Gruppo nei confronti del mercato italiano.
Il nuovo ufficio, che ha sede in Via Ludovisi 35, permetterà di intensificare il legame di Julius Baer con la capitale
italiana e di essere più vicini agli investitori del Centro - Sud.
'' Il Gruppo - ha spiegato Fabrizio Rindi, Presidente di Julius Baer in Italia - è un modello di solidità ineguagliato
nel panorama bancario internazionale e vanta uno dei più alti coefficienti patrimoniali Tier 1 al mondo. Abbiamo
un unico focus: la gestione patrimoniale.
Il Gruppo crede fermamente nel mercato italiano che considera, nell'ambito europeo, uno dei mercati con più
alte potenzialità di crescita nel settore del Wealth Management ''.
D'accordo Gian Paolo Bardelli, Amministratore Delegato di Julius Baer in Italia: '' Intendiamo proseguire
nell'espansione del Gruppo in Italia, fornendo servizi di consulenza altamente specializzata e su misura. Ritengo
sia possibile offrire un servizio eccellente soltanto con la costante presenza dei nostri manager sul territorio.
L'apertura di Roma ci consente di essere sempre più vicini alla nostra clientela rafforzando il legame con loro ''.
Unicredit: torna alla ribalta Pioneer ( Trend.online )
Il dossier Pioneer torna d'attualità.
La stampa britannica aggiunge tra i possibili compratori anche Resolution Limited, società di
investimento creata dal finanziere Clive Cowdery.
Il Gruppo inglese quotata dal dicembre 2008 alla Borsa di Londra starebbe valutando di realizzare
un'acquisizione in Europa e per questo avrebbe iniziato a passare in rassegna i vari dossier o target
alla sua portata, scrive il Financial Times.
Il Daily Express segnala che in realtà la cernita sarebbe già stata fatta.
Resolution punterebbe proprio alla società di Asset Management su cui Unicredit ha appeso il cartello
vendesi.
Ma le buone intenzioni della Compagnia inglese si scontrano con la realtà ossia con i paletti imposti
da BofA Merrill: Piazza Cordusio non avrebbe messo in vendita il 100 % di Pioneer, ma solo una
parte.
Un dettaglio non trascurabile che secondo gli addetti ai lavori potrebbe far recedere diversi potenziali
interessati, tra cui anche Resolution.
Francia “ sostenibile ” ( Morningstar.it )
La finanza sostenibile è un tematica che è stata in grado di attrarre sempre più attenzione negli ultimi anni.
Almeno, questo è il risultato che emerge dalla decima edizione della ricerca dedicata allo sviluppo dei fondi
socialmente responsabili dal titolo Green, Social and Ethical Funds in Europe 2010, a cura di Vigeo su dati
Morningstar.
Il report conferma il trend in atto a livello europeo nell’industria dei fondi sostenibili: una crescita sorprendente,
iniziata nel 1999 e interrotta solo nel 2008 da una pausa di consolidamento per la crisi dei mercati finanziari.
Balzo del patrimonio - Nel periodo che va da giugno 2009 a giugno 2010, il numero dei fondi “ responsabili ”
è cresciuto del 29 %, attestandosi a 879.
Al 30 giugno, il patrimonio gestito ammonta a 75 miliardi di euro ( balzo del 41 % rispetto a 12 mesi prima ).
Ad oggi, gli Asset gestiti “ responsabilmente ” contano per l’1,4 % del patrimonio totale europeo, leggermente
meglio rispetto all’1,1 % del 2009.
“ L’incremento del numero dei fondi comuni e delle masse ha rappresentato la forza di questo segmento del
risparmio gestito che, pur in presenza di mercati volatili, è stato interessato da flussi di raccolta netta positiva ”,
si legge nell’analisi.
Francia la più responsabile, Italia fanalino di coda. - La crescita del fenomeno ha avuto velocità diverse
nei vari Paesi: la leadership rimane in capo alla Francia che, con un + 92 % nelle masse gestite secondo principi
di responsabilità sociale, si conferma il primo mercato in Europa.
Cresce rapidamente anche la Svizzera ( + 59 % del patrimonio ), seguita dalla Svezia ( + 48 % ).
La tendenza positiva, sebbene con tassi più contenuti, è confermata anche in altri Paesi, quali Regno Unito ( + 9
% ) e Germania ( + 11 % ).
In ripresa anche l’Italia ( + 13 % ) dopo il precedente periodo di stallo delle masse gestite.
A livello assoluto, però, il Belpaese resta il fanalino di coda d’Europa, con solo il 3 % dei fondi SRI ( Social
Responsable Investment ) domiciliati in Italia.
Il Paese in cui l’investimento responsabile pesa di più in proporzione al totale gestito in fondi ( quasi 10 % ) è
anche quest’anno il Belgio.
In termini di tipologia di prodotti, aumentano le masse gestite dei monetari ( che passano dal 20 al 38 % del
totale negli ultimi tre anni ), a scapito delle gestioni azionarie ( che scendono dal 67 % al 51 % nello stesso
periodo ), mentre il patrimonio dei bilanciati si mantiene stabile intorno all’11 %.
Inps: cassetta postale online per monitorare corrispondenza dal 2006
( Asca ) Roma, 9 dicembre
E' attivo sul sito internet dell'Inps ( www.inps.it ) il servizio '' Cassetta Postale on line '': uno strumento
nuovo pensato per rendere ancora più trasparente la comunicazione dell'Istituto con i milioni di italiani che,
per i motivi più diversi, hanno ricevuto almeno una comunicazione dagli uffici Inps negli ultimi anni.
Il servizio consente infatti di monitorare direttamente sul web tutta la corrispondenza intercorsa con
l'Inps, dal 2006 ad oggi.
Attraverso la Cassetta Postale on line è possibile visualizzare tutte le lettere ricevute dall'Inps in formato
PDF e, in caso di raccomandata A/R, anche l'immagine della ricevuta di ritorno con la data di ricezione.
Nel caso in cui la spedizione non sia andata a buon fine, si può visualizzare l'immagine della busta con
l'indicazione del motivo della mancata consegna. '' è un altro passo fondamentale per assicurare servizi più
fruibili e trasparenza per tutti i cittadini - commenta il Presidente dell'Inps, Antonio Mastrapasqua - la
nuova versione del sito, l'obiettivo di una massiccia telematizzazione dei servizi disponibili: sono tutti passi
per rendere l'Inps più vicino ai cittadini, senza farli scomodare da casa ''.
Con il servizio '' Cassetta Postale on line '', di ogni comunicazione è possibile reperire informazioni
dettagliate come la tipologia di comunicazione, la presenza di eventuali altri destinatari, il tipo di
spedizione, la data di invio, il codice della raccomandata.
In questo modo, chiunque potrà in ogni momento disporre dal proprio pc di un quadro completo e aggiornato
del suo rapporto epistolare con l'Inps, senza dover più necessariamente conservare copia di ogni singola
lettera.
Per accedere al servizio è necessario avere il codice PIN rilasciato dall'Istituto per l'accesso a tutti i
servizi on line oppure richiederlo al numero verde 803 164.
Una volta ottenuto il PIN, sarà sufficiente cliccare sul banner '' Cassetta Postale on line '' presente nella
home page, oppure, dalla sezione '' Servizi on line '', cliccare su '' Servizi al cittadino '' e poi selezionare
l'applicazione '' Cassetta postale on line ''.
Fisco: quando gli omaggi natalizi sono deducibili dal reddito
( Intrage.it )
Gli omaggi di natale a clienti e fornitori sono considerati un obbligo da buona parte degli
imprenditori, ma anche dai professionisti e, da ultimo, dalla categoria sempre più numerosa dei
lavoratori a partita Iva, che cerca di sfruttare tutte le opportunità offerte dal fisco per risparmiare
qualche soldo.
Tali omaggi rientrano in quelle che vengono definite quali " spese di rappresentanza ", sostenute con
finalità promozionali o di pubbliche relazioni, deducibili fino ad un importo totale massimo pari all'1
% dei compensi percepiti nel periodo d'imposta.
In parole povere: ogni 10 mila euro di reddito anno, si possono dedurre dal reddito imponibile 100
euro di spese per omaggi, risparmiando così una cifra che varia da 23 euro, per i redditi più bassi (
sotto i 15 mila annui ), fino a 43 euro, per chi ne guadagna più di 75 mila l'anno.
In mezzo ci stanno tutti gli altri.
Gli omaggi natalizi non devono essere di valore unitario non superiore a 50 euro.
In tal caso, la loro deducibilità è piena.
Il valore da considerare corrisponde esattamente al prezzo d'acquisto, comprensivo di Iva, dal
momento che quest'ultima è indetraibile, per questo genere di spese, le quali non rientrano
nell'attività propria del professionista.
Il tetto dei 50 euro va applicato al valore complessivo dell'omaggio, e non ai singoli beni che lo
compongono.
Se si regalano dei cesti natalizi, quindi, 50 euro deve essere il valore totale di ciascun cesto,
comprensivo di panettone, spumante, cesta di vimini, ecc.
La materia è regolamentata dal Decreto 19 novembre 2008 del Ministero dell'Economia e delle
Finanze.
Mutui: la Banca ora non potrà più modificare il tasso d'interesse
( Intrage.it )
La Banca non può più modificare unilateralmente le condizioni previste da un contratto per
un mutuo.
Lo scorso 3 dicembre sono entrate in vigore le nuove norme in tema di trasparenza
bancaria, previste dal Decreto Legislativo 13 agosto 2010 n. 141. Una delle novità più
importanti, per i consumatori, riguarda quello che, in gergo giuridico, viene chiamato "ius
variandi", nei contratti bancari. Con tale termine si intende il diritto, regolato dall’art. 118
del Testo Unico Bancario, di una sola delle due parti di un contratto, di modificare
unilateralmente una o alcune delle condizioni del contratto stesso, in particolare quelle
economiche. Nel caso dei contratti bancari, la parte che detiene tale facoltà è la banca
stessa, la quale, finora, se n'è potuta avvalere nella totale impotenza del consumatore.
Col Decreto appena entrato in vigore, è stato rivisto l’art. 118, stabilendo una distinzione fra
contratti a tempo indeterminato (ad esempio, un conto corrente o un’apertura di credito
senza scadenza) e quelli a tempo determinato o di durata (ad esempio, i contratti di mutuo).
Mentre per i primi viene di fatto confermata la possibilità di modifica unilaterale delle
condizioni contrattuali (tassi, prezzi ed altre condizioni), per i secondi le regole sono
cambiate: si potranno ancora inserire nei contratti clausole di ius variandi, ma solo in
presenza di un giustificato motivo e, soprattutto, che non che riguardino i tassi di interesse
contrattualmente pattuiti.
La conseguenza pratica è che, d'ora in poi, il tasso d’interesse descritto nel contratto verrà
applicato per tutta la durata del mutuo. Si noti che tale regola vale sia per i mutui a tasso
fisso, sia per quelli a tasso variabile. Il tasso da applicare a questi ultimi, infatti, è definito
nel contratto con una formula che ne consenta l'adeguamento agli sviluppi del mercato. Ad
esempio, se il contratto dice che verrà applicato un tasso dell'1,20 per cento, aggiuntivo,
rispetto all'Euribor a 6 mesi, l'unica cosa che potrà variare (ma non dipende certo dalla
banca) sarà il valore dell'Euribor, mentre quell'1,20 aggiuntivo rimarrà intoccabile.
Lavoro, cinque discorsi complicati da fare con il capo ( Yahoo.Finanza )
La parte peggiore di ogni lavoro? Andare a trattare con il capo.
Se sei donna, poi, il coefficiente di difficoltà si alza.
Per un residuo di maschilismo che purtroppo è ancora difficile da estirpare.
Ci sono delle situazioni però nelle quali cui questo gravoso compito non può più essere evitato.
Meglio allora mettere da parte ogni timidezza e far valere le vostre esigenze.
In fondo, il capo è una persona come noi, basta sapere come prenderlo.
Ecco cinque grandi problemi da affrontare parlando e cinque strategie per risolverli.
Il problema: hai troppo lavoro, sei travolto dalle consegne e non puoi gestire tutto.
Quando affrontarlo: non agire in modo troppo preventivo, meglio parlare un attimo prima di
soffocare, quando la questione è reale e non ipotetica.
La strategia: zero emozioni, vai dritta al punto.
Fai presente che è nell'interesse dell'azienda che tu possa concentrarti sulle cose che sono davvero
importanti per l'azienda.
Per questo motivo chiedi al boss un elenco delle priorità.
Una buona soluzione può essere offrire già una soluzione pronta all'uso, è anche un modo per mettere
in mostra le tue capacità di problem-solving.
Non avere paura di chiedere nuove risorse. Probabilmente sarà un tentativo a vuoto, ma ne vale la
pena.
Il problema: vuoi un aumento.
Quando affrontarlo: aspetta che alcuni progetti che stai seguendo vadano a buon fine. E' quello il
momento migliore per battere cassa.
La strategia: in questo caso, meglio non essere troppo brutali.
Quindi non andare lì con una cifra, scritta su un post-it o stampata nella tua mente.
Il problema va preso alla larga.
Spiega che pensi sia giunto il momento che la tua carriera abbia un'impennata, che hai voglia di
guadagnare qualcosa in più e che ti piacerebbe concordare con lui ( o con lei ) un modo per riuscirci.
Difficile che vengano subito spalancate le porte per un salario più alto, ma è un buon modo per gettare
le basi della trattativa.
Il problema: vuoi una promozione.
Quando affrontarlo: è una questione di fiducia in se stessi e di onestà. Non chiedere la promozione
quando pensi ti spetti di diritto per anzianità, ma quando davvero senti di averne i titoli professionali.
La strategia: cogliere la palla al balzo.
Dosare bene questa richiesta, che non può essere avanzata troppo spesso né per ogni posizione che si
apre in azienda, perché si rischia di perdere credibilità, di mostrare scarsa maturità e conoscenza
dell'ambiente di lavoro.
Devi riuscire a dare la sensazione al tuo capo che si tratta di una mossa per il bene dell'azienda e non
perché hai bisogno di rifarti la cucina.
Il problema: sei incinta
Quando affrontarlo: il momento migliore per comunicarlo è intorno al quarto mese di gravidanza, né
troppo presto, né troppo tardi.
A tenerlo nascosto fino all'ultimo, quando ormai è più che evidente, si fa soltanto una brutta figura.
Da un punto di vista legale, il termine è infatti di 15 giorni dall'inizio del congedo, ma è molto meglio
tenersi larghi.
La strategia: cercate di trasmettere l'idea (non importa quanto sincera) che anche in un momento così
importante della vostra vita, vi sta a cuore anche il benessere dell'azienda.
In che modo ?
Rendendo più facile la transizione.
Per esempio, individuando un possibile sostituto e impegnandovi a effettuare la formazione base.
Un'altra soluzione è il congedo parentale anche del padre del bambino, che nei casi di lavoro
dipendente può arrivare fino a 7 mesi e che può alleggerire il tuo periodo di assenza dall'azienda.
Il problema: vuoi un ufficio vero, non un cubicolo.
Quando affrontarlo: aspettate che il vostro lavoro cominci a richiedere una certa privacy per essere
svolto al meglio.
La strategia: Il rischio è di sembrare arroganti nel porre la questione, quindi un buon metodo è cercare
di usare uno stile comunicativo piuttosto umile.
Insomma, la motivazione non deve essere l'ambizione ma la praticità nello svolgere il lavoro.
Evitate di usare il verbo "meritare" e suoi sinonimi.
Un'altra dote da avere è il realismo: se la gran parte dei tuoi colleghi lavora in open space, difficile che
riusciate a spuntarla.