Lotta [Gli Sport - Lotta]

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Lotta [Gli Sport - Lotta]
[Gli Sport - Lotta]
Lotta
Le origini
La lotta è uno sport che esisteva prima
ancora che nascessero le Olimpiadi
antiche: ce ne sono testimonianze nei
dipinti murali egizi risalenti al 3000
a.C. e quando i Greci danno vita ai loro
Giochi, le gare di lotta sono tra quelle
di maggior richiamo del programma,
con gli atleti che si affrontano nudi e
cosparsi d’olio.
Lotta Greco-Romana
Nonostante il nome, le sue regole
non vengono codificate nell’antichità,
quando invece gli incontri erano più
simili alla lotta libera. Lo stile grecoromano nasce nel XIX secolo, ideato
da un soldato napoleonico di nome
Exbroyat, che si esibiva nelle fiere di
Lione in quella che lui chiamava la
lotta “à mains plates” (a mani distese)
per distinguerla dalle altre discipline
di combattimento, in cui era permesso
colpire l’avversario. Nel 1848 viene
fissato il divieto di portare prese al di
sotto della cintura. Nella lotta grecoromana è formalmente proibito
afferrare l’avversario al di sotto delle
anche, fare lo sgambetto e utilizzare
attivamente le gambe nell’esecuzione
di qualsiasi azione.
La denominazione “greco-romana”
si deve al lottatore italiano Basilio
Bartoletti.
Lotta Libera
La lotta libera si sviluppa in Gran
Bretagna e negli Stati Uniti nelle fiere
del XIX secolo con il nome di “catchas-catch-can” (“Prendi come puoi”).
Qui è permesso afferrare le gambe
dell’avversario, effettuare gli sgambetti
e utilizzare attivamente le gambe
nell’esecuzione di qualsiasi azione.
Sia nella lotta greco-romana sia nella
lotta libera l’obiettivo è di atterrare
l’avversario o di vincere ai punti.
La Federazione Internazionale
Nel 1905 a Duisburg (GER) vi è
un primo tentativo di dare vita ad
una federazione internazionale che
regolamenti la lotta e il sollevamento
pesi e a sostenere l’iniziativa ci sono
l’italiano Ponticelli, i fratelli olandesi
van Elst e i tedeschi Koettgen e Stolz.
La nascita dell’Unione Internazionale
dei Lottatori risale al 1912, poco prima
dei Giochi di Stoccolma, ma già l’anno
seguente la denominazione è diventata
Unione Internazionale di Atletica
Pesante con una competenza che va
oltre la lotta comprendendo anche
boxe, sollevamento pesi, lotta à la
corde e lancio del peso di più di 10 kg.
Nel 1921 si procede ad una maggiore
settorializzazione e viene costituita
l’International Amateur Wrestling
Federation (IAWF): è l’inizio di una
struttura che attraverso ulteriori
cambi di nome (nel 1954 Fédération
Internationale de Luttes Amateur e,
nel 1994, Fédération Internationale
des Luttes Associées in seguito ad un
allargamento anche agli altri stili di
lotta) arriva sino ai giorni nostri.
In Italia
L’Italia sin dalla fine del XIX secolo
annovera numerosi campioni di lotta, a
cominciare da quel Basilio Bartoletti a
cui viene fatta risalire la denominazione
di lotta greco-romana. Molto popolari,
anche a livello internazionale sono i
fratelli Emilio, Massimo e Giovanni
Raicevich, con quest’ultimo (triestino
di padre dalmata e madre veneziana)
ricordato anche per il suo irredentismo.
Sono loro i capostipiti di una tradizione
che regalerà all’Italia campioni olimpici,
dal marinaio milanese Enrico Porro,
sino a Vincenzo “Pollicino” Maenza. Tra
gli azzurri nella storia olimpica, Ercole
Gallegati detiene ancora un record: tra
le sue due medaglie di bronzo (nella
lotta greco romana) a Los Angeles
1932 e a Londra 1948 trascorrono 16
anni. E nel frattempo lui è passato dai
<72 kg a <79 kg.
Dal punto di vista organizzativo il 18
gennaio 1902 viene costituita a Milano
la Federazione Atletica Italiana (FAI)
con lo scopo di “coordinare l’attività
di lotta e di sollevamento pesi”. Nel
1931 viene inglobata la Federazione
Jiu-Jutsuista Italiana, mentre il Judo
entra ufficialmente a far parte della
federazione dal 1954. Le tre anime
(lotta, pesi e judo) convivono e ad
esse, nel 1994, si aggiunge il karate,
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salvo poi arrivare nel 2000 alla piena
autonomia della sezione Pesi, che dà
vita alla Federazione Italiana Pesistica
e Cultura Fisica (FIPCF), mentre con
Lotta, Judo e Karate la FIJLKAM
(Federazione Italiana Judo Lotta
Karate Arti Marziali) si caratterizza
sempre di più come la Federazione
degli sport da combattimento.
Primi campionati nazionali:
1901 lotta greco-romana
1930 lotta libera
Prima presenza ai Giochi Olimpici:
1908 (Enrico Porro - oro - lotta grecoromana, pesi leggeri <66 kg)
Uniforme di gara
Sono previsti due colori: il rosso e il
blu.
Il combattimento
Il format del combattimento è cambiato
rispetto ad Atene 2004.
Attualmente i lottatori si affrontano
per tre periodi di 3 minuti ciascuno.
Alla fine di ciascun periodo, è
obbligatorio proclamare un vincitore.
Il lottatore che vince due periodi è
dichiarato vincitore dell’incontro. Se la
vittoria può essere assegnata dopo due
periodi, il terzo periodo di lotta viene
soppresso.
L’atterramento arresta automaticamente
l’incontro
indipendentemente
dal
periodo in cui si è verificato.
Un periodo di lotta greco-romana si
compone di 1 minuto di lotta in piedi
e 2 volte da 30 secondi di lotta ordinata
a terra.
In lotta stile libero, nel caso eccezionale
in cui un periodo termini 0-0, alla
fine del tempo regolamentare sarà
effettuato il contatto obbligato. Tale
contatto dura al massimo 30 secondi.
Un combattimento può essere vinto
nel seguente modo:
a) per atterramento
b) per ferita, abbandono o forfait,
squalifica dell’avversario
c) per superiorità tecnica (quando: vi
è una differenza di 6 punti tra i due
lottatori; un lottatore ha effettuato
due prese da 3 punti; un lottatore ha
effettuato una presa da 5 punti)
d) ai punti, (vincendo due periodi con
la differenza da 1 a 5 punti)
È considerato come “atterrato” (touché)
il lottatore mantenuto dal suo avversario
con le due spalle contro il tappeto,
per un periodo sufficiente e tale da
permettere all’arbitro di constatare il
controllo della schienata.
Le categorie
Le operazioni di peso si svolgono il
giorno prima della gara.
Uomini
<55 kg
<60 kg
<66 kg
<74 kg
<84 kg
<96 kg
<120 kg
Donne
<48 kg
<55 kg
<63 kg
<72 kg
All’Olimpiade
La lotta greco-romana è stata il primo
stile di lotta introdotto, ad Atene nel
1896 e, salvo a Parigi 1900, da allora
è stata sempre presente ai Giochi.
Nell’edizione inaugurale il protagonista
è il tedesco Carl Schuhmann che, alto
solamente 1.63 (e già vincitore di tre
medaglie d’oro nella ginnastica), si
aggiudica il torneo nonostante non
siano previste distinzioni di peso.
L’introduzione della lotta libera nel
programma olimpico risale invece
a St. Louis 1904, dove a gareggiare
sono 40 lottatori, tutti di nazionalità
statunitense.
Tra le curiosità, prima che nel 1924
vengano introdotti limiti di tempo,
a Stoccolma 1912 nella lotta grecoromana (<75 kg) il finlandese Alfred
Asikainen e l’estone Martin Klein (in
gara per la Russia) si affrontano per 11
ore e 40 minuti prima che Klein abbia la
meglio (salvo poi essere troppo stanco
per combattere per l’oro).
Il poliziotto svedese Ivar Johansson è
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famoso invece perché a Los Angeles
1932 combatte e vince non solo nei due
diversi stili, ma anche in due differenti
categorie di peso: dopo l’oro nei
pesi medi (<79 kg) della lotta libera,
Johansson, con l’aiuto della sauna, si
presentò tra i <72 kg della lotta grecoromana. L’unico che riuscì come lui a
vincere l’oro tanto nella libera che nella
greco-romana, nella stessa edizione dei
Giochi, fu l’estone Kritjan Palusalu a
Berlino 1936, dove peraltro lo svedese
salì per la terza e ultima volta sul
gradino più alto del podio.
Dal 2004 le donne gareggiano nella
lotta libera.
Medagliere - Lotta Libera
Stati Uniti
Unione Sovietica
Giappone
Turchia
Russia
Svezia
Finlandia
Bulgaria
Iran
Corea del Sud
Svizzera
Ungheria
Corea del Nord
CSI*
Gran Bretagna
Francia
Cuba
Estonia
Canada
Germania Occidentale
Ucraina
Uzbekistan
Jugoslavia
Azerbaigian
Romania
Gran Bretagna/Irlanda
Italia
Cina
Mongolia
Belgio
Germania
Germania Orientale
Polonia
Cecoslovacchia
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
46
28
18
16
10
8
8
7
5
4
4
3
3
3
2
2
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
-
37
15
10
11
3
10
7
16
11
9
4
4
2
2
4
2
1
1
6
2
2
2
1
1
4
3
2
2
1
1
25
13
11
8
2
8
10
9
13
7
5
7
3
2
9
5
4
5
3
2
2
4
1
4
3
1
3
3
108
56
39
35
15
26
25
32
29
20
13
14
8
7
15
9
7
3
12
6
5
3
4
2
5
2
1
1
8
3
5
3
4
4
[Gli Sport - Lotta]
Australia
Kazakistan
Armenia
Bielorussia
Norvegia
Siria
Georgia
Grecia
Austria
India
Macedonia
Pakistan
Totale (182 gare)
182
1
1
1
1
1
1
182
2
1
2
2
1
1
1
1
183
3
2
1
1
1
1
2
2
1
1
1
1
547
* Comunità degli Stati Indipendenti, denominazione degli atleti della disciolta Unione Sovietica nel 1992.
- Due terzi posti nel 1920 (<80 kg).
Medagliere - Lotta Greco Romana
Unione Sovietica
Svezia
Finlandia
Ungheria
Turchia
Bulgaria
Romania
Corea del Sud
Polonia
Italia
Russia
Germania
Giappone
Stati Uniti
Jugoslavia
Cuba
CSI*
Estonia
Danimarca
Germania Orientale
Egitto
Norvegia
Cecoslovacchia
Germania Occidentale
Grecia
Austria
Francia
ORO
ARGENTO
BRONZO
TOTALE
34
20
19
16
11
9
6
6
5
5
5
4
4
3
3
3
3
3
2
2
2
2
1
1
1
1
1
16
16
22
10
5
14
8
2
8
4
4
9
5
6
5
4
3
3
2
1
1
6
6
3
2
2
10
19
19
11
4
8
13
5
6
9
4
5
2
6
4
2
3
4
7
2
2
1
4
3
5
2
2
60
55
60
37
20
31
27
12
19
18
13
18
11
15
12
9
9
7
12
6
5
4
11
10
9
5
5
[Gli Sport - Lotta]
Ucraina
Kazakistan
Uzbekistan
Azerbaigian
Armenia
Bielorussia
Libano
Georgia
Iran
Lettonia
Messico
Russia/Estonia
Svizzera
Repubblica Araba Unita
Cina
Belgio
Moldova
Corea del Nord
Totale (178 gare)
1
1
1
1
1
177
1
1
2
1
1
1
1
1
1
1
1
179
1
1
3
2
2
1
3
1
1
1
178
3
3
1
1
1
5
3
3
2
1
1
1
1
1
3
1
1
1
534
* Comunità degli Stati Indipendenti, denominazione degli atleti della disciolta Unione Sovietica nel 1992.
- Nessun primo e due secondi nel 1912 (<82.5): Anders Ahlgren (SWE) e Ivar Boling (FIN)
combatterono per 9 ore, fino a che i giudici sancirono una doppia sconfitta. Mancando un vincitore,
vennero assegnate due medaglie d’argento.
Record
Maggior numero di medaglie, uomini
5
Wilfried Dietrich (FRG - 1956/1968)
Maggior numero di medaglie, uomini
3
3
3
3
Ivar Johansson (SWE - 1932/1936)
Aleksandr Karelin (URS/CSI/RUS - 1988/1996)
Aleksandr Medved (URS/UKR - 1964/1972)
Carl Westergren (SWE - 1920/1932)
Più giovane medagliato
16-254
Nasser Givehchi (IRI, <62 kg, 1952)
Più giovane medagliato/oro
19-222
Šaban Trstena (YUG, <52 kg, 1984)
Più anziano medagliato
41-194
Adolf Lindfors (FIN, >82.5 kg, 1920)
Più anziano medagliato/oro
41-194
Adolf Lindfors (FIN, >82.5 kg, 1920)
Più giovane medagliata
18-331
Xu Wang (CHN, <72 kg, 2004)
Più giovane medagliata/oro
18-331
Xu Wang (CHN, <72 kg, 2004)
[Gli Sport - Lotta]
Più anziana medagliata
30-322
Anna Gomis (FRA, <55 kg, 2004)
Più anziana medagliata/oro
22-197
Irina Merleni (UKR, <48 kg, 2004)
IL TAPPETO
La superficie di combattimento è un quadrato di 12 m di lato, all’interno del quale si
distinguono tre aree:
- superficie centrale di lotta: è racchiusa all’interno di un cerchio del diametro di 7 m
- zona di passività: è una striscia rossa, larga 1 m, che circonda la superficie centrale di
lotta
- superficie di protezione: è esterna rispetto alla zona di passività e ha una larghezza di
1.5 m
Due angoli, opposti, sono colorati uno di blu e l’altro di rosso. Qui stanno i coach dei
due lottatori.
Centro di partenza: al centro del tappeto deve essere tracciato un cerchio avente diametro
interno 1 m.
Quando si trova nell’area di protezione il lottatore non può essere attaccato.
Un lottatore che osteggia l’azione e cerca di evitare il combattimento rifugiandosi
ripetutamente nella zona di passività è considerato passivo e viene penalizzato.