Delitti per l`estate
Transcript
Delitti per l`estate
Delitti per l’estate biblioteca civica nicolò e paola francone – chieri Delitti per l’estate Costantini Roberto Tu sei il male Roma, 11 luglio 1982. La sera della vittoria italiana al Mundial spagnolo Elisa Sordi, giovane impiegata di una società immobiliare del Vaticano scompare nel nulla. L'inchiesta viene affidata a Michele Balistreri, giovane commissario di Polizia dal passato oscuro. Arrogante e svogliato, Balistreri prende sottogamba il caso, e solo quando il corpo di Elisa viene ritrovato sul greto del Tevere si butta a capofitto nelle indagini. Qualcosa però va storto e il delitto rimarrà insoluto. Roma, 6 luglio 2006. Mentre gli azzurri battono la Francia ai Mondiali di Germania, Giovanna Sordi, madre di Elisa, si uccide gettandosi dal balcone. Il commissario Balistreri, ora a capo della Sezione Speciale Stranieri della Capitale, tiene a bada i propri demoni a forza di antidepressivi. Il suicidio dell'anziana donna alimenta i suoi rimorsi, spingendolo a riaprire l'inchiesta. Ma rendere finalmente giustizia a Elisa Sordi dopo ventiquattro anni avrà un prezzo ben più alto del previsto. Balistreri dovrà portare alla luce una verità infinitamente peggiore del cumulo di menzogne sotto cui è sepolta, e affrontare un male elusivo quanto tenace, che ha molteplici volti uno più spaventoso dell'altro. Colloc.: A.853.92.COS.3.1 Vargas Fred Prima di morire addio Henri Valhubert, editore ed esperto d'arte, viene assassinato mentre è a Roma per indagare sulla provenienza di un misterioso disegno di Michelangelo apparso sul mercato francese. A essere sospettati il ribelle figlio Claude, studente e residente a Roma insieme agli inseparabili amici Tibére e Néron, e la misteriosa e affascinante Laure, giovane seconda moglie di Henri e matrigna di Claude. Ma anche se la pista di un movente legato al disegno di Michelangelo sembra essere la più credibile... Il silente magistrato Valence e il loquace commissario Ruggieri si ritrovano, loro malgrado, a lavorare fianco a fianco per risolvere il caso. Colloc. A.843.91.VAR.16 Simenon Georges Il pensionante Élie Nagéar non sapeva neanche come si chiamasse l’uomo che ha ucciso a colpi di chiave inglese sul treno Bruxelles-Parigi. Sapeva solo che era olandese: Sylvie, l’entraîneuse che è diventata la sua amante da quando si sono incontrati sul piroscafo che da Istanbul li riportava in Europa, lo aveva soprannominato Van der Coso. Una cosa però la sapeva: che l’uomo portava con sé dieci mazzette gonfie di banconote. E sarà Sylvie a decidere dove andrà a nascondersi Élie: nella pensione per studenti tenuta da sua madre a Charleroi. Ma che cosa accadrà quando qualcuno dei pensionanti comincerà a sospettare che l’assassino di cui parlano i giornali è proprio lui? O quando la polizia deciderà di pedinare Sylvie? Colloc.: A.843.91.SIM.136 Simenon Georges Il grande male Al centro di questo romanzo si staglia - occhiuta, dispotica, orgogliosa - una figura femminile tra le più memorabili delle tante che Simenon ci ha regalato: quella della signora Pontreau. Vedova, con tre figlie, barricata in una sprezzante e dignitosa miseria, la vediamo, in una delle prime scene a cui assistiamo, spingere giù dalla finestrella del granaio, con implacabile freddezza, il genero paralizzato da una crisi di epilessia. La morte di quel buono a nulla, di quell'inutile biondino dalle gambe molli, le consentirà di mettere le mani su una parte della proprietà e di riprendere un saldo controllo sulle figlie. Ma sullo sfondo, delirante e minacciosa, c'è un'altra donna, una vecchia domestica a ore, che forse ha visto, che forse ha dei sospetti, e che potrebbe parlare, o ricattarla. Perché tutto sia soffocato, perché una greve cappa di silenzio scenda sulle vittime e sui colpevoli, e perché ogni cosa, il paese come la grande casa dalle finestre sprangate delle Pontreau, ripiombi in una calma sinistra, il prezzo da pagare sarà altissimo ma soprattutto occorreranno altre vittime. Con la crudele esattezza che è soltanto sua, Simenon ha ritratto una società arcaica e ripiegata su stessa, in cui è il potere delle donne a decidere della vita e della morte. Colloc.: A.843.91.SIM.137 Giménez-Bartlett Alicia Dove nessuno ti troverà Anni Cinquanta del secolo scorso. Lucien Nourissier, psichiatra di Parigi studioso di menti criminali, prende contatto con un giornalista spiantato di Barcellona, Carlos Infante, autore di un servizio sulla Pastora. Donna e uomo, partigiana e bandito, datasi alla macchia per connaturata estraneità ai legami umani, accusata di ogni genere di delitto, per anni braccata invano dalla ferocia della Guardia Civil del Generale Franco, fu realmente protagonista di imprese ardite e divenne un personaggio della leggenda popolare. Il medico parigino e il giornalista barcellonese sono due opposti temperamenti, idealista il primo, cinico e venale l'altro, raffinato borghese il francese, grossolano e abituato ad arrangiarsi lo spagnolo. Ma Nourissier riesce a convincere Infante, in cambio di danaro, a buttarsi sulle tracce della Pastora, per squarciare la cortina del suo enigma, svelarne finalmente la natura, le motivazioni, il destino. La ricerca segue i sentieri selvaggi già percorsi dalla bandita; entra nelle cittadine e nei villaggi di pietra antica dove aveva trovato odio ma anche complicità; fruga nei segreti di comunità ermetiche e diffidenti. Il rischio per i due è mortale: finire nelle mani della Guardia Civil, che occulta perfino il nome della ribelle, oppure restare in un fosso con un coltello in petto, per una parola in più, per uno sgarbo non calcolato. Colloc.: A. 863.6.GIM.14 Macchiavelli Loriano L’ironia della scimmia Marcella Carlotti, per gli amici Rasputin, è una scaltra e imprendibile ladra. Mette a segno i suoi colpi a Bologna, rubando vetture di lusso che poi usa per rubare quel che più le interessa: opere d'arte. A indagare sul caso è Sarti Antonio, sergente della questura di Bologna, che si ritrova ad ascoltare le lamentele dell'ultima vittima, Giulio Messini, un imprenditore a cui è stata sottratta una jeep Grand Cherokee. Sarti sospetta di Rasputin da anni ma non è mai riuscito a incastrarla con le mani sul volante; tra i due ormai si è avviata una sorta di gara che somiglia quasi a un gioco di seduzione. Questa volta è proprio lei, però, ad aiutarlo a ritrovare la macchina, perché dopo averla rubata per compiere l'ennesimo furto di opere d'arte, si accorge che nel bagagliaio sono stati nascosti un cadavere e un ingente quantitativo di armi, del tipo utilizzato durante la Seconda guerra mondiale. Sarti è inevitabilmente coinvolto in una catena di misteri che lo porteranno a un doppio inseguimento mozzafiato tra le macerie dell'Aquila. Ombre di guerre passate tornano a rivivere, la voce di un misterioso prigioniero echeggia da una grotta: quale inquietante segreto è raffigurato nel quadro rubato da Rasputin? Colloc.: A.853.91.MAC.15 Perissinotto Alessandro Le colpe dei padri Guido Marchisio, torinese, 46 anni, è un uomo arrivato. Dirigente di una multinazionale, appoggiato dai vertici, compagno di una donna molto più giovane e bellissima: la sua è una vita in continua ascesa. Fino al 26 ottobre 2011, una data che crea una frattura tra ciò che Guido è stato e quello che non potrà mai più essere. Quella mattina, infatti, un incontro non previsto insinua in lui il dubbio: possibile che esista da qualche parte un suo sosia, un gemello dimenticato, un suo doppio misterioso e sfuggente? Giorno dopo giorno, il dubbio diventa ossessione e l'esistenza dell'ingegner Marchisio inizia, prima piano poi sempre più velocemente, a percorrere la stessa rovinosa china della sua azienda e della sua città. Di tutte le sicurezze costruite col tempo, non rimane più nulla: il suo ruolo di freddo tagliatore di teste, di manager di successo, la sua figura di uomo affascinante, tutto, per colpa di quel sospetto, sembra scivolare via da lui, come se accompagnasse l'emorragia che lentamente svuota l'industria italiana. Andare a fondo significherà per Guido affacciarsi all'orlo di un baratro e accettare l'inaccettabile. Colloc.: A.853.92.PER.25 Löhnig Inge Silenzio bianco Monaco di Baviera. In una notte di pioggia di ottobre, Wolfram Heckeroth, noto pediatra ora in pensione, viene trovato morto dal figlio Albert. Il cadavere dell'uomo, legato all'impianto di riscaldamento del bagno, mostra segni di violenze e tutto sembra far pensare all'esito drammatico di una rapina. Con l'inizio delle indagini, però, il quadro del delitto si complica in modi imprevisti: a casa della vittima viene ritrovato un album di fotografie di ragazze nude anch'esse legate e, a confondere ulteriormente le ricerche della polizia, un altro misterioso decesso si va ad aggiungere alla morte di Wolfram... Alle indagini, guidate dal commissario Duhnfort, si affiancano le vicende personali dei membri della famiglia della vittima, a cominciare da Albert, stimato medico come suo padre, della moglie di lui, Barbara, e degli altri due figli, Bertram, architetto sull'orlo del fallimento, e Caroline, giovane manager di successo in fuga da ogni possibile coinvolgimento sentimentale, fino a quelle dello stesso commissario, anch'egli alle prese con l'enigma più difficile da sciogliere: quello dell'amore. "Silenzio bianco" è un giallo psicologico che mescola storia familiare e indagine criminale e tiene il lettore avvinto nelle spire di una vicenda sfaccettata e dalle tante verità resa dallo stile di scrittura dell'autrice. Colloc.: A.833.92.LOH.2 Fleischhauer Wolfram La donna dalle mani di pioggia Pochi giorni prima dell'inaugurazione dell'Esposizione universale di Parigi, nel 1867, riemerge dalla Senna il cadavere di un bambino. La madre - una donna che vive nella misera e degradata periferia parigina - viene arrestata con l'accusa di infanticidio, ma respinge ogni imputazione e sostiene di aver affidato il figlio gravemente malato a un'infermiera. All'ospedale, però, nessuno si ricorda né di lei e né del bambino. L'avvocato d'ufficio che le viene assegnato è inizialmente convinto della colpevolezza della donna, ma dalle indagini emergono sconcertanti contraddizioni e, a un certo punto, anche la polizia segreta si interessa al caso. Parigi 1992: quale motivo induce la giovane Gaëtane a studiare i documenti di una biblioteca relativi al presunto infanticidio di centoventicinque anni prima? A chiederselo è Bruno, studioso tedesco di storia dell'architettura. Dal momento in cui vede per caso la ragazza desidera conoscerla ad ogni costo. E quanto più il loro rapporto si approfondisce, è la storia che lei sta studiando ad affascinare sempre di più Bruno. Colloc.: A.833.92.FLE.2 Dorn Wulf Phobia Londra, una fredda notte di dicembre nell'elegante quartiere di Forest Hill. Sarah sta dormendo quando sente rientrare il marito, che sarebbe dovuto restare via per lavoro ancora qualche giorno. Ma l'uomo che trova in cucina intento a prepararsi un panino non è Stephen. Eppure indossa gli abiti di Stephen, ha la sua valigia, ed è arrivato fin lì con l'auto di Stephen, parcheggiata come al solito davanti alla casa. Sostiene di essere Stephen, e conosce particolari della loro vita che solo lui può conoscere. Elemento ancora più agghiacciante, l'uomo ha il volto deturpato da orribili cicatrici. Per Sarah e per Harvey, il figlio di sei anni, incomincia un incubo atroce, anche perché lo sconosciuto scompare così come era apparso e nessuno crede alla sua esistenza. Anche la polizia è convinta che Sarah sia vittima di un forte esaurimento nervoso e che non voglia accettare che il marito sia andato via di casa volontariamente e che presto tornerà. Sola e disperata, Sarah si rivolge all'unica persona che, forse, può aiutarla, il suo amico d'infanzia Mark Behrendt, psichiatra che conosce gli abissi dell'animo umano. Insieme Mark e Sarah iniziano a indagare, mentre il misterioso sconosciuto è sempre un passo avanti a loro e sembra divertirsi a tormentarli, a lasciare piccoli segnali e scomparire. Chi è l'uomo sfigurato? Che cosa vuole da Sarah? Colloc.: A.833.92.DOR.5 Indriðason Arnaldur Una traccia traccia nel buio "Il piccolo appartamento è in ordine e il suo anziano proprietario, sdraiato nel letto, apparentemente dorme sereno. Ma la verità è un’altra. Qualcuno ha soffocato nel sonno Stefán Þórðarson, qualcuno che evidentemente la vittima conosceva e a cui ha aperto la porta della casa dove viveva solo da anni. Konráð è un detective di Reykjavík ormai in pensione, ma vuole comunque dare una mano ai colleghi, anche perché un particolare di questo caso colpisce la sua attenzione: sulla scrivania dell’uomo ucciso ci sono ritagli di vecchi giornali risalenti all’epoca della Seconda guerra mondiale, riguardanti un omicidio mai risolto, quello di una bella ragazza ritrovata morta dietro il Teatro Nazionale, ai tempi usato come deposito di approvvigionamento dalle truppe di occupazione britanniche e americane. Perché a Þórðarson interessava quella vecchia vicenda? E soprattutto, chi è Þórðarson, un uomo che sembra venuto dal nulla, senza parenti né amici? Colloc.: A.839.6934.IND.10 Läckberg Camilla La sirena sirena Un mazzo di gigli bianchi e una busta con un biglietto. L'ennesimo. Impegnato nel lancio del suo romanzo d'esordio, Christian Thydell riconosce sul cartoncino bianco che gli viene recapitato prima di una presentazione la stessa calligrafia elaborata che da oltre un anno lo perseguita, e finisce per crollare. A Erica Falck, sua preziosa consulente nella stesura del libro, confessa di ricevere da tempo oscure lettere anonime. Uno sconosciuto lo minaccia di morte, e il pericolo si fa sempre più vicino. Quando dal ghiaccio lungo la costa viene ripescato il corpo di un vecchio amico di Christian misteriosamente scomparso tre mesi prima, l'ispettore Patrik Hedström si convince che tra i due episodi ci sia una relazione e comincia a indagare. Intanto Erica, in faticosa attesa di due gemelli, decide di seguire una pista tutta sua. Chi meglio di lei conosce la psicologia di uno scrittore? Sa bene che, quando si scrive, si finisce sempre per infilare nella trama anche qualcosa della propria vita. Il presente di Fjällbacka torna a intrecciarsi a drammi che hanno la loro origine in tempi lontani, una fumosa e tormentata concatenazione di cause ed effetti che si trascina negli anni, a conferma che i segreti non si lasciano mai seppellire per sempre e che il passato, inesorabilmente, finisce coll'agguantarti. Colloc.: A.839.738.LAC.11 Nesbø Jo Il pipistrello Una ragazza norvegese di poco più di vent'anni è stata uccisa a Sydney. L'ispettore Harry Hole della squadra Anticrimine di Oslo viene mandato in Australia per collaborare con la polizia locale e in particolare con Andrew Kensington, un investigatore di origini aborigene tanto acuto quanto misterioso. L'inchiesta si rivela subito complessa: l'omicidio della ragazza non è un caso isolato ma, probabilmente, l'ultimo anello di una lunga catena, e lo scenario in cui l'assassino agisce si allarga fino a comprendere fosche storie di droga e sesso. Un quadro a tinte così forti che Harry quasi vede proiettarsi sulle indagini l'ombra minacciosa di alcune figure della mitologia aborigena. In particolare quella di Narahdarn, il pipistrello che reca la morte nel mondo. Colloc.: A.839.8238.NES.8 Nesbø Jo Il leopardo Le prime vittime sono due donne. Ritrovate con ventiquattro ferite identiche in bocca. Morte soffocate nel loro sangue, dopo una agonia atroce. Omicidi studiati, efferati, che seguono un rituale. La polizia criminale di Oslo sa di avere un solo uomo che può risolvere il caso. Harry Hole, alcolista, uomo rude e solitario, inviso a molti. Ma Hole si è rintanato a Hong Kong, tra le fumerie d'oppio, per lavare via i ricordi. Sa fin troppo bene che, per risolvere l'ultimo caso, ha messo in pericolo di vita l'unica donna che ha mai davvero amato. E solo quando lo informano che il padre è moribondo in ospedale, Harry Hole decide di tornare a Oslo. Tra le vittime non c'è in apparenza alcun legame, ma Hole subito ne trova uno. Tutte quante hanno trascorso una notte in un isolato rifugio di montagna. E qualcuno, qualcuno capace di un odio lucido e selvaggio, adesso sta braccando gli ospiti di quella notte, uno per uno... Colloc.: A.839.8238.NES.6 Pandiani Enrico Pessime scuse per un massacro Una Citroën scura si ferma davanti al cancello di un'antica tenuta nei pressi di Fontainebleau. A bordo dell'auto, l'anziano senatore Vigoureaux, eroe della Resistenza, con sua figlia e una guardia del corpo. Nascosto tra la vegetazione sulla cima di una collinetta, qualcuno li sta aspettando con una mitragliatrice Browning calibro 50. Una raffica potentissima nell'aria calda di giugno, poi i vetri che scoppiano, la carrozzeria demolita, il sangue che impregna i sedili. E una statuina di Babar, l'elefante dei cartoni animati, posata per terra a osservare i corpi martoriati dai proiettili. È un caso per il commissario Jean-Pierre Mordenti e la sua squadra: alla Brigata Criminale di Parigi li chiamano Les italiens, perché come il loro paese d'origine hanno fegato, fantasia e non mollano la preda. Questa volta sarà dura anche per loro: l'omicidio di uno dei politici più influenti della Repubblica è una questione da maneggiare con le molle, specialmente se il suo passato non è limpido come si credeva. Ma se c'è uno sbirro che non ha paura di ficcare il naso dove non dovrebbe - e, nel frattempo, di sedurre sempre la donna sbagliata questo è proprio Mordenti. Colloc.: A.853.92.PAN.8 Malvaldi Marco Argento vivo C'è una rapina nella casa di uno scrittore molto noto; col bottino, sparisce il computer in cui è salvato il suo ultimo romanzo non ancora consegnato alla casa editrice e incautamente non conservato in altro modo. Da questo momento il file comincia a scivolare come argento vivo sul piano accidentato della sua avventura, e si insinua, imprendibile e vivificante come il metallo liquido degli alchimisti, nel tran tran quotidiano dei tanti e diversi protagonisti. Ognuno dei quali sarebbe per sorte lontanissimo dagli altri, ma si trova coinvolto occasionalmente a causa della deviazione che quel manoscritto ha impresso nella sua esistenza. Il grande scrittore e la moglie; il giovane ingegnere a tempo determinato che lotta con la vita insieme alla affannata compagna; la bella agente di polizia, che conduce l'indagine in competizione con il laido superiore; la banda dei balordi; il tecnico appena disoccupato che c'è capitato per caso; il vecchio editore e la giovane editor. Questa varietà di personaggi, con i loro pezzi di vita, l'autore muove intorno alle eventualità aperte dallo svolgersi dell'inchiesta di polizia, su cui a loro volta gli individui incidono inconsapevoli con le scelte che fanno, creando una commedia degli incroci della vita. Colloc.: A.853.92.MAL.10 Piedimonte Stefani L’assassino non sa scrivere Un piccolo paese perso nella campagna finalmente conquista i suoi quindici minuti di celebrità: è ora di festeggiare? Non proprio, se la fama improvvisa è dovuta a un efferato serial killer, per di più l'unico al mondo a essere totalmente privo di metodo e con l'abitudine di lasciare biglietti sgrammaticati sui cadaveri delle sue vittime. La gente del posto è divisa tra il terrore e l'imbarazzo, in balia del caos mediatico e nelle mani di difensori ben poco efficaci. Oltre ai carabinieri, capitanati da un maresciallo scacchista incerto sulla partita che sta giocando, si sono infatti gettati sulle tracce del mostro un cronista cinico e navigato, il suo variopinto drappello di amici e Siusy, la barista dal cuore spezzato. Eroi sgangherati che, tra inseguimenti, maledizioni ed equivoci, scopriranno come dietro il modus operandi apparentemente assurdo dell'assassino si nasconda una figura del tutto inattesa... Colloc.: A.853.92.PIE.5 De Filippis Carlo F. Le molliche del commissario Due efferati omicidi da risolvere per Salvatore Vivacqua, siciliano trapiantato a Torino, con più cicatrici che capelli e un carattere quadrato come la sua stazza. Il romanzo ci trasporta nei meandri più torbidi della Torino bene. "C'è sempre una mollica, anche piccola, basta avere occhi buoni per trovarla": è questa la frase che il commissario Vivacqua ripete come un mantra ogni volta che si trova alle prese con un nuovo caso. E Salvatore Vivacqua - Totò per gli amici - sa bene che dove c'è un delitto c'è sempre anche una traccia che il colpevole si è lasciato dietro. Ma quando viene chiamato d'urgenza nella chiesa della Santissima Trinità, capisce subito che questa indagine gli darà del filo da torcere. Vicino al confessionale è stato rinvenuto il corpo di don Riccardo in una pozza di sangue, il viso sfigurato, una mano quasi staccata. Ma chi può aver massacrato con tanta ferocia un uomo anziano, che a detta di tutti viveva solo per aiutare gli altri e non aveva nemici? Davvero si è trattato del gesto di un folle, come sostiene monsignor Acutis? Dopo una serie di interrogatori serrati, Vivacqua intuisce che quel delitto è solo il tassello di un mosaico molto più oscuro e complesso. Non a caso, nelle stesse ore, il suo vice Santandrea, detto il Giraffone, è alle prese con un secondo omicidio: una ricca musicista morta per soffocamento durante un gioco erotico finito male, o almeno così sembra... E non è finita qui. Per Totò e la sua squadra sarà una settimana di fuoco. Colloc.: A.853.92.DEF.2 Kava Alex Predicatore di morte Maggie O'Dell, autorevole esperta di serial killer e profili criminali dell'FBI, non si spiega perché Cunningham, il suo capo, le abbia affidato due casi così lontani dalle sue competenze. Una sparatoria in un capanno isolato in cui sono morti alcuni agenti e l'omicidio della figlia di un senatore. Ma andando a fondo nelle indagini, Maggie e il suo fedele compagno, l'agente speciale Tully, scoprono che esiste un legame tra i due casi, e che entrambe le piste portano al reverendo Joseph Everett. Capo carismatico di una setta religiosa, Everett si è creato un vasto seguito di adepti. I giovani uccisi nel capanno erano membri della sua chiesa, e l'assassinio della ragazza è stato perpetrato dopo un raduno organizzato dal reverendo. Colloc.: A.813.6.KAV.1 Izner Claude L’assassino del Marais Esiste forse qualcosa di più bello della primavera a Parigi? Eppure, quell'8 aprile 1892, nella libreria di rue des Saints-Pères, nessuno s'interessa alle bellezze della città in fiore, e regnano lo sconcerto e la paura. Perché, nottetempo, un ladro è penetrato nella libreria e nell'appartamento di Kenji Mori, socio e padre putativo di Victor Legris, e li ha messi a soqquadro, rubando però soltanto una coppa senza alcun valore. Victor e il suo curiosissimo commesso, Joseph, non hanno esitazioni: occorre scoprire il colpevole e recuperare la refurtiva, che ha per Kenji un grande significato affettivo. Così, seguendo le tracce di quell'oggetto, i due si avventurano nei meandri di una Parigi insolita, raggelata da una serie di attentati compiuti dagli anarchici. Inoltre, proprio mentre pare che uno dei terribili dinamitardi sia stato finalmente arrestato, una catena di inspiegabili delitti riporta il panico fra la popolazione. Nessuno parla, ma la reticenza dei parigini non è l'unico ostacolo per Victor e Joseph, poiché un uomo in sella a un modernissimo velocipede è sulle loro tracce, deciso a servirsi di qualunque mezzo pur di mettere le mani sulla coppa del mistero... Colloc.: A.843.92.IZN.3 Musci Aldo, Minicangeli Marco Triangoli diabolici Lei, lui, l'altro e il delitto. È questo il soggetto di questo saggio criminologico che, partendo dall'osservazione dei fatti della cronaca nera, cerca di individuare le forze del destino e le pulsioni psichiche che spingono gli amanti all'eliminazione del terzo incomodo. Tradimento, gelosia, erotismo, morbosità, intrighi: un groviglio di passioni che sfocia inevitabilmente nella morte, il delitto come lato oscuro dell'amore. Rina Fort, Maria Luigia Redoli, Gigliola Guerinoni, il marchese Casati Stampa: sono alcuni dei più noti casi di cronaca presi in considerazione per condurre un'indagine a tutto campo sul "triangolo amoroso", uno dei principali archetipi del Male che la storia ci abbia consegnato. Colloc.: A.364.152.MUS.1 L. Garofano, G. Gruppioni, S. Vinceti Delitti e misteri del passato Cosa si nasconde dietro la morte di Giulio Cesare? Che cos'ha in comune l'omicidio di Pasolini con la tragedia di Cogne? I grandi "casi giudiziari" del passato spesso celano la chiave per risolvere i gialli dei nostri giorni e diventano il campo di prova per tutte quelle indagini archiviate, ma mai risolte. Le tecniche scientifiche sempre più perfezionate oggi usate per trovare i colpevoli di delitti altrimenti insolubili possono essere applicate anche ai misteri del passato. È l'impresa a cui si dedicano in questo libro il comandante del Ris di Parma Luciano Garofano, lo storico e antropologo Giorgio Gruppioni e il regista Silvano Vinceti. Lo studio compiuto sul Dna del poeta Matteo Maria Boiardo vissuto nel Quattrocento, è stato il banco di prova decisivo per l'applicazione dell'analisi di alcune regioni del cromosoma maschile Y. Seguendo le tracce di morti oscure come quelle di Pico della Mirandola e di Poliziano, sospetti avvelenamenti, o di Giacomo Leopardi, il cui cadavere è scomparso, gli autori mostrano come si conduce un'indagine, come si raccolgono prove e indizi, come si studiano i reperti, come si fa un sopralluogo sulla scena del crimine e come viene orchestrato il lavoro di consulenza per attribuire a ciascun indizio il giusto valore. Colloc.: A.364.1523.GAR.1 Andreoli Vittorino Il lato oscuro Storie di violenza estrema, di deliri di onnipotenza, di incapacità di accettare le frustrazioni. Rabbia che esplode improvvisamente persino in famiglia. Nove casi che hanno scosso l'Italia: da Pacciani a Bilancia, da Profeta a Michelotto, da Pasini a Molon, da Bauso a Pasimeni e infine Riccardo, nove storie di crimine e di follia nella ricostruzione del più famoso psichiatra italiano. Vittorino Andreoli torna a sondare le complesse dinamiche che inducono un uomo a dare la morte, anche a persone a lui care, trasformando uomini fino a quel momento per bene in omicidi. Lo fa offrendo al lettore altri casi giudiziari in cui, come perito psichiatra, ha aiutato i magistrati a meglio comprendere chi dovevano giudicare. Colloc.: A.364.152.AND.1 Riva & Viganò Un delitto al giorno Il libro si propone di ripercorrere i grandi delitti della storia, attraverso una sorta di "agenda del crimine", dove a ogni giorno dell'anno corrisponda un "caso", 365 casi in tutto, alcuni chiusi, altri mai risolti. Ognuno raccontato in modo sempre diverso, alternando deposizioni a verbali di polizia, articoli di giornale a ricostruzioni dettagliate, interrogatori ad arringhe penali, referti medici a illustrazioni e fotografie. Ogni omicidio è preceduto da una scheda tecnica: una sorta di verbale poliziesco che presenta le caratteristiche generali del delitto, i suoi sviluppi giuridici, le conclusioni processuali. Colloc.: A.364.1523.RIV.1 Mari Francesco, Elisabetta Bertol Veleni In questo volume gli autori, nel corso dei vari capitoli, hanno sviluppato casi storici, alcuni molto addietro nel tempo, altri più recenti, in cui il veleno ha giocato un ruolo determinante. L'interpretazione scientifica dei dati tossicologici, ove disponibili, dovuta alla specifica competenza degli autori, assieme all'approfondimento del contesto storico in cui i fatti si compivano, forniscono al lettore una chiave della probabile soluzione di eventi altrimenti poco spiegabili. Partendo dalla Roma repubblicana e imperiale, attraverso il Medioevo, fino all'era moderna e contemporanea, i "veleni nella storia" hanno offerto la materia narrativa dei casi trattati, alcuni dei quali con l'impronta di un vero "giallo". L'improvvisa e sospetta morte di Arrigo VII a Buonconvento in un particolare momento storico, le morti, stranamente contemporanee, di Francesco I de' Medici e di Bianca Cappello tanto vantaggiose per il cardinale Ferdinando, gli "intrugli" di arsenico, piombo e antimonio nei pentoloni di Giulia Tofana o le "carabelle" vendute da Giovanna Bonanno che eliminarono centinaia di coniugi scomodi, l'enigma dell'arsenico nei capelli di Napoleone, sono solo alcuni esempi dei casi sviluppati nel libro. Celebri processi di omicidio per avvelenamento nella Francia dell'Ottocento o nell'Italia contemporanea hanno dato poi lo spunto per rivisitare quei casi di veneficio che appassionarono e divisero il pubblico dell'epoca. Colloc.: A.364.1523.MAR.1 Monda Antonio Hanno preferito le tenebre Perché preferiamo il male? Esiste davvero una forza oscura e misteriosa capace di esercitare sull'animo umano una potenza tanto irragionevole da farci compiere i gesti più efferati, le violenze più perfide? Sin dall'inizio della storia, gli uomini e le donne hanno schiacciato, umiliato e ucciso il prossimo. Lo hanno fatto per accrescere il proprio potere, per appropriarsi di qualcosa o di qualcuno che non avevano, per sentirsi più forti, per sentirsi migliori. "La luce è venuta al mondo ma gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce, perché le loro opere erano malvagie" è scritto nel passo del Vangelo di Giovanni da cui trae origine il titolo di questo libro. In dodici racconti, Antonio Monda compie un viaggio nell'universo terribile ed enigmatico del male: dall'omicidio irrisolto di Elizabeth Short - la celebre Dalia Nera - al massacro di Bel Air perpetrato dalla banda di Charles "Satana" Manson, dal mistero von Bulow ai grandi casi di cronaca che hanno ispirato celebri romanzi e film. Atmosfere inquietanti, storie nere che mostrano un'aberrante logica criminale; altre che, invece, non ne possiedono alcuna; intrighi e segreti che non hanno mai avuto soluzione, "ma se è vero che le storie inspiegabili procurano maggiore sgomento, è ancor più vero che ogni atto di violenza rivela la fragilità e la fallacia di chi ritiene che la natura dell'essere umano sia esclusivamente e imprescindibilmente positiva". Colloc.: A.364.1523.MON.1