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Serie generale - Anno 44° - Numero 53
REPUBBLICA ITALIANA
BOLLETTI NO U F F ICI ALE
DELLA
Si pubblica di regola
SERIE GENERALE
PERUGIA - 27 novembre 2013
il mercoledì
con esclusione dei giorni festivi
DIREZIONE REDAZIONE E AMMINISTRAZIONE PRESSO PRESIDENZA DELLA GIUNTA REGIONALE - P E R U G I A
Avvertenze: Ai sensi della legge regionale 26 giugno 2012, n. 9, il Bollettino Ufficiale della Regione Umbria si pubblica in Perugia ed è suddiviso in tre
serie. Nella SERIE GENERALE sono pubblicate le leggi e i regolamenti regionali; i testi unici; i testi coordinati di leggi e regolamenti regionali; il
Regolamento interno e le deliberazioni del Consiglio regionale; le ordinanze e i decreti del Presidente della Giunta; le deliberazioni della Giunta regionale,
le determinazioni la cui pubblicazione è prevista da leggi o regolamenti; la proclamazione dei risultati elettorali delle elezioni regionali; le richieste di
referendum e la proclamazione dei relativi risultati; le sentenze e le ordinanze della Corte Costituzionale relative a leggi della Regione, a leggi statali,
a conflitti di attribuzione coinvolgenti la Regione stessa, nonché le ordinanze di organi giurisdizionali che sollevano questioni di legittimità di leggi regionali.
Nella SERIE AVVISI E CONCORSI sono pubblicati gli avvisi, i bandi, i concorsi e ogni altro atto la cui pubblicazione è disposta da leggi o regolamenti.
Sono pubblicati, a richiesta di soggetti pubblici o privati, atti di particolare rilevanza per l’interesse pubblico, la cui pubblicazione non è prescritta da
leggi o regolamenti. Nella SERIE INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE, sono pubblicati l’oggetto delle proposte di legge, di regolamento e di atti
amministrativi di indirizzo e programmazione presentati al Consiglio regionale, nonché il testo degli atti per i quali è richiesta la partecipazione.
www.regione.umbria.it
SOMMARIO
PARTE
PRIMA
Sezione I
LEGGI REGIONALI
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2013, n. 28.
Ratifica dell’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell’Istituto zooprofilattico
sperimentale dell’Umbria e delle Marche . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 5
Sezione II
ATTI DELLA REGIONE
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 12 novembre 2013, n. 283.
Ordine del giorno - Ratifica dell’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche - Considerazione delle attività previste dall’art. 9 del
decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106 tra le attività proprie dell’Istituto medesimo - Misura del compenso da
corrispondersi al suo direttore generale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 21
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 12 novembre 2013, n. 285.
Risoluzione - “Programma di attività per il riordino del sistema ICT (Information and Communication Technology)
regionale” . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 22
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 ottobre 2013, n. 1120.
Graduatoria regionale di cui all’art. 18, comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge 9 agosto
2013, n. 98, per l’attuazione di misure urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali.
Integrazione D.G.R. n. 1101 del 7 ottobre 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 24
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2013, n. 1182.
Fondo per il finanziamento di spese di investimento di cui all’art. 10 della L.R. 9 aprile 2013, n. 9. Destinazione risorse
svincolate in applicazione dell’art. 1, comma 143 della L. 220/2010 e dell’accordo Governo-Regioni del 7 febbraio 2013
Pag. 31
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2013, n. 1184.
Variazioni al bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2013 ai sensi dell’art. 46, commi 3 e 4, della L.R. 28 febbraio
2000, n. 13 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 32
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2013, n. 1185.
Prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie ai sensi dell’art. 42 della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13.
Variazioni al bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2013 . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 37
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2013, n. 1187.
Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2013 ai sensi dell’art. 46, comma 1, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13
Pag. 40
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 novembre 2013, n. 1220.
Sisma 15 dicembre 2009 - Differimento del termine di presentazione delle domande di cui all’art. 5 della deliberazione
della Giunta regionale 8 maggio 2013, n. 411 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 42
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 novembre 2013, n. 1241.
Prelevamento dal fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa. Art. 44, L.R. 28 febbraio 2000, n. 13
Pag. 43
DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO ENERGIA - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 30 ottobre 2013, n. 8172.
Ditta Trasimeno s.r.l. - Richiesta di autorizzazione alla riduzione della capacità di stoccaggio del deposito di oli
minerali ad uso industriale sito nel comune di Castiglione del Lago, fraz. S. Fatucchio, loc. Lacaioli, 40 . . Pag. 46
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DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO QUALITÀ DELL’AMBIENTE: GESTIONE RIFIUTI, CAVE E ATTIVITÀ ESTRATTIVE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 5 novembre 2013, n. 8261.
Decreti direttoriali del Ministero dell’Ambiente n. 735/2011, 544/2012 e 260/2013- Programma di finanziamento di
€ 2.665.108,71 per interventi di ammodernamento del trasporto pubblico locale per il miglioramento della qualità dell’aria: approvazione graduatorie di cui agli avvisi pubblici approvati con D.G.R. n. 775/2013 e 1093/2013 . . Pag. 46
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO POLITICHE FAUNISTICHE E SERVIZI ALLE IMPRESE AGRICOLE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 11
novembre 2013, n. 8390.
L.R. n. 34/89. Approvazione graduatoria delle richieste di finanziamento pervenute nel I semestre 2013 ed autorizzazione mutui per la proprietà diretto-coltivatrice a favore di ditte varie. . . . . . . . . . . . . . . Pag. 50
DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE - SERVIZIO PREVENZIONE, SANITÀ VETERINARIA E
SICUREZZA ALIMENTARE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 12 novembre 2013, n. 8435.
Azienda agraria Spinetti Gianni - sede legale e sede stabilimento: borgo XXIV Maggio, 10 - S. Valentino - Marsciano
(PG). Rilascio riconoscimento stabilimento per scambi per la commercializzazione di pollame e uova da cova in ambito
comunitario ai sensi del D.P.R. 3 marzo 1993, n. 587 e successive modifiche ed integrazioni . . . . . . Pag. 53
DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE - SERVIZIO PREVENZIONE, SANITÀ VETERINARIA E
SICUREZZA ALIMENTARE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 12 novembre 2013, n. 8436.
Ditta Agricola Claudio Pambuffetti - sede legale via Mezzetti, n. 7 - Foligno (PG) e impianto loc. Cerrete s.n.c. Montefalco (PG). Revoca riconoscimento condizionato rilasciato ai sensi Reg. CE 1069/2009 (n. ABP2506 BIOGP 2-3)
Pag. 53
DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DELL’UMBRIA - SERVIZIO
POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 14 novembre 2013, n. 8537.
POR FESR 2007-2013 Asse I attività a3. Bando a sostegno delle nuove PMI innovative. Ammissione a contributo della
ditta G&G Italia s.r.l. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 54
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO POLITICHE PER L’INNOVAZIONE E FITOSANITARIE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 14 novembre
2013, n. 8541.
D.D. n. 8366 dell’8 novembre 2013 concernente: “Piano di azione relativo alla lotta contro il parassita da quarantena
Diabrotica virgifera virgifera Le Conte per l’anno 2014”. Precisazione . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 56
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO ATTIVITÀ LEGISLATIVA E SEGRETERIA DELLA GIUNTA REGIONALE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
14 novembre 2013, n. 8584.
Associazione “Piccoli Fratelli del Vangelo del Padre De Foucauld” con sede in Spello (PG). Presa d’atto delle modifiche
statutarie e conferma dell’iscrizione al Registro regionale del volontariato . . . . . . . . . . . . . Pag. 57
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DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO AGRICOLTURA SOSTENIBILE E GESTIONE PROCEDURE P.S.R. - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 14 novembre 2013, n. 8585.
Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2007-2013. Campagna 2013. Misura 214 - Azione C2 “Conservazione dei
prati-permanenti e pascoli”. Graduatoria provvisoria di merito . . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 57
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO SISTEMI NATURALISTICI E ZOOTECNIA - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 15 novembre 2013, n. 8594.
Regolamento CE n. 1198/2006 - Fondo Europeo della Pesca (FEP) - Programma Operativo 2007/2013 - Avviso pubblico approvato con D.D. 25 febbraio 2011, n. 1151 - Determinazioni . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 61
PARTE SECONDA
LEGGI E DECRETI DELLO STATO
CORTE COSTITUZIONALE
Sentenza n. 259 - anno 2013. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . Pag. 64
SUPPLEMENTI ORDINARI
Supplemento ordinario n. 1 «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 53 del 27 novembre 2013.
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 25 novembre 2013, n. 1319.
L.R. 24/2003 “Sistema museale regionale. Salvaguardia e valorizzazione dei beni culturali connessi”. Programma
annuale 2013. Linee guida e procedure per l’assegnazione dei contributi.
Supplemento ordinario n. 2 «Bollettino Ufficiale» - serie generale - n. 53 del 27 novembre 2013.
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA.
FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI
SERVIZIO COMMERCIO E TUTELA DEI CONSUMATORI
DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 21 novembre 2013, n. 8801.
Deliberazione CIPE 23 novembre 2007, n. 125 decreto ministeriale n. 1203 del 17 aprile 2008, attuazione art. 16,
comma 1, della legge 7 agosto 1997, n. 266. - Bando per la riqualificazione delle imprese commerciali dell’Umbria.
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PARTE
LEGGI
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REGOLAMENTI
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Serie Generale
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PRIMA
DECRETI
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ATTI
DELLA
REGIONE
Sezione I
LEGGI REGIONALI
LEGGE REGIONALE 20 novembre 2013, n. 28.
Ratifica dell’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell’Istituto zooprofilattico
sperimentale dell’Umbria e delle Marche.
Il Consiglio regionale ha approvato.
LA PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE
PROMULGA
la seguente legge:
Art. 1
(Ratifica dell’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche
per il riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche)
1. La presente legge, ai sensi dell’articolo 117, ottavo comma della Costituzione e dell’articolo 43, comma 2,
lettera g) dello Statuto regionale, ratifica l’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il
riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche, di seguito denominato Istituto, allegato quale parte integrante e sostanziale della presente legge.
2. L’accordo di cui al comma 1 disciplina l’organizzazione e la gestione dell’Istituto, in attuazione del decreto
legislativo 28 giugno 2012, n. 106 (Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, a norma dell’articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183).
3. L’accordo di cui al comma 1 può essere modificato solo con legge regionale, sulla base di accordi tra la
Regione Umbria e la Regione Marche.
Art. 2
(Efficacia dell’accordo)
1. L’accordo di cui all’articolo 1, comma 1 è efficace dalla data di entrata in vigore dell’ultima delle leggi
regionali di ratifica.
Art. 3
(Norma di abrogazioni)
1. La legge regionale 19 febbraio 1997, n. 5 (Norme per la organizzazione e la gestione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche) è abrogata.
2. La legge regionale 1 settembre 1999, n. 25 (Modificazioni ed integrazioni della L.R. 19 febbraio 1997, n. 5 Norme per l’organizzazione e la gestione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche) è
abrogata.
Art. 4
(Norme finali e transitorie)
1. Per quanto non espressamente previsto dall’accordo di cui all’articolo 1, comma 1 si applicano le disposizioni
statali vigenti in materia.
2. Le disposizioni di cui alle ll.rr. 5/1997 e 25/1999 continuano ad applicarsi fino alla data di entrata in vigore
dell’ultima delle leggi regionali di ratifica.
La presente legge regionale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale della Regione.
È fatto obbligo a chiunque spetti di osservarla e di farla osservare come legge della Regione Umbria.
Data a Perugia, 20 novembre 2013
MARINI
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N. 53
ACCORDO TRA LA REGIONE UMBRIA E LA REGIONE MARCHE
CONCERNENTE IL RIORDINO DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO
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ACCORDO TRA LA REGIONE UMBRIA E LA REGIONE MARCHE
CONCERNENTE IL RIORDINO DELL'ISTITUTO ZOOPROFILATTICO
63(5,0(17$/('(//¶80%5,$('(//(0$5&+(
Premesso che:
- l'Istituto svolge le funzioni ed i compiti previsti dalla legge 23 giugno 1970, n. 503
(Ordinamento degli istituti zooprofilattici sperimentali), dalla legge 11 marzo 1974, n.
101 (Modifica della L. 23 giugno 1970, numero 503, sull'ordinamento degli istituti
zooprofilattici sperimentali), dalla legge 23 dicembre 1975, n. 745 (Trasferimento di
funzioni statali alle regioni e norme di principio per la ristrutturazione regionalizzata
degli istituti zooprofilattici sperimentali), dal d.lgs. 30 giugno 1993, n. 270
(Riordinamento degli istituti zooprofilattici sperimentali, a norma dell'art. 1, comma 1,
lettera h), della legge 23 ottobre 1992, n. 421) e dal decreto 16 febbraio 1994, n. 190
del Ministero della sanità (Regolamento recante norme per il riordino degli istituti
zooprofilattici sperimentali, in attuazione dell'art. 1, comma 5, del decreto legislativo
30 giugno 1993, n. 270);
- il Capo II del d.lgs 28 giugno 2012, n. 106 (Riorganizzazione degli enti vigilati dal
Ministero della salute, a norma dell'articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183) ha
apportato modifiche alla sopra citata normativa ed in particolare al d.lgs. 270/1993;
- le Regioni Umbria e Marche - in sede di Conferenza di servizi, tenutasi il 14 giugno
2013, SUHVVRODVHGHGHOO¶$VVHVVRUDWRDOOD7XWHODGHOODVDOXWHVLFXUH]]DQHLOXRJKLGL
lavoro e sicurezza alimentare della Regione Umbria - per dare attuazione al d.lgs.
KDQQRGDWRDYYLRDOO¶esame congiunto dei contenuti del presente accordo;
- le Regioni Umbria e Marche - in sede di Conferenza di servizi, tenutasi il 19 luglio
SUHVVR OD VHGH GHOO¶$VVHVVRUDWR DOOD 6DOXWH GHOOD 5HJLRQH 0DUFKH ± sono
addivenute alla condivisione del contenuto del presente accordo.
Tutto ciò premesso e considerato la Regione Umbria, con sede in Perugia, Corso
Vannucci, 96, rappresentata dalla Presidente Catiuscia Marini e la Regione Marche, con
sede in Ancona, via Gentile da Fabriano n. 9, rappresentata dal Presidente Gian Mario
Spacca le parti, come sopra rappresentate, convengono e stipulano quanto segue:
Art. 1
(Disposizioni generali)
1. Le premesse formano parte integrante dei contenuti dispositivi del presente accordo.
Art. 2
(Oggetto)
1. Il presente accordo disciplina O¶RUJDQL]]Dzione e il funzionamento dell'Istituto
zooprofilattico sperimentale dell'Umbria e delle Marche, di seguito denominato Istituto, in
attuazione della legge 23 giugno 1970, n. 503 (Ordinamento degli istituti zooprofilattici
sperimentali), della legge 11 marzo 1974, n. 101 (Modifica della L. 23 giugno 1970,
numero 503, sull'ordinamento degli istituti zooprofilattici sperimentali), della legge 23
dicembre 1975, n. 745 (Trasferimento di funzioni statali alle regioni e norme di principio
per la ristrutturazione regionalizzata degli istituti zooprofilattici sperimentali), del decreto
legislativo 30 giugno 1993, n. 270 (Riordinamento degli istituti zooprofilattici sperimentali, a
norma dell'art. 1, comma 1, lettera h), della legge 23 ottobre 1992, n. 421), del decreto del
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Ministero della sanità 16 febbraio 1994, n. 190 (Regolamento recante norme per il riordino
degli istituti zooprofilattici sperimentali, in attuazione dell'art. 1, comma 5, del decreto
legislativo 30 giugno 1993, n. 270), del decreto del Ministero della salute 27 febbraio 2008
(Attribuzione agli Istituti zooprofilattici sperimentali di compiti di controllo ufficiale in materia
di analisi chimiche, microbiologiche e radioattive su alimenti di origine vegetale non
trasformati) e del Capo II del decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106 (Riorganizzazione
degli enti vigilati dal Ministero della salute, a norma dell'articolo 2 della legge 4 novembre
2010, n. 183).
Art. 3
(Funzioni delle Regioni)
1. Le funzioni concernenti l'Istituto sono esercitate d'intesa tra loro dalle Regioni
Umbria e Marche ai sensi dell'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 24
luglio 1977, n. 616 (Attuazione della delega di cui all'art. 1 della L. 22 luglio 1975, n. 382),
con le modalità definite dal presente accordo.
2. Fatta salva la competenza esclusiva dello Stato, le Regioni Umbria e Marche
GLVFLSOLQDQR OH PRGDOLWj JHVWLRQDOL RUJDQL]]DWLYH H GL IXQ]LRQDPHQWR GHOO¶,VWLWXWR QRQFKp
l'esercizio delle funzioni di sorveJOLDQ]D DPPLQLVWUDWLYD GL LQGLUL]]R H YHULILFD VXOO¶,VWLWXWR
medesimo, adottando criteri di valutazione dei costi, dei rendimenti e di verifica
GHOO¶XWLOL]]D]LRQH GHOOH ULVRUVH QHO ULVSHWWR GHL SULQFLSL GHO decreto legislativo 30 dicembre
1992, n. 502 5LRUGLQR GHOOD GLVFLSOLQD LQ PDWHULD VDQLWDULD D QRUPD GHOO¶DUW GHOOD OHJJH
23 ottobre 1992, n. 421), HGHOO¶DUWicolo 10 del d.lgs. 106/2012. Le funzioni di indirizzo sono
svolte dalle Regioni interessate, ai sensi del comma 1, con riferimento ai rispettivi piani
sanitari e documenti regionali di programmazione.
3. Le funzioni di competenza delle Regioni Umbria e Marche sono esercitate dalle
rispettive Giunte regionali, che al fine di raggiungere O¶LQWHVD sulle decisioni da assumere
QHO ULVSHWWR GL TXDQWR SUHYLVWR GDOO¶DUWLFROR FRPPD GHO GOJV utilizzano
preventivamente lo strumento della conferenza di servizi di cui all'articolo 14 e seguenti
della legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento
amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi).
4. La conferenza di servizi di cui al comma 3 è indetta dal Presidente o
dall'Assessore alla sanità, eventualmente delegato, di una delle due Regioni. Alla stessa
partecipano gli Assessori competenti per materia e, senza diritto di voto, i dirigenti delle
due Regioni responsabili dei procedimenti. I dirigenti regionali istruiscono i documenti
preparatori da sottoporre alla conferenza di servizi, formulando le relative proposte
tecniche.
5. Le determinazioni assunte in sede di conferenza di servizi sono adottate con
apposita deliberazione della Giunta regionale dell¶8PEULD
Art. 4
(Natura e compiti dell'Istituto)
1. L'Istituto ha personalità giuridica di diritto pubblico, è dotato di autonomia
amministrativa, gestionale e tecnica e opera nell'ambito del Servizio sanitario nazionale
come strumento tecnico-scientifico dello Stato e delle Regioni Umbria e Marche.
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/¶Istituto ha sede legale a Perugia ed è articolato sul territorio delle due Regioni in
Sezioni istituite dallo statuto.
3. L'Istituto svolge le funzioni e i compiti ad esso assegnati dalla normativa europea,
statale e regionale e assicura l'attuazione dei piani, dei programmi e degli interventi stabiliti
dalle Regioni Umbria e Marche nei rispettivi territori sulla base degli indirizzi formulati dalle
Regioni medesime.
4. Gli indirizzi di cui al comma 3 assicurano in via prioritaria O¶equilibrata distribuzione
delle risorse umane, strutturali e finanziarie in relazione alle effettive esigenze dei servizi e
delle attività dell'Istituto nel territorio delle due Regioni.
5. L'Istituto svolge la propria attività secondo le modalità stabilite GDOO¶DUWLFROR 9 del
d.lgs. 106/2012 H LQ FRQIRUPLWj DL SULQFLSL GL FXL DOO¶DUWLcolo 10 del medesimo decreto
legislativo.
6. L¶,VWLWXWR DQFKH LQ DVVRFLD]LRQH FRQ DOWUL LVWLWXWL ]RRSURILODWWLFL SXz VYROJHUH, in
particolare, attività di produzione, immissione in commercio e distribuzione di medicinali e
altri prodotti necessari alle attività di sanità pubblica veterinaria.
7. Lo statuto, nell'ambito delle disposizioni del d.lgs. 106/2012 e del presente
accordo, stabilisce le norme fondamentali di funzionamento degli organi e dei servizi
dell'Istituto e disciplina, in particolare, le procedure di formazione degli strumenti di
programmazione.
8. Lo statuto e le sue modificazioni sono approvati GDOOD*LXQWDUHJLRQDOHGHOO¶8PEULD
G¶LQWHVD con la Giunta regionale delle Marche, secondo lHPRGDOLWjGLFXLDOO¶DUWLFROR.
Art. 5
(Organi)
1. Sono organi dell'Istituto:
a) il consiglio di amministrazione;
b) il direttore generale;
c) il collegio dei revisori dei conti.
Art. 6
(Inconferibilità e incompatibilità)
1. $L FRPSRQHQWL GHJOL RUJDQL GHOO¶,VWLWXWR nonché al direttore amministrativo e al
direttore sanitario medico veterinario, VL DSSOLFDQR OH QRUPH VXOO¶LQFRQIHULELOLWj H
incompatibilità previste dal decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39 (Disposizioni in materia
di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso
HQWL SULYDWL LQ FRQWUROOR SXEEOLFR D QRUPD GHOO¶DUWLFROR FRPPL H GHOOD OHJJH novembre 2012, n. 190).
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N. 53
Art. 7
(Consiglio di amministrazione)
1. Il consiglio di amministrazione è nominato con decreto del Presidente della
Regione Umbria, previa intesa con il Presidente della Regione Marche, ed è composto da
tre membri, di cui uno designato dal Ministro competente DLVHQVLGHOO¶DUWLFRORFRPPD
2, del d.lgs. 106/2012, uno dalla Regione Umbria e uno dalla Regione Marche, scelti fra
esperti muniti di diploma di laurea magistrale o equivalente e aventi comprovata
professionalità ed esperienza in materia di sanità pubblica veterinaria e sicurezza degli
alimenti. Le designazioni di competenza regionale vengono effettuate dai rispettivi
Consigli-Assemblee legislative.
2. Non sono designabili nel consiglio di amministrazione, qualora in carica, i
parlamentari nazionali ed europei, i consiglieri regionali, i componenti di Giunte provinciali
e comunali, nonché i dipendenti delle due Regioni, i dipendenti dell'Istituto e coloro che
KDQQRUDSSRUWLFRPPHUFLDOLGLVHUYL]LRHFRPXQTXHGLXWHQ]DFRQO¶,VWLWXWR
3. In caso di dimissioni, decadenza, impedimento o morte di uno o più consiglieri il
Presidente della Regione Umbria provvede alla relativa sostituzione, su designazione
dell'ente di competenza.
4. Il consiglio di amministrazione dura in carica quattro anni e i membri possono
essere rinominati per non più di una volta.
5. Il Presidente della Regione Umbria provvede, a seguito di ogni ricostituzione,
alla prima convocazione del consiglio e al suo insediamento.
6. Il consiglio di amministrazione nella sua prima seduta elegge il presidente a
maggioranza assoluta tra i suoi componenti.
7. Il presidente convoca e presiede il consiglio e ne dirige i lavori, assicurandone il
buon andamento. In caso di assenza o impedimento, le sue funzioni sono esercitate dal
presidente vicario, scelto dal presidente del consiglio di amministrazione tra gli altri
componenti.
8. Il consiglio di amministrazione ha compiti di indirizzo, coordinamento e verifica
delle attività dell'Istituto. In particolare delibera:
a) lo statuto e i relativi regolamenti di attuazione;
b) il regolamento per l'ordinamento interno dei servizi e le relative dotazioni organiche
proposte dal direttore generale;
c) il documento di piano, che definisce le finalità, gli indirizzi e gli obiettivi delle attività
dell'Istituto, nell'ambito delle previsioni di cui all'articolo 4, comma 5;
d) il bilancio economico preventivo e il bilancio d'esercizio con i relativi allegati;
e) la destinazione dell'eventuale utile, la copertura della perdita d'esercizio e il riequilibrio
della situazione economica.
9. Ai componenti del consiglio di amministrazione spettano, con oneri a carico del
bilancio dell'Istituto, le seguenti indennità, al lordo delle ritenute di legge:
a) al Presidente un'indennità mensile pari al 20 per cento di quella di consigliere regionale
della Regione Umbria;
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b) agli altri componenti un'indennità mensile pari al 10 per cento di quella di consigliere
regionale della Regione Umbria.
Art. 8
(Direttore generale)
1. Il direttore generale è nominato con decreto del Presidente della Regione
Umbria, G¶LQWHVD tra le due Regioni, con le modalità previste dalla normativa statale per i
direttori generali delle aziende sanitarie, tra i soggetti in possesso dei requisiti di cui al
FRPPDGHOO¶DUWLFRORGHOGOJVQ
2. Entro diciotto mesi dalla data della nomina, il direttore generale ha l'obbligo di
produrre l'attestato di frequenza del corso di formazione in materia di sanità pubblica e
organizzazione sanitaria di cui all'articolo 3 bis del d.lgs. 502/1992, pena la decadenza
automatica dall'incarico.
3. Trascorsi diciotto mesi dalla nomina del direttore generale, entro i tre mesi
successivi, la Regione Umbria e la Regione Marche, con lH PRGDOLWj GL FXL DOO¶DUWLFROR ,
comma 3, verificano i risultati aziendali conseguiti e il raggiungimento degli obiettivi e
procedono alla conferma, o meno, con GHOLEHUD]LRQHGHOOD*LXQWDUHJLRQDOHGHOO¶8PEULD.
4. Il rapporto di lavoro del direttore generale è a tempo pieno, regolato da contratto
di diritto privato non superiore a cinque anni e rinnovabile una sola volta. Il compenso è
fissato entro il limite massimo di quello previsto per i direttori generali delle aziende del
servizio sanitario della Regione Umbria.
5. Il direttore generale ha la rappresentanza legale dell'Istituto, ne dirige e gestisce
le attività ed è responsabile del raggiungimento degli obiettivi della programmazione
dell'Istituto, con particolare riguardo alla ricerca scientifica e alla qualità delle prestazioni,
nonché della corretta ed economica gestione delle risorse a disposizione. Il direttore
generale a tal fine in particolare:
a) persegue il costante miglioramento delle condizioni gestionali;
b) assicura l'efficiente impiego delle risorse e il perseguimento dell'equilibrio economico
dell'Istituto mediante la gestione del bilancio per budget;
c) gestisce e valorizza il patrimonio dell'Istituto;
d) verifica, anche attraverso l'istituzione di un apposito servizio di controllo interno, la
corretta ed economica gestione delle risorse attribuite ed introitate dall'Istituto, nonché il
buon andamento delle attività amministrative e tecnico scientifiche e riferisce al consiglio
in ordine ai risultati conseguiti ai fini della verifica di cui alO¶DUWLFROR, comma 2;
e) adotta gli atti concernenti la gestione dell'Istituto;
f) formula proposte per le deliberazioni di competenza del consiglio di amministrazione;
g) esercita ogni altra attività non attribuita alla competenza del consiglio di
amministrazione.
6. Il direttore generale partecipa alle sedute del consiglio di amministrazione
dell'Istituto senza diritto di voto.
7. Nei casi di assenza o di impedimento del direttore generale, le relative funzioni
sono svolte dal direttore amministrativo o dal direttore sanitario medico veterinario su
delega del direttore generale o, in mancanza di delega, dal direttore più anziano di età tra i
due. Ove l'assenza o l'impedimento si protragga oltre sei mesi si procede alla sostituzione.
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Art. 9
(Collegio dei revisori dei conti)
1. Il collegio dei revisori dei conti dura in carica tre anni. È nominato dal direttore
generale dell'Istituto ed è composto da tre membri, di cui uno designato dal Ministro
competente DL VHQVL GHOO¶DUWLFROR FRPPD GHO GOJV , uno designato dalla
Regione Umbria e uno dalla Regione Marche. I componenti designati dalle Regioni sono
scelti fra gli iscritti nel registro di cui al decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39
(Attuazione della direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei
conti consolidati, che modifica le direttive 78/660/CEE e 83/349/CEE, e che abroga la
direttiva 84/253/CEE).
2. Il collegio dei revisori dei conti elegge il proprio presidente nella prima seduta,
convocata dal direttore generale.
3. Il collegio dei revisori dei conti VYROJHLFRPSLWLDVVHJQDWLDOO¶RUJDQRGLUHYLVLRQH
dalla normativa statale vigente e in particolare vigila sull'osservanza delle leggi, verifica la
regolare tenuta della contabilità e la corrispondenza del rendiconto generale alle risultanze
delle scritture contabili, esamina i bilanci, le relative variazioni e l'assestamento.
4. Il collegio dei revisori dei conti accerta almeno ogni trimestre la consistenza di
cassa e può chiedere notizie al direttore generale sull'andamento dell'Istituto.
5. Il collegio dei revisori dei conti può in qualsiasi momento procedere, anche
individualmente, ad atti di ispezione e di controllo.
6. Ai componenti del collegio dei revisori dei conti spetta un'indennità annua lorda
pari al 10 per cento degli emolumenti spettanti al direttore generale dell'Istituto. Al
Presidente compete una maggiorazione pari al 20 per cento dell'indennità fissata per gli
altri componenti.
Art. 10
(Direttore amministrativo e sanitario medico veterinario)
1. Il direttore generale è coadiuvato, nell'esercizio delle sue funzioni, dal direttore
amministrativo e dal direttore sanitario medico veterinario, che sono preposti,
rispettivamente, alla direzione dei servizi amministrativi e alla direzione dei servizi tecnicoscientifici dell'Istituto. In particolare, per quanto di rispettiva competenza, il direttore
amministrativo e il direttore sanitario medico veterinario:
a) concorrono, con la formulazione di proposte e pareri, alla formazione delle decisioni del
direttore generale e del consiglio di amministrazione;
b) svolgono le attività delegate dal direttore generale.
2. Il direttore amministrativo e il direttore sanitario medico veterinario sono nominati
dal direttore generale con provvedimento motivato fra laureati, rispettivamente in discipline
giuridiche o economiche e in medicina veterinaria, che non abbiano compiuto il
sessantacinquesimo anno di età e che abbiano svolto, per almeno cinque anni, attività
qualificata e complessa di direzione, rispettivamente, tecnico-amministrativa e tecnicosanitaria in enti o strutture sanitarie, pubbliche o private. Non possono essere nominati
coloro che godono già del trattamento di quiescenza.
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3. Il direttore amministrativo e il direttore sanitario medico veterinario, in analogia a
quanto previsto dall'articolo 3 bis, comma 9, del d.lgs. 502/1992 e dall'articolo 1 del
decreto del Presidente della Repubblica 10 dicembre 1997, n. 484 (Regolamento recante
la determinazione dei requisiti per l'accesso alla direzione sanitaria aziendale e dei
requisiti e dei criteri per l'accesso al secondo livello dirigenziale per il personale del ruolo
sanitario del Servizio sanitario nazionale), hanno l'obbligo di produrre, entro diciotto mesi
dalla data della nomina, l'attestato di frequenza del corso di formazione manageriale di cui
all'articolo 7 del d.p.r. 484/1997, pena la decadenza dall'incarico.
4. Il rapporto di lavoro del direttore amministrativo e del direttore sanitario medico
veterinario è a tempo pieno, è regolato da contratto di diritto privato, ha termine entro tre
mesi dalla data di nomina del nuovo direttore generale e può essere rinnovato. Il
compenso del direttore amministrativo e del direttore sanitario medico veterinario è
previsto nella misura del 70 per cento di quello del direttore generale, fatte salve le norme
di garanzia previste dalla normativa statale vigente.
5. Il direttore amministrativo e il direttore sanitario medico veterinario possono, per
gravi motivi e con le garanzie del contraddittorio, essere sospesi dal direttore generale con
provvedimento motivato e per un periodo non superiore a sei mesi. Nel periodo di
sospensione il direttore generale verifica la presenza dei presupposti per la dichiarazione
di decadenza.
6. Costituiscono causa di decadenza del direttore amministrativo e del direttore
sanitario:
a) la mancata realizzazione degli obiettivi assegnati allorché gli stessi prevedano
espressamente tale sanzione in caso di inadempienza;
b) la mancata rimozione delle incompatibilità;
c) la grave violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità dell'amministrazione,
la violazione di leggi o la ricorrenza di gravi motivi.
Art. 11
(Consiglio dei sanitari)
1.Il consiglio dei sanitari è formato dalle rappresentanze dei vari profili professionali
sanitari presenti nell'Istituto ed è costituito secondo le modalità stabilite dallo statuto.
2. Il consiglio dei sanitari ha compiti consultivi e propositivi in ordine alle attività
dell'Istituto.
Art. 12
(Organizzazione dell'Istituto)
1. L'Istituto è organizzato in modo da assicurare uniformemente le prestazioni
tecnico-scientifiche nel territorio delle Regioni Umbria e Marche e in modo da garantire ai
servizi veterinari regionali e alle aziende sanitarie delle due Regioni le prestazioni e la
collaborazione necessarie all'espletamento delle funzioni in materia di igiene e sanità
pubblica veterinaria e di ogni altra funzione individuata dai piani, dai programmi e dalle
direttive regionali.
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2. Le attività dell'Istituto sono svolte nel rispetto della normativa europea e statale
vigente in materia di standard di qualità e buone pratiche di laboratorio.
3. I laboratori dell'Istituto che producono medicinali e altre sostanze occorrenti per
l'esercizio delle funzioni di polizia veterinaria e per l'attuazione di piani di profilassi, nonché
i centri per la fecondazione artificiale, se istituiti, devono avere impianti, attrezzature e
personale separati dagli altri laboratori. Mediante il controllo di gestione è verificata e
FHUWLILFDWDO¶HFRQRPLFLWjJHVWLRQDOHGHOO¶2IILFLQDIDUPDFHXWLFD
Art. 13
(Finanziamento e patrimonio)
1. L'Istituto ha autonomia finanziaria. Le fonti di finanziamento sono costituite dalle
entrate di cui all'articolo 6 del decreto legislativo 30 giugno 1993, n. 270 (Riordinamento
degli istituti zooprofilattici sperimentali, a norma dell'art. 1, comma 1, lettera h), della legge
23 ottobre 1992, n. 421).
2. Gli eventuali contributi concessi dalle Regione Umbria e Marche sono previsti nei
rispettivi bilanci.
3. Il patrimonio dell'Istituto è costituito dai beni posseduti alla data di entrata in
vigore del presente accordo e da quelli che, per donazione o per altro titolo, pervengono
successivamente all'Istituto medesimo.
Art. 14
(Disposizioni in materia di contabilità e bilancio)
1. La contabilità economico-patrimoniale dell'Istituto è tenuta secondo gli schemi
previsti dal decreto legislativo 23 giugno 2011, n. 118 (Disposizioni in materia di
armonizzazione dei sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, degli enti
locali e dei loro organismi, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009, n. 42),
con le integrazioni contemplate dallo stesso decreto legislativo. La contabilità delle attività
GDUHGGLWRqWHQXWDPHGLDQWHLOSULQFLSLRRPHWRGRGHOSURUDWDLQDSSOLFD]LRQHGHOO¶DUWLFROR
144, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917
(Approvazione del testo unico delle imposte sui redditi), anche ai fini delle imposte
indirette.
Art. 15
(Valutazione GHOO¶DWWLYLWjGeOO¶,VWLWXWRHGHOO¶RSHUDWRGHOdirettore generale)
1. Il consiglio di amministrazione trasmette annualmente alla Giunta regionale della
Regione Umbria e alla Giunta regionale della Regione Marche una relazione sull'attività
dell'Istituto, con particolare riferimento all'efficienza e all'efficacia della gestione, anche ai
fini della valutazione dell'operato del direttore generale.
/DYDOXWD]LRQHDQQXDOHGHOOHDWWLYLWjGHOO¶,VWLWXWRYLHQe effettuata congiuntamente
GDOOD5HJLRQH8PEULDHGDOOD5HJLRQH0DUFKHFRQOHPRGDOLWjGLFXLDOO¶DUWicolo 3, comma
3. Gli esiti della valutazione sono approvati con deliberazione della Giunta regionale
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GHOO¶8PEULD FKH XQLWDPHQWH DOOD UHOD]LRQH GL FXL Dl comma 1, è trasmessa ai ConsigliAssemblee legislative UHJLRQDOLGHOO¶8PEULD e delle Marche e al Ministero della Salute.
3. Le Regioni Umbria e Marche stabiliscono le modalità e i criteri per la valutazione
annuale dell'attività del direttore generale in termini di efficacia e di efficienza, nonché dei
risultati di gestione conseguiti in riferimento agli indirizzi e agli obiettivi fissati dagli atti
programmatori regionali. La valutazione è effettuata congiuntamente dalle due Regioni con
le modalità di FXL DOO¶DUWicolo 3, comma 3, contestualmente alla valutazione prevista dal
comma 2 del presente articolo. In caso di valutazione negativa la Giunta regionale
GHOO¶8PEULDGLintesa FRQOD*LXQWDUHJLRQDOHGHOOH0DUFKHGLVSRQHODUHYRFDGHOO¶LQFDULFR
e la risoluzione del contratto.
Art. 16
(Decadenza e revoca del direttore generale)
1.Costituiscono causa di decadenza del direttore generale:
a) l'insorgenza di un grave o ingiustificato disavanzo d'esercizio tale da costituire
pregiudizio all'equilibrio economico dell'Istituto;
b) la mancata realizzazione degli obiettivi contenuti negli atti di programmazione regionale,
allorché gli stessi prevedano espressamente tale sanzione in caso di inadempienza;
c) la mancata rimozione delle incompatibilità;
d) la grave violazione dei principi di buon andamento e di imparzialità dell'amministrazione,
la violazione di leggi o la ricorrenza di gravi motivi;
e) lo scioglimento del consiglio di amministrazione di cui alO¶DUWLFROR, comma 2.
2. Costituiscono cause di revoca del direttore generale:
a) il mancato rispetto delle direttive vincolanti emanate G¶LQWHVD dalle Regioni Umbria e
Marche;
b) l'esito negativo della valutazione di cui all'articolo 15.
3. La Giunta regionale GHOO¶8PEULD G¶LQWHVD con la Regione Marche, in caso di
decadenza o di revoca del direttore generale ovvero di vacanza dell'ufficio, fino alla data di
stipula del contratto col nuovo direttore e comunque per non oltre sei mesi dal verificarsi
dell'evento, attribuisce le relative funzioni al direttore amministrativo o al direttore sanitario
medico veterinario.
Art. 17
(Vigilanza)
1. La vigilanza sugli organi dell'Istituto è esercitata di intesa tra le Regioni Umbria e
Marche e i relativi provvedimenti sono assunti a mezzo di deliberazioni della Giunta
regionale dell¶Umbria.
2. Ove ricorrano le condizioni previste daOO¶DUWLFROR comma 3, del d.lgs.
106/2012, Il Presidente della Giunta regionale dell¶Umbria, anche su proposta del Ministro
della Salute, previa intesa con il Presidente della Regione Marche, può sciogliere il
consiglio di aPPLQLVWUD]LRQH GHOO¶,VWLWXWR &RQ LO SURYYHGLPHQWR GL VFLRJOLPHQWR GHFDGH LO
direttore generale.
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3. A seguito dello scioglimento del consiglio di aPPLQLVWUD]LRQHGHOO¶,VWLWXWRDLVHQVL
del comma 2, il Presidente della Regione Umbria, G¶LQWHVD FRQ LO 0LQLVWUR GHOOD 6DOXWH H
con il Presidente della Regione Marche, nomina con proprio decreto un commissario
straordinario, con il compito di rimuovere le irregolarità e sanare la situazione di passività.
Nel decreto sono indicati la durata dell'incarico e il relativo compenso, da contenere nei
limiti di quanto corrisposto al direttore generale decaduto, nonché i casi di revoca. Il
commissario straordinario resta in carica fino alla ricostituzione degli ordinari organi di
DPPLQLVWUD]LRQHGHOO¶,VWLWXWR e comunque per un periodo non superiore a sei mesi.
Art. 18
(Controlli)
1. Sono soggette a controllo anche ai sensi dell'articolo 4, comma 8, della legge 30
dicembre 1991, n. 412 (Disposizioni in materia di finanza pubblica), mediante valutazione
della conformità con le norme in vigore, con gli indirizzi e gli obiettivi posti nei piani sanitari
delle Regioni Umbria e Marche, con le direttive vincolanti emanate dalle due Regioni e
con le risorse assegnate, le seguenti deliberazioni del consiglio di amministrazione
GHOO¶,VWLWXWR:
a) bilancio economico preventivo e relative variazioni;
b) bilancio di esercizio;
c) istituzione di nuovi servizi;
d) proposta di copertura delle perdite e per il riequilibrio della situazione economica;
e) dotazione organica complessiva e relative modificazioni;
f) deliberazioni di programmi di spesa pluriennali, con esclusivo riferimento alle spese di
investimento. Non sono considerati impegni pluriennali quelli riferiti a spese il cui impegno
non ecceda i dodici mesi.
2. Le deliberazioni di cui al comma 1, entro dieci giorni dalla loro adozione, sono
trasmesse contemporaneamente, oltre che alla Giunta regionale Umbria, alla Giunta
regionale delle Marche la quale, entro quindici giorni dalla ricezione, può prospettare
osservazioni o rilievi alla Giunta regionale GHOO¶Umbria ai fini della decisione sul
procedimento di controllo. Nel termine di cui al comma 3 la Giunta regionale GHOO¶Umbria
può acquisire elementi integrativi di giudizio ai fini della valutazione degli atti a essa
sottoposti.
3. Le deliberazioni di cui al comma 1 si intendono tacitamente approvate se nel
WHUPLQH GL TXDUDQWD JLRUQL GDOOD GDWD GHO ORUR ULFHYLPHQWR OD *LXQWD UHJLRQDOH GHOO¶8PEULD
non si sia pronunciata con provvedimento motivato.
4. Per le ulteriori modalità del controllo di cui al presente articolo si fa rinvio alle
disposizioni vigenti in materia di controllo delle aziende sanitarie della Regione Umbria in
quanto compatibili.
Art. 19
(Disposizioni transitorie e finali)
1.*OL RUJDQL GHOO¶,VWLWXWR, in carica alla data di entrata in vigore del presente accordo,
continuano a operare fino alla nomina dei nuovi organi.
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N. 53
2. Entro novanta giorni dalla data indicata al comma 1, il consiglio di amministrazione
GHOO¶,VWLWXWRSURYYHGHDOODUHYLVLRQHGHOORVWDWXWRHDGRWWDLOUHJRODPHQWRSHUO
RUGLQDPHQWR
interno dei servizi, nonché le relative dotazioni organiche proposte dal direttore generale,
nel rispetto dei principi di cui al d.lgs. 106/2012 e delle direttive vincolanti regionali
DSSURYDWH GDOOD *LXQWD UHJLRQDOH GHOO¶8PEULD VXOOD EDVH GHOOH GHWHUPLQD]LRQL DVVXQWH LQ
conferenza dei servizi.
3. Qualora il consiglio di amministrazione non provveda entro il termine di cui al comma 2,
la Regione Umbria, di concerto con la Regione Marche, assegna un congruo termine per
adempiere, decorso inutilmente il quale, sentito il presidente del consiglio di
amministrazione, nomina un commissario che provvede agli atti e ai provvedimenti
necessari entro quarantacinque giorni dalla nomina.
Per la Regione Umbria
la Presidente
Catiuscia Marini
Per la Regione Marche
il Presidente
Gian Mario Spacca
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LAVORI PREPARATORI
Disegno di legge:
— di iniziativa della Giunta regionale su proposta dell’assessore Tomassoni, deliberazione n. 906 del 29 luglio 2013,
atto consiliare n. 1289 (IX Legislatura);
— assegnato per il parere alle Commissioni consiliari permanenti I “Affari istituzionali e comunitari”, per competenza
in sede referente, e III “Sanità e servizi sociali”, per competenza in sede consultiva, il 26 agosto 2013;
Proposta di legge:
— di iniziativa del consigliere Dottorini, depositata alla Presidenza del Consiglio regionale il 31 maggio 2013, atto
consiliare n. 1230 (IX Legislatura);
— assegnato per il parere alle Commissioni consiliari permanenti I “Affari istituzionali e comunitari”, per competenza
in sede redigente, e III “Sanità e servizi sociali”, per competenza in sede consultiva, il 31 maggio 2013;
* * *
— effettuato, da parte della I Commissione consiliare permanente, l’esame abbinato degli atti, ai sensi dell’art. 25,
comma 3 del regolamento interno del Consiglio regionale, secondo il procedimento ordinario, assumendo quale testo base
il testo del disegno di legge di iniziativa della Giunta regionale, recante il seguente titolo: “Ratifica dell’accordo tra la
Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle
Marche.”;
— testo licenziato dalla I Commissione consiliare permanente il 26 settembre 2013, con parere e relazione illustrata
oralmente dal consigliere Locchi per la maggioranza e dal consigliere Lignani Marchesani per la minoranza, atto consiliare n. 1289-1230/BIS (IX Legislatura);
— iscritto all’ordine del giorno dei lavori della seduta del Consiglio regionale del 15 ottobre 2013;
— rinviato all’esame della I Commissione consiliare permanente con decisione assunta dal Consiglio regionale in data
15 ottobre 2013, ai sensi dell’art. 60 del proprio regolamento interno;
— testo licenziato dalla I Commissione consiliare permanente il 22 ottobre 2013, con parere e relazione illustrata
oralmente dal consigliere Locchi per la maggioranza e dal consigliere Lignani Marchesani per la minoranza, atto consiliare n. 1289-1230/TER (IX Legislatura);
— esaminato ed approvato dal Consiglio regionale nella seduta del 12 novembre 2013, deliberazione n. 284.
AVVERTENZA – Il testo della legge viene pubblicato con l’aggiunta delle note redatte dalla Direzione regionale Risorsa
Umbria. Federalismo, risorse finanziarie e strumentali (Servizio Attività legislativa e Segreteria della Giunta regionale –
Sezione Norme regionali, decreti, ordinanze, atti consiliari e rapporti con il Consiglio regionale), ai sensi dell’art. 4 della
legge regionale 26 giugno 2012, n. 9, al solo scopo di facilitare la lettura delle disposizioni di legge modificate o alle quali
è operato il rinvio. Restano invariati il valore e l’efficacia degli atti legislativi qui trascritti.
NOTE
Note all’art. 1, commi 1 e 2:
— La Costituzione della Repubblica italiana, promulgata dal Capo provvisorio dello Stato il 27 dicembre 1947 (pubblicata
nella G.U. 27 dicembre 1947, n. 298, E.S.), è entrata in vigore il 1° gennaio 1948.
Il testo dell’art. 117, come modificato dalle leggi costituzionali 18 ottobre 2001, n. 3 (in G.U. 24 ottobre 2001, n. 248) e 20
aprile 2012, n. 1 (in G.U. 23 aprile 2012, n. 95), è il seguente:
«117
(Testo applicabile fino all’esercizio finanziario relativo all’anno 2013)
La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti
dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l’Unione europea; diritto di asilo e condizione
giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea;
b) immigrazione;
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi;
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie;
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo;
g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale;
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa;
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su
tutto il territorio nazionale;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
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n) norme generali sull’istruzione;
o) previdenza sociale;
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane;
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale; opere dell’ingegno;
s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni;
commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione
della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i
settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e
aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione
nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; armonizzazione dei bilanci pubblici e coordinamento della
finanza pubblica e del sistema tributario; valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività
culturali; casse di risparmio, casse rurali, aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere
regionale. Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei
princìpi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato.
Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello
Stato.
Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie di loro competenza, partecipano alle decisioni dirette
alla formazione degli atti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli
atti dell’Unione europea, nel rispetto delle norme di procedura stabilite da legge dello Stato, che disciplina le modalità di
esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza.
La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà regolamentare spetta alle Regioni in ogni altra materia. I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà regolamentare
in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite.
Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale
ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.
La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con
individuazione di organi comuni.
Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro
Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato.
*
*
*
*
*
*
(Testo applicabile a decorrere dall’esercizio finanziario relativo all’anno 2014)
La potestà legislativa è esercitata dallo Stato e dalle Regioni nel rispetto della Costituzione, nonché dei vincoli derivanti
dall’ordinamento comunitario e dagli obblighi internazionali.
Lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie:
a) politica estera e rapporti internazionali dello Stato; rapporti dello Stato con l’Unione europea; diritto di asilo e condizione
giuridica dei cittadini di Stati non appartenenti all’Unione europea;
b) immigrazione;
c) rapporti tra la Repubblica e le confessioni religiose;
d) difesa e Forze armate; sicurezza dello Stato; armi, munizioni ed esplosivi;
e) moneta, tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; armonizzazione dei bilanci pubblici; perequazione delle risorse finanziarie;
f) organi dello Stato e relative leggi elettorali; referendum statali; elezione del Parlamento europeo;
g) ordinamento e organizzazione amministrativa dello Stato e degli enti pubblici nazionali;
h) ordine pubblico e sicurezza, ad esclusione della polizia amministrativa locale;
i) cittadinanza, stato civile e anagrafi;
l) giurisdizione e norme processuali; ordinamento civile e penale; giustizia amministrativa;
m) determinazione dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su
tutto il territorio nazionale;
n) norme generali sull’istruzione;
o) previdenza sociale;
p) legislazione elettorale, organi di governo e funzioni fondamentali di Comuni, Province e Città metropolitane;
q) dogane, protezione dei confini nazionali e profilassi internazionale;
r) pesi, misure e determinazione del tempo; coordinamento informativo statistico e informatico dei dati dell’amministrazione statale, regionale e locale; opere dell’ingegno;
s) tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.
Sono materie di legislazione concorrente quelle relative a: rapporti internazionali e con l’Unione europea delle Regioni;
commercio con l’estero; tutela e sicurezza del lavoro; istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche e con esclusione
della istruzione e della formazione professionale; professioni; ricerca scientifica e tecnologica e sostegno all’innovazione per i
settori produttivi; tutela della salute; alimentazione; ordinamento sportivo; protezione civile; governo del territorio; porti e
aeroporti civili; grandi reti di trasporto e di navigazione; ordinamento della comunicazione; produzione, trasporto e distribuzione
nazionale dell’energia; previdenza complementare e integrativa; coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario;
valorizzazione dei beni culturali e ambientali e promozione e organizzazione di attività culturali; casse di risparmio, casse rurali,
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aziende di credito a carattere regionale; enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale. Nelle materie di legislazione
concorrente spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei princìpi fondamentali, riservata alla
legislazione dello Stato.
Spetta alle Regioni la potestà legislativa in riferimento ad ogni materia non espressamente riservata alla legislazione dello
Stato.
Le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano, nelle materie di loro competenza, partecipano alle decisioni dirette
alla formazione degli atti normativi comunitari e provvedono all’attuazione e all’esecuzione degli accordi internazionali e degli
atti dell’Unione europea, nel rispetto delle norme di procedura stabilite da legge dello Stato, che disciplina le modalità di
esercizio del potere sostitutivo in caso di inadempienza.
La potestà regolamentare spetta allo Stato nelle materie di legislazione esclusiva, salva delega alle Regioni. La potestà regolamentare spetta alle Regioni in ogni altra materia. I Comuni, le Province e le Città metropolitane hanno potestà regolamentare
in ordine alla disciplina dell’organizzazione e dello svolgimento delle funzioni loro attribuite.
Le leggi regionali rimuovono ogni ostacolo che impedisce la piena parità degli uomini e delle donne nella vita sociale, culturale
ed economica e promuovono la parità di accesso tra donne e uomini alle cariche elettive.
La legge regionale ratifica le intese della Regione con altre Regioni per il migliore esercizio delle proprie funzioni, anche con
individuazione di organi comuni.
Nelle materie di sua competenza la Regione può concludere accordi con Stati e intese con enti territoriali interni ad altro
Stato, nei casi e con le forme disciplinati da leggi dello Stato.».
— La legge regionale 16 aprile 2005, n. 21, recante “Nuovo Statuto della Regione Umbria” (pubblicata nel B.U.R. 18 aprile
2005, n. 17, E.S.), è stata modificata con leggi regionali 4 gennaio 2010, n. 1 (in S.O. al B.U.R. 5 gennaio 2010, n. 1) e 27
settembre 2013, nn. 21, 22, 23, 24, 25 e 26 (in S.O. n. 1 al B.U.R. 2 ottobre 2013, n. 45).
Il testo dell’art. 43, comma 2, lett. g) è il seguente:
«Art. 43
Attribuzioni.
Omissis.
2. In particolare l’Assemblea:
Omissis.
g) ratifica le intese della Regione con altre Regioni, gli accordi con Stati e le intese con enti territoriali interni ad altro Stato;
Omissis.».
— Il decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106, recante “Riorganizzazione degli enti vigilati dal Ministero della salute, a norma
dell’articolo 2 della legge 4 novembre 2010, n. 183”, è pubblicato nella G.U. 23 luglio 2012, n. 170.
Note all’art. 3:
— La legge regionale 19 febbraio 1997, n. 5, recante “Norme per la organizzazione e la gestione dell’Istituto zooprofilattico
sperimentale dell’Umbria e delle Marche”, è pubblicata nel B.U.R. 26 febbraio 1997, n. 10.
— La legge regionale 1 settembre 1999, n. 25, recante “Modificazioni ed integrazioni della L.R. 19 febbraio 1997, n. 5 - Norme
per l’organizzazione e la gestione dell’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e delle Marche”, è pubblicata nel B.U.R.
8 settembre 1999, n. 49.
Note all’art. 4, comma 2:
— Per la legge regionale 19 febbraio 1997, n. 5, si vedano le note all’art. 3.
— Per la legge regionale 1 settembre 1999, n. 25, si vedano le note all’art. 3.
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Sezione II
ATTI DELLA REGIONE
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 12 novembre 2013, n. 283.
Ordine del giorno - Ratifica dell’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche - Considerazione delle attività previste dall’art. 9 del
decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106 tra le attività proprie dell’Istituto medesimo - Misura del compenso da
corrispondersi al suo direttore generale.
IL CONSIGLIO REGIONALE
Visto il disegno di legge atto n. 1289, di iniziativa della Giunta regionale, concernente: “Ratifica dell’accordo tra
la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche”;
Vista la proposta di legge atto n. 1230, di iniziativa del consigliere Dottorini, concernente: “Ulteriori modificazioni ed integrazioni della legge regionale 19 febbraio 1997, n. 5 (Norme per la organizzazione e la gestione
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche”);
Atteso che la I Commissione consiliare permanente nella seduta del 26 settembre 2013 ha esaminato, ai sensi
degli articoli 25, comma 3, del regolamento interno gli atti sopra richiamati, scegliendo quale testo base il testo
dell’atto n. 1289 e esprimendo parere favorevole sul testo risultante dall’atto n. 1289-1230/bis;
Atteso che il Consiglio regionale, nella seduta del 15 ottobre 2013, ha deciso, ai sensi dell’art. 60 del regolamento
interno, di rinviare l’atto n. 1289-1230/bis in I Commissione consiliare permanente;
Visto il conseguente ulteriore parere formulato dalla I Commissione consiliare permanente (atto n. 1289-1230/ter);
Udite le relazioni svolte per la maggioranza dal consigliere Locchi e per la minoranza dal consigliere Lignani
Marchesani, svolte nella seduta del 15 ottobre 2013;
Uditi gli interventi dei consiglieri regionali e della Presidente della Giunta regionale;
Approvati tutti gli articoli del disegno di legge atto n. 1289-1230/ter;
Atteso che su detto disegno di legge sono state presentate le seguenti due proposte di ordine del giorno:
— Atto n. 1333 a firma dei consiglieri Monni, Lignani Marchesani e Monacelli concernente: “Ratifica dell’accordo
tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche - Considerazione delle attività previste dall’art. 9 del decreto legislativo 28 giugno 2012, n. 106
tra le attività proprie dell’Istituto medesimo misura del compenso da corrispondere al suo direttore generale”);
— Atto n. 1362 a firma del consigliere Dottorini, Barberini, Galanello, Locchi e Stufara, concernente: “Ratifica
dell’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche - Considerazione delle attività previste dall’art. 9 del decreto legislativo 28
giugno 2012, n. 106 tra le attività proprie dell’Istituto medesimo - Misura del compenso da corrispondersi al suo
direttore generale”;
Uditi gli interventi dei relatori di maggioranza e di minoranza sulle sopracitate proposte di ordini del giorno;
Atteso che la proposta di ordine del giorno atto n. 1333 non è stata approvata;
Vista la legge regionale statutaria 16 aprile 2005, n. 21 (Nuovo statuto della Regione Umbria) e successive
modificazioni;
Vista la deliberazione del Consiglio regionale 8 maggio 2007, n. 141 (Regolamento interno del Consiglio regionale) e successive modificazioni;
con 16 voti favorevoli, 10 voti contrari ed 1 voto
di astensione, espressi dai 27 consiglieri presenti e votanti
DELIBERA
1) di approvare il seguente ordine del giorno:
IL CONSIGLIO
REGIONALE
Visto l’articolo 4, commi 5 e 6 dell’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche concernente il riordino
dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e della Marche allegato al disegno di legge atto n. 1289;
Visto l’articolo 9 del D.Lgs. 28 giugno 2012, n. 106, il quale disciplina le modalità di esercizio delle funzioni degli
istituti zooprifilattici;
Constatato che l’articolo 4 al comma 5 dell’accordo, allegato al disegno di legge atto n. 1289, richiama genericamente le modalità stabilite dall’articolo 9 del D.Lgs. 106/2012, mentre il comma 6 del medesimo articolo 4
(Accordo) riporta in modo specifico solo la previsione del comma 1 dell’articolo 9 del D.Lgs. 106/2012 medesimo,
relativa all’attività di produzione, immissione in commercio e distribuzione di medicinali ed altri prodotti necessari
all’attività di sanità pubblica veterinaria;
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Ritenuto necessario considerare quali attività proprie dell’Istituto Zooprofilattico tutte quelle previste dall’articolo 9 del D.Lgs. 106/2012;
Visto l’articolo 8, comma 4 dell’accordo tra la Regione Umbria e la Regione Marche sopra richiamato, allegato
al disegno di legge atto n. 1289, il quale fissa esclusivamente il limite massimo del compenso del direttore generale
dell’Istituto Zooprofilattico, parametrato a quello dei direttori generali delle Aziende del Servizio Sanitario della
Regione Umbria;
Viste le competenze che afferiscono al ruolo del direttore generale dello Zooprofilattico;
Considerate altresì le competenze che afferiscono al ruolo di direttore generale delle Aziende Sanitarie ed in
particolare le risorse gestite dai direttori medesimi;
Ritenuto pertanto opportuno rapportare il compenso da corrispondere al direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico in maniera proporzionale a quello percepito dai direttori generali del Servizio Sanitario della Regione;
tutto ciò premesso,
impegna la Giunta regionale:
— a considerare quali attività proprie dell’Istituto Zooprofilattico tutte quelle previste dall’articolo 9 del D.Lgs.
106/2012;
— a fissare il compenso da corrispondere al direttore generale dell’Istituto Zooprofilattico in una quota coerentemente e significativamente inferiore a quanto previsto per i direttori generali delle aziende del Servizio Sanitario
regionale, fatto salvo quanto previsto dalla normativa vigente.
I Consiglieri segretari
Fausto Galanello
Alfredo De Sio
Il Vicepresidente
DAMIANO STUFARA
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO REGIONALE 12 novembre 2013, n. 285.
Risoluzione - “Programma di attività per il riordino del sistema ICT (Information and Communication Technology)
regionale”.
IL CONSIGLIO REGIONALE
Vista la proposta di atto di programmazione di iniziativa della Giunta regionale adottato con deliberazione
n. 1124 del 15 ottobre 2013, concernente: “Programma di attività per il riordino del sistema ICT (Information
and Communication Technology) regionale”, depositata alla Presidenza del Consiglio regionale in data 31 ottobre
2013 e trasmessa per il parere di competenza alla I Commissione consiliare permanente in pari data (atto
n. 1348);
Vista la legge regionale 29 marzo 2007, n. 8, in particolare l’articolo 5, comma 1;
Vista la legge regionale 19/1984;
Vista la legge regionale 27/1998;
Vista la legge regionale 8/2007;
Visto il D.L. 223/2006, convertito con modificazioni dalla legge 4 agosto 2006, n. 248;
Vista la D.G.R. 292/2009;
Viste le DD.GG.RR. nn.ri 397 e 1319 del 2012;
Vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 128 del 24 febbraio 2012, di approvazione del DAP 2012-2014;
Vista la deliberazione del Consiglio regionale n. 231 del 26 marzo 2013, di approvazione del DAP 2013-2015;
Vista la D.G.R. 659/2013;
Dato atto che il presente programma è stato trasmesso all’ANCI e al CAL;
Vista la proposta di risoluzione della I Commissione consiliare permanente;
Udite le relazioni della I Commissione consiliare permanente illustrate oralmente, ai sensi dell’articolo 27,
comma 6 del R.I., per la maggioranza dal consigliere Renato Locchi e per la minoranza dal consigliere Sandra
Monacelli (atto n. 1348/BIS);
Visto lo Statuto regionale;
Visto il regolamento interno del Consiglio regionale;
con n. 16 voti favorevoli, n. 10 voti contrari
e n. 1 voto di astensione espressi nei modi di legge
dai 27 consiglieri presenti e votanti,
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DELIBERA
— di adottare nel testo che segue, ai sensi dell’articolo 5, comma 1 della legge regionale 8/2007 la risoluzione
ai fini dell’approvazione dell’atto concernente: “Programma di attività per il riordino del sistema ICT (Information
and Communication Techology) regionale”:
IL CONSIGLIO REGIONALE
— esaminato e discusso l’atto n. 1348/2013 con il quale la Giunta regionale propone il “Programma di attività
per il riordino del sistema ICT regionale” e che prevede la creazione di tre consorzi, Umbria digitale, Umbria salute
e Umbria pubblica amministrazione a sostituzione degli attuali 6 soggetti;
— considerato che a seguito dell’approvazione della legge regionale sulla semplificazione del sistema amministrativo regionale ed endoregionale si è ritenuto necessario riorganizzare e semplificare il sistema informatico
regionale attraverso un polo unico;
— considerata la priorità più volte ribadita, anche con deliberazioni dello stesso Consiglio regionale, di procedere alla riorganizzazione e semplificazione del sistema informatico regionale, tenuto conto che la stessa Giunta
regionale ha già dettato i criteri con i quali porre in essere gli interventi conseguenti ed altresì delle attività di
interesse generale che tali soggetti ad oggi svolgono;
— evidenziato che l’atto n. 1348/2013 può efficacemente accelerare un processo di innovazione organizzativa e
tecnologica di alcuni servizi, a partire da quelli di accesso alle strutture e alle prestazioni sanitarie, che sia
maggiormente in grado di utilizzare le potenzialità e le opportunità messe a disposizione dai nuovi sistemi di ICT,
al fine di corrispondere con maggiore efficacia alle esigenze ed alle domande dei cittadini;
— ritenuto di condividere l’impostazione, le premesse e le finalità dell’atto n. 1348/2013 e ritenuto necessario
procedere in maniera rapida e puntuale, seguendo il cronoprogramma allegato all’atto n. 1348/2013, al riordino
del sistema ICT regionale;
— tenuto conto che Webred S.p.A. ha al suo interno professionalità e capacità informatiche tecniche specifiche,
qualificate e apprezzate nel settore ICT sia regionale che nazionale, che hanno consentito negli anni di sviluppare
progetti non solo in Umbria, ma anche in altre amministrazioni in Italia;
— valutato che secondo l’atto n. 1348/2013, il consorzio Umbria digitale si occupa di “conduzione di sistemi
informativi di carattere sanitario interaziendale a valenza regionale per le funzioni di coordinamento, valutazione
e controllo delle attività del Servizio Sanitario Regionale; di supporto della progettazione e della direzione esecutiva dei sistemi informativi dialoganti con i sistemi ministeriali e dei sistemi informativi per la gestione di flussi
di interesse regionale; di supporto per l’integrazione dei sistemi informatici regionali con quelli aziendali in sanità”
e che sempre allo stesso consorzio “faranno capo, in particolare, per tutto il sistema pubblico umbro, compresa
la sanità, […] le infrastrutture tecnologiche digitali, servizi infrastrutturali, servizi di direzione dell’esecuzione di
progetti, servizi di messa in esercizio di servizi digitali, servizi di supporto alla scelta, da parte degli enti, dei
migliori prodotti sul mercato e controllo dei livelli di servizio erogati, servizi di punto unico di contatto ed
assistenza avanzata” e che quindi le Asl e le Aziende ospedaliere dovranno necessariamente usufruire dei servizi
sopra elencati e facenti capo a Umbria Digitale;
— ritenuto di condividere che la direzione dei processi di integrazione farà capo alla Regione, come esplicitato
nella D.G.R. n. 659/2013, anche per quanto concerne l’impiego complessivo del personale oggi presente nelle
società ICT;
— evidenziata la necessità di individuare l’opportuna e corretta modalità per cui le Asl e le Aziende ospedaliere
possano usufruire dei servizi in materia di sanità facenti capo a Umbria Digitale;
— atteso che dovranno essere tenute le necessarie relazioni sindacali per la mobilità del personale in raccordo
con le funzioni, attività oggetto di nuova allocazione in base al percorso di riordino in parola;
— considerato che l’atto n. 1348/2013 delinea con chiarezza la configurazione del riordino del sistema dell’ICT
regionale e le funzioni assegnate ai tre soggetti consortili istituiti, che dovranno essere definiti dalla Giunta regionale indirizzi per il piano industriale che ogni consorzio dovrà intraprendere, anche in termini di organizzazione
della propria struttura, professionalizzazione delle competenze, acquisizione di nuove professionalità, innovazione
di procedure e di tecnologie, per assolvere le proprie funzioni;
CONDIVIDE ED APPROVA
— l’atto n. 1348/2013 con il quale la Giunta regionale propone il “Programma di attività per il riordino del
sistema ICT regionale”;
IMPEGNA la Giunta regionale a:
— fornire, oltre il cronoprogramma di massima per il riordino del sistema ICT, un quadro di dettaglio degli
organici del personale in essere nelle attuali 6 società del sistema ICT della nostra Regione, dei relativi profili
professionali e della loro nuova destinazione/allocazione che deriverà in relazione alla costituzione dei tre soggetti
consortili e delle mission funzionali assegnate;
— individuare i criteri per il piano industriale che ogni consorzio dovrà definire, in particolare per il consorzio
Umbria Digitale, soggetto al quale si riconosce una funzione di supporto infrastrutturale decisiva nelle politiche per
lo sviluppo, la crescita e la competitività del sistema economico locale, a cui viene assegnato il compito di gestore
della erogazione di servizi ICT integrati per tutti gli attori pubblici del territorio regionale e per il ruolo del quale
si implicano “strategie poliedriche”;
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— definire in maniera chiara e puntuale quali professionalità e quale forza lavoro andranno a comporre i
consorzi Umbria Salute e Umbria Digitale, con particolare attenzione alle professionalità degli stessi dipendenti,
le cui competenze sono molto spesso interdisciplinari e multifunzionali;
— tenere le dovute relazioni sindacali atte a salvaguardare le professionalità dei dipendenti delle società oggetto
del riordino, anche al fine di raccordare le politiche di acquisizione del personale, in corso presso le aziende
sanitarie rispetto ai piani definiti.
I Consiglieri segretari
Alfredo De Sio
Fausto Galanello
Il Vicepresidente
GIOVANNI ANDREA LIGNANI MARCHESANI
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 15 ottobre 2013, n. 1120.
Graduatoria regionale di cui all’art. 18, comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge 9 agosto
2013, n. 98, per l’attuazione di misure urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali.
Integrazione D.G.R. n. 1101 del 7 ottobre 2013.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta della Vicepresidente
Carla Casciari;
Visto l’art 18 comma 8 ter del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge 9 agosto 2013, n. 98, con il quale,
al fine di attuare misure urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali nonché
garantire il regolare svolgimento del servizio scolastico, è stata autorizzata per l’anno 2014 la spesa di 150 milioni
di euro;
Vista la tabella allegata al D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito nella legge n. 98/2013, nella quale ai fini di
quanto stabilito al paragrafo precedente, sono state ripartite le risorse a livello regionale e alla Regione Umbria
è stata destinata la somma 2,5 milioni di euro, salvo maggiore assegnazione conseguente alle ipotesi di cui
all’art. 18, comma 8 quinquies;
Considerato che nell’art. 18, comma 8 quater del citato D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito nella legge
n. 98/2013, sono stati altresì stabiliti i tempi, le modalità e le tipologie di progetti ed interventi finanziabili ai sensi
del comma 8 ter, ed in particolare, fra l’altro, entro il 15 settembre è stata richiesta la presentazione da parte degli
Enti locali di progetti esecutivi immediatamente cantierabili di messa in sicurezza, ristrutturazione, manutenzione
straordinaria degli edifici scolastici che ospitano istituzioni scolastiche statali;
Considerato che la norma citata stabilisce che le risorse statali vengano ripartite a livello regionale per essere
poi assegnate agli Enti locali - proprietari degli immobili adibiti ad uso scolastico - mediante decreto del Ministro
dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, sulla base delle graduatorie regionali;
Ricordato che data l’assoluta urgenza di procedere a dare la possibilità agli EE.LL. di inviare le proposte entro
i termini e successivamente a stilare la graduatoria regionale, è stata inviata a tutti gli Enti locali, a firma dell’assessore Casciari, in data 30 agosto 2013, apposita nota - mediante posta elettronica certificata - finalizzata ad
acquisire le proposte di inserimento nella programmazione regionale secondo le priorità indicate dal citato D.L.
21 giugno 2013, n. 69, convertito nella legge n. 98/2013, integrando le priorità generali indicate, per le specificità
del territorio regionale ed esigenze territoriali, con quella della messa in sicurezza connessa alla riduzione del
rischio sismico;
Vista la D.G.R. 986 del 9 settembre 2013 “Criteri per la formazione della graduatoria regionale di cui all’art. 18,
comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge 9 agosto 2013, n. 98, per l’attuazione di misure
urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali” con la quale la Giunta regionale
ha preso atto, ratificandole, delle procedure e delle scelte delle priorità sopra richiamate;
Vista la D.G.R. 1101 del 7 ottobre 2013 “Graduatoria regionale di cui all’art. 18 comma, 8 quater del D.L. 21
giugno 2013, n. 69, convertito in legge 9 agosto 2013, n. 98, per l’attuazione di misure urgenti di riqualificazione
e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali”;
Considerato che nella deliberazione sopra indicata e nella graduatoria non risulta la richiesta presentata dal
Comune di S. Anatolia di Narco, inviata con PEC nei termini previsti e che pertanto occorre integrare l’elenco delle
richieste;
Ricordato, pertanto, che le proposte pervenute dagli Enti locali in possesso dei requisiti per essere inserite nella
programmazione regionale sono n.44 per un finanziamento complessivamente richiesto di € 8.961.806,13;
Vista l’istruttoria svolta dal Servizio Istruzione, università e ricerca e riepilogata nel documento istruttorio;
Preso atto che la mancata trasmissione delle graduatorie da parte delle Regioni entro il 15 ottobre 2013 comporta
la decadenza dall’assegnazione dei finanziamenti assegnabili;
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Preso atto:
a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;
b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;
c) della dichiarazione del dirigente medesimo che l’atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale;
d) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi
assegnati alla Direzione stessa;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
A voti unanimi espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta dell’assessore, corredati dei pareri prescritti
dal regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute;
2) di approvare la nuova graduatoria regionale di cui all’art. 18, comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013, n. 69,
convertito in legge 9 agosto 2013, n. 98, per l’attuazione di misure urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza
delle istituzioni scolastiche statali, allegato 1 al presente atto e parte integrante e sostanziale del medesimo;
3) di dare atto che la nuova graduatoria, approvata col presente atto sostituisce la precedente di cui alla D.G.R.
1101 del 7 ottobre 2013;
4) di dare mandato all’assessore regionale di trasmettere la presente deliberazione al MIUR ([email protected]) ed agli Enti locali interessati;
5) di pubblicare la presente deliberazione nel Bollettino Ufficiale regionale;
6) di dare atto che il presente provvedimento non è soggetto a pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi
dell’art. 26 del D.Lgs. 33/2013 in quanto i benefici verranno assegnati agli Enti locali - proprietari degli immobili
adibiti ad uso scolastico - mediante decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca e sulla base
della presente graduatoria regionale.
La Presidente
MARINI
(su proposta dell’assessore Casciari)
DOCUMENTO
ISTRUTTORIO
Oggetto: Graduatoria regionale di cui all’art. 18, comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge
9 agosto 2013, n. 98, per l’attuazione di misure urgenti di riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali. Integrazione D.G.R. n. 1101 del 7 ottobre 2013.
Con D.G.R. 1101 del 7 ottobre 2013 è stata approvata la “Graduatoria regionale di cui all’art. 18, comma 8 quater del
D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge 9 agosto 2013, n. 98, per l’attuazione di misure urgenti di riqualificazione
e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali”.
Nella deliberazione sopra indicata e nella conseguente graduatoria non è stata inserita, per mero errore materiale, la
richiesta presentata dal Comune di S. Anatolia di Narco, inviata con PEC 0122223-2013 del 16 settembre 2013.
La proposta prevede un intervento di messa in sicurezza per l’abbattimento delle barriere architettoniche e di adeguamento a norma degli impianti per un importo di lavori pari a € 260.000,00.
Considerati i criteri di priorità già adottati per la formulazione della graduatoria approvati dalla Giunta regionale con
la deliberazione indicata come sotto riepilogati:
1. Suddivisione delle proposte ammissibili in fasce di priorità secondo le indicazioni del MIUR e di quanto stabilito con
D.G.R. 986/2013:
Fascia priorità 1: Progetti per la messa in sicurezza con particolare riferimento all’amianto;
Fascia priorità 2: Progetti per la messa in sicurezza connessi alla riduzione del rischio sismico (miglioramento, riduzione
e adeguamento);
Fascia priorità 3: Progetti per la messa in sicurezza (in generale, riferibili sia alla certificazione prevenzione incendi,
abbattimento barriere architettoniche, adeguamento a norma, messa in sicurezza elementi non strutturali ecc.);
Fascia priorità 4: Progetti di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria.
All’interno di ciascuna fascia di priorità, i progetti sono ordinati per:
2. inserimento nella programmazione triennale dell’Ente locale ove previsto dalla L.R. 3/2010;
3. costo inferiore del progetto, nell’ottica dell’ottica di una più ampia copertura del territorio umbro rispetto alle
esigenze rappresentate.
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
Dall’applicazione dei criteri richiamati, ne consegue la nuova graduatoria regionale, allegata al presente atto, quale
parte integrante e sostanziale del medesimo che sostituisce integralmente quella allegata alla D.G.R. 1101/2013.
Visto quanto sopra esposto, si propone alla Giunta regionale:
Omissis
(Vedasi dispositivo deliberazione)
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N. 53
ordine
Allegato 1
Graduatoria regionale ex art. 18 comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013 , n. 69, convertito in L. 9 agosto 2013 n. 98, Attuazione di misure urgenti di
riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali
Inserimento nel Piano
triennale dell'EE.LL. ai
sensi della LR 3/2010 (1
Costo
- si o non necessario; 0 dell'intervento
no, progetto non
inserito nel Piano
triennale OOPP)
Fascia
priorità
Comune
Scuola
PROVINCIA di
PERUGIA
Liceo scient. Itis
e Ist. Magistrale
Perugia Lic
Bonifica amianto
scient. Foligno
e Spoleto
Determ.Dir. N
7960 del
11.09.2013
1
1
322.000,00
2 CORCIANO
Primaria e
secondaria 1°
grado San
Mariano
Bonifica amianto
D.G.C. n. 60 del
09.09.2013
1
1
343.500,00
3 OTRICOLI
Primaria
Marconi
Miglioramento
sismico
D.G.C. n. 49 del
10.7.2012
2
1
97.348,22
4 SIGILLO
Consolidamento
Secondaria
1°grado Capol. sismico
D.G.C. n. 55 del
12.7.2012
2
1
99.500,00
5 PACIANO
Riduzione
Secondaria
miglioramento e
1°grado Capol. adeguamento
sismico
D.G.C. n. 51 del
13.09.2013
2
1
100.000,00
6 PIEGARO
Infanzia e
Primaria
Castiglion
Fosco
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C. n. 89 del
12.09.2013
2
1
100.000,00
7 STRONCONE
Riduzione
Infanzia e
miglioramento e
Primaria Capol. adeguamento
sismico
D.G.C. n. 84 del
06.09.2013
2
1
158.500,00
8 SAN GIUSTINO
Secondaria 1°
grado Selci
Lama
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C. n. 135
del 11.09.2013
2
1
190.000,00
9 CITERNA
Primaria
Fighille
Adeguamento
sismico
D.G.C. n. 40 del
10.7.2012
2
1
240.000,00
Primaria "G. e
A. Garibaldi"
Capol.
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C. n. 135
del 09.07.2012
2
1
261.000,00
Primaria e
11 CASTEL GIORGIO Secondaria 1°
grado Capol.
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C. n. 64 del
12.07.2012
2
1
280.000,00
1
10 NARNI
Tipologia
Estremi
approvazione
progetto
esecutivo
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N. 53
Allegato 1
Graduatoria regionale ex art. 18 comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013 , n. 69, convertito in L. 9 agosto 2013 n. 98, Attuazione di misure urgenti di
riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali
Inserimento nel Piano
triennale dell'EE.LL. ai
sensi della LR 3/2010 (1
Costo
- si o non necessario; 0 dell'intervento
no, progetto non
inserito nel Piano
triennale OOPP)
Tipologia
Secondaria
1°grado
Fontignano
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C. n. 309
del 10.09.2013
2
1
300.000,00
Adeguamento
sismico
D.G.C. n. 206
del 10/7/2012
2
1
335.000,00
Primaria
Moiano
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C. n. 177
del 14.09.2013
2
1
360.000,00
15 ALLERONA
Primaria e
Secondaria 1°
grado Allerona
Scalo
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C. n. 80 del
05.09.2013
2
1
501.574,47
16 ATTIGLIANO
Secondaria 1°
grado capol.
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C.n. 95
del12.09.2013
2
0
233.767,98
Primaria e
17 CALVI D. UMBRIA secondaria 1°
grado Capol.
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
D.G.C. n. 80 del
12.09.2013
2
0
250.000,00
18 ASSISI
Secondaria 1°
grado "Frate
Francesco"
Capol.
Riduzione
miglioramento e
adeguamento
sismico
Determ. Dirig.
n.2319 del
16.09.2013
2
0
350.000,00
19 PANICALE
Secondaria 1°
grado
Tavernelle
Messa in sicurezza D.G.C. n. 106
scala emergenza del 12.09.2013
3
1
92.000,00
20 GUARDEA
Edificio
scolastico
Capol.
Messa in sicurezza Detrm. Dirig n.
e adeguamento a 136 del
13.09.2013
norma impianti
3
1
98.000,00
ordine
Scuola
Estremi
approvazione
progetto
esecutivo
Comune
12 PERUGIA
Infanzia
13 GUALDO TADINO Bersaglieri
capol.
14
CITTA' DELLA
PIEVE
Fascia
priorità
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ordine
Allegato 1
Graduatoria regionale ex art. 18 comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013 , n. 69, convertito in L. 9 agosto 2013 n. 98, Attuazione di misure urgenti di
riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali
Comune
Scuola
Tipologia
Estremi
approvazione
progetto
esecutivo
Inserimento nel Piano
triennale dell'EE.LL. ai
sensi della LR 3/2010 (1
Costo
- si o non necessario; 0 dell'intervento
no, progetto non
inserito nel Piano
triennale OOPP)
Fascia
priorità
21 FICULLE
messa in sicurezza
D.G.C. n. 123
Primaria Capol. impianto prev.
del 16.09.2013
Incendi
3
1
99.400,00
22 PORANO
Infanzia e
messa in sicurezza D.G.C. n. 55 del
Primaria Capol. infissi
13.09.2013
3
1
99.999,90
Infanzia e
Primaria La
Tina
Messa in sicurezza
D.G.C. n. 133
elementi non
del 09.07.2013
strutturali
3
1
200.000,00
24 TERNI
Primaria
"Matteotti"
Capol.
Messa in
sicurezza
prevenzione
incendi e abbatt.
B.A.
D.G.C. n. 286
del 11.09.2013
3
1
200.000,00
25 ARRONE
secondari 1°
grado capol.
Messa in sicurezza
manutenzione e D.G.C. n. 77 del
miglioram.
11.09.2013
energetico
3
1
324.755,21
26 ACQUASPARTA
Messa in sicurezza
Infanzia e
D.G.C. n. 121
e adeguamento a
Primaria Capol.
del 13.09.2013
norma BA
3
0
155.500,00
Messa in sicurezza
DGC 76 del
Primaria Capol. B.A. e messa a
12,09,2013
norma
3
0
260.000,00
23
27
CITTA' DI
CASTELLO
SANT'ANATOLIA
DI NARCO
PROVINCIA DI
28
TERNI
ITIS "Allievi"
Terni
Messa in sicurezza
D.G.P. N. 143
adeguamento
DEL 12.09.2013
impianti dei
laboratori e infissi
3
0
331.139,16
29 TODI
Manutenzione
Secondaria 1° strordinaria messa
D.G.C. n. 160
grado "Cocchi" in sicurezza
del 13.09.2013
impianto
Capol.
antincendio
3
0
395.000,00
MONTE
30 CASTELLO DI
VIBIO
Infanzia
Madonna del
Piano
D.G.C. n. 76 del
14.09.2013
4
1
15.500,00
31 VALTOPINA
Secondaria 1°
grado Capol.
D.G.C. n. 60 del
11.09.2013
4
1
44.000,00
32 TORGIANO
Ristrutturazione e
Istituto
D.G.C. n. 113
Comprensivo manutenzione
del 12.09.2013
"Dottori" Capol. straordinaria
4
1
85.285,74
4
1
87.500,34
Primaria e
33 FOSSATO DI VICO Secondaria 1°
grado Borgo
Ristrutturazione e
manutenzione
straordinaria
Ristrutturazione e
manutenzione
strordinaria
Ristrutturazione e
D.G.C. n. 69 del
manutenzione
12.09.2013
straordinaria
29
30
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ordine
Allegato 1
Graduatoria regionale ex art. 18 comma 8 quater del D.L. 21 giugno 2013 , n. 69, convertito in L. 9 agosto 2013 n. 98, Attuazione di misure urgenti di
riqualificazione e messa in sicurezza delle istituzioni scolastiche statali
Inserimento nel Piano
triennale dell'EE.LL. ai
sensi della LR 3/2010 (1
Costo
- si o non necessario; 0 dell'intervento
no, progetto non
inserito nel Piano
triennale OOPP)
Fascia
priorità
Scuola
Tipologia
34 VALLO DI NERA
Secondaria 1°
grado
Borbonea
(Palestra)
Ristrutturazione e
D.G.C.n. 70 del
manutenzione
12.09.2013
strordinaria
4
1
95.000,00
35 MONTONE
Secondaria 1°
grado Capol.
Ristrutturazione e
D.G.C. n. 101
manutenzione
del 04.09.2013
straordinaria
4
1
98.000,00
36 ALVIANO
scuola infanzia Ristrutturazione e
D.G.C. n. 71 del
e secondaria di manutenzione
10.09.2013
1°grado
straordinaria
4
1
99.156,11
GUALDO
CATTANEO
Ristrutturazione e
D.G.C. n. 93 del
Scuola infanzia
manutenzione
06.09.2013
Pomonte
straordinaria
4
1
136.000,00
38 PIETRALUNGA
Ristrutturazione e Determ. Dirig.
Infanzia e
manutenzione
N. 146 del
Primaria Capol.
straordinaria
13.09.2013
4
1
360.000,00
39 SPOLETO
Primaria
Morgnano
Ristrutturazione e
D.G.C. n. 1130
manutenzione
del 28.09.2012
straordinaria
4
0
105.379,00
40 BASTIA UMBRA
Primaria
Costano
Ristrutturazione e
D.G.C. n. 239
manutenzione
del 13.09.2013
straordinaria
4
0
150.000,00
Ristrutturazione e Deter. Dirig. N.
manutenzione
140 del
straordinaria
12.09.2013
4
0
160.000,00
Ristrutturazione e
D.G.C. n. 62 del
manutenzione
05.09.2013
straordinaria
4
0
173.000,00
D.G.C. n. 120
del 10.09.2013
4
0
200.000,00
D.G.C. n. 89 del
05.09.2013
4
0
375.000,00
37
Comune
Estremi
approvazione
progetto
esecutivo
41 GUBBIO
42
MONTEL. DI
SPOLETO
43
CASTIGL. DEL
LAGO
44 FABRO
Infanzia
Madonna di
Mazzo piano
Infanzia
Primaria e
secondaria
1°grado
ristrutturazione e
manutenzione
straordinaria
Ristrutturazione e
Primaria Fabro
manutenzione
Scalo
straordinaria
Totale
Infanzia
Macchie
8.961.806,13
27-11-2013
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Serie Generale
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N. 53
31
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2013, n. 1182.
Fondo per il finanziamento di spese di investimento di cui all’art. 10 della L.R. 9 aprile 2013, n. 9. Destinazione risorse
svincolate in applicazione dell’art. 1, comma 143 della L. 220/2010 e dell’accordo Governo-Regioni del 7 febbraio 2013.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta dell’assessore Bracco;
Preso atto:
a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;
b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;
c) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi
assegnati alla Direzione stessa;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Vista la legge regionale 9 aprile 2013, n. 9 con la quale è stato approvato il bilancio regionale per l’esercizio
finanziario 2013;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione
assestato ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Visto l’art. 10 della L.R. 9 aprile 2013, n. 9;
Vista la propria precedente deliberazione n. 444 del 20 maggio 2013;
Visto l’articolo 17, comma 2, del regolamento interno di questa Giunta;
A voti unanimi espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta dell’assessore, corredati dei pareri e dei visti
prescritti dal regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante
e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute;
2) di destinare le risorse di cui all’articolo 10 della legge regionale 9 aprile 2013, n. 9 (Fondo per il finanziamento
di spese di investimento) - per un ammontare di € 784.966,09 - agli interventi in materia di investimenti sanitari
di cui all’articolo 20 della L. 67/1988, previsti dall’accordo di programma sottoscritto in data 5 marzo 2013 con
il Ministero della Salute, di concerto con il Ministero dell’Economia e finanze - UPB 12.2.002 - Cap. 7200;
3) di apportare al bilancio regionale di previsione per l’esercizio 2013, a norma dell’art. 10, comma 1, della L.R.
9 aprile 2013, n. 9, le variazioni di seguito riportate, sia in termini di competenza che di cassa:
PARTE SPESA
In Diminuzione
UPB 16.2.001 – C.d.r. 2.20
Cap. 9701: “Fondo per il finanziamento
di spese di investimento art. 1, c. 143,
L.13/12/2010, n. 220”
- € 784.966,09
In Aumento
UPB 12.2.002 – C.d.r. 3.05
Cap. 7200: “Finanziamento della quota del 5%
a carico del Bilancio reg.le per interventi in
materia di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento
tecnologico del patrimonio sanitario pubblicoArt. 20, L.11/3/88, n. 67”
+ € 784.966,09
4) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 46, ultimo comma, della
L.R. 13/2000;
5) di comunicare il presente atto al Consiglio regionale entro 15 giorni dall’esecutività dello stesso, ai sensi
dell’art. 46, comma 6 della L.R. 13/2000.
La Vicepresidente
CASCIARI
(su proposta dell’assessore Bracco)
32
27-11-2013
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
DOCUMENTO
-
Serie Generale
-
N. 53
ISTRUTTORIO
Oggetto: Fondo per il finanziamento di spese di investimento di cui all’art. 10 della L.R. 9 aprile 2013, n. 9. Destinazione risorse svincolate in applicazione dell’art. 1, comma 143 della L. 220/2010 e dell’accordo Governo-Regioni del
7 febbraio 2013.
Vista la L.R. 9 aprile 2013, n. 9, recante “Bilancio di previsione annuale per l’esercizio finanziario 2013 e bilancio
pluriennale 2013/2015”;
Visto l’articolo 10 della citata L.R. 9/2013 relativo al fondo per le spese di investimento, istituito in bilancio con la legge
regionale di approvazione del bilancio di previsione 2012, la cui dotazione finanziaria è costituita attraverso la reiscrizione, secondo le procedure di cui all’articolo 82, comma 6 della L.R. 13/2000, delle somme svincolate ai sensi dell’articolo 1, comma 143 della legge 13 dicembre 2010, n. 220 (legge di stabilità 2011).
Tale ultima norma, autorizza le Regioni, intervenute a favore degli enti locali del proprio territorio in applicazione del
cosiddetto Patto “verticale” (art. 1, c. 138, L. 220/2010), a svincolare, nel limite del triplo delle somme cedute agli stessi
enti locali, i fondi iscritti nel proprio bilancio derivanti da trasferimenti statali con vincolo di destinazione a condizione
che non esistano obbligazioni sottostanti già contratte ovvero non si tratti di somme relative ai livelli essenziali delle
prestazioni.
Le risorse, svincolate ai sensi della presente norma, devono essere destinate esclusivamente al finanziamento di spese
di investimento, dando comunicazione del loro utilizzo all’amministrazione statale che ha erogato le somme oggetto di
svincolo.
L’articolo 1, comma 435 della L. 24 dicembre 2012, n. 228 (legge di stabilità 2013), ha abrogato il comma 143 dell’art. 1
della legge 220/2010 ma con l’accordo Stato-Regioni del 7 febbraio 2013 è stato stabilito che la norma abrogativa,
applicabile dal 2013, non debba riguardare le risorse attribuite dalle Regioni agli Enti locali nel 2012, ancorché le relative
procedure di “sblocco” siano da concludere nel corso del corrente esercizio.
Dato atto che la Regione, ai sensi dell’articolo 32, comma 17 della L. 183/2011 e in applicazione di quanto previsto
all’articolo 1, comma 138 della L. 220/2010, con D.G.R. n. 1321 del 29 ottobre 2012, ha autorizzato gli Enti locali del
proprio territorio a peggiorare il loro saldo programmatico, relativo al patto di stabilità interno per l’esercizio 2012, per
un importo complessivo di € 15.000.000,00.
Dato atto che, le somme svincolate dalla Regione nel 2013, ai sensi dell’articolo 1, comma 143 della legge 13 dicembre
2010, n. 220, derivanti da economie su fondi provenienti dallo Stato per un ammontare complessivo di 2.781.300,84 euro,
sono state reiscritte, nel Bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2013, alla u.p.b. 16.2.001 “Fondi speciali per spese
di investimento” - capitolo di spesa 9701 “Fondo per il finanziamento di spese di investimento art. 1, c. 143, L. 13
dicembre 2010, n. 220”;
Considerato che le risorse accantonate possono essere destinate dalla Giunta regionale al finanziamento di spese di
investimento per interventi prioritari che nel bilancio di previsione dell’esercizio corrente non hanno trovato i necessari
finanziamenti a causa dei tagli di spesa operati dal Governo e dell’impossibilità di autorizzare nuovi mutui.
Vista la precedente deliberazione n. 444 del 20 maggio 2013 con la quale la Giunta regionale, ha utilizzato le disponibilità del Fondo in oggetto per un ammontare pari ad € 2.500.000,00 per il finanziamento degli interventi in materia
di forestazione ed economia montana di cui all’articolo 19 della L.R. 18/2011;
Visto il comma 1 del richiamato articolo 10 della L.R. 9/2013 che definisce le modalità di utilizzo del fondo sopra citato
mediante prelevamento con deliberazione della Giunta regionale e iscrizione agli stanziamenti delle unità previsionali di
base relative alle spese di investimento da finanziare;
Tutto ciò premesso, si rimette alla Giunta regionale - per la conseguente variazione al bilancio di previsione 2013 - ogni
decisione in merito all’utilizzo e destinazione dell’importo di € 784.966,09 disponibile nel fondo per il finanziamento di
spese di investimento di cui all’articolo 10 della legge regionale 9 aprile 2013, n. 9.
Si propone alla Giunta di adottare ai sensi dell’art. 17, comma 2 del vigente regolamento interno della Giunta le
determinazioni di competenza in merito a quanto sopra esposto.
Perugia, lì 24 ottobre 2013
L’istruttore
F.to ANGELO PELLEGRINI
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2013, n. 1184.
Variazioni al bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2013 ai sensi dell’art. 46, commi 3 e 4, della L.R. 28 febbraio
2000, n. 13.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta dell’assessore Fabrizio Felice Bracco;
Preso atto:
a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
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b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;
c) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi
assegnati alla Direzione stessa;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione
assestato ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Visto l’art. 46, commi 3 e 4, della legge regionale di contabilità n. 13 del 28 febbraio 2000;
Visto l’art. 6, comma 2, della legge regionale n. 9 del 9 aprile 2013 di approvazione del bilancio di previsione
2013;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
A voti unanimi espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta dell’assessore, corredati dei pareri e dei visti
prescritti dal regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante
e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute;
2) di apportare al bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario 2013 le seguenti variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, ai sensi dell’art. 46, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13:
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27-11-2013
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
-
Serie Generale
-
N. 53
Parte Spesa
UPB 13.1.002 – Cdr 1.18
In aumento
Cap. 2871: “Contributi alle associazioni umbre degli
€ + 20.000,00
emigrati L.R. 20.11.97, n.37”.
(C.E. 1.5)
Cap. 2861: “Provvidenze per la partecipazione degli
emigrati alle consultazioni elettorali amministrative.
L.R. 20/11/97, n. 37”.
(C.E. 1.5)
€
+ 232,38
____________
€ + 20.232,38
In diminuzione
Cap. 2870: “Interventi diretti e indiretti della regione
a favore degli emigrati e delle loro famiglie – L.R.
20.11.97, n. 37”.
(C.E. 1.5)
Cap. 2873: “Contributi ai Comuni per interventi socioassistenziali – L.R. 20.11.97, n. 37”.
(C.E. 1.5)
Cap. 2872: “Spese per il funzionamento del consiglio
regionale dell’emigrazione e per l’informazione- L.R.
20.11.97, n. 37.
(C.E. 1.5)
€ - 12.559,19
€ - 7.535,83
€ - 137,36
___________
€ - 20.232,38
UPB 02.1.005 – Cdr 2.16
In aumento
Cap. 280: “Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi,
contributi previdenziali, assistenziali e simili, al
personale di ruolo e non di ruolo della giunta
regionale – L.R. 16/12/83, n. 46 – (Spese
obbligatorie)”.
(C.E. 1.2)
€ + 103.291,00
In diminuzione
Cap. 340: “Acconti sulle pensioni spettanti al
personale collocato a riposo (Art. 96 L.R. 9/8/1973,
n.33) – (Spesa obbligatoria).
(C.E. 1.3)
€ - 103.291,00
3) di apportare al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, ai sensi dell’art. 46, comma 4 della L.R.
13/2000, le variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, tra le seguenti UPB ricomprese nell’Elenco n. 3) di cui all’art. 6, comma 2, della legge regionale di bilancio n. 9/2013 “UPB collegate ai fini delle variazioni
compensative”:
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
-
N. 53
35
Parte Spesa
In diminuzione
UPB 02.1.006 Cdr 2.15
Cap. 320 “Spese per la formazione, l’aggiornamento, la
qualificazione e la specializzazione professionale del
personale della giunta regionale e per la partecipazione
a corsi e convegni indetti anche da altri enti
L.R.26/2/81 n. 10”. (Spese obbligatorie)
€ - 1.000,00
In aumento
UPB 12.1.006 Cdr 2.16
Cap. 2267: “Erogazione di quote arretrate del fondo
€ + 1.000,00
Sanitario regionale destinate a spese correnti”.
4) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 46, ultimo comma, della
L.R. 13/2000;
5) di comunicare il presente atto al Consiglio regionale entro 15 giorni dall’esecutività dello stesso, ai sensi
dell’art. 46, comma 6, della L.R. 13/2000.
La Vicepresidente
CASCIARI
(su proposta dell’assessore Bracco)
DOCUMENTO
ISTRUTTORIO
Oggetto: Variazioni al bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2013 ai sensi dell’art. 46, commi 3 e 4, della L.R.
28 febbraio 2000, n. 13.
Visto l’art. 46 della legge regionale di contabilità n. 13 del 28 febbraio 2000, che, al comma 3, autorizza la Giunta
regionale ad apportare al bilancio di previsione variazioni compensative tra capitoli all’interno della medesima Unità
Previsionale di Base (UPB) prevedendo, inoltre, che la Giunta regionale possa essere autorizzata, con legge di bilancio
o di variazione allo stesso, ad apportare variazioni compensative tra UPB strutturalmente collegate da indicare, secondo
quanto disposto al successivo comma 4 dell’articolo 46, in un elenco allegato e approvato, con apposito articolo, alla legge
di bilancio;
Visto l’art. 6, comma 2, della legge regionale n. 9 del 9 aprile 2013, che autorizza la Giunta regionale - in virtù
dell’art. 46, comma 4, della L.R. 13/2000 - ad apportare al corrente bilancio di previsione variazioni compensative tra le
UPB individuate nell’Elenco n. 3) “UPB collegate ai fini delle variazioni compensative” allegato alla suddetta legge;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione assestato
ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Dato atto che:
• il dirigente del Servizio Rapporti internazionali e cooperazione, al fine di predisporre il Piano 2013 degli interventi
a favore dei lavoratori emigrati e loro famiglie, ha richiesto variazioni compensative all’interno della UPB 13.1.002 Interventi in favore dei lavoratori emigrati e loro famiglie - della spesa;
• il dirigente del Servizio Amministrazione del personale e relazioni sindacali, ha richiesto variazioni compensative
all’interno della UPB 02.1.005 - Amministrazione del personale - della spesa;
Dato atto, inoltre, che con precedente D.G.R. n. 1146 del 15 ottobre 2013 è stata apportata una variazione compensativa
al corrente bilancio di previsione, ai sensi dell’articolo 46, comma 4 della L.R. 13/2000, richiesta dal dirigente del Servizio
“Programmazione economico-finanziaria, degli investimenti e controllo di gestione delle aziende sanitarie”, con riduzione
dello stanziamento della UPB 12.1.006 per l’importo di € 1.000,00 e incremento dello stanziamento della UPB 02.1.006
dello stesso importo, per l’espletamento di un corso formativo;
Dato atto che tale variazione non si rende più necessaria e occorre pertanto procedere alla rettifica attraverso una
medesima variazione di segno contrario tra le stesse UPB;
Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta regionale:
1. di apportare al bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario 2013 le seguenti variazioni compensative,
in termini di competenza e di cassa, ai sensi dell’art. 46, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13:
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
Parte Spesa
UPB 13.1.002 – Cdr 1.18
In aumento
Cap. 2871: “Contributi alle associazioni umbre degli
€ + 20.000,00
emigrati L.R. 20.11.97, n.37”.
(C.E. 1.5)
Cap. 2861: “Provvidenze per la partecipazione degli
emigrati alle consultazioni elettorali amministrative.
L.R. 20/11/97, n. 37”.
(C.E. 1.5)
€ +
232,38
___________
€ + 20.232,38
In diminuzione
Cap. 2870: “Interventi diretti e indiretti della regione a
favore degli emigrati e delle loro famiglie – L.R.
20.11.97, n. 37”.
(C.E. 1.5)
Cap. 2873: “Contributi ai Comuni per interventi socioassistenziali – L.R. 20.11.97, n. 37”.
(C.E. 1.5)
Cap. 2872: “Spese per il funzionamento del consiglio
regionale dell’emigrazione e per l’informazione- L.R.
20.11.97, n. 37.
(C.E. 1.5)
€ - 12.559,19
€ - 7.535,83
€ - 137,36
___________
€ - 20.232,38
UPB 02.1.005 – Cdr 2.16
In aumento
Cap. 280: “Stipendi, retribuzioni ed altri assegni fissi,
contributi previdenziali, assistenziali e simili, al
personale di ruolo e non di ruolo della giunta
regionale – L.R. 16/12/83, n. 46 – (Spese
obbligatorie)”.
(C.E. 1.2)
€ + 103.291,00
In diminuzione
Cap. 340: “Acconti sulle pensioni spettanti al
personale collocato a riposo (Art. 96 L.R. 9/8/1973,
n.33) – (Spesa obbligatoria).
(C.E. 1.3)
€ - 103.291,00
2. di apportare al bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013, ai sensi dell’art. 46, comma 4 della L.R. 13/
2000, le variazioni compensative, in termini di competenza e di cassa, tra le seguenti UPB ricomprese nell’Elenco n. 3)
di cui all’art. 6, comma 2, della legge regionale di bilancio n. 9/2013 “UPB collegate ai fini delle variazioni compensative”:
Parte Spesa
In diminuzione
UPB 02.1.006 Cdr 2.15
Cap. 320 “Spese per la formazione, l’aggiornamento, la
qualificazione e la specializzazione professionale del
personale della giunta regionale e per la partecipazione
a corsi e convegni indetti anche da altri enti L.R.26/2/81 n. 10”. (Spese obbligatorie)
€ - 1.000,00
In aumento
UPB 12.1.006 Cdr 2.16
Cap. 2267: “Erogazione di quote arretrate del fondo
Sanitario regionale destinate a spese correnti”.
€ + 1.000,00
3. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione, ai sensi dell’art. 46, ultimo comma, della
L.R. 13/2000;
27-11-2013
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Serie Generale
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N. 53
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4. di comunicare il presente atto al Consiglio regionale entro 15 giorni dall’esecutività dello stesso, ai sensi dell’art. 46,
comma 6, della L.R. 13/2000.
Perugia, lì 22 ottobre 2013
L’istruttore
F.to ANGELO PELLEGRINI
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2013, n. 1185.
Prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie ai sensi dell’art. 42 della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13.
Variazioni al bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2013.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta dell’assessore Fabrizio Felice Bracco;
Preso atto:
a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;
b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;
c) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi
assegnati alla Direzione stessa;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione
assestato ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Visto l’art. 42 della legge regionale di contabilità, che disciplina i prelevamenti dal fondo di riserva per le spese
obbligatorie e d’ordine;
Visto l’art. 7 della L.R. 9/2013 di approvazione del bilancio di previsione annuale per l’esercizio finanziario 2013
con il quale vengono indicate le spese obbligatorie, ai sensi dell’articolo 42, comma 2, della L.R. 13/2000, nell’elenco n. 1) allegato al bilancio;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
A voti unanimi espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta dell’assessore, corredati dei pareri e dei visti
prescritti dal regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante
e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute;
2) di apportare al bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario 2013, ai sensi dell’art. 42 della L.R.
28 febbraio 2000, n. 13, le variazioni di cui alla Tab. A) allegata al presente atto quale parte integrante e sostanziale;
3) di destinare l’importo di € 180,90 di cui alla Tab. A) al creditore indicato nell’Elenco n. 1 allegato al presente
atto quale parte integrante e sostanziale;
4) di dare atto che all’impegno e alla liquidazione dell’importo di cui al punto precedente, provvederà con
successivo atto, entro il corrente esercizio, il Servizio competente;
5) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 46, ultimo comma, della
L.R. 13/2000.
La Vicepresidente
CASCIARI
(su proposta dell’assessore Bracco)
DOCUMENTO
ISTRUTTORIO
Oggetto: Prelevamento dal fondo di riserva per le spese obbligatorie ai sensi dell’art. 42 della L.R. 28 febbraio 2000,
n. 13. Variazioni al bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2013.
Visto l’art. 42 della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13 che al comma 2 autorizza la Giunta regionale a prelevare dal fondo
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
di riserva per le spese obbligatorie e d’ordine, iscritto nello stato di previsione della spesa del bilancio regionale, le somme
necessarie a integrare gli stanziamenti di competenza e di cassa delle Unità Previsionali di Base (UPB) che dovessero
rivelarsi insufficienti a condizione che riguardino spese aventi carattere obbligatorio o connesse con l’accertamento e la
riscossione delle entrate il cui elenco deve essere allegato al bilancio;
Visto il comma 3 del medesimo articolo 42 che dispone che tra le spese obbligatorie figurano, in ogni caso, anche quelle
concernenti i residui passivi caduti in perenzione amministrativa qualora il relativo ammontare sia richiesto dai creditori;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione assestato
ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Visto l’art. 7 della legge regionale n. 9/2013, di approvazione del bilancio di previsione 2013, con il quale vengono
indicate le spese obbligatorie, ai sensi dell’articolo 42, comma 2, della L.R. 13/2000, nell’elenco n. 1) allegato al bilancio;
Considerato che il Servizio “Demanio, patrimonio, prevenzione, protezione e logistica”, ha richiesto l’integrazione per
l’importo di € 500.000,00 dello stanziamento del Cap. 461 - UPB 02.1.014 - relativo alle spese sostenute per la copertura
assicurativa di persone e mezzi regionali, per far fronte agli oneri contrattuali variabili (franchigia) dell’anno in corso;
Dato atto che la suddetta spesa, avente carattere obbligatorio, è ricompresa nell’elenco n. 1) allegato al bilancio di
previsione per l’esercizio 2013, ai sensi dell’articolo 42, comma 4, della L.R. 13/2000;
Vista, inoltre, la nota, conservata agli atti del Servizio Bilancio e finanza, con la quale il dirigente del Servizio “Ragioneria e fiscalità regionale”, ha richiesto l’integrazione di un capitolo di spesa per far fronte alla liquidazione di somme
corrispondenti a residui dichiarati perenti negli esercizi precedenti;
Verificato che:
• le somme da liquidare corrispondono a residui passivi eliminati per perenzione amministrativa in sede di accertamento dei residui al 31 dicembre 2012;
• il creditore indicato nella nota trasmessa dal Servizio richiedente corrisponde al beneficiario del residuo eliminato
per perenzione amministrativa;
Ritenuto, pertanto, di dover procedere alla integrazione degli stanziamenti di competenza e di cassa dei capitoli di spesa
elencati nella Tabella A), allegata al presente atto quale parte integrante e sostanziale, mediante prelevamento dal fondo
di riserva per spese obbligatorie, ai sensi dell’articolo 42 della L.R. 13/2000;
Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta regionale:
1. di apportare al bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario 2013, ai sensi dell’art. 42 della L.R. 28
febbraio 2000, n. 13, le variazioni di cui alla Tab. A) allegata al presente atto quale parte integrante e sostanziale;
2. di destinare l’importo di € 180,90 cui alla Tab. A) al creditore indicato nell’Elenco n.1 allegato al presente atto quale
parte integrante e sostanziale;
3. di dare atto che all’impegno e alla liquidazione dell’importo di cui al punto precedente, provvederà con successivo
atto, entro il corrente esercizio, il Servizio competente;
4. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 46, ultimo comma, della L.R. 13/2000.
Perugia, lì 22 ottobre 2013
L’istruttore
F.to ANGELO PELLEGRINI
CAPITOLO
00461_S
06061_S
06100_S
U.P.B.
02.1.014
16.1.003_S
16.1.002_S
PARTE SPESA
1.9
1.9
SPESE PER LA COPERTURA ASSICURATIVA DI
CAPITOLO
DENOMINAZIONE
2.21
2.20
180,90
0,00
500.180,90
Fondo di riserva per le spese obbligatorie
e di ordine.
Totale
500.000,00
In aumento
500.180,90
500.180,90
0,00
0,00
In diminuzione
VARIAZIONI ALLA COMPETENZA
FONDI REISCRITTI PER FAR FRONTE AL
PAGAMENTO DI DEBITI CANCELLATI PER
PERENZIONE AMMINISTRATIVA DA
STANZIAMENTI DI PARTITE DI GIRO (ART. 42, 3
COMMA,L.R.28/2/2000 N. 13).
OBBLIGATORIA)
2.19 PERSONE E MEZZI REGIONALI (SPESA
CDR
500.180,90
0,00
180,90
500.000,00
In aumento
500.180,90
500.180,90
0,00
0,00
In diminuzione
VARIAZIONI ALLA CASSA
-
1.4
EC.
CAT.
TABELLA A)
27-11-2013
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
Serie Generale
N. 53
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
ELENCO N. 1
Importo da
iscrivere
Anno di
prov.
Creditore
Oggetto
16.1.003_S 06061_S
180,90
2008
Belardoni Daniele
Svincolo deposito cauzionale per Concessione
RST 11/2007
Totale
180,90
U.P.B.
Capitolo
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 28 ottobre 2013, n. 1187.
Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2013 ai sensi dell’art. 46, comma 1, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta dell’assessore Fabrizio Felice Bracco;
Preso atto:
a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;
b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;
c) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi
assegnati alla Direzione stessa;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione
assestato ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Visto l’art. 46, comma 1, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13, in base al quale la Giunta regionale è autorizzata
ad apportare le variazioni al bilancio mediante l’istituzione di nuove Unità Previsionali di Base o la modifica degli
stanziamenti di quelle esistenti al fine di iscrivere nel bilancio stesso le entrate derivanti da assegnazioni vincolate
a scopi specifici;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Ritenuto opportuno apportare al bilancio per l’esercizio 2013 le necessarie variazioni derivanti da assegnazioni
di fondi vincolati a scopi specifici;
A voti unanimi espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta dell’assessore, corredati dei pareri e dei visti
prescritti dal regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante
e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute;
2) di apportare al bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario 2013, a norma dell’art. 46, comma 1,
della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13, le variazioni per l’iscrizione dei fondi a destinazione vincolata di cui alle allegate
tabelle A) e B), che formano parte integrante e sostanziale del presente atto;
3) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 46, ultimo comma, della
L.R. 13/2000;
4) di comunicare il presente atto al Consiglio regionale entro 15 giorni dall’esecutività dello stesso, ai sensi
dell’art. 46, comma 6, della L.R. 13/2000.
La Vicepresidente
CASCIARI
(su proposta dell’assessore Bracco)
DOCUMENTO
ISTRUTTORIO
Oggetto: Variazioni al bilancio per l’esercizio finanziario 2013 ai sensi dell’art. 46, comma 1, della L.R. 28 febbraio
2000, n. 13.
27-11-2013
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
Vista la L.R. 28 febbraio 2000, n. 13, ed in particolare l’art. 46, comma 1, che autorizza la Giunta regionale ad apportare
al bilancio le variazioni derivanti da assegnazioni vincolate a scopi specifici nonché le relative spese quando siano
tassativamente regolate dalla legge, mediante l’istituzione di nuove Unità Previsionali di Base (UPB) o la modifica degli
stanziamenti di quelle esistenti;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione assestato
ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Considerato che sono state assegnate alla Regione e/o introitate nelle casse regionali le seguenti somme relative a fondi
aventi destinazione vincolata da iscrivere nel bilancio regionale 2013:
• € 160.325,00 quale rimborso delle spese da parte del Dipartimento della Protezione civile per gli interventi urgenti
conseguenti agli eventi sismici in Emilia Romagna;
• € 1.440,92 versati dall’Unità Locale Socio Sanitaria n. 10 della Regione Veneto, capofila per la realizzazione del
“Progetto Mattone Internazionale” volto all’implementazione di attività formative e informative sulle nuove direttive
europee sulla mobilità transfrontaliera e/o per la corretta partecipazione a bandi europei;
• € 232.061,83 del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti quali contributi per la realizzazione degli interventi in
materia di sicurezza stradale di cui alla legge 23 dicembre 1999, n. 488, art. 56;
Considerato inoltre, che, per mero errore materiale, con D.G.R. 1147 del 15 ottobre 2013 è stata iscritta la somma di
€ 42.000,00, trasferita dal Ministero per i Beni e le attività culturali - MIBAC, al capitolo 2155 - UPB 2.03.001 anziché
al capitolo 1806 - UPB 2.01.010 Parte entrata del bilancio di previsione 2013 e che, pertanto, si ritiene di apportare, con
il presente atto, la necessaria rettifica per la corretta iscrizione della somma, con una variazione in diminuzione al
Cap. 2155 - UPB 2.03.001 e contestuale variazione in aumento al Cap. 1806 - UPB 2.01.010 dell’entrata per € 42.000,00,
come indicato nella Tabella A) allegata alla presente deliberazione;
Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta regionale:
1. di apportare al bilancio regionale di previsione per l’esercizio finanziario 2013, a norma dell’art. 46, comma 1, della
L.R. 28 febbraio 2000, n. 13, le variazioni per l’iscrizione dei fondi a destinazione vincolata di cui alle allegate tabelle A)
e B), che formano parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 46, ultimo comma della L.R. 13/2000;
3. di comunicare il presente atto al Consiglio regionale entro 15 giorni dall’esecutività dello stesso, ai sensi dell’art. 46,
comma 6, della L.R. 13/2000.
Perugia, lì 24 ottobre 2013
L’istruttore
F.to ANGELO PELLEGRINI
TABELLA A)
PARTE ENTRATA
VARIAZIONI ALLA COMPETENZA
U.P.B.
CAPITOLO
VARIAZIONI ALLA CASSA
DENOMINAZIONE CAPITOLO
In aumento
In diminuzione
In aumento
In diminuzione
160.325,00
0,00
160.325,00
0,00
00918_E
RISORSE DELLA REGIONE VENETO CAPOFILA
PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
MATTONE INTERNAZIONALE. REALIZZAZIONE
DI UN EVENTO INFORMATIVO SULLA MOBILITA'
TRANSFRONTALIERA.
(RIF. S/UPB 12.1.013 - CAP. 2229)
1.440,92
0,00
1.440,92
0,00
01443_E
FINANZIAMENTO INTERVENTI IN MATERIA DI
SICUREZZASTRADALE DI CUI ALLA LEGGE
23/12/1999 N.488,ART.56-DECRETO GEN.DELLA
MOTORIZZ.E DELLA SICUREZZA
DELTRASPORTO TERRESTRE PROT.3482/2002.
(RIF. S/UPB 06.2.002 - CAP. 9002).
232.061,83
0,00
232.061,83
0,00
2.01.010_E
01806_E
FONDI DEL MINISTERO PER I BENI E LE
ATTIVITA'CUL-TURALI PER IL FINANZIAMENTO
DEL PROGETTO REGIONALE'DOC POLO
INFORMATIVO DEGLI ARCHIVI UMBRI'.
(RIF. S/UBP 10.1.006 - CAP. 1005)
42.000,00
0,00
42.000,00
0,00
2.03.001_E
02155_E
CONTRIBUTI DELLA FONDAZIONE CASSA DI
RISPARMIO DIPERUGIA PER MANIFESTAZIONI,
ATTIVITA' E PROGETTIIN MATERIA DI CULTURA.
(RIF. S/UPB 10.1.004 - CAP. 981).
-42.000,00
0,00
-42.000,00
0,00
Totale
393.827,75
0,00
393.827,75
0,00
2.01.006_E
2.03.001_E
4.03.003_E
02261_E
RIMBORSI EMERGENZA SISMA EMILIA.
(RIF.S/UPB 05.1.014 - CAP. 1502).
42
27-11-2013
-
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
-
Serie Generale
PARTE SPESA
CAT. CDR
CAPITOLO
EC.
05.1.014_S
01502_S
1.4
06.2.002_S
02229_S
09002_S
N. 53
TABELLA B)
U.P.B.
12.1.013_S
-
1.4
2.3
VARIAZIONI ALLA COMPETENZA
DENOMINAZIONE CAPITOLO
1.11
3.06
1.08
RIMBORSI EMERGENZA SISMA EMILIA.
(RIF.E/UPB 2.01.006 - CAP. 2261).
In aumento
In aumento
In
diminuzione
160.325,00
0,00
160.325,00
0,00
PROGETTO MATTONE INTERNAZIONALE.
REALIZZAZIONE DI UN EVENTO
INFORMATIVO SULLA MOBILITA'
TRANSFRONTALIERA.
(RIF. E/UBP 2.03.001 - CAP. 918)
PIANO PER LA SICUREZZA
STRADALE.L.23/12/99 N.488,ART.56.
DECRETO DIREZ.GENER. DELLA MOTORIZZ.
EDELLA SICUREZZA E DEL TRASPORTO
TERRESTRE PROT.3482/2002.
(RIF. E/UPB 4.03.003 - CAP. 1443)
Totale
VARIAZIONI ALLA CASSA
In
diminuzione
1.440,92
1.440,92
232.061,83
0,00
232.061,83
0,00
393.827,75
0,00
393.827,75
0,00
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 novembre 2013, n. 1220.
Sisma 15 dicembre 2009 - Differimento del termine di presentazione delle domande di cui all’art. 5 della deliberazione
della Giunta regionale 8 maggio 2013, n. 411.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta della Presidente
Catiuscia Marini;
Preso atto:
a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;
b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;
c) della dichiarazione del dirigente medesimo che l’atto non comporta oneri a carico del bilancio regionale;
d) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi
assegnati alla Direzione stessa;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
A voti unanimi espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1. di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta della Presidente, corredati dei pareri
prescritti dal regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte integrante
e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essa contenute;
2. di stabilire che il termine previsto dall’art. 5, comma 1, della deliberazione della Giunta regionale 8 maggio
2013, n. 411, è improrogabilmente differito al 10 dicembre 2013;
3. di dare atto che conseguentemente sono ammissibili le domande di contributi previste all’art. 5, comma 1, della
deliberazione della Giunta regionale 8 maggio 2013, n. 411, presentate tra il 29 maggio 2013 e il 10 dicembre 2013;
4. di stabilire che l’atto acquista efficacia con la pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi del comma 1
dell’art. 26 del D.Lgs. 33/2013;
5. di pubblicare il presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria.
La Presidente
MARINI
(su proposta della Presidente Marini)
DOCUMENTO
ISTRUTTORIO
Oggetto: Sisma 15 dicembre 2009 - Differimento del termine di presentazione delle domande di cui all’art. 5 della
deliberazione della Giunta regionale 8 maggio 2013, n. 411.
27-11-2013
-
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
-
Serie Generale
-
N. 53
43
Vista la legge regionale 8 febbraio 2013, n. 3 “Norme per la ricostruzione delle aree colpite dal sisma del 15 dicembre
2009” che disciplina la programmazione e l’attuazione degli interventi necessari per la ricostruzione e il ripristino degli
immobili privati e delle opere pubbliche danneggiati dal citato evento sismico;
Rilevato, che con la medesima L.R. n. 3/2013 è stato dato mandato alla Giunta regionale di stabilire con propri
provvedimenti criteri, termini, modalità e procedure per l’attuazione delle norme in essa contenute;
Vista la deliberazione della Giunta regionale 8 maggio 2013, n. 411, con cui sono state approvate le modalità e
procedure per la concessione dei contributi previsti dagli artt. 4 e 5 della L.R. n. 3/2013;
Visto in particolare l’art. 5, comma 1, della deliberazione della Giunta regionale 8 maggio 2013, n. 411 il quale prevede
che per gli edifici ubicati all’esterno della perimetrazione del Programma integrato di recupero di Spina nel comune di
Marsciano, i soggetti individuati dall’articolo 3 della stessa D.G.R. 411/2013 devono presentare domanda di accesso al
contributo al sindaco del Comune nel quale è ubicato l’edificio danneggiato, a pena di decadenza, entro il termine di
centocinquanta giorni dalla data di pubblicazione della D.G.R. 411/2013;
Preso atto che la citata deliberazione è stata pubblicata nel supplemento ordinario al Bollettino Ufficiale della Regione
Umbria n. 25 del 29 maggio 2013;
Vista la nota dell’ordine degli ingegneri e collegio dei geometri della provincia di Perugia acquisita al protocollo della
Regione al n. 144108 del 24 ottobre 2013, con la quale viene richiesta la proroga di trenta – sessanta giorni del termine
fissato dall’art. 5, comma 1, della D.G.R. 411/2013 al fine di favorire una più approfondita analisi dei complessi livelli
di intervento e delle procedure previste dalla normativa nonché di chiarire meglio ai cittadini coinvolti modalità e
termini dell’intervento di riparazione, soprattutto in ragione degli eventuali accolli che dovessero rimanere a loro
carico;
Ritenuto opportuno concedere il differimento del termine per la presentazione delle domande di cui al citato art. 5,
comma 1, della D.G.R. 411/2013 improrogabilmente al 10 dicembre 2013;
Tutto ciò premesso e considerato si ritiene di proporre alla Giunta regionale:
Omissis
(Vedasi dispositivo deliberazione)
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 11 novembre 2013, n. 1241.
Prelevamento dal fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa. Art. 44, L.R. 28 febbraio 2000, n. 13.
LA GIUNTA REGIONALE
Visto il documento istruttorio concernente l’argomento in oggetto e la conseguente proposta dell’assessore Federico Felice Bracco;
Preso atto:
a) del parere favorevole di regolarità tecnica e amministrativa reso dal responsabile del procedimento;
b) del parere favorevole sotto il profilo della legittimità espresso dal dirigente competente;
c) del parere favorevole del direttore in merito alla coerenza dell’atto proposto con gli indirizzi e gli obiettivi
assegnati alla Direzione stessa;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e la normativa attuativa della stessa;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione
assestato ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Visto l’art. 44, comma 2, della legge regionale di contabilità n. 13 del 28 febbraio 2000, in base al quale la
Giunta regionale è autorizzata a trasferire dal fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa
le somme necessarie a provvedere ad eventuali deficienze delle dotazioni delle Unità Previsionali di Base della
spesa;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
A voti unanimi espressi nei modi di legge,
DELIBERA
1) di fare proprio il documento istruttorio e la conseguente proposta della Presidente, corredati dei pareri e dei
visti prescritti dal regolamento interno della Giunta, che si allegano alla presente deliberazione, quale parte
integrante e sostanziale, rinviando alle motivazioni in essi contenute;
2) di apportare al bilancio regionale per l’esercizio finanziario 2013 le variazioni agli stanziamenti di cassa di
cui all’allegata tabella, a norma dell’art. 44, comma 2, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
3) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 46, ultimo comma, L.R.
13/2000 di cui sopra;
44
27-11-2013
-
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
-
Serie Generale
-
N. 53
4) di comunicare il presente atto al Consiglio regionale, ai sensi dell’art. 44, comma 3, della L.R. 13/2000.
La Presidente
MARINI
(su proposta dell’assessore Bracco)
DOCUMENTO
ISTRUTTORIO
Oggetto: Prelevamento dal fondo di riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa. Art. 44, L.R. 28 febbraio
2000, n. 13.
Vista la L.R. 28 febbraio 2000, n. 13, ed in particolare l’art. 44, comma 2;
Vista la legge regionale 25 settembre 2013, n. 18 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2013;
Vista la deliberazione n. 1068 del 30 settembre 2013 con la quale è stato approvato il bilancio di direzione assestato
ai sensi dell’art. 50, comma 3, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13;
Considerato che:
• nell’attuale sistema di contabilità regionale accanto al bilancio di competenza esiste un bilancio di cassa riferito alle
autorizzazioni a riscuotere e pagare rispetto a somme precedentemente già accertate e impegnate;
• per fronteggiare eventuali deficienze degli stanziamenti di cassa è previsto in bilancio un apposito fondo “Fondo di
riserva per l’integrazione delle autorizzazioni di cassa”;
• l’art. 44, comma 2, della L.R. 28 febbraio 2000, n. 13, autorizza la Giunta regionale a trasferire dal fondo di cui al
punto precedente le somme necessarie a provvedere ad eventuali deficienze delle dotazioni delle Unità Previsionali di Base
(UPB);
• l’importo delle richieste di integrazione alla disponibilità di cassa dei vari servizi ammonta complessivamente a
€ 625.318,99;
Tutto ciò premesso, si propone alla Giunta regionale:
1. di aumentare gli stanziamenti di cassa delle UPB e dei relativi capitoli per gli importi indicati nella tabella allegata,
mediante prelevamento della somma totale pari a € 625.318,99 dal fondo di riserva per le integrazioni delle autorizzazioni
di cassa (UPB 16.1.002 - Cap. 6140);
2. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione ai sensi dell’art. 46, ultimo comma, della L.R. 13/2000;
3. di comunicare il presente atto al Consiglio regionale, ai sensi dell’art. 44, comma 3 della L.R. 13/2000.
Perugia, lì 7 novembre 2013
L’istruttore
F.to NICOLETTA SFORNA
27-11-2013
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
-
Serie Generale
PARTE SPESA
-
45
N. 53
Tabella
VARIAZIONI ALLA CASSA
U.P.B.
CAPITOLO
DENOMINAZIONE CAPITOLO
In aumento
UPB05.1.007_S
UPB05.2.008_S
UPB07.1.013_S
UPB07.1.013_S
UPB05.1.009_S
UPB10.1.001_S
05014_S
08882_S
04190/6260_S
04195/6290_S
05820/8020_S
00925/6050_S
SPESE PER L'INSEDIAMENTO ED IL FUNZINONAMENTO
DELLA SEDE DEL SEGRETARIATO DEL PROGRAMMA
DELL'UNESCO PER LA VALUTAZIONE DELL'ACQUA
MONDIALE (WWAP).L.R. 31/07/2007, N. 26.
In diminuzione
8.263,94
-
PROGETTI NEL SETTORE DEL RECUPERO E
RICICLAGGIO DEI RIFIUTI DI CUI AL PUNTO 2.3 DELLA
DELIBERACIPE DEL 17/3/98 N.32-
15.452,79
SPESE PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI
AMMINISTRATI-VE DI COMPETENZA REGIONALE IN
MATERIA DI CACCIA L.R. 17.05.1994, N. 14 -- PIANO
FAUNISTICO: DELEGA ALLE PROVINCE -
65.700,00
SPESE PER L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI
AMMINISTRATI-VE IN MATERIA DI PROGRAMMAZIONE
ITTICA PROVINCIALE L.R. 22/10/2008, N. 15.
85.525,26
SPESE PER AZIONI STRUMENTALI NEL SETTORE
DELL'IN-FORMAZIONE ED EDUCAZIONE
AMBIENTALE.D.M.21235 DEL25.11.94- FINANZIAMENTO
CON FONDI PROPRI REGIONALI -
19.769,00
CONTRIBUTI REGIONALI PER L'ATTUAZIONE DEL
DIRITTO ALLO STUDIO. L.R.16/12/2002 N.28- SOSTEGNO
AD ATTIVITA' DI SPERIMENTAZIONE E INNOVAZIONE -
25.000,00
-
-
-
-
UPB10.1.008_S
UPB12.1.004_S
UPB13.1.002_S
00955_S
RISORSE DA DESTINARE AL FINANZIAMENTO DEL
PROGETTO S.I.N.S.E. (SISTEMA INFORMATIVO
NAZIONALE SUI SERVIZI SOCIO EDUCATIVI)
02223_S
SPESE PER IL FINANZIAMENTO DEL PROGETTO DI
RICERCAFINALIZZATA 2008 'ACUTE MYELOID LEUKEMIA
WITH NU-CLEOPHOMIN GENE MUTATION: MOLECULAR
PROFILES, PROGNOSTIC IMPLICATIONS AND
THERAPEUTIC OPTIONS'.ARTT. 12 E 12 BIS DEL D.LGS N.
502/92 E 229/99.
02872_S
UPB13.1.002_S
02873_S
UPB13.1.005_S
02884_S
SPESE PER IL FUNZIONAMENTO DEL CONSIGLIO
REGIONALE DELL'EMIGRAZIONE E PER L'INFORMAZIONE
- L.R.20.11.97 N.37CONTRIBUTO AI COMUNI PER INTERVENTI SOCIO-ASSISTENZIALI -L.R.20.11.97 N.37QUOTA DEL FONDO SOCIALE REGIONALE DA
TRASFERIREAGLI AMBITI TERRITORIALI INTEGRATI (ATI)
ED ALTRI PER IL FINANZIAMENTO DEGLI INTERVENTI DI
CUI ALL'ART. 4 DELLA L.R. 28/12/2009, N.26.
4.560,00
-
17.336,71
137,36
7.535,83
-
376.038,10
-
UPB16.1.002_S
06140_S
FONDO DI RISERVA PE R L'INTEGRAZIONE DELLE
AUTORIZZAZIONI DI CASSA – ART .44, L.R. 28/2/2000 n.13.
TOTALE
625.318,99
625.318,99
625.318,99
46
27-11-2013
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
-
N. 53
DETERMINAZIONI DIRIGENZIALI
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO ENERGIA - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 30 ottobre 2013, n. 8172.
Ditta Trasimeno s.r.l. - Richiesta di autorizzazione alla riduzione della capacità di stoccaggio del deposito di oli
minerali ad uso industriale sito nel comune di Castiglione del Lago, fraz. S. Fatucchio, loc. Lacaioli, 40.
Omissis
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1. La ditta Trasimeno s.r.l. con sede in Castiglione del Lago, fraz. S. Fatucchio, loc. Lacaioli, n. 40, è autorizzata
a variare la capacità di stoccaggio del deposito di oli minerali ad uso industriale, in conformità a quanto indicato
nella relazione tecnica e negli elaborati grafici allegati alla domanda;
2. la capacità di stoccaggio del deposito, ad intervento eseguito, avrà la seguente consistenza:
H n. 1 serbatoio f.t. da mc. 5 contenente G.P.L.;
H n. 1 serbatoio f.t. tank. da mc. 9 contenente gasolio da autotrazione;
H n. 1 serbatoio f.t. da mc. 2 contenente gasolio da riscaldamento;
il tutto per una capacità complessiva pari a mc. 16;
3. nella realizzazione e nell’esercizio del deposito la ditta autorizzata dovrà attenersi al rispetto della normativa
vigente in materia ambientale, sanitaria, fiscale, di sicurezza e di prevenzione incendi;
4. la ditta ha l’obbligo di osservare le norme fiscali previste dal Testo Unico delle Accise, approvato con decreto
legislativo del 26 ottobre 1995, n. 504 nonché di aggiornare la licenza fiscale di esercizio;
5. la ditta autorizzata ha altresì l’obbligo di effettuare le operazioni legate alla messa in sicurezza, bonifica e
smaltimento dei serbatoi dismessi, compresa l’eventuale bonifica del sito, nel rispetto della normativa vigente in
materia sanitaria, ambientale, fiscale, di sicurezza e di prevenzione incendi;
6. effettuate le succitate operazioni di dismissione, la ditta dovrà presentare agli uffici del Servizio Energia della
Regione la certificazione di avvenuta dismissione, rimozione e smaltimento dei serbatoi di cui al punto 5 ai sensi
della normativa vigente;
7. la Regione non è responsabile per i danni di qualsiasi genere che nelle fasi di dismissione parziale ed esercizio
del deposito in variante possano comunque derivare a persone o cose;
8. il presente atto sarà notificato tramite lettera raccomandata A.R., alla società istante;
9. copia del presente atto sarà inviata, per opportuna conoscenza e per gli adempimenti di competenza ai
VV.F.ed all’Ufficio Dogane competenti per territorio;
10. il presente atto sarà pubblicato per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione;
11. di dichiarare che l’atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 30 ottobre 2013
Il dirigente
ANDREA MONSIGNORI
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO QUALITÀ DELL’AMBIENTE: GESTIONE RIFIUTI, CAVE E ATTIVITÀ ESTRATTIVE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 5 novembre 2013, n. 8261.
Decreti direttoriali del Ministero dell’Ambiente n. 735/2011, 544/2012 e 260/2013- Programma di finanziamento di
€ 2.665.108,71 per interventi di ammodernamento del trasporto pubblico locale per il miglioramento della qualità dell’aria: approvazione graduatorie di cui agli avvisi pubblici approvati con D.G.R. n. 775/2013 e 1093/2013.
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare - MATTM - con decreto direttoriale n. 735 del
19 dicembre 2011 aveva assegnato alla Regione Umbria € 1.955.004,47 per interventi di ammodernamento del
trasporto pubblico locale finalizzati al miglioramento della qualità dell’aria;
27-11-2013
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
47
Con decreto direttoriale n. 544 del 24 ottobre 2012 il MATTM ha modificato e integrato il sopra richiamato D.D.
n. 735/2011 incrementando le risorse destinate alla Regione Umbria fino ad un totale di € 2.665.108,71 ed ampliando l’ambito di finanziamento anche all’acquisto di autobus “ad alimentazione esclusivamente elettrica”;
Con deliberazione n. 459 del 20 maggio 2013 la Giunta regionale ha approvato l’avviso pubblico per la concessione dei finanziamenti di cui sopra alle aziende concessionarie del servizio di trasporto pubblico locale operanti
nelle “aree critiche” per la qualità dell’aria rappresentate dal territorio dei comuni di Perugia Corciano Foligno e
Terni; le risorse assegnate, quanto alla somma di € 1.665.108,71 sono state destinate a sostenere l’acquisto di
autobus ad alimentazione esclusivamente elettrica e quanto alla rimanente somma di € 1.000.000,00 per l’acquisto
di autobus con motori endotermici a bassa emissione.
L’avviso pubblico è stato pubblicato nel BUR n. 28 del 19 giugno 2013; entro il termine del 19 luglio 2013, sette
aziende concessionarie del servizio di trasporto pubblico locale hanno presentato richieste di finanziamento per
l’acquisto di 21 autobus con motore endotermico e un’azienda ha presentato richiesta per di 4 autobus con motore
elettrico;
Durante l’istruttoria è pervenuta comunicazione del MATTM dell’approvazione del decreto direttoriale n. 260 del
9 agosto 2013 di modifica e integrazione del sopra richiamato D.D. n. 735/2011, con il quale sono state introdotte
nuove modalità di trasferimento alle Regioni delle risorse assegnate (art. 4 bis) che, diversamente da quelle previste
in precedenza, consentono di anticipare l’erogazione del contributo alle aziende di TPL aggiudicatarie del finanziamenti senza attendere la rendicontazione finale dell’acquisto degli autobus;
Con deliberazione n. 1093 del 7 ottobre 2013 la Giunta regionale ha aderito alle nuove modalità di trasferimento,
ha modificato le modalità di erogazione dei finanziamenti alle aziende del TPL e quindi ha riaperto, in ragione delle
modifiche apportate, i termini per la presentazione di nuove domande di finanziamento;
Il nuovo avviso è stato pubblicato sul sito istituzionale in data 14 ottobre 2013 e nel BUR n. 48 del 23 ottobre
2013. Alla scadenza del nuovo termine (24 ottobre 2013) non sono pervenute ulteriori istanze rispetto a quelle già
presentate;
Sulla base dei criteri dell’avviso sono state compilate le due graduatorie di merito di cui all’allegato A: la prima
relativa alle istanze di finanziamento per l’acquisto di 21 autobus con motori endotermici (tabella A1) e l’altra
relativa alle istanze di finanziamento per l’acquisto di 4 autobus con motori elettrici (tabella A2);
Tenuto conto delle graduatorie di merito e della disponibilità delle risorse assegnate sono state compilate le due
graduatorie di finanziamento di cui all’allegato B; la prima relativa ai contributi per l’acquisto di 9 autobus con
motore endotermico (tabella B1) la seconda relativa ai contributi per l’acquisto di 4 autobus con motore elettrico
(tabella B2);
Vista la legge regionale 28 febbraio 2000, n. 13;
Vista la D.G.R. 7 dicembre 2005, n. 2109 che ha attivato la contabilità analitica ex art. 94 e 97 della L.R.
n. 13/2000;
Vista la legge regionale n. 9 del 9 aprile 2013 di approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
2013;
Vista la legge regionale n. 18 del 25 settembre 2013 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013;
Vista la D.G.R. n. 1068 del 30 settembre 2013: “Bilancio di direzione assestato per l’esercizio finanziario 2013
ai sensi della L.R. n. 13 del 28 febbraio 2000”;
Considerato che con la sottoscrizione del presente atto se ne attesta la legittimità;
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1. di approvare le graduatorie di merito delle istanze di finanziamento di cui così all’Allegato A, costituite dalla
“Graduatoria autobus con motori endotermici” (tabella A1) e dalla “Graduatoria autobus con motori elettrici”
(tabella A2);
2. di assegnare alle aziende del servizio di trasporto pubblico locale di cui all’Allegato B i contributi di cui alle
tabelle B1 “Finanziamenti assegnati per autobus con motori endotermici” e B2 “Finanziamenti assegnati autobus
con motori elettrici” per l’acquisto dei mezzi ivi previsti;
3. di dare atto che i contributi assegnati con il presente atto trovano copertura finanziaria a valere sulle risorse
destinate all’Umbria dai richiamati decreti direttoriali n. 735/2011 e 544/2012;
4. di trasmettere alle aziende interessate il presente atto;
5. di pubblicare il presente atto, corredato degli Allegati A e B, che ne formano parte integrante e sostanziale,
nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria;
6. di inviare il presente atto al Servizio Bilancio;
7. di dichiarare che l’atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 5 novembre 2013
Il dirigente
ANDREA MONSIGNORI
Ditta
Elettrico
Elettrico
Elettrico
Elettrico
440.000,00
440.000,00
440.000,00
440.000,00
Costo
acquisto
416.277,17
416.277,17
416.277,17
416.277,17
Contributo
richiesto
-------------------------
Matricola
-------------------------
Classe
omologazione
-------------------------
Data immatricolazione
BUS DA SOSTITUIRE
14/03/1989
30/06/1989
19/07/1989
14/11/1989
08/01/1990
08/01/1990
15/06/1990
18/06/1990
21/01/1991
24/01/1991
21/11/1994
14/09/1999
01/10/1999
04/05/2000
05/07/2000
19/07/2000
02/10/2000
05/03/2001
12/03/2001
-----------------------
4
4
4
4
Fascia
Priorità
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
2
3
3
3
3
3
3
3
3
4
4
-
Umbria Mobilità
Umbria Mobilità
Umbria Mobilità
Umbria Mobilità
Euro 0
Euro 0
Euro 0
Euro 0
Euro 0
Euro 0
Euro 0
Euro 0
Euro 0
Euro 0
Euro 1
Euro 2
Euro 2
Euro 2
Euro 2
Euro 2
Euro 2
Euro 2
Euro 2
-----------------------
Serie Generale
1
2
3
4
Propulsio
ne
ZCF430F0006000054
ZFA28000000617888
VF6FB30A701301465
VF6FB30A701301466
VF6FB30A501308702
VF6FB30A501308705
ZBD1811C000000711
ZBD1811C000000712
ZCF530F0006001259
ZBD181MU00000029
VF1FB30AH12118118
WDB9044631P915820
WDB9034621P858033
VF1FDCCL520790163
ZCFC5980105264160
WDB9044631P982613
WDB9044631P983074
ZCF04580105300499
ZCFC5980105302232
-----------------------
-
Ditta
166.666,67
166.666,67
80.325,00
80.325,00
67.150,00
67.150,00
166.666,67
166.666,67
166.666,67
166.666,67
102.000,00
70.125,00
62.050,00
62.050,00
102.000,00
62.050,00
102.000,00
70.125,00
102.000,00
102.000,00
62.050,00
Fascia
Priorità
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
Tabella A2 - Graduatoria autobus motori elettrici
235.000,00
235.000,00
94.500,00
94.500,00
79.000,00
79.000,00
235.000,00
235.000,00
235.000,00
235.000,00
120.000,00
82.500,00
73.000,00
73.000,00
120.000,00
73.000,00
120.000,00
82.500,00
120.000,00
120.000,00
73.000,00
Matricola
BUS DA SOSTITUIRE
Classe
Data
omologazione immatricolazione
-
BUS DA ACQUISTARE
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
Diesel EEV
BUS DA ACQUISTARE
Propulsion
Contributo
Costo acquisto
e
richiesto
27-11-2013
N
1
Umbria Mobilità
2
Umbria Mobilità
3
CMT
4
CMT
5
CMT
6
CMT
7
Umbria Mobilità
8
Umbria Mobilità
9
Umbria Mobilità
10
Umbria Mobilità
11
ACAP
12
ACAP
13
ACAP
14
ACAP
15 Autonoleggi Calistroni
16
ACAP
17
ACAP
18
Cardinali
19
Leone Salvatore
20
ACAP
21
ACAP
N
Tabella A1 - Graduatoria autobus motori endotermici
ALLEGATO A
48
N. 53
Umbria Mobilità
Umbria Mobilità
Ditta
Umbria Mobilità
Umbria Mobilità
Umbria Mobilità
Umbria Mobilità
1
2
3
4
5
6
7
8
9
N
1
2
3
4
Umbria Mobilità
Umbria Mobilità
CMT
CMT
CMT
CMT
Umbria Mobilità
Ditta
416.277,17
416.277,17
416.277,17
416.277,17
TOTALE
-------------------------
-------------------------
Classe
omolog.
-------------------------
Data
immatric.
4
4
4
4
Fascia
Priorità
416.277,17
416.277,17
416.277,17
416.277,17
1.665.108,68
Contributo
DVVHJQDWR¼
-
440.000,00
440.000,00
440.000,00
440.000,00
Costo acquisto Contributo richiesto
Matricola
¼,9$HVFOXVD
¼
Serie Generale
Elettrico
Elettrico
Elettrico
Elettrico
Propulsione
BUS DA SOSTITUIRE
-
BUS DA ACQUISTARE
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
Tabella B2 - Finanziamenti assegnati per autobus con motori elettrici
166.666,67
166.666,67
80.325,00
80.325,00
67.150,00
67.150,00
166.666,67
166.666,67
38.383,32
1.000.000,00
Contributo
$VVHJQDWR¼
-
N
BUS DA ACQUISTARE
BUS DA SOSTITUIRE
Costo
Fascia
DFTXLVWR¼ Contributo
Classe
Data
Priorità
Propulsione
Matricola
(IVA
richiesto
omolog. immatricolazione
esclusa)
235.000,00
166.666,67 ZCF430F0006000054 Euro 0
14/03/1989
1
Diesel EEV
235.000,00
166.666,67 ZFA28000000617888 Euro 0
30/06/1989
1
Diesel EEV
94.500,00
80.325,00 VF6FB30A701301465 Euro 0
19/07/1989
1
Diesel EEV
94.500,00
80.325,00 VF6FB30A701301466 Euro 0
14/11/1989
1
Diesel EEV
79.000,00
67.150,00 VF6FB30A501308702 Euro 0
08/01/1990
1
Diesel EEV
79.000,00
67.150,00 VF6FB30A501308705 Euro 0
08/01/1990
1
Diesel EEV
235.000,00
166.666,67 ZBD1811C000000711 Euro 0
15/06/1990
1
Diesel EEV
235.000,00
166.666,67 ZBD1811C000000712 Euro 0
18/06/1990
1
Diesel EEV
235.000,00
166.666,67 ZCF530F0006001259 Euro 0
21/01/1991
1
Diesel EEV
TOTALE
Tabella B1 - Finanziamenti assegnati per autobus con motori endotermici
ALLEGATO B
27-11-2013
N. 53
49
50
27-11-2013
-
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
-
Serie Generale
-
N. 53
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO POLITICHE FAUNISTICHE E SERVIZI ALLE IMPRESE AGRICOLE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 11
novembre 2013, n. 8390.
L.R. n. 34/89. Approvazione graduatoria delle richieste di finanziamento pervenute nel I semestre 2013 ed autorizzazione mutui per la proprietà diretto-coltivatrice a favore di ditte varie.
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Viste le richieste presentate dagli interessati;
Vista la L.R. indicata in oggetto concernente: “Interventi a favore della proprietà diretto-coltivatrice - Avvio di
azioni di riordino fondiario”, che prevede il finanziamento delle richieste di intervento avanzate per lo sviluppo
della proprietà diretto-coltivatrice nell’ordine risultante da apposita graduatoria formulata ai sensi dell’art. 5, sulla
base di criteri di cui all’art. 4 della stessa legge;
Vista la determinazione dirigenziale n. 6714 dell’11 agosto 2004 e successive rettifiche;
Rilevato che gli aiuti di cui alla legge regionale n. 34/89 sono di importo limitato e sono rispettosi dei limiti delle
condizioni di cui all’art. 3 del Reg. n. 1535/2007 della Commissione del 20 dicembre 2007 che consente la concessione di aiuti alle imprese nel settore della produzione dei prodotti agricoli a talune condizioni;
Ritenuto, quindi, di dare attuazione alla legge regionale n. 34/89 mediante concessione di finanziamenti sotto
forma di aiuto de minimis, stabilendo che gli aiuti concessi ad una singola impresa non possano superare i 7.500
euro nell’arco di tre esercizi fiscali;
Vista la graduatoria finale riportata nell’allegato “A” riferita alle richieste di finanziamento pervenute nel I
semestre 2013, giudicate ammissibili che si allega come parte integrante e sostanziale del presente atto;
Visto l’allegato “B” relativo alle domande oggetto di rinuncia, ovvero giudicate negative o inammissibili in fase
di istruttoria, pervenute nel I semestre 2013, che si allega come parte integrante e sostanziale del presente atto;
Preso atto del parere istruttorio redatto dalla commissione peritale di cui alla sopracitata determinazione dirigenziale n. 6714 dell’11 agosto 2004;
Vista la classificazione delle zone montane e svantaggiate della Regione attualmente in vigore così come individuate dal P.S.R. 2007/2013;
Atteso che la vigente disciplina convenzionale dispone:
— che la semestralità di concorso regionale sulle rate di ammortamento è determinabile sulla base del tasso di
riferimento applicato al contratto di mutuo;
— che l’attualizzazione delle rimanenti semestralità, (art. 8 comma 5 lettera b) ha luogo sulla base del costo della
provvista indicato con D.M. per il mese nel quale matura l’obbligazione, e cioè alla data di scadenza della prima rata;
Atteso che gli importi, così come evidenziati nell’allegato “C”, parte integrante e sostanziale del presente atto,
relativi al presunto concorso sugli interessi da finanziare sono rispettosi dei limiti e condizioni di cui all’art. 3 del
Reg. n. 1535/2007 essendo inferiori a 7.500 euro nell’arco del triennio;
Considerato che sono stati espletati gli adempimenti previsti dall’art. 26 (dati amministrazione aperta);
Dato atto che l’impegno e liquidazione degli aiuti di che trattasi è rimandato a successivo atto a cura del dirigente
titolare della UPB 072006 da assumere al momento in cui l’operazione sarà effettivamente conclusa;
Considerato che con la sottoscrizione del presente atto se ne attesta la legittimità;
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1) di approvare ai sensi dell’art. 5, della L.R. 24 ottobre 1989, n. 34, la graduatoria delle richieste di finanziamento relativa al I semestre 2013 giudicate ammissibili, unita al presente atto quale allegato “A”;
2) di approvare l’allegato “B” relativo alle pratiche del I semestre 2013 oggetto di rinuncia, ovvero giudicate
negative o inammissibili;
3) di dare atto che la concessione ed erogazione delle agevolazioni in argomento è subordinata alla stipula del
mutuo con uno degli istituti di credito convenzionati e all’adozione di apposito atto di impegno a cura del dirigente
titolare della UPB 072006 da assumere al momento in cui l’operazione sarà effettivamente conclusa sulla base delle
risultanze della verifica del rendiconto trasmesso dall’Istituto di credito convenzionato;
4) di autorizzare le ditte indicate nell’allegato “C”, parte integrante e sostanziale del presente atto, a contrarre
un mutuo ai sensi della L.R. 34/89 con uno degli istituti di credito convenzionati;
5) di quantificare:
a) in complessivi € 122.423,12 l’importo dei mutui di cui all’allegato “C” riferito al valore dei fondi rustici
ammissibile a mutuo, dedotto dalla relazione tecnica economica estimativa;
27-11-2013
-
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
-
Serie Generale
-
51
N. 53
b) in complessivi € 23.933,24 l’importo presunto del concorso regionale riferito:
— quanto a € 1.018,97 alla prima semestralità dello stesso calcolata sulla base del tasso semestrale di riferimento
del 4,78 per cento in quanto in vigore nel mese di novembre 2013;
— quanto a € 22.914,27 al valore presunto delle rimanenti semestralità scontate alla data di scadenza della prima
rata e calcolate al costo della provvista annua indicata per il mese di novembre 2013 (3,60 per cento), cui
corrisponde il costo semestrale dell’1,18 per cento;
6) di precisare che il Servizio Agricoltura sostenibile e gestione procedure P.S.R. curerà tutti gli adempimenti
connessi con l’erogazione dei contributi assentiti a seguito del presente atto;
7) di disporre la pubblicazione del presente provvedimento nel Bollettino Ufficiale della Regione;
8) di dichiarare che l’atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 11 novembre 2013
Il dirigente
ROBERTO BERRETTA
ALLEGATO “A”
GRADUATORIA DELLE RICHIESTE DI FINANZIAMENTO PERVENUTE NEL
I SEMESTRE 2013, GIUDICATE AMMISSIBILI AI SENSI DELLA L.R. 24/10/1989, N.34
N°
ord.
N°
prati
ca
1
2
433
434
Richiedente
Moscetti Orietta
Katakov Sergyi
Comune di
residenza
Data
presentaz.
domanda
Montone PG)
Perugia
23/5/2013
26/6/2013
Protocollo
Priorità
73199 del 24/5/2013
90750 dell’1/7/2013
C
A
Ai sensi dell’art. 5, comma 2 della L.R. n.34/89, le domande assegnate ad una stessa
fascia di priorità sono collocate in graduatoria secondo l’ordine cronologico della loro
presentazione e, per le domande presentate nella stessa data, è prioritaria la minore età
del richiedente (o la media in caso di domanda presentata da più soggetti).
ALLEGATO “B”
RICHIESTE DI FINANZIAMENTO PERVENUTE NEL I SEMESTRE 2013, GIUDICATE
NEGATIVE, NON AMMISSIBILI O RINUNCIATE AI SENSI DELLA L.R. 24/10/1989, N.34
N°
N°
ord pratica
Richiedente
Comune di
residenza
Data
presentaz.
domanda
Protocollo
Motivazione
1
432
Bresciani Michela
Perugia
30/1/2013
14202 del 31/1/2013
Domanda non
ammissibile per
mancanza di requisiti
2
435
Pompili Maurizio
Spoleto (PG)
28/6/2013
92541 del 3/7/2013
Domanda rinunciata
dal richiedente
DEPRESSA/SVANTAGGIATA
Totale presunto
concorso regionale
Katakov Sergiy
Moscetti Orietta
2
1
TOTALI ALLEGATO C
formazione
arrotondamento
Scopo acquisti
ammessi al
finanziamento
Ditta richiedente
75.942,00
122.423,12
147.468,50
46.481,12
5
Autorizzato a mutuo
77.468,50
70.000,00
4
Richiesto
Importo
632,09
386,88
1.018,97
6
Semestralità presunta
di concorso regionale
22.914,27
14.214,24
8.700,03
7
Importo presunto
concorso regionale
attualizzato
TASSO SEMESTRALE DI ATTUALIZZAZIONE: 1,784085 COEFFICIENTE DI ATTUALIZZAZIONE DELLE 29 SEMESTRALITA': 22,4876911
23.933,24
14.846,33
9.086,91
8
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
TASSO SEMESTRALE C/REGIONE: 1,3918123
-
TASSO SEMESTRALE AGEVOLATO: 0,97029
ALLEGATO "C"
27-11-2013
TASSO GLOBALE SEMESTRALE: 2,3621023
TASSI APPLICATI ALL'OPERAZIONE AI FINI DELLA DETERMINAZIONE DELL'IMPORTO MASSIMO DEL CONCORSO REGIONALE:
ZONA DI APPARTENENZA DELL'IMPRESA AGRICOLA:
LEGGE REGIONALE 24 OTTOBRE 1989 N. 34 - MUTUI QUINDICENNALI A FAVORE DELLA PROPRIETA' COLTIVATRICE
SERVIZIO POLITICHE FAUNISTICHE E SERVIZI ALLE IMPRESE AGRICOLE
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE, UMANE E STRUMENTALI
GIUNTA REGIONALE
REGIONE UMBRIA
52
Serie Generale
N. 53
27-11-2013
-
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
-
Serie Generale
-
N. 53
53
DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE - SERVIZIO PREVENZIONE, SANITÀ VETERINARIA E
SICUREZZA ALIMENTARE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 12 novembre 2013, n. 8435.
Azienda agraria Spinetti Gianni - sede legale e sede stabilimento: borgo XXIV Maggio, 10 - S. Valentino - Marsciano
(PG). Rilascio riconoscimento stabilimento per scambi per la commercializzazione di pollame e uova da cova in ambito
comunitario ai sensi del D.P.R. 3 marzo 1993, n. 587 e successive modifiche ed integrazioni.
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Visto il D.P.R. 3 marzo 1993, n. 587 “Regolamento recante attuazione della Direttiva 90/539/CEE relativa alle
norme di polizia veterinaria per gli scambi intracomunitari e le importazioni in provenienza dai Paesi Terzi di
pollame e uova da cova” e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il D.L.vo 31 marzo 1998, n. 112 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la D.G.R. n. 1606 del 12 dicembre 2001 e successive modifiche ed integrazioni;
Vista la domanda presentata dalla “Azienda agraria Spinetti Gianni”, con sede legale in borgo XXIV Maggio, 10
- S. Valentino - Marsciano (PG), tendente ad ottenere il riconoscimento di idoneità del proprio stabilimento sito
in borgo XXIV Maggio, 10 - S. Valentino - Marsciano (PG) per la produzione di pollame e uova da cova della specie
Gallus Gallus;
Visto il parere favorevole dell’Az. Usl Umbria 1 - Servizio di Sanità animale competente per territorio, espresso
a seguito del sopralluogo effettuato presso l’azienda richiedente, nonché quello di questo Servizio Prevenzione,
sanità veterinaria e sicurezza alimentare;
Considerato che con la sottoscrizione del presente atto se ne attesta la legittimità;
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1. di riconoscere lo stabilimento sito in borgo XXIV Maggio, 10 - S. Valentino - Marsciano (PG) della ditta
“Azienda agraria Spinetti Gianni”, con sede legale in borgo XXIV Maggio, 10 - S. Valentino - Marsciano (PG),
idoneo agli scambi per la commercializzazione di pollame e uova da cova in ambito comunitario, ai sensi del D.P.R.
3 marzo 1993, n. 587 e successive modifiche ed integrazioni, con il seguente numero di riconoscimento:
IT027PG401
2. di stabilire che:
— la ditta è tenuta a comunicare alla Regione Umbria - Direzione regionale Salute e coesione sociale - Servizio
Prevenzione, sanità veterinaria e sicurezza alimentare, per il tramite dell’Az. USL Umbria 1 territorialmente
competente, eventuali variazioni della ragione sociale, delle strutture dello stabilimento e di ogni altro requisito di
legge;
— il presente riconoscimento potrà essere sospeso/revocato in qualunque momento in caso di inosservanza delle
norme vigenti;
— il presente atto deve essere reso in bollo;
3. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria;
4. di dichiarare che l’atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 12 novembre 2013
Il dirigente
MARIADONATA GIAIMO
DIREZIONE REGIONALE SALUTE, COESIONE SOCIALE - SERVIZIO PREVENZIONE, SANITÀ VETERINARIA E
SICUREZZA ALIMENTARE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 12 novembre 2013, n. 8436.
Ditta Agricola Claudio Pambuffetti - sede legale via Mezzetti, n. 7 - Foligno (PG) e impianto loc. Cerrete s.n.c. Montefalco (PG). Revoca riconoscimento condizionato rilasciato ai sensi Reg. CE 1069/2009 (n. ABP2506 BIOGP 2-3).
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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Vista la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Visto il Reg. CE n. 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio del 21 ottobre 2009 recante norme sanitarie
relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il
Reg. 1774/2002 e il Reg. UE 142/2011 della Commissione del 25 febbraio 2011 di applicazione del Reg. CE
n. 1069/2009;
Vista la determinazione dirigenziale n. 3336 del 13 maggio 2011 “Sicurezza alimentare regione Umbria - Registrazione e riconoscimento delle imprese del settore dei sottoprodotti di origine animale in applicazione dei
Regolamenti CE n. 1069/2009 e UE n. 142/2011 - indicazioni provvisorie”;
Vista la D.G.R. n. 1070 dell’11 settembre 2012 “Applicazione del Reg. 1069/2009 e del Reg. (UE) n. 142/2011 in
materia di sottoprodotti di origine animale e prodotti derivati non destinati al consumo umano. Sicurezza alimentare regione Umbria”;
Visto l’atto prot. 76080 del 16 maggio 2012 con il quale lo stabilimento sito loc. Cerrete snc - Montefalco (PG),
a seguito di istanza presentata dalla ditta Agricola Claudio Pambuffetti, è stato riconosciuto, in via condizionata,
ai sensi del Reg. CE 1069/2009 con il numero ABP2506 BIOGP 2-3 idoneo alla seguente attività:
— SEZ. VI - BIOGAS - art. 24 (1) (g) - Cat. 2-3 - unità di pastorizzazione presente - stallatico non trasformato
- sangue;
Vista la nota del 3 ottobre 2012 della Agricola Claudio Pambuffetti, trasmessa per il tramite della AUSL competente per territorio con prot. 50196 del 4 ottobre 2012, di comunicazione della non attivazione dell’impianto in
oggetto;
Vista la nota di codesto Servizio PEC 160352 del 30 ottobre 2012 di sospensione del riconoscimento condizionato
rilasciato ai sensi del Reg. CE 1069/2009, di cui al n. ABP2506 BIOGP 2-3;
Vista la nota prot. 111373/2013 del 10 ottobre 2013 del Servizio di Igiene degli allevamenti e delle produzioni
zootecniche dell’Az. USL Umbria 2 con la quale trasmette la richiesta della ditta di proroga del termine ultimo per
la riattivazione al 31 dicembre 2013 ed esprime il proprio parere favorevole;
Tenuto conto della D.G.R. 510/2010 con la quale si prevede che la riattivazione di un riconoscimento sospeso
deve avvenire entro 12 mesi dalla data dell’atto di sospensione, pena la revoca del riconoscimento;
Vista la nota prot. 129305 del 30 settembre 2013 della Regione Umbria Servizio Risorse idriche e rischio
idraulico “Trattamento sangue di categoria 2 in impianto per la produzione biogas e utilizzazione agronomica del
digestato - Comunicazioni”, acquisita agli atti di codesto Servizio;
Considerato che con la sottoscrizione del presente atto se ne attesta la legittimità;
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1. di revocare, per le motivazioni sopra esposte, il riconoscimento (già sospeso in data 30 ottobre 2012) rilasciato
ai sensi del Regolamento CE 1069/2009 all’impianto sito in loc. Cerrete snc - Montefalco (PG) della ditta Agricola
Claudio Pambuffetti con sede legale via Mezzetti, n. 7 - Foligno (PG) iscritta, nel Sistema Sintesi del Ministero della
Salute, con il numero ABP2506 BIOGP 2-3, per la seguente attività:
— SEZ. VI - BIOGAS - art. 24 (1) (g) - Cat. 2-3 - unità di pastorizzazione presente - stallatico non trasformato
- sangue;
2. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione;
3. di dichiarare che l’atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 12 novembre 2013
Il dirigente
MARIADONATA GIAIMO
DIREZIONE REGIONALE PROGRAMMAZIONE, INNOVAZIONE E COMPETITIVITÀ DELL’UMBRIA - SERVIZIO
POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE IMPRESE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 14 novembre 2013, n. 8537.
POR FESR 2007-2013 Asse I attività a3. Bando a sostegno delle nuove PMI innovative. Ammissione a contributo della
ditta G&G Italia s.r.l.
Visto
Vista
Vista
Vista
Visto
il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
il regolamento interno di questa Giunta;
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Serie Generale
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Visto il Regolamento (CE) n. 1080/2006 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale;
Visto il Regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale,
sul fondo sociale e sul fondo di coesione;
Vista la D.G.R. n. 1371 del 27 luglio 2007 avente ad oggetto: “Programma Operativo Regionale FERS 2007-2013.
Avvio procedure di attuazione” con la quale sono state ripartite le risorse tra i Servizi responsabili delle attività
del POR FESR;
Visto il POR FERS 2007-2013 per la Regione Umbria approvato con Decisione CE C (2007) 4621 del 4 ottobre
2007;
Visto l’Asse I del POR-FESR 2007-2013 “Innovazione ed economia della conoscenza” e in particolare l’attività
a.3 “Sostegno alla creazione di nuove imprese in settori ad alta innovazione tecnologica”;
Visti i criteri di selezione delle operazioni così come approvati dal Comitato di sorveglianza del POR FESR 20072013 nella seduta del 5 febbraio 2008 nel rispetto di quanto disposto all’art. 65, primo comma, lettera a) del Reg.
(CE) n. 1083/2006;
Vista la D.G.R. 18 giugno 2008, n. 691 avente ad oggetto: “POR FESR 2007-2013 Regione Umbria - Modifica ed
integrazione della D.G.R. del 27 luglio 2007, n. 1371, relativa alle procedure di attuazione del programma” con la
quale sono state assegnate le risorse alle attività del POR FESR per tutto il periodo di programmazione;
Vista la deliberazione della Giunta regionale dell’11 aprile 2011, n. 345, di adozione del Programma triennale
per la crescita, l’innovazione e la competitività del Sistema produttivo regionale, di cui all’art. 7 della L.R. 25/2008;
Vista la deliberazione del Consiglio regionale del 5 luglio 2011, n. 73 avente per oggetto: “Documento di indirizzo
pluriennale 2001/2013 per le politiche per lo sviluppo - art. 7 della legge regionale 23 dicembre 2008, n. 25 (norme
in materia di sviluppo, innovazione e competitività del sistema produttivo regionale);
Vista la deliberazione della Giunta regionale del 30 luglio 2012, n. 959, di preadozione del Programma annuale 2012
per la crescita, l’innovazione e la competitività del Sistema produttivo regionale, di cui all’art. 7 della L.R. 25/2008;
Vista la deliberazione della Giunta regionale dell’1 ottobre 2012, n. 1179, avente per oggetto “Approvazione
Programma annuale 2012 per la crescita, l’innovazione e la competitività del Sistema produttivo regionale”;
Vista la deliberazione della Giunta regionale del 19 dicembre 2012, n. 1686, avente per oggetto “Programma
annuale 2012 per la crescita, l’innovazione e la competitività del sistema produttivo regionale. Por FESR (20072013) Asse I attività a3 - Misure di sostegno alla competitività ed alla innovazione delle PMI. Linee guida per la
predisposizione del bando a sportello a sostegno delle start - up innovative”;
Preso atto che il Servizio “Politiche di sostegno alle imprese” è stato identificato responsabile dell’Attività a.3
“Sostegno alla creazione di nuove imprese in settori ad alta innovazione tecnologica” dell’Asse I del POR FESR
2007-2013;
Visto il Regolamento CE della Commissione del 15 dicembre 2006, n. 1998 relativo all’applicazione degli articoli
87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di importanza minore “de minimis” entrato in vigore a partire dal 1° gennaio 2007;
Ritenuto opportuno di precisare che per il bando in oggetto sono state assegnate risorse finanziarie del POR
FESR 2007-2013 pari ad € 1.000.000,00 a valere sul POR FESR 2007-2013 Asse I attività a3 “Sostegno alla
creazione di nuove imprese in settori ad alta innovazione tecnologica”;
Vista la D.D. n. 89 del 22 gennaio 2013 avente ad oggetto: “POR FESR 2007-2013 Asse I - attività a3. «Bando
a sostegno delle nuove PMI innovative». Approvazione” (come rettificata con determinazione dirigenziale 23 gennaio 2013, n. 110) pubblicato nel supplemento ordinario n. 5 al B.U.R. - Serie generale n. 5 del 30 gennaio 2013;
Considerato che la procedura di selezione dei progetti proposti sarà una procedura valutativa a sportello, ai sensi
dell’art. 5 del D.Lgs. 123/98 e successive modifiche ed integrazioni, con partecipazione dell’impresa, come meglio
specificato nell’art. 10 del bando;
Vista la determinazione direttoriale. n. 1176 del 4 marzo 2013 con la quale si è provveduto alla nomina del
Comitato tecnico di valutazione che effettuerà l’istruttoria tecnico-valutativa;
Vista la domanda a valere sul bando di cui all’oggetto, inviata tramite pec dall’impresa G&G Italia s.r.l. di Bastia
Umbra ed acquisita con prot. 0133342 del 7 ottobre 2013;
Considerato che il Servizio Politiche di sostegno alle imprese ha verificato, attraverso l’istruttoria formale, la
completezza della documentazione presentata e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità in ordine ai requisiti oggettivi e soggettivi secondo quanto previsto dall’art. 3 del bando;
Considerato che a seguito del ricevimento della domanda di agevolazione e alla conseguente verifica formale, il
Servizio Politiche di sostegno alle imprese ha provveduto a convocare il legale rappresentante della ditta G&G
Italia s.r.l., sig. Guido Giammarioli, con lettera del 21 ottobre 2013, prot. 141784, per illustrare il progetto il cui
titolo è “Nuove tecnologie di produzione per prodotti alimentari di qualità” al Comitato tecnico di valutazione, così
come previsto dal bando;
Visto che il Comitato tecnico di valutazione al termine della seduta di cui sopra svoltasi in data 5 novembre 2013
presso gli uffici regionali, preso atto delle risultanze dell’istruttoria formale, ha valutato la sussistenza delle condizioni di ammissibilità di cui all’art. 4 del bando (istruttoria tecnico - valutativa) e quindi ha ritenuto di ammettere
a contributo la ditta G&G Italia s.r.l. per un importo complessivo di € 61.600,00 a fronte di un investimento
complessivo ammissibile di € 154.000,00 escluso l’IVA (vedi scheda tecnica allegata);
Considerato che l’erogazione del contributo concesso a favore della G&G Italia s.r.l. verrà effettuato secondo le
modalità previste dagli art. 17 e 18 del bando in oggetto;
Ritenuto di rinviare a successivo atto l’assunzione dell’impegno contabile che avverrà a cura del Servizio Politiche di sostegno alle imprese;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
Visto la regolarità del DURC rilasciato da INPS ed INAIL in data 22 ottobre 2013, ai sensi del D.L. n. 69/2013,
art. 31 (convertito da L. n. 98/2013).
Considerato che con la sottoscrizione del presente atto se ne attesta la legittimità;
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1. di approvare le risultanze istruttorie del Comitato tecnico di valutazione;
2. di ammettere al contributo relativo al POR FESR 2007-2013 Asse I attività a3 “Bando a sostegno delle nuove
PMI innovative” la ditta G&G Italia s.r.l. di Bastia Umbra (P. IVA 03178320549) - via dei Carpini, n.4 - per un
importo di € 61.600,00 a fronte di una spesa complessiva di € 154.000,00 escluso IVA (come meglio specificato
nell’allegata “scheda tecnica” che è parte integrante del presente atto);
3. di comunicare all’impresa l’ammissibilità del progetto presentato ed inviare la relativa scheda tecnica;
4. di dare atto che si procede alla pubblicazione del presente atto sul sito internet della Regione Umbria per gli
adempimenti previsti dall’art. 26 del D.Lgs. 33/2013;
5. di dichiarare, pertanto, che l’atto acquista efficacia con la pubblicazione nel sito istituzionale ai sensi dell’art. 26 del D.Lgs. 33/2013;
6. di precisare che il beneficiario del presente atto non è soggetto agli obblighi di pubblicazione di cui all’art. 22
del D.Lgs. 33/2013;
7. di pubblicare la determinazione dirigenziale di ammissione a contributo di G&G Italia s.r.l. (e non l’allegata
scheda tecnica) nel Bollettino Ufficiale della Regione e nella pagina tematica sviluppo economico (www.sviluppoeconomico.regione.umbria.it);
8. di rinviare a successivo atto l’assunzione dell’impegno contabile che avverrà a cura del Servizio Politiche di
sostegno alle imprese;
9. di dichiarare che l’atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 14 novembre 2013
Il dirigente
DANIELA TOCCACELO
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO POLITICHE PER L’INNOVAZIONE E FITOSANITARIE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 14 novembre
2013, n. 8541.
D.D. n. 8366 dell’8 novembre 2013 concernente: “Piano di azione relativo alla lotta contro il parassita da quarantena
Diabrotica virgifera virgifera Le Conte per l’anno 2014”. Precisazione.
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Vista la determinazione dirigenziale n. 8366 dell’8 novembre 2013 avente per oggetto: “Piano di azione relativo
alla lotta contro il parassita da quarantena Diabrotica virgifera virgifera Le Conte per l’anno 2014”;
Atteso che i dati numerici di cui all’allegato n. 4 del suddetto provvedimento si riferiscono a fogli catastali;
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1) di precisare che nell’allegato 4) di cui alla D.D. n. 8366 dell’8 novembre 2013 concernente: “Piano di azione
relativo alla lotta contro il parassita da quarantena Diabrotica virgifera virgifera Le Conte per l’anno 2014” i dati
numerici riportati si riferiscono ai fogli catastali;
2) di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria e nel sito internet della Regione
nella parte riguardante il Servizio fitosanitario regionale dell’ area tematica Agricoltura;
3) di dichiarare che l’atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 14 novembre 2013
Il dirigente
PAOLO PERGOLARI
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
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DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO ATTIVITÀ LEGISLATIVA E SEGRETERIA DELLA GIUNTA REGIONALE - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE
14 novembre 2013, n. 8584.
Associazione “Piccoli Fratelli del Vangelo del Padre De Foucauld” con sede in Spello (PG). Presa d’atto delle modifiche
statutarie e conferma dell’iscrizione al Registro regionale del volontariato.
Omissis
IL DIRIGENTE
DETERMINA
Per quanto alle premesse, che qui di seguito si hanno e danno come integralmente riportate:
1. di prendere atto dello Statuto dell’Associazione “Piccoli Fratelli del Vangelo del Padre De Foucauld”, con sede
in Spello (PG) - via Montepiano, n. 1, approvato dall’assemblea straordinaria dei soci in data 30 ottobre 2013,
confermando contestualmente l’iscrizione dell’Associazione in questione nel Registro regionale delle organizzazioni
del volontariato, Settore Attività sociali, al n. 379;
2. l’atto sopra esteso è immediatamente efficace;
3. la presente determinazione sarà pubblicata per estratto nel Bollettino Ufficiale della Regione.
Perugia, lì 14 novembre 2013
Il dirigente
CATIA BERTINELLI
DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO AGRICOLTURA SOSTENIBILE E GESTIONE PROCEDURE P.S.R. - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 14 novembre 2013, n. 8585.
Programma di Sviluppo Rurale per l’Umbria 2007-2013. Campagna 2013. Misura 214 - Azione C2 “Conservazione dei
prati-permanenti e pascoli”. Graduatoria provvisoria di merito.
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Visto il Programma di Sviluppo Rurale della Regione Umbria 200-2013, approvato dalla Commissione europea
con atto C (2007) 6011 del 29 novembre 2007, così come rettificato in data 7 febbraio 2008 con Decisione C (2008)
n. 552;
Vista la circolare AGEA n. 39/2012 riguardanti le norme applicative generali per la presentazione, il controllo
ed il pagamento delle domande per superfici ai sensi del Reg. (CE) 1698/2005 per la Campagna 2013, che comprende anche le Misure 214 Azione C2;
Vista la determinazione dirigenziale della Regione Umbria n. 1976/2013, riguardante l’avviso pubblico relativo
alle procedure per la presentazione e l’istruttoria delle domande di aiuto per la campagna 2013 di cui alla Misura
214 Azione C2 del PSR;
Tenuto conto che l’istruttoria della Misura in oggetto è ricompresa tra le competenze del Servizio Agricoltura
sostenibile e gestione procedure PSR, così come istituito con D.G.R. 1149/2013 - Sezione Portale Umbria del SIN,
Rapporti con AGEA e Normative per le zone svantaggiate;
Considerato che la metodologia adottata per la gestione della campagna 2013 del PSR 2007-2013 prevede che
la presentazione delle domande sia effettuata attraverso il portale SIAN (Sistema Informativo Agricolo Nazionale)
e che per ciascuna domanda si provveda poi alla compilazione di una corrispondente sezione regionale, utilizzando
per questo le procedure informatiche disponibili nel SIAR (Sistema Informativo Agricolo Regionale);
Ricordato che la metodologia operativa concordata tra AGEA e Regione Umbria prevede che l’istruttoria delle
domande della Misura 214 Azione C2 venga effettuata utilizzando le procedure informatiche del Sistema Informativo Agricolo Regionale (SIAR) sulla banca dati fornita da AGEA contenenti i dati delle domande di aiuto;
Tenuto conto che, a seguito di accordi intercorsi tra Regione Umbria ed AGEA, i dati della liquidazione derivanti
dall’istruttoria del SIAR vengono poi inseriti nel SIAN mediante l’apposita funzione disponibile nel sistema;
Ricordato che la gestione del SIAR viene assicurata dalla Regione Umbria - Direzione regionale Risorsa Umbria,
federalismo, risorse finanziarie, umane e strumentali - Area di coordinamento Agricoltura, cultura e turismoServizio Agricoltura sostenibile e gestione procedure PSR;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
Considerato che AGEA ha trasmesso alla Regione Umbria la banca dati relativa alle domande di aiuto della
Misura 214 - Azione C2 “Conservazione dei prati-permanenti e pascoli” compilate nel portale del SIAN per l’annualità 2013;
Tenuto conto che tale banca dati attiene complessivamente n. 6 domande di aiuto;
Considerato che con D.D. n. 7236 del 2 ottobre 2013 la Regione Umbria ha aperto a far data dal giorno 2 ottobre
2013 il procedimento amministrativo relativo all’istruttoria delle domande di aiuto e pagamento relative alle misure
a superficie del Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 per l’annualità 2013, tra le quali quelle presentate a
valere per la misura 214, Azione C2, con esclusione di quelle ricomprese nel campione da sottoporre a controllo
in loco;
Vista la determinazione dirigenziale n. 8170/2013 con la quale il procedimento istruttorio delle domande di aiuto
della campagna 2013 è stato sospeso fino al 29 ottobre 2013, per l’assenza dei dati delle n. 842 domande di aiuto
inserite nel campione, fatto questo che non consentiva l’elaborazione delle graduatorie;
Preso atto che, con riferimento alle domande di aiuto ricomprese nel campione, i dati acquisiti successivamente
attengono quanto richiesto dall’azienda e non quanto determinato dal SIGC di AGEA, e sono quindi da intendersi
come provvisori e suscettibili di modifiche;
Vista la propria determinazione dirigenziale n. 8430/2013 con la quale, così come previsto dall’art. 17 della
determinazione dirigenziale della Regione Umbria n. 1976/2013, con riferimento all’Azione C2 della Misura 214
della annualità 2013 del PSR 2007/2013 sono stati definiti gli elenchi delle n. 6 domande di aiuto ammissibili e
delle n. 0 domande di aiuto non ammissibili;
Ricordato che con lo stesso atto è stato attestato che l’ammissibilità delle domande è da intendersi con riserva
nelle more del completamento del procedimento istruttorio ancora in corso, conseguente anche alle anomalie
tuttora presenti nel portale del SIAN e agli esuberi particellari che possono comportare da parte di AGEA un
ricalcalo dell’esito per la superficie a premio, e che non rendono quindi individuabile con esattezza la superficie
ammissibile a premio;
Tenuto conto che, nonostante il procedimento istruttorio non sia ancora concluso, si ravvisa l’esigenza di procedere alla predisposizione della graduatoria generale di merito delle domande di aiuto prevista dall’art. 17 del
bando regionale, al fine di una prima individuazione delle risorse economiche da destinare alla liquidazione delle
domande pervenute;
Ricordato che già con la determinazione dirigenziale n. 8430/2013 sopra citata è stato attestato che nel caso
in cui si fosse dovuto procedere all’elaborazione della graduatoria prima del completamento del procedimento
istruttorio in corso, la stessa avrebbe avuto carattere di provvisorietà in quanto determinata, per una parte dei
beneficiari, sulla scorta delle dichiarazioni indicate in domanda, e che pertanto la stessa graduatoria sarebbe
rimasta subordinata alla positiva conclusione dell’istruttoria volta ad accertare la veridicità di tali dichiarazioni;
Tenuto conto che qualora dovessero poi emergere discordanze tra quanto accertato dall’istruttoria e quanto
indicato nella domanda, fatta salva l’applicazione delle norme penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000,
si procederà alla esclusione della domanda di aiuto o alla riduzione degli importi accordati, a seconda della natura
dell’infrazione rilevata;
Vista la graduatoria allegata al presente atto di cui costituisce parte integrante (Allegato 1) relativa alle n. 6
domande di aiuto dell’Azione C2 della Misura 214 dichiarate ammissibili con la determinazione dirigenziale
n. 8430/2013 sopra citata;
Tenuto conto che al completamento del procedimento istruttorio si procederà all’aggiornamento della graduatoria approvata con il presente atto;
Ravvisata l’opportunità di procedere alla pubblicazione nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria della graduatoria di merito delle domande di aiuto relative all’Azione C2 Misura 214 - anno 2013, ancorché provvisoria
come già evidenziato;
Considerato che con la sottoscrizione del presente atto se ne attesta la legittimità;
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1. di recepire tutto quanto dichiarato nelle premesse che formano parte integrante e sostanziale del presente atto;
2. di approvare la proposta di graduatoria allegata al presente atto di cui costituisce parte integrante (Allegato 1)
relativa alle n. 6 domande di aiuto della campagna 2013 dell’Azione C2 della Misura 214 del PSR 2007-2013,
dichiarate ammissibili con la determinazione dirigenziale n. 8430/2013;
3. di attestare che la suddetta graduatoria è stata elaborata applicando le modalità previste dalla determinazione
dirigenziale della Regione Umbria n. 1976/2013 e successive modificazioni;
4. di attestare che, come già indicato con la determinazione dirigenziale n. 8430/2013, non essendo ancora
concluso il procedimento istruttorio, la proposta di graduatoria approvata con il presente provvedimento ha
carattere di provvisorietà in quanto determinata, per una parte delle domande, sulla scorta delle dichiarazioni
indicate in domanda e che pertanto la stessa graduatoria rimane subordinata alla positiva conclusione dell’istruttoria volta ad accertare la veridicità di tali dichiarazioni;
5. di attestare che qualora dovessero poi emergere discordanze tra quanto dichiarato in domanda e quanto
accertato dall’istruttoria, fatta salva l’applicazione delle norme penali previste dall’art. 76 del D.P.R. n. 445/2000,
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
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si procederà all’esclusione della domanda di aiuto o alla riduzione dell’importo accordato, a seconda della natura
dell’infrazione rilevata;
6. di pubblicare il presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria;
7. di dichiarare che il presente atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 14 novembre 2013
Il dirigente
SANDRO MARCUGINI
34710307082
34710507087
34710227595
34710406025
34710768168
34710950089
1
2
3
4
5
6
G=superficie a premio
NO
SI
SI
SI
SI
SI
E
G
--
312,43
(€.)
4.605,54
368,18
662,82
305,34
591,18
2.365,61
F=età
7,3635
13,2564
6,1067
11,8235
47,3121
6,2485
TOTALE
0
44
36
34
56
44
F
-- E=persona fisica
0
0
0
0
130
130
TOTALE
D=partecipazione progetto d'area
0
0
0
0
0
0
D
Pagina 1 di 1
4.605,54
4.237,36
3.574,54
3.269,21
2.678,03
312,43
(€.)
Cumulato
-
C=sup. premio Natura 2000 --
0
0
0
0
0
0
C
Importo
Serie Generale
--
0
0
0
0
0
0
B
Priorità
-
B=sup. premio ZVN
0
0
0
0
130
130
A
P U N T E G G I O
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
--
AZ. AGR. CALANDRINI MARIO E BAZZUCCHI GRAZIELLA SS
MELCHIORRI REMO
MICU LUMINITA-VOICHITA
PETTINARI MATTEO
DI PORZIO DOMENICO
PERUGINI MASSIMILIANO
Denominazione Ditta
Graduatoria provvisoria delle domande di aiuto
Allegato 1
-
SI
Campione
CAMPAGNA 2013
MISURA 214 - Azione C2) - Conservazione dei prati-permanenti e pascoli
---
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A=sup. premio zone problemi sviluppo
Domanda
Posizione
SIGPA
P.S.R. 2007-2013
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
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DIREZIONE REGIONALE RISORSA UMBRIA. FEDERALISMO, RISORSE FINANZIARIE E STRUMENTALI - SERVIZIO SISTEMI NATURALISTICI E ZOOTECNIA - DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE 15 novembre 2013, n. 8594.
Regolamento CE n. 1198/2006 - Fondo Europeo della Pesca (FEP) - Programma Operativo 2007/2013 - Avviso pubblico approvato con D.D. 25 febbraio 2011, n. 1151 - Determinazioni.
Visto il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 1 febbraio 2005, n. 2 e i successivi regolamenti di organizzazione, attuativi della stessa;
Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241 e sue successive modifiche ed integrazioni;
Vista la legge regionale 9 agosto 1991, n. 21;
Visto il regolamento interno di questa Giunta;
Visto il Regolamento (CE) 1198/2006 del Consiglio del 27 luglio 2006, relativo al Fondo europeo per la pesca
(FEP) per il periodo di programmazione 2007-2013;
Visto il Regolamento (CE) 498/2007 della Commissione del 26 marzo 2007, recante modalità di applicazione del
Regolamento (CE) 1198/2006 del Consiglio relativo al Fondo europeo per la pesca;
Visto il Programma strategico nazionale che descrive gli aspetti della politica comune della pesca e che
individua le priorità, gli obiettivi e le risorse finanziarie pubbliche ritenute necessarie per l’attuazione del programma stesso;
Visto il Programma Operativo (P.O.) relativo all’intervento comunitario del Fondo Europeo per la pesca (FEP)
in Italia nel periodo di programmazione 2007- 2013, approvato con Decisione della Commissione europea C(2007)
6792 del 19 dicembre 2007 e s.m. e i.;
Considerato che il P.O., al fine di regolare i rapporti tra lo Stato (Ministero per le Politiche agricole, alimentari
e forestali) e le Regioni (Organismi intermedi) per la gestione del Programma FEP, prevede l’istituzione di una
Cabina di regia nonché la stipula di un apposito accordo multiregionale;
Visto il decreto del capo del Dipartimento delle Politiche europee e internazionali - Direzione generale della Pesca
marittima e dell’acquacoltura n. 576/2008 con il quale è stata istituita la citata cabina di regia, composta da
rappresentanti di ogni Regione e del Ministero per le politiche agricole, alimentari e forestali (Mi.P.A.A.F.), allo
scopo di:
— garantire una coerente ed omogenea esecuzione delle misure previste dal Programma operativo;
— evitare sovrapposizioni e duplicazioni di intervento nel caso di misure a regia nazionale e regionale;
— eliminare potenziali distorsioni in sede di attuazione;
Visto l’accordo multiregionale stipulato tra Mi.P.A.A.F. - Direzione generale della Pesca e dell’acquacoltura e gli
organismi intermedi, approvato in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le
Province autonome nella seduta del 18 settembre 2008, che definisce, tra l’altro, le funzioni svolte dalla citata
cabina di regia;
Considerato che la cabina di regia ha elaborato una prima parte di documenti necessari ad assicurare una
corretta ed uniforme attuazione della programmazione FEP 2007-2013 sul territorio nazionale;
Considerato che detti documenti sono stati sottoposti all’esame della Conferenza Stato-Regioni e successivamente
approvati con atti ministeriali come di seguito indicato:
— criteri di selezione per la concessione degli aiuti, ai sensi dell’art. 65, lett. a) del Reg. (CE) n. 1198/2006,
approvati dal comitato di sorveglianza in data 5 giugno 2008 e s.m. e i.;
— criteri di ammissibilità per la concessione degli aiuti, approvati con decreto del MIPAAF n. 593 del 24 ottobre
2008 e s.m. e i.;
— linee guida per la determinazione delle spese ammissibili del Programma FEP 2007-2013, approvate con
decreto del Mi.P.A.A.F. n. 601/2008 e s.m. e i.;
— bozze dei bandi, per l’attuazione delle misure a gestione regionale, tra qui quelle attivate dalla Regione
Umbria come segue:
• mis. 2.1, sottomisura 1 - Investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura (artt. 28 e 29 Reg. CE 1198/2006),
approvato con decreto del Mi.P.A.A.F. n. 593/08;
• mis. 2.2 - Pesca nelle acque interne (art. 33, Reg. CE 1198/2006), approvato con decreto del Mi.P.A.A.F. n. 612/
2008;
• mis. 2.3 - Investimenti nei settori della trasformazione e della commercializzazione (artt. 34 e 35 Reg. CE
n. 1198/2006), approvato con decreto del Mi.P.A.A.F. n. 593/08;
• mis. 3.1 - Azioni collettive (art. 37, Reg. CE n. 1198/2006), approvato con decreto del Mi.P.A.A.F. n. 29/2009;
• mis. 3.4 - Sviluppo di nuovi mercati e campagne rivolte ai consumatori (art. 40 Reg. CE n. 1198/2006),
approvato con decreto del Mi.P.A.A.F. n. 10/2009;
Con D.D. 25 febbraio 2011, n. 1151 è stato approvato l’avviso di evidenza pubblica per la concessione di
contributi a valere sulle misure di cui sopra, per gli anni 2011-2012-2013;
Il bando prevede che la presentazione delle domande di contributo avvenga secondo la procedura a “sportello”,
definendo, per ciascuna delle misure attivate, due scadenze annuali (31 marzo-30 settembre) ai fini dell’approvazione delle graduatorie e concessione del contributo, per le domande presentate entro ciascuna delle scadenze di
cui sopra;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
Sulla base dei fondi disponibili per ogni anno di attuazione del bando e per ciascuna delle misure attivate, è stato
previsto un massimale di spesa ammissibile;
Pertanto gli importi di spesa previsti in alcune domande di contributo presentate nel corso del 2013 a valere sulle
misure: “Investimenti produttivi nel settore dell’acquacoltura” (codice misura “AC”) e “Investimenti nei settori della
trasformazione e commercializzazione” (codice misura “TR”), devono essere ricondotti a tali massimali come di
seguito specificato:
Importo spesa
ricondotto al
massimale
previsto
codice
domanda
Scadenza
presentazion
e domande
Importo
spesa
richiesto
06/TR/13
31 marzo
151.747,15
60.698,86
120.000,00
48.000,00
ammessa
07/TR/13
30 settembre
140.026,94
56.010,78
120.000,00
48.000,00
ammessa
Totali
291.774,09
116.709,64
240.000,00
96.000,00
433.791,88
173.516,75
120.000,00
48.000,00
02/AC/13
30 settembre
Contributo
(40%)
Contributo
(40%)
Stato
domanda
In
istruttoria
Considerato che le disponibilità finanziarie previste dal bando per le due misure di cui trattasi, sono ampiamente
sufficienti per il totale finanziamento della spesa richiesta nelle domande riportate nella tabella che precede (di
seguito indicate come domande);
Considerato che il massimale di spesa previsto dal bando è stato introdotto nell’ottica di assicurare un livello
minimo di ripartizione delle limitate disponibilità finanziarie, nel caso di presentazione di più richieste di contributo. Tale situazione risulta non essersi verificata stante la scarsa propensione all’effettuazione di investimenti da
parte degli operatori del settore che risentono della più generale situazione di crisi economica in atto;
Considerato altresì che il totale finanziamento delle domande non arreca danno a potenziali beneficiari, essendo
scaduto il termine ultimo per la presentazione delle istanze di contributo (30 settembre 2013);
Nel rispetto del principio di imparzialità, efficacia e trasparenza ed al fine di evitare il recupero automatico in
attuazione della regola dell’n+2 prevista dal Reg. Ce 1198/2006, è interesse della Regione ottimizzare l’utilizzo dei
fondi previsti dal bando a favore degli imprenditori che intendono investire per un miglioramento strutturale delle
proprie aziende;
Tutto ciò premesso si propone di modificare il bando di cui all’oggetto come segue:
— all’art. 24 (entità dell’aiuto), secondo capoverso:
eliminare: “L’importo massimo ammissibile a finanziamento per ciascuna domanda è fissato in euro 120.000,00”;
— all’art. 42 (entità dell’aiuto), secondo capoverso:
eliminare: “L’importo massimo ammissibile a finanziamento per ciascuna domanda è fissato in euro 120.000,00”;
Vista la legge regionale 28 febbraio 2000, n. 13;
Vista la D.G.R. 7 dicembre 2005, n. 2109 che ha attivato la contabilità analitica ex art. 94 e 97 della L.R.
n. 13/2000;
Vista la legge regionale n. 9 del 9 aprile 2013 di approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario
2013;
Vista la legge regionale n. 18 del 25 settembre 2013 di assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2013;
Vista la D.G.R. n. 1068 del 30 settembre 2013: “Bilancio di direzione assestato per l’esercizio finanziario 2013
ai sensi della L.R. n. 13 del 28 febbraio 2000”;
Vista la deliberazione di Giunta regionale n. 1896 del 23 dicembre 2009 con cui sono state adottate dalla Giunta
regionale le misure organizzative per garantire il tempestivo pagamento delle somme dovute dalla Regione Umbria
per somministrazioni, forniture ed appalti ai sensi del decreto legge 1 luglio 2009, n. 78, convertito con modifiche
in legge 3 agosto 2009, n. 102 (decreto anticrisi 2009);
Considerato che con la sottoscrizione del presente atto se ne attesta la legittimità;
IL DIRIGENTE
DETERMINA
1. di modificare l’avviso pubblico approvato con D.D. 25 febbraio 2011, n. 1151. “Regolamento CE n. 1198/2006
- Fondo Europeo per la Pesca (FEP), Programma Operativo 2007/2013. D.G.R. n. 98/2011 e s.m. e i. Avviso
pubblico relativo alla definizione delle norme procedurali per la concessione degli aiuti”, come segue:
— all’art. 24 (entità dell’aiuto), secondo capoverso:
eliminare: “L’importo massimo ammissibile a finanziamento per ciascuna domanda è fissato in euro 120.000,00”;
— all’art. 42 (entità dell’aiuto), secondo capoverso:
eliminare: “L’importo massimo ammissibile a finanziamento per ciascuna domanda è fissato in euro 120.000,00”;
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
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2. di disporre la pubblicazione del presente atto nel Bollettino Ufficiale della Regione Umbria e nel sito ufficiale
della Regione Umbria;
3. di dichiarare che l’atto è immediatamente efficace.
Perugia, lì 15 novembre 2013
Il dirigente
PAOLO PAPA
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
PARTE SECONDA
L E G G I
E
D E C R E T I
D E L L O
CORTE COSTITUZIONALE
Sentenza n. 259 - anno 2013.
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
LA CORTE COSTITUZIONALE
composta dai signori:
— Gaetano SILVESTRI
— Luigi MAZZELLA
— Sabino CASSESE
— Giuseppe TESAURO
— Paolo Maria NAPOLITANO
— Giuseppe FRIGO
— Alessandro CRISCUOLO
— Paolo GROSSI
— Giorgio LATTANZI
— Aldo CAROSI
— Marta CARTABIA
— Sergio MATTARELLA
— Mario Rosario MORELLI
— Giancarlo CORAGGIO
— Giuliano AMATO
ha pronunciato la seguente
Presidente
Giudice
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
»
S T A T O
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N. 53
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
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SENTENZA
nel giudizio di legittimità costituzionale dell’art. 10, commi 1 e 2, della legge della Regione Umbria 19 ottobre
2012, n. 16 (Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del crimine
organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Integrazione alla legge regionale 14 ottobre 2008, n. 13 recante disposizioni relative alla promozione del sistema integrato di
sicurezza urbana ed alle politiche per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini - abrogazione della legge regionale
19 giugno 2002, n. 12), promosso dal Presidente del Consiglio dei ministri con ricorso notificato il 18-21 dicembre
2012, depositato in cancelleria il 24 dicembre 2012 ed iscritto al n. 195 del registro ricorsi 2012.
Udito nell’udienza pubblica dell’8 ottobre 2013 il Giudice relatore Alessandro Criscuolo;
udito l’avvocato dello Stato Massimo Salvatorelli per il Presidente del Consiglio dei ministri.
Ritenuto in fatto
1.- Con ricorso notificato, a mezzo del servizio postale, il 18-21 dicembre 2012 e depositato il successivo 24 dicembre (r.r. n. 195 del 2012), il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello
Stato, ha promosso, in riferimento all’art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, questioni di legittimità
costituzionale dell’art. 10, commi 1 e 2, della legge della Regione Umbria 19 ottobre 2012, n. 16 (Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso,
nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Integrazione alla legge regionale
14 ottobre 2008, n. 13 recante disposizioni relative alla promozione del sistema integrato di sicurezza urbana ed alle
politiche per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini - abrogazione della legge regionale 19 giugno 2002, n. 12).
2.- Dopo aver riportato il contenuto delle disposizioni censurate, il Presidente del Consiglio dei ministri osserva
che la normativa regionale ha inciso nella fase di individuazione di soggetti privati destinatari di provvedimenti pubblici
ampliativi della loro sfera soggettiva introducendo, per determinati casi, una limitazione legale a monte nella possibilità
di scelta tra i soggetti, privilegiandone alcuni (per ragioni sicuramente commendevoli e in linea astratta conformi ad
altre disposizioni contenute in leggi statali).
Ad avviso del ricorrente, così operando, il legislatore regionale avrebbe violato la propria sfera di attribuzioni,
in quanto, pur essendo precisato all’art. 1 della detta legge che la materia è regolamentata «in armonia con i principi
costituzionali» e «nel rispetto delle competenze dello Stato», con la norma impugnata sarebbe disciplinato un settore
rimesso, ai sensi dell’art. 117, secondo comma, lettera e), Cost., alla legislazione esclusiva dello Stato.
Infatti, secondo la difesa statale, non si potrebbe porre in dubbio che - come lo stesso comma 1 dell’art. 10 chiarisce attraverso un generico riferimento al “codice dei contratti” - le disposizioni impugnate, regolando la materia della
scelta del contraente e della concessione di finanziamenti pubblici da parte della pubblica amministrazione, andrebbero
ad incidere nel campo dell’intervento diretto o indiretto dello Stato nell’attività economica.
Si tratterebbe di materia nella quale sarebbe prioritaria la tutela della concorrenza, che non potrebbe essere alterata
a pena d’incorrere in violazione di norme nazionali e sovranazionali.
Il ricorrente sottolinea come la delicatezza del settore abbia indotto il legislatore costituzionale a concentrare in
capo allo Stato le relative competenze legislative, anche al fine di scongiurare una possibile disparità di trattamento sul
territorio nazionale.
Esse sarebbero sottratte alle Regioni in forza della espressa indicazione contenuta nell’art. 117, secondo comma,
lettera e), Cost., che rimette, tra le altre materie, anche la «tutela della concorrenza» alla competenza esclusiva statale.
Il Presidente del Consiglio dei ministri osserva come tale principio sia ribadito proprio dal richiamato decreto
legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle
direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE), il cui art. 4, comma 3, stabilisce: «Le regioni, nel rispetto dell’articolo 117,
comma secondo, della Costituzione, non possono prevedere una disciplina diversa da quella del presente codice in
relazione: alla qualificazione e selezione dei concorrenti; alle procedure di affidamento, esclusi i profili di organizzazione amministrativa; ai criteri di aggiudicazione; al subappalto; ai poteri di vigilanza sul mercato degli appalti affidati
all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture; alle attività di progettazione e ai piani di
sicurezza; alla stipulazione e all’esecuzione dei contratti, ivi compresi direzione dell’esecuzione, direzione dei lavori,
contabilità e collaudo, ad eccezione dei profili di organizzazione e contabilità amministrative; al contenzioso. Resta
ferma la competenza esclusiva dello Stato a disciplinare i contratti relativi alla tutela dei beni culturali, i contratti nel
settore della difesa, i contratti segretati o che esigono particolari misure di sicurezza relativi a lavori, servizi, forniture».
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BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE UMBRIA
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Serie Generale
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N. 53
Il ricorrente ricorda che la citata norma è stata impugnata dinanzi alla Corte costituzionale da più Regioni le quali
dubitavano della legittimità di una disciplina che poneva, con legge statale, una normativa di dettaglio in materie rientranti - secondo l’ipotesi ricostruttiva - nella competenza regionale; e rimarca che la Corte costituzionale, nell’affermare
la legittimità costituzionale della norma per la parte che qui interessa, ha sottolineato che è necessario «assicurare
l’adozione di uniformi procedure di evidenza pubblica nella scelta del contraente, idonee a garantire, in particolare, il
rispetto dei principi di parità di trattamento, di non discriminazione, di proporzionalità e di trasparenza».
Il Presidente del Consiglio osserva che la Corte, inoltre, ha precisato che «la nozione comunitaria di concorrenza,
che viene in rilievo in questa sede e che si riflette su quella di cui all’art. 117, secondo comma, lettera e), Cost., è definita come concorrenza “per” il mercato, la quale impone che il contraente venga scelto mediante procedure di garanzia
che assicurino il rispetto dei valori comunitari e costituzionali sopra indicati» (sentenza n. 401 del 2007); ed aggiunge
che la Corte ha anche affermato che la tutela della concorrenza ha «natura trasversale, non presentando i caratteri di una
materia di estensione certa, ma quelli di una funzione esercitabile sui più diversi oggetti (sentenza numero 14 del 2004;
si vedano, altresì, le sentenze numeri 29 del 2006; 336 del 2005 e 272 del 2004). Nello specifico settore degli appalti
deve, però, ritenersi che la interferenza con competenze regionali si atteggia in modo peculiare, non realizzandosi normalmente un intreccio in senso stretto con ambiti materiali di pertinenza regionale, bensì la prevalenza della disciplina
statale su ogni altra fonte normativa. Ne consegue che la fase della procedura di evidenza pubblica, riconducibile alla
tutela della concorrenza, potrà essere interamente disciplinata [...] dal legislatore statale» (medesima sentenza n. 401
del 2007).
Alla luce dei suddetti principi, il ricorrente ritiene che le disposizioni impugnate siano invasive della competenza statale, in quanto - a prescindere dalle finalità perseguite e dai mezzi a tal fine utilizzati - regolerebbero per la
sola Regione Umbria una materia il cui assetto sarebbe rimesso unicamente allo Stato, ai sensi dell’art. 117, secondo
comma, lettera e), Cost.
Sulla base di tali rilievi, sempre secondo il ricorrente, andrebbe dichiarata l’illegittimità costituzionale della normativa censurata.
3.- La Regione Umbria non ha svolto attività difensiva.
Considerato in diritto
1.- Il Presidente del Consiglio dei ministri, rappresentato e difeso dall’Avvocatura generale dello Stato, con ricorso
notificato, a mezzo del servizio postale, il 18-21 dicembre 2012 e depositato il successivo 24 dicembre (r.r. n. 195 del
2012), ha promosso - in riferimento all’art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione - questioni di legittimità
costituzionale dell’articolo 10, commi 1 e 2, della legge della Regione Umbria 19 ottobre 2012, n. 16 (Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del crimine organizzato e mafioso,
nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Integrazione alla legge regionale
14 ottobre 2008, n. 13 recante disposizioni relative alla promozione del sistema integrato di sicurezza urbana ed alle
politiche per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini - abrogazione della legge regionale 19 giugno 2002, n. 12).
La norma censurata stabilisce che:«1. Nel rispetto del codice dei contratti e del relativo regolamento d’attuazione,
la Giunta regionale, sentite le organizzazioni imprenditoriali e sindacali operanti sul territorio regionale, può adottare,
con proprio atto, misure e criteri per l’attribuzione alle imprese, individuali o collettive, vittime di reati di mafia e di
criminalità organizzata, di posizioni preferenziali nei bandi per la concessione di finanziamenti pubblici e per l’affidamento di contratti con la Regione e con gli enti, aziende e società regionali, individuando altresì i requisiti necessari ai
fini del riconoscimento della predetta qualità. 2. Le misure di cui al comma 1 possono consistere anche nell’affidamento
in via prioritaria di contratti di cottimo fiduciario, secondo le disposizioni contenute negli articoli 125 e seguenti del
decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163 (Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione
della direttiva 2004/17/CE e della direttiva 2004/18/CE)».
Ad avviso del ricorrente, tali disposizioni si pongono in contrasto con l’art. 117, secondo comma, lettera e), Cost.,
in quanto esse - come chiarito anche dallo stesso comma 1 attraverso un generico riferimento al “codice dei contratti”
- regolando la materia della scelta del contraente e della concessione di finanziamenti pubblici da parte della pubblica
amministrazione e introducendo, per determinati casi, una limitazione legale a monte nella possibilità di scelta tra i soggetti, privilegiandone alcuni, verrebbero ad incidere nel campo dell’intervento diretto o indiretto dello Stato nell’attività
economica, materia nella quale sarebbe prioritaria la «tutela della concorrenza», riservata alla competenza legislativa
esclusiva dello Stato, come ribadito dal citato d.lgs. n. 163 del 2006, art. 4, comma 3.
2.- Come risulta dal testo dell’impugnato art. 10, comma 1, della legge della Regione Umbria n. 16 del 2012, la
normativa impugnata affida alla Giunta regionale la potestà di adottare «misure e criteri» per attribuire alle imprese,
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vittime di reati di mafia e di criminalità organizzata, «posizioni preferenziali» nei bandi per la concessione di finanziamenti pubblici e per l’affidamento di contratti con la Regione e con gli enti, aziende e società regionali, individuando,
altresì, i requisiti necessari ai fini del riconoscimento della predetta qualità. La norma, dunque, prevede due fattispecie
distinte e non omogenee, accomunate soltanto dalla finalità di predisporre apposite iniziative a favore di imprese,
individuali o collettive, vittime di reati di mafia e di criminalità organizzata: da un lato, bandi per la concessione di
finanziamenti pubblici; dall’altro, bandi per l’affidamento di contratti con la Regione e con gli enti dalla norma stessa
menzionati.
I procedimenti per la concessione di finanziamenti pubblici trovano la loro norma-quadro nell’art. 12 della legge
7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti
amministrativi), e successive modificazioni. Ai sensi di tale disposizione (comma 1), «La concessione di sovvenzioni,
contributi, sussidi ed ausili finanziari e l’attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati sono subordinate alla predeterminazione da parte delle amministrazioni procedenti, nelle forme previste
dai rispettivi ordinamenti, dei criteri e delle modalità cui le amministrazioni stesse devono attenersi».
Come questa Corte ha già affermato, le funzioni attribuite alle Regioni «ricomprendono pure la possibilità di
erogazione di contributi finanziari a soggetti privati, dal momento che in numerose materie di competenza regionale le
politiche pubbliche consistono appunto nella determinazione di incentivi economici ai diversi soggetti che vi operano e
nella disciplina delle modalità per la loro erogazione (sentenze n. 50 del 2008, punto 3 del Considerato in diritto; n. 423
del 2004, punto 7.6 del Considerato in diritto). Inoltre, è stato chiarito che appartengono «alla competenza legislativa
concorrente o residuale delle Regioni gli interventi sintonizzati sulla realtà produttiva regionale, tali comunque da non
creare ostacolo alla libera circolazione delle persone o delle cose fra le Regioni e da non limitare l’esercizio del diritto
al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale» (sentenza n. 14 del 2004, punto 4 del Considerato in diritto).
Nel caso in esame, i finanziamenti pubblici previsti dalla norma censurata attengono, per l’appunto, alla realtà
produttiva regionale, non incidono su aspetti inerenti alla tutela della concorrenza ed hanno la finalità di porre in essere
interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di reati di mafia e di criminalità organizzata, per tali dovendosi
intendere le imprese «che abbiano subito danni, a qualsiasi titolo, in conseguenza di delitti commessi avvalendosi delle
condizioni previste dall’art. 416-bis del codice penale purché il fatto delittuoso sia stato tempestivamente denunciato e
riscontrato in sede giudiziale» (art. 10, comma 3, della legge regionale n. 16 del 2012).
La disposizione, dunque, persegue uno scopo indennitario o risarcitorio, in coerenza con gli obiettivi individuati
dalla legge ora citata (art. 10, comma 1, e artt. 3 e seguenti) e, pertanto, estraneo alla materia dei contratti pubblici.
Orbene, il ricorso (come, del resto, la deliberazione del Consiglio dei ministri che l’ha preceduto) trascura del tutto
i suddetti profili, non argomenta in alcun modo in ordine ai finanziamenti pubblici e alla loro natura giuridica, tratta
soltanto della disciplina dei contratti pubblici richiamando l’art. 4, comma 3, del d.lgs. n. 163 del 2006, al cui ambito
applicativo, però, come ora si è detto, i finanziamenti pubblici restano estranei.
Ne deriva che l’impugnazione come sviluppata dalla difesa statale, nella parte relativa alla potestà della Giunta
regionale di concedere i suddetti finanziamenti alle imprese previste dalla normativa censurata, si rivela priva di supporto argomentativo, mentre il parametro costituzionale evocato (art. 117, secondo comma, lettera e, Cost.), nonché il
parametro interposto (art. 4, comma 3, del d.lgs. n. 163 del 2006) risultano non pertinenti.
Pertanto, in parte qua, il ricorso deve essere dichiarato inammissibile.
3.- La questione promossa con riguardo alla potestà della Giunta regionale di adottare «posizioni preferenziali»
per le imprese come sopra individuate nei bandi per l’affidamento di contratti con la Regione e con gli enti, aziende
e società regionali (art. 10, comma 1, della legge reg. n. 16 del 2012), nonché per l’affidamento in via prioritaria di
contratti di cottimo fiduciario (art. 10, comma 2, della stessa legge regionale), è fondata.
Questa Corte, con giurisprudenza costante, ha chiarito che l’intera disciplina delle procedure ad evidenza pubblica
è riconducibile alla tutela della concorrenza, con la conseguente titolarità della potestà legislativa, in via esclusiva, in
capo allo Stato. In particolare, la disciplina delle procedure di gara, la regolamentazione della qualificazione e selezione
dei concorrenti, delle procedure di affidamento e dei criteri di aggiudicazione mirano a garantire che le medesime si
svolgano nel rispetto delle regole concorrenziali e dei principi comunitari della libera circolazione delle merci, della
libera prestazione dei servizi, della libertà di stabilimento, nonché dei principi costituzionali di trasparenza, di parità
di trattamento, di non discriminazione (ex plurimis: sentenze n. 28 del 2013; n. 339 del 2011; n. 186 del 2010; n. 283
del 2009 e n. 401 del 2007).
È stato, altresì, precisato che, con riferimento (tra gli altri) al principio di parità di trattamento, è necessario che le
procedure di affidamento e i criteri di aggiudicazione siano disciplinati dal legislatore statale, appunto perché riconducibili alla tutela della concorrenza (sentenza n. 28 del 2013, punto 10 del Considerato in diritto).
Nel caso di specie, la norma censurata, ad onta del richiamo al rispetto del “codice dei contratti” e del relativo
regolamento di attuazione contenuto nell’incipit della norma stessa, non si conforma alla disciplina statale e, segnata-
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mente, all’art. 4, comma 3, del d.lgs. n. 163 del 2006, in forza del quale le Regioni non possono prevedere una disciplina diversa da quella del detto codice, in relazione (tra gli altri) alla qualificazione e selezione dei concorrenti, alle
procedure di affidamento ed ai criteri di aggiudicazione. Essa, infatti, consente alla Giunta regionale di adottare, in uno
specifico ambito territoriale, misure e criteri per attribuire a determinate imprese «posizioni preferenziali» nei bandi
per l’affidamento di contratti con la Regione e con gli altri soggetti nella norma medesima individuati. In tal guisa
operando, si introduce per dette imprese (e sia pure per ragioni commendevoli, come nota la difesa erariale) un criterio
preferenziale destinato inevitabilmente a risolversi in un’alterazione del libero gioco della concorrenza, andando così
ad incidere in una materia riservata alla competenza legislativa esclusiva dello Stato.
Considerazioni analoghe valgono anche per le misure concernenti l’affidamento «in via prioritaria» di contratti di
cottimo fiduciario. Invero, il carattere generico e ambiguo della formula adottata la rende poco coerente con l’art. 125,
comma 8, del d.lgs. n. 163 del 2006, cui la formula stessa si richiama. Peraltro, la norma ora menzionata chiarisce che
l’affidamento mediante cottimo fiduciario avviene nel rispetto (tra gli altri) del principio di parità di trattamento, che
deve ritenersi in contrasto con un affidamento «prioritario».
Conclusivamente, alla stregua delle considerazioni che precedono, va dichiarata l’illegittimità costituzionale: a)
dell’art. 10, comma 1, della legge della Regione Umbria n. 16 del 2012, limitatamente alle parole «e per l’affidamento
di contratti con la Regione e con gli enti, aziende e società regionali»; b) dell’art. 10, comma 2, della medesima legge.
PER QUESTI MOTIVI
LA CORTE COSTITUZIONALE
1) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 10, comma 1, della legge della Regione Umbria 19 ottobre 2012,
n. 16 (Misure per l’attuazione coordinata delle politiche regionali a favore del contrasto e prevenzione del crimine
organizzato e mafioso, nonché per la promozione della cultura della legalità e della cittadinanza responsabile. Integrazione alla legge regionale 14 ottobre 2008, n. 13 recante disposizioni relative alla promozione del sistema integrato di
sicurezza urbana ed alle politiche per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini - abrogazione della legge regionale
19 giugno 2002, n. 12), limitatamente alle parole «e per l’affidamento di contratti con la Regione e con gli enti, aziende
e società regionali»;
2) dichiara l’illegittimità costituzionale dell’art. 10, comma 2, della medesima legge della Regione Umbria n. 16
del 2012;
3) dichiara inammissibile la questione di legittimità costituzionale dell’art. 10, comma 1, della legge della Regione
Umbria n. 16 del 2012, nella parte relativa alla potestà della Giunta regionale di attribuire alle imprese, nella norma
stessa indicate, posizioni preferenziali nei bandi per la concessione di finanziamenti pubblici, promossa dal Presidente
del Consiglio dei ministri, in riferimento all’art. 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione, con il ricorso
indicato in epigrafe.
Così deciso in Roma, nella sede della Corte costituzionale, Palazzo della Consulta, il 4 novembre 2013.
F.to:
Gaetano SILVESTRI, Presidente
Alessandro CRISCUOLO, Redattore
Gabriella MELATTI, Cancelliere
Depositata in Cancelleria il 7 novembre 2013.
Il Direttore della Cancelleria
F.to: Gabriella MELATTI
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