Sezione 3 - Programma 8

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Sezione 3 - Programma 8
PROGRAMMA N. 0008
RESPONSABILE: Assessore Dott.ssa Valeria Valioni – Dirigente Dott.ssa Lorena Corio
SERVIZI SOCIALI
3.4.1 - Descrizione del programma:
Il programma si articola nei seguenti servizi:
– Asili Nido, Servizi per l’infanzia e per i minori
– Servizi di prevenzione e riabilitazione
– Strutture residenziali e ricoveri per anziani
- Assistenza e servizi diversi alla persona
3.4.2 - Motivazione delle scelte
Asili Nido, Servizi per l’infanzia e per i minori
L’Asilo Nido è un servizio diurno con finalità educative e sociali e collabora con le famiglie alla crescita e formazione dei minori residenti, in età
compresa di norma tra 6 mesi a 36 mesi, erogato per conto del Comune dall’Istituzione Comunale Mons. Pietro Zerbi; il conferimento all’Istituzione
–che ha già in gestione le Scuole Materne ed i servizi integrativi scolastici- è avvenuto con deliberazione del C.C. n. 37 del 14/06/2012.
I posti teorici disponibili sono complessivamente n. 120 (60 al Nido Gianetti e 60 al Nido Candia); per valorizzare al meglio la funzione del
Servizio vengono iscritti alcuni bambini in più rispetto alla capienza accogliendo così l’esigenza di alcune famiglie senza compromettere la qualità
dell’intervento educativo, ma compensando con tali iscrizioni aggiuntive la ricorrente assenza di bambini per morbilità.
Per l’erogazione del servizio il Comune dispone di personale dipendente (sia con profilo educativo che ausiliario) che è stato assegnato in comando
all’Istituzione; lo svolgimento delle funzioni ausiliarie presso il nido Gianetti avviene con prestazione di cooperativa affidataria di cottimo
fiduciario con scadenza 31/8/2013.
Gli asili nido, in applicazione della Deliberazione G.R. n. 20588/05 sono aperti per 47 settimane dal 01/09/2012 al 03/08/2013 dalle ore 7,30 alle
ore 18,00.
In corso d’anno sono previste due giornate di open day per favorire la conoscenza del Servizio da parte delle famiglie interessate (Nido Candia
12/01/2013 – Nido Gianetti 19/01/2013).
Accanto ai Nidi Comunali sono presenti in città n. 10 Asili nido privati accreditati con una capienza complessiva di n. 189 posti.
L’A.C. ha approvato con deliberazione G.C. n. 60 del 29/07/2010 il Piano Triennale nidi finalizzato ad incrementare l’offerta territoriale di posti
nidi tramite contrattualizzazione di posti presso i nidi privati, accessibili per i cittadini alle stesse condizioni assicurate dai Nidi Comunali
(prestazioni offerte e rette richieste); è in corso la terza ed ultima annualità. I fondi già assegnati e non utilizzati potranno essere destinati
dall’Assemblea dei Sindaci del Piano di Zona a prorogare l’erogazione di voucher per i nidi privati se pure con minori importi mentre non vi sono
notizie su una nuova destinazione di fondi specifici per tale finalità.
Sono entrate a regime le procedure di raccolta e valutazione domande per la stesura di un’unica graduatoria per l’accesso sia ai nidi pubblici che a
quelli privati accreditati.
L’espletazione della procedura unificata per l’accesso agli Asilo nido si concluderà con la pubblicazione di un’unica graduatoria per l’assegnazione
dei posti nido Comunali disponibili e dei voucher per l’utilizzo degli Asilo nidi privati fino ad esaurimento del budget annuale, rispettando la libera
scelta delle famiglie in ordine alla opzione manifestata per il servizio comunale o privato.
L’introduzione dei voucher per l’accesso ai nidi privati ha portato indubbi vantaggi alle famiglie, infatti ha consentito di dare una risposta alla quasi
totalità dei richiedenti con pari condizioni economiche; per i nidi comunali, tuttavia, ha comportato alcune criticità: la riduzione della lista d’attesa a
livelli minimi (con qualche problema per la sostituzione di alcuni rinunciatari in corso d’anno) e l’abbassamento della fascia di reddito delle
famiglie iscritte, con minor gettito da rette rispetto all’atteso.
E’ in corso la revisione del regolamento degli asili nido comunali al fine di renderlo compatibile con il Regolamento dell’Istituzione del cui contesto
oggi fanno parte.
Per quanto concerne la formazione, c’è stata adesione ad una iniziativa formativa del Comune di Rovello Porro, al quale hanno partecipato alcune
educatrici per ciascun nido, che si sono fatte portatrici di tale aggiornamento con tutto il gruppo di lavoro.
Servizi di prevenzione e riabilitazione
All’interno dell’aggregato di Bilancio “Servizi di prevenzione e riabilitazione” si ritrovano tutti gli interventi che hanno finalità preventive,
riparative, riabilitative, di sostegno e supporto, rivolte ai minori, alle persone portatrici di handicap o a rischio di emarginazione, agli anziani.
Nella descrizione della attività, viene mantenuto, per organicità espositiva, il riferimento alle tradizionali aree di intervento: Area minori, Area
handicap e adulti a rischio di emarginazione, Area anziani.
A Area minori - Interventi integrativi e sostitutivi familiari
Gli interventi a sostegno della famiglia nell’educazione dei minori sono gestiti dall’Ufficio Servizi Sociali all’interno dei progetti di sostegno sociale
professionale utilizzando le strutture socio-formative, ludico-ricreative e di volontariato presenti in città.
I principali interventi esperiti sono riconducibili a:
• inserimento pomeridiano o per l’intera giornata durante le vacanze scolastiche presso realtà aggregative organizzate (Centro di Aggregazione,
oratori, iscrizione ai Centri Ricreativi Diurni estivi);
• sostegno scolastico ed educativo tramite affiancamento di volontari e di giovani impegnati nel Progetto “Dote Comune” e nel progetto di
Servizio Civile “Solidarietà e assistenza in provincia di Varese”;
• sostegno educativo al minore tramite famiglie d’appoggio;
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utilizzo gratuito o a costo agevolato dei servizi diurni (Asili Nido, scuole materne, mense scolastiche);
inserimenti pomeridiani presso il centro comunale diurno di via Avogadro e presso “la Bottega di Geppetto” gestita dal Villaggio SOS;
inserimenti presso corsi di formazione professionali (S.F.P. intercomunale e Istituto P. Monti);
Assistenza domiciliare educativa per minori (A.D.M.);
Gli interventi di sostituzione della famiglia rivolti a tutelare i minori dalle conseguenze delle gravi distorsioni educative familiari si traducono in:
• affidi eterofamiliari a famiglie, persone singole o a parenti entro il 4° grado;
• affidi a Comunità Alloggio o Comunità di tipo familiare e terapeutiche o a Centri di Pronto Intervento.
Nel concreto esercizio della funzione di sostituzione della famiglia con ricorso a strutture residenziali, vengono scelte e utilizzate le istituzioni
educative organizzate su piccoli gruppi con attenzione agli aspetti affettivo-educativi e alla dimensione parafamiliare della vita comunitaria.
Gli interventi integrativi e sostitutivi della famiglia sono spesso attraversati dall’attività di collaborazione con la Magistratura minorile che si
manifesta attraverso:
• indagini psico-sociali e segnalazione di situazioni di trascuratezza, maltrattamento e/o abbandono, avviate d’ufficio o su richiesta della
Magistratura;
• relazioni di osservazione su minori indagati per reati penali;
• esercizio della funzione di affidatario o tutore di minori con genitori soggetti a prescrizioni o decaduti dalla patria potestà;
• mediazione familiare.
Le attività di progettazione, monitoraggio e valutazione degli interventi integrativi e sostitutivi della famiglia richiedono competenze
multidisciplinari integrate; attualmente l’équipe minori è formata da assistenti sociali ed educatori professionali dipendenti dall’A.C. e da psicologi
a contratto professionale.
Tale profilo è assente profilo nell’organico dell’Ente, ma la relativa prestazione è indispensabile in casi di tutela minorile o, comunque, situazioni
complesse per un adeguato lavoro d’equipe.
A.1 Affido familiare
Il servizio affidi negli anni ha visto diminuire le offerte di disponibilità da parte di famiglie che spontaneamente si candidano all’affido.
Al fine di rilanciare tale servizio si prevede la partecipazione alla nascente rete di coordinamento e dei servizi affido della Provincia di Varese e la
partecipazione a bandi per il finanziamento di un progetto per l’affido, valutando possibili partnership nel terzo settore.
Al 31/3/13 sono 10 i minori collocati in affidamento, di cui una minore presso parenti entro il IV grado in carico al 31/12/11.
Con DGR 3850/2012 la Regione Lombardia ha stanziato dei fondi per sostenere le famiglie affidatarie che accolgono minori provenienti da
situazioni di deprivazione familiare connotate da carenze educative, episodi di maltrattamento e/o abuso, riconoscendo un contributo per le spese
connesse ai compiti di cura, assistenza e recupero terapeutico. Il Piano di Zona è l’ente di snodo per la raccolta dei dati, il monitoraggio e la
distribuzione dei fondi; Saronno come capofila del distretto sta svolgendo questo ruolo.
A.2 Assistenza domiciliare educativa ai minori e alle loro famiglie.
Il Servizio di assistenza domiciliare educativa ai minori e alle famiglie (A.D.M.) è un intervento preventivo/riparativo integrato nella rete di servizi
esistenti nell’area dei minori.
E’ stato avviato nel 1998 con lo scopo di promuovere un nuovo servizio a favore dei minori in difficoltà e delle loro famiglie, sostenendo i genitori
a riappropriarsi delle proprie potenzialità educative, riabilitando le funzioni genitoriali compromesse attraverso l’elaborazione delle conflittualità
relazionali, favorendo la socializzazione e l’integrazione dei minori nel contesto scolastico e sociale.
Il consolidamento del servizio ha favorito la permanenza dei minori nel proprio contesto familiare e territoriale dando concretezza ai dettami
legislativi che sanciscono il diritto del minore a crescere e ad essere educato nell’ambito della propria famiglia.
Laddove non è stato possibile perseguire tale obiettivo l’A.D.M. ha comunque permesso un’osservazione più approfondita delle dinamiche
relazionali interne alle famiglie, offrendo agli operatori strumenti di valutazione più adeguati nell’individuazione di strategie operative.
Nell’anno 2013 viene confermato il Servizio di A.D.M.: nel 2012 sono stati seguite n. 20 famiglie per un totale di n. 29 minori, prevedendo
interventi educativi con obiettivi dettagliati perseguibili in tempi brevi. Infatti l’esperienza sino ad ora maturata ha dimostrato che questo servizio è
funzionale alle situazioni familiari che non risultano particolarmente compromesse, e nei cui confronti è possibile formulare una prognosi di
recuperabilità. Per migliorare l’efficacia dell’intervento in un’ottica preventiva, il Servizio si orienta verso nuclei familiari con minori piccoli e con
ampie potenzialità di risposta agli stimoli riabilitativi.
L’unità operativa Assistenza Domiciliare Educativa è costituita da n. 3 educatrici dipendenti a tempo parziale (2 a 30 ore sett. 1 a 25 ore sett.), due
delle quali attualmente in congedo per maternità.
Dal settembre 2008 si è provveduto ad integrare il servizio tramite l’attivazione di titoli sociali (voucher) spendibili c/o soggetti erogatori
accreditati dall’Amministrazione Comunale.
L’introduzione del voucher per l’erogazione del Servizio di assistenza domiciliare minori si è reso necessario per poter rispondere al bisogno
rilevato in aggiunta alla capacità di risposta dell’Unità Operativa a diretta gestione Comunale.
Al 31/3 sono in corso 14 interventi educativi (9 dei quali con voucher) a favore di 21 minori; si ipotizza di avviarne altri 3 nel corso dell’anno.
Da Gennaio 2013 è stata rinnovata la convenzione con ANCI per l’attivazione di tirocini di Dote Comune; il Servizio Sociale ha aderito ala bando
di dicembre 2012, per cui per 1 anno è presente 1 tirocinante che segue 5 minori per un sostengo scolastico e socializzante.
L’unità operativa garantisce inoltre gli incontri protetti c/o lo Spazio Neutro “La Coperta di Linus”: si tratta di interventi finalizzati a sostenere la
relazione tra genitori e figli in situazione di grave crisi o conflitto familiare e a garantire il mantenimento della relazione con il genitore in difficoltà
in un contesto accogliente e protetto, specificatamente strutturato per le esigenze di bambini e ragazzi. Gli incontri possono riguardare anche i
nonni ed i parenti non conviventi.
Al 31/3/13 sono in essere 11 interventi, di cui 2 effettuati fuori territorio, 1 è cogestito col Comune di Uboldo, cui spettano gli oneri economici.
Nel corso dell’anno si prevede l’avvio di altri 3 / 4 interventi. Si sottolinea che tutti i minori seguiti sono interessati da un decreto dell’Autorità
Giudiziaria ( Tribunale per i Minorenni, Tribunale Ordinario – sezione IX Della Famiglia).
Da giugno si ipotizza in via sperimentale il trasferimento del Servizio Spazio Neutro c/o una sede del Villaggio SOS (in attesa della
ristrutturazione di un immobile precedentemente destinato a centro di accoglienza per extracomunitari, in via Don Luigi Monza, i cui lavori saranno
finanziati con l’introito della vendita dell’immobile di proprietà comunale sito in via Roma 18) col quale è allo studio una progettazione più ampia
di interventi diversificati a favore dei minori e delle famiglie in difficoltà, che dovrebbe confluire nella partecipazione ad un bando di
finanziamento di cui sopra accennato.
A.2.1 Assistenza domiciliare educativa ai minori disabili e adulti disabili
Negli ultimi anni l’assistenza domiciliare educativa si è resa necessaria anche per sostenere progetti di permanenza in famiglia di minori (e giovani
adulti) disabili gravi (talvolta ad integrazione dell’offerta di altri servizi diurni).
A partire dal 01/09/08 l’erogazione del Servizio è stata organizzata tramite assegnazione di voucher, strumento che consente di attivare il Servizio
tempestivamente e di modularne l’intensità secondo necessità e con la massima flessibilità. A dicembre 2012 sono stati riaccreditate n. 2
cooperative sociali, alle quali si fa ricorso per l’erogazione delle prestazioni su progetto del servizio sociale.
Al 01/03/2013 i progetti in corso riguardano n. 6.
A.3 Accoglienza minori in comunità alloggio e strutture semiresidenziali
Lo sforzo dell’Assessorato è quello di orientare, in modo sempre più marcato, i progetti sui minori in situazione di difficoltà verso soluzioni che
privilegino il recupero di un adeguato contesto familiare, mantenendo il minore nel nucleo stesso anziché nelle comunità.
Ciò si traduce in un crescente investimento (nell’ottica di un sistema di rete dei servizi) negli interventi di assistenza domiciliare educativa,
nell’affido familiare a tempo pieno o a tempo parziale, nella crescente partecipazione del volontariato, con una funzione di aiuto e supporto alla
famiglia, nell’offerta di servizi educativi (Asilo Nido, scuole materne, pre e post-scuola).
La famiglia viene così valorizzata come soggetto centrale del progetto educativo sul minore anche quando il disagio è forte, cercando di far
emergere le risorse e le potenzialità residue attraverso il lavoro di mediazione familiare e terapeutica.
L’inserimento residenziale di minori in Comunità alloggio e Comunità di tipo familiare rappresenta quindi la soluzione estrema, un intervento a
termine il cui scopo è aiutare i soggetti accolti a progettare e realizzare il proprio futuro oltre la comunità.
Il tempo di permanenza deve essere il più breve possibile, ma comunque adeguato ai bisogni del minore accolto, così che lo stesso acquisisca e
recuperi una identità personale, una sicurezza interiore e una capacità relazionale.
In quest’ottica l’Assessorato articola i progetti di inserimento nelle strutture residenziali, solo quando interventi più “morbidi” si prospettano
inefficaci.
Nell’anno 2012 sono stati dimessi dalle Comunità residenziali n. 4 minori ed un giovane che ha interrotto il progetto di prosieguo amministrativo;
una famiglia, composta dai 2 genitori e 3 figli ha concluso una permanenza di alcuni mesi in una struttura di prima accoglienza.
In Comunità residenziali al 31/03/2013 sono inseriti 12 minori, di cui 2 in Comunità Terapeutiche, 6 giovani di cui 1 in prosieguo amministrativo e
4 per progetto di Messa alla Prova e una madre sola che sta ultimando il suo percorso educativo dopo l’affido dei figli a terzi.
Inoltre 13 minori frequentano il Centro diurno “La Bottega di Geppetto” gestita dalla Cooperativa Villaggio SOS di Saronno.
Infine una coppia con 3 minori è collocata in via temporanea presso un appartamento della Casa di Pronta accoglienza.
Con DGR 3850/2012 la Regione Lombardia ha stanziato dei fondi, per un periodo sperimentale di dodici mesi da destinare a contributo per quelle
prestazioni di natura sociosanitaria e/o sanitaria erogate, in relazione a minori accolti presso le strutture di accoglienza residenziali a seguito di
provvedimento di allontanamento dal nucleo familiare di origine disposto dall’Autorità giudiziaria minorile, per motivazioni riconducibili a
fenomeni di abuso, violenza e/o maltrattamento, che necessitano di interventi di cura, assistenza e recupero terapeutico.
I contributi sono versati agli Ente/famiglie che sostengono i costi per l’accoglienza in comunità, per mezzo dei Piani di Zona che svolgono funzioni
di raccolta dati, monitoraggio e distribuzione delle risorse assegnate. Il Comune di Saronno, come capofila dell’ambito, svolge questa funzione di
snodo della procedura.
A.4 Centro Ricreativo Diurno
L’Amministrazione Comunale organizza il Centro Ricreativo Diurno nel mese di luglio con la finalità di offrire un servizio educativo e del tempo
libero per bambini e ragazzi (dalla 1° elementare alla 2° media). Il Centro ha finora accolto in media 220 ragazzi.
Per l’anno 2013 si sperimenterà l’affidamento della gestione in concessione ex art. 30 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i, demandando all’affidatario la
gestione complessiva (amministrativa ed educativa dell’unità di offerta).
Il C.R.D Comunale per molte famiglie risulta essenziale in quanto a partire dai primi giorni di luglio tutti gli oratori sospendono l’attività in città.
Alcuni oratori organizzano periodi di vacanza in località climatica con costi non accessibili alle famiglie indigenti.
Il costo di iscrizione al Centro Ricreativo Diurno per il 2013 sarà il risultato di quanto offerto dal concorrente che risulterà vincitore in base al
criterio dell’offerta economicamente vantaggiosa.
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A.5 Centro di Aggregazione Giovanile
E’ un servizio rivolto alle famiglie, in carico al Settore Servizi Sociali, con figli di età compresa tra i 6 e i 14 anni, gestito da un coordinatore e tre
educatori professionali. Il centro favorisce l’accoglienza, su segnalazione degli assistenti sociali, di minori che necessitano di un forte sostegno
educativo finalizzato alla prevenzione del disagio secondario (familiare e scolastico). Negli anni 2008-2010 ha rilevato l’esigenza di creare uno
spazio rivolto anche a bambini di età compresa tra i 6 e i 11 anni. Sono state quindi approntate le modifiche strutturali (spazi e arredamenti)
necessarie per creare lo spazio “La scatola Magica” dedicato all’accoglienza dei minori all’interno della ex palestra.
In seguito a tale trasformazione del servizio avvenuta nel corso dell’anno 2009-2010, il centro ha concluso il percorso educativo con il gruppo
adolescenti (15-18 anni) e ha riorganizzato le attività e gli orari di apertura in funzione delle esigenze del gruppo diurno (11-14 anni) e del gruppo
la Scatola Magica (6-11 anni).
Di seguito sono elencati gli obiettivi declinati in base ad una suddivisione per fasce d’età:
Gruppo Scatola Magica (6-11 anni) – n° 12 bambini iscritti
OBIETTIVI
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Costruzione di una relazione significativa individuale (bambino-educatore)
Creazione di uno spazio di cura e accudimento
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Sostegno delle abilità scolastiche
Sperimentazione di spazi ludico-ricreativo di benessere e di divertimento
Gruppo Diurno – TAM TAM - (12-14 anni) – n° 15 ragazzi iscritti
OBIETTIVI
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Costruzione di una relazione significativa individuale (ragazzo-educatore)
Sostegno e accompagnamento alla gestione dei rapporti familiari con le criticità tipiche della pre-adolescenza
Sostegno delle abilità scolastiche
Promozione delle abilità sociali nelle relazioni tra coetanei
Promozione del benessere e della salute relativa a comportamenti sessuali e all’utilizzo delle nuove tecnologie
Sperimentazione di spazi ludico-ricreativo di benessere e di divertimento
Lavoro con le Associazioni del territorio:
Per quanto riguarda il consolidato rapporto con l’associazionismo territoriale, i referenti specifici si trovano tuttora al tavolo di lavoro creato negli
anni scorsi con l’ obiettivo di creare un dialogo e un confronto con e tra le associazioni del quartiere, agevolando lo scambio positivo e ricco tra gli
adulti che si occupano della promozione del benessere sociale nel Quartiere Matteotti.
Il tavolo di lavoro territoriale offre spazio alle associazioni già presenti accogliendole e costruendo con esse un dialogo; tutto ciò nell’ottica comune
di progettare e concretizzare iniziative significative per il quartiere.
NUOVA ORGANIZZAZIONE CENTRI DIURNI E DI AGGREGAZIONE
L’Ufficio Servizi Sociali ha previsto una riorganizzazione del Centro Diurno AI BRUCHI integrandolo con il Centro Diurno SCATOLA
MAGICA.
Tali Centri Diurni sono nati da vicende storiche ed esperienziali diversificate ed erano ubicati in ambienti strutturalmente differenti, presentando
quindi delle caratteristiche che erano specifiche per ciascuno do essi, anche se l’obiettivo di fornire al minore in difficoltà un idoneo ambito
educativo ed accuditivo era la mission di entrambi.
Una differenza sostanziale consisteva nell’età minima di inserimento dei minori che per quanto riguarda il Centro “Ai Bruchi” corrispondeva alla
scuola materna mentre per “La scatola magica” alla scuola elementare; la discriminante circa l’età trova giustificazione nelle origini delle due unità
di offerta: “La scatola magica” era orientata verso i più grandi, provenendo il servizio da una forte esperienza con gli adolescenti, mentre per il
Centro “Ai Bruchi” la scelta ricadeva sull’inserimento dei più piccoli avendo come punto di partenza una struttura residenziale a carattere familiare.
La nuova proposta organizzativa nasce da una evoluzione dei bisogni territoriali legati alla fascia minorile, che hanno sollecitato una serie di
cambiamenti all’interno dei due servizi comunali citati.
I due centri diurni presentavano specifici elementi educativi di qualità (vista la differente storia che hanno avuto) che potevano essere esportati da
un centro diurno all’altro; inoltre, alcune difficoltà organizzativo-gestionali comuni per entrambi i servizi si sono prospettate come risolvibili
attraverso la loro integrazione (più efficace razionalizzazione delle risorse in termini di spazi, di progetti educativi integrati, di organizzazione
degli orari e del personale, dei servizi di accompagnamento ecc.).
Una provvisoria soluzione è stata quella di utilizzare in un’ottica integrata la palestra di via Avogadro, già sede della Scatola Magica, per
l’accoglienza dei bambini più piccoli (fino alla scuola primaria), mentre i ragazzi delle scuola seocndaria di primo grado hanno il loro punto di
incontro al piano rialzato, già sede del gruppo diurno TAM TAM.
L’unione dei due servizi in un’unica è gia stata avviata con esito positivo.
Ciò comporterà i seguenti vantaggi:
1. Accoglienza di bambini per fascia di età, con la creazione di appositi gruppi, con una presa in carico che potrà continuare nel tempo, secondo
necessità.
2. Diversa modalità di lavoro secondo le caratteristiche personali e la storia del minore, che può richiedere il rapporto individuale educatorebambino oppure l’inserimento in gruppo più strutturato.
3. Riorganizzazione degli spazi, delle attività e degli orari di apertura, attraverso l’attività diurna (gruppo medie) e tardo pomeridiana (gruppo
elementari), con una forte funzione educativo-riparativa
4. Forte collaborazione tra gli operatori dell’Area Minori, del CAG/Scatola Magica/Bruchi, dello Spazio Neutro e dell’Assistenza Domiciliare
Minori, per garantire una progettazione di qualità del nuovo Servizio e una adeguata integrazione delle risorse.
A.6 Progetto RA .di CI. (RAgazzi di CIttà)
Il progetto RAdiCI (RAgazzi di Città) opera sul territorio e nelle scuole superiori statali della città dal 2001 (il Liceo “S.M. Legnani”, il
Liceo “G.B.Grassi”, l’ITC “Zappa”, l’IPSIA “Parma”, l’ITIS “Riva”). Il gruppo di lavoro, costituito da due educatori, una formatrice e una
coordinatrice. Per l’anno 2012- 2013 la presenza della psicologa verrà concordata con le singole scuole che sosterranno i costi.
L’equipe promuove attività di consulenza (counselling scolastico), declinandole secondo le esigenze e le problematiche di ciascuna realtà
scolastica. RAdiCI ha scelto di porsi quale interlocutore rispetto a queste circostanze, facendo propria una doppia mission:
- Aiutare gli attori coinvolti ad affrontare e sciogliere le situazioni di difficoltà attraverso lo sportello d'ascolto, gli interventi di
supporto al gruppo classe, il lavoro con i consigli di classe e la formazione per i docenti
- Attivare percorsi di promozione del benessere,
RAdiCi si propone anche quale “ponte” tra il territorio, costituito dai servizi che si occupano di adolescenti e il mondo della scuola, facendo proprio
l’obiettivo di mettere in comunicazione tali ambiti che, in alcune circostanze, rischiano di viaggiare su piani paralleli e di non far incontrare la
domanda con l’offerta. Per tale motivo l’équipe di RAdiCi, oltre a coordinare il Tavolo dei Servizi, partecipa attivamente alla progettazione e alla
messa in atto di progetti di più ampio respiro territoriale (stop&go,re-load,re-agire,biblio.net)
RAdiCI, inoltre, si propone come un punto di contatto per ragazzi che necessitano l'invio ai Servizi specialistici presenti sul territorio
(Servizi Sociali, NPI, Con-tatto, Consultorio, etc..). RAdiCI, per coloro che non vogliono assentarsi dalla classe durante le lezioni, offre,
come spazio di ascolto, la sede di via Avogadro, a Saronno in orario pomeridiano.
ATTIVITA’ :
-
Counseling rivolto ai docenti : L’équipe è a disposizione del corpo docenti durante tutto l’anno scolastico per colloqui di consulenza, proposti
come occasioni di rielaborazione delle problematiche relative alla gestione della classe o di singoli studenti e come possibilità di esplorazione
delle risorse disponibili e delle azioni d’intervento realizzabili;
-
Formazione docenti: Sono attivi incontri presso il Liceo Classico, Itis G.Riva e Ipsia A.Parma.
Inoltre in ciascuna delle scuole in cui è presente il progetto RAdiCI la dirigenza scolastica ha messo, a disposizione degli operatori uno o più docenti
affidando loro il ruolo di referente in modo da creare un tramite effettivo e costante tra l'equipe e la scuola. Nel corso dell’anno ci sono vari incontri
di verifica a diversi livelli (tra i referenti, con la dirigenza scolastica, con i dirigenti del Settore Servizi Sociali)
-
Progetto di accompagnamento e monitoraggio dei provvedimenti disciplinari "Stop & Go", Ipsia A. Parma: il progetto STOP&GO, è
strutturato al fine di offrire una alternativa adeguata ai provvedimenti di sospensione;
-
Attività di promozione del benessere rivolte agli adolescenti: l’esigenza di migliorare l’adattamento dei ragazzi intervenendo sul senso di
appartenenza all’ambiente scolastico, ha portato alla formulazione in tutte le scuole, di microprogetti volti a facilitare l’acquisizione di un ruolo
attivo da parte dei ragazzi nella loro scuola e a stimolare l’aggregazione e la creatività. Esempi sono:
•
"GIS: Gruppo Speciale Itis" (ITIS) :progetto di peer education e si rivolge ai ragazzi della scuola a partire dalle classi seconde fino
alla partecipazione di ragazzi di terza quarta e quinta. Esso vuole valorizzare e incentivare in modo più consapevole e maturo aspetti
quali il lavoro cooperativo, la gestione dei ruoli e la dimensione delle responsabilità, la messa in gioco delle singole capacità
individuali nella gestione di problematiche per l’ideazione di eventi culturali all’interno della scuola, la costituzione di una forma
collaborativa tra l'istituzione, il territorio e i giovani protagonisti. attraverso l'adesione ai concorsi culturali, rivolti ai ragazzi, dai
diversi servizi.
•
Progetto “Conoscere e gestire l'ansia” (LICEO LEGNANI e Liceo Scientifico G. B. Grassi): il progetto rivolto ai ragazzi di tutte le
classi ha la finalità di offrire agli studenti, gli strumenti più utili ed efficaci al fine di gestire lo stress e l’ansia connessi alle
prestazioni scolastiche
- Collaborazione con il territorio: attiva da quasi dieci anni, la Rete dei Servizi Pubblici si connette e collabora per il benessere dei giovani
adolescenti del territorio. I bisogni e le difficoltà dei giovani, legati soprattutto a situazioni di disagio, sollecitano i servizi di riferimento a risposte
articolate e fortemente integrate tra loro, che presuppongono una chiarezza di competenze. Il tavolo di lavoro, coordinato dal Servizio RAdiCI, ha
come obiettivo quello di rendere più salda la rete dei servizi attraverso momenti comuni di confronto, dove vengano identificati i rispettivi ruol
i e competenze in un’ottica progettuale allargata. Il tavolo di lavoro tra i Servizi, ha come finalità quella di creare un confronto ed una
collaborazione pratica come agenzie formative e di sostegno, servizi di supporto ed aiuto per i ragazzi, di analizzare e monitorare i bisogni degli
adolescenti, accogliendo le proposte o le problematiche inerenti la relazione con l'utenza adolescenziale e analizzare, là dove necessario, gli obiettivi
di lavoro della Rete.
- Interventi di contrasto all’abbandono scolastico : progetto Re-agire e progetto Re-load.
A.7 Adozione
Il tema dell’adozione nazionale e internazionale rientra tra le attività di collaborazione con la Magistratura Minorile di competenza dell’Ente Locale.
Dal luglio 2003 è attivo un protocollo d’intesa con l’A.S.L. di Varese, competente per gli aspetti psicologici dell’indagine adottiva, in cui vengono
stabiliti i termini di collaborazione tra i due Enti. Dal gennaio 2012 la convenzione ha subito una sostanziale modifica, il nuovo protocollo d’intesa
con scadenza 31/12/2014 prevede infatti la gestione di tutti gli interventi previsti nel percorso adottivo da parte di una èquipé mista formata da A.S.
Comunale e da psicologo dell’ASL.
Le azioni professionali si concretizzano in:
a) informazione alle coppie aspiranti all’adozione nazionale e internazionale;
b) colloqui di conoscenza/approfondimento e di preparazione dei coniugi aspiranti all’adozione nazionale e internazionale, su mandato del
Tribunale per i Minorenni;
c) elaborazione delle relazioni volte alla valutazione dell’idoneità all’adozione (attività tecnico-professionale di supporto propositivo al giudizio di
idoneità) di competenza del Tribunale per i Minorenni;
d) vigilanza e adeguato sostegno al bambino e alla coppia durante il periodo di affido pre-adottivo (della durata di un anno) con relazione finale al
Tutore e al Tribunale per i Minorenni per quanto concerne l’adozione nazionale;
e) nella vigilanza e nell’adeguato sostegno al bambino e alla coppia durante il primo anno di inserimento del minore nel nuovo nucleo familiare per
quanto concerne l’adozione internazionale (alcuni stati esteri chiedono relazioni anche negli anni successivi e la coppia genitoriale può scegliere
di farsi seguire dal Servizio Sociale Comunale e dall’Ente autorizzato).
Nel 2012 sono state prese in carico ed attuate 7 richieste di indagine preadottiva e sono stati effettuati 7 monitoraggi adottivi.
A.8 Consulenza Giuridica / Supervisione metodologica / formazione specifica
A partire dall’anno 2007 si è avviata una collaborazione con un consulente giuridico che, tra l’altro, esercita la funzione di Giudice Onorario c/o il
T.M. di Milano. Vista la produttività dell’esperienza, si prevede di continuare tale intervento anche nel 2013 con incontri bimestrali di formazione e
di supervisione giuridica all’interno dell’équipe professionale che si occupa della tutela dei minori.
Dal 1997 è iniziata la collaborazione col Centro Panta Rei di Milano, nella persona del Dott. Caruso. Anche per il 2013 si intende proseguire la
supervisione metodologia ( altravisione) all’equipe dell’Area, per 10 incontri all’anno di 3 ore
Entrambe le opportunità dall’anno in corso saranno aperte anche alle AASS dell’area adulti e alle educatrici del settore, in merito ad argomenti
specifici concordati.
Per il 2013 si intende effettuare una formazione di 20 ore con la dott.ssa F. Merlini sul ruolo dell’AS nel fronteggiare questa drammatica crisi
socioeconomica.
B Area handicap e adulti a rischio di emarginazione
B.1 Centro Diurno Disabili (CDD)
Il C.D.D. Madre Teresa di Calcutta, ubicato nel complesso funzionale di Piazza del Tricolore n. 1, è di titolarità Comunale; per la sua gestione il
Comune si avvale delle prestazioni specialistiche rese dalla Cooperativa Sociale Solidarietà e Servizi di Busto Arsizio (giusta contratto per il
periodo 1 settembre 2010/31 agosto 2015).
Il settore Servizi Sociali garantisce la regolare applicazione del capitolato d’appalto al fine di garantire la continuità educativa e la riconosciuta
qualità del servizio costruita negli anni di gestione diretta comunale.
Proseguirà il servizio di ristorazione attivato con la ditta Pellegrini e l’attività di ippoterapia svolta dall’Associazione A.G.R.E.S -Associazione
Genitori per la Rieducazione Equestre e Sportiva- di Cislago, tramite convenzione con il Comune di Saronno ed a spese della Cooperativa
Solidarietà e Servizi; l’attività, che coinvolge da quest’anno 10 utenti, risultati idonei previa visita specialistica si svolge una volta alla settimana
nei mesi da marzo a ottobre con sedute di 30 minuti per ciascun utente.
Con il trasferimento del C.D.D. nella nuova sede di Piazza Tricolore è stato aumentato il numero dei posti autorizzati da n. 25 a n. 30; per i 5 posti
aggiuntivi è stato ottenuto l’accreditamento regionale.
Il numero di utenti del Servizio è di 25; restano pertanto disponibili n. 5 posti per i quali nel 2013 si valuteranno i programmi di destinazione, al fine
di rispondere alle nuove esigenze del territorio, sia in termini di accoglienza di utenti attualmente collocati presso strutture esterne che di minori da
far ammettere in via derogatoria dall’ASL, possibilmente con ampliamento del budget riconosciuto dall’ASL.
B.2 Inserimenti in CDD –CSE – SFA presso Enti gestori
L’Amministrazione Comunale per l’anno 2013 ha rinnovato l’impegno di spesa relativo al concorso al costo della retta per il pagamento di n. 18
rette presso CDD –CSE – SFA gestiti da enti privati per minori e adulti disabili.
Il Comune non è titolare di alcuna unità di offerta del tipo CSE e SFA, per cui i cittadini saronnesi che ne hanno necessità vengono inviati presso i
servizi presenti sul territorio comunale o distrettuale, o comunque presso centri specializzati (e con quindi con un raggio territoriale più ampio).
Relativamente al CDD, i richiedenti sono attualmente tutti accolti dalla struttura comunale ad eccezione di due minori, attualmente frequentanti
CDD “piccoli” fuori comune, in ragione dell’assenza di una sezione a loro dedicata nelle strutture comunali. Al riguardo il Comune sta valutando di
estendere la propria offerta anche a questa tipologia.
B.3 Comunità Socio Sanitaria Giovanni Paolo II
Dal mese di giugno 2008 è stata avviata la gestione della Comunità Socio Sanitaria Giovanni Paolo II costruita ex novo nel complesso funzionale di
piazza Tricolore n. 1
L’avvio della nuova unità d’offerta residenziale qualifica il sistema territoriale dei servizi e degli interventi per le Persone disabili presidiando
l’importante aspetto della tutela residenziale per le persone che non hanno più familiari in grado di farsi carico dei loro complessi bisogni sociosanitari.
Il comune dal 2012 ha destinato tutti i 10 posti all’accoglienza a lungo termine in quanto l’esperienza del posto di sollievo è risultata negativa
avendo riscontrato il non utilizzo da parte dei cittadini saronnesi di tale opzione.
La Comunità è un’ unità d’offerta del sistema socio-assistenziale che, previa richiesta alla Regione Lombardia, ha ottenuto l’accreditamento a
partire dal mese di ottobre 2009. A partire da tale mese l’ASL di Varese ha assegnato agli ospiti della Comunità il voucher di lunga assistenza
previsto per gli ospiti delle Comunità Socio- Sanitarie. Al momento l’assistenza offerta dagli operatori della Comunità copre per intero le esigenze
socio-sanitarie individuate dall’ASL per gli ospiti, inserite nel PAI dalla stessa approvato. Il corrispettivo dell’appalto copre i costi sostenuti dalla
Cooperativa, cosicché i voucher possono essere interamente introitati dal Comune.
In occasione dell’avvio della Comunità il Settore ha elaborato una proposta di modifica del Regolamento Comunale approvato con Deliberazione di
Consiglio Comunale n. 3 del 26/02/2009 che prevede che il concorso al costo della retta in Comunità per i residenti, sia calcolato esclusivamente
sulle risorse personali dell’ospite (con esclusione dei familiari); i non residenti invece pagano la retta completa. Con deliberazione del C.C n. 18 del
04/04/2013 anche la tredicesima mensilità delle pensioni percepite dagli ospiti è stata destinata a concorso a costo della retta .
L’appalto della gestione della C.S.S. è affidata alla Cooperativa Solidarietà e Servizi di Busto per 5 anni decorrenti dal 01/09/2010 e con scadenza al
31/08/2015.
B.4 Servizio di Formazione Professionale .
Il Servizio di Formazione Professionale Intercomunale (SFPI) offre un’opportunità di orientamento, di formazione, di crescita relazionale e
sociale a soggetti disabili e/o in stato di disagio sociale attraverso percorsi individualizzati volti all’acquisizione di abilità lavorative e competenze
sociali per favorire il raggiungimento del ruolo di lavoratore.
In questo periodo è continuato il processo di affidamento dei corsi all’Istituzione Formativa IAL Lombardia – sede di Saronno. Tale processo si
concluderà alla fine dell’attuale anno scolastico 2012/13, quindi da settembre 2013 nella Sede di via Volta non sarà presente alcun dipendente del
Comune di Saronno e tutte le azioni formative saranno gestite da IAL Lombardia
Per l’anno formativo 2012/13 sono stati attivati i due Percorsi formativi:
• Corso Triennale Sperimentale di qualifica in “Operatore/trice dell’Artigianato Artistico”, - III° anno – Frequentato da 9 allievi
• Piani di Intervento Personalizzati – Frequentato da 2 allievi
Corso Triennale Sperimentale di qualifica in “Operatore/trice dell’Artigianato Artistico”
Il corso è rivolto in particolare agli allievi con difficoltà nel raggiungimento del successo scolastico/formativo. Il corso è orientato ad obiettivi di
tipo educativo-formativo e si ritiene fondamentale la maturazione personale e relazionale degli allievi, per far sì che acquisiscano quelle competenze
e capacità richieste nell'ambito lavorativo e sociale.
Il corso, di durata triennale, segue il calendario scolastico da settembre a giugno con una frequenza settimanale di 29 ore. Si realizzano attività
d’aula, di laboratorio e di stage presso Aziende e Cooperativa del territorio, inserite nelle aree: linguistica e delle scienze umane, matematicoscientifica, tecnico-professionale, stage e di personalizzazione.
Piani di Intervento Personalizzati
L'intervento si rivolge ad allievi diversamente abili in Diritto Dovere di Istruzione e Formazione residenti in Lombardia e di età inferiore a 21
anni che hanno concluso il primo ciclo di studi, anche senza aver conseguito il diploma di scuola secondaria di primo grado per una durata non
inferiore ad un anno e non superiore a tre.
L'obiettivo dell'intervento è sostenere la formazione degli allievi tramite un percorso specifico e personalizzato.
Risorse strumentali da utilizzare:
Per la gestione del Servizio da parte dell’Ente affidatario il Comune di Saronno mette a disposizione dello stesso l’unità operativa assegnata al
Servizio per la Formazione Professionale tramite il comando con dipendenza funzionale dall’Ente affidatario e dipendenza giuridico-amministrativa
dal Comune. Relativamente al personale dipendente dal Comune attualmente in servizio (1 coordinatore a 9 ore, 2 educatori rispettivamente a 36
ore e 28 ore ed un amministrativo), è stato impostato un piano di reimpiego che, con l’obiettivo di mantenere il valore aggiunto della professionalità
posseduta e nel tempo maturata, permetta di ricollocare i dipendenti che cesseranno da tale funzione su altri servizi affini del Comune, con
razionalizzazione complessiva e risparmio di spesa per sostituzioni ed appalto.
.Per la gestione del Servizio da parte dell’ Ente affidatario il Comune di Saronno mette a disposizione dello stesso.
a) la sede di Via Volta 105 con le relative attrezzature e utenze in comodato d’uso
b) Il materiale per le attività dei laboratori.
Il Comune inoltre ha garantito la copertura dei costi per la gestione del Servizio al netto delle doti regionali.
A partire dall’anno formativo 2010/11 l’ammontare delle Doti formative ricevute da Regione Lombardia per la realizzazione dei corsi è stata la
seguente:
A. F. 2010/11
A. F. 2011/12
A. F 2012/13
CORSO
Doti Ricevute
Doti Ricevute
Doti Ricevute - (Previsione)
Corso Triennale Sperimentale di qualifica
Piani di Intervento Personalizzati
140.850,89
32.550,89
117.600,00
27.320,20
43.500,00
11,729,80
TOTALE
206.550,89
144.920,20
55.229,60
Incassata dal Comune di Saronno
65.700,00
0
0
Incassata da IAL Lombardia
140.850,89
144.920,20
55.229,60
(Previsione)
Come si evince dalla tabella, vista la piena titolarietà di IAL Lombardia nella gestione dei corsi, le doti formative sono state incassate dallo
stesso Ente e dovranno essere restituite al Comune di Saronno a copertura delle risorse messe a disposizione dal Comune per la gestione dei corsi.
B.5 Servizio per l’Inserimento Lavorativo
Il Servizio di Inserimento Lavorativo Intercomunale è operativo dal settembre 1997, nasce e si concretizza da una esigenza di continuità e di
completamento del percorso del Servizio di Formazione Professionale per Disabili e soggetti a rischio emarginazione . La Convenzione che regola
il funzionamento del SIL, scaduta il 31/12/2012, è stata rinnovata fino al 31/12/2016 : attualmente è gestito dal Comune di Saronno
Capoconvenzione in accordo tra i Comuni afferenti al Distretto di Saronno ( Caronno Pertusella, Cislago, Gerenzano, Origgio, Uboldo) . I Comuni
convenzionati hanno deciso all’unanimità di rinnovare la Convenzione.
Rispetto agli altri obiettivi indicati per l’anno 2012 la situazione , ad oggi, è la seguente :
1)La convenzione per la gestione del SIL è stata ripresentata ed approvata all’unanimità dai Comuni del Distretto di Saronno. La nuova
convenzione è stata deliberata dai Consigli Comunali del Distretto ed è ora stipulata e valida sino al 31 Dicembre 2016
2- La certificazione UNI ISO 9001:2008 è stata confermata dopo visita di rinnovo dell’ente certificatore Bureau Veritas , in data 15/06/2012. La
scadenza è prevista per 14/06/2015. Nel Giugno 2013 Bureau Veritas svolgerà la visita di controllo prevista alla data del rinnovo della
certificazione
3. I Bandi Dote Lavoro per Disabili emanati dalla Provincia di Varese relativi al 2013 sono stati pubblicati nel Febbraio 2013. 25 utenti del SIL
hanno acquistato tramite ENERGHEIA, che lavora in filiera con il Servizio Intercomunale, altrettante Doti lavoro Disabili. Tali percorsi saranno
gestiti in collaborazione da SIL ed ENERGHEIA. Nel mese di Gennaio 2013 ha preso avvio la sperimentazione presentata dal SIL dal titolo
“Percorso di rafforzamento e costruzione di personalità finalizzato all’auto promozione verso l’inserimento lavorativo” promosso e finanziato dalla
Fondazione ACLI Mons Cesare Pagani. Alla fine di MAGGIO 2013 tale progetto è terminato e i risultati sono stati rendicontati alla Fondazione
nonchè all’assemblea dei Sindaci del Distretto.
4- Sono stati programmati e realizzati incontri periodici con le assistenti sociali nelle riunioni del distretto. Si è deciso che almeno una volta al
mese all’interno dei Piani di Zona verrà discussa la programmazione del SIL
5-. I percorsi attivati nell’anno 2012 per i residenti a SARONNO sono stati n. 51, cosi suddivisi : n. 39 borse di inserimento lavorativo e tirocini;
12 doti lavoro . Le assunzioni sono state 6 .
6- Sono stati attivati per il solo Comune diSaronno , a partire dal 2012 numero 16 percorsi remunerati tramite Voucher.
Percorsi e Assunzioni anno
Dati al 31 dicembre 2012
2012
0
1
Gerenzano
11
7
Origgio
3
2
Utenti complessivi bil tir doti assunzioni
Cislago
Totale Interventi bil tir doti
5
7
2
20
27
0
1
1
5
2
20
25
2
0
5
7
i
13
Doti lavoro
Tirocini Lavorativi Totale
Caronno Pertusella
Comuni
Assunzioni Totale
Borse Lavoro Totale
Percorsi gestiti direttamente dal Sil
Saronno
Uboldo
15
3
24
9
6
2
Totale complessivo
45
48
22
12
3
19
51
15
57
17
112
134
PERSONALE:
Nel 2013 il servizio sta operando con alcune difficoltà rispetto alla dotazione organica ottimale, in quanto due educatori sono assenti per lungo periodo; grazie ad
una risorsa impiegata in sostituzione, con condivisone dei relativi costi nell’ambito del Distretto, si stanno onorando gli impegni assunti con la convenzione.
Promozione di percorsi formativi per operatori del SIL - Interventi formativi di supporto al ruolo.
Si sono conclusi gli incontri di scambio di rete relativi al Piano Doti organizzati dalla Provincia di Varese al quale hanno partecipato il Coordinatore e gli
educatori del SIL . L’efficacia di tali incontri di autoformazione ed informazione è stata positiva. E’ servito molto il confronto con altri attori pubblici e del
privato sociale che gestiscono il sistema Doti.
Verrà programmato per il 2013 e comunque in modo scaglionato per ogni operatore e/o per figura professionale un’altra serie di opportunità formative, dando
priorità alla formazione interna individuando bisogni formativi legati alle caratteristiche specifiche del Servizio
Analisi risultati Visite ispettive interne ed esterne
IL Certificato di conformità ISO 9001:2008 rilasciato da BUREAU VERITAS Certification è stato rinnovato in data 15/06/2012. Il nuovo certificato scade il
15/06/2015.
Nel 2012 è entrato a regime Il customer satisfaction aziende : scheda riassuntiva nella quale vengono indicati i contatti con le AZIENDE, gli argomenti affrontati
e riportato il grado di soddisfazione espresso o le eventuali critiche e/o suggerimenti, rispetto alla collaborazione offerta dal SIL) si è confermato positivo come
strumento e metodo di lavoro . Si stanno raccogliendo i dati del primo trimestre 2013
Analisi dell’efficacia del sistema di gestione degli indici e analisi della situazione economico-finanziaria;
I Sindaci o loro delegati dei Comuni del distretto di Saronno, vista la relazione dei tecnici del distretto e ritenuto positivo il lavoro svolto dal SIL nel quinquennio
precedente , hanno ritenuto all’unanimità di riproporre la convenzione per la gestione del SIl per altri quattro anni ( 2013-2016)
La nuova Convenzione quadriennale sarà supportata da un programmazione annuale che sarà verificata all’interno dei piani di zona e discussa ed approvata
all’interno dell’assemblea dei Sindaci del Distretto.
Il Servizio di Inserimento Lavorativo Intercomunale certificato risulta conforme ai requisiti della norma ISO 9001:2008 dalla Bureau Italia S.p.A.- divisione
BVQi in relazione a “Progettazione ed erogazione di servizi di inserimento lavorativo, reinserimento lavorativo e mantenimento del posto di lavoro dei soggetti
invalidi o svantaggiati”
Modifiche che potrebbero avere effetti sul sistema di gestione per la qualità;
Non sono intervenute modifiche che possano influenzare il sistema. Di seguito la nuova programmazione 2013 parte integrante della Convenzione per la gestione
del SIL 2013-2016. A partire da Gennaio 2013 la Regione Lombardia ha deliberato il nuovo schema di Convenzione e di progetto formativo per i tirocini
extracurricolari. Successivamente con altra deliberazione ha comunicato che i Servizi al lavoro che promuovono tirocini potevano in fase sperimentale utilizzare i
vecchi schemi di tirocinio e convenzione sino al 3 Luglio 2013, dopo di che tutti gli enti interessati a promuovere o ospitare tirocini dovranno adottare i nuovi
moduli approvati dalla Giunta regionale. L’equipe del SIL ha deciso , in fase iniziale e sperimentale, di utilizzare da subito i nuovi schemi di convenzione e
progetto formativo, laddove anche l’ente ospitante si adegua subito alla nuova normativa, diversamente ha continuato ad utilizzare la precedente
modulistica fino al termine concesso con la vecchia programmazione. Ciò significa che in via sperimentale ai moduli e agli schemi già in utilizzo da parte
del SIL verranno affiancati i nuovi moduli e relativi schemi. A partire dal 1 settembre 2013 il SIL annullerà i le vecchie procedure e la vecchia
modulistica e provvederà ad immettere nel proprio sistema di qualità la sola nuova modulistica. Questa modalità consente agli operatori del SIL di
condividere con la rete territoriale le nuove procedure, sperimentarle in una fase iniziale in modo da verificarne l’efficacia e produrre eventuali
suggerimenti di modifica .
B.6 Progetto di Residenzialità leggera
Da tempo sul territorio del Distretto di Saronno è attivo un tavolo di lavoro tra gli operatori sociali comunali e gli operatori della Salute mentale,
finalizzato a migliorare la collaborazione e l’integrazione tra i servizi di rispettiva competenza.
In tale contesto, l’Unità Operativa di Psichiatria ha proposto un progetto di Residenzialità Leggera che ha trovato pianificazione all’interno del
Piano di Zona 2009/2011 e che continuerà per tutto il 2013.
La realizzazione del progetto, sotto la responsabilità dell’Unità Operativa di Psichiatria, ha previsto l’individuazione di un alloggio idoneo richiesto
alle Amministrazioni Comunali del Distretto.
A seguito di incontri tra l’Azienda Ospedaliera – l’Unità Operativa di Psichiatria - e il Comune di Saronno, è stato individuato l’appartamento da
utilizzare per il Progetto di Residenzialità Leggera all’interno del patrimonio alloggiativo comunale; l’appartamento sito in via Bergamo 18, nuovo,
è di circa 100 metri quadri.
Il progetto è stato attivato nel mese di ottobre 2010 con l’ingresso di n. 4 ospiti di cui 3 residenti in Saronno. Le Amministrazioni Comunali
collaborano al buon esito del progetto concorrendo ai costi sociali (€ 15,00 die al netto del costo affitto) integrando la quota di costo a carico degli
ospiti in base alle condizioni economiche personali.
L’importanza dell’intervento e la sua rispondenza ad un’esigenza effettivamente presente nel territorio ha evidenziato l’opportunità di verificare le
possibilità di implementazione dei posti disponibili a tal fine.
B.7 Tavolo integrato sulla disabilità
All’interno della nuova programmazione del Piano di Zona territoriale è stato attivato un tavolo di lavoro con i referenti della Pubblica Istruzione e
Cultura e con i responsabili dei Servizi Sociali dei Comuni dell’ambito sul tema dell’inclusione scolastica degli alunni disabili. La finalità del tavolo
di lavoro è quella di individuare dei criteri che regolamentino i rapporti tra i vari soggetti istituzionali che operano con riferimento alla tematica in
questione.
C
Area Anziani
L’invecchiamento in atto nella popolazione, l’allungamento della speranza di vita e il conseguente aumento di condizioni di ridotta autosufficienza,
comportano la crescita di bisogni e di richieste assistenziali sempre più diversificate da parte di adulti disabili ed anziani talvolta collegati a malattie
o eventi invalidanti .
Vengono portate al Servizio Sociale Comunale richieste di supporto, sostegno, accompagnamento sia da parte delle famiglie impegnate nei compiti
di cura e di mantenimento a domicilio, sia da parte di altre istituzioni che sollecitano la presa in carico da parte del Comune di situazioni di
difficoltà per utenti caratterizzati da bisogni assistenziali, da bisogni di accompagnamento e sostegno nel mantenimento dell’autonomia e dalla
assenza di una rete familiare adeguata ed in grado di provvedere.
Viene inoltre sollecitata o richiesta al Comune l’assunzione di un ruolo di tutela per persone in particolare difficoltà.
Le cure domiciliari costituiscono la modalità privilegiata ed ottimale per fronteggiare i bisogni di soggetti fragili, in particolare di persone anziane
non autosufficienti.
Un obiettivo di rilievo dell’assessorato è la definizione di nuove forme di supporto ed assistenza per la popolazione anziana, la cui presa in carico
globale esige modalità chiare e definite di integrazione socio sanitaria; al riguardo saranno intrapresi contatti mirati con le autorità sanitarie per
definire protocolli che consentano la massima efficacia ed appropriatezza di interventi, nel rispetto dei compiti istituzionali di ognuno.
Nel 2011 è stato avviato il progetto “Anziani meno soli più sani”, interamente finanziato da sponsor privati. Le iniziative sono programmate ed
implementate dalle Associazioni/Enti presenti sul territorio che si occupano di anziani con il coordinamento dell’Ufficio Servizi Sociali, che ha
organizzato un ufficio dedicato alle iniziative per gli anziani. Il tavolo del progetto sta entrando a regime e le associazioni sono attive a condividere
le loro iniziative ed attività, alle quali il Comune offre coordinamento e risonanza per aumentare, senza sovrapposizioni, le occasioni di
socializzazione degli anziani finalizzata anche al mantenimento del loro benessere fisico ed intellettivo (corsi di ginnastica dolce, passeggiate
culturali, iniziative informative e formative, ecc.) e alla prevenzione.
C.1 Servizio di Assistenza Domiciliare
Il Servizio di Assistenza Domiciliare (SAD) garantisce un aiuto in attività integrate di assistenza diretta alla persona, aiuto domestico, prestazioni
igienico-sanitarie, complementari alle attività di assistenza sociale e di tutela, perseguendo l’obiettivo di favorire l’autonomia personale dell’utente
nel proprio ambiente di vita, nel rispetto della sua autodeterminazione, evitando o riducendo rischi di isolamento e di emarginazione.
Nei mesi di luglio e agosto viene generalmente predisposto un piano per gestire l’emergenza caldo che prevede l’estensione del S.A.D. nel giorno di
domenica con i costi interamente a carico dell’Amministrazione Comunale.
Questo servizio è attuato mediante l’utilizzo di voucher di importo differenziato (in base alla fascia ISEE dell’utente) spendibili presso i Soggetti
erogatori accreditati dall’Amministrazione Comunale. L’accreditamento per l’erogazione del SAD scadrà nel 2013, per cui l’Amministrazione
Comunale provvederà a bandire un nuovo avviso per l’accreditamento degli operatori aventi i requisiti per operare.
Il Servizio Sociale manterrà le responsabilità generali del servizio, l’elaborazione del progetto di assistenza e la verifica dell’efficacia
dell’intervento; la responsabilità dell’erogazione del servizio spetta invece integralmente ai referenti dei soggetti erogatori accreditati.
Per l’anno 2013 continuerà la fornitura in comodato d’uso delle apparecchiature di collegamento al Telesoccorso per le persone sole, anziane e/o
non autosufficienti.
C.2 Voucher per Servizio di Pasti a Domicilio
Nell’anno 2013 proseguirà il Servizio pasti a domicilio, tramite l’erogazione di voucher di importo differenziato in base alle fasce ISEE. Il Servizio
è stato affidato alla Ditta Pellegrini SPA che si è aggiudicato l’appalto del Centro Cottura Comunale per il periodo 01/09/2011 –31/08/2014
prevedendo all’interno del servizio offerto anche l’erogazione dei pasti a domicilio. Il numero di utenti è di circa 25/30 unità.
C.3 Strutture residenziali e ricovero per anziani
Il ricovero nelle Residenze Sanitario-assistenziali (R.S.A.) viene attuato in alternativa agli interventi posti in essere a domicilio, qualora si rilevi
l’esistenza di gravi condizioni di dipendenza psicofisica dell’anziano, nonché l’impossibilità della permanenza al proprio domicilio anche a causa
della situazione familiare e socio-ambientale.
Per il 2013 si prevedono n. 54 utenti circa inseriti presso strutture residenziali per anziani o adulti disabili o esposti a rischio di emarginazione, con
rette a parziale carico dell’Amministrazione Comunale. Gli ospiti contribuiscono al costo del ricovero con pensione ed indennità di
accompagnamento; a seguito di aggiornamento dei criteri di contribuzione personale, disposta con deliberazione del C.C. n 18 del 4/4/2013, la
tredicesima mensilità diventa parte integrante dell’onere a carico del ricoverato.
Sussiste lista d’attesa per ricoveri in RSA, a fronte dell’impossibilità da parte delle tre strutture presenti sul territorio comunale di assorbire al
richiesta , per cui –necessariamente- l’orizzonte di riferimento contempla anche residenze esterne.
Importante è la ricerca di forme di sostegno nuove e differenziate in rapporto alle esigenze specifiche degli assistiti: in tale linea di sviluppo si pone
l’adesione favorevole del Comune all’istituto dell’UCI (Unità Cure Intermedie), attivata nel 2012 presso Villaggio Amico ed ora divenuta modalità
più ampia di intervento sotto la denominazione APA (Assistenza Post Acuzie), disciplinata da apposito protocollo di integrazione socio-sanitaria,
proposta dall’ASL di Varese.
D Assistenza, Servizi diversi alla persona
D.1 Servizio Casa
Il servizio casa gestisce in proprio il bando per l’assegnazione degli alloggi di ERP : l’ufficio compila e raccoglie le domande degli aspiranti
assegnatari (i bandi vengono aperti 2 volte all’anno), le trasmette alla Regione attraverso la procedura informatica affinché vengano elaborate e
venga assegnato il relativo punteggio, pubblica la graduatoria ed infine assegna gli alloggi di ERP di proprietà dell’Aler e di proprietà Comunale.
La procedura di assegnazione che implica una preventiva verifica del mantenimento dei requisiti è sempre affidata all’ufficio casa che provvede ad
istruire ed elaborare il provvedimento finale.
Per le assegnazioni che seguono una procedura di urgenza l’ufficio si avvale del parere di una apposita Commissione, convocata secondo necessità.
Sono stati individuati nell’ambito delle proprietà comunali alcuni alloggi utilizzati per emergenza abitativa riguardante famiglie sottoposte a sfratto,
in base a progetto di destinazione a breve/medio termine presso altre abitazioni.
Per gli utenti sottoposti a sfratto ed in attesa di un alloggio pubblico si pone come intermediario con i proprietari, l’ufficiale giudiziario e gli
avvocati per trattare la data di rilascio degli alloggi privati.
Filtra ed è di supporto degli inquilini Aler per le richieste e le controversie che dovessero insorgere con l’ente gestore, elabora i documenti che
l’ente invia ai suoi utenti. Collabora con lo sportello informativo che Aler e Regione Lombardia hanno inaugurato, a partire da gennaio 2013, con la
funzione di informare gli utenti del distretto rispetto alle iniziative ed alle opportunità che Regione Lombardia ha messo in campo sul tema casa. Per
quel che concerne la collaborazione con Aler Varese il servizio casa per il corrente anno collaborerà strettamente per tutte le operazioni legate alla
mobilità locativa dei 70 assegnatari coinvolti nel progetto di riqualificazione del Contratto del Quartiere Matteotti, che –a spiccata valenza anche
sociale- coinvolgerà l’ufficio nelle seguenti azioni di rilievo: costituzione commissione di lavoro con Aler Varese ed Ufficio Urbanistica finalizzata
ad esaminare le varie problematiche legate ai trasferimenti (verifica composizione nuclei familiari, abbinamento alloggi, organizzazione pratica
della mobilità).
Il servizio casa gestisce inoltre il bando degli alloggi di ERP dei Comuni del distretto provvedendo all’espletamento di tutte le fasi del bando ed alla
successiva consulenza post graduatoria..
Il servizio ha predisposto dal 2000 in avanti il bando per l’assegnazione di contributi regionali ai conduttori di alloggi affittati sul mercato privato,
tenuto conto dei loro redditi: riceve le domande, le inoltra tramite procedura informatica alla Regione, verifica i requisiti e liquida il contributo agli
aventi diritto. Il 2012 ha visto un cambio di impostazione, in senso restrittivo, avendo la Regione stanziato un fondo per contributi per il disagio
abitativo acuto, riservando il sostegno a situazioni particolarmente critiche (riduzione delle soglie ISEE per il diritto all’intervento e contrazione
dell’importo del massimo contributo erogabile) .
Per l’anno 2013 è possibile che R.L. riproponga una modalità analoga a quanto già sperimentato nel 2012, pertanto il Comune –acquisita la
necessaria conoscenza su tempi e modi di erogazione- valuterà quale ambito di intervento sarà necessario attivare in proprio (ferme restando le
disponibilità economiche) e organizzerà le procedure di competenza a richiesta e con le modalità che la Regione comunicherà.
Il servizio casa per il corrente anno parteciperà al bando promosso dal Ministero dell’Interno finalizzato alla presentazione di progetti a carattere
territoriale finanziati interamente dal Fondo Europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi con l’obiettivo di agevolare l’accesso all’alloggio.
Tale progetto che vede coinvolti diversi partners (Comuni del distretto e IRS) ha come finalità di reperire sul mercato privato una maggiore
disponibilità di alloggi da proporre in locazione ai cittadini extra – comunitari regolarmente soggiornanti ed in possesso di reddito con la finalità di
alleggerire la graduatoria degli alloggi di ERP.
L’eventuale finanziamento concesso è interamente a carico dei fondi europei e nazionali e non prevede alcun contributo da parte del Comune.
A completamento dell’operazione di revisione degli accordi territoriali previsti dalla legge 431/98, svolta nel 2011, nel corrente anno l’ufficio
predisporrà gli atti necessari a dare operatività al progetto Lo.ca.re. per incentivare la messa a disposizione di alloggi da offrire agli utenti a
canone più vantaggioso di quello di libero mercato (e così ricondotti agli accordi territoriali), con la possibilità per i proprietari di ottenere
agevolazioni fiscali a livello locale.
D. 1.2 Fondo solidarietà ALER
Nel mese di dicembre 2009, in applicazione dell’art. 7 della L.R. 27/2007 il Comune e l’Aler di Varese hanno costituito il Fondo di solidarietà per il
sostegno degli inquilini Aler riconosciuti indigenti da un’apposita Commissione formata da n. 2 rappresentanti dell’A.C., da n. 2 rappresentanti
degli inquilini e da n. 1 rappresentante dell’Aler. I contributi vengono assegnati, a domanda da parte degli interessati e previa istruttoria da parte del
Settore Servizi Sociali. Dal 2010 il Fondo non è più preventivamente stabilito in quanto il contributo viene deciso di volta in volta dalla
commissione fermo restando che se concesso sarà erogato per il 50% da Aler e per il 50% dal Comune.
La funzione del Fondo di Solidarietà è simile a quella del Fondo Regionale Affitti e vuole sostenere i conduttori di alloggi E.R.P. che per le
particolari condizioni di indigenza, non riescono a sostenere il modesto canone di locazione. L’intervento tempestivo del Fondo consente di
prevenire l’accumulo di spese legali e l’esecuzione degli sfratti nelle situazioni in cui il mancato pagamento del canone di locazione corrisponde a
reali difficoltà del nucleo familiare. Nel 2012 sono stati ammessi al contributo di solidarietà n. 35 richiedenti con un esborso da parte del Comune di
€. 42.277,99
D. 1. 3 Gestione morosità Aler .
A partire da corrente anno è stata attivata in via sperimentale una nuova modalità di gestione delle morosità Aler che prevede da parte dell’Ente
gestore la comunicazione preventiva dei nominativi che hanno omesso di pagare i canoni di locazione o le spese condominiali. L’ufficio casa,
ricevuta tale comunicazione, dovrà entro il termine concordato con Aler contattare le famiglie coinvolte, previamente verificare la posizione degli
stessi nei riguardi dell’assistenza sociale erogata dal Comune e, appurate le motivazioni legate al mancato o ritardato pagamento del dovuto,
promuovere e concordare le procedure necessarie ad evitare il ricorso all’azione legale per il recupero del dovuto.
La finalità di tale modalità operativa è di risparmiare gli ingenti costi che l’azione legale costa alle famiglie saronnesi e/o all’Amministrazione stessa
che prima veniva chiamata in causa ad azione intrapresa
D.2 Servizi di trasporti per persone in difficoltà
Il Trasporto viene garantito con regolarità a disabili in fascia di obbligo scolastico; inoltre in base a valutazione sociale vengono svolti trasporti
occasionali a favore di persone fragili aventi la necessità di raggiungere strutture sanitarie e centri riabilitativi.
L’Assessorato prevede l’organizzazione di servizi di trasporto personalizzati.
Sono previste due tipologie di interventi:
a) Erogazione di un buono economico a titolo di rimborso chilometrico per i servizi di trasporto auto-gestiti o soddisfatti tramite risorse
parentali o del privato sociale; (nel corso del 2012 hanno usufruito di tale buono n.5 utenti)
b) Organizzazione del trasporto da parte del Comune con risorse proprie o tramite convenzioni.
Tale ultima tipologia di intervento attualmente si concretizza nei sotto elencati servizi di trasporto:
1. affidati all’esterno:
il trasporto al Centro polivalente di Riabilitazione “La Nostra Famiglia” di Vedano, Castiglione Olona, al CSE di Tradate ed all’Istituto Don
Gnocchi di n. 5 portatori di handicap. Tale servizio è stato affidato per l’anno educativo 2012/2013, con affidamento diretto previa
negoziazione alla C.R.I. sede di Lomazzo unitamente al servizio di trasporto occasionale che viene attivato nel caso di trasporti da eseguire con
ambulanza.
A partire dal mese di gennaio 2005 l’Associazione AUSER Saronno, a seguito di apposita convenzione, svolge, in sinergia con
l’Amministrazione Comunale, servizi di trasporto di utenti in carico al Settore Servizi Sociali utilizzando un’autovettura Comunale o autovetture
proprie nel qual caso è previsto convenzionalmente un rimborso chilometrico.
2. gestito in economia; alcuni servizi di trasporto sono invece effettuati tramite risorse proprie del Comune. Il razionale utilizzo a tempo pieno
delle vetture in dotazione al Settore Servizi Sociali consentirà per l’anno 2013 l’accompagnamento di minori portatori di handicap nelle scuole
cittadine per garantire loro il diritto allo studio e quello destinato agli utenti del CDD. Viene inoltre garantito il trasporto di n.1 utente allo SFA il
Granello di Cislago.
Nei tempi compatibili con l’accompagnamento a scuola dei minori e portatori di handicap i mezzi disponibili vengono utilizzati per altri servizi
richiesti da persone in difficoltà. Il settore dispone per l’espletamento di tali prestazioni di n. 1 vettura elettrica (fino ad agosto), n. 1 autovettura
e n. 1 Fiat Doblò attrezzato (acquisito in comodato a titolo gratuito da parte di ditta specializzata nella raccolta pubblicitaria, finalizzata a
sponsorizzare l’acquisto e la gestione del mezzo) per il trasporto di disabili motori. Il servizio trasporti sarà svolto da n. 1 volontario e n. 4
lavoratori socialmente utili, 2 dei quali utilizzati come accompagnatori per i ragazzi che frequentano il C.D.D. Comunale e n. 2 utilizzati per i
trasporti scolastici.
D.3 Sportello Immigrati
La gestione diretta dello sportello immigrati tramite operatore comunale dipendente è stata confermata anche per l’anno 2013. Alla tradizionale
attività informativa è stato affiancato un servizio di risposta a quesiti, tramite mail, inerenti le pratiche e la normativa sull’immigrazione.
Nel 2013 sarà importante anche il ruolo di “regia” nello svolgimento delle procedure per il rinnovo degli sportelli immigrati dei Comuni del
Distretto, la cui gestione sarà affidata con procedura negoziata riservata a soggetti del terzo settore (cooperative ed associazioni).
Per l’anno 2013 l’Ufficio sarà costantemente impegnato a sviluppare progetti che possano essere finanziati da bandi pubblici a sostegno di interventi
inerenti l’area dell’immigrazione ed anche a favore di altri interventi, poiché l’acquisizione di competenze per il fund raising in risposta a bandi
assume rilievo sempre maggiore, in un momento di scarsità di risorse. Continueranno gli incontri del nuovo Tavolo Immigrati, finalizzati al lavoro
di rete delle associazione ed enti partecipanti, con l’obiettivo di organizzare una manifestazione pubblica sul dialogo interreligioso a giugno 2013 in
collaborazione con le associazioni del terzo settore e le parrocchie.
Sempre durante il 2013 proseguirà l’intervento finalizzato all’integrazione socio-culturale dei profughi assegnati al Comune dalla Prefettura di
Varese nell’ambito dell’emergenza Nord Africa che dovrebbe concludersi nei primi mesi dell'anno, salvo proseguimento per le categorie
vulnerabili.
L’Ufficio Immigrati dovrà essere pronto ad affrontare le possibili modifiche procedurali delle pratiche amministrative per rilascio/rinnovo dei
permessi di soggiorno anche tenuto conto delle semplificazioni amministrative in corso in questi anni. Sarà necessario il costante aggiornamento
anche alla luce delle continue modifiche normative in tema di immigrazione.
E’ stata formalizzata l’adesione al progetto “RIRVA- Networking Italiano per il Rimpatrio Volontario Assistito”. La Direttiva 2008/115/CE del
parlamento Europeo e del Consiglio del 16 dicembre 2008 recepita col Decreto legge del 23 giugno 2011 n. 89 sostiene la possibilità da parte dei
migranti di ritornare a vivere nel proprio Paese d’origine come un’opzione del processo migratorio.
Il “Rimpatrio Volontario Assistito - RVA” è uno strumento per favorire il ritorno a casa dei migranti che lo desiderano ed offre loro sostegno e
assistenza, dalla preparazione del viaggio sino all’avvio di un processo di reintegrazione socio-lavorativa nel Paese di origine che sono
indispensabili.
L’adesione non comporta alcun impegno economico a carico dell’Amministrazione Comunale.
Nel 2013, è in corso di realizzazione il “ Progetto: L’Analfabetismo e integrazione” che prevede interventi per l’integrazione sociale della
popolazione immigrata adulta analfabeta. Questo Progetto fruisce del contributo della Fondazione ACLI Mons. Cesare Pagani.
Il territorio saronnese è un’area a forte tasso d’immigrazione. La popolazione immigrata ha caratteristiche differenti per provenienza, cultura e
scolarizzazione. L’integrazione nel Paese ospitante è sicuramente facilitata dalla conoscenza della lingua e dalla capacità di fruirne secondo le
abilità linguistiche di espressione: ascolto, lettura, scrittura e parlato. Seguendo questa logica, la legislazione italiana in materia di immigrazione,
prevede che gli stranieri dimostrino, tramite certificazione, la competenza linguistica italiana a livello A2 del Quadro Comune Europeo delle lingue
( in particolare con l’Accordo di integrazione ). Istituzioni, enti, associazioni, fondazioni ed altro si sono attivate per assistere ed accompagnare gli
stranieri in questo percorso. Le persone che possono, però, frequentare corsi e attività di apprendimento della lingua italiana devono possedere le
abilità di base della lettura e della scrittura in qualsiasi lingua esse si esprimano.
Nell’analisi del territorio saronnese, si è rilevata una presenza, anche considerevole, di persone straniere completamente prive di competenze di
letto-scrittura, cioè senza nessuna scolarizzazione; per queste persone è difficile, quasi impossibile, raggiungere il livello di competenza linguistica
A2 e comunque il non poter leggere e scrivere è un grosso gap per l’integrazione non solo in Italia, ma in qualsiasi situazione sociale, anche nei
paesi natii.
Il progetto intende prendere in considerazione questi bisogni ed agire come soccorso in una situazione di estremo disagio culturale.
Organizzando il “polo per l’analfabetismo”, all’interno di spazi organizzati, si potranno offrire interventi mirati, basati su metodologie, strumenti,
tecniche e contenuti adeguati al target dell’utenza. Un’altra prerogativa del progetto è quella di operare nella condivisione con gli attori del
territorio e, in modo particolare, con quanti operano nel campo dell’apprendimento e delle politiche sociali e di immigrazione e di coinvolgere
attivamente gli stessi fruitori finali. La peculiarità di tali beneficiari finali, infatti, richiede di agire sia nell’ambito formale che informale, attraverso
azioni di divulgazione, anche con il passaparola
La specificità del target, inoltre, raccomanda una formazione del personale riguardo a metodi e strumenti e una flessibilità relativa agli impegni in
base agli orari ( più proposte in orari differenti della giornata e in giorni differenti della settimana), alla disponibilità delle sedi ( più sedi per
accogliere persone in varie parti della città e del circondario). Questo tipo di progetto, per la sua complessità, prevede un coordinamento sistematico
che ha lo scopo di costituire e rinforzare una équipe integrata.
I percorsi d’apprendimento potranno essere testati e attestati ufficialmente dal CTP EDA di Saronno che rilascerà un’ attestazione ufficiale del
MIUR per il raggiungimento del livello A1 del Quadro Comune Europeo delle lingue. Tale percorso certificato potrà essere propedeutico all’esame
A2 di lingua italiana che è possibile sempre sostenere nel CTP EDA di Saronno.
Nel 2013 si ipotizza la conclusione effettiva dell'accoglienza dei Profughi dell’emergenza Nord Africa. Pertanto, l'ufficio immigrati sarà coinvolto
nel valutare i singoli percorsi individuali degli ospiti al fine della fuoriuscita dal percorso di accoglienza e relativo percorso di autonomia che
prevederà il reperimento di un'autonoma sistemazione abitativa ed il reperimento di un'attività lavorativa che permetta loro un'autonomia
economica. Probabilmente, l'accoglienza proseguirà per i profughi accolti dal Comune che rientrino nelle categorie vulnerabili.
Verrà valutata la possibilità di avviare un servizio di “educativa di strada” al fine di poter redigere progetti in tema di prevenzione della devianza a
favore di minori stranieri presenti sul territorio, in particolare per coloro che non frequentano la scuola (drop out).
La politica comunale è orientata a favorire la civile convivenza e l’accoglienza con un’azione che sia nel contempo rigorosa nell’esigere il rispetto
delle regole ed attenta ai bisogni di chi assicura, con il proprio lavoro, un importante contributo al benessere collettivo. Anche il Piano di Zona del
distretto saronnese relativo alla triennalità 2012-2014 ha previsto l’operatività dei tavoli tecnici tematici quali organismi con funzioni di analisi e
progettazione al fine di contribuire alla costruzione di interventi e opportunità in risposta ai bisogni sociali, attraverso diverse forme di
collaborazione pubblico-privato, nonché la sperimentazione di nuove modalità gestionali di servizi per il cittadino.
L’Ufficio, infine, intende proporre attività culturali a favore della cittadinanza finalizzate all’integrazione. Tale attività vorrebbe stimolare anche la
costituzione di gruppi di rappresentanza di cittadini immigrati che possano diventare interlocutori privilegiati dell’amministrazione proprio nel
confronto sui temi dell’integrazione.
D. 4 Assistenza economica a persone o nuclei in condizioni di indigenza
L’ attuale situazione socio economico porta all’attenzione del servizio sociale condizioni di bisogno differenziate ed in parte nuove, infatti accanto
alle situazioni di anziani soli con redditi minimi e di famiglie numerose monoreddito sulla quale gravano persone inoccupate o disoccupate da lungo
tempo (all’interno di questa categoria è ben rappresentata la famiglia extracomunitaria con diversi figli e lavoro a bassa remunerazione), vi sono
famiglie prive di reddito per perdita del lavoro.
Nel 2013 si ipotizza un incremento e diversificazione delle forme di disagio conseguente al momento di crisi diffusa socioeconomica, che
presumibilmente comporterà un aumento di richieste di contributi economici, cui va posta particolare attenzione intervenendo secondo la logica di
“Welfare generativo”.
Il Comune di Saronno ha attive varie forme di intervento economico, con le quali ci si propone di rispondere alle varie tipologie di bisogno in base
ad una progettazione sociale più o meno complessa: sono erogati buoni integrativi per reddito insufficiente, buoni affitto, buoni sociali per disabili
ed anziani e contributi economici (questi ultimi essenzialmente destinati al pagamento di utenze).
Nel primo trimestre 2013 si è lavorato per la definizione di un nuovo regolamento relativo alla concessione di contributi economici, condiviso da
tutti i comuni dell’ambito.
E. PIANO DI ZONA
All’interno dell’Ufficio Servizi sociali è strutturata una unità operativa dedicata al coordinamento e alla gestione amministrativa dell’Ufficio di
Piano ex Legge 328/2000. Tale ufficio inserito nell’organizzazione del Comune di Saronno in quanto Comune Capofila del distretto è composto
oltre che da due unità di personale del Settore Servizi Sociali, che ne costituiscono la regia, da n. 6 operatori sociali (uno per ogni Comune del
distretto).
L’Ufficio di Piano ha il compito di supportare dal punto di vista tecnico e amministrativo l’attività di indirizzo e controllo dell’Assemblea dei
Sindaci che è l’organismo di rappresentanza politica espresso dai Comuni del Distretto. Il 2013 è la seconda annualità del Piano di Zona approvato
con accordo di programma il 17/04/2012 relativo al triennio 2012-2014.
A partire dall’anno 2006 all’Ufficio di Piano è stato assegnato il compito di elaborare il Piano di assegnazione dei contributi FNPS-Leggi di Settore
e il Piano di assegnazione dei contributi del Fondo sociale regionale (Asili nido, Comunità Alloggio, Centri di aggregazione giovanili, Centri
Diurni, ecc...).
Il 2012 ha visto significative novità nelle procedure attinenti l’erogazione del Fondo Sociale Regionale; lo stesso, ad inizio 2012 ridotto ad € 30
milioni e destinato a finalità ormai definite negli anni precedenti, è stato aumentato ad agosto di € 40 milioni, da attribuire in forma di voucher ai
soggetti (Comuni e privati) che sostengono il costo delle rette per ricovero disabili e minori in comunità, per il SADH e per le famiglie affidatarie di
minori. Ciò ha comportato e sta comportando, anche nel 2013, nuove raccolte di dati distrettuali, monitoraggi e controlli degli stessi, per giungere
all’attribuzione dei voucher, la cui erogazione è affidata al piano di zona.
L’Ufficio di Piano è impegnato nella gestione e aggiornamento del sito web distrettuale (www.distrettosaronno.it) tramite news e news letter periodica.
F. Rete Rosa
L’assessorato ai Servizi Sociali è parte attiva della Rete Rosa, in condivisione con l’assessorato alle Pari Opportunità e con la collaborazione del
l’Azienda Ospedaliera di Busto Arsizio che partecipa con i servizi di Pediatria, Neuropsichiatria infantile, Ostetricia e Ginecologia, Psichiatria, URP,
Servizio Sociale di Presidio, l’ASL con il Consultorio pubblico e il Sert, la Compagnia dei Carabinieri di Saronno, la Polizia Locale, il Centro Risorse
Donna, la Casa di Pronta Accoglienza, la Croce Rossa, il Villaggio SOS, il Centro Italiano Femminile, il Centro Consulenza per la Famiglia e molte altre
associazioni di volontariato sociale operanti nel nostro territorio.
Scopo del progetto è contribuire a dare risposta e tutela alle donne vittime di abusi e proseguire nella promozione di un cambiamento culturale.
E’stato definito un protocollo operativo che prevede la collaborazione, con flessibilità e personalizzazione degli interventi, tra l’associazione ed i
servizi comunali.
3.4.4 - Risorse umane da impiegare:
Le risorse umane assegnate al Settore risultano distribuite come segue:
Settore Servizi Sociali:
n. 1 Dirigente
n. 1 Istruttore Amministrativo
n. 2 Collaboratori Amministrativi a tempo parziale
Servizio di coordinamento dei Servizi Sociali e del Piano di Zona
n. 1 Funzionario
n. 1 Istruttore Amministrativo a tempo parziale
Servizio Sociale Professionale:
n. 1 Coordinatrice del Sevizio Sociale Professionale con qualifica di Istruttore… e qualifica di assistente sociale
n. 7 Assistenti Sociali di cui 3 a tempo parziale
Ufficio casa e Servizi Amministrativi e Contrattuali
n. 1 Istruttore Direttivo
n. 2 Collaboratori Amministrativi
Asili Nido:
n. 1 Coordinatrice
n. 11 educatrici dipendenti comunali comandate presso l’Istituzione
n. 11 educatrici dipendenti a tempo determinato dell’Istituzione (delle quali 6 part time)
n. 11 Ausiliarie (di cui n. 7 in appalto a cooperativa).
Servizio Assistenza Domiciliare Educativa Minori:
n. 3 Educatori professionali dipendenti
Servizio Assistenza Domiciliare Educativa Disabili
Prestazioni per n. 2300 ore circa annue erogate tramite voucher spendibili presso Soggetti accreditati dall’Amministrazione Comunale.
Centro Diurno Minori:
n. 1 Educatrice
n. 1 Ausiliaria in convenzione con Cooperativa sociale
Centro di Aggregazione Giovanile:
n. 1 Coordinatore part-time
n. 3 Educatori (di cui n. 2 in convenzione con Coop. Sociale)
Progetto “Radici”
n. 1 Coordinatore part-time
n. 3 Educatori (di cui 2 in convenzione con Coop. Sociale) p time???
n. 1 Psicologo a contratto professionale
Ufficio Immigrati e bandi
n. 1 Istruttore Direttivo
Consulenti con incarico professionale:
n. 3 Psicologi a contratto professionale (24 ore sett.-20 ore sett. – 17 ore sett.) più contratto con Centro “Panta Rei” per formazione e supervisione
(19 incontri per anno solare di mezza giornata per incontro)
n. 1 esperto giuridico problematiche minorili in rapporto ai provvedimenti dell’Autorità giudiziaria per formazione e supervisione (6 incontri per
anno solare di mezza giornata)
Servizio di Assistenza Domiciliare Anziani:
prestazioni per n. 9.500 ore circa annue erogate tramite voucher spendibili presso Soggetti accreditati dall’Amministrazione Comunale
Centro Diurno Disabili :
Il Servizio è gestito in appalto da una Cooperativa sociale con il seguente organico:
n. 2 ausiliarie (part-time)
n. 1 Coordinatore tempo pieno
n. 9 Educatori tempo pieno
n. 1 Assistente socio assistenziale tempo pieno
n. 1 infermiera part-time
n. 2 Psicologhe part-time
Il Servizio mensa è affidato tramite appalto alla Ditta Pellegrini S.p.a.
Servizio Formazione Professionale Disabili – cessazione alla fine dell’anno fromativo 2012/2013
n. 1 Coordinatore p-time
n. 1 Istruttore Amministrativo part-time
n. 3 educatori (di cui n. 1 in congedo per maternità)
Servizio per l’Inserimento Lavorativo di Persone Disabili o esposte a rischio di emarginazione:
n. 1 Coordinatore
n. 1 Collaboratore Amministrativo part-time
n. 2 Educatori
3.4.5 - Risorse strumentali da utilizzare:
L’erogazione dei servizi di competenza si avvale delle specifiche sedi operative adeguatamente attrezzate.
3.4.6 - Coerenza con il piano/i regionale/i di settore:
I Servizi erogati dal Settore rientrano nella programmazione regionale (Piano socio-sanitario) e zonale (A.S.L.) con elementi di innovazione e di
sperimentazione ispirati da leggi nazionali (L. 285/97; L. 328/2000).