il sistema di misurazione e valutazione della performance
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IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE AZIENDA OSPEDALIERA S. CROCE E CARLE - CUNEO Il Sistema di misurazione e valutazione della Performance, in attuazione del D.Lgs. n.150/2009, prevede l’impostazione di un ciclo integrato di programmazione e controllo, che permette di organizzare e di valutare i risultati conseguiti, sia a livello organizzativo che individuale. La valutazione del personale (comparto e dirigenza) assume valenza strategica ai fini del riconoscimento della produttività e dell’attribuzione della retribuzione di risultato annuale, individuata in sede di contrattazione decentrata. I Contratti Integrativi Aziendali delle rispettive aree definiscono, nel rispetto dei contratti collettivi nazionali, procedure, strumenti e criteri destinati a orientare l’utilizzo dei fondi contrattuali verso le finalità ad essi proprie come di seguito indicato. - COMPARTO La valutazione delle prestazioni del personale del comparto è prevista dall’art. 35 C.C.N.L.07.04.1999 e dagli allegati 2 (“Metodologia di valutazione permanente delle prestazioni per personale del comparto non posizionato”) e 3 (“Metodologia di valutazione permanente delle prestazioni per personale del comparto posizionato”) del C.C.I.A. 07/01/2010. In considerazione di quanto sopra, l’Azienda ha adottato un sistema di valutazione permanente delle prestazioni i cui esiti consentono di agire sul riconoscimento della produttività, in ottemperanza alle disposizioni normative di cui al citato D.Lgs 150/2009 (artt. 17-19 e 31) e fatti salvi i vincoli posti dal D.L. n. 78/2010 convertito con la Legge n. 122/2010 e s.m.i.. Il sistema di valutazione, relativamente al personale del comparto non posizionato, fa riferimento a 4 fattori di valutazione: 1. competenza tecnica 2. adattamento alle esigenze di servizio 3. relazioni con l’utenza 4. relazioni con i colleghi. caratteristici delle prestazioni attese dagli operatori dei singoli profili professionali e derivati dal dettato contrattuale (i primi tre fattori sono valutati in trentesimi e il quarto in decimi, per una valutazione complessiva pari a punti 100). I fattori di valutazione sono proposti su una Scheda di Valutazione che viene compilata annualmente. 1 La valutazione del personale titolare di incarico di posizione organizzativa fa riferimento a: a) obiettivi prestazionali (assegnati dal Responsabile della Struttura con la definizione del relativo peso) b) fattori qualitativi e comportamentali, così suddivisi: 1. relazioni all’interno e all’esterno dell’Azienda 2. responsabilità e decisioni 3. gestione delle risorse umane 4. competenza 5. osservanza delle direttive e disponibilità professionale Tali fattori sono valutati con una scala di giudizio da 1 a 10. La valutazione del personale titolare di incarico di Coordinatore Dipartimentale di Comparto fa riferimento a: a) obiettivi prestazionale (assegnati e valutati dalla Direzione Generale) b) fattori qualitativi e comportamentali, così suddivisi: 1. relazioni all’interno e all’esterno dell’Azienda 2. responsabilità e decisioni 3. gestione delle risorse umane Tali fattori sono valutati con una scala di giudizio da 1 a 10. - AREE DIRIGENZIALI – La valutazione delle prestazioni del personale delle aree dirigenziali è prevista dall’art. 25 del C.C.N.L. 03/11/2005 e dagli artt. 4 e 7 del C.C.I.A. 03/05/2007 dell’area dirigenza medica, richiamati dal C.C.I.A. 03/05/2007 dell’area dirigenza sanitaria, professionale, tecnica ed amministrativa. Per le suddette aree dirigenziali si applica la metodologia definita negli allegati 2 e 3 del C.C.I.A. 03/05/2007. Il valutatore di “prima istanza”, sovraordinato gerarchicamente al dirigente valutato nel contesto aziendale, utilizza: - la scheda (cosiddetta SV) per valutare il Responsabile di Struttura nello svolgimento annuale dell’incarico di direzione; - la scheda (cosiddetta SVI) per esprimere la valutazione in merito al risultato raggiunto dai dirigenti non titolari di incarico di struttura, in termini prestazionali, qualitativi e comportamentali; tale scheda permette di acquisire gli elementi utili per l’attribuzione della retribuzione di risultato e per le verifiche di competenza del Collegio Tecnico. 2 La Scheda di valutazione (SV) è graduata su 5 livelli di intensità (da 1 a 5 corrispondenti, rispettivamente, a: inadeguato – sufficiente – adeguato – ottimo - eccellente) e fa riferimento a: 1. comunicazione interna ed esterna (diffusione delle informazioni e disponibilità a favorire la comprensione delle direttive e capacità di ottenere consenso) 2. competenza organizzativa (coordinamento efficace delle attività, orientamento ai risultati, capacità di gestire le priorità) 3. capacità innovativa (promozione e gestione dei cambiamenti organizzativi, contributo alla elaborazione e diffusione di nuovi modelli di attività) 4. stress management (resistenza fisica e capacità di sopportazione dei disagi quotidiani, gestione dello stress proprio e dei collaboratori) 5. gestione dell’autorità inerente al ruolo (mantenimento dell’ordine e applicazione delle regole, valutazione dei comportamenti e delle prestazioni dei collaboratori, capacità di punire e premiare) 6. gestione delle risorse affidate (valorizzazione delle competenze, utilizzo efficiente delle risorse disponibili, rispetto del budget assegnato) 7. aggiornamento e diffusione delle conoscenze (promozione di iniziative di aggiornamento e facilitazione dell’accesso alla formazione dei collaboratori). E’ da evidenziare che, nella compilazione della scheda succitata, viene utilizzato lo strumento dell’autovalutazione: il Direttore valutato esprime preliminarmente il giudizio sulla propria prestazione, (contrassegnando il campo “autovalutazione” e scegliendo il livello di scala di giudizio da 1 a 5 come sopra proposto); successivamente, in occasione del colloquio di valutazione, il Direttore, che si è autovalutato, discute il contenuto della scheda con il proprio valutatore che può confermare o meno il giudizio espresso con l’autovalutazione (contrassegnando l’apposito campo “valutazione” e scegliendo il livello di scala da 1 a 5). A fine colloquio di valutazione il Direttore valutato e il valutatore sovraordinato gerarchicamente, sottoscrivono con firma e data l’esito della procedura. Analogo procedimento è previsto per gli altri dirigenti (cui non sia stata affidata la gestione di risorse) mediante l’utilizzo della Scheda di Valutazione Integrata (SVI) che, oltre ad essere una scheda di valutazione relativa agli obiettivi prestazional,i è appunto “integrata” con una sezione valutativa, dedicata alla parte qualitativa e comportamentale. Il processo di valutazione incentrato sull’utilizzo della Scheda di Valutazione Integrata (SVI) prevede che il Responsabile di Struttura a inizio periodo di riferimento attribuisca ai Dirigenti della propria équipe gli obiettivi individuali. 3 La scheda (SVI) presenta le seguenti sezioni: - Obiettivi di Budget (prestazionali – qualitativi – comportamentali) - Obiettivi Qualitativi Aziendali : 1. Utilizzo appropriato delle risorse 2. Autonomia operativa 3. Capacità innovativa 4. Conoscenze tecniche e tecnologiche 5. Disponibilità all’aggiornamento e affiancamento - Obiettivi Comportamentali Aziendali: 1. Rispetto dei codici di comportamento (deontologico e comportamentale) 2. Applicazione di procedure e linee guida 3. Relazione con l’utenza interna ed esterna 4. Capacità organizzativa riferita alla propria attività e alle funzioni assegnate 5. Relazioni funzionali con colleghi e collaboratori anche di altre Strutture Per ciascun obiettivo sono attribuiti un “peso” per un valore complessivo pari a 100 e uno standard (valore previsto per considerare l’obiettivo raggiunto al 100%) che, per gli obiettivi qualitativi e comportamentali aziendali, viene espresso con il grado di intensità atteso (da 1 a 5), mentre per i restanti può essere esplicitato nell’ambito delle direttive impartite ai fini del loro raggiungimento. L’ultima pagina prevede, infine, l’assegnazione della quota di Budget, comprendente la cifra annuale (espressa in euro) assegnata per la retribuzione di risultato e l’orario su base annua negoziato, ossia una resa di impegno lavorativo aggiuntivo che rappresenta il quantitativo di ore eccedenti l’orario di lavoro ordinario presumibilmente necessario per raggiungere gli obiettivi assegnati. Sia al termine del processo di assegnazione obiettivi, che al termine della fase di chiusura, valutato e valutatore sottoscrivono con firma e data l’esito della procedura. 4