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Scrineum – Rivista 4 (2006-2007) Recensioni, resoconti, schede Giovanna NICOLAJ, Lezioni di Diplomatica generale. I, Istituzioni, Roma, Bulzoni Editore, 2007, 264 pp., 41 ill. Indice del volume: Premessa, p. I. Capitolo I - Oggetto e confini della diplomatica. 1. Preliminari: problemi e propositi; alcune avvertenze, p. 9; 2. Definizione generale della materia: documento e documentazione; documento diplomatico, p. 22; 3. Sulla giuridicità, p. 26; 4. Riferimenti minimi di diritto, p. 32; 5. Sulla scrittura, p. 34; 6. Documentazione e storia; sistemi di documentazione, p. 37; 7. Prime nozioni e classificazioni generali, p. 45. Capitolo II - Le funzioni del documento. 1. Introduzione al problema, p. 51; 2. Intermezzo: breve storia della diplomatica, p. 53; 3. Un panorama di funzioni del documento italiano nell’ordinamento contemporaneo, p. 58; 4. Le funzioni della documentazione latina delle origini, p. 63; 5. Punti salienti sul documento in funzione probatoria, p. 69; 6. Problemi circa il documento in funzione negoziale (ad substantiam, ad sollemnitatem): il rompicapo della stipulatio; il successo dei contractus in scriptis; i casi misteriosi dei cosiddetti titoli di credito, p. 73; 7. Corollario: i generi documentari, p. 84. Capitolo III - Le forme del documento. 1. Introduzione: tipicità e storicità delle forme, processi e fattori di trasformazione delle forme, categorie di forme, p. 89; 2. Formabase del documento pubblico: protocollo, testo, escatocollo (ess. 1-5), p. 93; 3. Forme del discorso nel documento pubblico (ess. 6-9), p. 111; 4. Forma del documento pubblico collegiale (ess. 10-14), p. 115; 5. Forma del documento pubblico d’ufficio (ess. 15-18), p. 128; 6. Forma-base del documento privato: protocollo, testo, escatocollo, p. 133; 7. Forme del discorso nel documento privato (ess. 19-43), p. 137; 8. Altre forme di documento d’ufficio (ess. 44-54), p. 170; 9. Notitia o breve: origine e sviluppi (ess. 55-68), p. 180; 10. Altre forme di struttura documentaria: forme complesse; forme a sequenza; forme composite, p. 215; 11. Forme di contrassegno, di marcatura, distintive (signa), p. 221; 12. Forme di documentazione sussidiarie e complementari, p. 229; 13. Forme materiali del documento, p. 235. Sigle e abbreviazioni usate, p. 239. Bibliografia, p. 241. Come ricorda Giovanna Nicolaj nella Prefazione a questo volume, molto atteso, è abbastanza inevitabile che nel corso di un’esperienza didattica scandita da «corsi sempre poco ortodossi», frutto e contemporaneamente alimento per ricerche tanto rigorose quanto poco inclini a seguire i percorsi più ‘tradizionali’ della disciplina, si stratifichi una grande quantità di materiali preparatori, esemplificativi e di supporto. Ed è proprio da quei tanti «appunti volanti, ... abbozzi di sintesi, insomma zibaldoni», che sono stati riuniti, vagliati, accresciuti e organicamente ricomposti che trae concreta origine questo primo tomo di Lezioni di Diplomatica generale, nel quale si propone, in primo luogo ad un pubblico di studenti, ma anche, ed auspicabilmente, di studiosi, la prima tappa, sostanziata degli «elementi fondamentali e generali» della disciplina e della sua «‘modellistica’», di un discorso più ampio, che dovrà comprendere anche una parte dedicata alla storia della documentazione e del documento. Ai primi due capitoli del volume (Oggetto e confini della diplomatica e Le funzioni del documento), già apparsi nel 2003 in veste di saggio autonomo nel primo numero della Rivista di Scrineum (http://scrineum.unipv.it/rivista/nicolaj.html), e qui riediti con qualche modifica, è stato aggiunto un corposo capitolo dedicato a Le forme del documento. Il tema delle forme, e della loro ‘classificazione’, è tema caro alla Diplomatica fin dalle sue origini: un tema decisamente tradizionale, quindi, e forse ovvio, ma ciò nondimeno imprescindibile in una trattazione di Diplomatica generale. In questo caso, però, tutt’altro che tradizionale è il taglio di tale trattazione, nella quale si sottintende la Diplomatica ampia e flessibile che l’A. ha proposto in numerosi e recenti saggi: così, il concetto un po’ irrigidito di ‘documento diplomatico’ si allarga a comprendere un ampio spettro di scritture di epoche diverse che, scavalcando le tipologie più note , comprendono il rendiconto del mercante fiorentino del Trecento così come lo scontrino fiscale del bar sotto casa, gli atti conciliari e l’Editto di Rotari.