Coniche Inviluppo: costruzione mediante angoli in movimento nel
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Coniche Inviluppo: costruzione mediante angoli in movimento nel
Coniche Inviluppo: costruzione mediante angoli in movimento nel piano. 1. Parabole. Ricordiamo la costruzione per punti di una parabola, t dati il fuoco F e la direttrice a d. Preso un punto A variabile su d (Fig. 1) e P tracciato il segmento FA, si P' consideri l’intersezione P tra l’asse di FA (che F indicheremo in seguito con s t) e la perpendicolare V H condotta da A alla direttrice A d d. Al variare di A, il punto P descrive la parabola. Fig. 1 T Sia T l’intersezione tra l’asse del segmento FA e l’asse della parabola (perpendicolare condotta da F alla direttrice d ). Il quadrilatero FPAT è un rombo. Quando A si muove su d, il punto H (intersezione delle diagonali del rombo) descrive la retta s, che corrisponde a d nella omotetia di centro F e rapporto 1/2. Il punto V, intersezione tra le rette a FT ed s, è il vertice della parabola. Sia P’ la proiezione ortogonale di P F sull’asse della parabola. Il t segmento P’T ha sempre V come H punto medio: quindi la retta t è tangente alla parabola in P. La retta s s, tangente alla parabola in V, è la podaria della parabola rispetto al fuoco F. d A Fig. 2 Ciò che si è detto consente di costruire il semplice meccanismo piano rappresentato schematicamente in Fig. 2. Le aste rigide aH e Ht sono saldate insieme in modo da formare un angolo retto. L’asta aH, scanalata, è vincolata a muoversi attorno al perno fisso F mentre il vertice H dell’angolo retto scorre lungo la scanalatura rettilinea s. Quando H si muove lungo s la retta t inviluppa un arco di parabola (di fuoco F) tangente nel vertice alla scanalatura s. E’ evidente che il meccanismo può essere pilotato sia dal punto H (che giace sulla podaria s), sia dal punto A (che giace sulla direttrice d ed è il simmetrico di F rispetto ad H). Infatti (come già osservato) le rette s e d si corrispondono in una omotetia di centro F (rapporto 2 oppure 1/2). Consideriamo ora lo strumento di Fig. 3. Si tratta di due aste rigide bB e Bt saldate insieme in modo da formare un angolo α di ampiezza prefissata (≠ π/2). L’asta bB (scanalata) è costretta a passare per il perno fisso F mentre il vertice B dell’angolo scorre lungo la scanalatura rettilinea r. Quando B si muove lungo r la retta Bt inviluppa (nel piano individuato da F ed r) un arco di parabola. Dimostrazione: t Siano H e K (Fig. 4) rispettivamente a b le proiezioni ortogonali di F su t ed r. Il quadrilatero FHBK (convesso o intrecciato) ha due angoli opposti retti, F quindi è inscrittibile in una circonferenza di diametro FB, e si ha a r B inoltre: α = angolo FBH = angolo FKH. Segue che, quando B percorre la retta r, il punto H descrive la retta p = Fig. 3 KH inclinata rispetto ad r di 90° − α. Allora le rette FH e t = HB formano un angolo retto avente il vertice scorrevole su una retta (p) e un lato passante per il punto fisso F: perciò l’altro lato (t) descrive (come sappiamo: cfr. Fig. 2) l’insieme delle rette tangenti alla parabola di fuoco F e vertice V (proiezione ortogonale di F sulla retta p, tangente alla parabola in V). Si noti che quando la retta b è inclinata rispetto alla r di un angolo uguale ad α, le rette t ed r coincidono: dunque anche la retta r è una delle tangenti alla parabola di fuoco F e vertice V. b t E’ anche possibile giungere alla stessa p conclusione costruendo la retta QB F (perpendicolare condotta da B alla retta b) H e osservando che quando B si muove su r, Q QB inviluppa (cfr. sempre Fig. 2) la V parabola di vertice K e fuoco F. Ma i triangoli FKB e FVH, avendo gli angoli r B uguali, sono simili (cfr. Fig. 4): più K precisamente, si corrispondono in una rotoomotetia (con centro nel punto unito F Fig. 4 e angolo di rotazione 90° − α). In tale rotoomotetia si corrispondono anche le rette r e p (fisse), QB e t (mobili): alla parabola inviluppata da QB (mentre B scorre su r) corrisponderà pertanto, nella medesima rotoomotetia, una parabola inviluppata da t (quella, appunto, di fuoco F e vertice V) (Fig. 5) t p H F V Q K r B Fig 5