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del Piano
PIANO DI ZONA 2011
Distretto:
FIUMICINO
Comune capofila:
FIUMICINO
1.
Descrizione del territorio (geografica, urbanistica, produttiva, ecc.)
Il comune di Fiumicino, esteso su un territorio di 22.000 ettari, si colloca tra i Comuni più grandi d’Italia. Ne fanno parte diverse
località: Fiumicino, Isola Sacra, Focene, Fregene, Maccarese, Testa di Lepre, Aranova, Torrimpietra, Palidoro, Passoscuro, Tragliata,
Tagliatella e la nuova zona di Parco Leonardo.
Circa la metà dell’area del Comune (10.000 ettari) è compresa nella Riserva naturale statale “Litorale Romano”. Fiumicino,
capoluogo del Comune e sede dell’Amministrazione comunale, forma un unico abitato con Isola Sacra, che si estende sino all’interno del
delta del Tevere, costituito dal ramo del Canale di Traiano e dal ramo chiamato Fiumara Grande.
Il comune di Fiumicino è nato con la legge regionale n.25 del 6 marzo 1992, per distacco dal comune di Roma, del quale aveva fatto
parte come circoscrizione XIV. Il 10 dicembre 2002 ha ottenuto il titolo di Città.
Il territorio di Fiumicino è caratterizzato da 24 Km di costa e da grandi flussi di comunicazione che hanno quale baricentro
l’aeroporto internazionale “Leonardo da Vinci”. Sono attivi diversi cantieri navali ad alta rilevanza per la navigazione del porto.
Fiumicino rappresenta uno dei maggiori centri pescherecci del Tirreno, sede di un caratteristico mercato del pesce, nonché apprezzato
centro per la ristorazione di qualità e meta affollata di bagnanti in estate, soprattutto nelle località di turismo residenziale, come Fregene.
Il territorio è inoltre caratterizzato dalla presenza di un’importante area, l’Oasi di Macchia Grande, protetta e gestita dal WWF, e da
zone di significativo rilievo archeologico, tra le quali spicca il Porto di Traiano.
Nelle località situate a nord del Comune si è sviluppata una rinomata attività di allevamento e agricoltura che offre non solo prodotti
di qualità ma anche ampie opportunità di impiego lavorativo, soprattutto per gli stranieri.
La costruzione dell’area commerciale e residenziale denominata Parco Leonardo, struttura con uno dei cinema più grandi d’Italia e un
centro commerciale che ospita più di 200 negozi, e di quella del Parco Da Vinci struttura Outlet con altrettanti negozi, hanno contribuito in
maniera incisiva allo sviluppo del territorio, determinando anche un notevole incremento della popolazione.
Nel comune di Fiumicino la complessità e l'articolazione delle attività economiche (agricoltura, pesca, commercio, settore dei servizi,
edilizia), la vastità del territorio e la diversa concentrazione dei centri abitati con una propria distinta caratterizzazione socio culturale
determinano una varietà di bisogni e domanda di servizi che necessitano risposte ed interventi flessibili e mirati.
2.
Descrizione del territorio dal punto di vista demografico1
Il comune di Fiumicino ha una popolazione di 70.985 abitanti, di cui 35.376 maschi (49,8%) e 35.609 femmine (50,2%). I nuclei
familiari sono 31.055 con un numero medio di componenti pari a 2,28. La densità di popolazione è di 332,58 abitanti per kmq. La
distribuzione per classi di età è la seguente: il 16% della popolazione appartiene alla classe tra i 0 e i 14 anni, il 69,4% appartiene alla classe
tra i 15 e i 64 anni, il 14,6% appartiene infine alla classe degli over 65.
Fiumicino è stata caratterizzata, a partire dalla sua nascita, da una rapida espansione demografica. Il territorio si caratterizza per uno
degli indici di vecchiaia più bassi della provincia di Roma. L’età media è di 39,5 anni e quindi inferiore a quella nazionale che è di 42,8
anni. Il tasso di natività è del 12,9% e quindi superiore a quello nazionale che è pari al 9,3 %. Il tasso di mortalità è del 6,6%. La crescita
naturale è quindi del 6,3 %: a questa si aggiunge la crescita migratoria del 26,9%, per una crescita demografica totale del 33,2%. Si
riscontrano quindi valori molto alti del saldo migratorio e del saldo naturale.
1
Se disponibili specificare i dati relativi alla popolazione censita, alla popolazione residente per classi di età (0-14, 15-64, 65 e oltre), alla densità di popolazione, alle
famiglie e al numero medio di componenti, agli stranieri con permesso di soggiorno e ai minori stranieri residenti
Oltre al saldo naturale positivo, l’incremento demografico del comune di Fiumicino è pertanto garantito anche dalle immigrazioni,
che sono largamente superiori alle emigrazioni. Nel territorio del Comune sono presenti 7.411 stranieri, di cui 1352 minori. La popolazione
è multi-etnica e si registra la presenza di cittadini provenienti dai cinque continenti. Tra gli stranieri maggiormente presenti nel comune di
Fiumicino ci sono: romeni, polacchi, egiziani, bulgari, indiani, ucraini, marocchini, cinesi, filippini, tunisini, albanesi, bengalesi, brasiliani,
moldavi, peruviani, cubani, britannici, francesi, tedeschi, macedoni (fonte dati Istat).
3.
Delineare il quadro territoriale dei bisogni (specificare i disagi più acuti e gli squilibri nelle varie zone del Distretto e,
successivamente, articolare i bisogni per macroaree. Per ogni tipologia di disagio indicare l’utenza potenziale e l’utenza
effettiva)
Al fine di delineare il quadro territoriale dei bisogni si riportano di seguito le risultanze delle elaborazioni statistiche effettuate dal
Segretariato sociale del comune di Fiumicino, porta di accesso ai servizi comunali e che di tali bisogni ha la percezione più immediata.
Dai dati relativi all’anno 2010 risulta che un elevato numero di utenti si rivolge al Servizio per richiedere informazioni di tipo
sociale (78%). Emerge, inoltre, un aumento, rispetto all’anno precedente, delle richieste di informazioni per le questioni relative all’ambito
scolastico (15%), sanitario (2%) e previdenziale (5%).
Nel dettaglio delle richieste di tipo sociale prevalgono la richiesta di ascolto e sostegno all’utenza e la tipologia sostegno alla
povertà, quale misura di supporto al reddito attraverso gli aiuti alimentari, la concessione di un contributo economico a favore delle
famiglie con numero di figli minori pari o superiore a quattro, l’istanza per l’ammissione al regime di compensazione per la riduzione
dell’energia elettrica e del gas. I dati statistici hanno rilevato, nell’anno 2010, un numero di 214 richieste di informazioni per l’attivazione
di tale sostegno.
Nelle richieste di tipo sociale troviamo 330 richieste di “altro sociale": tale voce è stata utilizzata per indicare le informazioni circa
la Carta Acquisti, introdotta dal D.L. 112/2008 e la Family Card, una tessera gratuita per aiutare le famiglie penalizzate dalla crisi e dal
caro-vita, emessa dalla Provincia di Roma, che offre agevolazioni e sconti alle famiglie, applicati direttamente dalle aziende e dai singoli
esercenti commerciali che aderiscono all’iniziativa.
Risultano elevate le richieste di sostegno alla disabilità (194) e quelle di domanda di assistenza domiciliare (105), servizio dell’Area
Sociosanitaria che affronta il problema dell'assistenza alle generazioni che stanno invecchiando ha fra le varie finalità quella di ridurre
l’ospedalizzazione. Il servizio, che interviene in aiuto a persone non autosufficienti sole o con familiari che non riescono a gestire
autonomamente determinate situazioni, ha come obiettivo fondamentale il facilitare e il prolungare il più possibile la presenza dell'anziano
nella propria abitazione, per ritardarne o evitarne l'istituzionalizzazione.
Nell’Area Scuola rimane invariata la tipologia di richieste, tra le quali prevalgono le richieste di esenzione dal pagamento della
mensa scolastica e dell’acquisto dei libri. La difficoltà economica si manifesta anche in questa particolare area: infatti, la richiesta di
inserimento al nido sta a sottolineare come le giovani coppie, sempre più impegnate nell’ambito lavorativo, hanno necessità di maggiore
offerta di strutture prescolastiche per il sostegno al nucleo.
L’Area Previdenza, nell’anno 2010, registra una aumento di richiesta di informazione sia per l’assegno di maternità sia per
l’assegno al nucleo familiare rispetto all’anno 2009 e un aumento delle richieste di informazione circa la procedura per ottenere il
riconoscimento dell’invalidità civile.
Per quanto riguarda l’Area Sanitaria, il Segretariato ha ricevuto bassissimi accessi e, in linea con i dati degli anni precedenti, non si
evidenziano notevoli cambiamenti nelle richieste ricevute, confermando il Servizio come centro focale per prestazioni di tipo sociale
rispetto a quelle sanitarie. E’da ricordare che, alla luce delle presenti disposizioni legislative regionali, è attivo il P.u.a. (Punto Unico di
Accesso), nel quale confluirà lo stesso Segretariato sociale; il P.u.a. è uno strumento che ha l’intento di realizzare quella integrazione
sociosanitaria così richiesta e indispensabile al soddisfacimento dei complessi bisogni del territorio. È in quella sede che trova risposta la
domanda sanitaria.
Nell’anno 2010 il Segretariato, al fine di soddisfare le richieste dell’utenza, ha sviluppato un maggior numero di interventi,
rendendosi necessaria una progettualità strutturata che andasse oltre quella di breve periodo. In particolar modo la categoria di utenti che
maggiormente si presentano al Segretariato sociale è quella degli adulti, per i quali si è resa necessaria l’effettiva “presa in carico”
dell’utente attraverso la realizzazione di una progettualità individuale che andasse a coprire un periodo medio-lungo.
Risultano numerosi, come nell’anno 2009, gli invii al Centro per l’orientamento e collocamento al lavoro della Provincia di Roma, a
riprova del fatto che, negli adulti, il bisogno che emerge con forza risulta essere la mancanza del lavoro. Questa carenza è particolarmente
evidente per quella fascia di popolazione che in seguito a incidenti stradali, di incidenti sul lavoro, di malattie o stress o malattie ereditarie
o congenite o altre malattie invalidanti non sono capaci di lavoro salariato; purtuttavia, sono capaci e desiderosi di entrare o rientrare nel
mercato del lavoro, se gli si dà una opportunità. Per loro, pertanto, l'orientamento può essere indispensabile.
Si conferma l’importanza dei Centri di Assistenza Fiscali in convenzione con il Comune per produrre il modello I.S.E.E. (Indicatore
della Situazione Economica Equivalente), necessario per richiedere sia servizi sociali sia previdenziali.
Anche nell’anno 2010, si conferma, per il Segretariato Sociale, la collaborazione con il Terzo Settore e le associazioni di
volontariato, al fine di aiutare quella fascia di popolazione più fragile e così bisognosa, da sfiorare la soglia della povertà per i quali sono
indispensabili azioni di sistema al fine ad aumentare la consapevolezza dei cittadini nei confronti di queste problematiche e di rinnovare
l’impegno rispetto alla lotta alla povertà e all’esclusione sociale.
Rimangono, per lo più costanti i dati relativi alle modalità di accesso con le quali l’utenza si rivolge al servizio: 84% di persona 16% telefonica. Dai dati relativi all’incidenza delle modalità di accesso al servizio in relazione alla località di provenienza, si conferma da
parte degli utenti, che vivono nelle località distanti dal centro di Fiumicino, la difficoltà a recarsi personalmente al Servizio e di
conseguenza la necessità di sviluppare lo sportello anche nella zona nord del Comune.
L’utenza che si è rivolta al servizio è stata per il 70% di sesso femminile e per il 30% di sesso maschile. La maggiore richiesta di
aiuto da parte del genere femminile è sicuramente da attribuire ad una fragilità sociale aggravata da una frammentazione familiare e al
conseguente carico della prole.
Per quanto concerne l’affluenza in base alla nazionalità, si denota la prevalenza della Romania e Bulgaria e dei Paesi del nord
Africa, come Marocco e Egitto.
Infine è necessario porre in evidenza la particolare situazione della zona Nord del Distretto che, per la sua stessa conformazione
geografica e demografica, vive una forte carenza di servizi e una situazione di isolamento dal tessuto sociale distrettuale, e di conseguenza
le problematiche rilevate per la popolazione distrettuale nel suo insieme sono sicuramente enfatizzate per questo particolare territorio.
Utilizzando come fonti le statistiche del Segretariato Sociale, che, come si è già detto, costituisce la porta di accesso ai servizi
comunali e che pertanto ha la percezione più immediata dei bisogni della popolazione, e le relazioni dei Tavoli Tematici, che si sono riuniti
per la predisposizione di questo Piano di Zona e hanno visto la partecipazione dei rappresentanti di Comune, Asl, Terzo Settore e OO.SS.,
si possono evincere quali siano i bisogni emersi in relazione alle diverse Aree:
3.a. Area Minori e Famiglia
I bisogni maggiormente rilevati sono legati ad una situazione di crisi familiare crescente determinata da differenti problematiche,
quali quelle economiche, quelle relazionali intra ed extra familiari e quelle derivate dall’accrescersi della complessità della nuova realtà
giovanile . Da tali problematiche derivano le seguenti richieste:
- scolastiche (trasporto, corsi di formazione, sostegno post scolastico, dispersione scolastica, inserimento scolastico);
- previdenziali (assegno di maternità, assegno al nucleo familiare);
- sociali (ascolto e sostegno, informazione e orientamento, aiuti alimentari, aiuto alloggiativo, inserimento lavorativo, centri ricreativi,
soggiorni estivi, rischio devianza minorile).
3.b. Area Anziani
Dagli incontri del Tavolo Tematico si riscontra che le ridotte risorse finanziarie e l’aumento di tale fascia di popolazione determina
per il Comune una difficoltà sempre crescente nel rispondere ai bisogni della popolazione anziana.
I bisogni maggiormente rilevati dal Segretariato Sociale sono: aiuto nelle procedure per ottenere l’invalidità, la pensione e
l’esenzione al pagamento del ticket sanitario, trasporto, cure mediche e inserimento in RSA, sostegno psicologico/psichiatrico e assistenza
domiciliare.
Il Terzo settore, attraverso i lavori del Tavolo Tematico, e le Oo.ss, in sede di concertazione, hanno fatto inoltre presente la
necessità, onde dovessero rendersi a disposizione nuove risorse, di prevedere servizi attualmente inesistenti sul territorio quali i Servizi
rivolti ai malati di Alzheimer e i Centri diurni per anziani fragili.
Nel campo degli anziani e della disabilità il comune di Fiumicino nel 2011 ha deliberato una profonda innovazione, introducendo la
compartecipazione al costo del servizio dell’Assistenza domiciliare. Le modalità con le quali si è operato assicurano l’esenzione per le
fasce più deboli che hanno un I.s.e.e. basso. L’introduzione della compartecipazione, deliberata all’unanimità dal Consiglio comunale,
serve anche a scoraggiare la domanda di servizi non fondata su esigenze forti e consente di ridurre la lista d’attesa, in quanto tutti i proventi
della compartecipazione sono destinati a tale finalità. È allo studio del Comune, e a tal fine è in corso di istituzione un apposito comitato di
studio, valutare se e come estendere la compartecipazione ad altri servizi e rivisitare l’organizzazione dell’Assistenza indiretta erogata ad
oggi in modo cristallizzato nelle forme decise molti anni fa da Comune e Ausl, forme che appaiano inevitabili oggi modificare.
3.c. Area Disabili
Dagli incontri del Tavolo Tematico si riscontra che la diminuzione delle risorse finanziarie destinate a questa fascia di popolazione
che determina per il Comune una difficoltà sempre crescente nel rispondere ai bisogni della popolazione disabile.
I bisogni maggiormente rilevati dal Segretariato Sociale sono: inserimento lavorativo, trasporto, cure mediche e assistenza
domiciliare.
Si riscontra inoltre, nel territorio distrettuale, la mancanza di corsi di formazione per l’inserimento lavorativo, Borse lavoro e di
Centri ricreativi e occupazionali.
3.d. Area disagio ed esclusione sociale
I bisogni maggiormente rilevati sono di tipo sociale: ascolto e sostegno, informazione e orientamento ai servizi presenti sul
territorio, contributi economici, aiuti alimentari e aiuto alloggiativo, inserimento lavorativo.
In particolare per quanto riguarda la popolazione tossicodipendente il Tavolo Tematico ha evidenziato la necessità di informazione
sul fenomeno delle dipendenze con e senza sostanza, quali gioco d’azzardo, la dipendenza da internet, i disturbi alimentari e lo shopping
compulsivo.
3.e. Area Immigrati
I bisogni maggiormente rilevati sono di tipo sociale: ascolto e sostegno, informazione e orientamento ai servizi presenti sul
territorio, contributi economici, aiuti alimentari e aiuto alloggiativo, inserimento lavorativo.
Il Terzo settore, attraverso i lavori del Tavolo Tematico, ha fatto inoltre presente la necessità di creare un servizio rivolto agli
immigrati dai 16 ai 25 anni a rischio di fragilità sociale che abbia come obiettivo l’inclusione sociale e l’inserimento lavorativo.
4.
Delineare il quadro generale dell’offerta dei servizi socio-assistenziali indicando dove e in che misura è stata operata
un’integrazione tra i Comuni e le Asl
a) Assistenza domiciliare
L’assistenza domiciliare è un servizio di natura socio-assistenziale, finalizzato a sostenere la persona portatrice di handicap e
l’anziano nelle proprie attività quotidiane, fornendo al contempo un supporto alla sua famiglia. Le prestazioni fornite, effettuate
prevalentemente presso il domicilio dell’utente da operatori specializzati, hanno lo scopo di salvaguardare l’autonomia del disabile e
dell’anziano, evitandone l’isolamento e il ricovero in istituti. Per ogni utente è elaborato dal Servizio Sociale Professionale di Comune e
Asl, un progetto individuale.
b) Assistenza a studenti disabili nelle scuole (AEC)
Il servizio è rivolto agli alunni diversamente abili delle scuole materne, elementari e medie inferiori, e prevede l’affiancamento di
un assistente educativo al bambino/a. L’assistente educativo collabora con gli insegnanti e il personale della scuola al fine di promuovere
l’autonomia, la comunicazione personale e l’effettiva partecipazione dell’alunno in situazione di handicap a tutte le attività scolastiche,
ricreative e formative previste dal piano dell’offerta formativa. Per ogni alunno è predisposto, a cura dell’equipe del Servizio Sociale
Professionale del Comune, del personale insegnante curricolare e di sostegno della scuola, del Servizio T.S.M.R.E.E., del personale addetto
all’assistenza educativa e in collaborazione con i genitori, un piano educativo individuale degli interventi, costantemente aggiornato e
verificato per rispondere alle esigenze di sostegno del bambino. Il servizio di cui trattasi vede la relativa spesa crescere sempre di più,
anche in quanto le Istituzioni scolastiche, a causa dei tagli che subiscono dei finanziamenti statali, “si appoggiano”sempre più al Comune
per supportare i minori disabili.
c) Progetto piscina per disabili
Il servizio è rivolto alle persone disabili con la finalità di favorire la riabilitazione e l’inserimento nella vita sociale e l’integrazione
piena del disabile, e consiste nel permettere alle persone disabili, che lo richiedono, la frequenza di corsi di nuoto che vengono effettuati da
istruttori qualificati e che si svolgono presso la piscina comunale.
d) Case Famiglia per mamme e bambini
La Casa famiglia fornisce un servizio assistenziale nei confronti di coppie di minori e madri culturalmente e socialmente
svantaggiati, in stato di temporaneo o permanente disagio. L’accoglienza nella Casa è volta a soddisfare i bisogni del minore e a
supportarlo nello sviluppo emotivo e cognitivo, garantendo il mantenimento del rapporto con la madre, per un effettivo reinserimento nella
vita sociale. Il Comune si occupa del pagamento delle rette per le coppie di minori e madri a seguito dell’inserimento in apposite
progettualità elaborate dal Servizio sociale Professionale.
e) Centri di aggregazione giovanile
Sono Centri dove i ragazzi possono incontrarsi e confrontarsi con i coetanei, acquisire nuove competenze e sperimentare nuovi
modi di stare insieme. Si propongono attività ludico ricreative tra cui laboratori di danza moderna, teatro, educazione allo sport e alla
musica. Il Centri sono aperti tutto l’anno, e svolgono la loro attività in orario extrascolastico.
f) Sostegno Scolastico
Trattasi di un servizio di assistenza post scolastica che si svolge in orario pomeridiano con la finalità di aiutare i minori con carenze
curricolari. Anche tale servizio nasce per rispondere ad una pressante richiesta da parte di dirigenti delle Istituzioni scolastiche.
g) Centro di accoglienza Nicola Petronio
II Centro di accoglienza “Nicola Petronio”fornisce un servizio assistenziale nei confronti dei minori stranieri non accompagnati,
affidati al Comune dall’Autorità Giudiziaria. Il Centro offre ospitalità a carattere residenziale, e sono previste, a cura del Servizio Sociale e
delle istituzioni competenti in materia, attività di mediazione linguistico culturale e indagini presso il Paese di origine finalizzate alla
predisposizione di progetti di reinserimento. Al comune di Fiumicino vengono affidati dalla Polaria dell’Aeroporto Internazionale di
Fiumicino i minori stranieri non accompagnati rinvenuti all’aeroporto. La normativa comunitaria prevede che un minore identificato in un
qualsiasi Paese della Comunità venga inviato dall’autorità di tale Paese alla Nazione di “primo ingesso”. Pertanto un minore non
accompagnato identificato ad esempio a Bruxelles che dichiari di essere entrato in Italia quale primo Paese comunitario viene inviato dalle
autorità belghe in Italia e, per ovvie ragioni all’Aeroporto della Capitale, cioè Fiumicino. In tal modo viene a scaricarsi (anche
finanziariamente) sul comune di Fiumicino, in modo del tutto improprio, un problema addirittura comunitario. A tal fine questo Comune ha
recentemente chiesto a codesta Regione un contributo specifico per fare in modo che almeno una parte dei costi di tale problematica non
ricada sul Comune stesso.
h) Affidamento familiare
L’affidamento familiare è un intervento di sostegno rivolto ai minori in difficoltà e alle famiglie che non siano in grado,
momentaneamente, di provvedere pienamente ai propri figli. Consiste nell’inserimento temporaneo del minore in una famiglia diversa da
quella originaria o presso una persona singola non coniugata, che se ne prenda cura fino a quando non sarà possibile il ritorno nella
famiglia d’origine. Durante l’affidamento il Servizio Sociale Professionale del Comune e della Asl. Sostengono, attraverso una specifica
progettualità, la famiglia d’origine, al fine di consentire il più velocemente possibile il ritorno del minore. Il Comune, dopo una prima fase
in cui ha svolto il servizio autonomamente (ma sempre in stretta collaborazione con l’Ausl) è poi confluito nel Polo provinciale con i
comuni di Ladispoli e Cerveteri.
l) Centri Ricreativi Estivi per minori
Il servizio offre ai minori la possibilità di trascorrere il periodo estivo partecipando in orario diurno a laboratori di attività espressive
e creative, a giochi negli spazi aperti, ad attività sportive e ad altri momenti ricreativi che si tengono nel territorio comunale, di solito presso
stabilimenti balneari.
m) TELEBUS trasporto urbano ed extraurbano
Il servizio offre alle persone anziane e disabili con ridotte capacità deambulatorie, che non risultano in grado di servirsi dei normali
mezzi pubblici o che non possono essere accompagnati da parenti, la possibilità di raggiungere strutture a carattere assistenziale ,educativo,
formativo, lavorativo e Centri di cura e riabilitazione nell’ambito territoriale del comune di Fiumicino e oltre i confini comunali.
n) RSA Residenze Sanitarie Assistenziali
La RSA è una struttura residenziale extra ospedaliera finalizzata a fornire accoglimento, prestazioni sanitarie e di recupero, tutela e
trattamenti riabilitativi ad anziani in condizioni di non autosufficienza fisica e psichica, privi di supporto familiare che consenta di erogare
a domicilio gli interventi sanitari continui e l’assistenza necessaria. Le RSA sono volte a coniugare le esigenze di assistenza sanitaria con le
esigenze di assistenza tutelare ed alberghiera.
o) Segretariato sociale
Il Segretariato Sociale è un servizio dedicato a rispondere alle richieste di servizi alla persona nel settore sociale, socio sanitario ed
educativo, in modo adeguato e sistematico. L’attività di Segretariato Sociale offre un servizio di accoglienza e di ascolto; fornisce
informazioni sul complesso dei servizi socio assistenziali, sanitari, educativi, formativi presenti sul territorio; orientare gli utenti circa le
modalità di accesso ai servizi; fornisce consulenza attraverso un’attenta analisi del bisogno e della domanda; monitora periodicamente le
richieste pervenute al Servizio al fine di acquisire elementi di conoscenza per una programmazione mirata. In caso di rilevazione di uno
stato di bisogno, il Servizio prevede la presa in carico della persona e l’attivazione della rete dei servizi e delle risorse disponibili. È attivo
anche il P.u.a. come accennato. I due servizi dovrebbero confluire in un'unica progettualità.
p) Assistenza indiretta
Trattasi di un servizio di assistenza domiciliare a favore di un utenti disabili con gravi problematiche sanitarie, con ricaduta sul
nucleo familiare, segnalati dai Servizi Sociali Professionali di Comune e Ausl.
q) Interventi di sostegno alla persona non autosufficiente ed alla famiglia
Assistenza domiciliare integrata sanitaria e sociale per soggetti con patologie cronico-degenerative. I soggetti beneficiari devono
possedere i requisiti previsti dalle disposizioni di legge e dalle delibere regionali, sia in ordine alla qualificazione dello stato della non
autosufficienza, sia in ordine alla situazione economico – patrimoniale (ISEE).
r) Telesoccorso
E’ un servizio di assistenza telefonica in caso di necessità per gli utenti che ne fanno richiesta. A seguito dei tagli subiti l’Ausl ha
chiesto e ottenuto la presa in carico degli utenti a carico del servizio gestito dal Comune.
s) Casa famiglia disabili gravi
Il servizio consiste nell’accoglienza in una struttura residenziale riservata ai portatori di handicap in situazione di gravità e privi di
un nucleo familiare che possa accudirli in modo adeguato. Tale servizio ha natura semi residenziale, in quanto gli utenti dormono in una
struttura solo quattro giorni a settimana. La struttura ha recentemente conseguito l’autorizzazione comunale al funzionamento con la
denominazione di “Sole dentro”.
t) Dimissioni Protette Integrate
Trattasi di una procedura, costruita dagli operatori professionali della Asl (Cad) e del Comune, che tende ad assicurare che le
dimissioni dall’ospedale siano quanto più possibile “soft”, anche in considerazione della mancanza spesso di una rete familiare attorno al
dimesso.
u) Sportello Disabilità
Fornisce quotidianamente informazioni e supporto ai cittadini disabili dando all’Amministrazione comunale elementi utili alla
progettazione di interventi, e si occupa del supporto nell’espletazione di pratiche sanitarie, amministrative, previdenziali, etc.
v) Centri anziani
I Centri anziani sono luoghi d’incontro sociale, ricreativo e culturale destinati agli anziani e gestiti dagli anziani stessi. Il Comune
ne finanzia specifiche progettualità di tipo ricreativo e culturale.
w) Centro Accoglienza Rifugiati Fontanile
All’interno del Centro, oltre all’accoglienza alloggiativa, lo straniero è accompagnato nel percorso di inserimento sociale attraverso
progetti individuali e interventi finalizzati a fornire, tra gli altri, servizi di orientamento e segretariato sociale, consulenza legale relativa
all’ottenimento dello status giuridico di rifugiato politico, sostegno sociale e psicologico e assistenza socio-sanitaria. Il Centro fa parte della
Rete Nazionale Sprar, ma i finanziamenti statali coprono solo una parte del costo della struttura. Anche in questo caso vengono ad
aggravare impropriamante sul Comune oneri aventi natura comunitaria.
x) Sostegno ed integrazione della popolazione immigrata
Si tratta di attività di sostegno linguistico, scolastico e psicopedagogico realizzate nelle scuole a favore dei minori stranieri,
attraverso la realizzazione di corsi di lingua, di informatica, servizi di mediazione interculturale, e laboratori teatrali, di musica e di danza a
carattere interculturale.
y) Tossicodipendenza
Interventi vari, dal sostegno psicologico al reinserimento lavorativo. La progettualità è disegnata in strettissima collaborazione con
l’Ausl.
z) Contributi economici
Sono contributi straordinari che vengono erogati alle famiglie in stato di bisogno a seguito di valutazione del caso effettuata da una
Commissione istituita all’uopo, composta da rappresentanti di Asl e Comune.
La crisi economica ha determinato negli ultimi anni un aumento fortissimo della domanda di contributi. In particolare difficoltà
vengono manifestate da fasce di popolazione che in precedenza mai si erano rivolte ai servizi sociali e che adesso sono in difficoltà spesso
per la perdita del lavoro.
Particolarmente frequente è il caso dei nuclei famigliari (spesso di anziani) che non riescono a pagare le utenze e il fitto. Tale ultima
problematica rischia di innestare delle spirali di emarginazione gravissime e talora di scaricare sul Bilancio comunale degli oneri
difficilmente valutabili. Nel caso infatti della perdita dell’abitazione da parte di mamme e minori o comunque di nuclei dove vi siano
minori scatta in capo al Comune l’obbligo di assicurare la protezione del minore stesso. Collocare minori con le rispettive mamme in Centri
di accoglienza comporta oneri elevatissimi. Per tale motivazioni la Commissione tende a privilegiare nell’assegnazione dei contributi i
nuclei a rischio sfratto per morosità, per voler cioè da un lato difendere la stabilità emotiva del minore e dall’altro fare in modo che una
spesa modesta fatta oggi impedisca una futura spesa molto più elevata.
Il Comune invia alla Guardia di Finanza tutti gli elenchi dei beneficiari dei contributi per gli opportuni controlli. Agli utenti che
richiedono un contributo, viene preavvisato che il loro nominativo sarà inviato alla Guardia di Finanza per le predette finalità.
Specificare per ciascuna delle Macroaree/Liveas il livello di offerta
SEGRETARIATO SOCIALE
Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C)2.
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
Prestazioni offerte:
Informazione sulle opportunità offerte dalla rete dei servizi e dalla comunità
-
Sì X
No Consulenza sui problemi familiari e sociali
-
Sì X
No Accoglienza della domanda individuale, collettiva lettura del bisogno, accompagnamento nell’attivazione nei successivi percorsi di
assistenza
-
2
Sì X
Ad esempio: se il servizio è presente a Roma ed ha un bacino di utenza comunale scrivere: Roma (C).
-
No Raccolta sistematica dei dati e delle informazioni
-
Sì X
No Promozione di reti solidali, anche ai fini della prevenzione dei rischi del disagio sociale
-
Sì X
No Aiuto alla soluzione di problemi che non necessitano di presa in carico da parte di servizi specifici
-
Sì X
No Mediazione interculturale
-
Sì No X
Destinatari:
Famiglie
-
Sì X
No Anziani
-
Sì X
No Minori
-
Sì X
No Persone con problematiche psico-sociali (es. ex detenuti, tossicodipendenti)
-
Sì X
No Disabili
-
Sì X
No Immigrati
-
Sì X
No Altro (specificare ______________________________________)
SERVIZIO SOCIALE PROFESSIONALE
Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
SOSTEGNO ALLE FAMIGLIE ED AI GRUPPI SOCIALI
-
Sì X
No Destinatari
Famiglie
-
SìX
No Anziani
-
SìX
No Minori
-
SìX
No Persone con problematiche psico-sociali (es. ex detenuti, tossicodipendenti)
-
SìX
No Disabili
-
SìX
No Immigrati
-
SìX
No Altro (specificare ______________________________________)
AFFIANCAMENTO E AFFIDO FAMILIARE
-
Sì X
No Destinatari:
Famiglie
-
SìX
No Minori
-
SìX
No INSERIMENTO LAVORATIVO
-
SìX
-
No Destinatari
Disabili
-
SìX
No Persone con problematiche psico-sociali (es. ex detenuti, tossicodipendenti)
-
SìX
No Giovani a rischio di devianza
-
SìX
No Immigrati
-
SìX
No Altro (specificare __________________________)
DEFINIZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALE DI ASSISTENZA
-
Sì X
No Destinatari
Disabili
-
SìX
No Anziani
-
SìX
No Persone con problematiche psico-sociali (es. ex detenuti, tossicodipendenti)
-
SìX
No Minori
-
SìX
No Immigrati
-
SìX
No Altro (specificare __________________________)
SERVIZIO DI PRONTO INTERVENTO SOCIALE PER LE SITUAZIONI DI EMERGENZA PERSONALE E FAMILIARE
Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
Il servizio viene svolto in modo esternalizzato, con l’affidamento ad una Associazione specializzata in tali interventi. L’Associazione
interviene anche nel sostegno alle persone per le quali il Sindaco viene nominato tutore. Per il tramite di questa Associazione e utilizzando
un apposito albo comunale recentemente istituito si risponde alla richiesta del servizio dell’Amministratore di Sostegno che viene rivolta
dal Tribunale a questo Comune in misura sempre crescente. Tale tipo di intervento viene proposto nel presente Piano di Zona in una forma
più coordinata per la quale si sta cercando di porre in rete gli interventi di più Associazioni/Cooperative, delle Parrocchie e del Volontariato
(Croce Rossa Italiana). Il progetto è denominato appunto “Messa in rete degli interventi emergenziali”.
Destinatari
Famiglie
-
Sì X
No Anziani
-
Sì X
No Minori
-
Sì X
No Disabili adulti
-
Sì X
No Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
-
Sì X
No Immigrati
-
Sì X
No Donne in difficoltà, gestanti o madri
-
Sì X
No Altro (specificare ______________________________________)
SERVIZI DI ASSISTENZA DOMICILIARE
Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE
-
Sì X
No Destinatari
Famiglie
-
SìX
No Minori
-
SìX
No Anziani
-
SìX
No Disabili
-
SìX
No Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
-
Sì
No X
Persone in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza, temporanea o protatta
- SìX
-
No Altro (specificare ______________________________________)
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA
-
Sì X
No Destinatari
Famiglie
-
SìX
No Minori
-
SìX
No Anziani
-
SìX
-
No Disabili
-
SìX
No Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
-
SìX
No Persone in condizione di non autosufficienza o ridotta autosufficienza, temporanea o protatta
- SìX
-
No Altro (specificare ______________________________________)
- Sì
-
No STRUTTURE A CICLO RESIDENZIALE
- Sì
-
X
No STRUTTURE RESIDENZIALI PER MINORI
- Sì
-
X
No Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Casa Famiglia
- Sì
-
X
No Gruppo appartamento
- Sì
-
No X
Altro (specificare _____________________________________)
- Sì
-
No Destinatari
Minori
-
Sì X
No Minori disabili
-
Sì No STRUTTURE RESIDENZIALI PER DISABILI
- Sì
-
X (semi residenziale)
No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì No X
Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Casa Famiglia
- Sì
-
No Comunità alloggio
- Sì
-
No Altro (specificare _____________________________________)
- Sì
-
No Destinatari
Disabili adulti
-
Sì No STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI
-
Sì X (private)
No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Casa Famiglia
- Sì
-
No Comunità alloggio
- Sì
-
No Case di riposo
- Sì
-
No Casa albergo
- Sì
-
No Altro (specificare _____________________________________)
- Sì
-
No Destinatari
Anziani autosufficienti, soli o in coppia
-
Sì No Anziani parzialmente non autosufficienti, soli o in coppia
-
Sì No STRUTTURE RESIDENZIALI PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICO-SOCIALI
-
Sì X
No Nel Distretto/Municipio è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Casa Famiglia
- Sì
-
No Comunità alloggio
- Sì
-
No Comunità di pronta accoglienza
- Sì
-
X
No Altro (vi sono diverse strutture private che offrono diversi servizi ma andrebbero monitorate)
- Sì
-
No Destinatari
Persone con problematiche psico-sociali (Rifugiati e richiedenti asilo)
-
Sì No X
STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI
-
Sì X
No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI DI RIABILITAZIONE SOCIALE PER ANZIANI
-
Sì No Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Centri diurni
- Sì
-
No Centri diurni integrati Alzheimer
- Sì
-
No Altro (specificare _____________________________________)
- Sì
-
No Destinatari
Anziani parzialmente non autosufficienti con esiti di patologie fisiche e/o sensoriali
-
Sì No Anziani parzialmente non autosufficienti affetti da demenza senile e/o Alzheimer
-
Sì No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI DI RIABILITAZIONE SOCIALE PER PERSONE CON PROBLEMATICHE PSICO-SOCIALI
-
Sì No Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Strutture semi-residenziali socio-riabilitative
- Sì
-
No Altro (specificare _____________________________________)
- Sì
-
No Destinatari
Persone con problematiche psico-sociali (specificare ___________________________)
-
Sì No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI DI RIABILITAZIONE SOCIALE PER IL DISABILE ADULTO
-
Sì X
No Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Centri diurni socio-riabilitativi
- Sì
-
X
No Centri diurni di terapia occupazionale
- Sì
-
No Altro (specificare _____________________________________)
- Sì
-
No Destinatari
Disabili adulti
-
Sì X
No STRUTTURE SEMI-RESIDENZIALI EDUCATIVE PER MINORI (0-18 anni) Sì
-
No
Sì X
No Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Asili nido
- Sì
-
X
No Micronidi nei luoghi di lavoro
- Sì
-
No Altro (es. ludoteche)
- Sì
-
X
No Destinatari
Bambini fino a tre anni
-
Sì X
No Bambini
-
Sì X
No Adolescenti
-
Sì X
No CENTRI DI ACCOGLIENZA RESIDENZIALI O DIURNI A CARATTERE COMUNITARIO
Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì No X
Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
di cui:
Centri di pronta accoglienza notturna per adulti
- Sì
-
No X
Servizio di mensa sociale
- Sì
-
No X
Altro (specificare _____________________________________)
- Sì
-
No Destinatari
Adulti con grave disagio economico, familiare o sociale (anche senza fissa dimora)
- Sì -
No Immigrati
-
Sì No Altro (specificare _____________________________________)
- Sì -
No ALTRI SERVIZI
-
Sì X
No CENTRO SOCIALE PER ANZIANI
-
Sì X
No Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
LUDOTECHE
-
Sì X
No Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
CENTRI DI AGGREGAZIONE PER BAMBINI
-
Sì X
No Nel Distretto è presente il Servizio?
-
Sì X
No Indicare in quali Comuni è presente il servizio e per ciascun Comune indicare il bacino di utenza (se il bacino di utenza è distrettuale
segnare subito dopo il nome del comune il codice D; se subdistrettuale S; se comunale C).
Il Distretto RMD è composto dal solo comune di Fiumicino e pertanto il territorio distrettuale e quello comunale coincidono.
ALTRO (SPECIFICARE)
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________________________________________________________________
________________________________________________________
5.
Specificare gli obiettivi strategici del Piano di Zona e, successivamente, articolarli per macroaree.
In una situazione di grave crisi economica e sociale quale quella che sta attraversando il nostro Paese, l’obiettivo prioritario che si
vuole perseguire con il presente Piano è la soddisfazione dei livelli essenziali di assistenza attraverso il mantenimento dei servizi
fondamentali per il cittadino. Appare attualmente necessario rimandare ad un futuro finanziariamente più stabile l’introduzione di servizi
innovativi ma che rispondono ad esigenze di secondo livello, non legate alla “sopravvivenza”. Nel perseguimento dell’obiettivo indicato si
porrà particolare attenzione ad una riorganizzazione dei servizi che in questi anni hanno costituito il cardine del sistema socio sanitario di
questo Distretto, al fine di ottimizzare al massimo le risorse disponibili, evitando duplicazioni di interventi. Tale obiettivo si intende
perseguirlo attraverso l’adozione di nuove strategie di messa in rete dei servizi e l’implementazione degli strumenti di coordinamento e
controllo da parte degli operatori di Asl e Comune.
5.a. Area Minori e Famiglia
L’obiettivo per quest’area è quello aiutare le famiglie, in particolare quelle in una situazione di fragilità sociale, nell’affrontare le
problematiche legate alla gestione della quotidianità dei figli minori in età pre adolescenziale e adolescenziale. A fronte dei tagli dei
finanziamenti per questa categoria sociale si ritiene utile puntare sull’azione coordinata dei servizi di Comune e Asl al fine di ottimizzare le
risorse esistenti, implementandone al contempo l’efficacia attraverso una loro razionalizzazione.
5.b. Area Anziani
Considerata la criticità delle risorse finanziarie insufficienti a soddisfare la forte domanda di servizi che promana da questa fascia di
popolazione si ritiene obiettivo primario garantire la sussistenza e la salute di queste persone dando continuità ai servizi già attivi sul
territorio che rispondono a necessità insopprimibili degli anziani quali: il servizio di trasporto urbano ed extra urbano, che permette alle
persone anziane non autosufficienti di raggiungere i luoghi di cura dove effettuare visite mediche, terapie e ricoveri in day hospital,
interventi di aiuto per affrontare situazioni di emergenza che mettono a rischio la stessa sopravvivenza della persona e l’assistenza
domiciliare.
5.c. Area Disabili
Data l’attuale situazione di ristrettezza finanziaria, l’obiettivo anche per questa fascia di popolazione si ritiene debba essere quello di
assicurare continuità ai servizi già attivi nel territorio che soddisfano esigenze fondamentali delle persone disabili, quali: la Casa Famiglia
disabili gravi, in quanto unica struttura a ciò destinata presente nel territorio distrettuale; il Trasporto urbano ed extra urbano che permette
alle persone disabili di potersi recare a scuola, a lavoro o presso i luoghi di cura dove effettuare visite mediche, terapie o ricoveri in day
hospital; assistenza domiciliare e dimissioni protette.
5.d. Area disagio ed esclusione sociale
Si evidenzia la forte carenza di risorse
5.e. Area Immigrati
Si ha come obiettivo quello di ridurre la fragilità sociale di questa fascia di popolazione attraverso delle attività formative e di orientamento
che accrescano le risorse personali e l’occupazione lavorativa degli utenti, in modo da emanciparli dalla dipendenza dai servizi sociali
territoriali e renderli in grado di soddisfare autonomamente le proprie necessità.
6.
Quali sono le misure adottate per realizzare l’integrazione socio-sanitaria dei servizi?
- Coinvolgimento del Terzo Settore:
- consultazione
X
- partecipazione alla stesura del Piano
X
- monitoraggio del Piano
X
- altro (specificare _____________________________________)
- Organizzazioni di consulte
- Predisposizione di uffici o coordinamenti di piano per l’integrazione
- Promozione di percorsi di formazione e aggiornamento tra operatori sociali e sanitari 7.
- Specifici protocolli concordati con le Asl
X
- Altro (specificare ____________________________________)
Quali sono le modalità adottate per realizzare il coordinamento con gli altri organi dello Stato (ad esempio l’amministrazione
penitenziaria e della giustizia e le istituzioni scolastiche) e con la pluralità dei soggetti locali?
Nella predisposizione del Piano si sono seguite delle procedure consolidate in quanto utilizzate per la predisposizione dei piani
precedenti, che sono state generalmente apprezzate sul territorio. Si sono seguite le linee guida dell’Accordo di programma di recente
approvazione, che si allega al presente Piano.
Il presente Piano di zona è stato redatto assicurando il rispetto delle prescrizioni regionali, fra le quali le percentuali di destinazione
delle somme e la metodologia da seguire, come indicato dalla delibera regionale numero 202 del 6 maggio 2011 e le relative linee guida.
Grazie al lavoro di sensibilizzazione svolto negli ultimi anni si è radicata sul territorio la consapevolezza dell’importanza della
partecipazione da parte del Terzo settore ai lavori di preparazione per la predisposizione del presente Piano. Si sono riuniti i Tavoli
tematici, confermati nelle tipologie individuate per i precedenti Piani: il Tavolo minori e famiglia, il Tavolo immigrazione; il Tavolo
povertà; il Tavolo anziani e disabili e infine il Tavolo dipendenze. Tali tavoli hanno visto una grande partecipazione di
Associazioni/Cooperative del territorio ed hanno reso un contributo di idee veramente prezioso. I Tavoli sono stati presieduti da
rappresentanti del Comune e della Ausl, e hanno visto un’ampia partecipazione del Terzo Settore. Si sono riuniti più volte e al termine dei
lavori hanno predisposto relazioni dettagliate che hanno fornito elementi preziosi per delineare un quadro dei bisogni della popolazione
residente nel Distretto. Dai lavori dei tavoli sono scaturite proposte, emerse dal confronto delle esperienze dei partecipanti agli stessi
(operatori dei Servizi socio sanitari, rappresentanti delle OO.SS e delle Associazioni/Cooperative). Di tali proposte si è tenuto conto nella
redazione del presente Piano.
Le predette relazioni si allegano al presente Piano.
Grande impulso è stato dato anche alla concertazione con i Sindacati, che hanno partecipato ai predetti Tavoli, ma sono stati anche
portatori di un autonomo contributo, come si dimostra dagli allegati verbali.
8.
Esplicitare gli strumenti di valutazione dei risultati raggiunti (sistema di controllo, monitoraggio e verifica dei risultati)
Si è consapevoli che la sempre più forte carenza di personale sia comunale che della Ausl rende sempre più difficoltoso il
monitoraggio dei servizi attività della quale si è ben consci di quanto sia importante. Ciò nonostante fra mille difficoltà le Assistenti sociali
di Comune e Ausl cercano di monitorare i servizi offerti, e producono quando è possibile dettagliate relazioni. In passato per alcuni servizi
sono stati anche proposti questionari agli utenti. Non si può negare che, attese le predette difficoltà si rivolgerà maggiore attenzione nel
monitoraggio per quei servizi ritenuti essenziali o in quanto rivolti alle fasce più fragili di utenza o in quanto aventi un bacino di utenza
molto ampio. In questo senso Comune e Asul assicurano il monitoraggio dell’Assistenza domiciliare, dei servizi in favore dei minori e dei
disabili. Quella del monitoraggio dei servizi è una criticità sempre più diffusa nei comuni alla quale occorrerà comunque fra fronte
9.
Indicare le innovazioni organizzative, operative, gestionali e di sistema del Distretto
Ad avviso degli scriventi il Distretto si caratterizza per una fortissima integrazione socio sanitaria che vede lavorare fianco a fianco
gli operatori di Ausl e Comune, in primo luogo degli Assistenti sociali dei rispettivi Servizi Sociali professionali. Si ritiene che la
collaborazione Comune e Asul sia un patrimonio prezioso che assicura standard di qualità dei servizi superiori alla media.
Recentemente il Comune ha innovato nelle sue modalità organizzative relativamente al Servizio Sociale professionale, ed in
particolare regolamentando in modo più preciso i rapporti fra gli operatori del Servizio Sociale professionale quelli del Segretariato
Sociale-Pua. Sono state velocizzate e semplificate le modalità di presa in carico da parte del Servizio Sociale professionale degli utenti
inviati dal Segretariato Sociale.
L’introduzione della compartecipazione per alcuni servizi ha costituito un’innovazione di portata storica per il Comune.
La prosecuzione dell’integrazione socio sanitaria dovrà passare in primo luogo nella consacrazione della realizzazione di un Punto
Unico di Accesso nel quale confluisca il Segretariato Sociale, magari, se possibile, aprendo una nuova sede nella zona Nord del Comune,
da sempre svantaggiata nell’offerta dei servizi.
Comune e Ausl compartecipano al presente Piano di Zona non solo con risorse di personale dedicato (ufficio di piano) ma anche
con l’impegno finanziario per le spese di fitto rispettivamente del Segretariato Sociale e del Pua.
Piano di Zona 2011 – Riepilogo progetti; quadro finanziario riassuntivo
interventi in favore degli anziani non
autosufficienti (min. 15% budget
D.G.R. 307/2011)
Costo complessivo
Sostegno
agli
anziani
non € 300,000.00 circa
autosufficienti (ivi comprese le
ospitalità presso strutture e assistenza
indiretta)
interventi
in
favore
dell’infanzia
e
dell’adolescenza. ex L.
285/1997
(min. 9%
budget D.G.R. 307/2011)
Nome progetto
“Interventi ludico ricreativi in favore € 69.092,00
di minori”
Totali interventi anziani non autosuff.
Quota budget regionale
(D.G.R. 307/2011)
Cofinanziamento (specificare se
comunale, provinciale, ASL, etc.)
€ 154.000,66
€ 145.999,34 circa a carico del
Bilancio comunale
€ 69.092,00
A latere del presente progetto
il Comune finanzia a carico
del Bilancio comunale altre
progettualità per minori che
sono state illustrate nella parte
illustrativa del presente Piano.
€ 300,000.00
interventi in favore dei soggetti con
handicap grave, ex art. 3, c. 3 L
104/1992 (min. 5% budget D.G.R.
307/2011)
Totali interventi ex L. 285/1997
€ 69.092,00
“Assistenza indiretta a favore di € 138.385,00 circa
soggetti con Handicap grave”
€ 38.385,00
Il Comune stanzia circa
100.000,00
annui
per
cofinanziare la spesa di cui
trattasi.
Totale interventi ex art. 3, c. 3 L 104/1992
€ 138.385,00
“interventi in favore degli immigrati”
€ 22.451,00
€ 22.451,00
Per
questo
servizio
il
cofinanziamento di Comune e
Ausl è assicurato dagli oneri di
personale fornito
“Casa famiglia disabili gravi”
€ 240.000,00
€ 100.000,00
€ 140.000,00 a carico del
Bilancio comunale
“Segretariato Sociale – P.u.a – Ufficio € 110.000,00
di Piano.”
€ 110.000,00
Per
questo
servizio
il
cofinanziamento di Comune e
Ausl è assicurato dagli oneri di
personale fornito
“Telebus”
€ 200.000,00
€100.000.00
€ 100.000,00 a carico del
Bilancio comunale
“Interventi di contrasto alla povertà e € 600.000,00
all’esclusione sociale”
€ 100.000,00
€ 500.000,00 a carico del
Bilancio comunale
“Messa in rete degli interventi € 48.762,00
emergenziali e del volontariato”
€ 48.762,00
Per
questo
servizio
il
cofinanziamento di Comune e
Ausl è assicurato dagli oneri di
personale fornito
“Assistenza Indiretta per alcuni utenti € 25.000,00
del Dipartimento di Salute Mentale”
€ 25.000,00
Per
questo
servizio
il
cofinanziamento di Comune e
Ausl è assicurato dagli oneri di
personale fornito
€ 767.690,66
€ 958.999,34
TOTALI
€ 1.753.690,00
IL DIRETTORE
IL DIRIGENTE
DISTRETTO ASL F.F.
AREA SOCIO SANITARIA
RM D Fiumicino
COMUNE DI FIUMICINO
(Laura Barozzi)
(Roberto Rizzi)
IL DIRETTORE GENERALE
Facente funzioni
IL SINDACO
ASL RM D
COMUNE DI FIUMICINO
(Anna Rosalba Buttiglieri)
(Mario Canapini)
MODULO PER PROGETTI
PROGETTO N. 1
1.
Titolo del progetto
Sostegno agli anziani non autosufficienti
2.
-
3.
4.
Nuovo progetto
Sì No x
Progetto già avviato
Sì x
No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Non si amplia l’ambito territoriale mentre l’utenza può cambiare in quanto nuovi utenti sostituiscono precedenti utenti deceduti.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Si offre una variegata serie di servizi che spazia dall’assistenza indiretta all’ospitalità presso strutture.
6.
Liveas
Assistenza domicialre – strutture residenziali per anziani
7.
Macroarea
Persone Anziane
8.
Costo del progetto (totale)
Circa € 300.000,00
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
€ 154.000,66
9.
Servizi/prestazioni erogati
Assistenza indiretta e ricovero in strutture
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
11.
Tipologia di utenza
Anziani non autosufficienti
12.
Obiettivi del progetto
Assistere gli anziani e “sollevare” le loro famiglie con l’assistenza indiretta
x
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
La durata è prevista in un anno.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
Varie
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (varie __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
15.
Numero utenti nel 2010
16.
Soggetto che gestisce
-
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro (Convenzioni con strutture)
x
Varie
45
x
x
17.
Utenza annuale prevista
18.
Personale coinvolto nel progetto
-
45 circa
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
|_|_|_2|
|_|_|_2|
|_|_|_|
|_|_|_1|
|_|_|_|
|_|_|_|
vari|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
Sede della struttura e/o dell’attività
Varie sedi (strutture) mentre l’assistenza indiretta è erogata agli utenti dal Comune sotto forma di contributi
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
x
Numerosi anziani richiedono assistenza indiretta. Alcuni usufruiscono gia di quella diretta. Non vi sono comunque
fondi a sufficienza per il passaggio dall’assistenza diretta a quella indiretta per tutti quelli che lo richiedono.
L’assistenza indiretta è peraltro meno “controllabile” e offre un maggior rischio che i fondi non siano sempre destinati
in favore degli anziani, ciò che “sconsiglia” una sua applicazione troppo estesa.
- No
21.
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
x
Il servizio è monitorato dalle Assistenti sociali di Comune e Ausl
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
È allo studio come applicare la compartecipazione all’assistenza indiretta
x
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
In questo campo vi è piena integrazione tra Comune e Ausl. Gli utenti che usufruiscono dell’assistenza indiretta sono stati individuati
congiuntamente e l’Ausl parteciperà al gruppo di studio che sta per essere costituito con la finalità di riorganizzare l’assistenza indiretta.
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
€ 154.000,66
€ 145.999,34
€ 300.000,00
€ 154.000,66
€ 145.999,34
€ 300.000,00
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
Totale
PROGETTO N. 2
1.
Titolo del progetto3
Interventi ludico ricreativi in favore di minori.
2.
Nuovo progetto
-
Sì -
No
3.
x
Progetto già avviato
Sì x
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Gli utenti vengono individuati ex novo ciascun anno dagli Assistenti sociali dei Servizi Sociali professionali di Comune e Ausl. Alcuni
utenti presentano autonomamente domanda di partecipazione che viene comunque valutata dai predetti Assistenti sociali.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Il progetto dovrà assicurare l’erogazione di servizi in favore di minori ed adolescenti in esecuzione dei principi della legge n. 285,
rispondendo alle esigenze rilevate sul territorio. Sulla base delle esigenze emerse dai Tavoli si procederà ad emanare una o più procedure
3
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
ad evidenza pubblica per scegliere le progettualità che saranno ritenute migliori e i soggetti (cooperative/associazioni) che le porranno in
essere.
6.
Liveas
Interventi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza.
7.
Macroarea
Diritti dei minori.
8.
Costo del progetto (totale)
€ 69.092,00
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
€ 69.092,00
9.
Servizi/prestazioni erogati
Vari interventi a favore degli adolescenti, in esecuzione dei principi di cui alla legge 285.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
X
- Comunale (specificare il Comune)
11.
Tipologia di utenza
Minori dai 6 ai18 anni e loro famiglie.
12.
Obiettivi del progetto
Realizzare servizi a sostegno delle famiglie e dei minori e degli adolescenti.
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
1 anno.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
da individuare a seguito di procedure ad evidenza pubblica.
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
|_|150
___________________________________________________________________
16.
Soggetto che gestisce
- Comune
x
- Convenzione con cooperative
- Convenzione con Associazioni di volontariato
- Altro (La ASL il Comune e le Scuole coordineranno la progettualità, eseguita da una Cooperativa scelta con una procedura ad evidenza
pubblica)
X
17.
Utenza annuale prevista
|0|1|5|0| circa
___________________________________________________________________
18.
Personale coinvolto nel progetto
- Amministrativi
|_|_2|
- Assistenti sociali
|_|_2|
- Sociologi
|_|_1|
- Psicologi
|_|_|1|
- Pedagogisti
|_|_1|
- Educatori professionali
|_|_|2|
- Operatori socio-sanitari
|_|_|_|
- Volontari
|_|_|_|
- Mediatori culturali
|_|_|_|
- Altre figure (specificare _______________________________)
|_|_|_|
Trattasi di previsioni sulla base di esperienze pregresse. Il numero effettivo degli operatori e la loro professionalità si potrà sapere solo
quando saranno esperite le procedure ad evidenza pubblica.
19.
Sede della struttura e/o dell’attività
Le attività si svolgeranno nei locali delle scuole del territorio o comunque a disposizione dell’Ente gestore della progettualità.
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
____________________________________________________________
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
Le Assistenti sociali di Comune e Ausl svolgono attività di monitoraggio sulle attività svolte.
La metodologia verrà concordata con tutte le istituzioni coinvolte, prime fra tutte Comune e Asl.
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
L’integrazione avverrà in sede di verifica e controllo della progettualità.
x
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
€ 69.092,00
Totale
A
latere
del
presente progetto
il
Comune
finanzia a carico
del
Bilancio
comunale
altre
progettualità per
minori
€ 69.092,00
Il Servizio sarà affidato con procedura ad evidenza pubblica e solo dopo tale affidamento si conoscerà la suddivisione della spesa
nelle sue componenti.
PROGETTO N.3
1. Titolo Progetto:
Assistenza Indiretta a favore di soggetti con Handicap Grave
2.
-
3.
4.
Nuovo progetto
Sì No X
Progetto già avviato
Sì X
No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Sì.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Si tratta di un servizio di assistenza domiciliare integrata sanitaria e sociale per soggetti con patologie cronico-degenerative. I soggetti
beneficiari devono possedere i requisiti previsti dalle disposizioni di legge, in particolare devono essere certificati ai sensi dell’articolo 3
della legge 104 del 1992. Gli operatori vengono individuati autonomamente dall’utente del servizio al quale viene erogato un contributo a
copertura delle spese, che vengono rendicontate a questo Comune con cadenza trimestrale.A seguito dell’approvazione della delibera
consiliare n. 84 del 13 dicembre 2010, che ha introdotto la compartecipazione degli utenti al costo del servizio, gli utenti ammessi al
servizio di assistenza domiciliare compartecipano al costo dello stesso, in una percentuale sulla tariffa oraria pagata dal Comune,
determinata applicando l’indicatore della situazione economica equivalente (Isee). E’ prevista una soglia di esenzione fissata a euro 10.000
che assicura la protezione per gli utenti più indigenti.
6.
Liveas
Assistenza domiciliare
7.
Macroarea
Disabili
8.
Costo del progetto (totale)
138.385,00 euro
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
38.385,00 euro
9.
Servizi/prestazioni erogati
Assistenza domiciliare integrata.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
X
- Comunale (specificare il Comune)
11.
Tipologia di utenza
Soggetti con Handicap Grave.
12.
Obiettivi del progetto
Accogliere la richiesta di assistenza domiciliare, che è fortemente presente nel territorio, al fine di sollevare le famiglie degli utenti dal
carico quotidiano derivante dalle molteplici necessità di accudimento di soggetti con Handicap Grave.
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
Un anno. 1 gennaio - 31 dicembre.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|_|_|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
|0|0|1|3|
___________________________________________________________________
16.
Soggetto che gestisce
- Comune
- Convenzione con cooperative
X
- Convenzione con Associazioni di volontariato
- Altro (specificare ____________________________)
17.
Utenza annuale prevista
|0|0|1|3|
L’utenza annuale è determinata dalle risorse finanziarie disponibili che attualmente permettono la copertura del servizio per 13 utenti.
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
Sede della struttura e/o dell’attività
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
X
Non vi sono fondi a sufficienza per la copertura dei costi dell’assistenza indiretta per tutte le famiglie di soggetti con
Handicap Grave che ne fanno richiesta.
- No
21.
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
Il servizio è monitorato dalle Assistenti sociali di Comune e Asl.
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
Comune e Asl collaborano in sede di valutazione delle domande degli utenti che vogliono usufruire del servizio.
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
38.385 euro
Totale
100.000 euro
138.385 euro
PROGETTO N.4
1.
Titolo del progetto4
Interventi in favore degli immigrati.
2.
Nuovo progetto
Sì No X
-
3.
-
Progetto già avviato
Sì X
No 4.
Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Con il presente progetto si intende dare continuità alla progettualità già in atto in favore degli immigrati che si è realizzata in particolare in
interventi coordinati e condivisi con la Asl e con le istituzioni scolastiche.
Proprio a seguito della forte richiesta che veniva dai Dirigenti scolastici, si sono realizzati vari laboratori, anche linguistici, che hanno
ottenuto grande apprezzamento sia da parte dei genitori degli alunni che da parte delle scuole.
5.
4
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Utilizzare un modulo per ciascun progetto relativo all’utilizzazione del finanziamento di cui al Fondo Regionale lett. C e al Fondo Nazionale
Si intendono proseguire le attività di laboratorio già attive presso le scuole, a cominciare da quelli linguistici richiesti dalle scuole per
facilitare l’inserimento dei minori che spesso non riescono a prendere parte alle attività didattiche proprio per la problematica linguistica.
6.
Liveas
Interventi in favore degli stranieri.
7.
Macroarea
Immigrazione.
8.
Costo del progetto (totale)
22.451 euro
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
22.451 euro
9.
Servizi/prestazioni erogati
Laboratori, anche linguistici, concordati con la Asl e con gli istituti scolastici ed effettuati presso questi ultimi.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
X
11.
Tipologia di utenza
Immigrati in età scolastica.
12.
Obiettivi del progetto
Facilitare l’inserimento scolastico e l’inclusione sociale dei minori stranieri.
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
Un anno dall’approvazione regionale.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|_|_|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
16.
Soggetto che gestisce
-
oltre 50
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro (specificare ____________________________)
X
17.
Utenza annuale prevista
|_|_|20|
Si ritiene che la riduzione dei fondi destinati all’immigrazione comporterà inevitabilmente una riduzione dell’utenza.
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
Sede della struttura e/o dell’attività
Istituti scolastici.
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
I laboratori sinora effettuati sono stati attentamente monitorati da personale specializzato di Comune, Asl e Provincia.
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
I progetti sono “costruiti” e monitorati in totale collaborazione tra gli operatori professionali di Comune e Asl, insieme ai Dirigenti e
operatori degli istituti scolastici.
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
22.451 euro
Totale
22.451 euro
PROGETTO N. 5
1.
Titolo del progetto: Casa Famiglia Disabili Gravi
2.
Nuovo progetto
-
3.
4.
Sì No X
Progetto già avviato
Sì X
No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Sì.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Il Centro prevede la permanenza nella struttura di numero 4 utenti disabili gravi dalle ore 9 del lunedì, alle ore 16,30 del giovedì, con
carattere quindi residenziale. Il venerdì il Centro funziona solo dalle 9 alle 16,30.
6.
Liveas
Struttura semi residenziale per disabili
7.
Macroarea
Disabili
8.
Costo del progetto (totale)
350.000 euro
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
150.000 euro
9.
Servizi/prestazioni erogati
Accudimento e assistenza di disabili gravi.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
X
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
_______________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
- Comunale (specificare il Comune)
_______________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
11.
Tipologia di utenza
Disabili Gravi
12.
Obiettivi del progetto
Svolgere un servizio alternativo all’assistenza domiciliare, che sia di sollievo per gli utenti e per le loro famiglie.
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
Servizio attivo e prorogabile in base alla disponibilità di finanziamenti.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|0|0|1|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (struttura semi residenziale)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
X
|0|0|0|4|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
|_|_|_|4|
___________________________________________________________________
16.
Soggetto che gestisce
- Comune
- Convenzione con cooperative
- Convenzione con Associazioni di volontariato
- Altro (specificare ____________________________)
17.
Utenza annuale prevista
X
|_|_|_|4|
___________________________________________________________________
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
|0|0|1|
|0|0|2|
|_|_|_|
|0|0|1|
|_|_|_|
|_|_|_|
|0|0|4|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
Sede della struttura e/o dell’attività
Via Giorgio Giorgis, 162 – Comune di Fiumicino.
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
____________________________________________________________
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
Sopralluoghi periodici da parte del personale ASL e del Comune.
X
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
Predisposizione di piani di intervento personalizzati e verifica delle attività svolte.
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
100.000 euro
140.000 euro
240.000 euro
Totale
Il costo suindicato è relativo all’appalto in favore di Cooperativa/Associazione del territorio. In effetti spese gravano anche su Comune e
Asl per il monitoraggio, che è effettuato da personale tecnico di Asl e Comune.
PROGETTO N. 6
1.
Titolo del progetto: Segretariato Sociale – Pua-Ufficio di Piano
2.
Nuovo progetto
-
3.
4.
Sì No X
Progetto già avviato
Sì X
No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Sì, in quanto si ritiene di implementare il servizio, garantendo maggiore accessibilità ad esso anche nella zona nord del territorio comunale
e incrementando l’integrazione e la messa in rete di tutti i servizi territoriali.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Il Segretariato Sociale - Pua è la porta di accesso privilegiata al sistema socio sanitario del territorio Distrettuale, un servizio che fornisce al
cittadino risposte a varie esigenze informative nell’ampio settore dei servizi sociali, sanitari, educativi e culturali.
Il Segretariato Sociale - Pua costituisce un servizio strategico per questo territorio in quanto punto di riferimento per la comunità locale, che
in esso trova risposta a tutte le esigenze di informazione e orientamento, ma anche per l’amministrazione distrettuale per la quale
costituisce uno strumento di rilevazione dei bisogni emergenti e per la verifica della funzionalità e rispondenza delle risorse alle necessità
dell’utenza.
L’Ufficio di Piano è l’organo deputato a far sì che gli input provenienti dalla popolazione attraverso Segretariato Sociale - Pua divengano
obiettivi primari della programmazione distrettuale. L’azione strategica dell’Ufficio di piano si realizza infatti nell’attivazione e nella
supervisione della procedura di concertazione per la predisposizione del Piano di Zona che costituisce uno strumento cardine della
progettazione dei servizi socio sanitari da attivare per rispondere ai bisogni rilevati nel territorio distrettuale.
6.
Liveas
Segretariato Sociale
7.
Macroarea
Responsabilità familiari.
8.
Costo del progetto (totale)
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
110.000 euro
9.
Servizi/prestazioni erogati
Ascolto, informazione ed orientamento. Rilevazione dei bisogni e predisposizione e attivazione delle risorse.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
X
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
_______________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
- Comunale (specificare il Comune)
_______________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
11.
Tipologia di utenza
L’intera popolazione.
12.
Obiettivi del progetto
Garantire un’adeguata diffusione della conoscenza delle risorse sociali e sanitarie presenti nel territorio e un accesso facilitato al sistema
dei servizi socio sanitari distrettuali.
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
Servizio attivo e permanente (LIVEAS).
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|0|0|1|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (servizio di accoglienza, con attività di sportello e di back office)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
X
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
|5|8|5|5|
2.683 colloqui e 3.172 interventi.
16.
Soggetto che gestisce
- Comune
- Convenzione con cooperative
X
X
- Convenzione con Associazioni di volontariato
- Altro (la gestione è in parte diretta, con personale comunale e della Asl, ed in parte esternalizzata, con personale di cooperative sociali)
17.
Utenza annuale prevista
|6|3|0|0|
Si stima un aumento dell’utenza in base al trend di crescita degli accessi al servizio degli ultimi anni.
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
|0|0|4|
|0|0|2|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
Sede della struttura e/o dell’attività
Il Segretariato Sociale e l’Ufficio di Piano hanno sede presso i locali comunali dell’Area Socio sanitaria, mentre il Pua ha sede presso locali
della Asl.
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
____________________________________________________________
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
Elaborazioni statistiche e somministrazione di questionari all’utenza.
X
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
Il servizio è gestito in collaborazione con la Ausl, insieme alla quale ne sono state definite le modalità di funzionamento e condivisi i costi..
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
110.000 euro
110.000 euro
Totale
Atteso che trattasi di un Distretto monocomunale le spese per l’Ufficio di Piano sono modeste e molto inferiori alla percentuale massima
fissata dalla Regione.
PROGETTO N. 7
1.
Titolo del progetto: Telebus -Trasporto urbano ed extraurbano
2.
Nuovo progetto
-
3.
4.
Sì No X
Progetto già avviato
Sì X
No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Sì. In particolare in quanto si cercherà di privilegiare l’utenza residente nelle zone periferiche, meno servite dai servizi di trasporto pubblico
ed in primo luogo la zona Nord del Comune.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Si tratta di un servizio di trasporto urbano ed extraurbano per persone disabili e anziani non autosufficienti, residenti nel comune di
Fiumicino, Distretto 1 Ausl RM D. Il servizio consente a queste persone di andare a scuola, a lavoro o di recarsi presso strutture
ospedaliere e ambulatoriali a svolgere terapie e visite mediche.
6.
Liveas
Servizi di pronto intervento sociale personale e familiare.
7.
Macroarea
Persone anziane e Disabili.
8.
Costo del progetto (totale)
200.000 euro.
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
100.000 euro.
9.
Servizi/prestazioni erogati
Trasporto urbano extraurbano degli anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti e dei disabili.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
X
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
_______________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
- Comunale (specificare il Comune)
_______________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
11.
Tipologia di utenza
Anziani ultrasessantacinquenni non autosufficienti e disabili.
12.
Obiettivi del progetto
Agevolare le persone disabili e gli anziani non autosufficienti qualora abbiano necessità di essere trasportati per motivi di lavoro,
studio, analisi mediche, day hospital, pratiche amministrative ect.
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
1 gennaio – 31 dicembre. Salvo riconferma, in base alle disponibilità finanziarie.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|_|_|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
16.
Soggetto che gestisce
-
|0|1|3|5|
Comune
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni di volontariato
Altro (specificare ____________________________)
X
17.
Utenza annuale prevista
|0|1|5|0|
Il dato indicato è dedotto dal trend di crescita riscontrato negli ultimi anni.
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
Sede della struttura e/o dell’attività
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
____________________________________________________________
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
Sì Report trimestrali inviati dall’Ente gestore al Comune.
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
Gli utenti sono accreditati al servizio a seguito della decisione di un’apposita commissione costituita da rappresentanti del Comune
e della Asl.
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
100.000 euro
Totale
100.000 euro
200.000 euro
PROGETTO N. 8
1.
Titolo del progetto: Interventi per contrasto alla povertà e all’esclusione sociale.
2.
Nuovo progetto
-
3.
4.
Sì No X
Progetto già avviato
Sì X
No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Sì
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
La crisi socio economica che sta attraversando, ormai da anni, il nostro paese ha determinato un aumento esponenziale delle famiglie che si
rivolgono ai servizi per ottenere un aiuto per affrontare spese di mera sussistenza. Il Comune ha aumentato considerevolmente i fondi
destinati a venire incontro a tale domanda di aiuto, ed i contributi sono erogati previo parere tecnico di una Commissione distrettuale della
quale fanno parte gli operatori professionali di Ausl e Comune. Il progetto qui finanziato integra l’intervento comunale. Si prevede inoltre
di attivare un servizio di mensa per indigenti ed invalidi che fornisca circa 6.000 pasti annui, sia a domicilio che nei locali adibiti a mensa.
Attesa la crisi abitativa che esplode in maniera sempre più forte, occorrerà facilitare l’incontro tra domanda e offerta abitativa, anche
supportando iniziative di co housing con contributi comunali dedicati.
6.
Liveas
Servizi di sollievo alla povertà
7.
Macroarea
Contrasto della povertà.
8.
Costo del progetto (totale)
600.000 euro
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
100.000 euro
9.
Servizi/prestazioni erogati
Contributi economici, pacchi alimentari, pasti a domicilio e in loco.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
X
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
_______________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
- Comunale (specificare il Comune)
_______________________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________
11.
Tipologia di utenza
Soggetti in stato di indigenza.
12.
Obiettivi del progetto
Sostenere persone in difficoltà economica.
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
Ad esaurimento fondi.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|_|_|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
|0|3|8|7|
___________________________________________________________________
16.
Soggetto che gestisce
- Comune
- Convenzione con cooperative
- Convenzione con Associazioni di volontariato
- Altro (specificare ____________________________)
17.
Utenza annuale prevista
|0|5|0|0|
Il dato indicato è dedotto dal trend di crescita riscontrato negli ultimi anni.
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
Sede della struttura e/o dell’attività
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
____________________________________________________________
- No
21.
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
______________________________________________________________________________________________
______________________________________________________________________________________
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
I contributi economici vengono erogati a seguito dell’approvazione di una Commissione a ciò preposta, composta da rappresentanti di
Comune e Asl.
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
100.000 euro
Totale
500.000 euro
600.000 euro
PROGETTO N. 9
1.
Titolo del progetto: Messa in rete degli interventi emergenziali e del volontariato.
2.
Nuovo progetto
-
3.
4.
Sì No X
Progetto già avviato
Sì X
No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
Sì, il progetto da continuità ad interventi già in atto e si cercherà di ampliare l’utenza con particolare riferimento agli anziani residenti in
zone svantaggiate del Comune, quale la zona Nord.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Si intende costruire una rete di collaborazione e coordinamento delle attività di volontariato e di intervento sociale che sia in grado di
attivarsi nel momento del bisogno, convogliando sul singolo caso tutte le risorse necessarie disponili nel territorio distrettuale. La rete
predisposta, pertanto, deve intervenire in tutte quelle situazioni di emergenza sociale che necessitano di interventi puntuali e professionali
rivolti in particolare agli anziani soli e alle famiglie in difficoltà con azioni di sostegno, assistenza e consulenza. Tra le misure previste si
auspica anche la costituzione del co-housing.
6.
Liveas
Servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenzapersonale e familiare.
7.
Macroarea
Responsabilità familiari.
8.
Costo del progetto (totale)
48.762 euro
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
48.762 euro. Si osserva tuttavia che in caso di necessità interventi rientranti in tale progettualità vengono finanziati con ulteriori risorse a
carico del bilancio comunale.
9.
Servizi/prestazioni erogati
Servizio di pronto intervento sociale per le situazioni di emergenzapersonale e familiare.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
11.
Tipologia di utenza
X
Soggetti in situazione di fragilità sociale, quali anziani soli, disabili e donne con minori.
12.
Obiettivi del progetto
Facilitare l’inclusione sociale ed aiutare le persone in difficoltà.
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
Un anno a decorrere dall’approvazione regionale.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|_|_|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
16.
Soggetto che gestisce
-
circa 20.
Comune
X
Convenzione con cooperative
Convenzione con Associazioni
X
Altro (il progetto in parte è effettuato direttamente dal Comune e in parte è affidato ad un’Associazione specializzata nel campo) X
17.
Utenza annuale prevista
circa |3|0|
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
Sede della struttura e/o dell’attività
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
____________________________________________________________
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
Le assistenti sociali del Servizio Sociale Professionale del Comune monitorano il servizio ed indicano
all’Associazione affidataria gli utenti da seguire.
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
Saranno Comune e Asl a gestire e supervisionare l’attività di coordinamento di tutte le Associazioni/Cooperative che si renderanno
disponibili a partecipare a tale progettualità.
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
Totale
48.762 euro
48.762 euro
PROGETTO N. 10
1.
Titolo del progetto: Assistenza Indiretta per alcuni utenti del Dipartimento di Salute Mentale
2.
Nuovo progetto
-
3.
4.
Sì No X
Progetto già avviato
Sì X
No Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l’ambito territoriale e/o l’utenza di riferimento
No, viene al momento confermata l’utenza individuata dal Dipartimento di Salute Mentale della Asl.
5.
Descrizione delle attività, dei servizi e/o prestazioni previste dal Progetto (es. casa di accoglienza, comunità alloggio, servizio
di assistenza domiciliare, ADI)
Servizio di assistenza domiciliare indiretta in favore dei predetti utenti.
6.
Liveas
Assistenza domiciliare
7.
Macroarea
Disabili psichici.
8.
Costo del progetto (totale)
25.000 euro
8.1.
Importo finanziato con risorse assegnate dalla Regione Lazio
25.000 euro
9.
Servizi/prestazioni erogati
Servizio di assistenza domiciliare indiretta in favore dei predetti utenti.
10.
Bacino di utenza
- Distrettuale
- Sub-distrettuale(specificare i Comuni)
- Comunale (specificare il Comune)
11.
Tipologia di utenza
Disabili psichici.
12.
Obiettivi del progetto
Facilitare l’inclusione sociale degli utenti.
X
13.
Tempi di attuazione (data inizio – data fine)
Un anno.
14.
Tipologia di strutture
Numero strutture
|_|_|_|
Tipologia struttura
-
Gruppo appartamento
Casa famiglia
Comunità alloggio
Comunità di pronta accoglienza
Casa di riposo
Casa albergo
Strutture semiresidenziali (specificare __________________________)
Altro (specificare __________________________________________)
Capacità di accoglienza della/e struttura/e (n° posti)
|_|_|_|_|
___________________________________________________________________
15.
Numero utenti nel 2010
|_|_|_|4|
___________________________________________________________________
16.
Soggetto che gestisce
- Comune
- Convenzione con cooperative
X
- Convenzione con Associazioni di volontariato
- Altro (Dipartimento di Salute Mentale)
17.
Utenza annuale prevista
|_|_|_|4|
18.
-
Personale coinvolto nel progetto
Amministrativi
Assistenti sociali
Sociologi
Psicologi
Pedagogisti
Educatori professionali
Operatori socio-sanitari
Volontari
Mediatori culturali
Altre figure (specificare _______________________________)
19.
Sede della struttura e/o dell’attività
20.
Liste di attesa
- Sì (specificare i motivi)
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
|_|_|_|
____________________________________________________________
- No
21.
X
Esistono strumenti di monitoraggio e verifica dei risultati?
- Sì (specificare quali)
X
Gli operatori professionali del Dipartimento di Salute Mentale della Asl monitorano attentamente la progettualità.
- No
22.
Esiste copartecipazione da parte degli utenti?
- Sì, totalmente
- Sì, parzialmente
- No
X
23.
Quali sono le modalità di integrazione con la Asl?
Gli operatori professionali del Dipartimento di Salute Mentale della Asl monitorano attentamente la progettualità.
24.
Finanziamenti e Cofinanziamenti previsti: specificare i costi
Finanziamento regionale
Provinciale
Cofinanziamento
Comunale
Asl
Altro
Totale
finanziamento
Costo risorse umane
Costo di funzionamento e gestione
Costo di struttura e di
mantenimento
25.000 euro
Totale
25.000 euro