Progetto anno scolastico 2014/2015

Transcript

Progetto anno scolastico 2014/2015
Progetto anno scolastico 2014/2015
Premessa
L’incontro con il racconto è molto stimolante per i bambini perché sollecita in essi
esperienze altamente educative sul piano cognitivo, affettivo, linguistico e creativo.
Il racconto è sempre caratterizzato da un’atmosfera "speciale", permette al bambino
di identificarsi con i vari personaggi, di vivere con loro avventure, paure e sogni; come
dice Rodari, la fiaba e più in generale le storie, possono “dare le chiavi per entrare
nella realtà attraverso strade nuove, possono aiutare il bambino a conoscere il mondo”
e diventare il mezzo attraverso il quale parlare con lui di tante cose.
Più precisamente il racconto permette agli alunni di descrivere la propria vita
interiore, le proprie emozioni, i sentimenti e di utilizzare la lingua nella sua funzione
immaginativa e fantastica.
I bambini molto spesso si identificano con i personaggi delle storie e accettano con
entusiasmo le idee e le strategie risolutive che i racconti propongono ai loro problemi.
Esse inducono infatti il bambino a rielaborare in maniera giocosa la situazione
problematica e a lavorare attivamente sul proprio comportamento. Diversi studi
dimostrano l’importanza dei racconti per lo sviluppo psicologico ed emotivo del
bambino. Le vicende che sono narrate attraverso il racconto hanno un profondo valore
formativo che consentono la familiarizzazione con alcune componenti del nostro mondo
interiore. Esse si occupano di problemi umani, in particolar modo quelli che
preoccupano la mente del bambino. Inoltre il racconto è un utile strumento in quanto i
personaggi
aiutano
gli
alunni
a
distinguere
il
“giusto”
dallo
“sbagliato”.
Pertanto, durante quest’anno scolastico, entrambe le sezioni seguiranno una
programmazione centrata sulla scoperta del mondo del racconto, in modo da offrire ai
bambini numerosi stimoli di apprendimento e
differenti
contenuti
contemplati
nella
diverse occasioni per veicolare i
progettazione
educativo-didattica
e
curricolare.
Il progetto
Quest’anno il filo conduttore sarà la fiaba o, più in generale, storie e racconti, i quali
saranno il mezzo per il raggiungimento di tutti gli obiettivi specifici prefissati.
Il primo motivo per cui abbiamo scelto di utilizzare questo strumento riguarda il fatto
che la lettura predispone il bambino all’ascolto, azione assai difficile in questa fascia
d’età, a cui il bambino deve essere esercitato con le giuste strategie. L’educazione
all’ascolto lo avvicina ad un mondo popolato da tante altre persone in cui ognuno ha la
sua importanza. Il racconto apre al bambino nuovi orizzonti, lo conduce alla scoperta
di luoghi e persone che hanno molto in comune con il suo quotidiano e nei quali può
identificarsi. Questo favorisce pian piano in lui la conoscenza dell’altro, come simile
ma diverso da sé, con caratteristiche ed emozioni che non coincidono sempre
perfettamente
con
le
sue,
che
vanno
scoperte,
comprese
e
rispettate.
Un’altra ragione per cui abbiamo deciso di concentrarci sul racconto riguarda il fatto
che l’elemento “fantastico” sa catturare magicamente l’attenzione del bambino, ha il
potere di sviluppare in lui fantasia, immaginazione e creatività, strumenti
indispensabili nella vita per far fronte alle richieste sempre nuove di un mondo in
continuo mutamento che ci richiede flessibilità, capacità di adattamento e risposte
creative:
“i
tesori
più
grandi
spesso
son
custoditi
dai
più
piccoli!”
Infine, come già precisato nella premessa, attraverso il racconto i bambini possono
trovare aspetti di loro stessi e soluzioni applicabili nella vita quotidiana. Esso contiene
immagini semplici e accessibili attraverso le quali i bambini possono conoscere meglio i
loro sentimenti immedesimandosi in quelli dei personaggi.
Percorso metodologico
Partendo da racconti, storie, favole e fiabe si snoderanno i vari argomenti che
verranno trattati nel corso di quest’anno scolastico. In particolare, tali racconti
saranno introdotti da Artemisio, un simpatico e anziano scrittore che in più occasioni
verrà a trovare a scuola gli alunni e che darà il compito alle insegnanti di fare
conoscere le sue storie. Concretamente, il personaggio mediatore sarà impersonato
dall’insegnante Cappellin Marika, in modo da rendere questa figura più reale e più
vicina all’immaginario degli alunni. Artemisio non sarà presente in ogni attività inerente
alla programmazione annuale, per questo, invierà agli alunni delle lettere in cui li
incaricherà di creare un libro che racchiude tutte le sue storie accompagnate dalle
illustrazioni disegnate dagli stessi bambini. Il progetto, quindi, oltre ad attribuire un
ruolo attivo agli alunni, sarà molto coinvolgente grazie all’uso della corrispondenza
epistolare, la quale permetterà di tenere gli allievi con il “fiato sospeso”. L’uso del
personaggio mediatore è essenziale in quanto permette di attivare la naturale
curiosità dei bambini, e, conseguentemente, di coinvolgerli maggiormente nelle attività
di apprendimento. Inoltre esso rappresenta il trait d’union tra le varie attività
inserite nella programmazione annuale.
Le attività verranno svolte dalle due sezioni individualmente, ma alcune di queste
saranno proposte tenendo conto delle specificità che caratterizzano le diverse fasce
d’età dei bambini. Per questo motivo, verranno organizzati dei momenti dedicati nei
quali gli alunni saranno suddivisi in gruppi secondo le età.
La metodologia utilizzata sarà principalmente la lettura di racconti in gruppo e sarà
altresì necessario curare lo spazio individuando le caratteristiche idonee all’attività di
lettura adattandole alle esigenze dei bambini.
Altra metodologia importante sarà quella del dialogo, che è la base di partenza per
entrare
nel
significato
delle
storie.
Verranno
poi
utilizzate
anche
la
drammatizzazione, che dà la possibilità ai bambini di impersonare e rivivere in prima
persona i racconti, e frequenti saranno anche le attività grafico-manipolative, che
permettono di ricreare i momenti essenziali delle storie per interiorizzarle meglio.
In particolare i temi affrontati durante l’anno scolastico saranno:
NOVEMBRE-DICEMBRE: La diversità.
Per aiutare il bambino a comprendere meglio che ognuno di noi è unico e speciale
affronteremo questa tematica sia attraverso alcune fiabe classiche sia con racconti
meno conosciuti: “Il brutto anatroccolo”, “La bella e la bestia”, “Il gobbo di Nôtre
Dames”, “Bianchina e Nerina”, “Pollicina” e “Il bambino che non rideva mai”.
GENNAIO-FEBBRAIO: La paura.
Per incoraggiare il bambino ad affrontare le sue paure (es. l’abbandono, l’estraneo, la
perdita, l’inganno) ci concentreremo sugli antagonisti tipici delle fiabe classiche: il
lupo, la strega e l’orco. In particolare lavoreremo sulle seguenti storie: “Cappuccetto
Rosso”, “Il lupo e i sette capretti”, “Hansel e Gretel”, “Il lupo e l’agnello”,
“Biancaneve”, “Pollicino”, “Raperonzolo”, La bella addormentata nel bosco”.
MARZO: La metamorfosi dei personaggi paurosi.
È importante far capire agli alunni che non sempre un personaggio che loro
riconoscono come “cattivo” lo è realmente perché prima di etichettare una persona
bisogna sempre conoscerla. Aiuteremo il bambino a imparare a non usare stereotipi
attraverso: “La signora Holle”, “Shrek”, “Il lupo buono”.
APRILE: Gli eroi.
Per far capire ai bambini che in ognuno di noi c’è un “eroe” e che ciascuno ha delle
potenzialità da sfruttare per sé stesso e per gli altri, conosceremo principalmente dei
personaggi che non hanno super poteri come “Robin Hood”, “Mulan” e “I musicanti di
Brema”.
MAGGIO: Animali del bosco.
Poiché la programmazione annuale prevede un’uscita didattica al Parc Animalier
d’Introd, conosceremo gli animali del bosco attraverso racconti fantastici come
“Bambi” e altri meno conosciuti che vedono come protagonisti il riccio, il gufo, il
cinghiale, ecc.
Inoltre durante l’anno scolastico useremo racconti meno conosciuti (anche scritti
da
noi
insegnanti)
per
introdurre
argomenti
presenti
ogni
anno
nella
programmazione scolastica, come le stagioni o le festività.
È importante sottolineare che i racconti citati sopra potrebbero essere modificati
in corso d’opera in quanto questa è una progettazione generale che può quindi
cambiare a seconda delle diverse esigenze che si presentano in corso d’anno.
Finalità educative
Il progetto prevede di raggiungere le seguenti finalità educative:
Riconoscere l’esistenza dell’altro e la sua importanza;
Educare al piacere dell’ascolto;
Trovare strategie da adottare nella vita di tutti i giorni.
Obiettivi
Le attività pensate permetteranno di raggiungere gli obiettivi sotto elencati:
Acquisire fiducia in sé stessi;
Promuovere la socializzazione e l’apprendimento collaborativo;
Assumere comportamenti improntati al dialogo e alla cooperazione;
Comunicare le proprie idee agli altri;
Assumere progressivamente responsabilità e ruoli all’interno delle esperienze;
Stimolare la curiosità verso linguaggi differenti;
Rappresentare graficamente e verbalmente i fatti narrati;
Arricchire il lessico;
Acquisire strategie di problem solving da adottare nella vita quotidiana;
Sviluppare la concentrazione e la capacità mnemonica;
Aumentare i tempi di attenzione;
Identificarsi nei personaggi delle storie narrate;
Riflettere sui significati dei racconti e delle fiabe;
Sviluppare
abilità
percettive,
linguistiche
e
espressive
utilizzando
l’immaginazione e la creatività.
Affrontare, verbalizzare e superare le paure.
Spazi
Le attività previste nel progetto avranno come sfondo gli ambienti interni ed esterni
della scuola. Verrà altresì utilizzato come risorsa e fonte di scoperta il territorio di
Chatillon.
Inoltre a maggio si è pensato di proporre un’uscita didattica al Parc Animalier di
Introd per andare a conoscere tutti gli animali incontrati nelle varie storie e fiabe
raccontate in corso d’anno.
Materiali
I materiali che sosterranno il progetto durante quest’anno scolastico saranno di vario
tipo. Primi tra tutti i libri, grazie ai quali verrà attuata una vera educazione alla cura
di essi e all’ascolto.
Verranno inoltre utilizzati cartelloni, fogli da disegno, matite, pennarelli, tempere,
materiali per la manipolazione, di recupero e di riciclo, al fine di interiorizzare meglio
racconti e conseguentemente le morali implicite.
Tempi
Il progetto si svilupperà per l’intero anno scolastico 2014/2015. Più precisamente, dal
mese di ottobre al mese di maggio.
Verifica
Nella scuola dell’infanzia è possibile fare una valutazione di tipo formativo, la quale
consiste nella verifica dell’evoluzione degli apprendimenti degli alunni. In concreto,
faremo una valutazione in itinere che si caratterizzerà per lo più dall’osservazione
delle azioni, progressi ed elaborati dei bambini, sia individuali sia di gruppo. Verrà
altresì preso in considerazione il grado di partecipazione e coinvolgimento degli allievi
nelle attività didattiche. Le nostre osservazioni potranno verificare non solo i successi
e le difficoltà dei bambini, ma permetteranno anche eventualmente di modificare in
corso d’opera il progetto per adattarlo alle esigenze e richieste degli alunni.
In particolare, gli strumenti di verifica adottati saranno:
Griglie di osservazione;
Verbalizzazioni nel grande gruppo;
Domande stimolo;
Domande a risposta chiusa (si/no);
Elaborati dei bambini;
Confronti sull’evoluzione temporale del bambino;
Profilo personale;
Prove specifiche per alberelli;
Lavori in piccolo gruppo;
Evoluzione degli autoritratti nel corso dell’anno.
L’idea guida che ci accompagnerà nel nostro progetto può riassumersi usando le parole
di Marcel Proust:
“Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre ma nell’avere
nuovi occhi.”