ALLEGATI alla DC: istruzioni di compilazione
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ALLEGATI alla DC: istruzioni di compilazione
ALLEGATI alla D. C.: istruzioni di compilazione Gli ALLEGATI Il CIG (Comitato Italiano GAS) ha studiato una nuova GUIDA alla redazione degli allegati obbligatori di maggior semplicità per la compilazione manuale, guida che è stata messa a punto già a novembre 2004 e pubblicata definitivamente giugno 2005. La "NUOVA GUIDA" La compilazione può essere effettuata dal modulo in bianco semplicemente inserendo quanto occorre negli spazi lasciati liberi per la compilazione e crocettando i punti che devono essere compilati secondo le diverse opzioni. In tale documento gli allegati sono suddivisi in SEZIONI e queste in QUADRI, anche lo SCHEMA costituisce un apposito quadro della sezione II (il quadro B). Il primo quadro non è numerato e nello stesso vanno inseriti: la PORTATA TERMICA complessiva dell'impianto (sommare quella di ogni singolo apparecchio installato o installabile); la DENOMINAZIONE e l'INDIRIZZO dell'impresa installatrice; il NOMINATIVO del Responsabile Tecnico o del Titolare cioè di colui che detiene i requisiti previsti dalla legge 46/90. La SEZIONE I Riferimenti inerenti alla documentazione La sezione I è composta da tre distinti quadri raggruppati sotto un unico titolo: 1. il QUADRO A: dove devono essere riportati i riferimenti della dichiarazione stessa; 2. il QUADRO B: dove devono essere riportati i riferimenti ad eventuali riferimenti a Dichiarazioni precedenti; 3. il QUADRO C: dove vanno indicati (se esistenti) i riferimenti ad alcuni documenti che non sempre accompagnano la Dichiarazione. La SEZIONE II Relazione schematica Il QUADRO A della SEZ II è suddiviso in scenari dove sono identificate le tipologie di intervento possibili (scenario A) e descritta in sintesi l'esecuzione dello stesso intervento (scenario B e C). Lo SCHEMA Il QUADRO B della SEZ II è la rappresentazione SCHEMATICA dell'intervento, dove viene quindi rappresentato sotto forma di disegno l'intervento descritto nel quadro A della stessa sezione. I singoli elementi dello schema devono essere indicati sia con simboli grafici (caldaia; scaldabagno; giunti; ecc.) sia con lettere (A per il tubo; B per i raccordi; C per i rubinetti, ecc.) sia con una numerazione progressiva all'interno delle stesse lettere (A1 per il primo tratto di tubazione; A2 il secondo; B1 il primo raccordo; ecc.) ALLEGATI alla D. C.: istruzioni di compilazione La SEZIONE III Tipologia dei prodotti e dei materiali impiegati Il QUADRO A della SEZ III riguarda le APPARECCHIATURE installate che devono essere descritte e caratterizzate in relazione ai locali dove sono installate, al tipo (A,B,C con riferimento alla classificazione della norma UNI-CIG 7129), modello e marca, portata termica, tipo di collegamento e tipo di scarico. Per gli apparecchi di cottura e per quelli di tipologia B (camera aperta) occorre anche definire le caratteristiche delle aperture di ventilazione. Il QUADRO B della SEZ III riguarda i singoli materiali utilizzati nell'impianto (tubi, raccordi, canali fumo, ecc.) che devono essere identificati con i riferimenti riportati nello schema (A1; A2; B1; ecc.), l'ubicazione, il materiale, le caratteristiche geometriche (dimensioni e quantità/lunghezza), la tipologia di installazione (a vista; sottotraccia; ecc.) ed eventuali attestati o normative specifiche di prodotto. Qualora la tipologia dei materiali sia ricompresa nella norma di riferimento generale dichiarata in capo al quadro (es. UNI-CIG 7129) non risulta necessario indicare le singole norma di prodotto, che vanno indicate se il materiale non è coperto dalla norma generale suddetta. Questo elenco può sostituire lo schema di impianto (quadro B della sezione II), ma normalmente ne integra le indicazioni. Infatti i riferimenti di questo quadro devono essere gli stessi di quelli riportati sullo schema. In questa maniera la descrizione ed identificazione dell'impianto può considerarsi completa e corretta senza la necessità di inserire disegni planimetrici (che comunque possono essere allegati). @@START_COMMENTpagebreak@@END_COMMENT Le ultime SEZIONI della GUIDA riguardano le prove in campo, ed in particolare: La SEZIONE IV Verifica della tenuta/collaudo La sezione riguarda le PROVE DI SICUREZZA necessarie prima della messa in gas dell'impianto, ed in particolare le prove di tenuta delle tubazioni e quella della canna fumaria. La sezione ha degli appositi spazi per la firma da parte del RESPONSABILE TECNICO dell'impresa che realizza l'intervento e per il COMMITTENTE dello stesso, entrambi devono essere chiaramente identificati. Nell'attuale versione è stato aggiunto lo spazio per il timbro dell'impresa esecutrice. La SEZIONE V Verifiche preliminari alla messa in esercizio La sezione NON E' PIU' PREVISTA. In ogni caso dopo l'apertura del gas e prima della consegna della Dichiarazione di Conformità è necessario effettuare le prove previste dalla normativa: deve essere ripetuta la prova di tenuta, verificato il buon funzionamento delle apparecchiature, l'effettiva idoneità dei locali dove sono installati gli apparecchi e la ventilazione degli stessi, la funzionalità dei camini e la compatibilità con quanto già installato (se non si tratta di un nuovo impianto e comunque con la tipologia di camino esistente).