Gazzetta di Parma 14/12/2008

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Gazzetta di Parma 14/12/2008
14/12/2008 - Parma
Laboratori aperti al Campus: è la domenica della scienza
L'hanno chiamata «una domenica a spasso nella scienza»:
una giornata aperta al pubblico, bimbi inclusi, per scoprire
cosa si fa al campus universitario e «restituire a Parma la
fiducia nel suo ateneo». Un'iniziativa per molti aspetti inedita,
quella di oggi, cui aderiscono tre facoltà (Scienze, Farmacia,
Agraria), l'istituto Imem-Cnr e sette dipartimenti e alla quale
parteciperà anche il rettore Gino Ferretti.
In programma ci sono 17 mini-conferenze - dal sudoku al
Correggio, dalle scienze forensi al nucleare, dalle
nanotecnologie ai neuroni-specchio - e visite guidate ai laboratori, dove saranno eseguiti semplici
esperimenti (per altre informazioni: www.chim.unipr.it/domenica.htm o [email protected]).
Tutto è concentrato al campus che, dalle 10 e ogni 20 minuti, sarà raggiungibile dal parcheggio
scambiatore sud con bus navetta.
Un modo per richiamare l'attenzione su un mondo spesso silenzioso, che forma i giovani e lavora
a stretto contatto con le aziende del territorio, contribuendo a creare innovazione e ricchezza.
Come le due le ricerche sull'energia fotovoltaica. Con approcci diversi, ma con esiti che si
preannunciano promettenti per chi crede in un futuro libero dalla «vecchia» energia fossile.
Stefano Selleri, docente di campi elettromagnetici nel corso di laurea in Ingegneria delle
telecomunicazioni della Facoltà di ingegneria, è il coordinatore, per l'università di Parma, di uno
studio che coinvolge 15 fra industrie, università ed enti di ricerca europei e che ha ottenuto un
finanziamento di 10 milioni di euro: sei e mezzo dalla Ue, i restanti da privati e atenei.
Il progetto, che nasce da quattro anni di studi in questo campo, è stato appena approvato ed
entrerà nel vivo all'inizio del 2009. Il team parmigiano, che vi lavorerà per tre anni, è composto da
cinque ricercatori. Il progetto, denominato «Alpine» (acronimo di Advanced lasers for photovoltaic
industrial processing enhancement) si propone, fra l'altro, di sviluppare laser con particolari fibre
ottiche di nuova generazione (a cristallo fotonico) per «tagliare» le celle solari. «Ora i moduli dei
pannelli solari sono tagliati e collegati gli uni agli altri meccanicamente. Noi cercheremo di tagliarli
con un laser: il laser fa tagli più fini, quindi si spreca meno superficie destinata alla produzione di
energia solare e si aumenta l'efficienza», spiega Selleri. Questo laser potrà avere anche
applicazioni in campo medico e industriale, ad esempio per tagliare, saldare e lavorare metalli e
plastiche. Sul fotovoltaico si sta concentrando anche un filone di ricerca dell'Imem-Cnr (Istituto
materiali per l'elettronica e il magnetismo) in cui lavorano, nella sede del campus, 73 ricercatori e
una trentina di associati, docenti dell'università.
Altre notizie sul mondo universitario sono nella sezione Campus di Parmagiornoenotte in
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