La scrittura documentata

Transcript

La scrittura documentata
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
5 - Educazione letteraria ed educazione linguistica: la
scrittura documentata
Indice
5.1 – Le caratteristiche della traccia B dell’esame di stato: la scrittura documentata
5.2 - Saggio breve e articolo di giornale
5.3 - I passi per affrontare la traccia B
5.3.1 - Un esempio: consigli per il saggio breve
5.4 - La valutazione della scrittura documentata
5.5 - La “cassetta degli attrezzi” per imparare la scrittura documentata
Obiettivo della lezione è guidare gli insegnanti su alcune piste di lavoro di arricchimento
dell’esperienza letteraria, a partire dalla tipologia B delle prove scritte ufficiali, al fine di:
– evincere procedure e criteri di sviluppo e di valutazione della traccia B in modo da saper
accompagnare gli allievi ad affrontare l’esame di stato con autonomia e padronanza;
– collegare e far interagire educazione letteraria ed educazione linguistica per svolgere
attività che vanno oltre l’analisi testuale, verso elaborazioni e creazioni personali, motivate
e argomentate, e verso anche la correlazione di prodotti estetico-espressivi, letterari e
pittorici;
– prendere in considerazione criteri e linee di curricolazione di percorsi linguistico-letterari
propedeutici a questa prova di scrittura documentata.
666
5.1 – Le caratteristiche della traccia B dell’esame di stato: la scrittura documentata
In Italia, la riforma dell’esame di stato 1 , che conclude il triennio delle Superiori, ha
introdotto, per la prima prova d’esame, cioè per italiano, significative forme di scrittura,
rispondenti sia agli studi linguistici sulla testualità, sia agli studi sulla comunicazione, sia
all’approccio dello studio letterario fondato sul lavoro diretto sui testi. Fra queste:
Î la traccia A, che chiede l’analisi-commento di un testo letterario o non letterario;
Î la traccia B, che chiede le stesura di un saggio breve o di un articolo di giornale, a partire
da un dossier di documenti.
In questa lezione la nostra attenzione si sofferma sulla traccia B, mentre la lezione n.5 di
laboratorio (t) affronta la traccia A.
Lo sviluppo della traccia B implica una scrittura documentata, così come è stata definita
dal Ministero. Che cosa significa?
È un tipo di scrittura che presuppone una informazione e documentazione di base e mirata,
fornita dall’insegnante, una valutazione critica preliminare delle fonti stesse e quindi una loro
utilizzazione secondo un taglio personale, in un saggio breve o in un articolo di giornale. La
traccia d’esame propone una scelta fra quattro ambiti: artistico-letterario, storico-politico,
1
L’esempio italiano: DPR 323 del 23 luglio 1998.
Docente: Roberta Rigo
1
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
socio-economico, tecnico scientifico. La scrittura documentata è un’abilità complessa ed
integrata nel senso che mette in gioco, appunto in maniera integrata, più abilità (per
esempio, comprensione e produzione), più operazioni di tipo linguistico e cognitivo, così come
accade in una pluralità di situazioni, nella realtà scolastica ed extrascolastica.
Qui ci soffermeremo ad esaminare l’ambito artistico-letterario. 2
La scrittura documentata rappresenta un oggetto di notevole interesse nel contesto di
ripensamento generale del curricolo di scrittura: è una produzione complessa, implica un
percorso lungo e articolato di scrittura, sostenuto soprattutto dalla pratica argomentativa, ma
non esclusivamente, poiché ci possono essere produzioni documentate anche di tipo
espositivo.
Il corredo documentario può avere una notevole ricaduta sullo sviluppo della maturità di
scrittura dell’allievo stesso, poiché egli ha modo di rendersi conto dell’importanza di
documentarsi prima di affrontare certe consegne di scrittura; anzi, lui stesso può imparare a
costruire, anticipatamente, la sua base di fonti e documenti e la sua stessa pianificazione per
realizzare il suo prodotto. Non dimentichiamo che l’inesperto salta la fase della elaborazione
preliminare dei contenuti, per riversarsi subito nella stesura, con il risultato che, non avendo
chiaro il piano del testo, procede passo passo, secondo una pianificazione locale, tipica della
conversazione, con il rischio di perdere il senso del testo che deve produrre 3 .
La modalità d’esame contemplata dalla tipologia “B” viene vista come un superamento del
vecchio “tema” per argomentare, prova abitualmente assegnata durante l’anno e durante i
vecchi esami di maturità, in cui spesso gli argomenti, non completamente padroneggiati o
posseduti dallo scrivente, portano ad argomentare senza grande chiarezza o addirittura senza
cognizione di causa, con il risultato di un prodotto scarso di contenuti, generico, e spesso, di
conseguenza, anche involuto nella forma.
Lo sviluppo della lezione n.5 di didattica si può, allora, così sintetizzare:
† affrontare le fasi e i modi di sviluppo della traccia B;
† prendere in considerazione riflessioni ed esercitazioni che sono propedeutiche a questa
prova di scrittura;
† porre attenzione al rapporto fra educazione letteraria ed educazione linguistica.
Per rispondere ai nuovi bisogni è necessaria una impostazione nuova della didattica della
produzione del testo, nel biennio e nel triennio della scuola superiore, e, di riflesso, nella stessa
scuola media, dal momento che questo atto di scrittura è impegnativo ed è opportuna la
dovuta gradualità e curricolarità. Ma, in particolar modo, per ovviare alle difficoltà più evidenti
emerse, occorre pensare ad una didattica mirata e anche più attenta ai rapporti di funzionalità
e di propedeuticità di certe scritture rispetto ad altre.
2
Per conoscere le consegne della Prima Prova Scritta dell’esame dal 1999 (anno della riforma) ad oggi, si rinvia al sito
di Educazione e Scuola di Dario Cillo, http://www.edscuola.it/esami.html#Prove.
3
Bereiter e Scardamalia, 1995.
Docente: Roberta Rigo
2
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
5.2 - Saggio breve e articolo di giornale
Che cosa hanno in comune e per che cosa differiscono queste due produzioni?
Il saggio è un elaborato circoscritto ad un problema o a un evento, letterario, tecnico,
economico, che presenta sostanzialmente le caratteristiche pragmatiche e linguistico-testuali
dell’argomentazione. L’articolo di giornale rinvia a generi giornalistici diversi; quelli che, più
realisticamente, si prestano ad essere impiegati a scuola sono: l’editoriale o articolo di fondo,
la recensione, l’articolo di cronaca, la semplice intervista o intervista-recensione. Ognuno ha
una sua peculiare natura, un suo impianto compositivo e sue peculiarità linguistiche. Tutti
comunque partono dalla necessità di dare la notizia.
Segue una tabella di raffronto fra le due scritture (tav. n.12).
Occorre aggiungere, come elemento di distinzione, che la consegna della traccia
† per il saggio breve, chiede di interpretare i dati e i documenti forniti e su questa base
di sviluppare la trattazione, argomentandola; ciò significa che tutta la documentazione
fornita, o gran parte di essa, deve essere utilizzata e ragionata per sostenere la tesi;
† per l’articolo di giornale, chiede di individuare nei materiali uno o più elementi che
sembrano rilevanti e di costruire il “pezzo” su di questi; aggiunge: “per attualizzare
l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari,
convegni…)”. Ciò vuol dire che per l’articolo occorre selezionare solo alcuni elementi di
documentazione, mettendoli in rapporto con qualche argomento di attualità (anche
inventato); in sostanza viene chiesto di dare la notizia e di usare la documentazione per
costruire lo sfondo, il contorno alla notizia stessa.
Concludendo, vediamo i motivi per i quali è opportuno dare spazio anche a questa modalità
di scrittura 4 . La scrittura documentata:
−
è una forma praticata comunemente in ambito extra-scolastico;
−
evita il rischio di componimenti banali, generici;
−
permette allo studente di dimostrare le sue reali abilità di scrittura grazie alla presenza
della documentazione che supporta la conoscenza dei contenuti;
−
consente all’insegnante di esprimere una valutazione sulle abilità linguistiche in senso lato
(dall’analisi del dossier, alla focalizzazione delle informazioni utili, alla loro organizzazione
logica e coerente);
−
favorisce l’elaborazione cognitiva delle idee, fase preliminare della produzione, ma spesso
limite dello scrivente inesperto;
−
sviluppa in maniera interrelata lettura e scrittura, obiettivo fondamentale dell’educazione
linguistica.
Nello specifico caso della traccia B dell’ambito artistico-lettarario, la prova coniuga:
le conoscenze letterarie di contesti,
autori e opere, e le abilità fondamentali
4
con le abilità processuali della produzione
scritta
e
con
le
conoscenze
delle
Si riprendono in parte le considerazioni di Pallotti, 2002.
Docente: Roberta Rigo
3
Didattica della lingua italiana
di
comprensione,
analisi,
contestualizzazione e interpretazione del
testo letterario
lezione n.5
caratteristiche pragmatiche, compositive e
linguistiche di testi diversi.
Tav. n.12 - Due forme di scrittura documentata a confronto 5
Saggio breve
Articolo di giornale
+ rigoroso
+ specialistico
Struttura: articolata anche mediante una eventuale
paragrafazione e un corredo di brevi note. Carattere
prevalentemente argomentativo. Struttura tipica
tripartita:
introduzione (fornisce la tesi)
parte centrale (fornisce le prove, distingue dati
da opinioni)
conclusione (offre il sommario del percorso e
ulteriori garanzie)
È critico, cioè è una forma di scrittura in cui
emerge in primo piano l’espressione di un punto di
vista personale intorno a un problema o a un
argomento; chi scrive non deve quindi solo
dimostrare di aver appreso certe nozioni o di saper
argomentare tesi altrui, ma di essere in grado di
sviluppare una propria opinione argomentandola in
modo adeguato
Esposizione sistematica e chiara, rigorosa
argomentazione, stile mirato alla chiarezza e alla
precisione dell'esposizione
+ libero
+ divulgativo
Struttura: lead; paragrafi di sviluppo degli eventi e
informazioni di dettaglio. Carattere espositivo e/o
argomentativo. Struttura tipica tripartita, in caso di
esposizione:
introduzione (presenta l’argomento e fornisce la
premessa giustificativa),
parte centrale (espone i dati e le idee),
conclusione (propone osservazioni e riflessioni
critiche, ricapitola i punti principali)
Data la vocazione giornalistica e la preoccupazione
per l’attualità immediata (“il potere è in mano al
lettore”), l’articolo parte sempre da quell'elemento
che più efficacemente incide sull'attenzione del
lettore stesso. Il nucleo è la notizia.
Il testo preferisce periodi brevi con un ordine
grammaticale il più naturale possibile (soggetto,
predicato e complementi); punteggiatura generosa;
ricerca di un ritmo di lettura.
Registro linguistico e stile dovranno adeguarsi al
tipo di lettori richiesti. Di norma si immagina
sempre che si stia parlando a qualcuno che abbia
poche conoscenze dell’argomento prescelto, in tal
modo chi scrive farà uno sforzo di chiarezza e di
sintesi. Lessico quotidiano, ma non corrivo,
appropriato e funzionale, tecnico quando è
indispensabile (vocabolario tecnico-scientifico, ad
esempio) e, comunque, sempre con misura.
È breve cioè deve essere svolto entro spazi definiti
Ha uno spazio assegnato: né troppo lungo, né
troppo breve.
Destinazione editoriale: un giornale o periodico ad
Destinazione editoriale: rivista di cultura
alta frequenza e tiratura, che mira alla
(specialistica o divulgativa), fascicolo scolastico di
informazione del grande pubblico e alla
ricerca e documentazione, rassegna di argomento
"divulgazione" di temi, talvolta anche specialistici.,
culturale, altro.
giornale scolastico, altro.
Circostanze immaginarie o reali (mostre,
anniversari, convegni o eventi di rilievo) per
attualizzare l’argomento.
Il titolo da una parte riassume il contenuto della
Il titolo indirizza all’informazione senza anticiparla
esposizione, dall'altra ne indica una chiave di
eccessivamente, è sintetico e un po’ inatteso e
lettura.
curioso.
Parametri da tenere in considerazione per il saggio e l’articolo di giornale:
destinatario - scopo del testo - collocazione - lunghezza - argomento - impostazione
argomentativa o espositiva - stile - titolo
Il registro linguistico è deciso in base al
destinatario, pur risentendo delle scelte peculiari
dell'autore, si connota per il carattere
argomentativo e oggettivo della trattazione e può
includere anche termini tecnici, purché appropriati
ed eventualmente spiegati; in genere il linguaggio è
relativamente formale.
5
Le caratterizzazioni sono prototipiche, esistono in realtà numerosissimi casi .
Docente: Roberta Rigo
4
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
5.3 - I passi per affrontare la traccia B
Che cosa deve saper fare l’allievo per svolgere il compito?
Il primo atto della scrittura documentata inizia con la “spremitura” del dossier, cioè con
la comprensione del dossier, con una serie di operazioni fitte e laboriose sui documenti;
vediamole di seguito:
† capire bene il senso di ogni documento sia sulla base delle informazioni che già si
posseggono, sia da quanto si riesce a ricavare dall’insieme dei materiali; occorre
mettere a fuoco l’argomento, procedere anche con una semplice comprensione
letterale, per la quale può essere necessario ricorrere al dizionario per definire il
significato di termini; estrarre le informazioni esplicite ed implicite; collocare il
documento nel suo contesto, operazione, quest’ultima non sempre facile, soprattutto
se non si posseggono le conoscenze necessarie;
† schedare il contenuto-significato di ogni brano: si raccolgono le idee, parafrasando o
riassumendo, in particolar modo, si chiarisce la relazione tra argomento della traccia
e informazioni del documento tenendo presente il taglio della nostra ricerca;
schedando il contenuto di ogni documento occorre cercare di collegare una citazione
ad un’altra attraverso legami di somiglianza e di differenza;
† mettere in evidenza il filo conduttore che lega i documenti, a volte anche più di uno.
È questo il momento di decidere se scrivere un saggio o un articolo.
L’allievo terranno sotto controllo quindi tutti i momenti del processo di scrittura 6 :
† la progettazione del testo con:
• la destinazione editoriale;
†
• la costruzione della scaletta, meglio se si ricorre allo schema
continuo in itinere
logico del testo argomentativo 7 , soprattutto per il saggio,
il controllo
degli aspetti
come strumento capace di organizzare il nostro pensiero , o
tematici (coerenza)
ad altri schemi compositivi (cfr. lezione 4: gli schemi);
e formali (coesione,
† le operazioni di stesura del testo con la particolare cura alla
lessico, sintassi,
suddivisione in paragrafi e alla loro titolazione;
morfologia…)
† la revisione.
Nel caso si decida di scrivere un articolo di giornale, la progettazione del testo darà rilievo alla
notizia su cui poggia l’articolo e quindi alla messa in scena della notizia stessa in modo da
dare la sensazione al lettore di “vedere” il fatto. I documenti non vengono usati tutti, come nel
saggio, ma possono essere un deposito a cui attingere per costruire la notizia.
6
Testi di riferimento per il processo di scrittura sono quelli di Hayes e Flower (1980) e di Bereiter e Scardamalia
(1995).
7
Per lo schema argomentativo vedi gli schemi allegati alla mappa concettuale della lezione n.4.
Docente: Roberta Rigo
5
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
La scelta del titolo (titolo vero e proprio, occhiello, sottotitolo) riveste ancora una notevole
importanza.
5.3.1 - Un esempio: consigli per il saggio breve
Proponiamo alcuni consigli, tratti da un manuale scolastico, per lo svolgimento di un saggio
breve, relativi alla traccia del 2001-2002, ambito artistico-letterario (cfr. Allegato A).
Le osservazioni preliminari sono frutto della “spremitura” del dossier; la scaletta evince,
invece, le operazioni di collegamento delle informazioni documentali e l’organizzazione delle
informazioni, in termini personali.
CONSIGLI PER LO SVOLGIMENTO
„
Osservazioni preliminari
I primi tre testi presentano situazioni simili: il poeta rievoca la terra natia, da cui sì è allontanato, attraverso
una serie di elementi del paesaggio naturale; la poesia di Saba si distingue per il fatto che il paesaggio è
urbano (Trieste) e che il poeta non parla di un allontanamento o di un ritorno o di un rimpianto della propria
città, ma di una perfetta identificazione.
Le illustrazioni di Guttuso riguardano uno dei passi più celebri dei Promessi sposi, anch'esso
all'allontanamento dei protagonisti dai luoghi natali. Manzoni sottolinea il dolore che si accompagna
sradicamento forzato, ma nel corso del romanzo metterà in luce come tale esperienza sia fonte
maturazione e crescita interiore; nella conclusione, inoltre, don Abbondio osserverà che «la patria
sta bene».
dedicato
a questo
anche dì
è dove si
„
Scaletta suggerita
a)
messa a fuoco del tema: il tema del paesaggio natio è importante per il legame psicologico che si
instaura tra ciascun individuo e i luoghi dell'infanzia - legame su cui molti poeti riflettono nelle loro
poesie;
b)
l'articolazione del tema: nel descrivere il paesaggio natio, i poeti tendono a far prevalere sugli elementi
reali il valore psicologico e simbolico del paesaggio, lo stato d'animo suscitato dai suoi vari aspetti,
l'identificazione fra il proprio carattere e gli aspetti del paesaggio:
- la Maremma di Carducci è come lui un misto di odio e amor, rovello e pace;
- Sbarbaro riconosce nella Liguria l'ineffabile compresenza di riso e pianto, simboleggiata dalla pioggia
unita al sole, che caratterizza la sua psicologia;
- in D'Annunzio la descrizione si colora di rimpianto e di malinconia;
- in Saba l'aria strana, tormentosa caratterizza Trieste e l'animo del poeta;
e)
lo stato d'animo legato al paesaggio dipende naturalmente dalla situazione in cui si trova il poeta:
- Carducci torna dopo una lunga assenza;
- Sbarbaro e D'Annunzio rievocano da lontano la terra natia;
- Saba si colloca volutamente ai margini delta città, nell'angolo appartato che la città stessa sembra destinargli, per
coglierla interamente con lo sguardo;
d)
il tema del rapporto con il paesaggio natio è sviluppato da Manzoni in chiave diversa: nell'addio ai monti lo scrittore
esprime non i propri sentimenti, ma quelli dei suoi personaggi costretti alla fuga e all'esilio; Renzo e Lucia, al
contrario dei poeti precedenti, non riscoprono nel paesaggio i tratti del proprio carattere, ma i ricordi e le emozioni
che hanno segnato la loro vita.
(tratto da Alberto Dendi, Cultura letteraria italiana ed europea. Strumenti, Signorelli Editore, Milano
2005, p.141)
Docente: Roberta Rigo
6
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
5.4 - La valutazione della scrittura documentata
Alcuni metodi di valutazione propongono griglie differenti a seconda del genere a cui
appartiene il testo della prova. È evidente che le caratteristiche testuali cambiano, tuttavia,
nella elaborazione delle griglie di valutazione, è opportuno mantenere una lista stabile di criteri
generali, o indicatori, che a loro volta possono, invece, articolarsi e dettagliarsi diversamente,
tramite descrittori, in base al genere testuale. Questo permette all’allievo, in primis, di
confrontare l’evoluzione delle sue produzioni nel tempo in relazione ad un quadro generale
stabile.
Proponiamo uno strumento che ha un certo interesse poiché gli indicatori fungono da
elementi di sintesi rispetto ai numerosi descrittori, rispondendo così alle esigenze di
confrontabilità di più risultati. 8 Tra i descrittori che si distribuiscono al loro interno si possono
poi ritrovare alcuni elementi comuni a tipi differenti di produzione scritta.
Nella
tabella
di
valutazione
della
scrittura
documentata
(tav.
n.13),
per
ogni
indicatore/descrittore, inoltre, vengono ricordati i processi cognitivi sovradisciplinari, di cui
abbiamo parlato nella lezione n.3 (t); nel loro insieme essi danno il senso della competenza.
8
La tabella rielabora e adatta quella proposta dall’IRRSAE Piemonte, gruppo di lavoro coordinato da M. Ambel, e
riportata nel sito del ministero italiano dell’istruzione, molto diffusa nelle scuole italiane.
Docente: Roberta Rigo
7
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
Tav. n.13 - Tabella per la valutazione della scrittura documentata
Grado di informatività
Adeguatezza
del t. alla
situazione
comunicativa
Indicatori
Descrittori per tipologia B 9
–
–
–
–
Rispetto della consegna;
Pertinenza all’argomento proposto;
Efficacia complessiva del testo;
Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta
(tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione
editoriale, presenza notizie, titolo, ecc.)
–
Ampiezza della trattazione e conoscenza
dell’argomento;
utilizzo coerente ed efficace dei materiali forniti
(varietà delle tecniche utilizzate: parafrasi,
riassunti, citazione…);
capacità di argomentazione (probatoria,
confutatoria; varietà e numerosità delle
prove…);
significatività e originalità degli elementi
informativi, delle idee e delle interpretazioni.
–
–
–
Organizzazione
testuale
–
–
–
–
morfosintattica
Correttezza
ortografica e
Lessico e stile
–
–
–
–
–
–
Articolazione chiara e ordinata del testo;
Equilibrio fra le parti;
Coerenza: assenza di contraddizioni, ripetizioni,
ridondanze;
• per il saggio: coerenza dell’esposizione e
dell’argomentazione,
• per l’articolo: anticipazione della notizia
e conclusione coerente con le
informazioni e argomentazione;
Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni
Proprietà e ricchezza lessicale
Uso di un registro adeguato alla tipologia
testuale, al destinatario,ecc.
• per il saggio: qualità della lingua;
• per l’articolo: scioltezza nell’alternare i
registri narrativo, descrittivo,
argomentativi, uso di un italiano
accattivante e fluente)
Correttezza ortografica
Coesione testuale (uso corretto dei connettivi
testuali ecc.)
Correttezza morfosintattica
Punteggiatura
Processi cognitivi
trasversali relativi alla
scrittura documentata
Punti
Max
15
Applicazione
(l’allievo deve
contestualizzare le
informazioni)
Transfer/Generalizzazione
(il modo con cui l’allievo
opera cognitivamente può
variare a seconda se riferisce
le informazioni documentali
accostandole per somiglianze
e differenze = transfer, o se
invece le personalizza e le
utilizza per sostenere la sua
tesi, se ricerca una certa
originalità, in autonomia di
scelta = generalizza)
Transfer-Ricostruzione
(l’allievo, a questo livello di
produzione, mobilita il suo
pensiero procedurale, ed
esercita un controllo attivo
su quanto produce e una
certa profondità di analisi)
Ricostruzione
(l’allievo deve esercitare un
controllo attivo sul suo testo
in modo da dare coerenza
alle sue scelte)
Applicazione
(l’allievo sa che è d’obbligo il
rispetto delle regole)
Alcuni descrittori possono ripetersi per altri tipi di produzione scritta, sicuramente gli ultimi, ma , cambiando i contesti
di apprendimento, i processi sovradisciplinari potranno essere diversi.
9
Docente: Roberta Rigo
8
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
Ai criteri/indicatori, di solito, vengono assegnati dei valori che possono essere espressi in
modi differenti, tramite
† scale o punteggi (esempio: basso, medio, alto; da 1 a 5, in cui “1” significa che la prova
risponde in modo inadeguato alle istruzioni, “5” significa che vi risponde in modo
eccellente);
† pesi (assegnando il peso di ogni elemento, per esempio: “quantità, qualità e padronanza
delle idee” = 50 punti; grammatica e punteggiatura = 15 punti; struttura dei periodi = 10
punti ecc.);
† scale dicotomiche 10 (Si/No per ogni articolazione interna al criterio: per esempio, la voce
“struttura delle frasi e periodi” si può articolare in: frasi incomplete si/no; eccessivo uso
della paratassi si/no, ecc.).
Gli indicatori e le loro componenti essenziali vengono definite in base a modelli di buona
testualità, tuttavia essi variano e pesano in maniera diversa in relazione alla maturazione e alla
cultura degli studenti, al loro sviluppo cognitivo e linguistico, alla fascia d’età alla quale ci
rivolgiamo. Si deve aggiungere che devono sempre rispecchiare quanto è stato realmente
svolto ed esercitato in classe. La “taratura” della tabella di valutazione, quindi, consiste nella
selezione dei criteri/indicatori che interessano, e nel valore ad essi attribuito, tenendo conto di
tutte le variabili di cui sopra.
5.5 - Percorsi didattici verso la scrittura documentata
La novità della scrittura documentata ha portato allo scoperto non poche difficoltà ed
esigenze 11 , per studenti ed insegnanti, che è importante conoscere così da pensare ad un
impianto didattico di scrittura adeguato e funzionale. Lo studente per imparare a scrivere
partendo da un dossier di dati deve essere in grado di padroneggiare diverse competenze che
mettono insieme lettura/comprensione e scrittura e una rete di concetti, regole, procedure
linguistico-letterarie (nel caso dell’ambito che ci interessa).
L’ottica da cui porsi è quella di una continuità graduata dello scrivere per la letteratura,
dalla scuola media alla scuola superiore. Usando la metafora della cassetta degli attrezzi, si
può dire che, per realizzare buoni prodotti, l’attrezzatura va accumulata e costruita nel tempo,
come se fosse un capitale.
10
Una griglia dicotomica viene proposta per la scuola media da Bertocchi et alii (1986, pp.312-313), non prevede
scale, ma solo se l’obiettivo è stato raggiunto oppure no. Secondo l’autrice lo strumento “rende le correzioni degli
elaborati fra loro confrontabili e fornisce così una base meno ‘impressionistica’ alla valutazione; può essere usato
anche a scopo diagnostico sia per rendere consapevoli gli allievi dei loro ‘punti deboli’ sia per impostare esercitazioni di
recupero”.
11
I limiti riscontarti negli elaborati di un campione di allievi sono riconducibili sostanzialmente alla difficoltà di
interpretare i materiali forniti, di schedare, manipolare dati e informazioni, di riconoscere il focus argomentativo del
testo (si vedano: Pallotti, 1998, e l’indagine dell’IRRSAE Piemonte, coordinata da Ambel, sugli esiti dell’esame di stato,
sito del CEDE, http://www.cede.it/, Osservatorio Nazionale sugli Esami di Stato, consultato nel febbraio 2003; ma le
medesime difficoltà, spesso, persistono anche oggi.).
Docente: Roberta Rigo
9
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
Per una scrittura documentata efficace è indispensabile, “a monte”, insegnare alcuni tipi di
operazioni, ognuna delle quali può rappresentare un percorso da sviluppare nel tempo – cioè
da curricolare - con riprese e approfondimenti.
La prima operazione è l’uso dei materiali e delle fonti documentali e ideative, cioè:
-
leggere in modo veloce dati e documenti per la ricognizione complessiva delle informazioni
usando strategie di scorrimento rapido (skimming);
-
potenziare le abilità della parafrasi, del riassunto, della schedatura e della citazione, ecc.
Molte attività, consolidate dalla tradizione didattica, possono essere riprese, sia quelle
esercitazioni propedeutiche ed integrative (prendere note, scrivere glosse, reperire
documentazioni in dizionari, enciclopedie…, fare parafrasi, predisporre schede, ecc.), sia
quelle esercitazioni successive all’analisi testuale (impostare confronti, correlare prodotti
estetico-espressivi di natura diversa, ecc.);
-
padroneggiare i processi di comprensione, analisi, contestualizzazione e interpretazione del
testo letterario; più dettagliatamente: analizzare i documenti grazie a strategie di lettura
analitica e all’uso di tecniche di segnatura del testo e di raccolta delle informazioni di
interesse; individuare le informazioni esplicite; stabilire relazioni tra le informazioni: di
causa-conseguenza, implicazione, analogia, ecc.; esplicitare le informazioni implicite,
richiamare alla memoria eventualmente le conoscenze personali 12 .
La seconda operazione è la gestione dei contenuti, ovvero:
-
manipolare le informazioni in base a scopo e destinatario (scegliere, raggruppare,
riordinare secondo variate relazioni logiche) attraverso un lavoro di analisi, di sintesi, di
schedatura;
-
costruire mappe e schede di recupero dei materiali, funzionali ad aggregare le idee;
-
discutere collettivamente, sollecitati da domande, per confrontare le interpretazioni;
-
imparare a riconoscere e ad usare tipologie testuali differenti, avendo chiari anche gli
schemi compositivi dei vari generi di testo;
-
governare le fasi del processo di scrittura.
-
ecc.
Rispetto a questi punti non mancano i suggerimenti del legislatore, come si può leggere nei
documenti istituzionali della scuola secondaria di primo e di secondo grado.
Terza operazione. Sulla scorta di quanto fin qui esposto, soffermiamoci a pensare alle fasi del
processo di produzione 13 , calibrate sulla scrittura documentata, fasi, ben inteso, da non vedere
in modo rigidamente sequenziale:
−
12
13
analisi del compito di scrittura e delle operazioni richieste;
Sono utili tutte le tecniche prese in esame nella lezione n.4 di questo corso.
L’attenzione al processo di scrittura è posta dal legislatore fin dalla scuola primaria.
Docente: Roberta Rigo
10
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
−
approccio veloce al dossier per individuare i contenuti;
−
scelta della traccia da sviluppare;
−
ricognizione dei contenuti del dossier e manipolazione dei testi;
−
studio della situazione pragmatica e dell’orientamento del testo;
−
scelta delle informazioni dal materiale schedato e costruzione di pacchetti ideativi e della
scaletta secondo le strutture ideative argomentative;
−
stesura: sviluppo della scaletta, selezione del registro;
−
revisione.
666
Proposta di esercitazione
Come valutare?
Consegna - Immagina di essere il commissario dell’esame di stato di una classe 5 di un
istituto tecnico ad indirizzo informatico, devi valutare la prova dell’allievo Marco:
–
la prova di riferimento è dell’annata 2000-2001 (cfr Allegato B);
–
valuta l’articolo di giornale Inaugurata
“Piazza Casablanca”: poesie, proiezioni e un
concerto degli Hide Park, usando la griglia proposta nella lezione;
–
decidi quali indicatori e descrittori ritieni opportuno considerare in base alla tipologia
dell’elaborato;
–
stabilisci il valore/peso che intendi assegnare ad ogni indicatore;
–
giustifica brevemente la valutazione assegnata.
Puoi discutere la valutazione nel forum con gli altri specializzandi.
Risposte di elaborazione concettuale e professionale
ª La consegna mette in moto processi di transfer e di ricostruzione poiché chiede
di seguire una procedura, adattandola, nell’utilizzazione dello strumento di
valutazione proposto e di dare le giustificazioni dell’uso.
Indicatori/descrittori
descrizione individuale
Punteggio
Capacità di proceduralizzare (ha saputo trasferire e
contestualizzare informazioni, strumenti e soprattutto
procedure in situazioni valutative nuove, esplicitando le
motivazioni richieste e mostrandone le concrete
interrelazioni )
Profondità di analisi e "scientificità" dei riferimenti
(ha riferito le motivazioni delle sue scelte di correzione e
di valutazione della prova documentata, la pregnanza
educativa, mettendone in evidenza il grado di efficacia )
Approccio personale al problema (ha saputo riferire i
guadagni o meno di quanto applicato recuperando le
informazioni)
Docente: Roberta Rigo
11
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
Testo dell’allievo
Prova dell’allievo Marco
correzioni
Oggi alle 18 ha avuto luogo l'inaugurazione della nuova piazza costruita nel
quartiere del Canaletto, alla periferia nord della città, che porta il suggestivo
nome di "Piazza Casablanca".
Al termine di lavori durati due anni, sotto la direzione degli architetti dello
Studio Gel di Barcellona, che si era aggiudicato il concorso internazionale per la
riqualificazione urbanistica del quartiere, giunge oggi a compimento una
realizzazione urbanistica fortemente voluta dal sindaco Leporatti e dalla sua
amministrazione, che di questo intervento aveva fatto un suo cavallo di
battaglia, anche e soprattutto per il suo valore sociale di integrazione fra i
residenti italiani e i numerosi immigrati extracomunitari che vivono al Canaletto.
Chiediamo quindi al sindaco di commentare l'inaugurazione odierna. «Signor
sindaco, anzitutto il nome della nuova piazza: ci vuoi spiegare perché il Consiglio
comunale ha deciso di chiamarla "Piazza Casablanca"?» «Abbiamo scelto questo
nome - risponde il sindaco - perché ci è sembrato un nome capace di unire
l'immaginario degli immigrati e l'immaginario degli italiani, essendo una grande
città del Marocco, ma anche il titolo di un famoso film di Hollywood, ambientato
per l'appunto a Casablanca, interpretato da Humphrey Bogart e Ingrid Bergman,
che ha fatto sognare generazioni di italiani, e che continua a essere proiettato
come un film di culto, per cui il nome "Casablanca" è da una parte un segno di
accoglienza per gli immigrati e dall'altra il riconoscimento delle suggestioni che il
loro mondo esercita sulla nostra cultura».
L'architetto Maria Nadal ha illustrato i principi urbanistici sui quali si è fondata
la progettazione della piazza, ispirata ai "Cuori" messicani teorizzati da Walter
Gropius, le piazze circondate di portici al centro dei villaggi messicani, dove si
svolge non solo la vita commerciale, ma soprattutto la vita sociale delle
comunità. A giudizio dell'assessore Franca Gregotti, le periferie urbane oggi
hanno bisogno proprio di centri di aggregazione umana per contrastare
l'anonimato: «Le periferie oggi costituiscono un problema enorme, dovuto al
tessuto urbano degradato che si estende per chilometri. La gente non può
vivere in questi deserti. Inoltre, non si può accettare che le persone vivano
nella paura di subire degli scippi, di incontrare degli spacciatori, e di trovarsi
davanti, quando scendono in strada, solo cemento e asfalto».
Giovani attori del gruppo teatrale (Extra)Comunità, che opera nel nuovo
Laboratorio Culturale di Piazza Casablanca, hanno poi dato lettura di poesie
ispirate alle piazze, sia le piazze italiane, sia le piazze dei paesi arabi, mentre sullo
schermo gigante scorrevano diapositive di piazze storiche delle nostre città, quelle
piazze cariche di memoria a cui la nuova piazza, del Canaletto vuole ispirarsi. Hanno
echeggiato fra l'altro versi di Umberto Saba: «Fra le tue pietre e le tue nebbie
faccio / villeggiatura. Mi riposo in Piazza / del Duomo...»; di Sandro Penna: «La
veneta piazzetta / antica e mesta, accoglie / odor di mare. E voli / di colombi...»;
una prosa del poeta Vincenzo Cardarelli: «Ecco le piazze romane, dove le
persone, giunte in mezzo, scompaiono in profonda vasca, emergono agli orli e le
vedi, a distanza, salire la scalinata di San Pietro come se andassero in Paradiso».
Il sindaco si compiace di queste letture di poesia, ispirate al successo del Festival
di Letteratura di Mantova, ma - ci tiene a sottolineare - trasportate in un
Docente: Roberta Rigo
12
Didattica della lingua italiana
lezione n.5
ambiente tanto meno favorevole come quello di una periferia urbana, fino a due
anni fa degradata e oggi avviata verso un recupero di socialità e di qualità della
vita.
Infine, preparato dalle note di Piazza Grande di Lucio Dalla, inizia il concerto del
gruppo pugliese Hyde Park, così denominato in onore dei famosi concerti che dal 1968
hanno riunito nel grande parco londinese centinaia di migliaia di giovani di tante
generazioni
Docente: Roberta Rigo
13