La scrittura documentata
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La scrittura documentata
Didattica della lingua italiana lezione n.5 5 - Educazione letteraria ed educazione linguistica: la scrittura documentata Indice 5.1 – Le caratteristiche della traccia B dell’esame di stato: la scrittura documentata 5.2 - Saggio breve e articolo di giornale 5.3 - I passi per affrontare la traccia B 5.3.1 - Un esempio: consigli per il saggio breve 5.4 - La valutazione della scrittura documentata 5.5 - La “cassetta degli attrezzi” per imparare la scrittura documentata Obiettivo della lezione è guidare gli insegnanti su alcune piste di lavoro di arricchimento dell’esperienza letteraria, a partire dalla tipologia B delle prove scritte ufficiali, al fine di: – evincere procedure e criteri di sviluppo e di valutazione della traccia B in modo da saper accompagnare gli allievi ad affrontare l’esame di stato con autonomia e padronanza; – collegare e far interagire educazione letteraria ed educazione linguistica per svolgere attività che vanno oltre l’analisi testuale, verso elaborazioni e creazioni personali, motivate e argomentate, e verso anche la correlazione di prodotti estetico-espressivi, letterari e pittorici; – prendere in considerazione criteri e linee di curricolazione di percorsi linguistico-letterari propedeutici a questa prova di scrittura documentata. 666 5.1 – Le caratteristiche della traccia B dell’esame di stato: la scrittura documentata In Italia, la riforma dell’esame di stato 1 , che conclude il triennio delle Superiori, ha introdotto, per la prima prova d’esame, cioè per italiano, significative forme di scrittura, rispondenti sia agli studi linguistici sulla testualità, sia agli studi sulla comunicazione, sia all’approccio dello studio letterario fondato sul lavoro diretto sui testi. Fra queste: Î la traccia A, che chiede l’analisi-commento di un testo letterario o non letterario; Î la traccia B, che chiede le stesura di un saggio breve o di un articolo di giornale, a partire da un dossier di documenti. In questa lezione la nostra attenzione si sofferma sulla traccia B, mentre la lezione n.5 di laboratorio (t) affronta la traccia A. Lo sviluppo della traccia B implica una scrittura documentata, così come è stata definita dal Ministero. Che cosa significa? È un tipo di scrittura che presuppone una informazione e documentazione di base e mirata, fornita dall’insegnante, una valutazione critica preliminare delle fonti stesse e quindi una loro utilizzazione secondo un taglio personale, in un saggio breve o in un articolo di giornale. La traccia d’esame propone una scelta fra quattro ambiti: artistico-letterario, storico-politico, 1 L’esempio italiano: DPR 323 del 23 luglio 1998. Docente: Roberta Rigo 1 Didattica della lingua italiana lezione n.5 socio-economico, tecnico scientifico. La scrittura documentata è un’abilità complessa ed integrata nel senso che mette in gioco, appunto in maniera integrata, più abilità (per esempio, comprensione e produzione), più operazioni di tipo linguistico e cognitivo, così come accade in una pluralità di situazioni, nella realtà scolastica ed extrascolastica. Qui ci soffermeremo ad esaminare l’ambito artistico-letterario. 2 La scrittura documentata rappresenta un oggetto di notevole interesse nel contesto di ripensamento generale del curricolo di scrittura: è una produzione complessa, implica un percorso lungo e articolato di scrittura, sostenuto soprattutto dalla pratica argomentativa, ma non esclusivamente, poiché ci possono essere produzioni documentate anche di tipo espositivo. Il corredo documentario può avere una notevole ricaduta sullo sviluppo della maturità di scrittura dell’allievo stesso, poiché egli ha modo di rendersi conto dell’importanza di documentarsi prima di affrontare certe consegne di scrittura; anzi, lui stesso può imparare a costruire, anticipatamente, la sua base di fonti e documenti e la sua stessa pianificazione per realizzare il suo prodotto. Non dimentichiamo che l’inesperto salta la fase della elaborazione preliminare dei contenuti, per riversarsi subito nella stesura, con il risultato che, non avendo chiaro il piano del testo, procede passo passo, secondo una pianificazione locale, tipica della conversazione, con il rischio di perdere il senso del testo che deve produrre 3 . La modalità d’esame contemplata dalla tipologia “B” viene vista come un superamento del vecchio “tema” per argomentare, prova abitualmente assegnata durante l’anno e durante i vecchi esami di maturità, in cui spesso gli argomenti, non completamente padroneggiati o posseduti dallo scrivente, portano ad argomentare senza grande chiarezza o addirittura senza cognizione di causa, con il risultato di un prodotto scarso di contenuti, generico, e spesso, di conseguenza, anche involuto nella forma. Lo sviluppo della lezione n.5 di didattica si può, allora, così sintetizzare: affrontare le fasi e i modi di sviluppo della traccia B; prendere in considerazione riflessioni ed esercitazioni che sono propedeutiche a questa prova di scrittura; porre attenzione al rapporto fra educazione letteraria ed educazione linguistica. Per rispondere ai nuovi bisogni è necessaria una impostazione nuova della didattica della produzione del testo, nel biennio e nel triennio della scuola superiore, e, di riflesso, nella stessa scuola media, dal momento che questo atto di scrittura è impegnativo ed è opportuna la dovuta gradualità e curricolarità. Ma, in particolar modo, per ovviare alle difficoltà più evidenti emerse, occorre pensare ad una didattica mirata e anche più attenta ai rapporti di funzionalità e di propedeuticità di certe scritture rispetto ad altre. 2 Per conoscere le consegne della Prima Prova Scritta dell’esame dal 1999 (anno della riforma) ad oggi, si rinvia al sito di Educazione e Scuola di Dario Cillo, http://www.edscuola.it/esami.html#Prove. 3 Bereiter e Scardamalia, 1995. Docente: Roberta Rigo 2 Didattica della lingua italiana lezione n.5 5.2 - Saggio breve e articolo di giornale Che cosa hanno in comune e per che cosa differiscono queste due produzioni? Il saggio è un elaborato circoscritto ad un problema o a un evento, letterario, tecnico, economico, che presenta sostanzialmente le caratteristiche pragmatiche e linguistico-testuali dell’argomentazione. L’articolo di giornale rinvia a generi giornalistici diversi; quelli che, più realisticamente, si prestano ad essere impiegati a scuola sono: l’editoriale o articolo di fondo, la recensione, l’articolo di cronaca, la semplice intervista o intervista-recensione. Ognuno ha una sua peculiare natura, un suo impianto compositivo e sue peculiarità linguistiche. Tutti comunque partono dalla necessità di dare la notizia. Segue una tabella di raffronto fra le due scritture (tav. n.12). Occorre aggiungere, come elemento di distinzione, che la consegna della traccia per il saggio breve, chiede di interpretare i dati e i documenti forniti e su questa base di sviluppare la trattazione, argomentandola; ciò significa che tutta la documentazione fornita, o gran parte di essa, deve essere utilizzata e ragionata per sostenere la tesi; per l’articolo di giornale, chiede di individuare nei materiali uno o più elementi che sembrano rilevanti e di costruire il “pezzo” su di questi; aggiunge: “per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni…)”. Ciò vuol dire che per l’articolo occorre selezionare solo alcuni elementi di documentazione, mettendoli in rapporto con qualche argomento di attualità (anche inventato); in sostanza viene chiesto di dare la notizia e di usare la documentazione per costruire lo sfondo, il contorno alla notizia stessa. Concludendo, vediamo i motivi per i quali è opportuno dare spazio anche a questa modalità di scrittura 4 . La scrittura documentata: − è una forma praticata comunemente in ambito extra-scolastico; − evita il rischio di componimenti banali, generici; − permette allo studente di dimostrare le sue reali abilità di scrittura grazie alla presenza della documentazione che supporta la conoscenza dei contenuti; − consente all’insegnante di esprimere una valutazione sulle abilità linguistiche in senso lato (dall’analisi del dossier, alla focalizzazione delle informazioni utili, alla loro organizzazione logica e coerente); − favorisce l’elaborazione cognitiva delle idee, fase preliminare della produzione, ma spesso limite dello scrivente inesperto; − sviluppa in maniera interrelata lettura e scrittura, obiettivo fondamentale dell’educazione linguistica. Nello specifico caso della traccia B dell’ambito artistico-lettarario, la prova coniuga: le conoscenze letterarie di contesti, autori e opere, e le abilità fondamentali 4 con le abilità processuali della produzione scritta e con le conoscenze delle Si riprendono in parte le considerazioni di Pallotti, 2002. Docente: Roberta Rigo 3 Didattica della lingua italiana di comprensione, analisi, contestualizzazione e interpretazione del testo letterario lezione n.5 caratteristiche pragmatiche, compositive e linguistiche di testi diversi. Tav. n.12 - Due forme di scrittura documentata a confronto 5 Saggio breve Articolo di giornale + rigoroso + specialistico Struttura: articolata anche mediante una eventuale paragrafazione e un corredo di brevi note. Carattere prevalentemente argomentativo. Struttura tipica tripartita: introduzione (fornisce la tesi) parte centrale (fornisce le prove, distingue dati da opinioni) conclusione (offre il sommario del percorso e ulteriori garanzie) È critico, cioè è una forma di scrittura in cui emerge in primo piano l’espressione di un punto di vista personale intorno a un problema o a un argomento; chi scrive non deve quindi solo dimostrare di aver appreso certe nozioni o di saper argomentare tesi altrui, ma di essere in grado di sviluppare una propria opinione argomentandola in modo adeguato Esposizione sistematica e chiara, rigorosa argomentazione, stile mirato alla chiarezza e alla precisione dell'esposizione + libero + divulgativo Struttura: lead; paragrafi di sviluppo degli eventi e informazioni di dettaglio. Carattere espositivo e/o argomentativo. Struttura tipica tripartita, in caso di esposizione: introduzione (presenta l’argomento e fornisce la premessa giustificativa), parte centrale (espone i dati e le idee), conclusione (propone osservazioni e riflessioni critiche, ricapitola i punti principali) Data la vocazione giornalistica e la preoccupazione per l’attualità immediata (“il potere è in mano al lettore”), l’articolo parte sempre da quell'elemento che più efficacemente incide sull'attenzione del lettore stesso. Il nucleo è la notizia. Il testo preferisce periodi brevi con un ordine grammaticale il più naturale possibile (soggetto, predicato e complementi); punteggiatura generosa; ricerca di un ritmo di lettura. Registro linguistico e stile dovranno adeguarsi al tipo di lettori richiesti. Di norma si immagina sempre che si stia parlando a qualcuno che abbia poche conoscenze dell’argomento prescelto, in tal modo chi scrive farà uno sforzo di chiarezza e di sintesi. Lessico quotidiano, ma non corrivo, appropriato e funzionale, tecnico quando è indispensabile (vocabolario tecnico-scientifico, ad esempio) e, comunque, sempre con misura. È breve cioè deve essere svolto entro spazi definiti Ha uno spazio assegnato: né troppo lungo, né troppo breve. Destinazione editoriale: un giornale o periodico ad Destinazione editoriale: rivista di cultura alta frequenza e tiratura, che mira alla (specialistica o divulgativa), fascicolo scolastico di informazione del grande pubblico e alla ricerca e documentazione, rassegna di argomento "divulgazione" di temi, talvolta anche specialistici., culturale, altro. giornale scolastico, altro. Circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo) per attualizzare l’argomento. Il titolo da una parte riassume il contenuto della Il titolo indirizza all’informazione senza anticiparla esposizione, dall'altra ne indica una chiave di eccessivamente, è sintetico e un po’ inatteso e lettura. curioso. Parametri da tenere in considerazione per il saggio e l’articolo di giornale: destinatario - scopo del testo - collocazione - lunghezza - argomento - impostazione argomentativa o espositiva - stile - titolo Il registro linguistico è deciso in base al destinatario, pur risentendo delle scelte peculiari dell'autore, si connota per il carattere argomentativo e oggettivo della trattazione e può includere anche termini tecnici, purché appropriati ed eventualmente spiegati; in genere il linguaggio è relativamente formale. 5 Le caratterizzazioni sono prototipiche, esistono in realtà numerosissimi casi . Docente: Roberta Rigo 4 Didattica della lingua italiana lezione n.5 5.3 - I passi per affrontare la traccia B Che cosa deve saper fare l’allievo per svolgere il compito? Il primo atto della scrittura documentata inizia con la “spremitura” del dossier, cioè con la comprensione del dossier, con una serie di operazioni fitte e laboriose sui documenti; vediamole di seguito: capire bene il senso di ogni documento sia sulla base delle informazioni che già si posseggono, sia da quanto si riesce a ricavare dall’insieme dei materiali; occorre mettere a fuoco l’argomento, procedere anche con una semplice comprensione letterale, per la quale può essere necessario ricorrere al dizionario per definire il significato di termini; estrarre le informazioni esplicite ed implicite; collocare il documento nel suo contesto, operazione, quest’ultima non sempre facile, soprattutto se non si posseggono le conoscenze necessarie; schedare il contenuto-significato di ogni brano: si raccolgono le idee, parafrasando o riassumendo, in particolar modo, si chiarisce la relazione tra argomento della traccia e informazioni del documento tenendo presente il taglio della nostra ricerca; schedando il contenuto di ogni documento occorre cercare di collegare una citazione ad un’altra attraverso legami di somiglianza e di differenza; mettere in evidenza il filo conduttore che lega i documenti, a volte anche più di uno. È questo il momento di decidere se scrivere un saggio o un articolo. L’allievo terranno sotto controllo quindi tutti i momenti del processo di scrittura 6 : la progettazione del testo con: • la destinazione editoriale; • la costruzione della scaletta, meglio se si ricorre allo schema continuo in itinere logico del testo argomentativo 7 , soprattutto per il saggio, il controllo degli aspetti come strumento capace di organizzare il nostro pensiero , o tematici (coerenza) ad altri schemi compositivi (cfr. lezione 4: gli schemi); e formali (coesione, le operazioni di stesura del testo con la particolare cura alla lessico, sintassi, suddivisione in paragrafi e alla loro titolazione; morfologia…) la revisione. Nel caso si decida di scrivere un articolo di giornale, la progettazione del testo darà rilievo alla notizia su cui poggia l’articolo e quindi alla messa in scena della notizia stessa in modo da dare la sensazione al lettore di “vedere” il fatto. I documenti non vengono usati tutti, come nel saggio, ma possono essere un deposito a cui attingere per costruire la notizia. 6 Testi di riferimento per il processo di scrittura sono quelli di Hayes e Flower (1980) e di Bereiter e Scardamalia (1995). 7 Per lo schema argomentativo vedi gli schemi allegati alla mappa concettuale della lezione n.4. Docente: Roberta Rigo 5 Didattica della lingua italiana lezione n.5 La scelta del titolo (titolo vero e proprio, occhiello, sottotitolo) riveste ancora una notevole importanza. 5.3.1 - Un esempio: consigli per il saggio breve Proponiamo alcuni consigli, tratti da un manuale scolastico, per lo svolgimento di un saggio breve, relativi alla traccia del 2001-2002, ambito artistico-letterario (cfr. Allegato A). Le osservazioni preliminari sono frutto della “spremitura” del dossier; la scaletta evince, invece, le operazioni di collegamento delle informazioni documentali e l’organizzazione delle informazioni, in termini personali. CONSIGLI PER LO SVOLGIMENTO Osservazioni preliminari I primi tre testi presentano situazioni simili: il poeta rievoca la terra natia, da cui sì è allontanato, attraverso una serie di elementi del paesaggio naturale; la poesia di Saba si distingue per il fatto che il paesaggio è urbano (Trieste) e che il poeta non parla di un allontanamento o di un ritorno o di un rimpianto della propria città, ma di una perfetta identificazione. Le illustrazioni di Guttuso riguardano uno dei passi più celebri dei Promessi sposi, anch'esso all'allontanamento dei protagonisti dai luoghi natali. Manzoni sottolinea il dolore che si accompagna sradicamento forzato, ma nel corso del romanzo metterà in luce come tale esperienza sia fonte maturazione e crescita interiore; nella conclusione, inoltre, don Abbondio osserverà che «la patria sta bene». dedicato a questo anche dì è dove si Scaletta suggerita a) messa a fuoco del tema: il tema del paesaggio natio è importante per il legame psicologico che si instaura tra ciascun individuo e i luoghi dell'infanzia - legame su cui molti poeti riflettono nelle loro poesie; b) l'articolazione del tema: nel descrivere il paesaggio natio, i poeti tendono a far prevalere sugli elementi reali il valore psicologico e simbolico del paesaggio, lo stato d'animo suscitato dai suoi vari aspetti, l'identificazione fra il proprio carattere e gli aspetti del paesaggio: - la Maremma di Carducci è come lui un misto di odio e amor, rovello e pace; - Sbarbaro riconosce nella Liguria l'ineffabile compresenza di riso e pianto, simboleggiata dalla pioggia unita al sole, che caratterizza la sua psicologia; - in D'Annunzio la descrizione si colora di rimpianto e di malinconia; - in Saba l'aria strana, tormentosa caratterizza Trieste e l'animo del poeta; e) lo stato d'animo legato al paesaggio dipende naturalmente dalla situazione in cui si trova il poeta: - Carducci torna dopo una lunga assenza; - Sbarbaro e D'Annunzio rievocano da lontano la terra natia; - Saba si colloca volutamente ai margini delta città, nell'angolo appartato che la città stessa sembra destinargli, per coglierla interamente con lo sguardo; d) il tema del rapporto con il paesaggio natio è sviluppato da Manzoni in chiave diversa: nell'addio ai monti lo scrittore esprime non i propri sentimenti, ma quelli dei suoi personaggi costretti alla fuga e all'esilio; Renzo e Lucia, al contrario dei poeti precedenti, non riscoprono nel paesaggio i tratti del proprio carattere, ma i ricordi e le emozioni che hanno segnato la loro vita. (tratto da Alberto Dendi, Cultura letteraria italiana ed europea. Strumenti, Signorelli Editore, Milano 2005, p.141) Docente: Roberta Rigo 6 Didattica della lingua italiana lezione n.5 5.4 - La valutazione della scrittura documentata Alcuni metodi di valutazione propongono griglie differenti a seconda del genere a cui appartiene il testo della prova. È evidente che le caratteristiche testuali cambiano, tuttavia, nella elaborazione delle griglie di valutazione, è opportuno mantenere una lista stabile di criteri generali, o indicatori, che a loro volta possono, invece, articolarsi e dettagliarsi diversamente, tramite descrittori, in base al genere testuale. Questo permette all’allievo, in primis, di confrontare l’evoluzione delle sue produzioni nel tempo in relazione ad un quadro generale stabile. Proponiamo uno strumento che ha un certo interesse poiché gli indicatori fungono da elementi di sintesi rispetto ai numerosi descrittori, rispondendo così alle esigenze di confrontabilità di più risultati. 8 Tra i descrittori che si distribuiscono al loro interno si possono poi ritrovare alcuni elementi comuni a tipi differenti di produzione scritta. Nella tabella di valutazione della scrittura documentata (tav. n.13), per ogni indicatore/descrittore, inoltre, vengono ricordati i processi cognitivi sovradisciplinari, di cui abbiamo parlato nella lezione n.3 (t); nel loro insieme essi danno il senso della competenza. 8 La tabella rielabora e adatta quella proposta dall’IRRSAE Piemonte, gruppo di lavoro coordinato da M. Ambel, e riportata nel sito del ministero italiano dell’istruzione, molto diffusa nelle scuole italiane. Docente: Roberta Rigo 7 Didattica della lingua italiana lezione n.5 Tav. n.13 - Tabella per la valutazione della scrittura documentata Grado di informatività Adeguatezza del t. alla situazione comunicativa Indicatori Descrittori per tipologia B 9 – – – – Rispetto della consegna; Pertinenza all’argomento proposto; Efficacia complessiva del testo; Aderenza alle convenzioni della tipologia scelta (tipo testuale, scopo, destinatario, destinazione editoriale, presenza notizie, titolo, ecc.) – Ampiezza della trattazione e conoscenza dell’argomento; utilizzo coerente ed efficace dei materiali forniti (varietà delle tecniche utilizzate: parafrasi, riassunti, citazione…); capacità di argomentazione (probatoria, confutatoria; varietà e numerosità delle prove…); significatività e originalità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni. – – – Organizzazione testuale – – – – morfosintattica Correttezza ortografica e Lessico e stile – – – – – – Articolazione chiara e ordinata del testo; Equilibrio fra le parti; Coerenza: assenza di contraddizioni, ripetizioni, ridondanze; • per il saggio: coerenza dell’esposizione e dell’argomentazione, • per l’articolo: anticipazione della notizia e conclusione coerente con le informazioni e argomentazione; Continuità tra frasi, paragrafi e sezioni Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale, al destinatario,ecc. • per il saggio: qualità della lingua; • per l’articolo: scioltezza nell’alternare i registri narrativo, descrittivo, argomentativi, uso di un italiano accattivante e fluente) Correttezza ortografica Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali ecc.) Correttezza morfosintattica Punteggiatura Processi cognitivi trasversali relativi alla scrittura documentata Punti Max 15 Applicazione (l’allievo deve contestualizzare le informazioni) Transfer/Generalizzazione (il modo con cui l’allievo opera cognitivamente può variare a seconda se riferisce le informazioni documentali accostandole per somiglianze e differenze = transfer, o se invece le personalizza e le utilizza per sostenere la sua tesi, se ricerca una certa originalità, in autonomia di scelta = generalizza) Transfer-Ricostruzione (l’allievo, a questo livello di produzione, mobilita il suo pensiero procedurale, ed esercita un controllo attivo su quanto produce e una certa profondità di analisi) Ricostruzione (l’allievo deve esercitare un controllo attivo sul suo testo in modo da dare coerenza alle sue scelte) Applicazione (l’allievo sa che è d’obbligo il rispetto delle regole) Alcuni descrittori possono ripetersi per altri tipi di produzione scritta, sicuramente gli ultimi, ma , cambiando i contesti di apprendimento, i processi sovradisciplinari potranno essere diversi. 9 Docente: Roberta Rigo 8 Didattica della lingua italiana lezione n.5 Ai criteri/indicatori, di solito, vengono assegnati dei valori che possono essere espressi in modi differenti, tramite scale o punteggi (esempio: basso, medio, alto; da 1 a 5, in cui “1” significa che la prova risponde in modo inadeguato alle istruzioni, “5” significa che vi risponde in modo eccellente); pesi (assegnando il peso di ogni elemento, per esempio: “quantità, qualità e padronanza delle idee” = 50 punti; grammatica e punteggiatura = 15 punti; struttura dei periodi = 10 punti ecc.); scale dicotomiche 10 (Si/No per ogni articolazione interna al criterio: per esempio, la voce “struttura delle frasi e periodi” si può articolare in: frasi incomplete si/no; eccessivo uso della paratassi si/no, ecc.). Gli indicatori e le loro componenti essenziali vengono definite in base a modelli di buona testualità, tuttavia essi variano e pesano in maniera diversa in relazione alla maturazione e alla cultura degli studenti, al loro sviluppo cognitivo e linguistico, alla fascia d’età alla quale ci rivolgiamo. Si deve aggiungere che devono sempre rispecchiare quanto è stato realmente svolto ed esercitato in classe. La “taratura” della tabella di valutazione, quindi, consiste nella selezione dei criteri/indicatori che interessano, e nel valore ad essi attribuito, tenendo conto di tutte le variabili di cui sopra. 5.5 - Percorsi didattici verso la scrittura documentata La novità della scrittura documentata ha portato allo scoperto non poche difficoltà ed esigenze 11 , per studenti ed insegnanti, che è importante conoscere così da pensare ad un impianto didattico di scrittura adeguato e funzionale. Lo studente per imparare a scrivere partendo da un dossier di dati deve essere in grado di padroneggiare diverse competenze che mettono insieme lettura/comprensione e scrittura e una rete di concetti, regole, procedure linguistico-letterarie (nel caso dell’ambito che ci interessa). L’ottica da cui porsi è quella di una continuità graduata dello scrivere per la letteratura, dalla scuola media alla scuola superiore. Usando la metafora della cassetta degli attrezzi, si può dire che, per realizzare buoni prodotti, l’attrezzatura va accumulata e costruita nel tempo, come se fosse un capitale. 10 Una griglia dicotomica viene proposta per la scuola media da Bertocchi et alii (1986, pp.312-313), non prevede scale, ma solo se l’obiettivo è stato raggiunto oppure no. Secondo l’autrice lo strumento “rende le correzioni degli elaborati fra loro confrontabili e fornisce così una base meno ‘impressionistica’ alla valutazione; può essere usato anche a scopo diagnostico sia per rendere consapevoli gli allievi dei loro ‘punti deboli’ sia per impostare esercitazioni di recupero”. 11 I limiti riscontarti negli elaborati di un campione di allievi sono riconducibili sostanzialmente alla difficoltà di interpretare i materiali forniti, di schedare, manipolare dati e informazioni, di riconoscere il focus argomentativo del testo (si vedano: Pallotti, 1998, e l’indagine dell’IRRSAE Piemonte, coordinata da Ambel, sugli esiti dell’esame di stato, sito del CEDE, http://www.cede.it/, Osservatorio Nazionale sugli Esami di Stato, consultato nel febbraio 2003; ma le medesime difficoltà, spesso, persistono anche oggi.). Docente: Roberta Rigo 9 Didattica della lingua italiana lezione n.5 Per una scrittura documentata efficace è indispensabile, “a monte”, insegnare alcuni tipi di operazioni, ognuna delle quali può rappresentare un percorso da sviluppare nel tempo – cioè da curricolare - con riprese e approfondimenti. La prima operazione è l’uso dei materiali e delle fonti documentali e ideative, cioè: - leggere in modo veloce dati e documenti per la ricognizione complessiva delle informazioni usando strategie di scorrimento rapido (skimming); - potenziare le abilità della parafrasi, del riassunto, della schedatura e della citazione, ecc. Molte attività, consolidate dalla tradizione didattica, possono essere riprese, sia quelle esercitazioni propedeutiche ed integrative (prendere note, scrivere glosse, reperire documentazioni in dizionari, enciclopedie…, fare parafrasi, predisporre schede, ecc.), sia quelle esercitazioni successive all’analisi testuale (impostare confronti, correlare prodotti estetico-espressivi di natura diversa, ecc.); - padroneggiare i processi di comprensione, analisi, contestualizzazione e interpretazione del testo letterario; più dettagliatamente: analizzare i documenti grazie a strategie di lettura analitica e all’uso di tecniche di segnatura del testo e di raccolta delle informazioni di interesse; individuare le informazioni esplicite; stabilire relazioni tra le informazioni: di causa-conseguenza, implicazione, analogia, ecc.; esplicitare le informazioni implicite, richiamare alla memoria eventualmente le conoscenze personali 12 . La seconda operazione è la gestione dei contenuti, ovvero: - manipolare le informazioni in base a scopo e destinatario (scegliere, raggruppare, riordinare secondo variate relazioni logiche) attraverso un lavoro di analisi, di sintesi, di schedatura; - costruire mappe e schede di recupero dei materiali, funzionali ad aggregare le idee; - discutere collettivamente, sollecitati da domande, per confrontare le interpretazioni; - imparare a riconoscere e ad usare tipologie testuali differenti, avendo chiari anche gli schemi compositivi dei vari generi di testo; - governare le fasi del processo di scrittura. - ecc. Rispetto a questi punti non mancano i suggerimenti del legislatore, come si può leggere nei documenti istituzionali della scuola secondaria di primo e di secondo grado. Terza operazione. Sulla scorta di quanto fin qui esposto, soffermiamoci a pensare alle fasi del processo di produzione 13 , calibrate sulla scrittura documentata, fasi, ben inteso, da non vedere in modo rigidamente sequenziale: − 12 13 analisi del compito di scrittura e delle operazioni richieste; Sono utili tutte le tecniche prese in esame nella lezione n.4 di questo corso. L’attenzione al processo di scrittura è posta dal legislatore fin dalla scuola primaria. Docente: Roberta Rigo 10 Didattica della lingua italiana lezione n.5 − approccio veloce al dossier per individuare i contenuti; − scelta della traccia da sviluppare; − ricognizione dei contenuti del dossier e manipolazione dei testi; − studio della situazione pragmatica e dell’orientamento del testo; − scelta delle informazioni dal materiale schedato e costruzione di pacchetti ideativi e della scaletta secondo le strutture ideative argomentative; − stesura: sviluppo della scaletta, selezione del registro; − revisione. 666 Proposta di esercitazione Come valutare? Consegna - Immagina di essere il commissario dell’esame di stato di una classe 5 di un istituto tecnico ad indirizzo informatico, devi valutare la prova dell’allievo Marco: – la prova di riferimento è dell’annata 2000-2001 (cfr Allegato B); – valuta l’articolo di giornale Inaugurata “Piazza Casablanca”: poesie, proiezioni e un concerto degli Hide Park, usando la griglia proposta nella lezione; – decidi quali indicatori e descrittori ritieni opportuno considerare in base alla tipologia dell’elaborato; – stabilisci il valore/peso che intendi assegnare ad ogni indicatore; – giustifica brevemente la valutazione assegnata. Puoi discutere la valutazione nel forum con gli altri specializzandi. Risposte di elaborazione concettuale e professionale ª La consegna mette in moto processi di transfer e di ricostruzione poiché chiede di seguire una procedura, adattandola, nell’utilizzazione dello strumento di valutazione proposto e di dare le giustificazioni dell’uso. Indicatori/descrittori descrizione individuale Punteggio Capacità di proceduralizzare (ha saputo trasferire e contestualizzare informazioni, strumenti e soprattutto procedure in situazioni valutative nuove, esplicitando le motivazioni richieste e mostrandone le concrete interrelazioni ) Profondità di analisi e "scientificità" dei riferimenti (ha riferito le motivazioni delle sue scelte di correzione e di valutazione della prova documentata, la pregnanza educativa, mettendone in evidenza il grado di efficacia ) Approccio personale al problema (ha saputo riferire i guadagni o meno di quanto applicato recuperando le informazioni) Docente: Roberta Rigo 11 Didattica della lingua italiana lezione n.5 Testo dell’allievo Prova dell’allievo Marco correzioni Oggi alle 18 ha avuto luogo l'inaugurazione della nuova piazza costruita nel quartiere del Canaletto, alla periferia nord della città, che porta il suggestivo nome di "Piazza Casablanca". Al termine di lavori durati due anni, sotto la direzione degli architetti dello Studio Gel di Barcellona, che si era aggiudicato il concorso internazionale per la riqualificazione urbanistica del quartiere, giunge oggi a compimento una realizzazione urbanistica fortemente voluta dal sindaco Leporatti e dalla sua amministrazione, che di questo intervento aveva fatto un suo cavallo di battaglia, anche e soprattutto per il suo valore sociale di integrazione fra i residenti italiani e i numerosi immigrati extracomunitari che vivono al Canaletto. Chiediamo quindi al sindaco di commentare l'inaugurazione odierna. «Signor sindaco, anzitutto il nome della nuova piazza: ci vuoi spiegare perché il Consiglio comunale ha deciso di chiamarla "Piazza Casablanca"?» «Abbiamo scelto questo nome - risponde il sindaco - perché ci è sembrato un nome capace di unire l'immaginario degli immigrati e l'immaginario degli italiani, essendo una grande città del Marocco, ma anche il titolo di un famoso film di Hollywood, ambientato per l'appunto a Casablanca, interpretato da Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, che ha fatto sognare generazioni di italiani, e che continua a essere proiettato come un film di culto, per cui il nome "Casablanca" è da una parte un segno di accoglienza per gli immigrati e dall'altra il riconoscimento delle suggestioni che il loro mondo esercita sulla nostra cultura». L'architetto Maria Nadal ha illustrato i principi urbanistici sui quali si è fondata la progettazione della piazza, ispirata ai "Cuori" messicani teorizzati da Walter Gropius, le piazze circondate di portici al centro dei villaggi messicani, dove si svolge non solo la vita commerciale, ma soprattutto la vita sociale delle comunità. A giudizio dell'assessore Franca Gregotti, le periferie urbane oggi hanno bisogno proprio di centri di aggregazione umana per contrastare l'anonimato: «Le periferie oggi costituiscono un problema enorme, dovuto al tessuto urbano degradato che si estende per chilometri. La gente non può vivere in questi deserti. Inoltre, non si può accettare che le persone vivano nella paura di subire degli scippi, di incontrare degli spacciatori, e di trovarsi davanti, quando scendono in strada, solo cemento e asfalto». Giovani attori del gruppo teatrale (Extra)Comunità, che opera nel nuovo Laboratorio Culturale di Piazza Casablanca, hanno poi dato lettura di poesie ispirate alle piazze, sia le piazze italiane, sia le piazze dei paesi arabi, mentre sullo schermo gigante scorrevano diapositive di piazze storiche delle nostre città, quelle piazze cariche di memoria a cui la nuova piazza, del Canaletto vuole ispirarsi. Hanno echeggiato fra l'altro versi di Umberto Saba: «Fra le tue pietre e le tue nebbie faccio / villeggiatura. Mi riposo in Piazza / del Duomo...»; di Sandro Penna: «La veneta piazzetta / antica e mesta, accoglie / odor di mare. E voli / di colombi...»; una prosa del poeta Vincenzo Cardarelli: «Ecco le piazze romane, dove le persone, giunte in mezzo, scompaiono in profonda vasca, emergono agli orli e le vedi, a distanza, salire la scalinata di San Pietro come se andassero in Paradiso». Il sindaco si compiace di queste letture di poesia, ispirate al successo del Festival di Letteratura di Mantova, ma - ci tiene a sottolineare - trasportate in un Docente: Roberta Rigo 12 Didattica della lingua italiana lezione n.5 ambiente tanto meno favorevole come quello di una periferia urbana, fino a due anni fa degradata e oggi avviata verso un recupero di socialità e di qualità della vita. Infine, preparato dalle note di Piazza Grande di Lucio Dalla, inizia il concerto del gruppo pugliese Hyde Park, così denominato in onore dei famosi concerti che dal 1968 hanno riunito nel grande parco londinese centinaia di migliaia di giovani di tante generazioni Docente: Roberta Rigo 13