Assemblea Privata_Contributo Mario Ravagnan

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Assemblea Privata_Contributo Mario Ravagnan
MARIO RAVAGNAN Delegato Credito e Finanza
Le azioni nei confronti delle banche per l’accesso al credito delle PMI
Buongiorno a tutti anche da parte mia.
Nella Giunta della nostra associazione ho la Delega a Credito e
Finanza e il mio compito oggi è dirvi in pochi minuti le azioni che
stiamo realizzando su temi così delicati per le imprese.
Lo ha detto chi è intervenuto prima di me: ci muoviamo in uno
scenario difficile e complesso, il credito è diventato sempre più
selettivo e caro, soprattutto per il medio-lungo termine.
La restrizione dei prestiti bancari – e il loro costo – è uno dei problemi
più sentiti dalle nostre imprese e si lega in maniera perversa con le
carenze di liquidità generate dai ritardi di pagamento. È un mix per
molti micidiale – intendo anche per molte aziende sane –.
Nei primi tre mesi dell’anno i prestiti hanno subìto una nuova
flessione. E il calo penalizza soprattutto le piccole imprese, le
manifatturiere e le imprese meno solide finanziariamente.
Non ci sfugge la gravità del contesto che anche le imprese bancarie si
trovano a dover fronteggiare. Conosciamo la natura perentoria e
restrittiva dei criteri di valutazione di Basilea 3 e dei requisiti
patrimoniali imposti dall’Autorità europea.
Ma questo non deve diventare un alibi per sottrarsi al dovere di
finanziare l’economia reale, le imprese che producono ricchezza.
Non possiamo rischiare di perdere parti importanti e vitali del nostro
tessuto produttivo a causa di squilibri temporanei di cassa.
Alle banche chiediamo perciò più coerenza tra le dichiarazioni dei
vertici e i comportamenti dei loro funzionari, più visione e competenza
nel valutare e comprendere la nostra attività.
Dobbiamo comunque mantenere la fiducia. Anche se stiamo pagando
un conto che non è tutto nostro.
Il vertice europeo del 28-29 giugno ha aperto qualche spiraglio. Il
Fondo per la ricapitalizzazione delle banche dovrebbe aiutare a
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stabilizzare i mercati e porre un freno alla speculazione.
L’introduzione di un meccanismo per frenare gli spread sui titoli di
Stato dovrebbe nel medio termine ridurre i tassi sul debito, quindi il
costo di raccolta delle banche e quello finale dei prestiti.
In questa situazione di grande difficoltà, Confindustria Padova non è
stata a guardare.
o Abbiamo promosso il dialogo tra banche e imprese, la condivisione
di progettualità, la ricerca di fiducia. Chiedendo prima di tutto
certezza e rapidità di risposta, indispensabili per poter operare.
Non è più tollerabile che l’azienda aspetti anche quattro o sei mesi! È
incompatibile con la velocità delle decisioni imprenditoriali imposte
dalla concorrenza!
Per realizzare questo obiettivo – e d’intesa con le maggiori banche del
territorio – abbiamo messo a disposizione delle aziende il cosiddetto
Fascicolo banche, un documento per istruire la richiesta di credito,
con cui la banca si impegna a rispondere entro 30 giorni.
Il Fascicolo permette all’azienda una comunicazione completa e
trasparente: non solo i parametri patrimoniali, ma la progettualità.
Quindi management, mercati, fornitori, clienti.
Il Fascicolo è uno strumento concreto e prezioso – forse ancora poco
conosciuto e utilizzato – che vi invito a richiedere ai nostri uffici.
o Abbiamo realizzato una serie di accordi con le banche muovendoci a
360° alla ricerca delle migliori condizioni e sfruttando i punti di
forza di ciascun Istituto.
Abbiamo stretto accordi con chi offre denaro a tassi competitivi, con
chi ha più disponibilità e migliori condizioni sul medio-lungo termine
o per la ristrutturazione del debito, con chi è più attrezzato a
sostenere l’internazionalizzazione.
o Attraverso la nostra area Credito e Finanza abbiamo offerto
consulenze personalizzate e gratuite alle imprese sulla gestione
finanziaria – 52 nell’ultimo anno – per creare una cultura
finanziaria più evoluta.
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o Inoltre, abbiamo iniziato a lavorare sul tema dei crediti verso la
Pubblica Amministrazione – soprattutto dopo i decreti del Governo –
per ottenere la certificazione, la compensazione, la semplificazione
burocratica. È inaccettabile dover andare dal Notaio a fare la
cessione del credito…!
Su tutte queste attività, sui nostri margini di azione, credo sia utile
fare un punto di chiarezza.
L’Associazione non può fare da garante nei confronti della banca, ma
svolge un ruolo di triangolazione
In altre parole, Confindustria Padova crea il contatto con la banca,
apre le porte. Poi è l’impresa che deve giocarsi le sue carte.
Su questo terreno vogliamo però giocare fino in fondo il nostro ruolo
al fianco delle aziende.
Nasce da questa volontà il risultato a cui ha accennato il Presidente
Massimo Pavin.
Nei giorni scorsi abbiamo siglato un accordo con NEAFIDI, ratificato
dal CdA della società.
NEAFIDI è una Società Cooperativa nata dalla fusione – tra il 2002 e il
2008 – dei Confidi facenti capo alle Confindustrie di Belluno, Rovigo,
Verona, Vicenza, Venezia, Treviso e Pordenone.
Lo scopo della società è agevolare l’accesso al credito delle PMI,
prestando garanzia sui finanziamenti a breve e medio-lungo termine e
utilizzando anche le controgaranzie del Fondo Centrale di Garanzia. A
questo si affianca l’individuazione delle fonti di finanziamento più
opportune e la documentazione necessaria.
In base all’accordo, NEAFIDI mette da subito a disposizione delle
aziende associate a Confindustria Padova tutti i suoi servizi, all’unica
condizione che la singola azienda aderisca al Confidi.
Abbiamo negoziato con NEAFIDI una quota di adesione pressochè
simbolica di 300 Euro.
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Operativamente, ogni azienda associata può aderire a NEAFIDI da
oggi stesso, rivolgendosi alla nostra Area Credito e Finanza, al Dott.
Stefano Domenichelli.
Indicativamente dal prossimo settembre NEAFIDI aprirà una propria
sede operativa presso la sede di Confindustria Padova, per un migliore
affiancamento delle imprese.
Siamo convinti sia un risultato importante e una leva concreta per il
rafforzamento finanziario delle nostre imprese. Per questo vi invito a
chiedere ogni informazione ai nostri uffici e ad aderire a NEAFIDI.
L’area Credito e Finanza è a vostra disposizione.
Chiudo citando due temi su cui stiamo lavorando.
o Partecipiamo ai lavori del Centro di Competenza del Nord Est per
l’economia e la finanza degli asset immateriali. L’obiettivo – con
Camera di Commercio e Università – è identificare gli asset
immateriali di un’azienda da valutare ai fini dell’assegnazione del
rating, quindi del merito di credito.
Uno di questi è l’appartenenza a una rete di imprese.
o Proprio su questo, stiamo lavorando con alcune banche per il
riconoscimento di un rating di rete alle PMI.
Un altro valido motivo per far crescere tra di noi reti e aggregazioni.
Queste sono in breve le linee e il perimetro dell’azione associativa.
Ma oggi siamo qui soprattutto per ascoltare e confrontarci.
Diteci cosa possiamo fare per incontrare in modo ancora più efficace
le vostre esigenze. Su quali criticità concentrare il nostro impegno per
migliorare l’esistente.
Vi ringrazio.
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