Oncologia: il cancro al seno

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Oncologia: il cancro al seno
ONCOLOGIA
A cura di Cosmo Damiano
"Con una diagnosi precoce ed una tecnica
chirurgica innovativa si guarisce dal cancro
al seno almeno nell' 85% dei casi"
Intervista a Francesco Schittulli *
D) La patologia mammaria ha assunto una
importanza particolare, tant'è che è sorta una branca
specialistica: la senologia. Ci vuol dire come è
organizzato presso 1'Istituto Oncologico di Bari questo
settore della medicina?
R) L'intera patologia mammaria, nell'ambito
dell'Istituto Scientifico Oncologico di Bari a strutturata
a livello Dipartimentale. II Dipartimento Donna, facendosi
carico di tutte le problematiche inerenti la patologia
tumorale sia della mammella sia degli organi genitali
femminili, accompagna la donna nel
percorso the va dalla prevenzione alla
riabilitazione, dalla diagnosi precoce
alle terapie (chirurgica, medica,
radiante, ricostruttiva), dal follow-up
alla ricerca, con figure professionali
"dedicate" a detta patologia.
D) La terapia della malattia
neoplastica maligna della
mammella vanta oggi grandi
progressi sia nella pratica
terapeutica che agli effetti della sopravvivenza. Quali
sono i motivi di questa evoluzione favorevole?
R) Il successo della terapia, soprattutto chirurgica,
per quanto attiene i tumori della mammella, e legato
essenzialmente alla diagnostica sempre più precoce ed
alle tecniche chirurgiche sempre più innovative. In questo
modo siamo arrivati oggi a poter constatare che il cancro
della mammella, sempre curabile, guarisce in oltre 80%
dei casi.
D) Oggi si parla molto di prevenzione: secondo
Lei quali interventi sono necessari per conseguire una
moderna ed efficace prevenzione primaria? Quale
valore ha l'autopalpazione?
R) Nel prossimo futuro si parlerà sempre più di
prevenzione primaria del cancro della mammella. Grazie
agli studi sulla farmacoprevenzione e la genetica.
Allo stato attuale dobbiamo mantenere alta 1'attenzione
della donna verso questa patologia, sensibilizzandola con
un maggior coinvolgimento, sia attraverso
1'autopalpazione, sia attraverso 1'esame clinico/visita
specialistica, sia attraverso la diagnostica strumentale
(eco-mammografia).
D) Come si può giungere ad una sempre maggiore
pugliasalute
- dieci -
casistica di diagnosi precoci, precliniche, guaribili del
carcinoma mammario?
R) Sottoponendo la donna a regolari e periodici
controlli clinico-strumentali (autopalpazione dai 18-20
anni, esame clinico dai 20-25 anni, ecografia annuale dai
25 anni, mammografia annuale dai 40 anni).
D) Fino a qualche anno fa per il cancro mammario
la regola era l'asportazione della mammella
(mastectomia radicale o semplice). Su quali diverse
considerazioni si basa l'intervento
limitato (nodulectomia,
quadrantectomia), tecnica
attualmente più praticata?
determinate condizioni cliniche, si è
registrato (ed è questo un dato ormai
consolidato) che l'intervento
demolitivo della mammella
(mastectomia) risulta del tutto
sovrapponibile all'intervento
conservativo (quadrantectomia). E
quest'ultimo anzi sembra che dia
migliori risultati in termini di sopravvivenza e di migliore
qualità di vita (psico-fisica).
D) La ricostruzione successiva all'intervento di
mastectomia a sempre praticabile? In che cosa
consiste? Quali vantaggi ne ottiene la donna?
R) La ricostruzione all'intervento di mastectomia a
praticabile nella maggior parte dei casi, con l'inserimento
protesico. L'ideale sarebbe raggiungere questo obiettivo
con un unico atto chirurgico e quindi contestualmente
all'asportazione della mammella. Tanto avviene nell'ambito
del Dipartimento Donna che ho l'onore di dirigere. Tutte
le donne dovrebbero entrare in Sala Operatoria con la
mammella ed uscire con la mammella. I vantaggi sono
comprensibilmente innumerevoli. Soprattutto da un punto
di vista psicologico, oltre che fisico.
D) Quali consigli suggerisce alla donna affinché
possa evitare la malattia o almeno contenere
1'evoluzione sfavorevole.
R) Affrontare questa problematica con serenità e
fermezza, affidandosi ai consigli del proprio medico.
* Direttore Dipartimento Donna IRCCS "Oncologico di Bari"
febbraio 2004
A cura di Cosimo D'Amico *
La diagnosi precoce
a diagnosi precoce del carcinoma mammario
ha come obiettivo quello di trovare tumori
iniziali possibilmente nella fase preclinica,
quindi non palpabili, in quanto l'anticipazione
diagnostica può portare ad interventi
conservativi e ad una prognosi migliore della malattia
neoplastica. Alla diagnosi di carcinoma mammario si arriva
con l'obiettività clinica, anche soggettiva, e con immagini
strumentali.
La diagnosi precoce, preclinica, è possibile con le indagini
strumentali; l'obiettività fa fare diagnosi in un momento
successivo.
Con tali premesse non è comunque da prescrivere
l'autoesame, in quanto, se eseguito in modo corretto,
consente la conoscenza delle proprie mammelle, può facilitare
una diagnosi tempestiva di lesioni palpabili ma
relativamente piccole, avviando senza ritardi l'iter diagnostico
e il successivo programma terapeutico, e può fornire utili
indicazioni diagnostiche dei "carcinomi intervallo" che si
manifestano nel periodo che intercorre fra i controlli periodici
previsti.
L'esame clinico costituisce l'occasione per affrontare
con la donna, il problema del tumore della mammella, fa
parte integrante degli accertamenti diagnostici strumentali,
in quanto fornisce la guida alla loro esecuzione e aiuto alla
interpretazione.
La mammografia è l'indagine strumentale che offre la
maggiore sensibilità in particolare nei tumori in fase iniziale.
E' una tecnica comunque non completamente scevra di
errori, per apparecchiature non idonee, per una non perfetta
esecuzione metodologica, per una interpretazione errata, e
per il fatto che il tumore può non essere riconosciuto per
una particolare struttura densa della mammella. Segno
mammografico di carcinoma mammario può essere un nodulo
a contorni irregolari, o la presenza di focolai di piccole
calcificazioni, che vanno ulteriormente indagate con biopsia,
ad esempio tramite la tecnica del mammotome stereotassico.
La ecografia non è una indagine alternativa alla
mammografia nella diagnosi di tumore in fase iniziale, ma
complementare. Non consente la diagnosi delle
microcalcificazioni, non permette una sicura diagnosi
differenziale tra lesioni solide benigne e maligne, ed ha una
bassa sensibilità nei carcinomi di piccole dimensioni, interiore
al 40%. E' utile per reperire lesioni precliniche mostrate con
mammografia, per guidare ad ago aspirazione o biopsia
chirurgica.
La risonanza magnetica e la scintigrafia mammaria
sono da considerare indagini integrative dopo la mammografia
e la ecografia.
L'ago-aspirazione per l'esame citologico e la microbiopsia per esame istologico, su guida clinica o strumentale
(ecografica o mammografia con mammotome) sono
pugliasalute
1. sentire la mammella con le dita unite e a piatto
2. non tralasciare la palpazione dell''ascella
3. guardare allo specchio se ci sono irregolarità
della cute o dei capezzoli
4. evidenziare con una leggera spremitura del
capezzolo se sono presenti secrezioni
tecniche di ausilio all'esame clinico e alle metodiche di
imaging, al fine di identificare la natura di masse o alterazioni
mammarie. In quest'ultima metodica anatomo-patologica è
da inserire anche lo studio citologico di secrezioni
mammarie al capezzolo.
In conclusione possiamo affermare che la diagnosi precoce
può evitare le mutilazioni mammarie, migliorare la morbilità
e la mortalità con l'aiuto diagnostico complementare di tutte
le metodiche cliniche e strumentali.
- undici -
* Dipartimento Donna IRCCS " Oncologico di Bari"
febbraio 2004
A cura di Vincenzo Ventrella *
E' con la prevenzione
che si sconfigge il cancro
La mammografia
Attività della Lega Italiana
per la lotta contro i tumori
una semplice radiografia delle mammelle che
permette al medico specialista radiologo la
visualizzazione sia di lesioni benigne sia di
tumori molto piccoli, spesso alcuni anni prima
di poter essere scoperti con la palpazione.
Le apparecchiature oggi disponibili impiegano una
bassissima dose di radiazioni per ottenere immagini di
elevata qualità, per cui è possibile eseguire periodicamente
la mammografia senza significativi rischi.
Per tali motivi è
possibile ripetere
l’indagine diagnostica
anche una volta l’anno
anche a partire dai 35
anni.
La fase del ciclo
mestruale non
condiziona la qualità
delle immagini, mentre
la
gravidanza
rappresenta una
controindicazione
all’esecuzione dell’esame, maggiormente nel I trimestre.
La mammografia viene comunemente eseguita in
posizione eretta ed a seno nudo, poggiando una mammella
alla volta su un apposito ripiano.
L’apparecchio quindi determina una leggera e graduale
compressione sulla ghiandola.
Tale procedura non procura dolore, al massimo solo un
lieve e temporaneo disagio ed è indispensabile per ottenere
immagini ben definite e ricche di informazioni.
Normalmente si eseguono due radiografie per ogni
mammella per una completa e panoramica visione della
ghiandola.
L’esame dura pochi minuti e non lascia segni o alterazioni
cutanee.
Il radiologo senologo deve sempre visitare la paziente
ed a volte può richiedere l’esecuzione di proiezioni
mammografiche supplementari e particolari mirati con
ingrandimento su alcune zone di difficile interpretazione.
In alcuni casi il medico può ritenere necessario anche
uno studio ecografico delle mammelle.
L’esperienza del radiologo è fondamentale per la corretta
interpretazione delle immagini che devono sempre essere
di ottima qualità e per l’eventuale integrazione con altre
indagini strumentali.
Lo studio mammografico può essere eseguito in maniera
ugualmente valida sia con mammografia convenzionale,
che utilizza le tradizionali pellicole radiografiche sia con la
mammografia digitale che utilizza apparecchi con un
rivelatore digitale al posto della tradizionale pellicola.
Al momento attuale non vi è alcuna evidenza scientifica
che abbia dimostrato una significativa differenza
nell’accuratezza diagnostica delle due metodiche.
Quindi la mammografia rappresenta il metodo più
affidabile per una precoce diagnosi dei tumori mammari
che abbinata alla visita ed all’ecografia, permette oggi la
precisa rilevazione di circa il 90% dei tumori mammari.
* radiologo
pugliasalute
La Lega Italiana per la
Lotta contro il cancro è
l’unico ente pubblico
nazionale che si occupa
istituzionalmente ed in
modo esclusivo della
promozione e della
attuazione di iniziative per
la lotta contro il cancro.
Nonostante la ricerca sia
attivamente impegnata ed
abbia sicuramente prodotto
miglioramenti nelle nuove
tecnologie, allo stato
attuale gli strumenti più
validi di cui disponiamo
per sconfiggere il cancro
sono una migliore
prevenzione e una più
attenta diagnosi precoce.
Soltanto la prevenzione primaria e la diagnosi precoce possono
modificare la storia naturale del cancro, riducendone la
mortalità, allungando la sopravvivenza e migliorando la
qualità dei pazienti neoplastici. Quasi nessun tumore quando
insorge si presenta in forma tanto aggressiva da non poter
essere sconfitto. Pertanto usiamo gli strumenti di cui oggi
disponiamo e che ci permettono di dichiararci vittoriosi. La
Lega Italiana per la Lotta contro il cancro di Bari è attivamente
e costantemente impegnata in programmi di diagnosi precoce
ed offre la possibilità di effettuare nei propri ambulatori di
Bari, Altamura, Bitonto, Gioia del Colle, Gravina, Mola di
Bari, Poggiorsini e Santeramo in Colle, visite specialistiche
miranti alla tempestiva individuazione delle neoplasie.
• Lega Italiana per la Lotta contro il cancro
Ambulatori: V.le Salandra 10/C-BARI080/5575491
Uffici: C.so B. Croce,32 - BARI
–080/5575436
Conto Corrente Postale: 15641707
Per prenotazioni ed informazioni:080/5575491
Visite di Prevenzione Oncologica
- ginecologiche con pap-test
- senologiche
- dermatologiche
- urologiche
- proctologiche
- otorinolaringoiatriche
- pneumologiche
- cavo orale
- fegato ed apparato digerente
- Ambulatorio di Diagnostica preventiva
- Disassuefazione dal fumo
- Nutrizione ed alimentazione
Diagnostica strumentale
- Colposcopia-Ecografia –VulvoscopiaMammografia
- Videodermatoscopia
- dodici -
febbraio 2004
A cura di Antonia Fallacara * e Fulvia Lagattolla **
Il suono della vita.
La musicoterapia nella relazione
con la paziente affetta dal cancro al seno
l cancro al seno rappresenta per una donna un
evento traumatico dai molteplici significati.
Essere malate di cancro al seno significa non
soltanto perdere la propria identità femminile,
la propria capacità di espressione sessuale e
sessuata, ma rottura di un legame ad universo simbolico
femminile che fa del seno la base stessa di sopravvivenza
psicologica e biologica di ogni individuo.
Le reazioni a questo evento traumatico variano da donna
a donna in funzione dei significati cognitivi e affettivi costruiti
nel corso della propria evoluzione psicofisica, quindi della
personalità, dello stadio della malattia, e dall’età di insorgenza
della malattia stessa.
In questo momento di minaccia della propria progettualità
esistenziale per alcune donne può essere difficile esprimere
le proprie paure legate alla mutilazione, all’incertezza sugli
esiti del trattamento, al ripristino delle proprie funzioni psicofisiche.
D’altronde l’ambiente ospedaliero impostato su modalità
di cura a carattere prevalentemente clinico – medico, non
offre tempi e spazi e non dà voce al momento di crisi
sperimentato da molte donne che così diventano
particolarmente vulnerabile sul piano psicologico.
A conferma di ciò, la rabbia, la depressione, il ritiro
sociale, i disturbi psicosomatici sono riportate nella letteratura
come modalità di re – Azione di molte donne a tale evento
traumatico.
La musicoterapia offre un valido contributo per rispondere
in modo non verbale ai bisogni delle pazienti malate di
cancro e ospedalizzate che in questo momento possono
avere bisogno di ascolto, di rassicurazione e contenimento.
La musicoterapia infatti può essere di aiuto per donne che
hanno difficoltà di verbalizzazione, di riconoscimento delle
proprie emozioni, di contatto con la propria fisicità:
“ La musicoterapia ha l’effetto di offrire ai pazienti lo
spazio e le possibilità per esprimersi direttamente fuori della
loro difficile situazione senza aspettative, normative e senza
la paura del giudizio, di fare qualcosa di sbagliato”( D.
Alridge, 1996)
Il progetto di Musicoterapia “ il Suono della Vita”
Presso l’IRCCS Oncologico di Bari è attivo da qualche
mese un progetto di Musicoterapia; esso nasce come tentativo
di offrire un aiuto alle donne ospedalizzate in attesa di
intervento chirurgico ( Quadrantrectomia, Mastectomia), al
fine di stimolare emozioni positive e contenere sentimenti
negativi di ansia e di paura.
La letteratura riporta numerose ricerche scientifiche
dimostranti gli effetti che la musica induce.
Infatti la sua potenzialità evocativa di creare immagini,
di stimolare la creatività, di stabilire un’esperienza estetica
influisce a livello fisiologico sul tono muscolare ed a livello
psicologico limitando l’ansia, la depressione, migliorando
pugliasalute
l’umore, gli stati emotivi, rinforzando il senso d’identità, di
scelta, promovendo l’autoascolto e la ricerca di significati.
In questo modo la musica può guidare la persona in stati
di rilassamento profondo, favorendo un maggiore ben –
essere psicofisico e conseguentemente un recupero energetico
psico-corporeo. La relazione empatica delle terapeute
improntata all’ascolto, all’accettazione incondizionata, agisce
come ulteriore rinforzo al clima di accoglienza di ogni
verbalizzazione espressa dalle pazienti.
In quest’ottica la musicoterapia diventa un vero e proprio
mezzo per prendersi cura di un altro, accarezzarlo,
confermarlo e valorizzarlo.
Così facendo, la musicoterapia apre la strada verso nuove
modalità espressive che possono anche essere sintomo di
problematiche più profonde da trattare anche con il supporto
psicologico – psicoterapeutico.
Nella nostra esperienza stiamo sperimentando che non
soltanto la musicoterapia è un efficace strumento di supporto,
ma che la combinazione tra canale verbale e non verbale,
diventa un potente strumento d’ integrazione personale e
quindi di sostegno globale per la paziente malata di cancro
al seno che così, può sentirsi non più isolata, non più un “
letto anonimo” all’interno di un ospedale ma, un individuo
non più alienato da sé stessi e dagli altri.
Bibliografia:
Alridge D. La Musicoterapia nella Ricerca e pratica medica Ismez
Editore, 1996
Bagnus P. La Musicoterapia con pazienti oncologici in fase avanzata
di malattia, Gianni iuculano Ed., 2002
Bellani M.L. – Morasso - Amadori D. – Orrù W. – Grassi L. – Casali
P.G. – Bruzzi P. Manuale di psiconcologia Ed. Masson, 2002
Carrozzini R. L. Manuale di Musicoterapia immaginativa Ed.
Universitarie Romane
Hanser, S.B. Music Therapy as Complementary medicine 2002 www.
Musictherapyworld.net
Kubler R. La morte ed il morire La cittadella Assisi, 1992
Lane D. “ Music Therapy: Gaining an edge on oncology management”
1995, Journal of Oncology Management 2 , 42-46;
Lisi G. S. a cura di, Progetto Persona Ed Armando, 2000
Lisi G. S. , Stefani G., Balzan A., Burchi R., Parrini G. Musicoterapia
nella Globalità dei Linguaggi Ed. Fuori thema, 1997
Lowen A. La Depressione ed il Corpo Casa Editrice Astrolabio,1980
Metivier L. The effectiveness of Music Therapy for the Reduction of
Anxiety in women undergoing stereotactic breast biopsies University
Hospitals of Cleveland
Porchet Munro S. : The supportive role of music 1984, European
Journal of Palliative Care, 2 (2)
Scardovelli M. Il Dialogo Sonoro Ed. Cappelli, 1992
Scardovelli M. Musica e Trasformazione Ed. Borla, 1999
Standley, J.M. “ Clinical applications of music and chemioterapy : the
effects on nausea and emesis “ Music Therapy perspectives, 10, 27-35
Torta R. & Mussa A. PsicoOncologia , Basi biologiche, aspetti clinici
ed approcci terapeutici Centro Scientifico Editore, 1997
- tredici -
* Psicologa, Psicoterapeuta
** Musicista, Musicoterapeuta - MusicArterapeuta nella Globalità
dei linguaggi.
febbraio 2004
Unità di Diagnostica Senologica delle Aziende Sanitarie Pugliesi
Presidio Ospedaliero
Andria
Corato
Spinazzola
Presidio Ospedaliero
Barletta
Trani
Molfetta
Presidio Ospedaliero
Acquaviva - Miulli
Altamura
Gravina
Grumo
Santeramo
Presidio Ospedaliero
Policlinico - Saris
AUSL BA/1
Medico Responsabile Recapiti telefonici
dott. A. Maggialetti
0883-299.397 (CUP)
0883-299.398 (CUP)
dott. A. Logroscino
080-36.08.545
dott. A. Moretta
0883-687.012
AUSL BA/2
Medico Responsabile Recapiti telefonici
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0883-577.939
0883-577.944
0883-577.835 (CUP)
0883-577.817 (CUP)
dott. A. Fiore
0883-483.276 (CUP)
dott. M. Lafranceschina 080-3357410 (h 8,30 12,30)
AUSL BA/3
Medico Responsabile
dott.ssa Mininni
dott. Pignatelli
dott. Pignatelli
dott. F. Miccoli
dott. F. Di Mauro
Recapiti telefonici
080-23.01.329
080-31.08.442
080-31.08.515
080-38.30.819
080-30.35.711
080-30.35.714
AUSL BA/4
Medico Responsabile Recapiti telefonici
prof. V. Lattanzio
CUP 080-55.92.701
Ore 15,30 - 18 martedì
mercoledì - giovedì
Policlinico - Istituto
Radiologico
Oncologico
dott.ssa Grimaldi
080-55.92.798
dott. V. Ventrella
S. Paolo
dott.ssa A. Ancona
Di Venere
dott. F. Baldassarre
800.290.848
Triggiano
dott.ssa I. Caldarulo
080-584.35.08
(orari 11,30 - 13,00)
080-50.15.468
(orari 09,00 - 13,00)
Casamassima
(Poliamb.)
Monopoli
(Poliamb.)
Gioia del Colle
Presidio Ospedaliero
Brindisi D.S.S.
Di Summa Perrino
S. Pietro
Vernotico
Ostuni
Ceglie Messapica
pugliasalute
S.Paolo Civitate
Centro di
prevenzione tumori
S.Marco in Lamis
IRCCS S.Giovanni
Rotondo
-Casa Sollievo della
sofferenza
Presidio Ospedaliero
Cerignola
Manfredonia
Orta Nova
Presidio Ospedaliero
Foggia
Ospedali Riuniti
Presidio Ospedaliero
Lecce
Distretto n°1
piazza Bottazzi
Copertino
AUSL FG/1
Medico Responsabile Recapiti telefonici
dott. G. Cavaliere
0882-200.306
orario: 11.30-13;
lun-merc-mer
dott. A. Santangelo
0882-555.206
11.30-13;
dal lun. al ven.
dott. G. Specchiulli
0882-815.285
11-12.30 dal lun.
al ven.
dott. F. Giuliani
0882-416.888
dal lun. al ven.9-13
e 15-19 il sab. dalle
8 alle 13
AUSL FG/2
Medico Responsabile Recapiti telefonici
dott. A. Marrone
0885-419.545
dott. A. Di Bari
0884-510.309
dott. A. Marrone
0885-781.395
AUSL FG/3
Medico Responsabile Recapiti telefonici
dott.ssa L. Agrosi
0881-733.806
AUSL LE/1
Medico Responsabile Recapiti telefonici
dott. L. Quarta
0832-215.955
dott. G. Verdesca
Galatina
dott. M. Delli Noci
Nardò
dott. G. Maggio
(orari 11-13)
080-55.55.474
080-55.55.467
Presidio Ospedaliero
Putignano
Presidio Ospedaliero
S. Severo
AUSL BA/5
Medico Responsabile
dott.ssa C. Colucci
dott.ssa A. Paladino
dott.ssa C. Colucci
dott.ssa A. Paladino
dott.ssa C. Colucci
dott.ssa A. Paladino
dott.ssa C. Colucci
dott.ssa A. Paladino
080-46.26.299
(h. 9-13 Segreteria
della radiologia)
Poggiardo
Tricase
Recapiti telefonici
080-40.50.685
Presidio Ospedaliero
Taranto
SS. Annunziata
Taranto
Osp. Nord - Moscati
Martina Franca
080-40.30.040
080-41.49.427
080-34.89.212
080-34.89.111
AUSL BR/1
Medico Responsabile Recapiti telefonici
dott. G. Carella
0831-536.524
0831-536.584
dott.ssa G. Angione
0831-537.444
dott.ssa F. De Carlo
dott. A. M. Greco
dott. G. Gallone
Presidio Ospedaliero
Gallipoli
Scorrano
Casarano
0831-670.254
0831-670.226
0831-309.274
0831-309.111
0831-389.274
0831-389.293
0832-936.390
0832-936.472
0836-529.214
0836-568.235
0833-568.235
AUSL LE/2
Medico Responsabile Recapiti telefonici
dott. N. Filograna
0833-270.549
dott. F. Sticchi
0836-420.469
dott. F. Caggiulla
0833-508.212
0833-508.278
dott. F. Sticchi
0836-908.306
dott. M. Stefanelli
0833-544.104 (centr.)
AUSL TA/1
Medico Responsabile Recapiti telefonici
dott. G. Melucci
099-45.85.474
dott. G. Magli
099-45.85.757
dott. A. Ganino
099-45.85.245
Mottola
dott. A. Ganino
099-88.70.813
Grottaglie
dott. G. Prusciano
099-86.06.08
Avvertenza
Eventuali disfunzioni o disservizi nell'erogazione delle
prestazioni senologiche, possono essere segnalati al
competente ufficio dell'Assessorato alla Sanità della
Regione Puglia: sig. Antonio Damiani, tel. 080.54.03.187,
e-mail: [email protected].
- quattordici -
febbraio 2004