Un fine-settimana a Torino tra cultura ed aggregazione L

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Un fine-settimana a Torino tra cultura ed aggregazione L
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale
D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, NE/TN
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Un fine-settimana a
Torino tra cultura ed
aggregazione
PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI
E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS – SEZIONE PROVINCIALE DI TRENTO
Anno V - Numero 19 - SETTEMBRE 2016 - Trimestrale
L’imprenditore cieco:
la storia di Srikanth
Bolla
Torball: i componenti
della squadra ricevuti
in municipio
Sestoo
Sens
EDITORIALE
Verso il primo quinquennio...
Nell’ottobre 2011, in concomitanza
con l’inaugurazione della nuova ed attuale sede sezionale in Via della Malvasia a Trento, usciva l’edizione n° 0
del periodico d’informazione della Sezione Provinciale di Trento dell’Unione
Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sotto la guida attenta del Direttore,
Dott. Lorenzo Andreatta e la determinazione della prima Presidente donna
di Trento: Ivanna Marini.
L’idea era partita già qualche anno
prima dall’allora Presidente Ferdinando Ceccato che aveva immaginato e
gettato le basi per la nascita di questa
pubblicazione.
Un Consigliere in particolare aveva
accolto con entusiasmo la nascita del
giornalino accollandosi l’onore e l’onere di gestirlo: il giornalista Walter Faes
che da circa un anno ha lasciato le redini alla Consigliera Luciana Brida che
con altrettanta passione ha accettato.
Sesto Senso ha riportato con genuinità le testimonianze dei partecipanti
alle varie iniziative organizzate dalla
Sezione, rendendo partecipi gli assenti, attraverso il vissuto degli altri.
Il periodico tratta delle attività svolte
dai vari comitati, dal Gruppo Sportivo, dalla Cooperativa Sociale Irifor del
Trentino ed informa sulle varie novità
tiflotecniche ed informatiche.
Oggi, a distanza di cinque anni, ringrazio tutti quelli che hanno offerto il
proprio contributo, sempre gratuito,
con articoli di varia natura con l’auspicio che il giornalino diventi sempre più
“un amico a cui aprire volentieri le porte di casa”.
Dario Trentini
Presidente dell’UICI di Trento
IN QUESTO NUMERO:
INIZIATIVE
3 La musicoterapia entra all’Unione Ciechi
INCONTRI
4 Giornata Ludica delle Famiglie – Roberta
5 Giornata Ludica delle Famiglie – Giorgia
USCITE
6 Un fine-settimana a Torino tra cultura
ed aggregazione
7 Escursioni in montagna
CORSI
8 Corso facilitatori e lettori di I.Ri.Fo.R.
9 Corso di tango
NOTIZIE
10 L’Open Day sul lago di Caldonazzo
TECNOLOGIA
11 Il letto che si riassetta da solo
PERSONE
12 L’imprenditore cieco
LIBRI
13 Arte accessibile: un libro che fa riflettere
SPORT
14 Torball: l’attività fra passato, presente
e futuro
15 Torball: i componenti della squadra ricevuti
in Municipio
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus
Sezione Provinciale di Trento
Via della Malvasia, 15 - Trento
Tel: 0461/915990 - Fax: 0461/915306
Direttore responsabile: Lorenzo Andreatta
Aut. Tribunale di Trento n° 1335 del 05/10/2007.
Stampa: Effe e Erre Litografica
Via E. Sestan, 29 - Trento
Grafica: Maira Eccel
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INIZIATIVE
LA MUSICOTERAPIA ENTRA
ALL’UNIONE CIECHI
“Un’arte oltre le parole”
Siamo due studentesse dell’ultimo
anno del corso di Musicoterapia presso la scuola di Bolzano.
Nell’ambito del tirocinio abbiamo deciso di intraprendere un percorso musicoterapico insieme a bambini ed adulti ipovedenti e non vedenti.
Questo progetto è nato con lo scopo, nel gruppo adulti, di rafforzare
l’espressività, il recupero della dimensione interiore e dell’immaginazione;
mentre nei bambini l’obiettivo è stato
quello di promuovere la creativitá individuale e di gruppo cercando di creare
una relazione empatica fra genitore e
bambino.
Tutto questo attraverso vari canali musicali quali il canto, l’ascolto recettivo,
la meditazione, la body percussion,
l’improvvisazione e il riconoscimento
dei vari strumenti tramite il canale uditivo e tattile.
A che cosa serve la musicoterapia?
Si tratta di un valido aiuto per il proprio benessere psico-fisico che, utilizzando un linguaggio non verbale, cioè
con la musica, permette alla persona
di esprimere le proprie emozioni senza il timore di essere giudicata. Il musicoterapeuta ha il compito di ascoltare
e di aiutare gli altri usando un linguaggio non verbale.
Il nostro è stato un percorso formativo
e utile anche come arricchimento per-
sonale in quanto abbiamo potuto apprezzare la voglia e l’entusiasmo con
il quale sia adulti che bambini hanno
affrontato questo tipo di esperienza.
Non è stato immediato immedesimarci
nella percezione musicale di un ipovedente o non vedente, ma tutto questo
ci ha permesso di trovare nuovi stimoli
ed idee per le nostre sedute musicoterapiche, creando, come citato prima,
una relazione empatica.
Un ringraziamento va ai bambini e alle
loro mamme che si sono impegnate
nell’accompagnare i piccoli, ma uno
ancora più speciale va al gruppo degli
adulti che ha mostrato sempre interesse e voglia di mettersi in gioco lasciandoci ogni volta dei feedback molto
preziosi per il nostro percorso.
Mariella Micarelli
Jennis Maria Ferretti
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INCONTRI
GIORNATA LUDICA
DELLE FAMIGLIE
Il racconto di un genitore...
Ciao, come va? Eccomi qui a raccontare di una festa davvero speciale.
quadri con i colori a dita e nel pomeriggio si sono trasformati in piccoli
pasticceri, preparando dei deliziosi
biscotti di pasta frolla per la merenda
di tutti.
Domenica 29 maggio 2016, a Mezzomonte, io, in qualità di componente
del Comitato Genitori e con il supporto di alcune mamme, ho organizzato
una festa per riunire tutte le famiglie
di Uici e Irifor.
Penso che queste giornate di ritrovo
siano molto importanti per noi genitori, perché il confronto è utile e ci
aiuta tanto, inoltre l’unione fa la forza.
È stato un po’ impegnativo, ma il sostegno della Sezione ha alleggerito il
lavoro.
Io desidero ringraziare caldamente
tutte le famiglie che hanno partecipato e che credono in questi momenti
di aggregazione.
A parte il brutto tempo, l’atmosfera è
stata ugualmente riscaldata da tutti.
Spero vivamente che questa festa
diventi una tradizione e che sempre
più genitori vi partecipino.
Al mattino, attorno ad un tavolo, i
genitori hanno potuto liberamente
confrontarsi sui tanti aspetti del ruolo
di genitore, scambiandosi le proprie
esperienze. Nel pomeriggio, invece,
ci siamo rilassati chiacchierando del
più e del meno fra una risata e l’altra
parlando anche delle varie iniziative
organizzate da UICI e proponendo
nuove idee.
Dunque, vi saluto e spero di vedervi
ancora in occasioni come questa!
Vi abbraccio forte.
Roberta Huez
Il gruppo adolescenti si è creato un
suo spazio ed i più piccoli sono stati intrattenuti dai ragazzi del Servizio
Civile Giuseppe, Sara e Veronica.
Al mattino hanno creato dei bellissimi
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INCONTRI
GIORNATA LUDICA
DELLE FAMIGLIE
Il racconto di Giorgia...
Domenica 29 maggio ho partecipato alla “Giornata Ludica delle Famiglie”, che si è tenuta a Mezzomonte
di Sopra. La giornata era rivolta alle
famiglie con figli dai zero ai diciotto
anni.
I genitori hanno avuto la possibilità
di confrontarsi fra loro, mentre per
noi figli sono state organizzate varie
attività.
I bambini più piccoli erano intrattenuti da Veronica, Giuseppe e Sara, tre
ragazzi del Servizio Civile, che hanno organizzato giochi in cui i bambini potessero esprimere, divertendosi, tutta la loro creatività; un esempio
è il colorare con le dita su dei grandi
cartelloni, che ha suscitato le risa e il
divertimento di tutti.
Noi ragazzi adolescenti, invece, formavamo un gruppo a sé stante: abbiamo gestito la giornata come volevamo, facendo quel che ci piaceva
di più, ad esempio chiacchierare,
ascoltare musica e giocare a carte.
Così facendo abbiamo avuto la possibilità di fare amicizia fra noi e conoscerci meglio.
In linea di massima, mi sono divertita moltissimo durante tutta la durata della festa, ma ci sono state due
cose che mi hanno colpito davvero:
la partecipazione di un gruppo suffi-
centemente ampio di ragazzi adolescenti ed il riscontro positivo che ho
avuto da loro durante la giornata.
È stata una grande soddisfazione
sentire intorno a me tutto l’entusiasmo dei miei amici, tutta la loro voglia
di mettersi in gioco e di approfondire i legami fra di noi; non mi era mai
capitato, durante esperienze simili a
questa, di percepire queste bellissime sensazioni. Negli anni passati, infatti, mi è successo di trovarmi sola,
o con al massimo due altre persone
e, pur stando sempre fra di noi, non
mi è mai accaduto di avvertire un divertimento così grande.
Questa giornata, dunque, ha rappresentato per me un passo enorme
per unire noi ragazzi in un gruppo affiatato e solido, che possa costituire
l’Unione Ciechi del futuro.
In conclusione, tengo a ringraziare
dal profondo del cuore la Sezione
che ha permesso l’organizzazione di
questa giornata, i tre ragazzi del Servizio Civile, che si sono distinti per
aver ideato delle bellissime attività, e
infine i bambini e gli adolescenti che
hanno partecipato, perché si sono
divertiti e me lo hanno dimostrato.
Un saluto a tutti.
Giorgia Pizzini
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USCITE
UN FINE-SETTIMANA
A TORINO
Tra cultura ed aggregazione
Un gruppo di ventisei persone, soci
ed amici, ha vissuto un fine-settimana veramente interessante nel capoluogo piemontese.
niera chiara e comprensibile alcuni
principi alla base della nascita del
cinema e della fotografia, come le
caratteristiche degli specchi, delle
lenti, il funzionamento della lanterna magica e della camera oscura,
nonché le prime rudimentali tecniche per la proiezione di immagini
animate.
Nei giorni 21 e 22 maggio scorsi, su
iniziativa dei Comitati sezionali dei
Giovani e degli Anziani, è stato organizzato un viaggio avente come
obiettivo il far sperimentare ai partecipanti il piacere di un approccio
alla cultura realmente accessibile.
Nel pomeriggio la comitiva si è trasferita presso la Reggia di Venaria,
dove è stato possibile esplorare una
piantina del complesso e del relativo giardino, realizzata grazie alla
locale Sezione UICI. La visita guidata si è sviluppata in un percorso sia
all’interno dell’edificio sia nei giardini, dove sono presenti numerose
installazioni moderne, alcune delle
quali si sono potute toccare con
mano.
Nel pomeriggio del primo giorno,
presso il Museo Egizio, si è svolta
la visita al percorso tattile, che comprende reperti originali risalenti al
periodo intorno al 1.500 a. C., realizzati con diversi materiali come marmo rosa e calcare arenaria, anche
in grandi dimensioni e generalmente in buono stato di conservazione.
Il giorno successivo il gruppo si è
recato al Museo del Cinema, ospitato nella Mole Antonelliana, un complesso costruito in più fasi, dotato
anche di uno spazio panoramico
protetto per consentire di godere
della vista della città da un’altezza
di ottantacinque metri. Nel Museo,
attraverso modellini e riproduzioni
tattili, abbiamo potuto capire in ma-
Si è trattato di un’iniziativa molto utile per avvicinare i ciechi e gli
ipovedenti alla cultura. Per il futuro
sarebbe auspicabile una maggiore
partecipazione, soprattutto fra i giovani, per i quali l’interesse culturale
può anche estendersi oltre il periodo scolastico.
Luciana Brida
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USCITE
ESCURSIONI
IN MONTAGNA
L’UICI Sezione di Trento nel mese di
marzo 2016 ha invitato i soci a partecipare ad una passeggiata in montagna per raggiungere il Lago di Santa Colomba. Nonostante il percorso
sia stato difficoltoso a causa di 10
cm di neve fresca, i 20 partecipanti
ne sono rimasti entusiasti e hanno
incoraggiato la Sezione ad organizzare altre uscite, tenendo come data
fissa il primo sabato del mese.
no raggiunto il traguardo a piedi. Il
premio: totale relax al sole primaverile con un piacevole sottofondo di
chiacchiere.
Nessuno ha perso l’appuntamento
di giugno a Malga Albi situata nei
dintorni di Garniga. Anche questa
volta la pioggia non è riuscita a fermare l’allegra comitiva deliziata da
un gustoso pranzo e dalle musiche
anni 60 di due soci musicisti!
Ad aprile i 29 iscritti si sono recati al
Rifugio Maranza camminando per 6
km sotto la pioggia. L’accoglienza è
stata calorosa grazie anche al grande caminetto acceso che è stato
apprezzato da tutti come del resto il
succulento pranzo. Nel pomeriggio
due soci armati di chitarra e clarinetto hanno dato il via a canti e balli
coinvolgendo tutti i presenti.
Ben tre famiglie, con bambini di ogni
età, si sono aggiunte alla camminata
di luglio che si è rivelata abbastanza
difficoltosa per il dislivello affrontato:
da quota 800 metri si è arrivati al Rifugio Don Zio nei pressi della cima
del Monte Casale in località Comano Terme, a 1.600 metri di quota.
La fatica è stata ampiamente ricompensata da una splendida veduta
a 360° sulle catene montuose del
Trentino: Adamello, Brenta, Lagorai,
Pale di San Martino, Ortles, nonché
sui 5 laghi: Lago di Garda, Lago di
Toblino e Santa Massenza, Lago di
Cavedine, Lago di Molveno.
In maggio erano sempre in 29 che
sfidavano i 550 metri di dislivello che
portano dalla funivia sul monte di
Mezzocorona, attraverso una strada
forestale, a Malga Kraun.
Una jeep era pronta per portare a
destinazione chi fosse stato in difficoltà ma né la signora ottantenne né
il bimbo di 3 anni ne hanno voluto
sapere di salirci e quindi tutti han-
Le escursioni continuano ….
Rex
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CORSI
CORSO
FACILITATORI E
LETTORI DI I.Ri.Fo.R.
Anche nel 2016 il “Corso di formazione base per Facilitatori e Lettori”
ha avuto un ottimo successo. Come
ogni anno l’Istituto I.Ri.Fo.R. ha promosso il percorso nell’ottica di formare nuove figure di facilitatori e
lettori da impiegare nel progetto di
assistenza scolastica degli studenti
ciechi e ipovedenti della provincia di
Trento.
di unire preziosi tasselli per comporre un quadro globale sulla disabilità
visiva.
Nei vari momenti del percorso formativo uno dei maggiormente apprezzati è stato senza dubbio quello
della cena al buio durante la quale i
partecipanti, nelle vesti di commensali immersi nell’oscurità più totale,
hanno potuto sperimentare in prima
persona la condizione della disabilità
visiva e confrontarsi con i camerieri
ciechi e ipovedenti comprendendo le
difficoltà che essi quotidianamente si
trovano ad affrontare ma al contempo anche le strategie e le risorse che
mettono in campo per condurre una
vita piena e soddisfacente inseriti
nella società.
Tale corso offre una panoramica
molto ampia sulla disabilità visiva,
affrontando varie tematiche ad essa
collegate, in modo da fornire una
preparazione specifica agli operatori
che andranno ad affiancare gli alunni
dalla scuola dell’infanzia fino al termine delle superiori, in un progetto didattico ma anche di crescita rispetto
all’acquisizione di autonomie sociali
e relazionali.
I.M.
Le lezioni sono state tenute da docenti sia interni sia esterni alla Cooperativa IRIFOR e tutti hanno portato competenze diverse dagli ambiti
professionali di provenienza; oculisti,
ortottisti, psicologi, neuropsichiatri,
operatori di orientamento e mobilità,
tiflologi, esperti in ausili hanno quindi
fornito informazioni e prospettive diverse che hanno permesso ai corsisti
CORSI
CORSO DI TANGO
ARGENTINO
Un’esperienza ricca di emozioni
e soddisfazioni
Anche il ballo, come la musica, è
una forma espressiva e di svago
che spesso appassiona pure ciechi
ed ipovedenti i quali, con opportuni
accorgimenti, riescono in questa disciplina.
Premetto che al liceo avevo fatto
un minicorso di tango dove però ci
venivano insegnate alcune figure
base.
L’approccio utilizzato dalla maestra
Simona è stato molto diverso e più
coinvolgente: ci ha invitato a “sentire” il nostro partner per trovare l’armonia necessaria per ballare (senza
pestarsi i piedi!).
Muoversi al ritmo della musica è un
piacevole modo per mantenersi in
forma, uno strumento di socializzazione e, per alcune popolazioni, anche un modo per ringraziare gli dèi
o esprimere gioia.
Parlando da donna‚ penso che sia
complesso‚ soprattutto al giorno
d’oggi in cui la ricerca dell’indipendenza predomina‚ abbandonarsi e
riporre la fiducia nel partner per lasciarsi guidare durante il ballo.
Il corso è stato ideato e guidato da
Simona Niero un’insegnate e ballerina professionista di Tango Argentino
che con tanta dedizione e pazienza
ha insegnato a “ignari” partecipanti i
passi base e qualche figura caratteristica di questo stile.
Quest’esperienza ricca di emozioni
e soddisfazioni mi ha aiutato ad avere maggiore consapevolezza del mio
corpo e a capire che a volte è bello
“cedere” il controllo ad un’altra persona e lasciarsi guidare‚ anche se è
solo per la durata di un ballo.
Abbiamo raccolto la testimonianza
di una giovane partecipante che riportiamo di seguito:
“Questa primavera ho partecipato al corso di Tango Argentino non
per reale passione‚ nonostante mi
piacciano tutti i tipi di danza‚ ma per
frequentare l’UICI e vedere come le
attività proposte erano adattate ai
corsisti.
8
In conclusione posso confermare
che questo corso mi è piaciuto e mi
ha fatto divertire. Spero che possa
continuare...”.
Andry Nardin
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NOTIZIE
L’OPEN DAY SUL LAGO DI
CALDONAZZO
Una bella esperienza di sport accessibile
e l’handbike, tu in quali ti sei cimentato?
“Ho provato la canoa e la barca a vela,
le ho trovate entrambe delle esperienze
molto positive, in particolare la canoa
mi è piaciuta molto come attività. Un’esperienza tranquilla, senza difficoltà né
ostacoli. È stata proprio una bella giornata anche se durante la mattinata c’è
stata un po’ di pioggia, che ha lasciato
però posto al bel tempo durante il pomeriggio e che mi ha permesso di godermi le prove sul lago.”
Sembra che tu abbia gradito l’esperienza, la rifaresti volentieri e consiglieresti ad altre persone di intraprenderla?
“Sì mi è piaciuto molto svolgere queste attività che ripeto, non avevo mai
provato prima; per questo se ne avrò
occasione mi piacerebbe riprovarle e
sicuramente la consiglio a tutti come
esperienza.”
L’11 giugno si è tenuto l’Open Day
delle attività acquatiche sul Lago di
Caldonazzo promosso dalla Cooperativa sociale Arché.
L’iniziativa è stata organizzata per consentire a tutti di cimentarsi in uno degli sport estivi che ogni anno vengono
proposti presso il Centro Nautico ASD
Ekon sulla spiaggia di San Cristoforo,
con l’ausilio degli operatori della Cooperativa.
Per capire meglio come si è svolta questa giornata all’insegna dello sport per
tutti, abbiamo chiesto ad un partecipante di raccontarci la sua esperienza.
Ciao Massimiliano, parlaci di te e di
questa giornata sul lago di Caldonazzo.
“Mi chiamo Massimiliano Zocca, ho
24 anni e sono consigliere dell’Unione Ciechi e Ipovedenti della Sezione di Verona, sono venuto in Trentino
quel giorno quasi per caso. Abbiamo
ricevuto l’invito a partecipare e quando un’altra socia della sezione di Verona mi ha detto che sarebbe andata
a fare questa esperienza, ho deciso di
aggregarmi. Io sono ipovedente grave, e non avevo mai avuto occasione
di praticare gli sport promossi durante
l’Open Day.”
Arché quel giorno ha proposto diverse attività, tra cui la vela accessibile, il sup surfing, il canottaggio
Giulio Thiella
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TECNOLOGIA
UN’IDEA DA SOGNO
Il letto che si riassetta da solo
in breve tempo
Con gli articoli dedicati alle nuove
tecnologie ai quali abbiamo abituato
i nostri più assidui lettori, ci siamo imbattuti in gatti muniti di antenna wireless oltre ad aver seguito le relazioni
sentimentali fra vari utenti e le rispettive signorine Siri.
Mai però ci saremmo immaginati di
poter avere l’onore, come in questo
caso, di diffondere l’ultimo traguardo
della scienza. Nemmeno il letto da rifare è più un problema. Ci pensa la
meccatronica, l’insieme di meccanica
ed elettronica che da vita ai robot.
Una ditta spagnola, la OHEA Smart
Bed, ha ideato e realizzato un congegno che funziona grazie ad un’installazione composta di due binari su
perni fissi, agganciata alle sponde del
nostro matrimoniale o singolo che sia.
Grazie a questa struttura, le asticelle e
i tiranti semoventi capaci di prendere
e sollevare le lenzuola, risistemano il
giaciglio notturno in meno di un minuto. E nemmeno i cuscini sono lasciati
fuori posto!
Inutile negare che avere in casa un
prototipo simile metterebbe fine a
una domanda che l’uomo si pone sin
dal primo materasso comparso sulla
faccia della terra: “Perché rifarlo se
poi la sera si disfa di nuovo?”. Il senso a questo più che legittimo quesito
lo trovano solo mamme e nonne che
considerano questo gesto quotidiano
come sacrosanta e insostituibile routine.
Adesso, però, in soccorso del pigro
risvegliatosi dal lungo sonno, arrivano
addirittura non una, bensì due modalità: una automatica e una manuale. La
prima sfrutta dei sensori che attivano
il meccanismo quando il letto rimane
disfatto per un po’ di tempo (e senza
nessuno sotto le coperte ovviamente); la seconda è attivata direttamente
e comodamente da telecomando.
Una tecnologia che, oltre ai pigri,
aiuterà il risveglio di chi soffre di mal
di schiena, di disabilità o chi per un
mero dato anagrafico ha difficoltà a
svolgere il noioso compito. Un’invenzione da sogno.
Rimane solo un quesito da porre agli
sviluppatori del progetto. Da una parte è vero che anche tutte le signorine
Siri si sentiranno molto felici di non
sentirsi più chiedere di provvedere
a questa incombenza. Ma se invece
il gatto con l’antenna wireless rimanesse a letto un po’ più del padrone,
quante sono le possibilità di ritrovare
il “gatto nel sacco” la sera quando si
ritorna a dormire?
J.F.
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PERSONE
LIBRI
ARTE ACCESSIBILE
L’IMPRENDITORE
CIECO
Un libro che fa riflettere
La storia di Srikanth Bolla
L’accesso dei ciechi al mondo del lavoro ha subito importanti rivoluzioni
nel corso della storia, anche se gli
sviluppi non sono gli stessi in ogni
parte del mondo.
Dopo aver infine studiato al prestigioso MIT di Boston, Bolla torna in
India e fonda una sua azienda nel
settore del packaging eco-sostenibile che offre lavoro a persone in difficoltà.
In un paese come l’India, dove una
larga parte della popolazione vive
ancora fra molte difficoltà, la vicenda
di Srikanth Bolla potrebbe lasciare
increduli.
Oggi la società vale 7,5 milioni di
dollari ed ha dipendenti in gran parte
disabili. In particolare questi soggetti, tolti dalla solitudine e fortemente
motivati nello svolgimento dei loro
compiti, costituiscono il valore aggiunto che ha consentito la crescita
della sua società, a dimostrazione
che la compassione ed il pietismo,
quando sostituite dall’inclusione e
dal coinvolgimento, possono divenire fattore di miglioramento in molti
contesti.
Invece questo ragazzo di 23 anni,
cieco dalla nascita e destinato all’abbandono, ha potuto compiere un altro percorso.
I genitori, pur di umili origini, non si
sono scoraggiati e fin dai primi anni
di frequenza della scuola hanno saputo incoraggiarlo a mettere a frutto
la sua spiccata intelligenza.
Ecco perché questa esperienza può
far riflettere anche coloro che, nel
nostro Paese, sono ancora perplessi
di fronte alle potenzialità dei ciechi,
specialmente con le varie possibilità
di strumenti e supporti a sostegno
della loro autonomia.
Il giovane ha dovuto superare parecchie difficoltà, fra le quali quella di
poter registrare le lezioni per studiare, ovviando quindi al problema dei
libri.
A causa della sua cecità, nonostante
gli ottimi voti ottenuti, Srikanth trovò
anche il rifiuto della sua iscrizione al
principale Politecnico indiano.
L.B.
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Esistono davvero le arti visive e qual’è
il rapporto fra cecità e arte?
desiderano misurarsi su un argomento tanto complesso.
Il volume “Per un’estetica della tattilità”
(Edizioni Armando, 2015) può aiutare
ad approfondire questi interrogativi.
L’autore è il professor Aldo Grassini, già insegnante di storia e filosofia
ed ideatore del Museo tattile statale
“Omero” di Ancona.
Durante una recente trasmissione audio, la cui registrazione è reperibile
sul sito www.uiciechi.it nella sezione
archivio multimediale, è stato presentato il volume tramite un dialogo fra
l’autore e la conduttrice dell’incontro,
Luisa Bartolucci. Fra gli argomenti trattati colpisce in particolare la citazione
di un’esperienza di viaggio vissuta dal
professor Grassini in India, Paese nel
quale è consentito toccare praticamente tutto.
Il Libro raccoglie numerosi interventi
effettuati da Grassini nel corso di convegni ed incontri sul tema dell’accesso all’arte da parte dei soggetti minorati della vista.
Generalmente l’esplorazione tattile è
considerata un tabù, mentre dovrebbe
divenire una ulteriore opportunità di
“visione” da parte di tutti.
L’obiettivo è quello non solo di sensibilizzare ad una visione più aggiornata
gli addetti ai lavori, ad esempio operatori scolastici e museali, ma anche
di informare che la pratica turistica da
parte di ciechi ed ipovedenti è sempre
più diffusa e che è necessario, quindi,
garantire una maggiore accessibilità
alla fruizione dell’arte, non limitandola
soltanto ad iniziative specificatamente
adattate.
In questo modo si supererebbe il concetto di mera integrazione dei ciechi e
degli ipovedenti, per giungere ad una
situazione in cui anche questi soggetti divengono estimatori attivi del patrimonio artistico.
L’argomento è vasto e trattato in modo
approfondito, tanto da poter suscitare
la curiosità dei lettori.
Anche per questo il Centro Nazionale del Libro Parlato ha curato la registrazione del testo, consentendone la
lettura autonoma ai propri utenti che
L.B.
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SPORT
Dal Gruppo Sportivo Dilettantistico
Non Vedenti Trento Onlus:
TORBALL: L’ATTIVITÀ FRA
PASSATO, PRESENTE E FUTURO
Il finale della stagione di torball 20152016 ha riservato agli atleti del Gruppo Sportivo Non Vedenti di Trento
due competizioni di buon livello. Nel
mese di maggio i trentini hanno organizzato in quel di Sopramonte,
la trentaduesima edizione del Torneo Internazionale dell’Amicizia,
quest’anno intitolato alla memoria di
Luigi Gruber, primo Presidente e fondatore del sodalizio. Ricordando la
conquista del quarto scudetto negli
ultimi cinque anni si è deciso di dare
all’avvenimento un’impronta per così
dire di festa, lasciando in secondo
piano le strategie prettamente agonistiche. Per concedere spazio a tutti sono state allestite due formazioni
trentine, una delle quali si è piazzata
al terzo posto alle spalle di Waasland,
squadra Belga, e di Bolzano. Al via vi
erano otto formazioni. L’opinione di
chi scrive, ma sottolineiamo trattarsi di parere personalissimo, è che si
sia persa una grande occasione per
provare a vincere in casa dopo tanti
e tanti anni.
Nei primi giorni di giugno, trasferta in
Belgio dove i francesi del ClermontFerrand hanno preceduto i padroni di
casa del Waasland. Settimo posto su
dodici per i nostri portacolori, come
dire: a fine stagione ci può stare.
Attualmente atleti, tecnici e dirigenti
stanno cercando di preparare al meglio la prossima stagione, che avrà il
suo culmine dal 27 al 30 di ottobre
con il Mondiale per Club che andrà in
scena ad Ascoli Piceno e che vede il
sodalizio di via Malvasia presentarsi
come campione uscente. Poi i soliti,
ma sempre diversi appuntamenti: per
cominciare, la super Coppa Italiana
che, al meglio delle tre partite, metterà di fronte Trento, vincitore dell’ultimo campionato e Bergamo che si
è aggiudicata l’ultima edizione della
Coppa Italia; Campionato Italiano,
tornei in giro per L’Europa ed ancora
Coppa Italia saranno gli impegni che
i giallo blu si troveranno ad affrontare.
Gli incontri nelle scuole ed altre iniziative di sensibilizzazione arricchiranno un’altra stagione si spera ricca
di soddisfazioni.
SPORT
I COMPONENTI DELLA SQUADRA
RICEVUTI IN MUNICIPIO
Una delegazione composta da atleti
e dirigenti del Gruppo Sportivo Non
Vedenti di Trento, è stata ricevuta, venerdì 20 maggio, in Comune a Trento.
Ad attenderla, oltre ad una splendida
giornata di sole, il Sindaco Alessandro Andreatta e l’Assessore allo Sport
Andrea Robol. Presente, fra gli altri
addetti all’informazione, vi era il noto
giornalista Rai Manuel Codignoni che
si è intrattenuto con l’allenatore Fabio
Frigo e con il Presidente nonché capitano Gianluigi Toigo, per realizzare un
approfondito servizio per la tv.
L’incontro, apertosi con i saluti del Primo Cittadino e dell’Assessore, ha avuto luogo presso la Sala delle Cerimonie. Le autorità si sono complimentate
con la squadra per i successi ottenuti
negli ultimi anni. A tal proposito sono
stati consegnati alcuni riconoscimenti:
un trofeo stilizzato raffigurante la Torre
Civica e la Fontana del Tritone ed una
targa con l’incisione in Braille: “al Gruppo Sportivo Non Vedenti Trento campione italiano di torball. Il Sindaco…”
L’ufficialità ha ceduto il passo ad un
ampio e franco dibattito durante il
quale si è posto l’accento, fra l’altro,
sull’importanza del praticare attività
sportiva a prescindere dal tipo di disciplina e di eventuale disabilità.
Dal canto loro i politici trentini hanno
garantito, per quanto possibile, la loro
vicinanza a quei progetti che si rivolgono a problematiche specifiche, non
perdendo mai di vista il momento che
tutta l’economia in genere si trova ad
attraversare.
Dopo le foto ed i discorsi di rito, gli altri torballisti, Marco Altamonte, Baskim
Berisa, Giovanni Ciprì, assieme ai tesserati intervenuti si sono congedati auspicando una sempre più costruttiva
collaborazione fra le istituzioni locali e
le realtà minori.
Al termine altre congratulazioni, strette
di mano e numerosi in bocca al lupo
per gli impegni futuri, con la speranza
di potersi rincontrare per poter commentare e, perché no celebrare altri
trionfi.
G.C.
Walter Faes
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CIRCOLO
RICREATIVO
PER INCONTRARSI E CONOSCERSI
DOVE
Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS
Sezione Provinciale di Trento
Trento, Via della Malvasia n° 15, II° Piano
Tel. 0461/915990
QUANDO
Tutti i martedì, dalle 15.30 alle 18.00
ATTIVITÀ
Incontri culturali ed informativi, momenti di gioco e musicali, uscite.
Tutti i soci sono invitati a partecipare.
Vi aspettiamo numerosi!