Un fine-settimana a Torino tra cultura ed aggregazione L
Transcript
Un fine-settimana a Torino tra cultura ed aggregazione L
Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2, NE/TN o t s Se o s n e S Un fine-settimana a Torino tra cultura ed aggregazione PERIODICO D’INFORMAZIONE DELL’UNIONE ITALIANA DEI CIECHI E DEGLI IPOVEDENTI ONLUS – SEZIONE PROVINCIALE DI TRENTO Anno V - Numero 19 - SETTEMBRE 2016 - Trimestrale L’imprenditore cieco: la storia di Srikanth Bolla Torball: i componenti della squadra ricevuti in municipio Sestoo Sens EDITORIALE Verso il primo quinquennio... Nell’ottobre 2011, in concomitanza con l’inaugurazione della nuova ed attuale sede sezionale in Via della Malvasia a Trento, usciva l’edizione n° 0 del periodico d’informazione della Sezione Provinciale di Trento dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti sotto la guida attenta del Direttore, Dott. Lorenzo Andreatta e la determinazione della prima Presidente donna di Trento: Ivanna Marini. L’idea era partita già qualche anno prima dall’allora Presidente Ferdinando Ceccato che aveva immaginato e gettato le basi per la nascita di questa pubblicazione. Un Consigliere in particolare aveva accolto con entusiasmo la nascita del giornalino accollandosi l’onore e l’onere di gestirlo: il giornalista Walter Faes che da circa un anno ha lasciato le redini alla Consigliera Luciana Brida che con altrettanta passione ha accettato. Sesto Senso ha riportato con genuinità le testimonianze dei partecipanti alle varie iniziative organizzate dalla Sezione, rendendo partecipi gli assenti, attraverso il vissuto degli altri. Il periodico tratta delle attività svolte dai vari comitati, dal Gruppo Sportivo, dalla Cooperativa Sociale Irifor del Trentino ed informa sulle varie novità tiflotecniche ed informatiche. Oggi, a distanza di cinque anni, ringrazio tutti quelli che hanno offerto il proprio contributo, sempre gratuito, con articoli di varia natura con l’auspicio che il giornalino diventi sempre più “un amico a cui aprire volentieri le porte di casa”. Dario Trentini Presidente dell’UICI di Trento IN QUESTO NUMERO: INIZIATIVE 3 La musicoterapia entra all’Unione Ciechi INCONTRI 4 Giornata Ludica delle Famiglie – Roberta 5 Giornata Ludica delle Famiglie – Giorgia USCITE 6 Un fine-settimana a Torino tra cultura ed aggregazione 7 Escursioni in montagna CORSI 8 Corso facilitatori e lettori di I.Ri.Fo.R. 9 Corso di tango NOTIZIE 10 L’Open Day sul lago di Caldonazzo TECNOLOGIA 11 Il letto che si riassetta da solo PERSONE 12 L’imprenditore cieco LIBRI 13 Arte accessibile: un libro che fa riflettere SPORT 14 Torball: l’attività fra passato, presente e futuro 15 Torball: i componenti della squadra ricevuti in Municipio Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus Sezione Provinciale di Trento Via della Malvasia, 15 - Trento Tel: 0461/915990 - Fax: 0461/915306 Direttore responsabile: Lorenzo Andreatta Aut. Tribunale di Trento n° 1335 del 05/10/2007. Stampa: Effe e Erre Litografica Via E. Sestan, 29 - Trento Grafica: Maira Eccel 2 INIZIATIVE LA MUSICOTERAPIA ENTRA ALL’UNIONE CIECHI “Un’arte oltre le parole” Siamo due studentesse dell’ultimo anno del corso di Musicoterapia presso la scuola di Bolzano. Nell’ambito del tirocinio abbiamo deciso di intraprendere un percorso musicoterapico insieme a bambini ed adulti ipovedenti e non vedenti. Questo progetto è nato con lo scopo, nel gruppo adulti, di rafforzare l’espressività, il recupero della dimensione interiore e dell’immaginazione; mentre nei bambini l’obiettivo è stato quello di promuovere la creativitá individuale e di gruppo cercando di creare una relazione empatica fra genitore e bambino. Tutto questo attraverso vari canali musicali quali il canto, l’ascolto recettivo, la meditazione, la body percussion, l’improvvisazione e il riconoscimento dei vari strumenti tramite il canale uditivo e tattile. A che cosa serve la musicoterapia? Si tratta di un valido aiuto per il proprio benessere psico-fisico che, utilizzando un linguaggio non verbale, cioè con la musica, permette alla persona di esprimere le proprie emozioni senza il timore di essere giudicata. Il musicoterapeuta ha il compito di ascoltare e di aiutare gli altri usando un linguaggio non verbale. Il nostro è stato un percorso formativo e utile anche come arricchimento per- sonale in quanto abbiamo potuto apprezzare la voglia e l’entusiasmo con il quale sia adulti che bambini hanno affrontato questo tipo di esperienza. Non è stato immediato immedesimarci nella percezione musicale di un ipovedente o non vedente, ma tutto questo ci ha permesso di trovare nuovi stimoli ed idee per le nostre sedute musicoterapiche, creando, come citato prima, una relazione empatica. Un ringraziamento va ai bambini e alle loro mamme che si sono impegnate nell’accompagnare i piccoli, ma uno ancora più speciale va al gruppo degli adulti che ha mostrato sempre interesse e voglia di mettersi in gioco lasciandoci ogni volta dei feedback molto preziosi per il nostro percorso. Mariella Micarelli Jennis Maria Ferretti 3 INCONTRI GIORNATA LUDICA DELLE FAMIGLIE Il racconto di un genitore... Ciao, come va? Eccomi qui a raccontare di una festa davvero speciale. quadri con i colori a dita e nel pomeriggio si sono trasformati in piccoli pasticceri, preparando dei deliziosi biscotti di pasta frolla per la merenda di tutti. Domenica 29 maggio 2016, a Mezzomonte, io, in qualità di componente del Comitato Genitori e con il supporto di alcune mamme, ho organizzato una festa per riunire tutte le famiglie di Uici e Irifor. Penso che queste giornate di ritrovo siano molto importanti per noi genitori, perché il confronto è utile e ci aiuta tanto, inoltre l’unione fa la forza. È stato un po’ impegnativo, ma il sostegno della Sezione ha alleggerito il lavoro. Io desidero ringraziare caldamente tutte le famiglie che hanno partecipato e che credono in questi momenti di aggregazione. A parte il brutto tempo, l’atmosfera è stata ugualmente riscaldata da tutti. Spero vivamente che questa festa diventi una tradizione e che sempre più genitori vi partecipino. Al mattino, attorno ad un tavolo, i genitori hanno potuto liberamente confrontarsi sui tanti aspetti del ruolo di genitore, scambiandosi le proprie esperienze. Nel pomeriggio, invece, ci siamo rilassati chiacchierando del più e del meno fra una risata e l’altra parlando anche delle varie iniziative organizzate da UICI e proponendo nuove idee. Dunque, vi saluto e spero di vedervi ancora in occasioni come questa! Vi abbraccio forte. Roberta Huez Il gruppo adolescenti si è creato un suo spazio ed i più piccoli sono stati intrattenuti dai ragazzi del Servizio Civile Giuseppe, Sara e Veronica. Al mattino hanno creato dei bellissimi 4 INCONTRI GIORNATA LUDICA DELLE FAMIGLIE Il racconto di Giorgia... Domenica 29 maggio ho partecipato alla “Giornata Ludica delle Famiglie”, che si è tenuta a Mezzomonte di Sopra. La giornata era rivolta alle famiglie con figli dai zero ai diciotto anni. I genitori hanno avuto la possibilità di confrontarsi fra loro, mentre per noi figli sono state organizzate varie attività. I bambini più piccoli erano intrattenuti da Veronica, Giuseppe e Sara, tre ragazzi del Servizio Civile, che hanno organizzato giochi in cui i bambini potessero esprimere, divertendosi, tutta la loro creatività; un esempio è il colorare con le dita su dei grandi cartelloni, che ha suscitato le risa e il divertimento di tutti. Noi ragazzi adolescenti, invece, formavamo un gruppo a sé stante: abbiamo gestito la giornata come volevamo, facendo quel che ci piaceva di più, ad esempio chiacchierare, ascoltare musica e giocare a carte. Così facendo abbiamo avuto la possibilità di fare amicizia fra noi e conoscerci meglio. In linea di massima, mi sono divertita moltissimo durante tutta la durata della festa, ma ci sono state due cose che mi hanno colpito davvero: la partecipazione di un gruppo suffi- centemente ampio di ragazzi adolescenti ed il riscontro positivo che ho avuto da loro durante la giornata. È stata una grande soddisfazione sentire intorno a me tutto l’entusiasmo dei miei amici, tutta la loro voglia di mettersi in gioco e di approfondire i legami fra di noi; non mi era mai capitato, durante esperienze simili a questa, di percepire queste bellissime sensazioni. Negli anni passati, infatti, mi è successo di trovarmi sola, o con al massimo due altre persone e, pur stando sempre fra di noi, non mi è mai accaduto di avvertire un divertimento così grande. Questa giornata, dunque, ha rappresentato per me un passo enorme per unire noi ragazzi in un gruppo affiatato e solido, che possa costituire l’Unione Ciechi del futuro. In conclusione, tengo a ringraziare dal profondo del cuore la Sezione che ha permesso l’organizzazione di questa giornata, i tre ragazzi del Servizio Civile, che si sono distinti per aver ideato delle bellissime attività, e infine i bambini e gli adolescenti che hanno partecipato, perché si sono divertiti e me lo hanno dimostrato. Un saluto a tutti. Giorgia Pizzini 5 USCITE UN FINE-SETTIMANA A TORINO Tra cultura ed aggregazione Un gruppo di ventisei persone, soci ed amici, ha vissuto un fine-settimana veramente interessante nel capoluogo piemontese. niera chiara e comprensibile alcuni principi alla base della nascita del cinema e della fotografia, come le caratteristiche degli specchi, delle lenti, il funzionamento della lanterna magica e della camera oscura, nonché le prime rudimentali tecniche per la proiezione di immagini animate. Nei giorni 21 e 22 maggio scorsi, su iniziativa dei Comitati sezionali dei Giovani e degli Anziani, è stato organizzato un viaggio avente come obiettivo il far sperimentare ai partecipanti il piacere di un approccio alla cultura realmente accessibile. Nel pomeriggio la comitiva si è trasferita presso la Reggia di Venaria, dove è stato possibile esplorare una piantina del complesso e del relativo giardino, realizzata grazie alla locale Sezione UICI. La visita guidata si è sviluppata in un percorso sia all’interno dell’edificio sia nei giardini, dove sono presenti numerose installazioni moderne, alcune delle quali si sono potute toccare con mano. Nel pomeriggio del primo giorno, presso il Museo Egizio, si è svolta la visita al percorso tattile, che comprende reperti originali risalenti al periodo intorno al 1.500 a. C., realizzati con diversi materiali come marmo rosa e calcare arenaria, anche in grandi dimensioni e generalmente in buono stato di conservazione. Il giorno successivo il gruppo si è recato al Museo del Cinema, ospitato nella Mole Antonelliana, un complesso costruito in più fasi, dotato anche di uno spazio panoramico protetto per consentire di godere della vista della città da un’altezza di ottantacinque metri. Nel Museo, attraverso modellini e riproduzioni tattili, abbiamo potuto capire in ma- Si è trattato di un’iniziativa molto utile per avvicinare i ciechi e gli ipovedenti alla cultura. Per il futuro sarebbe auspicabile una maggiore partecipazione, soprattutto fra i giovani, per i quali l’interesse culturale può anche estendersi oltre il periodo scolastico. Luciana Brida 6 USCITE ESCURSIONI IN MONTAGNA L’UICI Sezione di Trento nel mese di marzo 2016 ha invitato i soci a partecipare ad una passeggiata in montagna per raggiungere il Lago di Santa Colomba. Nonostante il percorso sia stato difficoltoso a causa di 10 cm di neve fresca, i 20 partecipanti ne sono rimasti entusiasti e hanno incoraggiato la Sezione ad organizzare altre uscite, tenendo come data fissa il primo sabato del mese. no raggiunto il traguardo a piedi. Il premio: totale relax al sole primaverile con un piacevole sottofondo di chiacchiere. Nessuno ha perso l’appuntamento di giugno a Malga Albi situata nei dintorni di Garniga. Anche questa volta la pioggia non è riuscita a fermare l’allegra comitiva deliziata da un gustoso pranzo e dalle musiche anni 60 di due soci musicisti! Ad aprile i 29 iscritti si sono recati al Rifugio Maranza camminando per 6 km sotto la pioggia. L’accoglienza è stata calorosa grazie anche al grande caminetto acceso che è stato apprezzato da tutti come del resto il succulento pranzo. Nel pomeriggio due soci armati di chitarra e clarinetto hanno dato il via a canti e balli coinvolgendo tutti i presenti. Ben tre famiglie, con bambini di ogni età, si sono aggiunte alla camminata di luglio che si è rivelata abbastanza difficoltosa per il dislivello affrontato: da quota 800 metri si è arrivati al Rifugio Don Zio nei pressi della cima del Monte Casale in località Comano Terme, a 1.600 metri di quota. La fatica è stata ampiamente ricompensata da una splendida veduta a 360° sulle catene montuose del Trentino: Adamello, Brenta, Lagorai, Pale di San Martino, Ortles, nonché sui 5 laghi: Lago di Garda, Lago di Toblino e Santa Massenza, Lago di Cavedine, Lago di Molveno. In maggio erano sempre in 29 che sfidavano i 550 metri di dislivello che portano dalla funivia sul monte di Mezzocorona, attraverso una strada forestale, a Malga Kraun. Una jeep era pronta per portare a destinazione chi fosse stato in difficoltà ma né la signora ottantenne né il bimbo di 3 anni ne hanno voluto sapere di salirci e quindi tutti han- Le escursioni continuano …. Rex 7 CORSI CORSO FACILITATORI E LETTORI DI I.Ri.Fo.R. Anche nel 2016 il “Corso di formazione base per Facilitatori e Lettori” ha avuto un ottimo successo. Come ogni anno l’Istituto I.Ri.Fo.R. ha promosso il percorso nell’ottica di formare nuove figure di facilitatori e lettori da impiegare nel progetto di assistenza scolastica degli studenti ciechi e ipovedenti della provincia di Trento. di unire preziosi tasselli per comporre un quadro globale sulla disabilità visiva. Nei vari momenti del percorso formativo uno dei maggiormente apprezzati è stato senza dubbio quello della cena al buio durante la quale i partecipanti, nelle vesti di commensali immersi nell’oscurità più totale, hanno potuto sperimentare in prima persona la condizione della disabilità visiva e confrontarsi con i camerieri ciechi e ipovedenti comprendendo le difficoltà che essi quotidianamente si trovano ad affrontare ma al contempo anche le strategie e le risorse che mettono in campo per condurre una vita piena e soddisfacente inseriti nella società. Tale corso offre una panoramica molto ampia sulla disabilità visiva, affrontando varie tematiche ad essa collegate, in modo da fornire una preparazione specifica agli operatori che andranno ad affiancare gli alunni dalla scuola dell’infanzia fino al termine delle superiori, in un progetto didattico ma anche di crescita rispetto all’acquisizione di autonomie sociali e relazionali. I.M. Le lezioni sono state tenute da docenti sia interni sia esterni alla Cooperativa IRIFOR e tutti hanno portato competenze diverse dagli ambiti professionali di provenienza; oculisti, ortottisti, psicologi, neuropsichiatri, operatori di orientamento e mobilità, tiflologi, esperti in ausili hanno quindi fornito informazioni e prospettive diverse che hanno permesso ai corsisti CORSI CORSO DI TANGO ARGENTINO Un’esperienza ricca di emozioni e soddisfazioni Anche il ballo, come la musica, è una forma espressiva e di svago che spesso appassiona pure ciechi ed ipovedenti i quali, con opportuni accorgimenti, riescono in questa disciplina. Premetto che al liceo avevo fatto un minicorso di tango dove però ci venivano insegnate alcune figure base. L’approccio utilizzato dalla maestra Simona è stato molto diverso e più coinvolgente: ci ha invitato a “sentire” il nostro partner per trovare l’armonia necessaria per ballare (senza pestarsi i piedi!). Muoversi al ritmo della musica è un piacevole modo per mantenersi in forma, uno strumento di socializzazione e, per alcune popolazioni, anche un modo per ringraziare gli dèi o esprimere gioia. Parlando da donna‚ penso che sia complesso‚ soprattutto al giorno d’oggi in cui la ricerca dell’indipendenza predomina‚ abbandonarsi e riporre la fiducia nel partner per lasciarsi guidare durante il ballo. Il corso è stato ideato e guidato da Simona Niero un’insegnate e ballerina professionista di Tango Argentino che con tanta dedizione e pazienza ha insegnato a “ignari” partecipanti i passi base e qualche figura caratteristica di questo stile. Quest’esperienza ricca di emozioni e soddisfazioni mi ha aiutato ad avere maggiore consapevolezza del mio corpo e a capire che a volte è bello “cedere” il controllo ad un’altra persona e lasciarsi guidare‚ anche se è solo per la durata di un ballo. Abbiamo raccolto la testimonianza di una giovane partecipante che riportiamo di seguito: “Questa primavera ho partecipato al corso di Tango Argentino non per reale passione‚ nonostante mi piacciano tutti i tipi di danza‚ ma per frequentare l’UICI e vedere come le attività proposte erano adattate ai corsisti. 8 In conclusione posso confermare che questo corso mi è piaciuto e mi ha fatto divertire. Spero che possa continuare...”. Andry Nardin 9 NOTIZIE L’OPEN DAY SUL LAGO DI CALDONAZZO Una bella esperienza di sport accessibile e l’handbike, tu in quali ti sei cimentato? “Ho provato la canoa e la barca a vela, le ho trovate entrambe delle esperienze molto positive, in particolare la canoa mi è piaciuta molto come attività. Un’esperienza tranquilla, senza difficoltà né ostacoli. È stata proprio una bella giornata anche se durante la mattinata c’è stata un po’ di pioggia, che ha lasciato però posto al bel tempo durante il pomeriggio e che mi ha permesso di godermi le prove sul lago.” Sembra che tu abbia gradito l’esperienza, la rifaresti volentieri e consiglieresti ad altre persone di intraprenderla? “Sì mi è piaciuto molto svolgere queste attività che ripeto, non avevo mai provato prima; per questo se ne avrò occasione mi piacerebbe riprovarle e sicuramente la consiglio a tutti come esperienza.” L’11 giugno si è tenuto l’Open Day delle attività acquatiche sul Lago di Caldonazzo promosso dalla Cooperativa sociale Arché. L’iniziativa è stata organizzata per consentire a tutti di cimentarsi in uno degli sport estivi che ogni anno vengono proposti presso il Centro Nautico ASD Ekon sulla spiaggia di San Cristoforo, con l’ausilio degli operatori della Cooperativa. Per capire meglio come si è svolta questa giornata all’insegna dello sport per tutti, abbiamo chiesto ad un partecipante di raccontarci la sua esperienza. Ciao Massimiliano, parlaci di te e di questa giornata sul lago di Caldonazzo. “Mi chiamo Massimiliano Zocca, ho 24 anni e sono consigliere dell’Unione Ciechi e Ipovedenti della Sezione di Verona, sono venuto in Trentino quel giorno quasi per caso. Abbiamo ricevuto l’invito a partecipare e quando un’altra socia della sezione di Verona mi ha detto che sarebbe andata a fare questa esperienza, ho deciso di aggregarmi. Io sono ipovedente grave, e non avevo mai avuto occasione di praticare gli sport promossi durante l’Open Day.” Arché quel giorno ha proposto diverse attività, tra cui la vela accessibile, il sup surfing, il canottaggio Giulio Thiella 10 TECNOLOGIA UN’IDEA DA SOGNO Il letto che si riassetta da solo in breve tempo Con gli articoli dedicati alle nuove tecnologie ai quali abbiamo abituato i nostri più assidui lettori, ci siamo imbattuti in gatti muniti di antenna wireless oltre ad aver seguito le relazioni sentimentali fra vari utenti e le rispettive signorine Siri. Mai però ci saremmo immaginati di poter avere l’onore, come in questo caso, di diffondere l’ultimo traguardo della scienza. Nemmeno il letto da rifare è più un problema. Ci pensa la meccatronica, l’insieme di meccanica ed elettronica che da vita ai robot. Una ditta spagnola, la OHEA Smart Bed, ha ideato e realizzato un congegno che funziona grazie ad un’installazione composta di due binari su perni fissi, agganciata alle sponde del nostro matrimoniale o singolo che sia. Grazie a questa struttura, le asticelle e i tiranti semoventi capaci di prendere e sollevare le lenzuola, risistemano il giaciglio notturno in meno di un minuto. E nemmeno i cuscini sono lasciati fuori posto! Inutile negare che avere in casa un prototipo simile metterebbe fine a una domanda che l’uomo si pone sin dal primo materasso comparso sulla faccia della terra: “Perché rifarlo se poi la sera si disfa di nuovo?”. Il senso a questo più che legittimo quesito lo trovano solo mamme e nonne che considerano questo gesto quotidiano come sacrosanta e insostituibile routine. Adesso, però, in soccorso del pigro risvegliatosi dal lungo sonno, arrivano addirittura non una, bensì due modalità: una automatica e una manuale. La prima sfrutta dei sensori che attivano il meccanismo quando il letto rimane disfatto per un po’ di tempo (e senza nessuno sotto le coperte ovviamente); la seconda è attivata direttamente e comodamente da telecomando. Una tecnologia che, oltre ai pigri, aiuterà il risveglio di chi soffre di mal di schiena, di disabilità o chi per un mero dato anagrafico ha difficoltà a svolgere il noioso compito. Un’invenzione da sogno. Rimane solo un quesito da porre agli sviluppatori del progetto. Da una parte è vero che anche tutte le signorine Siri si sentiranno molto felici di non sentirsi più chiedere di provvedere a questa incombenza. Ma se invece il gatto con l’antenna wireless rimanesse a letto un po’ più del padrone, quante sono le possibilità di ritrovare il “gatto nel sacco” la sera quando si ritorna a dormire? J.F. 11 PERSONE LIBRI ARTE ACCESSIBILE L’IMPRENDITORE CIECO Un libro che fa riflettere La storia di Srikanth Bolla L’accesso dei ciechi al mondo del lavoro ha subito importanti rivoluzioni nel corso della storia, anche se gli sviluppi non sono gli stessi in ogni parte del mondo. Dopo aver infine studiato al prestigioso MIT di Boston, Bolla torna in India e fonda una sua azienda nel settore del packaging eco-sostenibile che offre lavoro a persone in difficoltà. In un paese come l’India, dove una larga parte della popolazione vive ancora fra molte difficoltà, la vicenda di Srikanth Bolla potrebbe lasciare increduli. Oggi la società vale 7,5 milioni di dollari ed ha dipendenti in gran parte disabili. In particolare questi soggetti, tolti dalla solitudine e fortemente motivati nello svolgimento dei loro compiti, costituiscono il valore aggiunto che ha consentito la crescita della sua società, a dimostrazione che la compassione ed il pietismo, quando sostituite dall’inclusione e dal coinvolgimento, possono divenire fattore di miglioramento in molti contesti. Invece questo ragazzo di 23 anni, cieco dalla nascita e destinato all’abbandono, ha potuto compiere un altro percorso. I genitori, pur di umili origini, non si sono scoraggiati e fin dai primi anni di frequenza della scuola hanno saputo incoraggiarlo a mettere a frutto la sua spiccata intelligenza. Ecco perché questa esperienza può far riflettere anche coloro che, nel nostro Paese, sono ancora perplessi di fronte alle potenzialità dei ciechi, specialmente con le varie possibilità di strumenti e supporti a sostegno della loro autonomia. Il giovane ha dovuto superare parecchie difficoltà, fra le quali quella di poter registrare le lezioni per studiare, ovviando quindi al problema dei libri. A causa della sua cecità, nonostante gli ottimi voti ottenuti, Srikanth trovò anche il rifiuto della sua iscrizione al principale Politecnico indiano. L.B. 12 Esistono davvero le arti visive e qual’è il rapporto fra cecità e arte? desiderano misurarsi su un argomento tanto complesso. Il volume “Per un’estetica della tattilità” (Edizioni Armando, 2015) può aiutare ad approfondire questi interrogativi. L’autore è il professor Aldo Grassini, già insegnante di storia e filosofia ed ideatore del Museo tattile statale “Omero” di Ancona. Durante una recente trasmissione audio, la cui registrazione è reperibile sul sito www.uiciechi.it nella sezione archivio multimediale, è stato presentato il volume tramite un dialogo fra l’autore e la conduttrice dell’incontro, Luisa Bartolucci. Fra gli argomenti trattati colpisce in particolare la citazione di un’esperienza di viaggio vissuta dal professor Grassini in India, Paese nel quale è consentito toccare praticamente tutto. Il Libro raccoglie numerosi interventi effettuati da Grassini nel corso di convegni ed incontri sul tema dell’accesso all’arte da parte dei soggetti minorati della vista. Generalmente l’esplorazione tattile è considerata un tabù, mentre dovrebbe divenire una ulteriore opportunità di “visione” da parte di tutti. L’obiettivo è quello non solo di sensibilizzare ad una visione più aggiornata gli addetti ai lavori, ad esempio operatori scolastici e museali, ma anche di informare che la pratica turistica da parte di ciechi ed ipovedenti è sempre più diffusa e che è necessario, quindi, garantire una maggiore accessibilità alla fruizione dell’arte, non limitandola soltanto ad iniziative specificatamente adattate. In questo modo si supererebbe il concetto di mera integrazione dei ciechi e degli ipovedenti, per giungere ad una situazione in cui anche questi soggetti divengono estimatori attivi del patrimonio artistico. L’argomento è vasto e trattato in modo approfondito, tanto da poter suscitare la curiosità dei lettori. Anche per questo il Centro Nazionale del Libro Parlato ha curato la registrazione del testo, consentendone la lettura autonoma ai propri utenti che L.B. 13 SPORT Dal Gruppo Sportivo Dilettantistico Non Vedenti Trento Onlus: TORBALL: L’ATTIVITÀ FRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO Il finale della stagione di torball 20152016 ha riservato agli atleti del Gruppo Sportivo Non Vedenti di Trento due competizioni di buon livello. Nel mese di maggio i trentini hanno organizzato in quel di Sopramonte, la trentaduesima edizione del Torneo Internazionale dell’Amicizia, quest’anno intitolato alla memoria di Luigi Gruber, primo Presidente e fondatore del sodalizio. Ricordando la conquista del quarto scudetto negli ultimi cinque anni si è deciso di dare all’avvenimento un’impronta per così dire di festa, lasciando in secondo piano le strategie prettamente agonistiche. Per concedere spazio a tutti sono state allestite due formazioni trentine, una delle quali si è piazzata al terzo posto alle spalle di Waasland, squadra Belga, e di Bolzano. Al via vi erano otto formazioni. L’opinione di chi scrive, ma sottolineiamo trattarsi di parere personalissimo, è che si sia persa una grande occasione per provare a vincere in casa dopo tanti e tanti anni. Nei primi giorni di giugno, trasferta in Belgio dove i francesi del ClermontFerrand hanno preceduto i padroni di casa del Waasland. Settimo posto su dodici per i nostri portacolori, come dire: a fine stagione ci può stare. Attualmente atleti, tecnici e dirigenti stanno cercando di preparare al meglio la prossima stagione, che avrà il suo culmine dal 27 al 30 di ottobre con il Mondiale per Club che andrà in scena ad Ascoli Piceno e che vede il sodalizio di via Malvasia presentarsi come campione uscente. Poi i soliti, ma sempre diversi appuntamenti: per cominciare, la super Coppa Italiana che, al meglio delle tre partite, metterà di fronte Trento, vincitore dell’ultimo campionato e Bergamo che si è aggiudicata l’ultima edizione della Coppa Italia; Campionato Italiano, tornei in giro per L’Europa ed ancora Coppa Italia saranno gli impegni che i giallo blu si troveranno ad affrontare. Gli incontri nelle scuole ed altre iniziative di sensibilizzazione arricchiranno un’altra stagione si spera ricca di soddisfazioni. SPORT I COMPONENTI DELLA SQUADRA RICEVUTI IN MUNICIPIO Una delegazione composta da atleti e dirigenti del Gruppo Sportivo Non Vedenti di Trento, è stata ricevuta, venerdì 20 maggio, in Comune a Trento. Ad attenderla, oltre ad una splendida giornata di sole, il Sindaco Alessandro Andreatta e l’Assessore allo Sport Andrea Robol. Presente, fra gli altri addetti all’informazione, vi era il noto giornalista Rai Manuel Codignoni che si è intrattenuto con l’allenatore Fabio Frigo e con il Presidente nonché capitano Gianluigi Toigo, per realizzare un approfondito servizio per la tv. L’incontro, apertosi con i saluti del Primo Cittadino e dell’Assessore, ha avuto luogo presso la Sala delle Cerimonie. Le autorità si sono complimentate con la squadra per i successi ottenuti negli ultimi anni. A tal proposito sono stati consegnati alcuni riconoscimenti: un trofeo stilizzato raffigurante la Torre Civica e la Fontana del Tritone ed una targa con l’incisione in Braille: “al Gruppo Sportivo Non Vedenti Trento campione italiano di torball. Il Sindaco…” L’ufficialità ha ceduto il passo ad un ampio e franco dibattito durante il quale si è posto l’accento, fra l’altro, sull’importanza del praticare attività sportiva a prescindere dal tipo di disciplina e di eventuale disabilità. Dal canto loro i politici trentini hanno garantito, per quanto possibile, la loro vicinanza a quei progetti che si rivolgono a problematiche specifiche, non perdendo mai di vista il momento che tutta l’economia in genere si trova ad attraversare. Dopo le foto ed i discorsi di rito, gli altri torballisti, Marco Altamonte, Baskim Berisa, Giovanni Ciprì, assieme ai tesserati intervenuti si sono congedati auspicando una sempre più costruttiva collaborazione fra le istituzioni locali e le realtà minori. Al termine altre congratulazioni, strette di mano e numerosi in bocca al lupo per gli impegni futuri, con la speranza di potersi rincontrare per poter commentare e, perché no celebrare altri trionfi. G.C. Walter Faes 14 15 CIRCOLO RICREATIVO PER INCONTRARSI E CONOSCERSI DOVE Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti ONLUS Sezione Provinciale di Trento Trento, Via della Malvasia n° 15, II° Piano Tel. 0461/915990 QUANDO Tutti i martedì, dalle 15.30 alle 18.00 ATTIVITÀ Incontri culturali ed informativi, momenti di gioco e musicali, uscite. Tutti i soci sono invitati a partecipare. Vi aspettiamo numerosi!