Cercando Picasso - Teatro di Messina

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Cercando Picasso - Teatro di Messina
diretto da Antonio Calenda
Comunicato Stampa
“Cercando Picasso con Giorgio Albertazzi e la Martha Graham Dance
Company per la regia di Antonio Calenda è fra gli spettacoli più attesi del
2011. La figura del pittore spagnolo, la sua creatività e il suo genio sono al
centro della nuova produzione firmata dal Teatro Stabile del Friuli Venezia
Giulia assieme alla Martha Graham Dance Company e in coproduzione con
l’Ente Autonomo Teatro di Messina e Orkestra Entertainment Srl. Lo
spettacolo debutta al Teatro Vittorio Emanuele di Messina l’8 marzo e dal 15
marzo è in scena al Teatro Quirino – Vittorio Gassman a Roma. Seguirà un
tour in Italia e all’estero ”.
«Un genio che solo la morte ha saputo dominare» così lo scrittore e politico francese André
Malraux definì l’amico Pablo Picasso, cogliendone appieno in queste poche parole la personalità
irregolare, il furore creativo, l’eclettismo, la natura esplosiva e rivoluzionaria.
Ed è proprio a questa natura d’artista, a questa indomabile creatività che guarda Antonio
Calenda, nell’apprestarsi a porre la figura di Picasso al centro di un nuovo progetto teatrale:
Cercando Picasso, produzione di punta per la Stagione 2010-2011 firmata dal Teatro Stabile del
Friuli Venezia Giulia assieme alla Martha Graham Dance Company e in coproduzione con
l’Ente Autonomo Teatro di Messina e Orkestra Entertainment Srl.
Protagonista dello spettacolo sarà un attore che non ha bisogno di presentazioni, il grande
Giorgio Albertazzi, per l’occasione attorniato dalle danzatrici della Martha Graham Dance
Company, formazione di eccellenza assoluta nel panorama della danza moderna internazionale
che per l’occasione – è non è un fatto per nulla scontato nel panorama del teatro attuale –
collabora con una realtà produttiva italiana.
Il debutto dello spettacolo – una prima assoluta – avverrà il prossimo 8 marzo al Teatro Vittorio
Emanuele di Messina, seguirà la prima al Teatro Quirino di Roma il 15 marzo, poi le repliche al
Teatro della Pergola a Firenze dal 29 marzo a cui farà seguito una nuova parte di tournée in Italia
e all’estero nella stagione prossima.
«Affrontare Picasso – anticipa il regista – significa rispondere alla sua fantasmagoria, dare voce
alla sua irruente visionarietà. Perciò sarà necessario discostarsi dagli stilemi del naturalismo per
ricreare invece le tensioni dell’irripetibile atmosfera culturale che circondava Picasso, per
ricercare nel mondo delle sue motivazioni interiori attraverso la figurazione evocativa e
coreografica, attraverso le sue stesse parole ed i pensieri che riverberano potenti da passi tratti
dai suoi scritti, dai suoi poemi, dai testi teatrali».
Un sipario cela la prima immagine di Cercando Picasso e – fin da prima che lo spettacolo abbia
inizio – pone idealmente in comunicazione danza e pittura: si tratta infatti della riproduzione di
un fondale che Pablo Picasso dipinse nel 1917 per Parade il primo balletto alla cui creazione
diretto da Antonio Calenda
Sergej Diaghilev lo chiamò a collaborare, assieme a Cocteau, Satie e Massine. Questa
“complicità” fra arti diverse – letteratura, pittura, musica, danza, teatro, arti plastiche… – permea
di sé tutto il Novecento (basti pensare al Bauhaus, alle avanguardie), ed è un elemento forte, e
immediatamente annunciato, del nostro spettacolo che vive proprio di tale complice interazione
fra arti, a partire dallo stretto dialogo che si intesserà fra le coreografie delle nove danzatrici
della Martha Graham Dance Company, il protagonista e gli altri linguaggi espressivi della
messinscena.
Spesso si accostano l’innovazione che Martha Graham apportò nel mondo della danza a quella
che Picasso donò all’arte del Novecento: la loro sensibilità fu per molti aspetti affine, entrambi
possedevano personalità decise e di grande profondità. Ciò che le coreografie della Graham
disegnano nello spazio del palcoscenico, rimanda fortemente a ciò che viene trasmesso dalle tele
del geniale pittore spagnolo.
La parte coreografica che si intreccerà significativamente alla recitazione, sarà composta da
alcune coreografie storiche della Martha Graham Dance Company (fra cui citiamo almeno la
celeberrima Lamentation, un assolo creato e danzato negli anni Trenta dalla stessa Graham,
Steps in the Street, Deep Songs) e da altre coreografie originali create – sullo stile della Graham
– dall’attuale direttrice artistica della compagnia, Janet Eilber.
Fra i testi, Le désir attrapé par la queue (Il desiderio preso per la coda) rappresenterà il cuore
dello spettacolo, proprio per quel suo meraviglioso respiro onirico e surreale, per quel suo essere
“irregolare” privo di chiare evoluzioni logiche, singolare nella punteggiatura, eppure vitalissimo,
animato da personaggi come il Piede Grosso, l’Angoscia grassa, la Cipolla, il Silenzio, la
Torta…
Se Queneau vide in Le désir una fantasiosa rappresentazione dei mali che l’uomo soffriva a
causa della guerra e che assediavano il gruppo di intellettuali parigini che lui stesso assieme a
Picasso frequentava, è anche vero che nel testo il grande pittore spagnolo mantiene viva tutta la
visionarietà tipica della sua pittura, la sua inventiva inarrestabile, la sua espressività. Un
tourbillon che è al contempo testimonianza poetica e delle lacerazioni della guerra, dei
bombardamenti, in particolare della fame.
Ma dell’universo di Picasso non verrà evocata solo la dimensione di Guernica, della fame, delle
grida sotto i bombardamenti: ci saranno altri nuclei tematici attorno ai quali recitazione, danza,
musica tesseranno trame ricche di suggestioni.
Attraverso scritti di Picasso sulle donne e sull’amore, alternate a liriche di autori coevi e a lui vicini
come Apollinaire, viene ritratto il rapporto appassionato, fervido, ma anche conflittuale del pittore
con l’eros e il femminile, in cui egli riconosce oggetto di desiderio ma anche musa artistica. La
musica di Igor Strawinsky introdurrà poi alla riflessione sul Teatro e sull’Arte: qui sono
naturalmente al centro dell’attenzione, i pensieri di Picasso sull’arte, la sua fantasmagoria creativa, la
sua personalità incandescente e onirica trasmesse da proiezioni video, dallo stesso Albertazzi, dalla
danza. Ed è la danza – in particolare la coreografia di Martha Graham Prelude To Action del 1936 –
a evocare un nuovo tema caro a Picasso: l’amore per la Spagna e la tauromachia restituito da
un’unica koinée di molteplici linguaggi scenici e di versi, fra cui quelli di Garcia Lorca, che
richiamano il toro e il Paese della corrida, elementi fondamentali nella poetica di Picasso.
diretto da Antonio Calenda
«Vivremo un excursus nel suo immaginario, che avrà un vertice nella rappresentazione de Le
désir» spiega Calenda. «Questa necessità di evitare causalità e concretezza, di muoverci
nell’impalpabile della fantasia, dell’immaginazione di questo grande artista ci ha spinto verso
una scelta espressiva inusuale: quella di intrecciare nello spettacolo all’evocazione della pittura e
del mondo di Picasso, il linguaggio coreografico di Martha Graham. Sono segni potenti, dell’arte
e dell’espressività del Novecento, codici inestimabili la cui pregnanza riecheggia costantemente
nell’immaginario contemporaneo. Ad essi si fonde la recitazione di un maestro come Giorgio
Albertazzi, un attore che sa fare della parola un esercizio stilistico alto, sa rendere ogni battuta
finissima, poliformica, astratta… Poter contare in scena su un dialogo intenso fra questo e la
danza della Martha Graham Dance Company significa assicurare semanticità ulteriore allo
spettacolo, liberarlo dagli impacci naturalistici, librarlo in un’atmosfera di allusione astratta che
ci appare in qualche modo omologa all’animo del grande pittore, all’eredità che ha lasciato, a ciò
che di lui desideriamo raccontare».
Va segnalato che ne Le désir le ballerine daranno corpo a tutta la surrealtà che connota il testo e
ne rappresenteranno i fantasiosi personaggi, mentre alcune “voci fuori campo” ne reciteranno le
battute: “voci fuori campo” offerte da un cast di primi attori di raro prestigio che il regista
Calenda ha composto e diretto. Si tratta di Giorgio Albertazzi che interpreta Piedone, mentre
Piera Degli Esposti è La Torta, Andrea Jonasson recita l’Angoscia Magra, Franca Nuti dà voce a
l’Angoscia Grassa, Elisabetta Pozzi è la Cugina…
Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia assieme alla Martha
Graham Dance Company in coproduzione con l’Ente Autonomo Teatro di Messina e Orkestra
Entertainment Srl, per la regia di Antonio Calenda.
Interpretato da Giorgio Albertazzi e dalla Martha Graham Dance Company, Cercando Picasso si
avvale delle coreografie storiche di Martha Graham e di alcune creazioni originali dell’attuale
direttrice artistica della compagnia, Janet Eilber; le scene e i costumi sono di Pier Paolo Bisleri,
le luci di Nino Napoletano, i video di Antonio Giacomin.
Paul Szilard Productions. Inc., in collaborazione con Daniele Cipriani Entertainment è il
rappresentante esclusivo della Martha Graham Dance Company in Italia.
diretto da Antonio Calenda
La locandina
Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia – Martha Graham Dance Company
in coproduzione con
Ente Autonomo Teatro di Messina
e Orkestra Entertainment Srl
presentano
Giorgio Albertazzi in
Cercando Picasso
con la Martha Graham Dance Company
coreografie storiche di Martha Graham e originali create da Janet Eilber
scene e costumi Pier Paolo Bisleri
video Antonio Giacomin
luci Nino Napoletano
regia Antonio Calenda
La tournée
MESSINA – Teatro Vittorio Emanuele dall’8 al 13 marzo 2011; ROMA - Teatro Quirino dal 15
al 27 marzo 2011; FIRENZE – Teatro della Pergola dal 29 marzo al 3 aprile 2011. La tournée
proseguirà nella Stagione 2011-2012.