Novembre - associazione vecchia alassio

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Novembre - associazione vecchia alassio
ANNO XLII - N. 11
€ 1,30
Martedì 19 Novembre 2002
Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - Filiale di SAVONA
Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf)
Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure.
Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente € 15,50 - Socio Sostenitore € 18,50 - Socio estero € 21,00
ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected]
PARCHEGGIO PLURIPIANO L’AURELIA BLOCCATA ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA
Commemorazione dei caduti
DI PIAZZA STALLA
DALLE FRANE
Durante l’ultimo Consiglio
Comunale trasmesso in televisione l’ottobre u.s., tra gli altri
punti all’ordine del giorno si è
assistito alla presentazione del
nuovo progetto di parcheggio
pluripiano da realizzarsi in piazza Stalla; sostitutivo e totalmente innovativo rispetto ai proget-
stesse inevitabili caratteristiche
di destinazione, un impatto volumetrico tutt’altro che trascurabile.
Particolarmente allarmante è
stata l’affermazione dell’Assessore che «l’altezza interna dei
volumi fuori terra è prevista di m
2,80, per rendere più flessibile e
Piazza Stalla - anni ‘30.
ti proposti al Comune di Alassio
nei trascorsi anni 90. Relatore
l’Assessore ai Lavori Pubblici
Dr. Domenico Girardi.
Superato «l’effetto coreografico», dovuto anche e soprattutto
ad una accurata progettazione
al computer, abbiamo cercato di
entrare più nel merito, trovando
non pochi argomenti di perplessità se non di preoccupazione.
Se è vero che l’intervento proposto, come dichiarato dall’Assessore, risulta a costo zero per
la Collettività Alassina, in quanto viene ceduto ad indennizzo
dal Comune il diritto di superficie, si è calcolato o quantificato
il danno ambientale che la suddetta collettività deve subire?
Un volume del genere con un
fronte su corso Dante di 6 metri
di altezza ed un contrapposto
fronte su l’Aurelia di circa 3 metri oltre a creare un «soffocamento prospettico» sui giardini
lato ponente, crea, per le sue
(FOTO ARCHIVIO A.V.A.)
commerciabile la eventuale destinazione futura». Cosa può voler dire? Magari che qualche anno dopo la realizzazione del parcheggio una bella ristrutturazione edilizia mi trasforma il piano
terreno su via Dante in attività
commerciale o meglio ancora,
visto che adesso vanno di moda
i «bassi alassini» (appartamenti
al pian terreno) una bella serie
di alloggi?
La nostra non vuole essere
una polemica sterile anche perché non siamo a priori contrari a
parcheggi pluripiano entro e
fuori terra, ma è la scelta del sito
che a nostro parere rifiuta un intervento del genere mentre un
pluripiano totalmente interrato
con altezze interne di m 2,20, come si richiede normalmente agli
interventi dei comuni cittadini,
otterrebbe lo stesso risultato
con impatto ambientale zero.
L’ultima recente frana a Capo
Mele ha riaperto il problema
della necessità di dotare i comuni di Alassio e Laigueglia di
una strada, alternativa alla via
Aurelia, di collegamento con i limitrofi comuni di Albenga ed
Andora.
Un paio d’anni or sono due
frane contemporaneamente
hanno bloccato il transito dell’
Aurelia a levante all’altezza
grosso modo di Villa Brunati ed
a ponente a Capo Mele.
Di fronte a tale paradossale situazione di isolamento e quindi
di pericolo anche in caso di urgente necessità di raggiungere
l’Ospedale di Albenga, l’avv.
Claudio Bottelli si rivolse ai
Sindaci di allora Avogadro di
Alassio, Mantaldo di Laigueglia,
Pesenti di Andora, proponendo
la risoluzione del problema con
la creazione di una strada di cornice che da Albenga, all’incirca a
quota 100 sul livello del mare, attraversasse parte del nostro territorio per reinserirsi sulla strada di S. Bernardo a ponente (sopra Puerta del Sol), proseguire
sul crinale (e quindi senza alcun
impatto ambientale) di Laigueglia e sfociare in territorio di
Andora oltre Colla Micheri.
I tre Sindaci, rispondendo per
scritto all’avv. Claudio Bottelli
si erano dichiarati d’accordo.
Ora l’A.V.A. ripropone il problema, e può rendere noto che è
allo studio l’indicazione di un
tracciato di cornice di larga
massima da sottoporre ai tre comuni interessati, i quali stabiliranno l’eventuale procedura di
varianti agli strumenti urbanisti
esistenti.
La soluzione del problema si
impone senza ulteriori dilazioni
e fittizi impedimenti nell’interesse delle collettività urbane
interessate.
Scopo statutario del nostro
sodalizio è agire nell’interesse
del Paese.
Nei prossimi numeri del nostro giornale approfondiremo
lo stadio del progetto di fattibilità da sottoporre alle Amministrazioni comunali interessate.
di tutte le guerre
Domenica 3 novembre u.s., alla presenza delle Autorità Civili e
Militari, si è svolta la cerimonia
in memoria dei Caduti di tutte le
Guerre. In questa giornata dedicata alle Forze armate e all’anni-
Guerre della nostra storia recente e remota. Alle ore 10,45 le
Autorità e la cittadinanza si sono
radunate nel piazzale antistante
il Palazzo Comunale ed in corteo
sono giunte presso il Monumento ai Caduti dove è
stata deposta una
corona di alloro.
Grazie alla collaborazione della Caserma Turinetto
nella persona del
Col. F. Alfonso La
Franca la cerimonia
di deposizione della
corona si è arricchita della presenza
del Picchetto d’
Onore dell’Esercito
Italiano e della Capitaneria di Porto.
FOTO CICCIONI
Dopo brevi parole
del Sindaco Arch.
versario della Vittoria, l’Ammini- Marco Melgrati, il Rev. Mons.
strazione Comunale di Alassio Angelo De Canis ha benedetto la
ha inteso raccogliere l’invito del- corona. È seguita in memoria di
la Presidenza della Repubblica tutti i Caduti la S. Messa, che a
dedicando un momento di rac- causa del cattivo tempo, è stata
coglimento e celebrazione pro- celebrata nella Parrocchia di
prio in memoria dei Caduti delle S. Ambrogio.
A.V.A.
UN FIORE SU OGNI TOMBA
Trasformazione alberghi: danno per il paese
L’A.V.A. non può che prendere atto delle notizie giornalistiche secondo le quali la Procura
della Repubblica di Savona starebbe conducendo una indagine per accertare se le troppe
trasformazioni da alberghi in
appartamenti abitativi abbiano
ragione di esistere.
Ovviamente l’Autorità Giudiziaria, che rappresenta sempre
il baluardo principale per la tutela della legalità e quindi della
difesa dei diritti di tutti, dirà se i
cambi di destinazione di cui
trattasi sono o meno conformi a
legge.
L’A.V.A. però, ritiene di dover
spendere qualche parola in ordine alla «questione» perché se
anche tali trasformazioni fossero conformi a leggi e regolamenti, è fuori discussione che il fat-
Anche quest’anno l’Associazione Vecchia Alassio, con la partecipazione degli alunni delle
classi 5° A-B-C delle scuole
Elementari Statali di Alassio, ac-
gazzi per ricordare tutti i defunti
ed un particolare pensiero ai loro coetanei tragicamente scomparsi nella loro scuola, a San
Giuliano di Puglia, sono stati di-
(continua a pagina 2)
FOTO CICCIONI
A.V.A.
Consiglio Comunale del 24/10/2002
Subito la parola al cons. Agostino Testa con la lettura di un
comunicato, dallo stesso definito «fatto personale»; continuano
le stoccate contro il Sindaco e il
Consiglio di maggioranza, alimentate dai recenti articoli apparsi sulla stampa.
Finalmente, secondo il Consigliere Angelo Iebole, l’interven-
Proposta di viabilità alternativa
to della magistratura farà luce
sulla vicenda delle trasformazioni alberghiere, riferendosi
sempre alle predette notizie sui
quotidiani; conclude l’intervento con la richiesta di dimissioni
da parte del Sindaco e del
La RSA alassina in dirittura d’arrivo
Abbiamo appreso dalla Stampa e dalle notizie correnti che
la sistemazione ospedaliera del
complesso Val d’Olivo sta per
concludersi felicemente e abbiamo ottenuto un «permesso
speciale» o, se preferite, un
esplicito invito per una ricognizione particolare da riferire ai
nostri numerosi lettori e ai concittadini. Tutto ciò si è realizzato con il cospicuo «lascito» di
un grande e affezionato e com-
pianto «amico» della nostra
città (i cui famigliari hanno
chiesto, ma inutilmente come
accade spesso in questi casi, di
mantenere l’ incognito).
Tutti gli Alassini ben conoscono l’ubicazione eccellente
dell’edificio, già scelto sulla fine
dell’Ottocento dagli ospiti inglesi come dimora, fra alberi secolari e parchi, con un panorama
(continua a pagina 2)
compagnati dalle loro maestre
Sig.re Simona Brunengo, Paola
Garberi, Liliana Maiellano, Maria
Teresa Mezzapelle e Anna Saracco si è svolta, lunedì 4 novembre
u.sc., la tradizionale cerimonia
«Un fiore su ogni tomba».
Dopo le toccanti parole del
Presidente A.V.A. rivolte ai ra-
stribuiti agli scolari i fiori da porre sulle tombe spoglie. Anche
quest’anno i fiori sono stati gentilmente offerti dalla «Ditta Russo
– Piante e fiori».
Un particolare ringraziamento
alle maestre che hanno collaborato per la riuscita della manifestazione.
7a rassegna
«Alassio Cinema»
(continua a pagina 2)
CITTÀ DI ALASSIO
ASSESSORATO ALLA CULTURA
ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO - Floreat Alaxium
Il giorno lunedì 16 dicembre 2002 presso la Sede Sociale
di Via XX Settembre 7, Alassio
è convocata
L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
alle ore 20.30 in prima convocazione e
alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente; 2) Relazione finanziaria; 3) Varie ed eventuali.
Confidando nella massiccia partecipazione dei Soci, porgo i migliori saluti.
Il Presidente (Carlo Cavedini)
Sabato 16 novembre alle ore 21.00
presso l’Istituto Salesiano
per il ciclo di conferenze «Parliamo di...»
interverrà
Enzo Biagi
Ingresso libero.
Parcheggio gratuito per i partecipanti.
•••
Alassio, 5.10.02 - Da sin.: il sindaco Melgrati, Franzosi dell’APT e l’assessore
Monica Zioni nel momento di premiare Maurizio Nichetti. (FOTO SILVIO FASANO)
ARTICOLO A PAG. 9
Venerdì 22 novembre alle ore 18.30
al Cinema Ritz (g.c.)
la sensitiva Rosemary Altea
incontrerà il pubblico.
VOLONTARIATO IN PIAZZA
Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti.
15/12/2002 e 4/01/2003
2
«L'ALASSINO»
CONSIGLIO COMUNALE (segue dalla prima pagina)
LA R.S.A. ALASSINA (segue dalla prima pagina)
Consiglio di maggioranza. Replica di
stupendo che spazia da Capo
Mele alle colline soprastanti sino all’intera città e al mare, un
panorama incomparabile degno
delle migliori descrizioni fiabesche d’ogni tempo.
Alle strutture già presenti nel
«vecchio» Ospedale si sono sostituiti e aggiunti due nuovi complessi che daranno lustro e grande utilità agli anziani alassini, un reparto
di RSA (Residenza Sani1taria Assistenziale per anziani non autosufficienti - Legge 23-12-1994 n° 724) con
40 posti letto, in ampie e nuove camere a due o tre letti, con servizi e
attrezzature di pregevole scelta e
Melgrati: tutte stupidaggini… viene intanto approvato il primo punto (14 favorevoli - 7 astenuti).
L’interrogazione del cons. Testa al 20°
punto è volta a chiarire il motivo della
chiusura dell’ufficio di stato civile nei
giorni 24-25 settembre u.s.; risponde ancora il Sindaco affermando che ciò non
corrisponde al vero e che, data l’assenza
del personale addetto per malattia, era
operativo l’Ufficio Anagrafe con sportello
polifunzionale.
Sul punto 3 interviene il Consigliere
Fui, con una interrogazione sulle società
partecipate (Gesco Mare ecc.) definendole un peso a carico della collettività.
Risposta del Sindaco: Polemica sterile,
mi riservo di dare una risposta diretta
sull’argomento entro cinque giorni.
Il Vice Sindaco Aicardi ragguaglia circa
le variazioni alle previsioni di bilancio per
maggiori spese… dopo vari interventi e
repliche (il cons. Pellegrini ribadisce che
le Società partecipate sono un inutile carrozzone politico…) il Consiglio approva
con 14 voti a favore e 7 contrari.
Idem per il 4° punto.
In merito alla richiesta di procrastinare l’inizio dell’anno scolastico 2003/2004,
presentata dal gruppo «La Vespa» nell’ultimo consiglio comunale, il Sindaco informa che verrà dato corso all’inoltro della
proposta medesima previo coordinamento con gli altri Comuni della Riviera
interessati.
Intervento del Consigliere Tomagnini:
tempo perso, le regioni Piemonte e
Lombardia non aderiranno mai alla modifica dell’attuale calendario scolastico poiché andrebbe a scapito dei loro interessi
economici (settimane bianche durante le
feste Natalizie e Fine Anno).
Intervento del Consigliere Agostini:
creare in futuro un interscambio con le
predette Regioni montane istituendo le
«settimane azzurre» per attività in mare
(vela, ecc.). Il Consiglio approva all’unanimità (evento da segnare sul calendario!)
Sul punto 6, relaziona il Consigliere
Monica Zioni sul protocollo d’intesa con
la A.S.L. Savonese, circa l’utilizzo dell’immobile denominato «Poggio Fiorito»,
Albergo residenza per anziani. Non appena completata la ristrutturazione e la
messa a norma della palazzina adiacente
attualmente inutilizzata, verrà dato corso
al trasferimento degli ospiti e ivi rimarranno definitivamente. Il Consigliere Dr.
Vallega propone l’acquisto da parte del
Comune della struttura; risposta del
Cons. Zioni: la spesa risulterebbe insostenibile. Anche questo argomento viene
approvato all’unanimità.
Segue la richiesta di revoca (punti 7-8-910) inerenti quattro delibere approvate in
passato, per la costruzione del parcheggio
interrato in Piazza Stalla, progetto che non
ha avuto seguito in quanto bocciato dal
CO.RE.CO.; il Consiglio approva con 14 voti a favore mentre la minoranza si astiene.
Si passa a discutere il nuovo progetto
per un parcheggio pluripiano, da realizzarsi nella piazza medesima ad opera di
una società privata. Relaziona il Consigliere Giraldi con l’illustrazione del progetto; attualmente sono disponibili 86 posti auto, con il nuovo parcheggio, di due
piani interrati e due in elevazione, si passerebbe a 161 posti a rotazione, che verrebbero sfruttati dall’impresa costruttrice per anni 30 e 158 Box auto privati, che
la stessa gestirà per 99 anni. Tutta l’operazione a costo zero per il Comune.
Prende la parola il Consigliere Tomagnini con una appassionata arringa a difesa dell’ambiente, esortando inoltre
l’amministrazione a non «vendere» la
piazza in questione, essendo un bene di
tutti. Si prospettano soluzioni alternative, con un minor impatto ambientale e
con maggiori vantaggi per il Comune.
Il Consiglio approva la bozza di convenzione con 14 voti favorevoli e 6 contrari.
Segue da parte del Consigliere Giraldi
l’illustrazione del parcheggio aperto pluripiano, da realizzarsi in Via Neghelli,
adiacente alla scuola materna ed elementare, ad uso gratuito. La minoranza (interventi dei Consiglieri Testa e Fui) propone
di costruire detto parcheggio, sebbene
converrebbe dare la priorità a quelli in
centro, in altra zona (Via Canata) per non
creare disagio alle scuole menzionate.
Il progetto preliminare viene approvato con 13 voti favorevoli e 5 contrari.
Al 13° punto si discute ancora sulle
norme riguardanti il cambio di destinazione d’uso degli Alberghi e le relative
istanze per il riconoscimento di antieconomicità. Il Sindaco esce dall’aula e si
procede alla discussione, che termina
con l’approvazione delle modifiche e integrazione di precedenti delibere. (voti a
favore 13, contrari 6).
Giunti all’ultimo argomento, il Sindaco
invita i Consiglieri Aicardi, Salvo, Schivo
e Zioni, come egli stesso fa, a lasciare l’aula, essendo tutti parti in causa per istanze
presentate da famigliari o parenti dei medesimi, atte ad ottenere autorizzazioni ad
ampliare o costruire immobili. Il Consigliere Fui dichiara che anche i componenti la minoranza abbandonano l’aula
quindi, venendo a mancare il numero legale, la discussione non può aver luogo e
la seduta si chiude.
che sta già verificandosi.
Noi riteniamo nostro preciso dovere di
rivolgere un accorato appello a tutti coloro che ci governano, perché quanto sopra denunciato non solo abbia a cessare
immediatamente, ma anche perché vengano adottati i provvedimenti necessari
per mettere fine a tale scempio affinché si
ritorni ad avere le migliori strutture alberghiere, che hanno sempre dato lustro
al paese e pane ai suoi abitanti.
Le istituzioni, a tutti i livelli, si attivino,
anche attraverso aiuti finanziari, incoraggiando le giovani generazioni che, tra l’altro, dall’illustre Istituto Alberghiero alassino hanno tratto competenze specifiche
in materia.
Solo così Alassio dopo un passato fulgido di storia e di memorie, potrà ritornare turisticamente in auge come merita.
A.V.A.
Invito a teatro: «Approfittatene»
Novità per il teatro ad Alassio. È stato
presentato da poco il nuovo cartellone ricco di spettacoli di primo piano. Ma la novità sta negli abbonamenti, veramente a
prezzi concorrenziali. Per i sette spettacoli che fanno parte di «Invito a teatro», la rassegna alassina, i prezzi per assistere a tutti gli spettacoli in platea sarà di 90 euro invece dei 120 previsti per i non residenti.
Per la tribuna l’abbonamento sarà di 70 euro contro i 100 per i non residenti. Per i ragazzi fino ai 18 anni e per gli over 60 residenti, l’abbonamento sarà di 50 euro invece di 80 per i non residenti. Altra novità è
che a fruire di questi prezzi agevolati potranno essere anche comuni limitrofi e
quelli che fanno parte della Comunità
Montana Ingauna. Ma ecco gli appunta-
menti della rassegna: 30 novembre «Sior
Todero Brontolon» di Goldoni, con Eros
Pagni e Ivana Monti; 11 dicembre «Un marito ideale» con Debora Caprioglio; 13 gennaio «È molto meglio in due» con
Gianfranco Januzzo, Paola Quattrini e
Lorenza Mario; 30 gennaio «Sul lago dorato» con Nando Gazzolo e Isa Barzizza; 22
febbraio «Vite private» con Giuseppe
Pambieri, Lia Tanzi e Micol Pambieri; 4
marzo «Promesse promesse» con Gianluca
Guidi e Maria Laura Baccarini. La rassegna
si chiuderà il 16 aprile con «The pretty woman story» dove saliranno sul palco
Manuela Arcuri e Paolo Calissano.
Prevendite e abbonamenti abituali.
Barbara Testa
CONSULTA LIGURE
rande, giardini accoglienti e persino una zona esterna alberata in cui
sarà possibile, in assoluta tranquillità, dedicarsi agevolmente al giardinaggio.
Per concludere si tratta di un
«fiore all’occhiello» nel complesso
sanitario della città che vorrebbe,
con l’occasione, riavere qualche
cosa di quanto è stato trasferito
«provvisoriamente» altrove (per i
necessari lavori di ripristino), ma
che si teme si cercherà di tenere
lontani, un lavoro sulla cui munificenza (di cui hanno già parlato diffusamente in questi giorni i quotidiani) resta solo una targa-ricordo
Camera doppia.
Camera singola.
Il Consiglio Generale si è riunito domenica 20 ottobre u.s. a
Genova nella sala delle conferenze della Società Ligure di Storia Patria nello storico Palazzo
Ducale ospite dell’Associazione
«A COMPAGNA»
L’importante convegno è stato aperto con il saluto del Dott.
Casareto Presidente de «A Compagna» e del prof. Dino Puncuh
della Società di Storia Patria, il
quale ha dato il benvenuto, rilevando come la società quest’anno compia 146 anni ed è stata la
prima in Italia nata «libera» e non
per decreto dello Stato. Il dott.
Casareto porta ai convenuti i saluti del Presidente della Regione
Liguria, dott. Biasotti, del
Sindaco di Genova dott. Pericu e
rileva che siamo nella casa dov’è
nata Genova. Viene data la parola al dott. Marco Fontana del
Ministero per gli Italiani all’estero che porta i saluti del ministro
Tremaglia.
Il dott. Fontana rileva come
moltissimi sono gli Italiani emigrati, fra i quali molti Liguri che
ancora oggi sono orgogliosi della loro origine ed indica nel suo
ministero lo strumento più valido per tenere e rafforzare i legami con tutti, auspica che le città
della Liguria, quelle maggiormente interessate, organizzino
la festa dell’emigrante che ha come data l’8 agosto: «È un modo
per allacciare o stringere rapporti con il mondo e anche un
modo per diffondere la nostra
cultura, i vini ed i cibi.»
Il Presidente della Consulta
Avv. Carosini ed altri intervenuti hanno rilevato che parecchie
importanti Associazioni non
partecipano con costanza alle
riunioni della Consulta stessa; la
Liguria è lunga e a volte è disagevole recarsi nelle varie città,
«ma è un sacrificio sopportabile»; in ogni caso i membri della
Giunta sono disposti a recarsi in
visita alle Associazioni che in
ambito locale sono molto attive.
Iniziative importanti sono state confermate, quali il XXXVII
LAURO D’ORO – Premio regionale di poesia dialettale ed il
1° premio letterario in vernacolo «ARREGORDANDO PETRUCCI» indetti dal Circolo Mario
Cappello e «A Compagna» con il
patrocinio della Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova.
Per informazioni rivolgersi
presso la Segreteria del Premio:
Tel/fax 010-2469925-Genova oppure presso l’A.V.A. di
Alassio.
Confermato il 2° Festival «SAN
GIORGIO» della canzone dialettale Ligure nei giorni 7 e 8 febbraio 2003 presso il teatro «Don
Pelle» a San Giorgio d’Albenga - il
regolamento è a disposizione
anche presso la Sede dell’A.V.A.
Verrà dato alle stampe, appena possibile, il 6° volume del
Dizionario Bibliografico dei Liguri che comprende le voci da
Devoto a Doria. La pubblicazione è prevista per Dicembre p.v.
Sempre per il DBL tutti auspicano che la Regione stanzi dei
fondi certi, con un’apposita legge, per poter proseguire l’opera, molto richiesta da studiosi
italiani ed esteri. Si prevede che
saranno circa 20 volumi e sarà
la prima opera in Italia di questo genere stampata da una
Regione. Vi sono richieste per
la ristampa dei primi volumi ormai esauriti.
Alle 12,30 la riunione si conclude con l’appuntamento per
domenica 24 novembre p.v. a
Savona.
c.c.
SODDISFACENTE SONDAGGIO
SUL SERVIZIO DI NETTEZZA URBANA
Palestra
per attività
motoria.
TRASFORMAZIONE ALBERGHI (segue dalla prima pagina)
to comporti danni alla comunità alassina
e scadimento dell’immagine stessa di questo nostro paese.
Non è possibile sostenere - come qualche personaggio istituzionale ha dichiarato al «Secolo XIX» - che ognuno è libero
di fare in casa propria ciò che più gli conviene.
Se così fosse ci troveremmo veramente in una «giungla» ove l’interesse privato
prevaricherebbe quello della collettività.
La nostra Alassio non può vivere turisticamente solo sull’apporto di chi acquista seconde case, creando di fatto una
evidente crisi, della quale resterebbe vittima la cittadinanza e soprattutto la sua
parte più debole.
Lo stesso discorso deve valere anche
per la trasformazione di unità immobiliari da esercizio pubblico in autorimesse.
Non è il caso di indicare ubicazioni in ciò
Martedì 19 Novembre 2002
utilità. La grande «novità» originalissima inserita in questo complesso ospedaliero cittadino è il reparto che è stato definito con felice intuizione del nome «L’asilo del nonno» assai accogliente, moderno, capace, tutto nuovo e con attrezzature modernissime che intendono
ospitare gli anziani alassini non come ricovero o puro ospizio, ma come centro medico assistenziale.
Il tutto in un complesso signorile che annovera con la rinnovata
impiantistica, saloni TV, sale di lettura e di svago, palestre apposite
per attività motoria e cura e per
esercizi fisici adatti, sala bar, ve-
dedicata al donatore (e perché non
dirlo, a questo punto?) il Sig.
Giuseppe Crespi di Milano, un
ospite per tanti anni affezionato di
Alassio, cui va associato in particolare il nome di una nostra concittadina (possiamo citarlo, anche
se lei non vuole?), la Signora
Marisa Briozzo che a nome dei donatori ha seguito costantemente
sin dall’inizio il corso dei lavori di
ristrutturazione. Alla famiglia
Crespi e a lei vada, a nome di tutti
gli Alassini, il compiacimento
dell’Associazione Vecchia Alassio.
A.V.A.
GARLENDA
Castello Costa del Carretto
27 ottobre - 8 dicembre 2002
Mostra di calendari liguri
Alassio è un paese pulito; cittadini e turisti sono contenti del servizio fornito dalla ditta Ponticelli
sia per quanto riguarda lo spazzamento e il lavaggio delle strade
che la raccolta. Sono i dati emersi
dall’indagine sul servizio di Igiene
Ambientale del Comune effettuato
da Datamedia Ricerche nel mese
di agosto su richiesta della ditta
Ponticelli, che si occupa del servizio di nettezza urbana ad Alassio.
Nell’indagine, presentata a settembre durante una conferenza
stampa, si legge che l’84,8% dei cittadini si dice soddisfatto della frequenza della raccolta dei rifiuti,
mentre il 75,8 è contento degli orari. Gli intervistati sono stati in tutto 750 di cui 400 erano residenti,
200 non residenti ma abitanti in seconde case, e 150 titolari di
Imprese cioè aziende di servizi e
negozi ad Alassio. Positivi i dati resi noti anche se è emersa la necessità, da parte delle imprese contattate, di una maggiore informazione sulla modalità della raccolta
differenziata. «Ci sono ancora margini di miglioramento» ha detto il
responsabile della Ponticelli presente durante la conferenza stampa «L’impegno rimane alto – prosegue – per venire incontro ai bi-
sogni della popolazione.». Diversi i
punti toccati nell’indagine, partendo dagli orari della raccolta fino al
lavaggio delle strade. Su questo ultimo punto si sono detti soddisfatti del servizio il 76,7% degli intervistati per quanto riguarda l’efficienza della pulizia. Nell’inchiesta
poi, è stato paragonato il livello
medio di pulizia di Alassio con
quello dei comuni limitrofi. Il
35,5% dei residenti e il 43,3% delle
imprese trovano il servizio migliore contro un 13% dei residenti e
l’11,3% delle imprese che trovano
il servizio peggiore ad Alassio rispetto ai comuni vicini. Per quanto riguarda invece i non residenti è
stato chiesto di fare un paragone
con il proprio comune di residenza. Il 37,5% non ha notato differenze, il 36,5 ha trovato il servizio migliore mentre un 22 per cento ha
trovato il servizio offerto ad
Alassio peggiore di quello del proprio Comune. Certamente la pulizia di una cittadina è il miglior biglietto da visita soprattutto per i
turisti che la visitano anche solo
per un giorno. E dalla ricerca effettuata ad agosto sembra proprio
che Alassio fornisca un ottimo biglietto da visita.
Barbara Testa
6a EDIZIONE
•••
«Civiltà dell’ulivu»
Mostra d’arte contemporanea
a cura del circolo «Amici dell’Arte»
AVVISO
Per evitare disguidi con le Poste
si prega di comunicare eventuali
variazioni di indirizzo o numero civico.
Grazie
A.V.A.
Martedì 19 Novembre 2002
La fiera di Sant’Ambrogio
Dall’anno scorso l’antica fiera
di sant’Ambrogio ha ripreso in
maniera più contenuta il suo posto nel calendario fieristico regionale e per quest’anno certamente essa avrà una più larga
partecipazione. Delle tre annuali
fiere di Alassio (una quarta se ne
era aggiunta nell’Ottocento, il 15
ottobre, ma era durata poco tempo), quella del 7 dicembre legata
alla festa del Santo Patrono era la
più antica ed importante sotto
l’aspetto commerciale. Un quindici giorni innanzi appariva sulle
cantonate l’avviso che per il 7 dicembre si sarebbe tenuta la «tradizionale fiera di Sant’Ambrogio». Dei ricordi della mia infanzia, quello della fiera di Sant’Ambrogio è uno dei più scolpiti nella memoria. Lungo l’allora Via
Genova, «derré ai miaie», lungo le
case e i muri degli orti, veniva tesa una lunga corda dove venivano legati cavalli, muli e asini.
Nell’esiguo spazio tra l’uno e l’altro dovevo passare, cauto e pauroso per imboccare l’uscio della
casa di mio nonno! Lungo la Via
Torino, legate agli annosi tronchi
dei lecci, vacche, buoi, capre e
qualche pecora e nel silenzio della strada se ne udivano i muggiti
e i belati. Sulla Piazza Sant’Ambrogio lungo il muro della Parrocchia, era distesa per terra la
produzione artigianale dei magnin, i calderai canavesani. Pentole, casseruole, secchi, padelle,
testi per la farinata in lucente rame. Si distinguevano dal colore le
lumerette, le classiche lucernette
fiorentine a tre o a quattro becchi. Nella Via Gerolamo Gastaldi
ora Via Milite Ignoto, sostavano i
venditori di scarpe d’ogni genere. Dai chiodati scarponi dei contadini, agli stivaletti, alle polacche, alle scarpe da festa, a quelle
brillanti in vernice. Le scarpe da
donna erano assai più numerose
e varie per foggia, colore e fattura. Scarpe con tacco basso, mezzo tacco, tacco alto, pianelle in
velluto nero con suola di corda e
zoccoli di legno. La Piazza del
Commercio era riservata alle attrazioni. I cantastorie con i loro
cartelloni illustrativi celebravano recenti fatti tratti dalla cronaca giudiziaria, da catastrofi,
dell’affondamento di transatlantici, della cattura di superstiti briganti. Il montanaro della Savoia
faceva danzare l’orso legato ad
una robusta catena. Un malinconico ronzino, sollecitato dal suo
padrone, battendo lo zoccolo
per terra, contava. Gli imbonitori
reclamizzano l’unguento di grasso di marmotta contro i dolori
reumatici, un callifugo miracoloso, un prodigioso linimento contro i geloni. Lungo le attuali vie
XX Settembre e Vittorio Veneto
banchi di tessuti, di stoffe e drapperie. Merci di fili di cotone, lane,
di bottoni, nastri e fettucce, aghi
e ditali. Non mancavano le bancarelle di libri degli ambulanti di
Pontremoli. Una assortita letteratura dai Reali di Francia,
Bertoldo e Bertoldino ai romanzi
di Carolina Invernizzi. Quelli di
statuine di gesso delle fabbriche
Festa
dell’Olio
Anche quest’anno, nei giorni
sabato 7 e domenica 8 dicembre, si svolgerà presso il Frantoio Armato la tradizionale
«Festa dell’Olio Nuovo».
Sarà un incontro simpatico
allietato dalla musica di suonatori alassini doc.
Amici e clienti potranno degustare, oltre all’olio, gli squisiti prodotti preparati con cura e
con amore.
In un ambiente sano, i giovani avranno l’occasione di riscoprire antichi sapori e i non
più giovani ritroveranno con
dolce nostalgia le usanze di
quel mondo contadino che non
deve morire, perché tanto ci ha
lasciato in cultura e umanità.
3
«L'ALASSINO»
di Lucca. Dei coltellinai, degli intagliatori di cucchiai, forchette e
mestoli di legno, scesi dalle valli
del Cadore. Sulla Via Verdi, di
fronte all’Ospedale vi esponevano i venditori di finimenti per gli
animali da sella e da tiro, dei ba-
balia e forcine per i capelli, altri
ancora il prossimo calendario, il
Chiaravalle di Genova e il Barbanera di Foligno messi in evidenza
sul cappello. Un intero giorno di
intenso traffico di accalcarsi di
folla che si spingeva e si urtava,
che contrattava e tirava sul prezzo richiesto o reclamava sul peso
o la misura. Il pomeriggio passava in un baleno.
Fiera S. Ambrogio anni ‘30. (FOTO ARCHIVIO A.V.A.)
sti per muli e asini. Il vivaista
Gambetta di Pietra Ligure con gli
alberelli da frutto e vitigni da porre a dimora. Sullo stesso spiazzo
si trovavano gli arnesi agricoli:
zappe, vanghe, rastrelli, badili,
asce, piccozze, forbici da potare,
falci ed aratri. Non mancavano i
rivenditori di formaggi, salami,
granaglie, legumi: fagioli secchi
nostrani, di Odessa, di Nanchino,
fagiolane, lenticchie, ceci, piselli
spaccati, acciughe e aringhe salate, baccalà, stoccafisso e bielli.
Appresso i banchi delle sementi,
segnalati dalla sgargiante copertura di tela rossa che scendeva fino a terra. I semi degli ortaggi erano posti in sacchetti di tela bianca ed erano venduti ad once con
l’apposito misurino. I piselli, le fave e i fagioli ad etti e a chili. Sulla
stessa direzione si trovavano i
venditori delle batterie da cucina. Pignatte, casseruole, tegami
di terracotta, piatti, vasellame
del grande negozio dei Nicolini in
Albenga o dei conterranei delle
Albisole, che per l’approssimarsi
del Natale mettevano in mostra i
santi del Presepio, le ingenue statuine modellate nella creta e dipinte a vivaci colori. Nell’assortita gamma di piatti fondi e piani, di
tazze e chicchere e zuppiere di
produzione artigianale si passava a quella industriale dei noti
marchi di una Richard-Ginori, Bavaria ed altre pregevoli fabbriche
di stoviglie nazionali ed estere.
Tutta quanta la merce che costituiva la fiera era trasportata a
mezzo di carri di ogni tipo, trainati da cavalli e muli allogati nel
grande stallaggio dell’Albergo
Centrale. C’erano poveri, poveri
sciancati, mutilati di ambo le
gambe su di un carrettino tirato
da un cane, ciechi e pseudi ciechi, taluni che mettevano in mostra le gambe piagate, altri con i
pianeti della fortuna che il pappagallo tirava col becco dal cassettino. Altri offrivano spilli da
U pigernò u va che u tron sou scüra…
L’umbra, mentre che u su u se ne va zü,
a cora da Madonna e, pe a cianüra,
a se destriga man-a-man de ciü:
a l’è za ‘n-t-e l’arena, e ti diresci
ch’a serche a lüna pe fo ciaru ai pesci…
I vernacoli versi di Mario Richero, Richin, chiudono bellamente ün giurnu de fera in autentica poesia.
Antichissima la consuetudine
delle fiere e dei mercati. Quando
per l’uomo, dapprima pastore e
poi agricoltore nacque la necessità di scambiare i prodotti, ebbe inizio il commercio. Dall’Agorà dei Greci, che si svolgeva nei
giorni di pubbliche festività, alle
fiere e mercati dell’antica Roma,
a quelle e quelli del medioevo.
Sul monte Varatella che sovrasta Toirano, presso l’Abbazia di
S. Pietro si svolgevano fiere e
mercati partecipati dalle popolazioni rivierasche e da quelle
montane. Celebri le fiere di
Capua, Civitavecchia, Ancona. A
Milano la fiera dei santi Gervasio
e Protasio durava quattordici
giorni. In Francia celebre quella
di Saint Denis a Parigi. In tempi
più moderni le fiere vennero in
parte sostituite dai mercati mensili e da quelli settimanali. Da alcune fiere che si svolgevano
all’insegna delle specializzazioni nascono nel XIX secolo le
grandi esposizioni nazionali e internazionali di Parigi, Sidney,
Torino, Milano, Genova. Oggi sono diventate tradizione la Fiera
del Levante a Bari, quella della
Nautica a Genova e quella
dell’industria a Torino. La nostra di S. Ambrogio ripristinata
conserva la caratteristica di fiera paesana, elemento importante nelle celebrazioni in onore del
nostro antico Patrono, Sant’Ambrogio Vescovo di Milano.
Antonio Carossino
L’Agenzia Alptur Viaggi, di Albenga,
con il CTA Centro Turistico ACLI
Organizzano: Pellegrinaggio
a
PADRE PIO Santo
Sostando a Pietrelcina, S. Giovanni Rotondo,
Isola Gran Sasso d’Italia, San Gabriele dell’Addolorata,
Lucca Santa Gemma Galgani.
Da lunedì 16 a giovedì 19 dicembre 2002
PREZZO SPECIALE ACLI
€ 310,00 minimo 40 partecipanti
Iscrizioni entro il 30 novembre presso: Diacono Ferrari
GianCarlo 329 2266059 e Agenzia ALPTUR 0182 50620
CRONACA DI ANDATE: MESE DI NOVEMBRE 2002
SOGNI E INCUBI AUTUNNALI
Sto scrivendo queste note da
Andate alla sera della vigilia di
Ognissanti, quindi, quando le leggerete, probabilmente tutto sarà già
stato chiarito, con tante scuse per
tutti, e ogni cosa procederà liscia.
Ma in questi giorni c’è un po’ di bailamme nel Comune di Andate a causa di una certa indagine sulle trasformazioni degli alberghi in seconde case. Niente di grave, intendiamoci, niente che assomigli al gioco
delle tre carte praticato negli atri
delle stazioni della metropolitana;
c’è soltanto da chiarire qualcosina
e nulla più. Ma abbiamo superato
tempeste di più grande entità, senza paura e a muso duro (nel vostro
antico dialetto ligure si direbbe
pressappoco: con la faccia come il
muro d’appoggio nello sport del
pallone elastico. Ma nel vostro vernacolo la locuzione è più breve ed
efficace). Questa sera è la vigilia di
Ognissanti, una grande ed antica festa cattolica, che da qualche anno,
senza motivazione, senza necessità
è stata soppiantata (specialmente
da parte dei più giovani) dalla cosiddetta festa di Halloween, trapiantata o meglio rubata proditoriamente al folklore statunitense.
Ed è come se io venissi a casa vo-
stra, rubassi una foto di un vostro
antenato, e poi andassi in giro a dire che è mio nonno. Cosa che solo
uno stupido o un essere privo di
fantasia, di radici umane e di un decente passato potrebbe fare. Come
in realtà avviene. Ma passiamo oltre. Mi hanno raccontato una cosa
alla quale io non credo assolutamente, che ritengo priva di ogni fondamento, e che però, da alcune notti costituisce il mio incubo preferito, anche se, a cena, mi astengo dai
formaggi pesanti o fermentati. «Mi
hanno voluto dire» che qualche
mente suprema ha in animo di trasformare la bella e verde piazza Rimessa in un blocco di cemento per
lo più sotterraneo dove situare decine e decine di box-auto (E daje!). E
per fare ciò si procederebbe (ma
non è vero, fa tutto parte del mio incubo) al taglio completo di tutte le
piante e gli alberi ivi esistenti. Poi
magari qualcuno mi verrà a dire che
le piante decennali possono essere
sradicate e trapiantate altrove, come se fossero mobili del salotto o
automobili – in questo caso potremmo chiamarle auto-piante.
Beh, se permettete, a questo punto io direi, anzi dico: Basta! A parte
il fatto che, se andassimo a scarta-
bellare in qualche archivio, potremmo magari trovare che piazza
Rimessa ha qualche vincolo ambientale (non si sa mai!), io chiedo a
tutte le Associazioni paesaggistiche, ambientaliste, verdi, gialle o
arancioni, di farsi vive, di aprire bene gli occhi e le orecchie e di non
permettere che la gruvierizzazione
del sottosuolo e l’eliminazione del
verde pubblico e privato continui in
questo paese già benedetto dalla
natura. Bisogna piantare degli alberi, non eliminarne. Neanche uno,
neanche mezzo.
E già che ci siamo, sono contento
che il Sindaco Megagalattico dica
che lui non vuole eliminare gli alberghi. Sarei più contento se lui dicesse che vorrebbe vederne sorgere dei nuovi, con nuovi e giovani
proprietari, con nuova linfa per il
paese con nuove prospettive per il
turismo. Magari ci pensino un poco
i nostri rappresentanti amministrativi. Al fatto che non basta non andare indietro. Bisogna andare avanti. Ma non sottoterra. Buchi o non
buchi, box o non box, o rustici che
diventano palazzi tipo grattacielo
Pirelli.
Grazie.
Luca Caravella
SERATE CULTURALI ALLA SOMS DI ALASSIO
Si allunga la collana delle splendide «perle» rappresentate dalle serate culturali tenute nella sede della Soc. Operaia di Mutuo Soccorso
di Alassio. Questa volta la conferenza è stata condotta egregiamente il 18 ottobre u.s. da due giovanissimi medici alassini, il dott. Francesco Bogliolo e il dott. Francesco
Torre sul tema: «Prevenzione in
Medicina: ruolo del medico e del paziente». Folto il pubblico presente,
attentissimo e interessato. Il dott.
Bogliolo ha parlato della prevenzione in generale e di quella dal punto
di vista oncologico, soffermandosi
in particolar modo sul tumore della
mammella e sulla prostata, con numerosi esempi esplicativi. Il dott.
Torre ha proseguito, trattando della necessaria prevenzione in epatopatia ed ha enumerato i vari tipi di
«attacchi». I due illustri medici hanno voluto dimostrare che quando il
medico ed il paziente riescono a lavorare bene insieme di anticipo e
sulla stessa strada, saranno spesso
vincenti per ridurre le cause di malattia, per eseguire precocemente
le diagnosi necessarie, per preveni-
re, infine, le stesse complicanze delle malattie e della terapia. Due giovani medici alassini che onorano la
nostra città e la nostra gente e che
hanno seguito la virtù e l’esempio
dei loro genitori e dei loro «vecchi».
Hanno fatto da degna «corona» alla
serata il presidente, Geom. Enzo
Barbera, l’Assessore alla Sanità,
dott. Loretta Zavaroni e molte personalità del paese. Uno splendido
rinfresco ha completato la riuscitissima manifestazione culturale.
T.S.
UNITRE ALASSIO - XXI^ PROLUSIONE
Nell’ampio e sontuoso salone
della civica biblioteca R. Deaglio si
sono ufficialmente riaperte le porte
(per la XXI ^ volta) dei «Corsi
dell’Università delle tre età» di
Alassio, con la prolusione accademica attesissima, tenuta dalla
Ch.ma prof. di Biologia dell’Ateneo
genovese dott. Emilia Fugassa
Orunesu, alassina di origine, sul tema di scottante attualità: «Strategie
riproduttive nel mondo animale».
Hanno introdotto la «giornata» festosa la Presidente Unitre, Sig.ra
LAUREA
Il giorno 1 ottobre la nostra concittadina Luciana Radici ha conseguito, presso l’Accademia delle
Belle Arti di Genova, Ligustica, la
laurea nel corso di Pittura, con la
brillante votazione di 110 e lode.
Alla presenza dei relatori Prof.
Piero Terrone e Prof.ssa Sabrina
Marzagalli la neo laureata ha discusso la tesi concernente pensieri,
parole, artiste, azioni performance,
fotografie, sculture, installazioni,
disegni, dipinti, gioia, dolore, vita,
arte, della condizione della donna
nell’arte contemporanea dagli anni
settanta ad oggi. Immaginiamo la felicità di papà e mamma e ci uniamo
a loro per formulare alla Dott.ssa
Luciana i più sinceri auguri per un
futuro pregno di soddisfazioni e per
un proficuo lavoro che sicuramente darà risultati altamente positivi.
Elena Dotti, l’Assessore alla Cultura
dott. Monica Zioni, anche a nome
del Sig. Sindaco e il prof. Tommaso
Schivo che per la ventunesima volta ha presentato l’oratore ufficiale
di turno, ricordando anche i meriti
paterni della dottoressa Emilia, il
prof. Arrigo, un compianto e mai dimenticato grande alassino. La conferenza, dotta e chiarissima, ha entusiasmato gli uditori che hanno
affollato il salone e che si sono compiaciuti anche per il gruppo «trainante» del Consiglio di questa isti-
tuzione culturale alassina che ha
creato notevole e unanime interesse ed ha raggiunto ormai un alto livello di attenzione e di presenze,
anche da parte di numerosi iscritti
provenienti dalle città viciniori.
I 26 Corsi dell’anno accademico
2002/2003 si sono iniziati regolarmente, ancora nella sede di Via IV
Novembre 2, gentilmente concessa
dai Padri Cappuccini e in particolare da Padre Ugolino, che ringraziamo anche da queste colonne.
Direz. Unitre-Alassio
Concerto di musica classica
A conclusione rassegna «La via dell’arte»
Sabato 2 novembre u.s., presso l’ex Chiesa Anglicana, a conclusione della rassegna d’Arte
Moderna, denominata «La via
dell’arte», è stato offerto al numeroso pubblico presente un
Concerto di musica classica. Alla
serata hanno partecipato il tenore Andrea Elena, nella doppia veste di cantante e presentatore, il
giovane baritono Mattia Pelosi,
che ha dimostrato ulteriormente
di possedere concreti requisiti
per una promettente carriera
operistica. Il soprano Anna
Maria Ottazzi ha sostituito brillantemente e con amichevole disponibilità l’indisposta Melissa
Briozzo. Al pianoforte la giovane
e valente Anita Frumento, oltre
ad aver accompagnato con valido sostegno i cantanti, ha eseguito pregevolmente un brano di
Beethoven. L’esibizione di Irene
Ciravegna ed Heera Carola, in un
brano originale da loro ideato,
ha suscitato l’entusiasmo di tutti i presenti. Davvero una bella
serata! Grazie quindi alla disponibilità dell’Assessorato alla
Cultura, nella persona della Dott.
Monica Zioni. Le realtà artistiche
territoriali ci sono, eccome: un
plauso a chi, tenendole in considerazione, permette loro di essere apprezzate nel modo migliore. Un particolare ringraziamento al Sig. Pischedda ed al Sig.
Filippo Molinari per l’ottima organizzazione.
ROMA prima di Natale
25 ANNI DI MUSICA, CULTURA, INFORMAZIONE E SPORT
Organizzata dal CTA di Albenga in collaborazione con Agenzia Alptur
BUON COMPLEANNO RADIO ONDA LIGURE
Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre 2002
Il prezzo è di € 230
Acconto € 100 all’iscrizione
Per informazioni ed iscrizioni (entro il 30 novembre)
Tel. 0182 644822 - 0182 50620 - Cell. 329 2266059
Compie 25 anni l’emittente ingauna, che dal 1977 trasmette da
Albenga prima per il comprensorio e poi in tutto il Ponente ligure,
da Savona e Sanremo, fino a
Millesimo e al basso Piemonte
(Garessio e Ormea).
La società che fondò l’emittente era una Spa specializzata nella
vendita di moto d’acqua con marchio «Onda Ligure», questa la curiosa origine del nome dell’ormai
unica radio di Albenga ancora attiva.
In tutti questi anni Radio Onda
Ligure è rimasta sempre fedele alla sua natura di radio locale, legata alla realtà sociale, sportiva e
culturale del territorio e di radio
(continua a pagina 11)
4
«L'ALASSINO»
Lettere del pubblico
L’ACQUA
UN BENE PREZIOSO:
CONSUMATENE DI PIÙ
A volte viene da sorridere, a
volte da arrabbiarsi, a volte da
domandarsi in quale mondo zeppo di contraddizioni stiamo vivendo. Da più parti, da varie fonti, veniamo quasi giornalmente
allertati sulla necessità di usare
l’acqua potabile con parsimonia
e rispetto. Ci dicono che non è
un bene inesauribile, che i consumi domestici aumentano a dismisura, che ne sprechiamo
quantità esorbitanti che, in alcune realtà del Pianeta, le guerre
dei prossimi decenni si combatteranno proprio per il possesso
delle fonti di approvvigionamento idrico che diventeranno sempre più preziose. Nella nostra
realtà locale, quando le piogge si
fanno più avare del consueto,
sentiamo parlare del cuneo salino che si starebbe pericolosamente infiltrando tra la falda del
Centa che alimenta i nostri acquedotti. E noi che facciamo?
Semplice, incentiviamo al consumo; sì, proprio così, incentiviamo al consumo. Vogliamo riportarvi, in calce a queste amare riflessioni sulle contraddizioni del
nostro mondo, incentivate dai
nostri amministratori-gestori,
un riepilogo di una bolletta della
SCA, fresca fresca, nella quale risulta che l’utente, a fronte di un
consumo effettivo di 4 metri cubi in tre mesi, ne pagherà 30 (!!!)
perché questo è il minimo impegnato. Cosa ne consegue? Che se
l’utente è «fesso», cioè responsabile, onesto, previdente continuerà a consumarne il necessario, fosse anche un metro cubo al
trimestre; ma se è furbo, cioè
menefreghista, opportunista,
qualunquista ne consumerà
trenta, anzi ne sprecherà trenta,
perché comunque li paga ugualmente. Complimenti vivissimi a
chi ha partorito la bella pensata
di aumentare, pressoché indiscriminatamente, il minimo impegnato, infischiandosene dei
problemi ecologici e ipotecando
il futuro dei suoi e dei nostri figli.
Ben vengano persone così lungimiranti. Ne vorremmo di più.
Con loro il domani non potrà essere che roseo!!!
Mimmo Ottonello
Martedì 19 Novembre 2002
riceviamo e pubblichiamo
(le lettere anonime non vengono pubblicate)
SU RICHIESTA, RICEVIAMO
E PUBBLICHIAMO
Società di Mutuo Soccorso
«Fratellanza» di Moglio
Ill.mo Sig. SINDACO
del COMUNE DI
17021 ALASSIO
La Soc. di Mutuo Soccorso di
Moglio, in considerazione dei gravi problemi che riguardano l’attuale parziale chiusura dell’ufficio postale e delle conseguenze
che si prospettano sulla sua eventuale chiusura, ha cercato di far
proprie le problematiche riguardanti l’ufficio in questione.
Dalla Stampa abbiamo appreso
sia delle lagnanze che degli aspetti più positivi che prevedono
un’eventuale soluzione e da parte
nostra vogliamo contribuire proponendo una PETIZIONE POPOLARE che portiamo alla sua conoscenza per le determinazioni e le
possibili soluzioni, onde evitare
le conseguenze che gravano prin-
cipalmente sulla popolazione anziana.
Non vorremmo che una peculiarità non comune a tanti paesini
e frazioni, che vive dal lontano
1890, che per oltre un secolo ha
sempre fatto affidamento sul servizio postale, venisse a cessare.
Sappiamo di una possibile convenzione con le Poste Italiane
S.p.A., speriamo fortemente che
questa nostra iniziativa possa
contribuire alla soluzione del caso con la speranza che l’allarme
«UFFICIO POSTALE» rientri al più
presto.
Cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti, certi di un Suo
sollecito riscontro.
Il Presidente
Filippo Airaldi
Alassio 21-10-2002
Allegata: Petizione Popolare
(firme n° 341 )
•••
AL SIG. SINDACO del COMUNE DI
ALASSIO
PETIZIONE POPOLARE
Gli abitanti della frazione Moglio,
allarmati riguardo al rischio di chiusura dell’Ufficio Postale, si rivolgono alla S.V. al fine di ottenere un
contributo da parte di codesto
Comune per il mantenimento dei
servizi postali di rilevante importanza per la popolazione. I cittadini
chiedono pertanto di lavorare ad
ipotesi che portino alla razionalizzazione del lavoro ma nel contempo salvaguardino con tale intervento la parte sociale. Le proposte che
ci permettiamo di segnalare riguardano:
1. Creazione di uno sportello periferico per le pratiche e certificazioni comunali;
2. Vendita buoni mensa scolastici;
3. Spostamento della biblioteca
della frazione nell’atrio dell’ufficio
postale in modo da non aggravare
le spese comunali per la locazione
dei locali della stessa.
Questi suggerimenti potrebbero essere valutati e trattati con la
società Poste Italiane S.p.A come
già avvenuto in situazioni analoghe sul territorio ligure.
È per questo che i MOGLIESI sottoscrivono questa petizione:
COGNOME E NOME
FIRMA
CAMPO N…
ALLA RICERCA
DELLA RIVIERA
Nel numero ferragostano de
«L’alassino» viene attribuito ampio risalto all’iniziativa di alcuni
sindaci del ponente ligure di rivendicare, in via esclusiva, l’utilizzo della denominazione di
«Riviera» per contraddistinguere il tratto costiero dell’occidente ligure.
L’istanza, nobile nell’intento e
lungimirante nelle aspettative
di ritorno economico- commerciale è connotata, tuttavia, da
ampi margini d’incertezza in
termini di concreta realizzabilità.
Non vi è dubbio che il termine
geografico «riviera» alla pari con
l’omologo «costiera» si sia prestato, nel corso degli anni, a denotare località aventi caratteristiche oroidrografiche anche
profondamente diverse tra loro, tuttavia, il punto focale della
questione si ritiene non possa
esser semplicisticamente individuato nell’utilizzo improprio
della denominazione da parte
degli abitanti di altri litorali del
territorio nazionale, bensì nella
necessità di attribuire connotati di originalità, esclusività e pe-
culiarità all’aggettivazione «ligure».
Il fine tentativo di un recupero, nel lungo periodo, delle irrinunciabili tradizioni di turismo
elitario che hanno contraddistinto nel secondo dopoguerra
l’occidente della Regione deve
costituire lo strumento per fugare il malcelato timore di un riduttivo accostamento ad altre
località dal passato meno blasonato.
La «levata di scudi» a difesa
del baluardo rivierasco dovrà,
piuttosto, trasformarsi nella individuazione di eventi e manifestazioni che per livello di attrattiva sociale e culturale valgano
ad attribuire al ponente ligure il
primato negli indici di gradimento dei vacanzieri italiani e
stranieri.
Una simile ricerca non potrà
prescindere dallo sforzo attuativo degli amministratori locali la
cui memoria storica rappresenterà l’ausilio fondante per il recupero dei valori tradizionali
del ponente ligure.
Antonio Marino
Approfittando della bella giornata di sole e della data propizia,
la signora Maddalena è andata a
far visita ai parenti defunti.
Nell’ingresso colmo di piante:
pareva un giardino, fiori qui, fiori là… Ebbe una certa difficoltà
iniziale a trovare l’indirizzo. Una
rampa di scalini, poi un vialetto
che si faceva sempre più stretto.
Ad un tratto la signora Maddalena – com’è e come non è – non
ha più potuto muovere né un
passo avanti né uno indietro…
giunta a pochi metri dall’obbiettivo, sconcertata e impaurita, ha
dovuto chiedere aiuto alle persone che passavano nel sottostante viale. La signora Maddalena era rimasta incastrata tra
un «manufatto» e l’altro! Depose
il suo mazzo di fiori alla bell’e
meglio da qualche parte, in attesa di soccorso.
Giunse qualcuno e, non senza
difficoltà, riuscì a districarle ada-
gio le gambe dalle sporgenze
marmoree. La signora Maddalena al disagio aggiunse così lo
strappo delle calze e due scuciture al soprabito.
Anche al cimitero siamo (da
tempo!) all’abusivismo edilizio!
All’insensatezza dei proprietari
si aggiunge il lassismo dei «competenti» uffici del comune. La signora Maddalena si domanda se
si possono vendere appezzamenti di micro-appezzamenti di
terreno senza tenere in alcun
modo conto l’area circostante di
rispetto – vale a dire di passaggio – o si ipotizzano dei campi
ininterrottamente coperti da
un’unica lastra di marmo o cemento che sia?
Comunque: bella festa di Chi
non c’è più e non può protestare
contro le teste di legno, l’idiozia
e la speculazione senza limiti!
Requiescant.
Astolfo
ALL’ATTENZIONE DEI
CURATORI DELLA SPIAGGIA
Vogliamo evitare l’anno prossimo di dover convivere con i mozziconi di sigarette nella sabbia e
in mare… al posto delle conchiglie?
Basta sensibilizzare gli «utenti»
(leggasi fumatori) a buttarle negli
appositi portacenere forniti dai
bagnini. Se i fumatori gradiscono
la nostra spiaggia, imparino a tenerla pulita.
S.A.
In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario
deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione.
FAVOLETTA
Piccolo giallo estivo: dove sono
finiti i piccoli pesci rossi e le rane
della fontana del Municipio?
Alcune nonne sono circondate
da nipotini quasi in lacrime per la
scomparsa dei pesci rossi:
«Nonna nonna, ma quando ritornano, dove sono andati, hanno
preferito altri posti?»
A tutte queste domande le nonne non sanno rispondere… allora
mi viene in mente di tranquillizzare i bimbi, tra cui la mia nipotina,
con una favoletta…ad hoc.
Dunque… in una notte buia e
nuvolosa, un lieve battito di ali,
sveglia un piccolo delfino volante che abita con i genitori e tanti
amici, nel cielo sopra la fontana.
Cosa sarà? Con gli occhi pieni
di sonno vede un gabbiano senza
una zampa che si tuffa nella fontana e prende con il becco un bel
pesce rosso, facendo scappare le
rane che dormono lì vicino.
Ohibò! Quei pesci così carini e allegri sono in pericolo, se quel
grosso gabbiano se li mangia!
Cosa posso fare? si chiede il piccolo delfino e decide allora di svegliare la sua mamma. «Ti prego,
mamma fai qualcosa, quei simpatici pesci saranno divorati dal
gabbiano, dobbiamo salvarli!»
Mamma delfino commossa, decide di svegliare il suo consorte delfino, e insieme, mettono al corrente tutti gli altri, così stabiliscono di dormire… con un occhio solo e sorvegliare il ladro di pesci.
Infatti la notte successiva il gabbiano arriva di nuovo, ma è tanto
svelto che riesce a portare via i
pesci senza farsi prendere. E così… notte dopo notte riesce a
prendere quasi tutti i pesci: i delfini piccoli sono disperati e i grandi molto arrabbiati di non aver impedito il furto. Allora… il piccolo
delfino decide di agire da solo e
con grande coraggio, di notte, si
mette a seguire il grosso gabbiano nel suo ultimo viaggio furtivo.
Col cuore in gola spaventato, ma
deciso ad andare fino in fondo riesce a seguire il gabbiano fino al
suo riparo… e cosa vede? Una nidiata di piccoli gabbiani che
aspettano la loro mamma gabbiana con il beccuccio aperto e con
tanta fame. Allora comincia a capire: la povera mamma gabbiana,
avendo una zampa sola, non poteva pescare bene il pesce per i
suoi gabbianelli e così andava a
prenderlo dove era più facile, cioè
in una fontana, per nutrire i suoi
piccoli. Combattuto tra la rabbia
e la commozione, il piccolo delfino, torna a casa intenzionato a
spiegare le cose a tutti i suoi amici. Ma i delfini adulti sulle prime
non gli credono, poi convinti dalle sue parole accorate, decidono
«tutti insieme» di andare a vedere
il nido della gabbiana zoppa.
Il volo dei delfini volanti è una
cosa bellissima, alcune balene al
largo li vedono e stupiscono, il
vento si ferma per lasciarli passare e la luna curiosa strizza un occhio al piccolo delfino.
Finalmente arrivano al nido, vedono i piccoli e capiscono che il
piccolo delfino ha ragione e si
commuovono quando la gabbiana zoppa chiede perdono del furto e abbassa le ali in segno di scusa.
I delfini volanti dal cuore d’oro,
perdonano subito e promettono
di regalare alla nidiata una parte
del pesce pescato per loro.
Tutti sono contenti e commossi.
E allora bambini, vogliamo rimettere i pesci nella fontana?…
Forse per inventare un’altra favola…
NONNA SIMONETTA
L’ANGELO CUSTODE
Quando Dio crea l’Anima di un
Essere Umano le affida un
Angelo custode, una guardia che
lo accompagni nel percorso terreno della vita, con il compito di
Suggeritore, protettore e Amico
(unico vero e disinteressato).
L’Angelo sotto forma di «Coscienza» ispira le buone azioni;
fa presenti gli errori da evitare,
ma non costringe ad un certo
comportamento l’Essere Umano
che, essendo stato creato libero,
ha facoltà di scelta. La libertà è
un grande dono, ma è pericolosa
perché può essere travisata!
L’Uomo spesso chiude le orecchie spirituali e pensa che libertà sia sinonimo di liceità senza remore sino a negare l’esistenza stessa del Bene e del
Male.
Ma l’Angelo ha ricevuto da Dio
all’inizio anche il compito di
«Notaro» e ha avuto un libro con
tante pagine bianche quanti saranno i giorni di vita dell’Anima
imprigionata nel corpo umano;
pagine bianche che egli, giorno
dopo giorno, dovrà riempire di
annotazioni minuziose segnando ogni fatto, azione, omissione,
pensiero dell’Essere umano affidatogli. A questo scopo l’Angelo
prende una penna dalle sue candide ali e la intinge nell’inchiostro rosso indelebile del Sangue
che cola dalla Croce della Redenzione e nulla sfugge alle sue
note; anche se l’uomo inconsapevole crede di sfuggire ad ogni
controllo, pensando che solo
l’occhio umano possa sorvegliarlo. Ogni sera invece l’Uomo
muore ed ogni mattino rinasce;
ogni nuovo giorno l’Uomo ha la
possibilità di redimersi e iniziare
una nuova Vita,in grazia di Dio;
basta che lo chieda: ecco il grande miracolo e la immensa misericordia divina.
L’Angelo segna ogni sera a pié
pagina del suo diario «oggi tu hai
fatto questo di bene, e te ne glorio presso il Signore; ma hai fatto
anche questo di male e come tua
coscienza lo porto alla tua memoria perché tu chieda al
Signore di perdonarti e tu proponga di non ripetere l’errore in
avvenire; se ciò farai Dio ti perdonerà mentre ti concede il riposo notturno, e domani risorgerai
puro e buono, un uomo nuovo».
Chi ricorda questo? Non so
quanti, ma so che alla fine, quando Dio ci chiamerà davanti a Sé,
troveremo il nostro Angelo
Custode con quel famoso diario
scritto col sangue di Cristo che
testimonierà per la nostra eterna felicità o (ho paura anche solo a scriverlo e a dirlo) la nostra
destinazione in altro luogo.
Silvio Viglietti
11-10-02
Martedì 19 Novembre 2002
5
«L'ALASSINO»
Quei segni che paiono CHE TUTTI SAPPIANO
I tanti dubbi che hanno
portato la Vespa ad abbandonare
disegni infantili
l’aula e non votare il P.A.
Come ogni pratica che viene
proposta all’attenzione del Consiglio comunale, anche il programma di attuazione 2002-2004,
strumento che serve a programmare l’attività edilizia sul territorio seguendo le norme del PUC, è
stato approfonditamente esaminato dai Consiglieri Comunali
della Vespa con l’aiuto di tecnici
di comprovata esperienza.
Per prima cosa abbiamo rilevato che non sono stati rispettati i
termini per la presentazione delle
domande, molte sono state presentate oltre il 30.04 altre addirittura dopo agosto, tale comportamento sicuramente censurabile,
fa sorgere non pochi dubbi sulla
liceità del provvedimento.
Leggendo la relazione illustrativa a firma dell’arch. Buscaglia,
si è potuto facilmente accertare
che non tutti i proprietari dei terreni sono stati trattati in uguale
maniera; infatti a fronte di un ipotetica possibilità di costruire, gli
indici a disposizione nel loro
complesso si sono rilevati notevolmente inferiori. La conferma
dell’esistenza di questa problematica la si può trovare a pag. 9
della relazione illustrativa del
P.A., punto 6 lett. e) «Criteri per
l’attuazione del Piano nei casi in
cui le domande d’inserimento superano la soglia di zona o di ambito». In tale paragrafo si legge testualmente: «Nei casi in cui le domande presentate e inserite comportano il superamento della soglia di Ambito (Aa1) o di zona il
PA stabilisce i criteri per un’equa
distribuzione delle volumetrie
realizzabili nel rispetto delle soglie massime. È chiaro che in tutti questi casi, una volta attuati gli
interventi previsti, non saranno
ammessi ulteriori interventi………». Insomma chi ha avuto
ha avuto…..; beati gli ultimi se i
primi……., ecc. ecc.. Ovviamente
i bene informati hanno presentato le domande, (bene informati =
vedi tutti gli amministratori che
sono usciti dall’aula sull’argomento).
È evidente che coloro i quali
per loro motivi del tutto personali, che non hanno presentato la
domanda per essere inseriti nel
PA, in futuro, salvo qualche miracolo o gioco di prestigio, non potranno più costruire, almeno
nell’ambito Aa1, ovvero pari doveri, ma non pari diritti.
Altro fatto eclatante è la mancanza totale di programmazione
e di indirizzo in merito alla pianificazione del territorio; infatti
non si legge tra gli atti un organico programma che permetta uno
sviluppo edilizio sostenibile per
il territorio, confortato dalla realizzazione delle opere e dei servizi primari di competenza della
pubblica amministrazione, vedi
strade, fognature, acquedotto,
ecc.
Tra le domande inserite anche
se presentate in ritardo abbiamo
trovato quelle relative agli alberghi, i tre famosi alberghi che se la
maggioranza avesse rispettato
quanto richiesto dalla Provincia,
non si sarebbero potuti più trasformare, ma il bello è venuto
fuori quando abbiamo letto le
bozze di convenzione inserite nel
PA, c’erano proprio tutte, anche
quella per i gallinai, ma guarda caso mancava quella per le trasformazioni alberghiere, (convenzione oggetto di approfondimenti da
parte dell’A.G.).
Insomma più che un PA, noi politicamente lo definiremmo un
pasticcio che scontenta la stragrande maggioranza dei proprietari dei terreni, i quali per una
non corretta informazione in materia sono rimasti esclusi e sicuramente presenteranno ricorsi,
per tutelare i loro diritti.
Infatti non è assolutamente vero, come asserito da un esponente della maggioranza, che La
Vespa vota contro i 300 Alassini
che hanno inoltrato le domande
del PA, La Vespa vota a favore di
Alassio e cioè della stragrande
maggioranza della popolazione e
dei proprietari dei terreni che sono stati esclusi oggi e lo saranno
in futuro in quanto con questo PA
si è dato alle circa 160 domande
accolte con esito favorevole, la
possibilità di usufruire del 50%
della superficie utile disponibile
prevista dal PUC.
Questi ed altri motivi ci hanno
spinto ad abbandonare l’aula nella speranza che la votazione del
PA all’interno del quale sono state inserite delle varianti, essendo
avvenuta a maggioranza non qualificata, risulti non valida. Purtroppo con un ennesimo atto di
arroganza o forse per paura delle
verità, l’amministrazione non ha
voluto che la seduta consigliare
fosse trasmessa in diretta TV si
BDS come al solito, ha preferito
tenere i cittadini all’oscuro sulla
vicenda, ignara del fatto che la
censura non paga mai.
Infine invitiamo gli amanti della fotografia a scattare alcune foto alla nostra collina, come ricordo per le future generazioni.
p. Il Gruppo Consiliare
della «Vespa»
Daniele Fui
PAROLE ETERNE
Quando notiamo degli strani segni apparsi all’improvviso accanto
alla nostra porta di casa… controlliamoli bene potrebbero essere dei
«Geroglifici» cioè un alfabeto internazionale degli Zingari di Etnia
Sinti o Rom.
Segni fatti per dare informazioni
a chi in futuro dovrà rubare in casa
nostra delle eventuali difficoltà o
della facilita di accedervi.
Sulle pagine dell’Alassino (come
hanno fatto vari giornali nazionali
e non) mi permetto di mostrarvi un
esempio degli ideogrammi che potreste trovare proprio sullo stipite
o muri di casa vostra, quindi attenzione! Se volete evitare brutte sorprese.
Mario Riboldi
- Agli organi di informazione
- A tutte le Associazioni Sindacati e Categorie
Economiche locali e provinciali
Loro sedi
La disastrosa gestione delle trasformazioni alberghiere nel Comune di Alassio si rivela ogni giorno più scandalosa con grave danno per tutti i cittadini e per l’economia locale e provinciale di cui il
nostro comune è parte importante. Oltre a non mettere fine ai gravi danni inferti ora e nel passato
all’economia turistica di Alassio,
l’attuale Amministrazione Comunale mantiene aperta una procedura che consente tutt’ora in modo generalizzato quasi a qualunque attività la più ampia possibilità di trasformazione in seconde
case al di fuori, praticamente, di
ogni limite. Come è recentemente
emerso esistono lacune degli
Amministratori Comunali di Alassio che pare non operino nemmeno alcun controllo sul rispetto delle Convenzioni relative alla trasformazione in alloggi obbligatorie per legge.
Desta scalpore il fatto che chi
dovrebbe vigilare sull’osservanza
di tali regole come Sindaco sia al
tempo stesso coinvolto in prima
Città del Sole… perché
Alassio merita di meglio
È nato ad Alassio il progetto
Città del Sole, un progetto amministrativo che ha come obiettivo
quello di creare un’alternativa
all’attuale amministrazione.
Nasce, innanzi tutto, dalla volontà di ridare moralità alla «cosa
pubblica» alassina e di riportare
l’Alassino al centro dell’azione
amministrativa, ponendo l’interesse collettivo davanti a quello
privato. Tutte cose che attualmente non avvengono.
Il programma, completo e dettagliato, di cui si può prendere visione nelle pagine web all’indirizzo www.cittàsole.org, pone particolare attenzione, oltre alla già citata questione morale all’Alassino
residente per il quale il nostro
progetto prevede un’inversione
di tendenza, con agevolazioni in
tutti quei settori che possono migliorarne, anche in termini economici, la vita. In quest’ottica si prevede inoltre di incrementare le politiche sociali, dimostrare una
nuova sensibilità verso i problemi
giovanili, favorire una progressiva riduzione del carico fiscale.
Il programma prevede inoltre
una sostanziale rivisitazione delle
Società Comunali, che nate per
precisi scopi operativi e per af-
Fra non molto suoneranno le campane a distesa e gli Uomini si concederanno di sognare. I più piccoli vorranno giocattoli; gli adulti proveranno sempre più ad accantonare ansie,
timori e disgusto. Apriremo le finestre, e, con la pioggia o con il sole,
dall’isola a Capo Mele, sarà tutto un
affettuoso, grande abbraccio che ci
rinnoverà ancora la voglia di esistere, lottare e di sognare un futuro di
pace.
Fernanda
MI PIACI:
e il mistero si annuncia.
TI VOGLIO BENE:
e il mistero si illumina.
TI AMO:
e il mistero si accende.
SEI LA MIA VITA:
e il mistero si compie.
-raoul
Alassio, 16.10.2002
Sezione DS Alassio
«Ondata di sfratti commerciali
nella città di Alassio»
fiancare, snellendole, le attività
del Comune sono state trasformate da questa amministrazione in
costosi carrozzoni usate per saldare i debiti elettorali a dispetto
della professionalità e dell’efficacia. I problemi estivi dell’acquedotto ne sono una prova.
È previsto anche un totale risanamento della filosofia turistica, a
cominciare dal calendario delle
manifestazioni.
Il tutto sorretto da una rigorosa
programmazione senza spazi per
alcuna improvvisazione.
Questo progetto è rigorosamente «civico», rifugge da qualsiasi inquadramento partitico ed è
aperto alle idee, al confronto, alle
persone.
Se partiamo ora, a oltre tre anni
dalla scadenza naturale dell’attuale amministrazione, è perché
pensiamo che non sia troppo presto, ma che anzi è fin troppo tardi... e ci auguriamo che questa
agonia amministrativa possa concludersi prima del tempo.
Non solo la recente stagione
estiva ha creato problemi al tessuto commerciale di Alassio,
composto da oltre mille aziende,
ma un’altra pesante tegola si sta
abbattendo su tali imprese: sono
sempre più numerosi gli sfratti
per finita locazione (e, purtroppo, anche per morosità non riuscendosi a pagare il canone sempre più oneroso) che portano
l’azienda alla chiusura dei battenti e conseguente impoverimento dell’ offerta turistica.
Tale trend ha subito, in questi
ultimi mesi, una certa accelerazione anche nel resto della Riviera e
sull’intero territorio nazionale
con la finalità evidente di cambiare poi la destinazione in abitativa
e conseguente speculazione.
Notizie positive
Gli abitanti di Via degli Oleandri
ringraziano lo Sportello del Cittadino per l’intervento immediato, soddisfacendo la richiesta degli abitanti della zona, risistemando al posto
precedente il cassonetto dei rifiuti
e per aver concesso il passaggio pedonale al sabato.
Grazie ancora.
Giovanni Quartara
La Confesercenti, attraverso il
Consigliere nazionale Giuseppe
Maiellano, si è fatta parte attiva, al
fine di tutelare il settore terziario,
per una proposta di legge a livello
parlamentare diretta ad allungare
la durata dei contratti di locazione
commerciale: 10 anni + 10 (contro
gli attuali 9) per quelli alberghieri
e 7 anni + 7 per quelli non alberghieri (mentre oggi la durata è di 6
anni rinnovabili).
Si auspica un iter rapido che
ponga finalmente un freno a tale
situazione veramente preoccupante. Altro strumento potrebbe,
infine, essere la proroga degli
sfratti commerciali così come previsto per quelli abitativi.
Alassio, 12 ottobre 2002
Alassio 14.09.02
I Coordinatori
R. Avogadro, R. La Florio,
L. Sibelli
Via Boselli, quasi angolo via Dante: Commercio alla morte: ex negozi diventeranno squallidi mini alloggi con insufficiente numero di finestre ed a prezzi iperbolici.
(FOTO FASANO)
Osanna nell’alto dei cieli OGNI PROMESSA È… DEBITO
per il miracolo di ogni cuore.
persona come privato professionista in numerosi casi come già
ampiamente dimostrato anche
pubblicamente nella sede del
Consiglio Comunale. Perdurando
l’attuale situazione nell’incuria
più assoluta dell’Amministrazione Comunale i Democratici di
Sinistra stanno predisponendo
l’invio di un dettagliato esposto
all’Autorità Giudiziaria dove verranno elencate tutte le inadempienze e le circostanze che hanno
dato vita a tale deleteria situazione che ha consentito la manomissione del patrimonio turistico-ricettivo di Alassio, e nel contempo
si faranno promotori a tutti i livelli delle opportune iniziative anche
legislative per assicurare tutela e
promozione del settore e dei suoi
operatori.
A tale proposito invitano tutti i
cittadini, Sindacati, Enti, Associazioni, organi di informazione
locale a voler vigilare su eventuali
casi di malcostume e di prendere
posizione affinché in ogni modo
cessino i dannosi effetti arrecati
all’economia turistica e commerciale di Alassio.
Con lettera aperta al Sig.
Sindaco di Alassio del
29/04/2002, poi pubblicata
sulle pagine del nostro giornale (vedi «L’ALASSINO» del
17/05/02) col titolo «Carenza
di servizi igienici cittadini»
segnalammo, oltre alla carenza, l’importanza e l’urgenza nel ripristino di tali
servizi in varie zone della
città indicandone, nel contempo, l’ubicazione. Immediata la risposta del Sindaco
(vedi «L’ALASSINO» del
15/06/02) nella quale lo stesso, al fine di eliminare gli inconvenienti da noi evidenziati, comunicava di aver effettuato un sopralluogo dando incarico, a chi di dovere,
di relazionare in merito.
È con viva soddisfazione
che oggi, a distanza di pochi
mesi, ne constatiamo la riapertura di alcuni e l’inizio di
lavori di ristrutturazione di
altri da cui se ne deduce,
che se la critica intenzionalmente costruttiva è da chi
di dovere recepita, ne trae
beneficio l’intera comunità.
Il Sindaco aveva recepito,
promesso ed ora ha mantenuto. Grazie.
E coi ringraziamenti, ci
permettiamo ancora un piccolo suggerimento: che tali
servizi, una volta funzionanti, siano sì «segnalati» ma più
volte e anche nel raggio di
centinaia di metri (con freccia indicativa) come abbiamo visto in altre località turistiche, specie in Francia.
A.V.A.
6
«L'ALASSINO»
Martedì 19 Novembre 2002
CORSI ARCHEOSUB AD ALBENGA FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA
Nel mese di ottobre 2002, in
occasione del rilevamento fotografico è stato possibile effettuare immersioni sul vicino
sito archeologico in cui giace la
nave romana che ha dato origine all’archeologia subacquea.
La nave, che si trova nelle acque d’Albenga, è la più grande
nave da carico romana scoperta, con le sue dodicimila anfore
onerarie contenenti vino
I primi lavori archeologici su
di essa sono stati fatti dal professor Lamboglia, e quest’operazione è stata una pietra miliare nella storia della subacquea
in generale, e dell’archeologia
subacquea in particolare. Altro
punto di immersione è il relitto
archeologico delle Ardesie così
non si sono lasciati sfuggire
l’occasione di immergersi in
queste acque normalmente
«proibite» ma così straordinariamente ricche di scoperte.
Le immersioni sono state autorizzate alla FIAS che si è avvalsa della collaborazione dei
diving: Marina Diving Center
resort PADI, Continente Blu e
Sport Sette. Durante quest’
apertura straordinaria dei due
siti è stato possibile frequentare anche un corso di specialità
distintiva PADI di Archeologia Subacquea organizzati da
Rapa Andrea della scuola Essereacqua..
Il corso è stato reso possibile
grazie alle attrezzature sub
gentilmente fornite da MARES.
chiamato per il carico trasportato.
Si ringraziano per la disponibilità e l’interessamento il
Ministero dei Beni Ambientali e
Culturali, la Sovrintendente dei
Beni Archeologici della Liguria
dott.sa Spadea ed in particolare il dott. Martino direttore Archeologico sempre disponibile
e presente.
Alle immersioni hanno partecipato numerosi subacquei che
Interessantissimo anche il
Tour a terra che ha toccato museo, edifici, anfiteatro, necropoli ed un nuovo sito molto importante al confine tra terra e
acqua lungo le sponde del fiume cittadino.
L’intenzione è quella di riproporre al più presto corsi ed
esperienze analoghe.
Per informazioni contattare
++39/338/5891200 oppure
www.essereacqua.com.
Città di Alassio e Città di Loano:
operazione fondali puliti
(a cura di Tommaso Schivo)
CAP. 10
- L’ULIVO, IL RE DELLE PIANTE NOSTRANE
(dedicato agli amici Armato)
La civiltà dell’olivo è certamente fra le maggiori e le più
orgogliose prerogative della
gente ligure delle Riviere.
Mi piace, perciò, richiamare
alla memoria in questo capitolo, sia pur sinteticamente, la
storia di questo albero e dei
suoi frutti, tratta in parte da un
interessante lavoro collettivo
di qualche anno fa nella Scuola
di Dolcedo e che fu pubblicato
in «La Stampa - Guida dei ragazzi - Liguria di Ponente: da
Alassio ad Alassio» (pag. 1619). Inizia con la leggenda di
Atene, fondata da Minerva proprio mentre nasceva dal terreno un bellissimo olivo: un auspicio di grandezza futura e di
immortalità. L’olivo anche nelle Sacre Scritture diventa simbolo di sapienza, di bellezza e
di rettitudine; fu originario della Persia o della Siria e di là si
diffuse in tutto il bacino del
Mediterraneo, dove l’olio restò
sino ad oggi il condimento
principale della nostra cucina
e il frutto stesso, salato e ben
conservato, fu per molto tempo, soprattutto fra le popolazioni più povere, l’unico condimento del pane. Persino il nome «olio, oliva» ha un’origine
mediterranea e specificatamente greca (élaion, elaìa).
Anticamente con le fronde di
olivo veniva cinto il capo dei
vincitori e i re ebraici nel momento della consacrazione venivano spalmati con olio d’oliva che ovunque appare molto
frequentemente come materia
prima per una gamma diversissima di riti e di funzioni sacre e
profane.
Pitagora lo divinizzò e Demostene scrisse d’aver usato per
sua fortuna più olio che vino.
Annibale, poi, per difendere
dal gelo e dalla morte i suoi soldati, e gli elefanti stremati durante l’attraversamento delle
Alpi, li spalmò con olio d’oliva.
Si dà per certo che esso fu tra i
medicamenti più usati e più efficaci. Anche in Egitto l’olio fu
considerato il miglior dono
che una madre potesse fare ai
figli e fra Nettuno che offriva un
magnifico cavallo e Minerva
che portava in dono l’olio per
ottenere la signoria dell’Ellade,
senza esitazioni fu preferito il
dono della dea.
Anche nella religione cristia-
na l’olivo è simbolo di fede e di
pace e viene benedetto la domenica delle palme (o dell’olivo) e l’olio consacrato è usato
in molte cerimonie. Ma da
quando si scrisse su questa
pianta e sui suoi frutti? Sembra
che la conoscenza scritta più
antica risalga al 2300 a.C. (commercio dell’olio da parte dei
Babilonesi). E in Italia? I più sostengono che comparve dapprima in Sicilia e subito dopo in
Liguria, in cui prolificò dopo il
tato fra noi dai Crociati, ma secondo altri questi importarono
solo delle nuove qualità, come
la colombara e la mortina. Al
tempo dei Savoia (ma ancora
nel sec. XVI) Oneglia ebbe la facoltà di non pagare il dazio
sull’olio, mentre Genova esigeva 40 soldi al barile e questa
prerogativa ponentina portò
l’industria olearia onegliese sino ai vertici più alti nazionali
del prodotto (vedi Carli,
Isnardi, Sasso ecc.). Oneglia
Annibale li spalmò con olio d’oliva. (disegno di Gibba)
1200, quando i Benedettini lo
introdussero come cultura
redditizia e utile.
I documenti più antichi
dell’olivo in Liguria sono, però,
del 979 (Liguria Occidentale) e
secondo alcuni studiosi fu por-
nell’ ‘800 raccoglieva 500.000
barili d’olio all’anno.
Un danno gravissimo, dopo
la falcidia delle truppe napoleoniche del primo Ottocento,
si ebbe dalle nostre parti anche durante la prima guerra
mondiale; serviva il preziosissimo legno di olivo che salì da
lire 1,5 a lire 8 al quintale e in
tre anni furono abbattute oltre
600.000 piante. È anche interessante un cenno alle diverse
qualità di frutto: la migliore, a
parere di tutti gli esperti, è la
taggiasca, ma, buone o meno
buone, vanno ricordate anche
la colombara, la pignuola, la
vagnina, la martellina e la rondina.
Molte sono anche le malattie
proprie dell’ulivo, provocate
da insetti e da muffe; principalmente dannosa è la mosca
olearia, una peste nera per gli
olivi, la tignola, il bruco, il pidocchio, la cocciniglia. La mosca olearia provoca ogni anno
miliardari di danno, in quanto
ogni femmina è in grado di depositare sino a 150 uova dentro il frutto e da ciascuna di esse, schiudendosi dopo 20 giorni, nascono le larve che si nutrono avidamente della polpa
per 15 giorni; poi bucano il frutto che cade a terra esausto e
dopo altri 50 giorni ridiventano
mosche e il ciclo continua!
Anche il sistema di estrazione dell’olio fu diverso da luogo
a luogo. Per molto tempo a ponente di Capo Mele l’olio si
estraeva con acqua fredda; a
levante con l’acqua bollente.
Certamente i «gombi» e le stupende e ricercatissime e artistiche gerle olearie furono famosi e moltissimi nei tempi
lontani. Oggi l’olio si estrae con
sistemi moderni e con macchinari complessi e sofisticati, ma
è bello ancora osservare in
qualche vecchio frantoio la
macina enorme che gira e che
schiaccia riducendo in minutissima poltiglia il prezioso
frutto dei nostri alberi; oggi
l’energia elettrica fa tutto: basta premere un pulsante e tutto si mette in moto ed ecco
l’oro liquido che cala nei pozzetti o nei recipienti più adatti
e poi c’è la pressa elettrica che
preme sugli «sportini» e li prosciuga al massimo.
Anticamente vi lavoravano,
accanto agli uomini, le forzute
ed instancabili bestie. Era tutto
un altro sistema, caratteristico
e allettante, quasi romantico.
Ma, forse, è meglio oggi e visitare i rari frantoi locali, come
quello di Armato, ad Alassio, in
Via Neghelli, o quello di Sommariva in Via Mameli ad Albenga o quelli ancora, grandemente attrezzati, della vallata del
Centa e dell’Arroscia, come
quelli di Arnasco, ad esempio,
è pur sempre una gioia dello
spirito a cui vorrei richiamare i
lettori che non la avessero mai
provato finora.
I bambini dell’Estate Ragazzi diventano sub CONSEGNA PREMI «FEDELTÀ ALASSIO»
NEL MESE DI OTTOBRE 2002
Sabato 5 e domenica 6 ottobre 2002 si è tenuta nei porti di
Alassio e Loano la giornata internazionale dedicata alla pulizia dei fondali marini proposta
dal PADI Project Aware, coordinata dalla scuola sub Essereacqua e dal Marina Diving
Center. La manifestazione fortemente voluta dalle due città
liguri molto sensibili al turismo
e alla tutela dell’ambiente si è
rivelata interessante e piacevolissima per tutti i partecipanti che, grazie alle loro capacità subacquee, hanno potuto
mandare un grosso messaggio
a tutti a favore di un mare sem-
pre più rispettato raccogliendo una quantità incredibile di
spazzatura gettata all’interno
dei porti da diportisti ed altri.
Molto importante è stato il
contributo di attrezzature fornito dal HTM Mares.
La grande eco che ha avuto
la manifestazione ha già fatto
impegnare organizzatori e
sponsor per migliorarsi il prossimo anno in quantità e qualità
nelle zone di porto non pulite
in questa occasione ed estendendo magari l’iniziativa ad altri siti subacquei locali utilizzati anche da diportisti e pescatori.
In occasione dell’estate 2002 il
Comune di Alassio e la scuola
subacquea Essereacqua hanno
organizzato, nell’ambito del progetto di intrattenimento post
scolastico Estate Ragazzi e
Campo Sole, rivolto agli alunni
delle scuole alassine, una serie
di appuntamenti teorici e pratici
resi possibili grazie alle attrezza-
ture fornite dalla HTM Mares di
Genova. Gli oltre cento bambini
partecipanti di età compresa tra
gli otto e i dodici anni, hanno
avuto un approccio gratuito al
mondo marino e alla subacquea.
Il risultato è stato divertente
ed apprezzato a tal punto che sicuramente verrà ripetuto nelle
prossime stagioni.
18.10.2002 - I signori Adolfo e Anna Maria Catenazzi (svizzeri), ad Alassio da
oltre 30 anni - Hotel dei Fiori.
(FOTO CICCIONI)
Martedì 19 Novembre 2002
Moglio ha il suo nuovo Parroco
Una comunità festante, quella di
Moglio, ha accolto, domenica 20
ottobre u.s. il suo nuovo Parroco,
don Gianni Tabbò, in sostituzione
del Rev. Don G.B. Porcella che, dopo aver svolto con capacità, impegno e, ultimamente, sacrificio, per
quasi ventidue anni la funzione di
Parroco, per gravi motivi di salute
che gli impedivano di attendere ai
propri doveri come avrebbe voluto, ha preferito, non senza dispiacere, lasciare l’ormai troppo oneroso incarico. Un sì lungo cammino assieme ad una comunità non è
cosa da poco e molti sono stati gli
impegni assolti, qualcuno, anche
di essenziale importanza, quale la
necessaria palificazione della
chiesa a seguito delle sempre più
numerose e preoccupanti crepe
che riportava l’edificio. Ma vi è stata pure l’elettrificazione delle campane, il nuovo impianto elettrico,
il riscaldamento, l’impianto sonoro, il restauro dei vari quadri, il ri-
semplice e toccante cerimonia
dell’ingresso del nuovo Parroco.
Molte, in una chiesa gremita, le
presenze significative: dal Sig.
Sindaco ad altre rappresentanze
civili e militari, ai vari confratelli
delle Parrocchie Vicariali, nonché
lo stesso Vicario Foraneo Mons.
Angelo De Canis che, presiedendo
l’Assemblea e dopo aver letto il decreto di nomina Vescovile, ha
«passato le consegne» istituendo,
di fatto, il Rev. Don Gianni Tabbò,
Parroco di Moglio. Tra i fedeli, oltre che i «Mogliesi» erano presenti
molti dei suoi ex parrocchiani della comunità di San Vincenzo
Ferreri venuti, con evidente rimpianto, a porgere le loro felicitazioni e il loro saluto. Ha pensato lo
stesso don Gianni ad assicurarli
con commoventi parole della sua
immutata amicizia. Altre sentite
parole il neo Parroco ha voluto rivolgere ai suoi «nuovi parrocchiani» auspicando, nell’unione, una
Il Panathlon Club della
SPETTACOLO BENEFICO
NELL’EX CHIESA ANGLICANA Gallinara compie 25 anni
L’ELISIR D’AMORE di Gaetano
Donizetti è andato in scena presso l’ex Chiesa Anglicana, divenuta luogo d’arte e di cultura, con
un più che lusinghiero successo.
Lo spettacolo, con la regia del tenore Andrea Elena, che ne è stato altresì protagonista, si è avvalso della partecipazione di Gianni
Del Pero, nelle vesti di un gustoso Dottor Dulcamara, Adina era il
soprano Enrica Maffeo, il baritono Mattia Pelosi è stato un ottimo Belcore e il soprano Melissa
Briozzo una vivace Giannetta,
tutti sapientemente accompagnati al pianoforte dalla sempre
validissima M° Felicia Galati. I
giovani artisti, che si sono prodotti gratuitamente, hanno seguito i corsi di canto tenuti, nello
scorso autunno, dal M° Elena per
l’Accademia Elgar di Alassio. Le
luci di Mauro Giardini, i costumi
della Sig.ra Maffeo e la briosa partecipazione dei ragazzi che hanno adeguatamente fatto da comparse, hanno rappresentato una
valida e simpatica cornice alla serata. Preziosa la disponibilità di
Filippo Molinari quale coordinatore tecnico. L’incasso è stato devoluto alle Missioni d’Africa, la
cui referente Sig.ra Rina Ivaldi, è
stata la promotrice della serata
stessa. Il numeroso pubblico ha
lungamente applaudito gli artisti. Purtroppo moltissime persone non hanno potuto assistere
essendo «tutto esaurito». La
Compagnia, che ringrazia il
Comune per l’ospitalità nell’Area
Anglicana, rimane a disposizione
per un’eventuale replica che, come per la recita effettuata, sarebbe a «costo zero».
Un momento della festosa accoglienza a Don Gianni.
facimento della facciata e dei muri
esterni e, ultimamente, l’organo
nuovo… ma l’elenco potrebbe
continuare. Parte di tutto ciò è stato fatto anche grazie all’interessamento e all’aiuto dei fedeli, ma la
forza trainante, l’impegno ultimo e
concreto è sempre stato il «Suo». E
questo la comunità di Moglio, anche grazie ad un commosso intervento del Comandante Tindaro
Taranto, ha saputo riconoscerglielo. E a noi pare dovuto rilevarlo,
rinnovando a don Porcella i nostri
migliori auguri per un ancora lungo e sereno avvenire.
Ma, detto questo, è pur necessario, anzi, doveroso, fare una breve cronaca di quella che è stata la
7
«L'ALASSINO»
proficua collaborazione per poi,
ormai comprensibilmente commosso, inaspettatamente concludere: «Ho finito… anzi… INCOMINCIAMO!». Al che, non è mancato un sentito, spontaneo caloroso
applauso.
Al termine della cerimonia, la
Banda cittadina, sul sagrato e in
suo onore, ha eseguito un breve
concerto, quindi tutti si sono portati nel Salone Parrocchiale dover
era stato predisposto un piacevole momento di convivialità.
A don Gianni, come già piace
chiamarlo ai Mogliesi, felicitazioni, auguri e… buon lavoro.
IL «MURETTO» SI È ARRICCHITO
DI UNA PIASTRELLA
Giacomo Agostini, 15 volte
campione del mondo di motociclismo, e Gianni Rivera, ex «golden boy» del calcio italiano,
hanno suggellato, come testimonial della serata, il successo
del 25° anniversario di fondazione del Panathlon Club della
Gallinara.
Un avvenimento che a pieno
titolo entrerà negli annali degli
«appuntamenti» di prestigio del
mondo sportivo e culturale visto che i festeggiamenti del
«Gallinara» hanno anche permesso di suggellare la volontà
di uno dei «Club-service» tra i
più impegnati nel sociale a impegnarsi ulteriormente in favore di chi soffre.
gante balletto è stato realizzato
e interpretato da Irene Ciravegna e Heera Franco Carola.
Altra artista alassina Barbara
Genuardi che ha presentato un
percorso di danza orientale. Al
pianoforte Felicia Galati.
«Sono socio fondatore del
«Gallinara» - ha sottolineato il
sindaco, Marco Melgrati - e con
piacere ho partecipato a una serata che sicuramente lascerà,
per il successo ottenuto, il segno. La Chiesa anglicana è stata
magnifica cornice a un avvenimento di grande prestigio».
E la «Chiesa degli inglesi» come comunemente viene identificata dagli Alassini l’«anglica-
Giacomo Agostini, Daniele La Corte, Gianni Rivera, il Sindaco Melgrati.
«Agostini e Rivera ci hanno
onorato con la loro presenza,
ma la conquista più grossa è
stata quella di avere avuto con
noi tanti giovani, le promesse
dell’Alassio di domani».
Daniele La Corte, presidente
del «Gallinara» ha messo in evidenza i programmi del sodalizio che vedono al primo posto il
coinvolgimento dei giovani e la
necessità di farli scendere in
campo per aiutare i più deboli».
Così nello splendido scenario
della Chiesa anglicana il 12 ottobre scorso sia Agostini che
Rivera hanno parlato della necessità di coinvolgere le nuove
leve anche per inserirle nel
na» è tornata a splendere in tutta la sua bellezza anche grazie
ai sapienti giochi di luce realizzati, sia negli interni che
all’esterno, dai fratelli Croce.
Per molti è stata anche una piacevole sorpresa scoprire come
la «Chiesa inglese», curata con
passione da Filippo Molinari,
possa essere utilizzata per incontri d’alto livello.
La «navata» della chiesa, per
il 25° anniversario di fondazione del Panathlon è stata trasformata in un lussuosissimo
salone delle feste che ha visto
«sfilare» un pubblico selezionatissimo ed elegante
A.V.A.
I piloti della Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolori alla firma della piastrella sul Muretto assieme al sindaco Melgrati, Mario Berrino e le autorità.
(FOTO MARCO FASANO)
Il tenore Andrea Elena e il soprano.
Sono 70... ma non li dimostrano.
ASSESSORATO ALLO SPORT E AL TURISMO
Alassio - Beneteau 25
Campionati invernali 2002-2003
Sullo specchio di mare di fronte alla ben nota Baia di Alassio, quest’anno si svolgerà il
Campionato invernale Beneteau 25. Oltre quaranta equipaggi si affronteranno a partire
dal 16 novembre p.v. a marzo, quando sfideranno i team del girone di Anzio
per la finalissima che decreterà la barca e l’equipaggio Campione d’inverno.
Ecco il calendario delle gare:
16/17 novembre - 21/22 dicembre - 25/26 gennaio - 15/16 febbraio.
Verrà poi definito un eventuale week end di recupero.
Per ulteriori informazioni e comunicazioni contattare 0182 648142 oppure 333 2185266
Una minuscola galathea il carapace è molto rigido, compresso, coperto da
striature trasversali, il cui bordo è cosparso da fitte setole corte. Il rostro è
una lamina triangolare e termina con una punta affilata. È abbastanza comune nei nostri mari anche se difficile da incontrare per il suo carattere molto
timido e diffidente.
(FOTO PIERO QUARONE)
mondo del volontariato per affiancarli a chi già opera per cercare di risollevare le sorti di una
società sempre più egoista.
E i giovani sono stati protagonisti riuscendo a creare un clima da favola nel corso della serata di gala che i panathleti hanno organizzato sulla ribalta naturale di una chiesa che, seppur
sconsacrata, è ancora simbolo
indelebile delle fortune dell’
Alassio turistica.
Magistralmente diretti dal
maestro Andrea Elena e presentati da Lino Vena, si sono susseguiti sul palco, per il canto, il tenore Gianni Del Pero, il baritono Mattia Pelosi, il soprano Melissa Briozzo e Federica La
Corte. Un impegnativo ed ele-
Al «meeting» di compleanno
era anche presente il console di
Francia, monsieur Roger Brochiero.
Per il Panathlon International
erano presenti il past presidente, Mario Spallino, e il governatore del quarto Distretto,
Michele Di Martino. Numerosi i
telegrammi e le lettere di auguri ricevute dal «Gallinara» e tra
questi, quella del principe
Alberto di Monaco, impossibilitato a partecipare per un impegno nel Principato, dell’olimpionica di sci Stefania
Belmondo e del campione automobilistico di Formula Uno,
Clay Regazzoni.
Giovanna Rosselli
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«L'ALASSINO»
Rimme da noscia tèra
Insemme a-a speransa
In te l’imprevistu cammin
Camminò, camminò,
camminò
sutta a-a lüxe du su che zü u brilla
incontra ai gente ch’i passan
e ciàu i te dixen da amixi;
insemme a chi rie e a chi cianze
sènsa savé u so perché;
in braççu au tèmpu ch’u filla
pe nu veggnì ciü in deré.
Camminò in te stu mundu
ch’u va
cu-u destin ch’u nu dixe mai ninte
e sulu ti sai u so auré
mirandu u vive passàu.
Camminò dandu forsa
all’andò
insemme a-a speransa ciü aççesa,
in braççu a lei ch’a t’aggiütta
a aspèntò tranquillu u duman.
Pessö
TRADUZIONE
Insieme alla speranza
Nell’imprevisto cammino
Camminare, camminare,/ camminare/ sotto la luce del sole che giù
brilla/ incontro alla gente che passa/ e ciao ti dice da amici;/ insieme
a chi ride e a chi piange/ senza sapere il suo perché;/ insieme al
tempo che corre veloce/ per non tornare più indietro./ Camminare in
questo mondo/ che va/ insieme al destino che nulla dice/ e solo sai il
suo volere/ guardando la vita passata./ Camminare dando forza/
all’andare/ insieme alla speranza più accesa,/ in braccio a lei che ti
aiuta/ ad attendere tranquillo il domani.
Pan de crusta dua
(Dialetto savonese)
Barcuin da vegia cà, spersi dau su,
arbanelle e geragni in scia ciappetta,
vâsi de baxeicò e ‘na Madunetta
sculpìa in ta miaggia, tantu tempu fa.
Corde teize tra u figu e l’armugnin
sempre carighe de patàili e mariulin.
E tì, donna du mainâ,
cu’i pè in scia tèra e cun a testa in mâ,
çinque figgi, ûn pe ogni sbârcu
e ‘na cartulinn-a pe ogni portu.
Cusci ti passi i giurni
tra partense e riturni: vitta crûa
pe’n toccu de pan de crusta dûa.
Ma tì, sempre fedele all’ommu têu
ti cûi l’ortu, a cà e i têu figgiêu.
A seia, quandu ti-e sula in ta stansa,
cun u chêu pin de sagrin e de speransa
ti preghi u Segnù pe u têu mainâ
perché dae tempeste u òu vêuggie sarvâ,
mentre u têu sguârdu u se perde luntan
là, duvve l’unda a se ciumba in tu çe.
Rosa Perrone Poggio
TRADUZIONE LETTERALE
Pane di crosta dura
Finestre della vecchia casa, sbiadite dal sole,/ barattoli e gerani sul
davanzale,/ vasi di basilico e una Madonnetta/ scolpita sul muro
tanto tempo fa./ Corde tese tra il fico e l’albicocco/ sempre cariche di
pannolini e magliettine./ E tu, donna del marinaio,/ con i piedi sulla
terra e la testa in mare,/ cinque figli, uno per ogni sbarco/ e una cartolina per ogni porto./ Così trascorri i giorni/ tra partenze e ritorni:
una vita cruda/ per un pezzo di pane di crosta dura./ Ma tu, sempre
fedele all’uomo tuo/ curi l’orto, la casa e i tuoi figlioli./ Alla sera, quando sei sola nella stanza,/ con il cuore pieno di angoscia e di speranza/ preghi il Signore per il tuo marinaio/ perché dalle tempeste lo
voglia salvare,/ mentre il tuo sguardo si perde lontano/ là, dove l’onda si tuffa nel cielo.
CITTÀ DEL SOLE
Meno affari,
più legalità
L’hotel Holiday e l’hotel Santa
Lucia sono due chiari esempi di come l’interesse privato possa prevaricare quello pubblico, nonostante ci fossero tutte le condizioni per tutelare quello pubblico. Per
questo li abbiamo scelti per sottolineare come in questa amministrazione manchi totalmente il
senso del collettivo e della legalità.
Le trasformazioni alberghiere
nascono dalla necessità di selezionare le strutture ricettive dismettendo quelle più obsolete per essere al passo con le richieste del mercato. Quindi le strutture interessate erano quelle troppo piccole, realizzate in ambiti condominiali, senza quei servizi richiesti da una moderna struttura ricettiva, tutto il resto ne doveva essere escluso…
Dico doveva perché poi attraverso
le maglie di questa normativa si sono infilate anche altre strutture
che certamente non avevano le caratteristiche richieste come
l’Hotel Holiday e il Santa Lucia.
Per evitare che le strutture come queste venissero perse al patrimonio alberghiero alassino la
precedente amministrazione aveva deliberato di sottoporre a contro perizie tutte le perizie di antieconomicità presentate per ottenere l’autorizzazione alla trasformazione. Per le due strutture di cui sopra la contro perizia aveva chiaramente dimostrato che non sussisteva alcuna antieconomicità e
che i due alberghi avevano tutte le
carte in regola per continuare l’attività; questo dava una forte arma
all’amministrazione per impedire
queste trasformazioni: così è stato
per la precedente ma non per questa che, nel modo rocambolesco
che tutti conoscono, ha dato il via
libera alla trasformazione. Un via
libera che per i credenti ha del miracoloso, per gli altri della farsa. È
evidente che da questa amministrazione di progettisti che sacrifica l’interesse pubblico a favore di
quello dei privati non ci si poteva
aspettare di meglio, come dare un
gregge da custodire ai lupi; d’altra
parte se uno guarda chi è il proprietario dell’Holiday e poi ricorda
di chi erano i locali «gentilmente
concessi» prima delle elezioni per
lo Scaiola Point i conti tornano.
Ora i «lupi» nascondono la coda e
strillano che nessun’altra «pecora»
verrà divorata… Favole!
Noi chiediamo che venga ripristinata la legalità e vogliamo che
sia ben chiaro ciò che si può e ciò
che non si può fare, per evitare che
si debba ancora sentire, dalle labbra del sindaco o di qualche assessore, magari a proposito di qualche altro albergo «impossibile» la
tristemente nota frase: «Non si potrebbe, ma…», in cui quel «ma» si
può significare molte cose ma non
certamente l’interesse cittadino.
Siamo consapevoli che chiedere
legalità a questa amministrazione
è come chiedere acqua nel deserto, perciò rincorriamo il miraggio
che al più presto venga spazzata
via, in un modo o nell’altro.
Per Città del Sole
Roberto Avogadro
Martedì 19 Novembre 2002
Rubrichetta mensile
Un ricordo per...
ANNI ’45-’46
SEDUTI DA SINISTRA: Teresio Carbone - Bruno Polimeni - Nando Sassi - Giorgio Cravero.
DIETRO DA SINISTRA: Angelo Ferrari - Bruno Garassino - Archimede Saccani.
IN PIEDI DA SINISTRA: Walter Signoris - Pino Cosso - Carlo Aicardi - Franco Azzini - Sisto Pelle - Ugo Giudici
Associazione Centro Culturale
Cercatori di Infinito
Alassio
Nella splendida cornice, umana e
ambientale, del ristorante Castello di
Madonna delle Grazie, il centro culturale «Cercatori di infinito», presente in Alassio ormai da cinque anni, ha
organizzato «Week-end con Bacco»
un piccolo corso di orientamento nel
mondo del vino.
La nostra concittadina dott.sa
Domenica Porcella, grazie alla squisita disponibilità e gentilezza della
sig.ra Marilena Arecco, ha perfettamente organizzato, superando non
poche difficoltà, questo primo corso
che si è svolto nei giorni 3-4-5 ottobre u.s.
Sono intervenuti gli enologi dott.
Vincenzo Comelli, presidente della
commissione vini D.O.C. della Camera di Commercio di Savona e vecchio
amico del centro culturale per le cene di beneficenza pro AVSI ed il dott.
Fabio Lombardi presidente del
Consorzio Tutela Vini dell’Oltrepò
Pavese, che con cordiale e simpatica
maestria hanno condotto i partecipanti alla scoperta dei misteri del
mondo del vino e li hanno istruiti ad
accostarsi in modo più corretto a
questo grande prodotto italiano.
Ma, come direbbero i nostri vecchi, val più la pratica che la gramma-
ITALIA NOSTRA - SEZIONE DI ALASSIO
Prima riunione del nuovo consiglio direttivo presso la sede dell’A.V.A.
La Riviera dei Teatri
Palalassio «L. Ravizza»
Sabato 30 novembre 2002
SIOR TODERO BRONTOLON
di Carlo Goldoni
Regia Andrèe Ruth Shammah
Scene Alessandro Camera
Costumi Chiara Boni
Con Eros Pagni, Ivana Monti, Antonio Ballerino, Milvia
Marigliano e con Tommaso Banfi,
Antonella Bruno, Marta Comerio, Franco Maino,
Alessandro Quattro, Angelo Zampieri.
È stato eletto il nuovo consiglio
della sezione alassina di «ITALIA
NOSTRA» che ora risulta così composto: Presidente, Carla Fazio; Vice presidente, Maria Teresa Preve;
Segretaria, Maria Grazia Pozzi;
Consiglieri: Alberto Beniscelli,
Carlo Bertolino, Camilla Vaccari,
Andrea Balduzzi.
La prima riunione si è svolta
presso la sede dell’A.V.A. (g.c.) il
23 ottobre scorso. Oltre a numerosi soci della sezione locale, sono intervenuti il dott. Carlo Gagliardi e
l’ing. Maina della sezione regionale
di Genova, nonché l’alassino ex
Presidente nazionale dott. Mario
Fazio; la Presidente del Consiglio
regionale ligure avv. Rosemary
Pertusio ha inviato il suo saluto.
Sono stati affrontati alcuni importanti argomenti. Per quanto riguarda Alassio si pone il problema
della sede, che non può essere
ospitata in permanenza presso
l’abitazione della Presidente; la
Vice presidente ha messo gentilmente a disposizione il suo studio
di pittrice sito in via Mazzini. Si
propone una riunione mensile da
tenersi il primo lunedì di ogni mese, cercando di ampliare il numero
degli iscritti coinvolgendo soprattutto i giovani, qualcuno c’è già.
Rimane lo spinoso tema delle palme di piazza Partigiani (Brahea armata): erano 12, ora a Loreto sono
10 (due sono morte e sono state
tolte), delle quali due molto mal ridotte e le altre non godono certo di
ottima salute. In questo sito sono
state piantate delle betulle, ma secondo gli esperti questi alberi vanno bene in montagna: per piantumare bisogna tener conto dell’acidità del terreno, del clima e di altri
fattori; in alternativa si può pensare a piante mediterranee come carrubi, olivi, corbezzoli, lecci, forse
tigli; integrati da un sottobosco di
erica, cisto, ginestra. Comunque è
sempre meglio interpellare esperti
idonei.
Si è poi discusso di argomenti a
livello nazionale, particolarmente
delle fonti energetiche non inqui-
tica e quindi, dopo un po’ di teoria
sui processi produttivi e le tecniche
di degustazione, si è passati agli assaggi di sedici diversi tipi di vino
proposti, oculatamente scelti per
avere una panoramica generale sulla
produzione enologica italiana e della
nostra zona in particolare.
Al termine, dopo un breve intervento del presidente del centro culturale prof. Antonio Mazzoni, una fetta di torta e un buon spumante hanno
completato la preparazione teoricopratica prima della consegna agli ormai esperti assaggiatori degli attestati di partecipazione, accompagnati
da un calice da degustazione. Per motivi organizzativi il numero dei partecipanti è stato limitato a venti, ma le
richieste e la soddisfazione di chi è intervenuto, ci spingono a riproporre
in futuro l’iniziativa.
Approfittando dell’ospitalità che
gentilmente queste colonne offrono
al Centro Culturale, si invitano tutti i
lettori alla presentazione del libro
«Pio XII il papa degli ebrei» a cui interverrà l’autore, lo scrittore-giornalista Andrea Tornielli, l’incontro si
terrà il 22 novembre ore 21 nella biblioteca R. De Aglio.
Si informa inoltre di un’iniziativa a
scopo di beneficenza pro AVSI (associazione volontari per il servizio internazionale) che vede coinvolta la
Cooperativa Viticoltori Ingauni di
Ortovero la quale si impegna a versare all’AVSI una quota per ogni confezione venduta nel mese di dicembre,
vi invitiamo pertanto a tenerne conto
al momento della scelta dei regali natalizi.
Per il centro culturale
«Cercatori di infinito»
D.P.
nanti. Il dott. Mario Fazio ha posto
l’accento su un fatto curioso: prima tutti erano favorevoli alle centrali eoliche, ora sembra che tutti
siano contrari; occorre superare
questa situazione manichea e installare le centrali dove sono compatibili con l’ambiente. Lo stesso
vale per i pannelli fotovoltaici, prima antiestetici, oggi, come con
competenza ha illustrato l’ing.
Maina, vengono costruiti con
l’aspetto di tegole.
La riunione si è conclusa con un
apprezzato rinfresco.
C. B.
Martedì 19 Novembre 2002
ALASSIO CINEMA - 7 edizione
LA VIA DELL’ARTE 2002
«IL SORRISO DELLA FANTASIA» - Il cinema di Maurizio Nichetti
Arte Pellegrina
a
Il protagonista di questa settima
edizione di «Alassio Cinema» è un
personaggio un po’ «fuori dalle righe» nel contesto della cinematografia italiana contemporanea. Il
curatore della rassegna dott.
Natalino Bruzzone, critico cinematografico di notevole caratura, lo
ha evidenziato già nella conferenza-stampa di presentazione, alla
quale era presente l’assessore alla
Cultura dott. Monica Zioni, che ha
comunicato il motivo del periodo
scelto: permettere anche agli Alassini di partecipare. Bruzzone ha affermato: «Proponiamo un regista
importante nella “commedia
all’italiana”, Nichetti lavora con
l’intelligenza, è un personaggio un
po’ lunare che si scontra con la
realtà, è il comico più originale del
cinema italiano, il suo “Ratataplan”
a Genova ha avuto una tenuta record: sette mesi».
La rassegna si è svolta al Cinema
Ritz (gentilmente concesso) dal 30
settembre al 4 ottobre scorsi, con
la proiezione di cinque film di
Nichetti: Ladri di saponette (del
1989), Volere volare (1991),
Stefano Quantestorie (1993), L’una
e l’altra (1996) e Honolulu baby
(2001); è stata organizzata dall’assessorato alla Cultura e dall’A.P.T.
Riviera delle Palme, animata dalla
Compagnia teatrale «I senzatetto»
diretta da Nello Simoncini.
Il 4 ottobre è stato celebrato il
«Nichetti-day». Nella sala-conferenze della Biblioteca Civica il regista ha intrattenuto il numeroso
pubblico: Bruzzone ha iniziato
quella che doveva essere un’intervista, ma Nichetti ha risposto a
ruota libera con una comunicativa
e una cordialità sorprendenti.
Domanda: «Che cos’è per lei il cinema?». Risposta: (in sintesi)
«Questa per me è un’occasione
unica, per due motivi: un premio
alla mia attività che spero possa
continuare nonostante i cambiamenti di questo periodo; poi l’incontro con spettatori che hanno
9
«L'ALASSINO»
visto alcuni miei film tutti insieme.
Il cinema è il modo di raccontare la
realtà attraverso una visione personale, diversa dalla televisione
che ci porta la realtà in casa. Il cinema è realtà e fantasia, i miei film
sono “fantastici”. Molte cose ritenute semplici hanno un’importanza grandissima: noi viviamo di stupore, tanto in un film comico quanto in un “thriller” ogni pochi minuti occorre qualcosa che attragga
l’interesse dello spettatore. Il comico italiano non può prescindere
dal suo dialetto». E prosegue raccontando sue esperienze a volte
umoristiche, descrive con grande
competenza anche tecnica l’ambiente cinematografico italiano
con le sue «poche luci e le molte
ombre».
La stessa sera al cinema Ritz l’incontro col «grande pubblico»: erano presenti il sindaco arch. Marco
Melgrati, il rappresentante
dell’A.P.T. dott. Franzosi e l’assessore Zioni. Il sindaco ringrazia
Antonio Ricci e Lorenzo Beccati
per il risalto dato alla rassegna in
«Striscia la notizia». Bruzzone legge
la motivazione che dice fra l’altro:
«Quest’anno Alassio Cinema premia la fantasia… un esempio di comicità unica, originale e geniale in
un Paese che, a ogni livello, non nasconde i propri soggetti comici…
La semplicità e la leggerezza narrativa del regista Nichetti… le sue favole moderne, nitide ed eleganti…
venticinque anni di carriera e di
successi internazionali che hanno
trasformato Maurizio Nichetti in un
bene culturale da vedere, riconoscere e salvaguardare». Nichetti
ringrazia, dice che il cinema come
spettacolo d’autore sta diventando
un bene raro, è particolarmente
soddisfatto che il pubblico alassino abbia visto cinque suoi film di
seguito con possibilità di confronto: «Spero che vi abbiano divertito
e vi inducano a qualche momento
di riflessione».
Carlo Bertolino
Dall’abbandono spuntano
i segni dell’originaria bellezza
Toponomastica Alassina
a cura di Gianni Croce
Mostra d’arte contemporanea nell’ex Chiesa anglicana
L’edificio dell’ex Chiesa anglicana sta diventando uno spazio permanente per manifestazioni artistiche: figurative e musicali. Un’interessante mostra denominata «La
via dell’arte» vi è stata allestita nel
mese di ottobre scorso, organizzata dal Centro Culturale Paraxo con
la collaborazione di 10 comuni che
a turno l’hanno ospitata o la ospiteranno: Alassio, Albenga, Albisola
Superiore, Albissola Marina, Andora, Castelbianco, Ceriale, Millesimo, Rialto, Urbe. Vengono coinvolte le scuole, per vedere come i bambini interpretano copiandole queste opere d’arte contemporanea.
Un’importante iniziativa non solo
culturale, ma di promozione turistica, che meriterebbe maggiore attenzione da parte dei residenti.
Ed ora i nomi e un breve cenno
estetico sui 18 artisti di livello internazionale partecipanti.
Alessandro Gamba (Pisa) «Trappola delicata»: Grande dipinto a
sfondo rosso Liguria con linee rette
e curve che delimitano uno spazio.
Ruggero Maggi (Milano) «Mucca
caotica»: Mucca pezzata a bassorilievo in peluche con applicate targhette recanti nomi di personaggi
celebri. Luisa Raffaelli (Torino)
«Icaro»: Gigantografia a colori con
ragazza vista di scorcio fra foglie cadenti, foto di varie parti del corpo
inserite nella natura e un filmato
con figura di ragazza svolazzante
nello spazio. Rainer Kriester
(Vendone - Germania): Una piccola
stele con gli inconfondibili «geroglifici» di questo scultore di fama internazionale che ha scelto la Liguria
come sua terra d’elezione, recentemente scomparso. Leonardo Rosa
(Castelvecchio) «Moebius»: Cerchi
intrecciati dipinti a olio su sfondo
bianco marmorizzato, richiamanti
l’inventore della cibernetica.
Fukushi Ito (Milano - Tokio) «Nel
tempo e nello spazio»: Installazione
geometrica luminosa, multicolore
«La luce delinea lo spazio scolpito
ovvero lo spazio del tempo». Cinzia
Ambrosini (Pesaro): Dipinti su vetro con inseriti esternamente veri
oggetti consunti. Franco Buzzone
(Pietra ligure) «Senza titolo 14 settembre 2002»: È un artista amico di
Alassio, in passato ha collaborato
con la Biblioteca civica nell’organizzazione di indagini conoscitive
sull’arte contemporanea; ha esposto un’interpretazione del tragico
avvenimento secondo il suo stile,
un dipinto su tela composto da piccoli segni eguali ripetuti. Alessandro Traina (Milano): Scultura
astratta costituita da un nastro metallico roso e nero forgiato a spirali
irregolari. Franco Ottavianelli
(Roma) «Torre fragile»: Una costruzione leggera in plexiglass al centro
di piccoli obelischi disposti sul pavimento, ai suoi lati vengono proiettate due fotografie della stessa rendendola tripla. Michael Burges
(Düsseldorf) «CESM»: Grande dipinto informale a colori vivaci, forme
tondeggianti come si osservano al
microscopio. Peter Nussbaum
(Austria) «TAV - universo. La danza
della vita»: Dipinto astratto-informale molto colorato con dominante blu. Nelio Sonego (Treviso)
«Angoarcoli»: Segni-ideogrammi neri su sfondo bianco. Alcuni hanno
esposto in giardino. Peter Hrubesch (Imperia - Berlino) «Oro ligure»: Una scultura raffigurante un ulivo, simbolo della Liguria. Paola
Babini (Ravenna) «Spirali e spiragli»: Stampe su acetato assemblate
a formare una scultura. Jurgen
Knubben (Rottweil): Obelisco curvo in ferro. Rosetta Berardi
(Ravenna): Cubi formati da un’intelaiatura metallica a riquadri, nei
quali sono inseriti vetri colorati
bianco-blu. Alberto Allegri (Parma) «a»: Pannelli traforati raffiguranti lettere dell’alfabeto o parti di
esse ingigantite.
Si erge staccato ancora possente tra la via Michelangelo e l’incipiente salita di Brevé, l’ormai vecchio portale simile a un isolato arco di trionfo, ad una quinta teatrale. E a questa sua funzione fu ideato e fabbricato nei primi anni del
Novecento. A volerlo fu un eclettico Inglese che aveva acquistato
dall’ultimo membro dell’antica
casata dei baroni De Cutis, la signora Vincenzina De Cutis in
Tabbò, la dimora suburbana in regione Brevé (Belvedere). Si chiamava Mr. Vaughan, storpiato dagli Alassini in Von, u signurin. Il
portale ha i basamenti in pietra
rossa di Borgio, le lesene bugnate,
la cimasa barocca. La nicchia con
la Madonnina è un’aggiunta posteriore di cattivo gusto. Il cancello in ferro battuto, su disegno dello stesso Vaughan è egregia opera
del fabbro alassino Simone
Manzini. Le due rose nell’aggraziato intreccio della parte superiore del cancello, sono il simbolo
della storica battaglia inglese che
prese il nome di battaglia delle
due rose. La testa di efébo sbalzata su rame venne sapientemente
eseguita dall’artista alassino
Carletto Chiolini. Le decorazioni
pittoriche, ormai quasi stinte son
dovute al pennello di un certo
Claudio Rossi di Carpi, il quale ebbe un importante ruolo nella decorazione del teatro di S. Paolo
del Brasile. Egli affrescava sulla cimasa del portale un grande calice
da dove spunta la figura di bimbo
col collo avvinto da due serpenti e
la scritta latina: Infantem sapientiam serpentis innocentiam. Sono
segni isoterici, cabalistici, essen-
do Mr. Vaughan un appassionato
studioso di occultismo. Oltre a
questi segni misteriosi sul portale, altri ne aveva fatto scolpire sulla tomba della propria madre,
Amelia Mary, morta in Alassio nel
1909, «la migliore delle madri», come recita l’epigrafe in inglese affiancata da un brano di scrittura
in lingua ebraica o aramaica.
Seppi a suo tempo dalla figlia della sua governante che egli aveva
persino scritto un trattato su questa misteriosa scienza e che partendo per l’Inghilterra portò con
sé per farlo pubblicare. Con ogni
probabilità era affiliato ad una
qualche società segreta come
quella famosa della «Rosa Croce»
o delle diverse logge massoniche.
Nella estimazione degli uomini,
ogni singola città o paese possiedono propri monumenti, dai quali
traggono vanto e gloria. Essi sono
un inalienabile patrimonio comune il quale va salvaguardato e conservato. Col trascorrere del tempo sono entrati quali elementi caratteristici nella panoramica di
quella città o paese. Anche il portale di via Michelangelo è diventato un monumento cittadino, che
con la sua avvertita presenza non
può che attirare l’attenzione di
chi transita per quella via.
La tenace invadenza dell’Ipomea, il rampicante che con il suo
fitto fogliame ricopre l’artistico
cancello, rendendolo illeggibile,
deve essere tolta. Costituirebbe
un segno di rispetto verso un’opera, singolare nel suo genere e aureolata da un misterioso arcano
fascino.
C. B.
a.c.
Nuovo stradario
Rallegrandoci per il felice consenso che la nostra rubrica ha ottenuto dai lettori, che ringraziamo per l’interesse dimostratoci e
la sentita partecipazione e ribadendo (vedi prefazione
«L’Alassino» del gennaio 2002) che lo «SCOPO DELLA PUBBLICAZIONE» era soltanto quello di informare, con brevi note biografiche, sui vari personaggi ai quali le nostre strade sono intitolate
nonché l’origine dei nomi di vie e luoghi cittadini, prendiamo atto delle molteplici richieste relative ad una ulteriore precisazione circa l’ubicazione delle stesse, per cui, al fine di soddisfare il
più possibile tali domande e facendo esplicito riferimento ad un
precedente e dettagliato «STUDIO» del nostro Socio Fondatore
Antonio Carossino, pubblichiamo, debitamente aggiornato e ad
integrazione della rubrica stessa, lo «STRADARIO del comune di
Alassio» che, pur rimanendo per sua natura e per ovvi motivi «approssimativo o imperfetto», ci auguriamo possa soddisfare le richieste dei lettori. Riteniamo, comunque, che per una migliore
lettura dello stradario e per chi Alassino non è, sia bene precisare che la nostra città è sostanzialmente divisa, in senso trasversale (da levante a ponente), oltre che dalla ferrovia e dalle sei pur
frazionate PASSEGGIATE A MARE che dal porto conducono al
confine con Laigueglia anche da tre strade principali:
a) La statale Aurelia (a nord) suddivisa in: via Giancardi – viale
Hanbury – via Mazzini – via Don Bosco – via L. da Vinci.
b) La via centrale così ripartita: Corso Marconi – Corso Dante
– Corso Europa;
c) L’antica strada del centro storico che dipartendo da via Garibaldi – (Borgo Coscia) prosegue intramezzata da varie
Piazze – (San Francesco, Partigiani, Matteotti, Airaldi e
Durante) con via Gramsci (Borgio Passo) – via XX Settembre
e via Vittorio Veneto (caruggiu o Budello) – via Brennero e
via Roma (Borgo Barusso).
Tutte le strade – salvo rare eccezioni – intersecano la città in
senso longitudinale e conducono verso il mare, compresi i numerosi vicoli e vicoletti dei Borghi e del Centro Storico.
Di strade e luoghi ubicati oltre la ferrovia riteniamo si siano date sufficienti notizie nel suddetto stradario.
TOPONOMASTICA
ADELASIA = da ponte della Stazione alla Liggia – (iniz. via
Aleramo) per Moglio
ADUA = da via Adelasia a via Cardellino
AIRALDI (vico) = da via Brennero – chiuso (Borgo Barusso)
AIRALDI e DURANTE = da Piazza Paccini – via Brennero – via
V. Veneto
AIRALDI F. = da Piazza Merlini a via Ottone I – via Vegliasco –
Moglio
AIRALDI FR. = da via M. Morteo Ollandini a Solva
ALCIATI (vico) = da via Vittorio Veneto a passeggiata Grollero
ALERAMO = da via Adelasia (Liggia) a piazza Merlini – Moglio
ALFIERI (vico) = da via Brennero – chiuso (Borgo Barusso)
AURAME (vico) = da via Vittorio Veneto a passeggiata Toti –
centro storico
A SOLVA = da viale Hanbury a Fraz. Solva
BARACCA (pass.) = da piazza Partigiani a via Milano (Torrione)
BARELLE = da via F. Airaldi – chiusa (Moglio)
BARILLI = da via Roma a corso Europa
BASANO = da via Vittorio Veneto – chiusa
BASSI (vico) = da via Torino – via Veneto – passeggiata Toti –
centro storico –
BATTAGLIA = da piazza Airaldi e Durante a piazza Paccini
BATTAGLINI = da regione Ciazze a via Solva
BATTISTI = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna (Borgo
Coscia)
BAVERA = da via Michelangelo – chiusa (reg. San Rocco)
BELLINI = da via Brennero a via Genova Bocchi Bianchi
(Borgo Barusso)
BELLORINA = via Gastaldi – chiusa
BELTRAME = da via Gramsci a passeggiata Baracca (Borgo
Passo)
BENISCELLI = da passeggiata Grollero – via C. Colombo – via
XX Settembre – c.s.
BERNO = da via Vittorio Veneto a passeggiata Toti
BESTOSO (pontile) = passeggiata Grollero
BIANCARDI = da via Veneto – chiusa
BIXIO = da vico Conceria a via Sollai
BOCCHERI (reg.) = da reg. Costa a reg. Palazzo
BOGLIOLO D. = da viale Gibb – chiusa
(continua a pagina 10)
10
«L'ALASSINO»
BOGLIOLO FR. = da via L. da Vinci – chiusa
BOGLIOLO P. = da via F. Airaldi a via Pelle – Moglio
BONAPARTE = da via Vespucci a via Giotto
BONORINO = da via Garibaldi a viale Hanbury – Borgo Coscia
BORRI = da via I. dell’Oro a strada Panoramica San Bernardo
BOSCIONE = da via Brennero (Chiesa di Sant’Anna) a Piazza
Paccini
BOSELLI = da via Roma a via Dante – Barusso
BREA (vico) = da via Torino a Corso Dante
BRENNERO = da piazza Airaldi e Durante a via Roma
BREVÉ (reg.) = da via Michelangelo a via Adelasia
BYRON = da via Aurelia – strada Romana Santa Croce
CADORNA (pass.) = dal torrione al Porto Luca Ferrari
CANATA = da via Neghelli – chiusa
CANTIERE (vico) = da passeggiata Cadorna a via Garibaldi
CARBUNIN = da via Vittorio Veneto – chiusa
CARDELLINO = da via Virgilio a via Galliano
CASO-BUSSOLETO = da Crocetta a Villanova
CAUDI (reg.) = da reg. Fenarina – chiusa
CAVIA = da Solva a Vegliasco
CAVOUR = da via Mazzini a passeggiata Grollero
CAZULINI = da via Neghelli a reg. Costa Lupara
CERRUTI = da via Terike a via Londra
CHABROL = da corso Diaz a via Sollai
CHIUSETTA (Vico) = da via Leonardo da Vinci a via Mameli
CIAZZE (reg.) = da viale Sant’Erasmo a mulattiera per Solva
CICCIONE (priv.) = da via Neghelli – chiusa
CICCIONE (pass.) = da via Diaz a confine con Laigueglia (lungomare)
COLOMBO = da piazza Beniscelli a Piazza Matteotti
CONCERIA (Vico) = da via Leonardo da Vinci a via Mameli
CONCHETTE = zona parco San Rocco
CONTI = da via Diaz – chiusa
COSTA G. = da via Croce Bianca a vico della Chiusetta
COSTA (reg.) = da via Cardellino a zona Madonna del Vento
COSTA LUPARA = da via Neghelli a Torre Cazulini
CROCE BIANCA = da via Leonardo da Vinci a via Mameli
CROCETTA-CASO = da via Ottone I a Fraz. Caso
DELL’ORO = da via Neghelli a via Borri
D’AMICO (piazzetta) = da via Brennero (Borgo Barusso)
DAMONTE (piazzetta) = da via Garibaldi (Borgo Coscia)
DANTE = da corso Marconi a Corso Europa
DELFINO (Vico) = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna
DELLA VALLE (piazza) = da via Milite Ignoto a via Volta
DENTICE (Vico) = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna
DE FERRARI (Piazzale) = Santuario Madonna della Guardia
DIAZ = da via Roma a via Neghelli – Gastaldi
DORIA = da passeggiata Cadorna a viale Hanbury
DUE VIE = da Madonna Delle Grazie a reg. Palazzina
ELGAR = da viale Gibb a Scalo ferroviario
ESCETTU S. ERASMO = da passeggiata Cadorna a via Garibaldi
EUROPA = da via Dante a via Leonardo da Vinci
FENARINA = da via Neghelli a Costa Lupara
FERRARI LUCA (porto) = da passeggiata Cadorna
FERRERI = da via Dante a via dell’Oro
FERRERO (Piazza) = da via XX Settembre a via Cristoforo
Colombo
FERRO (vico) = da via Vittorio Veneto a passeggiata Toti
FERRO A. = da via dell’Oro a via Napoleone
FONTANELLE (reg.) = Solva
FOSCOLO = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna (Borgo
Coscia)
FREGHETTI (vico) = da piazza Matteotti a passeggiata Grollero
FUGASSA = dalla Chiesa a via M.M. Ollandini a Solva
FUOR DEL VENTO = da via Solva a via Adelasia
GAIBISSO = da via dell’Oro a via S.G. Battista
GAIBISSO (Eredi) = da via I. dell’Oro – chiusa
GALILEO (vico) = da via Gramsci a via Marconi
GALLIANO = da via Michelangelo a via Cardellino
GALLO = da via Giancardi a strada Santa Croce (Panoramica)
GANDOLFO = da via Aleramo a Borgata Porcelli (Moglio)
GANDOLFO (vico) = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna
(Borgo Coscia)
GARIBALDI = da piazza San Francesco a via Giancardi
GARONNA (vico) = da via Roma - chiuso
GARUMBA = da provinciale Caso-Bussoleto a Autostrada
GASTALDI = da via Diaz al Cimitero
GAZZELLI = da via Marconi a via Gramsci
GENOVA B. BIANCHI = da via Dante a via Brennero (Borgo
Barusso)
GIANCARDI = da viale Hanbury al confine con Albenga
GIARDINO D. NINFEE = da via Adelasia all’ospedale – chiusa
GIBB = da via Dante a viale Hanbury
GIOIA = da via Dante a via Leonardo da Vinci
GIOTTO = da via dell’Orto a via Bonaparte
GOETHE = da via Neghelli – chiusa
GONGHE (reg.) = da via Borri a Puerta del Sol
continua sul prossimo numero
Martedì 19 Novembre 2002
Al via la stagione invernale
dell’Hanbury Tennis Club
di Alassio
L’arrivo del nuovo team di maestri e istruttori ha segnato l’avvio di
una nuova stagione sportiva per
l’Hanbury Tennis Club di Alassio. Si
tratta di Massimiliano Pelissero, torinese, undici anni di onorato servizio quale maestro federale all’A.S.
Le Pleiadi di Torino e di Luca Granella, istruttore PTR, al suo esordio
alassino dopo sei anni alle Pleiadi.
Dal 16 ottobre scorso hanno dato
il via alla Scuola Addestramento
Tennis con corsi per ogni età e livello. Fino al 10 giugno saranno loro i protagonisti della stagione
sportiva di uno dei più antichi circoli d’Italia e sicuramente di uno dei
club più caratteristici e affascinanti
del nostro Paese. Sette campi in terra rossa, immersi nel verde nel cuore della Città del Muretto. Una storia che ha il profumo della terra del
tennis per eccellenza: l’Inghilterra.
Daniel Hanbury fu infatti il fondatore di questo storico circolo che ha
saputo mantenere negli anni lo stile
e le caratteristiche tipiche inglesi,
anche grazie al suo attuale proprietario Joseph Skordis, origini inglesi
e una grande passione per tutto ciò
che è storia del tennis. Ecco così
che l’Hanbury non solo si presenta
come tipica villa inglese, ma è di fatto divenuto un vero e proprio museo di storia di questo sport.
Un circolo non solo da vedere,
ma anche da vivere.
Accanto ai corsi S.A.T., infatti, i
maestri stanno predisponendo un
calendario di appuntamenti anche
per gli adulti: principianti, perfezionamento e intensivo a seconda dei
livelli di gioco. Lezioni singole, ma
anche mini corsi per due, tre o quattro persone. A scelta.
E poi immancabili tornei, interni
e federali, oltre agli appuntamenti
ormai storici per la terra dell’Hanbury. E per la stagione 2002-2003 anche qualche gita, ovviamente a
sfondo tennistico per i Tornei di
Montecarlo, Milano e Roma. «Cercheremo di lavorare – spiega Massimiliano Pelissero – anche sul settore agonistico. L’intenzione è di
iscrivere il circolo alle principali
competizioni a squadre».
«L’Hanbury ha una tradizione
sportiva notevole – aggiunge John
Skordis, (figlio del titolare) che, ottimo giocatore, segue l’aspetto
agonistico del circolo – Ottime le
prestazioni negli ultimi anni della
squadra maschile che ha saputo
segnalarsi a livello nazionale. Quest’anno lavoreremo per bissare e
migliorare i risultati già raggiunti
in passato».
È ancora possibile iscriversi ai
corsi. Per costi ed eventuali informazioni, rivolgersi alla segreteria
dell’Hanbury Tennis Club al numero 0182 640174
Alassio, 1 novembre 2002
Corsi di Bridge alla Unitrè
di Alassio tutti i giovedì
alle ore 15,30 presso la
Sede di Via IV Novembre 4
Il Bridge è un gioco di carte universalmente conosciuto e denominato ovunque allo stesso modo. Si
gioca in quattro, a coppie contrapposte, e, a differenza di altri giochi,
nel Bridge le carte rappresentano
soltanto lo strumento necessario
ad applicare e sviluppare doti di logica, analisi, deduzione, calcolo e
sintesi attraverso la sollecitazione
dell’attenzione, della memoria e
della duttilità della mente. A Bridge
(continua a pagina 11)
Un progetto che converte all’unità
Ciascuno di noi, quando si
mette a fare progetti e si tira su
le maniche per realizzarli, ha
una sua ragione di fondo.
Questa intenzione non sempre è
esplicita e soprattutto non possiamo dare per scontato che essa rappresenti qualcosa di condiviso tra i nostri collaboratori.
Da qualche tempo Parrocchia
Sant’Ambrogio e Istituto don
Bosco stanno dialogando a ritmo stretto e collaborativo per
iniziare una presenza nuova negli spazi di vita quotidiana. È la
crescente attenzione verso i ragazzi, verso i giovani che ha portato entrambi ad un progetto in
cui diverse attività saranno
svolte insieme.
In concreto l’attenzione è rivolta verso due ambiti specifici,
il catechismo che verrà svolto
all’interno degli ambienti
dell’Oratorio e la Messa dome-
nicale che vede la presenza della comunità giovane dei salesiani in Parrocchia.
Non dobbiamo nascondere
che il lavoro fatto fino a questo
momento ha dato esiti positivi.
Abbiamo una struttura ecclesiale e pastorale che riesce a coinvolgere in percorsi associativi o
di gruppo una percentuale non
insignificante degli adolescenti
e giovani. Siamo una comunità
cristiana che ha una grande ricchezza di tradizioni, risorse
educative.
Vi chiederete il perché di questo dialogo collaborativo, è
semplice siamo due enti che a
poca distanza desiderano raggiungere lo stesso obiettivo,
quello cioè di offrire al ragazzo
un cammino sereno e di poter rispondere con impegno alla propria vita di fede. Sentiamo necessità di incontrarci per condi-
videre l’esperienza cristiana, il
bisogno di maggiori possibilità
di educazione e formazione cristiana, il desiderio di avere occasioni di incontro informale
dove la gioia del gioco è profumo di oratorio.
In questo momento «storico»
occorre il coraggio della comunità cristiana di iniziare, di stare, di proporre, di non aver paura di gettarsi in una nuova esperienza. Il tempo e lo spazio sono
le rotaie sulle quali corre il treno
dell’esperienza dell’uomo.
Lasciamo al tempo la verifica di
questo progetto, intanto noi
continuiamo a «sognare» la
realtà… non è detto che sia tutto esatto, corretto e adeguato
ma c’è il rischio che, presto o
tardi, qualcosa del sogno si traduca in vissuto quotidiano.
CAMPIONI A DUE ALI
venne ben presto di grandissimo rilievo in tutti i Paesi Bassi.
Anche oggi il numero più
elevato di allevatori di colombi si conta in Belgio.
L’uso militare dei docili
messaggeri è continuato fino
ai nostri giorni, con importanti servizi resi agli eserciti e alle popolazioni di intere città
nelle due ultime guerre mondiali. Le città di Parigi, Lille,
Bruxelles hanno eretto ai colombi viaggiatori addirittura
splendidi monumenti, per ricordare al mondo l’aiuto da
essi ricevuto nel corso di assedi e di battaglie.
MATRICOLA 021423-95 FEMMINA
COLOMBAIA R. MASCHERETTI - ALASSIO
Don Stefano Pastorino
Perché oggi si allevano
colombi viaggiatori?
Viterbo
Latina
Orbetello
Cassino
Battipaglia
Frosinone
1997
km 417 classif. 3^
km 540
“” 10^
km 370
“” 3^
km 605
“” 10^
km 735
“” 1^
km 564
“” 7^
Viareggio
Follonica
Orbetello
Civitavecchia
Caserta
Cassino
Latina
1998
km 200 classif. 5^
km 300
“” 9^
km 370
“” 9^
km 425
“” 22^
km 665
“” 5^
km 605
“” 3^
km 540
“” 1^
Vincitrice anello d’oro
con 3231 km a premio
Vincitrice anello d’oro con
3669 km a premio
Piccola storia
dei colombi viaggiatori
go impiego di colombi per inviare messaggi e in Grecia i nomi degli atleti vincitori delle
Olimpiadi venivano fatti conoscere in tutta la nazione per
mezzo dei messaggeri alati.
E chi recapitava gli ordini di
Giulio Cesare alle legioni distanti mille miglia dal suo
quartier generale?
Ancora i disciplinati colombi, accuratamente custoditi
nei carri colombari.
Anche le navi romane trasportavano colombaie nell’azzurro Mare Nostrum per affidare ai colombi messaggeri
informazioni di guerra, a volte
decisive per le sorti della flotta dell’Urbe.
Questo mezzo di comunicazione venne perfezionato
all’inizio del Medio Evo in
Persia, in Siria e in tutti i paesi
orientali, dove i colombi sono
stati sempre molto amati. Si
narra che il principe indiano
Akber, nel XVII secolo, ne possedesse, nel giardino del suo
palazzo, addirittura ventimila.
In Europa l’impiego di colombi viaggiatori si consolidò
tra il 1200 e il 1500.
I Fiamminghi, nel XVIII secolo, istituirono colombaie municipali per meglio usufruire
di questo particolare sistema
di comunicazione e la diffusione dei colombi viaggiatori di-
I colombi viaggiatori sono
colombi che, opportunamente educati, hanno sviluppato
velocità e resistenza al volo,
nonché una straordinaria capacità di tornare alla colombaia.
L’impiego di colombi come
messaggeri risale a tempi assai lontani.
Chi portò a Noè la notizia
della fine del diluvio universale? La mitica colomba, che,
con il ramoscello d’ulivo nel
becco, comunicò al patriarca
che le acque avevano cessato
di coprire la terra.
Sculture ed iscrizioni dell’
antico Egitto attestano un lar-
Oggi i colombi sono allevati
con finalità altamente sociali:
per trasportare, ad esempio,
campioni di sangue da analizzare con urgenza in laboratori
specializzati; per inviare notizie e richieste d’aiuto in situazioni di grave emergenza, durante i black out dei correnti
mezzi di comunicazione.
Ma soprattutto i colombi,
volando e volando, sono divenuti atleti straordinari, e appunto la finalità agonistica e
sportiva è quella che oggi
spinge milioni e milioni di persone, in tutto il mondo, ad allevare colombi viaggiatori.
Gli appassionati allevatori
si sono continuamente dedicati alla «selezione» dei colombi. Hanno cioè incrociato
le varie razze, cercando di ottenerne di nuove, con migliori
capacità di orientamento, velocità, abilità, resistenza.
Oggi si impiegano per lo più
qualità ibride fra le due razze
principali così ottenute: il
Colombo di Anversa, a becco
lungo, e il Colombo di Liegi, a
becco corto.
Tutte le razze derivano dalla specie Columba livia, l’umile piccione selvatico che nidifica da millenni nelle muraglie
abbandonate e negli anfratti
delle rocce sui monti o in
prossimità del mare.
R.M.
continua sul prossimo numero
Martedì 19 Novembre 2002
11
«L'ALASSINO»
BUON COMPLEANNO RADIO ONDA LIGURE
BRIDGE ALL’UNITRE… (segue da pagina 10)
(segue da pagina 3)
si può cominciare e continuare a
giocare a qualsiasi età (Jacoby, famoso giocatore statunitense, è diventato campione del mondo a
coppie all’età di 76 anni).
Il Bridge è una disciplina sportiva di assoluto rigore morale in
quanto impone, a tutti coloro che
lo praticano, il rispetto e l’osservanza di precise norme etiche e di
gioco.
Il Bridge rappresenta un importante momento di aggregazione, di
incontro, di socializzazione, e quindi, di conoscenza e scambio di fattori culturali e di costume legati alle proprie rispettive radici e origini.
Agli studenti della Unitrè di
Alassio saranno esposti con chiarezza e gradualità le regole e gli
obiettivi del gioco che risulterà
piacevole e stimolante, trasformando con entusiasmo l’approccio iniziale al Bridge da semplice
curiosità in hobby e sport.
Ogni lezione dirà qualcosa: un
po’ alla volta, alcuni concetti, soprattutto dichiarativi saranno
semplicemente accennati, in modo da rendere immediato l’inserimento dell’allievo-studente al tavolo da gioco.
Appuntamento, quindi, a tutti gli
appassionati che vorranno apprendere questo meraviglioso
«sport della mente» alla Unitrè di
Alassio, ogni giovedì a partire dal
31-10-02 dalle ore 15,30 alle 17,30.
F.B.
musicale che sceglie sempre per i
suoi ascoltatori i migliori brani di
successo del panorama italiano e
internazionale.
Musica e intrattenimento, informazione locale, cultura e spettacoli, sport e giochi sono da 25
anni gli elementi portanti del palinsesto di Radio Onda Ligure.
Perché continuità e fedeltà al proprio pubblico sono gli imperativi
dell’emittente.
Quest’anno in occasione di un
compleanno speciale Radio Onda
Ligure vuole festeggiare con tutti
gli amici, i personaggi, le autorità
e gli ascoltatori fedeli che l’hanno
accompagnata nella sua storia.
I festeggiamenti riguarderanno
il mondo dello sport, della cultura
e dell’informazione, ma anche
dell’intrattenimento musicale,
con iniziative particolari e novità
di palinsesto che vengono inaugurate proprio quest’anno.
I festeggiamenti sono già iniziati quest’estate in occasione del
concerto dei Simple Minds a
Imperia. Un evento straordinario
che ha ricordato i grandi concerti
del Ponente ligure. Da quelli di
Tian Turner, Ray Charles e Joe
Cocker ai miti italiani Vasco
Rossi, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, per citarne solo alcuni. Tutte
star di grande spessore che si sono esibite nel corso di questi «primi» 25 anni di Radio Onda Ligure.
LUTTI CITTADINI E NECROLOGI
GIULIANO GROLLERO
via a 72 anni, lasciando nella costernazione quanti apprezzavano la sua
amicizia.
Alla moglie Marisa e alla figlia Mari
Claire le più sentite condoglianze
dell’A.V.A.
ANGELA MARIA
SAETTONE
VED. SOLDANI
Il ricordo svolge una funzione insostituibile nell’identità delle persone. La perdita del ricordo significa
sempre una perdita d’identità.
«All’età di 38 anni è terminato il breve
pellegrinare di questo nostro fratello…» la sentita omelia di Mons.
Angelo De Canis, pronunciata davanti al feretro di Giuliano Grollero e alla
chiesa affollata da un’assemblea molteplice e dissomigliante ma mesta e
addolorata nella sua interezza, mi ha
fatto affiorare alle labbra il frutto della mia intima riflessione: «Se colui che
si ricorda si ascrive esperienze passate come parte del suo passato il fatto,
per alcuni (molti? tutti?) di noi di aver
camminato per la strada della vita, nel
mondo dello sport con Giuliano
Grollero contribuirà a rafforzare la nostra identità, mantenendone vivo il ricordo?». Ho nella mente ancora l’immagine dell’ultima partita di calcio allo stadio Sandro Ferrando (ancora in
quest’anno…), in cui Giuliano con la
divisa da portiere, interpretava un
ruolo importantissimo e non solo
per lui. Mi stupiva il suo entusiasmo
da ventenne soprattutto la grande fiducia, la genuina stima e la trasparente buona opinione che aveva di
tutti i suoi compagni; traspariva attraverso le sue parole d’incitamento
verso l’amico, l’anamnesi con le cose sensibili che costituivano la sua
conoscenza, un anelito delle idee archetipe tra il suo presente sperimentato e il futuro sperato. «L’ultimo passo della ragione, dice Blaise
Pascal, è di riconoscere che c’è
un’infinità di cose che la sorpassano». Per noi che crediamo e la ragione non ci limita, sorpassata com’è
dalla Speranza, resta la certezza che
Giuliano sarà per tutti non solo un ricordo.
Sentitamente, dalle pagine del
giornale degli Alassini, ci uniamo al
cordoglio del papà Renzo, della sorella Mariarosa, della zia Bianca, dei
cugini, dei parenti e degli amici tutti.
Dante Schivo
L’A.V.A. si unisce nel cordoglio alla famiglia.
JOHN EVELIN LUCA
BLAISE PLATT
Un altro personaggio caratteristico di Alassio ci ha lasciati. Blaise Platt
era inglese, nato nell’isola di Guernesey (Isole del Canale), discendeva
da un’importantissima famiglia, proprietaria della villa detta Premartin
con vasto giardino. Lui apparentemente non aveva nulla dell’Inglese, si
era completamente inserito nell’ambiente alassino, tanto da parlarne
correntemente il dialetto. Nonostante la sua aria paciosa era attivo,
aveva molti amici, era nel gruppo dei
primi «Murettisti», partecipava alla
vita cittadina. Si era poi trasferito ad
Albenga, ma quando lo si incontrava,
con la sua simpatia e la sua comunicativa, rievocava i bei tempi di una irripetibile splendida «stagione» alassina. Un male incurabile se lo è portato
È mancata il 24 ottobre u.sc. dopo
una lunga vita laboriosissima dedicata alla famiglia, la Signora Angela
Maria Saettone vedova Soldani.
I figli con le loro famiglie, ringraziando tutti coloro che sono stati loro vicini in questo momento di dolore, lo annunciano a quanti la conobbero e l’apprezzarono.
Anche l’Associazione Vecchia
Alassio partecipa al cordoglio e al lutto della famiglia.
si era fatto capitano d’industria con
operosità assidua, con onestà cristallina, con dedizione e sacrificio.
Nino era il frutto della sua terra ligure, essenziale e pragmatico e dalla
sua terra ha saputo trarre i frutti che
essa offriva, quasi in riconoscimento
della sua genialità.
Lascia un’eredità di esempio e di
correttezza che viene raccolta dalla
sua grande famiglia che dalla sua lezione di vita trova la forza per sopportare il dolore presente e la ragione per la continuità futura.
Agli amici del Rotary Club Alassio,
di cui lui stesso era stato Presidente
ed animatore solerte, rimarrà il ricordo di un amico disponibile, sorridente e gioviale, fattivo e sensibile,
del quale sentiranno a lungo la mancanza.
Si è detto che amava la terra, ma il
suo cuore batteva anche per il mare
dove cercava la serenità dello spirito
pilotando la sua barca verso l’isola o
nell’aperta distesa verso l’orizzonte.
Ciao Nino, te ne sei andato con discrezione come sei vissuto; che Dio ti
abbia con sé nel Suo Regno.
MELITA DEVOTO
VED. GRAVAGNO
27/11/2001 - 27/11/2002
Nel primo anniversario della tua
scomparsa, sei sempre nei nostri
cuori. Tu che sei nel regno dei cieli
prega per tutti noi che viviamo nel
tuo ricordo.
Domenica 8 dicembre p.v. alle ore
9,30 verrà celebrata una S. Messa
presso la chiesa di S. Vincenzo.
La figlia, il genero e il nipote
Albenga, li 6 ottobre 2002
N.d.R. Non possiamo non unirci a
questo toccante ricordo.
Cons. Dirett. e Soci
dell’A.V.A.
LAZZARO GALLO (INO)
24/11/1997 - 24/11/2002
Anniversari
PIETRO PESCE
ANTONIETTA NATTERO
VED. NATTERO
27/11/2001 - 27/11/2002
Un lustro è passato e par ieri il giorno in cui ci hai lasciato. Il tempo non
cancella gli affetti sinceri. Lo ricordano ad amici e conoscenti, il fratello, la
sorella, la cognata e i nipoti.
Il 20 ottobre u.s. è mancata, a 89 anni, dopo lunga malattia, la Signora
Antonietta Nattero ved. Nattero.
Legata fortemente alla famiglia, colpita vent’anni fa dalla prematura
morte del figlio Gianni, ha portato serenamente la sua croce sino all’ultimo. La ricordano con affetto la figlia
Rachele con Piero e la nuora Giuseppina con le rispettive famiglie.
Anche l’A.V.A. la ricorda col suo
cordoglio.
ROTARY CLUB ALASSIO
DISTRETTO 2030 ITALIA
Con lo sguardo sereno, con la tua
bontà, con quelle mani sempre pronte a stringere quelle dei molti amici,
con il volto disposto al sorriso e l’animo alla comprensione e all’ascolto,
ancora e per sempre ci guardi e ci
proteggi da lassù. E noi, riconoscenti,
ti ringraziamo e ti vogliamo bene.
PIERO BELLINI
6/11/1994 - 6/11/2002
I familiari
MARIA CARLA
GIACCHERO CASALINO
28/11/2000 - 28/11/2002
Hai vissuto per noi amandoci con
gioie e ricordi indimenticabili.
Ora vivi in noi con immenso amore.
Famiglie Bellini e Zunino
In ricordo dell’amico
Domenico Sommariva
Il nostro caro amico Nino è mancato all’affetto dei suoi cari ed alla nostra benevolenza.
Nino amava la vita in tutte le sue
forme, amava la natura, amava l’arte
ed amava il prossimo oltre il comandamento.
È stato un generoso mecenate e
manifestava una straordinaria propensione verso i giovani che gli ricambiavano la simpatia con lo slancio e l’ammirazione per un uomo che
MESE DI OTTOBRE 2002
Un altro anno è passato da quando
ci hai lasciato, ma vivo resta il ricordo
nostalgico e affettuoso nei tuoi Cari.
Una Messa di suffragio sarà celebrata il 27 novembre p.v., alle ore
17.30, nella Chiesa di San Vincenzo.
ELLENA Franca
anni 59
GALEOTTI Maria Santina anni 98
MORESCHI Italo
anni 92
POSSENTI Domenico
anni 87
SAETTONE Angela
anni 91
SANDRINI Edvige
anni 86
VALAZZA Aldo
anni 69
L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite
condoglianze ai loro familiari.
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«L'ALASSINO»
Fauna di Alassio
Martedì 19 Novembre 2002
LE SIGNORE DEL MARE
BAGNINE DA TRENT’ANNI
BALLERINA BIANCA
Meteorologia
Alassina
a cura dell'Osservatorio Don Bosco
OTTOBRE 2002
(Mutacilla alba alba) – «Muneghétta»
Qui da noi è molto comune in
aperta campagna, ma anche in
fattorie, paesi, città e aree rocciose generalmente vicine all’acqua.
Nidifica sulle rocce e in cavità
aperte vicine al suolo.
L’abito nero, bianco e grigio si
intona alla lunga coda che si muove ritmicamente in su e in giù. Gli
immaturi assomigliano a quelli
della ballerina gialla. Il manto nuziale del maschio è più nero di
quello della femmina specialmente sul collo. In inverno i due sessi
hanno entrambi la gola bianca. A
volte d’inverno è facile incontrarla in piccoli stormi. Corre molto
rapidamente. È insettivora e caccia gli insetti al suolo. Il volo è
molto ondeggiante. La voce è un
bisillabico «truip, tsuip». Raramente intona il canto amoroso
che è un confuso cinguettio. I nostri indigeni per indicare la vivacità di una garzoncella ai primi
«abbrivi» dicevano che: «A grilla
cumme ‘na muneghetta».
Pessö
Ballerina bianca.
(FOTO FRANCO IEBOLE)
Strane terapie dei nonni
Le punture dei tranchinidi e lo zolfanello
I trachinidi, meglio conosciuti
come «pesci ragno» (e qui in
Alassio come troxine) sono presenti nei nostri fondali in tre specie. C’è la trachina piccola minore, che vive in poca profondità,
c’è la trachina vipera che non supera i 25 cm di lunghezza e c’è la
trachina drago che può superare
i 35 cm. Sono pesci predatori che
attaccano la preda e la ammortizzano con un veleno iniettato da
tre spine dorsali. È un veleno dolorosissimo che agisce sul sistema nervoso. Non di raro anche
l’uomo, se cammina scalzo in mare, può provocarsi una non gradita puntura di questo pesce. Oggi
per attutire il dolore la scienza
medica ha creato validi calmanti,
ma ancora non tanti anni fa, in at-
tesa che il dolore passasse, non
c’era un rimedio specifico se non
disinfettare il punto colpito con
acqua di mare e ammoniaca.
Non di rado i pescatori locali
nella loro attività e specialmente
nel buio della notte nel «passare»
a mano le reti venivano punti da
questo pesce. Per tradizione allora ritenevano che il miglior rimedio per attutire il terribile dolore
era quello di accendere uno zolfanello (bricchettu de legnu) per
porre lo zolfo acceso sulla ferita.
Chi ha provato questa non gradita emozione sempre ha dichiarato che provoca più dolore la puntura del pesce che lo zolfo incandescente sulla ferita.
Pessö
Nozze
Il giorno 5 settembre u.s. presso la Chiesa S. Maria Immacolata
dei Rev. Padri Cappuccini di Alassio si sono uniti in matrimonio
MICHELA GALLEA e DAVIDE OPPI.
Ai novelli sposi l’Associazione Vecchia Alassio porge i più sentiti auguri, ed ai genitori della sposa, Signora Maria Gabriella e
prof. Andrea Gallea (nostro Socio e proboviro) le più sincere felicitazioni.
Nella foto di Silvio Fasano ecco le bagnine premiate. (In ordine alfabetico).
Savina Berrino, Chiara Boscione, Wanna Calcia, Caterina Cattaneo, Anna
Maria Como, Lina Damonte, Giuliana Elena, Tilma Gandolfo, Nelly Gazzano,
Rina Giraldi, Caterina Iebole, Piera Maestro, Giovanna Maglione, Marilù
Morbiolo, Lucia Pasqualini, Maria Perato, Bruna Prestagiacomo, Francesca
Scarpati, Lella Schivo, Elide Tortarolo, Nuccia Tomagnini, Adriana Trucco.
Martedì 8 ottobre sono state
premiate le «Signore del Mare»:
donne che da oltre trent’anni
sole, o affiancando storici bagnini, familiari o soci, sono al
servizio dei bagnanti che affollano le spiagge alassine. Ha presentato la manifestazione l’immancabile Prof. Andrea Gallea
che, insieme al noto poeta alassino Antonio Boscione, e con la
sua inimitabile simpatia ha reso
indimenticabile la giornata.
L’evento ideato da Nuccia Cosso e Moreno Tavernelli, con la
collaborazione della Sig.ra Rita
Vitaloni, della profumeria Joan,
si è svolto presso il ristorante
Panama di Alassio.
Presenti il famoso pittore Mario Berrino, Pietro Sibello, campione di vela, i presidenti di categoria Ernesto Schivo (Bagni
Marini), Enrico Mantellassi (Associazione Albergatori), Pino
Maiellano (Confesercenti). Hanno contibuito alla manifestazione: il frantoio Armato di Alassio
che ha omaggiato tutte le partecipanti con prodotti tipici locali,
la pescheria Bongiovanni,
Canepa «Non solopane», le ditte
Fioroni e Nuova Riviera Bevande, la torrefazione «La Genovese», e la pasticceria «Pane burro
e marmellata». Durante il pranzo grazie al contributo di altri
esercizi commerciali quali: «ll
Geranio», «La Primavera», il
«Mobilificio Briozzo», «ArredoDesign Melgrati», «Magna Çharta», «Arcancè», «Parpelin»,
l’agenzia immobiliare «Quattro
mura», l’hotel «Danio Lungomare», l’agenzia Ras, l’Istituto Bancario Carige, sì è raccolta una
considerevole somma che è stata seduta stante devoluta per
una missione africana in Malawi.
Prossimo appuntamento con
le «Signore delle Botteghe», seguirà la premiazione a tutte
quelle persone che prestano la
loro opera in favore della collettività locale.
Il mese di ottobre è «statisticamente» il
mese delle piogge. Ce lo conferma il bel volumetto «Alassio Baia del Sole» scritto dal salesiano Don Pierino Scotti come risultato di un paziente lavoro sui dati pluviometrici nell’arco di 60 anni. Con un grafico ci
mette in evidenza come le precipitazioni in ottobre superino
quelle «mediamente» registrate in tutti gli altri mesi. Nell’arco
dell’anno si hanno due periodi di maggior piovosità: primavera e autunno; i valori medi di alcuni mesi ce lo evidenziano:
marzo: 81,9 millimetri; aprile: 73,4 millimetri; ottobre 111,2
millimetri; novembre 100,9 millimetri. È sottinteso che i valori riguardanti tutti gli altri mesi sono assai lontani da quelli riportati.
Il nostro regime pluviometrico non si discosta molto da
quello delle zone limitrofe, anche se il versante adriatico presenta maggior piovosità in primavera. La nostra configurazione orografica ci avvicina a quello appenninico, anche se
esistono rilevanti differenze tra la Liguria occidentale e quella di levante più esposta ai venti di libeccio. Il discorso cambierebbe se dovessimo confrontarci con i regimi pluviometrici delle zone meridionali e insulari, dove la massima piovosità
si sposta verso il periodo invernale. Passiamo ora dai valori
medi ai valori effettivi registrati questo mese: 116,2 millimetri
di pioggia così distribuiti: 48,2 mm nella prima decade (35,2
mm il giorno 10); 24,8 mm nella seconda decade (16,4 mm il
giorno 17); 43,2 mm nella terza decade (34,6 mm il giorno 22).
L’ottobre 2001 fu più povero di pioggia, solo 26,4 millimetri;
ma nel 2000 sono stati 199,4 mm. Se aggiungiamo i 206,2 millimetri del 1999, andiamo già oltre le nostre medie!
Temperatura media: 18,8 °C; 19,7 °C nella prima decade;
18,5 °C nella seconda; 18,1 °C nella terza.
Umidità media: 75%; la decade più umida è stata la terza
con 77%.
Pressione media: 758,1 mmHg (valore assai rispettato nelle tre decadi). La pressione massima assoluta del mese è in data 2 ottobre ore 11 con 766,4 mmHg. La minima assoluta (749,2
mmHg) è del giorno 12 alle ore 6.
Giorni sereni: 17 (16 lo scorso anno); giorni coperti (senza
un raggio di sole): 5 e precisamente il 9 il 10, l’11, il 15 e il 21.
Eliofania totale: 174,8 ore con una media di 5,6 ore di sole
limpido ogni giorno (5,5 ore lo scorso anno; 4,4 ore nel 2000;
4,2 nel 1999).
A quanto risulta dai numeri ora elencati, l’ottobre 2002 è
uscito un poco dalle medie e dalle pur sempre utili statistiche.
E forse ci invita anche a pensare - senza esagerare - che per
tante ragioni è tutta la nostra Baia che ci dà sempre qualcosa
di più e di meglio.
Il Direttore dell’Osservatorio
Prof. Don Natale Tedoldi
SUSANNA LANATI
Susanna Lanati espone, dal 16
novembre al 7 dicembre 2002,
(lun-sab dalle ore 9-12.30 1619.30) alla galleria d’arte Ristori
di Albenga (SV) in viale Martiri
della Libertà 28, (tel./fax
00390182544176 galleriaristo-
[email protected])
La mostra personale dell’artista, ligure di nascita, e milanese
d’adozione, propone le sue sculture/design e sculture da parete
realizzate in legno e ferro, nelle
quali, colori e materiali s’intrecciano creando figure e tagli dai
toni sensuali. L’intento è quello
di addentrarsi sempre di più nel
dettaglio, senza perdere l’armonia e la danza dei corpi tatuati
che si sfiorano, nell’abbraccio e
nell’amplesso. Altre esposizioni: collettiva «agenda 1999» alla
galleria Ada Zunino a Milano,
personale (febbraio 1999) con
presentazione di Mario De
Micheli, alla galleria Ada Zunino
a Milano, personale «SENSI» al
club Francesco Conti a Milano, a
cura della galleria d’arte Ristori,
personale «TABOO» in piazza
Cantore a Milano, collettiva
«Piccolo e bello» alla galleria
d’Arte Renzo Cortina a Milano,
performance di body painting
alla galleria d’arte Renzo
Cortina.
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ne «L'Alassino»
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di Savona n. 149 del 30-5-1962
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(già R.N.S. n. 9806)
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