Novembre - associazione vecchia alassio
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Novembre - associazione vecchia alassio
ANNO XLII - N. 11 € 1,30 Martedì 19 Novembre 2002 Spedizione in a.p. - 45% - art. 2 comma 20/b - legge 662/96 - Filiale di SAVONA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio aderente € 15,50 - Socio Sostenitore € 18,50 - Socio estero € 21,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] PARCHEGGIO PLURIPIANO L’AURELIA BLOCCATA ANNIVERSARIO DELLA VITTORIA Commemorazione dei caduti DI PIAZZA STALLA DALLE FRANE Durante l’ultimo Consiglio Comunale trasmesso in televisione l’ottobre u.s., tra gli altri punti all’ordine del giorno si è assistito alla presentazione del nuovo progetto di parcheggio pluripiano da realizzarsi in piazza Stalla; sostitutivo e totalmente innovativo rispetto ai proget- stesse inevitabili caratteristiche di destinazione, un impatto volumetrico tutt’altro che trascurabile. Particolarmente allarmante è stata l’affermazione dell’Assessore che «l’altezza interna dei volumi fuori terra è prevista di m 2,80, per rendere più flessibile e Piazza Stalla - anni ‘30. ti proposti al Comune di Alassio nei trascorsi anni 90. Relatore l’Assessore ai Lavori Pubblici Dr. Domenico Girardi. Superato «l’effetto coreografico», dovuto anche e soprattutto ad una accurata progettazione al computer, abbiamo cercato di entrare più nel merito, trovando non pochi argomenti di perplessità se non di preoccupazione. Se è vero che l’intervento proposto, come dichiarato dall’Assessore, risulta a costo zero per la Collettività Alassina, in quanto viene ceduto ad indennizzo dal Comune il diritto di superficie, si è calcolato o quantificato il danno ambientale che la suddetta collettività deve subire? Un volume del genere con un fronte su corso Dante di 6 metri di altezza ed un contrapposto fronte su l’Aurelia di circa 3 metri oltre a creare un «soffocamento prospettico» sui giardini lato ponente, crea, per le sue (FOTO ARCHIVIO A.V.A.) commerciabile la eventuale destinazione futura». Cosa può voler dire? Magari che qualche anno dopo la realizzazione del parcheggio una bella ristrutturazione edilizia mi trasforma il piano terreno su via Dante in attività commerciale o meglio ancora, visto che adesso vanno di moda i «bassi alassini» (appartamenti al pian terreno) una bella serie di alloggi? La nostra non vuole essere una polemica sterile anche perché non siamo a priori contrari a parcheggi pluripiano entro e fuori terra, ma è la scelta del sito che a nostro parere rifiuta un intervento del genere mentre un pluripiano totalmente interrato con altezze interne di m 2,20, come si richiede normalmente agli interventi dei comuni cittadini, otterrebbe lo stesso risultato con impatto ambientale zero. L’ultima recente frana a Capo Mele ha riaperto il problema della necessità di dotare i comuni di Alassio e Laigueglia di una strada, alternativa alla via Aurelia, di collegamento con i limitrofi comuni di Albenga ed Andora. Un paio d’anni or sono due frane contemporaneamente hanno bloccato il transito dell’ Aurelia a levante all’altezza grosso modo di Villa Brunati ed a ponente a Capo Mele. Di fronte a tale paradossale situazione di isolamento e quindi di pericolo anche in caso di urgente necessità di raggiungere l’Ospedale di Albenga, l’avv. Claudio Bottelli si rivolse ai Sindaci di allora Avogadro di Alassio, Mantaldo di Laigueglia, Pesenti di Andora, proponendo la risoluzione del problema con la creazione di una strada di cornice che da Albenga, all’incirca a quota 100 sul livello del mare, attraversasse parte del nostro territorio per reinserirsi sulla strada di S. Bernardo a ponente (sopra Puerta del Sol), proseguire sul crinale (e quindi senza alcun impatto ambientale) di Laigueglia e sfociare in territorio di Andora oltre Colla Micheri. I tre Sindaci, rispondendo per scritto all’avv. Claudio Bottelli si erano dichiarati d’accordo. Ora l’A.V.A. ripropone il problema, e può rendere noto che è allo studio l’indicazione di un tracciato di cornice di larga massima da sottoporre ai tre comuni interessati, i quali stabiliranno l’eventuale procedura di varianti agli strumenti urbanisti esistenti. La soluzione del problema si impone senza ulteriori dilazioni e fittizi impedimenti nell’interesse delle collettività urbane interessate. Scopo statutario del nostro sodalizio è agire nell’interesse del Paese. Nei prossimi numeri del nostro giornale approfondiremo lo stadio del progetto di fattibilità da sottoporre alle Amministrazioni comunali interessate. di tutte le guerre Domenica 3 novembre u.s., alla presenza delle Autorità Civili e Militari, si è svolta la cerimonia in memoria dei Caduti di tutte le Guerre. In questa giornata dedicata alle Forze armate e all’anni- Guerre della nostra storia recente e remota. Alle ore 10,45 le Autorità e la cittadinanza si sono radunate nel piazzale antistante il Palazzo Comunale ed in corteo sono giunte presso il Monumento ai Caduti dove è stata deposta una corona di alloro. Grazie alla collaborazione della Caserma Turinetto nella persona del Col. F. Alfonso La Franca la cerimonia di deposizione della corona si è arricchita della presenza del Picchetto d’ Onore dell’Esercito Italiano e della Capitaneria di Porto. FOTO CICCIONI Dopo brevi parole del Sindaco Arch. versario della Vittoria, l’Ammini- Marco Melgrati, il Rev. Mons. strazione Comunale di Alassio Angelo De Canis ha benedetto la ha inteso raccogliere l’invito del- corona. È seguita in memoria di la Presidenza della Repubblica tutti i Caduti la S. Messa, che a dedicando un momento di rac- causa del cattivo tempo, è stata coglimento e celebrazione pro- celebrata nella Parrocchia di prio in memoria dei Caduti delle S. Ambrogio. A.V.A. UN FIORE SU OGNI TOMBA Trasformazione alberghi: danno per il paese L’A.V.A. non può che prendere atto delle notizie giornalistiche secondo le quali la Procura della Repubblica di Savona starebbe conducendo una indagine per accertare se le troppe trasformazioni da alberghi in appartamenti abitativi abbiano ragione di esistere. Ovviamente l’Autorità Giudiziaria, che rappresenta sempre il baluardo principale per la tutela della legalità e quindi della difesa dei diritti di tutti, dirà se i cambi di destinazione di cui trattasi sono o meno conformi a legge. L’A.V.A. però, ritiene di dover spendere qualche parola in ordine alla «questione» perché se anche tali trasformazioni fossero conformi a leggi e regolamenti, è fuori discussione che il fat- Anche quest’anno l’Associazione Vecchia Alassio, con la partecipazione degli alunni delle classi 5° A-B-C delle scuole Elementari Statali di Alassio, ac- gazzi per ricordare tutti i defunti ed un particolare pensiero ai loro coetanei tragicamente scomparsi nella loro scuola, a San Giuliano di Puglia, sono stati di- (continua a pagina 2) FOTO CICCIONI A.V.A. Consiglio Comunale del 24/10/2002 Subito la parola al cons. Agostino Testa con la lettura di un comunicato, dallo stesso definito «fatto personale»; continuano le stoccate contro il Sindaco e il Consiglio di maggioranza, alimentate dai recenti articoli apparsi sulla stampa. Finalmente, secondo il Consigliere Angelo Iebole, l’interven- Proposta di viabilità alternativa to della magistratura farà luce sulla vicenda delle trasformazioni alberghiere, riferendosi sempre alle predette notizie sui quotidiani; conclude l’intervento con la richiesta di dimissioni da parte del Sindaco e del La RSA alassina in dirittura d’arrivo Abbiamo appreso dalla Stampa e dalle notizie correnti che la sistemazione ospedaliera del complesso Val d’Olivo sta per concludersi felicemente e abbiamo ottenuto un «permesso speciale» o, se preferite, un esplicito invito per una ricognizione particolare da riferire ai nostri numerosi lettori e ai concittadini. Tutto ciò si è realizzato con il cospicuo «lascito» di un grande e affezionato e com- pianto «amico» della nostra città (i cui famigliari hanno chiesto, ma inutilmente come accade spesso in questi casi, di mantenere l’ incognito). Tutti gli Alassini ben conoscono l’ubicazione eccellente dell’edificio, già scelto sulla fine dell’Ottocento dagli ospiti inglesi come dimora, fra alberi secolari e parchi, con un panorama (continua a pagina 2) compagnati dalle loro maestre Sig.re Simona Brunengo, Paola Garberi, Liliana Maiellano, Maria Teresa Mezzapelle e Anna Saracco si è svolta, lunedì 4 novembre u.sc., la tradizionale cerimonia «Un fiore su ogni tomba». Dopo le toccanti parole del Presidente A.V.A. rivolte ai ra- stribuiti agli scolari i fiori da porre sulle tombe spoglie. Anche quest’anno i fiori sono stati gentilmente offerti dalla «Ditta Russo – Piante e fiori». Un particolare ringraziamento alle maestre che hanno collaborato per la riuscita della manifestazione. 7a rassegna «Alassio Cinema» (continua a pagina 2) CITTÀ DI ALASSIO ASSESSORATO ALLA CULTURA ASSOCIAZIONE VECCHIA ALASSIO - Floreat Alaxium Il giorno lunedì 16 dicembre 2002 presso la Sede Sociale di Via XX Settembre 7, Alassio è convocata L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI alle ore 20.30 in prima convocazione e alle ore 21.00 in seconda convocazione con il seguente ORDINE DEL GIORNO 1) Relazione del Presidente; 2) Relazione finanziaria; 3) Varie ed eventuali. Confidando nella massiccia partecipazione dei Soci, porgo i migliori saluti. Il Presidente (Carlo Cavedini) Sabato 16 novembre alle ore 21.00 presso l’Istituto Salesiano per il ciclo di conferenze «Parliamo di...» interverrà Enzo Biagi Ingresso libero. Parcheggio gratuito per i partecipanti. ••• Alassio, 5.10.02 - Da sin.: il sindaco Melgrati, Franzosi dell’APT e l’assessore Monica Zioni nel momento di premiare Maurizio Nichetti. (FOTO SILVIO FASANO) ARTICOLO A PAG. 9 Venerdì 22 novembre alle ore 18.30 al Cinema Ritz (g.c.) la sensitiva Rosemary Altea incontrerà il pubblico. VOLONTARIATO IN PIAZZA Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. 15/12/2002 e 4/01/2003 2 «L'ALASSINO» CONSIGLIO COMUNALE (segue dalla prima pagina) LA R.S.A. ALASSINA (segue dalla prima pagina) Consiglio di maggioranza. Replica di stupendo che spazia da Capo Mele alle colline soprastanti sino all’intera città e al mare, un panorama incomparabile degno delle migliori descrizioni fiabesche d’ogni tempo. Alle strutture già presenti nel «vecchio» Ospedale si sono sostituiti e aggiunti due nuovi complessi che daranno lustro e grande utilità agli anziani alassini, un reparto di RSA (Residenza Sani1taria Assistenziale per anziani non autosufficienti - Legge 23-12-1994 n° 724) con 40 posti letto, in ampie e nuove camere a due o tre letti, con servizi e attrezzature di pregevole scelta e Melgrati: tutte stupidaggini… viene intanto approvato il primo punto (14 favorevoli - 7 astenuti). L’interrogazione del cons. Testa al 20° punto è volta a chiarire il motivo della chiusura dell’ufficio di stato civile nei giorni 24-25 settembre u.s.; risponde ancora il Sindaco affermando che ciò non corrisponde al vero e che, data l’assenza del personale addetto per malattia, era operativo l’Ufficio Anagrafe con sportello polifunzionale. Sul punto 3 interviene il Consigliere Fui, con una interrogazione sulle società partecipate (Gesco Mare ecc.) definendole un peso a carico della collettività. Risposta del Sindaco: Polemica sterile, mi riservo di dare una risposta diretta sull’argomento entro cinque giorni. Il Vice Sindaco Aicardi ragguaglia circa le variazioni alle previsioni di bilancio per maggiori spese… dopo vari interventi e repliche (il cons. Pellegrini ribadisce che le Società partecipate sono un inutile carrozzone politico…) il Consiglio approva con 14 voti a favore e 7 contrari. Idem per il 4° punto. In merito alla richiesta di procrastinare l’inizio dell’anno scolastico 2003/2004, presentata dal gruppo «La Vespa» nell’ultimo consiglio comunale, il Sindaco informa che verrà dato corso all’inoltro della proposta medesima previo coordinamento con gli altri Comuni della Riviera interessati. Intervento del Consigliere Tomagnini: tempo perso, le regioni Piemonte e Lombardia non aderiranno mai alla modifica dell’attuale calendario scolastico poiché andrebbe a scapito dei loro interessi economici (settimane bianche durante le feste Natalizie e Fine Anno). Intervento del Consigliere Agostini: creare in futuro un interscambio con le predette Regioni montane istituendo le «settimane azzurre» per attività in mare (vela, ecc.). Il Consiglio approva all’unanimità (evento da segnare sul calendario!) Sul punto 6, relaziona il Consigliere Monica Zioni sul protocollo d’intesa con la A.S.L. Savonese, circa l’utilizzo dell’immobile denominato «Poggio Fiorito», Albergo residenza per anziani. Non appena completata la ristrutturazione e la messa a norma della palazzina adiacente attualmente inutilizzata, verrà dato corso al trasferimento degli ospiti e ivi rimarranno definitivamente. Il Consigliere Dr. Vallega propone l’acquisto da parte del Comune della struttura; risposta del Cons. Zioni: la spesa risulterebbe insostenibile. Anche questo argomento viene approvato all’unanimità. Segue la richiesta di revoca (punti 7-8-910) inerenti quattro delibere approvate in passato, per la costruzione del parcheggio interrato in Piazza Stalla, progetto che non ha avuto seguito in quanto bocciato dal CO.RE.CO.; il Consiglio approva con 14 voti a favore mentre la minoranza si astiene. Si passa a discutere il nuovo progetto per un parcheggio pluripiano, da realizzarsi nella piazza medesima ad opera di una società privata. Relaziona il Consigliere Giraldi con l’illustrazione del progetto; attualmente sono disponibili 86 posti auto, con il nuovo parcheggio, di due piani interrati e due in elevazione, si passerebbe a 161 posti a rotazione, che verrebbero sfruttati dall’impresa costruttrice per anni 30 e 158 Box auto privati, che la stessa gestirà per 99 anni. Tutta l’operazione a costo zero per il Comune. Prende la parola il Consigliere Tomagnini con una appassionata arringa a difesa dell’ambiente, esortando inoltre l’amministrazione a non «vendere» la piazza in questione, essendo un bene di tutti. Si prospettano soluzioni alternative, con un minor impatto ambientale e con maggiori vantaggi per il Comune. Il Consiglio approva la bozza di convenzione con 14 voti favorevoli e 6 contrari. Segue da parte del Consigliere Giraldi l’illustrazione del parcheggio aperto pluripiano, da realizzarsi in Via Neghelli, adiacente alla scuola materna ed elementare, ad uso gratuito. La minoranza (interventi dei Consiglieri Testa e Fui) propone di costruire detto parcheggio, sebbene converrebbe dare la priorità a quelli in centro, in altra zona (Via Canata) per non creare disagio alle scuole menzionate. Il progetto preliminare viene approvato con 13 voti favorevoli e 5 contrari. Al 13° punto si discute ancora sulle norme riguardanti il cambio di destinazione d’uso degli Alberghi e le relative istanze per il riconoscimento di antieconomicità. Il Sindaco esce dall’aula e si procede alla discussione, che termina con l’approvazione delle modifiche e integrazione di precedenti delibere. (voti a favore 13, contrari 6). Giunti all’ultimo argomento, il Sindaco invita i Consiglieri Aicardi, Salvo, Schivo e Zioni, come egli stesso fa, a lasciare l’aula, essendo tutti parti in causa per istanze presentate da famigliari o parenti dei medesimi, atte ad ottenere autorizzazioni ad ampliare o costruire immobili. Il Consigliere Fui dichiara che anche i componenti la minoranza abbandonano l’aula quindi, venendo a mancare il numero legale, la discussione non può aver luogo e la seduta si chiude. che sta già verificandosi. Noi riteniamo nostro preciso dovere di rivolgere un accorato appello a tutti coloro che ci governano, perché quanto sopra denunciato non solo abbia a cessare immediatamente, ma anche perché vengano adottati i provvedimenti necessari per mettere fine a tale scempio affinché si ritorni ad avere le migliori strutture alberghiere, che hanno sempre dato lustro al paese e pane ai suoi abitanti. Le istituzioni, a tutti i livelli, si attivino, anche attraverso aiuti finanziari, incoraggiando le giovani generazioni che, tra l’altro, dall’illustre Istituto Alberghiero alassino hanno tratto competenze specifiche in materia. Solo così Alassio dopo un passato fulgido di storia e di memorie, potrà ritornare turisticamente in auge come merita. A.V.A. Invito a teatro: «Approfittatene» Novità per il teatro ad Alassio. È stato presentato da poco il nuovo cartellone ricco di spettacoli di primo piano. Ma la novità sta negli abbonamenti, veramente a prezzi concorrenziali. Per i sette spettacoli che fanno parte di «Invito a teatro», la rassegna alassina, i prezzi per assistere a tutti gli spettacoli in platea sarà di 90 euro invece dei 120 previsti per i non residenti. Per la tribuna l’abbonamento sarà di 70 euro contro i 100 per i non residenti. Per i ragazzi fino ai 18 anni e per gli over 60 residenti, l’abbonamento sarà di 50 euro invece di 80 per i non residenti. Altra novità è che a fruire di questi prezzi agevolati potranno essere anche comuni limitrofi e quelli che fanno parte della Comunità Montana Ingauna. Ma ecco gli appunta- menti della rassegna: 30 novembre «Sior Todero Brontolon» di Goldoni, con Eros Pagni e Ivana Monti; 11 dicembre «Un marito ideale» con Debora Caprioglio; 13 gennaio «È molto meglio in due» con Gianfranco Januzzo, Paola Quattrini e Lorenza Mario; 30 gennaio «Sul lago dorato» con Nando Gazzolo e Isa Barzizza; 22 febbraio «Vite private» con Giuseppe Pambieri, Lia Tanzi e Micol Pambieri; 4 marzo «Promesse promesse» con Gianluca Guidi e Maria Laura Baccarini. La rassegna si chiuderà il 16 aprile con «The pretty woman story» dove saliranno sul palco Manuela Arcuri e Paolo Calissano. Prevendite e abbonamenti abituali. Barbara Testa CONSULTA LIGURE rande, giardini accoglienti e persino una zona esterna alberata in cui sarà possibile, in assoluta tranquillità, dedicarsi agevolmente al giardinaggio. Per concludere si tratta di un «fiore all’occhiello» nel complesso sanitario della città che vorrebbe, con l’occasione, riavere qualche cosa di quanto è stato trasferito «provvisoriamente» altrove (per i necessari lavori di ripristino), ma che si teme si cercherà di tenere lontani, un lavoro sulla cui munificenza (di cui hanno già parlato diffusamente in questi giorni i quotidiani) resta solo una targa-ricordo Camera doppia. Camera singola. Il Consiglio Generale si è riunito domenica 20 ottobre u.s. a Genova nella sala delle conferenze della Società Ligure di Storia Patria nello storico Palazzo Ducale ospite dell’Associazione «A COMPAGNA» L’importante convegno è stato aperto con il saluto del Dott. Casareto Presidente de «A Compagna» e del prof. Dino Puncuh della Società di Storia Patria, il quale ha dato il benvenuto, rilevando come la società quest’anno compia 146 anni ed è stata la prima in Italia nata «libera» e non per decreto dello Stato. Il dott. Casareto porta ai convenuti i saluti del Presidente della Regione Liguria, dott. Biasotti, del Sindaco di Genova dott. Pericu e rileva che siamo nella casa dov’è nata Genova. Viene data la parola al dott. Marco Fontana del Ministero per gli Italiani all’estero che porta i saluti del ministro Tremaglia. Il dott. Fontana rileva come moltissimi sono gli Italiani emigrati, fra i quali molti Liguri che ancora oggi sono orgogliosi della loro origine ed indica nel suo ministero lo strumento più valido per tenere e rafforzare i legami con tutti, auspica che le città della Liguria, quelle maggiormente interessate, organizzino la festa dell’emigrante che ha come data l’8 agosto: «È un modo per allacciare o stringere rapporti con il mondo e anche un modo per diffondere la nostra cultura, i vini ed i cibi.» Il Presidente della Consulta Avv. Carosini ed altri intervenuti hanno rilevato che parecchie importanti Associazioni non partecipano con costanza alle riunioni della Consulta stessa; la Liguria è lunga e a volte è disagevole recarsi nelle varie città, «ma è un sacrificio sopportabile»; in ogni caso i membri della Giunta sono disposti a recarsi in visita alle Associazioni che in ambito locale sono molto attive. Iniziative importanti sono state confermate, quali il XXXVII LAURO D’ORO – Premio regionale di poesia dialettale ed il 1° premio letterario in vernacolo «ARREGORDANDO PETRUCCI» indetti dal Circolo Mario Cappello e «A Compagna» con il patrocinio della Regione Liguria, Provincia di Genova, Comune di Genova. Per informazioni rivolgersi presso la Segreteria del Premio: Tel/fax 010-2469925-Genova oppure presso l’A.V.A. di Alassio. Confermato il 2° Festival «SAN GIORGIO» della canzone dialettale Ligure nei giorni 7 e 8 febbraio 2003 presso il teatro «Don Pelle» a San Giorgio d’Albenga - il regolamento è a disposizione anche presso la Sede dell’A.V.A. Verrà dato alle stampe, appena possibile, il 6° volume del Dizionario Bibliografico dei Liguri che comprende le voci da Devoto a Doria. La pubblicazione è prevista per Dicembre p.v. Sempre per il DBL tutti auspicano che la Regione stanzi dei fondi certi, con un’apposita legge, per poter proseguire l’opera, molto richiesta da studiosi italiani ed esteri. Si prevede che saranno circa 20 volumi e sarà la prima opera in Italia di questo genere stampata da una Regione. Vi sono richieste per la ristampa dei primi volumi ormai esauriti. Alle 12,30 la riunione si conclude con l’appuntamento per domenica 24 novembre p.v. a Savona. c.c. SODDISFACENTE SONDAGGIO SUL SERVIZIO DI NETTEZZA URBANA Palestra per attività motoria. TRASFORMAZIONE ALBERGHI (segue dalla prima pagina) to comporti danni alla comunità alassina e scadimento dell’immagine stessa di questo nostro paese. Non è possibile sostenere - come qualche personaggio istituzionale ha dichiarato al «Secolo XIX» - che ognuno è libero di fare in casa propria ciò che più gli conviene. Se così fosse ci troveremmo veramente in una «giungla» ove l’interesse privato prevaricherebbe quello della collettività. La nostra Alassio non può vivere turisticamente solo sull’apporto di chi acquista seconde case, creando di fatto una evidente crisi, della quale resterebbe vittima la cittadinanza e soprattutto la sua parte più debole. Lo stesso discorso deve valere anche per la trasformazione di unità immobiliari da esercizio pubblico in autorimesse. Non è il caso di indicare ubicazioni in ciò Martedì 19 Novembre 2002 utilità. La grande «novità» originalissima inserita in questo complesso ospedaliero cittadino è il reparto che è stato definito con felice intuizione del nome «L’asilo del nonno» assai accogliente, moderno, capace, tutto nuovo e con attrezzature modernissime che intendono ospitare gli anziani alassini non come ricovero o puro ospizio, ma come centro medico assistenziale. Il tutto in un complesso signorile che annovera con la rinnovata impiantistica, saloni TV, sale di lettura e di svago, palestre apposite per attività motoria e cura e per esercizi fisici adatti, sala bar, ve- dedicata al donatore (e perché non dirlo, a questo punto?) il Sig. Giuseppe Crespi di Milano, un ospite per tanti anni affezionato di Alassio, cui va associato in particolare il nome di una nostra concittadina (possiamo citarlo, anche se lei non vuole?), la Signora Marisa Briozzo che a nome dei donatori ha seguito costantemente sin dall’inizio il corso dei lavori di ristrutturazione. Alla famiglia Crespi e a lei vada, a nome di tutti gli Alassini, il compiacimento dell’Associazione Vecchia Alassio. A.V.A. GARLENDA Castello Costa del Carretto 27 ottobre - 8 dicembre 2002 Mostra di calendari liguri Alassio è un paese pulito; cittadini e turisti sono contenti del servizio fornito dalla ditta Ponticelli sia per quanto riguarda lo spazzamento e il lavaggio delle strade che la raccolta. Sono i dati emersi dall’indagine sul servizio di Igiene Ambientale del Comune effettuato da Datamedia Ricerche nel mese di agosto su richiesta della ditta Ponticelli, che si occupa del servizio di nettezza urbana ad Alassio. Nell’indagine, presentata a settembre durante una conferenza stampa, si legge che l’84,8% dei cittadini si dice soddisfatto della frequenza della raccolta dei rifiuti, mentre il 75,8 è contento degli orari. Gli intervistati sono stati in tutto 750 di cui 400 erano residenti, 200 non residenti ma abitanti in seconde case, e 150 titolari di Imprese cioè aziende di servizi e negozi ad Alassio. Positivi i dati resi noti anche se è emersa la necessità, da parte delle imprese contattate, di una maggiore informazione sulla modalità della raccolta differenziata. «Ci sono ancora margini di miglioramento» ha detto il responsabile della Ponticelli presente durante la conferenza stampa «L’impegno rimane alto – prosegue – per venire incontro ai bi- sogni della popolazione.». Diversi i punti toccati nell’indagine, partendo dagli orari della raccolta fino al lavaggio delle strade. Su questo ultimo punto si sono detti soddisfatti del servizio il 76,7% degli intervistati per quanto riguarda l’efficienza della pulizia. Nell’inchiesta poi, è stato paragonato il livello medio di pulizia di Alassio con quello dei comuni limitrofi. Il 35,5% dei residenti e il 43,3% delle imprese trovano il servizio migliore contro un 13% dei residenti e l’11,3% delle imprese che trovano il servizio peggiore ad Alassio rispetto ai comuni vicini. Per quanto riguarda invece i non residenti è stato chiesto di fare un paragone con il proprio comune di residenza. Il 37,5% non ha notato differenze, il 36,5 ha trovato il servizio migliore mentre un 22 per cento ha trovato il servizio offerto ad Alassio peggiore di quello del proprio Comune. Certamente la pulizia di una cittadina è il miglior biglietto da visita soprattutto per i turisti che la visitano anche solo per un giorno. E dalla ricerca effettuata ad agosto sembra proprio che Alassio fornisca un ottimo biglietto da visita. Barbara Testa 6a EDIZIONE ••• «Civiltà dell’ulivu» Mostra d’arte contemporanea a cura del circolo «Amici dell’Arte» AVVISO Per evitare disguidi con le Poste si prega di comunicare eventuali variazioni di indirizzo o numero civico. Grazie A.V.A. Martedì 19 Novembre 2002 La fiera di Sant’Ambrogio Dall’anno scorso l’antica fiera di sant’Ambrogio ha ripreso in maniera più contenuta il suo posto nel calendario fieristico regionale e per quest’anno certamente essa avrà una più larga partecipazione. Delle tre annuali fiere di Alassio (una quarta se ne era aggiunta nell’Ottocento, il 15 ottobre, ma era durata poco tempo), quella del 7 dicembre legata alla festa del Santo Patrono era la più antica ed importante sotto l’aspetto commerciale. Un quindici giorni innanzi appariva sulle cantonate l’avviso che per il 7 dicembre si sarebbe tenuta la «tradizionale fiera di Sant’Ambrogio». Dei ricordi della mia infanzia, quello della fiera di Sant’Ambrogio è uno dei più scolpiti nella memoria. Lungo l’allora Via Genova, «derré ai miaie», lungo le case e i muri degli orti, veniva tesa una lunga corda dove venivano legati cavalli, muli e asini. Nell’esiguo spazio tra l’uno e l’altro dovevo passare, cauto e pauroso per imboccare l’uscio della casa di mio nonno! Lungo la Via Torino, legate agli annosi tronchi dei lecci, vacche, buoi, capre e qualche pecora e nel silenzio della strada se ne udivano i muggiti e i belati. Sulla Piazza Sant’Ambrogio lungo il muro della Parrocchia, era distesa per terra la produzione artigianale dei magnin, i calderai canavesani. Pentole, casseruole, secchi, padelle, testi per la farinata in lucente rame. Si distinguevano dal colore le lumerette, le classiche lucernette fiorentine a tre o a quattro becchi. Nella Via Gerolamo Gastaldi ora Via Milite Ignoto, sostavano i venditori di scarpe d’ogni genere. Dai chiodati scarponi dei contadini, agli stivaletti, alle polacche, alle scarpe da festa, a quelle brillanti in vernice. Le scarpe da donna erano assai più numerose e varie per foggia, colore e fattura. Scarpe con tacco basso, mezzo tacco, tacco alto, pianelle in velluto nero con suola di corda e zoccoli di legno. La Piazza del Commercio era riservata alle attrazioni. I cantastorie con i loro cartelloni illustrativi celebravano recenti fatti tratti dalla cronaca giudiziaria, da catastrofi, dell’affondamento di transatlantici, della cattura di superstiti briganti. Il montanaro della Savoia faceva danzare l’orso legato ad una robusta catena. Un malinconico ronzino, sollecitato dal suo padrone, battendo lo zoccolo per terra, contava. Gli imbonitori reclamizzano l’unguento di grasso di marmotta contro i dolori reumatici, un callifugo miracoloso, un prodigioso linimento contro i geloni. Lungo le attuali vie XX Settembre e Vittorio Veneto banchi di tessuti, di stoffe e drapperie. Merci di fili di cotone, lane, di bottoni, nastri e fettucce, aghi e ditali. Non mancavano le bancarelle di libri degli ambulanti di Pontremoli. Una assortita letteratura dai Reali di Francia, Bertoldo e Bertoldino ai romanzi di Carolina Invernizzi. Quelli di statuine di gesso delle fabbriche Festa dell’Olio Anche quest’anno, nei giorni sabato 7 e domenica 8 dicembre, si svolgerà presso il Frantoio Armato la tradizionale «Festa dell’Olio Nuovo». Sarà un incontro simpatico allietato dalla musica di suonatori alassini doc. Amici e clienti potranno degustare, oltre all’olio, gli squisiti prodotti preparati con cura e con amore. In un ambiente sano, i giovani avranno l’occasione di riscoprire antichi sapori e i non più giovani ritroveranno con dolce nostalgia le usanze di quel mondo contadino che non deve morire, perché tanto ci ha lasciato in cultura e umanità. 3 «L'ALASSINO» di Lucca. Dei coltellinai, degli intagliatori di cucchiai, forchette e mestoli di legno, scesi dalle valli del Cadore. Sulla Via Verdi, di fronte all’Ospedale vi esponevano i venditori di finimenti per gli animali da sella e da tiro, dei ba- balia e forcine per i capelli, altri ancora il prossimo calendario, il Chiaravalle di Genova e il Barbanera di Foligno messi in evidenza sul cappello. Un intero giorno di intenso traffico di accalcarsi di folla che si spingeva e si urtava, che contrattava e tirava sul prezzo richiesto o reclamava sul peso o la misura. Il pomeriggio passava in un baleno. Fiera S. Ambrogio anni ‘30. (FOTO ARCHIVIO A.V.A.) sti per muli e asini. Il vivaista Gambetta di Pietra Ligure con gli alberelli da frutto e vitigni da porre a dimora. Sullo stesso spiazzo si trovavano gli arnesi agricoli: zappe, vanghe, rastrelli, badili, asce, piccozze, forbici da potare, falci ed aratri. Non mancavano i rivenditori di formaggi, salami, granaglie, legumi: fagioli secchi nostrani, di Odessa, di Nanchino, fagiolane, lenticchie, ceci, piselli spaccati, acciughe e aringhe salate, baccalà, stoccafisso e bielli. Appresso i banchi delle sementi, segnalati dalla sgargiante copertura di tela rossa che scendeva fino a terra. I semi degli ortaggi erano posti in sacchetti di tela bianca ed erano venduti ad once con l’apposito misurino. I piselli, le fave e i fagioli ad etti e a chili. Sulla stessa direzione si trovavano i venditori delle batterie da cucina. Pignatte, casseruole, tegami di terracotta, piatti, vasellame del grande negozio dei Nicolini in Albenga o dei conterranei delle Albisole, che per l’approssimarsi del Natale mettevano in mostra i santi del Presepio, le ingenue statuine modellate nella creta e dipinte a vivaci colori. Nell’assortita gamma di piatti fondi e piani, di tazze e chicchere e zuppiere di produzione artigianale si passava a quella industriale dei noti marchi di una Richard-Ginori, Bavaria ed altre pregevoli fabbriche di stoviglie nazionali ed estere. Tutta quanta la merce che costituiva la fiera era trasportata a mezzo di carri di ogni tipo, trainati da cavalli e muli allogati nel grande stallaggio dell’Albergo Centrale. C’erano poveri, poveri sciancati, mutilati di ambo le gambe su di un carrettino tirato da un cane, ciechi e pseudi ciechi, taluni che mettevano in mostra le gambe piagate, altri con i pianeti della fortuna che il pappagallo tirava col becco dal cassettino. Altri offrivano spilli da U pigernò u va che u tron sou scüra… L’umbra, mentre che u su u se ne va zü, a cora da Madonna e, pe a cianüra, a se destriga man-a-man de ciü: a l’è za ‘n-t-e l’arena, e ti diresci ch’a serche a lüna pe fo ciaru ai pesci… I vernacoli versi di Mario Richero, Richin, chiudono bellamente ün giurnu de fera in autentica poesia. Antichissima la consuetudine delle fiere e dei mercati. Quando per l’uomo, dapprima pastore e poi agricoltore nacque la necessità di scambiare i prodotti, ebbe inizio il commercio. Dall’Agorà dei Greci, che si svolgeva nei giorni di pubbliche festività, alle fiere e mercati dell’antica Roma, a quelle e quelli del medioevo. Sul monte Varatella che sovrasta Toirano, presso l’Abbazia di S. Pietro si svolgevano fiere e mercati partecipati dalle popolazioni rivierasche e da quelle montane. Celebri le fiere di Capua, Civitavecchia, Ancona. A Milano la fiera dei santi Gervasio e Protasio durava quattordici giorni. In Francia celebre quella di Saint Denis a Parigi. In tempi più moderni le fiere vennero in parte sostituite dai mercati mensili e da quelli settimanali. Da alcune fiere che si svolgevano all’insegna delle specializzazioni nascono nel XIX secolo le grandi esposizioni nazionali e internazionali di Parigi, Sidney, Torino, Milano, Genova. Oggi sono diventate tradizione la Fiera del Levante a Bari, quella della Nautica a Genova e quella dell’industria a Torino. La nostra di S. Ambrogio ripristinata conserva la caratteristica di fiera paesana, elemento importante nelle celebrazioni in onore del nostro antico Patrono, Sant’Ambrogio Vescovo di Milano. Antonio Carossino L’Agenzia Alptur Viaggi, di Albenga, con il CTA Centro Turistico ACLI Organizzano: Pellegrinaggio a PADRE PIO Santo Sostando a Pietrelcina, S. Giovanni Rotondo, Isola Gran Sasso d’Italia, San Gabriele dell’Addolorata, Lucca Santa Gemma Galgani. Da lunedì 16 a giovedì 19 dicembre 2002 PREZZO SPECIALE ACLI € 310,00 minimo 40 partecipanti Iscrizioni entro il 30 novembre presso: Diacono Ferrari GianCarlo 329 2266059 e Agenzia ALPTUR 0182 50620 CRONACA DI ANDATE: MESE DI NOVEMBRE 2002 SOGNI E INCUBI AUTUNNALI Sto scrivendo queste note da Andate alla sera della vigilia di Ognissanti, quindi, quando le leggerete, probabilmente tutto sarà già stato chiarito, con tante scuse per tutti, e ogni cosa procederà liscia. Ma in questi giorni c’è un po’ di bailamme nel Comune di Andate a causa di una certa indagine sulle trasformazioni degli alberghi in seconde case. Niente di grave, intendiamoci, niente che assomigli al gioco delle tre carte praticato negli atri delle stazioni della metropolitana; c’è soltanto da chiarire qualcosina e nulla più. Ma abbiamo superato tempeste di più grande entità, senza paura e a muso duro (nel vostro antico dialetto ligure si direbbe pressappoco: con la faccia come il muro d’appoggio nello sport del pallone elastico. Ma nel vostro vernacolo la locuzione è più breve ed efficace). Questa sera è la vigilia di Ognissanti, una grande ed antica festa cattolica, che da qualche anno, senza motivazione, senza necessità è stata soppiantata (specialmente da parte dei più giovani) dalla cosiddetta festa di Halloween, trapiantata o meglio rubata proditoriamente al folklore statunitense. Ed è come se io venissi a casa vo- stra, rubassi una foto di un vostro antenato, e poi andassi in giro a dire che è mio nonno. Cosa che solo uno stupido o un essere privo di fantasia, di radici umane e di un decente passato potrebbe fare. Come in realtà avviene. Ma passiamo oltre. Mi hanno raccontato una cosa alla quale io non credo assolutamente, che ritengo priva di ogni fondamento, e che però, da alcune notti costituisce il mio incubo preferito, anche se, a cena, mi astengo dai formaggi pesanti o fermentati. «Mi hanno voluto dire» che qualche mente suprema ha in animo di trasformare la bella e verde piazza Rimessa in un blocco di cemento per lo più sotterraneo dove situare decine e decine di box-auto (E daje!). E per fare ciò si procederebbe (ma non è vero, fa tutto parte del mio incubo) al taglio completo di tutte le piante e gli alberi ivi esistenti. Poi magari qualcuno mi verrà a dire che le piante decennali possono essere sradicate e trapiantate altrove, come se fossero mobili del salotto o automobili – in questo caso potremmo chiamarle auto-piante. Beh, se permettete, a questo punto io direi, anzi dico: Basta! A parte il fatto che, se andassimo a scarta- bellare in qualche archivio, potremmo magari trovare che piazza Rimessa ha qualche vincolo ambientale (non si sa mai!), io chiedo a tutte le Associazioni paesaggistiche, ambientaliste, verdi, gialle o arancioni, di farsi vive, di aprire bene gli occhi e le orecchie e di non permettere che la gruvierizzazione del sottosuolo e l’eliminazione del verde pubblico e privato continui in questo paese già benedetto dalla natura. Bisogna piantare degli alberi, non eliminarne. Neanche uno, neanche mezzo. E già che ci siamo, sono contento che il Sindaco Megagalattico dica che lui non vuole eliminare gli alberghi. Sarei più contento se lui dicesse che vorrebbe vederne sorgere dei nuovi, con nuovi e giovani proprietari, con nuova linfa per il paese con nuove prospettive per il turismo. Magari ci pensino un poco i nostri rappresentanti amministrativi. Al fatto che non basta non andare indietro. Bisogna andare avanti. Ma non sottoterra. Buchi o non buchi, box o non box, o rustici che diventano palazzi tipo grattacielo Pirelli. Grazie. Luca Caravella SERATE CULTURALI ALLA SOMS DI ALASSIO Si allunga la collana delle splendide «perle» rappresentate dalle serate culturali tenute nella sede della Soc. Operaia di Mutuo Soccorso di Alassio. Questa volta la conferenza è stata condotta egregiamente il 18 ottobre u.s. da due giovanissimi medici alassini, il dott. Francesco Bogliolo e il dott. Francesco Torre sul tema: «Prevenzione in Medicina: ruolo del medico e del paziente». Folto il pubblico presente, attentissimo e interessato. Il dott. Bogliolo ha parlato della prevenzione in generale e di quella dal punto di vista oncologico, soffermandosi in particolar modo sul tumore della mammella e sulla prostata, con numerosi esempi esplicativi. Il dott. Torre ha proseguito, trattando della necessaria prevenzione in epatopatia ed ha enumerato i vari tipi di «attacchi». I due illustri medici hanno voluto dimostrare che quando il medico ed il paziente riescono a lavorare bene insieme di anticipo e sulla stessa strada, saranno spesso vincenti per ridurre le cause di malattia, per eseguire precocemente le diagnosi necessarie, per preveni- re, infine, le stesse complicanze delle malattie e della terapia. Due giovani medici alassini che onorano la nostra città e la nostra gente e che hanno seguito la virtù e l’esempio dei loro genitori e dei loro «vecchi». Hanno fatto da degna «corona» alla serata il presidente, Geom. Enzo Barbera, l’Assessore alla Sanità, dott. Loretta Zavaroni e molte personalità del paese. Uno splendido rinfresco ha completato la riuscitissima manifestazione culturale. T.S. UNITRE ALASSIO - XXI^ PROLUSIONE Nell’ampio e sontuoso salone della civica biblioteca R. Deaglio si sono ufficialmente riaperte le porte (per la XXI ^ volta) dei «Corsi dell’Università delle tre età» di Alassio, con la prolusione accademica attesissima, tenuta dalla Ch.ma prof. di Biologia dell’Ateneo genovese dott. Emilia Fugassa Orunesu, alassina di origine, sul tema di scottante attualità: «Strategie riproduttive nel mondo animale». Hanno introdotto la «giornata» festosa la Presidente Unitre, Sig.ra LAUREA Il giorno 1 ottobre la nostra concittadina Luciana Radici ha conseguito, presso l’Accademia delle Belle Arti di Genova, Ligustica, la laurea nel corso di Pittura, con la brillante votazione di 110 e lode. Alla presenza dei relatori Prof. Piero Terrone e Prof.ssa Sabrina Marzagalli la neo laureata ha discusso la tesi concernente pensieri, parole, artiste, azioni performance, fotografie, sculture, installazioni, disegni, dipinti, gioia, dolore, vita, arte, della condizione della donna nell’arte contemporanea dagli anni settanta ad oggi. Immaginiamo la felicità di papà e mamma e ci uniamo a loro per formulare alla Dott.ssa Luciana i più sinceri auguri per un futuro pregno di soddisfazioni e per un proficuo lavoro che sicuramente darà risultati altamente positivi. Elena Dotti, l’Assessore alla Cultura dott. Monica Zioni, anche a nome del Sig. Sindaco e il prof. Tommaso Schivo che per la ventunesima volta ha presentato l’oratore ufficiale di turno, ricordando anche i meriti paterni della dottoressa Emilia, il prof. Arrigo, un compianto e mai dimenticato grande alassino. La conferenza, dotta e chiarissima, ha entusiasmato gli uditori che hanno affollato il salone e che si sono compiaciuti anche per il gruppo «trainante» del Consiglio di questa isti- tuzione culturale alassina che ha creato notevole e unanime interesse ed ha raggiunto ormai un alto livello di attenzione e di presenze, anche da parte di numerosi iscritti provenienti dalle città viciniori. I 26 Corsi dell’anno accademico 2002/2003 si sono iniziati regolarmente, ancora nella sede di Via IV Novembre 2, gentilmente concessa dai Padri Cappuccini e in particolare da Padre Ugolino, che ringraziamo anche da queste colonne. Direz. Unitre-Alassio Concerto di musica classica A conclusione rassegna «La via dell’arte» Sabato 2 novembre u.s., presso l’ex Chiesa Anglicana, a conclusione della rassegna d’Arte Moderna, denominata «La via dell’arte», è stato offerto al numeroso pubblico presente un Concerto di musica classica. Alla serata hanno partecipato il tenore Andrea Elena, nella doppia veste di cantante e presentatore, il giovane baritono Mattia Pelosi, che ha dimostrato ulteriormente di possedere concreti requisiti per una promettente carriera operistica. Il soprano Anna Maria Ottazzi ha sostituito brillantemente e con amichevole disponibilità l’indisposta Melissa Briozzo. Al pianoforte la giovane e valente Anita Frumento, oltre ad aver accompagnato con valido sostegno i cantanti, ha eseguito pregevolmente un brano di Beethoven. L’esibizione di Irene Ciravegna ed Heera Carola, in un brano originale da loro ideato, ha suscitato l’entusiasmo di tutti i presenti. Davvero una bella serata! Grazie quindi alla disponibilità dell’Assessorato alla Cultura, nella persona della Dott. Monica Zioni. Le realtà artistiche territoriali ci sono, eccome: un plauso a chi, tenendole in considerazione, permette loro di essere apprezzate nel modo migliore. Un particolare ringraziamento al Sig. Pischedda ed al Sig. Filippo Molinari per l’ottima organizzazione. ROMA prima di Natale 25 ANNI DI MUSICA, CULTURA, INFORMAZIONE E SPORT Organizzata dal CTA di Albenga in collaborazione con Agenzia Alptur BUON COMPLEANNO RADIO ONDA LIGURE Da venerdì 6 a domenica 8 dicembre 2002 Il prezzo è di € 230 Acconto € 100 all’iscrizione Per informazioni ed iscrizioni (entro il 30 novembre) Tel. 0182 644822 - 0182 50620 - Cell. 329 2266059 Compie 25 anni l’emittente ingauna, che dal 1977 trasmette da Albenga prima per il comprensorio e poi in tutto il Ponente ligure, da Savona e Sanremo, fino a Millesimo e al basso Piemonte (Garessio e Ormea). La società che fondò l’emittente era una Spa specializzata nella vendita di moto d’acqua con marchio «Onda Ligure», questa la curiosa origine del nome dell’ormai unica radio di Albenga ancora attiva. In tutti questi anni Radio Onda Ligure è rimasta sempre fedele alla sua natura di radio locale, legata alla realtà sociale, sportiva e culturale del territorio e di radio (continua a pagina 11) 4 «L'ALASSINO» Lettere del pubblico L’ACQUA UN BENE PREZIOSO: CONSUMATENE DI PIÙ A volte viene da sorridere, a volte da arrabbiarsi, a volte da domandarsi in quale mondo zeppo di contraddizioni stiamo vivendo. Da più parti, da varie fonti, veniamo quasi giornalmente allertati sulla necessità di usare l’acqua potabile con parsimonia e rispetto. Ci dicono che non è un bene inesauribile, che i consumi domestici aumentano a dismisura, che ne sprechiamo quantità esorbitanti che, in alcune realtà del Pianeta, le guerre dei prossimi decenni si combatteranno proprio per il possesso delle fonti di approvvigionamento idrico che diventeranno sempre più preziose. Nella nostra realtà locale, quando le piogge si fanno più avare del consueto, sentiamo parlare del cuneo salino che si starebbe pericolosamente infiltrando tra la falda del Centa che alimenta i nostri acquedotti. E noi che facciamo? Semplice, incentiviamo al consumo; sì, proprio così, incentiviamo al consumo. Vogliamo riportarvi, in calce a queste amare riflessioni sulle contraddizioni del nostro mondo, incentivate dai nostri amministratori-gestori, un riepilogo di una bolletta della SCA, fresca fresca, nella quale risulta che l’utente, a fronte di un consumo effettivo di 4 metri cubi in tre mesi, ne pagherà 30 (!!!) perché questo è il minimo impegnato. Cosa ne consegue? Che se l’utente è «fesso», cioè responsabile, onesto, previdente continuerà a consumarne il necessario, fosse anche un metro cubo al trimestre; ma se è furbo, cioè menefreghista, opportunista, qualunquista ne consumerà trenta, anzi ne sprecherà trenta, perché comunque li paga ugualmente. Complimenti vivissimi a chi ha partorito la bella pensata di aumentare, pressoché indiscriminatamente, il minimo impegnato, infischiandosene dei problemi ecologici e ipotecando il futuro dei suoi e dei nostri figli. Ben vengano persone così lungimiranti. Ne vorremmo di più. Con loro il domani non potrà essere che roseo!!! Mimmo Ottonello Martedì 19 Novembre 2002 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) SU RICHIESTA, RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO Società di Mutuo Soccorso «Fratellanza» di Moglio Ill.mo Sig. SINDACO del COMUNE DI 17021 ALASSIO La Soc. di Mutuo Soccorso di Moglio, in considerazione dei gravi problemi che riguardano l’attuale parziale chiusura dell’ufficio postale e delle conseguenze che si prospettano sulla sua eventuale chiusura, ha cercato di far proprie le problematiche riguardanti l’ufficio in questione. Dalla Stampa abbiamo appreso sia delle lagnanze che degli aspetti più positivi che prevedono un’eventuale soluzione e da parte nostra vogliamo contribuire proponendo una PETIZIONE POPOLARE che portiamo alla sua conoscenza per le determinazioni e le possibili soluzioni, onde evitare le conseguenze che gravano prin- cipalmente sulla popolazione anziana. Non vorremmo che una peculiarità non comune a tanti paesini e frazioni, che vive dal lontano 1890, che per oltre un secolo ha sempre fatto affidamento sul servizio postale, venisse a cessare. Sappiamo di una possibile convenzione con le Poste Italiane S.p.A., speriamo fortemente che questa nostra iniziativa possa contribuire alla soluzione del caso con la speranza che l’allarme «UFFICIO POSTALE» rientri al più presto. Cogliamo l’occasione per porgere distinti saluti, certi di un Suo sollecito riscontro. Il Presidente Filippo Airaldi Alassio 21-10-2002 Allegata: Petizione Popolare (firme n° 341 ) ••• AL SIG. SINDACO del COMUNE DI ALASSIO PETIZIONE POPOLARE Gli abitanti della frazione Moglio, allarmati riguardo al rischio di chiusura dell’Ufficio Postale, si rivolgono alla S.V. al fine di ottenere un contributo da parte di codesto Comune per il mantenimento dei servizi postali di rilevante importanza per la popolazione. I cittadini chiedono pertanto di lavorare ad ipotesi che portino alla razionalizzazione del lavoro ma nel contempo salvaguardino con tale intervento la parte sociale. Le proposte che ci permettiamo di segnalare riguardano: 1. Creazione di uno sportello periferico per le pratiche e certificazioni comunali; 2. Vendita buoni mensa scolastici; 3. Spostamento della biblioteca della frazione nell’atrio dell’ufficio postale in modo da non aggravare le spese comunali per la locazione dei locali della stessa. Questi suggerimenti potrebbero essere valutati e trattati con la società Poste Italiane S.p.A come già avvenuto in situazioni analoghe sul territorio ligure. È per questo che i MOGLIESI sottoscrivono questa petizione: COGNOME E NOME FIRMA CAMPO N… ALLA RICERCA DELLA RIVIERA Nel numero ferragostano de «L’alassino» viene attribuito ampio risalto all’iniziativa di alcuni sindaci del ponente ligure di rivendicare, in via esclusiva, l’utilizzo della denominazione di «Riviera» per contraddistinguere il tratto costiero dell’occidente ligure. L’istanza, nobile nell’intento e lungimirante nelle aspettative di ritorno economico- commerciale è connotata, tuttavia, da ampi margini d’incertezza in termini di concreta realizzabilità. Non vi è dubbio che il termine geografico «riviera» alla pari con l’omologo «costiera» si sia prestato, nel corso degli anni, a denotare località aventi caratteristiche oroidrografiche anche profondamente diverse tra loro, tuttavia, il punto focale della questione si ritiene non possa esser semplicisticamente individuato nell’utilizzo improprio della denominazione da parte degli abitanti di altri litorali del territorio nazionale, bensì nella necessità di attribuire connotati di originalità, esclusività e pe- culiarità all’aggettivazione «ligure». Il fine tentativo di un recupero, nel lungo periodo, delle irrinunciabili tradizioni di turismo elitario che hanno contraddistinto nel secondo dopoguerra l’occidente della Regione deve costituire lo strumento per fugare il malcelato timore di un riduttivo accostamento ad altre località dal passato meno blasonato. La «levata di scudi» a difesa del baluardo rivierasco dovrà, piuttosto, trasformarsi nella individuazione di eventi e manifestazioni che per livello di attrattiva sociale e culturale valgano ad attribuire al ponente ligure il primato negli indici di gradimento dei vacanzieri italiani e stranieri. Una simile ricerca non potrà prescindere dallo sforzo attuativo degli amministratori locali la cui memoria storica rappresenterà l’ausilio fondante per il recupero dei valori tradizionali del ponente ligure. Antonio Marino Approfittando della bella giornata di sole e della data propizia, la signora Maddalena è andata a far visita ai parenti defunti. Nell’ingresso colmo di piante: pareva un giardino, fiori qui, fiori là… Ebbe una certa difficoltà iniziale a trovare l’indirizzo. Una rampa di scalini, poi un vialetto che si faceva sempre più stretto. Ad un tratto la signora Maddalena – com’è e come non è – non ha più potuto muovere né un passo avanti né uno indietro… giunta a pochi metri dall’obbiettivo, sconcertata e impaurita, ha dovuto chiedere aiuto alle persone che passavano nel sottostante viale. La signora Maddalena era rimasta incastrata tra un «manufatto» e l’altro! Depose il suo mazzo di fiori alla bell’e meglio da qualche parte, in attesa di soccorso. Giunse qualcuno e, non senza difficoltà, riuscì a districarle ada- gio le gambe dalle sporgenze marmoree. La signora Maddalena al disagio aggiunse così lo strappo delle calze e due scuciture al soprabito. Anche al cimitero siamo (da tempo!) all’abusivismo edilizio! All’insensatezza dei proprietari si aggiunge il lassismo dei «competenti» uffici del comune. La signora Maddalena si domanda se si possono vendere appezzamenti di micro-appezzamenti di terreno senza tenere in alcun modo conto l’area circostante di rispetto – vale a dire di passaggio – o si ipotizzano dei campi ininterrottamente coperti da un’unica lastra di marmo o cemento che sia? Comunque: bella festa di Chi non c’è più e non può protestare contro le teste di legno, l’idiozia e la speculazione senza limiti! Requiescant. Astolfo ALL’ATTENZIONE DEI CURATORI DELLA SPIAGGIA Vogliamo evitare l’anno prossimo di dover convivere con i mozziconi di sigarette nella sabbia e in mare… al posto delle conchiglie? Basta sensibilizzare gli «utenti» (leggasi fumatori) a buttarle negli appositi portacenere forniti dai bagnini. Se i fumatori gradiscono la nostra spiaggia, imparino a tenerla pulita. S.A. In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. FAVOLETTA Piccolo giallo estivo: dove sono finiti i piccoli pesci rossi e le rane della fontana del Municipio? Alcune nonne sono circondate da nipotini quasi in lacrime per la scomparsa dei pesci rossi: «Nonna nonna, ma quando ritornano, dove sono andati, hanno preferito altri posti?» A tutte queste domande le nonne non sanno rispondere… allora mi viene in mente di tranquillizzare i bimbi, tra cui la mia nipotina, con una favoletta…ad hoc. Dunque… in una notte buia e nuvolosa, un lieve battito di ali, sveglia un piccolo delfino volante che abita con i genitori e tanti amici, nel cielo sopra la fontana. Cosa sarà? Con gli occhi pieni di sonno vede un gabbiano senza una zampa che si tuffa nella fontana e prende con il becco un bel pesce rosso, facendo scappare le rane che dormono lì vicino. Ohibò! Quei pesci così carini e allegri sono in pericolo, se quel grosso gabbiano se li mangia! Cosa posso fare? si chiede il piccolo delfino e decide allora di svegliare la sua mamma. «Ti prego, mamma fai qualcosa, quei simpatici pesci saranno divorati dal gabbiano, dobbiamo salvarli!» Mamma delfino commossa, decide di svegliare il suo consorte delfino, e insieme, mettono al corrente tutti gli altri, così stabiliscono di dormire… con un occhio solo e sorvegliare il ladro di pesci. Infatti la notte successiva il gabbiano arriva di nuovo, ma è tanto svelto che riesce a portare via i pesci senza farsi prendere. E così… notte dopo notte riesce a prendere quasi tutti i pesci: i delfini piccoli sono disperati e i grandi molto arrabbiati di non aver impedito il furto. Allora… il piccolo delfino decide di agire da solo e con grande coraggio, di notte, si mette a seguire il grosso gabbiano nel suo ultimo viaggio furtivo. Col cuore in gola spaventato, ma deciso ad andare fino in fondo riesce a seguire il gabbiano fino al suo riparo… e cosa vede? Una nidiata di piccoli gabbiani che aspettano la loro mamma gabbiana con il beccuccio aperto e con tanta fame. Allora comincia a capire: la povera mamma gabbiana, avendo una zampa sola, non poteva pescare bene il pesce per i suoi gabbianelli e così andava a prenderlo dove era più facile, cioè in una fontana, per nutrire i suoi piccoli. Combattuto tra la rabbia e la commozione, il piccolo delfino, torna a casa intenzionato a spiegare le cose a tutti i suoi amici. Ma i delfini adulti sulle prime non gli credono, poi convinti dalle sue parole accorate, decidono «tutti insieme» di andare a vedere il nido della gabbiana zoppa. Il volo dei delfini volanti è una cosa bellissima, alcune balene al largo li vedono e stupiscono, il vento si ferma per lasciarli passare e la luna curiosa strizza un occhio al piccolo delfino. Finalmente arrivano al nido, vedono i piccoli e capiscono che il piccolo delfino ha ragione e si commuovono quando la gabbiana zoppa chiede perdono del furto e abbassa le ali in segno di scusa. I delfini volanti dal cuore d’oro, perdonano subito e promettono di regalare alla nidiata una parte del pesce pescato per loro. Tutti sono contenti e commossi. E allora bambini, vogliamo rimettere i pesci nella fontana?… Forse per inventare un’altra favola… NONNA SIMONETTA L’ANGELO CUSTODE Quando Dio crea l’Anima di un Essere Umano le affida un Angelo custode, una guardia che lo accompagni nel percorso terreno della vita, con il compito di Suggeritore, protettore e Amico (unico vero e disinteressato). L’Angelo sotto forma di «Coscienza» ispira le buone azioni; fa presenti gli errori da evitare, ma non costringe ad un certo comportamento l’Essere Umano che, essendo stato creato libero, ha facoltà di scelta. La libertà è un grande dono, ma è pericolosa perché può essere travisata! L’Uomo spesso chiude le orecchie spirituali e pensa che libertà sia sinonimo di liceità senza remore sino a negare l’esistenza stessa del Bene e del Male. Ma l’Angelo ha ricevuto da Dio all’inizio anche il compito di «Notaro» e ha avuto un libro con tante pagine bianche quanti saranno i giorni di vita dell’Anima imprigionata nel corpo umano; pagine bianche che egli, giorno dopo giorno, dovrà riempire di annotazioni minuziose segnando ogni fatto, azione, omissione, pensiero dell’Essere umano affidatogli. A questo scopo l’Angelo prende una penna dalle sue candide ali e la intinge nell’inchiostro rosso indelebile del Sangue che cola dalla Croce della Redenzione e nulla sfugge alle sue note; anche se l’uomo inconsapevole crede di sfuggire ad ogni controllo, pensando che solo l’occhio umano possa sorvegliarlo. Ogni sera invece l’Uomo muore ed ogni mattino rinasce; ogni nuovo giorno l’Uomo ha la possibilità di redimersi e iniziare una nuova Vita,in grazia di Dio; basta che lo chieda: ecco il grande miracolo e la immensa misericordia divina. L’Angelo segna ogni sera a pié pagina del suo diario «oggi tu hai fatto questo di bene, e te ne glorio presso il Signore; ma hai fatto anche questo di male e come tua coscienza lo porto alla tua memoria perché tu chieda al Signore di perdonarti e tu proponga di non ripetere l’errore in avvenire; se ciò farai Dio ti perdonerà mentre ti concede il riposo notturno, e domani risorgerai puro e buono, un uomo nuovo». Chi ricorda questo? Non so quanti, ma so che alla fine, quando Dio ci chiamerà davanti a Sé, troveremo il nostro Angelo Custode con quel famoso diario scritto col sangue di Cristo che testimonierà per la nostra eterna felicità o (ho paura anche solo a scriverlo e a dirlo) la nostra destinazione in altro luogo. Silvio Viglietti 11-10-02 Martedì 19 Novembre 2002 5 «L'ALASSINO» Quei segni che paiono CHE TUTTI SAPPIANO I tanti dubbi che hanno portato la Vespa ad abbandonare disegni infantili l’aula e non votare il P.A. Come ogni pratica che viene proposta all’attenzione del Consiglio comunale, anche il programma di attuazione 2002-2004, strumento che serve a programmare l’attività edilizia sul territorio seguendo le norme del PUC, è stato approfonditamente esaminato dai Consiglieri Comunali della Vespa con l’aiuto di tecnici di comprovata esperienza. Per prima cosa abbiamo rilevato che non sono stati rispettati i termini per la presentazione delle domande, molte sono state presentate oltre il 30.04 altre addirittura dopo agosto, tale comportamento sicuramente censurabile, fa sorgere non pochi dubbi sulla liceità del provvedimento. Leggendo la relazione illustrativa a firma dell’arch. Buscaglia, si è potuto facilmente accertare che non tutti i proprietari dei terreni sono stati trattati in uguale maniera; infatti a fronte di un ipotetica possibilità di costruire, gli indici a disposizione nel loro complesso si sono rilevati notevolmente inferiori. La conferma dell’esistenza di questa problematica la si può trovare a pag. 9 della relazione illustrativa del P.A., punto 6 lett. e) «Criteri per l’attuazione del Piano nei casi in cui le domande d’inserimento superano la soglia di zona o di ambito». In tale paragrafo si legge testualmente: «Nei casi in cui le domande presentate e inserite comportano il superamento della soglia di Ambito (Aa1) o di zona il PA stabilisce i criteri per un’equa distribuzione delle volumetrie realizzabili nel rispetto delle soglie massime. È chiaro che in tutti questi casi, una volta attuati gli interventi previsti, non saranno ammessi ulteriori interventi………». Insomma chi ha avuto ha avuto…..; beati gli ultimi se i primi……., ecc. ecc.. Ovviamente i bene informati hanno presentato le domande, (bene informati = vedi tutti gli amministratori che sono usciti dall’aula sull’argomento). È evidente che coloro i quali per loro motivi del tutto personali, che non hanno presentato la domanda per essere inseriti nel PA, in futuro, salvo qualche miracolo o gioco di prestigio, non potranno più costruire, almeno nell’ambito Aa1, ovvero pari doveri, ma non pari diritti. Altro fatto eclatante è la mancanza totale di programmazione e di indirizzo in merito alla pianificazione del territorio; infatti non si legge tra gli atti un organico programma che permetta uno sviluppo edilizio sostenibile per il territorio, confortato dalla realizzazione delle opere e dei servizi primari di competenza della pubblica amministrazione, vedi strade, fognature, acquedotto, ecc. Tra le domande inserite anche se presentate in ritardo abbiamo trovato quelle relative agli alberghi, i tre famosi alberghi che se la maggioranza avesse rispettato quanto richiesto dalla Provincia, non si sarebbero potuti più trasformare, ma il bello è venuto fuori quando abbiamo letto le bozze di convenzione inserite nel PA, c’erano proprio tutte, anche quella per i gallinai, ma guarda caso mancava quella per le trasformazioni alberghiere, (convenzione oggetto di approfondimenti da parte dell’A.G.). Insomma più che un PA, noi politicamente lo definiremmo un pasticcio che scontenta la stragrande maggioranza dei proprietari dei terreni, i quali per una non corretta informazione in materia sono rimasti esclusi e sicuramente presenteranno ricorsi, per tutelare i loro diritti. Infatti non è assolutamente vero, come asserito da un esponente della maggioranza, che La Vespa vota contro i 300 Alassini che hanno inoltrato le domande del PA, La Vespa vota a favore di Alassio e cioè della stragrande maggioranza della popolazione e dei proprietari dei terreni che sono stati esclusi oggi e lo saranno in futuro in quanto con questo PA si è dato alle circa 160 domande accolte con esito favorevole, la possibilità di usufruire del 50% della superficie utile disponibile prevista dal PUC. Questi ed altri motivi ci hanno spinto ad abbandonare l’aula nella speranza che la votazione del PA all’interno del quale sono state inserite delle varianti, essendo avvenuta a maggioranza non qualificata, risulti non valida. Purtroppo con un ennesimo atto di arroganza o forse per paura delle verità, l’amministrazione non ha voluto che la seduta consigliare fosse trasmessa in diretta TV si BDS come al solito, ha preferito tenere i cittadini all’oscuro sulla vicenda, ignara del fatto che la censura non paga mai. Infine invitiamo gli amanti della fotografia a scattare alcune foto alla nostra collina, come ricordo per le future generazioni. p. Il Gruppo Consiliare della «Vespa» Daniele Fui PAROLE ETERNE Quando notiamo degli strani segni apparsi all’improvviso accanto alla nostra porta di casa… controlliamoli bene potrebbero essere dei «Geroglifici» cioè un alfabeto internazionale degli Zingari di Etnia Sinti o Rom. Segni fatti per dare informazioni a chi in futuro dovrà rubare in casa nostra delle eventuali difficoltà o della facilita di accedervi. Sulle pagine dell’Alassino (come hanno fatto vari giornali nazionali e non) mi permetto di mostrarvi un esempio degli ideogrammi che potreste trovare proprio sullo stipite o muri di casa vostra, quindi attenzione! Se volete evitare brutte sorprese. Mario Riboldi - Agli organi di informazione - A tutte le Associazioni Sindacati e Categorie Economiche locali e provinciali Loro sedi La disastrosa gestione delle trasformazioni alberghiere nel Comune di Alassio si rivela ogni giorno più scandalosa con grave danno per tutti i cittadini e per l’economia locale e provinciale di cui il nostro comune è parte importante. Oltre a non mettere fine ai gravi danni inferti ora e nel passato all’economia turistica di Alassio, l’attuale Amministrazione Comunale mantiene aperta una procedura che consente tutt’ora in modo generalizzato quasi a qualunque attività la più ampia possibilità di trasformazione in seconde case al di fuori, praticamente, di ogni limite. Come è recentemente emerso esistono lacune degli Amministratori Comunali di Alassio che pare non operino nemmeno alcun controllo sul rispetto delle Convenzioni relative alla trasformazione in alloggi obbligatorie per legge. Desta scalpore il fatto che chi dovrebbe vigilare sull’osservanza di tali regole come Sindaco sia al tempo stesso coinvolto in prima Città del Sole… perché Alassio merita di meglio È nato ad Alassio il progetto Città del Sole, un progetto amministrativo che ha come obiettivo quello di creare un’alternativa all’attuale amministrazione. Nasce, innanzi tutto, dalla volontà di ridare moralità alla «cosa pubblica» alassina e di riportare l’Alassino al centro dell’azione amministrativa, ponendo l’interesse collettivo davanti a quello privato. Tutte cose che attualmente non avvengono. Il programma, completo e dettagliato, di cui si può prendere visione nelle pagine web all’indirizzo www.cittàsole.org, pone particolare attenzione, oltre alla già citata questione morale all’Alassino residente per il quale il nostro progetto prevede un’inversione di tendenza, con agevolazioni in tutti quei settori che possono migliorarne, anche in termini economici, la vita. In quest’ottica si prevede inoltre di incrementare le politiche sociali, dimostrare una nuova sensibilità verso i problemi giovanili, favorire una progressiva riduzione del carico fiscale. Il programma prevede inoltre una sostanziale rivisitazione delle Società Comunali, che nate per precisi scopi operativi e per af- Fra non molto suoneranno le campane a distesa e gli Uomini si concederanno di sognare. I più piccoli vorranno giocattoli; gli adulti proveranno sempre più ad accantonare ansie, timori e disgusto. Apriremo le finestre, e, con la pioggia o con il sole, dall’isola a Capo Mele, sarà tutto un affettuoso, grande abbraccio che ci rinnoverà ancora la voglia di esistere, lottare e di sognare un futuro di pace. Fernanda MI PIACI: e il mistero si annuncia. TI VOGLIO BENE: e il mistero si illumina. TI AMO: e il mistero si accende. SEI LA MIA VITA: e il mistero si compie. -raoul Alassio, 16.10.2002 Sezione DS Alassio «Ondata di sfratti commerciali nella città di Alassio» fiancare, snellendole, le attività del Comune sono state trasformate da questa amministrazione in costosi carrozzoni usate per saldare i debiti elettorali a dispetto della professionalità e dell’efficacia. I problemi estivi dell’acquedotto ne sono una prova. È previsto anche un totale risanamento della filosofia turistica, a cominciare dal calendario delle manifestazioni. Il tutto sorretto da una rigorosa programmazione senza spazi per alcuna improvvisazione. Questo progetto è rigorosamente «civico», rifugge da qualsiasi inquadramento partitico ed è aperto alle idee, al confronto, alle persone. Se partiamo ora, a oltre tre anni dalla scadenza naturale dell’attuale amministrazione, è perché pensiamo che non sia troppo presto, ma che anzi è fin troppo tardi... e ci auguriamo che questa agonia amministrativa possa concludersi prima del tempo. Non solo la recente stagione estiva ha creato problemi al tessuto commerciale di Alassio, composto da oltre mille aziende, ma un’altra pesante tegola si sta abbattendo su tali imprese: sono sempre più numerosi gli sfratti per finita locazione (e, purtroppo, anche per morosità non riuscendosi a pagare il canone sempre più oneroso) che portano l’azienda alla chiusura dei battenti e conseguente impoverimento dell’ offerta turistica. Tale trend ha subito, in questi ultimi mesi, una certa accelerazione anche nel resto della Riviera e sull’intero territorio nazionale con la finalità evidente di cambiare poi la destinazione in abitativa e conseguente speculazione. Notizie positive Gli abitanti di Via degli Oleandri ringraziano lo Sportello del Cittadino per l’intervento immediato, soddisfacendo la richiesta degli abitanti della zona, risistemando al posto precedente il cassonetto dei rifiuti e per aver concesso il passaggio pedonale al sabato. Grazie ancora. Giovanni Quartara La Confesercenti, attraverso il Consigliere nazionale Giuseppe Maiellano, si è fatta parte attiva, al fine di tutelare il settore terziario, per una proposta di legge a livello parlamentare diretta ad allungare la durata dei contratti di locazione commerciale: 10 anni + 10 (contro gli attuali 9) per quelli alberghieri e 7 anni + 7 per quelli non alberghieri (mentre oggi la durata è di 6 anni rinnovabili). Si auspica un iter rapido che ponga finalmente un freno a tale situazione veramente preoccupante. Altro strumento potrebbe, infine, essere la proroga degli sfratti commerciali così come previsto per quelli abitativi. Alassio, 12 ottobre 2002 Alassio 14.09.02 I Coordinatori R. Avogadro, R. La Florio, L. Sibelli Via Boselli, quasi angolo via Dante: Commercio alla morte: ex negozi diventeranno squallidi mini alloggi con insufficiente numero di finestre ed a prezzi iperbolici. (FOTO FASANO) Osanna nell’alto dei cieli OGNI PROMESSA È… DEBITO per il miracolo di ogni cuore. persona come privato professionista in numerosi casi come già ampiamente dimostrato anche pubblicamente nella sede del Consiglio Comunale. Perdurando l’attuale situazione nell’incuria più assoluta dell’Amministrazione Comunale i Democratici di Sinistra stanno predisponendo l’invio di un dettagliato esposto all’Autorità Giudiziaria dove verranno elencate tutte le inadempienze e le circostanze che hanno dato vita a tale deleteria situazione che ha consentito la manomissione del patrimonio turistico-ricettivo di Alassio, e nel contempo si faranno promotori a tutti i livelli delle opportune iniziative anche legislative per assicurare tutela e promozione del settore e dei suoi operatori. A tale proposito invitano tutti i cittadini, Sindacati, Enti, Associazioni, organi di informazione locale a voler vigilare su eventuali casi di malcostume e di prendere posizione affinché in ogni modo cessino i dannosi effetti arrecati all’economia turistica e commerciale di Alassio. Con lettera aperta al Sig. Sindaco di Alassio del 29/04/2002, poi pubblicata sulle pagine del nostro giornale (vedi «L’ALASSINO» del 17/05/02) col titolo «Carenza di servizi igienici cittadini» segnalammo, oltre alla carenza, l’importanza e l’urgenza nel ripristino di tali servizi in varie zone della città indicandone, nel contempo, l’ubicazione. Immediata la risposta del Sindaco (vedi «L’ALASSINO» del 15/06/02) nella quale lo stesso, al fine di eliminare gli inconvenienti da noi evidenziati, comunicava di aver effettuato un sopralluogo dando incarico, a chi di dovere, di relazionare in merito. È con viva soddisfazione che oggi, a distanza di pochi mesi, ne constatiamo la riapertura di alcuni e l’inizio di lavori di ristrutturazione di altri da cui se ne deduce, che se la critica intenzionalmente costruttiva è da chi di dovere recepita, ne trae beneficio l’intera comunità. Il Sindaco aveva recepito, promesso ed ora ha mantenuto. Grazie. E coi ringraziamenti, ci permettiamo ancora un piccolo suggerimento: che tali servizi, una volta funzionanti, siano sì «segnalati» ma più volte e anche nel raggio di centinaia di metri (con freccia indicativa) come abbiamo visto in altre località turistiche, specie in Francia. A.V.A. 6 «L'ALASSINO» Martedì 19 Novembre 2002 CORSI ARCHEOSUB AD ALBENGA FRAMMENTI DI STORIA NOSTRANA Nel mese di ottobre 2002, in occasione del rilevamento fotografico è stato possibile effettuare immersioni sul vicino sito archeologico in cui giace la nave romana che ha dato origine all’archeologia subacquea. La nave, che si trova nelle acque d’Albenga, è la più grande nave da carico romana scoperta, con le sue dodicimila anfore onerarie contenenti vino I primi lavori archeologici su di essa sono stati fatti dal professor Lamboglia, e quest’operazione è stata una pietra miliare nella storia della subacquea in generale, e dell’archeologia subacquea in particolare. Altro punto di immersione è il relitto archeologico delle Ardesie così non si sono lasciati sfuggire l’occasione di immergersi in queste acque normalmente «proibite» ma così straordinariamente ricche di scoperte. Le immersioni sono state autorizzate alla FIAS che si è avvalsa della collaborazione dei diving: Marina Diving Center resort PADI, Continente Blu e Sport Sette. Durante quest’ apertura straordinaria dei due siti è stato possibile frequentare anche un corso di specialità distintiva PADI di Archeologia Subacquea organizzati da Rapa Andrea della scuola Essereacqua.. Il corso è stato reso possibile grazie alle attrezzature sub gentilmente fornite da MARES. chiamato per il carico trasportato. Si ringraziano per la disponibilità e l’interessamento il Ministero dei Beni Ambientali e Culturali, la Sovrintendente dei Beni Archeologici della Liguria dott.sa Spadea ed in particolare il dott. Martino direttore Archeologico sempre disponibile e presente. Alle immersioni hanno partecipato numerosi subacquei che Interessantissimo anche il Tour a terra che ha toccato museo, edifici, anfiteatro, necropoli ed un nuovo sito molto importante al confine tra terra e acqua lungo le sponde del fiume cittadino. L’intenzione è quella di riproporre al più presto corsi ed esperienze analoghe. Per informazioni contattare ++39/338/5891200 oppure www.essereacqua.com. Città di Alassio e Città di Loano: operazione fondali puliti (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 10 - L’ULIVO, IL RE DELLE PIANTE NOSTRANE (dedicato agli amici Armato) La civiltà dell’olivo è certamente fra le maggiori e le più orgogliose prerogative della gente ligure delle Riviere. Mi piace, perciò, richiamare alla memoria in questo capitolo, sia pur sinteticamente, la storia di questo albero e dei suoi frutti, tratta in parte da un interessante lavoro collettivo di qualche anno fa nella Scuola di Dolcedo e che fu pubblicato in «La Stampa - Guida dei ragazzi - Liguria di Ponente: da Alassio ad Alassio» (pag. 1619). Inizia con la leggenda di Atene, fondata da Minerva proprio mentre nasceva dal terreno un bellissimo olivo: un auspicio di grandezza futura e di immortalità. L’olivo anche nelle Sacre Scritture diventa simbolo di sapienza, di bellezza e di rettitudine; fu originario della Persia o della Siria e di là si diffuse in tutto il bacino del Mediterraneo, dove l’olio restò sino ad oggi il condimento principale della nostra cucina e il frutto stesso, salato e ben conservato, fu per molto tempo, soprattutto fra le popolazioni più povere, l’unico condimento del pane. Persino il nome «olio, oliva» ha un’origine mediterranea e specificatamente greca (élaion, elaìa). Anticamente con le fronde di olivo veniva cinto il capo dei vincitori e i re ebraici nel momento della consacrazione venivano spalmati con olio d’oliva che ovunque appare molto frequentemente come materia prima per una gamma diversissima di riti e di funzioni sacre e profane. Pitagora lo divinizzò e Demostene scrisse d’aver usato per sua fortuna più olio che vino. Annibale, poi, per difendere dal gelo e dalla morte i suoi soldati, e gli elefanti stremati durante l’attraversamento delle Alpi, li spalmò con olio d’oliva. Si dà per certo che esso fu tra i medicamenti più usati e più efficaci. Anche in Egitto l’olio fu considerato il miglior dono che una madre potesse fare ai figli e fra Nettuno che offriva un magnifico cavallo e Minerva che portava in dono l’olio per ottenere la signoria dell’Ellade, senza esitazioni fu preferito il dono della dea. Anche nella religione cristia- na l’olivo è simbolo di fede e di pace e viene benedetto la domenica delle palme (o dell’olivo) e l’olio consacrato è usato in molte cerimonie. Ma da quando si scrisse su questa pianta e sui suoi frutti? Sembra che la conoscenza scritta più antica risalga al 2300 a.C. (commercio dell’olio da parte dei Babilonesi). E in Italia? I più sostengono che comparve dapprima in Sicilia e subito dopo in Liguria, in cui prolificò dopo il tato fra noi dai Crociati, ma secondo altri questi importarono solo delle nuove qualità, come la colombara e la mortina. Al tempo dei Savoia (ma ancora nel sec. XVI) Oneglia ebbe la facoltà di non pagare il dazio sull’olio, mentre Genova esigeva 40 soldi al barile e questa prerogativa ponentina portò l’industria olearia onegliese sino ai vertici più alti nazionali del prodotto (vedi Carli, Isnardi, Sasso ecc.). Oneglia Annibale li spalmò con olio d’oliva. (disegno di Gibba) 1200, quando i Benedettini lo introdussero come cultura redditizia e utile. I documenti più antichi dell’olivo in Liguria sono, però, del 979 (Liguria Occidentale) e secondo alcuni studiosi fu por- nell’ ‘800 raccoglieva 500.000 barili d’olio all’anno. Un danno gravissimo, dopo la falcidia delle truppe napoleoniche del primo Ottocento, si ebbe dalle nostre parti anche durante la prima guerra mondiale; serviva il preziosissimo legno di olivo che salì da lire 1,5 a lire 8 al quintale e in tre anni furono abbattute oltre 600.000 piante. È anche interessante un cenno alle diverse qualità di frutto: la migliore, a parere di tutti gli esperti, è la taggiasca, ma, buone o meno buone, vanno ricordate anche la colombara, la pignuola, la vagnina, la martellina e la rondina. Molte sono anche le malattie proprie dell’ulivo, provocate da insetti e da muffe; principalmente dannosa è la mosca olearia, una peste nera per gli olivi, la tignola, il bruco, il pidocchio, la cocciniglia. La mosca olearia provoca ogni anno miliardari di danno, in quanto ogni femmina è in grado di depositare sino a 150 uova dentro il frutto e da ciascuna di esse, schiudendosi dopo 20 giorni, nascono le larve che si nutrono avidamente della polpa per 15 giorni; poi bucano il frutto che cade a terra esausto e dopo altri 50 giorni ridiventano mosche e il ciclo continua! Anche il sistema di estrazione dell’olio fu diverso da luogo a luogo. Per molto tempo a ponente di Capo Mele l’olio si estraeva con acqua fredda; a levante con l’acqua bollente. Certamente i «gombi» e le stupende e ricercatissime e artistiche gerle olearie furono famosi e moltissimi nei tempi lontani. Oggi l’olio si estrae con sistemi moderni e con macchinari complessi e sofisticati, ma è bello ancora osservare in qualche vecchio frantoio la macina enorme che gira e che schiaccia riducendo in minutissima poltiglia il prezioso frutto dei nostri alberi; oggi l’energia elettrica fa tutto: basta premere un pulsante e tutto si mette in moto ed ecco l’oro liquido che cala nei pozzetti o nei recipienti più adatti e poi c’è la pressa elettrica che preme sugli «sportini» e li prosciuga al massimo. Anticamente vi lavoravano, accanto agli uomini, le forzute ed instancabili bestie. Era tutto un altro sistema, caratteristico e allettante, quasi romantico. Ma, forse, è meglio oggi e visitare i rari frantoi locali, come quello di Armato, ad Alassio, in Via Neghelli, o quello di Sommariva in Via Mameli ad Albenga o quelli ancora, grandemente attrezzati, della vallata del Centa e dell’Arroscia, come quelli di Arnasco, ad esempio, è pur sempre una gioia dello spirito a cui vorrei richiamare i lettori che non la avessero mai provato finora. I bambini dell’Estate Ragazzi diventano sub CONSEGNA PREMI «FEDELTÀ ALASSIO» NEL MESE DI OTTOBRE 2002 Sabato 5 e domenica 6 ottobre 2002 si è tenuta nei porti di Alassio e Loano la giornata internazionale dedicata alla pulizia dei fondali marini proposta dal PADI Project Aware, coordinata dalla scuola sub Essereacqua e dal Marina Diving Center. La manifestazione fortemente voluta dalle due città liguri molto sensibili al turismo e alla tutela dell’ambiente si è rivelata interessante e piacevolissima per tutti i partecipanti che, grazie alle loro capacità subacquee, hanno potuto mandare un grosso messaggio a tutti a favore di un mare sem- pre più rispettato raccogliendo una quantità incredibile di spazzatura gettata all’interno dei porti da diportisti ed altri. Molto importante è stato il contributo di attrezzature fornito dal HTM Mares. La grande eco che ha avuto la manifestazione ha già fatto impegnare organizzatori e sponsor per migliorarsi il prossimo anno in quantità e qualità nelle zone di porto non pulite in questa occasione ed estendendo magari l’iniziativa ad altri siti subacquei locali utilizzati anche da diportisti e pescatori. In occasione dell’estate 2002 il Comune di Alassio e la scuola subacquea Essereacqua hanno organizzato, nell’ambito del progetto di intrattenimento post scolastico Estate Ragazzi e Campo Sole, rivolto agli alunni delle scuole alassine, una serie di appuntamenti teorici e pratici resi possibili grazie alle attrezza- ture fornite dalla HTM Mares di Genova. Gli oltre cento bambini partecipanti di età compresa tra gli otto e i dodici anni, hanno avuto un approccio gratuito al mondo marino e alla subacquea. Il risultato è stato divertente ed apprezzato a tal punto che sicuramente verrà ripetuto nelle prossime stagioni. 18.10.2002 - I signori Adolfo e Anna Maria Catenazzi (svizzeri), ad Alassio da oltre 30 anni - Hotel dei Fiori. (FOTO CICCIONI) Martedì 19 Novembre 2002 Moglio ha il suo nuovo Parroco Una comunità festante, quella di Moglio, ha accolto, domenica 20 ottobre u.s. il suo nuovo Parroco, don Gianni Tabbò, in sostituzione del Rev. Don G.B. Porcella che, dopo aver svolto con capacità, impegno e, ultimamente, sacrificio, per quasi ventidue anni la funzione di Parroco, per gravi motivi di salute che gli impedivano di attendere ai propri doveri come avrebbe voluto, ha preferito, non senza dispiacere, lasciare l’ormai troppo oneroso incarico. Un sì lungo cammino assieme ad una comunità non è cosa da poco e molti sono stati gli impegni assolti, qualcuno, anche di essenziale importanza, quale la necessaria palificazione della chiesa a seguito delle sempre più numerose e preoccupanti crepe che riportava l’edificio. Ma vi è stata pure l’elettrificazione delle campane, il nuovo impianto elettrico, il riscaldamento, l’impianto sonoro, il restauro dei vari quadri, il ri- semplice e toccante cerimonia dell’ingresso del nuovo Parroco. Molte, in una chiesa gremita, le presenze significative: dal Sig. Sindaco ad altre rappresentanze civili e militari, ai vari confratelli delle Parrocchie Vicariali, nonché lo stesso Vicario Foraneo Mons. Angelo De Canis che, presiedendo l’Assemblea e dopo aver letto il decreto di nomina Vescovile, ha «passato le consegne» istituendo, di fatto, il Rev. Don Gianni Tabbò, Parroco di Moglio. Tra i fedeli, oltre che i «Mogliesi» erano presenti molti dei suoi ex parrocchiani della comunità di San Vincenzo Ferreri venuti, con evidente rimpianto, a porgere le loro felicitazioni e il loro saluto. Ha pensato lo stesso don Gianni ad assicurarli con commoventi parole della sua immutata amicizia. Altre sentite parole il neo Parroco ha voluto rivolgere ai suoi «nuovi parrocchiani» auspicando, nell’unione, una Il Panathlon Club della SPETTACOLO BENEFICO NELL’EX CHIESA ANGLICANA Gallinara compie 25 anni L’ELISIR D’AMORE di Gaetano Donizetti è andato in scena presso l’ex Chiesa Anglicana, divenuta luogo d’arte e di cultura, con un più che lusinghiero successo. Lo spettacolo, con la regia del tenore Andrea Elena, che ne è stato altresì protagonista, si è avvalso della partecipazione di Gianni Del Pero, nelle vesti di un gustoso Dottor Dulcamara, Adina era il soprano Enrica Maffeo, il baritono Mattia Pelosi è stato un ottimo Belcore e il soprano Melissa Briozzo una vivace Giannetta, tutti sapientemente accompagnati al pianoforte dalla sempre validissima M° Felicia Galati. I giovani artisti, che si sono prodotti gratuitamente, hanno seguito i corsi di canto tenuti, nello scorso autunno, dal M° Elena per l’Accademia Elgar di Alassio. Le luci di Mauro Giardini, i costumi della Sig.ra Maffeo e la briosa partecipazione dei ragazzi che hanno adeguatamente fatto da comparse, hanno rappresentato una valida e simpatica cornice alla serata. Preziosa la disponibilità di Filippo Molinari quale coordinatore tecnico. L’incasso è stato devoluto alle Missioni d’Africa, la cui referente Sig.ra Rina Ivaldi, è stata la promotrice della serata stessa. Il numeroso pubblico ha lungamente applaudito gli artisti. Purtroppo moltissime persone non hanno potuto assistere essendo «tutto esaurito». La Compagnia, che ringrazia il Comune per l’ospitalità nell’Area Anglicana, rimane a disposizione per un’eventuale replica che, come per la recita effettuata, sarebbe a «costo zero». Un momento della festosa accoglienza a Don Gianni. facimento della facciata e dei muri esterni e, ultimamente, l’organo nuovo… ma l’elenco potrebbe continuare. Parte di tutto ciò è stato fatto anche grazie all’interessamento e all’aiuto dei fedeli, ma la forza trainante, l’impegno ultimo e concreto è sempre stato il «Suo». E questo la comunità di Moglio, anche grazie ad un commosso intervento del Comandante Tindaro Taranto, ha saputo riconoscerglielo. E a noi pare dovuto rilevarlo, rinnovando a don Porcella i nostri migliori auguri per un ancora lungo e sereno avvenire. Ma, detto questo, è pur necessario, anzi, doveroso, fare una breve cronaca di quella che è stata la 7 «L'ALASSINO» proficua collaborazione per poi, ormai comprensibilmente commosso, inaspettatamente concludere: «Ho finito… anzi… INCOMINCIAMO!». Al che, non è mancato un sentito, spontaneo caloroso applauso. Al termine della cerimonia, la Banda cittadina, sul sagrato e in suo onore, ha eseguito un breve concerto, quindi tutti si sono portati nel Salone Parrocchiale dover era stato predisposto un piacevole momento di convivialità. A don Gianni, come già piace chiamarlo ai Mogliesi, felicitazioni, auguri e… buon lavoro. IL «MURETTO» SI È ARRICCHITO DI UNA PIASTRELLA Giacomo Agostini, 15 volte campione del mondo di motociclismo, e Gianni Rivera, ex «golden boy» del calcio italiano, hanno suggellato, come testimonial della serata, il successo del 25° anniversario di fondazione del Panathlon Club della Gallinara. Un avvenimento che a pieno titolo entrerà negli annali degli «appuntamenti» di prestigio del mondo sportivo e culturale visto che i festeggiamenti del «Gallinara» hanno anche permesso di suggellare la volontà di uno dei «Club-service» tra i più impegnati nel sociale a impegnarsi ulteriormente in favore di chi soffre. gante balletto è stato realizzato e interpretato da Irene Ciravegna e Heera Franco Carola. Altra artista alassina Barbara Genuardi che ha presentato un percorso di danza orientale. Al pianoforte Felicia Galati. «Sono socio fondatore del «Gallinara» - ha sottolineato il sindaco, Marco Melgrati - e con piacere ho partecipato a una serata che sicuramente lascerà, per il successo ottenuto, il segno. La Chiesa anglicana è stata magnifica cornice a un avvenimento di grande prestigio». E la «Chiesa degli inglesi» come comunemente viene identificata dagli Alassini l’«anglica- Giacomo Agostini, Daniele La Corte, Gianni Rivera, il Sindaco Melgrati. «Agostini e Rivera ci hanno onorato con la loro presenza, ma la conquista più grossa è stata quella di avere avuto con noi tanti giovani, le promesse dell’Alassio di domani». Daniele La Corte, presidente del «Gallinara» ha messo in evidenza i programmi del sodalizio che vedono al primo posto il coinvolgimento dei giovani e la necessità di farli scendere in campo per aiutare i più deboli». Così nello splendido scenario della Chiesa anglicana il 12 ottobre scorso sia Agostini che Rivera hanno parlato della necessità di coinvolgere le nuove leve anche per inserirle nel na» è tornata a splendere in tutta la sua bellezza anche grazie ai sapienti giochi di luce realizzati, sia negli interni che all’esterno, dai fratelli Croce. Per molti è stata anche una piacevole sorpresa scoprire come la «Chiesa inglese», curata con passione da Filippo Molinari, possa essere utilizzata per incontri d’alto livello. La «navata» della chiesa, per il 25° anniversario di fondazione del Panathlon è stata trasformata in un lussuosissimo salone delle feste che ha visto «sfilare» un pubblico selezionatissimo ed elegante A.V.A. I piloti della Pattuglia Acrobatica delle Frecce Tricolori alla firma della piastrella sul Muretto assieme al sindaco Melgrati, Mario Berrino e le autorità. (FOTO MARCO FASANO) Il tenore Andrea Elena e il soprano. Sono 70... ma non li dimostrano. ASSESSORATO ALLO SPORT E AL TURISMO Alassio - Beneteau 25 Campionati invernali 2002-2003 Sullo specchio di mare di fronte alla ben nota Baia di Alassio, quest’anno si svolgerà il Campionato invernale Beneteau 25. Oltre quaranta equipaggi si affronteranno a partire dal 16 novembre p.v. a marzo, quando sfideranno i team del girone di Anzio per la finalissima che decreterà la barca e l’equipaggio Campione d’inverno. Ecco il calendario delle gare: 16/17 novembre - 21/22 dicembre - 25/26 gennaio - 15/16 febbraio. Verrà poi definito un eventuale week end di recupero. Per ulteriori informazioni e comunicazioni contattare 0182 648142 oppure 333 2185266 Una minuscola galathea il carapace è molto rigido, compresso, coperto da striature trasversali, il cui bordo è cosparso da fitte setole corte. Il rostro è una lamina triangolare e termina con una punta affilata. È abbastanza comune nei nostri mari anche se difficile da incontrare per il suo carattere molto timido e diffidente. (FOTO PIERO QUARONE) mondo del volontariato per affiancarli a chi già opera per cercare di risollevare le sorti di una società sempre più egoista. E i giovani sono stati protagonisti riuscendo a creare un clima da favola nel corso della serata di gala che i panathleti hanno organizzato sulla ribalta naturale di una chiesa che, seppur sconsacrata, è ancora simbolo indelebile delle fortune dell’ Alassio turistica. Magistralmente diretti dal maestro Andrea Elena e presentati da Lino Vena, si sono susseguiti sul palco, per il canto, il tenore Gianni Del Pero, il baritono Mattia Pelosi, il soprano Melissa Briozzo e Federica La Corte. Un impegnativo ed ele- Al «meeting» di compleanno era anche presente il console di Francia, monsieur Roger Brochiero. Per il Panathlon International erano presenti il past presidente, Mario Spallino, e il governatore del quarto Distretto, Michele Di Martino. Numerosi i telegrammi e le lettere di auguri ricevute dal «Gallinara» e tra questi, quella del principe Alberto di Monaco, impossibilitato a partecipare per un impegno nel Principato, dell’olimpionica di sci Stefania Belmondo e del campione automobilistico di Formula Uno, Clay Regazzoni. Giovanna Rosselli 8 «L'ALASSINO» Rimme da noscia tèra Insemme a-a speransa In te l’imprevistu cammin Camminò, camminò, camminò sutta a-a lüxe du su che zü u brilla incontra ai gente ch’i passan e ciàu i te dixen da amixi; insemme a chi rie e a chi cianze sènsa savé u so perché; in braççu au tèmpu ch’u filla pe nu veggnì ciü in deré. Camminò in te stu mundu ch’u va cu-u destin ch’u nu dixe mai ninte e sulu ti sai u so auré mirandu u vive passàu. Camminò dandu forsa all’andò insemme a-a speransa ciü aççesa, in braççu a lei ch’a t’aggiütta a aspèntò tranquillu u duman. Pessö TRADUZIONE Insieme alla speranza Nell’imprevisto cammino Camminare, camminare,/ camminare/ sotto la luce del sole che giù brilla/ incontro alla gente che passa/ e ciao ti dice da amici;/ insieme a chi ride e a chi piange/ senza sapere il suo perché;/ insieme al tempo che corre veloce/ per non tornare più indietro./ Camminare in questo mondo/ che va/ insieme al destino che nulla dice/ e solo sai il suo volere/ guardando la vita passata./ Camminare dando forza/ all’andare/ insieme alla speranza più accesa,/ in braccio a lei che ti aiuta/ ad attendere tranquillo il domani. Pan de crusta dua (Dialetto savonese) Barcuin da vegia cà, spersi dau su, arbanelle e geragni in scia ciappetta, vâsi de baxeicò e ‘na Madunetta sculpìa in ta miaggia, tantu tempu fa. Corde teize tra u figu e l’armugnin sempre carighe de patàili e mariulin. E tì, donna du mainâ, cu’i pè in scia tèra e cun a testa in mâ, çinque figgi, ûn pe ogni sbârcu e ‘na cartulinn-a pe ogni portu. Cusci ti passi i giurni tra partense e riturni: vitta crûa pe’n toccu de pan de crusta dûa. Ma tì, sempre fedele all’ommu têu ti cûi l’ortu, a cà e i têu figgiêu. A seia, quandu ti-e sula in ta stansa, cun u chêu pin de sagrin e de speransa ti preghi u Segnù pe u têu mainâ perché dae tempeste u òu vêuggie sarvâ, mentre u têu sguârdu u se perde luntan là, duvve l’unda a se ciumba in tu çe. Rosa Perrone Poggio TRADUZIONE LETTERALE Pane di crosta dura Finestre della vecchia casa, sbiadite dal sole,/ barattoli e gerani sul davanzale,/ vasi di basilico e una Madonnetta/ scolpita sul muro tanto tempo fa./ Corde tese tra il fico e l’albicocco/ sempre cariche di pannolini e magliettine./ E tu, donna del marinaio,/ con i piedi sulla terra e la testa in mare,/ cinque figli, uno per ogni sbarco/ e una cartolina per ogni porto./ Così trascorri i giorni/ tra partenze e ritorni: una vita cruda/ per un pezzo di pane di crosta dura./ Ma tu, sempre fedele all’uomo tuo/ curi l’orto, la casa e i tuoi figlioli./ Alla sera, quando sei sola nella stanza,/ con il cuore pieno di angoscia e di speranza/ preghi il Signore per il tuo marinaio/ perché dalle tempeste lo voglia salvare,/ mentre il tuo sguardo si perde lontano/ là, dove l’onda si tuffa nel cielo. CITTÀ DEL SOLE Meno affari, più legalità L’hotel Holiday e l’hotel Santa Lucia sono due chiari esempi di come l’interesse privato possa prevaricare quello pubblico, nonostante ci fossero tutte le condizioni per tutelare quello pubblico. Per questo li abbiamo scelti per sottolineare come in questa amministrazione manchi totalmente il senso del collettivo e della legalità. Le trasformazioni alberghiere nascono dalla necessità di selezionare le strutture ricettive dismettendo quelle più obsolete per essere al passo con le richieste del mercato. Quindi le strutture interessate erano quelle troppo piccole, realizzate in ambiti condominiali, senza quei servizi richiesti da una moderna struttura ricettiva, tutto il resto ne doveva essere escluso… Dico doveva perché poi attraverso le maglie di questa normativa si sono infilate anche altre strutture che certamente non avevano le caratteristiche richieste come l’Hotel Holiday e il Santa Lucia. Per evitare che le strutture come queste venissero perse al patrimonio alberghiero alassino la precedente amministrazione aveva deliberato di sottoporre a contro perizie tutte le perizie di antieconomicità presentate per ottenere l’autorizzazione alla trasformazione. Per le due strutture di cui sopra la contro perizia aveva chiaramente dimostrato che non sussisteva alcuna antieconomicità e che i due alberghi avevano tutte le carte in regola per continuare l’attività; questo dava una forte arma all’amministrazione per impedire queste trasformazioni: così è stato per la precedente ma non per questa che, nel modo rocambolesco che tutti conoscono, ha dato il via libera alla trasformazione. Un via libera che per i credenti ha del miracoloso, per gli altri della farsa. È evidente che da questa amministrazione di progettisti che sacrifica l’interesse pubblico a favore di quello dei privati non ci si poteva aspettare di meglio, come dare un gregge da custodire ai lupi; d’altra parte se uno guarda chi è il proprietario dell’Holiday e poi ricorda di chi erano i locali «gentilmente concessi» prima delle elezioni per lo Scaiola Point i conti tornano. Ora i «lupi» nascondono la coda e strillano che nessun’altra «pecora» verrà divorata… Favole! Noi chiediamo che venga ripristinata la legalità e vogliamo che sia ben chiaro ciò che si può e ciò che non si può fare, per evitare che si debba ancora sentire, dalle labbra del sindaco o di qualche assessore, magari a proposito di qualche altro albergo «impossibile» la tristemente nota frase: «Non si potrebbe, ma…», in cui quel «ma» si può significare molte cose ma non certamente l’interesse cittadino. Siamo consapevoli che chiedere legalità a questa amministrazione è come chiedere acqua nel deserto, perciò rincorriamo il miraggio che al più presto venga spazzata via, in un modo o nell’altro. Per Città del Sole Roberto Avogadro Martedì 19 Novembre 2002 Rubrichetta mensile Un ricordo per... ANNI ’45-’46 SEDUTI DA SINISTRA: Teresio Carbone - Bruno Polimeni - Nando Sassi - Giorgio Cravero. DIETRO DA SINISTRA: Angelo Ferrari - Bruno Garassino - Archimede Saccani. IN PIEDI DA SINISTRA: Walter Signoris - Pino Cosso - Carlo Aicardi - Franco Azzini - Sisto Pelle - Ugo Giudici Associazione Centro Culturale Cercatori di Infinito Alassio Nella splendida cornice, umana e ambientale, del ristorante Castello di Madonna delle Grazie, il centro culturale «Cercatori di infinito», presente in Alassio ormai da cinque anni, ha organizzato «Week-end con Bacco» un piccolo corso di orientamento nel mondo del vino. La nostra concittadina dott.sa Domenica Porcella, grazie alla squisita disponibilità e gentilezza della sig.ra Marilena Arecco, ha perfettamente organizzato, superando non poche difficoltà, questo primo corso che si è svolto nei giorni 3-4-5 ottobre u.s. Sono intervenuti gli enologi dott. Vincenzo Comelli, presidente della commissione vini D.O.C. della Camera di Commercio di Savona e vecchio amico del centro culturale per le cene di beneficenza pro AVSI ed il dott. Fabio Lombardi presidente del Consorzio Tutela Vini dell’Oltrepò Pavese, che con cordiale e simpatica maestria hanno condotto i partecipanti alla scoperta dei misteri del mondo del vino e li hanno istruiti ad accostarsi in modo più corretto a questo grande prodotto italiano. Ma, come direbbero i nostri vecchi, val più la pratica che la gramma- ITALIA NOSTRA - SEZIONE DI ALASSIO Prima riunione del nuovo consiglio direttivo presso la sede dell’A.V.A. La Riviera dei Teatri Palalassio «L. Ravizza» Sabato 30 novembre 2002 SIOR TODERO BRONTOLON di Carlo Goldoni Regia Andrèe Ruth Shammah Scene Alessandro Camera Costumi Chiara Boni Con Eros Pagni, Ivana Monti, Antonio Ballerino, Milvia Marigliano e con Tommaso Banfi, Antonella Bruno, Marta Comerio, Franco Maino, Alessandro Quattro, Angelo Zampieri. È stato eletto il nuovo consiglio della sezione alassina di «ITALIA NOSTRA» che ora risulta così composto: Presidente, Carla Fazio; Vice presidente, Maria Teresa Preve; Segretaria, Maria Grazia Pozzi; Consiglieri: Alberto Beniscelli, Carlo Bertolino, Camilla Vaccari, Andrea Balduzzi. La prima riunione si è svolta presso la sede dell’A.V.A. (g.c.) il 23 ottobre scorso. Oltre a numerosi soci della sezione locale, sono intervenuti il dott. Carlo Gagliardi e l’ing. Maina della sezione regionale di Genova, nonché l’alassino ex Presidente nazionale dott. Mario Fazio; la Presidente del Consiglio regionale ligure avv. Rosemary Pertusio ha inviato il suo saluto. Sono stati affrontati alcuni importanti argomenti. Per quanto riguarda Alassio si pone il problema della sede, che non può essere ospitata in permanenza presso l’abitazione della Presidente; la Vice presidente ha messo gentilmente a disposizione il suo studio di pittrice sito in via Mazzini. Si propone una riunione mensile da tenersi il primo lunedì di ogni mese, cercando di ampliare il numero degli iscritti coinvolgendo soprattutto i giovani, qualcuno c’è già. Rimane lo spinoso tema delle palme di piazza Partigiani (Brahea armata): erano 12, ora a Loreto sono 10 (due sono morte e sono state tolte), delle quali due molto mal ridotte e le altre non godono certo di ottima salute. In questo sito sono state piantate delle betulle, ma secondo gli esperti questi alberi vanno bene in montagna: per piantumare bisogna tener conto dell’acidità del terreno, del clima e di altri fattori; in alternativa si può pensare a piante mediterranee come carrubi, olivi, corbezzoli, lecci, forse tigli; integrati da un sottobosco di erica, cisto, ginestra. Comunque è sempre meglio interpellare esperti idonei. Si è poi discusso di argomenti a livello nazionale, particolarmente delle fonti energetiche non inqui- tica e quindi, dopo un po’ di teoria sui processi produttivi e le tecniche di degustazione, si è passati agli assaggi di sedici diversi tipi di vino proposti, oculatamente scelti per avere una panoramica generale sulla produzione enologica italiana e della nostra zona in particolare. Al termine, dopo un breve intervento del presidente del centro culturale prof. Antonio Mazzoni, una fetta di torta e un buon spumante hanno completato la preparazione teoricopratica prima della consegna agli ormai esperti assaggiatori degli attestati di partecipazione, accompagnati da un calice da degustazione. Per motivi organizzativi il numero dei partecipanti è stato limitato a venti, ma le richieste e la soddisfazione di chi è intervenuto, ci spingono a riproporre in futuro l’iniziativa. Approfittando dell’ospitalità che gentilmente queste colonne offrono al Centro Culturale, si invitano tutti i lettori alla presentazione del libro «Pio XII il papa degli ebrei» a cui interverrà l’autore, lo scrittore-giornalista Andrea Tornielli, l’incontro si terrà il 22 novembre ore 21 nella biblioteca R. De Aglio. Si informa inoltre di un’iniziativa a scopo di beneficenza pro AVSI (associazione volontari per il servizio internazionale) che vede coinvolta la Cooperativa Viticoltori Ingauni di Ortovero la quale si impegna a versare all’AVSI una quota per ogni confezione venduta nel mese di dicembre, vi invitiamo pertanto a tenerne conto al momento della scelta dei regali natalizi. Per il centro culturale «Cercatori di infinito» D.P. nanti. Il dott. Mario Fazio ha posto l’accento su un fatto curioso: prima tutti erano favorevoli alle centrali eoliche, ora sembra che tutti siano contrari; occorre superare questa situazione manichea e installare le centrali dove sono compatibili con l’ambiente. Lo stesso vale per i pannelli fotovoltaici, prima antiestetici, oggi, come con competenza ha illustrato l’ing. Maina, vengono costruiti con l’aspetto di tegole. La riunione si è conclusa con un apprezzato rinfresco. C. B. Martedì 19 Novembre 2002 ALASSIO CINEMA - 7 edizione LA VIA DELL’ARTE 2002 «IL SORRISO DELLA FANTASIA» - Il cinema di Maurizio Nichetti Arte Pellegrina a Il protagonista di questa settima edizione di «Alassio Cinema» è un personaggio un po’ «fuori dalle righe» nel contesto della cinematografia italiana contemporanea. Il curatore della rassegna dott. Natalino Bruzzone, critico cinematografico di notevole caratura, lo ha evidenziato già nella conferenza-stampa di presentazione, alla quale era presente l’assessore alla Cultura dott. Monica Zioni, che ha comunicato il motivo del periodo scelto: permettere anche agli Alassini di partecipare. Bruzzone ha affermato: «Proponiamo un regista importante nella “commedia all’italiana”, Nichetti lavora con l’intelligenza, è un personaggio un po’ lunare che si scontra con la realtà, è il comico più originale del cinema italiano, il suo “Ratataplan” a Genova ha avuto una tenuta record: sette mesi». La rassegna si è svolta al Cinema Ritz (gentilmente concesso) dal 30 settembre al 4 ottobre scorsi, con la proiezione di cinque film di Nichetti: Ladri di saponette (del 1989), Volere volare (1991), Stefano Quantestorie (1993), L’una e l’altra (1996) e Honolulu baby (2001); è stata organizzata dall’assessorato alla Cultura e dall’A.P.T. Riviera delle Palme, animata dalla Compagnia teatrale «I senzatetto» diretta da Nello Simoncini. Il 4 ottobre è stato celebrato il «Nichetti-day». Nella sala-conferenze della Biblioteca Civica il regista ha intrattenuto il numeroso pubblico: Bruzzone ha iniziato quella che doveva essere un’intervista, ma Nichetti ha risposto a ruota libera con una comunicativa e una cordialità sorprendenti. Domanda: «Che cos’è per lei il cinema?». Risposta: (in sintesi) «Questa per me è un’occasione unica, per due motivi: un premio alla mia attività che spero possa continuare nonostante i cambiamenti di questo periodo; poi l’incontro con spettatori che hanno 9 «L'ALASSINO» visto alcuni miei film tutti insieme. Il cinema è il modo di raccontare la realtà attraverso una visione personale, diversa dalla televisione che ci porta la realtà in casa. Il cinema è realtà e fantasia, i miei film sono “fantastici”. Molte cose ritenute semplici hanno un’importanza grandissima: noi viviamo di stupore, tanto in un film comico quanto in un “thriller” ogni pochi minuti occorre qualcosa che attragga l’interesse dello spettatore. Il comico italiano non può prescindere dal suo dialetto». E prosegue raccontando sue esperienze a volte umoristiche, descrive con grande competenza anche tecnica l’ambiente cinematografico italiano con le sue «poche luci e le molte ombre». La stessa sera al cinema Ritz l’incontro col «grande pubblico»: erano presenti il sindaco arch. Marco Melgrati, il rappresentante dell’A.P.T. dott. Franzosi e l’assessore Zioni. Il sindaco ringrazia Antonio Ricci e Lorenzo Beccati per il risalto dato alla rassegna in «Striscia la notizia». Bruzzone legge la motivazione che dice fra l’altro: «Quest’anno Alassio Cinema premia la fantasia… un esempio di comicità unica, originale e geniale in un Paese che, a ogni livello, non nasconde i propri soggetti comici… La semplicità e la leggerezza narrativa del regista Nichetti… le sue favole moderne, nitide ed eleganti… venticinque anni di carriera e di successi internazionali che hanno trasformato Maurizio Nichetti in un bene culturale da vedere, riconoscere e salvaguardare». Nichetti ringrazia, dice che il cinema come spettacolo d’autore sta diventando un bene raro, è particolarmente soddisfatto che il pubblico alassino abbia visto cinque suoi film di seguito con possibilità di confronto: «Spero che vi abbiano divertito e vi inducano a qualche momento di riflessione». Carlo Bertolino Dall’abbandono spuntano i segni dell’originaria bellezza Toponomastica Alassina a cura di Gianni Croce Mostra d’arte contemporanea nell’ex Chiesa anglicana L’edificio dell’ex Chiesa anglicana sta diventando uno spazio permanente per manifestazioni artistiche: figurative e musicali. Un’interessante mostra denominata «La via dell’arte» vi è stata allestita nel mese di ottobre scorso, organizzata dal Centro Culturale Paraxo con la collaborazione di 10 comuni che a turno l’hanno ospitata o la ospiteranno: Alassio, Albenga, Albisola Superiore, Albissola Marina, Andora, Castelbianco, Ceriale, Millesimo, Rialto, Urbe. Vengono coinvolte le scuole, per vedere come i bambini interpretano copiandole queste opere d’arte contemporanea. Un’importante iniziativa non solo culturale, ma di promozione turistica, che meriterebbe maggiore attenzione da parte dei residenti. Ed ora i nomi e un breve cenno estetico sui 18 artisti di livello internazionale partecipanti. Alessandro Gamba (Pisa) «Trappola delicata»: Grande dipinto a sfondo rosso Liguria con linee rette e curve che delimitano uno spazio. Ruggero Maggi (Milano) «Mucca caotica»: Mucca pezzata a bassorilievo in peluche con applicate targhette recanti nomi di personaggi celebri. Luisa Raffaelli (Torino) «Icaro»: Gigantografia a colori con ragazza vista di scorcio fra foglie cadenti, foto di varie parti del corpo inserite nella natura e un filmato con figura di ragazza svolazzante nello spazio. Rainer Kriester (Vendone - Germania): Una piccola stele con gli inconfondibili «geroglifici» di questo scultore di fama internazionale che ha scelto la Liguria come sua terra d’elezione, recentemente scomparso. Leonardo Rosa (Castelvecchio) «Moebius»: Cerchi intrecciati dipinti a olio su sfondo bianco marmorizzato, richiamanti l’inventore della cibernetica. Fukushi Ito (Milano - Tokio) «Nel tempo e nello spazio»: Installazione geometrica luminosa, multicolore «La luce delinea lo spazio scolpito ovvero lo spazio del tempo». Cinzia Ambrosini (Pesaro): Dipinti su vetro con inseriti esternamente veri oggetti consunti. Franco Buzzone (Pietra ligure) «Senza titolo 14 settembre 2002»: È un artista amico di Alassio, in passato ha collaborato con la Biblioteca civica nell’organizzazione di indagini conoscitive sull’arte contemporanea; ha esposto un’interpretazione del tragico avvenimento secondo il suo stile, un dipinto su tela composto da piccoli segni eguali ripetuti. Alessandro Traina (Milano): Scultura astratta costituita da un nastro metallico roso e nero forgiato a spirali irregolari. Franco Ottavianelli (Roma) «Torre fragile»: Una costruzione leggera in plexiglass al centro di piccoli obelischi disposti sul pavimento, ai suoi lati vengono proiettate due fotografie della stessa rendendola tripla. Michael Burges (Düsseldorf) «CESM»: Grande dipinto informale a colori vivaci, forme tondeggianti come si osservano al microscopio. Peter Nussbaum (Austria) «TAV - universo. La danza della vita»: Dipinto astratto-informale molto colorato con dominante blu. Nelio Sonego (Treviso) «Angoarcoli»: Segni-ideogrammi neri su sfondo bianco. Alcuni hanno esposto in giardino. Peter Hrubesch (Imperia - Berlino) «Oro ligure»: Una scultura raffigurante un ulivo, simbolo della Liguria. Paola Babini (Ravenna) «Spirali e spiragli»: Stampe su acetato assemblate a formare una scultura. Jurgen Knubben (Rottweil): Obelisco curvo in ferro. Rosetta Berardi (Ravenna): Cubi formati da un’intelaiatura metallica a riquadri, nei quali sono inseriti vetri colorati bianco-blu. Alberto Allegri (Parma) «a»: Pannelli traforati raffiguranti lettere dell’alfabeto o parti di esse ingigantite. Si erge staccato ancora possente tra la via Michelangelo e l’incipiente salita di Brevé, l’ormai vecchio portale simile a un isolato arco di trionfo, ad una quinta teatrale. E a questa sua funzione fu ideato e fabbricato nei primi anni del Novecento. A volerlo fu un eclettico Inglese che aveva acquistato dall’ultimo membro dell’antica casata dei baroni De Cutis, la signora Vincenzina De Cutis in Tabbò, la dimora suburbana in regione Brevé (Belvedere). Si chiamava Mr. Vaughan, storpiato dagli Alassini in Von, u signurin. Il portale ha i basamenti in pietra rossa di Borgio, le lesene bugnate, la cimasa barocca. La nicchia con la Madonnina è un’aggiunta posteriore di cattivo gusto. Il cancello in ferro battuto, su disegno dello stesso Vaughan è egregia opera del fabbro alassino Simone Manzini. Le due rose nell’aggraziato intreccio della parte superiore del cancello, sono il simbolo della storica battaglia inglese che prese il nome di battaglia delle due rose. La testa di efébo sbalzata su rame venne sapientemente eseguita dall’artista alassino Carletto Chiolini. Le decorazioni pittoriche, ormai quasi stinte son dovute al pennello di un certo Claudio Rossi di Carpi, il quale ebbe un importante ruolo nella decorazione del teatro di S. Paolo del Brasile. Egli affrescava sulla cimasa del portale un grande calice da dove spunta la figura di bimbo col collo avvinto da due serpenti e la scritta latina: Infantem sapientiam serpentis innocentiam. Sono segni isoterici, cabalistici, essen- do Mr. Vaughan un appassionato studioso di occultismo. Oltre a questi segni misteriosi sul portale, altri ne aveva fatto scolpire sulla tomba della propria madre, Amelia Mary, morta in Alassio nel 1909, «la migliore delle madri», come recita l’epigrafe in inglese affiancata da un brano di scrittura in lingua ebraica o aramaica. Seppi a suo tempo dalla figlia della sua governante che egli aveva persino scritto un trattato su questa misteriosa scienza e che partendo per l’Inghilterra portò con sé per farlo pubblicare. Con ogni probabilità era affiliato ad una qualche società segreta come quella famosa della «Rosa Croce» o delle diverse logge massoniche. Nella estimazione degli uomini, ogni singola città o paese possiedono propri monumenti, dai quali traggono vanto e gloria. Essi sono un inalienabile patrimonio comune il quale va salvaguardato e conservato. Col trascorrere del tempo sono entrati quali elementi caratteristici nella panoramica di quella città o paese. Anche il portale di via Michelangelo è diventato un monumento cittadino, che con la sua avvertita presenza non può che attirare l’attenzione di chi transita per quella via. La tenace invadenza dell’Ipomea, il rampicante che con il suo fitto fogliame ricopre l’artistico cancello, rendendolo illeggibile, deve essere tolta. Costituirebbe un segno di rispetto verso un’opera, singolare nel suo genere e aureolata da un misterioso arcano fascino. C. B. a.c. Nuovo stradario Rallegrandoci per il felice consenso che la nostra rubrica ha ottenuto dai lettori, che ringraziamo per l’interesse dimostratoci e la sentita partecipazione e ribadendo (vedi prefazione «L’Alassino» del gennaio 2002) che lo «SCOPO DELLA PUBBLICAZIONE» era soltanto quello di informare, con brevi note biografiche, sui vari personaggi ai quali le nostre strade sono intitolate nonché l’origine dei nomi di vie e luoghi cittadini, prendiamo atto delle molteplici richieste relative ad una ulteriore precisazione circa l’ubicazione delle stesse, per cui, al fine di soddisfare il più possibile tali domande e facendo esplicito riferimento ad un precedente e dettagliato «STUDIO» del nostro Socio Fondatore Antonio Carossino, pubblichiamo, debitamente aggiornato e ad integrazione della rubrica stessa, lo «STRADARIO del comune di Alassio» che, pur rimanendo per sua natura e per ovvi motivi «approssimativo o imperfetto», ci auguriamo possa soddisfare le richieste dei lettori. Riteniamo, comunque, che per una migliore lettura dello stradario e per chi Alassino non è, sia bene precisare che la nostra città è sostanzialmente divisa, in senso trasversale (da levante a ponente), oltre che dalla ferrovia e dalle sei pur frazionate PASSEGGIATE A MARE che dal porto conducono al confine con Laigueglia anche da tre strade principali: a) La statale Aurelia (a nord) suddivisa in: via Giancardi – viale Hanbury – via Mazzini – via Don Bosco – via L. da Vinci. b) La via centrale così ripartita: Corso Marconi – Corso Dante – Corso Europa; c) L’antica strada del centro storico che dipartendo da via Garibaldi – (Borgo Coscia) prosegue intramezzata da varie Piazze – (San Francesco, Partigiani, Matteotti, Airaldi e Durante) con via Gramsci (Borgio Passo) – via XX Settembre e via Vittorio Veneto (caruggiu o Budello) – via Brennero e via Roma (Borgo Barusso). Tutte le strade – salvo rare eccezioni – intersecano la città in senso longitudinale e conducono verso il mare, compresi i numerosi vicoli e vicoletti dei Borghi e del Centro Storico. Di strade e luoghi ubicati oltre la ferrovia riteniamo si siano date sufficienti notizie nel suddetto stradario. TOPONOMASTICA ADELASIA = da ponte della Stazione alla Liggia – (iniz. via Aleramo) per Moglio ADUA = da via Adelasia a via Cardellino AIRALDI (vico) = da via Brennero – chiuso (Borgo Barusso) AIRALDI e DURANTE = da Piazza Paccini – via Brennero – via V. Veneto AIRALDI F. = da Piazza Merlini a via Ottone I – via Vegliasco – Moglio AIRALDI FR. = da via M. Morteo Ollandini a Solva ALCIATI (vico) = da via Vittorio Veneto a passeggiata Grollero ALERAMO = da via Adelasia (Liggia) a piazza Merlini – Moglio ALFIERI (vico) = da via Brennero – chiuso (Borgo Barusso) AURAME (vico) = da via Vittorio Veneto a passeggiata Toti – centro storico A SOLVA = da viale Hanbury a Fraz. Solva BARACCA (pass.) = da piazza Partigiani a via Milano (Torrione) BARELLE = da via F. Airaldi – chiusa (Moglio) BARILLI = da via Roma a corso Europa BASANO = da via Vittorio Veneto – chiusa BASSI (vico) = da via Torino – via Veneto – passeggiata Toti – centro storico – BATTAGLIA = da piazza Airaldi e Durante a piazza Paccini BATTAGLINI = da regione Ciazze a via Solva BATTISTI = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna (Borgo Coscia) BAVERA = da via Michelangelo – chiusa (reg. San Rocco) BELLINI = da via Brennero a via Genova Bocchi Bianchi (Borgo Barusso) BELLORINA = via Gastaldi – chiusa BELTRAME = da via Gramsci a passeggiata Baracca (Borgo Passo) BENISCELLI = da passeggiata Grollero – via C. Colombo – via XX Settembre – c.s. BERNO = da via Vittorio Veneto a passeggiata Toti BESTOSO (pontile) = passeggiata Grollero BIANCARDI = da via Veneto – chiusa BIXIO = da vico Conceria a via Sollai BOCCHERI (reg.) = da reg. Costa a reg. Palazzo BOGLIOLO D. = da viale Gibb – chiusa (continua a pagina 10) 10 «L'ALASSINO» BOGLIOLO FR. = da via L. da Vinci – chiusa BOGLIOLO P. = da via F. Airaldi a via Pelle – Moglio BONAPARTE = da via Vespucci a via Giotto BONORINO = da via Garibaldi a viale Hanbury – Borgo Coscia BORRI = da via I. dell’Oro a strada Panoramica San Bernardo BOSCIONE = da via Brennero (Chiesa di Sant’Anna) a Piazza Paccini BOSELLI = da via Roma a via Dante – Barusso BREA (vico) = da via Torino a Corso Dante BRENNERO = da piazza Airaldi e Durante a via Roma BREVÉ (reg.) = da via Michelangelo a via Adelasia BYRON = da via Aurelia – strada Romana Santa Croce CADORNA (pass.) = dal torrione al Porto Luca Ferrari CANATA = da via Neghelli – chiusa CANTIERE (vico) = da passeggiata Cadorna a via Garibaldi CARBUNIN = da via Vittorio Veneto – chiusa CARDELLINO = da via Virgilio a via Galliano CASO-BUSSOLETO = da Crocetta a Villanova CAUDI (reg.) = da reg. Fenarina – chiusa CAVIA = da Solva a Vegliasco CAVOUR = da via Mazzini a passeggiata Grollero CAZULINI = da via Neghelli a reg. Costa Lupara CERRUTI = da via Terike a via Londra CHABROL = da corso Diaz a via Sollai CHIUSETTA (Vico) = da via Leonardo da Vinci a via Mameli CIAZZE (reg.) = da viale Sant’Erasmo a mulattiera per Solva CICCIONE (priv.) = da via Neghelli – chiusa CICCIONE (pass.) = da via Diaz a confine con Laigueglia (lungomare) COLOMBO = da piazza Beniscelli a Piazza Matteotti CONCERIA (Vico) = da via Leonardo da Vinci a via Mameli CONCHETTE = zona parco San Rocco CONTI = da via Diaz – chiusa COSTA G. = da via Croce Bianca a vico della Chiusetta COSTA (reg.) = da via Cardellino a zona Madonna del Vento COSTA LUPARA = da via Neghelli a Torre Cazulini CROCE BIANCA = da via Leonardo da Vinci a via Mameli CROCETTA-CASO = da via Ottone I a Fraz. Caso DELL’ORO = da via Neghelli a via Borri D’AMICO (piazzetta) = da via Brennero (Borgo Barusso) DAMONTE (piazzetta) = da via Garibaldi (Borgo Coscia) DANTE = da corso Marconi a Corso Europa DELFINO (Vico) = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna DELLA VALLE (piazza) = da via Milite Ignoto a via Volta DENTICE (Vico) = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna DE FERRARI (Piazzale) = Santuario Madonna della Guardia DIAZ = da via Roma a via Neghelli – Gastaldi DORIA = da passeggiata Cadorna a viale Hanbury DUE VIE = da Madonna Delle Grazie a reg. Palazzina ELGAR = da viale Gibb a Scalo ferroviario ESCETTU S. ERASMO = da passeggiata Cadorna a via Garibaldi EUROPA = da via Dante a via Leonardo da Vinci FENARINA = da via Neghelli a Costa Lupara FERRARI LUCA (porto) = da passeggiata Cadorna FERRERI = da via Dante a via dell’Oro FERRERO (Piazza) = da via XX Settembre a via Cristoforo Colombo FERRO (vico) = da via Vittorio Veneto a passeggiata Toti FERRO A. = da via dell’Oro a via Napoleone FONTANELLE (reg.) = Solva FOSCOLO = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna (Borgo Coscia) FREGHETTI (vico) = da piazza Matteotti a passeggiata Grollero FUGASSA = dalla Chiesa a via M.M. Ollandini a Solva FUOR DEL VENTO = da via Solva a via Adelasia GAIBISSO = da via dell’Oro a via S.G. Battista GAIBISSO (Eredi) = da via I. dell’Oro – chiusa GALILEO (vico) = da via Gramsci a via Marconi GALLIANO = da via Michelangelo a via Cardellino GALLO = da via Giancardi a strada Santa Croce (Panoramica) GANDOLFO = da via Aleramo a Borgata Porcelli (Moglio) GANDOLFO (vico) = da via Garibaldi a passeggiata Cadorna (Borgo Coscia) GARIBALDI = da piazza San Francesco a via Giancardi GARONNA (vico) = da via Roma - chiuso GARUMBA = da provinciale Caso-Bussoleto a Autostrada GASTALDI = da via Diaz al Cimitero GAZZELLI = da via Marconi a via Gramsci GENOVA B. BIANCHI = da via Dante a via Brennero (Borgo Barusso) GIANCARDI = da viale Hanbury al confine con Albenga GIARDINO D. NINFEE = da via Adelasia all’ospedale – chiusa GIBB = da via Dante a viale Hanbury GIOIA = da via Dante a via Leonardo da Vinci GIOTTO = da via dell’Orto a via Bonaparte GOETHE = da via Neghelli – chiusa GONGHE (reg.) = da via Borri a Puerta del Sol continua sul prossimo numero Martedì 19 Novembre 2002 Al via la stagione invernale dell’Hanbury Tennis Club di Alassio L’arrivo del nuovo team di maestri e istruttori ha segnato l’avvio di una nuova stagione sportiva per l’Hanbury Tennis Club di Alassio. Si tratta di Massimiliano Pelissero, torinese, undici anni di onorato servizio quale maestro federale all’A.S. Le Pleiadi di Torino e di Luca Granella, istruttore PTR, al suo esordio alassino dopo sei anni alle Pleiadi. Dal 16 ottobre scorso hanno dato il via alla Scuola Addestramento Tennis con corsi per ogni età e livello. Fino al 10 giugno saranno loro i protagonisti della stagione sportiva di uno dei più antichi circoli d’Italia e sicuramente di uno dei club più caratteristici e affascinanti del nostro Paese. Sette campi in terra rossa, immersi nel verde nel cuore della Città del Muretto. Una storia che ha il profumo della terra del tennis per eccellenza: l’Inghilterra. Daniel Hanbury fu infatti il fondatore di questo storico circolo che ha saputo mantenere negli anni lo stile e le caratteristiche tipiche inglesi, anche grazie al suo attuale proprietario Joseph Skordis, origini inglesi e una grande passione per tutto ciò che è storia del tennis. Ecco così che l’Hanbury non solo si presenta come tipica villa inglese, ma è di fatto divenuto un vero e proprio museo di storia di questo sport. Un circolo non solo da vedere, ma anche da vivere. Accanto ai corsi S.A.T., infatti, i maestri stanno predisponendo un calendario di appuntamenti anche per gli adulti: principianti, perfezionamento e intensivo a seconda dei livelli di gioco. Lezioni singole, ma anche mini corsi per due, tre o quattro persone. A scelta. E poi immancabili tornei, interni e federali, oltre agli appuntamenti ormai storici per la terra dell’Hanbury. E per la stagione 2002-2003 anche qualche gita, ovviamente a sfondo tennistico per i Tornei di Montecarlo, Milano e Roma. «Cercheremo di lavorare – spiega Massimiliano Pelissero – anche sul settore agonistico. L’intenzione è di iscrivere il circolo alle principali competizioni a squadre». «L’Hanbury ha una tradizione sportiva notevole – aggiunge John Skordis, (figlio del titolare) che, ottimo giocatore, segue l’aspetto agonistico del circolo – Ottime le prestazioni negli ultimi anni della squadra maschile che ha saputo segnalarsi a livello nazionale. Quest’anno lavoreremo per bissare e migliorare i risultati già raggiunti in passato». È ancora possibile iscriversi ai corsi. Per costi ed eventuali informazioni, rivolgersi alla segreteria dell’Hanbury Tennis Club al numero 0182 640174 Alassio, 1 novembre 2002 Corsi di Bridge alla Unitrè di Alassio tutti i giovedì alle ore 15,30 presso la Sede di Via IV Novembre 4 Il Bridge è un gioco di carte universalmente conosciuto e denominato ovunque allo stesso modo. Si gioca in quattro, a coppie contrapposte, e, a differenza di altri giochi, nel Bridge le carte rappresentano soltanto lo strumento necessario ad applicare e sviluppare doti di logica, analisi, deduzione, calcolo e sintesi attraverso la sollecitazione dell’attenzione, della memoria e della duttilità della mente. A Bridge (continua a pagina 11) Un progetto che converte all’unità Ciascuno di noi, quando si mette a fare progetti e si tira su le maniche per realizzarli, ha una sua ragione di fondo. Questa intenzione non sempre è esplicita e soprattutto non possiamo dare per scontato che essa rappresenti qualcosa di condiviso tra i nostri collaboratori. Da qualche tempo Parrocchia Sant’Ambrogio e Istituto don Bosco stanno dialogando a ritmo stretto e collaborativo per iniziare una presenza nuova negli spazi di vita quotidiana. È la crescente attenzione verso i ragazzi, verso i giovani che ha portato entrambi ad un progetto in cui diverse attività saranno svolte insieme. In concreto l’attenzione è rivolta verso due ambiti specifici, il catechismo che verrà svolto all’interno degli ambienti dell’Oratorio e la Messa dome- nicale che vede la presenza della comunità giovane dei salesiani in Parrocchia. Non dobbiamo nascondere che il lavoro fatto fino a questo momento ha dato esiti positivi. Abbiamo una struttura ecclesiale e pastorale che riesce a coinvolgere in percorsi associativi o di gruppo una percentuale non insignificante degli adolescenti e giovani. Siamo una comunità cristiana che ha una grande ricchezza di tradizioni, risorse educative. Vi chiederete il perché di questo dialogo collaborativo, è semplice siamo due enti che a poca distanza desiderano raggiungere lo stesso obiettivo, quello cioè di offrire al ragazzo un cammino sereno e di poter rispondere con impegno alla propria vita di fede. Sentiamo necessità di incontrarci per condi- videre l’esperienza cristiana, il bisogno di maggiori possibilità di educazione e formazione cristiana, il desiderio di avere occasioni di incontro informale dove la gioia del gioco è profumo di oratorio. In questo momento «storico» occorre il coraggio della comunità cristiana di iniziare, di stare, di proporre, di non aver paura di gettarsi in una nuova esperienza. Il tempo e lo spazio sono le rotaie sulle quali corre il treno dell’esperienza dell’uomo. Lasciamo al tempo la verifica di questo progetto, intanto noi continuiamo a «sognare» la realtà… non è detto che sia tutto esatto, corretto e adeguato ma c’è il rischio che, presto o tardi, qualcosa del sogno si traduca in vissuto quotidiano. CAMPIONI A DUE ALI venne ben presto di grandissimo rilievo in tutti i Paesi Bassi. Anche oggi il numero più elevato di allevatori di colombi si conta in Belgio. L’uso militare dei docili messaggeri è continuato fino ai nostri giorni, con importanti servizi resi agli eserciti e alle popolazioni di intere città nelle due ultime guerre mondiali. Le città di Parigi, Lille, Bruxelles hanno eretto ai colombi viaggiatori addirittura splendidi monumenti, per ricordare al mondo l’aiuto da essi ricevuto nel corso di assedi e di battaglie. MATRICOLA 021423-95 FEMMINA COLOMBAIA R. MASCHERETTI - ALASSIO Don Stefano Pastorino Perché oggi si allevano colombi viaggiatori? Viterbo Latina Orbetello Cassino Battipaglia Frosinone 1997 km 417 classif. 3^ km 540 “” 10^ km 370 “” 3^ km 605 “” 10^ km 735 “” 1^ km 564 “” 7^ Viareggio Follonica Orbetello Civitavecchia Caserta Cassino Latina 1998 km 200 classif. 5^ km 300 “” 9^ km 370 “” 9^ km 425 “” 22^ km 665 “” 5^ km 605 “” 3^ km 540 “” 1^ Vincitrice anello d’oro con 3231 km a premio Vincitrice anello d’oro con 3669 km a premio Piccola storia dei colombi viaggiatori go impiego di colombi per inviare messaggi e in Grecia i nomi degli atleti vincitori delle Olimpiadi venivano fatti conoscere in tutta la nazione per mezzo dei messaggeri alati. E chi recapitava gli ordini di Giulio Cesare alle legioni distanti mille miglia dal suo quartier generale? Ancora i disciplinati colombi, accuratamente custoditi nei carri colombari. Anche le navi romane trasportavano colombaie nell’azzurro Mare Nostrum per affidare ai colombi messaggeri informazioni di guerra, a volte decisive per le sorti della flotta dell’Urbe. Questo mezzo di comunicazione venne perfezionato all’inizio del Medio Evo in Persia, in Siria e in tutti i paesi orientali, dove i colombi sono stati sempre molto amati. Si narra che il principe indiano Akber, nel XVII secolo, ne possedesse, nel giardino del suo palazzo, addirittura ventimila. In Europa l’impiego di colombi viaggiatori si consolidò tra il 1200 e il 1500. I Fiamminghi, nel XVIII secolo, istituirono colombaie municipali per meglio usufruire di questo particolare sistema di comunicazione e la diffusione dei colombi viaggiatori di- I colombi viaggiatori sono colombi che, opportunamente educati, hanno sviluppato velocità e resistenza al volo, nonché una straordinaria capacità di tornare alla colombaia. L’impiego di colombi come messaggeri risale a tempi assai lontani. Chi portò a Noè la notizia della fine del diluvio universale? La mitica colomba, che, con il ramoscello d’ulivo nel becco, comunicò al patriarca che le acque avevano cessato di coprire la terra. Sculture ed iscrizioni dell’ antico Egitto attestano un lar- Oggi i colombi sono allevati con finalità altamente sociali: per trasportare, ad esempio, campioni di sangue da analizzare con urgenza in laboratori specializzati; per inviare notizie e richieste d’aiuto in situazioni di grave emergenza, durante i black out dei correnti mezzi di comunicazione. Ma soprattutto i colombi, volando e volando, sono divenuti atleti straordinari, e appunto la finalità agonistica e sportiva è quella che oggi spinge milioni e milioni di persone, in tutto il mondo, ad allevare colombi viaggiatori. Gli appassionati allevatori si sono continuamente dedicati alla «selezione» dei colombi. Hanno cioè incrociato le varie razze, cercando di ottenerne di nuove, con migliori capacità di orientamento, velocità, abilità, resistenza. Oggi si impiegano per lo più qualità ibride fra le due razze principali così ottenute: il Colombo di Anversa, a becco lungo, e il Colombo di Liegi, a becco corto. Tutte le razze derivano dalla specie Columba livia, l’umile piccione selvatico che nidifica da millenni nelle muraglie abbandonate e negli anfratti delle rocce sui monti o in prossimità del mare. R.M. continua sul prossimo numero Martedì 19 Novembre 2002 11 «L'ALASSINO» BUON COMPLEANNO RADIO ONDA LIGURE BRIDGE ALL’UNITRE… (segue da pagina 10) (segue da pagina 3) si può cominciare e continuare a giocare a qualsiasi età (Jacoby, famoso giocatore statunitense, è diventato campione del mondo a coppie all’età di 76 anni). Il Bridge è una disciplina sportiva di assoluto rigore morale in quanto impone, a tutti coloro che lo praticano, il rispetto e l’osservanza di precise norme etiche e di gioco. Il Bridge rappresenta un importante momento di aggregazione, di incontro, di socializzazione, e quindi, di conoscenza e scambio di fattori culturali e di costume legati alle proprie rispettive radici e origini. Agli studenti della Unitrè di Alassio saranno esposti con chiarezza e gradualità le regole e gli obiettivi del gioco che risulterà piacevole e stimolante, trasformando con entusiasmo l’approccio iniziale al Bridge da semplice curiosità in hobby e sport. Ogni lezione dirà qualcosa: un po’ alla volta, alcuni concetti, soprattutto dichiarativi saranno semplicemente accennati, in modo da rendere immediato l’inserimento dell’allievo-studente al tavolo da gioco. Appuntamento, quindi, a tutti gli appassionati che vorranno apprendere questo meraviglioso «sport della mente» alla Unitrè di Alassio, ogni giovedì a partire dal 31-10-02 dalle ore 15,30 alle 17,30. F.B. musicale che sceglie sempre per i suoi ascoltatori i migliori brani di successo del panorama italiano e internazionale. Musica e intrattenimento, informazione locale, cultura e spettacoli, sport e giochi sono da 25 anni gli elementi portanti del palinsesto di Radio Onda Ligure. Perché continuità e fedeltà al proprio pubblico sono gli imperativi dell’emittente. Quest’anno in occasione di un compleanno speciale Radio Onda Ligure vuole festeggiare con tutti gli amici, i personaggi, le autorità e gli ascoltatori fedeli che l’hanno accompagnata nella sua storia. I festeggiamenti riguarderanno il mondo dello sport, della cultura e dell’informazione, ma anche dell’intrattenimento musicale, con iniziative particolari e novità di palinsesto che vengono inaugurate proprio quest’anno. I festeggiamenti sono già iniziati quest’estate in occasione del concerto dei Simple Minds a Imperia. Un evento straordinario che ha ricordato i grandi concerti del Ponente ligure. Da quelli di Tian Turner, Ray Charles e Joe Cocker ai miti italiani Vasco Rossi, Claudio Baglioni, Lucio Dalla, per citarne solo alcuni. Tutte star di grande spessore che si sono esibite nel corso di questi «primi» 25 anni di Radio Onda Ligure. LUTTI CITTADINI E NECROLOGI GIULIANO GROLLERO via a 72 anni, lasciando nella costernazione quanti apprezzavano la sua amicizia. Alla moglie Marisa e alla figlia Mari Claire le più sentite condoglianze dell’A.V.A. ANGELA MARIA SAETTONE VED. SOLDANI Il ricordo svolge una funzione insostituibile nell’identità delle persone. La perdita del ricordo significa sempre una perdita d’identità. «All’età di 38 anni è terminato il breve pellegrinare di questo nostro fratello…» la sentita omelia di Mons. Angelo De Canis, pronunciata davanti al feretro di Giuliano Grollero e alla chiesa affollata da un’assemblea molteplice e dissomigliante ma mesta e addolorata nella sua interezza, mi ha fatto affiorare alle labbra il frutto della mia intima riflessione: «Se colui che si ricorda si ascrive esperienze passate come parte del suo passato il fatto, per alcuni (molti? tutti?) di noi di aver camminato per la strada della vita, nel mondo dello sport con Giuliano Grollero contribuirà a rafforzare la nostra identità, mantenendone vivo il ricordo?». Ho nella mente ancora l’immagine dell’ultima partita di calcio allo stadio Sandro Ferrando (ancora in quest’anno…), in cui Giuliano con la divisa da portiere, interpretava un ruolo importantissimo e non solo per lui. Mi stupiva il suo entusiasmo da ventenne soprattutto la grande fiducia, la genuina stima e la trasparente buona opinione che aveva di tutti i suoi compagni; traspariva attraverso le sue parole d’incitamento verso l’amico, l’anamnesi con le cose sensibili che costituivano la sua conoscenza, un anelito delle idee archetipe tra il suo presente sperimentato e il futuro sperato. «L’ultimo passo della ragione, dice Blaise Pascal, è di riconoscere che c’è un’infinità di cose che la sorpassano». Per noi che crediamo e la ragione non ci limita, sorpassata com’è dalla Speranza, resta la certezza che Giuliano sarà per tutti non solo un ricordo. Sentitamente, dalle pagine del giornale degli Alassini, ci uniamo al cordoglio del papà Renzo, della sorella Mariarosa, della zia Bianca, dei cugini, dei parenti e degli amici tutti. Dante Schivo L’A.V.A. si unisce nel cordoglio alla famiglia. JOHN EVELIN LUCA BLAISE PLATT Un altro personaggio caratteristico di Alassio ci ha lasciati. Blaise Platt era inglese, nato nell’isola di Guernesey (Isole del Canale), discendeva da un’importantissima famiglia, proprietaria della villa detta Premartin con vasto giardino. Lui apparentemente non aveva nulla dell’Inglese, si era completamente inserito nell’ambiente alassino, tanto da parlarne correntemente il dialetto. Nonostante la sua aria paciosa era attivo, aveva molti amici, era nel gruppo dei primi «Murettisti», partecipava alla vita cittadina. Si era poi trasferito ad Albenga, ma quando lo si incontrava, con la sua simpatia e la sua comunicativa, rievocava i bei tempi di una irripetibile splendida «stagione» alassina. Un male incurabile se lo è portato È mancata il 24 ottobre u.sc. dopo una lunga vita laboriosissima dedicata alla famiglia, la Signora Angela Maria Saettone vedova Soldani. I figli con le loro famiglie, ringraziando tutti coloro che sono stati loro vicini in questo momento di dolore, lo annunciano a quanti la conobbero e l’apprezzarono. Anche l’Associazione Vecchia Alassio partecipa al cordoglio e al lutto della famiglia. si era fatto capitano d’industria con operosità assidua, con onestà cristallina, con dedizione e sacrificio. Nino era il frutto della sua terra ligure, essenziale e pragmatico e dalla sua terra ha saputo trarre i frutti che essa offriva, quasi in riconoscimento della sua genialità. Lascia un’eredità di esempio e di correttezza che viene raccolta dalla sua grande famiglia che dalla sua lezione di vita trova la forza per sopportare il dolore presente e la ragione per la continuità futura. Agli amici del Rotary Club Alassio, di cui lui stesso era stato Presidente ed animatore solerte, rimarrà il ricordo di un amico disponibile, sorridente e gioviale, fattivo e sensibile, del quale sentiranno a lungo la mancanza. Si è detto che amava la terra, ma il suo cuore batteva anche per il mare dove cercava la serenità dello spirito pilotando la sua barca verso l’isola o nell’aperta distesa verso l’orizzonte. Ciao Nino, te ne sei andato con discrezione come sei vissuto; che Dio ti abbia con sé nel Suo Regno. MELITA DEVOTO VED. GRAVAGNO 27/11/2001 - 27/11/2002 Nel primo anniversario della tua scomparsa, sei sempre nei nostri cuori. Tu che sei nel regno dei cieli prega per tutti noi che viviamo nel tuo ricordo. Domenica 8 dicembre p.v. alle ore 9,30 verrà celebrata una S. Messa presso la chiesa di S. Vincenzo. La figlia, il genero e il nipote Albenga, li 6 ottobre 2002 N.d.R. Non possiamo non unirci a questo toccante ricordo. Cons. Dirett. e Soci dell’A.V.A. LAZZARO GALLO (INO) 24/11/1997 - 24/11/2002 Anniversari PIETRO PESCE ANTONIETTA NATTERO VED. NATTERO 27/11/2001 - 27/11/2002 Un lustro è passato e par ieri il giorno in cui ci hai lasciato. Il tempo non cancella gli affetti sinceri. Lo ricordano ad amici e conoscenti, il fratello, la sorella, la cognata e i nipoti. Il 20 ottobre u.s. è mancata, a 89 anni, dopo lunga malattia, la Signora Antonietta Nattero ved. Nattero. Legata fortemente alla famiglia, colpita vent’anni fa dalla prematura morte del figlio Gianni, ha portato serenamente la sua croce sino all’ultimo. La ricordano con affetto la figlia Rachele con Piero e la nuora Giuseppina con le rispettive famiglie. Anche l’A.V.A. la ricorda col suo cordoglio. ROTARY CLUB ALASSIO DISTRETTO 2030 ITALIA Con lo sguardo sereno, con la tua bontà, con quelle mani sempre pronte a stringere quelle dei molti amici, con il volto disposto al sorriso e l’animo alla comprensione e all’ascolto, ancora e per sempre ci guardi e ci proteggi da lassù. E noi, riconoscenti, ti ringraziamo e ti vogliamo bene. PIERO BELLINI 6/11/1994 - 6/11/2002 I familiari MARIA CARLA GIACCHERO CASALINO 28/11/2000 - 28/11/2002 Hai vissuto per noi amandoci con gioie e ricordi indimenticabili. Ora vivi in noi con immenso amore. Famiglie Bellini e Zunino In ricordo dell’amico Domenico Sommariva Il nostro caro amico Nino è mancato all’affetto dei suoi cari ed alla nostra benevolenza. Nino amava la vita in tutte le sue forme, amava la natura, amava l’arte ed amava il prossimo oltre il comandamento. È stato un generoso mecenate e manifestava una straordinaria propensione verso i giovani che gli ricambiavano la simpatia con lo slancio e l’ammirazione per un uomo che MESE DI OTTOBRE 2002 Un altro anno è passato da quando ci hai lasciato, ma vivo resta il ricordo nostalgico e affettuoso nei tuoi Cari. Una Messa di suffragio sarà celebrata il 27 novembre p.v., alle ore 17.30, nella Chiesa di San Vincenzo. ELLENA Franca anni 59 GALEOTTI Maria Santina anni 98 MORESCHI Italo anni 92 POSSENTI Domenico anni 87 SAETTONE Angela anni 91 SANDRINI Edvige anni 86 VALAZZA Aldo anni 69 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 12 «L'ALASSINO» Fauna di Alassio Martedì 19 Novembre 2002 LE SIGNORE DEL MARE BAGNINE DA TRENT’ANNI BALLERINA BIANCA Meteorologia Alassina a cura dell'Osservatorio Don Bosco OTTOBRE 2002 (Mutacilla alba alba) – «Muneghétta» Qui da noi è molto comune in aperta campagna, ma anche in fattorie, paesi, città e aree rocciose generalmente vicine all’acqua. Nidifica sulle rocce e in cavità aperte vicine al suolo. L’abito nero, bianco e grigio si intona alla lunga coda che si muove ritmicamente in su e in giù. Gli immaturi assomigliano a quelli della ballerina gialla. Il manto nuziale del maschio è più nero di quello della femmina specialmente sul collo. In inverno i due sessi hanno entrambi la gola bianca. A volte d’inverno è facile incontrarla in piccoli stormi. Corre molto rapidamente. È insettivora e caccia gli insetti al suolo. Il volo è molto ondeggiante. La voce è un bisillabico «truip, tsuip». Raramente intona il canto amoroso che è un confuso cinguettio. I nostri indigeni per indicare la vivacità di una garzoncella ai primi «abbrivi» dicevano che: «A grilla cumme ‘na muneghetta». Pessö Ballerina bianca. (FOTO FRANCO IEBOLE) Strane terapie dei nonni Le punture dei tranchinidi e lo zolfanello I trachinidi, meglio conosciuti come «pesci ragno» (e qui in Alassio come troxine) sono presenti nei nostri fondali in tre specie. C’è la trachina piccola minore, che vive in poca profondità, c’è la trachina vipera che non supera i 25 cm di lunghezza e c’è la trachina drago che può superare i 35 cm. Sono pesci predatori che attaccano la preda e la ammortizzano con un veleno iniettato da tre spine dorsali. È un veleno dolorosissimo che agisce sul sistema nervoso. Non di raro anche l’uomo, se cammina scalzo in mare, può provocarsi una non gradita puntura di questo pesce. Oggi per attutire il dolore la scienza medica ha creato validi calmanti, ma ancora non tanti anni fa, in at- tesa che il dolore passasse, non c’era un rimedio specifico se non disinfettare il punto colpito con acqua di mare e ammoniaca. Non di rado i pescatori locali nella loro attività e specialmente nel buio della notte nel «passare» a mano le reti venivano punti da questo pesce. Per tradizione allora ritenevano che il miglior rimedio per attutire il terribile dolore era quello di accendere uno zolfanello (bricchettu de legnu) per porre lo zolfo acceso sulla ferita. Chi ha provato questa non gradita emozione sempre ha dichiarato che provoca più dolore la puntura del pesce che lo zolfo incandescente sulla ferita. Pessö Nozze Il giorno 5 settembre u.s. presso la Chiesa S. Maria Immacolata dei Rev. Padri Cappuccini di Alassio si sono uniti in matrimonio MICHELA GALLEA e DAVIDE OPPI. Ai novelli sposi l’Associazione Vecchia Alassio porge i più sentiti auguri, ed ai genitori della sposa, Signora Maria Gabriella e prof. Andrea Gallea (nostro Socio e proboviro) le più sincere felicitazioni. Nella foto di Silvio Fasano ecco le bagnine premiate. (In ordine alfabetico). Savina Berrino, Chiara Boscione, Wanna Calcia, Caterina Cattaneo, Anna Maria Como, Lina Damonte, Giuliana Elena, Tilma Gandolfo, Nelly Gazzano, Rina Giraldi, Caterina Iebole, Piera Maestro, Giovanna Maglione, Marilù Morbiolo, Lucia Pasqualini, Maria Perato, Bruna Prestagiacomo, Francesca Scarpati, Lella Schivo, Elide Tortarolo, Nuccia Tomagnini, Adriana Trucco. Martedì 8 ottobre sono state premiate le «Signore del Mare»: donne che da oltre trent’anni sole, o affiancando storici bagnini, familiari o soci, sono al servizio dei bagnanti che affollano le spiagge alassine. Ha presentato la manifestazione l’immancabile Prof. Andrea Gallea che, insieme al noto poeta alassino Antonio Boscione, e con la sua inimitabile simpatia ha reso indimenticabile la giornata. L’evento ideato da Nuccia Cosso e Moreno Tavernelli, con la collaborazione della Sig.ra Rita Vitaloni, della profumeria Joan, si è svolto presso il ristorante Panama di Alassio. Presenti il famoso pittore Mario Berrino, Pietro Sibello, campione di vela, i presidenti di categoria Ernesto Schivo (Bagni Marini), Enrico Mantellassi (Associazione Albergatori), Pino Maiellano (Confesercenti). Hanno contibuito alla manifestazione: il frantoio Armato di Alassio che ha omaggiato tutte le partecipanti con prodotti tipici locali, la pescheria Bongiovanni, Canepa «Non solopane», le ditte Fioroni e Nuova Riviera Bevande, la torrefazione «La Genovese», e la pasticceria «Pane burro e marmellata». Durante il pranzo grazie al contributo di altri esercizi commerciali quali: «ll Geranio», «La Primavera», il «Mobilificio Briozzo», «ArredoDesign Melgrati», «Magna Çharta», «Arcancè», «Parpelin», l’agenzia immobiliare «Quattro mura», l’hotel «Danio Lungomare», l’agenzia Ras, l’Istituto Bancario Carige, sì è raccolta una considerevole somma che è stata seduta stante devoluta per una missione africana in Malawi. Prossimo appuntamento con le «Signore delle Botteghe», seguirà la premiazione a tutte quelle persone che prestano la loro opera in favore della collettività locale. Il mese di ottobre è «statisticamente» il mese delle piogge. Ce lo conferma il bel volumetto «Alassio Baia del Sole» scritto dal salesiano Don Pierino Scotti come risultato di un paziente lavoro sui dati pluviometrici nell’arco di 60 anni. Con un grafico ci mette in evidenza come le precipitazioni in ottobre superino quelle «mediamente» registrate in tutti gli altri mesi. Nell’arco dell’anno si hanno due periodi di maggior piovosità: primavera e autunno; i valori medi di alcuni mesi ce lo evidenziano: marzo: 81,9 millimetri; aprile: 73,4 millimetri; ottobre 111,2 millimetri; novembre 100,9 millimetri. È sottinteso che i valori riguardanti tutti gli altri mesi sono assai lontani da quelli riportati. Il nostro regime pluviometrico non si discosta molto da quello delle zone limitrofe, anche se il versante adriatico presenta maggior piovosità in primavera. La nostra configurazione orografica ci avvicina a quello appenninico, anche se esistono rilevanti differenze tra la Liguria occidentale e quella di levante più esposta ai venti di libeccio. Il discorso cambierebbe se dovessimo confrontarci con i regimi pluviometrici delle zone meridionali e insulari, dove la massima piovosità si sposta verso il periodo invernale. Passiamo ora dai valori medi ai valori effettivi registrati questo mese: 116,2 millimetri di pioggia così distribuiti: 48,2 mm nella prima decade (35,2 mm il giorno 10); 24,8 mm nella seconda decade (16,4 mm il giorno 17); 43,2 mm nella terza decade (34,6 mm il giorno 22). L’ottobre 2001 fu più povero di pioggia, solo 26,4 millimetri; ma nel 2000 sono stati 199,4 mm. Se aggiungiamo i 206,2 millimetri del 1999, andiamo già oltre le nostre medie! Temperatura media: 18,8 °C; 19,7 °C nella prima decade; 18,5 °C nella seconda; 18,1 °C nella terza. Umidità media: 75%; la decade più umida è stata la terza con 77%. Pressione media: 758,1 mmHg (valore assai rispettato nelle tre decadi). La pressione massima assoluta del mese è in data 2 ottobre ore 11 con 766,4 mmHg. La minima assoluta (749,2 mmHg) è del giorno 12 alle ore 6. Giorni sereni: 17 (16 lo scorso anno); giorni coperti (senza un raggio di sole): 5 e precisamente il 9 il 10, l’11, il 15 e il 21. Eliofania totale: 174,8 ore con una media di 5,6 ore di sole limpido ogni giorno (5,5 ore lo scorso anno; 4,4 ore nel 2000; 4,2 nel 1999). A quanto risulta dai numeri ora elencati, l’ottobre 2002 è uscito un poco dalle medie e dalle pur sempre utili statistiche. E forse ci invita anche a pensare - senza esagerare - che per tante ragioni è tutta la nostra Baia che ci dà sempre qualcosa di più e di meglio. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi SUSANNA LANATI Susanna Lanati espone, dal 16 novembre al 7 dicembre 2002, (lun-sab dalle ore 9-12.30 1619.30) alla galleria d’arte Ristori di Albenga (SV) in viale Martiri della Libertà 28, (tel./fax 00390182544176 galleriaristo- [email protected]) La mostra personale dell’artista, ligure di nascita, e milanese d’adozione, propone le sue sculture/design e sculture da parete realizzate in legno e ferro, nelle quali, colori e materiali s’intrecciano creando figure e tagli dai toni sensuali. L’intento è quello di addentrarsi sempre di più nel dettaglio, senza perdere l’armonia e la danza dei corpi tatuati che si sfiorano, nell’abbraccio e nell’amplesso. Altre esposizioni: collettiva «agenda 1999» alla galleria Ada Zunino a Milano, personale (febbraio 1999) con presentazione di Mario De Micheli, alla galleria Ada Zunino a Milano, personale «SENSI» al club Francesco Conti a Milano, a cura della galleria d’arte Ristori, personale «TABOO» in piazza Cantore a Milano, collettiva «Piccolo e bello» alla galleria d’Arte Renzo Cortina a Milano, performance di body painting alla galleria d’arte Renzo Cortina. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L'Alassino» del mese successivo. A.V.A. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Fausto Buffarello EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Sig.ra Inge Hansen Associato all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana