l`antico in giardino Una fontana per Leila
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l`antico in giardino Una fontana per Leila
l’antico in giardino a cura di Claudio Campanini - foto di Alessandro e Fabio Franceschini Una nuova rubrica sui materiali di recupero en-plein air Una fontana per Leila La padrona di casa voleva un pezzo di recupero importante Come collocarlo in uno spazio tanto angusto e vincolante? Passo dopo passo, la nascita di un piccolo e delizioso giardino Il progetto accompagnato da un paio di bizzarre coincidenze ui si chiama Claudio Campanini, ha 36 anni e vive in provincia di Reggio Emilia con la moglie Marina e la figlia Vanessa. Claudio è agronomo e paesaggista, ma preferisce definirsi ‘giardiniere’. E’ uno specialista nell’uso delle rocce e di tutti i materiali primordiali (sia di recupero che non) in giardini, parchi e terrazzi. Al bravissimo Claudio abbiamo affidato questa rubrica nuova di zecca che, ne siamo certi, regalerà ai lettori di CasAntica un sacco di spunti e di idee per impreziosire il proprio angolo verde. “Non ho la presunzione di insegnare niente a nessuno - ci ha raccontato - Ma mi piacerebbe trasmettere le mie esperienze ai lettori di CasAntica e aiutarli nel recupero dei materiali che già possiedono o che andranno a possedere”. L Questa mia collaborazione con CasAntica si deve ai fratelli Alessandro e Fabio Franceschini, noti raccoglitori reggiani di materiali edili di recupero. Alessandro, in particolare, è un mio importantissimo collaboratore nella ricerca dei vecchi materiali da inserire nei giardini. Tempo fa mi telefonò, chiedendomi di accompagnarlo per lavoro a casa di una certa signora Leila, insoddisfatta di come si presentava il suo 1. Il giardino prima Ecco come si presentava il nostro giardino prima dell’avvio dei lavori. Il contesto era piuttosto angusto: un piccolo spazio rettangolare delimitato da un muro di cinta in cemento armato e vincolato da un modernissimo lavabo preesistente. giardino. Dopo essermi presentato, ho scambiato quattro chiacchiere con la signora e il marito per capire i loro gusti, le loro esigenze e le loro aspettative. Elemento importante al quale Leila non voleva assolutamente rinunciare era una fontana. Sì, ma quale? E come si poteva inserire una fontana antica in quel contesto angusto? Il giardino si presentava ai miei occhi come una sorta di “buco”: 4 metri di prato, 2. Una fontana importante Per il suo nuovo giardino, la padrona di casa desiderava una fontana importante. La scelta è caduta su questo esemplare provenzale, dell’Ottocento, collocato in posizione dominante e orientato in modo da poter essere ben illuminato dal sole. 3. Un muretto a secco Per ricucire al contesto la “schiena” della fontana, il nostro Claudio ha realizzato un muretto a secco in pietra di Trani, sostegno per un giardino mediterraneo. 12 casantica un muro di cinta in cemento armato e, poco più in là, un enorme condominio che svettava sull’ambiente circostante. La situazione era resa ancor più complessa dal poco sole, con ombre negative proiettate in basso, e da un modernissimo lavabo già solidamente ancorato nel nostro sito di lavoro. Malgrado i vincoli, mi sono subito fatto un’idea di quel che si poteva fare. “Ok, Alessandro. Io vorrei una fontana così e così…”. “Ma come fai a sapere che a casa di mio fratello ho nascosto un oggetto simile?”, mi ha risposto con espressione stupita. Pensavo mi prendesse in giro. E invece… Siamo partiti in auto per vedere l’oggetto. E una volta arrivati a casa di Fabio (il Franceschini fratello) mi si è presentato davanti questo capolavoro. Un amore a prima vista: era esattamente la fontana che volevo. E il mio gusto è stato ampiamente condiviso da Leila. Una fantastica coincidenza. Bene: ora si poteva cominciare a progettare. Avevamo le idee chiare sul da farsi. E la piantina del nostro futuro giardino è stata ultimata in 10 giorni. Il progetto prende forma Primo passo: ho pensato di collocare la fontana in posizione abbastanza centrale, con la facciata rivolta a sud est, in modo che si potesse illuminare con il sole alto. La “schiena” della fontana sarebbe poi diventata un’ottima base di partenza per un muretto a secco in Pietra di Trani, sostegno per un giardino mediterraneo. La scelta del Trani non è stata casuale: avevo bisogno di una pietra naturale, con spacco a mosaico libero, cromaticamente affine alla nostra fontana, ricavata da un blocco di arenaria francese di colore bian- castro (dovuto all’alta percentuale di carbonato di calcio presente in Provenza). Certo che se avessimo trovato pietre di Trani di un vecchio muro avremmo dato un’aria più vissuta al nostro giardino. Tuttavia, anche lastre fresche di cava non impiegano molto a schiarirsi e a levigarsi. L’utilizzo della fontana Secondo passo: come usare la fontana? Due le possibilità: la prima prevedeva un circolo normale di acqua, con mandata al rubinetto e scarico in fogna. Ma questa scelta si rivelava troppo dispensiosa, visto che a pochi metri c’era già un moderno lavabo dotato di acqua calda e fredda e di scarico in fogna. La seconda possibilità, invece, prevedeva un rircircolo della stessa acqua (depurata a cloro). Quindi abbiamo realizzato un pozzetto stagno annegato nel basamento in cemento armato che fa da dimora stabile alla nostra fontana. Tutto il resto è stato molto semplice: una pompetta sommersa che alimenta in modo continuo un bellissimo rubinetto antico in ottone. Un signor ulivo Una fontana dell’Ottocento in quel contesto modernissimo poteva sembrare una 4. Un pozzetto stagno 5. Un rubinetto in ottone 6. Un albero altisonante Per consentire il ricircolo d’acqua, si è realizzato a un pozzetto stagno, annegato nel basamento in cemento armato e alimentato da una pompetta sommersa. La magnifica fontana è stata arricchita da un bellissimo rubinetto antico, in ottone. In questa foto alcuni delle alternative sperimentate durante i lavori. Per legittimare la presenza della fontana nel contesto contemporaneo, serviva un elemento altrettanto vecchio e altisonante. La scelta è caduta su questo splendido ulivo. casantica 13 7. Spruzzate di verde Ecco il giardino quasi concluso. Il nostro Claudio ha arricchito il contesto con due cipressini neri e alcune piante aromatiche. 8. Il tocco finale Come rendere doppiamente intrigante il contesto? Il nostro Claudio ha pensato a un percorso in antiche lastre di Luserna che conducesse direttamente alla fontana. Tocco finale: alcune manciate di ghiaino ornamentale e un morbido e verdissimo tappeto di sedum. scelta azzardata. Ci voleva un ulteriore elemento vecchio e altisonante. Ma quale? Con una fontana provenzale e un giardino mediterraneo serviva un ulivo che si facesse dare del “voi”. Anche qui sono stato avvantaggiato dal buon gusto della padrona di casa: “Voglio quello”. Si trattava di una pianta di circa 400 anni con il tronco scavato dal tempo e una chioma educata a palchi che avrebbe consentito di controllare la crescita con semplici potature. Mi sembrava d’obbligo accompagnare tale esemplare con due cipressini neri e un po’ di piante aromatiche che, con il loro profumo, avrebbero regalato la sensazione di essere in un vecchio casolare toscano. Una spruzzata di ghiaino colorato per creare il pronto-effetto, come poi si faceva ai tempi antichi, ed ecco finito l’angolo mediterraneo. Un percorso in Luserna Mancava un tocco in grado di dare ulteriore risalto alla fontana. Secondo me, una cosa diventa grandiosa dal momento in cui è possibile avvicinarsi e toccarla. Serviva un passaggio calpestabile che conducesse direttamente alla fontana. Inevitabile rivolgersi al Franceschini. La richiesta sembrava impossibile: “Sandro, riusciresti a trovarmi delle lastre in Luserna semilavorate e che siano ‘vecchie come il mondo’?”. “Come no”, ha risposto. Pensavo fosse impossibile, invece, in un mesetto, me le ha conse- gnate. E anche queste erano proprio come me le immaginavo: vecchie, consumate dai passi nei secoli e tremendamente belle nella loro semplicità. Non restava che coprire il restante terreno con un vegetale a bassissima manutenzione. Ed ecco spuntare un magnifico tappeto di sedum, il tocco finale. Claudio Campanini · Paesaggista · Progetta e realizza parchi e giardini · Effettua interventi conservativi e rigenerativi Cell: 392 5179335 - 348 5143464 e-mail: [email protected] - www.elpatioflorido.it 14 casantica 9. L’altro giardino Nella stessa casa, il nostro bravissimo Claudio ha realizzato un secondo giardino. Mentre il primo ha un sapore prettamente mediterraneo, il secondo giardinetto è di gusto tipicamente giapponese.