Assistenza sanitaria - Studenti e laureati

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Assistenza sanitaria - Studenti e laureati
Università
Università degli Studi di GENOVA
Classe
L/SNT4 - Professioni sanitarie della prevenzione
Nome del corso
Assistenza sanitaria (abilitante alla professione sanitaria di
Assistente sanitario)
Nome inglese
Health Assistance
Lingua in cui si tiene il corso
italiano
Codice interno all'ateneo del corso
9299 Modifica
Data del DM di approvazione dell'ordinamento didattico
30/05/2011
Data del DR di emanazione dell'ordinamento didattico
10/06/2011
Data di approvazione della struttura didattica
22/02/2011
Data di approvazione del senato accademico/consiglio di amministrazione
22/03/2011
Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione
07/03/2011
Data della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della
produzione, servizi, professioni
26/11/2010 -
Modalità di svolgimento
convenzionale
Eventuale indirizzo internet del corso di laurea
www.medicina.unige.it
Dipartimento di riferimento ai fini amministrativi
Scienze della salute (DISSAL)
EX facoltà di riferimento ai fini amministrativi
MEDICINA e CHIRURGIA
Massimo numero di crediti riconoscibili
40 DM 16/3/2007 Art 4 12 come da: Nota 1063 del
29/04/2011
Corsi della medesima classe
Obiettivi formativi qualificanti della classe: L/SNT4 Professioni sanitarie della prevenzione
I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.
502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n. 42 e ai
sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono professionisti sanitari il cui campo proprio di attività
e responsabilità è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istituivi dei profili professionali
e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post base nonché
degli specifici codici deontologici.
I laureati nella classe delle professioni tecniche della prevenzione svolgono con autonomia tecnicoprofessionale
attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale
nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e
veterinaria. Tali attività devono comunque svolgersi nell'ambito della responsabilità derivante dai
profili professionali.
I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da
consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi
patologici dell'età evolutiva, adulta e geriatrica sui quali si focalizza il loro intervento preventivo
e/o riabilitativo. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione europea, oltre
l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Le strutture didattiche devono pertanto individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti alla
realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali individuati dai decreti
del Ministero della sanità.
Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti
disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientificodisciplinari
professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie
ricomprese nella classe.
In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere
le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo ai singoli profili identificati
con provvedimenti della competente autorità ministeriale. Il raggiungimento delle competenze
professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di
competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni
profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le
necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste
l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la
guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più
elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle
norme definite a livello europeo ove esistenti.
I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le
competenze previste dagli specifici profili professionali.
In particolare:
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di
lavoro, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del
Ministro della sanità 17 gennaio 1997, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero
sono responsabili, nell'ambito delle loro competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e
controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli
alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. I laureati in prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, operanti nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza, sono,
nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria; svolgono attività istruttoria,
finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico-sanitari per attività soggette a
controllo. Nell'ambito dell'esercizio della professione, essi istruiscono, determinano, contestano e
notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell'ambito delle loro competenze; vigilano e
controllano gli ambienti di vita e di lavoro e valutano la necessità di effettuare accertamenti ed
inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la rispondenza delle strutture
e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli
impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione dalla
produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive indagini specialistiche;
vigilano e controllano l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle loro competenze, e valutano la
necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i prodotti cosmetici; collaborano
con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle
condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; vigilano e controllano
quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale,
nell'ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le loro attività e
collaborano con altre figure professionali all'attività di programmazione e di organizzazione del
lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell'organizzazione della pianificazione,
dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della loro attività professionale;
partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi
dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale e
concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca;
svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o libero-professionale, nell'ambito
del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti
dalla normativa vigente.
Nell'ambito della professione sanitaria dell'assistente sanitario, i laureati sono operatori sanitari cui
competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 17 gennaio 1997, n. 69 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono addetti alla prevenzione, alla promozione ed
all'educazione per la salute. L'attività dei laureati in assistenza sanitaria è rivolta alla persona, alla
famiglia e alla collettività. Essi individuano i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo,
educativo e di recupero; identificano i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socioculturali;
individuano i fattori biologici e sociali di rischio e sono responsabile dell'attuazione e
della soluzione e degli interventi che rientrano nell'ambito delle loro competenze; progettano,
programmano, attuano e valutano gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita
della persona; collaborano alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a
campagne per la promozione e l'educazione sanitaria; concorrono alla formazione e
all'aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia
dell'educazione sanitaria; intervengono nei programmi di pianificazione familiare e di educazione
sanitaria, sessuale e socio-affettiva; attuano interventi specifici di sostegno alla famiglia, attivano
risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul
territorio e partecipano ai programmi di terapia per la famiglia; sorvegliano, per quanto di loro
competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e
controllano l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo; relazionano e verbalizzano alle autorità
competenti e propongono soluzioni operative; operano nell'ambito dei centri congiuntamente o in
alternativa con i servizi di educazione alla salute, negli uffici di relazione con il pubblico;
collaborano, per quanto di loro competenza, agli interventi di promozione ed educazione alla salute
nelle scuole; partecipano alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni
dei servizi sanitari rilevando, in particolare, i livelli di gradimento da parte degli utenti; concorrono
alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione
della salute; partecipano alle attività organizzate in forma dipartimentale, sia distrettuali che
ospedaliere, con funzioni di raccordo interprofessionale, con particolare riguardo ai dipartimenti
destinati a dare attuazione ai progetti-obiettivo individuati dalla programmazione sanitaria
nazionale, regionale e locale; svolgono le loro funzioni con autonomia professionale anche
mediante l'uso di tecniche e strumenti specifici; svolgono attività didattico-formativa e di
consulenza nei servizi, ove è richiesta la loro competenza professionale; agiscono sia
individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi,
ove necessario, dell'opera del personale di supporto; contribuiscono alla formazione del personale
di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale;
svolgono la loro attività professionale in strutture, pubbliche o private, in regime di dipendenza o
libero-professionale.
Negli ordinamenti didattici delle classi di laurea deve essere prevista l'attività didattica in materia di
radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n.
187.
Negli ordinamenti didattici devono essere previste le attività formative di cui all'art. 10, comma 5,
lettere a), c), d), e) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 a
scelta dello studente; 9 per la prova finale e per la lingua inglese; 6 per le altre attività quali
l'informatica, attività seminariali, ecc. e 3 per i laboratori professionali dello specifico SSD del
profilo; infine 60 CFU sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
(DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)
La trasformazione si è resa necessaria sia per adempiere agli obblighi del DM 19.02.2009 (pubblicato in G.U. n. 119 del 25.05.2009) (in ottemperanza al D.M. 270/04) che
per l'evoluzione della professione stessa. La struttura del corso di laurea di nuova istituzione è il prodotto del processo di revisione mosso da un'attenta analisi dei risultati di
apprendimento conseguiti dagli studenti che hanno frequentato il corrispondente corso di studio del previgente ordinamento. I criteri fondamentali sono stati la
razionalizzazione e la riqualificazione dell'offerta formativa nell'ottica di una maggiore coerenza con gli indirizzi formativi nazionali e internazionali, nonché la necessità di
adeguamento alle nuove istanze provenienti dalle conoscenze scientifiche, dalle mutate condizioni socio-sanitarie nelle quali il futuro professionista si troverà ad operare.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
La progettazione del corso risulta corretta. Le informazioni per gli studenti sono pienamente adeguate. La descrizione dei risultati attesi e degli sbocchi occupazionali appare
ben dettagliata. La consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni, è stata attuata in modo efficace. L'adeguatezza e
compatibilità delle proposte con le risorse di docenza e di strutture potrà essere verificata solo in fase Off.F, quando tutte le informazioni saranno disponibili. Questa
iniziativa, considerata unitamente alle altre presentate dalla Facoltà, pare poter contribuire al raggiungimento di obiettivi di razionalizzazione e qualificazione dell'offerta
formativa, comunque meglio
valutabile in fase Off.F.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Ai fini delle determinazioni relative alla definizione degli ordinamenti didattici è stato chiesto un parere scritto al Collegio Provinciale IPASVI, in merito soprattutto
all'analisi dei fabbisogni di competenze.
E' stata espressa con nota del 26/11/2010 la più ampia convergenza sul nuovo ordinamento didattico del corso di laurea, con piena condivisione delle finalità e degli obiettivi
di preparazione professionale del percorso formativo.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il laureato, al termine del percorso triennale, deve:
- possedere conoscenze e abilità per svolgere attività di prevenzione, promozione e educazione per la salute attraverso l'utilizzo di metodi, tecniche e strumenti specifici;
- conoscere i principi fondamentali della metodologia epidemiologica;
- potenziali di salute, i fattori di rischio per la persona, la famiglia e la collettività sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali attuando interventi preventivi, educativi
e di recupero orientati alla soluzione dei problemi evidenziati;
- avere capacità finalizzate alla progettazione, programmazione, attuazione e valutazione degli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona;
- possedere competenze nel campo dell'igiene generale e applicata, necessarie per il controllo e per la prevenzione di malattie trasmissibili e non;
- avere conoscenze finalizzate alla comprensione dell'evoluzione dei fenomeni socio-sanitari nella popolazione per programmare, elaborare ed attuare risposte adeguate in
collaborazione con altre professionalità;
- saper programmare, progettare ed attuare gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita di una persona;
- saper definire i programmi e le campagne per la promozione e l'educazione sanitaria;
- saper realizzare interventi di controllo dell'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo nelle scuole e nelle comunità assistite;
- essere in grado di realizzare interventi di educazione alla salute rivolti alle persone sane e ai gruppi ed interventi di prevenzione/educazione;
- saper agire in modo coerente con i principi disciplinari, etici e deontologici della professione di assistente sanitario nelle situazioni assistenziali previste dal progetto
formativo ed in relazione alle responsabilità richieste dal livello formativo;
- dimostrare capacità di stabilire e mantenere relazioni di aiuto con la persona, con la sua famiglia, il contesto sociale applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali;
- saper prendere decisioni in coerenza con le dimensioni legali, etiche e deontologiche che regolano l'organizzazione sanitaria e la responsabilità professionale;
- aver acquisito la capacità di colloquiare e di presentare correttamente le proprie conoscenze scientifiche e culturali e di rapportarsi nell'ambiente professionale, servendosi
della metodologia espositiva più appropriata;
- conoscere l'uso di strumenti informatici;
- riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell'équipe, stabilendo relazioni collaborative;
- saper interagire e collaborare attivamente con équipe interprofessionali;
- aver acquisito le nozioni fondamentali concernenti gestione e management aziendale.
Il percorso formativo è articolato nei tre anni.
Al primo anno vengono affrontate le discipline propedeutiche e le scienze biomediche per consolidare le conoscenze di base, compreso l'inglese e l'informatica; si prevede,
inoltre, l'acquisizione di elementi di primo soccorso, promozione della salute e sicurezza professionale compresa la radioprotezione.
Il secondo anno è finalizzato alla conoscenza specifica delle metodologie proprie del profilo professionale anche allo scopo di acquisire conoscenze nell'ambito delle
alterazioni funzionali relative al settore di competenza.
Il terzo anno è finalizzato all'approfondimento specialistico, ma anche all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio professionale e la capacità di lavorare
in gruppo; lo studente può sperimentare una graduale assunzione di responsabilità con la supervisione di esperti e l'acquisizione di competenze metodologiche di ricerca
scientifica a supporto di elaborazione tesi.
Risultati di apprendimento attesi, espressi tramite i Descrittori europei del titolo di studio (DM 16/03/2007, art. 3, comma 7)
Conoscenza e capacità di comprensione (knowledge and understanding)
I laureati in Assistenza Sanitaria devono conoscere e comprendere le
- scienze biomediche per la comprensione dei processi fisiologici e patologici connessi allo stato di salute e malattie delle persone nelle diverse età della vita;
- scienze psicologiche, sociali e umanistiche per la comprensione delle dinamiche relazionali normali e patologiche e delle reazioni di difesa e/o di adattamento delle persone
a situazione di disagio psichico, sociale e di sofferenza fisica;
- le teorie di apprendimento e del cambiamento per la comprensione dei processi educativi rivolti ai cittadini o ai pazienti;
- scienze tecniche mediche applicate per la comprensione dei campi di intervento della professione, e delle evidenze che guidano la presa di decisioni;
- scienze etiche, legali e sociologiche per la comprensione della complessità organizzativa del Sistema Sanitario, dell'importanza e dell'utilità di agire in conformità alla
normativa e alle direttive vigenti, nonché al rispetto dei valori e dei dilemmi etici che si presentano nella pratica quotidiana e per la comprensione dell'autonomia
professionale, delle aree di integrazione e di interazione con altri operatori sanitari;
- scienze igienico-preventive per la comprensione dei determinanti di salute, dei fattori di rischio, delle strategie di prevenzione sia individuali che collettive e degli
interventi volti a promuovere la sicurezza degli operatori sanitari e degli utenti;
- discipline informatiche e linguistiche
Metodologie e attività formative, strumenti didattici per lo sviluppo dei risultati attesi:
- lezioni specifiche,
- lettura guidata ed applicazione,
- video, dimostrazioni di immagini, schemi e materiali, grafici.
Strumenti di valutazione dei risultati attesi conseguiti
- Esami scritti e orali, prove in itinere
- Prove pratiche
Capacità di applicare conoscenza e comprensione (applying knowledge and understanding)
I laureati in Assistenza Sanitaria devono dimostrare capacità di applicare conoscenza e comprensione nei seguenti ambiti:
- Individuare i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero;
- Identificare i fattori biologici e sociali di rischio;
- Rilevare i livelli di gradimento da parte degli utenti;
- Valutare ed ottimizzare la qualità dei servizi socio-sanitari;
- Analisi dei dati epidemiologici e socio-culturali mirata all'individuazione dei fattori di rischio e di salute;
- Programmazione e conduzione, per quanto di competenza, degli interventi mirati al controllo ed alla sorveglianza dei fenomeni ambientali fisici, chimici, biologici e sociali
correlati con le problematiche socio-sanitarie, compresi gli interventi comunitari di sanità pubblica, quali quelli sul rischio infettivo e su quello nutrizionale ed alimentare;
- Criteri organizzativi utilizzati in campo sociale, assistenziale e riproduttivo;
- Principi di diritto e legislazione sanitaria riferiti agli ambienti di vita e di lavoro;
- Principi e tecniche della comunicazione.
Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni;
- esercitazioni con applicazione;
- video, dimostrazioni di immagini, schemi e materiali, grafici;
- discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie;
- tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti e con una progressiva assunzione di autonomia e responsabilità.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- esami scritti e orali, prove di casi a tappe, project -work, report;
- feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso schede di valutazione strutturate e report clinici sulla pratica professionale);
- esame strutturato oggettivo a stazioni.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati in Assistenza Sanitaria devono dimostrare autonomia di giudizio attraverso le seguenti abilità:
- attuare interventi specifici di sostegno alla famiglia, attivando risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta ed altri
operatori sul territorio;
- propongono attività coordinate e continuate nell'ambito delle istituzioni scolastiche per realizzare l'obiettivo scuola promotrice di salute;
- intervengono nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva;
- decidere gli interventi appropriati che tengono conto delle influenze legali, politiche, geografiche, economiche, etiche e sociali;
- valutare criticamente gli esiti delle decisioni riabilitative assunte sulla base degli outcomes del paziente e degli standard assistenziali;
- assumere la responsabilità e rispondere del proprio operato durante la pratica professionale in conformità al profilo, al codice deontologico e a standard etici e legali;
- assumere decisioni attraverso un approccio scientifico di risoluzione dei problemi del paziente;
- analizzare i problemi organizzativi e proporre soluzioni;
- decidere in situazioni a diversità di posizioni (conflitti o dilemmi).
Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni;
- lettura guidata ed esercizi di applicazione;
- video, dimostrazioni di immagini, schemi e materiali, grafici;
- discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie;
- tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti e con una progressiva assunzione di autonomia e responsabilità;
- sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze di pratica professionale
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- esami scritti e orali, prove di casi a tappe;
- feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report clinici sulla pratica professionale);
- esame strutturato oggettivo a stazioni.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati in Assistenza Sanitaria devono sviluppare le seguenti abilità comunicative:
- utilizzare abilità di comunicazione appropriate (verbali, non verbali e scritte) con gli utenti di tutte le età e con le loro famiglie all'interno del processo riabilitativo e/o con
altri professionisti sanitari in forma appropriata verbale, non verbale e scritta:
- utilizzare modalità di comunicazione appropriate nel team multi professionale;
- utilizzare principi di insegnamento e apprendimento per interventi informativi o educativi specifici rivolti a singoli utenti, a famiglie e a gruppi, e altri professionisti
(operatori di supporto, studenti);
- sostenere e incoraggiare gli utenti verso scelte di salute, rinforzando abilità di coping, l'autostima e potenziando le risorse disponibili;
- gestire conflitti derivanti da posizioni diverse;
- facilitare il coordinamento dell'assistenza per raggiungere gli esiti di cura sanitari concordati;
- collaborare con il team di cura per concordare modalità operativi e realizzare l'applicazione e lo sviluppo di protocolli e linee guida.
Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni;
- video e analisi critica di filmati, simulazioni, narrazioni, testimonianze;
- discussione di casi e di situazioni relazionali paradigmatiche in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie;
- tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti con sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze relazionali con l'utenza e con l'equipe.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- osservazione di frame di filmati o scritti, di dialoghi con griglie strutturate;
- feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report clinici);
- esame strutturato oggettivo con stazioni con simulazioni sulle competenze relazionali.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati in Assistenza Sanitaria devono sviluppare le seguenti capacità di autoapprendimento:
- sviluppare abilità di studio indipendente;
- dimostrare la capacità di coltivare i dubbi e tollerare le incertezze derivanti dallo studio e dall'attività pratica;
- sviluppare la capacità di porsi interrogativi sull'esercizio della propria attività, pertinenti nei tempi, nei luoghi e agli interlocutori;
- dimostrare la capacità di ricercare con continuità le opportunità di autoapprendimento;
- dimostrare capacità di autovalutazione delle proprie competenze e delineare i propri bisogni di sviluppo e apprendimento;
- dimostrare capacità di apprendimento collaborativo e di condivisione della conoscenza all'interno delle equipe di lavoro;
- dimostrare capacità e autonomia nel cercare le informazioni necessarie per risolvere problemi o incertezze della pratica professionale, selezionando criticamente fonti
secondarie e primarie di evidenze di ricerca.
Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi:
- apprendimento basato sui problemi
- utilizzo di contratti e piani di autoapprendimento al fine di responsabilizzare lo studente nella pianificazione del suo percorso di tirocinio e nell'autovalutazione;
- laboratori di metodologia della ricerca bibliografica cartacea e online;
- lettura guidata alla valutazione critica della letteratura scientifica e professionale sia in italiano sia in inglese.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- project - work, report su mandati di ricerca specifica;
- supervisione tutoriale sul percorso di tirocinio
- partecipazione attiva alle sessioni di lavoro
- puntualità e qualità nella presentazione degli elaborati.
Conoscenze richieste per l'accesso
(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Possono essere ammessi al Corso di Laurea in Assistenza Sanitaria i candidati che siano in possesso del diploma scuola media superiore ovvero di altro titolo di studio
conseguito all'estero, riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti e, che siano in possesso di una adeguata preparazione (art. 6, comma 1, D.M. 270/04) e si trovino in
posizione utile all'esame di ammissione. L'Università di Genova, nel recepire i DD.MM. annualmente emanati, ai fini dell'ammissione verifica l'adeguatezza delle
conoscenze di logica e cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica. Agli studenti ammessi al corso con un livello inferiore alla valutazione minima prefissata
saranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi nelle discipline e con le modalità specificate nel Regolamento di corso. Il numero degli studenti ammissibili al corso di
laurea è determinato annualmente con decreto del Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca sulla base delle
indicazioni contenute nel piano regionale della formazione, tenuto conto delle esigenze sanitarie nazionali e sulla base del progetto didattico e delle potenzialità formative.
Il riconoscimento degli studi compiuti presso altri Corsi di Laurea anche di altre Università italiane, nonché i crediti in queste conseguiti, possono essere riconosciuti previo
esame del curriculum trasmesso dalla Università di origine e dei programmi dei Corsi in quella Università accreditati.
Caratteristiche della prova finale
(DM 270/04, art 11, comma 3-d)
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi.
La prova finale, sostenuta di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge, consiste nella dissertazione di un
elaborato di natura teorico-applicativa-sperimentale e nella dimostrazione di abilità pratiche nel gestire una situazione inerente lo specifico professionale.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
(Decreti sulle Classi, Art. 3, comma 7)
I Laureati in Assistenza Sanitaria sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 17 Gennaio 1997, n.69 e successive
modificazioni ed integrazioni; ovvero sono addetti alla prevenzione, alla promozione ed all'educazione per la salute. L'attività dei laureati in assistenza sanitaria è rivolta alla
persona, alla famiglia e alla collettività. Essi individuano i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socio- culturali; individuano i fattori biologici e sociali di
rischio e sono responsabili dell'attuazione e soluzione e deli interventi che rientrano nell'ambito delle loro competenze; progettano, programmano, atano e valutano gli
interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona; collaborano alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a campagne per
la promozione e l'educazione sanitaria; intervengono nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva; attuano interventi
specifici di sostegno alla famiglia, attivano risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul territorio e partecipano ai
programmi di terapia per la famiglia; sorvegliano, per quanto di loro competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglia, nelle scuole e nelle comunità assistite e
controllano l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo; relazionano e verbalizzano alle autorità competenti e propongono soluzioni operative; operano nell'ambito dei centri
congiuntamente o in alternativa con i servizi di educazione alla salute, negli uffici di relazione con il pubblico; collaborano, per quanto di loro competenza, agli interventi di
promozione ed educazione alla salute nelle scuole; partecipano alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi sanitari rilevando, in
particolare, i livelli di gradimento da parte degli utenti; concorrono alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione della
salute; partecipano alle attività organizzate in forma dipartimentale, sia distrettuali che ospedaliere, con funzioni di raccordo interprofessionale, con particolare riguardo ai
dipartimenti destinati a dare attuazione ai progetti-obiettivo individuati dalla programmazione sanitaria nazionale, regionale e locale; svolgono le loro funzioni con
autonomia professionale anche mediate l'uso di tecniche e strumenti specifici; svolgono attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi, ove è richiesta la loro
competenza professionale; agiscono sia individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del
personale di supporto; contribuiscono alla formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; svolgono
la loro attività professionale in strutture, pubbliche o provate, in regime di dipendenza o libero-professionale.
Il corso prepara alla professione di (codifiche ISTAT)
Assistenti sanitari - (3.2.1.5.2)
Attività di base
CFU
ambito disciplinare
settore
minimo
da D.M.
per
l'ambito
min
max
Scienze propedeutiche
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
INF/01 Informatica
M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
MED/01 Statistica medica
MED/42 Igiene generale e applicata
8
11
8
Scienze biomediche
BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
MED/03 Genetica medica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
12
18
11
Primo soccorso
BIO/14 Farmacologia
MED/09 Medicina interna
3
6
3
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 22:
23
23 - 35
Totale Attività di Base
Attività caratterizzanti
CFU
ambito disciplinare
settore
minimo
da D.M.
per
l'ambito
min
max
Scienze dell'assistenza sanitaria
M-PSI/08 Psicologia clinica
MED/39 Neuropsichiatria infantile
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e
riabilitative
MED/49 Scienze tecniche dietetiche applicate
MED/50 Scienze tecniche mediche applicate
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
37
43
30
Scienze medico-chirurgiche
MED/09 Medicina interna
MED/17 Malattie infettive
MED/33 Malattie apparato locomotore
2
7
2
Scienze della prevenzione e dei servizi
sanitari
MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/43 Medicina legale
MED/44 Medicina del lavoro
3
9
2
Scienze interdisciplinari cliniche
MED/06 Oncologia medica
MED/10 Malattie dell'apparato respiratorio
MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare
MED/26 Neurologia
MED/30 Malattie apparato visivo
MED/32 Audiologia
MED/34 Medicina fisica e riabilitativa
MED/42 Igiene generale e applicata
8
14
4
Scienze umane e psicopedagogiche
M-PED/01 Pedagogia generale e sociale
M-PSI/01 Psicologia generale
M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione
SPS/07 Sociologia generale
2
7
2
Scienze del management sanitario
IUS/07 Diritto del lavoro
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico
2
5
2
Scienze interdisciplinari
ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
2
5
2
Tirocinio differenziato specifico profilo
MED/50 Scienze tecniche mediche applicate
60
70
60
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 104:
Totale Attività Caratterizzanti
116
116 - 160
Attività affini
CFU
ambito disciplinare
settore
Attività formative affini o integrative
SECS-P/02 - Politica economica
min
max
1
4
minimo
da D.M.
per
l'ambito
-
1-4
Totale Attività Affini
Altre attività
ambito disciplinare
CFU
A scelta dello studente
6
Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera c)
Ulteriori attività formative
(art. 10, comma 5, lettera d)
Per la prova finale
6
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera
3
Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc.
6
Laboratori professionali dello specifico SSD
3
Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d
24 - 24
Totale Altre Attività
Riepilogo CFU
CFU totali per il conseguimento del titolo
180
164 - 223
Range CFU totali del corso
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività
affini
()
Note relative alle altre attività
Note relative alle attività di base
Note relative alle attività caratterizzanti
RAD chiuso il 23/03/2011
Università
Università degli Studi di GENOVA
Classe
L/SNT4 - Professioni sanitarie della prevenzione
Nome del corso
Assistenza sanitaria (abilitante alla professione sanitaria di Assistente sanitario) modifica di:
Assistenza sanitaria (abilitante alla professione sanitaria di Assistente sanitario) (1284784)
Nome inglese
Health Assistance
Lingua in cui si tiene il corso
italiano
Codice interno all'ateneo del corso
9299 Modifica
Data del DM di approvazione dell'ordinamento
didattico
30/05/2011
Data del DR di emanazione dell'ordinamento
didattico
10/06/2011
Data di approvazione della struttura didattica
22/02/2011
Data di approvazione del senato
accademico/consiglio di amministrazione
22/03/2011
Data della relazione tecnica del nucleo di valutazione
07/03/2011
Data della consultazione con le organizzazioni
rappresentative a livello locale della produzione,
servizi, professioni
26/11/2010 -
Modalità di svolgimento
convenzionale
Eventuale indirizzo internet del corso di laurea
www.medicina.unige.it
Dipartimento di riferimento ai fini amministrativi
Scienze della salute (DISSAL)
EX facoltà di riferimento ai fini amministrativi
Massimo numero di crediti riconoscibili
Corsi della medesima classe
40 DM 16/3/2007 Art 4 12 come da: Nota 1063 del 29/04/2011
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla
professione sanitaria di Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)
approvato con D.M. del13/04/2012
Tecniche della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro (abilitante alla
professione sanitaria di Tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro)
approvato con D.M. del13/04/2012
Obiettivi formativi qualificanti della classe: L/SNT4 Professioni sanitarie della prevenzione
I laureati nella classe, ai sensi dell'articolo 6, comma 3 del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n.
502 e successive modificazioni ed integrazioni, ai sensi della legge 26 febbraio 1999, n. 42 e ai
sensi della legge 10 agosto 2000, n. 251, sono professionisti sanitari il cui campo proprio di attività
e responsabilità è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istituivi dei profili professionali
e degli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi universitari e di formazione post base nonché
degli specifici codici deontologici.
I laureati nella classe delle professioni tecniche della prevenzione svolgono con autonomia tecnicoprofessionale
attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale
nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli alimenti e delle bevande, di igiene e sanità pubblica e
veterinaria. Tali attività devono comunque svolgersi nell'ambito della responsabilità derivante dai
profili professionali.
I laureati nella classe sono dotati di un'adeguata preparazione nelle discipline di base, tale da
consentire loro la migliore comprensione dei più rilevanti elementi che sono alla base dei processi
patologici dell'età evolutiva, adulta e geriatrica sui quali si focalizza il loro intervento preventivo
e/o riabilitativo. Devono inoltre saper utilizzare almeno una lingua dell'Unione europea, oltre
l'italiano, nell'ambito specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali.
Le strutture didattiche devono pertanto individuare e costruire altrettanti percorsi formativi atti alla
realizzazione delle diverse figure di laureati funzionali ai profili professionali individuati dai decreti
del Ministero della sanità.
Le strutture didattiche individuano a tal fine, mediante l'opportuna selezione degli ambiti
disciplinari delle attività formative caratterizzanti, con particolare riguardo ai settori scientificodisciplinari
professionalizzanti, gli specifici percorsi formativi delle professioni sanitarie
ricomprese nella classe.
In particolare, i laureati nella classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere
le competenze professionali di seguito indicate e specificate riguardo ai singoli profili identificati
con provvedimenti della competente autorità ministeriale. Il raggiungimento delle competenze
professionali si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l'acquisizione di
competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo specifico di ogni
profilo, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le
necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell'ambiente di lavoro.
Particolare rilievo, come parte integrante e qualificante della formazione professionale, riveste
l'attività formativa pratica e di tirocinio clinico, svolta con almeno 60 CFU con la supervisione e la
guida di tutori professionali appositamente assegnati, coordinata da un docente appartenente al più
elevato livello formativo previsto per ciascun specifico profilo professionale e corrispondente alle
norme definite a livello europeo ove esistenti.
I laureati della classe, in funzione dei suddetti percorsi formativi, devono raggiungere le
competenze previste dagli specifici profili professionali.
In particolare:
Nell'ambito della professione sanitaria del tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di
lavoro, i laureati sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del
Ministro della sanità 17 gennaio 1997, n. 58 e successive modificazioni ed integrazioni; ovvero
sono responsabili, nell'ambito delle loro competenze, di tutte le attività di prevenzione, verifica e
controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro, di igiene degli
alimenti e delle bevande, di igiene di sanità pubblica e veterinaria. I laureati in prevenzione
nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, operanti nei servizi con compiti ispettivi e di vigilanza, sono,
nei limiti delle loro attribuzioni, ufficiali di polizia giudiziaria; svolgono attività istruttoria,
finalizzata al rilascio di autorizzazioni o di nulla osta tecnico-sanitari per attività soggette a
controllo. Nell'ambito dell'esercizio della professione, essi istruiscono, determinano, contestano e
notificano le irregolarità rilevate e formulano pareri nell'ambito delle loro competenze; vigilano e
controllano gli ambienti di vita e di lavoro e valutano la necessità di effettuare accertamenti ed
inchieste per infortuni e malattie professionali; vigilano e controllano la rispondenza delle strutture
e degli ambienti in relazione alle attività ad esse connesse e le condizioni di sicurezza degli
impianti; vigilano e controllano la qualità degli alimenti e bevande destinati all'alimentazione dalla
produzione al consumo e valutano la necessità di procedere a successive indagini specialistiche;
vigilano e controllano l'igiene e sanità veterinaria, nell'ambito delle loro competenze, e valutano la
necessità di procedere a successive indagini; vigilano e controllano i prodotti cosmetici; collaborano
con l'amministrazione giudiziaria per indagini sui reati contro il patrimonio ambientale, sulle
condizioni di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro e sugli alimenti; vigilano e controllano
quant'altro previsto da leggi e regolamenti in materia di prevenzione sanitaria e ambientale,
nell'ambito delle loro competenze; svolgono con autonomia tecnico professionale le loro attività e
collaborano con altre figure professionali all'attività di programmazione e di organizzazione del
lavoro della struttura in cui operano; sono responsabili dell'organizzazione della pianificazione,
dell'esecuzione e della qualità degli atti svolti nell'esercizio della loro attività professionale;
partecipano ad attività di studio, didattica e consulenza professionale nei servizi sanitari e nei luoghi
dove è richiesta la loro competenza professionale; contribuiscono alla formazione del personale e
concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale e alla ricerca;
svolgono la loro attività professionale, in regime di dipendenza o libero-professionale, nell'ambito
del servizio sanitario nazionale, presso tutti i servizi di prevenzione, controllo e vigilanza previsti
dalla normativa vigente.
Nell'ambito della professione sanitaria dell'assistente sanitario, i laureati sono operatori sanitari cui
competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 17 gennaio 1997, n. 69 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono addetti alla prevenzione, alla promozione ed
all'educazione per la salute. L'attività dei laureati in assistenza sanitaria è rivolta alla persona, alla
famiglia e alla collettività. Essi individuano i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo,
educativo e di recupero; identificano i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socioculturali;
individuano i fattori biologici e sociali di rischio e sono responsabile dell'attuazione e
della soluzione e degli interventi che rientrano nell'ambito delle loro competenze; progettano,
programmano, attuano e valutano gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita
della persona; collaborano alla definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a
campagne per la promozione e l'educazione sanitaria; concorrono alla formazione e
all'aggiornamento degli operatori sanitari e scolastici per quanto concerne la metodologia
dell'educazione sanitaria; intervengono nei programmi di pianificazione familiare e di educazione
sanitaria, sessuale e socio-affettiva; attuano interventi specifici di sostegno alla famiglia, attivano
risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul
territorio e partecipano ai programmi di terapia per la famiglia; sorvegliano, per quanto di loro
competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e
controllano l'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo; relazionano e verbalizzano alle autorità
competenti e propongono soluzioni operative; operano nell'ambito dei centri congiuntamente o in
alternativa con i servizi di educazione alla salute, negli uffici di relazione con il pubblico;
collaborano, per quanto di loro competenza, agli interventi di promozione ed educazione alla salute
nelle scuole; partecipano alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni
dei servizi sanitari rilevando, in particolare, i livelli di gradimento da parte degli utenti; concorrono
alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare riferimento alla promozione
della salute; partecipano alle attività organizzate in forma dipartimentale, sia distrettuali che
ospedaliere, con funzioni di raccordo interprofessionale, con particolare riguardo ai dipartimenti
destinati a dare attuazione ai progetti-obiettivo individuati dalla programmazione sanitaria
nazionale, regionale e locale; svolgono le loro funzioni con autonomia professionale anche
mediante l'uso di tecniche e strumenti specifici; svolgono attività didattico-formativa e di
consulenza nei servizi, ove è richiesta la loro competenza professionale; agiscono sia
individualmente sia in collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi,
ove necessario, dell'opera del personale di supporto; contribuiscono alla formazione del personale
di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale;
svolgono la loro attività professionale in strutture, pubbliche o private, in regime di dipendenza o
libero-professionale.
Negli ordinamenti didattici delle classi di laurea deve essere prevista l'attività didattica in materia di
radioprotezione secondo i contenuti di cui all'allegato IV del decreto legislativo 26 maggio 2000, n.
187.
Negli ordinamenti didattici devono essere previste le attività formative di cui all'art. 10, comma 5,
lettere a), c), d), e) del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270, con un numero di CFU rispettivamente di: 6 a
scelta dello studente; 9 per la prova finale e per la lingua inglese; 6 per le altre attività quali
l'informatica, attività seminariali, ecc. e 3 per i laboratori professionali dello specifico SSD del
profilo; infine 60 CFU sono riservati per il tirocinio formativo nello specifico profilo professionale.
Criteri seguiti nella trasformazione del corso da ordinamento 509 a 270
(DM 31 ottobre 2007, n.544, allegato C)
La trasformazione si è resa necessaria sia per adempiere agli obblighi del DM 19.02.2009 (pubblicato in G.U. n. 119 del 25.05.2009) (in ottemperanza al D.M. 270/04) che
per l'evoluzione della professione stessa. La struttura del corso di laurea di nuova istituzione è il prodotto del processo di revisione mosso da un'attenta analisi dei risultati di
apprendimento conseguiti dagli studenti che hanno frequentato il corrispondente corso di studio del previgente ordinamento. I criteri fondamentali sono stati la
razionalizzazione e la riqualificazione dell'offerta formativa nell'ottica di una maggiore coerenza con gli indirizzi formativi nazionali e internazionali, nonché la necessità di
adeguamento alle nuove istanze provenienti dalle conoscenze scientifiche, dalle mutate condizioni socio-sanitarie nelle quali il futuro professionista si troverà ad operare.
Sintesi della relazione tecnica del nucleo di valutazione
La progettazione del corso risulta corretta. Le informazioni per gli studenti sono pienamente adeguate. La descrizione dei risultati attesi e degli sbocchi occupazionali appare
ben dettagliata. La consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni, è stata attuata in modo efficace. L'adeguatezza e
compatibilità delle proposte con le risorse di docenza e di strutture potrà essere verificata solo in fase Off.F, quando tutte le informazioni saranno disponibili. Questa
iniziativa, considerata unitamente alle altre presentate dalla Facoltà, pare poter contribuire al raggiungimento di obiettivi di razionalizzazione e qualificazione dell'offerta
formativa, comunque meglio
valutabile in fase Off.F.
Sintesi della consultazione con le organizzazioni rappresentative a livello locale della produzione, servizi, professioni
Esiste una tradizione consolidata di collaborazione tra Corso di laurea e il Collegio IPASVI della Liguria, che si sostanzia in:
- determinazione del fabbisogno formativo annuale per la programmazione degli accessi;
- partecipazione di rappresentanti del Collegio alla Commissione degli esami finali di laurea (come da D.I. 19/02/2009);
- collaborazione nell'organizzazione di attività laboratoriali e di seminari;
- collaborazione nell'attivazione di percorsi formativi nell'educazione continua professionale.
Ai fini delle determinazioni relative alla definizione degli ordinamenti didattici è stato chiesto un parere scritto al Collegio Provinciale IPASVI, in merito soprattutto
all'analisi dei fabbisogni di competenze. E' stata espressa con nota del 26/11/2010 la più ampia convergenza sul nuovo ordinamento didattico del corso di laurea, con piena
condivisione delle finalità e degli obiettivi di preparazione professionale del percorso formativo.
Obiettivi formativi specifici del corso e descrizione del percorso formativo
Il laureato, al termine del percorso triennale, deve:
- possedere conoscenze e abilità per svolgere attività di prevenzione, promozione e educazione per la salute attraverso l'utilizzo di metodi, tecniche e strumenti specifici;
- conoscere i principi fondamentali della metodologia epidemiologica;
- potenziali di salute, i fattori di rischio per la persona, la famiglia e la collettività sulla base dei dati epidemiologici e socio-culturali attuando interventi preventivi, educativi
e di recupero orientati alla soluzione dei problemi evidenziati;
- avere capacità finalizzate alla progettazione, programmazione, attuazione e valutazione degli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona;
- possedere competenze nel campo dell'igiene generale e applicata, necessarie per il controllo e per la prevenzione di malattie trasmissibili e non;
- avere conoscenze finalizzate alla comprensione dell'evoluzione dei fenomeni socio-sanitari nella popolazione per programmare, elaborare ed attuare risposte adeguate in
collaborazione con altre professionalità;
- saper programmare, progettare ed attuare gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita di una persona;
- saper definire i programmi e le campagne per la promozione e l'educazione sanitaria;
- saper realizzare interventi di controllo dell'igiene dell'ambiente e del rischio infettivo nelle scuole e nelle comunità assistite;
- essere in grado di realizzare interventi di educazione alla salute rivolti alle persone sane e ai gruppi ed interventi di prevenzione/educazione;
- saper agire in modo coerente con i principi disciplinari, etici e deontologici della professione di assistente sanitario nelle situazioni assistenziali previste dal progetto
formativo ed in relazione alle responsabilità richieste dal livello formativo;
- dimostrare capacità di stabilire e mantenere relazioni di aiuto con la persona, con la sua famiglia, il contesto sociale applicando i fondamenti delle dinamiche relazionali;
- saper prendere decisioni in coerenza con le dimensioni legali, etiche e deontologiche che regolano l'organizzazione sanitaria e la responsabilità professionale;
- aver acquisito la capacità di colloquiare e di presentare correttamente le proprie conoscenze scientifiche e culturali e di rapportarsi nell'ambiente professionale, servendosi
della metodologia espositiva più appropriata;
- conoscere l'uso di strumenti informatici;
- riconoscere e rispettare il ruolo e le competenze proprie e degli altri operatori dell'équipe, stabilendo relazioni collaborative;
- saper interagire e collaborare attivamente con équipe interprofessionali;
- aver acquisito le nozioni fondamentali concernenti gestione e management aziendale.
Il percorso formativo è articolato nei tre anni.
Al primo anno vengono affrontate le discipline propedeutiche e le scienze biomediche per consolidare le conoscenze di base, compreso l'inglese e l'informatica; si prevede,
inoltre, l'acquisizione di elementi di primo soccorso, promozione della salute e sicurezza professionale compresa la radioprotezione.
Il secondo anno è finalizzato alla conoscenza specifica delle metodologie proprie del profilo professionale anche allo scopo di acquisire conoscenze nell'ambito delle
alterazioni funzionali relative al settore di competenza.
Il terzo anno è finalizzato all'approfondimento specialistico, ma anche all'acquisizione di conoscenze e metodologie inerenti l'esercizio professionale e la capacità di lavorare
in gruppo; lo studente può sperimentare una graduale assunzione di responsabilità con la supervisione di esperti e l'acquisizione di competenze metodologiche di ricerca
scientifica a supporto di elaborazione tesi.
Autonomia di giudizio (making judgements)
I laureati in Assistenza Sanitaria devono dimostrare autonomia di giudizio attraverso le seguenti abilità:
- attuare interventi specifici di sostegno alla famiglia, attivando risorse di rete anche in collaborazione con i medici di medicina generale, i pediatri di libera scelta ed altri
operatori sul territorio;
- propongono attività coordinate e continuate nell'ambito delle istituzioni scolastiche per realizzare l'obiettivo scuola promotrice di salute;
- intervengono nei programmi di pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva;
- decidere gli interventi appropriati che tengono conto delle influenze legali, politiche, geografiche, economiche, etiche e sociali;
- valutare criticamente gli esiti delle decisioni riabilitative assunte sulla base degli outcomes del paziente e degli standard assistenziali;
- assumere la responsabilità e rispondere del proprio operato durante la pratica professionale in conformità al profilo, al codice deontologico e a standard etici e legali;
- assumere decisioni attraverso un approccio scientifico di risoluzione dei problemi del paziente;
- analizzare i problemi organizzativi e proporre soluzioni;
- decidere in situazioni a diversità di posizioni (conflitti o dilemmi).
Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni;
- lettura guidata ed esercizi di applicazione;
- video, dimostrazioni di immagini, schemi e materiali, grafici;
- discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie;
- tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti e con una progressiva assunzione di autonomia e responsabilità;
- sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze di pratica professionale
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- esami scritti e orali, prove di casi a tappe;
- feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report clinici sulla pratica professionale);
- esame strutturato oggettivo a stazioni.
Abilità comunicative (communication skills)
I laureati in Assistenza Sanitaria devono sviluppare le seguenti abilità comunicative:
- utilizzare abilità di comunicazione appropriate (verbali, non verbali e scritte) con gli utenti di tutte le età e con le loro famiglie all'interno del processo riabilitativo e/o con
altri professionisti sanitari in forma appropriata verbale, non verbale e scritta:
- utilizzare modalità di comunicazione appropriate nel team multi professionale;
- utilizzare principi di insegnamento e apprendimento per interventi informativi o educativi specifici rivolti a singoli utenti, a famiglie e a gruppi, e altri professionisti
(operatori di supporto, studenti);
- sostenere e incoraggiare gli utenti verso scelte di salute, rinforzando abilità di coping, l'autostima e potenziando le risorse disponibili;
- gestire conflitti derivanti da posizioni diverse;
- facilitare il coordinamento dell'assistenza per raggiungere gli esiti di cura sanitari concordati;
- collaborare con il team di cura per concordare modalità operativi e realizzare l'applicazione e lo sviluppo di protocolli e linee guida.
Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni;
- video e analisi critica di filmati, simulazioni, narrazioni, testimonianze;
- discussione di casi e di situazioni relazionali paradigmatiche in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie;
- tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti con sessioni di debriefing per riflettere e rielaborare esperienze relazionali con l'utenza e con l'equipe.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- osservazione di frame di filmati o scritti, di dialoghi con griglie strutturate;
- feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso portfolio, schede di valutazione strutturate e report clinici);
- esame strutturato oggettivo con stazioni con simulazioni sulle competenze relazionali.
Capacità di apprendimento (learning skills)
I laureati in Assistenza Sanitaria devono sviluppare le seguenti capacità di autoapprendimento:
- sviluppare abilità di studio indipendente;
- dimostrare la capacità di coltivare i dubbi e tollerare le incertezze derivanti dallo studio e dall'attività pratica;
- sviluppare la capacità di porsi interrogativi sull'esercizio della propria attività, pertinenti nei tempi, nei luoghi e agli interlocutori;
- dimostrare la capacità di ricercare con continuità le opportunità di autoapprendimento;
- dimostrare capacità di autovalutazione delle proprie competenze e delineare i propri bisogni di sviluppo e apprendimento;
- dimostrare capacità di apprendimento collaborativo e di condivisione della conoscenza all'interno delle equipe di lavoro;
- dimostrare capacità e autonomia nel cercare le informazioni necessarie per risolvere problemi o incertezze della pratica professionale, selezionando criticamente fonti
secondarie e primarie di evidenze di ricerca.
Strumenti didattici, metodologie e attività formative per sviluppare i risultati attesi:
- apprendimento basato sui problemi
- utilizzo di contratti e piani di autoapprendimento al fine di responsabilizzare lo studente nella pianificazione del suo percorso di tirocinio e nell'autovalutazione;
- laboratori di metodologia della ricerca bibliografica cartacea e online;
- lettura guidata alla valutazione critica della letteratura scientifica e professionale sia in italiano sia in inglese.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- project - work, report su mandati di ricerca specifica;
- supervisione tutoriale sul percorso di tirocinio
- partecipazione attiva alle sessioni di lavoro
- puntualità e qualità nella presentazione degli elaborati.
Conoscenze richieste per l'accesso
(DM 270/04, art 6, comma 1 e 2)
Possono essere ammessi al Corso di Laurea i candidati che siano in possesso del diploma di scuola media superiore ovvero di altro titolo di studio conseguito all'estero,
riconosciuto idoneo secondo le normative vigenti e, che siano in possesso di una adeguata preparazione (art. 6, comma 1, D.M. 270/04) e si trovino in posizione utile
all'esame di ammissione. L'Università di Genova, nel recepire i DD.MM. annualmente emanati, ai fini dell'ammissione verifica l'adeguatezza delle conoscenze di logica e
cultura generale, biologia, chimica, fisica e matematica. Agli studenti ammessi al corso con un livello inferiore alla valutazione minima prefissata (almeno il 50% di risposte
corrette nelle discipline di biologia, chimica, fisica e matematica) saranno assegnati obblighi formativi aggiuntivi specificatamente normati nel Regolamento del corso di
studio. Il numero degli studenti ammissibili al corso di laurea è determinato annualmente con decreto del Ministero della Salute di concerto con il Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca sulla base delle indicazioni contenute nel piano regionale della formazione, tenuto conto delle esigenze sanitarie nazionali e sulla base del
progetto didattico e delle potenzialità formative. Gli studi compiuti presso altri Corsi di Laurea anche di altre Università italiane, nonché i crediti in queste conseguiti,
possono essere riconosciuti previo esame del curriculum trasmesso dall'Università di origine, comprensivo dei programmi dei Corsi in quella Università accreditati.
Caratteristiche della prova finale
(DM 270/04, art 11, comma 3-d)
Per essere ammessi alla prova finale occorre avere conseguito tutti i crediti nelle attività formative previste dal piano di studi.
La prova finale, sostenuta di fronte ad una Commissione nominata dalla competente Autorità accademica e composta a norma di legge, consiste nella dissertazione di un
elaborato di natura teorico-applicativa-sperimentale e nella dimostrazione di abilità pratiche nel gestire una situazione inerente lo specifico professionale.
Sbocchi occupazionali e professionali previsti per i laureati
Profilo Generico
funzione in un contesto di lavoro:
competenze associate alla funzione:
sbocchi professionali:
I Laureati in Assistenza Sanitaria sono operatori sanitari cui competono le attribuzioni previste dal D.M. del Ministero della sanità 17 Gennaio 1997, n.69 e
successive modificazioni ed integrazioni; ovvero sono addetti alla prevenzione, alla promozione ed all'educazione per la salute. L'attività dei laureati in
assistenza sanitaria è rivolta alla persona, alla famiglia e alla collettività. Essi individuano i bisogni di salute sulla base dei dati epidemiologici e socioculturali; individuano i fattori biologici e sociali di rischio e sono responsabili dell'attuazione e soluzione e deli interventi che rientrano nell'ambito delle loro
competenze; progettano, programmano, attuano e valutano gli interventi di educazione alla salute in tutte le fasi della vita della persona; collaborano alla
definizione delle metodologie di comunicazione, ai programmi ed a campagne per la promozione e l'educazione sanitaria; intervengono nei programmi di
pianificazione familiare e di educazione sanitaria, sessuale e socio-affettiva; attuano interventi specifici di sostegno alla famiglia, attivano risorse di rete
anche in collaborazione con i medici di medicina generale ed altri operatori sul territorio e partecipano ai programmi di terapia per la famiglia; sorvegliano,
per quanto di loro competenza, le condizioni igienico-sanitarie nelle famiglie, nelle scuole e nelle comunità assistite e controllano l'igiene dell'ambiente e
del rischio infettivo; relazionano e verbalizzano alle autorità competenti e propongono soluzioni operative; operano nell'ambito dei centri congiuntamente o
in alternativa con i servizi di educazione alla salute, negli uffici di relazione con il pubblico; collaborano, per quanto di loro competenza, agli interventi di
promozione ed educazione alla salute nelle scuole; partecipano alle iniziative di valutazione e miglioramento alla qualità delle prestazioni dei servizi
sanitari rilevando, in particolare, i livelli di gradimento da parte degli utenti; concorrono alle iniziative dirette alla tutela dei diritti dei cittadini con particolare
riferimento alla promozione della salute; partecipano alle attività organizzate in forma dipartimentale, sia distrettuali che ospedaliere, con funzioni di
raccordo interprofessionale, con particolare riguardo ai dipartimenti destinati a dare attuazione ai progetti-obiettivo individuati dalla programmazione
sanitaria nazionale, regionale e locale; svolgono le loro funzioni con autonomia professionale anche mediate l'uso di tecniche e strumenti specifici;
svolgono attività didattico-formativa e di consulenza nei servizi ove è richiesta la loro competenza professionale; agiscono sia individualmente sia in
collaborazione con altri operatori sanitari, sociali e scolastici, avvalendosi, ove necessario, dell'opera del personale di supporto; contribuiscono alla
formazione del personale di supporto e concorrono direttamente all'aggiornamento relativo al loro profilo professionale; svolgono la loro attività
professionale in strutture, pubbliche o private, in regime di dipendenza o libero-professionale.
descrizione generica:
Il corso prepara
alla professione di
(codifiche ISTAT)
Assistenti
sanitari (3.2.1.5.2)
Risultati di apprendimento attesi - Conoscenza e comprensione - Capacita di applicare conoscenza e comprensione
Area Generica
Conoscenza e comprensione
I laureati in Assistenza Sanitaria devono conoscere e comprendere le
- scienze biomediche per la comprensione dei processi fisiologici e patologici connessi allo stato di salute e malattie delle persone nelle diverse età della
vita;
- scienze psicologiche, sociali e umanistiche per la comprensione delle dinamiche relazionali normali e patologiche e delle reazioni di difesa e/o di
adattamento delle persone a situazione di disagio psichico, sociale e di sofferenza fisica;
- le teorie di apprendimento e del cambiamento per la comprensione dei processi educativi rivolti ai cittadini o ai pazienti;
- scienze tecniche mediche applicate per la comprensione dei campi di intervento della professione, e delle evidenze che guidano la presa di decisioni;
- scienze etiche, legali e sociologiche per la comprensione della complessità organizzativa del Sistema Sanitario, dell'importanza e dell'utilità di agire in
conformità alla normativa e alle direttive vigenti, nonché al rispetto dei valori e dei dilemmi etici che si presentano nella pratica quotidiana e per la
comprensione dell'autonomia professionale, delle aree di integrazione e di interazione con altri operatori sanitari;
- scienze igienico-preventive per la comprensione dei determinanti di salute, dei fattori di rischio, delle strategie di prevenzione sia individuali che collettive
e degli interventi volti a promuovere la sicurezza degli operatori sanitari e degli utenti;
- discipline informatiche e linguistiche
Metodologie e attività formative, strumenti didattici per lo sviluppo dei risultati attesi:
- lezioni specifiche,
- lettura guidata ed applicazione,
- video, dimostrazioni di immagini, schemi e materiali, grafici.
Strumenti di valutazione dei risultati attesi conseguiti
- Esami scritti e orali, prove in itinere
- Prove pratiche
Capacità di applicare conoscenza e comprensione
I laureati in Assistenza Sanitaria devono dimostrare capacità di applicare conoscenza e comprensione nei seguenti ambiti:
- Individuare i bisogni di salute e le priorità di intervento preventivo, educativo e di recupero;
- Identificare i fattori biologici e sociali di rischio;
- Rilevare i livelli di gradimento da parte degli utenti;
- Valutare ed ottimizzare la qualità dei servizi socio-sanitari;
- Analisi dei dati epidemiologici e socio-culturali mirata all'individuazione dei fattori di rischio e di salute;
- Programmazione e conduzione, per quanto di competenza, degli interventi mirati al controllo ed alla sorveglianza dei fenomeni ambientali fisici, chimici,
biologici e sociali correlati con le problematiche socio-sanitarie, compresi gli interventi comunitari di sanità pubblica, quali quelli sul rischio infettivo e su
quello nutrizionale ed alimentare;
- Criteri organizzativi utilizzati in campo sociale, assistenziale e riproduttivo;
- Principi di diritto e legislazione sanitaria riferiti agli ambienti di vita e di lavoro;
- Principi e tecniche della comunicazione.
Metodologie e attività formative, strumenti didattici per sviluppare i risultati attesi:
- lezioni;
- esercitazioni con applicazione;
- video, dimostrazioni di immagini, schemi e materiali, grafici;
- discussione di casi in sottogruppi con presentazioni in sessioni plenarie;
- tirocinio con esperienze supervisionate da tutor in diversi contesti e con una progressiva assunzione di autonomia e responsabilità.
Strumenti di valutazione per accertare il conseguimento dei risultati attesi:
- esami scritti e orali, prove di casi a tappe, project -work, report;
- feedback di valutazione durante il tirocinio (attraverso schede di valutazione strutturate e report clinici sulla pratica professionale);
- esame strutturato oggettivo a stazioni.
Attività di base
CFU
ambito disciplinare
settore
minimo
da D.M.
per
l'ambito
min
max
Scienze propedeutiche
FIS/07 Fisica applicata (a beni culturali, ambientali, biologia e medicina)
INF/01 Informatica
M-DEA/01 Discipline demoetnoantropologiche
MED/01 Statistica medica
MED/42 Igiene generale e applicata
8
11
8
Scienze biomediche
BIO/09 Fisiologia
BIO/10 Biochimica
BIO/13 Biologia applicata
BIO/16 Anatomia umana
BIO/17 Istologia
MED/03 Genetica medica
MED/07 Microbiologia e microbiologia clinica
12
18
11
Primo soccorso
BIO/14 Farmacologia
MED/09 Medicina interna
3
6
3
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 22:
23
23 - 35
Totale Attività di Base
Attività caratterizzanti
CFU
ambito disciplinare
settore
minimo
da D.M.
per
l'ambito
min
max
Scienze dell'assistenza sanitaria
M-PSI/08 Psicologia clinica
MED/39 Neuropsichiatria infantile
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/45 Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche
MED/48 Scienze infermieristiche e tecniche neuro-psichiatriche e
riabilitative
MED/49 Scienze tecniche dietetiche applicate
MED/50 Scienze tecniche mediche applicate
SPS/08 Sociologia dei processi culturali e comunicativi
37
43
30
Scienze medico-chirurgiche
MED/09 Medicina interna
MED/17 Malattie infettive
MED/33 Malattie apparato locomotore
2
7
2
Scienze della prevenzione e dei servizi
sanitari
MED/36 Diagnostica per immagini e radioterapia
MED/42 Igiene generale e applicata
MED/43 Medicina legale
MED/44 Medicina del lavoro
3
9
2
Scienze interdisciplinari cliniche
MED/06 Oncologia medica
MED/10 Malattie dell'apparato respiratorio
MED/11 Malattie dell'apparato cardiovascolare
MED/26 Neurologia
MED/30 Malattie apparato visivo
MED/32 Audiologia
MED/34 Medicina fisica e riabilitativa
MED/42 Igiene generale e applicata
8
14
4
Scienze umane e psicopedagogiche
M-PED/01 Pedagogia generale e sociale
M-PSI/01 Psicologia generale
M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione
SPS/07 Sociologia generale
2
7
2
Scienze del management sanitario
IUS/07 Diritto del lavoro
IUS/09 Istituzioni di diritto pubblico
2
5
2
Scienze interdisciplinari
ING-INF/05 Sistemi di elaborazione delle informazioni
2
5
2
Tirocinio differenziato specifico profilo
MED/50 Scienze tecniche mediche applicate
60
70
60
Minimo di crediti riservati dall'ateneo minimo da D.M. 104:
Totale Attività Caratterizzanti
116
116 - 160
Attività affini
CFU
ambito disciplinare
settore
Attività formative affini o integrative
SECS-P/02 - Politica economica
min
max
1
4
minimo
da D.M.
per
l'ambito
-
1-4
Totale Attività Affini
Altre attività
ambito disciplinare
CFU
A scelta dello studente
6
Per la prova finale e la lingua straniera (art. 10, comma 5, lettera c)
Ulteriori attività formative
(art. 10, comma 5, lettera d)
Per la prova finale
6
Per la conoscenza di almeno una lingua straniera
3
Altre attività quali l'informatica, attività seminariali ecc.
6
Laboratori professionali dello specifico SSD
3
Minimo di crediti riservati dall'ateneo alle Attività art. 10, comma 5 lett. d
24 - 24
Totale Altre Attività
Riepilogo CFU
CFU totali per il conseguimento del titolo
180
164 - 223
Range CFU totali del corso
Motivazioni dell'inserimento nelle attività affini di settori previsti dalla classe o Note attività
affini
()
Note relative alle altre attività
Note relative alle attività di base
Note relative alle attività caratterizzanti
RAD chiuso il 14/06/2013