Premessa - Dipartimento di Strutture per l`Ingegneria e l`Architettura
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Premessa - Dipartimento di Strutture per l`Ingegneria e l`Architettura
Premessa L’attività di controllo a campione non è finalizzata a trovare errori o punire i progettisti ma ad incentivare la qualità della progettazione Nei casi esaminati può essere utile per evidenziare una carenza e correggere qualche valutazione errata o una svista grafica Le indicazioni riportate in questa presentazione sono indicative poichè la metodologia può essere personalizzata mantenendo invariato lo scopo La ricerca delle informazioni non deve essere fatta in modo troppo schematico, poichè talvolta qualche dato o risultato poco chiaro non inficiano la validità globale del progetto Le informazioni devono essere contenute nel progetto anche se non sempre sono collocate nella relazione o nel grafico più adatti L’esemplificazione fa riferimento ad un edificio ma ci possono essere anche altre tipologie di opere (pensiline, ponti, serbatori, muri di sostegno, paratie …). La metodologia è analoga ma le informazioni da ricercare possono essere diverse ¾ Relazione generale ¾ Relazione di calcolo ¾ Relazione geologica ¾ Relazione geotecnica e sulle fondazioni ¾ Relazione sulle fondazioni ¾ Tabulati di calcolo ¾ Grafici Le relazioni talvolta possono anche essere unite Relazione generale Descrizione del progetto con indicazione della tipologia, collocazione, dati geometrici è importante per un primo inquadramento: Tipo di progetto (edificio nuovo o esistente) Entità del progetto (opera di piccole o grandi dimensioni ) Destinazione d’uso Nella maggior parte dei casi la Relazione generale allegata è quella utilizzata per la concessione edilizia A volte non vi è nessun dato sulla parte strutturale Se si tratta di una variante è opportuno che siano chiarite le variazioni rispetto al progetto originario Relazione di calcolo è la Relazione più importante per il progetto strutturale e quindi per il controllo Dovrebbe contenere: Parte 1 - Un descrizione tecnica della struttura da cui si evince: - tipologia strutturale (telai, pareti, nuclei, mista, ecc…) - articolazione (dimensioni, numero di piani, ecc…) - tipologia dei solai (in opera, prefabbricati,…) - tipologia della copertura (piana, a falde) - tipologia della fondazione - tipologia dei tompagni Talvolta questi dati possono essere gia stati inseriti nella Relazione generale Relazione di calcolo Parte 2 Informazioni su: - metodo di analisi - metodo, schema e modello di calcolo - parametri di calcolo - carichi - risultati -verifiche METODO DI ANALISI - Statica lineare Le più comuni - Dinamica lineare: analisi modale - statica non lineare - dinamica non lneare Poichè l’analisi modale si può usare sempre, se viene utilizzata l’analisi statica si devono controllare le condizioni per la sua applicabilità Applicabilità dell’ ANALISI STATICA ANALISI MODALE La maggior parte dei casi i requisiti dell’analisi modale sono controllati dal software stesso ANALISI NON LINEARE Controllo molto complesso Importante il tipo di modellazione non lineare utilizzata METODO DI CALCOLO Il metodo di calcolo più frequente è il metodo agli elementi finiti Generalmente viene indicato direttamente nei tabulati di calcolo dalla relazione fatta dal software Non è strettamente necessario che vi sia una descrizione del metodo poichè si tratta di un metodo molto noto ed in linea di massima le ipotesi e procedure sono uguali per tutti i software METODO DI CALCOLO Metodo di progetto e verifica delle sezioni in c.a. -Per lo stato limite ultimo -Per lo stato limite di servizio Per travi e pilastri si tratta di metodi standard e quindi non è fondamentale che vi siano spiegazioni dettagliate Attenzione spesso non è chiaro con quale modello vengono calcolate le armature delle pareti SCHEMA DI CALCOLO ¾Lo schema di calcolo globale dell’edificio è un grafico con l’indicazione degli elementi inseriti nel calcolo (travi, pilastri, pareti, fondazioni) con numerazione, in modo da potere leggere I tabulati ¾Quando è allegato si trova spesso nei tabulati ¾Spesso non viene allegato; in questo caso: se la struttura è semplice è possibile leggere i tabulati dalla numerazione riportata nei grafici di progetto (numero fili fissi) se la struttura è complessa, lo schema non è chiaro e si ritiene importante avere lo schema per interpretare i tabulati (dati di input ed output) se ne chiede l’integrazione SCHEMA DI CALCOLO - ci devono essere gli schemi di calcolo dei solai - se non fanno parte dello schema globale ci devono essere gli schemi di calcolo delle scale MODELLO DI CALCOLO Il modello di calcolo riguarda principalmente le ipotesi che influenzano il comportamento globale e locale della struttura: Ipotesi del modello di calcolo che dovrebbero essere chiare: -Impalcati rigidi o deformabili ¾ in alcuni casi vi sono modelli più sofisticati con l’inserimento di diagonali o elementi bidimensionali per modellare il solaio ¾ spesso non è chiaro come sia modellata la copertura a falde: se è rigida a che quota è applicata l’azione orizzontale - Inserimento delle eccentricità accidentali secondo normativa (5% del lato per ogni direzione) - In caso di pareti nell’interrato se vi è un collegamento alla struttura a telaio o sono giuntate MODELLO DI CALCOLO - Presenza contemporanea di sisma nelle due direzioni - Presenza di sisma verticale MODELLO DI CALCOLO - Modello della scala (trave a ginocchio, soletta rampante) e suo inserimento nel modello globale - Modello vano ascensore a nucleo in c.a. : inserito nel calcolo e collegato al solaio o non inserito nel calcolo e quindi non collegato al solaio -Modello della fondazione se inserito nel calcolo globale della struttura: -Comune trave di Winkler su cui verificare la definizione della costante di sottofondo -Condizioni e combinazioni di carico - soli carichi verticali e carichi verticali con le diverse condizioni sismiche (32 combinazioni) per lo stato limite ultimo e per lo stato limite di danno MODELLO DI CALCOLO -In presenza di più corpi di fabbrica seprati da giunti verificare la dimensione del giunto (se non è indicata si può ricordare al progettista di rispettarla senza chiedere indicazioni) -A volte il calcolo di corpi giuntati viene svolto insieme (lo schema è unico), si deve verificare che nel modello gli impacati sono separati : se non viene esplicitamente indicato dal progettista si deve verificare nei tabulati, se non è chiaro dai tabulati e si ha il dubbio si chiede chiarimento - Inerzia assunta per gli elementi strutturali: fessurata o non fessurata MODELLO DI CALCOLO Quando viene assunta l’ipotesi di impalcato rigido ci deve essere il modello per il calcolo delle sollecitazioni per la verifica dell’impalcato. Se viene omessa può darsi che si tratti di un caso in cui è palesemente soddisfatta. Si tratta di un problema non semplice. Sono da approfondire i casi in cui l’impalcato presenti dei fori rilevanti rispetto alla superifice complessiva o la forma sia particolarmante allungata in una direzione, o dove via sia un trasferimento di azioni orizzontali molto concentrato PARAMETRI DI CALCOLO (spesso sono contenuti nei tabulati di calcolo) -categoria sismica o accelerazione di progetto -coefficiente di importanza - classe di duttilità - regolarità o non regolarità in altezza - fattore di struttura - resistenza e altri parametri dei materiali - limitazione di spostamento di interpiano per la verifica di stato limite di danno - numero di modi per l’analisi modale CARICHI (spesso nei tabulati di calcolo) Dati che dovrebbero essere comprensibili -carichi permanenti ed accidentali dei solai (verificare la coerenza con la destinazione d’uso) - coefficienti di combinazione dei carichi (diversi quando ci sono solo carichi verticali o accoppiamento di verticali + sisma) - spinta del terreno sulle pareti dell’interrato - peso dei tompagni RISULTATI Qualche risultato fondamentale può essere riportato nella relazione di calcolo ma la maggior parte è illustrata nei tabulati Stato limite ultimo per carichi verticali + sisma -Sollecitazioni massime e minime - Indicazione delle armature di calcolo e verifiche - le verifiche sono differenti secondo il tipo di elemento -Travi – flessione, taglio, torsione -Pilastri – presso-flessione deviata, taglio -Pareti – presso- flessione semplice o deviata, taglio -Nuclei – presso- flessione deviata, taglio, torsione RISULTATI Stato limite di danno per carichi verticali + sisma - Verifica spostamenti di interpiano secondo normativa Stato limite servizio per carichi verticali -verifica delle tensioni - verifica a fessurazione - verifica di deformabilità Nelle strutture ordinari sono generalmente sempre soddisfatte TABULATI DI CALCOLO Purtroppo a volte sostituiscono la relazione di calcolo, sono molto estesi e con troppe informazioni poco leggibili Sono difficili da controllare ma nella maggior parte dei casi contengono le informazioni precedentemente introdotte È importante che contengano la simbologia per l’interpretazione ed alcuni dati di input e di output fondamentali Si possono controllare a campione : -per un elemento trave e pilastro verificare l’armtura di calcolo e quella dei grafici -fare una valutazione qualitativa dell’andamento delle sollecitazioni -…. Se tutte le informazioni necessarie sono già chiare dalla Relazione di calcolo il controllo dei tabulati può essere molto svolto in modo meno accurato Relazione geologica E’ importante che vi siano i dati per la definizione delle caratteristich meccaniche dei terreni, e più specificamente per la nuova normativa la definizione del tipo di suolo A, B, C,D,E o le informazioni tali da consentire al progettista di assumere il tipo di suolo Relazione geotecnica e sulle fondazioni Deve contenere: I parametri meccanici del terreno assunti alla base del calcolo - L’indicazione del tipo di fondazione - La valutazione del carico limite - La verifica che il carico limite abbia un adeguato coefficiente di sicurezza rispetto alla tensione limite calcolata sulla struttura Talvolta la fondazione è calcolata a parte e non nello schema globale dell’edificio per cui vi è anche il calcolo della fondazione. In tal caso vi devono essere: - i dati sul metodo, lo schema, il modello, i carichi - i risultati in termini di sollecitazioni e verifiche sugli elementi strutturali - i risultati in termini di tensione sul terreno GRAFICI I grafici devono illustrare tutti i dati ed i particolari per la realizzazione nel rispetto di tutte le normative vigenti - carpenterie con indicazione dei ferri, del tipo di solaio e delle fascie piene e semipiene -dimensioni delle travi a spessore -numero diametro e collocazione di ferri longitudinali e trasversali anche nei nodi -ferri nelle zone critiche delle pareti e nei traversi delle pareti forate - lunghezze di ancoraggio (qualora non fossero presenti si può prescrivere di rispettarle senza chiedere integrazioni) - forma delle staffe e dei tirantini GRAFICI Particolare attenzione a problemi ricorrenti I ferri longitudinali nelle travi (a volte anche nei pilastri) sono numerosi e non si rispettano interferri e copriferri Le staffe hanno un passo troppo stretto che impediscono un montaggio ed un getto efficiente di calcestruzzo Nelle travi a spessore non è indicata la distribuzione dei ferri trasversalmente alla sezione Per i solai con travetti precompressi non è indicato il ferro di estremità di collegamento alla trave Non ci sono le armature delle scale Non è indicato l’andamento longitudinale delle ferri nei pilastri con la lunghezza dei ferri di attesa Le staffe delle travi vengono inserite anche nei nodi (sono obbligatorie quelle dei pialstri) GRAFICI Particolare attenzione a problemi ricorrenti Per le pareti non sono indicati i ferri di collegamento in fondazione e di collegamento negli angoli … In alcuni casi è sufficiente richiamare l’attenzione del progettista a verificare e trovare una soluzione, in altri si può fare una prescrizione, in altri più gravi dove si intravede un problema grave si richiede integrazione