14 Prospettive settimanali #14
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14 Prospettive settimanali #14
Zurigo, 27 marzo 2015 Economic Research Prospettive settimanali #14 Raiffeisen Economic Research [email protected] Tel. +41 44 226 74 41 Data 30.03. Ora Paese Evento/Indicatore 09:00 CH Barometro congiunturale KOF Val.pre.Cons. Commento Mar 90.1 90.3 Stabilizzazione probabile dopo il crollo 30.03. 10:00 IT Fiducia delle imprese ISTAT Mar 99.1 31.03. 11:00 EZ Prezzi al consumo, yoy Mar -0.3% 31.03. 16:00 US Fiducia dei consumatori Mar 96.4 01.04. 01:50 JP Sondaggio Tankan T1 01.04. 09:30 CH Indice responsabili degli acquisti (PMI) Mar 47.3 01.04. 16:00 US ISM industria manifatturiera Mar 52.9 52.5 I sondaggi regionali evidenziano rischi ribassisti 03.04. 14:30 US Occupazione senza agricoltura Mar 295k 250k Crescita dei posti di lavoro sempre robusta 12 Congiuntura dell'Eurozona ancora in rialzo L'industria statunitense mostra sensibili segni di frenata Focus: Raffreddamento sul mercato svizzero dei crediti I recenti dati congiunturali per l'Eurozona hanno avuto un andamento ancora positivo. La fiducia dei consumatori è salita al suo massimo valore dalla metà del 2007. Anche l'indice dei responsabili degli acquisti aggregato per l'area valutaria e l'importante indice tedesco IFO sulla fiducia delle imprese in marzo sono di nuovo aumentati più del previsto. Solo in Francia gli indicatori a fine inverno mostrano un quadro disomogeneo. I dettagli del sondaggio e le solide cifre della produzione industriale di inizio anno lasciano tuttavia intuire anche qui un'accelerazione per lo meno moderata della congiuntura. Nel complesso i dati disponibili fino a ora, segnalano attualmente un aumento della dinamica del PIL nell'Eurozona dallo 0.3% di fine 2014 a circa lo 0.5% nel primo trimestre, sostenuto da una ripresa della domanda interna. La tendenza positiva dovrebbe riflettersi la settimana prossima anche in un ulteriore aumento dell'indice italiano ISTAT della fiducia delle imprese. Con la ripresa nell'Eurozona intravediamo anche buone opportunità che la fiducia delle imprese in Svizzera si stabilizzi a marzo dopo il crollo registrato nei due sondaggi eseguiti dalla sospensione del limite minimo. Solo in Grecia l'andamento registra un ribasso da dicembre a causa dell'incertezza politica. Conseguentemente anche le entrate fiscali nei primi due mesi del 2015 sono state più basse di un elevato 11% rispetto al piano di budget. Il vertice dell'Eurogruppo di inizio settimana e l'incontro bilaterale del Primo Ministro Tsipras con la Cancelliera tedesca ha ammorbidito per breve tempo i toni dello scontro verbale tra le due parti. Ciononostante il poker del debito prosegue in modo invariato. Il governo greco deve continuare a racimolare tutti i mezzi disponibili per poter coprire le spese correnti e gli impegni di credito. A causa della costante incertezza riguardo a una conclusione positiva della proroga del programma di aiuti, questa settimana la BCE ha di nuovo aumentato il tetto massimo del programma di liquidità di emergenza (ELA) per le banche greche a più di EUR 71 miliardi. Per contro vieta da subito alle banche di ampliare il loro impegno in titoli di stato a breve scadenza greci (T-Bill). Questo penalizza ulteriormente il rifinanziamento dello Stato greco nelle prossime settimane. Economic Research Il PMI dell'Eurozona segnala un ulteriore miglioramento nella periferia -0.3% Nuovo aumento tasso annuo a causa dell'inversione effetto prezzo petrolio 96.6 Prospettive di consumo restano migliori rispetto alla situazione dell'industria 14 Si attendono migliori prospettive per le aziende 47.2 Attesa una leggera ripresa dopo lo shock valutario A causa dell'assenza di progressi nel settore delle riforme il pagamento degli aiuti resta ancora congelato. Entro lunedì il governo greco vuole sottoporre alle «istituzioni» una nuova lista più dettagliata con proposte di riforme. Nell'ambito del suo programma obbligazionario la BCE non acquista titoli di stato greci. Lo stesso vale attualmente ancora per Cipro. Le cifre pubblicate per i primi otto giorni mostrano tuttavia un volume elevato di acquisti di titoli di stato per gli altri paesi membri. La Banca centrale ha effettuato in media acquisti giornalieri per EUR 3.3 miliardi, ovvero un livello ampiamente superiore a quanto necessario per raggiungere il volume mensile annunciato. Conseguentemente non meraviglia che i rendimenti per i titoli di stato interessati negli ultimi tempi siano rimasti sotto pressione. Nonostante l'allentamento della politica monetaria della BCE, da metà marzo l'euro si è nettamente rivalutato rispetto al dollaro statunitense da 1.05 a quasi 1.10. Contrariamente alla tendenza del tutto positiva dei dati congiunturali europei, negli USA si sono registrate diffuse delusioni. Anche se la situazione dei consumatori continua a risultare costantemente positiva, il che dovrebbe essere confermato anche dal prossimo rapporto sul mercato del lavoro di Venerdì Santo, è evidente che l'industria risente in misura crescente della forza della valuta. Al riguardo l'indice dei responsabili degli acquisti ISM fornirà ulteriori informazioni la prossima settimana. In ogni caso, gli ordinativi in entrata per i beni durevoli questa settimana sono rimasti ampiamente inferiori alle aspettative. Depurati dei componenti volatili hanno registrato un calo per il sesto mese di seguito. Il volume degli ordini, seppur corretto su un livello solido, le tempeste invernali e gli scioperi nei porti della costa occidentale hanno distorto al ribasso le cifre più recenti. Complessivamente si registra tuttavia un sensibile indebolimento della dinamica dell'industria. [email protected] Il prossimo venerdì le Prospettive settimanali non saranno pubblicate a causa delle festività pasquali. La prossima edizione sarà pubblicata il 10 aprile 2015. Focus: Raffreddamento sul mercato svizzero dei crediti Il mercato immobiliare continua a rimanere centro dell'atZürich, 27. Märzal2015 tenzione della BNS, che definisce come «sempre notevoli» gli squilibri che si sono creati in questi mercati. Tuttavia, il recente Raiffeisen Economic Research sviluppo del mercato immobiliare non ha determinato una [email protected] modifica del cuscinetto di capitale anticiclico, che attualmente Tel. +41 044 226 74 41 è pari al 2%. Gli indicatori principali definiti, il volume ipotecario in percentuale del prodotto interno lordo e i prezzi immobiliari non mostrano un quadro univoco. Mentre il volume ipotecario con quasi il 140% del PIL continua ad attestarsi su un livello elevato, i prezzi immobiliari registrano una netta distensione. Anche il Fondo Monetario Internazionale (FMI) nella sua recente valutazione dei paesi ha nuovamente messo in guardia dai pericoli del mercato ipotecario svizzero per la stabilità dei mercati finanziari. La raccomandazione dell'FMI riguardo a un ulteriore allentamento della politica monetaria per limitare il previsto rallentamento della crescita economica potrebbe tuttavia potenzialmente contrastare un ulteriore raffreddamento sul mercato immobiliare. Inoltre il consigliato «Quantitative Easing», che secondo l'idea dell'FMI prevede anche l'acquisto di obbligazioni in valuta estera, penalizzerebbe tendenzialmente i tassi delle valute estere e renderebbe il CHF relativamente più interessante, l'opposto di quello che dovrebbe essere l'obiettivo del «Quantitative Easing». Negli scorsi anni non sono stati riscontrati eccessi diffusi sul mercato dei crediti. L'auspicato raffreddamento è stato supportato da una politica moderata e anche al giorno d'oggi l'attivismo è poco indicato. Economic Research Negli scorsi mesi il mercato svizzero dei crediti ha mostrato chiare tendenze di raffreddamento. Negli anni successivi alla crisi finanziaria i crediti ipotecari erano nettamente aumentati, registrando una quota massimo della crescita dell'anno precedente superiore al 5%. Questo andamento è stato alimentato anche dal basso livello dei tassi. La BNS aveva ridotto l'obiettivo per il Libor a 3 mesi dal 2.75% dell'autunno 2008 allo 0.25% della primavera 2009. Fatta eccezione per il settore finanziario, la congiuntura svizzera ha registrato una ripresa relativamente rapida dalla crisi economica mondiale. Crescita, immigrazione e tassi sono riusciti a dare rapidamente nuovo slancio al mercato ipotecario. Anche gli «altri crediti» più ciclici, principalmente i crediti societari, negli anni successivi alla crisi sono riusciti a crescere in presenza di una congiuntura solida, anche se molto meno delle ipoteche. L'attuale statistica del credito sottolinea il rallentamento della dinamica. Senza ipoteche i crediti nei confronti della clientela sono diminuiti del 2.5% nel confronto con l'anno precedente, il più forte calo da novembre 2009 (ved. grafico). A causa del previsto rallentamento della crescita economica svizzera nel primo semestre 2015, il volume dei crediti alle società dovrebbe continuare a rimanere moderato. La persistente ripresa congiunturale nell'Eurozona con un leggero apprezzamento dell'euro nel corso dell'anno dovrebbe tuttavia determinare un nuovo miglioramento delle prospettive per le imprese svizzere e generare una maggiore richiesta di crediti. Per quanto riguarda i crediti ipotecari non preoccupa il rallentamento, dopo il forte aumento degli anni precedenti, anzi, questo è addirittura desiderato da parte della Banca nazionale. Nel gennaio 2015 i crediti ipotecari erano ancora superiori del 3.7% rispetto all'anno precedente, ovvero nettamente sotto il livello massimo del 2010 e con tendenza negativa. Il calo della crescita delle ipoteche era iniziato nonostante la diminuzione dei tassi ipotecari. Decisive per questo andamento sono da un lato le possibili tendenze di saturazione dopo forti anni di crescita. E dall'altro lato la concessione di crediti da parte delle banche, basata su criteri chiari, ha impedito un aumento eccessivo delle ipoteche. Nel settembre 2014 l'autoregolazione è stata integrata ad esempio da regole di ammortamento più severe e da precisazioni dei calcoli di sostenibilità. Parallelamente al raffreddamento sul mercato dei crediti è rallentato in modo significativo anche l'aumento dei prezzi per la proprietà di abitazione. Nel T4 2014 l'aumento dei prezzi per gli appartamenti in proprietà si attestava ancora al 2.0% rispetto all'anno precedente. Per le case unifamiliari la dinamica dei prezzi rallenta in misura più intensa con un aumento solo dello 0.4%. Wochenausblick #8 Azioni SMI S&P 500 Euro Stoxx 50 DAX CAC 9121 2056 3678 11882 5028 Fonte: Bloomberg, 1) Economic Research 25% 6% 20% 5% 15% 10% 4% 5% 3% 0% -5% 2% -10% 1% -15% 0% 06 -20% 07 08 09 10 11 12 13 14 Prezzi di proprietà di abitazione (case, appartamenti) Crediti ipotecari Altri crediti, scala di destra Fonte: BNS, Raiffeisen Research [email protected] Valute/Materie prime attual e %, 5 gi orni %, YTD 27.03.2015 10:20 I crediti e i prezzi immobiliari evidenziano una dinamica in calo Variazione rispetto all'anno mese, % Brent -2.9 -1.6 -1.3 -1.3 -1.2 1.5 -0.1 16.9 21.2 17.7 Tassi attuale %, 5 gi orni EURCHF USDCHF EURUSD Oro Greggio1) 1.047 0.967 1.082 1198 58.0 -0.8 -0.7 0.0 1.3 4.8 %, YTD -12.9 -2.7 -10.6 1.1 1.1 CHF USD EUR (DE) GBP JPY 3M 10YR bp, YTD -0.80 0.27 0.02 0.57 0.10 -0.03 1.98 0.21 1.60 0.38 -35 -19 -33 -16 5 Zürich, 27. März 2015 Economic Research EDITORE TEAM Raiffeisen Svizzera, Economic Research Economista capo Martin Neff Brandschenkestrasse 110d, CH-8002 Zurigo Tel.: 044 226 74 41 E-Mail: [email protected] Roland Kläger (Svizzera) Tel.: 044 226 74 22 E-Mail: [email protected] Alexander Koch (UME, Germania) [email protected] Tel.: 044 226 74 37 E-Mail: [email protected] Tel. +41 044 226 74 41 Santosh Brivio (Economia mondiale) Tel.: 044 226 74 35 E-Mail: [email protected] Domagoj Arapovic (USA, Economia mondiale) Tel.: 044 226 74 38 E-Mail: [email protected] Wochenausblick #8 Raiffeisen Economic Research Desiderate abbonarvi a questa pubblicazione? Potete abbonarvi a Prospettive settimanali all'indirizzo http://www.raiffeisen.ch/web/pubblicazioni+research Importanti note legali Esclusione di offerta I contenuti della presente pubblicazione vengono forniti esclusivamente a titolo informativo. 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