Documento del 15 Maggio classe 5 A ET
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Documento del 15 Maggio classe 5 A ET
“Gianfrancesco CIGNA” Via Oderda, 1 bis • 12084 MONDOVÍ • tel. 0174/42601 • fax 0174/551401 C.F. 84004970046 • [email protected] Sez. ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE - Via Oderda,1 bis • tel. 0174/42601 • fax 0174/551401 Sez. ISTITUTO TECNICO AGRARIO - Via Nino Manera 13 • tel. 0174/43954 • fax 0174/552006 Sez. LICEO SCIENTIFICO TECNOLOGICO - Via Oderda,1 bis • tel. 0174/42601 • fax 0174/551401 ESAME DI STATO DOCUMENTO DI PROGRAMMAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANNO SCOLASTICO 2006 2006/2007 /2007 Classe V sez. A Indirizzo ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI Mondovì, 10 maggio 2007 2007 IL PRESIDE INCARICATO prof. Antonio Rime Rimedio 1 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET INDICE DEL DOCUMENTO DEL 15 MAGGIO 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Profilo della classe 1.1 Frequenza, interesse, impegno, motivazione e partecipazione al dialogo educativo, andamento nel rendimento Storia della classe 2.1 Docenti 2.2 Studenti 2.3 Risultati degli scrutini finale della classe III 2.4 Risultati degli scrutini finali della classe IV Attività svolte dalla classe 3.1 Area di progetto (dove è prevista) 3.2 Attività curricolari ed extracurricolari (es. attività di orientamento, …..) 3.3 Attività e verifiche effettuate per allievi con debito formativo 3.4 Attività di recupero –sostegno – approfondimento 3.5 Attività culturali (conferenze, mostre, seminari, spettacoli, concorsi) 3.6 Attività sportive 3.7 Visite e viaggi di istruzione (sintetizzare le mete e le motivazioni didattiche) 3.8 Attività di stages effettuati nel corso del triennio Obiettivi 4.1 Profilo professionale dell’indirizzo 4.2 Obiettivi formativi di tipo trasversale realizzati nel corso del triennio Metodologie 5.1 Metodologie didattiche comuni Nodi tematici multidisciplinari Valutazione 7.1 Quadro riassuntivo delle verifiche svolte nel corso dell’anno sc. (per tipologia) 7.2 Quadro riassuntivo delle prove scritte effettuate secondo le tipologie previste per la terza prova d’esame 7.3 Prove simulate d’esame: - Prima Prova (data e modalità di scelta della prova, tempi) Allegate: prova e griglia di valutazione - Seconda Prova ( materia, modalità di scelta della prova, tempi) Allegate: prova e griglia di valutazione - Terza Prova (discipline, tipologia prescelta, tempi, indicazioni per la prova d’esame) Allegate: prova e griglie di valutazione Percorso formativo delle singole discipline 8.1 Materia, docente, testi adottati 8.2 Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze e abilità 8.3 Metodologie didattiche specifiche seguite, con particolare riguardo al recupero 8.4 Criteri di valutazione specifici Allegare contenuti svolti (firmati da almeno due rappresentanti di classe) Allegati 9.1 Risultati dello scrutinio finale 9.2 Testi delle simulazioni delle prove scritte d’esame, con relative griglie 9.3 (eventuale) griglia per il colloquio d’esame 9.4 Esempi di prove disciplinari effettuate durante l’anno sc. e relativi criteri di valutazione 9.5 Programmi disciplinari, firmati dagli allievi-rappresentanti di classe 2 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 1. PROFILO DELLA CLASSE Il gruppo classe, formato da 22 elementi (19 maschi, 3 femmine) ha compiuto l’intero ciclo scolastico presso il nostro Istituto. Ha assunto l’attuale composizione nel corrente anno scolastico, per l’inserimento di tre studenti, non promossi all’Esame di Stato del 2005/2006, che hanno chiesto la reiscrizione nella medesima sezione; uno dei ripetenti si è ritirato nel mese di novembre. Gli studenti hanno subito un notevole avvicendamento d’insegnanti nel passaggio dalla quarta alla quinta, in quanto sono cambiati i docenti di Italiano, Storia, Diritto, Matematica,Elettronica e Sistemi. La classe ha seguito con discreto interesse le varie discipline, tuttavia, per quanto riguarda il dialogo educativo, l’impegno nello studio e la regolarità nella frequenza, ha manifestato atteggiamenti difformi. In quanto a capacità, sono emersi alcuni allievi molto dotati, ricettivi, intellettualmente vivaci e pronti; altri, dimostrando di non essere pienamente consapevoli e motivati, hanno alternato esiti positivi a valutazioni meno soddisfacenti e, non sorretti da uno studio sistematico, hanno manifestato le loro attitudini migliori in ambiti disciplinari diversi, con dei picchi in alcune materie ed esiti mediocri o addirittura insufficienti in altre; un piccolo gruppo di alunni (tre o quattro) risulta in evidente difficoltà in molte discipline a causa di un percorso scolastico portato avanti con fatica, per fragilità pregresse e inadeguate basi conoscitive ed espressive, ma anche perchè privi di aspettative positive in merito alle proprie capacità. Sul piano relazionale gli studenti hanno instaurato rapporti amichevoli nell’ambito di piccoli gruppi, non sempre in sintonia tra loro. Il comportamento nei confronti del corpo docente si è mantenuti nei limiti dell’educazione, anche se a volte si è reso necessario intervenire per frenare comportamenti troppo vivaci e rumorosi, non consoni alla prassi educativa. Si segnale il caso di un’allieva che, per gravi motivi familiari, è stata assente per un lungo periodo, perdendo così diverse ore di lezione, pertanto per lei il Consiglio ha predisposto alcune ore straordinarie di recupero, delle quali però l’allieva non sempre ha saputo approfittare. Per quanto riguarda le scelte future, gli allievi sembrano, per la maggior parte, orientati verso attività lavorative o verso brevi corsi di preparazione per l’ingresso nel mondo del lavoro 3 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 2. STORIA DELLA CLASSE 2.1 INSEGNANTI DOCENTI Classe 5^ CONTINUITA’ MATERIA Classe 3^ Classe 4^ IAVICOLI Elvira ITALIANO - STORIA no no REBELLA Vincenzina INGLESE sì sì BADANO Gabriele MATEMATICA no no DI VUONO Fabrizio ECONOMIA IND.LE E DIRITTO / no BAIETTI Franco CUNIBERTI Ezio ELETTRONICA (ITP ELETTRONICA) no sì no sì MIRADOLI Antonio MORENI Riccardo SISTEMI ELETTR. AUTOMAZ. (ITP S.E.A.) no si no sì CHIAPELLO Francesco MORENI Riccardo TELECOMUNICAZIONI (ITP TELECOMUNICAZIONI) / / sì / BONGIOVANNI Dario CUNIBERTI Ezio TECN. DISEGNO E PROGETT. (ITP T.D.P.) sì sì sì sì PRIMASSO Gino EDUCAZIONE FISICA sì sì BECCARIA Marina RELIGIONE sì sì 2.2 STUDENTI Studenti Ripetenti Totale Classe III Da classe precedente 20 / 20 Classe IV 19 3 22 Classe V 21 2 23 Promossi Promossi senza debito con debito 13 6 11 10 Non promossi 1 Ritirati 1 / / 1 4 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 2.3 5° AET RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE III (esclusi non promossi e ritirati) NUMERO fra 8 e 10 MATERIA: Italiano Storia Inglese Matematica Meccanica e Macchine Elettrotecnica Elettronica Sistemi elettronici automatici Tecnologia disegno e progettazione Educazione fisica Religione 6 5 6 7 9 7 4 2 7 11 16 STUDENTI CON VOTO: 7 6 6 senza debito con debito formativo formativo 7 6 / 5 7 2 3 8 2 4 4 4 5 5 / 4 4 4 8 5 2 3 11 3 7 5 / 5 3 / 3 NARC 2.4 RISULTATI DELLO SCRUTINIO FINALE DELLA CLASSE IV (esclusi non promossi e ritirati) NUMERO fra 8 e 10 MATERIA: Italiano Storia Inglese Matematica Economia Industriale Elettrotecnica Elettronica Sistemi elettronici automatici Telecomunicazioni Tecnologia disegno e progettazione Educazione fisica Religione 5 4 3 4 4 4 8 7 9 6 14 16 STUDENTI CON VOTO: 7 6 6 senza debito con debito 12 4 / 7 10 / 9 7 2 2 8 7 6 5 6 7 9 1 4 9 / 4 7 3 7 3 2 4 11 / 7 / / 5 NARC 5 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 3. ATTIVITA’ SVOLTE DALLA CLASSE 3.1 AREA DI PROGETTO Anno sc. 2004/05 classe 3^: Progetto dell’impianto elettrico di un BAR Si è progettato, essenzialmente nelle ore di laboratorio di TDP, il progetto esecutivo di impianto elettrico di un Bar-Pasticceria, proposto da uno studente e utilizzato come area di progetto della classe 3°. Il lavoro è stato completamente concluso, con la produzione di tavole e relazioni, conformi alle norme CEI e l’impianto è stato dimensionato sulle specifiche di una committenza reale. Anno sc. 2005/06 classe 4^: Gara Nazionale BTicino 2007 La partecipazione alla gara di progettazione ha visto un coinvolgimento molto significativo esteso a tutta la classe. Il lavoro, consistente nella realizzazione di un progetto dell’impianto elettrico, con applicazione della Demotica, in una abitazione civile molto prestigiosa (villa con piscina), ha permesso di vivere un’esperienza professionale molto coinvolgente, facendo capire agli studenti le problematiche normative, tecniche e organizzative di un vero e proprio progetto, commissionato da una committenza effettiva (la ditta BTicino) e realizzato nel rispetto di tutte le norme CEI di riferimento. I risultati ottenuti: trentesima posizione a livello nazionale, su 630 partecipanti, e terza posizione in Piemonte, hanno pienamente pagato lo sforzo effettuato, in termini di visibilità dell’Istituto e di soddisfazione. Anno sc. 2006/07 classe 5^: Realizzazione di progetti col microcontroller PIC16F84A Si sono sviluppati, in vista dell’esame di Stato, alcuni progetti di sistemi di controllo, con l’utilizzo del microcontroller PIC16F84A; in particolare: • progetto di sistema di gestione di un ascensore • progetto di un controllo di temperatura di un frigorifero a distanza via radio • controllo di temperatura di un ambiente mediante personal computer • progetto di un antifurto. 3.2 ATTIVITÀ curricolari ed extracurricolari • Attività didattiche in collaborazione tra Allievi e Docenti. All’organizzazione e alla realizzazione di tale progetto hanno contribuito alcuni allievi della classe in qualità di responsabili del servizio d’ordine: Allione Matteo, Belicari Erald, Caula Andrea, Haida Azeddine, Rosso Stefano e Vinci Damiano. La collaborazione tra studenti e insegnanti è stata comunque percepita, dall’intera classe, quale importante momento informativo e formativo e unanimemente vissuta come uno scambio che ha valorizzato le competenze e le capacità di ciascuno. Le attività si sono svolte nei giorni 31 gennaio e 1 febbraio. • Progetto “Orientamento Formativo”, in collaborazione con il Politecnico di Torino. L’attività si è articolata attraverso lo svolgimento di lezioni di matematica e fisica, tenute da docenti universitari, presso la sede di Mondovì del Politecnico di Torino. Il corso è stato seguido dagli allievi: Rosso Stefano, Rovere Patrick, Haida Azeddine, Dadone Eric, Giordanetto Danilo, Dho Gabriele. L’attività si è svolta il giorno 7 novembre 2006. 6 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 3.3 5° AET ATTIVITA’ E VERIFICHE EFFETTUATE NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI CON DEBITO FORMATIVO In base a delibera del collegio dei docenti, per il recupero dei debiti dell’anno scolastico 2005-06 sono state organizzate attività in orario extracurricolare e curricolare nella prima parte dell’anno scolastico 2006-07, cui sono seguite verifiche scritte e/o orali che hanno dato luogo ad una valutazione complessiva deliberata in voto intero in occasione dello scrutinio del 1° quadrimestre. MATERIA M O D A L I T A’ di individuale di gruppo Italiano Storia Inglese Matematica Economia ind.le ed elementi di diritto Elettrotecnica Elettronica Sistemi elettronici automatici Telecomunicazioni Tecnologia, Disegno e Progettazione Educazione Fisica 3.4 X X RECUPERO in orario in orario scolastico aggiuntivo X X X X X X VERIFICA DEBITI saldati non saldati X X 2 2 0 4 X 5 0 X X 2 2 0 0 ATTIVITÀ DI RECUPERO, SOSTEGNO, APPROFONDIMENTO MATERIA ORE RISPONDENZA NEGLI ALLIEVI ED EFFICACIA DELLE ATTIVITA’ SVOLTE Italiano Storia 10 Inglese Matematica Economia ind.le ed elementi di diritto 12 Partecipazione attiva e proficua degli allievi Partecipazione svogliata e incostante da parte di alcuni allievi Partecipazione attiva e proficua degli allievi 8 6 Elettronica 10 Sistemi elettronici automatici Telecomunicazioni Tecnologia, Disegno e Progettazione 7 8 4 Gli allievi hanno dimostrato impegno e interesse per l’attività proposta, consentendo il raggiungimento degli obiettivi fissati. Gli allievi con difficoltà sono stati seguiti in maniera personalizzata, durante l’ attività di laboratorio. Sono stati svolti regolari ripassi prima delle verifiche scritte. Soddisfacente Gli allievi con difficoltà sono stati seguiti in maniera personalizzata, durante l’ attività di laboratorio Partecipazione attiva e proficua degli allievi 7 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 3.5 5° AET ATTIVITÀ CULTURALI (conferenze, mostre, spettacoli, concerti, gare, concorsi) - Conferenza Padre Alex Zanotelli In data 19 ottobre 2006 gli allievi Dadone Eric e Rosso Stefano hanno partecipato alla conferenza in oggetto, tenutasi presso il teatro “Baretti” - Incontro sulla sicurezza In data 25 ottobre 2006, gli studenti hanno partecipato all’incontro in oggetto, che si è tenuto presso il palazzo della Provincia di Cuneo. L’incontro è parte integrante dell’omonima area di progetto. - Prima prova delle Olimpiadi della Matematica In data 22 novembre 2006, gli allievi Rosso Stefano, Rovere Patrick, Bessone Marco Dario, Giordanetto Danilo, Dho Gabriele hanno partecipato alla prima prova delle Olimpiadi della Matematica che si è svolta nell’Aula Magna del nostro Istituto. - Orientamento Universitario Politecnico di Mondovì. Il prof. Teresio Sordo, presso la sede del nostro Istituto, ha illustrato agli allievi l’offerta formativa del Politecnico di Torino, sede di Mondovì. Tale attività si è svolta il 26 marzo 2007. - Incontro di orientamento post-diploma In data 3 aprile 2007, il dott. Baudino, responsabile della comunicazione per il sito Michelin di Cuneo, ha illustrato le attività della multinazionale e le prospettive occupazionali di interesse per i Periti Industriali. - Conferenza sul risparmio energetico In data 21 aprile 2007, gli studenti hanno partecipato alla conferenza “Risparmio energetico in edilizia, meno sprechi, meno consumi, meno spese, meno inquinamento” svoltasi presso il teatro “Baretti” di Mondovì. 3.6 ATTIVITA’ SPORTIVE La classe ha partecipato ai tornei interclasse di pallavolo, pallapugno, calcetto, pallacanestro, corsa campestre. Gli allievi Giordanetto Danilo, Filippi Marco e Bessone Marco hanno svolto la funzione di arbitro nelle fasi zonali dei tornei di pallavolo. 3.7 VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Viaggio a Avignone, Carcassonne e Barcellona Il viaggio d’istruzione ( Avignone- Carcassonne- Barcellona) si è snodato attraverso un itinerario storico- culturale che ha toccato alcune tra le più caratteristiche città del Sud della Francia e la capitale culturale ed economica della Catalogna. La visita guidata ad Avignone e a Carcassonne ha permesso ai ragazzi di entrare a contatto con un’ epoca passata della storia della Francia, ma nello stesso affascinante ed interessante. Barcellona si è poi dimostrata una città culturalmente vivace e protagonista di un vertiginoso progresso economico, nonché l’espressione di una continua volontà di rinnovamento. Città antica e moderna è l’espressione del Modernismo e del Gotico catalano, Barcellona ha mostrato ai ragazzi le sue due contraddittorie anime: quella catalana, che è la più spiccata e che la rende una città gelosa della propria cultura e delle tradizioni secolari, talmente orgogliosa della propria lingua da farla sopravvivere all’oblio franchista. L’altra è quella cosmopolita, quella che da sempre è aperta alle tendenze straniere approdate grazie ad un porto attivissimo e alla vicinanza dei confini nazionali ed interpretate qui in maniera originale. 8 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET Il viaggio è stato completato con alcune parentesi spensierate che hanno ulteriormente cementato l’aggregazione solidale della classe. Il comportamento degli allievi è sempre stato corretto e responsabile. L’attività si è svolta dal 26 al 30 marzo con i seguenti docenti accompagnatori: proff. M. Beccaria, L. Di Meo e R. Moreni. 3.8 SCUOLA-LAVORO, STAGES, VOLONTARIATO Anno scolastico 2005/06 Nome-cognome dell’allievo Allione Matteo Bessone Marco Dario Carlevaris Nicolò Cavallo Andrea Clerico Giorgio Dadone Eric Dho Gabriele Filippi Marco Genarino Maurizio Giaccone Luca Giordanetto Danilo Haida Hazeddine Lanza Luigi Mir Asmae Mir Soumia Rovere Patrick Ditta presso la quale è stato svolta l’attività SAI - Pianfei STAPROL - Mondovì PEIRA Impianti – Villanova M.vì IL QUADRIFOGLIO – Chiusa Pesio GIORDANO Fiorenzo – Dogliani A.M.A. – Reggio Emilia AUROTEC ENGINEERING - Villanova M.vì PEIRA Impianti – Villanova M.vì F.C.S. SISTEMI – Farigliano ACQUE MINERALI – Roccaforte M.vì GRIMALDI G.P. Elettricista Villanova M.vì POKER – Priero WORK LINE COMPUTER – Mondovì CABLOFIL – Farigliano CABLOFIL – Farigliano LONGO e CORDINI Impianti - Ceva 9 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 4. OBIETTIVI FORMATIVI 4.1 PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDI PERITO INDUSTRIALE PER L’ELETTRONICA E LE TELECOMUNICAZIONI Il perito industriale per l’elettronica e le telecomunicazioni si configura come una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti: • versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento; • ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento alla evoluzione della professione; • capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi. Negli indirizzi del settore elettrico-elettronico, l’obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline elettriche ed elettroniche, integrate da organica preparazione scientifica nell’ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali. Per tali realtà, il Perito Industriale per l’Elettronica e le Telecomunicazioni, nell’ambito del proprio livello operativo, deve essere preparato a: • partecipare, con personale e responsabile contributo, al lavoro organizzato e di gruppo; • svolgere, organizzandosi autonomamente, mansioni indipendenti; • documentare e comunicare adeguatamente gli aspetti tecnici, organizzativi ed economici del proprio lavoro; • interpretare nella loro globalità le problematiche produttive, gestionali e commerciali dell’azienda in cui opera; • aggiornare le sue conoscenze, anche al fine della eventuale conversione di attività. • • • • • • Il Perito Industriale per l’Elettronica e le Telecomunicazioni deve, pertanto, essere in grado di: analizzare e dimensionare reti elettriche lineari e non lineari; analizzare le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi, di generazione, elaborazione e trasmissione di suoni, immagini e dati; partecipare al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo (di controllo, di comunicazione, di elaborazione delle informazioni) anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; progettare, realizzare e collaudare sistemi semplici, ma completi, di automazione e di telecomunicazioni, valutando, anche sotto il profilo economico, la componentistica presente sul mercato; descrivere il lavoro svolto, redigere documenti per la produzione dei sistemi progettati e scriverne il manuale d’uso; comprendere manuali d’uso, documenti tecnici vari e redigere brevi relazioni in lingua straniera. 10 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 4.2 – OBIETTIVI FORMATIVI DI TIPO TRASVERSALE a) Formare l’uomo e il cittadino • Creare cittadini di mentalità aperta e democratica, capaci di decisioni autonome e motivate, rispettosi dei valori e dei diritti che fondano la legalità costituzionale • Avviare relazioni sociali positive, finalizzate alla realizzazione di una condizione di benessere, attraverso la valorizzazione delle potenzialità di ciascuno e delle strutture esistenti • Ovviare alle situazioni di disagio scolastico mediante azioni di prevenzione, recupero, sostegno e potenziamento b) Fornire una preparazione culturale e tecnica di livello superiore, spendibile sia sul mercato del lavoro sia in un percorso formativo di livello universitario • Creare figure professionali capaci di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da una rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico che gestionale ed organizzativo. • Promuovere la propensione al continuo aggiornamento, la capacità di orientamento di fronte ai problemi nuovi e di adattamento all’evoluzione della professione. 5. METODOLOGIE AREE DISCIPLINARI Discipline umanistiche: Discipline tecnico-scientifiche: METODOLOGIE COMUNI Lettura e analisi dei testi condotta in classe con il docente e la attiva partecipazione degli allievi per individuare i punti nodali degli scritti e per affinare gli strumenti critici delle varie materie Lezione frontale in classe. Attività di laboratorio che favoriscono l’analisi critica del fenomeno considerato, la riflessione metodologica sulle procedure sperimentali, la valutazione delle tecniche e delle tecnologie adottate. Applicazione di strumenti matematici. Utilizzo della principale strumentazione di misura. Uso del metodo “Problem Solving” nei lavori di gruppo. 6. NODI TEMATICI MULTIDISCIPLINARI NODI TEMATICI Concetto di derivata, integrale e trasformate Filtri e sistemi di acquisizione dati Lettura e comprensione della manualistica Sicurezza del lavoro Taylorismo New Deal Tipologia dell’eroe decadente La belle époque English Aestheticism Oscar Wilde The picture of Dorian Gray The Preface DISCIPLINE COINVOLTE EVENTUALI ACCORDI TRA DOCENTI Matematica, Sistemi, Elettronica, e Telecomunicazioni Elettronica, Sistemi, Telecomunicazioni, TDP TDP, Sistemi, Elettronica, Inglese TDP, Diritto Storia, Inglese, Diritto Storia, Inglese Storia, Italiano Storia, Inglese Inglese, Italiano 11 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 7. VALUTAZIONE 7.1 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE VERIFICHE SVOLTE DURANTE L’ANNO PER TIPOLOGIA N° verifiche orali N° verifiche scritte ITALIANO 4 6 1, 2, 8, 9, 10, 11, 12 STORIA 2 3 1, 2, 11, 12 INGLESE 4 2 1, 10, 18 (quesiti a risposta aperta) MATEMATICA 3 6 14, 15 ECONOMIA IND.LE ED ELEM. DI DIRITTO 4 2 18 (quesiti a risposta aperta) ELETTRONICA 5 4 14, 15, 17, 18 (quesiti a risposta aperta) SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI 4 4 1, 11, 12, 14, 15, 17 TELECOMUNICAZIONI 4 6 1, 12, 15 4 4 1, 10, 14, 17, 18 (casi pratici) Materia TECNOLOGIA, DISEGNO PROGETTAZIONE E Tipologie di prove prevalentemente usate (riportare i numeri della legenda) ED. FISICA 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 10. 11. 12. 13. 14. 15. 16. 17. 18. Interrogazione Interrogazione semistrutturata con obiettivi predefiniti. Tema. Traduzione da lingua classica / straniera in italiano. Traduzione in lingua straniera. Dettato Relazione Analisi dei testi Saggio breve. Quesiti vero/falso Quesiti a scelta multipla Interrogazioni complementari. Corrispondenze Problema Esercizi Analisi di casi. Progetto. Altro (specificare: es. quesiti a risposta breve, aperta, casi pratici, ….) 12 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 7.2 5° AET PROVE SIMULATE D’ESAME DISCIPLINA DURATA CRITERI DI SCELTA DELLA PROVA DATA DELLA PROVA PROVA DI ITALIANO PROVA DI TELECOMUNICAZIONI TERZA PROVA – 1A SIM. Discipline coinvolte 1. Elettronica 2. Inglese 3. Matematica 4. Sistemi TERZA PROVA – 2A SIM. Discipline coinvolte 1. Inglese 2. Diritto 3. Matematica 4. Storia 5. TDP 17 maggio ’07 Presenza di tutte le tipologie d’esame 6 ore 29 maggio ’07 La prova è stata scelta con il criterio di far emergere le competenze acquisite sull’intero programma e di evidenziare la capacità di ragionamento degli studenti 4 ore Numero domande: 3 per disciplina Tipologia: trattazione sintetica di argomenti 2 ore 24 aprile ’07 24 maggio ‘07 Numero domande: 2 per disciplina Tipologia: trattazione sintetica di argomenti 2 ore I testi delle prove e le griglie di valutazione adottate sono allegate al presente Documento. 7.3 QUADRO RIASSUNTIVO DELLE PROVE SCRITTE EFFETTUATE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA D’ESAME (indicare il numero di prove e segnare con una X le caselle che interessano le singole discipline) MATERIA Numero di prove A partire da un testo di riferimento Trattazione sintetica di argomenti Quesiti a risposta singola Quesiti a scelta multipla X X X X X Problemi a soluzione rapida Casi pratici e professionali Sviluppo progetti prove effettuate in singole ITALIANO STORIA 3 INGLESE 2 MATEMATICA 2 X X ECONOMIA IND.LE ED EL. DI DIRITTO 2 X X ELETTRONICA 2 SISTEMI ELETTR. AUTOMATICI 4 X X X X X X TELECOMUNICAZIONI TECNOL. DISEGNO E PROGETTAZION. 1 X 13 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 8. PERCORSO FORMATIVO DELLE SINGOLE DISCIPLINE 8.1 LINGUA E LETTERE ITALIANE 8.1.1. Docente: ELVIRA IAVICOLI Testi adottati: Verna-Papa Vian-Verna “Mondi Letterari” ed. Paravia, vol.3-4 8.1.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità a) Conoscenza sufficientemente articolata del patrimonio storico letterario nazionale, da attuarsi attraverso la lettura e l'analisi di testi particolarmente rappresentativi italiani e stranieri. b) Consapevolezza del valore storico e culturale della lingua e del patrimonio letterario ed artistico italiano. c) Padronanza del mezzo linguistico, nella ricezione e nella produzione orale e scritta, in situazioni comunicative diverse. a.1 Saper leggere ed interpretare il testo collocandolo in un adeguato quadro storico-culturale e mettendolo in rapporto con le proprie esperienze e la propria sensibilità a.2 Approfondire l'uso degli strumenti adeguati ad un corretto approccio critico, al fine di formulare un proprio motivato giudizio b.1. Riconoscere centri, luoghi, soggetti dell'elaborazione culturale dal 1850 in poi b.2 Saper cogliere,attraverso la conoscenza di autori e testi, le linee fondamentali della tradizione letteraria dal 1850 in poi. c.1 Saper utilizzare i linguaggi specifici in maniera adeguata ed organizzare l’esposizione in modo da esprimere motivati giudizi critici c.2 Produrre le seguenti tipologie di scrittura documentata: intervista, lettera, relazione, saggio breve, articolo di giornale, temi argomentativi, analisi di testi letterari e non letterari. 8.1.3. Metodologie didattiche specifiche Il piano di lavoro è incentrato su moduli scanditi in unità didattiche. Ciascuno dei moduli propone un percorso attraverso testi ed autori sulla falsariga di una tematica comune ed è articolato seguendo una scansione cronologica, che abbraccia l'intero arco storico-letterario oggetto di studio, allargandosi anche alle letterature europee. Numerosi autori compaiono in più moduli, consentendone in tal modo l’approfondimento secondo ottiche diverse. Per aiutare la comprensione sintetica e la consequenzialità logica vengono utilizzate mappe concettuali, che consentono l’organizzazione delle conoscenze e la loro rappresentazione in forma verbale e spaziale. Vengono così evidenziate la gerarchia delle informazioni e una visione d’insieme che costituisce un distillato dei vari percorsi. Si ritiene, infatti, che vada privilegiato l’apprendimento modulare, fondato su reti concettuali, mappe cognitive, interrelazione di dati e di informazioni, per consentire la sistemazione dei saperi in blocchi unitari ed omogenei, aventi ciascuno una propria autonomia ed una specifica funzione alla luce degli obiettivi cognitivi che si intendono perseguire. Riteniamo, pertanto, di dover motivare e presentare sinteticamente e periodicamente alle classi i contenuti del programma che intendiamo svolgere, nell’ottica della didattica breve, per evitare che gli studenti procedano immagazzinando norme e contenuti senza sistematicità e perdendo di vista l'insieme. Viene perciò fornito, in tutte le classi, un quadro sintetico dell'intera materia dell'anno, sottolineando legami, connessioni, collegamenti tra movimenti letterari ,autori, periodi storici, ecc. 14 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 6.6-7.4 7.5-8.4 Buono 8.5-10 Ottimo 6.0-6.5 Discreto DESCRITTORI 4.6-5.9 Sufficiente INDICATORI 2-3.4 3.5-4.5 Gravemente insufficiente. GRIGLIA DI VALUTAZIONE Insufficiente Criteri di valutazione specifici Totalmente Negativo 8.1.4. 5° AET Aderenza alla consegnaPertinenza all’argomento proposto – Efficacia complessiva del testo Tipologia A e B: aderenza alle convenzioni della tipologia scelta Caratteristiche del contenuto Ampiezza della trattazionePadronanza dell’argomento Rielaborazione critica dei contenuti Tipologia A: comprensione ed interpretazione del testo proposto Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace capacità di argomentazione Tipologia C e D : coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso, capacità di contestualizzazione e di eventuale argomentazione. Per tutte le tipologie significatività e originalità degli elementi informativi,delle idee e delle interpretazioni. Organizzazione Articolazione chiara e ordinata del testo del testo- equilibrio fra le parti Coerenza (assenza di contraddizioni e ripetizioni) Continuità tra frasi paragrafi e sezioni 15 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE Lessico e stile 5° AET Proprietà e ricchezza lessicale Uso di un registro adeguato alla tipologia testuale , al destinatario,ecc Correttezza ortografica Correttezza ortografica e morfosintattica Coesione testuale (uso corretto dei connettivi testuali,ecc) Correttezza morfosintatticauso della punteggiatura Per la valutazione delle prove orali si adotta la seguente tabella di corrispondenza tra punti e livelli di conoscenza e di abilità : 8.5/10 -conoscenze sicure ed approfondite , buone o ottime capacità critiche, di esposizione e di rielaborazione personale 7.5/8.4 -conoscenze sicure e precise , assenza di lacune , buone capacità logiche, esposizione appropriata e sciolta 6.6/7.4 -conoscenze complete, ma non approfondite, sporadiche lacune , esposizione coerente e pertinente 6.0/6.5 -conoscenze modeste ma ordinate , lacune non gravi , qualche difficoltà logica, esposizione semplice ma pertinente e sostanzialmente corretta 4.6/5.9 -conoscenze incerte e superficiali , diffuse o non gravi lacune di base, parziali difficoltà logiche , esposizione impacciata e spesso impropria 3.5/4.5 -conoscenze frammentarie , gravi lacune di base, difficoltà logiche , esposizione spesso scorretta e confusa 2.0/3.4 -gravissime lacune contenutistiche , gravi difficoltà logiche ed espositive 8.2. STORIA 8.2.1. Docente: ELVIRA IAVICOLI Testo adottato: De Luna-Meriggi-Tarpino “CODICE STORIA - percorsi e laboratori” Paravia 8.2.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità a) Conoscenza del periodo storico compreso tra il XIX secolo ed i giorni nostri. b) Acquisizione da parte dello studente di una coscienza storica, intesa come partecipazione alla memoria storica collettiva, non solo al fine di una comprensione storica del presente ma, in particolare, per un orientamento al proprio modo di essere e di vivere la realtà contemporanea. c) Capacità di percorrere i contenuti, in modo autonomo e critico, secondo diverse tematiche anche in un'ottica interdisciplinare. 16 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET d) Possesso degli apparati terminologici e dei fondamentali strumenti di ricerca storiografica. - Saper leggere e comprendere autonomamente il libro di testo e servirsi degli strumenti fondamentali del lavoro storico (atlanti, tavole sinottiche, opere storiografiche). - Rielaborare le conoscenze degli eventi fondamentali del periodo storico trattato (fino al presente). - Saper percorrere i contenuti in modo autonomo e critico secondo diverse tematiche, anche in un'ottica interdisciplinare, dimostrando possesso dell'apparato terminologico. 8.2.3. Metodologie didattiche specifiche La materia di studio è stata organizzata, per ciascuno dei tre anni, in percorsi modulari organici e sintetici, suddivisi in unità didattiche ciascuna delle quali mette a fuoco uno degli snodi essenziali del programma. In tal modo sarà possibile dare ai ragazzi il senso e l’esatta comprensione delle trasformazioni sociali, economiche, culturali, ideologiche che si sono verificate nel corso dei secoli. 8.2.4. Criteri di valutazione specifici Per la valutazione delle prove orali si è adottata la seguente tabella di corrispondenza tra punti e livelli di conoscenza e di abilità : 8.5/10 - conoscenze sicure ed approfondite , buone o ottime capacità critiche, di esposizione e di rielaborazione personale 7.5/8.4 - conoscenze sicure e precise , assenza di lacune , buone capacità logiche, esposizione appropriata e sciolta 6.6/7.4 - conoscenze complete, ma non approfondite, sporadiche lacune, esposizione coerente e pertinente 6.0/6.5 - conoscenze modeste ma ordinate , lacune non gravi , qualche difficoltà logica, esposizione semplice ma pertinente e sostanzialmente corretta 4.6/5.9 - conoscenze incerte e superficiali , diffuse o non gravi lacune di base, parziali difficoltà logiche , esposizione impacciata e spesso impropria 3.5/4.5 - conoscenze frammentarie , gravi lacune di base, difficoltà logiche, esposizione spesso scorretta e confusa 2.0/3.4 - gravissime lacune contenutistiche , gravi difficoltà logiche ed espositive 17 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 8.3. INGLESE 8.3.1. Docente: VINCENZINA REBELLA Testi adottati: “Plug in” di F. Avezzano Comes, P. Gherardelli, V. Rivano, A. Sinapi Editore Hoepli Milano “Interacting” di S. Perez e M. Solly II Capitello Editore 8.3.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità I contenuti proposti per il quinto anno sono stati individuati ponendo attenzione ai seguenti punti: - essi devono costituire il punto di partenza per le attività di comprensione e produzione orale e scritta; - devono essere motivanti, allo scopo di attivare strategie di comprensione e discussioni volte a consolidare la competenza comunicativa; - i testi di interesse generale devono essere collegati all’attualità socio-culturale; - i testi prescelti devono essere adeguati alle competenze linguistiche raggiunte dagli allievi; - i testi specialistici devono favorire e sviluppare la precisione lessicale. L’insegnamento della lingua straniera nella classe quinta si prefigge i seguenti obiettivi: - saper comprendere un messaggio orale in modo globale e dettagliato; saper comunicare efficacemente un messaggio orale, dimostrando competenza lessicale, situazionale, mormosintattica e fonetica. saper leggere ed interpretare testi relativi alla specializzazione di indirizzo, evidenziando una precisione terminologica. conoscere aspetti della civiltà dei paesi di cui si studia la lingua e saper esporre tali argomenti. Lingua scritta saper produrre un testo scritto relativo ai vari argomenti trattati, dimostrando competenza lessicale, situazionale, morfosintattica. Il raggiungimento di tali obiettivi non può prescindere dal possesso dei seguenti pre-requisiti individuati all’inizio dell’anno scolastico: - una adeguata padronanza del lessico specialistico, tale da permettere all’alunno di sapersi orientare nella comprensione dei testi tecnici. la capacità di esprimersi con sufficiente chiarezza su argomenti di carattere generale o specifico. 8.3.3. Metodologie didattiche specifiche Come stabilito, si è seguito un approccio di tipo comunicativo con strategie finalizzate allo sviluppo integrato delle quattro abilità (listening, speaking, reading and writing). L’attività didattica ha previsto sia lezioni frontali che lavoro individuale, a coppie o a piccoli gruppi, sia autonomo che guidato. L’attività di comprensione orale si è sviluppata su testi di tipologia e argomento diversi, attraverso varie fasi: anticipazione dei contenuti mediante attività di brainstorming ricerca del significato globale 18 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - 5° AET individuazione di informazioni specifiche revisione delle ipotesi formulate annotazione di appunti completamento di griglie o schede L’abilità di produzione orale è stata favorita traendo spunto da testi ascoltati o letti. L’abilità di lettura-comprensione è stata sviluppata attraverso le varie tecniche di lettura globale, esplorativa ed analitica ed applicata sia a testi relativi ad argomenti specifici di indirizzo che a testi relativi agli aspetti socio-culturali di paesi stranieri e ad argomenti di attualità. L’abilità di scrittura è stata esercitata attraverso esercitazioni di tipo “cloze”, esercizi a scelta multipla e questionari. Per lo svolgimento delle suddette attività sono stati utilizzati i materiali di lavoro (libri di testo, audiocassette, fotocopie) Considerato il numero limitato di ore settimanali a disposizione (due lezioni di cinquanta minuti) non è stato possibile dedicare spazio ad attività integrative audiovisive o multimediali. 8.3.4. Criteri di valutazione specifici Lingua orale Sufficiente L’efficacia della comunicazione è salvaguardata nonostante qualche errore di forma, di pronuncia ed un lessico non molto vario. Il messaggio è espresso in maniera abbastanza fluida e senza troppe esitazioni e ripetizioni. La risposta è sempre aderente a quanto richiesto, supportata da dati sufficienti ad illustrare i punti principali, nonché da una contestualizzazione almeno parziale. Discreto La comunicazione è chiara, la pronuncia è abbastanza precisa, non vi sono errori formali, se non sporadici; il lessico non è ricercato, ma è puntuale. Il messaggio è espresso in modo fluido. La risposta è aderente alle richieste, supportata da dati quasi completi e ben organizzati, con riferimento al contesto. Buono/ottimo L’esposizione è fluida, sicura, con lessico ricco ed appropriato e forma corretta, la risposta è aderente alle richieste, supportata da dati completi e ben organizzati ed arricchiti da spunti personali Insufficiente L’efficacia comunicativa non è salvaguardata a causa di frequenti errori formali; la pronuncia è poco chiara ed il lessico è poco vario. Il messaggio non è fluido e presenta esitazioni e ripetizioni. La risposta non aderisce appieno alle richieste ed i dati offerti dallo studente non sono contestualizzati con pertinenza. 19 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET Lingua scritta Sufficiente La chiarezza espositiva è salvaguardata nonostante qualche errore formale ed un lessico non ricercato. La riposta è aderente a quanto richiesto ed è supportata da dati sufficienti ed organizzati in modo coerente. La contestualizzazione è solo abbozzata. Discreto Il livello precedente è potenziato da un’informazione quasi completa ed organizzata in modo sequenziale. La contestualizzazione è precisa anche se sviluppata solo parzialmente e l’elaborato dà prova di qualche spunto originale. Buono/ottimo L’esposizione del messaggio presenta una forma accurata e ricca nonché un lessico vario ed appropriato. La risposta è sempre aderente a quanto richiesto e supportata da dati completi e ben organizzati. La contestualizzazione è arricchita da spunti originali. Insufficiente La comprensione del messaggio è resa difficoltosa da errori formali e da un lessico non appropriato. La risposta, anche quando è globalmente aderente a quanto richiesto, è supportata da dati parziali la cui organizzazione non è del tutto coerente. 8.4. MATEMATICA 8.4.1. Docente: GABRIELE BADANO Testo adottato: Dodero, Baroncini, Manfredi “Moduli di lineamenti di Matematica”, moduli D e F, Ghisetti e Corvi 8.4.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità Nel corso della classe quinta l’insegnamento della disciplina si è proposto di curare e sviluppare in particolare: • l’acquisizione di conoscenze a livelli più elevati di astrazione e formalizzazione; • la capacità di utilizzare metodi, strumenti e modelli matematici in situazioni diverse; • l’attitudine a riesaminare criticamente e a sistemare logicamente le conoscenze acquisite. • la padronanza nell’uso di un linguaggio matematico appropriato, rigoroso, coerente anche in contesti disciplinari diversi • la conoscenza e la comprensione dei concetti introdotti: integrale di una funzione ,funzioni in due variabili,equazioni differenziali. 8.4.3. Metodologie didattiche specifiche Si è cercato di coinvolgere il più possibile l’intera classe stimolando gli studenti e sollecitandoli ad intervenire sui problemi affrontati, in modo da guidarli alla scoperta della risoluzione evitando un apprendimento mnemonico. Si è quindi cercato per quanto possibile di introdurre i vari argomenti partendo da problemi ed esempi concreti, facendo leva sulle conoscenze già acquisite ,giungendo poi alla sistematizzazione dei risultati. Gli allievi sono stati abituati sia a comprendere il significato intuitivo dei concetti e 20 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET dei metodi utilizzati sia a utilizzare un linguaggio specifico. L’insegnamento si è basato su: • Lezioni di tipo frontale per introdurre i vari argomenti • Esercitazioni alla lavagna guidate dall’insegnante e svolte dagli alunni • Esercitazioni individuali a casa 8.4.4. Criteri di valutazione specifici La valutazione è avvenuta mediante verifiche scritte (una al mese) e orali (almeno due al quadrimestre). Le verifiche scritte sono state articolate in esercizi simili a quelli svolti in classe o assegnati a casa onde accertare la conoscenza degli argomenti e anche in altri esercizi di diversa formulazione per valutare la capacità di comprensione e di applicazione; gli esercizi sono stati proposti con vari livelli di difficoltà per dare modo a tutti gli allievi di dimostrare le competenze acquisite.Le interrogazioni orali sono state condotte in modo da valutare: - la conoscenza degli argomenti la capacità di esposizione con un linguaggio corretto e con l’utilizzo dei simbolismi opportuni la sicurezza nello svolgimento degli esercizi applicativi Le prove scritte sono state valutate in base ai seguenti parametri: conoscenze specifiche competenze nell’applicazione delle procedure di calcolo e dei concetti acquisiti capacità logiche correttezza e completezza nello svolgimento Per la valutazione delle prove sia scritte che orali si è adottata la seguente scala in decimi: 2: 3: 4: prova non svolta mancanza di capacità logiche, gravi lacune di base conoscenze frammentarie, incoerenze nello svolgimento degli esercizi, errori gravi 5 : conoscenza superficiale, insicurezza nello svolgimento degli esercizi 6 : conoscenza piuttosto mnemonica, comprensione dei concetti essenziali 7 : conoscenza abbastanza sicura degli argomenti, esposizione coerente 8 : esposizione chiara e precisa, uso adeguato e pertinente della terminologia specifica 9 : conoscenza approfondita, capacità di sintesi, di collegamento ed elaborazione autonoma 10 : padronanza sicura di tutti gli argomenti trattati, capacità logiche utilizzate sia nei collegamenti nel contesto di tutto il programma, che nella dimostrazione dei teoremi 8.4.5. Criteri di valutazione specifici La valutazione è avvenuta mediante verifiche scritte (una al mese) e orali (almeno due al quadrimestre). Le verifiche scritte sono state articolate in esercizi simili a quelli svolti in classe o assegnati a casa onde accertare la conoscenza degli argomenti e anche in altri esercizi di diversa formulazione per valutare la capacità di comprensione e di applicazione; gli esercizi sono stati proposti con vari livelli di difficoltà per dare modo a tutti gli allievi di dimostrare le competenze acquisite.Le interrogazioni orali sono state condotte in modo da valutare: 21 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE - 5° AET la conoscenza degli argomenti la capacità di esposizione con un linguaggio corretto e con l’utilizzo dei simbolismi opportuni la sicurezza nello svolgimento degli esercizi applicativi Le prove scritte sono state valutate in base ai seguenti parametri: conoscenze specifiche competenze nell’applicazione delle procedure di calcolo e dei concetti acquisiti capacità logiche correttezza e completezza nello svolgimento - Per la valutazione delle prove sia scritte che orali si è adottata la seguente scala in decimi: 2: 3: 4: prova non svolta mancanza di capacità logiche, gravi lacune di base conoscenze frammentarie, incoerenze nello svolgimento degli esercizi, errori gravi 5 : conoscenza superficiale, insicurezza nello svolgimento degli esercizi 6 : conoscenza piuttosto mnemonica, comprensione dei concetti essenziali 7 : conoscenza abbastanza sicura degli argomenti, esposizione coerente 8 : esposizione chiara e precisa, uso adeguato e pertinente della terminologia specifica 9 : conoscenza approfondita, capacità di sintesi, di collegamento ed elaborazione autonoma 10 : padronanza sicura di tutti gli argomenti trattati, capacità logiche utilizzate sia nei collegamenti nel contesto di tutto il programma, che nella dimostrazione dei teoremi ECONOMIA INDUSTRIALE E DIRITTO 8.5.1. Docente: FABRIZIO VINCENZO. DI VUONO Testo adottato: P. Orabona, F. Vitagliano, A. Pescaglini “Diritto, economia e organizzazione aziendale” Ed. Simone per la Scuola. 8.5.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità L’insegnamento della disciplina si propone di: • Integrare ed arricchire le conoscenze giuridico-economiche già fornite nel precedente anno scolastico per guidare l’allievo all’interpretazione del funzionamento del sistema economico industriale; • Affrontare le dinamiche che caratterizzano la gestione delle imprese sotto il profilo organizzativo ed economico. Il corso ha avuto come obiettivo generale quello di consentire all'allievo di essere in grado di : • • • • • Cogliere la dimensione economica dei problemi; Correlare gli aspetti giuridici ed economici delle operazioni di imprese con particolare riguardo all'aspetto societario ed ai più comuni rapporti di lavoro; Risolvere problemi connessi con la determinazione e la ripartizione dei costi rispetto a differenti obiettivi; Documentare e comunicare efficacemente gli esiti del proprio lavoro; Comprendere la globalità delle problematiche produttive, gestionali e commerciali dell'impresa. 22 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 8.5.3. Metodologie didattiche specifiche L’insegnamento di Economia Industriale ed Elementi di Diritto può e deve concorrere a sviluppare le capacità di modellizzazione e rappresentare la realtà, di progettare e pianificare, di elaborare strategie per effettuare controlli e scelte. Seguendo i suggerimenti ministeriali, si è cercato di: 1. partire dalla osservazione diretta dei fenomeni giuridici, economici, aziendali per coglierne caratteristiche e processualità, basi di successive generalizzazioni e sistematici inquadramenti; 2. ricorrere a casi tratti da realtà aziendali appartenenti al settore studiato nell’indirizzo; 3. evitare approcci prevalentemente basati su esposizioni teoriche e sulla ripetizione di concetti e favorirne l’acquisizione attraverso la analisi di casi e la sollecitazione di processi induttivi. 8.5.4. Criteri di valutazione specifici Sebbene questo insegnamento preveda solo la prova orale, le verifiche sono state articolate facendo ricorso a test e prove oggettive che hanno consentito di accrescere gli elementi di valutazione senza sottrarre molto tempo alla attività di insegnamento – apprendimento. La verifica orale ha rivestito comunque particolare importanza perché finalizzata ad accertare il grado di padronanza e di correttezza nell’impiego della terminologia economico – giuridica da parte degli allievi. Le verifiche sono state valutate utilizzando i criteri di seguito indicati: Gravemente insufficiente (< 4): conoscenza pressochè nulla delle tematiche proposte; incapacità di analisi e gravi difficoltà nella esposizione. Insufficiente ( 5 ): conoscenza mnemonica e superficiale delle tematiche proposte; difficoltà nella analisi dei contenuti, anche se guidato. Esposizione ancora stentata e uso improprio ed incerto della terminologia economico – giuridica. Sufficiente ( 6 ): conoscenza dei contenuti proposti ma piuttosto acritica e non sempre adeguatamente approfondita. Lentezza nella attività di collegamento tra i diversi argomenti e necessità di un intervento di guida. Discreto ( 7): conoscenza non solo mnemonica dei contenuti e capacità di correlare gli stessi; esposizione corretta ed uso appropriato della terminologia. Buono ( 8 ): conoscenza approfondita dei contenuti e possesso di buone capacità di elaborazione a livello personale; scioltezza nella esposizione e padronanza della terminologia economico – giuridica. Ottimo ( 9 – 10): conoscenza puntuale , approfondita e critica dei contenuti; spiccate capacità di analisi , di sintesi e di collegamento; esposizione particolarmente fluida e corretta. In termini prettamente numerici le valutazioni precedentemente indicate verranno espresse in una scala di valori compresa dall’uno al dieci, rapportata in scala centesimale, al fine di abituare gli allievi ad una valutazione simile a quella prevista dalla normativa per il nuovo Esame di Stato. 8.6. ELETTRONICA 8.6.1. Docente: FRANCO BAIETTI Testo adottato: Cuniberti, De Lucchi - Elettronica Analogica B – Ed. Petrini 8.6.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità • Il corso di elettronica si è proposto di fornire: 23 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE • • • 5° AET le conoscenze relative alle funzioni di elaborazione, generazione e conversione dei segnali analogici e alla loro organizzazione in sistemi adeguati alle necessità operative; le capacità di analisi e di progetto di circuiti e sistemi per realizzare tali funzioni; Il corso ha avuto come obiettivo generale quello di consentire all'allievo di essere in grado di raggiungere i seguenti obiettivi: approfondimento e rafforzamento delle conoscenze di base indispensabili per affrontare nuove tecniche di progetto e l'utilizzo di componenti integrati per l'elaborazione dei segnali; acquisizione delle conoscenze delle caratteristiche e della funzione dei circuiti integrati analogici sviluppo di capacità critiche tali da stimolare un proficuo confronto delle conoscenze teoriche con gli aspetti pratici ed applicativi della materia; capacità di leggere e utilizzare la documentazione tecnica dei dispositivi; conoscenza della terminologia tecnica e dei metodi di analisi e di progetto dei circuiti usati nelle applicazioni più comuni; capacità di uso corretto della strumentazione; capacità di corretta esposizione sia orale che scritta. 8.6.3. Metodologie didattiche specifiche • Sono stati esaminati ed opportunamente approfonditi i concetti fondamentali necessari per la comprensione del funzionamento dei circuiti e dei dispositivi e i procedimenti di analisi e progetto con lezioni frontali alternate a fasi di discussione e di approfondimento con esercizi esemplificativi e riferimenti a possibili applicazioni pratiche. • Si e' cercato di favorire l' apprendimento dei contenuti e delle metodologie di analisi e di sintesi con la soluzione di esercizi applicativi e con esperienze di laboratorio. • Le attività di laboratorio sono state svolte, in gruppo, realizzando i circuiti su bread-board, utilizzando la normale strumentazione (alimentatori, generatori di funzioni, multimetri, oscilloscopi) e simulando il funzionamento dei circuiti con il programma Circuit-Maker. • Le attività di recupero, sostegno ed approfondimento sono state svolte in ambito curricolare e sono state rivolte alla totalità della classe al fine di consolidare le conoscenze di base e di approfondire gli argomenti più significativi della disciplina. Sono state svolte prevalentemente prima delle verifiche scritte e sono state seguite con interesse e partecipazione e con risultati positivi con l’ eccezione di pochi casi di allievi poco motivati. 8.6.4. Criteri di valutazione specifici La valutazione del profitto dei singoli studenti e' stata fatta con: • • prove scritte formulate in più punti e il voto è stato ottenuto utilizzando semplici griglie di valutazione che assegnavano un peso ad ogni punto, proporzionale alla sua difficoltà; la valutazione di ogni punto teneva conto della completezza e correttezza dello svolgimento, delle eventuali originalità della soluzione e della chiarezza espositiva; interrogazioni scritte costituite da una serie di domande a risposta aperta: la formulazione del voto è stata fatta con lo stesso criterio usato nella correzione delle prove scritte; 24 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE • • 5° AET interrogazioni orali con almeno tre domande: la formulazione del voto è stata ottenuta tenendo conto della correttezza e completezza della risposta, delle capacità di orientamento e di approfondimento e delle proprietà espositive; esercitazioni di laboratorio valutate in base al corretto funzionamento dei circuiti, alla completezza delle misure effettuate e delle relazioni. Per la valutazione delle prove sia scritte che orali si è adottata la seguente scala in decimi: 2: 3: 4: 5: prova non svolta mancanza di capacità di analisi e di progetto, gravi lacune di base conoscenze frammentarie, incoerenze nell’ analisi e nel progetto dei circuiti conoscenza superficiale del funzionamento dei dispositivi e insicurezza nell’ analisi dei circuiti 6 : conoscenza piuttosto mnemonica, capacità di analisi e di dimensionamento essenziali 7 : conoscenza abbastanza sicura degli argomenti e dei metodi di analisi e di progetto, esposizione coerente 8 : esposizione chiara e precisa, uso adeguato e pertinente della terminologia specifica e dei metodi di analisi e di progetto. 9 : conoscenza approfondita degli argomenti, capacità di analisi e di progetto efficaci 10 : padronanza sicura di tutti gli argomenti trattati, capacità di progetto e di analisi dei circuiti efficaci e lineari. 8.7. SISTEMI ELETTRONICI AUTOMATICI 8.7.1. Docente: ANTONIO MIRADOLI Testo adottato: De Santis, Cacciaglia, Saggese – “SISTEMI 3” – Calderini 8.7.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità • Conoscere la struttura tipica di un sistema di controllo ad anello aperto e chiuso ed i relativi metodi di analisi sia nel dominio del tempo che in quello della frequenza. • Capire i problemi derivanti dall’influsso di disturbi esterni e conoscere le tecniche appropriate per ridurne od annullarne l’influenza sul comportamento del sistema di controllo. • Conoscere le specifiche tecniche di progetto di semplici sistemi. • Conoscere la terminologia tecnica relativa all’automazione. • Diventare capaci di analizzare sistemi ad anello aperto e chiuso mediante l’uso delle equazioni differenziali e dei metodi trasformazionali di Fourier e Laplace. • Saper ricavare il modello matematico di semplici sistemi di natura prevalentemente elettronica. • Saper prevedere il comportamento di un sistema sia in regime transitorio che a regime, con particolare riferimento alla precisione della risposta, insensibilità ai disturbi parametrici ed additivi, qualità della riposta transitoria, comportamento in frequenza e stabilità. • Diventare capaci di progettare semplici controllori atti a garantire le specifiche di progetto di un sistema. 8.7.3. Metodologie didattiche specifiche 25 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET Il corso di Sistemi della quinta classe possiede, all’inizio, carattere essenzialmente teorico e quindi il metodo principale di insegnamento è la lezione frontale, integrata da interventi con singoli studenti. Ad essa si affianca tuttavia l’attività di laboratorio, la cui importanza cresce progressivamente nel corso dell’anno, la quale consente non solo una verifica ed un approfondimento di quanto appreso in classe ma anche un diverso approccio all’apprendimento, basato sul lavoro di gruppo e sulla tecnica del “problem solving". Le attrezzature usate sono soprattutto i programmi di simulazione su PC. 8.7.4. Criteri di valutazione specifici La griglia di valutazione seguente è stata usata sia per le prove scritte che per quelle orali, tranne che per le prove strutturate a scelta singola (peraltro usate raramente). 1 – 2: Compito consegnato in bianco, o quasi. Interrogazione senza risposta ad alcuna domanda. Dalla prova emerge l’assoluta incompetenza relativamente agli argomenti affrontati e la completa mancanza di studio. 3 – 4: Conoscenze frammentarie con gravi lacune di base. Incoerenze gravi nello sviluppo logico e matematico dei problemi proposti, gravi errori di procedimento che dimostrano l’incomprensione dei concetti fondamentali. 5: Conoscenze molto superficiali, difficoltà nello sviluppo dei passaggi logici, lacune non gravi nella preparazione, errori di procedimento anche dovuti a distrazione o superficialità, da cui si possa però intuire un possesso parziale delle conoscenze fondamentali. 6: Conoscenza dei contenuti con marcati connotati di mnemonicità, con assenza però di gravi errori nello svolgimento degli esercizi. 7: Esposizione ragionevolmente sicura degli argomenti, svolgimento delle prove scritte abbastanza ordinato e coerente, senza errori al di la di poche sviste nei calcoli. 8: Esposizione chiara e precisa, che utilizza in modo adeguato la terminologia tecnica specifica. Comprensione degli argomenti con un discreto grado di approfondimento, iniziali capacità di elaborazione autonoma dei contenuti. 9 - 10: Preparazione approfondita, rielaborata e fatta propria. Capacità di cogliere le relazioni fra diversi argomenti del programma anche se non esplicitate completamente dal docente. Padronanza dello strumento matematico. 8.8. TELECOMUNICAZIONI 8.8.1. Docente: FRANCESCO CHIAPELLO Testo adottato: Akostopoulos – “Telecomunicazioni”, Vol. 2 8.8.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità Il corso si è proposto di: 1) Introdurre gli studenti alla comprensione dei moderni sistemi di Telecomunicazione, caratterizzati da grande complessità. 2) Porre attenzione ai profondi riflessi che tali sistemi hanno sulla cultura e sulla società. 3) Fare emergere la tendenza alla integrazione in grandi reti di telecomunicazioni, di funzioni e servizi diversi, standardizzati a livello mondiale con particolare attenzione alle normative nazionali e internazionali. 4) Far acquisire la capacità ad affrontare in modo autonomo lo studio di nuove problematiche e una spiccata tendenza all'autoaggiornamento. 26 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET Gli allievi devono essere in grado di comprendere e utilizzare i fondamenti della materia indispensabili per ottenere quelle capacità d’autoaggiornamento richieste dal rapido evolversi degli aspetti tecnologici delle Telecomunicazioni moderne. La materia si caratterizza da una forte interazione con le altre discipline tecniche, matematiche e fisiche. Gli allievi devono in ogni modo essere in grado di: 1) Saper analizzare e rappresentare graficamente un segnale elettrico sia nel tempo sia nel campo delle frequenze. 2) Conoscere le tecniche di propagazione di un segnale sia su linea sia nello spazio 3) Conoscere gli elementi di trasmissione dati. 4) Essere in grado di risolvere esercizi relativi agli argomenti trattati. 8.8.3. Metodologie didattiche specifiche Gli argomenti sono stati inizialmente proposti con metodo frontale quindi si è discusso con gli allievi sul comportamento e sulle caratteristiche delle funzioni esaminate cercando di coinvolgere l'intera classe, impegnandola con semplici esempi applicativi. Alcuni argomenti teorici sono stati verificati in laboratorio sia con prove di simulazione a calcolatore sia realizzando prove pratiche. Il corso si è basato prevalentemente sul rapporto docente allievi con l'ausilio del libro di testo, di documentazione reperita da riviste tecniche specializzate sui singoli argomenti, di documentazione prodotta dal docente. 8.8.4. Criteri di valutazione specifici Si è proceduto alla valutazione con frequenti verifiche. Gli allievi sono stati impegnati in: 1) Prove scritte (Almeno tre a quadrimestre) 2) Risoluzione d’esercizi applicativi 3) Verifiche Orali (Almeno due a quadrimestre) effettuate: A) Con interrogazione tradizionale approfondita. B) Con interrogazioni rapide domanda-risposta. C) Domande inerenti alle esercitazioni effettuate in laboratorio La valutazione ha tenuto conto di: • • • • • • Ampiezza delle conoscenze tecniche Precisione nello sviluppare gli argomenti Capacità di porsi problematiche e saperle affrontare Capacità di collegamento tra i diversi argomenti Chiarezza e sicurezza nell’esposizione Capacità di realizzare un’esercitazione pratica utilizzando gli strumenti necessari e interpretandone correttamente i risultati 8.9. TECNOLOGIA DISEGNO E PROGETTAZIONE 8.9.1. Docente: BONGIOVANNI DARIO MATTEO Testo adottato: Licata G. – “Elettronica Digitale” , Edizioni Thecna 8.9.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità L’insegnamento di T.D.P. raccoglie e sintetizza diverse abilità e conoscenze, finalizzate all’acquisizione di competenze tecniche specifiche. Il corso di studi è stato configurato secondo una struttura che prevede la proposta di attività progettuali ed esecutive, seguendo una conduzione prevalentemente progettuale, privilegiando ed evidenziando gli aspetti applicativi degli argomenti trattati. 27 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET Gli obiettivi sono stati formulati in modo che l’allievo acquisisca le seguenti capacità: • Analizzare, progettare, realizzare e collaudare semplici soluzioni circuitali individuando le componenti tecnologiche e gli strumenti operativi necessari • Operare secondo le specifiche di progetto organizzando e coordinando le risorse disponibili • Consultare, interpretare e produrre documentazione tecnica specifica • Comunicare adeguatamente i risultati del proprio lavoro • generalizzare nozioni sulla base di osservazioni sperimentali. • Dedurre e coscienza matura della tecnologia disponibile sul mercato, al fine di saper scegliere la componentistica disponibile per la realizzazione di impianti domotici, di livello anche discretamente complesso; • conoscenza delle problematiche legate alla sicurezza in un ambiente di lavoro, padronanza nella loro gestione e risoluzione, in riferimento agli obblighi normativi e legislativi vigenti. 8.9.3. Metodologie didattiche specifiche Il corso di T.D.P. è stato condotto essenzialmente per progetti, durante lo svolgimento dei quali, attraverso interventi educativi opportunamente calibrati e coordinati, sono emerse le conoscenze specifiche della disciplina, che sono state integrate in maniera strettamente funzionale con lezioni frontali, ricerche e altre attività didattiche complementari, che hanno permesso di mettere in risalto determinati aspetti particolarmente significativi. L’insegnamento si è sviluppato attraverso un apprendimento per problemi, con un orientamento basato su stimoli ed informazioni preliminari, di attività e di ricerca sperimentale, e di conclusioni dedotte dalla generalizzazione e dalla formalizzazione dei risultati raggiunti. La trattazione teorica è risultata così strettamente integrata dall’attività di laboratorio, permettendo di sviluppare attitudini progettuali concrete e di favorire l’indagine e l’approfondimento. Le fasi operative di progettazione, realizzazione pratica e collaudo hanno costituito occasioni di ricerca, di sintesi e di consolidamento (e non soltanto di verifica sperimentale) dei concetti e dei principi fondamentali della disciplina. 8.9.4. Criteri di valutazione specifici Sono stati stabiliti dei criteri di valutazione (scala da 1 a 10 punti) coincidenti con gli obiettivi prefissati, che consentano l’osservazione concreta ed oggettiva dei livelli di prestazione delle attività che l’allievo è in grado di svolgere una volta conseguito l’obiettivo. L’attività di valutazione è stata impostata in modo da mirare a verificare non tanto le conoscenze, quanto piuttosto la capacità di accedere alle conoscenze. La valutazione si è quindi basata non sulla richiesta di cognizioni isolate, ma su un’esposizione organica dalla quale potesse emergere un apprendimento della struttura della disciplina. I criteri di valutazione sono stati articolati sulla base dei seguenti parametri: - rispondenza alle specifiche di progetto e corretto funzionamento del circuito; - modalità esecutive di realizzazione pratica e di collaudo; - adozione di soluzioni tecniche originale; - padronanza nell’uso di strumentazione e di apparecchiature. - completezza e coerenza della documentazione prodotta; - uso appropriato di terminologia tecnica; - chiarezza espositiva ed efficacia descrittiva; - conoscenza delle caratteristiche funzionali ed applicative dei dispositivi utilizzati; 28 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET - conoscenza di leggi, norme, formule, principi e concetti fondamentali specifici e della loro interazione con la realtà operativa; -capacità di rielaborazione personale e di collegamenti interdisciplinari. 8.10. EDUCAZIONE FISICA 8.10.1. Docente: GINO PRIMASSO Testo adottato: Balboni, Speranza, Piotti - “Educazione scientifiche” – Editore “Il Capitello” Fisica, le basi tecnico 8.10.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità Modulo 1: miglioramento capacità condizionali: forza resistenza scioltezza. Articolare. Capacità di gestione autonoma della fase di “riscaldamento” iniziale Pallavolo: fondamentali di squadra. Hit ball: regole e tecnica di base Obiettivi: conoscenza ed adattamento dello sforzo fisico. Consolidamento dei fondamentali individuali ed acquisizione dei fondamentali di squadra e regole. Capacità di gestione arbitrale autonoma di un intero incontro Modulo 2: capacità condizionali e coordinative. Calcetto: fondamentali individuali e regole Obiettivi: affinamento e strutturazione capacità coordinative-condizionali. Applicazione dei fondamentali di squadra di pallavolo ed individuali di calcetto, conoscenza regole e consolidamento della capacità arbitrale autonoma. Modulo 3: miglioramento delle capacità condizionali- coordinative. Fondamentali individuali della pallacanestro. Obiettivi: miglioramento delle capacità condizionali-coordinative. Pallacanestro applicazione dei fondamentali individuali e regole. Modulo 4: capacità condizionali e coordinative. Pallacanestro: fondamentali di squadra e regole di gioco. Accenni di anatomia fisiologica- organi- muscoli e legamenti- primo soccorso Obiettivi: miglioramento delle capacità condizionali e coordinative. Pallacanestro: fondamentali di squadra adattamento alle situazioni di gioco . Sapere integrare le conoscenze di educazione fisica con quelle sul corpo umano. Capacità di autogestione nelle varie fasi della lezione. 8.10.3. Metodologie didattiche specifiche Lezione frontale, lavori a coppie e/o a gruppi, percorsi in circuito, esperienze sportive di vario livello, esperienze di attività in ambiente naturale, utilizzo di audiovisivi, foto, libri, tabelle, esperienze di organizzazione e di arbitraggio di incontri sportivi scolastici . Gli esercizi e i giochi vengono proposti in modo variato, così da stimolare l’attenzione, la motivazione, la concentrazione e quindi l’apprendimento. 8.10.4. Criteri di valutazione specifici La valutazione rappresenta un’azione continua e permanente volta a controllare il progetto educativo in relazione ai processi di maturazione globale dell’allievo. Si prevedono momenti di verifica oggettiva del processo di apprendimento e momenti di valutazione soggettiva di tutto il processo formativi. 29 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 8.11. 5° AET RELIGIONE 8.11.1. Docente: MARINA BECCARIA Testo adottato: A.P. Cardinali – M. Contadini – A. Marcuccini “Confronti. Percorsi di riflessione di cultura religiosa per il triennio della scuola superiore” Eurelle Edizioni. Inoltre alcune tematiche sono state trattate con il sussidio di appunti e fotocopie. 8.11.2. Obiettivi specifici, in termini di conoscenze, competenze, abilità COMPETENZE MINIME 1. 2. 3. 4. Saper leggere e interpretare un testo scritto. Saper ascoltare e comprendere un messaggio orale. Adottare un efficace metodo di studio individuale. Conoscere i fondamenti metodologici e lessicali della disciplina per saper decodificare messaggi e contenuti linguistici. OBIETTIVI INTERMEDI PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLE COMPETENZE SPECIFICHE 1. Saper leggere, sapere individuare i passi fondamentali del testo, comprendere il significato dei termini specifici o di uso non consueto nel lessico giovanile, saper utilizzare il vocabolario. 2. Capacità d’autocontrollo e di prolungata concentrazione, capacità di sintetizzare i contenuti ascoltati e di produrre durante la lezione supporti allo studio quali: schemi, mappe concettuali, elenchi, ecc… 3. Saper seguire attivamente la lezione (ascoltare, sapere prendere appunti, porre domande pertinenti, chiedere esemplificazioni), disporre quotidianamente del materiale necessario e richiesto, rielaborare sistematicamente, durante lo studio domestico, le lezioni scolastiche. 4. Rileggere e riordinare quotidianamente gli appunti e le pagine di testo assegnate, in modo da seguire con profitto lo svolgimento del programma ed essere in grado tempestivamente di porre domande per ottenere chiarimenti. 5. Rimeditare personalmente quanto svolto. 6. Saper fare riferimento al presente sociale ed esistenziale dei contenuti trattati. OBIETTIVI FORMATIVI DELLA DISCIPLINA Nel quadro delle finalità della scuola e nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, in conformità alla dottrina della Chiesa, l'insegnamento della religione cattolica concorre a promuovere, insieme alle altre discipline, l'acquisizione della cultura religiosa per la formazione dell'uomo e del cittadino, a favorire il pieno sviluppo della personalità degli alunni e a contribuire ad un più alto livello di conoscenze e di capacità critiche. Questa disciplina, inoltre offre i principi del cristianesimo e del cattolicesimo che fanno parte del patrimonio culturale del nostro paese, elementi di storia della Chiesa, contenuti e strumenti specifici per una lettura della realtà storico/sociale/tradizionale in cui gli alunni vivono, viene incontro ad esigenze di verità e di ricerca sul senso della vita, contribuisce alla formazione della coscienza morale e offre elementi per scelte consapevoli e responsabili di fronte al problema religioso. OBIETTIVI DISCIPLINARI PER IL TRIENNIO 1. Sapere quali sono gli strumenti dell'azione della Chiesa e i momenti fondamentali della sua storia. 2. Individuare i principi dell'etica cristiana e la loro applicazione in alcuni importanti ambiti dell'agire umano. 30 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 3. Conoscere il volto del Dio trinitario in cui credono i cristiani. 4. Conoscere il pensiero cristiano in relazione alla ricerca d'identità e ai valori dell'uomo contemporaneo. 5. Analizzare alcuni nodi del dibattito culturale del novecento rilevando il contributo del cristianesimo all’identificazione dei valori fondamentali della convivenza sociale, al dialogo e alla valorizzazione delle differenze etiche, culturali ed ecclesiali, alla fondazione di una speranza che consenta di interpretare i limiti dell'esperienza e della conoscenza. 6. Conoscere i contenuti essenziali del messaggio delle confessioni cristiane e delle religioni non cristiane. 7. Valutare l'esperienza del male, della sofferenza e del limite umano in relazione alle vere e false "salvezze" proposte dalla cultura contemporanea. 8. Avere alcune conoscenze storico – religiose legate al territorio. DEFINIZIONE OBIETTIVI MINIMI PER IL TRIENNIO 1. Conoscere lo spirito che anima il comportamento dei cristiani nella storia quale realtà imprescindibile per conoscere il messaggio di Gesù Cristo. 2. Comprendere il significato cristiano della Pasqua come morte e risurrezione di Gesù, quale apertura al problema escatologico e proposta di soluzione alla dimensione personale e sociale del male e della sofferenza. 3. Analizzare alcune espressioni significative del cattolicesimo nelle vicende della storia contemporanea. 4. Conoscere i punti essenziali del pensiero delle confessioni cristiane e delle grandi religioni. 8.11.3. Metodologie didattiche specifiche 1. Si è curato il coinvolgimento personale dell'alunno, partendo dall'esperienza vissuta, in risposta alle esigenze fondamentali dell'adolescente, con la sollecitazione a rilevare problemi attraverso l'approfondimento e la documentazione storico-ambientale. 2. Al fine di stimolare la partecipazione attiva degli alunni, si sono attuate le condizioni di un dialogo autentico, individuate le barriere della comunicazione ed analizzati gli atteggiamenti comunicativi assunti nella discussione guidata. 3. Si è condotto l'apprendimento per scoperta, favorendo i processi di conquista autonoma del sapere. 4. Si sono utilizzate le lezioni frontali secondo le capacità d’ascolto degli alunni. 5. Si sono svolte attività in parallelo tra i tre indirizzi di studio dell’Istituto. 6. Si sono utilizzate le risorse informatiche. 8.11.4. Criteri di valutazione specifici La verifica dell'apprendimento degli studenti è stata fatta con modalità differenziate tenendo presente la situazione di partenza dell'alunno, la classe, il grado di difficoltà degli argomenti, l'impegno, l'interesse, la conoscenza dei contenuti, la partecipazione attiva, l'orario scolastico. Sono stati utilizzati i seguenti strumenti di verifica in itinere e sommativa: 1. 2. 3. 4. 5. 6. brevi interrogazioni orali; presentazione orale di argomenti; ricerche interdisciplinari; lavoro personale a casa; sintesi degli argomenti tramite semplici test e domande aperte; relazioni relative a tematiche trattate in classe; 31 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 5° AET 7. attività a piccoli gruppi. Per quanto concerne le valutazioni, sono stati utilizzati i voti, ma ognuno corrispondente alle varie voci sotto riportate, poi utilizzate nei giudizi finali quadrimestrali, secondo quanto prevede la normativa in materia d’insegnamento della religione cattolica. M = moltissimo obiettivi pienamente raggiunti; indice di padronanza dei contenuti, delle abilità di trasferirli ed elaborarli autonomamente, di partecipazione attiva e di interesse costante . m = molto obiettivi raggiunti in modo soddisfacente; capacità di elaborazione autonoma ancora in via di sviluppo, partecipazione ed interesse discreti s = sufficiente obiettivi sostanzialmente raggiunti; indica il minimo indispensabile per la preparazione dell'alunno, partecipazione ed interesse accettabili sc = scarso obiettivi non raggiunti; indica una notevole distanza dagli obiettivi visti nel loro aspetto sostanziale, nonché un interesse e una partecipazione non sufficienti. Voti corrispondenti 9 – 10 (comprensivi dei decimali) Voti corrispondenti 7 – 8 (comprensivi dei decimali) Voti corrispondenti 6 (comprensivi dei decimali) Voti corrispondenti 5 (comprensivi dei decimali) 32 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE I DOCENTI 5° AET DELLA CLASSE 5^, SEZ. A, INDIRIZZO: ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI DOCENTI MATERIA IAVICOLI Elvira* ITALIANO - STORIA REBELLA Vincenzina* INGLESE BADANO Gabriele MATEMATICA DI VUONO Fabrizio ECONOMIA IND.LE E DIRITTO BAIETTI Franco* CUNIBERTI Ezio FIRMA ELETTRONICA (ITP ELETTRONICA) MIRADOLI Antonio MORENI Riccardo SISTEMI ELETTR. AUTOMAZ. (ITP S.E.A.) CHIAPELLO Francesco MORENI Riccardo TELECOMUNICAZIONI (ITP TELECOMUNICAZIONI) BONGIOVANNI Dario CUNIBERTI Ezio TECN. DISEGNO E PROGETT. (ITP T.D.P.) PRIMASSO Gino EDUCAZIONE FISICA BECCARIA Marina RELIGIONE * con l’asterisco sono contrassegnati i Commissari interni. Il Preside incaricato prof. Antonio Rimedio 33