Soldi per le ONG da parte di Lugano

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Soldi per le ONG da parte di Lugano
Soldi per le ONG da parte di Lugano
Da due anni il Municipio di Lugano mette a disposizione di organizzazioni non governative ticinesi
(ONG) 40mila franchi. Quali gli obiettivi e i risultati? Intervista a Ylenia Rocca del Dicastero
Integrazione e informazione sociale.
Soldi spesi bene. (photo Crinari)
di Gabriele Botti
Quarantamila franchi a disposizione di organizzazioni non governative ticinesi (ONG) che operano
nei più svariati campi e in ogni angolo del mondo. Forse non saranno tanti soldi, ma di certo quello
che fa la Città di Lugano mettendoli a disposizione di chi ne fa richiesta (e che dispone dei requisiti
necessari, ben inteso) merita la massima considerazione. Da due anni Lugano finanzia progetti di
cooperazione internazionale allo sviluppo nel settore socio-educativo e sanitario. Come mai? Con
quali obiettivi? E con quali risultati? Ne abbiamo parlato con Ylenia Rocca, del Dicastero
Integrazione e informazione sociale, responsabile del progetto.
Per il secondo anno la Città propone questo bando di concorso. Chi e cosa ha dato l’impulso
alla creazione dello stesso?
La Città già in passato contribuiva a sostenere dei progetti nell’ambito della cooperazione allo
sviluppo stanziando un contributo annuo di circa 50.000 franchi. Con il coinvolgimento della
FOSIT (Federazione delle ONG della Svizzera Italiana), la Città ha voluto favorire una gestione più
coerente dei fondi comunali con le linee guida dettate dalla DSC-Direzione dello Sviluppo e della
Cooperazione di Berna, vale a dire l’Agenzia del Dipartimento federale degli affari esteri
nell’ambito della cooperazione internazionale.
Passando nel 2013 alla modalità del bando di concorso, con la supervisione della Commissione
tecnica della FOSIT, si è voluto garantire da un lato una maggiore trasparenza dei fondi pubblici
(dato che il bando è pubblico e tutte le organizzazioni possono vederlo), e dall’altro una maggiore
coerenza con la politica federale. Inoltre, la decennale collaborazione con la FOSIT
nell’organizzazione della manifestazione di solidarietà internazionale e locale TraSguardi ha
permesso di conoscere la realtà di molte ONG ticinesi attive in progetti di cooperazione allo
sviluppo in Africa, America Latina, Asia ed Europa dell’Est. Valorizzare questa presenza dando un
aiuto concreto è quindi l’obiettivo del bando di concorso cittadino.
Quante ONG ne hanno già beneficiato negli anni?
Molte. Se consideriamo invece solo quelle del bando 2013, sono 7 le ONG che hanno
ricevuto finanziamenti tra i 2.500 e i 10.000 franchi, per un totale di 40.000 franchi, esaurendo
quindi l’attuale fondo.
Quante sono invece le ONG che nel 2013 hanno fatto richiesta di accedere al fondo?
Sono 17. Quattro progetti sono stati rinviati all’attuale bando (2014) perché la fase di realizzazione
di ogni singolo progetto deve essere prevista durante l’anno di partecipazione al bando, mentre altri
6 sono stati scartati perché non pertinenti al settore. Vale la pena ricordare che il termine per
inoltrare la documentazione per partecipare al bando di concorso 2014 è il 1. ottobre.
Come si concretizza la collaborazione con la FOSIT?
La FOSIT collabora con la Città di Lugano per la preparazione del bando. La Commissione tecnica
della FOSIT valuta poi in modo autonomo i progetti pervenuti in base ai criteri di pertinenza,
efficacia, efficienza, impatto e sostenibilità che garantiscono la qualità degli interventi nella
cooperazione internazionale allo sviluppo. Il presidente della FOSIT, la segretaria generale e la
Commissione tecnica formulano assieme la proposta di contributo da presentare alla Città. Infine i
progetti vengono implementati dalle ONG in stretta collaborazione con enti locali (istituzioni,
gruppi di beneficiari, autorità).
Chi controlla che i soldi del fondo siano davvero investiti così come promesso?
La FOSIT si assicura che le ONG svizzere beneficiarie dei fondi presentino la rendicontazione
richiesta dalla Città, ovvero un rapporto operativo e finanziario annuale del progetto in corso. Le
ONG beneficiarie sono invece responsabili del monitoraggio del progetto che sostengono nel paese
d’intervento, tramite meccanismi di monitoraggio quali rapporti operativi a una frequenza regolare,
rendicontazione finanziaria e visite in loco. È compito della FOSIT consigliare le ONG sulla forma
e il contenuto della rendicontazione, con lo scopo di garantire la trasparenza dovuta a chi mette i
fondi a disposizione.
È da prevedere un aumento del fondo nei prossimi anni o i problemi economici della Città si
fanno sentire anche in questo ambito?
Sappiamo che la situazione finanziaria della Città è critica ma ad oggi non vi sono indicazioni
precise sulle misure che la Città intraprenderà rispetto ai contributi elargiti ad enti e associazioni, e
dunque anche in questo specifico settore.