trebbiano toscano (trebbiano dorato) - CRA-VIC
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TREBBIANO TOSCANO (TREBBIANO DORATO) Vitis vinifera L. Accessione: MTV11 Utilizzazione: Uva da vino Zona di reperimento o provenienza: Valdarno (Arezzo - Firenze) Cenni storici: Il Trebbiano vanta un’antica presenza sulle colline del Valdarno superiore dove fin dal Quattrocento era impiegato nella produzione di vini di pregio apprezzati anche al di fuori della Toscana. La presenza all’interno di un vasto areale di viti riconducibili al Trebbiano con denominazioni differenti, ha comportato nel corso dei secoli difficoltà nella classificazione e nell’identificazione dei diversi biotipi, nonché nell’individuazione di vitigni con nomi impropri. Il biotipo in esame è stato individuato nel comune di Montevarchi (AR); successivamente è stato possibile rintracciare altri esemplari dalle caratteristiche analoghe sulle colline del Valdarno presso piccole aziende che non hanno provveduto al rinnovo degli impianti. Il nome deriva dal colore giallo-ambrato dell’acino a maturazione. Il Trebbiano dorato è da considerare un biotipo di Trebbiano toscano, dal quale si differenzia solo per la colorazione dorata intensa dell’uva a maturazione. Il vitigno è iscritto al Registro Nazionale delle Varietà di Vite dal 1970. Caratteristiche agronomiche e tecnologiche: Il vitigno ha vigore e produttività decisamente inferiori rispetto ai cloni di Trebbiano toscano iscritti al Registro nazionale delle varietà di Vite. E' dotato di regolare tolleranza alle principali crittogame della vite. All'analisi ampelografica risulta avere caratteri piuttosto diversi rispetto al Trebbiano toscano, a livello di foglia, grappolo e acini; questi ultimi si presentano di colore giallo intenso con sfumature dall’ambrato al rosato, irregolarmente cosparsi di macchie brune sulle parti più esposte al sole. I mosti hanno un contenuto zuccherino piuttosto elevato e un’acidità titolabile di buon livello, stabile nel corso della maturazione. Se ne ottiene un vino asciutto, dall'aroma neutro, strutturato e con acidità sostenuta, adatto alla vinificazione in uvaggio. E' considerato particolarmente idoneo all’appassimento per la produzione di vinsanto, al quale apporta struttura e corpo. Principali caratteri ampelografici: Germoglio e Foglia giovane CODICE OIV N° CARATTERE ESPRESSIONE LIVELLO 001 Germoglio giovane: apertura dell'apice Completamente aperto 5 004 Germoglio giovane: densità dei peli striscianti dell'apice Nulla o molto bassa 1 016 Germoglio: numero di viticci consecutivi 2 o meno 1 051 Foglia giovane: colore della pagina superiore del lembo (4° foglia) Verde 1 Foglia adulta CODICE OIV N° 067 068 070 076 079 081-2 084 087 CARATTERE Foglia adulta: forma del lembo Foglia adulta: numero dei lobi Foglia adulta: distribuzione della pigmentazione antocianica sulle nervature principali della pagina superiore del lembo Foglia adulta: forma dei denti Foglia adulta: grado di apertura/sovrapposizione dei bordi nel seno peziolare Foglia adulta: base del seno peziolare delimitata dalla nervatura Foglia adulta: densità dei peli striscianti tra le nervature principali sulla pagina inferiore del lembo Foglia adulta: densità dei peli eretti sulle nervature principali della pagina inferiore del lembo ESPRESSIONE LIVELLO Pentagonale 3 Cinque 3 Assente 1 Entrambi i lati convessi 3 Sovrapposto 7 Non delimitata 1 - - - - Grappolo e Acino CODICE OIV N° 202 204 208 209 223 225 CARATTERE Grappolo: lunghezza (escluso peduncolo) Grappolo: compattezza Grappolo: forma Grappolo: numero di ali del grappolo principale Acino: forma Acino: colore della buccia ESPRESSIONE LIVELLO Lungo 7 Spargolo 3 Conico 2 1-2 ali 2 Sferoidali 2 Rosa 2 Silhouette foglia media: Profilo genetico: Loci SSR VVS2 VVMD5 VVMD7 VVMD27 VrZAG62 VrZAG79 VVMD25 VVMD28 VVMD32 131 141 225 231 248 252 175 179 192 198 245 251 242 256 245 249 251 273