Strategie di ottimizzazione della produzione in contesto competitivo
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Strategie di ottimizzazione della produzione in contesto competitivo
Strategie di ottimizzazione della produzione in contesto competitivo: l’approccio di Enel Produzione L. Borrelli – R. Tundo – A. Trebbi Enel Produzione S.p.A., Processi e Sistemi, viale Regina Margherita 125, 00198 Roma Sommario Il recepimento della Direttiva Comunitaria 96/92/CE da parte del Governo Italiano attraverso la pubblicazione del D.Lgs. N. 79/99 (Decreto Bersani) ha profondamente ristrutturato il settore elettrico italiano. Enel Produzione, società del gruppo Enel rivolta alla produzione e vendita di Energia Elettrica, si è trovata a dover rivedere il proprio processo di Programmazione della Produzione. Il nuovo approccio ha fatto aumentare il numero di sistemi software coinvolti e ha introdotto nuove problematiche. Un sistema cardine di questa architettura è il sistema Siemens SINAUT Spectrum, sistema per la Programmazione della Produzione in un’ottica di minimizzazione dei costi. Nel presente lavoro viene brevemente analizzato lo scenario di riferimento e la soluzione implementata. Parole chiave Enel Produzione, Generazione Energia Elettrica, Unit Commitment, Liberalizzazione, Mercato Elettrico, Integrazione 1. La liberalizzazione del Mercato dell’Energia in Italia Il recepimento della Direttiva Comunitaria 96/92/CE da parte del Governo Italiano attraverso la pubblicazione del D.Lgs. N. 79/99 (Decreto Bersani) ha profondamente ristrutturato il settore elettrico italiano. Scopo del legislatore è stato quello di trasformare il regime di monopolio del sistema elettrico italiano creando un mercato, nei tempi e modi previsti dal D.Lgs., nel quale possano coniugarsi le iniziative proprie dei mercati concorrenziali unitamente a quanto necessario per le tutele dei consumatori. 1.1. Modalità di attuazione del Decreto Bersani Pur differenziandosi in tempi e modi rispetto ad altri Paesi Comunitari, l’applicazione del Decreto Bersani viene garantita da enti pubblici deputati al controllo del mercato nelle sue varie fasi: • l’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas (AEEG) ha compiti di salvaguardia delle esigenze di sviluppo dei servizi di Pubblica Utilità che corrispondono agli interessi generali del Paese e competenze nei settori delle tariffe, qualità del servizio, forme di mercato, concorrenza, verifiche e controlli; • Gestore Rete di Trasmissione Nazionale S.p.A.(GRTN) ha in concessione le attività di trasmissione e dispacciamento e la gestione unificata della rete di trasmissione nazionale nella massima imparzialità garantendo la connessione alla Rete dei soggetti abilitati, gestendo i flussi di energia in sicurezza ed affidabilità e deliberando gli interventi di manutenzione e sviluppo; • Gestore del Mercato Elettrico S.p.A. (GME) prima società costituita dal Gestore Rete di Trasmissione Nazionale, ha la missione di curare la gestione economica del Mercato Elettrico organizzandolo secondo canoni di trasparenza e neutralità, bilanciando domanda ed offerta di Energia gestendo, quando in vigore, il dispacciamento di merito economico (la c.d. “Borsa dell’Energia”); • Acquirente Unico S.p.A. seconda società costituita dal Gestore Rete di Trasmissione Nazionale, ha il compito di assicurare sicurezza ed economicità degli approvvigionamenti per i c.d. Clienti Vincolati (ossia i clienti finali legittimati a stipulare contratti di fornitura di energia esclusivamente con i distributori che esercitano il servizio nell’area territoriale in cui detti cliente sono localizzati) stipulando e gestendo i contratti di fornitura e vendita di energia con procedure trasparenti e non discriminatorie. Da tale schema si evince come, a regime, gli impianti ammessi a produrre siano stabiliti direttamente dal GME secondo un dispacciamento di merito economico che tenga conto, inoltre, dei vincoli di rete imposti dal GRTN, dei contratti bilaterali in vigore (preventivamente autorizzati dall’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas) e garantisca la precedenza ai produttori da fonti rinnovabili e quelli essenziali al corretto funzionamento della Rete Elettrica (must run). Al fine di organizzare il mercato elettrico ed assicurarne la gestione economica, il GME ha predisposto la Disciplina del Mercato Elettrico (9 Maggio 2001) e successivo Schema di Istruzioni alla Disciplina (4 Ottobre 2001) che definiscono i singoli mercati sui quali poter operare e le relative norme attuative delineando due tipi principali di mercati: • Mercati per la compravendita dell’energia tra gli operatori; • Mercati per l’approvvigionamento delle risorse per i servizi di sistema assicurati dal GRTN. 1.2. Mercati per la compravendita dell’energia Relativamente al primo punto è possibile dettagliare quali mercati concorrano a definire la programmazione delle produzioni e dei consumi dell’energia per ogni ora del giorno successivo e il relativo prezzo orario dell’energia scambiata: • Mercato del Giorno Prima (MGP) ha luogo il giorno precedente lo scambio fisico dell’energia e si articola in un’unica sessione relativa a ciascuna ora del giorno successivo; • Mercato di Aggiustamento (prima e seconda sessione – MA1 ed MA2) è dedicato alla contrattazione di variazioni di energia rispetto al programma scaturito dal MGP al fine di consentire, a ciascun produttore cha abbia già preso parte al MGP, un tuning fine con lo scopo di eliminare programmazioni scarsamente efficienti e presentare offerte bilanciate tra più unità di produzione. L’MA2 consente, infine, agli operatori, di rivedere i propri impegni nelle prime ore della giornata per far fronte ad eventuali disservizi o indisponibilità alla produzione per altre cause. Entrambi i mercati dell’energia, sui quali operano sia domanda che offerta, prevedono la presentazione (da parte di ciascun operatore ammesso) di un’offerta costituita da una o più coppie di valori relativi a potenza (espressa in MW) e prezzo (€/MWh) con successivo intervento del GME che, basandosi sul modello dell’asta non discriminatoria, stabilisce prezzo e quantità complessive di energia scambiata nell’ora, aggregando le curve di domanda ed offerta e stabilendo, all’incrocio delle due curve, l’equilibrio di mercato. 1.3. Mercati dei servizi Relativamente ai mercati destinati all’approvvigionamento delle risorse per i servizi di sistema, un ruolo fondamentale è operato dal GRTN che, attraverso tali mercati, garantisce la gestione in sicurezza del mercato elettrico e la qualità del servizio. A tal fine GRTN opera quotidianamente per acquisire le risorse necessarie sui mercati giornalieri dei servizi: • Mercato per la risoluzione delle congestioni (MRC) dedicato alla risoluzione di congestioni presenti sulla rete a seguito del MGP e del MA1 e dipendenti dai vincoli di transito presenti tra le zone geografiche in cui la rete elettrica italiana è stata suddivisa; • Mercato per la regolazione secondaria (MRS) dedicato alla regolazione secondaria frequenza/potenza; • Mercato per la regolazione terziaria (MRT) rivolto alla regolazione di incrementi di immissione o decrementi di prelievo attuabili a 15’ o 60’ • Mercato del Bilanciamento (MB) consente di eliminare, in tempo reale, gli scostamenti tra produzione e prelievo attraverso l’acquisizione di offerte presentate il giorno precedente e valide per le 24h del giorno successivo. Anche in tal caso viene preparata dal GME una lista oraria di merito che il GRTN utilizzerà se necessario. Vengono, in contrapposizione, sanzionati con penalizzazione economica i produttori che hanno generato lo sbilanciamento. Figura 1 - Tempistica dei diversi Mercati I mercati sinora descritti definiscono, secondo i principi descritti dalla seguente tabella, il prezzo a cui l’energia prodotta verrà remunerata ai produttori: Mercato Bene Scambiato Riserva di Energia Potenza Criterio di determinazione del prezzo MGP X Prezzo di equilibrio MA1 – MA2 X Prezzo di equilibrio MRC X Prezzo offerto MRS X Prezzo di equilibrio MRT X Prezzo offerto MB X Prezzo offerto Il quadro sinora delineato, ad oggi è carente delle Disposizioni Tecniche di Funzionamento in fase di definizione da parte del GME nonché delle modalità operative di interfacciamento tra produttori e GRTN; ciò rende evidente la strategica importanza di collocare su ciascuno dei mercati delle offerte che siano il frutto di un piano di produzione ottimizzato che segua fedelmente la reale disponibilità dei propri impianti di produzione e possa essere rielaborato, in tempi strettissimi, per far fronte ad esigenze di improvvise indisponibilità che possano far scattare le pesanti sanzioni dovute ad oneri di sbilanciamento. Per quanto esposto Enel Produzione (società del gruppo Enel rivolta alla produzione e vendita di Energia Elettrica) ha avviato da tempo i necessari adempimenti utilizzando, ai fini dell’elaborazione dei piani di produzione ottimizzati, i tool messi a disposizione da Siemens SINAUT Spectrum. 2. Sistema per la Programmazione della Produzione: il Siemens SINAUT Spectrum Il cambiamento del contesto competitivo e la continua ricerca di innovazione hanno spinto Enel Produzione a rinnovare i Sistemi Informativi a supporto della Programmazione della Produzione. La complessità ed eterogeneità del Parco di Centrali, termiche ed idriche, da ottimizzare ha suggerito di orientarsi verso un prodotto di mercato completo ed aggiornato. 2.1. Un nuovo approccio La strategia di acquisizione del software ha introdotto un punto di rottura. Una rappresentazione efficace [1] propone l’analisi secondo due dimensioni (si veda figura 2): funzione d’uso e funzione di realizzazione. Il primo asse consente il posizionamento del software in base all’utilizzo che si intende farne; i due estremi saranno quindi rappresentati da prodotto da consumare e patrimonio perpetuo. Il secondo asse identifica la metodologia di realizzazione che si intende seguire: da sviluppato su misura a prodotto standard di mercato. realizzazione Standard Asset Commodity Ad hoc utilizzazione funzione d’uso Figura 2 - Asse orizzontale: funzione d'uso - estremi: da commodity (prodotto da consumare) ad asset (patrimonio perpetuo). Asse verticale: funzione di realizzazione - estremi: da ad hoc (sviluppo su misura) a standard (disponibile sul mercato). Si è proposto un nuovo approccio alla tendenza che prevedeva di realizzare prodotti ad hoc per costruire patrimonio aziendale ed acquistare un prodotto standard per una utilizzazione immediata senza particolare valore aggiunto (figura 3). strumenti di lavoro Standard Asset Commodity Ad hoc patrimonio Figura 3 - La tendenza passata L’utilizzo di prodotti standard consente di rendere i parametri di configurazione patrimonio aziendale e di limitare lo sviluppo ad hoc a specifiche esigenze (figura 4). parametrizzazione Standard Asset Commodity Ad hoc esigenze Il prodotto da capitalizzare impone notevole Figuraun 4 - La tendenzasforzo attuale nell’avviamento della attività, ma diventa un patrimonio dell’Azienda e consente di mantenere aggiornati gli “standards” aziendali. 2.2. Il Siemens SINAUT Spectrum Il sistema Siemens SINAUT Spectrum per la Programmazione della Produzione si compone di due moduli: Resource Optimization – RO – e HydroThermalCoordination – HTC (figura 5). I due moduli risolvono il problema dello Unit Commitment (determinazione di quali centrali devono essere accese in ogni istante dell’orizzonte di ottimizzazione) e dell’Economic Dispatch Problem (quanto devono produrre in termini di potenza le centrali accese) in una ottica di minimizzazione dei costi e nel rispetto dei vincoli imposti. CONNECTIVITY Target RO CONNECTIVITY HTC Resource Optimization Valori Hydro Thermal Coordination Ropulator Modello Figura 5 - I moduli che compongono il SINAUT Spectrum e gli strumenti di connessione. I due moduli si differenziano per l’orizzonte di ottimizzazione trattato. Tipicamente RO considera l’anno solare (medio termine) mentre HTC opera sulla settimana e sul singolo giorno (breve termine). Il sistema è inoltre dotato di strumenti che consentono il trasferimento di informazioni da un orizzonte all’altro, permettendo il coordinamento delle diverse programmazioni. In figura 6 si riporta la strategia di ottimizzazione adottata. Figura 6 - Strategia di ottimizzazione Tipicamente RO alloca la produzione nell’anno determinando, tra l’altro, il consumo di combustibile, il mix ottimo, l’utilizzo dell’idrico e conseguentemente il profilo di svaso dei serbatoi stagionali. I risultati rispettano tutti i vincoli, istantanei ed integrali (intendendo con tale termine vincoli che interessano più istanti dell’orizzonte di programmazione, come vincoli mensili di emissioni/consumo), e costituiscono un obiettivo che la programmazione a breve termine deve rispettare. In altre parole la programmazione a medio termine determina dei target che devono essere rispettati dalla programmazione a breve termine. Vicoli annuali o mensili sono così visti, e gestiti, indirettamente da HTC proprio tramite i target elaborati da RO. Il valore aggiunto di un simile approccio risulta evidente: il colloquio tra medio e breve termine non è più demandato ad operatori che devono effettuare specifiche elaborazioni di “conversione” ma è gestito in modo automatico dal software. Il sistema consente di gestire due modelli dei dati distinti per HTC e RO; tuttavia i migliori risultati si ottengono quando esiste una corrispondenza “uno a uno” tra gli oggetti dei due moduli. In questo caso è possibile ricorrere a specifici tool (ropulator) per tenere allineati i modelli senza alcun intervento dell’operatore, dimezzando a tutti gli effetti l’onerosità delle attività di popolamento. Le anagrafiche delle centrali, i vincoli sui combustibili, sulle emissioni, sull’energia prodotta, il carico da coprire per ogni area geografica, i limiti di transito tra queste ultime saranno quindi inseriti una sola volta e “clonati” opportunamente. 2.3. Il problema dell’alimentazione del sistema – l’integrazione Quando si parla di integrazione, di dati prima e di sistemi poi, tre sono gli aspetti che devono essere sicuramente affrontati indipendentemente dalla realtà aziendale: - la definizione di di protocollo di comunicazione; - la definizione di regole per la conversione dei modelli matematici non omogenei gestiti nei diversi sistemi; - l’individuazione del supporto informatico adeguato per realizzare fisicamente le connessioni tra i moduli. Definire un protocollo di comunicazione significa identificare il formato, condiviso nell’ambiente di integrazione, con il quale esportare ed importare i dati. È una sorta di “lingua comune” conosciuta dagli applicativi per consentir loro di colloquiare. Ogni sistema software può, in teoria, modellare in modo diverso la realtà che intende gestire a seconda degli obiettivi che si prefigge di raggiungere. Un software per la Programmazione della Produzione volto alla minimizzazione dei costi presumibilmente modellerà solo quelle realtà, il cui comportamento è variabile e non prestabilito, che contribuiscono al calcolo dei costi. Un impianto idrico fluente, ad esempio, ha una produzione di energia prestabilita (legata alla portata di acqua per unità di tempo) e pertanto non è oggetto di ottimizzazione: non sarà quindi modellato nel suddetto software. Tale impianto sarà invece modellato in un sistema che gestisce la produzione di tutto il parco idrico. Il problema dei modelli diversi è in realtà molto più complesso. Oltre al fatto che un oggetto reale può essere modellato in un sistema mentre può non esserlo in altri, le difficoltà dipendono dal come un oggetto reale è modellato. Quali informazioni sono associate all’oggetto, con quale livello di dettaglio, la periodicità dell’aggiornamento dei dati sono solo alcuni aspetti che devono essere analizzati per realizzare una integrazione efficace ed efficiente. Le tecnologie affermatesi negli ultimi anni suggeriscono la possibilità di adottare supporti informatici diversi a seconda delle necessità. A seconda degli obiettivi di flessibilità, espandibilità, tempi di implementazione, capacità di recepire cambiamenti del contesto competitivo che si intendono perseguire si ricorrerà a collegamenti “a maglia” (i moduli sono connessi secondo una logica “uno a uno”), a soluzioni “centro-stella” (un database memorizza i dati di pertinenza di almeno due sistemi), a soluzioni middleware (lo scambio delle informazioni avviene secondo un meccanismo di pubblicazione sul bus condiviso). In figura 8 sono riportati schematicamente i diversi approcci. Ap. Applicaz. Applicaz. Applicaz. Applicaz. IO dati IO dati adapter Rendezvous adapter Rendezvous Ap. INPUT - OUTPUT Ap. Ap. Ap. DB INFORMATION BUS Rendezvous adapter Rendezvous adapter Applicaz. Applicaz. Figura 7 – Approcci all’integrazione: collegamento “a maglia”, bus/centro-stella, bus/middleware rispettivamente. Se prima della liberalizzazione un sistema come il Siemens SINAUT Spectrum era a tutti gli effetti il sistema di supporto alla Programmazione della Produzione, ora è solo un tassello di un mosaico più ampio, eterogeneo e complesso. Bibliografia [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] Atti del Convegno Annuale della Sezione Informatica ANIMP, Santa Margherita Ligure, 15-16 Novembre 2001. Istruzioni alla Disciplina del mercato elettrico, Gestore del Mercato Elettrico, ottobre 2001, http://www.mercatoelettrico.org/ La disciplina del mercato elettrico, Gestore del Mercato Elettrico, maggio 2001, http://www.mercatoelettrico.org/ Schema di Istruzioni alla Disciplina del mercato elettrico, Gestore del Mercato Elettrico, ottobre 2001, http://www.mercatoelettrico.org/ Disciplina del mercato elettrico, Gestore del Mercato Elettrico, ottobre 2001, http://www.mercatoelettrico.org/ Regole di dispacciamento, GRTN, agosto 2001, http://www.grtn.it/ “Enron’s Secret Sauce”, T. Howlett, R. Blac, Word Power - Tibco - in association with KPMG, pp. 46-48, Guy Isherwood Ed., 2002