Direct Part Marking (DPM) sfide e suggerimenti

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Direct Part Marking (DPM) sfide e suggerimenti
Direct Part Marking (DPM) sfide e suggerimenti
Proprio quando sembrava che stampare codici a barre su etichette ed imballaggi era sotto controllo, ecco
una nuova sfida per i codici a barre. DPM, la marcatura permanente dei codici a barre direttamente sugli
oggetti (Direct Part Marking).
Una presenza in crescente aumento su dispositivi medici, automobilistici e aerospaziali che richiedono
l’incisione diretta e permanente. In questi casi una etichetta è poco funzionale. E’ necessario utilizzare
sistemi di marcatura quali l’incisione laser o la micropercussione. A differenza di una etichetta con un codice
di alta qualità, un codice a barre (DPM) marcato direttamente sull’oggetto presenta una serie di variabili di
cui la principale è la natura del materiale di cui si compone è la sua forma.
Indichiamo alcuni esempi di prodotti e industrie che usano il DPM "Direct Part
Marking". Un dispositivo medico impiantabili, quale un ginocchio artificiale, non
può utilizzare un'etichetta stampata. La composizione dell’oggetto sarà la
base/fondo su cui è necessario realizzare il codice a barre. Altri dispositivi
medici, anche se non impiantabili devono resistere ai ripetuti cicli di
pulizia/sterilizzazione. Altri ambienti in cui una etichetta non è proponibile sono
parti degli autoveicoli o motori aerospaziali in cui il codice a barre deve subire
alte temperature.
La soluzione è realizzare i codici a barre mediante varie tecniche di marcatura. Incidere con il laser è una
dei più comuni per i DPM con la possibilità di raggiungere degli ottimi risultati, purché il processo
venga monitorato. Il laser non è una soluzione univoca e richiede la gestione di innumerevoli parametri
quali, il tipo di materiale, le superfici, ecc. Ogni configurazioni laser produce risultati diversi in funzione dei
materiali utilizzati. I risultati di lettura possono variare da illeggibile a leggibile e con il massimo grado di
verifica “A”.
le macchine di incisione laser possono avere innumerevoli configurazioni da richiamare in funzione del
prodotto da marcare. Un verificatore di codici a barre DPM è lo strumento che calibra e verifica che il
processo di marcatura laser. In questo modo si mette appunto le specifiche del processo di
marcatura/materiale, ma anche controllare che le condizioni operative siano sempre costanti. Gli operatori,
se consapevoli delle innumerevoli variabili, possono richiamare le condizioni di marcatura idonee all’oggetto
da incidere e allo stesso tempo verificare che le condizioni operative realizzano la leggibilità voluta.
Un metodo per determinare le migliori condizioni operative per l’incisione laser e di realizzare un test di
calibrazione con varie codici e condizioni. Una rapida verifica dei codici, con i ns. verificatori DPM e
illuminazioni, può determinare le condizioni ideali per quel prodotto/materiale. Individuato le condizioni
operative che rendono il codice DPM leggibile con il masso grado possibile, garantisce che lo stesso codice
verrà letto lungo tutta la filiera industriale, senza intoppi. I verificatori DPM usano la classificazione standard
AIM DPM (noto anche come ISO / IEC TR 29158).
Frank Jack Albert Pelling - Via Gen. L. Parisi 35 - 84013 Cava dé Tirreni (SA) – ITALY
- Tel 0039-331-6326010 – Fax 0039-1782271429
Email: [email protected]
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Direct Part Marked Barcode Challenges and Tips
Un'altra tecnica di marcatura è chiamato il Dot Peen (o marcatura
a percussione) che consiste nel incidere sulla superfice del
materiale con dei piccoli punti. In questo processo, non vi è alcun
cambiamento del colore o riflettività della superficie, ma il punto
devia l'angolo di riflessione della luce, facendolo sembrare scuro
(un punto). Poiché l'angolo di riflessione dei punti in confronto alla
superficie del fondo è cosa vede un lettore. Se il fondo presenta
dei solchi o imperfezioni, possono rendere il codice illeggibile.
Un grado di "A" (o anche un grado inferiore, come B o C) indica che un codice a barre viene
prodotto correttamente e sarà leggibile lungo tutta la filiera. Il grado indicato dal verificatore di
codici a barre certifica che si è conformi alle specifiche di settore. Le industrie che richiedono la
conformità sono UDI (Unique Device Identification che regola i dispositivi medici da parte della FDA)
e UID (MIL-STD 130, uno standard Militare).
Essere in specifica è cosa buona e giusta, ma avere un sistema per il controllo e verifica costante del
proprio processo è altrettanto importante. Il verificatori di codici DPM è l’alleato giusto per questi
traguardi.
In passato, la verifica DPM richiedeva un impegno considerevole. Per
ridurre al minimo gli inconvenienti abbiamo realizzato dei verificatori
adeguati al compito di verifica dei DPM. Il verificatore TruCheck FlexHite
DPM ha la testa di verifica ad altezza variabile, determinando, in
automatico, la distanza focale e rendere il processo di verifica più facile,
soprattutto per le parti di piccole dimensioni o di forma irregolare.
Opera<zione impossibile con i verificatori fissi.
La produzione di codici a barre DPM è in costante aumento e che la verifica dei codici a barre DPM
segue lo stesso trend di incremento. La varietà dei materiali e DPM sempre più piccoli saranno una
costante sfida per gli operatori e le attrezzature di marcatura. La verifica DPM è un alleato prezioso.
La verifica dei codici a barre convenzionali è servita ad evitare errori e spechi. Le varie tecnologie di
stampa sono abbastanza noti e controllabili. I codici a barre DPM invece, richiedono una costante
verifica in corso d’opera. Un codici DPM errato da correggere diventa un processo complicato e
costosissimo e l’ultima risorsa. Qui è fondamentale anticipare i problemi o eliminare in tempo reale.
La verifica DPM è lo strumento all’altezza del compito.
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