laboratorio sui colori insieme a betty e morena

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laboratorio sui colori insieme a betty e morena
OTTOBRE-NOVEMBRE 2009
LABORATORIO SUI COLORI
INSIEME A BETTY E MORENA
CAMPO DI ESPERIENZA PRIVILEGIATO: LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
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OBIETTIVI
Scoprire i colori derivati:(come nascono, le gradazioni, …) anche attraverso l’utilizzo di
materiali e tecniche diverse
Sviluppare la curiosità, la capacità di osservazione e di riproduzione grafica della realtà
Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e riassumere un racconto nelle sue parti
essenziali
Sviluppare la capacità di conversare in gruppo, anche attraverso l’invenzione di una storia
ATTIVITA’
Ogni settimana, ciascun bambino, dopo aver ascoltato un capitolo del racconto “la città dei colori”,
realizza graficamente su una base sempre diversa, la città presentata, usando tecniche e materiali
diversi. Alla fine insieme inventiamo la storia che trovate sul retro del foglio
“C’erano una volta , in un paese molto lontano, quattro re che governavano su quattro regni dai
diversi colori: il regno ARANCIONE, il regno VIOLA, il regno VERDE e il regno MARRONE.
Nel regno arancione era tutto arancione: le case, le strade, le macchine, la gente, il cielo e il
prato. Il re e il suo popolo erano sempre felici e tutto aveva un buon profumo di arancia. Tutti,
dai piccoli ai grandi, ne mangiavano talmente tante, che nessuno prendeva mai il raffreddore.
In questa città viveva da poco un bambino di nome Arcobaleno, che arrivava da un altro paese.
Un giorno Arcobaleno si stanca di vivere in un mare di arancione, dove tutto è sempre uguale e
attratto da un delizioso profumo di viole, incomincia a camminare finchè
si trova
improvvisamente in un bellissimo bosco tutto viola. In questo paese regnava re Violetto e
vedendo arrivare il bambino arancione, con una magia, lo fa diventare tutto viola, perché
dice”non mi piacciono gli altri colori!”. Nel bosco c’era a un certo punto un grande prato tutto
viola, perché era pieno di violette molto profumate. C’erano tanti alberi carichi di uva e di
prugne, naturalmente viola e dai cespugli sbucavano tanti animaletti viola: c’era una famiglia di
coniglietti, mamma volpe con i suoi cuccioli e sugli alberi, tra i rami svolazzavano tanti uccellini
sempre viola. Il cielo aveva uno strano colore, come se dovesse arrivare da un momento all’altro
un temporale: il bambino raccoglie in fretta un po’ di viole, prende un po’ di uva e qualche
prugna e poi, preso dalla paura del temporale, incomincia a correre, lungo il sentiero più grande.
Correndo, sempre seguendo la stradina si trova in cima ad una montagna tutta verde: un
bellissimo tappeto di erba verde la ricopre e da il colore ad ogni altra cosa lì intorno. Il bambino
sente il rumore dell’acqua e va in quella direzione: si trova davanti un torrente verde menta, con
l’acqua che scorre, salta e va giù veloce, con i pesci che si vedono nuotare seguendo la corrente e
che lo rendono ancora più interessante. “Chissà dove va? E chissà dove vanno tutti questi pesci
così di corsa?” pensa il bambino. Si mette a seguirlo e si trova davanti un lago verde, molto
grande e dal buon profumo di menta: in mezzo al lago c’era una grande barca e sulla barca stava
il re Esmeraldo. Appena lo vede il re, da lontano gli dice:” Come mai sei nel mio regno, tu che
sei viola? La mia gente è tutta verde, abita in case verdi e mangia cose verdi. Torna nella tua
città” Arcobaleno gli risponde che vuole provare anche lui a diventare verde come loro. Allora il
re gli dice”Devi fare quello che ti dico: metti un piedino nel lago e vedrai!” Il bambino ci prova e
così, come per magia, si ritrova tutto verde, anche lui. Raggiunge il re sulla sua barca e gli chiede
se può accompagnarlo a casa. Il re gli risponde che non può attraversare gli altri regni, ma può
accompagnarlo nel regno che confina con il suo: quello marrone. Detto, fatto! Com’è bello il
regno marrone: le case sono fatte di cioccolato, le nuvole e le montagne sono di gelato, al
cioccolato naturalmente. Arcobaleno incontra il re Nutella che gli dà il benvenuto e lo invita a
stare con loro. Per diventare marrone gli svela il segreto: deve mangiare tre cioccolatini, bere una
cioccolata e andare subito a letto.
Il mattino seguente, quando si alza, si trova tutto marrone, come gli aveva detto il re. Ma si
stanca ben presto di stare in questa città, dove si mangia per colazione, pranzo e cena, sempre
cioccolato. Vuole tornare dalla sua mamma e dal suo papà. Ma come può fare? Chi lo può
aiutare? Scrive una lettera a tutti i re chiedendo aiuto.
I quattro re si incontrano e decidono di mettersi insieme per ritrovare la mamma e il papà di
Arcobaleno. Si accorgono che, aiutandosi e volendosi bene, piano piano tutti i colori si
mischiano e danno vita a una nuova città: la città dei colori, dove Arcobaleno finalmente trova il
papà e la mamma e dove gli abitanti sono tutti diversi ma contenti di essere di tutti i colori.
OTTOBRE-NOVEMBRE 2009
LABORATORIO SUI COLORI
INSIEME A BETTY E MORENA
CAMPO DI ESPERIENZA PRIVILEGIATO: LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
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OBIETTIVI
Scoprire i colori derivati, anche attraverso l’utilizzo di materiali e tecniche diverse
Sviluppare la curiosità, la capacità di osservazione e di riproduzione grafica della realtà
(esercitarsi nella motricità fine)
Sviluppare la capacità di ascoltare, comprendere e riassumere un racconto nelle sue parti
essenziali
Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo, ad un progetto comune
ATTIVITA’
Ogni settimana, dopo aver ascoltato un capitolo del racconto “la città dei colori”, che trovate sul retro
del foglio, si prova a pensare insieme la città descritta dal racconto e la si disegna con l’aiuto della
maestra su un cartellone, usando tecniche e materiali diversi. Nel pomeriggio ciascuno disegna,
colora e prova a ritagliare un elemento della città e si compone il tutto. Il prodotto finale del lavoro dei
due gruppi lo trovate esposto nel corridoio della scuola al primo piano.
“C’erano una volta , in un paese molto lontano, quattro re che governavano su quattro regni dai
diversi colori: il regno ARANCIONE, il regno VIOLA, il regno VERDE e il regno MARRONE.
Nel regno arancione era tutto arancione: le case, le strade, le macchine, la gente, il cielo e il
prato. Il re e il suo popolo erano sempre felici e tutto aveva un buon profumo di arancia. Tutti,
dai piccoli ai grandi, ne mangiavano talmente tante, che nessuno prendeva mai il raffreddore.
In questa città viveva da poco un bambino di nome Arcobaleno, che arrivava da un altro paese.
Un giorno Arcobaleno si stanca di vivere in un mare di arancione, dove tutto è sempre uguale e
attratto da un delizioso profumo di viole, incomincia a camminare finchè
si trova
improvvisamente in un bellissimo bosco tutto viola. In questo paese regnava re Violetto e
vedendo arrivare il bambino arancione, con una magia, lo fa diventare tutto viola, perché
dice”non mi piacciono gli altri colori!”. Nel bosco c’era a un certo punto un grande prato tutto
viola, perché era pieno di violette molto profumate. C’erano tanti alberi carichi di uva e di
prugne, naturalmente viola e dai cespugli sbucavano tanti animaletti viola: c’era una famiglia di
coniglietti, mamma volpe con i suoi cuccioli e sugli alberi, tra i rami svolazzavano tanti uccellini
sempre viola. Il cielo aveva uno strano colore, come se dovesse arrivare da un momento all’altro
un temporale: il bambino raccoglie in fretta un po’ di viole, prende un po’ di uva e qualche
prugna e poi, preso dalla paura del temporale, incomincia a correre, lungo il sentiero più grande.
Correndo, sempre seguendo la stradina si trova in cima ad una montagna tutta verde: un
bellissimo tappeto di erba verde la ricopre e da il colore ad ogni altra cosa lì intorno. Il bambino
sente il rumore dell’acqua e va in quella direzione: si trova davanti un torrente verde menta, con
l’acqua che scorre, salta e va giù veloce, con i pesci che si vedono nuotare seguendo la corrente e
che lo rendono ancora più interessante. “Chissà dove va? E chissà dove vanno tutti questi pesci
così di corsa?” pensa il bambino. Si mette a seguirlo e si trova davanti un lago verde, molto
grande e dal buon profumo di menta: in mezzo al lago c’era una grande barca e sulla barca stava
il re Esmeraldo. Appena lo vede il re, da lontano gli dice:” Come mai sei nel mio regno, tu che
sei viola? La mia gente è tutta verde, abita in case verdi e mangia cose verdi. Torna nella tua
città” Arcobaleno gli risponde che vuole provare anche lui a diventare verde come loro. Allora il
re gli dice”Devi fare quello che ti dico: metti un piedino nel lago e vedrai!” Il bambino ci prova e
così, come per magia, si ritrova tutto verde, anche lui. Raggiunge il re sulla sua barca e gli chiede
se può accompagnarlo a casa. Il re gli risponde che non può attraversare gli altri regni, ma può
accompagnarlo nel regno che confina con il suo: quello marrone. Detto, fatto! Com’è bello il
regno marrone: le case sono fatte di cioccolato, le nuvole e le montagne sono di gelato, al
cioccolato naturalmente. Arcobaleno incontra il re Nutella che gli dà il benvenuto e lo invita a
stare con loro. Per diventare marrone gli svela il segreto: deve mangiare tre cioccolatini, bere una
cioccolata e andare subito a letto.
Il mattino seguente, quando si alza, si trova tutto marrone, come gli aveva detto il re. Ma si
stanca ben presto di stare in questa città, dove si mangia per colazione, pranzo e cena, sempre
cioccolato. Vuole tornare dalla sua mamma e dal suo papà. Ma come può fare? Chi lo può
aiutare? Scrive una lettera a tutti i re chiedendo aiuto.
I quattro re si incontrano e decidono di mettersi insieme per ritrovare la mamma e il papà di
Arcobaleno. Si accorgono che, aiutandosi e volendosi bene, piano piano tutti i colori si
mischiano e danno vita a una nuova città: la città dei colori, dove Arcobaleno finalmente trova il
papà e la mamma e dove gli abitanti sono tutti diversi ma contenti di essere di tutti i colori.
OTTOBRE-NOVEMBRE 2009: tutti i venerdì mattina
LABORATORIO SUI COLORI
INSIEME A BETTY E MORENA
CAMPO DI ESPERIENZA PRIVILEGIATO: LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE
OBIETTIVI
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Scoprire e conoscere i colori fondamentali anche attraverso il gioco e l’utilizzo di materiali
diversi (stoffe, lego, farina, tempera…)
Sviluppare la capacità di giocare insieme
Sviluppare la capacità di ascoltare
Sviluppare la motricità fine, attraverso l’uso del pennello e delle tempere
ATTIVITA’
Ogni settimana, ciascun bambino, dopo aver giocato con materiali diversi del colore individuato,
colora con il pennello e con le tempere un foglio dello stesso colore, che poi viene utilizzato insieme a
quello degli altri bambini per costruire tante case diverse per forme e dimensioni ma tutte dello stesso
colore: sono nate così la città tutta gialla, la città tutta rossa e la città blu, che vedete nel corridoio
della scuola al primo piano.