edizione n° 3 - La pagina web del
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Gennaio 2010, Numero 3 Periodico libero, laico, apartitico del Forum dei Giovani di Frasso Haiti: da paradiso a inferno caraibico Sommario What’s up?! (ch’è succieso?) 3 Notizie dal Mondo (che se rice fre Frassi?) 5 Pump up the Volume! (mitt’ a palla) 7 Book Corner (leggi no’ poco) 9 Inform-us (rrobba ‘e Internèt) 10 Stellarium (warda ncielo!) 12 Cinema 14 16 Frasso tra Storia e Tradizioni (o nonno riceva) Attualità Bon Appétit! (a pizz’ e tavola) 17 18 Le Ultime Delibere del Comune 19 “Legend” 20 Creatività 23 Sono bastati pochi attimi a sconvolgere per sempre Haiti, uno degli Stati più poveri del mondo. Il 12 gennaio 2010 un forte terremoto rade al suolo interi quartieri della capitale Port au Price, causando la morte di centinaia di migliaia di persone; le autorità locali parlano di circa 150000 vittime, decine di migliaia di feriti e mezzo milione di sfollati, ma secondo l’ONU non ci sarà mai un bilancio preciso di quello che è stato considerato uno degli eventi naturali più disastrosi ad oggi. Alla tragicità dei numeri si aggiunge anche l’emergenza sanitaria e sociale, favorite soprattutto dalla mancanza di acqua potabile, dalle famiglie disgregate e dai numerosi saccheggiatori, che hanno tristemente approfittato della situazione; alcuni di questi ultimi sono stati linciati e uccisi spontaneamente dalla popolazione, alimentando un clima di tensione che le autorità haitiane, in parte collassate anch’esse dopo il sisma, non possono gestire. A ciò si aggiunge l’evasione dalle carceri distrutte di numerosi prigionieri, che sono andati a rafforzare le bande armate locali, già operanti prima del disastro. Le quattro intense scosse – di cui la prima di magnitudo 7,3 scala Richter – hanno piegato, inoltre, le vie di comunicazione dell’isola, come strade, porti e aeroporti, complicando le operazioni internazionali di soccorso. Sono numerose, infatti, le organizzazioni che si stanno dando (e si daranno) da fare: tra le tante, la Croce Rossa Italiana e i Medici Senza Frontiere, la cui esperienza decennale non si è mai trovata di fronte ad una tale situazione di emergenza, che rende necessarie circa 130 operazioni chirurgiche al giorno. Oggi è questo il triste quadro di Haiti, ben diverso dalle cartoline paradisiache pubblicizzate dalle agenzie di viaggio; è esemplare a tal proposito la polemica scoppiata intorno alla vicenda della Royal Caribbean Cruise, famosa compagnia inglese di crociere, che ha ritenuto opportuno fare scalo sull’isola disastrata affinché i propri clienti potessero godere di spensierati aperitivi sulla spiaggia nelle raffinate strutture alberghiere haitiane: è stato inevitabile il disgusto dei passeggeri, molti dei quali si sono rifiutati di scendere dalla nave per rispetto della popolazione locale, ancora intenta a scavare con le mani tra le macerie in cerca di superstiti. Ed è proprio quando la speranza di salvare altre vite si affievolisce che si comincia a parlare di come far rinascere Haiti dalle proprie ceneri: una rinascita non solo strutturale ma soprattutto psicologica, che ci auguriamo gli haitiani possano conseguire al più presto coerentemente con il pensiero vuduista, religione antichissima di origine africana e caratteristica dell’isola, che ha accompagnato la popolazione per tutte le sue complesse vicende storiche e coloniali. Il Vudù, infatti, venera la natura perché considera ogni cosa o evento naturale come espressione di un’unica essenza divina (dall’africano “vodu”, spirito misterioso): in questa situazione ciò sembrerà di sicuro un’amara beffa per molti haitiani ma forse, chissà, un’incontestabile volontà divina per altrettanti. Francesco Simone 1 Questo numero è stato sponsorizzato da: Per info sugli spazi per la sponsorizzazione: [email protected] 338 99 39 768 2 WHAT’S UP?! Novità dal Forum di Giovani L’EPIFANIA TUTTE LE FESTE PORTA VIA... di Cristina Viscusi La Befana si è portata via le feste natalizie già da qualche settimana, ma di certo non ha portato via i ricordi di un Natale “indimenticabile”. Ci sono stati sicuramente degli ostacoli nell'organizzazione delle Festività Frassesi, superati brillantemente grazie all’aiuto di tutti coloro che non hanno esitato a rimboccarsi le maniche lavorando per la buona riuscita della manifestazione. Come già accaduto per le festività del 2008, i frassesi hanno gradito l’impegno dei ragazzi per una manifestazione diversa dalle solite feste religiose, che ha un’impronta giovanile ma che non esclude le altre “fasce di età”. È quindi doveroso ringraziare tutti coloro che, con la loro partecipazione, hanno dimostrato di apprezzare lo sforzo compiuto per la buona riuscita dell’evento. Le “Festività Frassesi 2009-2010” sono state realizzate grazie alla collaborazione con il Comune di Frasso Telesino che ha concesso un contributo di 4.700,00 € e grazie alle ditte “AM COSTRUZIONI” e “FERRARO COSTRUZIONI” che hanno sponsorizza- to l’evento. Un ringraziamento va agli esercizi commerciali che hanno offerto dei premi per la Tombolata e per le altre gare a premi che si sono svolte in questo periodo di festa. Gli esercizi che hanno contribuito sono (in ordine alfabetico): Au Bon Cafè, Azienda Agricola De Nunzio Giovanni, Bar Caffetteria, Bonvest, Corso 10, Cristal Hair, Erboristeria Elisir, Faby Style, Farmacia Tedesco, Fiori Enzo Viscusi, Gioielleria Attilio, Happy bar, Love House, Macelleria delle carni paesane, Macelleria Mauro Grasso, Macelleria Vincenzo Stabile, Market Center, MG di Malgieri Gilberto, Prezzi Pazzi da Pulcinella, Spesa mia, Terravecchia s.r.l., Terre di Frasso. Per aver aderito al Barfly un sentito grazie cafè, Corso 10, Happy Bar Ringraziamo inoltre il DJ 3 Capodanno va a: Au bon e Love House. Vincenzo D’A- mico per l’ottimo lavoro svolto insieme a: Silvestro S, Roberto Gisondi, Alfredo Di Santo, Mario Perfetto, Mario Ferrara, Michele Castaldo, Enzo C, Umby Mauriello e Albertain. Hanno collaborato alla Festa ro’ vin’ e casa offrendo il loro vino “casalingo” i signori: Giovanni De Nunzio, Giuseppe Calvano, Martino Masciotta, Cosimo Aceto, Egidio Masciotta, Vincenzo Cerulo, Isidoro Massaro, Antonio Gisondi, Clemente Calvano, Raffaele Amore, Gennaro Izzo, Angelantonio Massaro, Raimondo Ricciuti, Antonio Massaro, Pasquale Di Cerbo, Francesco Vassallo, Nicola Amore, Antonio Viscusi. Inoltre hanno collaborato le associazioni Oleando e la Pro Loco di Frasso Telesino organizzando, rispettivamente, la serata Oleando e promozione dei prodotti tipici, Cineando e la Caccia al Tesoro. Le persone che ci hanno aiutato sono veramente tante ed è possibile che abbia dimenticato di nominare qualcuno, ciò non vuol dire che non goda della nostra gratitudine, quindi non abbiatene a male e perdonate la mia eventuale mancanza. Per ciò che concerne il futuro è indetta un’assemblea del Forum in seduta pubblica per sabato 6 Febbraio 2010 alle ore 17:00 presso il CSV in via Fosso 42, in cui interverrà anche l’Assessore alle Politiche Sociali il dott. Sergio De Fortuna. FORUM DEI GIOVANI di Frasso Telesino (BN) Ai componenti dell’Assemblea del Forum OGGETTO: Convocazione dell’Assemblea in seduta pubblica del Forum dei Giovani di Frasso Telesino Si comunica ai membri del Forum dei Giovani di Frasso Telesino che è convocata l’Assemblea in seduta pubblica del Forum il giorno 6 Febbraio 2010, alle ore 17:00, in prima convocazione, ed alle ore 17:30, in seconda convocazione, presso lo Sportello Territoriale della Valle Telesina del Centro Servizi per il Volontariato sito in via Fosso 42 per discutere il seguente ORDINE DEL GIORNO 1. Resoconto delle attività natalizie; 2. Pianificazione attività future 3. Varie ed eventuali. Considerata l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno si richiede la presenza e puntualità. Frasso Telesino, 31/01/2010 IL PRESIDENTE Dott.ssa Cristina Viscusi 4 NOTIZIE DAL MONDO LA MINA VAGANTE IRANIANA di Luigi Matera L’Iran è da tempo una mina vagante nella geografia politica e nelle relazioni internazionali. Lo dimostrano i numerosi attacchi ad Israele da parte del presidente Mahmud Ahmadinejad, le durissime repressioni di questi mesi contro i dimostranti del Movimento Verde del leader dell’opposizione Mussavi, il cui simbolo è la giovane studentessa Neda, scomparsa per la libertà del Paese che amava e che invece le ha dato la morte. Ma questi sono solo gli ultimi, tragici avvenimenti della travagliata storia di un Paese da sempre diviso tra il potere dello Scià di Persia e l’integralismo islamico. Allora torniamo al momento in cui tutto è cominciato. Le prime notizie storiche riguardanti un popolo persiano furono ritrovate tra le righe di un’iscrizione assira risalente all’ 844 a.C., quando i futuri padroni del Medio Oriente erano divisi in clan e lottavano per il dominio dell’altopiano iranico e della Mesopotamia con gli Assiri e i Babilonesi. La nascita di un vero e proprio Regno di Persia si ebbe solo con l’ avvento di Ciro il Grande, che unificò sotto la sua guida tutti i clan dell’altopiano. In seguito alla morte di Ciro, salì al trono il figlio Alexandros, meglio conosciuto come Alessandro Magno, che ampliò i confini del Regno fino alle rive dell’Indo. Con la morte del grande re, cominciò l’opera di dissoluzione del Regno, in seguito suddiviso in vari Regni minori, tra i quali il Regno di Persia, comprendente l’altopiano su cui sorge Teheran. Il re prese il nome di Scià. La reggenza degli Scià perdurò nei secoli, fino all’ultimo dei suoi rappresentanti, lo Scià Raza Pahlavi. Egli, nel tentativo di modernizzare l’Iran e dotarlo dell’esercito più moderno al mondo, investì enormi capitali nell’industria, soprattutto quella bellica, senza contare i 250 milioni di dollari spesi per commemorare i 2500 anni della monarchia persiana. L’accrescimento del potenziale militare era finanziato direttamente dagli Stati Uniti, che vedevano nell’Iran un possibile controllore dell’integralismo islamico dopo il ritiro dal Golfo Persico della Gran Bretagna. Di fronte a questo sperpero di denaro la popolazione reagì con manifestazioni e sommosse, represse duramente dall’esercito, coadiuvato negli arresti e nelle torture dalla polizia segreta, la Savak. Scossi dalla violenta risposta del re, il popolo scelse la via della rivoluzione: a guidarla erano i Feddayyin, di ispirazione marxista che, nel tentativo di vincere la rivoluzione, si allearono con i Mujaheddin, gli integralisti islamici, pensando di poterli manovrare. Infatti l’obiettivo dei Mujaheddin era 5 quello di applicare in Iran la legge islamica, la Sharia. Quest’ultima prevedeva l’abolizione della prostituzione, la persecuzione degli omosessuali o di chiunque altro non si fosse comportato secondo gli insegnamenti del Corano, il burka obbligatorio per le donne, la censura: insomma, la Sharia è l’insieme di tutte quelle leggi che abbiamo conosciuto in questi anni di lotta al terrorismo islamico. Chiaramente l’obiettivo dei Feddayyin era totalmente diverso dall’applicazione della Sharia, ma pensarono di non correre nessun pericolo dato la tradizione laica millenaria del Regno di Persia. Il re, però, corse ai ripari, affidando l’incarico di primo ministro al democratico Shapur Bakthiar. Il nuovo primo ministro permise la libertà di stampa, ma la mossa fu insufficiente. Infatti l’Ayatollah Khomeini, che guidava la rivoluzione dal suo esilio a Parigi, annunciò il suo ritorno in Patria, avvenuto il 31 gennaio 1979. Era la nascita del regime degli Ayatollah. Lo Scià si diede alla fuga e la guida del Paese fu divisa tra un governo, guidato da un primo ministro e controllato da un Presidente della Repubblica, i cui ruoli erano però marginali, e il Consiglio dei Saggi, nelle cui mani era l’effettivo esercizio del potere. L’Iran si era trasformato in una Repubblica Islamica. Si verificò subito una crisi internazionale: il re iraniano Pahlavi, malato da tempo di cancro, si recò negli USA, per essere curato. Questo avvenimento fu visto dall’Ayatollah come l’apripista per un possibile accordo del re con la CIA per organizzare un altro colpo di Stato, con lo scopo di riportarlo sul trono. Khomeini ordinò l’ estradizione del re, gli Stati Uniti rifiutarono e scoppiò una rivolta a Teheran. Un gruppo di studenti islamici sequestrò 50 dipendenti dell’ambasciata americana nella capitale iraniana e il presidente statunitense Carter inviò un gruppo di marines in Iran. La missione fallì e solo un anno dopo il nuovo presidente Reagan trovò un compromesso questa difficile situazione, accettando di finanziare gli armamenti dell’esercito medioorientale. Arriviamo così all’elezione di Ahmadinejad, che ha trasformato il governo affiancato all’Ayatollah in dittatura. La situazione irania- na fu aggravata in seguito anche dall’avvio della ricerca nucleare, condannata fermamente dalle Nazioni Unite. La crisi ha toccato il fondo con le elezioni del 2009: elezioni che hanno riconfermato, tra moltissime contestazioni di brogli, il dittatore, contro il leader dell’opposizione Mussavi. E sono stati proprio i seguaci di Mussavi a scatenare una serie di manifestazioni a Teheran, sedate nel sangue dalla polizia di regime. A questo punto è indispensabile onorare la memoria della giovane Neda, di cui abbiamo già parlato. Ci sono manifestazioni ancora in atto, anche se non ne siamo a conoscenza data la censura applicata dal governo. Non sono da dimenticare poi le continue accuse ad Israele, di stampo antisemitico e quasi neonazista. Concludendo: è importantissimo rendersi conto della portata delle vicende iraniane. Qualcuno potrebbe pensare che siano vicende che Cartina dell’Asia 6 non ci toccano da vicino ma, oltre al senso di fratellanza che ci dovrebbe legare a tutti i giovani iraniani che rischiano la vita per la libertà, basterebbe pensare ad una semplice cosa per cambiare idea. Fino ad oggi le Nazioni Unite hanno solo condannato verbalmente il comportamento di Ahmadinejad; proviamo ad immaginare solo per un attimo a quel che accadrebbe se si scegliesse la via della forza: si scatenerebbe una vera e propria guerra tra occidente, in prevalenza cattolico, e l’ oriente, di matrice islamica. Una guerra in cui a ragioni di interessi economici, come la conquista dei pozzi petroliferi, si intreccerebbero anche ragioni ideologiche, senza contare il ruolo del terrorismo. Insomma, una III Guerra Mondiale che, inevitabilmente, per il gioco delle alleanze, coinvolgerà tutti. La storia è maestra. E questo dovrebbe bastare per far riflettere… PUMP UP THE VOLUME! Rubrica musicale VOLUME3: SAN VALENTINO VS SAN FAUSTINO Di Michela Spagnuolo Venghino siori, venghino! Come ogni anno ritorna il mese di febbraio, e con esso il big match del cuore per eccellenza: San Valentino si sfida contro San Faustino, una lotta all'ultima nota tra cuori innamorati e cuori solitari. Infatti per l'occasione vi propongo non una, ma ben due liste, adatte per chi l'amore l'ha già trovato e per chi è ancora in cerca, o per chi ha deciso di fregarsene e pensa che sia ancora tempo di divertirsi e far baldoria. E voi da che parte state? • BARRY WHITE – CAN'T GET ENOUGH OF YOUR LOVE BABY: La voce e inconfondibile voce di Barry White può essere il ne di un sentimento particolare. Questa canzone è l'espressione di un sentimento talmente profondo da sembrare universale. • HEN – I'M YOUR MAN: chi l'ha detto che il romanticismo è morto? Maschietti, imparate qualcosa da quest'uomo: farebbe di tutto per la sua donna, anche salire sul ring solo per incassare i pugni della sua lei! • COMPILATION 1: LOVE IS IN THE AIR • THE CURE – LOVESONG: Una “canzone d'amore” di nome e di fatto: il testo è semplice, ma ogni parola esprime affetto e devozione verso la persona amata. Dedicatela al vostro amore con tanto di testo allegato: sarà di sicuro effetto! LEONARD CO- modo migliore per dire alla persona amata che non ne avrete mai abbastanza del suo amore. Che può risultare una minaccia, ma c'è a chi piace... • FRANCO BATTIATO – LA CURA: Non è una canzone d'amore come le altre. Non è l'espressio- 7 KISS – I WAS MADE FOR LOVING YOU: Rock 'n' glam! Anche i ragazzacci del rock hanno un'anima dolce. E anche i Kiss credono nell'aMMore con la A maiuscola. I was made for lovin' you, baby / You were made for lovin' me! • SINEAD O' CONNOR – NOTHING COMPARES 2 U: Niente può essere paragonato a te. E che altro si può dire quando la voce di Sinead canta questa frase con voce struggente? • MIA MARTINI – ALMENO TU NELL'UNIVERSO: Un'interprete fantastica per una delle canzoni italiane più belle di sempre. Una canzone che riesce a sciogliere anche i cuori di ghiaccio. Con questa canzone la lacrimuccia è sempre dietro l'occhio... • THE BEATLES – ALL YOU NEED IS LOVE: I baronetti di Liverpool sapevano che la vera ragione della vita è l'amore! Love is all you need... • DIRE STRAITS – ROMEO & JULIET: Una delle storie d'amore più belle di tutti i tempi raccontata dalle chitarre di mostri del rock targato anni 80. La trama la sapete già, ma riascoltatela a lume di candela... CCCP – CURAMI: Sempre della serie:”Anche i ragazzacci hanno un cuore” Lindo chiede amore come fosse una cura per qualsiasi male sociale e personale. E chiunque può essere la terapia giusta per qualcun'altro. • • PIL – THIS IS NOT A LO- VE SONG: Se per la compilation dei cuori innamorati abbiamo cominciato con una vera e propria lovesong, qui cominciamo con la negazione di ciò che abbiamo detto finora. E ricordatevelo: questa NON E' una canzone d'amore! • KINGS OF CONVENIENCE - SERVI DELLA GLEBA: Per voi che ci provate in tutti i momenti e in tutti i modi con quella ragazza che sembra che ci sta, poi si tira indietro, poi ritorna e così via, un consiglio: se non volete fare la fine dei servi della gleba di Elio, cambiate bersaglio. I’D RATHER DANCE THAN TALK WITH YOU: I primi approcci non sono proprio “intellettuali”. Ciò che conta è la scintilla, il fremito, il piacersi “a pelle”. Almeno al primo appuntamento, preferisco ballare con te piuttosto che parlarti... • • CINDY LAUPER – GIRLS JUST WANNA HAVE FUN: E' lontano il tempo delle femminucce che scrivevano il nome della persona amata all'infinito, spasimavano per ogni minima attenzione e soffrivano se lui non gliele dava: le ragazze vogliono divertirsi! • THE SMITHS – PRETTY GIRL MAKE GRAVES: Morrissey avverte: ci sono anche ragazze non proprio dolci e delicate, pronte a saltare addosso ai poveri maschietti indifesi. Le ragazze carine vi scavano la fossa! • DONATELLA RETTORE – LAMETTE: Una vendetta o un atto di automutilazione? Una cosa è certa, quando c'è la Rettore, lamette o non lamette, c'è sempre da ballare e divertirsi! • COMPILATION 2: WHERE IS THE LOVE? ELIO E LE STORIE TESE – EDOM: Che c'è da fare quando si capisce che un rapporto non può proprio andare avanti? Restituire tutte le foto incorniciate, uscire fuori e urlare LIBERTA'!!! • BECK – SEXX LAWS: Se- condo voi può esserci sesso senza amore? Beck dice che è possibile, basta seguire le leggi del sesso. Basta fare attenzione alle controindicazioni... BLONDIE – CALL ME: Un grande classico del sexy inizio 80, per esortare le nuove conquiste (ma il discorso vale anche per le coppie rodate da anni) a prendere il telefono, comporre il numero e chiamare! Call me! BEYONCE' – A L L T H E SINGLE LADIES: Una serata in giro con le amiche a rimorchiare non significa andare alla ricerca di solo divertimento, ma magari anche di qualcosina in più della classica botta e via. Piaciuta la compagnia? Put a ring on it! Cristina Viscusi 8 GEORGE MICHAEL – FRE- BOOK CORNER Rubrica dedicata ai libri NON AVEVO CAPITO NIENTE di Anna Chiara Di Cerbo E’ un normale avvocato, Vincenzo alle spalle con annesse riappacifica- di seconda classe, ma tutto questo Malinconico. Ha una vita normale, zioni momentanee, una normale solo finché non arriva Mimmo o’ figli normali, un normale divorzio cotta per la collega di tribunale, Burzone, camorrista bisognoso di Alessandra un difensore. Vincenzo si ricorda di Persiano, il aver dato la sua disponibilità come sogno proibi- avvocato d’ufficio, ma quando si to ogni rende conto del pasticcio in cui si è avvocato messo, è ormai nei guai fino al collo. napoletano. Come affrontare una causa del ge- Cerca la nere? Come rendersi conto che la normalità nel propria vita è tutt’altro che norma- suo studio le? Diego De Silva ci racconta que- spartano sto stralcio di vita nel suo Non avevo rigorosa- capito niente, libro finalista del Pre- mente arre- mio Strega 2008, dal titolo tanto dato Ikea, si emblematico quanto veritiero. Nel accontenta suo linguaggio così verace e ricco di delle rare espressioni così “napoletanamente” di colloquiali, De Silva ci mostra quan- incidenti che to può essere difficile ritrovarsi gli vengono nella propria vita, ma anche quanto affidate. Non può essere stupefacente e ricco di si lamenta colpi di scena il nostro futuro. D’al- sua tronde, se la pazzia è una forma di situazione di normalità, parafrasando Pirandello, avvocato siamo un po’ tutti Vincenzo Malin- squattrinato conico. di pratiche della 9 INFORM-US Curiosità dal mondo dell’informatica IL WEB? QUESTIONE DI “ETICHETTA” di Marco Ciervo “A Carnevale ogni scherzo vale”: “adotta un bambino morto di Haiti”? dimentica il concetto di comunità, in quanti di noi si prepareranno a dirlo Oppure, quanti di noi sono stati og- cui è sempre bene tenere a mente le prima dei lanci di uova, di schiuma, getto di scherno attraverso commen- regole del vivere sociale e dell’etica e di fialette maleodoranti e di qualsi- ti anonimi e di cattivo gusto su social pensare, quando possibile, che la di- voglia burla tra amici, dando vita ad network, guestbook o mail? versità di idee e la libertà individuale un’atmosfera che contribuisce a Premetto che non voglio dare il via non necessariamente debba essere farci tornare un po’ bambini? ad un processo e né incoraggiare ad espressa andando a ledere la libertà, Volendo usare un'altra espressione la censura mediatica ma portare a il diritto e la sensibilità di terzi, siano inflazionata però, “lo scherzo è bel- conoscenza un paio di cose ai neofiti, essi frassesi, italiani o cittadini del lo quando dura poco” e questo mi sia a chi intende fare certi “scherzi di mondo. dà lo spunto per introdurre un ar- dubbio gusto” che a chi li subisce. Affrontare la tematica Internet e Dirit- gomento che ha poco di divertente to è estremamente complesso, in quando lo scherzo va al di là della Partiamo dalle basi: la rapida evolu- quanto tutt’ ora mancano leggi che semplice presa in giro tra amici e zione tecnologica della rete ha per- governano la rete e la diversificazione conoscenti, ma presenta risvolti di messo a tutti noi di essere in contat- dei paesi che ne fanno parte non ren- umorismo o di totale mancanza di to con il mondo. Digitare una stringa de facile una standardizzazione a livel- rispetto di persone che si trovano su un qualunque browser (Explorer, lo giuridico. dall’altra parte dello schermo, siano Mozilla o Safari per intenderci) per- Per ora vi basta sapere che le uniche essi a pochi metri o a migliaia di mette a chiunque di entrare a far leggi applicabili sono quelle che met- chilometri da casa. parte di una comunità che va di gran tono in relazione i server (ossia le Per capirci, quanti di noi hanno vi- lunga al di là delle mura della propria macchine fisiche o virtuali che sto nascere gruppi su Facebook che casa, una comunità in cui è possibile “ospitano” siti web e servizi associati) illo ricercare informazioni, scambiare dati con i paesi in cui sono localizzati: tali “10,100,1000 Nassirya”, o al tor- e pareri e così via. leggi non contemplano però alcun mentone macabro del momento Tuttavia chi utilizza questi servizi tipo di censura sulle idee su server tempore inneggiavano a 10 locali e stranieri, ad eccezione di studita sia nei provider web (ossia i Morale della favola: dimentichiamo paesi con regimi dittatoriali come la server che ci forniscono il servizio di l’anonimato, se non da un punto di Cina, che limitano lo scambio di connesione: Alice, Fastweb & soci) sia vista fittizio! informazioni “filtrandole” alla base. nella memoria dell’ hard disk, ossia l’ Tale diversificazione non impedisce indirizzo IP. Tale informazione vie- Qualcuno si è mai fermato a leggere comunque che si possa seguire una ne ad essere una minima ma impor- all’atto di iscrizione di un qualsiasi linea comune, un’etichetta che re- tante parte di tutta una struttura forum o di un programma per lo gola in maniera informale lo scam- gerarchica detta TCP/IP su cui si scambio di file le cosiddette normative bio di informazioni e pareri sulla basano i protocolli informativi che sulle condizioni di utilizzo? rete ossia la cosiddetta netiquette. consentono di connetterci ad un sito Il loro scopo è quello di rendere con- web (HTTP), di trasferire file (FTP) o sapevole l’utente di come saranno La netiquette non è solo una sorta di di gestire l’invio e la ricezione di po- gestiti i suoi dati ma soprattutto per galateo informatico, ma fornisce an- sta elettronica (SMTP) e serve pro- informarlo su come bisogna compor- ch e prio ad identificare la macchina fisica tarsi e di quali responsabilità nell’uti- “grammatica” dei formati con cui da cui ci si connette. lizzo del servizio (quasi tutte) deve scambiare informazioni, pertanto Qualsiasi programmatore più o meno farsi carico; per indenderci, in alcuni esorterei chiunque a dare uno esperto può risalire ad un indirizzo casi è come parlare con una donna sguardo più dettagliato all'indirizzo IP, basta una semplice funzione in un che ti avvisa:”io te l’ho detto… poi http://www.arcetri.astro.it/CC/ linguaggio di programmazione puro fai quello che vuoi!” rfc1855_it.html, oppure a dare una (Java,C,C++) oppure nei corrispettivi lettura più leggera e meno formale linguaggi delle pagine web dinamiche In conclusione la natura della rete è all'indirizzo http://www.bio.unipd.it/ (PHP, JSP, ASP). quella di una qualsiasi piazza virtuale local/internet_docs/netiq.html. Se invece si vuole sapere a quale dove ognuno può e deve sentirsi libe- Un altro concetto errato tra i neo- macchina è legato un determinato ro di potersi esprimere senza censu- naviganti è la possibilità di godere indirizzo IP risulta essere senza dub- re, ma qualora l’espressione del suo del totale anonimato e potersi fare bio più complicato in quanto, per la pensiero vada a danno di qualsiasi scudo per scopi più o meno nobili; tutela della privacy, viene conservato altro soggetto, deve anche essere spiacente deludervi, ma questo non nei provider web e può essere messo pronto ad assumersi la responsabilità è possibile! A meno di adottare a disposizione solo a organi di natura delle proprie azioni, insomma anche “trucchi” e strumenti più o meno giuridica, quali la polizia postale, o a qui vale la regola di “accendere il elaborati, ciascuno di noi identifica- chiunque riesca ad accedere in ma- cervello prima della bocca” - pardon bile attraverso un’informazione co- niera illegale ai loro database. - “delle dita”! dei su ggerimen t i su lla 11 STELLARIUM Rubrica sul mondo galattico CON LA TESTA TRA LE STELLE di Mariamichela Gisondi Spesso ci troviamo con il naso in su ad ammirare il cielo stellato. Magari ci domandiamo quanti siano e come si chiamino tutti quei puntini luminosi che ci fanno sempre sognare, volare con la fantasia. Spesso attribuiamo ad essi storie meravigliose e significati speciali, che ci portano a immaginare quanto sia grande, infinito, sconosciuto il nostro universo. Lo spettacolo che nelle notti serene allieta i nostri occhi è stato oggetto di studio dei nostri antenati astronomi che a quelle migliaia di Costellazioni del cielo invernale “lucine“ hanno attribuito diverse un suo significato, un suo fascino. simboliche allegorie: dalla personifi- curiosità vorrei iniziare con voi que- Anche il poeta Giuseppe Parini fu cazione degli dei agli animali sacri, sto viaggio che ci porterà a parlare, affascinato da questa costellazione; ne dai racconti popolari ai sogni, anche capire e perché no, anche sognare scrive, infatti, nell’opera “La Cadu- se spesso non c’era nessuna somi- con la testa tra le nuvole, o meglio, ta” (1785): “Quando Orione dal cielo glianza tra questi e le figure delle tra le stelle! declinando imperversa; e pioggia e nevi quali portavano il nome. Tutte que- Visto il periodo in cui ci troviamo, e gelo sopra la Terra ottenebrata versa ste “lucine” sono gruppi specifici di vorrei parlarvi proprio delle costella- […]”. Volendo identificare la stagione stelle che assumono una determina- zioni invernali. invernale indicando la posizione delle ta posizione nel cielo durante l’arco La costellazione invernale per eccel- costellazioni. dell’anno, e prendono il nome di lenza è ORIONE, conosciuta ai più Nelle sere limpide dei mesi invernali, costellazioni. come oggetto di simpatici spot pub- Orione è la costellazione che viene Sperando di aver stimolato la vostra blicitari. Esso però ha una sua storia, individuata con più semplicità. Si trat- 12 ta di un gruppo di stelle che viste a creatura della Terra. Per questa sua mortalandolo tra le costellazioni, occhio nudo ci disegnano banalmen- presunzione gli dei lo punirono e lo assumendo posizione d’attacco con il te un contorno poligonale con tre fecero pungere a morte da uno scor- suo arco verso il Toro. stelle di traverso poste centralmen- pione; Artemide (Dea della caccia), Questa costellazione, oltre ad avere te, dando anche l’idea di una moka. mossa dalla compassione perché in- fantastiche leggende legate a sé, è Bisogna sapere che a questa parti- namorata di lui, lo portò per sempre molto ricca di astri, oggetti e fenome- colare figura sono legate numerose tra le stelle. Infatti, le due costellazio- ni astronomici. In essa sono contenu- leggende mitologiche. Scrittori e ni di Orione e dello Scorpione si tro- te tre delle ventiquattro stelle più poeti classici, in questi tratti essen- vano in due punti opposti del cielo e luminose del cielo: Betelgeuse, Rigel e ziali, hanno intravisto la testa, le non possono mai essere viste con- Bellatrix che insieme alla stella Saiph spalle, la cintura, lo spadino e i piedi temporaneamente. costituiscono la sagoma di Orione. I del mitico cacciatore che era pron- Nella versione dei Romani, Orione tre corpi celesti allineati al centro to a colpire la costellazione del To- era abilissimo cacciatore dei suoi della sagoma costituiscono la cintura ro. Ai suoi piedi, vi sono le costella- tempi e spesso si trovava a cacciare di Orione e sono: Alnitak, Alniam e zioni rappresentanti i due cani da con Diana (Dea della caccia). Quando Mintaka. Queste sono note con di- caccia: Il Cane Maggiore e il Cane Apollo, fratello di Diana, si accorse versi appellativi: i Re magi, i tre Re o Minore. che la sorella stava trascurando i suoi il Rastrello. All’interno della costella- Particolare interesse suscitano due compiti per colpa di Orione, architet- zione sono presenti due magnifiche interpretazioni, che la mitologia ha tò un piano per ucciderlo. Mentre il nebulose (nuvole interstellari di pol- attribuito alla figura di Orione caccia- cacciatore stava nuotando in mare vere e gas rarefatto): Nebulosa di O- tore; una appartiene agli antichi Gre- lontano dalla riva, Apollo lo illuminò rione M42, tra le più belle e spettaco- ci e l’altra ai Romani. con un brillante raggio di luce e sfidò lari dell’emisfero boreale, e la Nebulo- Secondo la credenza greca, alla co- Diana a colpire, con le sue frecce, sa Testa di Cavallo. stellazione di Orione era associata quel distante punto luminoso. La De- A Orione sono poi attribuite nume- la leggenda di un famoso cacciatore a, che non era a conoscenza dell’in- rose noto per le sue abilità, che si vanta- ganno, accettò la sfida e colpì Orione, “orologio stellare” a seconda dell’al- va di poter sottomettere qualunque uccidendolo. Quando più tardi ne tezza delle tre stelle della cintura funzioni, come quella di il oppure quella di scandire il tempo corpo esa- delle veglie serali. Un grande riscon- nime, lo tro però l’aveva nel campo dell’agri- caricò sul coltura perché alcune delle sue stelle carro erano considerate segno per la sta- ritrovò suo celeste e lo gione della falciatura. portò in Sono arrivata al momento dei saluti. im- Spero di ritrovarvi al prossimo nume- cielo ro, dove continueremo a parlare degli infiniti segreti e meraviglie del nostro universo, sempre con “la testa tra le stelle!” Figura mitologica di Orione 13 CINEMA Le ultime novità in fatto di “pellicole” AVATAR di Giovanni Giaquinto Senza dubbio il film Avatar rappresenta l’evento cinematografico dell’anno. Se ne è cominciato a parlare già durante la fine del 2009, quando, a differenza dell’Italia, il film era già stato lanciato in altri paesi europei. Il motivo di questo ritardo è dipeso dalla volontà di non farlo coincidere con i consueti ”film di Natale” e quindi di non arrecare un danno economico ai nostri beneamati film. Fatto sta che con l’inizio del nuovo anno, l’attesa e la fibrillazione per questo avvenimento cinematografico mondiale sono aumentate di giorno in giorno. Le televisioni, le radio, i giornali ci hanno bombardato affinchè andassimo a vederlo, giudicandolo qualcosa di straordinario ed imperdibile. Le premesse d’altrocanto erano più che positive. Infatti il regista del film, il canadese James Cameron, ha un curriculum di tutto rispetto; ha già diretto film del calibro di Terminetor (1984), Aliens (1986), Terminetor 2 (1991) e soprattutto Titanic (1997), con il quale ha vinto ben 11 Oscar (al pari solo di Ben-Hur (1959) e Il Signore degli Anelli - Il Ritorno del Re (2003)). Inoltre, gli ultimi due film Terminetor 2 e Titanic ricoprono ancora oggi rispettivamente il primo ed il secondo posto propositi, dovette abbandonare il progetto per dedicarsi al più atteso e incombente Titanic. Successivamente il regista spiegò questo ritardo, affermando di voler aspettare i progressi della grafica computerizzata che gli avrebbero permesso di produrre il film interamente in 3D. Finalmente nel 2005 iniziarono i lavori di produzione che durarono fino al 2006, mentre le riprese ebbero luogo nel 2007 per terminare nel 2009. In una conferenza stampa dell’aprile 2009 James Cameron annunciò a tutto il mondo il lancio del film per la fine di quello stesso anno. nella classifica dei film di maggiore incasso nella storia del cinema. Tutto ciò spiega, almeno in parte, gli oltre 150 milioni di dollari spesi in promozione e marketing per questo lavoro. Il progetto del film è stato intrapreso dal regista canadese già nei primi anni 90 ma, nonostante i buoni 14 Il film è ambientato nell’anno 2154 su un satellite di un gigantesco pianeta di nome Pandora; il nome deriva dall’omonima donna della mitologia greca che sposò il fratello di Prometeo (colui che donò il fuoco agli esseri umani senza il permesso di Zeus), Epimeteo. Questo satellite è molto simile alla Terra sia per dimensione che per forma e fa parte del sistema stellare di Alpha Centauri. Il pianeta viene conquistato dagli uomini e precisamente dalla compagnia R.D.A., la quale vuole impadronirsi delle sostanze minerarie di cui è ricchissimo ed, in particolare, dell’Unobtitanium, un superconduttore il cui valore di mer- cato è di circa 20 milioni di dollari al chilo e che dovrebbe risolvere l’annoso problema energetico sulla Terra. Questo corpo celeste si trova in uno stato primitivo ed arretrato rispetto al nostro, in quanto è quasi completamente ricoperto di foreste i cui alberi ad alto fusto possono raggiungere anche alcune centinaia di metri ed è abitato da animali selvaggi di tutti i tipi. Ad avere il dominio di queste terre incontaminate sono degli umanoidi appartenenti all’etnia dei Na’vi, alieni alti circa tre metri ricoperti da una pelle di colore blu striata come quella dei felini. La compagnia R.D.A. Non comprende solo uomini interessati al solo Unobtitanium, ma anche un gruppo di scienziati capitanati dalla dottoressa Grace Augustine, i quali sono sul pianeta per studiare le forme di vita presenti, in particolar modo proprio la popolazione indigena dei Na’vi. Il loro scopo consiste nel riuscire a manipolare geneticamente esemplari di questi umanoidi e creare un ibrido con corpo di Na’vi e mente umana. Un gruppo selezionato di persone, collegato ad una apparecchiatura sofisticata, può controllare un corpo di Na’vi attraverso un’interfaccia mentale, creando quel che viene definito un Avatar. Il protagonista del film è Jake Sully, un ex marine degli Stati Uniti divenuto invalido a seguito di un incidente e fratello gemello di uno scienziato, morto tempo prima, collega della dottoressa Augustine. Nonostante le sue palesi incapacità iniziali, viene scelto per una delicata missione in quanto è l’unico a poter utilizzare l’Avatar preparato con il codice genetico del fratello. Dovrà riuscire ad infiltrarsi tra i Na’vi, comprenderne la lingua, gli usi e i costumi, ma soprattutto convincerli ad abbandonare il luogo dove vivono: l’Albero Casa. Ciò perché la maggiore riserva di Unobtitanium si trova sotto il suolo su cui sorge questo gigantesco albero alto più di 300 metri. Jake, tuttavia, con il passare del tempo, diventa sempre più partecipe della vita di questa tribù e prende sempre più a cuore le cause di questo popolo fortemente legato alla propria tradizione e alla Natura. L’Avatar Jake Sully finisce poi con innamorarsi di Neytiri, figlia del capo tribù, ed è proprio grazie il suo prezioso aiuto che Jake riesce a farsi accogliere tra la popolazione aliena. Quando gli umani decidono di intervenire militarmente contro l’Albero Casa per abbatterlo con l’ausilio di elicotteri e missili terra-aria, Jake finisce col mettersi contro la RDA combattendo al fianco dei Na’vi per la salvezza di Pandora. Tutto sembra perduto per Jake e i suoi amici alieni, quando all’improvviso la situazione si capovolge inaspettatamente: lo spirito della Natura, chiamata Eywa, invoca il soccorso di tutti i suoi membri affinchè an- 15 nientino gli umani che hanno osato sfidare l’equilibrio ordinario del pianeta. Oltre i paesaggi mozzafiato la ricchezza e la varietà dei colori, il film vuole trasmetterci, a mio avviso, due insegnamenti principali. Il primo consiste nel rispetto per la diversità senza alcuna forma di discriminazione o pregiudizio. Infatti risulta facile traslare il caso dei Na’vi ai giorni nostri per renderci conto di quanto possa essere presente questo problema. Il secondo messaggio, ancor più rilevante durante tutto il corso del film, è l’intima correlazione e lo stretto rapporto tra tutti i componenti del pianeta. E’ come se vi fosse su Pandora una totale conformità ed una completa fedeltà tra Natura e Giustizia che la rende inattaccabile ed incorruttibile. È una mamma che sa bene cosa vuole: un futuro migliore per i suoi figli. FRASSO tra STORIA e TRADIZIONE DETTI (E STRADETTI) FRASSESI di Alex Gisondi Cari lettori, siamo giunti ormai, al terzo numero di questo giornalino dei giovani frassesi. Dato che questo è un periodo in cui non ci sono particolari festività tradizionali da ricordare, ho deciso di occuparmi di detti antichi di Frasso, che da sempre affascinano i giovani e i meno giovani della nostra terra. Tutto è nato una sera vicino al camino con mio nonno Antonio. Sapete come sono i nonni, non aspettano altro che trovarsi a quattr’occhi con i nipoti per raccontare le loro storie. Dalle esperienze vissute in guerra ci ritrovammo a parlare di antichi detti che una volta erano molto frequenti nelle conversazioni “frascetane”. Per ogni situazione c’era un detto preciso, che rispecchiava pienamente il concetto che si voleva esprimere. Di seguito ne riporterò alcuni: • Fa chiù ranni no fess’ che no terremoto: fa più danni uno stolto di quanti ne possa causare un terremoto, rivolto a persone che non brillavano certo in intelligenza; Invece quando si parlava di donne, spesso si davano consigli o avvertimenti ai più giovani: • donna del tuo paese è sempre più affidabile, come il grano per la terra lavorata. • Vota curnu’, che io votenno vaco: questo proverbio era detto al garzone, ignaro che la moglie lo tradiva con il suo padrone. Quest’ultimo sorridendo diceva tu fai girar i buoi che io vado in giro: con questa scusa andava dalla moglie del garzone impegnato nel lavoro. • Si t’arrivo te sparo, si te vutti rint o puzzo te perdono: letteralmente significa se ti prendo ti sparo ma se ti butti nel pozzo ti perdono. In poche parole il soggetto a cui era riferito il detto in un modo o nell’altro doveva farsi male; Spero di non avervi annoiato troppo, ma le nostre radici sono importanti per costruire un futuro migliore per Frasso e per tutti noi frassesi. Non dice c’amico tuoio quanto sai, che no juorno nemico l’hai: questo detto era usato quando si parlava di amici poco fedeli; • • Per quanto riguarda il lavoro, mio nonno mi disse altri proverbi: Tu me rai poco pane, e io porto i puorci pa via: ovvero, tu non mi paghi il giusto e io ti faccio un dispetto. Tale proverbio rispecchiava una situazione di “sfruttamento”: spesso i lavoratori non solo dovevano lavorare duro, ma venivano anche mal pagati. Da questo detto possiamo capire la fame e la sofferenza che c’era tanti anni fa a Frasso, mentre oggi si dà tutto per scontato, anche le opportunità di questa terra. Cambiando totalmente discorso, questi detti sono riferiti ai rapporti di amicizia: • Vuò sapè o fess chi è? Chi fisca pa saluta: il mio preferito in assoluto. Riferito sempre a persone che dimostrano poca furbizia, che spreca fiato fischiando piuttosto che risparmiarlo per affrontare la salita. Rano a maesa e a zita o paese: la re bene gli amici e per imparare cosa hanno da insegnarti. E’ un consiglio che viene dato soprattutto quando un ragazzo frequenta brutte amicizie; L’omm è e tre qualità: uommo, uommenicchi e chiricchichi: l’uomo si divide in tre specie: uomo, uomo di poco conto e uomo insignificante, uno che sa aprire solo la bocca per dare aria. • Mittete co chi è meglio e te e fanne e spese: quante volte i nonni ve lo avranno detto per sceglie- 16 Arrivederci al prossimo numero! ATTUALITÀ DRAMMATICO, SCIOCCANTE, SPAVENTOSO di Andrea Rotatore Americhe! Haiti è una situata nel Mar dei CaEcco il disegno del volto di Haiti. Un raibi. Il territorio haitiano copre la popolo distrutto, raso al suolo da parte occidentale dell'isola di Hispafore il più pericoloso disastro amniola e confina a est con la Repubbientale: il terremoto. blica Dominicana. Il 5 dicembre del Haiti fa parte dell’arcipelago della 1492, la caravella di Cristoforo CoBahamas, ad est di Cuba, un PIL che lombo Santa Maria approdò dove sfiora le ultime posizioni del rank oggi sorge Môle Saint-Nicolas. L'intera isola che fu da subito rivendicata a favore della Spagna in origine era abitata dagli indigeni taino e arauachi. È stata una delle prime nazioni delle Americhe a dichiarare la propria indipendenza. L'indipendenza dalla Francia è stata dichiarata il 1° gennaio Cartina dell’America centrale 1804. Venne riconosciuta mondiale e una popolazione che nella nel 1825 dalla Francia e nel 1863 sola capitale conta all’incirca dagli Stati Uniti. 1.700.000 abitanti. O almeno sino al Dall'inizio del 2004 Haiti è al centro 12 gennaio. di una rivolta popolare che ha cauIl sisma ha riportato vittime per un sato disordini e violenza. Il governo totale ancora incerto di oltre 500.000 è stato retto dal presidente della morti; la città si appresta a vivere Corte di cassazione, Boniface Aleun’altra emergenza (dopo l’uragano xandre, fino alle elezioni presidendel 2004). ziali del 7 febbraio 2006 da cui, tra Ad Haiti regna il caos: morti per straproteste ed accuse di broglio da da, famiglie distrutte e madri costretparte dei suoi avversari, è stato te ad abbandonare i figli pur di preeletto René Préval. servare loro un futuro certamente L'isola, colpita nell'estate 2004 dalmigliore. l'uragano Jeanne e nel gennaio 2010 Immagini queste violente, crude che da un disastroso terremoto, vive in si presentano a noi attraverso i teleuno stato di emergenza umanitaria. giornale, immagini che non vorremHaiti è il paese più povero delle 17 mo vedere, che non vorremmo lontanamente pensare, ma che sono frutto della realtà. Purtroppo un altro terremoto è passato, ha distrutto, ha provocato morti e feriti; ma le ferite più grandi sono quelle che non si possono vedere; ferite che gli haitiani si porteranno per tutta la vita. I bambini ricorderanno e i vecchi racconteranno scene di spavento, paura, orrore. Ad Haiti manca l’acqua, il cibo, l’assistenza medica; ma una cosa non deve mancare: la speranza. È semplice, dannatamente semplice parlare così dall’altra parte del mondo, ma ben più arduo è il compito delle persone che lo vivono. Ora tocca a noi. Tutti dobbiamo portare acqua, cibo, cure, speranza di trovare i propri cari, la speranza di un domani. Come aiutare? Partecipare con un contributo anche piccolo da parte di tutti è un grande aiuto per Haiti. Ora però, con la mente, non possiamo non andare al terremoto in Abruzzo, poco più di sei mesi fa, o al terremoto del 2009 alle isole Samoa, o, nello stesso anno, in Indonesia, o ancora, nel 2008 in Emilia Romagna; solo per citare alcuni vicini cronologicamente. La domanda sorge allora spontanea: la colpa di questo accanimento della Terra è nostra? BON APPETIT! Rubrica di cucina LE CHIACCHIERE…DI MASCHERE di Antonella Di Cerbo Carnevale vecchio e pazzo risale a quella delle frictilia: si tratta di Per la frittura usate l’olio di semi o s’è venduto il materasso… dolci fritti nel grasso di maiale, che l’olio di oliva, oppure dello strutto …E mangiando a crepapelle nell'antica Roma venivano preparati puro o mischiato in eguale misura la montagna di frittelle proprio in questo periodo e prodotti con dell’olio, a seconda dei vostri gli è cresciuto un gran pancione in gran quantità affinché durassero gusti. Quindi ponete le strisce nell’ che somiglia ad un pallone. per tutta la Quaresima. olio ben caldo, girandole su ambo i Beve, beve all'improvviso Prendendo spunto dalla ricetta tradi- lati, stando attenti a non bruciarle; gli diventa rosso il viso… zionale e con un pizzico di aiuto da appena diventeranno dorate, togliete- (G.D’Annunzio) parte di mamma e zia, vi propongo le dall’olio e ponetele a sgocciolare È la poesia più conosciuta del Car- questa versione: su carta assorbente. Quando saranno nevale. Riprende il tradizionale ban- INGREDIENTI fredde, cospargetele di zucchero a chetto che anticamente si teneva 500gr farina velo. prima del periodo di Quaresima. 75gr burro morbido LE CURIOSITA’ Ai giorni nostri invece si festeggia 50gr zucchero Esistono diverse varianti alla ricetta con lunghi periodi di manifestazioni 2 uova intere delle chiacchiere, come ad esempio e travestimenti, basti pensare al 1tuorlo d’uovo l’uso di liquori diversi dallo Strega Carnevale di Venezia e di Viareggio, Liquore, ovviamente STREGA (anche nell’impasto delle vostre chiacchiere, con i loro carri allegorici, famosi in se il vino bianco fa la ricetta oppure l'aggiunta della scorza di limo- tutto il mondo. più”frascetana”) ne grattugiata. Potete dare forme Ed ecco che avvicinandosi i festeg- PREPARAZIONE diverse: a rombi, a quadri, ma anche a giamenti più giocosi, non potevano Posizionare la farina a monte sulla striscia annodata, o utilizzate altri mancare a tavola le regine di questa spianatoia, aggiungere nel mezzo le stampi particolari. Sbizzarrite la vo- festa: le chiacchiere. uova, il burro e lo zucchero. Iniziate stra fantasia! Io mi sono divertita a Ogni regione italiana ha le sue ad impastare, aiutandovi con il liquo- fare delle mascherine, usando un “chiacchere”: in Lombardia si chia- re e un po’ d’acqua, fino ad ottenre semplice coltello a lama liscia. mano lattughe, in Toscana cenci e un impasto da stendere con il matte- Anche per la decorazione, ho usato donzelle, nel Lazio frappe e sfrappole rello. (Usate la sfogliatrice per alleg- qualcosa di diverso. Ho cosparso le in Emilia, in Trentino cròstoli, in Ve- gerire il lavoro!!!) chiacchiere con diversi tipi di ciocco- neto galani e gale, in Piemonte bu- Formate delle sfoglie lisce e compat- lato, fondente, latte o bianco, sciolti a gie, così come rosoni, lasagne, pam- te, larghe circa un palmo, e poi con bagnomaria con un po’ di panna liqui- puglie, ecc.. una rotellina a taglio smerlato ricava- da e poi con una spolverata di zuc- Le chiacchiere hanno un’antichissi- tene dei rettangoli, praticate anche chero a velo. Si può anche spennel- ma tradizione che probabilmente dei tagli centrali. larle con miele sciolto in acqua e co- 18 prirle con le codette colorate. Come servire le chiacchiere? Potreste provare qualche abbinamento particolare, come il sanguinaccio (secondo la tradizione), oppure con una crema fatta di mascarpone montato con lo zucchero. Adesso vi lascio con una foto fatta alla redazione, mentre assaggiano con gusto le mie mascherine… Quale sarà il loro giudizio? Buon appetito! Le Ultime Delibere del Comune Delibera di Giunta n.143 del 14.12.2009 Oggetto: art.122, comma 7-bis, del d. Lgs. 163/2006. Procedura negoziata per appalti di lavori pubblici sottosoglia. Atto di indirizzo. Delibera di Giunta n.149 del 30.12.2009 Oggetto: fornitura gratuita, totale o parziale, dei libri di testo agli alunni della scuola secondaria statale di 1° grado per l’anno scolastico 2009/2010 – atto di indirizzo. Delibera di Giunta n.144 del 21.12.2009 Oggetto: progressione verticale per la copertura del posto di “istruttore direttivo settore contabile – cat. D1”. Presa d’atto determina di approvazione degli atti del concorso. Provvedimenti. Delibera di Giunta n.150 del 30.12.2009 Oggetto: PIRAP – PSR 2007-2013 – misura 125 - lavori di sistemazione e ripristino strada rurale “fontana stella”. Approvazione progetto preliminare. Delibera di Giunta n.145 del 21.12.2009 Oggetto: PSR Campania 2007-2013 – Asse I – Misura 125 - Sottomisura 2 - Lavori di sistemazione e adeguamento funzionale strada Campanile. – Approvazione progetto preliminare. Delibera di Giunta n.146 del 21.12.2009 Oggetto: PSR Campania 2007-2013 – asse I – misura 125 - sottomisura 2 – tipologia d). Lavori di realizzazione e ristrutturazione acquedotto in area rurale della C.da Murto. – approvazione progetto preliminare. Delibera di Giunta n.147 del 21.12.2009 Oggetto: lavori di recupero della funzionalità dell’istituto comprensivo “S. Giovanni Bosco” mediante il potenziamento ed il miglioramento dell’accessibilità e della qualità dei servizi educativi. approvazione progetto preliminare. Delibera di Giunta n.148 del 21.12.2009 Oggetto: lavori di adeguamento immobile comunale – istituto comprensivo S. Giovanni Bosco – approvazione variante esecutiva di dettaglio. Delibera di Giunta n.151 del 30.12.2009 Oggetto: PIRAP – PSR 2007-2013 – misura 313 – Oleando tra borghi e sapori -. Approvazione programma di interventi - progetto preliminare. Delibera di Giunta n.152 del 30.12.2009 Oggetto: incarico a tempo determinato ai sensi dell’art.110 del d.lgs. 267/2000 per copertura posto di responsabile “settore ll.pp. – – patrimonio e servizi tecnici – urbanistica” . proroga. Delibera di Giunta n.153 del 30.12.2009 Oggetto: utilizzo dipendente della Comunità Montana del Taburno, geom. Calvano Gennaro. Periodo 01.01.2010-31-03.2010. Art.1, comma 557, legge 311/2004. Delibera di Giunta n.01 del 07.01.2010 Oggetto: anticipazione di tesoreria e cassa – d.lgs. N. 267/2000, art. 222. Delibera di Giunta n.02 del 07.01.2010 Oggetto: utilizzo entrate a specifica destinazione – art. 195, d.lgs. 267/2000. Delibera di Giunta n.03 del 07.01.2010 Oggetto: gestione provvisoria bilancio esercizio finanziario 2010. Approvazione p.e.g. . Delibera di Giunta n.04 del 07.01.2010 Oggetto: tentativo di conciliazione ex art. 410 19 c.p.c. – sig.ra Festa Emanuela – nomina rappresentante del comune. Delibera di Giunta n.05 del 07.01.2010 Oggetto: servizio di mensa anno scolastico 2009-2010. Atto di indirizzo per l’affidamento per il periodo dal 07.01.2010 al 31.05.2010 Delibera di Giunta n.06 del 07.01.2010 Oggetto: atto di citazione sig.ra Fusco Sabina davanti al Giudice di Pace di Solopaca – resistenza in giudizio. Individuazione legale. Delibera di Giunta n. 07 del 07.01.2010 Oggetto: concorso pubblico, per esami, per la copertura del posto a tempo indeterminato di “istruttore tecnico” – cat. C . Nomina commissione. Delibera di Giunta n.08 del 07.01.2010 Oggetto: l.r. 42/1979, art.2, lett.c). Lavori di completamento, adeguamento ed eliminazione barriere architettoniche campo di bocce e aree circostanti – località S. Alfonso. approvazione progetto definitivo-esecutivo. Delibera di Giunta n.09 del 07.01.2010 Oggetto: Lavori di adeguamento completamento ed ampliamento della rete di illuminazione pubblica comunale di Frasso Telesino (BN) – chiarimenti. Delibera di Giunta n.10 del 25.01.2010 Oggetto: autorizzazione al sindaco pro tempore ed al responsabile del settore tributi per resistere nel procedimento instaurato dinanzi alla commissione tributaria provinciale di Benevento avverso la cartella esattoriale n.017 2009 0081328938. Delibera di Giunta n.11 del 25.01.2010 Oggetto: l.r. 06.05.1985, n. 50 – lavori di adeguamento alle norme antisismiche, di igiene, sicurezza ed agibilità dell’istituto comprensivo “S. Giovanni Bosco” - richiesta finanziamento. Episodio 1 di Cristina Viscusi 20 SOLUZIONE DEL GIOCO SUL NUMERO PRECEDENTE Alcune frasi che ci avete scritto in tenda. Trova il tempo per giocare Trova il tempo per amare ed essere amato Trovare il tempo di dare è il segreto dell’eterna giovinezza è il privilegio dato da Dio, la giornata è troppo corta per essere egoisti. Buone Feste Giovanna Perna ‘07 Meglio stare zitti e dare l’impressione di essere stupidi che parlare e togliere ogni dubbio. Possa tu trovare ciò che cerchi nel fondo di un bicchiere. Voglio a votta chiena senza a modera!!! Banshee Non mi dire TI AMO ma guardami in faccia, prendimi per mano e io troverò i quello sguardo quell’amore che non mi hai dimostrato. Ho scritto il tuo nome su tutti i muri della città, ho anche attaccato un lucchetto al Ponte Misero su cui avevamo giurato amore per l’eternità. 21 ♦ Capo Redattore: Francesco Simone ♦ Redattori: Cristina Viscusi, Anna Chiara Di Cerbo, Marco Cervo, Luigi Matera, Giovanni Giaquinto, Michela Spagnuolo, Antonella Di Cerbo, Alex Gisondi, Mariamichela Gisondi, Andrea Rotatore, Pierluigi Gisondi ♦ Impaginazione e Fumetti: Cristina Viscusi ♦ Stampato presso il centro CAPSDA di Frasso Telesino Il nostro impegno è volontario e non è assolutamente retribuito; gli sponsor hanno la sola finalità di rendere Frassinforum un giornalino autofinanziato. Le copie gratuite del giornalino verranno distribuite presso il municipio, il centro CAPSDA e presso i locali commerciali che hanno contribuito a sponsorizzarci. Per ricevere le copie di Frassinforum in formato PDF potete iscrivervi alla mailing-list mandano un’e-mail all’indirizzo: [email protected] Per suggerimenti o collaborazioni contattateci direttamente o scrivete a: [email protected] Vogliamo infine ricordarvi che chiunque voglia porre delle domanda all’amministrazione può scriverci e noi provvederemo ad “inoltrale”. Inoltre vi invitiamo ad iscrivervi alla mailing-list per ricevere tutte le news riguardanti il Forum e questo giornalino. VISITATE IL SITO: forumfrasso.ilcannocchiale.it 22 CREATIVITA’ E’ questo lo spazio dedicato alla libera espressione, disegni, racconti, poesie e quant’altro Pierluigi Gisondi: Carnevale MISTERIOSA BLU Una nuvola azzurra di drappi, seta e riflessi di luce… un ricordo di un carnevale antico. nell'immensità della sua dimensione blu, un volto timido traspare per dare "un'anima" umana a quello che è lo spirito del Carnevale. Un volto che non ha bisogno di nessuna descrizione ma solo di immaginazione, un volto che lascia aperta la mente e che lascia a chi lo guarda la liberta di fantasticare sulla sua storia. IL RE SATURNINO Veniva da Saturno ma era nato sulla Luna. Un re barocco senza regno, che dall'alto delle sua Luna dispensa perle di gioia carnevalesca. Piccole perle volano dall'immensa galassia giù fino alla nostra Terra per fiorire in quello che poi sarà la festa. Un umile dono di un grande re ad una Terra che casa sua non è, un dono di un re che casa non ha. 23 LO SPIRITELLO DEL CARNEVALE È la connessione tra tutte le personalità carnevalesche. Un'entità impercettibile, eppure sempre presente! Silenzioso lui sparge la sua polvere di magia per dare inizio a quelle eresie di giochi, colori e gioie che è il Carnevale pagano di tempi troppo lontani per essere ricordati. PAESAGGIO CARNEVALE DI Un piccolo ed infinito paesaggio di festa, una sfilata di presenza astratte e di colori. Un riassunto di tutto un insieme di aspetti magici del Carnevale. 24