edizione n° 3 - La pagina web del

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edizione n° 3 - La pagina web del
Gennaio 2010, Numero 3
Periodico libero, laico, apartitico del Forum dei Giovani di Frasso
Haiti: da paradiso a inferno caraibico
Sommario
What’s up?!
(ch’è succieso?)
3
Notizie dal Mondo
(che se rice fre Frassi?)
5
Pump up the Volume!
(mitt’ a palla)
7
Book Corner
(leggi no’ poco)
9
Inform-us
(rrobba ‘e Internèt)
10
Stellarium
(warda ncielo!)
12
Cinema
14
16
Frasso tra Storia e Tradizioni
(o nonno riceva)
Attualità
Bon Appétit!
(a pizz’ e tavola)
17
18
Le Ultime Delibere del
Comune
19
“Legend”
20
Creatività
23
Sono bastati pochi attimi a sconvolgere per sempre Haiti, uno degli Stati più poveri del mondo.
Il 12 gennaio 2010 un forte terremoto rade al suolo interi quartieri della capitale Port au Price,
causando la morte di centinaia di migliaia di persone; le autorità locali parlano di circa 150000
vittime, decine di migliaia di feriti e mezzo milione di sfollati, ma secondo l’ONU non ci sarà
mai un bilancio preciso di quello che è stato considerato uno degli eventi naturali più disastrosi
ad oggi.
Alla tragicità dei numeri si aggiunge anche l’emergenza sanitaria e sociale, favorite soprattutto
dalla mancanza di acqua potabile, dalle famiglie disgregate e dai numerosi saccheggiatori, che
hanno tristemente approfittato della situazione; alcuni di questi ultimi sono stati linciati e uccisi
spontaneamente dalla popolazione, alimentando un clima di tensione che le autorità haitiane, in
parte collassate anch’esse dopo il sisma, non possono gestire. A ciò si aggiunge l’evasione dalle
carceri distrutte di numerosi prigionieri, che sono andati a rafforzare le bande armate locali, già
operanti prima del disastro.
Le quattro intense scosse – di cui la prima di magnitudo 7,3 scala Richter – hanno piegato, inoltre, le vie di comunicazione dell’isola, come strade, porti e aeroporti, complicando le operazioni internazionali di soccorso. Sono numerose, infatti, le organizzazioni che si stanno dando (e
si daranno) da fare: tra le tante, la Croce Rossa Italiana e i Medici Senza Frontiere, la cui esperienza decennale non si è mai trovata di fronte ad una tale situazione di emergenza, che rende
necessarie circa 130 operazioni chirurgiche al giorno.
Oggi è questo il triste quadro di Haiti, ben diverso dalle cartoline paradisiache pubblicizzate
dalle agenzie di viaggio; è esemplare a tal proposito la polemica scoppiata intorno alla vicenda
della Royal Caribbean Cruise, famosa compagnia inglese di crociere, che ha ritenuto opportuno
fare scalo sull’isola disastrata affinché i propri clienti potessero godere di spensierati aperitivi
sulla spiaggia nelle raffinate strutture alberghiere haitiane: è stato inevitabile il disgusto dei passeggeri, molti dei quali si sono rifiutati di scendere dalla nave per rispetto della popolazione
locale, ancora intenta a scavare con le mani tra le macerie in cerca di superstiti. Ed è proprio
quando la speranza di salvare altre vite si affievolisce che si comincia a parlare di come far rinascere Haiti dalle proprie ceneri: una rinascita non solo strutturale ma soprattutto psicologica,
che ci auguriamo gli haitiani possano conseguire al più presto coerentemente con il pensiero
vuduista, religione antichissima di origine africana e caratteristica dell’isola, che ha accompagnato la popolazione per tutte le sue complesse vicende storiche e coloniali. Il Vudù, infatti, venera
la natura perché considera ogni cosa o evento naturale come espressione di un’unica essenza
divina (dall’africano “vodu”, spirito misterioso): in questa situazione ciò sembrerà di sicuro un’amara beffa per molti haitiani ma forse, chissà, un’incontestabile volontà divina per altrettanti.
Francesco Simone
1
Questo numero è stato sponsorizzato da:
Per info sugli spazi per la sponsorizzazione:
[email protected]
338 99 39 768
2
WHAT’S UP?!
Novità dal Forum di Giovani
L’EPIFANIA TUTTE LE FESTE PORTA VIA...
di Cristina Viscusi
La Befana si è portata via le feste natalizie già da qualche settimana, ma di
certo non ha portato via i ricordi di
un Natale “indimenticabile”. Ci sono
stati sicuramente degli ostacoli nell'organizzazione delle Festività Frassesi,
superati brillantemente grazie all’aiuto
di tutti coloro
che non hanno
esitato a rimboccarsi le maniche lavorando
per la buona
riuscita
della
manifestazione.
Come già accaduto per le
festività
del
2008, i frassesi
hanno gradito
l’impegno dei
ragazzi per una
manifestazione
diversa dalle solite feste religiose, che
ha un’impronta giovanile ma che non
esclude le altre “fasce di età”. È quindi
doveroso ringraziare tutti coloro che,
con la loro partecipazione, hanno
dimostrato di apprezzare lo sforzo
compiuto per la buona riuscita dell’evento.
Le “Festività Frassesi 2009-2010” sono state realizzate grazie alla collaborazione con il Comune di Frasso Telesino che ha concesso un contributo di
4.700,00 € e grazie alle ditte “AM
COSTRUZIONI” e “FERRARO COSTRUZIONI” che hanno sponsorizza-
to l’evento.
Un ringraziamento va agli esercizi commerciali che hanno offerto dei premi
per la Tombolata e per le altre gare a
premi che si sono svolte in questo periodo di festa. Gli esercizi che hanno
contribuito sono (in ordine alfabetico):
Au Bon Cafè, Azienda Agricola De Nunzio
Giovanni, Bar Caffetteria, Bonvest, Corso
10, Cristal Hair, Erboristeria Elisir, Faby
Style, Farmacia Tedesco, Fiori Enzo Viscusi,
Gioielleria Attilio, Happy bar, Love House,
Macelleria delle carni paesane, Macelleria
Mauro Grasso, Macelleria Vincenzo Stabile, Market Center, MG di Malgieri Gilberto, Prezzi Pazzi da Pulcinella, Spesa mia,
Terravecchia s.r.l., Terre di Frasso.
Per aver aderito al
Barfly un sentito grazie
cafè, Corso 10, Happy Bar
Ringraziamo inoltre il DJ
3
Capodanno
va a: Au bon
e Love House.
Vincenzo D’A-
mico per l’ottimo lavoro svolto insieme a: Silvestro S, Roberto Gisondi, Alfredo Di Santo, Mario Perfetto, Mario Ferrara, Michele Castaldo, Enzo C, Umby
Mauriello e Albertain.
Hanno collaborato alla Festa ro’ vin’
e casa offrendo il loro vino
“casalingo” i signori: Giovanni De Nunzio, Giuseppe Calvano, Martino Masciotta, Cosimo Aceto, Egidio Masciotta, Vincenzo Cerulo, Isidoro Massaro, Antonio
Gisondi, Clemente Calvano, Raffaele Amore, Gennaro Izzo, Angelantonio Massaro, Raimondo Ricciuti, Antonio Massaro, Pasquale Di Cerbo, Francesco Vassallo, Nicola Amore, Antonio Viscusi.
Inoltre hanno collaborato le associazioni Oleando e la Pro Loco di
Frasso Telesino organizzando, rispettivamente, la serata Oleando e promozione dei prodotti tipici, Cineando e la
Caccia al Tesoro.
Le persone che ci hanno aiutato sono
veramente tante ed è possibile che
abbia dimenticato di nominare qualcuno, ciò non vuol dire che non goda
della nostra gratitudine, quindi non
abbiatene a male e perdonate la mia
eventuale mancanza.
Per ciò che concerne il futuro è indetta un’assemblea del Forum in seduta
pubblica per sabato 6 Febbraio
2010 alle ore 17:00 presso il CSV in
via Fosso 42, in cui interverrà anche
l’Assessore alle Politiche Sociali il dott.
Sergio De Fortuna.
FORUM DEI GIOVANI
di Frasso Telesino (BN)
Ai componenti
dell’Assemblea del Forum
OGGETTO: Convocazione dell’Assemblea in seduta pubblica del Forum dei Giovani di Frasso
Telesino
Si comunica ai membri del Forum dei Giovani di Frasso Telesino che è convocata l’Assemblea in
seduta pubblica del Forum il giorno 6 Febbraio 2010, alle ore 17:00, in prima convocazione, ed
alle ore 17:30, in seconda convocazione, presso lo Sportello Territoriale della Valle Telesina del
Centro Servizi per il Volontariato sito in via Fosso 42 per discutere il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1.
Resoconto delle attività natalizie;
2.
Pianificazione attività future
3.
Varie ed eventuali.
Considerata l’importanza degli argomenti all’ordine del giorno si richiede la presenza e puntualità.
Frasso Telesino, 31/01/2010
IL PRESIDENTE
Dott.ssa Cristina Viscusi
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NOTIZIE DAL
MONDO
LA MINA VAGANTE IRANIANA
di Luigi Matera
L’Iran è da tempo una mina vagante
nella geografia politica e nelle relazioni internazionali. Lo dimostrano i
numerosi attacchi ad Israele da
parte del presidente Mahmud Ahmadinejad, le durissime repressioni di questi mesi contro i dimostranti del Movimento Verde del
leader dell’opposizione Mussavi, il
cui simbolo è la giovane studentessa Neda, scomparsa per la libertà
del Paese che amava e che invece le
ha dato la morte. Ma questi sono
solo gli ultimi, tragici avvenimenti
della travagliata storia di un Paese
da sempre diviso tra il potere dello
Scià di Persia e l’integralismo islamico. Allora torniamo al momento in
cui tutto è cominciato.
Le prime notizie storiche riguardanti un popolo persiano furono
ritrovate tra le righe di un’iscrizione assira risalente all’ 844 a.C.,
quando i futuri padroni del Medio
Oriente erano divisi in clan e lottavano per il dominio dell’altopiano
iranico e della Mesopotamia con gli
Assiri e i Babilonesi.
La nascita di un vero e proprio
Regno di Persia si ebbe solo con l’
avvento di Ciro il Grande, che unificò sotto la sua guida tutti i clan
dell’altopiano. In seguito alla morte
di Ciro, salì al trono il figlio Alexandros, meglio conosciuto come Alessandro Magno, che ampliò i confini
del Regno fino alle rive dell’Indo.
Con la morte del grande re, cominciò l’opera di dissoluzione del Regno, in seguito suddiviso in vari Regni minori, tra i quali il Regno di
Persia, comprendente l’altopiano su
cui sorge Teheran. Il re prese il nome di Scià.
La reggenza degli Scià perdurò nei
secoli, fino all’ultimo dei suoi rappresentanti, lo Scià Raza Pahlavi. Egli,
nel tentativo di modernizzare l’Iran
e dotarlo dell’esercito più moderno
al mondo, investì enormi capitali
nell’industria, soprattutto quella
bellica, senza contare i 250 milioni di
dollari spesi per commemorare i
2500 anni della monarchia persiana.
L’accrescimento del potenziale militare era finanziato direttamente
dagli Stati Uniti, che vedevano nell’Iran un possibile controllore dell’integralismo islamico dopo il ritiro dal
Golfo Persico della Gran Bretagna.
Di fronte a questo sperpero di denaro la popolazione reagì con manifestazioni e sommosse, represse
duramente dall’esercito, coadiuvato
negli arresti e nelle torture dalla
polizia segreta, la Savak. Scossi dalla
violenta risposta del re, il popolo
scelse la via della rivoluzione: a guidarla erano i Feddayyin, di ispirazione
marxista che, nel tentativo di vincere la rivoluzione, si allearono con i
Mujaheddin, gli integralisti islamici,
pensando di poterli manovrare. Infatti l’obiettivo dei Mujaheddin era
5
quello di applicare in Iran la legge
islamica, la Sharia. Quest’ultima
prevedeva l’abolizione della prostituzione, la persecuzione degli omosessuali o di chiunque altro non si
fosse comportato secondo gli insegnamenti del Corano, il burka obbligatorio per le donne, la censura:
insomma, la Sharia è l’insieme di
tutte quelle leggi che abbiamo conosciuto in questi anni di lotta al
terrorismo islamico. Chiaramente
l’obiettivo dei Feddayyin era totalmente diverso dall’applicazione
della Sharia, ma pensarono di non
correre nessun pericolo dato la
tradizione laica millenaria del Regno
di Persia. Il re, però, corse ai ripari,
affidando l’incarico di primo ministro al democratico Shapur Bakthiar. Il nuovo primo ministro permise la libertà di stampa, ma la
mossa fu insufficiente. Infatti l’Ayatollah Khomeini, che guidava la rivoluzione dal suo esilio a Parigi,
annunciò il suo ritorno in Patria,
avvenuto il 31 gennaio 1979. Era la
nascita del regime degli Ayatollah. Lo
Scià si diede alla fuga e la guida del
Paese fu divisa tra un governo, guidato da un primo ministro e controllato da un Presidente della Repubblica, i cui ruoli erano però marginali, e il Consiglio dei Saggi, nelle
cui mani era l’effettivo esercizio del
potere. L’Iran si era trasformato in
una Repubblica Islamica. Si verificò
subito una crisi internazionale: il re
iraniano Pahlavi, malato da tempo
di cancro, si recò negli USA, per
essere curato. Questo avvenimento
fu visto dall’Ayatollah come l’apripista per un possibile accordo del re
con la CIA per organizzare un altro
colpo di Stato, con lo scopo di riportarlo sul trono. Khomeini ordinò l’ estradizione del re, gli Stati
Uniti rifiutarono e scoppiò una
rivolta a Teheran. Un gruppo di
studenti islamici sequestrò 50 dipendenti dell’ambasciata americana
nella capitale iraniana e il presidente statunitense Carter inviò un
gruppo di marines in Iran. La missione fallì e solo un anno dopo il
nuovo presidente Reagan trovò un
compromesso questa difficile situazione, accettando di finanziare gli
armamenti dell’esercito medioorientale. Arriviamo così all’elezione di Ahmadinejad, che ha trasformato il governo affiancato all’Ayatollah in dittatura. La situazione irania-
na fu aggravata in seguito anche dall’avvio della ricerca nucleare, condannata fermamente dalle Nazioni
Unite. La crisi ha toccato il fondo
con le elezioni del 2009: elezioni che
hanno riconfermato, tra moltissime
contestazioni di brogli, il dittatore,
contro il leader dell’opposizione
Mussavi. E sono stati proprio i seguaci di Mussavi a scatenare una
serie di manifestazioni a Teheran,
sedate nel sangue dalla polizia di
regime. A questo punto è indispensabile onorare la memoria della giovane Neda, di cui abbiamo già parlato. Ci sono manifestazioni ancora in
atto, anche se non ne siamo a conoscenza data la censura applicata dal
governo. Non sono da dimenticare
poi le continue accuse ad Israele, di
stampo antisemitico e quasi neonazista.
Concludendo: è importantissimo
rendersi conto della portata delle
vicende iraniane. Qualcuno potrebbe pensare che siano vicende che
Cartina dell’Asia
6
non ci toccano da vicino ma, oltre
al senso di fratellanza che ci dovrebbe legare a tutti i giovani iraniani che rischiano la vita per la libertà,
basterebbe pensare ad una semplice
cosa per cambiare idea. Fino ad
oggi le Nazioni Unite hanno solo
condannato verbalmente il comportamento di Ahmadinejad; proviamo
ad immaginare solo per un attimo a
quel che accadrebbe se si scegliesse
la via della forza: si scatenerebbe
una vera e propria guerra tra occidente, in prevalenza cattolico, e l’
oriente, di matrice islamica. Una
guerra in cui a ragioni di interessi
economici, come la conquista dei
pozzi petroliferi, si intreccerebbero
anche ragioni ideologiche, senza
contare il ruolo del terrorismo.
Insomma, una III Guerra Mondiale
che, inevitabilmente, per il gioco
delle alleanze, coinvolgerà tutti. La
storia è maestra. E questo dovrebbe bastare per far riflettere…
PUMP UP THE
VOLUME!
Rubrica musicale
VOLUME3: SAN VALENTINO VS SAN FAUSTINO
Di Michela Spagnuolo
Venghino siori, venghino! Come
ogni anno ritorna il mese di febbraio, e con esso il big match del
cuore per eccellenza: San Valentino
si sfida contro San Faustino, una
lotta all'ultima nota tra cuori
innamorati e cuori solitari. Infatti
per l'occasione vi propongo non
una, ma ben due liste, adatte per
chi l'amore l'ha già trovato e per
chi è ancora in cerca, o per chi
ha deciso di fregarsene e pensa
che sia ancora tempo di divertirsi e far baldoria. E voi da che
parte state?
•
BARRY WHITE – CAN'T
GET ENOUGH OF YOUR LOVE BABY: La voce e inconfondibile
voce di Barry White può essere il
ne di un sentimento particolare.
Questa canzone è l'espressione di
un sentimento talmente profondo
da sembrare universale.
•
HEN – I'M YOUR
MAN: chi l'ha detto
che il romanticismo è
morto? Maschietti, imparate qualcosa da quest'uomo: farebbe di
tutto per la sua donna,
anche salire sul ring
solo per incassare i
pugni della sua lei!
•
COMPILATION 1: LOVE IS IN
THE AIR
•
THE CURE – LOVESONG:
Una “canzone d'amore” di nome e
di fatto: il testo è semplice, ma ogni
parola esprime affetto e devozione
verso la persona amata. Dedicatela
al vostro amore con tanto di testo
allegato: sarà di sicuro effetto!
LEONARD CO-
modo migliore per dire alla persona
amata che non ne avrete mai abbastanza del suo amore. Che può risultare una minaccia, ma c'è a chi
piace...
•
FRANCO BATTIATO – LA
CURA: Non è una canzone d'amore come le altre. Non è l'espressio-
7
KISS – I WAS
MADE FOR LOVING YOU: Rock 'n'
glam! Anche i ragazzacci
del rock hanno un'anima dolce. E anche i Kiss credono
nell'aMMore con la A maiuscola. I
was made for lovin' you, baby / You
were made for lovin' me!
•
SINEAD O' CONNOR –
NOTHING COMPARES 2 U:
Niente può essere paragonato a te.
E che altro si può dire quando la
voce di Sinead canta questa frase
con voce struggente?
•
MIA MARTINI – ALMENO
TU NELL'UNIVERSO: Un'interprete fantastica per una delle canzoni italiane più belle di sempre. Una
canzone che riesce a sciogliere anche i cuori di ghiaccio. Con questa
canzone la lacrimuccia è sempre
dietro l'occhio...
•
THE BEATLES – ALL YOU
NEED IS LOVE: I baronetti di
Liverpool sapevano che la vera ragione della vita è l'amore! Love is all
you need...
•
DIRE STRAITS – ROMEO
& JULIET: Una delle storie d'amore più belle di tutti i tempi raccontata dalle chitarre di mostri del rock
targato anni 80. La trama la sapete
già, ma riascoltatela a lume di candela...
CCCP – CURAMI: Sempre della
serie:”Anche i ragazzacci hanno un
cuore” Lindo chiede amore come
fosse una cura per qualsiasi male
sociale e personale. E chiunque può
essere la terapia giusta per qualcun'altro.
•
•
PIL – THIS IS NOT A LO-
VE SONG: Se per la compilation
dei cuori innamorati abbiamo cominciato con una vera e propria
lovesong, qui cominciamo con la
negazione di ciò che abbiamo detto
finora. E ricordatevelo: questa
NON E' una canzone d'amore!
•
KINGS OF CONVENIENCE -
SERVI DELLA GLEBA: Per voi
che ci provate in tutti i momenti e
in tutti i modi con quella ragazza
che sembra che ci sta, poi si tira
indietro, poi ritorna e così via, un
consiglio: se non volete fare la fine
dei servi della gleba di Elio, cambiate
bersaglio.
I’D RATHER DANCE THAN
TALK WITH YOU: I primi approcci
non sono proprio “intellettuali”.
Ciò che conta è la scintilla, il fremito, il piacersi “a pelle”. Almeno al
primo appuntamento, preferisco
ballare con te piuttosto che parlarti...
•
•
CINDY LAUPER – GIRLS
JUST WANNA HAVE FUN: E'
lontano il tempo delle femminucce
che scrivevano il nome della persona amata all'infinito, spasimavano
per ogni minima attenzione e soffrivano se lui non gliele dava: le ragazze vogliono divertirsi!
•
THE SMITHS – PRETTY
GIRL MAKE GRAVES: Morrissey avverte: ci sono anche ragazze
non proprio dolci e delicate, pronte
a saltare addosso ai poveri maschietti indifesi. Le ragazze carine vi
scavano la fossa!
•
DONATELLA RETTORE –
LAMETTE: Una vendetta o un
atto di automutilazione? Una cosa è
certa, quando c'è la Rettore, lamette o non lamette, c'è sempre da
ballare e divertirsi!
•
COMPILATION 2: WHERE IS THE
LOVE?
ELIO E LE STORIE TESE –
EDOM: Che c'è da fare quando si
capisce che un rapporto non può
proprio andare avanti? Restituire
tutte le foto incorniciate, uscire
fuori e urlare LIBERTA'!!!
•
BECK – SEXX LAWS: Se-
condo voi può esserci sesso senza
amore? Beck dice che è possibile,
basta seguire le leggi del sesso. Basta fare attenzione alle controindicazioni...
BLONDIE – CALL ME: Un grande classico del sexy inizio 80, per
esortare le nuove conquiste (ma il
discorso vale anche per le coppie
rodate da anni) a prendere il telefono, comporre il numero e chiamare! Call me!
BEYONCE' –
A L L
T H E
SINGLE LADIES:
Una serata in giro
con le amiche a rimorchiare non significa andare alla ricerca di solo divertimento, ma magari
anche di qualcosina
in più della classica
botta e via. Piaciuta
la compagnia? Put a
ring on it!
Cristina Viscusi
8
GEORGE MICHAEL – FRE-
BOOK CORNER
Rubrica dedicata ai libri
NON AVEVO CAPITO NIENTE
di Anna Chiara Di Cerbo
E’ un normale avvocato, Vincenzo
alle spalle con annesse riappacifica-
di seconda classe, ma tutto questo
Malinconico. Ha una vita normale,
zioni momentanee, una normale
solo finché non arriva Mimmo o’
figli normali, un normale divorzio
cotta per la collega di tribunale,
Burzone, camorrista bisognoso di
Alessandra
un difensore. Vincenzo si ricorda di
Persiano,
il
aver dato la sua disponibilità come
sogno proibi-
avvocato d’ufficio, ma quando si
to
ogni
rende conto del pasticcio in cui si è
avvocato
messo, è ormai nei guai fino al collo.
napoletano.
Come affrontare una causa del ge-
Cerca
la
nere? Come rendersi conto che la
normalità nel
propria vita è tutt’altro che norma-
suo
studio
le? Diego De Silva ci racconta que-
spartano
sto stralcio di vita nel suo Non avevo
rigorosa-
capito niente, libro finalista del Pre-
mente arre-
mio Strega 2008, dal titolo tanto
dato Ikea, si
emblematico quanto veritiero. Nel
accontenta
suo linguaggio così verace e ricco di
delle
rare
espressioni così “napoletanamente”
di
colloquiali, De Silva ci mostra quan-
incidenti che
to può essere difficile ritrovarsi
gli
vengono
nella propria vita, ma anche quanto
affidate. Non
può essere stupefacente e ricco di
si
lamenta
colpi di scena il nostro futuro. D’al-
sua
tronde, se la pazzia è una forma di
situazione di
normalità, parafrasando Pirandello,
avvocato
siamo un po’ tutti Vincenzo Malin-
squattrinato
conico.
di
pratiche
della
9
INFORM-US
Curiosità dal mondo dell’informatica
IL WEB? QUESTIONE DI “ETICHETTA”
di Marco Ciervo
“A Carnevale ogni scherzo vale”:
“adotta un bambino morto di Haiti”?
dimentica il concetto di comunità, in
quanti di noi si prepareranno a dirlo
Oppure, quanti di noi sono stati og-
cui è sempre bene tenere a mente le
prima dei lanci di uova, di schiuma,
getto di scherno attraverso commen-
regole del vivere sociale e dell’etica e
di fialette maleodoranti e di qualsi-
ti anonimi e di cattivo gusto su social
pensare, quando possibile, che la di-
voglia burla tra amici, dando vita ad
network, guestbook o mail?
versità di idee e la libertà individuale
un’atmosfera che contribuisce a
Premetto che non voglio dare il via
non necessariamente debba essere
farci tornare un po’ bambini?
ad un processo e né incoraggiare ad
espressa andando a ledere la libertà,
Volendo usare un'altra espressione
la censura mediatica ma portare a
il diritto e la sensibilità di terzi, siano
inflazionata però, “lo scherzo è bel-
conoscenza un paio di cose ai neofiti,
essi frassesi, italiani o cittadini del
lo quando dura poco” e questo mi
sia a chi intende fare certi “scherzi di
mondo.
dà lo spunto per introdurre un ar-
dubbio gusto” che a chi li subisce.
Affrontare la tematica Internet e Dirit-
gomento che ha poco di divertente
to è estremamente complesso, in
quando lo scherzo va al di là della
Partiamo dalle basi: la rapida evolu-
quanto tutt’ ora mancano leggi che
semplice presa in giro tra amici e
zione tecnologica della rete ha per-
governano la rete e la diversificazione
conoscenti, ma presenta risvolti di
messo a tutti noi di essere in contat-
dei paesi che ne fanno parte non ren-
umorismo o di totale mancanza di
to con il mondo. Digitare una stringa
de facile una standardizzazione a livel-
rispetto di persone che si trovano
su un qualunque browser (Explorer,
lo giuridico.
dall’altra parte dello schermo, siano
Mozilla o Safari per intenderci) per-
Per ora vi basta sapere che le uniche
essi a pochi metri o a migliaia di
mette a chiunque di entrare a far
leggi applicabili sono quelle che met-
chilometri da casa.
parte di una comunità che va di gran
tono in relazione i server (ossia le
Per capirci, quanti di noi hanno vi-
lunga al di là delle mura della propria
macchine fisiche o virtuali che
sto nascere gruppi su Facebook che
casa, una comunità in cui è possibile
“ospitano” siti web e servizi associati)
illo
ricercare informazioni, scambiare dati
con i paesi in cui sono localizzati: tali
“10,100,1000 Nassirya”, o al tor-
e pareri e così via.
leggi non contemplano però alcun
mentone macabro del momento
Tuttavia chi utilizza questi servizi
tipo di censura sulle idee su server
tempore
inneggiavano
a
10
locali e stranieri, ad eccezione di
studita sia nei provider web (ossia i
Morale della favola: dimentichiamo
paesi con regimi dittatoriali come la
server che ci forniscono il servizio di
l’anonimato, se non da un punto di
Cina, che limitano lo scambio di
connesione: Alice, Fastweb & soci) sia
vista fittizio!
informazioni “filtrandole” alla base.
nella memoria dell’ hard disk, ossia l’
Tale diversificazione non impedisce
indirizzo IP. Tale informazione vie-
Qualcuno si è mai fermato a leggere
comunque che si possa seguire una
ne ad essere una minima ma impor-
all’atto di iscrizione di un qualsiasi
linea comune, un’etichetta che re-
tante parte di tutta una struttura
forum o di un programma per lo
gola in maniera informale lo scam-
gerarchica detta TCP/IP su cui si
scambio di file le cosiddette normative
bio di informazioni e pareri sulla
basano i protocolli informativi che
sulle condizioni di utilizzo?
rete ossia la cosiddetta netiquette.
consentono di connetterci ad un sito
Il loro scopo è quello di rendere con-
web (HTTP), di trasferire file (FTP) o
sapevole l’utente di come saranno
La netiquette non è solo una sorta di
di gestire l’invio e la ricezione di po-
gestiti i suoi dati ma soprattutto per
galateo informatico, ma fornisce an-
sta elettronica (SMTP) e serve pro-
informarlo su come bisogna compor-
ch e
prio ad identificare la macchina fisica
tarsi e di quali responsabilità nell’uti-
“grammatica” dei formati con cui
da cui ci si connette.
lizzo del servizio (quasi tutte) deve
scambiare informazioni, pertanto
Qualsiasi programmatore più o meno
farsi carico; per indenderci, in alcuni
esorterei chiunque a dare uno
esperto può risalire ad un indirizzo
casi è come parlare con una donna
sguardo più dettagliato all'indirizzo
IP, basta una semplice funzione in un
che ti avvisa:”io te l’ho detto… poi
http://www.arcetri.astro.it/CC/
linguaggio di programmazione puro
fai quello che vuoi!”
rfc1855_it.html, oppure a dare una
(Java,C,C++) oppure nei corrispettivi
lettura più leggera e meno formale
linguaggi delle pagine web dinamiche
In conclusione la natura della rete è
all'indirizzo http://www.bio.unipd.it/
(PHP, JSP, ASP).
quella di una qualsiasi piazza virtuale
local/internet_docs/netiq.html.
Se invece si vuole sapere a quale
dove ognuno può e deve sentirsi libe-
Un altro concetto errato tra i neo-
macchina è legato un determinato
ro di potersi esprimere senza censu-
naviganti è la possibilità di godere
indirizzo IP risulta essere senza dub-
re, ma qualora l’espressione del suo
del totale anonimato e potersi fare
bio più complicato in quanto, per la
pensiero vada a danno di qualsiasi
scudo per scopi più o meno nobili;
tutela della privacy, viene conservato
altro soggetto, deve anche essere
spiacente deludervi, ma questo non
nei provider web e può essere messo
pronto ad assumersi la responsabilità
è possibile! A meno di adottare
a disposizione solo a organi di natura
delle proprie azioni, insomma anche
“trucchi” e strumenti più o meno
giuridica, quali la polizia postale, o a
qui vale la regola di “accendere il
elaborati, ciascuno di noi identifica-
chiunque riesca ad accedere in ma-
cervello prima della bocca” - pardon
bile attraverso un’informazione co-
niera illegale ai loro database.
- “delle dita”!
dei
su ggerimen t i
su lla
11
STELLARIUM
Rubrica sul mondo galattico
CON LA TESTA TRA LE STELLE
di Mariamichela Gisondi
Spesso ci troviamo con il naso in su
ad ammirare il cielo stellato. Magari
ci domandiamo quanti siano e come
si chiamino tutti quei puntini luminosi che ci fanno sempre sognare,
volare con la fantasia. Spesso attribuiamo ad essi storie meravigliose e
significati speciali, che ci portano a
immaginare quanto sia grande, infinito, sconosciuto il nostro universo.
Lo spettacolo che nelle notti serene
allieta i nostri occhi è stato oggetto
di studio dei nostri antenati astronomi che a quelle migliaia di
Costellazioni del cielo invernale
“lucine“ hanno attribuito diverse
un suo significato, un suo fascino.
simboliche allegorie: dalla personifi-
curiosità vorrei iniziare con voi que-
Anche il poeta Giuseppe Parini fu
cazione degli dei agli animali sacri,
sto viaggio che ci porterà a parlare,
affascinato da questa costellazione; ne
dai racconti popolari ai sogni, anche
capire e perché no, anche sognare
scrive, infatti, nell’opera “La Cadu-
se spesso non c’era nessuna somi-
con la testa tra le nuvole, o meglio,
ta” (1785): “Quando Orione dal cielo
glianza tra questi e le figure delle
tra le stelle!
declinando imperversa; e pioggia e nevi
quali portavano il nome. Tutte que-
Visto il periodo in cui ci troviamo,
e gelo sopra la Terra ottenebrata versa
ste “lucine” sono gruppi specifici di
vorrei parlarvi proprio delle costella-
[…]”. Volendo identificare la stagione
stelle che assumono una determina-
zioni invernali.
invernale indicando la posizione delle
ta posizione nel cielo durante l’arco
La costellazione invernale per eccel-
costellazioni.
dell’anno, e prendono il nome di
lenza è ORIONE, conosciuta ai più
Nelle sere limpide dei mesi invernali,
costellazioni.
come oggetto di simpatici spot pub-
Orione è la costellazione che viene
Sperando di aver stimolato la vostra
blicitari. Esso però ha una sua storia,
individuata con più semplicità. Si trat-
12
ta di un gruppo di stelle che viste a
creatura della Terra. Per questa sua
mortalandolo tra le costellazioni,
occhio nudo ci disegnano banalmen-
presunzione gli dei lo punirono e lo
assumendo posizione d’attacco con il
te un contorno poligonale con tre
fecero pungere a morte da uno scor-
suo arco verso il Toro.
stelle di traverso poste centralmen-
pione; Artemide (Dea della caccia),
Questa costellazione, oltre ad avere
te, dando anche l’idea di una moka.
mossa dalla compassione perché in-
fantastiche leggende legate a sé, è
Bisogna sapere che a questa parti-
namorata di lui, lo portò per sempre
molto ricca di astri, oggetti e fenome-
colare figura sono legate numerose
tra le stelle. Infatti, le due costellazio-
ni astronomici. In essa sono contenu-
leggende mitologiche. Scrittori e
ni di Orione e dello Scorpione si tro-
te tre delle ventiquattro stelle più
poeti classici, in questi tratti essen-
vano in due punti opposti del cielo e
luminose del cielo: Betelgeuse, Rigel e
ziali, hanno intravisto la testa, le
non possono mai essere viste con-
Bellatrix che insieme alla stella Saiph
spalle, la cintura, lo spadino e i piedi
temporaneamente.
costituiscono la sagoma di Orione. I
del mitico cacciatore che era pron-
Nella versione dei Romani, Orione
tre corpi celesti allineati al centro
to a colpire la costellazione del To-
era abilissimo cacciatore dei suoi
della sagoma costituiscono la cintura
ro. Ai suoi piedi, vi sono le costella-
tempi e spesso si trovava a cacciare
di Orione e sono: Alnitak, Alniam e
zioni rappresentanti i due cani da
con Diana (Dea della caccia). Quando
Mintaka. Queste sono note con di-
caccia: Il Cane Maggiore e il Cane
Apollo, fratello di Diana, si accorse
versi appellativi: i Re magi, i tre Re o
Minore.
che la sorella stava trascurando i suoi
il Rastrello. All’interno della costella-
Particolare interesse suscitano due
compiti per colpa di Orione, architet-
zione sono presenti due magnifiche
interpretazioni, che la mitologia ha
tò un piano per ucciderlo. Mentre il
nebulose (nuvole interstellari di pol-
attribuito alla figura di Orione caccia-
cacciatore stava nuotando in mare
vere e gas rarefatto): Nebulosa di O-
tore; una appartiene agli antichi Gre-
lontano dalla riva, Apollo lo illuminò
rione M42, tra le più belle e spettaco-
ci e l’altra ai Romani.
con un brillante raggio di luce e sfidò
lari dell’emisfero boreale, e la Nebulo-
Secondo la credenza greca, alla co-
Diana a colpire, con le sue frecce,
sa Testa di Cavallo.
stellazione di Orione era associata
quel distante punto luminoso. La De-
A Orione sono poi attribuite nume-
la leggenda di un famoso cacciatore
a, che non era a conoscenza dell’in-
rose
noto per le sue abilità, che si vanta-
ganno, accettò la sfida e colpì Orione,
“orologio stellare” a seconda dell’al-
va di poter sottomettere qualunque
uccidendolo. Quando più tardi ne
tezza delle tre stelle della cintura
funzioni,
come
quella
di
il
oppure quella di scandire il tempo
corpo esa-
delle veglie serali. Un grande riscon-
nime,
lo
tro però l’aveva nel campo dell’agri-
caricò
sul
coltura perché alcune delle sue stelle
carro
erano considerate segno per la sta-
ritrovò
suo
celeste e lo
gione della falciatura.
portò
in
Sono arrivata al momento dei saluti.
im-
Spero di ritrovarvi al prossimo nume-
cielo
ro, dove continueremo a parlare degli infiniti segreti e meraviglie del nostro universo, sempre con “la testa
tra le stelle!”
Figura mitologica di Orione
13
CINEMA
Le ultime novità in fatto di “pellicole”
AVATAR
di Giovanni Giaquinto
Senza dubbio il film Avatar rappresenta l’evento cinematografico dell’anno.
Se ne è cominciato a parlare già
durante la fine del 2009, quando, a
differenza dell’Italia, il film era già
stato lanciato in altri paesi europei.
Il motivo di questo ritardo è dipeso
dalla volontà di non farlo coincidere
con i consueti ”film di Natale” e
quindi di non arrecare un danno
economico ai nostri beneamati film.
Fatto sta che con l’inizio del nuovo
anno, l’attesa e la fibrillazione per
questo avvenimento cinematografico mondiale sono aumentate di
giorno in giorno. Le televisioni, le
radio, i giornali ci hanno bombardato affinchè andassimo a vederlo,
giudicandolo qualcosa di straordinario ed imperdibile.
Le premesse d’altrocanto erano più
che positive. Infatti il regista del
film, il canadese James Cameron,
ha un curriculum di tutto rispetto;
ha già diretto film del calibro di Terminetor (1984), Aliens (1986), Terminetor 2 (1991) e soprattutto Titanic
(1997), con il quale ha vinto ben 11
Oscar (al pari solo di Ben-Hur
(1959) e Il Signore degli Anelli - Il Ritorno del Re (2003)). Inoltre, gli ultimi due film Terminetor 2 e Titanic
ricoprono ancora oggi rispettivamente il primo ed il secondo posto
propositi, dovette abbandonare il
progetto per dedicarsi al più atteso e
incombente Titanic. Successivamente
il regista spiegò questo ritardo, affermando di voler aspettare i progressi
della grafica computerizzata che gli
avrebbero permesso di produrre il
film interamente in 3D.
Finalmente nel 2005 iniziarono i lavori di produzione che durarono fino al
2006, mentre le riprese ebbero luogo
nel 2007 per terminare nel 2009. In
una conferenza stampa dell’aprile
2009 James Cameron annunciò a
tutto il mondo il lancio del film per la
fine di quello stesso anno.
nella classifica dei film di maggiore
incasso nella storia del cinema.
Tutto ciò spiega, almeno in parte, gli
oltre 150 milioni di dollari spesi in
promozione e marketing per questo
lavoro. Il progetto del film è stato
intrapreso dal regista canadese già nei
primi anni 90 ma, nonostante i buoni
14
Il film è ambientato nell’anno 2154 su
un satellite di un gigantesco pianeta di
nome Pandora; il nome deriva dall’omonima donna della mitologia greca
che sposò il fratello di Prometeo
(colui che donò il fuoco agli esseri
umani senza il permesso di Zeus),
Epimeteo.
Questo satellite è molto simile alla
Terra sia per dimensione che per
forma e fa parte del sistema stellare
di Alpha Centauri. Il pianeta viene
conquistato dagli uomini e precisamente dalla compagnia R.D.A., la
quale vuole impadronirsi delle sostanze minerarie di cui è ricchissimo ed,
in particolare, dell’Unobtitanium, un
superconduttore il cui valore di mer-
cato è di circa 20 milioni di dollari al
chilo e che dovrebbe risolvere l’annoso problema energetico sulla
Terra. Questo corpo celeste si trova in uno stato primitivo ed arretrato rispetto al nostro, in quanto è
quasi completamente ricoperto di
foreste i cui alberi ad alto fusto possono raggiungere anche alcune centinaia di metri ed è abitato da animali selvaggi di tutti i tipi. Ad avere
il dominio di queste terre incontaminate sono degli umanoidi appartenenti all’etnia dei Na’vi, alieni alti
circa tre metri ricoperti da una
pelle di colore blu striata come
quella dei felini.
La compagnia R.D.A. Non comprende solo uomini interessati al
solo Unobtitanium, ma anche un
gruppo di scienziati capitanati dalla
dottoressa Grace Augustine, i quali
sono sul pianeta per studiare le
forme di vita presenti, in particolar
modo proprio la popolazione indigena dei Na’vi. Il loro scopo consiste nel riuscire a manipolare geneticamente esemplari di questi umanoidi e creare un ibrido con corpo
di Na’vi e mente umana. Un gruppo
selezionato di persone, collegato ad
una apparecchiatura sofisticata, può
controllare un corpo di Na’vi attraverso un’interfaccia mentale, creando quel che viene definito un Avatar.
Il protagonista del film è Jake Sully,
un ex marine degli Stati Uniti divenuto invalido a seguito di un incidente e fratello gemello di uno
scienziato, morto tempo prima,
collega della dottoressa Augustine.
Nonostante le sue palesi incapacità
iniziali, viene scelto per una delicata
missione in quanto è l’unico a poter
utilizzare l’Avatar preparato con il
codice genetico del fratello. Dovrà
riuscire ad infiltrarsi tra i Na’vi, comprenderne la lingua, gli usi e i costumi, ma soprattutto convincerli ad
abbandonare il luogo dove vivono:
l’Albero Casa. Ciò perché la maggiore riserva di Unobtitanium si trova
sotto il suolo su cui sorge questo
gigantesco albero alto più di 300 metri.
Jake, tuttavia, con il passare del tempo, diventa sempre più partecipe
della vita di questa tribù e prende
sempre più a cuore le cause di questo popolo fortemente legato alla
propria tradizione e alla Natura. L’Avatar Jake Sully finisce poi con innamorarsi di Neytiri, figlia del capo tribù, ed è proprio grazie il suo prezioso aiuto che Jake riesce a farsi accogliere tra la popolazione aliena.
Quando gli umani decidono di intervenire militarmente contro l’Albero
Casa per abbatterlo con l’ausilio di
elicotteri e missili terra-aria, Jake
finisce col mettersi contro la RDA
combattendo
al fianco dei
Na’vi per la
salvezza
di
Pandora.
Tutto sembra
perduto per
Jake e i suoi
amici alieni,
quando all’improvviso
la
situazione si
capovolge
inaspettatamente:
lo
spirito della
Natura, chiamata
Eywa,
invoca il soccorso di tutti
i suoi membri
affinchè an-
15
nientino gli umani che hanno osato
sfidare l’equilibrio ordinario del pianeta.
Oltre i paesaggi mozzafiato la ricchezza e la varietà dei colori, il film
vuole trasmetterci, a mio avviso, due
insegnamenti principali. Il primo consiste nel rispetto per la diversità senza alcuna forma di discriminazione o
pregiudizio. Infatti risulta facile traslare il caso dei Na’vi ai giorni nostri per
renderci conto di quanto possa essere presente questo problema. Il secondo messaggio, ancor più rilevante
durante tutto il corso del film, è l’intima correlazione e lo stretto rapporto tra tutti i componenti del pianeta.
E’ come se vi fosse su Pandora una
totale conformità ed una completa
fedeltà tra Natura e Giustizia che la
rende inattaccabile ed incorruttibile.
È una mamma che sa bene cosa vuole: un futuro migliore per i suoi figli.
FRASSO tra STORIA
e TRADIZIONE
DETTI (E STRADETTI) FRASSESI
di Alex Gisondi
Cari lettori, siamo giunti ormai, al
terzo numero di questo giornalino
dei giovani frassesi.
Dato che questo è un periodo in
cui non ci sono particolari festività
tradizionali da ricordare, ho deciso
di occuparmi di detti antichi di Frasso, che da sempre affascinano i giovani e i meno giovani della nostra
terra. Tutto è nato una sera vicino
al camino con mio nonno Antonio.
Sapete come sono i nonni, non aspettano altro che trovarsi a quattr’occhi con i nipoti per raccontare
le loro storie. Dalle esperienze vissute in guerra ci ritrovammo a parlare di antichi detti che una volta
erano molto frequenti nelle conversazioni “frascetane”. Per ogni situazione c’era un detto preciso, che
rispecchiava pienamente il concetto
che si voleva esprimere. Di seguito
ne riporterò alcuni:
• Fa chiù ranni no fess’ che no terremoto: fa più danni uno stolto di
quanti ne possa causare un terremoto, rivolto a persone che
non brillavano certo in intelligenza;
Invece quando si parlava di donne,
spesso si davano consigli o avvertimenti ai più giovani:
•
donna del tuo paese è sempre
più affidabile, come il grano per
la terra lavorata.
•
Vota curnu’, che io votenno vaco:
questo proverbio era detto al
garzone, ignaro che la moglie lo
tradiva con il suo padrone. Quest’ultimo sorridendo diceva tu fai
girar i buoi che io vado in giro: con
questa scusa andava dalla moglie
del garzone impegnato nel lavoro.
•
Si t’arrivo te sparo, si te vutti rint o
puzzo te perdono: letteralmente
significa se ti prendo ti sparo ma
se ti butti nel pozzo ti perdono. In
poche parole il soggetto a cui
era riferito il detto in un modo
o nell’altro doveva farsi male;
Spero di non avervi annoiato
troppo, ma le nostre radici sono
importanti per costruire un futuro migliore per Frasso e per tutti
noi frassesi.
Non dice c’amico tuoio quanto sai,
che no juorno nemico l’hai: questo
detto era usato quando si parlava di amici poco fedeli;
•
•
Per quanto riguarda il lavoro, mio
nonno mi disse altri proverbi:
Tu me rai poco pane, e io porto
i puorci pa via: ovvero, tu non
mi paghi il giusto e io ti faccio
un dispetto. Tale proverbio
rispecchiava una situazione di
“sfruttamento”: spesso i lavoratori non solo dovevano
lavorare duro, ma venivano
anche mal pagati. Da questo
detto possiamo capire la fame
e la sofferenza che c’era tanti
anni fa a Frasso, mentre oggi
si dà tutto per scontato, anche le opportunità di questa
terra.
Cambiando totalmente discorso,
questi detti sono riferiti ai rapporti di
amicizia:
• Vuò sapè o fess chi è? Chi fisca pa
saluta: il mio preferito in assoluto. Riferito sempre a persone
che dimostrano poca furbizia,
che spreca fiato fischiando piuttosto che risparmiarlo per affrontare la salita.
Rano a maesa e a zita o paese: la
re bene gli amici e per imparare
cosa hanno da insegnarti. E’ un
consiglio che viene dato soprattutto quando un ragazzo frequenta brutte amicizie;
L’omm è e tre qualità: uommo, uommenicchi e chiricchichi: l’uomo si divide in
tre specie: uomo, uomo di poco conto e uomo insignificante, uno che sa
aprire solo la bocca per dare aria.
•
Mittete co chi è meglio e te e fanne e spese: quante volte i nonni
ve lo avranno detto per sceglie-
16
Arrivederci al prossimo numero!
ATTUALITÀ
DRAMMATICO, SCIOCCANTE, SPAVENTOSO
di Andrea Rotatore
Americhe!
Haiti è una situata nel Mar dei CaEcco il disegno del volto di Haiti. Un
raibi. Il territorio haitiano copre la
popolo distrutto, raso al suolo da
parte occidentale dell'isola di Hispafore il più pericoloso disastro amniola e confina a est con la Repubbientale: il terremoto.
blica Dominicana. Il 5 dicembre del
Haiti fa parte dell’arcipelago della
1492, la caravella di Cristoforo CoBahamas, ad est di Cuba, un PIL che
lombo Santa Maria approdò dove
sfiora le ultime posizioni del rank
oggi sorge Môle Saint-Nicolas. L'intera isola che fu da subito
rivendicata a favore della
Spagna in origine era
abitata dagli indigeni taino
e arauachi.
È stata una delle prime
nazioni delle Americhe a
dichiarare la propria indipendenza. L'indipendenza
dalla Francia è stata dichiarata il 1° gennaio
Cartina dell’America centrale
1804. Venne riconosciuta
mondiale e una popolazione che nella
nel 1825 dalla Francia e nel 1863
sola
capitale
conta
all’incirca
dagli Stati Uniti.
1.700.000 abitanti. O almeno sino al
Dall'inizio del 2004 Haiti è al centro
12 gennaio.
di una rivolta popolare che ha cauIl sisma ha riportato vittime per un
sato disordini e violenza. Il governo
totale ancora incerto di oltre 500.000
è stato retto dal presidente della
morti; la città si appresta a vivere
Corte di cassazione, Boniface Aleun’altra emergenza (dopo l’uragano
xandre, fino alle elezioni presidendel 2004).
ziali del 7 febbraio 2006 da cui, tra
Ad Haiti regna il caos: morti per straproteste ed accuse di broglio da
da, famiglie distrutte e madri costretparte dei suoi avversari, è stato
te ad abbandonare i figli pur di preeletto René Préval.
servare loro un futuro certamente
L'isola, colpita nell'estate 2004 dalmigliore.
l'uragano Jeanne e nel gennaio 2010
Immagini queste violente, crude che
da un disastroso terremoto, vive in
si presentano a noi attraverso i teleuno stato di emergenza umanitaria.
giornale, immagini che non vorremHaiti è il paese più povero delle
17
mo vedere, che non vorremmo lontanamente pensare, ma che sono
frutto della realtà. Purtroppo un altro
terremoto è passato, ha distrutto, ha
provocato morti e feriti; ma le ferite
più grandi sono quelle che non si
possono vedere; ferite che gli haitiani
si porteranno per tutta la vita. I bambini ricorderanno e i vecchi
racconteranno scene di spavento, paura, orrore.
Ad Haiti manca l’acqua, il
cibo, l’assistenza medica; ma
una cosa non deve mancare:
la speranza. È semplice, dannatamente semplice parlare
così dall’altra parte del mondo, ma ben più arduo è il
compito delle persone che
lo vivono.
Ora tocca a noi. Tutti dobbiamo portare acqua, cibo, cure, speranza di
trovare i propri cari, la speranza di
un domani. Come aiutare?
Partecipare con un contributo anche
piccolo da parte di tutti è un grande
aiuto per Haiti.
Ora però, con la mente, non possiamo non andare al terremoto in Abruzzo, poco più di sei mesi fa, o al
terremoto del 2009 alle isole Samoa,
o, nello stesso anno, in Indonesia, o
ancora, nel 2008 in Emilia Romagna;
solo per citare alcuni vicini cronologicamente. La domanda sorge allora
spontanea: la colpa di questo accanimento della Terra è nostra?
BON APPETIT!
Rubrica di cucina
LE CHIACCHIERE…DI MASCHERE
di Antonella Di Cerbo
Carnevale vecchio e pazzo
risale a quella delle frictilia: si tratta di
Per la frittura usate l’olio di semi o
s’è venduto il materasso…
dolci fritti nel grasso di maiale, che
l’olio di oliva, oppure dello strutto
…E mangiando a crepapelle
nell'antica Roma venivano preparati
puro o mischiato in eguale misura
la montagna di frittelle
proprio in questo periodo e prodotti
con dell’olio, a seconda dei vostri
gli è cresciuto un gran pancione
in gran quantità affinché durassero
gusti. Quindi ponete le strisce nell’
che somiglia ad un pallone.
per tutta la Quaresima.
olio ben caldo, girandole su ambo i
Beve, beve all'improvviso
Prendendo spunto dalla ricetta tradi-
lati, stando attenti a non bruciarle;
gli diventa rosso il viso…
zionale e con un pizzico di aiuto da
appena diventeranno dorate, togliete-
(G.D’Annunzio)
parte di mamma e zia, vi propongo
le dall’olio e ponetele a sgocciolare
È la poesia più conosciuta del Car-
questa versione:
su carta assorbente. Quando saranno
nevale. Riprende il tradizionale ban-
INGREDIENTI
fredde, cospargetele di zucchero a
chetto che anticamente si teneva
500gr farina
velo.
prima del periodo di Quaresima.
75gr burro morbido
LE CURIOSITA’
Ai giorni nostri invece si festeggia
50gr zucchero
Esistono diverse varianti alla ricetta
con lunghi periodi di manifestazioni
2 uova intere
delle chiacchiere, come ad esempio
e travestimenti, basti pensare al
1tuorlo d’uovo
l’uso di liquori diversi dallo Strega
Carnevale di Venezia e di Viareggio,
Liquore, ovviamente STREGA (anche
nell’impasto delle vostre chiacchiere,
con i loro carri allegorici, famosi in
se il vino bianco fa la ricetta
oppure l'aggiunta della scorza di limo-
tutto il mondo.
più”frascetana”)
ne grattugiata. Potete dare forme
Ed ecco che avvicinandosi i festeg-
PREPARAZIONE
diverse: a rombi, a quadri, ma anche a
giamenti più giocosi, non potevano
Posizionare la farina a monte sulla
striscia annodata, o utilizzate altri
mancare a tavola le regine di questa
spianatoia, aggiungere nel mezzo le
stampi particolari. Sbizzarrite la vo-
festa: le chiacchiere.
uova, il burro e lo zucchero. Iniziate
stra fantasia! Io mi sono divertita a
Ogni regione italiana ha le sue
ad impastare, aiutandovi con il liquo-
fare delle mascherine, usando un
“chiacchere”: in Lombardia si chia-
re e un po’ d’acqua, fino ad ottenre
semplice coltello a lama liscia.
mano lattughe, in Toscana cenci e
un impasto da stendere con il matte-
Anche per la decorazione, ho usato
donzelle, nel Lazio frappe e sfrappole
rello. (Usate la sfogliatrice per alleg-
qualcosa di diverso. Ho cosparso le
in Emilia, in Trentino cròstoli, in Ve-
gerire il lavoro!!!)
chiacchiere con diversi tipi di ciocco-
neto galani e gale, in Piemonte bu-
Formate delle sfoglie lisce e compat-
lato, fondente, latte o bianco, sciolti a
gie, così come rosoni, lasagne, pam-
te, larghe circa un palmo, e poi con
bagnomaria con un po’ di panna liqui-
puglie, ecc..
una rotellina a taglio smerlato ricava-
da e poi con una spolverata di zuc-
Le chiacchiere hanno un’antichissi-
tene dei rettangoli, praticate anche
chero a velo. Si può anche spennel-
ma tradizione che probabilmente
dei tagli centrali.
larle con miele sciolto in acqua e co-
18
prirle con le codette colorate.
Come servire le chiacchiere?
Potreste provare qualche abbinamento particolare, come il sanguinaccio (secondo la tradizione), oppure con una crema fatta di mascarpone montato con lo zucchero.
Adesso vi lascio con una foto fatta
alla redazione, mentre assaggiano
con gusto le mie mascherine…
Quale sarà il loro giudizio?
Buon appetito!
Le Ultime Delibere del Comune
Delibera di Giunta n.143 del
14.12.2009
Oggetto: art.122, comma 7-bis, del d. Lgs.
163/2006. Procedura negoziata per appalti di
lavori pubblici sottosoglia. Atto di indirizzo.
Delibera di Giunta n.149 del 30.12.2009
Oggetto: fornitura gratuita, totale o parziale,
dei libri di testo agli alunni della scuola secondaria statale di 1° grado per l’anno scolastico
2009/2010 – atto di indirizzo.
Delibera di Giunta n.144 del
21.12.2009
Oggetto: progressione verticale per la copertura del posto di “istruttore direttivo
settore contabile – cat. D1”. Presa d’atto
determina di approvazione degli atti del
concorso. Provvedimenti.
Delibera di Giunta n.150 del 30.12.2009
Oggetto: PIRAP – PSR 2007-2013 – misura
125 - lavori di sistemazione e ripristino strada
rurale “fontana stella”. Approvazione progetto
preliminare.
Delibera di Giunta n.145 del
21.12.2009
Oggetto: PSR Campania 2007-2013 – Asse I
– Misura 125 - Sottomisura 2 - Lavori di
sistemazione e adeguamento funzionale
strada Campanile. – Approvazione progetto
preliminare.
Delibera di Giunta n.146 del
21.12.2009
Oggetto: PSR Campania 2007-2013 – asse I
– misura 125 - sottomisura 2 – tipologia d).
Lavori di realizzazione e ristrutturazione
acquedotto in area rurale della C.da Murto.
– approvazione progetto preliminare.
Delibera di Giunta n.147 del
21.12.2009
Oggetto: lavori di recupero della funzionalità
dell’istituto comprensivo “S. Giovanni Bosco” mediante il potenziamento ed il miglioramento dell’accessibilità e della qualità dei
servizi educativi. approvazione progetto
preliminare.
Delibera di Giunta n.148 del
21.12.2009
Oggetto: lavori di adeguamento immobile
comunale – istituto comprensivo S. Giovanni
Bosco – approvazione variante esecutiva di
dettaglio.
Delibera di Giunta n.151 del 30.12.2009
Oggetto: PIRAP – PSR 2007-2013 – misura
313 – Oleando tra borghi e sapori -. Approvazione programma di interventi - progetto
preliminare.
Delibera di Giunta n.152 del 30.12.2009
Oggetto: incarico a tempo determinato ai
sensi dell’art.110 del d.lgs. 267/2000 per copertura posto di responsabile “settore ll.pp. –
– patrimonio e servizi tecnici – urbanistica” .
proroga.
Delibera di Giunta n.153 del 30.12.2009
Oggetto: utilizzo dipendente della Comunità
Montana del Taburno, geom. Calvano Gennaro. Periodo 01.01.2010-31-03.2010. Art.1,
comma 557, legge 311/2004.
Delibera di Giunta n.01 del 07.01.2010
Oggetto: anticipazione di tesoreria e cassa –
d.lgs. N. 267/2000, art. 222.
Delibera di Giunta n.02 del 07.01.2010
Oggetto: utilizzo entrate a specifica destinazione – art. 195, d.lgs. 267/2000.
Delibera di Giunta n.03 del 07.01.2010
Oggetto: gestione provvisoria bilancio esercizio finanziario 2010. Approvazione p.e.g. .
Delibera di Giunta n.04 del 07.01.2010
Oggetto: tentativo di conciliazione ex art. 410
19
c.p.c. – sig.ra Festa Emanuela – nomina rappresentante del comune.
Delibera di Giunta n.05 del 07.01.2010
Oggetto: servizio di mensa anno scolastico
2009-2010. Atto di indirizzo per l’affidamento
per il periodo dal 07.01.2010 al 31.05.2010
Delibera di Giunta n.06 del 07.01.2010
Oggetto: atto di citazione sig.ra Fusco Sabina
davanti al Giudice di Pace di Solopaca – resistenza in giudizio. Individuazione legale.
Delibera di Giunta n. 07 del 07.01.2010
Oggetto: concorso pubblico, per esami, per la
copertura del posto a tempo indeterminato di
“istruttore tecnico” – cat. C . Nomina commissione.
Delibera di Giunta n.08 del 07.01.2010
Oggetto: l.r. 42/1979, art.2, lett.c). Lavori di
completamento, adeguamento ed eliminazione
barriere architettoniche campo di bocce e
aree circostanti – località S. Alfonso. approvazione progetto definitivo-esecutivo.
Delibera di Giunta n.09 del 07.01.2010
Oggetto: Lavori di adeguamento completamento ed ampliamento della rete di illuminazione pubblica comunale di Frasso Telesino
(BN) – chiarimenti.
Delibera di Giunta n.10 del 25.01.2010
Oggetto: autorizzazione al sindaco pro tempore ed al responsabile del settore tributi per
resistere nel procedimento instaurato dinanzi
alla commissione tributaria provinciale di
Benevento avverso la cartella esattoriale n.017
2009 0081328938.
Delibera di Giunta n.11 del 25.01.2010
Oggetto: l.r. 06.05.1985, n. 50 – lavori di adeguamento alle norme antisismiche, di igiene,
sicurezza ed agibilità dell’istituto comprensivo
“S. Giovanni Bosco” - richiesta finanziamento.
Episodio 1
di Cristina Viscusi
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SOLUZIONE DEL GIOCO
SUL NUMERO PRECEDENTE
Alcune frasi che ci avete scritto in tenda.
Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trovare il tempo di dare è il segreto dell’eterna
giovinezza è il privilegio dato da Dio, la giornata è troppo corta per essere egoisti. Buone Feste
Giovanna Perna ‘07
Meglio stare zitti e dare
l’impressione di essere
stupidi che parlare e togliere ogni dubbio.
Possa tu trovare ciò
che cerchi nel fondo di
un bicchiere.
Voglio a votta chiena
senza a modera!!!
Banshee
Non mi dire TI AMO ma guardami in faccia,
prendimi per mano e io troverò i quello
sguardo quell’amore che non mi hai dimostrato. Ho scritto il tuo nome su tutti i muri
della città, ho anche attaccato un lucchetto
al Ponte Misero su cui avevamo giurato amore
per l’eternità.
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♦
Capo Redattore: Francesco Simone
♦
Redattori: Cristina Viscusi, Anna Chiara Di Cerbo, Marco Cervo, Luigi
Matera, Giovanni Giaquinto, Michela Spagnuolo, Antonella Di Cerbo, Alex
Gisondi, Mariamichela Gisondi, Andrea Rotatore, Pierluigi Gisondi
♦
Impaginazione e Fumetti: Cristina Viscusi
♦
Stampato presso il centro CAPSDA di Frasso Telesino
Il nostro impegno è volontario e non è assolutamente retribuito; gli sponsor hanno la
sola finalità di rendere Frassinforum un giornalino autofinanziato.
Le copie gratuite del giornalino verranno distribuite presso il municipio, il centro CAPSDA e presso i locali commerciali che hanno contribuito a sponsorizzarci.
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CREATIVITA’
E’ questo lo spazio dedicato alla libera espressione, disegni, racconti, poesie e
quant’altro
Pierluigi Gisondi:
Carnevale
MISTERIOSA BLU
Una nuvola azzurra di drappi, seta e riflessi di luce… un ricordo di un carnevale antico.
nell'immensità della sua dimensione blu, un volto
timido traspare per dare "un'anima" umana a quello che è lo spirito del Carnevale.
Un volto che non ha bisogno di nessuna descrizione ma solo di immaginazione, un volto che lascia
aperta la mente e che lascia a chi lo guarda la liberta di fantasticare sulla sua storia.
IL RE SATURNINO
Veniva da Saturno ma era nato
sulla Luna.
Un re barocco senza regno, che
dall'alto delle sua Luna dispensa
perle di gioia carnevalesca. Piccole
perle volano dall'immensa galassia
giù fino alla nostra Terra per fiorire in quello che poi sarà la festa.
Un umile dono di un grande re ad
una Terra che casa sua non è, un
dono di un re che casa non ha.
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LO SPIRITELLO DEL CARNEVALE
È la connessione tra tutte le personalità
carnevalesche.
Un'entità impercettibile, eppure sempre
presente! Silenzioso lui sparge la sua polvere
di magia per dare inizio a quelle eresie di
giochi, colori e gioie che è il Carnevale pagano di tempi troppo lontani per essere ricordati.
PAESAGGIO
CARNEVALE
DI
Un piccolo ed infinito
paesaggio di festa, una
sfilata di presenza astratte e di colori.
Un riassunto di tutto un
insieme di aspetti magici
del Carnevale.
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