numero 5 - La pagina web del

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numero 5 - La pagina web del
Aprile 2010, Numero 5
Periodico libero, laico, apartitico del Forum dei Giovani di Frasso
Vox populi
Sommario
What’s up?!
3
Notizie dal Mondo
4
Pump up the Volume!
6
Book Corner
7
Stellarium
8
Sport
10
Le ultime delibere del
Comune
11
“Legend”
12
Creatività
15
Le manifestazioni pubbliche sono il modo più efficace che le persone hanno per far sentire la
propria voce riguardo questioni importanti. Proprio per questa ragione, mentre il loro svolgimento è vietato nei regimi dittatoriali, esse avvengono in quelli che si definiscono democratici,
anche se con il rischio di essere reinterpretate dai media, quando questi sono legati al potere;
come si sa, il pericolo della distorsione della verità potrebbe aumentare se chi governa ha il
potere di influenzare non solo l’informazione offerta dai canali televisivi che gli appartengono,
ma anche quella trasmessa da reti pubbliche, come Rai 1.
Comunque, per ragioni non da tutti condivise – c’è chi reputa il problema inesistente- si torna a
parlare di libertà di stampa, che è per definizione proprio il confine tra la dittatura e la democrazia.
Il collegamento con la vicenda Berlusconi-Innocenzi-Minzolini è inevitabile; il Presidente del
Consiglio, il membro dell’Agcom e il direttore del TG1, rispettivamente, sono indagati per concussione, dopo che una serie di intercettazioni hanno svelato l’influenza di Berlusconi sul Tg di
Minzolini ed, in particolare, le pressioni dello stesso su Innocenzi, affichè le trasmissioni
“Annozero” di Michele Santoro e “Parla con me” di Serena Dandini venissero chiuse.
E’ da ricordare che proprio Minzolini, nel suo discusso editoriale di qualche mese fa, si era
schierato apertamente contro la manifestazione sulla libertà di stampa organizzata dalla Fnsi a
Roma , affermando che “denunciare che la libertà di stampa è in pericolo è un assurdo”.
Ci auguriamo, quindi, che Minzolini abbia ragione, altrimenti ci sarebbe da preoccuparsi.
La libertà di un popolo consiste anche nel non dover costringersi nell’omertà e nella paura di
vivere onestamente: 150000 persone, il 20 marzo 2010, hanno partecipato alla manifestazione
milanese antimafia, un tipo di criminalità così asfissiante per l’economia, da rappresentare il motivo principale che ha impedito da decenni al Sud Italia di raggiungere gli stessi standard di vita
del Settentrione: la nostra enorme piaga sociale. La partecipazione di persone provenienti da
tutta Italia, sotto lo slogan “Io il pizzo non lo pago”, ha commemorato le numerosissime vittime
di tutte le mafie.
Nella stessa giornata è andata avanti un’altra manifestazione a Roma contro la privatizzazione
dell’acqua pubblica, quasi in concomitanza con la giornata mondiale dell’acqua (22 marzo). L’iniziativa ha coinvolto circa 200000 persone contrarie al decreto Ronchi, che sancisce appunto la
privatizzazione di questo bene fondamentale per la vita, e che comporterà –si stima- un aumento delle bollette dal 30 al 40% nei prossimi anni; i manifestanti stanno raccogliendo firme per
presentare tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acqua, per renderne
possibile la gestione pubblica.
Verrà ascoltata la voce del popolo?
Francesco Simone
1
Orari di apertura:
Lun - Ven:
8:00 - 13:00/
14:00 - 18:00
Sab:
9:00 - 12:00/
14:00 - 18:00
Via Rotabile Frasso—Melizzano
82030 Frasso Telesino BN
tel. e fax: 0824 973083
cell.: 328 87 46 203 / 388n93 68 934
Dom:
15:00 - 18:00
E-mail: [email protected]
2
Per info sugli spazi per la sponsorizzazione:
[email protected]
338 99 39 768
WHAT’S UP?!
Novità dal Forum di Giovani
E ORA...
di Cristina Viscusi
Potrei diventare ripetitiva, ma
dea da mettere in atto nel pros-
giovane non lo è più. Tuttavia
non mi stancherò mai di chie-
simo futuro che sposa la tradi-
se non riceveremo consensi da
dere la vostra partecipazione.
zione con la gioventù.
parte di voi utenti non se ne
Il consiglio direttivo del Forum
L’8 maggio è tradizione salire a
si è riunito per pianificare le
San Michele per accompagnare il
prossime attività che vuole pro-
Santo nella chiesetta su in mon-
porre. Sono venute fuori delle
tagna.
idee che ci sembrano valide, ma
Abbiamo pensato di organizzare
la scarsa partecipazione che
per l’occasione una serie di
abbiamo riscontrato in passato
“giochi da montagna” in cui due
ci ha scoraggiato alquanto.
squadre formate da un numero
Le critiche costruttive sono
imprecisato di elementi senza
Arrivederci al prossimo nume-
sempre ben accette!
limiti di età passeranno il pome-
ro con la speranza che qualcu-
riggio all’insegna della sfida e del
no ci dica la sua.
divertimento,
accompagnato
scritto E-mail per chiedere inanche dalla musica nostrana per
formazioni, dare suggerimenti,
rallegrare il tutto per giungere
la
gnuno andrà in montagna, come ha sempre fatto.
Quindi rinnovo l’invito a parla-
In questi 5 mesi nessuno ha
probabilmente
farà niente. Semplicemente o-
tecnologia
alla fine a vincere un premio par-
non vi piace, ma questo è un
ticolare.
paese in cui ci si conosce tutti:
potete contattarci anche di
Ci è sembrato che un’attività del
persona.
genere possa favorire l’interazione fra noi giovani e anche fra chi
Qui di seguito vi proporrò un’i-
3
re. Esprimete la vostra opinione anche per dire che è un’idea
che non sta né in cielo né in
terra.
NOTIZIE DAL
MONDO
di Michele Rainone
L’INGIUSTIZIA SOCIALE
di Luigi Matera
Come analizzare l’attuale situazio-
noi aiutare queste persone, ma
sempre più le differenze; le conse-
ne italiana? Devo ammettere che il
spesso le lasciamo al loro destino.
guenze immediate sono le nume-
compito non è dei più semplici.
Senza contare gli ulteriori disagi
rosissime famiglie ridotte sul la-
Cominciamo dal basso, da quel
arrecati alle famiglie dalla crisi
strico, costrette a rinunciare a
gruppo di persone che costituisce
economica.
quelle piccole cose, come il com-
il limite inferiore della nostra so-
Saliamo alla classe media, occupa-
prare un giocattolo al figlio, che
cietà. Sono quelle persone che
ta dai lavoratori normali, coloro su
possono trasformare anche la
vivono in difficoltà economiche,
cui si fonda la società, persone
giornata più cupa nella giornata
lavorative, in condizioni spesso al
che si svegliano alle sette di matti-
più felice della vita. Vedere il sor-
limite della dignità umana. Un paio
na per lavorare, staccano alle due
riso sulla bocca dei figli è la cosa
di esempi: il primo, la famiglia di
del pomeriggio e ricominciano
più bella che un genitore possa
Favara, in Sicilia, distrutta dal crol-
subito con il loro secondo incari-
desiderare; si cerca di dare sem-
lo della
fatiscente
pre il massimo ma spesso,
casa in cui viveva. Per-
purtroppo molto spesso,
ché
non si è in condizione di
quelle
persone
vivevano lì? Semplice:
farlo.
perché, nonostante la
Passiamo all’ultima classe, il
richiesta, non era sta-
vertice della piramide: è
ta concesso loro un
rappresentato
modestissimo apparta-
funzionari e dai politici
mento in qualche pa-
che, grazie alle ingenti en-
lazzone popolare. Il
trate finanziarie, quasi non
secondo, un anziano
si sono accorti della crisi.
signore
Che problema c’è se ci
sardo,
co-
dagli
alti
stretto a vivere in una cabina elet-
co: la famiglia. Ovviamente lo stile
sono persone che muoiono di
trica arrangiata a casa pur di avere
di vita è alquanto diverso da quel-
fame, tanto c’è la vacanza ai Carai-
un tetto sulla testa. Dovrebbe
lo della classe precedente, anche
bi: poco importa se anche gli indi-
essere un dovere morale di tutti
se la crisi tende ad assottigliare
geni, che ci permettono di godere
4
la vacanza, soffrono ancor più di
le varie classi. Qualcuno esclame-
ti, facendo credere alla gente che
migliaia di famiglie italiane la fame
rebbe “Bisogna fare qualcosa!”e
tutto vada per il meglio, attraver-
e la miseria. Questa classe risulta,
infatti la risposta non tarda ad
so i più subdoli mezzi e molta pol-
ovviamente,
arrivare:“La
vere gettata negli occhi dei cittadi-
intoccabile,
crisi sta pas-
ni grazie agli scandali e alle pole-
dato l’ enorme
sando, l’Italia
miche che ormai sono diventati il
potere che la
ha
reagito
nostro pane quotidiano, si fa crede-
ricchezza com-
bene”.
Ci
re alla gente stessa che non ci sia
porta, special-
sarebbe
da
nemmeno il bisogno di riforme; e
mente
tirare
un
quando si parla di riforme si par-
parla di perio-
sospiro
di
la di tagli agli stipendi dei parla-
do elettorale.
sollievo:
mentari, tasse sui beni di lusso,
Ecco il panora-
peccato che
riduzione delle auto blu, pagamen-
ma della nostra
l’ UE appaia
to delle tasse in base al reddito,
società, anche
alquanto
per mettere fine all’ingiustizia so-
se è doveroso
scettica
ri-
ciale che ormai è diventata parte
precisare
guardo
la
integrante della nostra società:
nostra poli-
penso al fatto che i più fortunati,
è molto riduttiva: andando più a
tica economica. Ma forse non si è
che hanno ville, SUV, stipendi ele-
fondo, però, si incapperebbe in
a conoscenza di ciò, lo saprà solo
vatissimi, paghino le stesse tasse
una miriade di sfaccettature diver-
qualche utente di Facebook: infatti
dei meno fortunati, che magari so-
se che, per motivi pratici, è meglio
proprio qualche giorno fa, chat-
no anche costretti, dalla società di
non considerare.
tando sul noto social network, ho
cui sono la base, a vivere in cabine
Ora, è evidente che un problema
notato un video, tratto da un Tg,
elettriche o in case fatiscenti. La
c’è: pensate che tutti se ne siano
nel quale il giornalista viene bloc-
società, invece di essere riconoscen-
accorti? Ovviamente la risposta
cato da qualche mano misteriosa
te nei confronti di queste persone
è… NO! C’ è gente che pensa
mentre sta per dare la notizia dei
per il loro lavoro, che rappresenta
che sia già tutto acqua passata. Ma
dubbi che l’UE nutre nei confronti
la causa per cui essa esiste, diven-
la cosa più grave è che queste
della nostra economia. Nel video
ta il loro carnefice. E questo do-
persone sono coloro che ci go-
il giornalista passa subito ai fatti di
vrebbe far riflettere ognuno di
vernano, senza distinzioni di colo-
cronaca, come se il servizio bloc-
noi, perché è proprio l’indifferen-
re politico tanto, siano essi depu-
cato avesse riscontrato qualche
za dei più l’arma sulla quale l’ingiu-
tati Pdl, Pd, Rifondazione Comunista,
problema: peccato che la notizia
stizia sociale marcia: e non è il
Lega, ecc., hanno tutti lo stesso
non verrà più riproposta nel cor-
caso che quest’arma sia fornita al
stipendio, le auto blu, le ville, gli
so del Tg. Insomma, vogliono farci
nemico proprio da chi, questo
yacht e forse qualcuno ha anche
credere che tutto vada bene.
nemico, dovrebbe combatterlo...
l’aereo privato. È chiaro che qual-
Questa rappresenta un’ ulteriore
che disuguaglianza è presente tra
presa in giro per noi Italiani. Infat-
se
si
che
la suddivisione
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PUMP UP THE
VOLUME!
Rubrica musicale
VOLUME 5: E’ PRIMAVERA...
Di Michela Spagnuolo
…svegliatevi bambine! Dopo un
ogni fessura / ha le labbra di carne i
Piaf: Una canzone non prettamente
lungo inverno finalmente è arrivata:
capelli di grano / che paura, che voglia
primaverile, ma adatta di sicuro alla
cielo azzurro, prati in fiore e primi
che ti prenda per mano.
stagione dell’amore, per augurare
tepori. Si riscalda l’aria e si riscalda-
Le gite fuori porta –
no anche i cuori. Chi davanti a un
Siete amanti delle scampagnate? Gli
paesaggio primaverile non si è senti-
Amari vi svelano il lato oscuro delle
Fiori rosa fiori di pesco – Lucio
to un po’ poeta? I cantanti di questa
gite. Ricordate che i litigi sono sem-
Battisti: Gli stessi fiori di pesco
lista ci hanno provato, chi con un
pre dietro l’angolo…
possono sembrare così diversi da
atteggiamento ottimista o chi con
Bycicle – Queen: Voglio andare in
un anno a un altro. E ne sa qualcosa
un po’ di malinconia. Pronti per la
bici-cì! Voglio andare in bici! Mette-
il grande Lucio...
colonna sonora della bella stagione?
te via i vestiti pesanti e le iscrizioni
Maledetta primavera – Loretta
in palestra. Time to bike! Freddy ci
Primavera – Marina Rei: La can-
Goggi: Una serata in due, una cena
accompagnerà come sempre con la
zone emblematica. Primavera den-
romantica e scocca la scintilla…
sua voce.
tro le parole e dietro le note! La
peccato sia unilaterale! Quanto può
Mattinata fiorentina – Alberto
perfetta colonna sonora di un per-
essere bugiarda questa maledetta,
Rabagliati: titolo e cantante non vi
fetto giorno di primavera cantata da
maledettissima primavera?
diranno nulla, ma la canzone l’avrete
una frizzante interprete della musica
Il cielo è sempre più blu – Rino
sentita sicuramente. La descrizione
italiana.
Gaetano: La bella stagione arriva
di un giorno di aprile fio-
per tutti, belli e brutti. Il mondo
rentino: è primavera / sve-
continua, le persone continuano a
gliatevi bambine…
vivere le proprie vite ma il cielo è
True colours – Cindy
sempre più blu…
Lauper: Tutto diventa più
Un chimico – De Andrè: Non è
brillante, più bello. Anche le
una canzone a tema, non è una can-
persone sembrano più luc-
zone allegra, ma contiene una delle
cicati, quando svelano i loro
descrizioni più belle per questo
colori veri, belli come l’arco-
periodo: Primavera non bussa lei en-
baleno...
tra sicura / come il fumo lei penetra in
La vie en rose – Edith
6
Amari:
una vita tutta rosa ai suoi ascoltatori.
BOOK CORNER
Rubrica dedicata ai libri
CIRANNO DI BERGERAC
di Edmond Rostand
di Anna Chiara Di Cerbo
Pochi fronzoli, pochi giri di parole,
so
in
giro,
solo una grande, immensa, pura
“non perdona,
storia d’amore, nella sua versione
e tocca” con
più innocente e genuina. Ma Cira-
la sua affilata
no, nonostante sia il cavaliere più
spada. Ma il
temibile e aggressivo della Guardia
nome di Ros-
francese, si nasconde…dietro a un
sana,
naso, il suo. Non riesce a supera-
amata,
re quello che per lui è un ostacolo
grado di far
fisico ineneliminabile, che deturpa
nascere
il suo viso, la sua coscienza, la sua
suo
autostima. E quando si sente pre-
arido e rassegnato pagine e pagine
lume immancabile nella memoria
di un’altra persona, un’altra vita,
letteraria di ognuno. Un testo
un altro Cirano. E allora non si
teatrale che si presta meravigliosa-
arrende, scrive, sogna, ama. Arriva
mente bene ad essere letto come
a prestare le sue parole a Cristia-
un romanzo, una grande storia
no, cercando l’unica soddisfazione
d’amore alla quale anche France-
che la sua condizione può permet-
sco Guccini si ispirò per compor-
tergli. Ma è solo alla fine che, pri-
re la sua “Cirano”, canzone dedi-
ma di esalare l’ultimo respiro, po-
cata a quel cadetto francese dal
trà diventare davvero l’uomo che
naso un po’ troppo lungo, ma dal-
aveva sempre desiderato essere.
l’animo nobile e raffinato, e so-
In pochi atti, Edmond Rostand ci
prattutto, innamorato: ”…Io sono
regala uno di quelli che si suole
solo un’ombra, e tu, Rossana, il
chiamare “grandi classici”, un vo-
sole..”
la
sua
è
in
nel
cuore
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STELLARIUM
Rubrica galattica
VARIE COSTELLAZIONI
di Mariamichela Gisondi
“Primavera non bussa lei
entra sicura
come il fumo lei penetra in ogni
fessura
ha le labbra di carne i capelli di grano
che paura, che voglia che ti prenda
per mano.
Che paura, che voglia che ti porti
lontano”. Così cantava Fabrizio De
Andrè in “Un chimico”.
E non è solo il fiorire dei peschi, il
profumo dei fiori, l’aria più calda, le
giornate più lunghe a farci sentire
l’aria di primavera, anche il cielo
stellato cambia il suo aspetto e con
l’avvento della primavera si chiude il
semestre delle costellazioni invernali, che va da ottobre a marzo, dove
padrone del cielo è il grande Orione che poco alla volta tramonta
scendendo sotto l’orizzonte insieme
ai suoi due Cani, ai Gemelli, al Toro e
all’Auriga lasciando spazio alle costellazioni primaverili.
Prima di dare una sguardo al cielo
primaverile vorrei però concludere
parlandovi delle costellazioni che
stanno tramontando, con l’aiuto
del “nostro” Orione.
Proprio partendo da Orione si possono individuare le principali costellazioni del cielo invernale.
Prolungando la linea che unisce le
tre stelle della cintura del cacciatore si giunge verso il basso a Sirio,
stella più luminosa e più brillante di
tutto il firmamento e stella più importante del Cane Maggiore. Antichi
poeti si riferiscono al Cane Maggiore come al cane da guardia di Orione, che seguiva d'appresso il suo
padrone, ritto sulle zampe posteriori, con Sirio racchiusa tra le sue
ganasce. Prolungando il lato superiore della Costellazione di Orione
si intercetta alla sinistra Procione nel
Cane Minore. Secondo i Greci il Cane Minore era un altro dei cani del
mitico cacciatore; ma tra gli stessi
Greci alcuni ritenevano si trattasse
invece di Mera, la fedele cagna di
Icario, agricoltore generoso che,
per volere di Dioniso, fece conoscere all’umanità la coltivazione
della vite e la produzione del vino.
Narra il mito che un giorno, mentre
Icario stava attraversando i boschi
con la sua cagnetta, s’imbatté in un
gruppo di pastori, dopo essersi
intrattenuto familiarmente con loro,
gli volle offrire un po' del proprio
vino. Alcuni ne bevvero subito ma,
inebriati, si addormentarono profondamente; gli altri pastori, che si
erano astenuti, pensarono che quel
vino fosse avvelenato e, credendo
morti i propri compagni, assassina-
8
rono l’agricoltore e ne lasciarono il
corpo sotto un pino. La fedele Mera, tornata a casa, attirò l’attenzione
della figlia di Icario e la indusse a
seguirla fino al luogo dove era stato
abbandonato il padrone: scoperta la
morte del padre, la fanciulla si impiccò ai rami dello stesso albero e
la cagna, per il dolore, si gettò in un
pozzo. Gli Egizi lo consideravano
un compagno del Cane Maggiore, la
cui stella più luminosa, Sirio, annunciava, col suo sorgere eliaco, il
prossimo avvento delle piene del
Nilo.
Le tre stelle che formano la cintura
del mitico cacciatore, chiamate anche "i tre re”, puntano verso l'alto
su Aldebaran occhio rosso del Toro.
La costellazione nella mitologia greca ricorda il rapimento di Europa, la
bella figlia di Agenore, re fenicio:
racconta la leggenda che, mentre la
fanciulla danzava con le giovani vergini del suo seguito sulla spiaggia
vicino alla città, fu adocchiata da
Zeus, che subito se ne invaghì e
ordì un piano per sedurla. Individuata una mandria che pascolava nelle
vicinanze, comandò al fedele Mercurio di condurla presso la riva del
mare, proprio dove danzavano le
fanciulle; appena il bestiame giunse
al lido, Zeus si trasformò in un toro
bellissimo e mansueto e si mescolò
tra le giovenche. Europa, attratta
dall’animale, gli si avvicinò e, vinto
l’iniziale timore, cominciò ad accarezzarlo e a coccolarlo e infine gli
salì sul dorso. Improvvisamente il
toro si sollevò da terra, entrò nel
mare e nuotò fino alla sponda opposta; qui emerse dall’acqua con le
sue sembianze divine e sedusse Europa ancora stordita dall’incredibile
avventura. Felice per la sua conquista, Zeus volle mostrarsi molto
generoso: al Toro regalò un posto
nel firmamento e ad Europa dedicò
il continente dove erano approdati.
L'allineamento in diagonale di altre
due stelle di Orione, Rigel e Betelgeuse, guida lo sguardo alla costellazione dei Gemelli. La costellazione
dei Gemelli è una figura astrale molto antica che, secondo la mitologia
greca, immortala nel firmamento
Castore e Polluce, due fratelli noti
anche con il nome di Dioscuri, “figli
di Zeus”. La leggenda racconta che
Leda, la bella moglie di Tindaro, re
di Sparta, fu sedotta da Zeus, trasformatosi in cigno per ingannarla;
nella stessa notte ella si unì anche
con il marito. Dalle due unioni nacquero Polluce e Elena(quella che poi
causò la guerra di Troia), figli
immortali del dio, e Castore e
Clitennestra (che diventò moglie di Agamennone, per poi
ucciderlo al ritorno della guerra
di Troia), figli mortali di Tindaro.
I due fratelli, legati da profondo
affetto e divenuti inseparabili,
insieme parteciparono a numerose imprese: Castore si distingueva come guerriero e domatore di cavalli, Polluce era un
campione nei giochi olimpici.
Combatterono contro molti
rivali, tra i quali, Ida e Linceo,
con cui entrarono in contrasto dopo una razzia di bestiame in Arcadia
durante la violenta lotta Linceo uccise Castore; Polluce vendicò la
morte del fratello trafiggendo Linceo con la lancia e Zeus intervenne in
aiuto del figlio folgorando Ida prima
che questi lo colpisse. Polluce, non
riuscendo a superare la lontananza
dal fratello morto, chiese al padre di
togliergli l’immortalità, ma Zeus
decise altrimenti: a turno avrebbero
trascorso un giorno vicini nella
morte, nell’Ade, e un altro vicini
nella vita, nell’Olimpo. Ed è così,
“vicini”, che la costellazione li raffigura in cielo.
Sulla verticale Rigel-Betelgeuse un
po’ più a destra di Castore e Polluce individuiamo Capella stella principale dell’Auriga proiettata sulla Via
Lattea. Secondo il mito è rappresentata da un carro guidato da cocchiere e una capretta appoggiata
sulla spalla. La capra rappresenta
Amaltea, che allattò Zeus dopo che
la madre Rea lo ebbe allontanato
dall'Olimpo per sottrarlo alla furia
del padre Crono. Diventato adulto
il Dio volle essere riconoscente e
immortalò la capretta in cielo. Ad
altri personaggi sarebbe collegata la
9
figura astrale del cocchiere: uno di
questi è Mirtilo, figlio di Ermes e
dell’amazzone Mirte. Egli era il cocchiere del re Enomào il quale, avendo ricevuto da un oracolo la predizione che sarebbe morto per mano
del futuro genero, sfidava nella corsa delle bighe tutti i pretendenti di
sua figlia Ippodamia per vincerli e
ucciderli. Un giorno giunse nella
città il giovane Pelope, il quale, per
sconfiggere Enomao, promise a Mirtilo di dividere con lui Ippodamia, di
cui anche l’auriga del re era innamorato. Il cocchiere manomise la biga
del re così Pelope vinse la gara ed
Enomao perse la vita sotto gli zoccoli dei cavalli. Quando giunse il
momento di condividere la fanciulla,
Pelope ritirò la parola data e sferrò
un calcio a Mirtilo, che precipitò in
mare ed affogò. Suo padre Ermes,
allora, lo portò in cielo perché risplendesse come costellazione per
l’eternità.
Tutte queste leggende mettono in
risalto caratteri di moralità ed eticità che sono presenti anche ai giorni
nostri, ma allo stesso tempo la fervida fantasia dei nostri avi e il fatto
che Zeus fosse proprio un “Don
Giovanni”.
SPORT
Rubrica sportiva
IL CALCIO È IL MIO PANE
di Italo Orlacchio
Alcuni pensano che il calcio sia lo
sport più stupido di tutti perché si
gioca con la parte del corpo più
lontana dal cervello; 22 persone che
corrono dietro ad una palla che
rotola, davanti a milioni di spettatori che vanno allo stadio, si emozionano, urlano e cantano per quei
giocatori ,eppure ogni maledetta
domenica ci ritroviamo sempre nei
bar, nelle piazze e a casa ,a parlare
di questo sport, a discutere e litigare per loro, ma ci siamo mai chiesti
il perché? Io ogni domenica mi faccio questa domanda, quando pronto
per andare al campo mia nonna,
vedendo le giornate fredde e piovose di questo inverno, mi dice sempre ”ma chi tò fa fa', cu stu fridd,
t’agg fatt pure e tagliarell!?”. Beh, di
fronte ad una proposta del genere
ho tentennato parecchio, ma poi
come ormai mi succede da 25 anni
sono andato sul campo, spinto dalla
motivazione di sempre, la stessa che
mi fa andare a giocare sia quando
piove e sia che tiri vento, la stessa
che all’età di 5 anni mi ha fatto chiudere per un pomeriggio intero in
stanza pur di farmi iscrivere dai miei
genitori alla scuola calcio, l’unica e
insostituibile motivazione ...l’amore
per il calcio!
Forse è più di uno sport, di un gio-
co, forse in esso è racchiuso qualcosa, qualcosa di più grande che
scaturisce dalle persone che lo praticano, che lo seguono, che vivono
nel calcio sensazioni ed emozioni,
uniche ed indescrivibili, che ti fanno
crescere, e che ti insegnano come
affrontare i momenti di gioia e di
difficoltà. Perché nella vita come
nel calcio ci sono periodi in cui domini, altri in cui soffri e sei sotto,
alcune volte puoi vincere, altre
puoi perdere, altre ancora sembra
che la vita ti dia una seconda possibilità, come dei tempi supplementari, e se sei fortunato ti dà l’ultima
chance, i calci di rigore, a quel punto sei dentro o sei fuori. E gli spettatori, il pubblico, rappresentano
tutte quelle persone che osservano
la tua vita da un punto di vista diverso, il loro, ti sostengono oppure
ti criticano, come gli amici che nel
percorso di vita incontri,
quelli veri rimangono con
te fino alla fine, soprattutto
nei momenti brutti, gli altri
ti abbandonano ancora prima del traguardo, senza
sapere cosa si prova a lottare sul campo per vincere la
propria partita, ecco perché
secondo me in fondo una
partita di calcio è come un
10
percorso di vita. Mi ha portato ad
affrontare e conoscere tante realtà,
a fare tanti sacrifici, a non abbattermi dopo una sconfitta e non esaltarmi dopo una vittoria, ed è anche
grazie a questo sport che sono cresciuto!
Prima di salutarvi però, volevo dirvi
che non importa quale sia la vostra
passione, che sia uno sport o qualsiasi altra cosa, l’importante è che
qualunque cosa voi facciate è che ci
mettiate tutto il massimo impegno,
dando tutto voi stessi, fino in fondo, solo così lottando per quello in
cui credete, portando avanti sempre
i vostri sogni e progetti, senza aver
paura di rischiare, superando ostacoli e difficoltà, che riuscirete a
crescere, guardandovi indietro senza alcun rimpianto! Sperando di non
avervi annoiato conto di incontrarvi
al prossimo numero!!
Le ultime Delibere del Comune:
Delibera di GIunta n.19 del 25.03.2010
OGGETTO : ELEZIONI REGIONALI DEL 28 E 29 MARZO 2010. DETERMINAZIONE E DELIMITAZIONE DEGLI
SPAZI DESTINATI ALLA PROPAGANDA ELETTORALE DIRETTA ED INDIRETTA.
Delibera di Giunta n.20 del 25.03.2010
OGGETTO : UDIENZA GENERALE DEL SANTO PADRE DEL 03.03.2010. PROVVEDIMENTI.
Delibera di Giunta n.21 del 25.03.2010
OGGETTO : PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE FERS 2007/2013. LAVORI DI RISTRUTTURAZIONE E POTENZIAMENTO DELL’ACQUEDOTTO COMUNALE. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE. DETERMINAZIONI.
Delibera di Giunta n.22 del 25.02.2010
OGGETTO : PSR 2007-2013 – MISURA 323 - LAVORI DI RECUPERO VECCHIE STRADE DI COLLEGAMENTO
MONTANO TRA FRASSO ED IL BORGO RURALE DI NANSIGNANO. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE.
Delibera di Giunta n.23 del 04.03.2010
OGGETTO : LAVORI DI ”COMPLETAMENTO E AMMODERNAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE”. APPROVAZIONE PROGETTO PRELIMINARE, PER RICHIESTA CONTRIBUTO ALLA REGIONE CAMPANIA FINANZIAMENTI POR – FESR 2007/2013 ASSE 6 OBIETTIVO OPERATIVO 6.3.
Delibera di Giunta n.24 del 04.03.2010
OGGETTO : LAVORI DI ”COMPLETAMENTO E AMMODERNAMENTO DEL CENTRO SPORTIVO COMUNALE”. APPROVAZIONE PROGETTO DEFINITIVO, PER RICHIESTA CONTRIBUTO ALLA REGIONE CAMPANIA FINANZIAMENTI POR – FESR 2007/2013 ASSE 6 OBIETTIVO OPERATIVO 6.3.
Delibera di GIunta n.25 del 04.03.2010
OGGETTO : LEGGE N. 328/2000. SESTA ANNUALITÀ – AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE AGLI ANZIANI A LA COOPERATIVA SOCIALE “LA MERIDIANA A R.L. – ATTO DI INDIRIZZO.
Delibera di Giunta n.26 del 04.03.2010
OGGETTO: LAVORI DI REALIZZAZIONE TRATTI DI FOGNATURA, DI RETE IDRICA E DI MANUTENZIONE
DEL MANTO STRADALE ALLA VIA ARBUSTI ED ALLA VIA AMORE. L.R. 51/1978 ANNUALITA’ 2007 – APPROVAZIONE PROGETTO ESECUTIVO RIMODULATO.
Delibera di Giunta n.27 del 04.03.2010
OGGETTO : COSTITUZIONE COMITATO PER I 150 ANNI DELLA PROVINCIA E DELLA UNITÀ D’ITALIA.
PROVVEDIMENTI.
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Episodio 3
di Cristina Viscusi
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CREATIVITA’
E’ questo lo spazio dedicato alla libera espressione, disegni,
racconti, poesie e quant’altro
di Pierluigi Gisondi
Vittoria
Invisibile vigliacca!
Hai vinto,
Hai vinto ancora in questa eterna lotta,
Poco hai da gioire per una vittoria che vittoria non e’!
Non una lacrima di ghiaccio squarcerà il mio volto;
Ma soffocate in esilio nelle regioni più buie di questa carcassa saranno
Del tuo male io mi nutro!
Invisibile vigliacca!
La tua vittoria e’ aria...
Luna d’angelo
Angelo nero triso di veleno, accarezzi le mie lacrime nel grembo dell’oscurità’,
Un urlo squarcia il telo nero della notte, e tu luna!
Sua protettrice, guardi divertita e indifferente,
Tu che scavi dentro me,
Tu che accompagni lei,
Testimone di tutto e di nulla! Stai sospesa in cielo piena di te e sorridente,
Luna…..non sei mia.
Suono lontano di un ricordo
Labbra di seta e occhi di brace,
Scortichi via tutte le mie pene in un solo abbraccio,
Procreatrice di saporiti peccaminosi piaceri,
Sei scivolata via lasciandomi il tuo profumo che risuona come rose d’argento.
RE DI BRONZO
Via,e’ andato via,
Colui che troneggiava nel suo regno di azzurrino specchio è andato via.
È stanco, ha preso riposo dal suo eterno soffio che bagnava le sue carni scure,
È stanco, colui che tutto vede e sente,
Rosa nera
Colui che nell’immensità ha vissuto in una cava pozza di esistenza foca,
Nero vello di passione,
È stanco,
Sipario di deliziosi teatri in estasi,
È andato via…..lasciando il grande serpente dalle grandi scaglie bronzee,
Oggetto di desiderio che brucia le membra e solletica la mente alla pazzia!
Che opache riflettono frammenti di luce,
Dannato mi farei per cullarmi del tuo calore
Luce che acceca,
E’ la morte? o solo la vita?
Gocce
Parole di cristallo s’infrangono,
Accarezzano delicatamente la lingua…
Delicatamente,per donare poche gocce di quell’essenza,
Walking in my head looking for a rainbow;
La vita!
Camminando nella mia testa cercando un arcobaleno.
Poche gocce che sempre cerchi e sempre desideri,
Tutto cio’ di cui abbiamo bisogno e’ dentro di noi! “walking in my head looking for a rainbow” narra un
Poche gocce che mai avrai,
viaggio all’interno della mente,un viaggio che durante il suo corso incontra sempre nuove “presenze” e d
Poche gocce sole donate da schegge di cristalline parole,
“epifanie”.
Poche gocce sole di quell’essenza vitale che e’ l’essere.
Un VIAGGIO,un “TRIP” che almeno una volta tutti intraprendiamo anche solo per un piccolo istante …ci
perdiamo in noi…dentro di noi…..e in quei piccoli momenti di smarrimento troviamo cose,riscopriamo cose e
creiamo cose che non credevamo possibili, che non sembrano parte di noi e che non avremo mai immaginato di
possedere .
Ognuno di noi cela immensi segreti sconosciuti anche a se stesso che emergono solo in quel momento…quel
piccolo momento in cui si intraprende questo viaggio attraverso la propria mente e il proprio essere senza una
particolare ambizione a trovare nulla,solo una passeggiata dentro di se,solo una visita a ciò che si ha dentro,solo
una visita in se stessi.
In quello che sembra un disordinato caos di elementi intrecciati,annodati,mescolati e disciolti in realtà vige un
assurdo ordine inconscio di verità che si traslitterano in infinite interfacce come a tradurre, ancora a sua volta,
ciò che si è rivelato all‘inizio.
Partire da un inizio che e’ la fine...un paradosso che sta alla base di tutto.
Come vediamo c’e’ un ritorno di elemeti…una ciclicità che non e’ cerchio chiuso ma una spirale aperta,che si
rinnova sempre in svariati raggi che passano parallelamente e ripetutamente dall’inizio del tutto.
L’immagine si apre con due facce contrapposte come una carta da gioco,un’immagine speculare che indica la
partenza da una maschera umana che si riflette e si intreccia con la sua corrispondente spirituale.
Ad aprire il passaggio,il varco o se preferiamo, l’entrata di questa immensa valle di nascosti tesori e’ tradotto
nell’immagine dal terzo occhio(considerato in varie culture il faro dell’anima) e dall’apertura della calotta
celebrale.
Il viaggio prosegue sorretto dalle mani che circondano l’immagine e che accompagna l’occhio del gentil lettore
verso l’esterno e poi lentamente di nuovo verso l’interno, dove si trovano raffigurazioni di volti grotteschi.
Volti sfumati che si perdono in un intreccio continuo che accosta tutto il circolo di narrazione dove finisce e
riprende continuamente .
Ora non mi resta che auguravi una buona lettura dei piccoli tesori che son emersi in questi viaggio e ricordate,
HAVE A NICE TRIP
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Capo Redattore: Francesco Simone
Redattori: Cristina Viscusi, Annachiara Di Cerbo, Michela Spagnuolo,
Italo Orlacchio, Mariamichela Gisondi, Luigi Matera.
Sezione Creatività : Pierluigi Gisondi
Impaginazione e fumetti: Cristina Viscusi
Stampato presso il Centro Capsda di Frasso Telesino
Il nostro impegno è volontario e non è assolutamente retribuito; gli sponsor hanno la sola finalità di rendere Frassinforum un giornalino autofinanziato, e verranno concessi a chiunque ne faccia richiesta.
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