La vendita delle villette a Mondello e la "rete" dei rapporti in città
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La vendita delle villette a Mondello e la "rete" dei rapporti in città
La Repubblica 14 Gennaio 2016 La vendita delle villette a Mondello e la "rete" dei rapporti in città Per i costruttori-boss erano l'ennesimo affare: due villette bifamiliari in via Miseno. Adesso che sono state sequestrate sono diventate una storia esemplare. Perché in ogni passaggio di questa operazione l'avvocato Marcatajo ha messo in campo la sua rete di contatti. Quando ci fu da acquistare il terreno per conto dei soliti imprenditori Graziano, nel novembre 2012, il civilista stipulò l'atto con un notaio che non avrebbe fatto problemi quando si ritrovò per lava compravendita alcuni assegni il intestati a persone diverse dai - _ venditori. Lunedì, i finanzieri hanno bussato allo studio di quel notaio, Anna Ruffino, e hanno mostrato un ordine di acquisizione di documenti firmato dalla procura. Su quel cantiere di via Miseno la Finanza aveva già avviato accertamenti della tempo, erano scattati anche e dei controlli al Comune. Marcasatajo aveva saputo anche quest©;o, grazie al fedelissimo ingegnere Cuccio: «Marcello, ti devo dare una notizia antipatica, abbiamo la Finanza che è andata all'Edilizia privata, è andata a controllare il progetto». E aggiungeva: «Sapevano cosa dovevano prendere... glielo diceva Ganci, che è quel lo che stava finendo la pratica. Dice: sono venuti già col numero 943». Adesso, gli investigatori stanno facendo accertamenti sul «Ganci» citato dall'ingegnere Cuccio, che avrebbe dato l'informazione a un suo collaboratore. Dovrebbe trattarsi di un geometra dell'Edilizia privata. Il progetto era andato avanti. Marcatajo aveva trovato due acquirenti per le villette in costruzione, l'ex presidente dell'Ars Francesco Cascio e il funzionario di una casa farmaceutica. Era stato stipulato un preliminare di 10 mila euro. E in questi mesi Cascio aveva anche fatto lavori per 150 mila euro. «Marcatajo era conosciuto come persona stimata - ha detto subito Cascio - non avevo alcun sospetto di irregolarità». Invece, quello era un affare su cui puntavano molto Marcatajo e Cuccio. Interessava anche a Francesco Graziano: nel novembre 2014, suo cugino David Collura si presentò nello studio del legale e gli consegnò un pizzino. «Ho un messaggio per lei, è scritto in una carta così - disse Collura - poi se lo legge magari quando ha tempo... io lo sto solo consegnando... mi ha detto, non parlare di questa, dai solo il biglietto». Marcatajo lesse e strappò il biglietto, mettendolo nel cestino della spazzatura. La signora delle pulizie portò tutto nel cassonetto, il mattino seguente. Mai finanzieri arrivarono prima dell'Arnia. Nel pizzino c'erano dei conteggi. «300 mila avv.; 230 mila ingegnere». Salvo Palazzolo