Bilancio Sociale 2011

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Bilancio Sociale 2011
2011
CGM Finance – Bilancio sociale
Una società del Gruppo Cooperativo CGM
Società soggetta a direzione e coordinamento
da parte del Consorzio CGM (art.2497 Cod.Civ.)
Documento redatto a cura di (ordine alfabetico):
-
Nadia Bulzariello
Elena Clementi
Giuseppe Cogliano
Chiara Crosio
Marco Zucchini
Bilancio Sociale 2011
PREMESSA....................................................................................................................................................... 5
SEZIONE 1 – CGM FINANCE .......................................................................................................................... 9
1.1 LA MISSIONE...................................................................................................................................................... 10
1.2 LA RETE............................................................................................................................................................... 11
1.3 DOVE SIAMO IN ITALIA.................................................................................................................................... 13
1.4 UNA RETE AL SERVIZIO DELLA COMUNITÁ ............................................................................................. 14
1.5 I LEGAMI.............................................................................................................................................................. 17
1.6 COSA FACCIAMO.............................................................................................................................................. 20
1.6.1 RACCOLTA E IMPIEGHI .......................................................................................................................... 21
1.6.2 FINANZIAMENTI INDIRETTI .................................................................................................................... 26
1.6.3 ATTIVITA’ di CONSULENZA e DOCENZA ........................................................................................... 29
SEZIONE 2 – L’INNOVAZIONE...................................................................................................................... 31
2.1 CR.E.S.CO SOCIETÀ COOPERATIVA SOCIALE ONLUS ..................................................................................... 32
2.2 NUOVO DISTRETTO POLIFUNZIONALE SOCIALE ................................................................................................... 34
SEZIONE 3 – FOCUS TERRITORIALE.......................................................................................................... 37
3.1 ASSOCIAZIONE ORGANIZZAZIONE UMANITARIA "BOS-IT" *5$'$ý$& ........................................ 38
3.2 RUBANDA SOLIDARITY DEVELOPMENT ASSOCIATION (UGANDA) ................................................. 41
SEZIONE 4 - LO SVILUPPO ECONOMICO.................................................................................................. 43
4.1 PRINCIPALI INDICATORI PATRIMONIALI ................................................................................................... 44
4.1.1 DATI ECONOMICI SIGNIFICATIVI.......................................................................................................... 46
4.2 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE............................................................................ 47
4.2.1 DATI PATRIMONIALI SIGNIFICATIVI .................................................................................................... 48
4.3 PRINCIPALI INDICATORI PATRIMONIALI ................................................................................................... 50
4.4 PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI......................................................................................................... 52
4.5 PROSPETTO DI DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO.......................... 53
CONCLUSIONI................................................................................................................................................ 54
FIGURA 1 - DISTRIBUZIONE SOCI...................................................................................................................................... 12
FIGURA 2 - DISTRIBUZIONE PROVINCIALE DEPOSITI ........................................................................................................ 13
FIGURA 3 - DISTRIBUZIONE PROVINCIALE FINANZIAMENTI ............................................................................................... 13
FIGURA 4 - COMUNE DI RODENGO SAIANO (BS)............................................................................................................. 32
FIGURA 5 - COMUNE DI CASTELMELLA (BS).................................................................................................................... 33
FIGURA 6 - VIA DUCA DEGLI ABRUZZI, BRESCIA .............................................................................................................. 33
FIGURA 7 - DISTRETTO POLIFUNZIONALE SOCIALE (BS) ................................................................................................ 34
FIGURA 8 - ATTIVITÀ PRESCOLARI; *5$'$ý$& ........................................................................................................... 38
FIGURA 9 - ATTIVITÀ PRESCOLARI, *5$'$ý$& ........................................................................................................... 39
FIGURA 10 - PRODUZIONE DI MATTONI ............................................................................................................................ 41
FIGURA 11 - ATTIVITÀ SARTORIALI ................................................................................................................................... 41
FIGURA 12 - PICCOLA FATTORIA ...................................................................................................................................... 41
Indice
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Bilancio Sociale 2011
Indice
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Bilancio Sociale 2011
PREMESSA
Premessa
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Bilancio Sociale 2011
Il bilancio sociale è storicamente, per CGM Finance, uno strumento di valutazione delle
performance in quanto, aggiunto alla nota integrativa, riesce a rendere esattamente la nostra
operatività e è affidabile anche in una prospettiva di estrema trasparenza finanziaria: non esistono,
infatti, notizie “riservate”, ma abbiamo sempre fornito la totalità dei dati ai nostri soci.
Fermo restando il sistema di vincoli, legati all’obbligo di operare solo nei confronti dei soci, il
bilancio sociale e, a giugno, la documentazione informativa con analisi semestrale sono sempre
stati i luoghi in cui viene misurata e rendicontata l’attività nel suo complesso.
In termini di valutazione dei risultati, questi due documenti sono il momento per la riaggregazione
dei dati sul lavoro fatto. Di solito, fornire servizi finanziari non permette di avere una visione
d’insieme, se questa non viene complessivamente compattata in un unico documento di
rendicontazione; chi segue solo i singoli Consigli di Amministrazione o le singole operazioni si
troverebbe altrimenti a dover analizzare un quadro molto frammentato.
Gli altri due elementi tipici del bilancio sociale, cioè rendicontare la mutualità esterna e l’aderenza
alla missione, sono per CGM Finance in re ipsa: cioè, stante il vincolo di esercizio del credito, o
l’ente rispetta questi principi oppure esce dalla norma legislativa. Il bilancio sociale è, quindi,
soprattutto un momento di riflessione sull’operato piuttosto che un momento di dimostrazione di
benefici generati, che ci devono essere per definizione.
Dando una lettura al sistema cooperativo, il 2011 corrisponde ad uno scenario particolarmente
faticoso.
Il primo elemento da considerare è la combinazione di due criticità:
- riduzione della liquidità del sistema, probabilmente determinata dalla crisi della finanza
pubblica;
- radicale riduzione dei margini.
Le due questioni non sono o non devono essere necessariamente accompagnate, ci può essere
una crisi di finanza senza crisi di margini, mentre in questo momento particolare ci sono entrambe
queste problematiche.
La crisi di liquidità sta cominciando ad investire anche aree geografiche tradizionalmente non
ricomprese; nei tempi passati, infatti, riguardava prevalentemente il Sud, mentre in questo
momento anche il Nord segnala affaticamento.
Per quanto riguarda la redditività, i processi di ristrutturazione della finanza pubblica hanno
determinato una riduzione sia quantitativa (probabilmente questo sarà un anno in cui non ci sarà
una crescita della cooperazione a due cifre) che qualitativa, nel senso che si sono
complessivamente erosi i margini.
Questo fenomeno riguarda sia Sud che Nord e si attesta nelle valutazioni di rating dati da CGM
Finance per cui questi ultimi tendono non a precipitare bensì a degradarsi nel tempo.
Questa situazione accelera processi naturali che erano già in corso, quindi cooperative che
avevano difficoltà che si trascinavano da molti anni stanno precipitando verso la liquidazione
coatta, la chiusura.
Il secondo elemento riguarda il ruolo di CGM Finance e il mercato del credito per il terzo settore:
fino al 2010 le banche hanno investito sul credito al sistema cooperativo e no profit mentre
nell’ultimo anno si sono complessivamente ritirate. Questo è collegato da un lato alle loro difficoltà
di raccolta, dall’altro al peggioramento dei dati delle cooperative.
Rimane la doppia eccezione rappresentata da Banca Popolare Etica che, pare, non risentire di
crisi di raccolta (il risparmio etico rimane “generoso”) e questa disponibilità le ha permesso di
rioccupare spazi disponibili non alimentati dalle altre banche.
Premessa
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Oltre alle banche nazionali, il sistema delle BCC risulta abbastanza affaticato tant’è che un numero
crescente di coop e consorzi (che prima tendevano a rivolgersi a sistemi di credito locale) oggi si
rivolge a CGM Finance. Questo ha determinato non tanto un aumento degli impegni di CGM
Finance, che rimangono costanti, quanto un aumento della mediazione creditizia che facciamo nei
confronti di Banca Popolare Etica, che riveste la quasi totalità delle pratiche (ad eccezione di
alcune operazioni a cavallo tra 2011 e 12).
Il legame tra CGM Finance e le banche consente di soffermarci anche su un altro complesso
rapporto, quello tra la nostra struttura e CGM caratterizzato soprattutto da due fattori:
- l’elevata capacità che ha CGM di avere relazioni istituzionali (ne è la riprova il quantitativo
di relazioni bancarie che il consorzio ha) che CGM Finance porta a valore. Primo dato
significativo è quindi la capacità di performance istituzionale elevata da parte di CGM, a cui
si accompagna una capacità di gestione di tali risorse da parte nostra.
- rapporto tra CGM Finance e CGM, intesa come rete distributiva. La rete CGM è un luogo
distributivo di prodotti di credito assolutamente prioritario ed essenziale.
Tutte le valutazioni elaborate in questi anni dimostrano che le cooperative fuori rete hanno
rischi di default molto più alti di quelli interne ad essa e che i costi di erogazione di credito o
di intervento di finanza sulla rete sono molto più bassi che non all’esterno (pensiamo al
problema del monitoraggio delle situazioni).
Nonostante questi elementi positivi ce ne sono altri di problematici, in particolare i ruoli consortili
non ancora definiti. Stante che la forma che hanno assunto cooperative e consorzi si è modificata
nel tempo, oggi, il fenomeno dei gruppi cooperativi (e/o gruppi cooperativi di fatto) pone dei
problemi di governance alla rete CGM ma pone a CGM Finance e ai suoi partner (istituti di credito)
dei problemi di valutazione del rischio del tutto nuovi.
Questo tema apre la grande questione, su cui nessuno ha risposte univoche, del ruolo dei consorzi
territoriali nella gestione del credito. Le prime esperienze ci dicono che (e su questo il rapporto con
CGM funziona) il ruolo sinergico positivo è quello sul ciclo monitoraggio – valutazione –
formazione, mentre le prime esperienze in cui consorzi, autonomamente, hanno assunto funzioni
finanziarie, soprattutto fuori rete CGM, destano molta preoccupazione.
IL PRESIDENTE
Giacomo Libardi
Premessa
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Bilancio Sociale 2011
Premessa
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SEZIONE 1 – CGM FINANCE
1.1 LA MISSIONE
1.2 LA RETE
1.3 DOVE SIAMO
1.4 UNA RETE AL SERVIZIO DELLA
COMUNITA’
1.5 I LEGAMI
1.6 COSA FACCIAMO
Sezione 1 – CGM Finance
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1.1 LA MISSIONE
Missione CGM Finance
CGM Finance nasce
dall’esigenza di avere un
s
e
sistema
finanziario consortile
e
in grado di essere un efficace
s
sostegno
allo sviluppo della
cooperazione, nel pieno
a
rispetto della nuova normativa
bancaria e finanziaria
Visione CGM
Il Gruppo Cooperativo Cgm vicino
ad ogni comunità e “occasione”
perché ogni comunità stia più
vicino al mondo,attraverso gli
strumenti dell’economia capaci di
tutelare e promuovere bene
comune, per un cambiamento che
promuova il benessere
(responsabilità e libertà) delle
persone, rafforzi la dimensione
della prossimità e della solidarietà
nel tessuto della comunità.
CGM Finance ha sempre perseguito
vi principali:
due obiettivi
armio all'interno del
- raccogliere il risparmio
ciati utilizzando, poi,
suo circuito di associati
olte per finanziare le
le disponibilità raccolte
erative sociali meno
esigenze delle cooperative
ficoltà di accesso al
liquide e con più difficoltà
rio del credito;
mercato ordinario
enza specialistica
-fornire una consulenza
e inerenti "all'area
sulle problematiche
uo complesso.
finanza" nel suo
In relazione alle finalità che sono proprie:
a. il risparmio raccolto viene impiegato in
maniera etica, sia cercando di finanziare a
tassi inferiori a quelli di mercato sia destinando le
risorse a realtà non profit;
b. si fornisce consulenza e supporto a fronte di
problematiche
legate all'area finanza, quali: l'ottimizzazione dei flussi finanziari interni, la gestione dei rapporti
bancari, l’uscita da situazioni di difficoltà economico/finanziaria, il supporto a progetti
imprenditoriali a carattere sociale, ecc.;
c. si garantisce un elevato livello di trasparenza e di comunicazione sull’operatività.
La finanza, e il lavoro di CGM Finance in particolare, richiede una capacità centrale di gestione
delle relazioni e delle valutazioni e richiede l’implementazione a livello territoriale di capacità e
competenze. Questo è lo scopo che viene perseguito con azioni di formazione e consulenza.
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1.2 LA RETE
Come evidenziato all’art.1 dello statuto, approvato dall’Assemblea Soci in data 15/05/2007, CGM
Finance è stato costituito in data 20/03/1998 come “Consorzio tra Cooperative in forma di società
Cooperativa a mutualità prevalente”
Dalla genesi territoriale legata a soci della provincia di Brescia ed uno piemontese e la prospettiva
nazionale, vi è il cammino di questi 14 anni che ha visto la rete espandersi dalle 6 cooperative
socie alle oltre 370
di cui
Totale soci
Solo soci Soci - clienti cooperative appartenenti
287
131
156
principalmente alla rete
Cooperative di cui:
CGM.
147
A
Nell'attuale
dimensione,
112
B
diventa
complesso
e
5
Miste
prioritario
al
tempo
stesso
23
Altre
sviluppare i rapporti con i
86
46
40
Consorzi di cui:
propri soci al fine di
83
Sociali
riconoscere e supportare
3
Non sociali
nuove
ed
innovative
15
9
6
Associazioni di cui:
progettualità da un lato e,
1
Soci sovventori
dall’altro, mantenere il
9
4
5
Fondazioni
rapporto con gli istituti
8
4
4
Altra forma giuridica di cui:
bancari per promuovere
5
Soci sovventori
convenzioni che rendano
2
Imprese sociali
possibile
l’accesso
al
1
credito,
tema
tanto
annoso
Altro
in momenti storici come
405
194
211
Totale complessivo
quello che stiamo vivendo.
La base sociale è così suddivisa:
Tipologia soci
N° azioni
Capitale sociale
%
Ordinari
2.845
€ 1.441.476,00
67,51%
Sovventori
1.386
€ 693.608,00
32,49%
4.231
2.135.084,00
100,00%
Riportiamo la disamina della azioni sottoscritte dai soci ordinari (399):
fino a € 1.000
151
€
105.752,00
da € 1.001 a € 3.000
138
€
260.624,00
da € 3.001 a € 5.000
39
€
147.728,00
da € 5.001 a € 10.000
57
€
371.812,00
14
€
555.560,00
399
€
1.441.476,00
oltre € 10.000
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Figura 1 - Distribuzione soci
Sezione 1 – CGM
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1.3 DOVE SIAMO IN ITALIA
Figura 2 - Distribuzione provinciale depositi
Figura 3 - Distribuzione provinciale finanziamenti
Sezione 1 – CGM
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1.4 UNA RETE AL SERVIZIO DELLA COMUNITÁ
Forniamo un breve excursus sui fattori macro e microeconomici che hanno influenzato l’economia
e la finanza nell’anno 2011, per poter comprendere le scelte e le azioni intraprese da CGM
Finance.
Continuano, come già vissuto nel 2010, gli effetti della crisi globale che ha colpito tutti i settori
economici. Sono balenati agli occhi di tutti la fragilità, l’iniquità e i rischi insiti nell’economia globale,
di fronte alla crescita incontrollata degli scambi finanziari che ha ampliato le differenze della
distribuzione del reddito nonché caricato i cittadini dei costi sociali ed economici della crisi con
l’esplosione dei deficit pubblici.
Il 2011 ha visto rafforzarsi quanto emerso nel 2010, in particolare i fattori esogeni ed endogeni 1
che condizionano negativamente la crescita e lo sviluppo delle cooperative che, molto spesso,
sono destinate a retroagire negativamente per loro stessa sopravvivenza:
- ritardo pagamenti da parte dei clienti in particolare Pubblica Amministrazione;
- eccessiva dipendenza dal cliente Pubblico in alcuni settori;
- dumping contrattuale;
- le gare di appalto di servizi e forniture condotte al massimo ribasso, molto spesso in settori di
attività caratterizzati già da bassi margini operativi;
- concorrenza sleale e le tecniche dei “prezzi predatori” (abbassamento dei prezzi dell’impresa
dominante il mercato per eliminare i concorrenti)
- infiltrazione criminalità organizzata in alcuni settori dove operano le cooperative;
- rispetto dei tempi di pagamento concordati con i fornitori, soprattutto nella fase iniziale,
quando il ciclo pagamento incasso non è ancora a regime;
- dotazione tecnologica;
- rigidità del mercato del lavoro e indisponibilità di lavori specializzati sul mercato;
- accesso al credito e strumenti finanziari;
- carico fiscale;
- costi giuridico – amministrativi;
- monopoli, oligopoli, cartelli, rendite di posizione, paraprotezionismo;
- scarsa dotazione infrastrutturale
- costo bolletta energetica
- costo materie prime
- costo del lavoro svincolato dall’effettiva produttività del lavoro
- costo debito in contesto di sottocapitalizzazione permanente
Si evidenziano quindi le problematiche legate a:
- prezzi finali, applicati dalle cooperative ai propri servizi, che non hanno tenuto conto degli
aumenti dei costi di fornitura con ricadute non indifferenti sui conti economici e portando, in
alcuni casi, a rivedere verso il basso quotazioni e listini;
- per le cooperative che dipendono dalla Pubblica Amministrazione, nel 2011 si sono
accentuati i ritardi negli incassi ripercuotendosi sulla gestione di tesoreria, minando spesso
la sopravvivenza vera e propria. Si risente maggiormente del peggior livello di liquidità nelle
regioni del centro - sud Italia, dove il contesto di mercato è caratterizzato da gare condotte al
massimo ribasso.
- Le politiche di riduzione della spesa pubblica nel settore sociale, i vincoli alla spesa degli
Enti locali e il noto fardello dei ritardi dei pagamenti concorrono a generare ulteriori
1
riportiamo di seguito alcune osservazioni dell’area studi di Confcooperative che aiutano a capire in che stato versa il mondo
cooperativo
Sezione 1 – CGM
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Bilancio Sociale 2011
allarmismi e timori tra gli operatori delle cooperative sociali rispetto ai rinnovi di convenzioni
in scadenza.
- margini inutilizzati di capacità produttiva;
- debolezza della domanda;
- amplificazione delle criticità che caratterizzano l’approccio ai mercati esterni da parte delle
cooperative.
In merito al tema dell’occupazione si può dire che è stata “garantita” dal settore seppur vi sia stata
una riduzione occupazionale nel mezzogiorno. Permane un clima di incertezza rispetto alla
dinamica contrattuale nel settore della cooperazione
Variazione dei tassi di interesse negli ultimi 4 mesi
sociale.
Spostiamoci ora sul tema cruciale dell’accesso al
31,50%
credito. Molti cooperatori hanno segnalato un
aumento, per i finanziamenti in essere, dei tassi
applicati mentre, molti altri, un’impennata degli
spread applicati sui nuovi finanziamenti.
66,70%
1,90%
AUMENTO
Variazione delle " altre condizioni" ( gg valuta,
costo servizi) negli ultimi 4 mesi
DIMINUZIONE
INVARIANZA
0
Per le posizioni in essere i cooperatori hanno
52,60%
dichiarato di aver subito anche una variazione
delle condizioni “accessorie” esistenti.
47,40%
L’11,5% degli operatori, che si sono rivolti alle
banche per un prestito negli ultimi 4 mesi del
2011, non ha ottenuto il finanziamento richiesto
mentre, in alcuni casi, l’importo erogato è stato
AUMENTO INVARIANZA DIMINUZIONE
inferiore a quello richiesto. In aggiunta sono
andate ad incrementarsi le richieste di rilascio garanzia integrativa ricorrendo ai Confidi territoriali e
nazionali.
L’irrigidimento delle condizioni di accesso al
Variazione delle garanzie richieste negli ultimi 4 mesi
credito, che si va a sommare alle precedenti
0%
restrizioni, si è tradotto, in alcuni casi, in richieste
di rientro che si accentuano nel Sud, dove le
56,90%
forme privilegiate (le auto-liquidanti) sono
maggiormente pericolose dati i problemi della
Pubblica
Amministrazione.
Ciò
accentua
maggiormente
il
dualismo
territoriale.
43,10%
Nel 2011 il fenomeno che ha colpito senza limiti di
territorialità è stato il ricorso alla sospensione dei
debiti. La maggioranza delle richieste ha riguardato la sospensione per 12 mesi del pagamento
della quota capitale delle rate di mutuo. Una piccola percentuale ha richiesto sospensione per soli
sei mesi del pagamento delle quote capitale dei canoni di leasing mobiliare.
L’avvenuta conclusione della stagione dell’attuazione dell’Avviso comune per sospensione
(moratoria) dei debiti delle piccole e medie imprese, che in parte aveva dato respiro alle imprese
cooperative, ha rafforzato gli elementi di criticità sul fronte accesso al credito.
L’offerta degli istituti di credito, che ha posto maggiori vincoli e quindi costi di finanziamento più
elevati, richiede un rafforzamento patrimoniale in un contesto nel quale i livelli di rischiosità del
AUMENTO
INVARIANZA
Sezione 1 – CGM
DIMINUZIONE
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Bilancio Sociale 2011
credito saranno elevati anche nel medio lungo periodo. La stretta dell’accesso al credito e la crisi di
liquidità - per ritardo dei pagamenti che vivono molte coop che lavorano con la Pubblica
Amministrazione - non consentono, quindi, alle cooperative di investire sulla propria crescita e non
fanno che alimentare la crisi economica, originando un circolo vizioso.
Le prospettive di evoluzione del credito bancario alle cooperative sono condizionate dal
peggioramento dello scenario economico e finanziario. La propensione a investire, in un contesto
di peggioramento, delinea prospettive meno negative tra le cooperative di media e grande
dimensione dove è più efficiente l’utilizzo della capacità produttiva e dove è minore la riduzione
della redditività, ma ben sappiamo che il numero di queste cooperative è contenuto.
La crisi ha colpito pesantemente il mondo cooperativo, riducendo fatturati e redditività, nonostante
si sia riusciti ad attutirne gli impatti sull’occupazione, dato che i valori di riferimento della
cooperazione resistono meglio del settore profit in generale.
Bisogna però agire per ricostruire produttività e competitività, visto che la buona salute delle
imprese è il presupposto indispensabile della buona occupazione. Tutte le cooperative, le grandi e
le piccole, devono sapersi misurare con i nuovi assetti e le nuove dimensioni dei mercati.
CGM Finance sta osservando e studiando il fenomeno delle fusioni tra cooperative, realizzate per
poter sopravvivere sul mercato e per creare quei “numeri” tanto necessari all’accesso al credito e,
in parallelo, continuerà il proprio lavoro di sostegno al settore considerando che nel 2012 ci
potranno essere delle ulteriori riduzioni di redditività, se i cooperatori dovranno ricorrere
all’abbassamento dei prezzi per non soccombere al mercato.
Bisognerebbe, a voce alta, difendere il modello cooperativo e svilupparlo in quanto impresa
capace di risolvere problemi occupazionali e fornitore di servizi sociali ma non solo in vece dello
Stato.
Sezione 1 – CGM
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1.5 I LEGAMI
ALLEANZE TECNICO- OPERATIVE
I soci sono il primo e fondamentale legame di CGM Finance, all’interno di essi
Fondosviluppo SpA, uno dei soci sovventori, ricopre un ruolo importante per lo studio
preliminare e la valutazione economica finalizzata all’eventuale partecipazione
finanziaria (capitale e finanziamenti) a progetti imprenditoriali di elevato contenuto
sociale.
Un esempio congiunto di iniziativa molto forte per facilitare l’accesso al credito al Sud è quella
rappresentata dal Fondo di Garanzia, promosso dalla Fondazione per il Sud e dai Fondi mutualistici
delle Centrali cooperative (tra i firmatari anche Fondosviluppo e CGM Finance), verrà gestito da
Coopefidi.
Il Fondo nasce con una dotazione di 5 milioni di euro: il gestore del Fondo potrà rilasciare
garanzie (massimo 50% del finanziamento) su operazioni di anticipo fatture, factoring pro-solvendo,
cessione di crediti pro-solvendo. Per singolo beneficiario, il valore garantito massimo è di
150mila euro, di conseguenza per un importo massimo del finanziamento di 300mila.
Le operazioni garantite potranno assumere la formula di: apertura di credito in c/c finalizzata
esclusivamente all’anticipazione su fatture e titoli predefiniti; smobilizzo con relativa canalizzazione
di fatture e titoli predefiniti; finanziamento rateizzato di durata compresa tra i 18 ed i 36 mesi
finalizzato allo smobilizzo di fatture e titoli predefiniti.
Per quanto riguarda alleanze di tipo tecnico-operativo, finalizzate al reperimento delle migliori
condizioni possibili per i propri associati, CGM Finance ha sottoscritto convenzioni con gli istituti
bancari che risultano quindi essere una controparte di assoluta rilevanza sia come rapporto diretto
per attività interna sia esterna.
Con Banca Popolare Etica, è stato sviluppato un sistema di sinergia soprattutto
attraverso il meccanismo delle pre-istruttorie di finanziamenti che verranno poi erogati
dalla banca stessa. Questo istituto è il principale sia come attività diretta che indiretta.
É in crescita l’operatività con Banca Prossima
Proseguono i rapporti con:
BCC Cassa Padana,
B.co popolare
area no profit di
Banca Popolare di Bergamo e
per l’applicazione di condizioni agevolate su c/c e finanziamenti concessi agli aderenti alla rete
CGM.
Sezione 1 – CGM
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Nel corso del 2011 si sono consolidati i rapporti con:
e MCC Servire, per la concessione di garanzie ai nostri associati, favorendo il
ricorso al credito anche ai soggetti più deboli e consentendo l’erogazione di
finanziamenti di importi più elevati.
Si presenta, in dettaglio, la suddivisione dell'incidenza dei nostri tre partner a
livello di intervento regionale:
AREA
Regione
Prov
CENTRO
ABRUZZO
ABRUZZO Totale
LAZIO
LAZIO Totale
TOSCANA
CH
Cooperfidi
LIGURIA
LIGURIA Totale
LOMBARDIA
LOMBARDIA Totale
PIEMONTE
PIEMONTE Totale
TRENTINO ALTO ADIGE
TRENTINO ALTO ADIGE
Totale
NORD Totale
SUD
1
1
RM
FI
LU
TOSCANA Totale
CENTRO Totale
NORD
Consorzi fidi
Solidarfidi MCC Servire
GE
SP
1
1
1
1
1
BG
BS
CR
MB
MI
MN
VA
AL
AT
TO
7
1
1
6
1
1
17
1
1
CAMPANIA Totale
PUGLIA
PUGLIA Totale
SICILIA
AV
BN
NA
3
5
2
3
8
8
1
1
2
1
14
1
3
4
4
1
1
2
6
4
24
22
20
CT
TP
SICILIA Totale
Totale complessivo
1
1
1
12
1
2
1
4
BR
SUD Totale
2
4
4
1
2
TN
19
CAMPANIA
2
1
3
4
1
1
2
1
1
1
1
3
3
1
1
Le posizioni garantite da Confidi sono in totale 61, per cinque delle quali si è ricorso a due
confidi. Il monte garantito risulta pari a:
2011
1.088.687,76
2010
880.543,49
2009
192.500,00
Mcc Servire
666.275,83
618.049,85
493.000,00
Solidarfidi Veneto
891.934,26
830.929,71 1.027.822,50
2.646.897,85
2.329.523,05 1.713.322,50
Cooperfidi
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Bilancio Sociale 2011
GRUPPO COOPERATIVO PARITETICO
CGM Finance aderisce al Gruppo Cooperativo Paritetico ex art. 2545-septies e 2497-bis
Codice Civile,
coordinato da:
Consorzio CGM, C.F. 01845670403 e P.IVA 03500760172,
e composto, oltre che da CGM Finance, dai seguenti soggetti:
Comunità Solidali Consorzio di Cooperative Sociali s.c.s., avente per oggetto
la promozione e lo sviluppo degli interventi sociali in materia di salute
mentale e la gestione di un marchio collettivo di qualità;
Mestieri Consorzio di Cooperative Sociali s.c.s., C.F. e P.I.V.A. 02552350981,
avente per oggetto l’attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro;
Luoghi per Crescere s.c.s. C.F. e P.I. 02707300980, avente per
oggetto la promozione e lo sviluppo degli interventi sociali ed
educativi a favore di minori.
Welfare Italia srl impresa sociale, C.F. e P.IVA 02949030981
e con la partecipazione di
Connecting People consorzio di cooperative sociali,
C.F. e P.IVA 02194760811
Il 49,15 % dei nostri soci appartiene alla rete CGM e
ha:
- sottoscritto il 36,66% del totale capitale sociale
- versato 43,77 % della raccolta complessiva
- ricevuto il 55,55% degli importi erogati.
Sezione 1 – CGM
Pagina 19
Bilancio Sociale 2011
1.6 COSA FACCIAMO
Attività finanziaria infragruppo:
a) effettuare attività di finanziamento non nei
confronti del pubblico rivolta in via esclusiva ai
soci cooperative nei limiti consentiti e previsti
dalle vigenti norme (…), effettuare attività di
prestazione di garanzie a favore e nell'interesse
di terzi;
b) gestire i crediti dei propri soci cooperative
(…)”
Attività immobiliare:
"acquistare, costruire, restaurare e
ricostruire, vendere, prendere o
concedere in affitto terreni e/o
fabbricati (…);"
Art. 3
statuto
Attività di consulenza:
"istituire per i soci cooperative
servizi di idonea consulenza tecnica
finanziaria ed amministrativa (…);"
Sezione 1 – CGM
Pagina 20
Bilancio Sociale 2011
1.6.1 RACCOLTA E IMPIEGHI
Il cuore dell’attività di CGM Finance è rappresentato dalla finanza infragruppo (che costituisce
l’86% ca dei ricavi) 2. L’attività si declina attraverso il seguente processo:
3. Ricorso a
fidi bancari
2. Raccolta dagli
associati
attraverso
depositi fruttiferi
Importo
1. Sottoscrizione e
versamento capitale
sociale
Fonti:
€
1.283.192,00
295
CENTRO
€
507.164,00
39
SUD
€
148.616,00
64
ESTERO
€
196.112,00
7
Sottoscritto totale
Impieghi:
1. Erogazione di finanziamenti
2. Conti Correnti attivi - 3. Partecipazioni - 4. Titoli
31 dicembre 2011:
rapporto in essere con 52,10% degli associati
€
2.135.084,00
405
NORD
€
11.661.670,65
137
CENTRO
€
141.676,41
4
SUD
€
79.626,47
4
Deposito totale
€
11.882.973,53
Totale Fonti
€
14.018.057,53
NORD
€
10.685.220,40
128
CENTRO
€
559.005,18
10
SUD
€
1.610.286,38
26
ESTERO
€
36.139,24
5
€
12.890.651,20
NORD
€
350.590,79
4
CENTRO
€
223.265,93
1
Gestione tesoreria totale
€
573.856,72
5
Totale Impieghi
€
13.464.507,92
Finanziamento totale
(in riduzione rispetto al 56,56% del 2010)
319 rapporti contrattuali aperti 3
(324 totali, visto che le gestioni tesorerie prevedono la firma di due
contratti: di deposito per la parte attiva e di fido per quella passiva)
Andamento 2009 - 2011
18
15,26
16
15,23
14,49
15,08
13,57
13,47
Milioni
14
13,87
12
10
13,38
12,29
12,51
1,84
1,90
2,06
2,09
30.06.2009
31.12.2009
30.06.2010
31.12.2010
12,51
11,88
8
6
4
2,12
2,14
2
0
Raccolta
2
3
Impieghi
30.06.2011
31.12.2011
Capitale sociale
Dato riferito al bilancio 2010
Esclusa dal conteggio 1 posizione in contenzioso
Sezione 1 – CGM
N.
NORD
Pagina 21
145
169
Bilancio Sociale 2011
La raccolta da associati (112 soggetti hanno aperto 145 posizioni), nel dettaglio, è così
composta:
Regione Prov
RM
A garanzia
n
LAZIO
MC
MARCHE
FI
24.970,00
TOSCANA
n
1
900,84
1
115.835,57
1
115.835,57
1
- 30,00
1
n
Vincolato 60
gg
n
Vincolo
rotativo
trimestrale
n
24.970,00
1
- 30,00
1
24.970,00
1
116.706,41
3
- 30,00
1
10.102,24
1
- 30,00
1
10.102,24
1
82.557,02
1
372.264,20
2
566.737,39
5
1.225.756,19 13
382.815,58
7
304.983,41
3
BO
EMILIA
ROMAGNA
GE
SP
LIGURIA
136.842,76
2
61.088,29
2
197.931,05
4
BG
BS
824.578,36
7
82.557,02
1
316.642,63
6
1.675.946,48 33
CO
2.087,66
1
CR
99.832,35
2
200.000,00
1
417.453,81
5
816.638,63
4
10.394,21
1
LC
59.970,00
1
MI
392.460,92
4
MN
1.277.009,28 12
BI
TO
PIEMONTE
2.522.357,14 48
617.455,00
1
3.340,26
1
473.926,76
1
358.123,21
1
12.062,46
1
2
473.926,76
1
1
7.931,58
1
TN
289.516,94
4
- 30,00
1
314.542,94
5
7.901,58
2
963,19
1
957,53
1
957,53
1
VAL
D'AOSTA
PD
164.190,00
2
TV
VE
VI
963,19
1
296.286,16
5
8.336,48
2
- 30,00
1
339.880,00
1
VR
VENETO
164.190,00
2
1.639.130,33 18
CT
SICILIA
SUD
1.664.100,33 19
14,00%
87.584,23
1,19%
A garanzia
Sezione 1 – CGM
644.472,64
9
4.185.658,19 67
79.626,47
4
79.626,47
4
79.626,47
4
4.381.991,07 74
36,88%
59.216,10
n
1,07%
Libero
n
1.254.536,38 15
358.123,21
25.026,00
AO
59.970,00 1
1
BZ
TRENTINO
ALTO ADIGE
Totale
% sul totale
Importo
medio
Tasso medio
2.614.659,02 20
620.795,26
NORD
n
59.970,00 1
RE
LOMBARDIA
Vincolo
rotativo
semestrale
1
LU
CENTRO
Libero
900,84
Vincolato 30
gg
49.970,00
1
53.354,85
2
367.227,16
1
53.354,85
2
429.259,62
3
100.585,21 1
412.724,93 1
60.780,80 3
412.724,93 1
161.366,01 4
3.160.901,98 27
2.041.919,21 19
412.724,93 1
221.336,01 5
3.160.901,98 27
26,60%
2.041.919,21 19
17,18%
412.724,93 1
3,47%
221.336,01 5
1,86%
117.070,44
107.469,43
1,62%
Vincolato 30
gg
n
2,15%
Vincolato 60
gg
412.724,93
n
1,50%
Vincolo
rotativo
trimestrale
44.267,20
n
1,75%
Vincolo
rotativo
semestrale
Pagina 22
n
Bilancio Sociale 2011
L’iter di una pratica di finanziamento prevede una fase di istruttoria, in cui viene attribuita ad ogni
soggetto analizzato una valutazione complessiva aziendale (da A a D) suddivisa, a sua volta, in:
- valutazione qualitativa distinta in:
o patrimoniale;
o reddituale;
o di liquidità.
- valutazione andamentale nella quale si analizza la qualità dei rapporti tra CGM Finance e il
cliente, la sua affidabilità e il rispetto delle scadenze.
Per i 136 soggetti che hanno in essere uno o più rapporti di finanziamento, il risultato viene così
riassunto:
A A/B B/A B
Cooperative
2
1
4
B/C C/B C
C/D D/C D N.D .
1 28
11
4 33
5
2 5
4
8
1
2 13
4
1 2
1
Consorzi
Associazione
4
Fondazione
Altro
Totale 2
1
1
1
1 37
12
6 47
9
3 7
1
1
11
Risultano in essere 169 finanziamenti + 5 gestioni tesoreria (fido di cassa) per erogazioni
complessive pari ad Euro 13.464.507,92 che possiamo suddividere nelle seguenti categorie 5:
Finanziamenti unica soluzione
BG
BS
MI
MN
LOMBARDIA
AT
PIEMONTE
TN
TRENTINO ALTO ADIGE
Anticipi
n.
Fin a bt
250.030,00
945.569,60
n.
1
7
€ 1.195.599,60
8
€ 1.195.599,60
€ 1.197.000,00
8
Fin a bt
€ 1.195.599,60
n.
8
€
€
NORD
Deliberato
BN
NA
SA
CAMPANIA
BR
PUGLIA
CT
SICILIA
SUD
Deliberato
Riepilogo :
Utilizzato totale
Importo medio
Deliberato totale
Tasso medio
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
305.799,39 2
80.030,00 1
385.829,39 3
45.030,00 1
45.030,00 1
90.000,00 1
90.000,00 1
520.859,39 5
525.000,00
6.243,64 1
235.208,75 3
48.577,60 1
290.029,99 5
50.250,00 1
50.250,00 1
70.030,00 1
70.030,00 1
410.309,99 7
445.000,00
Anticipi
n.
€ 931.169,38 12
€
77.597,45
€ 970.000,00
3,79%
€
149.449,95
€ 1.197.000,00
3,72%
4
Si tratta di organizzazioni in start up per cui non è stato possibile fare analisi storiche.
L’importo complessivo erogato include Euro 95.765,18 relative a posizioni incagliate e/o in sofferenza che sono state escluse dalle
rappresentazioni tabellari
5
Sezione 1 – CGM
Pagina 23
Bilancio Sociale 2011
Fidi
6
PR
EMILIA ROMAGNA Totale
BG
BS
MI
MN
VA
LOMBARDIA Totale
BI
TO
PIEMONTE Totale
TN
TRENTINO ALTO ADIGE
Totale
NORD Totale utilizzato
Deliberato
RM
LAZIO Totale
FI
TOSCANA Totale
CENTRO Totale utilizzato
Deliberato
AV
BN
CAMPANIA Totale
CT
SR
TP
SICILIA Totale
SUD Totale utilizzato
Deliberato
EE
UGANDA Totale
ESTERO Totale utilizzato
Deliberato
Fidi
Totale utilizzato
Linea anticipo cessione ft
n.
€
80,00 1
€
80,00 1
€
300,00 1
€
388.228,36 5
Media utilizzi
Totale deliberato
Tasso medio 7
Fido ipotecario
2
1
€
120.030,00
1
€
-€
2 €
2 €
€
1.211.008,64 10
1.819,35 1
200.810,00 1
198.990,65 2
100.060,00 1
€
345.913,61
3
€
120.030,00
1
€
€
4.677,18
4.677,18
1
1
€
€
€
100.060,00 1
1.510.059,29 13
2.390.000,00
€
€
350.590,79
475.000,00
4
€
€
120.030,00
120.000,00
1
€
€
€
€
50.030,00
50.030,00
50.030,00
50.000,00
1
1
1
€
€
€
€
223.265,93
223.265,93
223.265,93
250.000,00
1
1
1
€
€
€
€
10.060,00
10.060,00
10.060,00
10.000,00
1
1
1
€
Fido cassa n.
1.570.149,29 15
€
Fido ipotec n.
120.030,00 1
€
€
77.044,67
77.044,67
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
505.872,21 11
1.145.291,38
71.621,67 1
71.621,67 1
80,00 1
80,00 1
71.701,67 2
230.000,00
39.480,97 1
70.570,66 1
110.051,63 2
98.411,81 2
80,00 1
605.257,96 2
703.749,77 5
813.801,40 7
1.233.768,35
Linea ant cessione ft n.
1.391.375,28 20
Gestione tesoreria n.
€
573.856,72 5
€
69.568,76
€
104.676,62
€
114.771,34
€
120.030,00
€
2.609.059,73
€
2.450.000,00
€
725.000,00
€
120.000,00
3,50%
n.
195.913,61
150.000,00
1
1
8
575.336,66
535.641,98
100.030,00
n.
€
€
80,00
40.139,18
428.747,54
€
€
€
Gestione
tesoreria
n.
6
3
1
€
€
€
€
Fido cassa
3,13%
3,22%
3,25%
6
Eventuali extra-fido sono dovuti esclusivamente a spese da liquidare, a temporanei scompensi di valuta e/o a rinegoziazioni con
riduzioni di fido concesso
7
Dalla media dei tassi è stato escluso il dato relativo all’estero
Sezione 1 – CGM
Pagina 24
Bilancio Sociale 2011
Fin. Rate
Importo residuo
NORD
LIGURIA
GE
SP
LOMBARDIA
BG
BS
CO
CR
LC
MB
MI
MN
VA
PIEMONTE
AL
AT
TO
TRENTINO ALTO
ADIGE
TN
VAL D'AOSTA
AO
VENETO
PD
VE
CENTRO
ABRUZZO
CH
LAZIO
RM
TOSCANA
FI
LU
SUD
BASILICATA
MT
CALABRIA
CZ
CAMPANIA
BN
NA
SICILIA
CT
ESTERO
BELGIO
BOSNIA HERZIGOVINA
UGANDA
4.544.978,52
689.598,10
636.413,10
53.185,00
3.239.373,37
267.478,49
1.091.727,35
149.365,66
147.860,87
180.030,00
23.780,00
1.096.930,63
270.170,37
12.030,00
391.084,80
182.139,06
60.060,00
148.885,74
83
12
11
1
58
6
14
1
3
1
1
23
8
1
9
2
2
5
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
68.780,00
68.780,00
5.103,20
5.103,20
151.039,05
125.030,00
26.009,05
343.605,29
20.893,45
20.893,45
28.009,27
28.009,27
294.702,57
89.279,23
205.423,34
303.214,62
14.030,04
14.030,04
40.029,96
40.029,96
237.689,91
123.390,00
114.299,91
11.464,71
11.464,71
26.079,24
90,09
15.565,50
10.423,65
1
1
1
1
2
1
1
5
1
1
1
1
3
1
2
10
1
1
1
1
6
2
4
2
2
4
1
1
2
Fin. Rate
Importo residuo
Totale complessivo
€
5.217.877,67
Totale deliberato
€
8.966.618,98
Tasso medio
8
8
3,31%
Mutui ipotecari
n.
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
€
2.287.821,39
7
€
€
€
2.287.821,39
587.976,19
1.699.845,20
7
2
5
€
80.863,41
1
€
80.863,41
1
€
80.863,41
1
n.
102
n.
€
Mutui ipotecario
€
2.368.684,80
€
2.842.888,00
n.
8
2,85%
Dalla media dei tassi sono stati esclusi i finanziamenti infruttiferi
Sezione 1 – CGM
Pagina 25
Bilancio Sociale 2011
1.6.2 FINANZIAMENTI INDIRETTI
Il ruolo di società finanziaria a servizio del sistema, ricoperto da CGM Finance viene svolto,
non solo con l’erogazione diretta di finanziamenti, ma soprattutto con la fornitura di una
consulenza globale che permetta l’ottenimento, per ogni associato, di un equilibrio finanziario
corretto e rispettoso delle proprie esigenze.
Per questo motivo sono state implementate delle attività considerate strategiche ai fini della
prestazione di un servizio completo ed efficiente:
- stipula di convenzioni con banche ed istituti finanziari ed erogativi;
- prestazione di consulenze ordinarie basate sull’analisi dei bilanci;
- prestazione di consulenze straordinarie per particolari progetti d’impresa.
Si riporta la tabella, riepilogativa per provincia e per tipologia, relativa ai finanziamenti erogati da
Banca Etica a cooperative/consorzi (soci di CGM Finance) per un deliberato complessivo pari a
Euro 4.652.523,16:
Anticipo fatture
PV
Aosta
€
80.000,00
Fido
Mutuo
€
10.000,00
€
150.000,00
€
200.000,00
€
365.000,00
€
375.000,00
€
60.000,00
Promiscuo
Parziale deliberato
Bergamo
Parziale deliberato
Brescia
€
40.000,00
Parziale deliberato
Cremona
€
450.000,00
Parziale deliberato
Venezia
€
250.000,00
€
420.000,00
€
720.000,00
€
80.000,00
€
67.523,16
€
10.000,00
Parziale deliberato
Torino
Parziale deliberato
Firenze
€
300.000,00
Parziale deliberato
Roma
€
100.000,00
€
€
€
Sezione 1 – CGM
€
350.000,00
€
1.240.000,00
€
100.000,00
€
450.000,00
€
1.390.000,00
€
147.523,16
€
310.000,00
€
165.000,00
€
220.000,00
€
190.000,00
190.000,00
Parziale deliberato
Totale complessivo
€
220.000,00
Parziale deliberato
Catania
90.000,00
65.000,00
Parziale deliberato
Benevento
€
€ 500.000,00
Parziale deliberato
Milano
Parziale deliberato
1.180.000,00
Anticipo fatture
€ 1.095.000,00
Fido
€
1.877.523,16
Mutuo
€ 500.000,00
Promiscuo
Pagina 26
Bilancio Sociale 2011
Si riporta la tabella, riepilogativa per provincia e per tipologia, relativa a finanziamenti erogati da
Banca Etica a cooperative/consorzi (non soci di CGM Finance) per un importo deliberato
complessivo pari a Euro 1.568.200,00
PV
Anticipo fatture
Asti
€
Fido
Fidejussioni
Promiscuo
Mutuo
Parziale deliberato
Cremona
€
100.000,00
€
Firenza
€
10.000,00
Monza e della Brianza
€
90.000,00
€
200.000,00
€
€
85.000,00
€
310.000,00
€
300.000,00
€
150.000,00
€
330.000,00
€
98.200,00
€
120.000,00
13.200,00
Parziale deliberato
€
120.000,00
Parziale deliberato
Totale complessivo
€
40.000,00
Parziale deliberato
Salerno
160.000,00
€ 150.000,00
Parziale deliberato
Napoli
€
300.000,00
Parziale deliberato
Mantova
100.000,00
€ 300.000,00
Parziale deliberato
€
€
60.000,00
Parziale deliberato
Lucca
Totale complessivo
100.000,00
€
695.000,00
€
Anticipo fatture
310.000,00
Fido
€
13.200,00
Fidejussioni
€ 300.000,00
€ 250.000,00
Promiscuo
Mutuo
In base alla convenzione stipulata tra il Consorzio Nazionale CGM e Banca Etica, per questi
finanziamenti vengono applicate condizioni agevolate e in cambio CGM Finance sottoscrive una
lettera di patronage non impegnativo.
Finanziamenti concessi da banche partner per i quali è stata svolta la pre-istruttoria
Anticipo
fatture
Provincia di Trapani
Commissione attiva pre-istruttoria
Provincia di Catania
Commissione attiva pre-istruttoria
Fido
Mutuo
€ 3.500.000,00
€
Deliberato parziale
3.500.000,00
3.000,00
230.000,00
230.000,00
2.300,00
Provincia di Bergamo
Commissione attiva pre-istruttoria
€ 200.000,00
200.000,00
1.250,00
Provincia di Venezia
Commissione attiva pre-istruttoria
€ 470.000,00
470.000,00
1.500,00
Provincia di Cremona
Commissione attiva pre-istruttoria
€ 400.000,00
400.000,00
2.400,00
Provincia di Napoli
Commissione attiva pre-istruttoria
€
3.730.000,00
10.000,00
10.000,00
€
50.000,00
60.000,00
300,00
1.120.000,00
Totale finanziamenti erogati da banche partner
Totale commissioni attive pre-istruttoria
4.860.000,00
10.750,00
Per tale servizio al cliente viene applicata una commissione che oscilla dallo 0,20% allo 0,50% con
una media dello 0,37%.
Sezione 1 – CGM
Pagina 27
Bilancio Sociale 2011
Si riporta una tabella, riepilogativa per provincia e per tipologia, relativa a finanziamenti erogati da
Unicredit Spa per un importo deliberato complessivo pari a Euro 1.595.270
Anticipo
Fatture
Milano
Fido di cassa
Mutuo
chirografario
Anticipo
contributi
Promiscuo
€
50.000,00
€
€
10.000,00
€
100.000,00
€
45.270,00
€
80.000,00
Parziale deliberato
Firenze
Parziale deliberato
Lucca
€
100.000,00
Parziale deliberato
Napoli
€
10.000,00
€
€
200.000,00
€
110.000,00
€
225.270,00
€
60.000,00
€
1.000.000,00
50.000,00
Parziale deliberato
Trapani
Totale
150.000,00
€ 1.000.000,00
Parziale deliberato
Totale
Sezione 1 – CGM
€ 1.100.000,00
€
115.270,00
€
50.000,00
€
180.000,00
€
150.000,00
Pagina 28
Bilancio Sociale 2011
1.6.3 ATTIVITA’ di CONSULENZA e DOCENZA
Consulenze ordinarie
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Consorzio Medicina e Comunità onlus società cooperativa sociale (MI)
Consorzio di solidarietà sociale Oscar Romero (RE) non socio
Energie Solidali- Società cooperativa sociale onlus (MN)
Gruppo Elefati Volanti Andropolis - Consorzio di cooperative sociali (BS)
Gruppo Fraternità Consorzio di cooperative sociali - Società cooperativa sociale onlus (BS)
Microcredit Coop. società cooperativa a r.l. (BS)
Gruppo cooperativo CGM - Consorzio nazionale della cooperazione di solidarietà sociale Gino
Mattarelli (MI)
Vesti Solidale - Società cooperativa sociale onlus (MI)
Welfare Italia Servizi S.r.l. (MI)
In questo caso CGM Finance svolge un’analisi di bilancio, che
viene poi rielaborata e consegnata al cliente per verificare
l’andamento gestionale e l’equilibrio economico, patrimoniale e
finanziario o valutare la fattibilità di un investimento.
Vengono segnalati aspetti positivi e negativi, con consigli
riguardo alle possibili soluzioni.
Il prezzo viene concordato a forfait per un importo che può
andare dai 350,00 Euro + Iva in su, a seconda della complessità
dell’analisi.
Monitoraggio finanziario
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Alce Nero cooperativa sociale a r.l. (MN)
Crescere Insieme soc.coop.soc. a r.l.(TO)
Esserci s.c.s.(TO)
Gruppo Elefati Volanti Andropolis - Consorzio di cooperative sociali (BS)
Hike società cooperativa sociale a r.l. onlus (MN)
Giardino dei bimbi - società cooperativa sociale onlus (MN) non socia
Il Nucleo soc.coop.soc (BS)
Il Segno società cooperativa sociale onlus (MN) non socia
La Caveda soc.coop.soc. (BS)
La Vela soc.coop.soc.(BS)
Kairos consorzio di cooperative sociali - società cooperativa a r.l. (TO)
Nastro Verde società cooperativa sociale onlus (MN) non socia
Solidarietà Manerbiese soc.coop.soc. (BS)
Sol.co. Mantova Solidarietà e cooperazione - Società cooperativa sociale (MN)
Il progetto di monitoraggio finanziario annuale consiste in un servizio di monitoraggio periodico
delle condizioni bancarie applicate sui conti correnti bancari, finalizzato ad ottenere un risparmio
di oneri finanziari.
Docenza
x
x
x
x
x
x
x
x
Benessere società cooperativa sociale - impresa sociale (PZ), non socia
Cerro Torre Società cooperativa sociale onlus (BS)
Comunità Fraternità - Società cooperativa sociale onlus (BS)
Fraternità Impianti - Impresa sociale - Società cooperativa sociale onlus (BS)
Fraternità Giovani - Società cooperativa sociale a r.l. onlus (BS)
Fraternità Creativa - Società cooperativa sociale onlus(BS), non socia
Il Giardinone società cooperativa sociale onlus (MI)
Il Granello cooperativa sociale (SO), non socia
Sezione 1 – CGM
Pagina 29
Bilancio Sociale 2011
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
x
Consorzio Farsi Prossimo Società cooperativa sociale onlus (MI)
Consorzio sociale il Filo da Tessere a r.l. (BI)
Consorzio La città solidale - società cooperativa sociale (RG)
Consorzio Sol.co Cremona coop.soc. (CR)
Consorzio di solidarietà sociale Oscar Romero (RE) non socio
Consorzio Luoghi per crescere - società cooperativa sociale (MI)
Cooperativa sociale Pro Ser Valcamonica (BS)
Co.Re.S.S. Cooperativa reggiana servizi sociali - società cooperativa sociale a r.l. (RE)
Spazio aperto servizi - Società cooperativa sociale onlus (MI)
Spazio giovani - società cooperativa sociale onlus (MB)
So&Co Consorzio di cooperative (LU)
Welfare Italia Servizi S.r.l. (MI)
Sezione 1 – CGM
Pagina 30
Bilancio Sociale 2011
SEZIONE 2 – L’INNOVAZIONE
2.1 Cresco Società Cooperativa Sociale ONLUS
2.2 Nuovo distretto Polifunzionale Sociale
Sezione 2 – L’Innovazione
Pagina 31
Bilancio Sociale 2011
Le attività imprenditoriali innovative, in questo momento, sono legate in buona parte alle energie
rinnovabili che creano molto lavoro ma bassa marginalità e, nonostante le difficoltà affrontate,
all’interessante intuizione di entrare nel mercato di riscossione dei tributi, un’attività di grande
marginalità con capacità di creare inserimento lavorativo.
Si riportano due casi in cui CGM Finance ha partecipato ad un processo innovativo co-finanziando
parti di progetto.
2.1 CR.E.S.Co Società Cooperativa Sociale ONLUS
La congiuntura economica particolarmente sfavorevole e l’asfissia economica nella quale si
trovano molte Cooperative, Amministrazioni Comunali ed Aziende profit non permettono alle
stesse di effettuare investimenti a lungo termine al fine di trarre benefici
anche in termini energetici, economici ed ambientali.
“CR.E.S.Co sta cercando di offrire una possibile soluzione al problema,
soluzione tutta concentrata nell’acronimo del nome della cooperativa:
“CReiamo Energia, Solidarietà e Cooperazione”.
CR.E.S.Co nasce nel 2010 sulla base dell’esperienza maturata dalla
cooperativa sociale di tipo B Cerro Torre. La modalità scelta da CR.E.S.Co,
per perseguire l’interesse della Comunità alla promozione
ed all’integrazione sociale dei cittadini, consiste nel
progettare, realizzare e gestire impianti da fonti rinnovabili
offrendo energia verde ai clienti interessati (cittadini,
comunità, amministrazioni pubbliche e aziende).
Il nome di CR.E.S.Co, duetta con l’acronimo E.S.CO,
dall’inglese Energy Service Company - Società di Servizi
Energetici.
Una
E.s.c.o
partecipa
ad
un’iniziativa
energetica, fornendo oltre alle competenze tecniche quelle
Figura 4 - Comune di Rodengo Saiano (BS)
finanziarie.
Tra studio di progettazione e cinque squadre per l’installazione i lavoratori sono 18, tra i quali si
contano diverse figure in stato di svantaggio.
Dal 2005 sono stati sviluppati oltre 5.000 kWp9 e attualmente, grazie all’esperienza maturata nel
settore, CR.E.S.Co si pone come riferimento per la realizzazione di impianti “chiavi in mano” con
l’obiettivo ardito di fare socialità oltre che di affrontare la crisi abbattendo i costi dove non è
possibile incrementare i ricavi.
CGM Finance, nel 2011, ha co-finanziato - con Banca Popolare Etica, per cui CGM Finance ha
effettuato la pre-istruttoria - alcuni dei progetti vinti dalla cooperativa, in RTI (Raggruppamento
9
potenza massima (o di "picco") di un impianto fotovoltaico o di un generatore elettrico in generale
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 32
Bilancio Sociale 2011
Temporaneo d’Impresa) con altre società, attraverso la delibera di un finanziamento a rate per
l’acquisto di pannelli fotovoltaici.
Cresco indirizza la propria attività in due direzioni:
- impianti fotovoltaici: verificando la fattibilità economica
dei progetti in essere, realizzando a proprie spese
l’impianto consentendo al cliente di beneficiare di energia
gratuita oppure remunerandolo per l’occupazione del tetto
sul quale si trova l’impianto.
- accentuare la diversificazione dei servizi energetici
proposti aumentando le alternative disponibili (solare
termico, biomassa o geotermico). Il cliente versa un
Figura 5 - Comune di Castelmella (BS)
importo annuo proporzionato ai consumi di energia
effettivamente sostenuti; in questo modo il cliente si trova un impianto nuovo che funziona con fonti
alternative più efficienti e più economiche e, dopo un periodo concordato, diventa proprietario
dell’impianto realizzato da CR.E.S.Co.
I vantaggi di operare in uno schema di questo tipo
per l'utente sono:
1. l'assenza di rischi finanziari (CR.E.S.Co si
assume tutte le responsabilità in caso di
valutazioni di risparmio errate);
2. l'opportunità di realizzare interventi e di avere
benefici anche in mancanza di risorse
finanziarie proprie ed in presenza di difficoltà
nel reperire finanziamenti esterni;
3. la
possibilità
di
conseguire
benefici
Figura 6 - Via duca degli Abruzzi, Brescia
energetico - ambientali importanti,
4. la liberazione dalle problematiche connesse alla gestione e manutenzione dell'impianto;
5. le ripercussioni sociali grazie all’affidamento del lavoro ad una cooperativa sociale.
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 33
Bilancio Sociale 2011
2.2 Nuovo distretto Polifunzionale Sociale
Nella zona sud della città di Brescia nei primi mesi del 2012, si
sono insediate le realtà cooperative che hanno progettato e
realizzato un distretto polifunzionale sociale, quasi un “quartiere
sociale”: ISB Immobiliare Sociale Bresciana, Il Calabrone, La
Rete, FoBap, Colibrì.
ISB è un consorzio di cooperative sociali nato nel 2002 con l’idea
di portare avanti sul territorio bresciano attività di housing sociale;
uno degli obiettivi fondanti è proprio quello di supportare le
Figura 7 - Distretto Polifunzionale
Sociale (BS)
comunità locali e favorirne l’integrazione e la coesione sociale
occupandosi direttamente del problema dell’abitare.
All’interno del distretto di Viale Duca degli Abruzzi, in una superficie totale di circa 650 mq, ISB
sperimenterà una nuova sfida: realizzare nuove forme dell’abitare attraverso esperimenti di
coabitazione che potranno coinvolgere persone appartenenti alle più disparate tipologie di bisogno
abitativo, andando incontro non solo a situazioni di disagio economico-sociale, ma anche a
situazioni di disagio economico temporaneo e ad esigenze di coabitazione legate a particolari
esperienze di vita non necessariamente affiancate da un disagio economico o sociale. Uno dei
capisaldi di questo esperimento è infatti la temporaneità della permanenza, alla quale affiancare
nuovi servizi di “way out” e nuove forme di partecipazione degli inquilini alla vita della comunità
locale.
Il Calabrone nasce nel 1982 grazie all’iniziativa di Don Piero Verzeletti e di un gruppo di persone
motivate a dare vita ad un’esperienza rivolta a persone tossicodipendenti, offrendo loro accoglienza
in comunità residenziali e il supporto necessario per renderli capaci di rapportarsi positivamente a
sé e agli altri e di compiere scelte autonome e consapevoli. L’approccio utilizzato è quello
educativo, realizzando progetti ed interventi personalizzati in grado di stimolare la crescita
personale e valorizzare le potenzialità e le risorse di ognuno.
La Rete nasce nel 1991, a seguito dell’esperienza accumulata negli anni da un’associazione di
volontariato, per dare assistenza alle persone in condizioni di estrema emarginazione, in particolare
alle persone senza fissa dimora; ha scelto questo nome perché ritiene il legame sociale un
elemento imprescindibile di ogni percorso di riabilitazione ed il lavoro di rete come strumento
fondamentale per l’inclusione.
La Rete, attraverso i suoi 55 dipendenti e 39 soci e grazie alla collaborazione con l’Associazione
“La Rete – una dimora per l’emarginazione”, gestisce: centri diurni per il disagio adulto, comunità
residenziali per persone in difficoltà, servizi di formazione ed orientamento al lavoro, di custodia e
portierato sociale, di housing sociale, servizi per migranti, servizi residenziali nell’area della salute
mentale.
Fo.B.A.P. Onlus, Fondazione Bresciana Assistenza Psicodisabili, è nata nel 1982 su iniziativa di
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 34
Bilancio Sociale 2011
Anffas Brescia, rispetto alla quale svolge ruoli diversi ma complementari: l’Associazione porta
avanti azioni di tutela e di promozione dei diritti umani, mentre la Fondazione azioni di impresa
sociale, divenendo un importante ente gestore di servizi rivolti a persone con disabilità intellettiva
nella provincia di Brescia, dove opera nei distretti socio-sanitari di Brescia, Brescia ovest, Garda.
Colibrì, cooperativa sociale ONLUS, nasce nel 1986 su iniziativa di un gruppo di bibliotecari,
psicologi e insegnanti per valorizzare attività dirette a promuovere la conoscenza dei beni culturali e
assicurare le migliori condizioni di fruizione e utilizzazione di tali beni. L’organizzazione è impegnata
particolarmente negli ambiti della gestione di servizi biblioteca, nella catalogazione del patrimonio
documentario, in attività di promozione alla lettura e ha dato vita a un’agenzia di organizzazione di
eventi.
ISB
Il Calabrone
uffici della cooperativa ed alcune
residenze standard (mono, bi e
trilocali), ma soprattutto 2 cocase, cioè strutture dotate di 4
camere con servizi privati
organizzate attorno ad alcuni
spazi comuni (cucina, salotto,
lavanderia)
La Rete
propri uffici
amministrativi, l’area
prevenzione e la comunità
residenziale di
reinserimento
Distretto
polifunzionale
sociale
un’unica sede in cui ospitare la
propria comunità residenziale,
ottimizzando e razionalizzando
costi di trasporto ed
organizzazione del personale e
delle attività, che permetteranno
di rendere più efficace ed
efficiente l’erogazione di un
servizio di qualità
Fo.B.A.P.
Centro Abilitativo sui
disturbi generalizzati dello
sviluppo per bambini tra i 3
e i 16 anni, residenti nel
territorio dell’ASL di Brescia
Colibrì
sede delle proprie
attività
L’idea progettuale ha preso forma nel 2009, per iniziativa della cooperativa Il Calabrone e del
consorzio ISB – Immobiliare Sociale Bresciana. L’area d’intervento, identificata in una superficie di
circa 3000 metri quadri affacciata su Viale Duca degli Abruzzi e circondata da 6 ettari di parco
intitolato a Franco Basaglia, è stata assegnata dal comune con diritto di superficie per 60 anni; le
cooperative si sono impegnate alla manutenzione e alla cura del verde pubblico, secondo lo spirito
di attenzione verso il bene comune e i beni pubblici che da sempre anima il movimento cooperativo,
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 35
Bilancio Sociale 2011
che nel suo DNA vede lo sviluppo della persona e della comunità al primo posto.
È stato realizzato un complesso articolato in tre edifici disposti attorno a una corte centrale,
strutturato su due piani terra (di cui uno interrato) e un primo piano che contano,
complessivamente, una superficie abitabile di 2200 mq. Questo per:
permettere al progetto di inserirsi armoniosamente all’interno del quartiere che lo ospita,
rispondere, soprattutto, al bisogno delle realtà che operano nei servizi di assistenza alla
persona di ridurre al minino le barriere architettoniche e le limitazioni all’accesso agli edifici,
realizzare un complesso il più possibile autonomo da un punto di vista energetico. La
struttura comprende in sé infatti una centrale per la produzione di energia da biomassa,
pozzi geotermici e pannelli fotovoltaici che saranno in grado di coprire quasi totalmente il
bisogno di energia elettrica delle realtà ospitate all’interno del distretto. Altro punto di forza
del progetto, dal punto di vista architettonico, è il fatto che tutte le strutture sono state
realizzate in pannelli di legno lamellare, che verrà lasciato a vista nei locali interni e che è
stato utilizzato anche come rivestimento.
Ciò che rende particolare e rilevante questa iniziativa è proprio la compresenza all’interno di uno
stesso complesso, situato a pochi passi dalla sede dell’ASL, di più realtà impegnate nel settore dei
servizi socio-assistenziali.
Complessivamente, l’idea forte che ha acceso gli animi dei cooperatori e li ha spinti a partecipare
con forza al progetto è stata proprio quella di sperimentare la compresenza e la coabitazione
(definita in base al principio dell’autonomia nella collaborazione) all’interno di uno stesso spazio di
funzioni e realtà diverse.
Il progetto, per un costo di circa 4 milioni di euro, ha visto le cooperative ottenere finanziamenti dal
Bando Regionale FRIM e da alcune importanti Banche di credito cooperativo: le BCC di Brescia, la
BCC Agrobresciano, la BCC del Garda e Cassa Padana, le quali hanno sostenuto finanziariamente
le singole cooperative, ciascuna impegnata a sostenere i costi per la realizzazione della propria
parte di competenza.
CGM Finance ha contribuito allo sviluppo del progetto mediante la delibera, nel 2011, di un fido di
cassa a favore di ISB.
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 36
Bilancio Sociale 2011
SEZIONE 3 – FOCUS TERRITORIALE
3.1 ASSOCIAZIONE ORGANIZZAZIONE
UMANITARIA "BOS-,7*5$'$ý$&
3.2 RUBANDA SOLIDARITY DEVELOPMENT
ASSOCIATION (UGANDA)
Sezione 3 – Focus territoriale
Pagina 37
Bilancio Sociale 2011
3.1 ASSOCIAZIONE ORGANIZZAZIONE UMANITARIA "BOS-IT"
*5$'$ý$&
L’associazione “BOS–IT” è sostenuta ormai da parecchi anni da CGM Finance tramite il contributo
dell’Associazione Cuore Amico.
L’abbiamo sempre riportata nel nostro bilancio sociale come progetto interessante di “microcredito”
attuato dalla nostra struttura.
Tramite il gruppo di volontari bresciani e non solo, che
ha
aiutato
i
volontari
bosniaci
dell’associazione,
sappiamo che durante il 2011 le attività che hanno svolto
sono state:
1.
aiuto alle famiglie socialmente deboli, aiuto
economico mensile;
2.
collocamento di bambini presso l'Ente prescolare
Asilo infantile "Kolibri";
3.
Figura 8 - Attività prescolari; *5$'$ý$&
4.
istruzione di base;
aiuto economico per medicinali e interventi chirurgici;
5.
preparazione dei bambini per il programma obbligatorio di istruzione prescolastica;
6.
attività psicosociale con i bambini e con bambini con problemi speciali (ritardo mentale);
7.
assistenza per cure e aiuto a persone disabili;
8.
aiuto all'Ente P. Asilo infantile "Kolibri" per la ristrutturazione dei locali;
9.
raccolta di vestiario, scarpe e alimentari e distribuzione alle famiglie;
10. visita a gruppi e singole persone del Comune di Castenedolo – Italia;
11. organizzazione di laboratori:
9
insegnamento alle donne di tessitura e cucito;
9
organizzazione di laboratori nella natura, per la pulizia e l’abbellimento di luoghi per
escursioni collaborando con persone con problemi speciali;
9
gare sportive in collaborazione con i giovani e le persone con problemi speciali;
9
dare occupazione alle donne cucendo a domicilio e realizzando prodotti alimentari;
9
collaborazione con proprietari terrieri per far lavorare le donne e assicurare loro prodotti
finché dura la stagione.
La “BOS IT” ha collaborato con le seguenti associazioni:
1.
Beati i costruttori di pace e le altre associazioni di Brescia – Italia
2.
Associazione "Kutak radosti" Bosnia
3.
Croce rossa - Bosnia
Non ha ricevuto solo “aiuti” economici dall’Italia, è bensì riuscita a ricevere donazioni anche dal
territorio d’appartenenza, da singoli privati o da associazioni.
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 38
Bilancio Sociale 2011
Di particolare rilievo sociale ci paiono il progetto per la realizzazione di attività psicosociali e la
preparazione prescolastica per bambini con disagi psichici e normodotati provenienti da famiglie
con difficoltà economiche.
Il programma di attività psico-sociale con i bambini è durato 5 mesi.
In questo programma sono stati inseriti bambini con ritardo mentale dell’istituto "Kutak radosti".
Hanno condotto la realizzazione del programma: una psicopedagogista ('MHGRYLü .DGD), una
difettologa (6HOLPRYLü $]LUD) e un’ insegnante specializzata in istruzione prescolastica (6HQGLü
Mirsada)
Nel progetto sono inclusi anche cinque volontari – assistenti.
Nella realizzazione del progetto hanno partecipato:
9 E.P. Asilo infantile "Kolibri" per i locali, il cibo per
il pranzo dei bambini e la sistemazione delle
stanze;
9 l'Associazione "Kutak radosti" che ha garantito
la copertura della Difettologa;
9 la Croce Rossa che ha garantito il materiale
didattico per lo svolgimento delle attività;
9 l’associazione O.U. "BOS-IT", che ha finanziato
il costo per la psicopedagogista.
Figura 9 - Attività prescolari, *5$'$ý$&
La collaborazione con i genitori è stata quotidiana e con loro si sono tenuti cinque incontri nei quali
i genitori sono stati formati sui temi:
9 sviluppo del comportamento sociale e conoscenze sociali dei bambini
9 igiene mentale dei bambini in età prescolare
9 importanza del gioco per lo sviluppo personale del bambino
9 trattamento di intervento precoce per bambini in età prescolare
Per quanto riguarda il programma di preparazione prescolastica, nato con l’intento di creare un
unico servizio per tutti i bambini - normodotati e con problemi psichici che non vengono iscritti alle
scuole materne - il risultato è stato soddisfacente per l’associazione.
Si sono predisposti tre appuntamenti con i genitori, che sono stati “educati” attraverso corsi di
formazione tenuti da professionisti su temi quali la difficoltà di linguaggio dei bambini, le loro paure
e come prepararli alla scuola.
Il programma è stato realizzato per la durata di 2 ore e mezza al giorno (150 ore totali) per due
turni (lezioni mattutine e pomeridiane) e ha incluso 98 bambini, che sono stati divisi in quattro
gruppi; con loro hanno lavorato due educatrici e un'assistente.
Il materiale didattico per le attività dei bambini è stato assicurato dalla Croce Rossa e dal Comune
GL *UDGDþDF /a donazione dell'Associazione Umanitaria “BOS – IT” è stata utilizzata per
stipendiare i tre operatori.
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 39
Bilancio Sociale 2011
Il rendiconto finanziario al 31.12.2011 evidenzia un avanzo di 23.411,00 KM 10 (Marco Bosniaco)
Tassazione soci
168,00
Entrate dal budget
1.800,00
Entrate umanitarie
87.910,00
Entrate da attività proprie
Altre entrate
TOTALE ENTRATE:
8,00
89.886,00
Materiale ed energia
100,00
Spese servizi
967,00
Spese di viaggio
135,00
Spese umanitarie
Altre spese
TOTALE USCITE:
65.273,00
66.475,00
Ad oggi si stanno riscontrando ritardi nel rientro del finanziamento a causa della crisi generale e
del momento di recessione che sta vivendo la Bosnia. I referenti dell’associazione, che solitamente
anticipano il rimborso del finanziamento a CGM Finance, stanno subendo ritardi nel pagamento
degli stipendi e le Banche stanno aumentando gli interessi per il ritardo nei pagamenti dei
finanziamenti.
CGM Finance attualmente è in accordo per sospendere il rientro ed accordare un piano che possa
essere sostenibile per l’Associazione.
10
Tasso di cambio al 30/12/2011 1 EUR = 1,9558 KM
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 40
Bilancio Sociale 2011
3.2 RUBANDA SOLIDARITY DEVELOPMENT ASSOCIATION (UGANDA)
Continuano i progetti di finanziamento all’Associazione
Rubanda (Uganda) iniziati nel 2006 con l’erogazione, da
parte di CGM Finance, di un prestito per il progetto di
costruzione della scuola (due classi) e nel 2008 per un
avvio di programma di microfinanza (“Revolving Fund
Scheme”) alla comunità locale in Uganda ed uno simile
in Etiopia.
L’idea dei finanziamenti
Figura 10 - Produzione di mattoni
per progetti di microfinanza è iniziata in seguito alla spinta arrivata
dai poveri della comunità di Rubanda, per migliorare il loro livello di
vita
e
ridurre
lo
stress
dovuto
alla
povertà,
attraverso
l’incoraggiamento e il coinvolgimento della comunità a lavorare in
gruppi di partecipazione.
I progetti finanziati sono relativi ad acquisti di piccoli appezzamenti
di terra, prestiti per lo start-up di attività familiari, sviluppo di
allevamenti
di
costruzione
mattoni,
e
bestiame,
produzione
coltivazione
di
di
funghi,
Figura 11 - Attività sartoriali
sviluppo di attività sartoriali.
Nel 2011 anche l’Associazione ha sofferto della crisi del Corno
d’Africa, la più grave siccità degli ultimi 60 anni che ha
determinato povertà, degrado ambientale, carestia, aumento dei
Figura 12 - Piccola fattoria
prezzi dei generi alimentari e guerre senza fine.
L’Associazione al momento non ha capacità di rimborso, ma CGM Finance continuerà a
sostenerne l’attività rinegoziando le scadenze dei finanziamenti in essere.
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 41
Bilancio Sociale 2011
Sezione 2 – L’innovazione
Pagina 42
Bilancio Sociale 2011
SEZIONE 4 - LO SVILUPPO ECONOMICO
4.1 PRINCIPALI INDICATORI PATRIMONIALI
4.2 PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI
4.3 PROSPETTO DI DETERMINAZIONE E
DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
Pagina 43
Bilancio Sociale 2011
4.1 PRINCIPALI INDICATORI PATRIMONIALI
Viene esposto lo schema in cui sono comparati i dati del Conto Economico dell’esercizio
2011 con quelli dell’esercizio precedente. Le voci di bilancio d’esercizio vengono, inoltre, collocate
nelle apposite gestioni reddituali parziale.
Si premette che il bilancio di CGM Finance, svolgendo attività finanziaria, non viene
redatto secondo lo schema previsto dagli artt. 2423 e seguenti del Codice Civile, bensì secondo
quello previsto per le banche dal Testo Unico Bancario.
GESTIONE FINANZIARIA
Voci
31.12.2011
31.12.2010
130
190
Interessi attivi e proventi assimilati di cui:
Interessi attivi verso banche
su crediti verso la clientela
su titoli di debito
verso altri
Interessi passivi e oneri assimilati di cui:
Interessi passivi v/s banche
su debiti verso la clientela
altro
Dividendi e altri proventi:
a) su azioni, quote e altri titoli di capitale
Profitti e oneri da operazioni finanziarie
MARGINE D'INTERESSE
Commissione attive
Commissione passive
MARGINE GESTIONE DENARO E SERVIZI opp
MARGINE LORDO GESTIONE FINANZIARIA
Altri proventi e oneri di gestione di cui:
Recupero rimborso pese
Contributi
b) Altre spese amministrative
Rettifiche di valore su crediti e accantonamenti per
garanzie ed impegni
Riprese di valore su crediti e accantonamenti per
garanzie ed impegni
Sopravvenienza per oneri legali
140
MARGINE LORDO GESTIONE FINANZIARIA
Accantonamenti ai fondi rischi su crediti
325.801,33
(15.000,00)
3%
-25%
316.366,99
(20.000,00)
MARGINE NETTO GESTIONE FINANZIARIA
310.801,33
5%
296.366,99
46.539,00
189%
10
20
30
60
40
50
70
80
120
530.434,35
478.991,33
11%
21.285,19
470.778,73
30.229,45
8.140,98
25.083,96
420.809,79
32.219,24
878,34
(277.798,68)
(221.605,43)
25%
(60.437,30)
(217.336,94)
(24,44)
(6.510,92)
(215.077,05)
(17,46)
25.300,24
(3.809,22)
274.126,69
57.212,50
(13.976,73)
0%
-66%
1%
17%
31%
25.247,11
(11.097,99)
271.535,02
49.013,33
(10.682,29)
317.362,46
12.423,28
2%
91%
309.866,06
6.500,93
3.984,41
2.516,52
12.423,28
0,00
0,00
0,00
0,00
0,00
(3.984,41)
0,00
0,00
GESTIONE CONSULENZA
70
80
Altri proventi e oneri di gestione di cui:
Consulenza
Recupero rimborso spese
Spese amministrative
b) altre spese amministrative (consulenze)
45.789,00
750,00
(7.020,00)
(3.308,01)
112%
(7.020,00)
MARGINE GESTIONE CONSULENZA
16.085,01
16.085,01
(3.308,01)
39.519,00
209%
14.817,13
-61%
12.777,00
GESTIONE IMMOBILIARE
70
110
80
Altri proventi e oneri di gestione di cui:
Ricavi da affitti attivi
Recupero spese (utenze e condominio)
Contributi
Altri oneri di gestione
Ici
b) Altre spese:
Spese condominiali
Recupero spese utenze
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
9.491,43
5.325,70
(3.045,00)
(3.045,00)
0%
(3.045,00)
(3.045,00)
(9.201,40)
(5.433,99)
(3.767,41)
37.829,43
29.455,96
8.373,47
0,00
(8.771,31)
5%
(4.708,99)
(4.062,32)
Pagina 44
Bilancio Sociale 2011
90
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali
(4.395,13)
-74%
(16.776,93)
MARGINE GESTIONE IMMOBILIARE
(1.824,40)
-120%
9.236,19
GESTIONE STRUTTURA (COSTI)
90
80
80
110
Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e
immateriali
Spese amministrative:
a) spese per il personale di cui:
salari stipendi
oneri sociali
Tfr
b) altre spese
Compenso ai consiglieri (compreso oneri)
Compenso sindaci
Consulenza da professionisti
Consulenza esterne
Costi generali
b) Altre spese:
Spese condominiali
Altri oneri di gestione
(35.338,38)
(294.737,65)
(88.104,75)
(22.464,75)
(7.108,02)
(84.385,08)
(21.557,29)
(5.966,14)
(33.743,05)
(23.400,63)
(34.777,60)
(4.088,00)
(81.050,85)
(33.943,46)
(21.705,80)
(38.948,00)
0,00
(95.374,51)
(6.572,90)
RISULTATO GESTIONE ORDINARIA
Altri proventi di gestione di cui:
Contributi
Recupero rimborso spese
Prestazione manodopera
(3.743,16)
76%
(6.572,90)
COSTI DI STRUTTURA
70
(24.908,67)
(301.880,28)
42%
-2%
(3.743,16)
(258,00)
0%
(258,00)
(336.906,93)
2%
(330.790,11)
11.589,00
-193%
(12.409,93)
8.352,55
-70%
3.000,00
5.179,99
172,56
27.777,26
23.000,00
4.777,26
GESTIONE STRAORDINARIA
Proventi straordinari
Oneri straordinari
733,47
(5.993,47)
-58%
192%
1.734,28
(2.052,98)
RISULTATO GESTIONE STRAORDINARIA
(5.260,00)
1550%
(318,70)
200
UTILE (PERDITA) GESTIONE STRAORDINARIA
14.681,55
-2%
15.048,63
220
Imposte sul reddito d'esercizio
(14.014,00)
0%
(14.049,00)
230
UTILE / PERDITA DI ESERCIZIO
180
190
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
667,55
999,63
-33%
Pagina 45
Bilancio Sociale 2011
4.1.1 DATI ECONOMICI SIGNIFICATIVI
Per capire la qualità del reddito prodotto, bisogna capire il contributo di ciascuna gestione
reddituale parziale; infatti, il processo di formazione del reddito si ottiene scomponendo l’unitaria
gestione in gestioni parziali, riducendo al minimo le classi di valori.
Le gestioni parziali sono le seguenti: gestione finanziaria, gestione consulenza, gestione
immobiliare.
Il peso delle singole gestioni sul totale dei ricavi
anno 2011
Il peso della gestione finanziaria sul totale ricavi
Il peso della gestione immobiliare sul totale ricavi
Il peso della gestione consulenza sul totale ricavi
Il peso della gestione straordinaria sul totale ricavi
90,55%
- 0,53%
11,51%
- 1,53%
anno 2010
93,18%
2,90%
4,02%
-0,10%
Dal punto di vista economico si riscontra che:
c’è stato un ottimo miglioramento del margine della gestione di consulenza da Euro 12.777,00
ad Euro 39.519,00, pari al 209%;
il risultato della gestione immobiliare sul resto delle gestioni è affaticato e in peggioramento:
gli uffici sono stati locati per una parte poco significativa ad altre società nel 2011 mentre, fino
al luglio 2010, gli spazi erano interamente locati a CGM;
Oltre al mancato ricavo, sono rimasti a carico di CGM Finance i costi per spese condominiali
e manutenzione dei locali da affittare;
il peso della gestione finanziaria, sul totale ricavi 2011, ha subito un lieve calo rispetto
all’anno precedente per lo sviluppo dell’attività di consulenza e di docenza;
confrontando il margine lordo della gestione finanziaria, da Euro 316.366,99 a Euro
325.801,33, c’è un lieve incremento percentuale pari al 2%. Tale miglioramento è dovuto sia
ad un lieve innalzamento del margine d’interesse che dal margine lordo della gestione
finanziaria (in particolare l’incremento dei ricavi da istruttoria). Il ricavo d’istruttoria è cresciuto,
grazie all’aumento delle commissioni applicate e all’ aumento dell’importo medio deliberato.
L’aumento degli interessi attivi e dei proventi assimilati, rispetto all’anno precedente, è
significativo e risulta pari all’11%. Tale miglioramento viene completamente assorbito dagli
interessi passivi e oneri assimilati che sono pari al 25%; ciò è dovuto alla raccolta sempre più
contenuta con incremento sempre più significativo degli interessi passivi v/s banche da Euro
6.510,92 ad Euro 60.437,30;
c’è stato un minor accantonamento come fondi rischi e oneri - pari solo a Euro 15.000,00 lasciando inalterato fondo rischi su crediti;
l’incremento dei costi di struttura, rispetto all’anno precedente, è pari al 2%. Si evidenziano, in
particolare: la voce consulenze esterne dovuta all’obbligo imposto dalla normativa sulla legge
231 e quella per ammortamenti e spese sugli immobili non locati.
Come previsto dall’art.3 comma 2 del D.lgs n°155/2006 non sono stati distribuiti utili e avanzi di
gestione, nemmeno in forma indiretta.
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
Pagina 46
Bilancio Sociale 2011
4.2 RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
Viene esposto lo schema in cui sono comparati i dati dello Stato Patrimoniale dell’esercizio 2011
con quelli dell’esercizio precedente.
ATTIVO
Voci
10
20
30
40
50
70
70
90
100
110
130
140
Cassa e disponibilità presso banche centrali ed
uffici postali
Titoli di Stato e valori assimilati ammissibili al
rifinanziamento presso banche centrali
Crediti verso banche:
a) a vista
b) altri crediti
Crediti verso clientela
di cui cr. con f.di di terzi in amm.
Obbligazioni e altri titoli di debito
a) di emittenti pubblici
b) di banche: titoli propri
c) di enti finanziari: titoli propri
d) di altri emittenti
Partecipazioni (remunerate)
ATTIVITÀ FRUTTIFERE
Partecipazioni
Immobilizzazioni immateriali di cui:
costi impianto
immobilizzazioni in corso acconti
software
Immobilizzazioni materiali
Capitale sottoscritto e non versato:
di cui capitale richiamato
Attività
Ratei e risconti attivi:
a) ratei attivi
b) risconti attivi
di cui disaggio di emissione su titoli
ATTIVITÀ INFRUTTIFERE
TOTALE ATTIVO
31.12.2011
31.12.2010
616,91
9%
563,76
0
1.257.746,96
62%
0
775.104,75
1.257.746,96
0
775.104,75
0
13.465.748,27
1%
1.079.202,92
62%
647788,42
425.684,00
0
5.730,50
13.382.553,38
665.539,79
0
569.095,00
0
96.444,79
1.220.000,00 100%
17.023.315,06
6%
332.046,53 35%
33.774,03 149%
1.950,00
23.606,58
8.217,45
1.220.000,00
16.043.761,68
246.244,34
13.556,61
2.600,00
0
10.956,61
1.025.619,57
-3%
16.644,00 -1,5%
16.644,00
1.057.331,58
16.892,00
16.892,00
774.782,92
39.015,53
597.864,28
24.069,36
30%
62%
16.570,26
22.445,27
4.251,18
19.818,18
2.221.882,58
19.245.197,64
1.955.958,17
17.999.719,85
14%
7%
PASSIVO
Voci
10
20
30
40
50
60
70
80
90
120
Debiti verso banche:
a) a vista
b) a termine con preavviso
Debiti verso enti finanziari:
a) a vista
b) a termine con preavviso
Debiti verso la clientela
a) a vista
b) a termine con preavviso
Debiti rappresentativi da titoli
PASSIVITÀ ONEROSE
Altre passività
Ratei e risconti passivi
a) ratei passivi
b) risconti passivi
Tratt. di fine rapp. di lavoro subordinato
Fondi rischi e oneri
Fondi rischi su crediti
PASSIVITÀ NON ONEROSE
Capitale
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
31.12.2011
31.12.2010
4.031.055,05
1.115.463,54
3.609.264,31
421.790,74
615.463,54
500.000,00
0
0
0
0
0
0
11.882.973,53
13.568.300,16
-12%
4.381.991,07
7.500.982,46
6.436.576,12
7.131.724,04
0
15.914.028,58
295.244,06
36.718,75
0
14.683.763,70
350.150,03
33.709,13
8%
-16%
9%
354,00
36.364,75
0
33.709,13
37.043,50
75.000,00
567.553,94
1.011.560,25
2.135.084,00
23%
25%
0%
-3%
2%
30.063,80
60.000,00
567.553,94
1.041.476,90
2.090.592,00
Pagina 47
Bilancio Sociale 2011
140
150
170
Riserve
a) riserva legale
b) riserva per azioni o quote proprie
c) riserva statutarie
d) altre riserve
Riserve di rivalutazione
Utile d'esercizio
PATRIMONIO NETTO
TOTALE PASSIVO
183.857,26
182.887,62
1%
28.053,66
0,00
86.000,03
69.803,57
27.753,77
0
85.330,28
69.803,57
0
667,55
2.319.608,81
19.245.197,64
0
999,63
2.274.479,25
17.999.719,85
-33%
2%
7%
4.2.1 DATI PATRIMONIALI SIGNIFICATIVI
Dal punto di vista patrimoniale:
voci significative dell’attivo: incremento delle partecipazioni, aumento della liquidità
depositata presso gli istituti di credito, incremento dei finanziamenti con conseguente
incrementi degli interessi attivi e immobilizzazioni in corso acconti;
voci significative del passivo: decremento della raccolta a vista con conseguente utilizzo dei
fidi bancari, e aumento del patrimonio netto.
I valori dello Stato Patrimoniale possono essere riclassificati secondo criteri finanziari
distinguendoli tra fonti e impieghi, a breve ed a medio/lungo termine.
In questo modo si possono verificare gli equilibri di struttura.
Inoltre, confrontando due esercizi consecutivi, si possono registrare le variazioni di ogni
sottogruppo valutando dove CGM Finance ha investito e con quali mezzi ha finanziato tali
investimenti.
La fotografia al 31/12/2011 è la seguente:
Anno 2011
ATTIVO
LUNGO TERMINE Immobilizzazioni
70 Partecipazioni
90
PASSIVO
Autofinanziamento
Immobilizzazioni immateriali
100 Immobilizzazioni materiali
1.552.046,53 120 Capitale
2.135.084,00
33.774,03 140 Riserve
183.857,26
1.025.619,57 170 Utile
667,55
110 Capitale sott. e non versato
(16.644,00)
70
Trattamento fine rapporto
37.043,50
80
fondo rischi e oneri
75.000,00
90
Fondo rischi su crediti
567.553,94
15,51%
2.982.562,25
2,19%
421.790,74
421.790,74
Debito v/banche
10 Debiti verso banche
13,58%
BREVE/MEDIO T.
2.611.440,13
Attivo circolante
40
Passivo circolante
Crediti v/clientela
13.465.748,27 30
130 Altre attività
774.782,92 50
140 Ratei e risconti attivi
39.015,53 60
Debiti verso clientela
Altre passività
616,91
30
Crediti v/s banche
1.257.746,96
50
Obbligazioni e altri titoli
1.079.202,92
36.718,75
63,52%
Fidi bancari
10 Debiti verso banche
12.214.936,34
3.609.264,31
2.337.566,79
18,77%
3.609.264,31
100,00% 19.228.553,64
100,00%
19.228.553,64
12,16%
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
295.244,06
Ratei e risconti passivi
74,26% 14.279.546,72
Liquidità e titoli
10 Cassa
11.882.973,53
Pagina 48
Bilancio Sociale 2011
TOTALE ATTIVO
TOTALE PASSIVO
BREVE E MEDIO
Attivo circolante
14.279.546,72
74,26%
Passivo circolante
12.214.936,34
63,52%
TERMINE
Liquidità e titoli
2.337.566,79
12,16%
Debiti v/s banche
3.609.264,31
18,77%
2.611.440,13
13,58%
Autofinanziamento
2.982.562,25
15,51%
421.790,74
2,19%
LUNGO TERMINE Attivo immobilizzato
Debiti v/s banche
19.228.553,64
100,00%
19.228.553,64
100,00%
Dal confronto del rendiconto finanziario 2011/2010, si evidenzia come sono state impiegate le
fonti:
INVESTIMENTI
Risorse investite nel circolante
Risorse investite nell'attivo imm.to
FONTI
(1.869.350,30)
90,67%
Indeb a breve / Utilizzo Liquidità e Titoli
(114.041,11)
5,53%
Autofinanziamento
(78.209,26)
3,79%
Rimborso indebitamento a lungo
(2.061.600,67) 100,00%
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
1.939.509,90
94,08%
122.090,77
5,92%
2.061.600,67 100,00%
Pagina 49
Bilancio Sociale 2011
4.3 PRINCIPALI INDICATORI PATRIMONIALI
Gli indicatori, di cui sotto, relazionano la composizione di alcune voci dell’attivo (impieghi) e del
passivo (fonti) di Stato Patrimoniale e ci forniscono un’idea degli asset finanziari su cui il consorzio
si sta muovendo.
Per una maggiore comprensione sono state riportate le macrovoci patrimoniali.
Voci
Macrovoci patrimoniale per calcolo indici
2010
2011
variazione %
Attività fruttifere
16.043.761,68
Attività infruttifere
1.955.958,17
Totale attivo
17.999.719,85
Passività onerose
14.683.763,70
Passività non onerose
1.041.476,90
Totale passivo
17.999.719,85
Patrimonio netto
2.274.479,25
Capitale sociale sottoscritto e non versato
16.892,00
Debiti v/clientela (raccolta)
13.568.300,16
Debiti v/banche (fidi )
1.115.463,54
Crediti v/s clientela ( finanziamento)
13.382.553,38
Crediti v/s banche ( c/c attivi)
775.104,75
Capitale sociale
2.090.592,00
Titoli in circolazione
665.539,79
Partecipazioni
1.466.244,34
Fondo accantonamento rischi su crediti
567.553,94
Incidenza delle varie fonti finanziarie
Voci
2010
17.023.315,06
2.221.882,58
19.245.197,64
15.914.028,58
1.011.560,25
19.245.197,64
2.319.608,81
16.644,00
11.882.973,53
4.031.055,05
13.465.748,27
1.257.746,96
2.135.084,00
1.079.202,92
1.552.046,53
567.553,94
6,11%
13,60%
6,92%
8,38%
-2,87%
6,92%
1,98%
-1,47%
-12,42%
261,38%
0,62%
62,27%
2,13%
62,15%
5,85%
0,00%
2011
variazione %
Capitale sociale versato
Debiti v/clientela (raccolta)
Debiti v/banche (fidi )
2.073.700,00
13.568.300,16
1.115.463,54
Totale Volume fonti
16.757.463,70
Incidenza capitale sociale sul Totale Volume Fonti
12,37%
Incidenza raccolta sul Totale Volume Fonti
80,97%
Incidenza Fidi sul Totale Volume Fonti
6,66%
Indici patrimoniali
Voci
2010
2.118.440,00
11.882.973,53
4.031.055,05
18.032.468,58
11,75%
65,90%
22,35%
7,61%
2011
variazione %
Incidenza dei debiti verso banche
Debito verso banche (fidi)
Passività onerose
7,60%
1.115.463,54
14.683.763,70
25,33%
4.031.055,05
15.914.028,58
0,00%
Incidenza dei debiti verso clientela
Debiti v/s clientela (raccolta)
Passività onerose
92,40%
13.568.300,16
14.683.763,70
74,67%
11.882.973,53
15.914.028,58
-19,19%
Incidenza dei crediti verso banche
Crediti v/s banche (c/c attivi)
Attività fruttifere
4,83%
775.104,75
16.043.761,68
7,39%
1.257.746,96
17.023.315,06
52,93%
Incidenza dei crediti verso clientela
Crediti v/s clientela (finanziamenti)
Attività fruttifere
83,41%
13.382.553,38
16.043.761,68
79,10%
13.465.748,27
17.023.315,06
-5,17%
Incidenza dei titoli in circolazione
Titoli in circolazione
Passività onerose
4,53%
665.539,79
14.683.763,70
6,78%
1.079.202,92
15.914.028,58
49,62%
2011
variazione %
61,75%
11.882.973,53
19.245.197,64
-18,09%
Voci
Incidenza Raccolta
Debiti vs clientela (raccolta)
Totale attivo
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
Indici di struttura
2010
75,38%
13.568.300,16
17.999.719,85
Pagina 50
Bilancio Sociale 2011
Incidenza dei crediti verso clientela sulla raccolta
Crediti v/s clientela (finanziamenti)
Debiti v/clientela (raccolta)
113,32%
13.465.748,27
11.882.973,53
14,89%
Incidenza dei crediti verso clientela su Totale Attivo
74,35%
69,97%
Crediti v/s clientela (finanziamenti)
13.382.553,38
13.465.748,27
Totale attivo
17.999.719,85
19.245.197,64
Indici di rischio di credito e copertura patrimoniale
Voci
2010
2011
-5,89%
Indice di rischio del credito
Crediti incagliati
Crediti v/s clientela
Indice di copertura patrimoniale
Crediti incagliati
Fondo accantonamento rischi su crediti
Voci
Patrimonio netto (compreso fondo rischi)
Crediti v/clientela (compreso le partecipazioni)
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
98,63%
13.382.553,38
13.568.300,16
0,44%
59.429,69
13.382.553,38
10,47%
59.429,69
567.553,94
Indici di solidità
2010
0,19
2.825.141,19
14.848.797,72
variazione %
0,72%
97.005,53
13.465.748,27
62,22%
17,09%
97.005.53
567.553,94
63,23%
2011
variazione %
0,19
2.870.518,75
15.017.794,80
0,46%
Pagina 51
Bilancio Sociale 2011
4.4 PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI
Gli indicatori, di cui sotto, relazionano la composizione di alcune voci dei costi e dei ricavi del
Conto Economico e ci forniscono un’idea sulla redditività del consorzio.
Per una maggiore comprensione sono state riportate le macrovoci economiche e patrimoniali.
Voci
Macrovoci reddituali/patrimoniali per calcolo indici
2010
2011
Interessi attivi v/s banche
Interessi attivi v/c clientela
Interessi passivi v/s banche
Interessi passivi v/s clientela
Giacenza media debiti v/s clientela
Giacenza media crediti v/s clientela
Debiti v/s banche (fidi)
Capitale sociale
Volume fonti
Volume impieghi
Margine d'interesse
Margine gestione denaro
Margine lordo gestione finanziaria
Margine netto gestione finanziaria
Margine gestione immobiliare
Margine gestione consulenza
Fatturato
Risultato gestione ordinaria
Totale attivo
Voci
25.083,96
420.809,79
6.510,92
215.077,05
15.984.400,22
13.015.571,59
1.115.463,54
2.090.592,00
16.757.463,70
14.157.658,13
271.535,02
309.866,06
316.366,99
296.366,99
9.236,19
12.777,00
601.309,26
(12.409,93)
17.999.719,85
Indici reddituali
2010
21.285,19
470.778,73
60.437,30
217.336,94
13.428.093,54
13.672.940,23
4.031.055,05
2.135.084,00
18.032.468,58
14.723.495,23
274.126,69
317.362,46
325.801,33
310.801,33
1.824,40
39.519,00
680.650,80
11.589,00
19.245.197,64
variazione %
-15,14%
11,87%
828,25%
1,05%
-15,99%
5,05%
261,38%
2,13%
7,61%
4,00%
0,95%
2,42%
2,98%
4,87%
-119,75%
209,30%
13,19%
-193,38%
6,92%
2011
variazione %
Tasso medio sui depositi
Interessi passivi v/s clientela
Giacenza media debiti v/s clientela(raccolta)
1,35%
215.077,05
15.984.400,22
1,62%
217.336,94
13.428.093,54
20,29%
Tasso medio sui finanziamenti
Interessi attivi v/s clientela
Giacenza media crediti v/s clientela (finan.ti)
3,23%
420.809,79
13.015.571,59
3,44%
470.778,73
13.672.940,23
6,50%
1,89%
1,82%
1,21%
217.336,94
18.032.468,58
3,20%
470.778,73
14.723.495,23
-6,09%
Interessi attivi v/s clientela
Volume impieghi
1,28%
215.077,05
16.757.463,70
2,97%
420.809,79
14.157.658,13
ROI
Risultato della gestione ordinaria
Totale attivo
-0,07%
(12.409,93)
17.999.719,85
0,06%
11.589,00
19.245.197,64
-187,34%
ROS
Risultato della gestione ordinaria
Fatturato
-2,06%
(12.409,93)
601.309,26
1,70%
11.589,00
680.650,80
-182,50%
Indice di rotazione capitale investito
Fatturato
Totale attivo
3,34%
601.309,26
17.999.719,85
3,54%
680.650,80
19.245.197,64
5,87%
Margine d'interesse
Margine d'interesse
Patrimonio netto ( No fondo rischi)
11,94%
271.535,02
2.274.479,25
11,82%
274.126,69
2.319.608,81
-1,01%
Forbice dei tassi
Interessi passivi v/s clientela
Volume fonti
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
7,58%
Pagina 52
Bilancio Sociale 2011
Margine d'intermediazione
Margine gestione denaro
Totale attivo
1,72%
309.866,06
17.999.719,85
1,65%
317.362,46
19.245.197,64
-4,21%
4.5 PROSPETTO DI DETERMINAZIONE E DISTRIBUZIONE DEL VALORE
AGGIUNTO
Se, coerentemente con la natura di impresa sociale, vogliamo considerare i vantaggi economici
prodotti per gli stakeholders, dobbiamo prendere in esame il c.d. valore aggiunto.
Esso è la differenza tra il valore dei beni e servizi prodotti (output) ed il valore dei beni e servizi
acquistati all’esterno (input).
Tale grandezza può essere interpretata come la “ricchezza” che viene creata nello svolgimento
dell’attività e che viene poi distribuita fra le diverse categorie di soggetti che, con i loro differenti
apporti, hanno concorso a produrla (es. il personale, i soci, le istituzioni pubbliche, ecc.).
Il valore aggiunto è il punto d’unione tra il Bilancio d’esercizio ed il Bilancio Sociale. Infatti, il
Bilancio d’esercizio è formato dalla differenza tra i costi e ricavi, mentre il Bilancio Sociale
evidenzia la formazione della ricchezza e la sua distribuzione ai vari stakeholders.
Il processo di calcolo riclassifica i dati del Conto Economico in modo da evidenziare la produzione
e la successiva distribuzione del valore aggiunto agli stakeholders di riferimento.
Il valore Aggiunto viene rappresentato da due prospetti:
o il prospetto di determinazione del Valore Aggiunto che avviene in tre fasi successive:
1- V.A. caratteristico lordo = ricavi della produzione tipica – consumi intermedi (cioè quelli
che non costituiscono remunerazione per gli stakeholder interni)
2- V.A. globale lordo = (1) + componenti straordinarie
3- V.A. globale netto = (2) – ammortamenti
o il prospetto di riparto del Valore Aggiunto, ricostruito quale sommatoria delle remunerazioni
percepite dagli interlocutori dell’azienda.
I due prospetti sono bilanciati:
2011
2010
Variaz. %
RICAVI
10
Interessi attivi e proventi assimilati
40
Commissioni attive
530.434,35
478.991,33
10,74%
57.212,50
49.013,33
16,73%
25.300,24
25.247,11
0,21%
0,00
0,00
0,00%
Altri ricavi:
30
Dividendi e altri ricavi
60
Profitti da operazioni finanziarie
70
Altri proventi di gestione
1. TOT. PRODUZIONE LORDA
82.131,96
88.192,63
-6,87%
695.079,05
641.444,40
8,36%
(277.798,68)
(221.605,43)
25,36%
CONSUMI
20
Interessi passivi e oneri assimilati
50
Commissioni passive
60
Perdite da operazioni finanziarie
80
(13.976,73)
(10.682,29)
30,84%
(3.809,22)
(11.097,99)
-65,68%
Altre spese
(15.774,30)
(12.514,47)
26,05%
80
Altre spese amministrative (costi generali)
(81.050,85)
(95.374,51)
-15,02%
110
Altri oneri di gestione
(3.303,00)
(3.303,00)
0,00%
180
Sopravvenienza oneri legali
2 . TOT. CONSUMI
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
(3.984,41)
0,00
#DIV/0!
(399.697,19)
(354.577,69)
12,72%
Pagina 53
Bilancio Sociale 2011
3. V.A. CARATTERISTICO LORDO
295.381,86
286.866,71
2,97%
733,47
1.734,28
-57,71%
Componenti straordinari:
180
Proventi straordinari
190
Oneri straordinari
90
(5.993,47)
(2.052,98)
191,94%
4. V.A. GLOBALE LORDO
290.121,86
286.548,01
1,25%
Rettifiche di valore su immobilizzazioni immateriali e materiali
(39.733,51)
(41.685,60)
-4,68%
5. V.A. GLOBALE NETTO
250.388,35
244.862,41
2,26%
Distribuzione del Valore Aggiunto Globale Netto
80
Spese amministrative (salari e stipendi)
80
Spese amministrative (compenso consiglieri-sindaci-consulenze
professionisti)
80
Spese amministrative (oneri sociali e tfr)
4,41%
(103.029,28)
(97.905,27)
5,23%
(29.572,77)
(27.523,43)
7,45%
(209.813,78)
5,19%
Imposte sul reddito d’esercizio
(14.014,00)
(14.049,00)
-0,25%
Enti e istituzioni pubbliche
(14.014,00)
(14.049,00)
-0,25%
(647,52)
(969,64)
-33,22%
Utili accantonati
140
(84.385,08)
(220.706,80)
Dipendenti e collaboratori
220
(88.104,75)
Accantonamenti a fondi rischi su crediti
(15.000,00)
(20.000,00)
-25,00%
CGM Finance
(15.647,52)
(20.969,64)
-25,38%
Accantonamento al fondo mutualistico
(20,03)
(29,99)
-33,22%
Movimento cooperativo
(20,03)
(29,99)
-33,22%
Rappresentazione grafica – distribuzione valore aggiunto
Enti e istituzioni
pubbliche
5,74%
CGM Finance
8,56%
Dipendenti e
collaboratori
85,69%
Sezione 4 – Lo sviluppo economico
Movimento
cooperativo
0,01%
Pagina 54
Bilancio Sociale 2011
CONCLUSIONI
Conclusioni
Pagina 55
Bilancio Sociale 2011
CONCLUSIONI
In un anno caratterizzato da molteplici difficoltà, si intendono sottolineare due parole chiave che
rappresentano il filo conduttore dell’azione di CGM Finance: facilitazione e rete.
CGM Finance, in un momento di crisi diffusa, agisce non tanto come erogatore diretto (percentuale
limitata rispetto ai fabbisogni del sistema) ma come facilitatore di
accesso al credito attraverso:
- reti di convenzioni;
- supporto di rating e di analisi di bilancio alle cooperative;
- attività di cofinanziamento, cioè CGM Finance eroga una percentuale
ridotta e la restante è di competenza dei partner bancari che, oggettivamente, ci riconoscono
come partner qualificato.
Facilitare è un elemento portante e fondamentale, perché la propensione a erogare credito è
diminuita in maniera molto significativa.
A partire dall’anno di riferimento di questo bilancio sociale, si riscontra che, ciò che viene
apprezzato dalle banche, è il concetto di rete di imprese.
Avere a che fare con reti di imprese coordinate e collegate viene
considerato, a livello creditizio, un elemento di forza.
Da un lato, dove le reti sono strutturate vivono in modo più
autonomo, dall’altro lato CGM Finance dovrebbe facilitare la
creazioni di reti anche dal punto di vista creditizio, mettendo cioè
in grado le cooperative consorziate di presentarsi come un
gruppo di imprese di fronte alle banche.
Attualmente questo obiettivo fondamentale viene perseguito in misura parziale, ma c’è la volontà di
contribuire a potenziare tale aspetto in quanto spesso anche nei casi in cui ci sia una rete
strutturata permangono grandi criticità. È raro, infatti, il consolidamento in termini organizzativi e di
capacità di impresa (si consideri, ad esempio, la difficoltà di avere documenti, ecc). Esiste una
coesione di rete forte che permette, anche, di minimizzare o azzerare il rischio di credito, ma non vi
è, spesso, un pari sviluppo dell’organizzazione interna della rete, con livelli amministrativi anche
inefficienti (nella maggior parte dei casi al Sud, ma anche il Nord non è esente da pecche).
In termini generali, la struttura del credito di CGM Finance ha una buona tenuta.
Il Sud ha un livello di criticità molto alto che viene gestito grazie a rapporti consolidati e attraverso il
finanziamento di aree strategiche; nel complesso, però, versa in una situazione gravissima,
soprattutto in alcune zone dove l’inaridimento di risorse dell’ente pubblico è verticale e
tendenzialmente in peggioramento, con incremento dei ritardi nei versamenti. Le possibilità di
sviluppo sono pregiudicate dal legame con l’ente pubblico che andrà a volte in dissesto, altre volte
in stato di cronica insolvenza. Ciò non toglie la presenza di aree di eccellenza in cui si lavora bene.
Al Nord la situazione è migliore, anche qui il credito è ben controllato ma la condizione è in
peggioramento su due fronti: ente pubblico/patto stabilità e - a parte alcune aree in sviluppo – il
tracollo di risorse dovuto alla crisi economica.
Dal punto di osservazione in cui si trova CGM Finance appare necessario che “La Cooperazione”,
in questo contesto, non può prescindere da una ristrutturazione del sistema organizzativo globale.
C’è in atto una delocalizzazione non solo produttiva, ma anche di efficienza tecnologica all’esterno,
Conclusioni
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Bilancio Sociale 2011
con conseguente trasferimento di risorse ai paesi emergenti e di staticità e calo interno
progressivo.
Questo problema strutturale deve essere affrontato fin da subito anche da chi si occupa
prevalentemente di servizi, perché anche su questo versante le risorse a disposizione si stanno
riducendo.
Nel passato per ridistribuire le risorse in modo efficiente si è fatto ricorso allo spin-off; oggi - a parte
alcune eccezioni - si torna a contare sulle dimensioni, con la tendenza a riaggregarsi per creare
economie di scala e mantenere il mercato; questa strategia, tuttavia, non appare sufficiente per
uscire dalla crisi in modo efficace.
Nell’anno della cooperazione, chiudiamo con le parole dell’economista del non profit Stefano
Zamagni, sperando che possano essere motore di rilancio per il nostro settore presso gli enti
istituzionali: “..Istituzioni e scienza economica continuano a snobbare la cooperazione… Il
problema è che in economia l’unico indicatore resta l’efficienza, non l’etica. Oggi le cooperative
non devono difendere interessi di gruppo, ma farsi carico delle sfide del bene comune”.
Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che hanno collaborato alla redazione del presente
documento e a chi ci permette quotidianamente di operare in modo efficiente e, speriamo, efficace.
Le Vostre segnalazioni ci consentono un costante confronto con le necessità del nostro settore, in
particolare con i bisogni dei nostri soci e partner, al fine di arrivare a formulare la migliore soluzione
possibile in base alle reali esigenze di ciascuno.
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Vi ringraziamo per l’attenzione
posta nella lettura del Bilancio Sociale 2011
Vi invitiamo a consultare sempre il nostro sito internet
www.cgmfinance.eu
ed a farci pervenire
qualunque osservazione
all’indirizzo e-mail:
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Telefono: 030.28.07.466
Fax Amministrazione 030.37.76.798
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