Leggi il documento di approfondimento

Transcript

Leggi il documento di approfondimento
Il DIVORZIO c.d. “BREVE”.
E’ approdato il 21 maggio u.s. finalmente alla Camera ( dopo tre anni) il testo che mira a ridurre il
periodo di separazione personale dei coniugi necessario per avanzare la richiesta di divorzio.
La riforma del c.d. divorzio breve porterebbe il periodo di separazione richiesto per divorziare da 3
a 1 anno (2 se ci sono figli), e anticiperebbe il momento dello scioglimento della comunione dei
beni all’udienza presidenziale, ovvero quando il Presidente del Tribunale autorizza i coniugi a
vivere separati (anziché attendere il passaggio in giudicato della sentenza di separazione personale).
Ancora non è dato conoscere se e quando - alla prova delle lungaggini parlamentari - il
provvedimento vedrà finalmente la luce, visto che i temi legati alla famiglia sono da sempre
considerati particolarmente sensibili : il fatto che, però, il testo sia “passato” in Commissione nelle
ultime settimane con apparente relativa facilità fa presumere che questa volta si è in dirittura
d’arrivo.
Ma come si comportano altri paesi europei sul tema separazione/divorzio?
A ben guardare, in Europa esistono 27 diritti di famiglia, uno per ogni paese che compone l'Unione.
In Francia per sancire la fine di una unione bastano dai tre ai sei mesi, in Germania se la
separazione è consensuale, dopo un anno si ottiene automaticamente il divorzio. Divorzi lampo
anche in Olanda, Inghilterra, Grecia, Romania e nella cattolicissima Spagna, dove non solo bastano
sei mesi per dirsi addio ma già dal 1998 le unioni di fatto sono riconosciute a pieno titolo. Sull'altro
fronte, ad esempio, si colloca Malta, dove la possibilità di rescindere il vincolo matrimoniale esiste
solo da maggio 2011.
In Italia il numero complessivo dei matrimoni dal 2005 al 2009 ha subito una diminuzione, pur con
un andamento fluttuante nel corso del quinquennio, registrandosi invece un costante aumento delle
separazioni.
A fronte di 250.360 matrimoni celebrati nel 2007 si registrano 81.359 separazioni; nel 2008 su
246.613 matrimoni le separazioni sono state 84.165 e nel 2009 su 230.613 matrimoni le separazioni
sono aumentate a 85.945.
In caso di separazione la durata media dell’unione matrimoniale nel 2009 è stata pari a 15 anni;; 18 anni, invece, in caso di divorzio, inoltre si stima che l’età media dei separati è di 45 anni per gli
uomini e 41 per le donne; i divorziati, invece, hanno mediamente 47 anni, se uomini, 43 anni se
donne.
La separazione, come si sa, costituisce un passo propedeutico per ottenere il divorzio. Nel triennio
2007-2009 anche il numero dei divorzi risulta in crescita: dai 50.669 del 2007 ai 54.456 del 2009, in
linea quindi con il trend crescente delle separazioni.
Si calcola poi che l’intera procedura di tipo consensuale si esaurisca mediamente in più di 150
giorni a cui si devono aggiungere i 1095 giorni (tre anni) che devono obbligatoriamente passare tra
la separazione e il momento in cui si chiede il divorzio ed, infine, si deve tenere conto che un
procedimento consensuale di divorzio viene definito mediamente in altri 250 giorni.
(Fonte ISTAT 2010).
Da segnalare poi che a causa della impressionate durata di tutta la procedura per ottenere il divorzio
e grazie al Regolamento n. 44/2001 del Consiglio dell’Unione Europea del 22 dicembre 2000 (di
concerto con il Regolamento del Consiglio dell’Unione Europea del 27 novembre 2003, relativo
alla competenza, al riconoscimento e all'esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale), si sta
nel frattempo diffondendo sempre di più l’avvio di pratiche all’estero perché i coniugi ottengano –
a determinate e specifiche condizioni – il c.d. “divorzio rapido o veloce” ( i Paesi attualmente più
“gettonati” sono la Romania e la Bulgaria), per giungere così allo scioglimento degli effetti civili
del matrimonio in tempi molto brevi rispetto allo standard italiano, senza il propedeutico passaggio
della procedura di separazione personale.