La sicurezza

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La sicurezza
Soluzioni
Sistemi di sicurezza
La sicurezza:
impegno di CTP
di Giuseppe Monda > [email protected]
Episodi di vandalismo e di microcriminalità arginati grazie ai
sistemi di videosorveglianza su autobus.
La CTP (Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli),
da anni impegnata sul fronte della sicurezza patrimoniale e personale dei clienti e dei dipendenti, ha
installato sui propri autobus un innovativo sistema
di videosorveglianza con cui ridurre i frequenti episodi di microcriminalità e vandalismo a bordo.
Già prima del 2000 il territorio servito da CTP, sovente teatro di eventi criminosi a bordo dei bus,
è stato oggetto di attenzione fino a delineare una
“mappa del rischio” attraverso le denuncie e segnalazioni da parte delle vittime, registrate in 16
mesi, da cui si evidenziavano 27 aggressioni, 15
rapine, 12 furti, 102 atti vandalici.
La maggiore parte degli atti criminosi restavano impuniti (circa il 93%) per difficoltà di identificazione
degli autori.
Ne scaturivano innanzitutto ingenti danni diretti
(corse soppresse, manodopera per riparazioni, acquisto di ricambi) e danni indiretti ( forte senso di
insicurezza personale a bordo da parte dei clienti e
stress da parte degli Operatori di Esercizio nei periodi successivi ad aggressioni o eventi criminosi) che
determinavano, inoltre, un forte calo dei viaggiatori
ed una riduzione delle corse giornaliere effettuate.
A partire dal 2002, furono installate 102 telecamere
a circuito chiuso ed impianti di telefonia mobile sugli
autobus aziendali e presso i terminal bus a più alto
rischio di criminalità, incrementate recentemente
di ulteriori 50 unità determinando un incremento
del senso di sicurezza personale percepito dai
clienti e operatori.
Il sistema è in grado di acquisire, registrare e decriptare le immagini garantendo quindi sicurezza,
controllo e responsabilità da parte dell’Azienda.
Il sistema è dotato di accensione contestuale all’avviamento del mezzo ed è costituito da:
• 3 telecamere dislocate in differenti punti dell’interno vettura;
• Unità di bordo che riceve e registra le immagini a
colori;
• Unità di visualizzazione delle immagini criptate.
Sulle vetture è inoltre installato un pulsante di
emergenza che, mediante un collegamento tra
unità di bordo e unità di visualizzazione, permette
di osservare attraverso un monitor, le immagini in
tempo reale.
Fig. 2 : Funzioni e attività coinvolte
nel processo di Videosorveglianza a bordo.
Fig. 1 - CTP: Livello di Customer Satisfaction dal 1999 al 2002
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Nel rispetto della legge sulla privacy, la lettura delle immagini può avvenire esclusivamente tramite
doppia chiave di accesso, su richiesta da parte dell’Autorità Giudiziaria che viene attivata a seguito di
denuncia di evento criminoso (si veda il diagramma
in fig. 2). I risultati conseguiti a seguito di tali attività
hanno contribuito a far rilevare un apprezzabile incremento del numero dei trasportati annui.
Autore
Fig. 3 - CTP: Incremento del numero di passeggeri dal 2003 al 2006
Giuseppe Monda
Laureato in Sociologia presso l’Università Federico II di Napoli.
Attualmente responsabile Marketing e Comunicazione CTP cura gli
aspetti della comunicazione multimediale e delle sponsorizzazioni.
Ha ricoperto ruoli nel settore delle Risorse Umane,
comunicazione interna, aspetti comportamentali e
delle relazioni con il personale.
Il mediatore culturale sui bus CTP
Continuano a salire a bordo degli autobus CTP (Compagnia Trasporti Pubblici di Napoli) i mediatori culturali. Lo scopo è quello di
fornire consigli agli immigrati poco abili con la lingua italiana per
ridurre il loro sentimento d’insicurezza favorendo invece la convivenza con gli altri.
Il progetto nasce dalla constatazione che sui mezzi pubblici l’utenza è prevalentemente multiculturale e questo comporta spesso diffidenza, incomprensioni, mancata conoscenza di regole e costumi
capace di determinare senso di insicurezza di tutti i clienti.
Dopo una prima esperienza maturata negli anni scorsi su alcune linee del litorale domizio che collegano Mondragone e Napoli, (area
a rischio con maggiore presenza di extracomunitari), l’esperienza
è stata “esportata” anche su un altro territorio dell’hinterland napoletano tra i comuni di Giugliano e Qualiano, attraversato da linee
tra le più affollate.
I mediatori culturali (squadre di dipendenti CTP, di rappresentanti
delle principali etnie e di operatori della Caritas napoletana) operano in un territorio molto difficile su cui maggiormente sono presenti
i rappresentanti di diverse etnie che stazionano nella zona in attesa
di una diversa e magari più stabile collocazione sul territorio.
Il progetto, unico nel suo genere, è stato finanziato dalla stessa
azienda di trasporto con le risorse finanziarie che provengono, in
gran parte, dal fondo sanzioni ai dipendenti, ed è stato condiviso
con le organizzazioni sindacali.
Le squadre di mediatori culturali non svolgono compiti di controlleria, ma rappresentano il lato umano di un’azienda in grado di
veicolare anche cultura al servizio dei cittadini italiani e stranieri a
cui si rivolge in termini concreti, fornendo, con un efficace comunicazione interculturale, informazioni sulle principali istituzioni, enti
presenti sul territorio, utili per una loro integrazione sociale.
Un concetto condiviso anche dagli operatori della CTP, in quanto
l’autobus diventa un luogo di vita comune, con protagonisti i conducenti e i passeggeri.
Il progetto è stato segnalato come “Best practice” dal Formez, da
Cittadinanza attiva e da altre associazioni internazionali ed ha consentito a CTP di ricevere, nel 2006, il primo premio Etica&Impresa
tra tutti quelli presentati anche dagli altri autorevoli concorrenti per
la sezione “Territorio e migliori accordi per l’attenzione rivolta al
sociale”. L’impegno dei mediatori ha determinato effetti evidenti e
concreti rappresentati dall’incremento della vendita dei titoli di viaggio sulle linee sino a quel momento ad altra tasso di evasione ed
una notevole riduzione degli episodi conflittuali tra viaggiatori.
Fig 4 - I mediatori al lavoro sull’autobus M5.
Fig 5 - Il DG Marcello Turrini ritira il premio Etica&Impresa con i mediatori.
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