Documento del 15 Maggio classe 5BS

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Documento del 15 Maggio classe 5BS
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER
L’ ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA
“ANGELO BERTI”
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI
( LEGGE 425/97 - D.P.R. 323/98 ART. 5.2)
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 BS
ANNO SCOLASTICO 2015-2016
INDICE
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE:
Elenco dei candidati classe 5 BS ………………………………………………………….4
Profilo professionale e attività di ruolo ………………………………………………..…. 5
Storia della classe …………………………………………………………………………. 6
Programmazione (obiettivi, contenuti, metodi, mezzi e strumenti,
criteri di valutazione) ………………………………………………………………………7
DISCIPLINE ED ELENCO DEI DOCENTI …………………………………………………………..10
SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE
DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO …………………………………………………………………………..11
Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva ……………………………………… 12
Francese …………………………………………………………………………………………… 16
Inglese ……………………………………………………………………………………………… 20
Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore cucina …………………………………….…23
Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore sala e vendita ………………………………26
Lingua e lettere italiane …………………………………………………………………………… 27
Matematica ………………………………………………………………………………………… 30
Religione …………………………………………………………………………………………… 34
Scienza e cultura dell’alimentazione ……………………………………………………………..36
Scienze motorie e sportive ………………………………………………………………………..45
Spagnolo ……………………………………………………………………………………………48
Storia …………………………………………………………………………………………..……51
Tedesco …………………………………………………………………………………………….54
ALLEGATI
Moduli pluridisciplinari (Allegato A) …………………………………………………… 57
Griglie di valutazione proposte per le prove d’esame (Allegato B) ………………… 58
Simulazioni (Allegato C) ………………………………………………………………. 76
Simulazione Prima prova ………………………………………………………………. 77
Simulazione Seconda prova …………………………………………………………… 84
Simulazione Terza prova ………………………………………………………………. 88
Alternanza scuola lavoro (Allegato D) …………………………………………………96
SCHEDA RIASSUNTIVA ELENCO DOCUMENTI ………………………………………………………97
2
SCHEDA INFORMATIVA GENERALE
3
ELENCO DEI CANDIDATI DELLA CLASSE 5 BS
1
AVESANI MICHELE
2
CACCIOLA ELISA
3
GUARISE ELISA
4
GUGOLE VALENTINA
5
MOLLICA ALESSANDRO
6
NINFO EMANUELE
7
RIGOBELLO LAVINIA
8
RUGIADI MATTIA
9
SACCOMANI ERIKA
10
VESENTINI ANDREA
4
PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DI SALA E DI VENDITA
Il diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera”
ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e
dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi.
E’ in grado di:
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•
utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della
commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità;
organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse
umane;
applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e
la salute nei luoghi di lavoro;
utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e
finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio;
comunicare in almeno due lingue straniere;
reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a
strumenti informatici e a programmi applicativi;
attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienze e servizi enogastronomici;
curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse
ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e
l’ospitalità alberghiera conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse.
2. utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti
enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera.
3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le
tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento
con i colleghi.
4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove
tentenze di filiera.
5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fato di sicurezza, trasparenza e
tracciabilità dei prodotti.
6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di
beni e servizi in relazione al contesto.
Nell’articolazione “servizi di sala e di vendita” il diplomato è in grado di svolgere attività operative e
gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e
servizi enogastromici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e
la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici.
A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “enogastronomia” e
“servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di
competenze.
1. Controllare e utlizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico,
chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico.
2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenza della clientela, anche in relazione a
specifiche necessitò dietologiche.
3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati,
valorizzando i prodotti tipici.
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STORIA DELLA CLASSE
All’inizio dello scorso anno scolastico la classe 4 BS era costituita da 18 alunni di cui 7 provenienti dal
corso IeFP degli Istituti Berti, Stimmatini e Don Calabria di Bovolone. Alla fine dello stesso anno, dopo il
ritiro o la mancata frequenza di 5 alunni , la classe si era ridotta a 13 alunni: 9 alunni provenienti dalla
classe 3 AS, 1 dell’IeFP Berti, 1 dell’IeFP Stimmatini e 2 dell’IeFP Don Calabria (Bovolone). Al termine dei
recuperi di fine anno, 2 alunne provenienti dal corso IeFP non sono state ammesse alla classe
successiva.
La classe 5BS, all’inizio dell’anno scolastico, era quindi costituita da 11 alunni, diventati successivamente
9 in seguito al ritiro di 2 alunni durante il primo quadrimestre, uno per motivi di salute e l’altro per motivi
familiari.
Nell’ultimo biennio la classe ha cambiato gli insegnanti di Matematica (prof.ssa Emanuela Scimone),
Scienza e cultura dell’alimentazione (prof. Roberto Calisi), Spagnolo (prof.ssa Antonella Prato), Tedesco
(prof.ssa Elena Sarzi Bola) e Scienze motorie e sportive (prof.ssa Martina Schio) e ha mantenuto gli
insegnanti di Italiano e Storia (prof.ssa Calogerina Ingoglia), Diritto e tecniche amministrative della
struttura ricettiva (prof.ssa Cristina Boifava), Inglese (prof.ssa Maria Consiglia Di Matteo), Religione (prof.
Maurizio Malvestio), Laboratorio dei servizi enogastronomici settore Sala e vendita (prof. Paolo
Massagrande), Laboratorio dei servizi enogastronomici settore Cucina (prof. Eugenio Ghiraldi).
Gli alunni si sono dimostrati nel corso dell’anno educati e rispettosi sia tra loro che nei confronti dei
docenti.
Rispetto allo scorso anno scolastico gli alunni hanno dimostrato una maggior maturità e un maggior
impegno migliorando nettamente sia il loro comportamento che la loro attenzione e partecipazione in
classe. In alcune materie gli alunni si sono dimostrati particolarmente coinvolti e motivati partecipando
attivamente e in modo costruttivo alle lezioni mentre in altre l’interesse e la partecipazione sono risultati
altalenanti e inferiori alle aspettative.
L’impegno e la costanza nello studio sono migliorati nel corso del biennio, soprattutto durante il secondo
quadrimestre del quinto anno e hanno permesso agli alunni di ottenere risultati soddisfacenti anche se
persistono, al momento attuale, delle lacune in alcune materie.
Alcuni alunni hanno accumulato numerosi ritardi ma la frequenza è stata nel complesso regolare, in alcuni
casi assidua.
Gli alunni hanno svolto nel corso dell’anno scolastico le seguenti attività scolastiche aggiuntive:
18.09.2015: cena di Beneficenza presso la Casa Circondariale Verona – Montorio
24.09.2015: uscita all’EXPO (Milano)
02.11.2015: riprese televisive con Telearena
17.11.2015: mostra a Palazzo Ridolfi: un luogo di bellezza, la Sagrada Famiglia
02.12.2015: rappresentazione teatrale di France théâtre per il gruppo di francese
28.01.2016 e 04.02.2016: corso di formazione HACCP (la sicurezza alimentare) di 5 ore tenuto
dall’ispettore Adriano Gaziero
22.02.2016: visita didattica presso “Il vigneto dei salumi”
14.03.2016: visita presso Consorzio Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio
Emilia
21.03.2016: esercitazione speciale che ha coinvolto alcuni alunni in occasione di uno scambio culturale
dell’Istituto Sanmicheli
09.04.2016: partecipazione di alcuni alunni alla serata di gala in Arena in occasione del 50° anniversario
di Vinitaly
14.04.2016: attività con alunni francesi dello scambio per il gruppo di francese
Dal 26.04 al 30.04.2016: viaggio d’istruzione a Salisburgo e Vienna
Partecipazione di alcuni alunni ad un corso di inglese extracurricolare di 10 ore con insegnante madre
lingua sponsorizzato dal Comitato dei genitori.
6
PROGRAMMAZIONE
OBIETTIVI GENERALI
Conoscenze
Conoscere il fenomeno della ristorazione nei suoi aspetti strutturali, organizzativi, amministrativi,
psicologici.
Acquisire un’adeguata cultura di base storico-letteraria, e giuridico-economica.
Conoscere le lingue straniere.
Competenze
Saper utilizzare metodi, strumenti, tecniche per una corretta gestione della struttura ristorativa.
Individuare i modelli organizzativi più idonei alle esigenze della struttura in cui si opera.
Utilizzare adeguati strumenti di comunicazione per relazionarsi con clienti e collaboratori.
Capacità
Organizzare e coordinare efficacemente le risorse della struttura ristorativa.
Adattarsi alle esigenze del mercato di riferimento.
Affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze
Comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi.
OBIETTIVI SPECIFICI
Conoscenze
Acquisire i contenuti delle singole discipline scolastiche (eventi, fenomeni, problemi, classificazioni…) e
contenuti relativi al mondo circostante.
Competenze
Acquisire strumenti logici e metodologici da applicare: modelli di analisi, modelli operativi, modelli
interpretativi.
Saper utilizzare un linguaggio corretto e adeguato ai diversi ambiti disciplinari.
Saper produrre testi differenziati: espositivi, argomentativi, analisi testuali, testi legati all’attività
professionale (menu, scheda tecnica…)
Saper leggere e interpretare diagrammi, grafici, tabelle
Essere in grado di risolvere problematiche gestionali.
Capacità
Saper analizzare i contenuti cogliendo relazioni tra eventi, fenomeni, problemi (anche a livello
interdisciplinare).
Saper elaborare processi di sintesi.
Saper esprimere valutazioni critiche su problemi o situazioni proposte.
CONTENUTI
Contenuti disciplinari: per i contenuti disciplinari si fa riferimento al programma di ciascuna disciplina (v.
Schede informative analitiche relative alle discipline dell’ultimo anno di corso).
METODI
La programmazione delle discipline è stata formulata prevalentemente per moduli.
Nel corso dell’attività didattica si è cercato di mostrare agli allievi come, nella vita scolastica e nel mondo
del lavoro, siano necessari due atteggiamenti complementari: il rigore e la precisione nell’applicazione di
strumenti e nell’esecuzione di compiti; la necessità di comprendere punti di vista diversi e assumere
atteggiamenti flessibili data la complessità di alcuni fenomeni e situazioni.
Per addestrare gli allievi alle competenze richieste dal nuovo Esame di Stato si è cercato di abituarli ad
esposizioni chiare e articolate, a rielaborare e contestualizzare le conoscenze, a coglierne gli aspetti
interdisciplinari.
I metodi didattici utilizzati sono stati:
lezione frontale
lettura e analisi di articoli di quotidiani e riviste
discussione guidata
lavori di gruppo
ricerche personali
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ATTIVITA’ DI RECUPERO
L’attività di recupero è stata svolta in itinere per tutte le discipline.
METODOLOGIA SEGUITA PER LA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA
Nella simulazione della Terza Prova è stata scelta la tipologia B (quesiti a risposta singola). La
simulazione, effettuata il 22 aprile2016, ha coinvolto le seguenti discipline: Diritto e tecniche
amministrative della struttura ricettiva, Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore sala e vendita,
Inglese e Matematica.
I quesiti proposti sono stati 12 (3 per ogni disciplina). La durata della prova è stata di 3 ore. Per la
correzione è stata utilizzata la griglia allegata ( v. Criteri di valutazione).
MEZZI E STRUMENTI
Nello svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti:
libri di testo
fotocopie integrative secondo necessità
sussidi audiovisivi
uscite didattiche e incontri vari
CRITERI DI VALUTAZIONE
Per quanto riguarda la valutazione, sono stati adottati i seguenti criteri approvati dal Collegio dei docenti.
QUANDO ABBIAMO VALUTATO
Prove intermedie: per mantenere il controllo dell’apprendimento (nel corso o alla fine di un’unità didattica
o di un modulo)
Prove finali: per valutare la comprensione generale (alla fine di un argomento complesso o di un periodo
scolastico).
COSA ABBIAMO VALUTATO
Conoscenze:
l’insieme dei contenuti acquisiti (nozioni, definizioni, classificazioni, eventi…)
Competenze:
l’acquisizione di strutture mentali e di strumenti logici e metodologici. Si possono individuare competenze
di tipo:
Disciplinare: intesa come conoscenza della metodologia operativa propria della disciplina e come capacità
di applicare in maniera autonoma le abilità strumentali acquisite.
Logica: intesa come capacità di argomentare coerentemente, sviluppando corretti nessi logici.
Espositiva: intesa come capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato, ricco e fluido, con proprietà
lessicale e uso di linguaggio specifico.
Capacità:
possono essere individuate nelle qualità individuali da sviluppare e consolidare. Si possono indicare
diversi tipi di capacità:
Critiche: intese come capacità di porsi problemi, di individuare percorsi autonomi, di selezionare le
informazioni, di valutare con giudizi congrui le scelte operate.
Di osservazione: finalizzata intesa come capacità di esplorare la realtà con la quale si entra in relazione,
rilevandone le caratteristiche che servono per orientarsi ed agire.
Di analisi: intesa come capacità di scomporre le parti del tutto ed individuare i nodi concettuali
distinguendo le parti principali dalle secondarie o accessorie.
Di sintesi: intesa come capacità di portare ad unità le conoscenze, cogliendo i nodi fondamentali.
Di collegamento: intesa come capacità di collegare tra loro le conoscenze della stessa disciplina e di
discipline diverse in modo coerente e pertinente.
Impegno
Progressione
COME ABBIAMO VALUTATO
Tipi di prove:
Prove scritte (in classe/a casa)
testi espositivi-argomentativi,
8
analisi testuali;
prove strutturate e semi-strutturate;
prove applicative (applicazioni di regole, formule e procedimenti)
tipologia B terza prova durante il primo quadrimestre in alimenti e alimentazione e tutto l’anno in altre
materie;
questionari;
Prove orali (al posto e alla lavagna)
Voti:
Voti numerici (1-10) anche in relazione al tipo di prova proposta
L’attribuzione dei voti di profitto nelle singole discipline è stata effettuata utilizzando la seguente tabella:
Voto
Giudizio
1-2
3
Presentazione del foglio in bianco o assenza di risposte all’orale.
Gravemente
insufficiente
Gravi e diffuse lacune;
padronanza dei termini.
esposizione
estremamente
stentata;
scarsissima
Conoscenza estremamente parziale e frammentaria dei contenuti anche essenziali;
incapacità di collegarli; esposizione stentata.
4
5
Indicatori
Insufficiente
Conoscenza incompleta dei contenuti; difficoltà a collegarli e rielaborarli;
esposizione incerta.
6
Sufficiente
Conoscenza dei contenuti essenziali, capacità di effettuare collegamenti semplici;
accettabile grado di rielaborazione personale; esposizione abbastanza chiara.
7
Discreto
Conoscenza sicura dei contenuti essenziali e di alcuni tra quelli accessori; capacità
di effettuare collegamenti non elementari; esposizione corretta e lessicalmente
precisa.
8-9
Buono/
Ottimo
Conoscenza sicura dei contenuti essenziali e di quelli accessori; capacità di
effettuare collegamenti anche complessi; buon grado di rielaborazione personale;
esposizione corretta e fluida.
10
Eccellente
Conoscenza sicura dei contenuti essenziali e di quelli accessori; capacità di
effettuare collegamenti complessi; ottimo grado di rielaborazione personale;
esposizione articolata e fluida; piena padronanza del lessico e della terminologia.
9
DISCIPLINE ED ELENCO DEI DOCENTI DELLA CLASSE 5 BS
DIRITTO E TECNICHE
AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA
RICETTIVA
FRANCESE
INGLESE
LABORATORIO DEI SERVIZI
ENOGASTRONOMICI, SETTORE
CUCINA
LABORATORIO DEI SERVIZI
ENOGASTRONOMICI, SETTORE SALA
E VENDITA
LINGUA E LETTERE ITALIANE
CRISTINA BOIFAVA
ROSWITHA SCHATZER
MARIA CONSIGLIA DI MATTEO
EUGENIO GHIRALDI
PAOLO MASSAGRANDE
CALOGERINA INGOGLIA
MATEMATICA
EMANUELA SCIMONE
RELIGIONE
MAURIZIO MALVESTIO
SCIENZE E CULTURA
DELL’ALIMENTAZIONE
ROBERTO CALISI
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
,MARTINA SCHIO
SPAGNOLO
STORIA
TEDESCO
ANTONELLA PRATO
CALOGERINA INGOGLIA
ELENA SARZI BOLA
10
SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE
DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO
11
DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
DOCENTE: PROF.SSA CRISTINA BOIFAVA
TESTI UTILIZZATI:
“Imprese ricettive e ristorative oggi 3” per il quinto anno e ”Imprese ricettive e ristorative oggi 2 per il
quarto anno”
Autori: Grazia Batarra e Monica Mainardi
Casa editrice: Tramontana
PROGRAMMA SVOLTO
LE RISORSE UMANE (argomento iniziato lo scorso anno)
Alcuni contratti di lavoro subordinato (a chiamata o intermittente, di lavoro accessorio, di
somministrazione, a tempo indeterminato a tutele crescenti)
Calcolo della busta paga mediante l’utilizzo dei seguenti strumenti: CCNL sintetico del turismo e dei
pubblici esercizi, IRPEF e detrazioni IRPEF.
Schede integrative: contratto a chiamata o intermittente, di lavoro accessorio, di somministrazione, a
tempo indeterminato a tutele crescenti, legge di stabilità 2015 (per la parte riguardante gli sgravi
contributivi)
ANALISI DI BILANCIO (programma quarta)
Fasi
Esercizi sull’analisi di bilancio
BUSINESS PLAN NELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE (modulo 2 del testo di quinta “Imprese
ricettive e ristorative oggi 3”)
La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo di gestione (unità 1)
La pianificazione aziendale
L’analisi ambientale e l’analisi revisionale
L’analisi aziendale
La definizione di obiettivi strategie e la redazione dei piani
La redazione del business plan (unità 2)
La definizione degli indirizzi
La scelta dell’impianto
Il business plan
Il piano aziendale
L’esecuzione dell’impianto e l’avviamento della gestione
Esame e commento dell’esempio di business plan di un’impresa ristorativa di pag. 116
Esercitazione in classe sulla redazione di un business plan di un’impresa ristorativa
La programmazione di esercizio e il budget
La struttura del budget
I costi standard
Le fasi di definizione del budget
Il controllo budgetario
I vantaggi e i limiti del budget
MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE (modulo 1 del testo di quinta “Imprese ricettive e ristorative
oggi 3”)
Il turismo internazionale e gli enti statistici (unità 1 con esclusione del sistema dei cambi)
Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico
La bilancia dei pagamenti
12
La bilancia turistica
Gli enti di statistica nel turismo (solo l’elenco)
Schede integrative: breve storia del turismo
Bilancia turistica (commento ai dati 2013/2014)
LIM: commento tabelle ENIT sul turismo in Italia (confronto tra Italia e altri paesi, confronto tra regione
veneto e altre regioni)
Le dinamiche e i flussi del mercato turistico internazionale (unità 2)
Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economico
I flussi turistici internazionali verso l’Italia: prospettive (Italia e Europa sono stati esaminati dall’intera
classe mentre i 6 paesi proposti dal libro di testo sono stati distribuiti a 3 gruppi di lavoro, ogni gruppo ha
approfondito 2 paesi)
MARKETING DEI PRODOTTI TURISTICI (modulo 3 del testo di quinta “Imprese ricettive e ristorative oggi
3”)
Il marketing (unità 1)
Il marketing turistico
La segmentazione del mercato della domanda
Gli strumenti del micromarketing: il marketing mix
Marketing mix: il prodotto (product)
La reputazione della destinazione turistica
Marketing mix: il prezzo (price)
Marketing mix: la comunicazione (promotion)
Marketing mix: la distribuzione (place)
Marketing mix: il personale (people)
Il marketing esperienziale
Il marketing dei prodotti turistici
Le strategie di marketing e il marketing plan (unità 2)
Le strategie di marketing in funzione del mercato-obiettivo
Le strategie di marketing in funzione del ciclo di vita del prodotto (cvp)
Il web marketing
Schede integrative: web marketing (terminologia)
Quali caratteristiche indispensabili deve avere il sito web di un hotel?
LIM: esame dei siti web di alcune imprese ristorative: “la Tigella”, “Il Desco”, “Le Cedrare”
Il marketing plan
Esame e commento dell’ esempio di piano di marketing di un’impresa ristorativa di pag. 194
Esercitazione in classe sulla costruzione di un piano di marketing (parte descrittiva del business plan di
un’impresa agrituristica proposto a pag. 387)
NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO E ALBERGHIERO (modulo 4 del testo di quinta “Imprese
ricettive e ristorative oggi 3”)
Le norme internazionali e comunitarie di settore (unità 1, punti 1.1, 1.2, 1.3)
Le fonti normative internazionali
L’Organizzazione Mondiale del turismo (OMT)
Le fonti normative comunitarie (solo introduzione e attività dell’Unione Europea per il turismo + alcuni
esempi)
Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti (unità 3, punti 3.1, 3,5)
La tutela dei consumatori
13
I prodotti a km 0 (normativa nazionale e della regione Veneto)
Disciplinare relativo al marchio “menu a km 0”
Schede integrative:
Leggi regione Veneto n° 7/2008 e n° 3/2010 integrate con prodotti di qualità e tradizionali
Disciplinare relativo al marchio “menu a km 0” (solo articoli 1,2,3,4 e 6)
I seguenti argomenti sono stati svolti dal prof. Roberto Calisi di Scienza e cultura dell’alimentazione:
la normativa UE nel settore alimentare, le informazioni sugli alimenti, la tracciabilità e la rintracciabilità, i
marchi di qualità dei prodotti agroalimentari.
SPAZI E TEMPI
Settembre-ottobre- prima settimana di novembre: recupero di 2 argomenti non svolti lo scorso anno ma
ritenuti importanti.
Gli argomenti sono:
• proseguimento dell’argomento delle risorse umane iniziato lo scorso anno e ritenuto importante
per l’inserimento degli alunni nel mondo del lavoro: esame di alcuni contratti di lavoro
(intermittente o a chiamata, di lavoro accessorio, di somministrazione, a tempo indeterminato a
tutele crescenti), svolgimento di alcuni esercizi sul calcolo della busta paga mediante l’utilizzo
delle tabelle del CCNL del turismo e pubblici esercizi, IRPEF e detrazioni IRPEF.
• Analisi di bilancio, indispensabile per valutare lo studio di fattibilità.
Novembre-dicembre-gennaio: ripasso dei documenti di bilancio esaminati in quarta.
pianificazione, programmazione aziendale e controllo di gestione
(modulo 2 unità 1) e redazione del business plan
Febbraio-marzo: strategie di marketing, modulo 3 unità 2 ed esame di un marketing plan
Aprile:
mercato turistico internazionale e nazionale (esclusi i cambi)
stesura piano di marketing (parte descrittiva dello studio di fattibilità proposto dal libro di testo a
pag. 387)
Maggio: normativa del settore turistico e alberghiero, modulo 4 unità 1, punti 1.1, 1.2, 1.3
stesura piano di marketing (parte descrittiva dello studio di fattibilità proposto dal libro di testo a
pag. 387)
Giugno: ripasso
METODI DI INSEGNAMENTO
Non si discostano da quelli evidenziati nella programmazione generale.
Durante le lezioni di economia aziendale, l’insegnante ha svolto il programma mediante lezioni frontali,
schemi riassuntivi alla lavagna, commento di schemi, esempi e argomenti già presenti sul libro di testo e
consegna di schede integrative (breve storia del turismo, web marketing alberghiero (terminologia), quali
caratteristiche indispensabili deve avere il sito web di un hotel?, jobs act e legge di stabilità 2015
esaminati solo come opportunità per le imprese turistiche nell’ambito della pianificazione e della
programmazione: maggior flessibilità in uscita con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti,
sgravi contributivi per i contratti a tempo indeterminato.
La parte pratica del programma è stata svolta mediante l’analisi di esempi sullo studio di fattibilità, sul
piano di marketing e sul budget presenti sul libro di testo e mediante delle esercitazioni in classe sullo
studio di fattibilità e sul piano di marketing.
Per facilitare lo studio e renderlo più mirato, sono state consegnate agli alunni, con largo anticipo rispetto
alle prove scritte e orali, delle domande di ripasso sui vari argomenti trattati. Queste domande sono state
utilizzate anche per effettuare in classe il ripasso sistematico prima delle verifiche.
14
CRITERI DI VALUTAZIONE
Non si discostano da quelli evidenziati nella programmazione generale.
Le prove scritte costituite da domande a risposta breve o analitica sono state svolte durante l’intero anno
scolastico e sono state corrette tenendo conto soprattutto della correttezza e della completezza della
risposta e dall’utilizzo di un linguaggio tecnico appropriato.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni hanno dimostrato un certo interesse per gli argomenti trattati. L’atteggiamento, rispetto allo
scorso anno, è diventato più maturo e lo studio, più costante.
Il profitto è migliorato nel corso del biennio ed è positivo per la maggior parte degli alunni, con alcuni
risultati buoni e ottimi. Solo per alcuni alunni permangono, al momento, delle lievi lacune.
Gli alunni:
• conoscono le caratteristiche del mercato turistico nazionale e internazionale, sanno analizzarlo
ed interpretarne le dinamiche;
• conoscono le fasi e gli strumenti di pianificazione e di programmazione e sanno interpretarle
• conoscono le fasi e le procedure di redazione di un business plan e hanno acquisito le abilità
necessarie per redigerlo;
• conoscono le tecniche di marketing turistico e web-marketing
• conoscono le norme internazionali e comunitarie di settore, le norme e le procedure di
tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti, la normativa regionale relativa ai prodotti a km 0 e ai
menu a km 0.
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO
Prosecuzione dell’esercitazioni in classe sulla redazione del piano di marketing inserito nello studio di
fattibilità proposto nel libro di testo a pag. 387.
Ripasso.
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DISCIPLINA: FRANCESE
a.s. 2015/2016
DOCENTE: Prof.ssa Roswitha SCHATZER
Testo utilizzato:
A.De Carlo, Le Nouveau Français au Restaurant, Hoepli, Milano,
2012
Documenti autentici presi da Internet
N° ore settimanali:
3
PROGRAMMA SVOLTO
CONOSCENZE
MODULO 1: Ripasso del lessico specifico
Accogliere un cliente a colazione
Il saluto, qualche domanda di cortesia, indicare il tavolo, presentare il buffet con i diversi prodotti offerti,
come si fa la mise en place per la colazione
Esercizi linguistici sul lessico specifico della Sala e del Servizio
MODULO 2: Presentare un ristorante, un caffè o un albergo
Il ristorante “Le Mesturet” – Visione di un breve video con successivo esercizio di comprensione orale e di
riformulazione scritta della presentazione. Presentazione semplificata del ristorante secondo uno schema
predefinito
Il ristorante il Desco: sito Internet – le informazioni essenziali
Descrizione orale e scritta del ristorante Il Desco seguendo lo schema già definito per “Le Mesturet”
Visione di un breve video sul “Café Pouchkine”
Esercizio di comprensione orale
Presentazione orale del caffè
Il sito dell’albergo Due Torri di Verona
Le principali informazioni
Presentazione orale dell’albergo
MODULO 3: La rappresentazione teatrale di “6rano” della compagnia France Théâtre
In preparazione allo spettacolo sono state ascoltate le diverse canzoni proposte dalla compagnia. A
partire dai video e dai testi sono stati proposti esercizi sul lessico, esercizi di grammatica, esercizi di
ascolto, esercizi di produzione orale e scritta come individuare il tema principali, descrivere il video,
raccontare ciò che dice il testo, esprimere la propria opinione sul video, il testo e la musica.
Stromae, Quand c’est
Stromae, Sommeil
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Louane, En chantant
Louane, Jeune (J’ai envie)
Louane, Tourne
Vianney, Pas là
Soprano, Clown
Willy William, On s’endort
Willy William, Ego
Maitre Gim’s, Est-ce que je t’aime
Gli argomenti di grammatica trattati in questo modulo sono i seguenti: il presente dell’indicativo, il passé
composé, gli aggettivi dimostrativi, il gerundio, la frase ipotetica, la domanda con l’inversione, il
comparativo e il superlativo.
Racconto orale della trama
Racconto orale della visita al Teatro filarmonico di Verona
MODULO 4: La ristorazione in Francia e in Italia
Le principali caratteristiche di Bistrot – Brasserie – Café – Crêperie
Breve ricerca sulle Brasserie parigine Bofinger, Flo e La Coupole con successiva presentazione. La
ricerca ha dato luogo ad una breve presentazione dei più importanti monumenti di Parigi.
I principali tipi di ristoranti a Verona: le caratteristiche di locande, trattorie, osterie, ristoranti, pizzerie.
MODULO 5: La cucina regionale e creazione di un itinerario enogastronomico
La cucina regionale francese – comprensione scritta
Il Couscous, uno dei piatti preferiti dei Francesi – Visione del video Karambolage con successivo esercizio
di comprensione orale.
Il Vinappeso, un prodotto nuovo della nostra regione.
La produzione, le sue caratteristiche e varianti
Racconto della visita all’azienda
Creazione di un itinerario enogastronomico a Verona e dintorni
Lavoro in gruppo
MODULO 6: Organizzare una festa
Redazione della proposta di una festa di compleanno o anniversario per una persona che segue una dieta
alimentare particolare (a scelta degli alunni)
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Indicazione del luogo, della data, della durata, del menu proposto con particolare attenzione per la scelta
dei vini e gli aperitivi, invito scritto.
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO
Parte finale del Modulo 6
Redazione del CV Europass in francese
METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
L’obiettivo principale è stato lo sviluppo della competenza orale. Per questo motivo, sono spesso stati
utilizzati documenti audiovisivi presi da Internet per introdurre l’argomento da trattare. La visione è stata
seguita da esercizi di comprensione prima globale poi dettagliata, di ampliamento del lessico e di
produzione guidata e libera. Anche i video delle numerose canzoni trattate, il telegiornale di TV5 o
cortometraggi sono serviti principalmente a rafforzare l’espressione orale. I documenti utilizzati sono
serviti anche per introdurre alcuni argomenti di grammatica importanti per una corretta espressione.
Gli alunni sono sempre stati stimolati ad esprimersi in francese anche tra di loro e su argomenti non
strettamente legati al programma. Queste conversazioni sono state molto piacevoli e hanno aumentato
notevolmente la competenza orale dei ragazzi.
SPAZI E TEMPI
I primi tre moduli hanno occupato il primo quadrimestre, i moduli quattro, cinque e sei il secondo.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le abilità orali sono state rapportate al grado di correttezza fonetica e di intonazione, di correttezza
lessicale e sintattica. Le abilità scritte, invece, sono state rapportate al grado di correttezza ortografica,
lessicale e di completezza del testo.
I giudizi quadrimestrali e finali comprendono anche l’interesse dimostrato dagli alunni, della loro
partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione
nello studio personale.
Per la corrispondenza dei voti si è fatto riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli alunni sono in grado di esprimere in modo semplice una propria opinione su argomenti generali, di
studio o di lavoro; di utilizzare il lessico specifico della propria specializzazione professionale; di
comprendere testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e lavoro,
cogliendone le idee principali e qualche elemento di dettaglio; di comprendere globalmente messaggi
radio-televisivi e brevi filmati divulgativi tecnico-scientifici di settore; di comprendere idee principali,
dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e
18
di lavoro; di trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in lingua francese relativi all’ambito di studio e di
lavoro.
Mentre nell’orale riescono ad esprimersi in modo semplice ma abbastanza corretto e con una certa
scioltezza, nello scritto permangono delle grosse difficoltà dal punto di vista della correttezza formale
particolarmente difficile in francese. Sono tuttavia in grado di redigere o tradurre correttamente in francese
una ricetta di cocktail o un itinerario enogastronomico presentato in modo schematico.
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DISCIPLINA: INGLESE
a.s.2015/2016
DOCENTE: M.C. DI MATTEO
TESTO ADOTTATO: “THAT’S CATERING”
CIBELLI –D’AVINO
CLITT
PROGRAMMA SVOLTO
1 QUADRIMESTRE
SETTEMBRE- OTTOBRE
Mod.2: Unit 1- Food borne diseases,
Bacteria and food poisoning
Food contamination
Personal hygiene
Valpolicella wines: Recioto, Amarone, Bardolino
Unit 2-HACCP: costs and benefits of poor/good hygiene
NOVEMBRE-DICEMBRE
HACCP: main aim, critical control points, the 7 steps, the origin.
Cleaning and disinfection
Focus on the profession: E.H.O.
Unit 3- Food preservation, Ancient and modern methods
Unit 4- Refrigerated Storage Systems
Cook-chill, Cook-freeze
How to defrost food
GENNAIO
The vacuum cooking system
Temperature control
DOs and DON’Ts for correct food storage
20
The cold chain
2 QUADRIMESTRE
FEBBRAIO-MARZO
Mod 3 Unit 1- Nutrition and health
Nutrients, macro and micronutrients
Healthy eating, The healthy eating pyramid
The traditional healthy Mediterranean Diet pyramid
Food allergies and food intolerances
The coeliac disease
Banqueting in the past (fotocopie)
APRILE- 15MAGGIO
Mod 4 Unit 4-The Banquet in the past
Banqueting and Banqueting menus
Buffet service (self service, assisted, finger buffets)
The Banqueting Manager
Banqueting correspondence
Mod 1 Unit 4-Job advertisements
Dal 15 MAGGIO
The application letter
The Curriculum Vitae
Revision
21
METODO DI INSEGNAMENTO
Sono state utilizzate lezioni frontali, fotocopie e il laboratorio linguistico per la comprensione,
l’assimilazione e l’ampliamento dei contenuti proposti e per mettere in grado gli studenti di acquisire le
competenze programmate dal Consiglio di Classe.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
I ragazzi conoscono e sanno parlare dei batteri, delle contaminazioni alimentari e di come evitarle, delle
regole da seguire per la preparazione e conservazione degli alimenti, dell’HACCP, dei diversi metodi di
conservazione antichi e moderni, dei nutrienti, delle linee guida per un’alimentazione sana e corretta, delle
intolleranze e delle allergie, in particolare della celiachia. Sanno parlare inoltre del Banqueting in generale,
dei vari tipi di buffets, sanno spiegare le funzioni del banqueting manager e le varie fasi
dell’organizzazione di un evento. Sono anche in grado di redigere un Curriculum Vitae accompagnato da
una lettera di presentazione.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La preparazione degli alunni è stata controllata attraverso esercizi vari e verifiche scritte ed orali che
hanno tenuto conto della situazione di partenza, della correttezza ortografica, lessicale e sintattica
dell’esposizione, delle conoscenze acquisite, dell’interesse e della partecipazione, della costanza
dell’impegno nello studio.
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DISCIPLINA:Laboratorio di Scienze Enogastronomiche- cucina
a.s. 2015/2016
DOCENTE: Prof.Eugenio Ghiraldi
Testo utilizzato:
Cucina Gourmet Plus
Editore: Calderini
Autore: Paolo Gentili Volume: 1
N° ore settimanali:
2
PROGRAMMA SVOLTO
CONOSCENZE
Conoscenze
Tecniche di cottura e presentazione del
piatto
Tipologie di ristorazione
Sicurezza e tutela della salute nell’ambiente
e nel luogo di lavoro
Lessico e fraseologia di settore
Prodotti enogastronomici e tutela del
marchio di qualità.
Prodotti tipici della regione di appartenenza
Criteri di elaborazione di menu e ‘carte’.
Organizzazione della cucina e della
produttività
Stili alimentari e dieta equilibrata nella
ristorazione commerciale e collettiva
Il servizio di Banqueting
Abilità
Individuare i fattori che determinano l’elaborazione di
un menu, nel rispetto della stagionalità, tipicità e
target dei clienti
Conoscere le caratteristiche dei vari stili di cucina:
classica, rivisitata, territoriale.
Conoscenza delle tecniche base di cottura e
conservazione ai prodotti enogastronomici
Adottare i comportamenti corretti in rispetto della
normativa sulla prevenzione igienica e degli infortuni
Saper scegliere gli alimenti idonei per regimi
dietetici specifici (celiachia, diabete, vegetariani) .
ARGOMENTI:
MODULO 1:
I prodotti alimentari e l’approvvigionamento
I prodotti alimentari e le gamme
Marchi di qualità e tutela dei prodotti tipici
MODULO 2:
Approvvigionamento e gestione delle merci
La politica degli acquisti
La gestione delle merci
MODULO 3:
L’organizzazione dell’ impianto di cucina
Le tipologie di impianto
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I nuovi modelli organizzativi
La cucina cook& chill
La cucina d’assemblaggio
L’organizzazione del lavoro in cucina
L’organizzazione per regole
MODULO 4:
Il menù e la politica dei prezzi
Le funzioni del menu
La pianificazione del menu e dei piatti
La grafica del menu
La descrizione del menu e dei piatti
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO
MODULO 5 :
Il banqueting e i servizi esterni
La definizione del servizio
L’organizzazione gestionale
L’organizzazione operativa
METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
SPAZI E TEMPI
Durante il primo quadrimestre sono stati recuperati alcuni argomenti del secondo biennio.
provveduto, infine, a frequenti operazioni di ripasso.
Il metodo di insegnamento utilizzato durante l’anno scolastico è stato di tipo teorico.
Si è
CRITERI DI VALUTAZIONE
I criteri di valutazione, addottati dal docente, rispettano quanto previsto dal P.O.F. e dalla riunione
interdisciplinare per i servizi per l’enogastronomia comparto laboratorio di cucina, e sono stati divulgati e
spiegati alla classe.
Ciascun studente è stato valutato:
Due prove scritte di conoscenza teorica della disciplina (per quadrimestre)
Gli studenti, sono stati informati sugli indicatori e i descrittori di valutazione, nonché il punteggio massimo
attribuito a ciascuna voce, mediante lo strumento della griglia di valutazione. Tutte le prove sono tarate su
100/100.
24
Valutazione dei compiti. Le verifiche teoriche sono rappresentate da compiti strutturati. Lo studente, fin
dallo svolgimento del compito è informato sulla valutazione massima conseguibile data a quel quesito.
Valutazione generale. Rappresenta la media dei seguenti indicatori quali: applicazione, interesse per la
materia, puntualità, ascoltare e fare propri i consigli e le metodologie di lavoro, l’assiduità alle lezioni e
partecipazione attiva alle medesime, in ciascuna lezione dell’anno scolastico.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
I criteri didattici perseguiti durante l’anno scolastico si sono fondati soprattutto sul programma stabilito
nella riunione per materia.
Si è cercato di approfondire e sviluppare le capacità di comprensione, e, conseguentemente, alla
realizzazione del programma tenendo conto della programmazione.
Tra gli obiettivi perseguiti durante l’anno scolastico, riguardavano l’analisi sulle capacità del singolo allievo
del rispetto e della collaborazione fra i vari componenti, oltre a perfezionare ed ad approfondire le abilità e
le competenze professionali.
Il comportamento durante le lezioni è stato corretto e la partecipazione buona.
I risultati raggiunti dagli alunni sono da considerarsi buoni.
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LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE SALA E VENDITA
Prof. Paolo Massagrande
Programma svolto
Conoscenza e descrizione del menu
La collaborazione del personale nella vendita del menu
Le circostanze di scelta del menu (occasione, stagione, luogo)
Il servizio banchetti, il servizio buffet, il cocktail party
Caratteristiche organolettiche
L’abbinamento cibo-vino
Nozioni di base sulle sensazioni del cibo
Valutare il vino attraverso l'etichetta
Spumanti e champagne
Cenni sui vini del triveneto: da tavola, IGT DOC DOCG
Caratteri generali sul corretto utilizzo della scheda di degustazione vini
Tecniche di servizio di bevande “Classiche”, “Fashion”, e di “Fantasia”
Principali distillati e liquori
La cucina di sala
Testo utilizzato: Accademia di sala e Vendita di Malvasi, Miele, Giliberti, Zarzana ISBN978-88-914- 00765
La metodologia didattica consiste nella rilevazione delle competenze delle abilità e delle conoscenze
dell’alunno, con tutte le sue particolarità e specificità, per giungere ad una valutazione che tenga conto
dell'unicità dell'apprendimento del singolo allievo.
Il criterio di valutazione si è basato su test di verifica scritti ed orali (due per quadrimestre) con una serie di
domande a risposta aperta e risposta multipla.
La valutazione è da zero a cento con la sufficienza fissata a sessanta centesimi. In tutte le lezioni di
laboratorio agli allievi verrà assegnato un voto sul lavoro svolto durante la lezione pratica. I criteri di
valutazione della lezione pratica sono: ordine e pulizia della divisa e della persona, conoscenza del lavoro
assegnato, professionalità, tecnica e abilità nello svolgere le proprie mansioni, conoscenze degli
argomenti trattati.
Ciascun studente, è stato informato sugli indicatori e i descrittori di valutazione, nonché il punteggio
massimo attribuito a ciascuna voce, mediante lo strumento della griglia di valutazione.
Gli obiettivi raggiunti sono la conoscenza delle regole del galateo relative alle principali tipologie di
servizio, delle principali DOC e DOCG italiane, delle corrette tecniche di abbinamento cibo-vino sia dal
punto di vista tecnico che emotivo, dell’applicazione delle normative vigenti, nazionali e internazionali in
materia di sicurezza, della trasparenza e tracciabilità dei prodotti, della promozione e organizzazione con
stile e competenza di eventi nell’ambito della ristorazione, di saper valorizzare il territorio e la stagionalità
dei prodotti.
Dopo il 15 maggio intendo terminare gli ultimi argomenti del programma, approfondire o ripetere eventuali
punti che interessino particolarmente gli alunni.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA: ITALIANO
DOCENTE: Prof.ssa Calogerina Ingoglia
Testo: Monica Magri e Valerio Vittorini - “Dal testo al mondo”
Dal secondo Ottocento all'età contemporanea
Vol.3
ED: paravia
PROGRAMMA SVOLTO
L'ETA' DEL REALISMO
Le linee generali della cultura europea tra “800” e “900”
I movimenti letterari :Il Naturalismo - Il Simbolismo
ll precursore del Naturalismo: Gustave Flaubert
Lettura, analisi e comprensione del brano: “La morte di Emma” da: Madame Bovary
Henrik Ibsen: La poetica naturalista
Lettura, analisi e comprensione del brano: “L’uscita di scena di Nora” da: Casa di bambola
Le linee generali della cultura italiana: Il Verismo
Giovanni Verga: Vita - Evoluzione poetica- Periodo preverista e adesione al Verismo
Il “Ciclo dei vinti”: Caratteristiche e temi del romanzo I Malavoglia
Lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani:” La Prefazione: I vinti nella lotta per l'esistenza”-“ La
famiglia Toscano”
Lettura, analisi e comprensione della novella:” Rosso Malpelo” da:”Vita dei campi”:
La poesia tra Ottocento e Novecento:La nascita della poesia moderna
Il Simbolismo: caratteri generali- La nascita della poesia simbolista
Charles Baudelaire - Analisi della poesia : “Spleen” da I fiori del male
Paul Verlaine – Analisi della poesia:” E' il cielo sopra il tetto” da: Saggezza
LA NARRATIVA DEL DECADENTISMO
Periodo:Sett./ Nov.ore 17
Le linee generali della cultura europea:I contenuti del romanzo decadente
Oscar Wilde: Vita – Il romanzo Il ritratto di Dorian Gray
Lettura, analisi e comprensione del brano: “la vita come arte”
Le peculiarità del Decadentismo italiano
Giovanni Pascoli: Vita – Opere-. la poetica del “fanciullino”
Lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani: I ,III, X, XI
Analisi delle poesie: “ Lavandare” e “X Agosto” da Myricae
“ La mia sera” da I canti di Castelvecchio
Gabriele D’Annunzio: La biografia- Opere - Poetica
Lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani:” La filosofia del dandy” da: Il piacere
Lettura ed analisi di:” Dalfino” da: Terra vergine
Analisi della poesia: “I pastori” da:Alcyone
Periodo:Nov./Genn.ore 10
LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO
Le linee generali della cultura italiana
Le avanguardie letterarie: Futurismo- Crepuscolarismo
Le riviste letterarie: La Voce- Il regno- Leonardo- Lacerba
Luigi Pirandello: Biografia - La visione del mondo-La poetica dell’umorismo
I romanzi: Trama, struttura e temi
Lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani:” La conclusione del romanzo” da:Uno, nessuno e
centomila
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“Il sentimento del contrario” da :L’Umorismo
“La finzione della pazzia” da: Enrico IV
Lettura, analisi e comprensione della novella:” Ciaula scopre la luna” da: Novelle per un anno
Lettura integrale del romanzo : “Il fu Mattia Pascal”
Temi dell’opera- Carattere dei personaggi
Italo Svevo: Biografia- Significato dell’opera nel processo poetico di Svevo
Contenuti e struttura dei romanzi- Una vita – Senilità - La coscienza di Zeno
lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani :”Prefazione” e “Lo schiaffo del padre morente”
da :La coscienza di Zeno
Periodo: Febbr./ Apr.ore13
LA POESIA DEL NOVECENTO IN ITALIA
Giuseppe Ungaretti:La vita, le opere, le linee fondamentali della poetica
Lettura, analisi e comprensione delle poesie: ” I fiumi” e “Veglia” da: Allegria
Eugenio Montale: La vita, la visione del mondo e i temi delle raccolte
Carattere della poesia nelle prime tre raccolte e la tecnica de l”correlativo oggettivo”
Lettura, analisi e comprensione delle poesie:”Meriggiare pallido e assorto e “Spesso il male di vivere ho
incontrato” da: Ossi di seppia
Salvatore Quasimodo : Dall’ermetismo alla poetica dell’impegno
Lettura, analisi e comprensione della poesia: “Ed è subito sera” da: Acque e terre
Periodo:Apr./Magg.ore 8
EDUCAZIONE LINGUISTICA
Acquisizione teorico -pratica delle procedure di elaborazione dei seguenti testi:
Temi di attualità (caratteri e modalità espositive, analisi, comprensione della traccia assegnata)
Analisi di testi letterari di poesia e di prosa
Stesura del saggio breve ( come si scrive un saggio, analisi e comprensione
della consegna, ricerca e organizzazione delle idee, stesura del testo, revisione e sistemazione grafica)
Elaborazione di uno schema sulle fasi di scrittura del saggio breve.
Durante il corso dell’anno scolastico sono stati elaborati diversi saggi brevi su vari argomenti.
Periodo:Tutto il corso
dell'anno
Metodi e mezzi di insegnamento usati
Il programma di Italiano è stato svolto con la finalità di far acquisire agli allievi una corretta
capacità di espressione orale e scritta e un’ adeguata conoscenza dei movimenti letterari e
autori, che hanno maggiormente caratterizzato il panorama letterario italiano.
A questo scopo oltre alla lezione frontale, sono stati proposti agli studenti altri strumenti di
lavoro e di conoscenza a partire dalla lettura diretta di pagine significative delle opere scelte
per il programma di esame. Gli autori sono stati inquadrati nel contesto storico – culturale
in cui hanno dato via alle loro creazioni letterarie e per quello che è stato possibile sono
stati confrontati fra di loro al fine di avere una visione più completa delle tematiche e dei
personaggi
Criteri e strumenti di valutazione
Il possesso dei contenuti è stato accertato mediante opportune verifiche orali e scritte, in
itinere e dopo un ciclo di lezioni, volte ad appurare la capacità di saper esporre in modo
chiaro ed autonomo, utilizzando al tempo stesso in maniera appropriata le strutture
grammaticali.
28
Nei colloqui è stato previsto l'indicazione all'alunno delle modalità della prestazione richiesta,
la valorizzazione di ciò che sa e l'espressione alla fine della prova del giudizio motivato.
Le verifiche significative per quadrimestre sono state due scritte e due orali.
La valutazione quadrimestrale e finale ha indicato, non solo l'effettiva competenza degli alunni,
ma anche tenuto conto delle loro reali possibilità, del livello di partenza, dell'interesse,
e dell'impegno dimostrati in classe nonché della disponibilità personale.
Obiettivi raggiunti
Al termine dell'attività di insegnamento gli alunni:
- Sanno porsi di fronte ad un testo ed essere in grado di comprenderne il significato
- Guidati sanno analizzare ed interpretare un teso poetico.
- Sanno riconoscere le caratteristiche degli autori esaminati.
- Non sanno esprimere con fluidità e correttezza i contenuti del proprio apprendimento
- Non sono in grado di rielaborare personalmente le conoscenze acquisite che
risultano spesso frammentarie e poco collegate.
- Nell'esposizione scritta sanno individuare il nucleo fondamentale delle tracce proposte,
ma gli elaborati vengono sviluppati con modalità poco significative e con molti luoghi
comuni, evidenziando così una modesta conoscenza degli argomenti.
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SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA: Matematica
DOCENTE: Prof.ssa Emanuela Scimone
PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO
FUNZIONI
Definizione di funzione
Classificazione delle funzioni reali di variabile reale
Dominio e codominio
Simmetrie
Intersezioni con gli assi cartesiani
Intervalli di positività e negatività
Approccio alla lettura del grafico di una funzione
Settembre
LIMITI
Ottobre
Intervalli limitati e illimitati, concetto di infinito
Definizione di intorno di un punto, concetto intuitivo di limite, definizione di limite (finito o infinito) di una
funzione per x che tende ad un valore finito, a più o a meno infinito, a infinito
Limite destro e sinistro di una funzione
Interpretazione grafica dei limiti
L’algebra dei limiti: somma, prodotto, quoziente
Calcolo di limiti
Forme indeterminate:
,
,
CONTINUITÀ DELLE FUNZIONI
Definizione di funzione continua
Punti di discontinuità e loro tipologia
Asintoti verticali,orizzontali e obliqui
Esercizi di applicazione dei limiti al grafico probabile di una funzione
DERIVATA
Definizione e significato geometrico di derivata
Relazione tra continuità e derivabilità
Punti di non derivabilità
Derivate fondamentali
Regole di derivazione
Regola di De L’Hospital
Equazione della retta tangente ad una funzione in un suo punto
STUDIO DI FUNZIONI
Funzioni crescenti e decrescenti e segno della derivata prima
Definizione di punti stazionari: Massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale
Calcolo dei punti di massimo e minimo assoluti e relativi di una funzione
Concavità e convessità di una funzione
Derivata seconda e calcolo dei punti di flesso
Studio completo e rappresentazione grafica di funzioni razionali intere e fratte
Novembre-Dicembre
Gennaio-Febbraio
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Analisi del grafico di funzioni più complesse determinandone le caratteristiche
Funzione esponenziale e logaritmica: grafico e caratteristiche
Studio completo e rappresentazione grafica di funzioni esponenziali e logaritmiche
Marzo-Aprile
PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO
Integrali indefiniti e definiti
Calcolo di aree sottese da funzioni algebriche razionali intere
TESTI UTILIZZATI
L. Sasso, “Nuova Matematica a colori” EDIZIONE GIALLA LEGGERA volume 4, ed Petrini
L. Sasso, “Nuova Matematica a colori” EDIZIONE GIALLA-LEGGERA volume 5, ed Petrini
integrandoli, ove è stato necessario, con ulteriori esercizi e dispense.
METODI DI INSEGNAMENTO
Il programma ha seguito integralmente la programmazione predisposta all’inizio dell’anno scolastico dal
Dipartimento di Matematica.
Molte delle tre ore di lezione settimanali sono state dedicate al recupero, al consolidamento e
all’approfondimento delle conoscenze, abilità e competenze pregresse. Gli argomenti sono stati svolti
privilegiando, mediante esercitazioni pratiche, l’aspetto applicativo rispetto a quello teorico.
Si è cercato di sviluppare le capacità intuitive e logiche, analitiche e sintetiche degli studenti.
L’insegnamento della disciplina è stato effettuato attraverso il seguente percorso:
- esame dei livelli di partenza
- attività di recupero e sostegno (attraverso una costante revisione degli argomenti trattati)
- lezioni interattive: analisi di una situazione esemplificativa al fine di far pervenire gli alunni, per quanto
possibile, in modo intuitivo ai vari concetti
- esercizi applicativi eseguiti sia in classe che a casa
- verifiche in itinere e sommative per controllare e verificare la comprensione dei concetti e delle abilità
acquisite.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione è servita a verificare:
- il raggiungimento degli obiettivi programmati
- l’efficacia dell’intervento formativo
- l’eventuale necessità di strategie di recupero
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate prove scritte tradizionali, semistrutturate e strutturate
e prove orali valutate secondo i criteri indicati nella programmazione annuale. Ad oggi, è stata effettuata
una simulazione di terza prova, secondo la tipologia B.
Nelle prove sono state valutate:
conoscenze: contenuti disciplinari, regole, simboli, termini, definizioni
abilità:
analisi, sintesi e collegamenti dei contenuti
competenze: utilizzo del linguaggio e dei metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; utilizzo delle strategie del pensiero
razionale per affrontare situazioni problematiche; utilizzo dei concetti e dei modelli delle
31
scienze sperimentali per interpretare dati; utilizzo degli strumenti informatici nelle attività di
studio, ricerca e approfondimento disciplinare.
Al fine di favorire l’autovalutazione, sono stati esplicitati per ogni verifica i criteri di valutazione mediante
griglie di valutazione contenenti i livelli di sufficienza rapportati agli standard disciplinari.
Per la valutazione finale, oltre ai risultati delle prove effettuate, viene tenuto conto dei progressi
effettivamente riscontrati rispetto ai livelli di partenza, dell’attenzione durante le lezioni, dell’impegno
dimostrato, dello svolgimento dei compiti assegnati, della partecipazione al dialogo e all’attività didattica.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli obiettivi disciplinari programmati all’inizio dell’anno scolastico sono stati conseguiti in termini di:
Conoscenze
La maggior parte degli studenti ha assimilato gli argomenti trattati in classe. Una minima parte mostra
delle difficoltà a comprendere e memorizzare le nozioni fondamentali della materia, utilizzando in
maniera insufficiente le conoscenze pregresse relative ai numeri reali, allo studio di funzioni
(definizione, classificazione, dominio, simmetrie, studio del segno, intersezioni con gli assi).
In generale, gli allievi conoscono sufficientemente: il concetto di intorno, di limite, di limite sinistro e
destro, l’algebra dei limiti, le forme di indeterminazione + ∞ − ∞,
∞ 0
, , la definizione di funzione
∞ 0
continua e discontinua, la definizione di punto di discontinuità e i tipi di discontinuità, crescente e
decrescente, le definizioni degli asintoti, l’importanza dell’applicazione dei limiti nello studio di funzioni,
la definizione e il significato geometrico di derivata, le derivate di alcune funzioni fondamentali, le regole
di derivazione (somma, prodotto, quoziente, potenza di una funzione, funzione composta), i concetti di
punto di massimo e minimo relativo e assoluto, di punti di flesso, le implicazioni delle derivate nella
ricerca di questi punti e nella determinazione della retta tangente ad una curva in un punto, la regola di
De L’Hospital, le fasi per lo studio e la rappresentazione grafica di una funzione. Sanno, inoltre, dedurre
dal grafico di una funzione, tutte le sue caratteristiche.
Tenuto conto delle difficoltà degli alunni e volendo privilegiare l’aspetto applicativo, non è stata richiesta
la conoscenza delle definizioni dei vari tipi di limite e dei teoremi correlati. Gli studenti hanno così bene
appreso il concetto intuitivo e grafico, di limite di una funzione.
Competenze
La classe, in generale, attraverso le conoscenze acquisite, ha dimostrato di sapere: classificare una
funzione e determinarne il dominio, calcolare le eventuali simmetrie, il segno e le intersezioni con gli
assi, calcolare i limiti agli estremi del dominio e negli eventuali punti di discontinuità, determinare gli
asintoti di una funzione, calcolare derivate applicando i relativi teoremi, determinare la retta tangente ad
una curva in un punto, applicare il calcolo delle derivate nella determinazione di punti di massimo,
minimo, crescenza e decrescenza, concavità e convessità, punti di flesso di una funzione, gestire le fasi
di studio di una funzione.
32
Non tutta la classe ha dimostrato di sapere sufficientemente: tracciare il grafico di una funzione utilizzando
tutti i dati raccolti, riconoscere e classificare i punti di discontinuità di una funzione.
Capacità
Alcuni studenti hanno sviluppato capacità di rielaborazione personale dei contenuti. In altri permangono
delle difficoltà nel comprendere i processi di astrazione dei diversi argomenti.
Nello specifico, gli studenti sono in grado, a livelli diversi, di: gestire autonomamente le varie fasi dello
studio di funzioni razionali intere e fratte, esponenziali e logaritmiche, fino alla loro rappresentazione
grafica; analizzare il grafico di funzioni più complesse deducendone le caratteristiche; risolvere semplici
problemi reali di massimo e di minimo.
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CLASSE 5BS
DISCIPLINA: RELIGIONE
a.s. 2015/2016
DOCENTE: Prof. Maurizio Malvestio
Testo utilizzato:
Il maestro di tavola EDB di Massimo Salani
N° ore settimanali: 1
PROGRAMMA SVOLTO
MODULO 1: Argomenti di etica/morale: I valori fondamentali della vita; l’uomo e le sue fragilità
e superficialità. La vita e i suoi molteplici e complessi aspetti; le disuguaglianze sociali e la
violenza, le radici del terrorismo. Expo e etica dell'ambiente: cibo e sostenibilità.
Morale familiare: divorzio, fidanzamento, matrimonio, rapporti prematrimoniali, adozioni. Le
unioni civili e i diritti della famiglia.
MODULO 2: Argomenti di cultura teologica: angelo, demonio, magia, morte, new age e nuovi
movimenti religiosi, peccato, pena di morte, reincarnazione e resurrezione, spiritismo, il dopo
morte? Filosofia della religione.
MODULO 3: Argomenti legati alla professione: Il lavoro, l'economia e la politica nella
prospettiva della dottrina sociale cristiana.
MODULO 4: Argomenti di attualità: lettura dei quotidiani e confronto critico. Educazione alla
legalità.
CONOSCENZE
Il significato dell’amore e della sessualità in una prospettiva personalistico-cristiana allargata al
confronto con la cultura contemporanea; le ragioni antropologiche e teologiche del valore della
vita umana attraverso argomenti di morale.
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO
Approfondimenti del programma svolto.
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METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
Lezione espositiva impostata in forma dialogica; utilizzo di film o spezzoni; lettura di testi o
articoli con analisi e riflessioni comuni; lavoro di gruppo; ricerca guidata.
SPAZI E TEMPI
Si è usufruito essenzialmente dell'aula proponendo nuove modalità di dialogo e interazione reciproca
attraverso soluzioni partecipate come il formare un cerchio con le sedie o la partecipazione ravvicinata
alla cattedra, grazie anche al numero di studenti non superiore a 15.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione degli allievi ha tenuto conto del loro atteggiamento, della partecipazione e
dell'interesse nei confronti della materia, della qualità dell’impegno, dell’approfondimento e
della personalizzazione delle tematiche emerse attraverso la partecipazione alle lezioni, il lavoro
di ricerca personale, la compilazione di schede e test opportunamente proposti. Il valore
ponderato della valutazione permette poi la determinazione del giudizio secondo questa griglia:
non sufficiente
sufficiente
discreto
buono
ottimo
eccellente
I
S
D
B
O
E
OBIETTIVI RAGGIUNTI
Gli allievi che si avvalgono dell’IRC nel corso dell’anno scolastico sono stati interessati e
disponibili al dialogo educativo e hanno dimostrato una discreta conoscenza e apertura al
contesto religioso.
Hanno partecipato con un buon interesse alle lezioni e hanno manifestato maggior impegno
nello svolgimento di alcuni argomenti rispetto ad altri perché più vicini alla loro realtà
quotidiana.
Il rapporto educativo è stato corretto e caratterizzato da reciproca disponibilità.
Ritengo che le competenze e le capacità, rispettivamente di ciascun alunno, siano state
raggiunte su livelli quasi buoni.
Verona,
27 aprile 2016
Firma
Maurizio Malvestio
35
DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
DOCENTE: prof. Roberto CALISI
CLASSE: 5^BS
ANNO SCOLASTICO: 2015/2016
DISCIPLINA: Scienza e cultura dell’alimentazione
ORE DI LEZIONE: 3 ore/settimana
TESTO UTILIZZATO: Machado, Scienza e Cultura dell’Alimentazione / Volume 5° enogastronomia/servizi
di sala e vendita + Quaderno delle competenze, Poseidonia
CONOSCENZE
■ Conoscere gli accorgimenti dietetici da adottare nelle diverse età e condizioni fisiologiche
■ Conoscere criteri per la realizzazione di diete equilibrate
■ Conoscere e comprendere l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo
delle principali malattie metaboliche
■ Conoscere le cause trattate rispetto alla contaminazione chimica, fisica e biologica degli alimenti
■ Conoscere le principali intossicazioni, infezioni e tossinfezioni degli alimenti
■ Conoscere le modalità di riproduzione dei microrganismi e di trasmissione delle patologie ad essi
correlate
■ Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione delle contaminazioni dei prodotti alimentari
■ Conoscere i principali metodi di conservazione degli alimenti e saperli applicare in modo corretto
■ Conoscere gli elementi essenziali del piano HACCP ed essere in grado di predisporre un piano di
preparazioni base
ABILITÀ
■ Individuare le nuove tendenze del settore di riferimento
■ Individuare le caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali dei nuovi prodotti alimentari
■ Formulare menu funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela
■ Redigere un piano di HACCP
■ Prevenire e gestire i rischi di tossinfezione connessi alla manipolazione degli alimenti
COMPETENZE
■ Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse
■ Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze
di filiera
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■ Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità
dei prodotti
■ Controllare e utilizzare, scegliendo gli alimenti e le bevande sotto il profilo nutrizionale e gastronomico
■ Predisporre, su precise indicazioni, menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in
relazione a specifiche necessità dietologiche, stabilite dal personale medico competente
PROGRAMMA SVOLTO
MODULO
CONTENUTI
TEMPI
0. LA FOOD
SECURITY
Alimentazione
sostenibile
L’eredità EXPO 2015. La sicurezza alimentare (food security) e la
sostenibilità.
Settembre
Gli aspetti di una dieta sostenibile e la dieta mediterranea come
modello di una dieta sostenibile.
Valutazione dell’impatto ambientale degli alimenti (l’analisi LCA e gli
indicatori di impatto ambientale: carbon footprint, water footprint,
ecological footprint); la doppia piramide alimentare-ambientale.
1. LA SICUREZZA
ALIMENTARE
U.D. 1
La qualità totale
nella ristorazione
La qualità totale nella ristorazione.
Settembrenovembre
L’evoluzione della qualità totale.
La qualità igienico-sanitaria degli alimenti.
La qualità igienica: integrità/salubrità (idoneità all’alimentazione
umana): alterazioni, adulterazioni, sofisticazioni, falsificazioni;
genuinità e tipicità (frode commerciale).
La qualità sensoriale o organolettica.
La qualità nutrizionale (i prodotti dietetici e i prodotti funzionali;
prodotti probiotici, prebiotici e simbiotici).
Qualità di servizio.
La qualità legale: la qualità tipica (marchi di qualità: DOP, IGP,
STG, il disciplinare tecnico di produzione. Cenni sulle novità
introdotte dal “Pacchetto Qualità” – Reg. UE 1151/2012).
La qualità etica.
La certificazione di qualità: tipologie di certificazioni (di sistema e di
prodotto, in ambito regolamentato e in ambito non regolamentato); i
37
soggetti della qualità (organismo di accreditamento, organismo di
certificazione, organizzazione, cliente).
La famiglia di norme della serie UNI EN ISO 9000. Il Manuale della
Qualità e la Politica della Qualità (cenni).
Analisi della certificazione “Responsible Supply Chain Process”
della Illy caffè.
La qualità tecnologica.
I settori in cui applicare la qualità: prodotto, organizzazione, filiera.
U.D. 2
La sicurezza
alimentare:
contaminazione
biologica degli
alimenti
I pericoli biologici e le loro peculiarità (prioni, virus, batteri, funghi,
parassiti).
Ottobredicembre
Le malattie trasmesse dagli alimenti: infezioni, tossinfezioni e
intossicazioni alimentari (per ognuna: caratteristiche e principali
agenti etiologici).
I prioni e l’encefalopatia spongiforme bovina.
I virus: epatite A e altre forme di epatite.
I batteri e i fattori ambientali che ne influenzano la crescita.
Le tossinfezioni alimentari: Salmonellosi, Clostridium botulinum,
Staphylococcus aureus, Clostridium perfrigerens, Escherichia coli.
Infezione batteriche:
Campylobatteriosi.
Tifo
e
Paratifo,
Colera,
Listeriosi,
Parassitosi: Teniasi, Anisakidosi, Ossiuriasi.
Le 10 regole d’oro dell’OMS per la prevenzione delle tossinfezioni.
U.D. 3
La sicurezza
alimentare:
contaminazione
fisico-chimica degli
alimenti
Le contaminazioni chimiche: cenni di tossicologia.
Ottobrenovembre
I residui di fitofarmaci e i nitrati negli alimenti
I residui di antibiotici e di ormoni usati in zootecnica.
Le micotossine: le principali micotossine aflatossine, ocratossine,
zearalenone e patulina.
I contaminanti chimici di origine ambientale: diossine, furani, PCB.
I metalli pesanti: piombo, mercurio, cadmio.
I residui dei MOCA.
La contaminazione fisica e radioattiva.
U.D. 4
La sicurezza
La filiera agroalimentare: definizioni (Malassis e Morvan), la filiera
agroalimentare e il condizionamento. I canali di distribuzione e il
canale Ho.Re.Ca. Caratteristiche delle filiere corta e lunga. Le
Novembregennaio
38
alimentare:
gestione della
sicurezza lungo la
filiera alimentare
vendite dirette: farmer’s market e G.A.S.
La normativa comunitaria sulla sicurezza alimentare: il Libro Bianco
e il Reg. CE 179/2002; l’EFSA e il RASFF.
La rintracciabilità e la tracciabilità. Strumenti per un sistema di
tracciabilità; la tracciabilità interna e la norma UNI EN ISO
22005:2005.
Il “Pacchetto igiene”: generalità, il Reg. CE 852/2004 e il Reg. CE
882/2004; i criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari
(criteri di sicurezza alimentare e criteri di igiene del processo);
l’autorizzazione dei laboratori alimentari (registrazione e
riconoscimento).
L’autocontrollo e l’HACCP; il Codex Alimentarius; dal controllo del
prodotto al controllo del processo. Come applicare alla filiera
alimentare il sistema HACCP: i prerequisiti e le GMP/D, le GHP e le
SOP; le procedure delocalizzate e i relativi documenti da allegare al
manuale di autocontrollo; le cinque fasi preliminari (esercitazioni
sullo sviluppo del diagramma di flusso); i 7 principi dell’HACCP
(esercitazione con l’analisi di diagrammi di flusso e relativi piani di
gestione dei CCP). La redazione del Manuale di autocontrollo;
differenza fra manuale di autocontrollo e di corretta prassi igienica.
2. LA
CONSERVAZIONE
DEGLI ALIMENTI
U.D. 1
Le diverse
modalità di
conservazione
degli alimenti
Febbraio
Alterazione degli alimenti: cause biologiche, fisico- chimiche.
Conservazione
con
basse
congelazione, surgelazione.
Conservazione
sterilizzazione.
con
le
alte
Conservazione per sottrazione
essicazione, liofilizzazione.
Conservazione
modificata).
in
ambienti
temperature:
temperature:
di
modificati
acqua:
refrigerazione,
pastorizzazione,
concentrazione,
(atmosfera
protetta
e
Conservazioni con radiazioni ionizzanti.
Metodi chimici di conservazione: sale, zucchero, olio, aceto, alcol
etilico.
L’affumicamento e le fermentazioni.
U.D. 2
Gli additivi
alimentari
Definizione e distinzione dai coadiuvanti tecnologici; condizioni
generali per l’inclusione degli additivi alimentari negli elenchi
comunitari e per il loro uso; quantità utilizzabili; alimenti in cui non
possono essere aggiunti.
Marzo
39
Sicurezza alimentare degli additivi alimentare: tossicità acuta e
cronica, effetti interattivi tra additivi alimentari, DGA, limite teorico
tossicologico e lista positiva di additivi; etichettatura e loro
identificazione.
I conservanti antimicrobici e conservanti antiossidanti.
Gli addensanti, i gelificanti e gli stabilizzanti.
Gli emulsionanti.
I coloranti.
Gli edulcoranti: definizione, potere edulcorante, classificazione ed
effetti.
Gli aromatizzanti.
3. I NUOVI
ALIMENTI
U.D. 1
Le biotecnologie e
gli OGM
Generalità dei novel food.
Marzo
Le biotecnologie tradizionali e avanzate; cenni sulla transgenesi.
OGM di prima, seconda e terza generazione.
OGM: i pro e i contro dell’applicazione delle biotecnologie avanzate,
la normativa sugli OGM e l’etichettatura degli alimenti contenenti
OGM.
4. PARAMETRI
PER LO STUDIO
DELLA DIETA
EQUILIBRATA
U.D.1
Ripasso MB, F.E. e LAF.
Gli aspetti generali
Indice di massa corporea.
Marzo-aprile
Calcolo del Metabolismo di base e del fabbisogno Energetico Totale
Giornaliero.
La corretta suddivisione dei pasti giornaliera.
La corretta suddivisione dei principi nutritivi secondo le indicazioni
LARN.
Ripasso delle principali funzioni dei principi nutritivi.
La classificazione degli alimenti nei 5 gruppi.
Ripasso delle linee guida per una sana alimentazione.
5. LA DIETA
EQUILIBRATA
NELLE DIVERSE
ETÀ E CONDIZIONI
FISIOLOGICHE
40
U.D. 1
La dieta nelle
diverse età
Aprile
Alimentazione nell’età evolutiva (generalità).
La dieta del neonato e del lattante.
La dieta dell’adolescente.
La dieta equilibrata dell’adulto.
La dieta equilibrata in gravidanza.
La dieta equilibrata della nutrice.
La dieta nella terza età.
U.D. 2
La dieta e gli stili
alimentari
La dieta mediterranea, la piramide della dieta Mediterranea.
Aprile
La dieta vegetariana.
La dieta macrobiotica.
La dieta eubiotica.
La dieta nello sport e nelle diverse attività (cenni con il collega di
educazione fisica).
5. LA DIETETICA E
LE PRINCIPALI
PATOLOGIE
U.D. 1
La dieta nelle
principali malattie
cardiovascolari
Aprile
Le malattie cardiovascolari: i fattori di rischio.
Ipertensione, iperlipidemie,
ipertrigliceridemia.
aterosclerosi,
ipercolesterolemia,
Le indicazioni dietetiche.
U.D. 2
La dieta nelle
principali malattie
del metabolismo
U.D. 3
La dieta nelle
principali malattie
dell’apparato
digerente
U.D. 4
Allergie e
intolleranze
alimentari
Il diabete mellito, i tipi di diabete mellito, indice glicemico.
Indicazioni dietetiche.
Aprile
L’obesità: i tipi di obesità, indicazioni dietetiche.
Le
patologie
dell’apparato
digerente:
raccomandazioni
dietetiche,
i
calcoli
raccomandazioni dietetiche, l’appendicite.
gastrite,
ulcera,
alla
cistifellea,
Maggio
Le malattie epatiche: l’epatite e la cirrosi: indicazioni dietetiche.
Le intolleranze e le allergie alimentari: generalità e diversità.
Maggio
Le intolleranze al lattosio.
41
alimentari
La celiachia, la dieta nel celiaco.
Le allergie alimentari.
U.D. 5
Alimentazione e
tumori
I tumori, stile di vita e rischio tumorale.
Dopo il
Maggio
15
Sostanze cancerogene presenti negli alimenti.
Sostanze protettive presenti negli alimenti.
Nell’ambito del Modulo “La sicurezza alimentare”, la classe è stata coinvolta nella partecipazione al
Corso di formazione HACCP (ai sensi dell’All. II, Cap. XII, Reg. CE n. 852/2004), tenutosi presso codesto
Istituto, nei giorni 29/01 e 5/02/2016, per un totale di 5 ore. Le lezioni sono state tenute dall’ISP Adriano
dott. Gazziero, affrontando gli argomenti seguenti:
- Manuale HACCP: aspetti tecnici, CCP e GMP;
- Igiene e benessere del personale;
- Pulizia e sanificazione delle attrezzature e degli ambienti;
- Corrette modalità di esecuzione delle operazioni di pulizia e di verifica;
- Modulistica e registrazioni previste;
- Eventuali modifiche produttive;
- Rischi riferiti alle mansioni ed ai possibili danni ed alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e
protezione.
Al termine del corso è stata prevista una verifica che, se superata con esito positivo, dava diritto al
conseguimento dell’attestazione di partecipazione.
Inoltre, il MODULO “Cibo e religione” è stato svolto dal docente di Religione in quanto, per le molteplici
attività svolte dagli alunni, il Dipartimenti di Scienza degli Alimenti non ha tempo di sviluppare questo
modulo.
ARGOMENTI TRATTATI DOPO IL 15 MAGGIO
L’argomento da trattare dopo il 15 maggio, come evidenziato nella tabella, sarà l’U.D. Alimentazione e
tumori.
METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO
Il metodo di insegnamento è stato sia di tipo frontale che interattivo, cercando di favorire una
partecipazione attiva della classe e un collegamento pluridisciplinare fra gli argomenti trattati e il
coinvolgimento della classe per fatti di attualità inerenti agli aspetti del settore ristorativo e della materia. In
particolare, ad ogni inizio lezione qualche alunno è chiamato ad esporre in sintesi quanto detto nella
lezione precedente; il sottoscritto, inoltre, aggancia i temi affrontati offrendo spunti di riflessione. Ogni
42
lezione si conclude con il riepilogo dei principali punti affrontati a lezione e con delle domande rivolte agli
alunni per sollecitare ulteriori riferimenti o fissare un concetto.
Gli argomenti sono stati per la maggior parte schematizzati per un più efficace apprendimento. Si è
cercato anche di stimolare gli alunni con esercitazioni e simulazioni. Come mezzi di insegnamento sono
state utilizzate le presentazioni power point predisposte dal docente, puntualmente riversate in formato
.pdf sul Registro elettronico dell’Istituto, il libro di testo, la consultazione di riviste scientifiche e tecniche e
le fotocopie integrative in alcune parti. Inoltre durante le lezioni si è cercato di esercitare gli alunni a
preparare mappe concettuali per lo svolgimento di possibili temi guardando anche gli esercizi presenti sul
testo di allenamento alla prova esperta.
CRITERI DI VALUTAZIONE
Le valutazioni sono state soprattutto scritte sia per prepararli allo scritto della seconda prova, che per
avere più tempo per spiegazioni e collegamenti e recuperi.
Nelle valutazioni delle verifiche ho tenuto conto di:
- Pertinenza alle richieste formulate;
- Capacità espressiva;
- Componente linguistica;
- Livello di conoscenze acquisito;
- Capacità di rielaborazione, sintesi e collegamenti tra le varia discipline;
- Chiarezza nella struttura e presentazione degli elaborati.
Le interrogazioni orali sono state riservate soprattutto agli alunni insufficienti per verificare le difficoltà
emerse nello scritto e le possibilità di recupero e quindi in questo caso le interrogazioni sono state più
articolate. Anche interventi da posto particolarmente significativi, come riepiloghi, ripassi o precisazioni,
sono stati valutati come interrogazioni.
La frequenza delle verifiche è dipesa, non solo dal tempo a disposizione, ma anche dalla situazione
contingente della classe e di ciascun allievo in particolare. Nel secondo quadrimestre, dopo aver appreso
che la seconda prova agli Esami di Stato sarebbe stata ALIMENTAZIONE, è stata svolta un’esercitazione
di simulazione della seconda prova scritta.
Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si è tenuto conto di:
1) Livelli di partenza e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica come un processo di cui
il singolo anno è un segmento che non può essere scisso dagli altri pregressi;
2) Metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il proprio tempo ed il proprio lavoro, di acquisire
strumenti operativi, di elaborare percorsi culturali anche autonomi;
3) Frequenza scolastica, intesa come presenza fisica a scuola sia, soprattutto, come presenza attiva,
con il rispetto dei propri obblighi e della comunità scolastica;
4) Partecipazione, intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti e di
fornire contributi al dialogo educativo ed alla vita della scuola;
43
5) Impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza, precisione e
puntualità agli obblighi connessi.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
I docenti che ogni giorno si apprestano a dare giudizi sulle capacità intellettuali dei loro allievi dovrebbero
riflettere prima su quanta educazione emotiva hanno distribuito, perché l’intelligenza e l’apprendimento
non funzionano se non si alimenta il cuore. E con “cuore” intendo ciò che nell’età evolutiva dischiude la
vita, con quella forza disordinata e propulsiva senza la quale difficilmente gli adolescenti troverebbero il
coraggio di proseguire l’impresa. Ecco, pertanto, che un mio personale obiettivo raggiunto è stato quello
di creare un ambiente sereno e fertile che rassicurasse i ragazzi e li rendesse protagonisti di
un’espressione più articolata in termini di scenari, progetti, investimenti, interessi.
Il mio inserimento in questa classe è avvenuta limitatamente all’anno scolastico in corso, ma questo non
ha pregiudicato che si instaurasse un buon rapporto con i discenti tutti. Condizione che ha avuto riverbero
positivo anche sul bilancio delle lezioni.
Il programma svolto, nonostante abbia subito l’integrazione di due moduli rispetto all’originaria
programmazione di Dipartimento, ovvero il Modulo 0 “LA FOOD SECURITY” e il Modulo 3 “I NUOVI
ALIMENTI”, si è svolto in maniera cadenzata e fluida. Gli alunni sono apparsi piacevolmente colpiti dalla
tavolozza dei temi affrontati volta per volta. E, sebbene il loro studio non sia stato costante e sistemico, il
loro apporto in alcuni momenti è risultato particolarmente catalizzante per lo svolgimento dei moduli del
programma.
È possibile raggruppare gli obiettivi raggiunti dai discenti nell’elenco seguente:
● Conoscenza delle principali cause di contaminazione chimica, radioattiva e biologica degli alimenti.
● Conoscenza delle tossinfezioni alimentari e delle loro modalità di trasmissione.
● Comprensione della relazione che esiste tra tossinfezione alimentari e scarsa qualità igienica degli
alimenti o di un servizio ristorativi.
● Conoscenza dei principali metodi di conservazione degli alimenti.
● Comprensione dei principi della tecnica conserviera e degli eventuali effetti sui principi nutritivi degli
alimenti.
● Comprensione del ruolo dei principali additivi utilizzati negli alimenti.
● Valutazione del fabbisogno energetico totale giornaliero en della sua ripartizione fra i vari principi
nutritivi.
● Saper indicare le principali caratteristiche di una dieta equilibrata in funzione delle diverse necessità
fisiologiche e nutrizionali.
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DISCiPLINA: Scienze Motorie e Sportive
a.s. 2015/2016
DOCENTE: Prof.ssa Martina Schio
Testo utilizzato: Il testo in adozione più dispense e appunti.
N° ore settimanali: 2
PROGRAMMA SVOLTO
CONOSCENZE
MODULO 1: Conoscere il movimento
- Conoscenza delle modificazioni strutturali del corpo in rapporto all’attività fisica
- Comprensione dei processi che avvengono nel corpo e gli effetti dell’ allenamento sull’organismo
MODULO 2: Capacità condizionali e modificazioni fisiologiche
- Conoscenza delle procedure utilizzate per il miglioramento delle capacità condizionali
- Conoscere le potenzialità dei movimento del corpo
- Conoscenza delle modificazioni provocate dall’attività fisica su sistemi ed organi
MODULO 3: Schemi motori e destrezza coordinativa generale
- Informazioni generali relative agli schemi motori
- Conoscere gli elementi per il mantenimento dell’equilibrio
- Prevedere correttamente l’andamento di un’azione
MODULO 4: Giogo e sport (aspetto relazionale e cognitivo)
- Conoscere gli elementi tecnici, tattici e dinamiche indispensabili al gioco
- Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti autonomi
-Acquisire la conoscenza del proprio sé corporeo e sviluppare la collaborazione
-Sviluppare una coscienza relativa al proprio corpo, come padronanza motoria, e come capacità
relazionale
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MODULO 5: Sicurezza (prevenzione, primo soccorso, salute dinamica)
-
Conoscere le norme elementari di igiene personale e degli ambienti e le norme elementari di
comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni
- Sviluppare il senso di responsabilità individuale
- Conoscere i principi fondamentali di un’alimentazione sana e corretta
- Conoscere la corretta postura nelle varie posizioni e saper ascoltare il proprio corpo prestando
attenzione alla respirazione
METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
Gli apprendimenti sono stati affrontati principalmente col metodo della scoperta guidata, intervenendo con
metodo glogale o analitico, individualmente o per gruppi, quando necessario. Il lavoro di gruppo attraverso
la “peer education” ha stimolato le capacità comunicative e di cooperazione, che hanno avuto un ruolo
importante in tutte le attività proposte. Alcune tematiche sono state affrontate attraverso lezioni frontali in
quanto non sempre il lavoro cooperativo ha portato al coinvolgimento di tutti. L'approccio ai vari argomenti
è stato mirato alla sollecitazione intellettuale ed emotivo degli studenti per una motivazione ad apprendere
basata sulla ricerca consapevole di un metodo personale e sul piacere della scoperta. È stato instaurato
un dialogo diretto con gli allievi, per stimolare la partecipazione attiva, la condivisione del percorso
formativo e la costante autovalutazione del metodo di lavoro.
SPAZI E TEMPI
Le lezioni del sabato della durata di due ore si sono svolte sfruttando le due palestre, il cortile, lo spazio
all'aperto e le aule per le spiegazioni verbali.
CRITERI DI VALUTAZIONE: Nella formulazione della valutazione ho tenuto conto dei livelli raggiunti nelle
singole valutazioni:
CONOSCENZE (teoriche)
ABILITA’ (pratiche/motorie)
ATTITUDINE (osservazione)
COMPETENZE (autonomia, consapevolezza e responsabilità)
Test teorici per la valutazione delle conoscenze
Test motori volti ad indagare le reali possibilità e i livelli di strutturazione motoria
Osservazione di ogni singolo processo di apprendimento al fine di valutare i progressi e le attitudini degli
studenti
Osservazione dell’impegno e della partecipazione mostrati dallo studente nel corso dell’intero anno
scolastico.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
L' intero gruppo classe ha raggiunto una discreta conoscenza deglia argomenti trattati. Alcuni studenti
evidenziano conoscenze particolarmente approfondite, grazie ad un personale interesse nei confronti
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delle tematiche trattate, altri invece non sempre puntuali , partecipativi e collaborativi. In linea di massima
tutti hanno raggiunto un corretto sviluppo psico-motorio, miglioramento delle capacità fisiche e neuromuscolari. Conoscenza e controllo della corporeità. Socializzazione-interazione con l'ambiente, con il
gruppo classe e con la docente. Raggiungimento di una maggiore coscienza della propria maturità
rispettando le regole, gli altri e l'ambiente. Autonomia e responsabilità nell' adottare uno stile di vita sano e
attivo.
Verona 04\05\2016 Prof.ssa Martina Schio
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DISCIPLINA : LINGUA SPAGNOLA
a.s. 2015/2016
Prof.ssa PRATO Antonella
Classe 5BS
•
•
•
•
•
Testi utilizzati 1.Titolo: Nuevo İEn su punto! Autore: Susana Orozco Gonzále,s Ed: Hoepli Editore
2.Titolo: : Ponte al Día, un recorrido por tierras y culturas hispanohablantes, Autore: A.
Brinetti, R Danelli, M.Estevéz Oliva, A Jiménez Velasco, Ed: Europass
3.Titolo: İ Eso es!, gramática de lengua española; Autore: L.Tarricone,N.Giol
Ed: Loescher
Competenze
1. padroneggiare la lingua spagnola per scopi comunicativi
2. utilizzare i linguaggi settoriali per interagire in ambito professionale
3. lavorare individualmente e in gruppo, ma in modo sempre più autonomo
Conoscenze
• Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici dell’interazione e della produzione orale
in relazione al contesto e agli interlocutori.
• Strategie compensative nell’interazione orale.
• Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase adeguate al contesto comunicativo.
• Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, scritti, orali
e multimediali.
• Caratteristiche delle tipologie testuali tecnico-professionali.
• Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti comuni di interesse generale,
di studio, di lavoro; varietà espressive e di registro.
• Tecniche d’uso dei dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete.
• Aspetti socio-culturali della lingua.
Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua spagnola .
Programma svolto
Dal libro di microlingua:
I° QUADRIMESTRE
MODULO 1: ABRIENDO BOCA
Unidad 1: Comiendo bien: una buena carta de presentacion.; el menú equilibrado; servizio de entradas;
Tipos de envases.
MODULO 7 : EL SERVICIO DE BEBIDAS, CATERIN,BANQUETES Y LA BUSQUEDA DE EMPLEO
Unidad 21: Armonías en un vaso: aperitivos y cocteles:
Los cόcteles
Los cόcteles sin alcohol más consumidos en España
Utensilios y cristalería para los cόcteles
EL Daiquiri
El Mojito.
Unidad 19: Dulce tentaciόn:
Helados,sorbetes y granizados: el bizcocho y el flan. Los donuts.
Tartas y pasteles
El temple del horno
Como preparar las mermeladas, dulce de membrillo y compotas.
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MODULO 3 :MESONES;RESTAURANTES Y COMEDORES
Unidad 7: Profesionales de cocina
La brigada de cocina; el cocinero;
La restauraciόn:toda una fusiόn de sabores.
II° QUADRIMESTRE
Unidad 10: En cocina: maquinaria, utensilios,HACCP y seguridad en el trabajo.
La maquinaria de cocina: ollas y utiles en la cocina;los materiales.
Normas higienicas para los professionales de cocina: seguros en la cocina.
Unidad 24: En busca de trabajo.
Anuncios de oferta de trabajo en la web.
La carta de presentaciόn
Como escribir una carta de presentaciόn.
La creaciόn del curriculum vitae.
Dal libro di cultura ispanica:
España:geografia fisica y politica.
Continente e islas; Comunidades autonomaslas islas Baleares y Canarias; La poblaciόn; Las lenguas de
Espana;rasgos de la cultura española; la cocina espaňola.
América "El nuevo Mundo": Latinoamérica, sociedad.
Gli studenti hanno effettuato delle ricerche approfondite sulla situazione dei servizi di ristorazione della
Spagna e del Sud-Americana. Hanno approfondito anche lo studio su una regione spagnola ed un paese
del Sud America rilevandone la posizione , gli aspetti fisici , politi e culturali . Alle regioni spagnole ed
alle nazioni del Sud-America hanno collegato bevande, cocktels,liquori,tipici dei territori studiati.
Hanno poi riportato alla classe le descrizioni dei paesi e le tipicità delle loro bevande.
La classe ha inoltre effettuato ricerche e sviluppato un progetto su una ipotetica attività di ristorazione.
Hanno progettato luogo , ambiente, arredamento, prodotti, tenendo conto del mercato attuale e eventuali
innovazioni professionali del settore. Gli studenti, che hanno lavorato in gruppi, hanno poi esposto gli
elaborati in classe.
Dal libro di grammatica:
Lo studio della grammatica e sintassi della lingua spagnola si è sviluppata con una revisione degli
argomenti degli anni passati e conseguente ampliamento della conoscenza dei tempi verbali come
congiuntivo, condizionale, futuro,pronomi personali , i pronomi relativi semplici e composti, gli aggettivi e i
pronomi indefiniti, l’ipotesi, la acentuaciόn.
Modi di dire ed espressioni colloquiali della lingua ispanica
Metodo di insegnamento seguito
Oltre al libro di testo, strumento essenziale, l’insegnante, ha utilizzato il computer della classe, il relativo
CD dei testi adottati, il lettore CD, il laboratorio di informatica per confermare quanto trascritto nel libro di
testo in modo da coinvolgere con l’attenzione gli alunni al fine di schematizzare e rendere dinamici i
contenuti delle lezioni. Le lezioni svolte sono state organizzate con la consapevolezza da parte del
docente della situazione del sapere di base della classe in generale.
Alcuni approfondimenti sono stati motivo di discussioni e confronti positivi .
Il processo di perseguimento degli obiettivi e di realizzazione dei moduli di apprendimento è stato
caratterizzato dalla articolazione di varie attività didattiche.
•
•
•
Lezioni frontali,
Momenti di presentazione e raffronto
Momenti di ricerca
49
Spazi e tempi
L’aula per la lezione frontale,per notizie l'uso di internet.
I tempi sostanzialmente hanno rispettato quelli previsti dalla programmazione d’inizio anno scolastico.
La classe ha seguito con sufficiente attenzione e ritmo lo scorrere della programmazione pur
condividendo le lezioni con un gruppo classe ,la 5AD, che ha sviluppato un programma diverso per alcuni
argomenti.
Criteri di valutazione
I criteri di valutazione adottati rispettano a quelli individuati e proposti nelle riunioni per Dipartimento, in
ottemperanza alle disposizioni in materia vigenti.
I criteri di valutazione saranno per le abilità orali rapportate al grado
• di correttezza fonetica e di intonazione
• di correttezza lessicale e sintattica
I criteri di valutazione saranno per le abilità scritte rapportate al grado
• di correttezza ortografica
• di correttezza lessicale
• di correttezza sintattica
• di completezza del testo
I giudizi quadrimestrali e finali sono comprensivi anche dell’interesse dimostrato dagli alunni, della loro
partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione
nello studio personale.
Per la corrispondenza dei voti si fa riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti.
La preparazione degli alunni è stata regolarmente controllata attraverso accertamenti scritti ed orali con lo
svolgimento di tre verifiche scritte e due verifiche orali per quadrimestre.
Le verifiche scritte sono state divise in tre parti: una parte per la grammatica, una per il lessico e un’altra
per la produzione guidata e/o libera, occasionalmente si valuteranno anche delle brevi comprensioni
scritte di livello B1.
Per quanto riguarda l’orale le interrogazioni includeranno anche comprensioni orali di livello prima di A2
poi di B1.
Obiettivi raggiunti
Le competenze acquisite dalla classe composta da due femmine e quattro maschi possono considerarsi
soddisfacenti per l'andamento anche se la resa della classe non sempre è stata omogenea e positiva.
Tutti hanno raggiunto una valutazione sufficiente ; due alunni una valutazione buona per impegno e
studio. Tutte gli studenti sono in grado di tracciare autonomamente gli opportuni collegamenti tra le
tematiche affrontate durante l’anno. Il livello di attenzione e di applicazione è sempre stato discreto, meno
la disciplina soprattutto per un paio di alunni.
Prof. ssa Antonella Prato
50
SCHEDA INFORMATIVA
DISCIPLINA :STORIA
DOCENTE: Calogerina Ingoglia
Testo: Paolo Di Sacco- PASSATO FUTURO
DAL NOVECENTO AI GIORNI NOSTRI
Vol.3
ED.SEI
PROGRAMMA SVOLTO
LE ILLUSIONI DELLA “BELLE EPOQUE”
Migliora la qualità della vita
Industria dei consumi
Tensioni politiche e sociali all'inizio del novecento
L'emancipazione femminile
L'ETA' GIOLITTIANA IN ITALIA
Il governo Giolitti - Sviluppo industriale ed arretratezza del mezzogiorno
Le riforme di Giolitti
Colonialismo e guerra in Libia
LA GRANDE GUERRA
La questione balcanica
Cause e conseguenze dell'attentato di Sarajevo
Scoppio della grande guerra
L’Italia in guerra:Interventisti e neutralisti - Il patto di Londra
Il 1917: Gli Stati Uniti entrano in guerra
La resa della Germania e dell'Austria e il bilancio delle vittime
La pace ed il riassetto dell'Europa
LA RIVOLUZIONE RUSSA
- La Russia degli zar
- Il governo provvisorio e i Soviet
- La Rivoluzione di ottobre
- Il comunismo al potere
- Verso la dittatura
- La NEP
LA CRISI DEL DOPOGUERRA
Il Novecento: “Il secolo delle masse”
Declino economico dell'Europa
Gli Stati Uniti prima potenza mondiale
LA GERMANIA DI WEIMAR E IL FASCISMO AL POTERE
La Germania di Weimar
Crisi dell'Italia post-bellica- Il biennio rosso
Caratteri dello Stato totalitario
Il fascismo in Parlamento- Marcia su Roma - Mussolini al governo
Il caso Matteotti -Il fascismo diventa dittatura- I Patti lateranensi
La politica estera del fascismo- La vergogna delle leggi razziali
Periodo:Sett. ore2
Periodo: Sett./Ott. ore 3
Periodo:Ott./Nov. ore 4
Periodo :Novembre ore 2
Periodo: Dicembre ore 2
Periodo:Dic./Genn. ore 4
GLI STATI UNITI NEGLI ANNI VENTI (ANNI RUGGENTI)
Espansione economica
La crisi del “29” e il crollo di Wall Street
Il “New Deal” di Roosevelt
Periodo: Gennaio ore 2
51
L'URSS DI STALIN E LA GERMANIA DI HITLER
Lo Stalinismo: I piani quinquennali e la collettivizzazione delle terre
L'ascesa politica del nazismo-La conquista del potere
La nascita del “Terzo Reich”- le leggi di Norimberga
Periodo:Genn./Febbr. ore 2
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
L'aggressione nazista all'Europa - Il patto d'acciaio
Verso la “guerra totale”
La guerra lampo ed i successi dell'Asse
La svolta nel conflitto e l'Italia della Resistenza
La sconfitta dell'Asse
La conclusione del conflitto - La “Shoah”
Resa del Giappone
EUROPA, USA, URSS DOPO IL SECONDO CONFLITTO
La conferenza di Yalta - Nuovo assetto geopolitico dell'Europa
Il piano Marshall
La “guerra fredda”
La guerra di Corea
IL LENTO CAMMINO DELLA DISTENSIONE
Morte di Stalin e la denuncia di Chruscev
La crisi di Cuba
La “primavera di Praga”
DUE ANNI CHIAVE:IL “1968” E IL “1989”
La guerra del Vietnam
La contestazione giovanile del “68”- Il “68” in Europa- Il bilancio
Crisi dell’URSS e la “perestrojka” di Gorbac'ev
Caduta del muro di Berlino- La dissoluzione dell'ex Jugoslavia
La dissoluzione dell’URSS
La fine della guerra “fredda”
Periodo:febbraio ore 3
Periodo:Febbr./ Marzo-ore 2
Periodo:Marzo ore 2
Periodo: Aprile ore 3
IL DOPOGUERRA ITALIANO E LA RICOSTRUZIONE
Nascita della repubblica-La nuova Costituzione
Il miracolo economico
I governi di centro-sinistra
Il “68” in Italia
L'Italia delle stragi- Il terrorismo
L'Italia degli anni Ottanta/Novanta: Corruzioni, tangenti
Inchiesta “Mani pulite”e le sue conseguenze
IL MONDO ATTUALE
La Globalizzazione: Effetti politici, sociali, culturali
L'Africa tra guerre, miserie e corruzioni
La minaccia del terrorismo islamico
Periodo:Aprile/Maggio ore 4
Periodo:Maggio ore 2
52
Metodi e mezzi di insegnamento usati
Oltre alla lezione frontale e al libro in adozione ho utilizzato appunti, approfondimenti, tratti
da altri testi.
Ogni qualvolta si è reso necessario e possibile ho istituito collegamenti e confronti con la
realtà attuale per cercare di coinvolgere il più possibile gli studenti nell'attività didattica.
Criteri e strumenti di valutazione
Il grado di impegno personale e il processo di apprendimento di ogni alunno è stato verificato
sia in itinere che al termine di un argomento o modulo, attraverso colloqui, prove strutturate
o questionari.
Le verifiche significative sono state non meno di due al quadrimestre.
Quando l'ho ritenuto utile e necessario ho attivato iniziative di ripasso e di recupero delle
conoscenze.
Obiettivi raggiunti
Al termine dell'attività di insegnamento gli alunni:
- Sanno distinguere gli aspetti storici e sociali dei fenomeni esaminati
- Sanno cogliere alcuni mutamenti di fenomeni in un dato periodo storico
- Se guidati riconoscono le più importanti relazioni tra i fenomeni storici e sanno contestualizzare il
fenomeno esaminato
- Espongono con difficoltà i problemi degli eventi storici studiati
- Non sanno utilizzare con proprietà i concetti propri del linguaggio storiografico
53
DISCIPLINA: TEDESCO
a.s. 2015/2016
DOCENTE: Prof. ssa SARZI BOLA ELENA
Testo utilizzato: " Paprika" Brigliano, Doni, Venturini - Hoepli-
N° ore settimanali: 3
PROGRAMMA SVOLTO
CONOSCENZE
MODULO 1: RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DELLE CONOSCENZE PREGRESSE
. Comprensione ed utilizzo della microlingua settoriale di pasticceria
. Descrivere il procedimento di preparazione di un prodotto dolciario
. Utilizzo di parole composte relativi al settore dolciario e a contesti noti
MODULO 2: PREPOSIZIONI , VERBI DI POSIZIONE , VERBI A REGGENZA FISSA
. Verbi di posizione e relative preposizioni nei casi Dativo ed Accusativo
. Verbi che reggono solo determinate preposizioni
. Descrizione di dove ci si trova , dove si è stati , dove si vorrebbe andare
. Lessico e fraseologie per indicare luoghi di vita quotidiana , di lavoro di vacanza
MODULO 3: FRASI SECONDARIE , CAUSALI , “WARUM – WEIL”
. Utilizzo delle frasi secondarie causali introdotte da “ weil “
. Le secondarie introdotta da “ dass, da...”
MODULO 4 : IL TEMPO PASSATO ( PRETERITO E “ PERFEKT “ )
. Saper raccontare un esperienza al passato
. Saper descrivere il procedimento di preparazione di una ricetta dolciaria al passato
MODULO 5 : ATTIVITA' DI ASCOLTO DEUTSCH EXTRA ( Sams Ankunft ) e RICETTE DOLCIARIE
. Ascolto e comprensione della lingua nelle varie situazioni del parlato.
54
. Ascolto , comprensione e produzione di una ricetta dolciaria enunciando ingredienti , procedimento di
preparazione , caratteristiche .
MODULO 6: CURRICULUM E LETTERA DI PRESENTAZIONE
. Riconoscere le offerte di lavoro e redigere nella giusta sequenza un curriculum in formato europeo con
relativa lettera di presentazione.
. Riconoscere ed impiegare lessico e fraseologia idiomatici inerenti alla corrispondenza formale scritta.
EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO
. HCCP : norme igieniche in laboratorio
METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO
Gli allievi sono stati particolarmente incoraggiati ad usare la lingua tedesca in modo individuale
attraverso semplici conversazioni interagendo in brevi dialoghi simulati che permettessero di descrivere
e di esporre eventi personali accaduti e di descrivere in maniera semplice ma competente le
caratteristiche di prodotti dolciari. E' stato indispensabile operare delle scelte sugli argomenti che
corrispondessero ai reali livelli di competenza comunicativa degli studenti e che consentissero al
contempo attività per migliorare l'abilità nello studio. La lezione frontale è stata utilizzata nella fase
iniziale di svolgimento dei vari moduli, al fine di proporre una chiara presentazione globale
dell'argomento. Accanto alle lezioni frontali ci sono state attività articolate in vari momenti durante i
quali , alternativamente , gli alunni hanno avuto la possibilità di interagire a coppie. Si è tentato
attraverso attività di simulazione delle situazioni più comuni del mondo professionale , di ottenere
espressioni sempre più adeguate al contesto e possibilmente corrette. Si è dato ampio spazio alla lingua
orale , sia nell'ambito quotidiano che in quello più specificatamente settoriale dolciario. Sono stati
inoltre proposti esercizi di rinforzo e di vario livello di difficoltà , sempre preceduti da una generale parte
teorica di ripasso, al fine di chiarire dubbi e colmare lacune prettamente grammaticali.
SPAZI E TEMPI
Le lezioni ( tre ore settimanali nei giorni di martedì e venerdì ) si sono tenute prevalentemente in classe
avvalendosi regolarmente dell'uso della LIM.
CRITERI DI VALUTAZIONE
55
Le verifiche scritte sommative comprendevano test di grammatica basati su esercizi di vario tipo , esercizi
di comprensione e redazione di ricette dolciarie su traccia , domande aperte su argomenti trattati in
classe .
Le verifiche orali sono state incentrate sull'esposizione di argomenti trattati , domande e risposte,
esercizi strutturali e di traduzione , interventi spostanei , monitoraggio dell'insegnante durante il lavoro a
coppie , dialoghi in situazione ( role play) , interviste sulle caratteristiche di prodotti di pasticceria ,
relazioni su argomenti di civiltà e ripetizioni periodiche di vocaboli e lessico settoriali nuovi.La
valutazione finale rappresenta la sintesi delle varie prove tenuto conto dell'efficacia comunicativa , della
correttezza morfologica e dell'accuratezza lessicale , dell'eventuale progresso compiuto dallo studente ,
dell'interesse , dell'impegno , della partecipazione dimostrati e della regolarità e impegno nell'eseguire il
lavoro assegnato per casa.
OBIETTIVI RAGGIUNTI
La comprensione orale degli studenti è più che sufficiente nel complesso , sono in grado di comprendere
globalmente testi orali e scritti inerenti argomenti trattati in classe. La difficoltà aumenta in caso di testi
sconosciuti . Il gruppo riesce a sostenere una semplice conversazione su argomenti basilari del settore
dolciario e ad usare con una certa padronanza la microlingua acquisita. Nonostante una certa povertà
lessicale gli allievi , se guidati , sono in grado di produrre semplici testi sugli argomenti trattati con
discreta proprietà di linguaggio.
La docente precisa che è stata nominata presso l’IPSEOA Berti in gennaio e che non ha mai incontrato
l’alunna Guarise Elisa, unica alunna della classe 5 BS aggregata alla classe 5 AD, in quanto l’alunna ha
smesso di frequentare le lezioni dal mese di dicembre.
56
ALLEGATO A
MODULI PLURIDISCIPLINARI
Il prof. Eugenio Ghiraldi docente di laboratorio dei servizi enogastronomici, settore cucina e il prof. Paolo
Massagrande docente di Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore sala vendita hanno svolto il
seguente modulo pluridisciplinare riguardante il menu:
Il menu e la politica dei prezzi
Le funzioni del menu
La pianificazione del menu e dei piatti
La grafica del menu
La descrizione del menu e dei piatti
57
ALLEGATO B
GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROPOSTE PER LE PROVE D’ESAME
58
PRIMA PROVA: «ITALIANO»
ANALISI DEL TESTO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori
Descrittori
Grav.
Insuff
1-5
Insuff.
6-9
Suff.
10
Discreto
11-12
Buono
13-14
Ottimo
15
Comprensione del
testo
Competenza negli
strumenti di analisi
Correttezza e
proprietà linguistica
Contestualizzazione
Totale
Punteggio =
/4
59
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
ANALISI DEL TESTO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /
Descrittori
grav. insuff
1-5
Insuff.
6-9
Suff.
10
Gravi errori nella
Comprensione
Parziale e
Essenziale ma
comprensione e
del testo
approssimativa
corretta
interpretazione.
Discreto
11-12
Buono
13-14
Essenziale e
completa
Completa e
sicura
Competenza
Gravi difficoltà
Uso corretto di
Uso corretto
Uso improprio
negli strumenti nell’uso degli
alcuni
degli strumenti
degli strumenti di
strumenti di
di analisi
strumenti di
analisi
di analisi
analisi.
analisi
Correttezza e
proprietà
linguistica
Contestualizzaz
ione
Totale
padronanza
sicura degli
strumenti di
analisi
Gravi e diffusi
Accettabile pur Stesura corretta
presenza di errori
Esposizione
errori
con qualche
pur con
morfosintattici,
corretta,
morfosintattici,
incertezza
qualche
ortografici e
approfondita e
ortografici e
morfosintattica improprietà
lessicali.
fluida
lessicali.
e lessicale.
linguistica.
Assente o
arbitraria
Parziale e
approssimativa.
Parziale, ma
pertinente
Completa e
pertinente
Precisa ed
efficace
Ottimo
15
Approfondita,e
sauriente e con
apporti
personali.
Padronanza
efficace e
significativa
degli strumenti
di analisi.
Esposizione
appropriata,
fluida e
originale.
Articolata,
precisa e
originale.
Punteggio = totale / 4
60
SAGGIO BREVE/ARTICOLO DI GIORNALE
Candidato:_________________________________
Indicatori / Descrittori
Aderenza e sviluppo della tematica
proposta
Comprensione dei documenti dati
Coerenza e coesione dello sviluppo
argomentativo
Correttezza e proprietà linguistica
Consegne: destinatario, titolo,
attualizzazione
Totale punteggio
/5
Grav.
insuff
1-5
Insuff.
6-9
Suff.
10
Discreto Buono Ottimo
11-12 13-14
15
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
Aderenza e sviluppo
della tematica
proposta
Grav.insuff
1-5
Eslcude la
tematica
proposta
Insuff.
6-9
Suff.
10
Discreto
11-12
Si attiene alla
tematica
Affronta
Si attiene alla
proposta e la
marginalmente
tematica
la tematica
sviluppa con
proposta.
proposta.
una certa
articolazione.
Buono
Ottimo
13-14
15
Sviluppa la
tematica
Sviluppa la
proposta
tematica
anche con
proposta in
riferimenti a modo rigoroso
conoscenze ed originale.
personali.
Gravi errori
Gravi errori comprensione
nella
nella
globale dei Comprension
Comprension
Approfondita e
comprensione comprensione documenti pur
e
Comprensione dei
e precisa e
completa.
e
e
con qualche complessiva
documenti dati
puntuale.
nell’interpreta nell’interpretazi incomprensione e corretta.
zione
one.
.
Argomentazion
e coerente
Frammentaria Frammentaria
Coerenza e coesione
Argomentazio Argomentazio Argomentazion
e con evidenti e con evidente anche se poco
dello sviluppo
ne coerente e ne autonoma e, chiara e
incongruenze incongruenze
autonoma
argomentativo
autonoma.
e chiara,
stringente
rispetto ai
logiche.
logiche,
documenti dati.
Gravi e diffusi Gravi e diffusi Accettabile pur
Stesura
Esposizione
errori
errori
con qualche
corretta pur Esposizione fluida e con
Correttezza e
morfosintattici, morfosintattici
incertezza
con qualche
corretta e
appropriato
proprietà linguistica
ortografici e
ortografici e morfosintattatic improprietà
registro
fluida
lessicali.
lessicali.
a e lessicale.
linguistica.
stilistico.
Rispetto delle
Rispetto
Assenza o
Rispetto delle
Rispetto delle
Consegne:
Parziali rispetto
consegne con
gravi errori nel
pieno e
consegne
consegne pur
una corretta
destinatario, titolo,
delle
rispetto delle
con qualche
corretta delle congruo e
attualizzazione
consegne.
formalizzazio
consegne.
incongruità.
consegne.
originale
ne.
Totale Punteggio =
totale/5
62
TEMA STORICO
Candidato:_________________________________
Indicatori /Descrittori
Grav.
insuff
1-5
Insuff.
6-9
Suff.
10
Discreto
11-12
Buono
13-14
Ottimo
15
Aderenza e sviluppo della tematica
proposta
Conoscenza dei contenuti
Correttezza e proprietà linguistica
Contestualizzazione
Totale Punteggi =
/4
63
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA STORICO
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /Descrittori
Grav.insuff
1-5
Insuff.
6-9
Suff.
10
Discreto
11-12
Buono
13-14
Ottimo
15
Si attiene alla
tematica
Affronta
Si attiene alla
Aderenza e sviluppo Esclude la
marginalmente la
proposta e la
tematica
tematica proposta tematica
della tematica
sviluppa con
proposta.
proposta
proposta.
una certa
articolazione.
Sviluppa la
Sviluppa la
tematica
tematica
proposta in
proposta anche
modo rigoroso
con riferimenti
e con
a conoscenze
riflessioni
personali.
critiche.
Conoscenza dei
contenuti
Completa e
sicura
Approfondita
esauriente.
Gravi e diffusi
errori
morfosintattici,
Correttezza e
proprietà linguistica ortografici e
lessicali.
Accettabile pur Stesura corretta
Presenza di errori
con qualche pur con
Esposizione
morfosintattici,
incertezza
qualche
corretta e
ortografici e
morfosintattica improprietà
fluida
lessicali.
linguistica.
e lessicale.
Assente o
Contestualizzazione arbitraria.
Parziale e
Parziale, ma
approssimativa. pertinente.
Esposizione
fluida e con
appropriata
terminologia
specifica.
Articolata,
precisa e
critica.
Gravi e diffuse
lacune
Parziale e
Essenziale e
approssimativa. corretta
Essenziale e
completa.
Completa e
pertinente.
Precisa ed
efficace
Totale Punteggio =
totale / 4
64
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori / Descrittori
Grav.
Insuff.
1-5
Insuff.
6-9
Suff.
10
Discreto
11-12
Buono
13-14
Ottimo
15
Aderenza e sviluppo della tematica
proposta
Informazione sui contenuti
Coerenza e coesione
Correttezza e proprietà linguistica
Totale punteggio =
/4
65
DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE
TEMA DI ATTUALITÀ:
CANDIDATO:_________________________________
Indicatori /
Descrittori
Aderenza e
sviluppo della
tematica
proposta
Informazione
sui contenuti
Grav.Insuff
1-5
Esclude la
tematica
proposta.
Scarsa
Insuff.
6-9
Suff.
10
Discreto
11-12
Si attiene alla
Si attiene alla
Affronta
tematica
tematica
marginalmente
proposta e la
proposta pur
la tematica
sviluppa con
sviluppandola in
proposta.
una certa
modo generico.
articolazione.
Essenziale
Parziale e
anche se non
appossimativa.
ricca.
Essenziale e
completa.
Stesura
Frammentaria e Frammentaria e
Stesura
coerente e con
con evidenti
con qualche
Coerenza e
sostanzialment un appropriato
incongruenze incongruenza
coesione
e coerente.
uso dei
logiche
logica.
connettivi.
Gravi e diffusi
Presenza di Accettabile pur
Stesura correta
errori
errori
con qualche
Correttezza e
pur con qualche
morfosintattici, morfosintattici,
incertezza
proprietà
improprietà
ortografici e
ortografici e morfosintattica
linguistica
linguistica.
lessicali.
lessicali.
e lessicale.
Totale
punteggio =
totale / 4
Buono
13-14
Ottimo
15
Sviluppa la
Sviluppa la
tematica
tematica
proposta
proposta in
anche con modo rigoroso
e con
riferimenti a
riflessioni
conoscenze
personali.
personali.
Approfondita
Sicura ed
e
esauriente
documentata.
Stesura
Stesura
coerente ed
lineare chiara
equilibrata
e stringente.
nelle parti.
Esposizione Esposizione
corretta e fluida e ricca
fluida.
nel lessico.
66
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA
Materia: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
Candidato ………………………………………………………………………………………………….Classe 5^BS
Data……………………..
PUNTEGGIO I
Indicatori
Conoscenza e
completezza dei
contenuti richiesti
Pertinenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
PARTE
max 9 punti su 15
Descrittori
1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in minima
parte
Punteggio
1
2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa
adeguatamente solo in parte.
2
3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in modo
rigoroso rispettando le consegne .
3
1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o fuori tema.
1
2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le consegne.
2
3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso
3
Esposizione e
utilizzo della
terminologia
specifica
•
Espone in modo poco organico e poco corretto non usa la
1
terminologia specifica
•
Espone in modo semplice, con qualche imperfezione sul
linguaggio specifico
•
2
3
Espone in modo fluido, appropriato e corretto
Voto Finale della Prova
…./15
Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15.
67
II Parte
max 6 su 15
La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti. I quesiti sono numerati in modo
corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con il numero
corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente. Il punteggio totale dei due quesiti potrà essere max di 18
punti, che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su
15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva.
GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE
INDICATORI
Conoscenza e
completezza
degli argomenti
DESCRITTORI
1° quesito
2° quesito
3° quesito
4° quesito
1. non sviluppa i contenuti richiesti
o li sviluppa in minima parte.
1
1
1
1
2
2
2
2
3
3
3
3
1
1
1
1
2. risponde in modo semplice ed
aderente ai contenuti proposti,
qualche difficoltà nella sintesi .
2
2
2
2
3. risponde correttamente ed in
modo adeguato con buona
capacità di sintesi
3
3
3
3
1. gravi errori nell’esposizione e
nella terminologia
1
1
1
1
2. qualche errore di esposizione e
nella terminologia
2
2
2
2
3. esposizione tecnica e corretta
3
3
3
3
2. sviluppa i contenuti richiesti
solo superficialmente o li sviluppa
adeguatamente in minima parte
3. sviluppa e rielabora i contenuti e
le riflessioni proposte.
1. risponde in modo incoerente
confuso o fuori tema.
Pertinenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
Correttezza
formale
PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI
TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15
PUNTEGGIO TOTALE PER I 2 QUESITI
3-4
5-7
8-10
11-13
14-16
17-18
1
2
3
4
5
6
Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto nella seconda parte.
PUNTEGGIO I PARTE
...................................../15
PUNTEGGIO II PARTE
................................../15
PUNTEGGIO TOTALE II PROVA
...................... 15
68
IPSEOA “ANGELO BERTI - ESAMI DI STATO 2015/2016
COMMISSIONE:
CLASSE: V …..
SECONDA PROVA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
CANDIDATO:
_________________________________
PRIMA PARTE:
PARTE
GENERALE
INDICATORI
CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO
Aderenza dei contenuti alle richieste della traccia
CAPACITA’ DI ARGOMENTARE
Correttezza e completezza dei contenuti
COMPETENZA COMUNICATIVA
Correttezza terminologica e formale
SECONDA PARTE: QUESITI
PRIMO
QUESITO
SECONDO
QUESITO
N° ……..
N° …….
Max 4 punti
Max 8 punti
Max 3 punti
TOTALE PARTE GENERALE /15, TOTALE PRIMO QUESITO /15
E TOTALE SECONDO QUESITO /15
/15
/15
/15
TOTALE PARTE GENERALE X 9/15, TOTALE PRIMO QUESITO
X 3/15, TOTALE SECONDO QUESITO X 3/15
(1)
/9
VOTO PARTE GENERALE E VOTO QUESITI
( 2)
VOTO SECONDA PROVA
/6
/15
(3)
(1) I 15 punti assegnati alla seconda prova vengono distribuiti nel seguente modo: 9 punti per la parte generale, 3
punti per il primo quesito e 3 punti per il secondo quesito.
(2) Il voto della parte generale (prima parte) è su 9 punti, il voto dei 2 quesiti (seconda parte) è su 6 punti
(3) Il voto della seconda prova si ottiene facendo voto parte generale/9 + voto quesiti/6
IL PRESIDENTE
Prof.
……………………………………..
I COMMISSARI
.
Prof.
…………………………………………
Prof.
……………………………………………..
Prof.
…………………………………………
Prof.
………………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
………………………………………………
69
INDICATORI E DESCRITTORI DELLA PARTE GENERALE E DEI QUESITI
INDICATORI
ADERENZA DEI CONTENUTI ALLA TRACCIA
PUNTI
DESCRITTORI
1
2
3
4
L’alunno non risponde o contenuti non attinenti alla traccia
Contenuti solo parzialmente attinenti alla traccia
Contenuti quasi del tutto attinenti alla traccia
Contenuti del tutto attinenti alla traccia
INDICATORI
CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI
PUNTI
DESCRITTORI
0
1
2
3-4
5
6
7
8
L’alunno non risponde
Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi
Conoscenze lacunose
Conoscenze parziali
Conoscenze essenziali degli argomenti
Conoscenze complete ma non approfondite
Conoscenze complete e in parte approfondite
Conoscenze ampie, articolate e approfondite
INDICATORI
CORRETTEZZA TERMINOLOGICA E FORMALE
PUNTI
DESCRITTORI
0
1
2
3
L’alunno non risponde
Terminologia tecnica e forma non sempre corrette
Terminologia tecnica e forma adeguate
Terminologia tecnica e forma corrette, adeguate e appropriate
70
IPSEOA “ANGELO BERTI - ESAMI DI STATO a.s. …….. - ……..
COMMISSIONE:
TERZA PROVA
CLASSE: V ……..
MATERIA:
CANDIDATO/A:
_____________________________
_______________________________________
Quesito
Conoscenza
dei contenuti
voto
Aderenza alla
traccia
voto
1
Quesito
1-8
Conoscenza
dei contenuti
voto
0-4
Aderenza alla
traccia
voto
0-3
Correttezza e uso
lessico specifico
voto
2
Quesito
1-8
Conoscenza
dei contenuti
voto
0-4
Aderenza alla
traccia
voto
0-3
Correttezza e uso
lessico specifico
voto
3
1-8
0-4
Correttezza e uso
lessico specifico
voto
totale
/15
/15
0-3
/15
TOTALE 3 QUESITI
/45
RISULTATO (TOTALE 3 QUESITI : 3) : …………… : 3
/15
Indicatori
1
2
3
4
5
6
7
8
Conoscenza dei contenuti
Non conosce l’argomento
Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi
Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato
Conoscenze parziali , linguaggio improprio
Conosce i dati essenziali degli argomenti
Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale
Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi
Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali
Indicatori
0
1
2
3
4
Aderenza alla traccia
L’alunno non risponde
La risposta non è attinente alla traccia
Ha risposto in maniera comprensibile
Ha risposto in maniera discreta
Ha risposto in modo approfondito ed appropriato
Indicatori
0
1
2
3
Correttezza e uso lessico specifico
L’alunno non risponde
La terminologia tecnica non è corretta
Usa una terminologia tecnica adeguata
Usa la terminologia tecnica in modo appropriato
71
IPSSAR “ANGELO BERTI”
COMMISSIONE:
ESAMI DI STATO 2015/2016 – TERZA PROVA
CLASSE: V^ S
MATERIA:
CANDIDATO/A: _______________________________________
Quesito
Conoscenza
dei contenuti
Voto
Aderenza alla
traccia
1
Quesito
1-8
Conoscenza
dei contenuti
Voto
0-4
Aderenza alla
traccia
Voto
2
Quesito
1-8
Conoscenza
dei contenuti
Voto
0-4
Aderenza alla
traccia
Voto
3
1-8
0-4
TOTALE 3 QUESITI
RISULTATO (TOTALE 3 QUESITI : 3)…………..:3
Voto
Correttezza e uso
del lessico
specifico e/o della
grammatica
0-3
Correttezza e uso
del lessico
specifico e/o della
grammatica
0-3
Correttezza e uso
del lessico
specifico e/o della
grammatica
0-3
Voto
Totale
Voto
Totale
Voto
Totale
/15
/15
Indicatori
1
2
3
4
5
6
7
8
Conoscenza dei contenuti
Non conosce l’argomento
Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi
Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato
Conoscenze parziali , linguaggio improprio
Conosce i dati essenziali degli argomenti
Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale
Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi
Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali
Indicatori
0
1
2
3
4
Aderenza alla traccia
L’alunno non risponde
La risposta non è attinente alla traccia
Ha risposto in maniera comprensibile
Ha risposto in maniera discreta
Ha risposto in modo approfondito ed appropriato
Indicatori
0
1
2
3
Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica
L’alunno non risponde
La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori grammaticali
Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali
Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali
/15
/30
/15
72
IPSEOA “ANGELO BERTI” - ESAMI DI STATO a.s. …….. - ……..
COMMISSIONE:
VALUTAZIONE COMPLESSIVA TERZA PROVA
CANDIDATO/A:
_______________________________________
MATERIE
Totale
1)
/ 15
2)
/ 15
3)
/ 15
4)
/ 15
TOTALE 4 MATERIE
/ 60
RISULTATO COMPLESSIVO (TOT. 4 MATERIE : 4) : ……….. : 4
/ 15
IL PRESIDENTE
Prof.
……………………………………..
I COMMISSARI
.
Prof.
…………………………………………
Prof.
……………………………………………..
Prof.
…………………………………………
Prof.
………………………………………………
Prof.
…………………………………………
Prof.
………………………………………………
73
COLLOQUIO
Candidato:
Argomento presentato dallo studente
Indicatori/Descrittori
Grav. Insuf. Insuff.
1-9
10-19
Suff.
20
Discreto: Buono:
21-24
25-27
Ottimo
Eccellente:
28-30
Grav. Insuf. Insuff.
1-9
10-19
Suff.
20
Discreto: Buono:
21-24
25-27
Ottimo
Eccellente:
28-30
Abilità nell’esporre e mettere in luce i
punti nodali.
Capacità di utilizzare conoscenze
pluridisciplinari e individuare
problematiche.
Eventuale uso di strumenti
multimediali.
Quesiti proposti dalla Commissione
Indicatori/Descrittori
Conoscenza delle discipline e dei
linguaggi specifici
Capacità di orientarsi all’interno delle
discipline e di cogliere i collegamenti
tra esse.
Capacità di argomentare ed
approfondire criticamente gli
argomenti proposti.
Discussione delle prove
Capacità di approfondimento e/o
integrazione di temi e/o argomenti
non sufficientemente sviluppati nelle
prove scritte
Totale
Punteggio = ____________________________________________/30
Totale/6
74
INDICATORI E DESCRITTORI
Argomento presentato dallo studente
Indicatori/
Descrittori
Abilità nell’es-porre
e mettere in luce i
punti nodali.
Capacità di utilizzare conoscenze
pluridisciplinari e
individuare
problematiche.
Grav. Insuf. Insuff.
1-9
10-19
Suff.
20
Discreto:
21-24
Buono:
25-27
Non si
orienta
Fa un’analisi
Si orienta se E’corretto, ma
completa e
guidato
essen-ziale
coerente
Coglie le
implicazioni
Non fa,
anche se
guidato,
semplici
collegamenti
Si orienta
Sa fare
Sa fare i
autonomasemplici
collega-menti mente sugli
collegamenti
es-senziali
argomenti
se guidato
proposti
Compie
correlazioni
esatte e
rielabora in
maniera
corretta e
autonoma
Ottimo Eccellente:
28-30
Compie correlazioni esatte ed
analisi approfondite
Rielabora e
approfondisce in
maniera auto-noma
e critica situazioni
com-plesse
Eventuale uso di
strumenti multimediali.
75
ALLEGATO C
SIMULAZIONI
76
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE
PRIMA PROVA SCRITTA
SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO – 18 Aprile 2016
(per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali)
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte.
TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO
Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966)
Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle
prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con
l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico
e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà
all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica
civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni
assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione
che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto
più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un
buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo,
che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si
presenta all’uomo d’oggi e di domani.
Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la
settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine
attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per
non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un
ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo.
Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per
accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo
odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli
suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è
veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene.
Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono
gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa,
anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in
noi.
Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere
ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da
fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto
da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961.
•
Comprensione del testo
Riassumi gli argomenti principali del testo
•
Analisi del testo
2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale?
2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo”
2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”?
2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta
2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza
•
Interpretazione complessiva e approfondimenti
Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la
ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di
77
attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e
confrontando i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che
l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il dono.
«La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E,
secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto
dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo,
avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia,
perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce
alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle
rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce
tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava
una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si
serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di
casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire
ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine
stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la
coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni
avanti, e va su a vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno,
e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un
canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con
due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha
comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si
disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha
fatto questa notte.»
Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de L’Unione
Sarda, Cagliari 2012
«Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del
principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse
che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza
amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato
l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione,
attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto.
Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio
bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica
possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa
scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della
smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che
desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa
invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in
realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di
magazzino fin dal primo giorno.»
Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it, Einaudi, Torino 1994 (ed.
originale 1951)
78
«La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi).
Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di
dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole
nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si
modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole
mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono
a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non
si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella
di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.»
Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010
«Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando
un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come
un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la
tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in
un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un
rene all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a
Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un
suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio
di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non
per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.»
Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV. Cosa significa donare?, Guida,
Napoli 2011
«Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per
il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità
e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza si può
addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si
può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che
è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se
lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come
soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono
noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza distratta; il
dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione
che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di
pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà
dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto
e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute
paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte che è
sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che
questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma
di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per
definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste
poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito.
Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un
dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore
e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna
reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e
libertà.»
Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012
79
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di
età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica
e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti,
l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo
dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011,
secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati
da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila
unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di
lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese
che non il Centro.»
Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra
25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente
al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5%
tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si
aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del
nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler
mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e
Germania (35,2%).
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava
di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione
di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32
casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore
a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori
italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia,
solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso
formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve
misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata
triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo
posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a
valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei
laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto
– la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo
svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei
laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il
profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.»
ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al
college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò,
e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia.
[…] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da
palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro
tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non
buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i
risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce
interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già
cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”.»
Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
80
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento.
DOCUMENTI
«Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto
una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli
atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica,
un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato
dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di
un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del
processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli
all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo
spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire
completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato
dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa,
parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il
secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il
nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra
mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).»
George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990
«Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto
temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo
l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero
garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti
un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni,
un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa
considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai
non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.»
Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010
«Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno
animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua
creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai
«produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo
avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere
preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della
società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande,
forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che
trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche
di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa
combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione
odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso
come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una
macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della
vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della
„creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa
vecchia almeno quanto Bergson.»
Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969)
«Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta
solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra
specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra
legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello
spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire
sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno.
Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di
un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo
impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole.
Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia
missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci
rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi
81
confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e
proseguirò per la mia strada.»
Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975
«Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà
nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza
appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o
che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della
democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero
radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia
razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio.
[…] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti
di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando
non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova
qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta
meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà
bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto
della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza
fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza
dell’anima.»
Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/
4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia.
DOCUMENTI
«Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica
vita umana sulla terra.»
Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed.
originale 1979)
«Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a
oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o
neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere
il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua
decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di
formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa
una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può
rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti
dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando
sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.»
Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997
«È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora
scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero
sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul
serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più
che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse
disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere
l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a
considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.»
Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975
«La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni
indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare
alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il
mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente
ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della
scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha
dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids
82
[…]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale.
Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della
conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.»
Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001
«La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene,
da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da
vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere
degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca
scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare
progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di
conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe
saper rinunciare.»
Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO
«Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò
all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del
numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione
finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del
ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e
le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno
dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i
rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete.
La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una
festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in
mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come
grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune
statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici
milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per
questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in
compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non
parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto
Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli,
Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato).
Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei
pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE
«Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan,
Aden Arabia, 1931).
Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni.
____________________________
Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
83
Istituto Professionale
Servizi dell’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera
“Angelo Berti”
SIMULAZIONE ESAMI DI STATO
a.s. 2015/2016
2^ PROVA SCRITTA
Classe 5 BS
19 Aprile 2016
COGNOME E NOME ____________________________________
CLASSE
____________________________________
DATA
____________________________________
TEMPO CONCESSO ____________________________________
ORA DI CONSEGNA ____________________________________
NOTE
____________________________________
____________________________________
Disciplina
Punteggio in
15esimi
Scienza e cultura dell’alimentazione
TOTALE
84
SIMULAZIONE ESAMI DI STATO 19 APRILE 2016 CLASSE VBS
Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. Per
ogni quesito si hanno a disposizione15 righe.
La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche propone, tranne che in particolari situazioni, di seguire una
dieta equilibrata.
Il candidato, dopo aver spiegato in modo esaustivo il concetto dieta e di dieta equilibrata, illustri gli strumenti
che possono aiutare nella scelta degli alimenti per stendere un menu, con una definizione standard di
calorie. Si soffermi inoltre sulla Piramide Alimentare del Ministero della Salute del 2005 e spieghi, motivando,
la ripartizione degli alimenti nei diversi piani. Successivamente proponga una propria ripartizione degli
alimenti stabilendo la struttura grafica con cui comunicare al meglio i principi di una corretta alimentazione.
Si accetta qualsiasi forma di comunicazione: dalla rielaborazione della piramide alla proposta di una nuova
soluzione grafica.
•
Una delle linee guida per una sana alimentazione riporta: “varia spesso le tue scelte a tavola”. Il
candidato, alla luce delle competenze acquisite nel percorso scolastico, spieghi il motivo di questo
suggerimento valutando l’aspetto nutrizionale e qualitativo di un alimento.
•
La dieta equilibrata viene calcolata su parametri specifici della singola persona. Spieghi il candidato
il significato del metabolismo basale e del Fabbisogno Energetico. Illustri inoltre i parametri che
determinano il valore del F.E.
•
La conservazione degli alimenti è uno dei problemi che da maggior tempo interessano l’uomo.
Il candidato riporti le diverse cause di alterazione di un alimento, spiegando i motivati, che incidono
sulla possibile alterazione di un cibo.
•
I virus sono una categoria di agenti infettanti patogeni, responsabili di alcune patologie legate al
consumo di alimenti. Da molti scienziati non vengono considerati forma di vita. Il candidato descriva
le caratteristiche strutturali e metaboliche di questi agenti patogeni e spieghi l’infezione alimentare
più importante da questi veicolata.
85
GRIGLIA DI VALUTAZIONE
SECONDA PROVA
Materia: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE
Candidato ………………………………………………………………………………………………….Classe 5^BS
Data……………………..
PUNTEGGIO I
Indicatori
Conoscenza e
completezza dei
contenuti richiesti
Pertinenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
PARTE
max 9 punti su 15
Descrittori
1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in minima
parte
Punteggio
1
2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa
adeguatamente solo in parte.
2
3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in modo
rigoroso rispettando le consegne .
3
1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o fuori tema.
1
2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le consegne.
2
3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso
3
Esposizione e
utilizzo della
terminologia
specifica
•
Espone in modo poco organico e poco corretto non usa la
terminologia specifica
•
Espone in modo semplice, con qualche imperfezione sul
linguaggio specifico
•
1
2
3
Espone in modo fluido, appropriato e corretto
Voto Finale della Prova
…./15
Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15.
86
II Parte
max 6 su 15
La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti. I quesiti sono numerati in modo
corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con il numero
corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente. Il punteggio totale dei due quesiti potrà essere max di 18
punti, che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su
15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva.
GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE
INDICATORI
Conoscenza e
completezza
degli argomenti
Pertinenza dei
contenuti in
relazione alla
richiesta
Correttezza
formale
DESCRITTORI
1° quesito
2° quesito
3° quesito
4° quesito
1. non sviluppa i contenuti richiesti
o li sviluppa in minima parte.
1
1
1
1
2
2
2
2
3. sviluppa e rielabora i contenuti e
le riflessioni proposte.
3
3
3
3
1. risponde in modo incoerente
confuso o fuori tema.
1
1
1
1
2. risponde in modo semplice ed
aderente ai contenuti proposti,
qualche difficoltà nella sintesi .
2
2
2
2
3. risponde correttamente ed in
modo adeguato con buona
capacità di sintesi
3
3
3
3
1. gravi errori nell’esposizione e
nella terminologia
1
1
1
1
2. qualche errore di esposizione e
nella terminologia
2
2
2
2
3. esposizione tecnica e corretta
3
3
3
3
2. sviluppa i contenuti richiesti
solo superficialmente o li sviluppa
adeguatamente in minima parte
PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI
TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15
PUNTEGGIO TOTALE PER I 2 QUESITI
3-4
5-7
8-10
11-13
14-16
17-18
1
2
3
4
5
6
Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto nella seconda parte.
PUNTEGGIO I PARTE
...................................../15
PUNTEGGIO II PARTE
................................../15
PUNTEGGIO TOTALE II PROVA
...................... 15
87
ESAMI DI STATO
A.S. 2015 – 2016
TERZA PROVA
DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA
CLASSE:
DATA:
ALUNNO:
1. Spiega quali sono le caratteristiche del turismo internazionale nel terzo millennio, anche con
riferimento alla crisi economica.
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2. business plan: definizione, contenuto e destinatari.
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88
3. Definisci il budget ed evidenziane i vantaggi e i limiti.
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89
SIMULAZIONE ESAME DI STATO 2016
CLASSE 5^ Bs
TERZA PROVA settore Sala e Vendita
CANDIDATA/O……………………………………………..
1. Parla della spumantizzazione “Metodo Classico”.
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2. Parla della vinificazione in rosso.
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3. Parla della vinificazione a macerazione carbonica
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90
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91
Simulazione della terza prova dell’esame di Stato
INGLESE
Classe 5Bs
alunno/a …………..……………………………………..
data …………………………
1) WHAT IS THE DIFFERENCE BETWEEN ALLERGIES AND INTOLERANCES?
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_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
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_______________________________________________________________________________________
_______________________________________________________________________________________
2) WHAT DOES THE BANQUETING MANAGER DO?
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___________________________________________________________________________________________
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___________________________________________________________________________________________
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___________________________________________________________________________________________
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___________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
3) HOW MANY TYPES OF BUFFETS DO YOU KNOW?
___________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
___________________________________________________________________________________________
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92
SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO
MATERIA: MATEMATICA
CLASSE: 5ªBS
COGNOME E NOME:
TIPOLOGIA: B
____________________________________
TOTALE PUNTI: 15
SUFFICIENZA PUNTI:
10
OSSERVAZIONI:
-
È consentito l’utilizzo di una calcolatrice non programmabile
Estensione massima della risposta: spazio riservato
Ogni risposta deve essere giustificata da passaggi matematici
2 −2 x
1. Data la funzione y = x e
, determinare:
1. il dominio
2. le eventuali simmetrie
3. le intersezioni della funzione con gli assi cartesiani
4. gli intervalli di positività e negatività della funzione
5. il valore dei limiti agli estremi del dominio e negli eventuali punti di
discontinuità
6. le equazioni degli asintoti
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2. Determinare l’equazione della retta tangente al grafico della seguente funzione:
y=
x+2
x
nel punto
x0 = −1
3. Dato il grafico della seguente funzione:
Individuare:
1. il dominio
2. le simmetrie
3. le intersezioni con gli assi cartesiani
4. il segno
5. le equazioni degli asintoti
6. gli intervalli di crescenza e di decrescenza
7. le coordinate degli eventuali punti di massimo e di minimo relativo
94
95
ALLEGATO D
ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO
L’Istuto valorizza la metodologia dell’alteranza scuola – lavoro che mira a far maturare, in realtà
produttiva esterna, alcune compeenze previste dai profili educativi culturali e professionali dei corsi di
studio.
L’Alternanza nasce dal rapporto costante con i processi produttivi presenti nel territorio, nella
consapevolezza che la qualità della formazione degli studenti venga elevata da esperienze formative
significative realizzate presso le imprese, pertanto tutte le classi quarte effettuano nel mese di giugno un
tirocinio formativo di 132 ore in aziende del settore.
La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale, tramite la scheda di valutazione riportata sul Libretto
di Tirocinio Formativo.
96
SCHEDA RIASSUNTIVA ELENCO DOCUMENTI
1. Documenti Alternanza scuola lavoro depositati in Segreteria:
a) Dossier alunni;
2. Documenti del Consiglio di Classe depositati in segreteria:
a) verbali del Consiglio di Classe;
IL CONSIGLIO DI CLASSE
Prof.ssa CRISTINA BOIFAVA
(Coordinatrice)
Prof. ROBERTO CALISI
Prof.ssa MARIA CONSIGLIA DI MATTEO
Prof. EUGENIO GHIRALDI
Prof.ssa CALOGERINA INGOGLIA
Prof. MAURIZIO MALVESTIO
Prof. PAOLO MASSAGRANDE
Prof.ssa ANTONELLA PRATO
Prof.ssa ELENA SARZI BOLA
, Prof.ssa ROSWITHA SCHATZER
Prof.ssa MARTINA SCHIO
Prof.ssa EMANUELA SCIMONE
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