Documento del 15 Maggio classe 5BS
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Documento del 15 Maggio classe 5BS
ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO SERVIZI PER L’ ENOGASTRONOMIA E L’OSPITALITA’ ALBERGHIERA “ANGELO BERTI” ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI ( LEGGE 425/97 - D.P.R. 323/98 ART. 5.2) DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5 BS ANNO SCOLASTICO 2015-2016 INDICE SCHEDA INFORMATIVA GENERALE COMPRENDENTE: Elenco dei candidati classe 5 BS ………………………………………………………….4 Profilo professionale e attività di ruolo ………………………………………………..…. 5 Storia della classe …………………………………………………………………………. 6 Programmazione (obiettivi, contenuti, metodi, mezzi e strumenti, criteri di valutazione) ………………………………………………………………………7 DISCIPLINE ED ELENCO DEI DOCENTI …………………………………………………………..10 SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO …………………………………………………………………………..11 Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva ……………………………………… 12 Francese …………………………………………………………………………………………… 16 Inglese ……………………………………………………………………………………………… 20 Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore cucina …………………………………….…23 Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore sala e vendita ………………………………26 Lingua e lettere italiane …………………………………………………………………………… 27 Matematica ………………………………………………………………………………………… 30 Religione …………………………………………………………………………………………… 34 Scienza e cultura dell’alimentazione ……………………………………………………………..36 Scienze motorie e sportive ………………………………………………………………………..45 Spagnolo ……………………………………………………………………………………………48 Storia …………………………………………………………………………………………..……51 Tedesco …………………………………………………………………………………………….54 ALLEGATI Moduli pluridisciplinari (Allegato A) …………………………………………………… 57 Griglie di valutazione proposte per le prove d’esame (Allegato B) ………………… 58 Simulazioni (Allegato C) ………………………………………………………………. 76 Simulazione Prima prova ………………………………………………………………. 77 Simulazione Seconda prova …………………………………………………………… 84 Simulazione Terza prova ………………………………………………………………. 88 Alternanza scuola lavoro (Allegato D) …………………………………………………96 SCHEDA RIASSUNTIVA ELENCO DOCUMENTI ………………………………………………………97 2 SCHEDA INFORMATIVA GENERALE 3 ELENCO DEI CANDIDATI DELLA CLASSE 5 BS 1 AVESANI MICHELE 2 CACCIOLA ELISA 3 GUARISE ELISA 4 GUGOLE VALENTINA 5 MOLLICA ALESSANDRO 6 NINFO EMANUELE 7 RIGOBELLO LAVINIA 8 RUGIADI MATTIA 9 SACCOMANI ERIKA 10 VESENTINI ANDREA 4 PRESENTAZIONE PROFILO PROFESSIONALE DEL TECNICO DI SALA E DI VENDITA Il diplomato di istruzione professionale nell’indirizzo “servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera” ha specifiche competenze tecniche, economiche e normative nelle filiere dell’enogastronomia e dell’ospitalità alberghiera, nei cui ambiti interviene in tutto il ciclo di organizzazione e gestione dei servizi. E’ in grado di: • • • • • • • • utilizzare le tecniche per la gestione dei servizi enogastronomici e l’organizzazione della commercializzazione, dei servizi di accoglienza, di ristorazione e di ospitalità; organizzare attività di pertinenza, in riferimento agli impianti, alle attrezzature e alle risorse umane; applicare le norme attinenti la conduzione dell’esercizio, le certificazioni di qualità, la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro; utilizzare le tecniche di comunicazione e relazione in ambito professionale orientate al cliente e finalizzate all’ottimizzazione della qualità del servizio; comunicare in almeno due lingue straniere; reperire ed elaborare dati relativi alla vendita, produzione ed erogazione dei servizi con il ricorso a strumenti informatici e a programmi applicativi; attivare sinergie tra servizi di ospitalità-accoglienze e servizi enogastronomici; curare la progettazione e programmazione di eventi per valorizzare il patrimonio delle risorse ambientali, artistiche, culturali, artigianali del territorio e la tipicità dei suoi prodotti. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nell’indirizzo “Servizi per l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse. 2. utilizzare tecniche di lavorazione e strumenti gestionali nella produzione di servizi e prodotti enogastronomici, ristorativi e di accoglienza turistico-alberghiera. 3. Integrare le competenze professionali orientate al cliente con quelle linguistiche, utilizzando le tecniche di comunicazione e relazione per ottimizzare la qualità del servizio e il coordinamento con i colleghi. 4. Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tentenze di filiera. 5. Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fato di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti. 6. Attuare strategie di pianificazione, compensazione, monitoraggio per ottimizzare la produzione di beni e servizi in relazione al contesto. Nell’articolazione “servizi di sala e di vendita” il diplomato è in grado di svolgere attività operative e gestionali in relazione all’amministrazione, produzione, organizzazione, erogazione e vendita di prodotti e servizi enogastromici; interpretare lo sviluppo delle filiere enogastronomiche per adeguare la produzione e la vendita in relazione alla richiesta dei mercati e della clientela, valorizzando i prodotti tipici. A conclusione del percorso quinquennale, i diplomati nelle relative articolazioni “enogastronomia” e “servizi di sala e di vendita”, conseguono i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze. 1. Controllare e utlizzare gli alimenti e le bevande sotto il profilo organolettico, merceologico, chimico-fisico, nutrizionale e gastronomico. 2. Predisporre menu coerenti con il contesto e le esigenza della clientela, anche in relazione a specifiche necessitò dietologiche. 3. Adeguare e organizzare la produzione e la vendita in relazione alla domanda dei mercati, valorizzando i prodotti tipici. 5 STORIA DELLA CLASSE All’inizio dello scorso anno scolastico la classe 4 BS era costituita da 18 alunni di cui 7 provenienti dal corso IeFP degli Istituti Berti, Stimmatini e Don Calabria di Bovolone. Alla fine dello stesso anno, dopo il ritiro o la mancata frequenza di 5 alunni , la classe si era ridotta a 13 alunni: 9 alunni provenienti dalla classe 3 AS, 1 dell’IeFP Berti, 1 dell’IeFP Stimmatini e 2 dell’IeFP Don Calabria (Bovolone). Al termine dei recuperi di fine anno, 2 alunne provenienti dal corso IeFP non sono state ammesse alla classe successiva. La classe 5BS, all’inizio dell’anno scolastico, era quindi costituita da 11 alunni, diventati successivamente 9 in seguito al ritiro di 2 alunni durante il primo quadrimestre, uno per motivi di salute e l’altro per motivi familiari. Nell’ultimo biennio la classe ha cambiato gli insegnanti di Matematica (prof.ssa Emanuela Scimone), Scienza e cultura dell’alimentazione (prof. Roberto Calisi), Spagnolo (prof.ssa Antonella Prato), Tedesco (prof.ssa Elena Sarzi Bola) e Scienze motorie e sportive (prof.ssa Martina Schio) e ha mantenuto gli insegnanti di Italiano e Storia (prof.ssa Calogerina Ingoglia), Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva (prof.ssa Cristina Boifava), Inglese (prof.ssa Maria Consiglia Di Matteo), Religione (prof. Maurizio Malvestio), Laboratorio dei servizi enogastronomici settore Sala e vendita (prof. Paolo Massagrande), Laboratorio dei servizi enogastronomici settore Cucina (prof. Eugenio Ghiraldi). Gli alunni si sono dimostrati nel corso dell’anno educati e rispettosi sia tra loro che nei confronti dei docenti. Rispetto allo scorso anno scolastico gli alunni hanno dimostrato una maggior maturità e un maggior impegno migliorando nettamente sia il loro comportamento che la loro attenzione e partecipazione in classe. In alcune materie gli alunni si sono dimostrati particolarmente coinvolti e motivati partecipando attivamente e in modo costruttivo alle lezioni mentre in altre l’interesse e la partecipazione sono risultati altalenanti e inferiori alle aspettative. L’impegno e la costanza nello studio sono migliorati nel corso del biennio, soprattutto durante il secondo quadrimestre del quinto anno e hanno permesso agli alunni di ottenere risultati soddisfacenti anche se persistono, al momento attuale, delle lacune in alcune materie. Alcuni alunni hanno accumulato numerosi ritardi ma la frequenza è stata nel complesso regolare, in alcuni casi assidua. Gli alunni hanno svolto nel corso dell’anno scolastico le seguenti attività scolastiche aggiuntive: 18.09.2015: cena di Beneficenza presso la Casa Circondariale Verona – Montorio 24.09.2015: uscita all’EXPO (Milano) 02.11.2015: riprese televisive con Telearena 17.11.2015: mostra a Palazzo Ridolfi: un luogo di bellezza, la Sagrada Famiglia 02.12.2015: rappresentazione teatrale di France théâtre per il gruppo di francese 28.01.2016 e 04.02.2016: corso di formazione HACCP (la sicurezza alimentare) di 5 ore tenuto dall’ispettore Adriano Gaziero 22.02.2016: visita didattica presso “Il vigneto dei salumi” 14.03.2016: visita presso Consorzio Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico Tradizionale di Reggio Emilia 21.03.2016: esercitazione speciale che ha coinvolto alcuni alunni in occasione di uno scambio culturale dell’Istituto Sanmicheli 09.04.2016: partecipazione di alcuni alunni alla serata di gala in Arena in occasione del 50° anniversario di Vinitaly 14.04.2016: attività con alunni francesi dello scambio per il gruppo di francese Dal 26.04 al 30.04.2016: viaggio d’istruzione a Salisburgo e Vienna Partecipazione di alcuni alunni ad un corso di inglese extracurricolare di 10 ore con insegnante madre lingua sponsorizzato dal Comitato dei genitori. 6 PROGRAMMAZIONE OBIETTIVI GENERALI Conoscenze Conoscere il fenomeno della ristorazione nei suoi aspetti strutturali, organizzativi, amministrativi, psicologici. Acquisire un’adeguata cultura di base storico-letteraria, e giuridico-economica. Conoscere le lingue straniere. Competenze Saper utilizzare metodi, strumenti, tecniche per una corretta gestione della struttura ristorativa. Individuare i modelli organizzativi più idonei alle esigenze della struttura in cui si opera. Utilizzare adeguati strumenti di comunicazione per relazionarsi con clienti e collaboratori. Capacità Organizzare e coordinare efficacemente le risorse della struttura ristorativa. Adattarsi alle esigenze del mercato di riferimento. Affrontare i cambiamenti aggiornandosi e ristrutturando le proprie conoscenze Comunicare efficacemente utilizzando appropriati linguaggi. OBIETTIVI SPECIFICI Conoscenze Acquisire i contenuti delle singole discipline scolastiche (eventi, fenomeni, problemi, classificazioni…) e contenuti relativi al mondo circostante. Competenze Acquisire strumenti logici e metodologici da applicare: modelli di analisi, modelli operativi, modelli interpretativi. Saper utilizzare un linguaggio corretto e adeguato ai diversi ambiti disciplinari. Saper produrre testi differenziati: espositivi, argomentativi, analisi testuali, testi legati all’attività professionale (menu, scheda tecnica…) Saper leggere e interpretare diagrammi, grafici, tabelle Essere in grado di risolvere problematiche gestionali. Capacità Saper analizzare i contenuti cogliendo relazioni tra eventi, fenomeni, problemi (anche a livello interdisciplinare). Saper elaborare processi di sintesi. Saper esprimere valutazioni critiche su problemi o situazioni proposte. CONTENUTI Contenuti disciplinari: per i contenuti disciplinari si fa riferimento al programma di ciascuna disciplina (v. Schede informative analitiche relative alle discipline dell’ultimo anno di corso). METODI La programmazione delle discipline è stata formulata prevalentemente per moduli. Nel corso dell’attività didattica si è cercato di mostrare agli allievi come, nella vita scolastica e nel mondo del lavoro, siano necessari due atteggiamenti complementari: il rigore e la precisione nell’applicazione di strumenti e nell’esecuzione di compiti; la necessità di comprendere punti di vista diversi e assumere atteggiamenti flessibili data la complessità di alcuni fenomeni e situazioni. Per addestrare gli allievi alle competenze richieste dal nuovo Esame di Stato si è cercato di abituarli ad esposizioni chiare e articolate, a rielaborare e contestualizzare le conoscenze, a coglierne gli aspetti interdisciplinari. I metodi didattici utilizzati sono stati: lezione frontale lettura e analisi di articoli di quotidiani e riviste discussione guidata lavori di gruppo ricerche personali 7 ATTIVITA’ DI RECUPERO L’attività di recupero è stata svolta in itinere per tutte le discipline. METODOLOGIA SEGUITA PER LA SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA Nella simulazione della Terza Prova è stata scelta la tipologia B (quesiti a risposta singola). La simulazione, effettuata il 22 aprile2016, ha coinvolto le seguenti discipline: Diritto e tecniche amministrative della struttura ricettiva, Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore sala e vendita, Inglese e Matematica. I quesiti proposti sono stati 12 (3 per ogni disciplina). La durata della prova è stata di 3 ore. Per la correzione è stata utilizzata la griglia allegata ( v. Criteri di valutazione). MEZZI E STRUMENTI Nello svolgimento dell’attività didattica sono stati utilizzati i seguenti mezzi e strumenti: libri di testo fotocopie integrative secondo necessità sussidi audiovisivi uscite didattiche e incontri vari CRITERI DI VALUTAZIONE Per quanto riguarda la valutazione, sono stati adottati i seguenti criteri approvati dal Collegio dei docenti. QUANDO ABBIAMO VALUTATO Prove intermedie: per mantenere il controllo dell’apprendimento (nel corso o alla fine di un’unità didattica o di un modulo) Prove finali: per valutare la comprensione generale (alla fine di un argomento complesso o di un periodo scolastico). COSA ABBIAMO VALUTATO Conoscenze: l’insieme dei contenuti acquisiti (nozioni, definizioni, classificazioni, eventi…) Competenze: l’acquisizione di strutture mentali e di strumenti logici e metodologici. Si possono individuare competenze di tipo: Disciplinare: intesa come conoscenza della metodologia operativa propria della disciplina e come capacità di applicare in maniera autonoma le abilità strumentali acquisite. Logica: intesa come capacità di argomentare coerentemente, sviluppando corretti nessi logici. Espositiva: intesa come capacità di utilizzare un linguaggio corretto, adeguato, ricco e fluido, con proprietà lessicale e uso di linguaggio specifico. Capacità: possono essere individuate nelle qualità individuali da sviluppare e consolidare. Si possono indicare diversi tipi di capacità: Critiche: intese come capacità di porsi problemi, di individuare percorsi autonomi, di selezionare le informazioni, di valutare con giudizi congrui le scelte operate. Di osservazione: finalizzata intesa come capacità di esplorare la realtà con la quale si entra in relazione, rilevandone le caratteristiche che servono per orientarsi ed agire. Di analisi: intesa come capacità di scomporre le parti del tutto ed individuare i nodi concettuali distinguendo le parti principali dalle secondarie o accessorie. Di sintesi: intesa come capacità di portare ad unità le conoscenze, cogliendo i nodi fondamentali. Di collegamento: intesa come capacità di collegare tra loro le conoscenze della stessa disciplina e di discipline diverse in modo coerente e pertinente. Impegno Progressione COME ABBIAMO VALUTATO Tipi di prove: Prove scritte (in classe/a casa) testi espositivi-argomentativi, 8 analisi testuali; prove strutturate e semi-strutturate; prove applicative (applicazioni di regole, formule e procedimenti) tipologia B terza prova durante il primo quadrimestre in alimenti e alimentazione e tutto l’anno in altre materie; questionari; Prove orali (al posto e alla lavagna) Voti: Voti numerici (1-10) anche in relazione al tipo di prova proposta L’attribuzione dei voti di profitto nelle singole discipline è stata effettuata utilizzando la seguente tabella: Voto Giudizio 1-2 3 Presentazione del foglio in bianco o assenza di risposte all’orale. Gravemente insufficiente Gravi e diffuse lacune; padronanza dei termini. esposizione estremamente stentata; scarsissima Conoscenza estremamente parziale e frammentaria dei contenuti anche essenziali; incapacità di collegarli; esposizione stentata. 4 5 Indicatori Insufficiente Conoscenza incompleta dei contenuti; difficoltà a collegarli e rielaborarli; esposizione incerta. 6 Sufficiente Conoscenza dei contenuti essenziali, capacità di effettuare collegamenti semplici; accettabile grado di rielaborazione personale; esposizione abbastanza chiara. 7 Discreto Conoscenza sicura dei contenuti essenziali e di alcuni tra quelli accessori; capacità di effettuare collegamenti non elementari; esposizione corretta e lessicalmente precisa. 8-9 Buono/ Ottimo Conoscenza sicura dei contenuti essenziali e di quelli accessori; capacità di effettuare collegamenti anche complessi; buon grado di rielaborazione personale; esposizione corretta e fluida. 10 Eccellente Conoscenza sicura dei contenuti essenziali e di quelli accessori; capacità di effettuare collegamenti complessi; ottimo grado di rielaborazione personale; esposizione articolata e fluida; piena padronanza del lessico e della terminologia. 9 DISCIPLINE ED ELENCO DEI DOCENTI DELLA CLASSE 5 BS DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA FRANCESE INGLESE LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI, SETTORE CUCINA LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI, SETTORE SALA E VENDITA LINGUA E LETTERE ITALIANE CRISTINA BOIFAVA ROSWITHA SCHATZER MARIA CONSIGLIA DI MATTEO EUGENIO GHIRALDI PAOLO MASSAGRANDE CALOGERINA INGOGLIA MATEMATICA EMANUELA SCIMONE RELIGIONE MAURIZIO MALVESTIO SCIENZE E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE ROBERTO CALISI SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE ,MARTINA SCHIO SPAGNOLO STORIA TEDESCO ANTONELLA PRATO CALOGERINA INGOGLIA ELENA SARZI BOLA 10 SCHEDE INFORMATIVE ANALITICHE RELATIVE ALLE DISCIPLINE DELL’ULTIMO ANNO DI CORSO 11 DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA DOCENTE: PROF.SSA CRISTINA BOIFAVA TESTI UTILIZZATI: “Imprese ricettive e ristorative oggi 3” per il quinto anno e ”Imprese ricettive e ristorative oggi 2 per il quarto anno” Autori: Grazia Batarra e Monica Mainardi Casa editrice: Tramontana PROGRAMMA SVOLTO LE RISORSE UMANE (argomento iniziato lo scorso anno) Alcuni contratti di lavoro subordinato (a chiamata o intermittente, di lavoro accessorio, di somministrazione, a tempo indeterminato a tutele crescenti) Calcolo della busta paga mediante l’utilizzo dei seguenti strumenti: CCNL sintetico del turismo e dei pubblici esercizi, IRPEF e detrazioni IRPEF. Schede integrative: contratto a chiamata o intermittente, di lavoro accessorio, di somministrazione, a tempo indeterminato a tutele crescenti, legge di stabilità 2015 (per la parte riguardante gli sgravi contributivi) ANALISI DI BILANCIO (programma quarta) Fasi Esercizi sull’analisi di bilancio BUSINESS PLAN NELLE IMPRESE RICETTIVE E RISTORATIVE (modulo 2 del testo di quinta “Imprese ricettive e ristorative oggi 3”) La pianificazione, la programmazione aziendale e il controllo di gestione (unità 1) La pianificazione aziendale L’analisi ambientale e l’analisi revisionale L’analisi aziendale La definizione di obiettivi strategie e la redazione dei piani La redazione del business plan (unità 2) La definizione degli indirizzi La scelta dell’impianto Il business plan Il piano aziendale L’esecuzione dell’impianto e l’avviamento della gestione Esame e commento dell’esempio di business plan di un’impresa ristorativa di pag. 116 Esercitazione in classe sulla redazione di un business plan di un’impresa ristorativa La programmazione di esercizio e il budget La struttura del budget I costi standard Le fasi di definizione del budget Il controllo budgetario I vantaggi e i limiti del budget MERCATO TURISTICO INTERNAZIONALE (modulo 1 del testo di quinta “Imprese ricettive e ristorative oggi 3”) Il turismo internazionale e gli enti statistici (unità 1 con esclusione del sistema dei cambi) Il turismo internazionale e lo sviluppo turistico La bilancia dei pagamenti 12 La bilancia turistica Gli enti di statistica nel turismo (solo l’elenco) Schede integrative: breve storia del turismo Bilancia turistica (commento ai dati 2013/2014) LIM: commento tabelle ENIT sul turismo in Italia (confronto tra Italia e altri paesi, confronto tra regione veneto e altre regioni) Le dinamiche e i flussi del mercato turistico internazionale (unità 2) Lo sviluppo turistico e lo sviluppo economico I flussi turistici internazionali verso l’Italia: prospettive (Italia e Europa sono stati esaminati dall’intera classe mentre i 6 paesi proposti dal libro di testo sono stati distribuiti a 3 gruppi di lavoro, ogni gruppo ha approfondito 2 paesi) MARKETING DEI PRODOTTI TURISTICI (modulo 3 del testo di quinta “Imprese ricettive e ristorative oggi 3”) Il marketing (unità 1) Il marketing turistico La segmentazione del mercato della domanda Gli strumenti del micromarketing: il marketing mix Marketing mix: il prodotto (product) La reputazione della destinazione turistica Marketing mix: il prezzo (price) Marketing mix: la comunicazione (promotion) Marketing mix: la distribuzione (place) Marketing mix: il personale (people) Il marketing esperienziale Il marketing dei prodotti turistici Le strategie di marketing e il marketing plan (unità 2) Le strategie di marketing in funzione del mercato-obiettivo Le strategie di marketing in funzione del ciclo di vita del prodotto (cvp) Il web marketing Schede integrative: web marketing (terminologia) Quali caratteristiche indispensabili deve avere il sito web di un hotel? LIM: esame dei siti web di alcune imprese ristorative: “la Tigella”, “Il Desco”, “Le Cedrare” Il marketing plan Esame e commento dell’ esempio di piano di marketing di un’impresa ristorativa di pag. 194 Esercitazione in classe sulla costruzione di un piano di marketing (parte descrittiva del business plan di un’impresa agrituristica proposto a pag. 387) NORMATIVA DEL SETTORE TURISTICO E ALBERGHIERO (modulo 4 del testo di quinta “Imprese ricettive e ristorative oggi 3”) Le norme internazionali e comunitarie di settore (unità 1, punti 1.1, 1.2, 1.3) Le fonti normative internazionali L’Organizzazione Mondiale del turismo (OMT) Le fonti normative comunitarie (solo introduzione e attività dell’Unione Europea per il turismo + alcuni esempi) Le norme e le procedure per la tracciabilità dei prodotti (unità 3, punti 3.1, 3,5) La tutela dei consumatori 13 I prodotti a km 0 (normativa nazionale e della regione Veneto) Disciplinare relativo al marchio “menu a km 0” Schede integrative: Leggi regione Veneto n° 7/2008 e n° 3/2010 integrate con prodotti di qualità e tradizionali Disciplinare relativo al marchio “menu a km 0” (solo articoli 1,2,3,4 e 6) I seguenti argomenti sono stati svolti dal prof. Roberto Calisi di Scienza e cultura dell’alimentazione: la normativa UE nel settore alimentare, le informazioni sugli alimenti, la tracciabilità e la rintracciabilità, i marchi di qualità dei prodotti agroalimentari. SPAZI E TEMPI Settembre-ottobre- prima settimana di novembre: recupero di 2 argomenti non svolti lo scorso anno ma ritenuti importanti. Gli argomenti sono: • proseguimento dell’argomento delle risorse umane iniziato lo scorso anno e ritenuto importante per l’inserimento degli alunni nel mondo del lavoro: esame di alcuni contratti di lavoro (intermittente o a chiamata, di lavoro accessorio, di somministrazione, a tempo indeterminato a tutele crescenti), svolgimento di alcuni esercizi sul calcolo della busta paga mediante l’utilizzo delle tabelle del CCNL del turismo e pubblici esercizi, IRPEF e detrazioni IRPEF. • Analisi di bilancio, indispensabile per valutare lo studio di fattibilità. Novembre-dicembre-gennaio: ripasso dei documenti di bilancio esaminati in quarta. pianificazione, programmazione aziendale e controllo di gestione (modulo 2 unità 1) e redazione del business plan Febbraio-marzo: strategie di marketing, modulo 3 unità 2 ed esame di un marketing plan Aprile: mercato turistico internazionale e nazionale (esclusi i cambi) stesura piano di marketing (parte descrittiva dello studio di fattibilità proposto dal libro di testo a pag. 387) Maggio: normativa del settore turistico e alberghiero, modulo 4 unità 1, punti 1.1, 1.2, 1.3 stesura piano di marketing (parte descrittiva dello studio di fattibilità proposto dal libro di testo a pag. 387) Giugno: ripasso METODI DI INSEGNAMENTO Non si discostano da quelli evidenziati nella programmazione generale. Durante le lezioni di economia aziendale, l’insegnante ha svolto il programma mediante lezioni frontali, schemi riassuntivi alla lavagna, commento di schemi, esempi e argomenti già presenti sul libro di testo e consegna di schede integrative (breve storia del turismo, web marketing alberghiero (terminologia), quali caratteristiche indispensabili deve avere il sito web di un hotel?, jobs act e legge di stabilità 2015 esaminati solo come opportunità per le imprese turistiche nell’ambito della pianificazione e della programmazione: maggior flessibilità in uscita con il contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti, sgravi contributivi per i contratti a tempo indeterminato. La parte pratica del programma è stata svolta mediante l’analisi di esempi sullo studio di fattibilità, sul piano di marketing e sul budget presenti sul libro di testo e mediante delle esercitazioni in classe sullo studio di fattibilità e sul piano di marketing. Per facilitare lo studio e renderlo più mirato, sono state consegnate agli alunni, con largo anticipo rispetto alle prove scritte e orali, delle domande di ripasso sui vari argomenti trattati. Queste domande sono state utilizzate anche per effettuare in classe il ripasso sistematico prima delle verifiche. 14 CRITERI DI VALUTAZIONE Non si discostano da quelli evidenziati nella programmazione generale. Le prove scritte costituite da domande a risposta breve o analitica sono state svolte durante l’intero anno scolastico e sono state corrette tenendo conto soprattutto della correttezza e della completezza della risposta e dall’utilizzo di un linguaggio tecnico appropriato. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli alunni hanno dimostrato un certo interesse per gli argomenti trattati. L’atteggiamento, rispetto allo scorso anno, è diventato più maturo e lo studio, più costante. Il profitto è migliorato nel corso del biennio ed è positivo per la maggior parte degli alunni, con alcuni risultati buoni e ottimi. Solo per alcuni alunni permangono, al momento, delle lievi lacune. Gli alunni: • conoscono le caratteristiche del mercato turistico nazionale e internazionale, sanno analizzarlo ed interpretarne le dinamiche; • conoscono le fasi e gli strumenti di pianificazione e di programmazione e sanno interpretarle • conoscono le fasi e le procedure di redazione di un business plan e hanno acquisito le abilità necessarie per redigerlo; • conoscono le tecniche di marketing turistico e web-marketing • conoscono le norme internazionali e comunitarie di settore, le norme e le procedure di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti, la normativa regionale relativa ai prodotti a km 0 e ai menu a km 0. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVOLGERSI DOPO IL 15 MAGGIO Prosecuzione dell’esercitazioni in classe sulla redazione del piano di marketing inserito nello studio di fattibilità proposto nel libro di testo a pag. 387. Ripasso. 15 DISCIPLINA: FRANCESE a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof.ssa Roswitha SCHATZER Testo utilizzato: A.De Carlo, Le Nouveau Français au Restaurant, Hoepli, Milano, 2012 Documenti autentici presi da Internet N° ore settimanali: 3 PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZE MODULO 1: Ripasso del lessico specifico Accogliere un cliente a colazione Il saluto, qualche domanda di cortesia, indicare il tavolo, presentare il buffet con i diversi prodotti offerti, come si fa la mise en place per la colazione Esercizi linguistici sul lessico specifico della Sala e del Servizio MODULO 2: Presentare un ristorante, un caffè o un albergo Il ristorante “Le Mesturet” – Visione di un breve video con successivo esercizio di comprensione orale e di riformulazione scritta della presentazione. Presentazione semplificata del ristorante secondo uno schema predefinito Il ristorante il Desco: sito Internet – le informazioni essenziali Descrizione orale e scritta del ristorante Il Desco seguendo lo schema già definito per “Le Mesturet” Visione di un breve video sul “Café Pouchkine” Esercizio di comprensione orale Presentazione orale del caffè Il sito dell’albergo Due Torri di Verona Le principali informazioni Presentazione orale dell’albergo MODULO 3: La rappresentazione teatrale di “6rano” della compagnia France Théâtre In preparazione allo spettacolo sono state ascoltate le diverse canzoni proposte dalla compagnia. A partire dai video e dai testi sono stati proposti esercizi sul lessico, esercizi di grammatica, esercizi di ascolto, esercizi di produzione orale e scritta come individuare il tema principali, descrivere il video, raccontare ciò che dice il testo, esprimere la propria opinione sul video, il testo e la musica. Stromae, Quand c’est Stromae, Sommeil 16 Louane, En chantant Louane, Jeune (J’ai envie) Louane, Tourne Vianney, Pas là Soprano, Clown Willy William, On s’endort Willy William, Ego Maitre Gim’s, Est-ce que je t’aime Gli argomenti di grammatica trattati in questo modulo sono i seguenti: il presente dell’indicativo, il passé composé, gli aggettivi dimostrativi, il gerundio, la frase ipotetica, la domanda con l’inversione, il comparativo e il superlativo. Racconto orale della trama Racconto orale della visita al Teatro filarmonico di Verona MODULO 4: La ristorazione in Francia e in Italia Le principali caratteristiche di Bistrot – Brasserie – Café – Crêperie Breve ricerca sulle Brasserie parigine Bofinger, Flo e La Coupole con successiva presentazione. La ricerca ha dato luogo ad una breve presentazione dei più importanti monumenti di Parigi. I principali tipi di ristoranti a Verona: le caratteristiche di locande, trattorie, osterie, ristoranti, pizzerie. MODULO 5: La cucina regionale e creazione di un itinerario enogastronomico La cucina regionale francese – comprensione scritta Il Couscous, uno dei piatti preferiti dei Francesi – Visione del video Karambolage con successivo esercizio di comprensione orale. Il Vinappeso, un prodotto nuovo della nostra regione. La produzione, le sue caratteristiche e varianti Racconto della visita all’azienda Creazione di un itinerario enogastronomico a Verona e dintorni Lavoro in gruppo MODULO 6: Organizzare una festa Redazione della proposta di una festa di compleanno o anniversario per una persona che segue una dieta alimentare particolare (a scelta degli alunni) 17 Indicazione del luogo, della data, della durata, del menu proposto con particolare attenzione per la scelta dei vini e gli aperitivi, invito scritto. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Parte finale del Modulo 6 Redazione del CV Europass in francese METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO L’obiettivo principale è stato lo sviluppo della competenza orale. Per questo motivo, sono spesso stati utilizzati documenti audiovisivi presi da Internet per introdurre l’argomento da trattare. La visione è stata seguita da esercizi di comprensione prima globale poi dettagliata, di ampliamento del lessico e di produzione guidata e libera. Anche i video delle numerose canzoni trattate, il telegiornale di TV5 o cortometraggi sono serviti principalmente a rafforzare l’espressione orale. I documenti utilizzati sono serviti anche per introdurre alcuni argomenti di grammatica importanti per una corretta espressione. Gli alunni sono sempre stati stimolati ad esprimersi in francese anche tra di loro e su argomenti non strettamente legati al programma. Queste conversazioni sono state molto piacevoli e hanno aumentato notevolmente la competenza orale dei ragazzi. SPAZI E TEMPI I primi tre moduli hanno occupato il primo quadrimestre, i moduli quattro, cinque e sei il secondo. CRITERI DI VALUTAZIONE Le abilità orali sono state rapportate al grado di correttezza fonetica e di intonazione, di correttezza lessicale e sintattica. Le abilità scritte, invece, sono state rapportate al grado di correttezza ortografica, lessicale e di completezza del testo. I giudizi quadrimestrali e finali comprendono anche l’interesse dimostrato dagli alunni, della loro partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello studio personale. Per la corrispondenza dei voti si è fatto riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli alunni sono in grado di esprimere in modo semplice una propria opinione su argomenti generali, di studio o di lavoro; di utilizzare il lessico specifico della propria specializzazione professionale; di comprendere testi orali in lingua standard, riguardanti argomenti noti d’attualità, di studio e lavoro, cogliendone le idee principali e qualche elemento di dettaglio; di comprendere globalmente messaggi radio-televisivi e brevi filmati divulgativi tecnico-scientifici di settore; di comprendere idee principali, dettagli e punto di vista in testi scritti relativamente complessi riguardanti argomenti di attualità, di studio e 18 di lavoro; di trasporre in lingua italiana brevi testi scritti in lingua francese relativi all’ambito di studio e di lavoro. Mentre nell’orale riescono ad esprimersi in modo semplice ma abbastanza corretto e con una certa scioltezza, nello scritto permangono delle grosse difficoltà dal punto di vista della correttezza formale particolarmente difficile in francese. Sono tuttavia in grado di redigere o tradurre correttamente in francese una ricetta di cocktail o un itinerario enogastronomico presentato in modo schematico. 19 DISCIPLINA: INGLESE a.s.2015/2016 DOCENTE: M.C. DI MATTEO TESTO ADOTTATO: “THAT’S CATERING” CIBELLI –D’AVINO CLITT PROGRAMMA SVOLTO 1 QUADRIMESTRE SETTEMBRE- OTTOBRE Mod.2: Unit 1- Food borne diseases, Bacteria and food poisoning Food contamination Personal hygiene Valpolicella wines: Recioto, Amarone, Bardolino Unit 2-HACCP: costs and benefits of poor/good hygiene NOVEMBRE-DICEMBRE HACCP: main aim, critical control points, the 7 steps, the origin. Cleaning and disinfection Focus on the profession: E.H.O. Unit 3- Food preservation, Ancient and modern methods Unit 4- Refrigerated Storage Systems Cook-chill, Cook-freeze How to defrost food GENNAIO The vacuum cooking system Temperature control DOs and DON’Ts for correct food storage 20 The cold chain 2 QUADRIMESTRE FEBBRAIO-MARZO Mod 3 Unit 1- Nutrition and health Nutrients, macro and micronutrients Healthy eating, The healthy eating pyramid The traditional healthy Mediterranean Diet pyramid Food allergies and food intolerances The coeliac disease Banqueting in the past (fotocopie) APRILE- 15MAGGIO Mod 4 Unit 4-The Banquet in the past Banqueting and Banqueting menus Buffet service (self service, assisted, finger buffets) The Banqueting Manager Banqueting correspondence Mod 1 Unit 4-Job advertisements Dal 15 MAGGIO The application letter The Curriculum Vitae Revision 21 METODO DI INSEGNAMENTO Sono state utilizzate lezioni frontali, fotocopie e il laboratorio linguistico per la comprensione, l’assimilazione e l’ampliamento dei contenuti proposti e per mettere in grado gli studenti di acquisire le competenze programmate dal Consiglio di Classe. OBIETTIVI RAGGIUNTI I ragazzi conoscono e sanno parlare dei batteri, delle contaminazioni alimentari e di come evitarle, delle regole da seguire per la preparazione e conservazione degli alimenti, dell’HACCP, dei diversi metodi di conservazione antichi e moderni, dei nutrienti, delle linee guida per un’alimentazione sana e corretta, delle intolleranze e delle allergie, in particolare della celiachia. Sanno parlare inoltre del Banqueting in generale, dei vari tipi di buffets, sanno spiegare le funzioni del banqueting manager e le varie fasi dell’organizzazione di un evento. Sono anche in grado di redigere un Curriculum Vitae accompagnato da una lettera di presentazione. CRITERI DI VALUTAZIONE La preparazione degli alunni è stata controllata attraverso esercizi vari e verifiche scritte ed orali che hanno tenuto conto della situazione di partenza, della correttezza ortografica, lessicale e sintattica dell’esposizione, delle conoscenze acquisite, dell’interesse e della partecipazione, della costanza dell’impegno nello studio. 22 DISCIPLINA:Laboratorio di Scienze Enogastronomiche- cucina a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof.Eugenio Ghiraldi Testo utilizzato: Cucina Gourmet Plus Editore: Calderini Autore: Paolo Gentili Volume: 1 N° ore settimanali: 2 PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZE Conoscenze Tecniche di cottura e presentazione del piatto Tipologie di ristorazione Sicurezza e tutela della salute nell’ambiente e nel luogo di lavoro Lessico e fraseologia di settore Prodotti enogastronomici e tutela del marchio di qualità. Prodotti tipici della regione di appartenenza Criteri di elaborazione di menu e ‘carte’. Organizzazione della cucina e della produttività Stili alimentari e dieta equilibrata nella ristorazione commerciale e collettiva Il servizio di Banqueting Abilità Individuare i fattori che determinano l’elaborazione di un menu, nel rispetto della stagionalità, tipicità e target dei clienti Conoscere le caratteristiche dei vari stili di cucina: classica, rivisitata, territoriale. Conoscenza delle tecniche base di cottura e conservazione ai prodotti enogastronomici Adottare i comportamenti corretti in rispetto della normativa sulla prevenzione igienica e degli infortuni Saper scegliere gli alimenti idonei per regimi dietetici specifici (celiachia, diabete, vegetariani) . ARGOMENTI: MODULO 1: I prodotti alimentari e l’approvvigionamento I prodotti alimentari e le gamme Marchi di qualità e tutela dei prodotti tipici MODULO 2: Approvvigionamento e gestione delle merci La politica degli acquisti La gestione delle merci MODULO 3: L’organizzazione dell’ impianto di cucina Le tipologie di impianto 23 I nuovi modelli organizzativi La cucina cook& chill La cucina d’assemblaggio L’organizzazione del lavoro in cucina L’organizzazione per regole MODULO 4: Il menù e la politica dei prezzi Le funzioni del menu La pianificazione del menu e dei piatti La grafica del menu La descrizione del menu e dei piatti EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO MODULO 5 : Il banqueting e i servizi esterni La definizione del servizio L’organizzazione gestionale L’organizzazione operativa METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO SPAZI E TEMPI Durante il primo quadrimestre sono stati recuperati alcuni argomenti del secondo biennio. provveduto, infine, a frequenti operazioni di ripasso. Il metodo di insegnamento utilizzato durante l’anno scolastico è stato di tipo teorico. Si è CRITERI DI VALUTAZIONE I criteri di valutazione, addottati dal docente, rispettano quanto previsto dal P.O.F. e dalla riunione interdisciplinare per i servizi per l’enogastronomia comparto laboratorio di cucina, e sono stati divulgati e spiegati alla classe. Ciascun studente è stato valutato: Due prove scritte di conoscenza teorica della disciplina (per quadrimestre) Gli studenti, sono stati informati sugli indicatori e i descrittori di valutazione, nonché il punteggio massimo attribuito a ciascuna voce, mediante lo strumento della griglia di valutazione. Tutte le prove sono tarate su 100/100. 24 Valutazione dei compiti. Le verifiche teoriche sono rappresentate da compiti strutturati. Lo studente, fin dallo svolgimento del compito è informato sulla valutazione massima conseguibile data a quel quesito. Valutazione generale. Rappresenta la media dei seguenti indicatori quali: applicazione, interesse per la materia, puntualità, ascoltare e fare propri i consigli e le metodologie di lavoro, l’assiduità alle lezioni e partecipazione attiva alle medesime, in ciascuna lezione dell’anno scolastico. OBIETTIVI RAGGIUNTI I criteri didattici perseguiti durante l’anno scolastico si sono fondati soprattutto sul programma stabilito nella riunione per materia. Si è cercato di approfondire e sviluppare le capacità di comprensione, e, conseguentemente, alla realizzazione del programma tenendo conto della programmazione. Tra gli obiettivi perseguiti durante l’anno scolastico, riguardavano l’analisi sulle capacità del singolo allievo del rispetto e della collaborazione fra i vari componenti, oltre a perfezionare ed ad approfondire le abilità e le competenze professionali. Il comportamento durante le lezioni è stato corretto e la partecipazione buona. I risultati raggiunti dagli alunni sono da considerarsi buoni. 25 LABORATORIO DEI SERVIZI ENOGASTRONOMICI SETTORE SALA E VENDITA Prof. Paolo Massagrande Programma svolto Conoscenza e descrizione del menu La collaborazione del personale nella vendita del menu Le circostanze di scelta del menu (occasione, stagione, luogo) Il servizio banchetti, il servizio buffet, il cocktail party Caratteristiche organolettiche L’abbinamento cibo-vino Nozioni di base sulle sensazioni del cibo Valutare il vino attraverso l'etichetta Spumanti e champagne Cenni sui vini del triveneto: da tavola, IGT DOC DOCG Caratteri generali sul corretto utilizzo della scheda di degustazione vini Tecniche di servizio di bevande “Classiche”, “Fashion”, e di “Fantasia” Principali distillati e liquori La cucina di sala Testo utilizzato: Accademia di sala e Vendita di Malvasi, Miele, Giliberti, Zarzana ISBN978-88-914- 00765 La metodologia didattica consiste nella rilevazione delle competenze delle abilità e delle conoscenze dell’alunno, con tutte le sue particolarità e specificità, per giungere ad una valutazione che tenga conto dell'unicità dell'apprendimento del singolo allievo. Il criterio di valutazione si è basato su test di verifica scritti ed orali (due per quadrimestre) con una serie di domande a risposta aperta e risposta multipla. La valutazione è da zero a cento con la sufficienza fissata a sessanta centesimi. In tutte le lezioni di laboratorio agli allievi verrà assegnato un voto sul lavoro svolto durante la lezione pratica. I criteri di valutazione della lezione pratica sono: ordine e pulizia della divisa e della persona, conoscenza del lavoro assegnato, professionalità, tecnica e abilità nello svolgere le proprie mansioni, conoscenze degli argomenti trattati. Ciascun studente, è stato informato sugli indicatori e i descrittori di valutazione, nonché il punteggio massimo attribuito a ciascuna voce, mediante lo strumento della griglia di valutazione. Gli obiettivi raggiunti sono la conoscenza delle regole del galateo relative alle principali tipologie di servizio, delle principali DOC e DOCG italiane, delle corrette tecniche di abbinamento cibo-vino sia dal punto di vista tecnico che emotivo, dell’applicazione delle normative vigenti, nazionali e internazionali in materia di sicurezza, della trasparenza e tracciabilità dei prodotti, della promozione e organizzazione con stile e competenza di eventi nell’ambito della ristorazione, di saper valorizzare il territorio e la stagionalità dei prodotti. Dopo il 15 maggio intendo terminare gli ultimi argomenti del programma, approfondire o ripetere eventuali punti che interessino particolarmente gli alunni. 26 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: ITALIANO DOCENTE: Prof.ssa Calogerina Ingoglia Testo: Monica Magri e Valerio Vittorini - “Dal testo al mondo” Dal secondo Ottocento all'età contemporanea Vol.3 ED: paravia PROGRAMMA SVOLTO L'ETA' DEL REALISMO Le linee generali della cultura europea tra “800” e “900” I movimenti letterari :Il Naturalismo - Il Simbolismo ll precursore del Naturalismo: Gustave Flaubert Lettura, analisi e comprensione del brano: “La morte di Emma” da: Madame Bovary Henrik Ibsen: La poetica naturalista Lettura, analisi e comprensione del brano: “L’uscita di scena di Nora” da: Casa di bambola Le linee generali della cultura italiana: Il Verismo Giovanni Verga: Vita - Evoluzione poetica- Periodo preverista e adesione al Verismo Il “Ciclo dei vinti”: Caratteristiche e temi del romanzo I Malavoglia Lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani:” La Prefazione: I vinti nella lotta per l'esistenza”-“ La famiglia Toscano” Lettura, analisi e comprensione della novella:” Rosso Malpelo” da:”Vita dei campi”: La poesia tra Ottocento e Novecento:La nascita della poesia moderna Il Simbolismo: caratteri generali- La nascita della poesia simbolista Charles Baudelaire - Analisi della poesia : “Spleen” da I fiori del male Paul Verlaine – Analisi della poesia:” E' il cielo sopra il tetto” da: Saggezza LA NARRATIVA DEL DECADENTISMO Periodo:Sett./ Nov.ore 17 Le linee generali della cultura europea:I contenuti del romanzo decadente Oscar Wilde: Vita – Il romanzo Il ritratto di Dorian Gray Lettura, analisi e comprensione del brano: “la vita come arte” Le peculiarità del Decadentismo italiano Giovanni Pascoli: Vita – Opere-. la poetica del “fanciullino” Lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani: I ,III, X, XI Analisi delle poesie: “ Lavandare” e “X Agosto” da Myricae “ La mia sera” da I canti di Castelvecchio Gabriele D’Annunzio: La biografia- Opere - Poetica Lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani:” La filosofia del dandy” da: Il piacere Lettura ed analisi di:” Dalfino” da: Terra vergine Analisi della poesia: “I pastori” da:Alcyone Periodo:Nov./Genn.ore 10 LA NARRATIVA DEL PRIMO NOVECENTO Le linee generali della cultura italiana Le avanguardie letterarie: Futurismo- Crepuscolarismo Le riviste letterarie: La Voce- Il regno- Leonardo- Lacerba Luigi Pirandello: Biografia - La visione del mondo-La poetica dell’umorismo I romanzi: Trama, struttura e temi Lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani:” La conclusione del romanzo” da:Uno, nessuno e centomila 27 “Il sentimento del contrario” da :L’Umorismo “La finzione della pazzia” da: Enrico IV Lettura, analisi e comprensione della novella:” Ciaula scopre la luna” da: Novelle per un anno Lettura integrale del romanzo : “Il fu Mattia Pascal” Temi dell’opera- Carattere dei personaggi Italo Svevo: Biografia- Significato dell’opera nel processo poetico di Svevo Contenuti e struttura dei romanzi- Una vita – Senilità - La coscienza di Zeno lettura, analisi e comprensione dei seguenti brani :”Prefazione” e “Lo schiaffo del padre morente” da :La coscienza di Zeno Periodo: Febbr./ Apr.ore13 LA POESIA DEL NOVECENTO IN ITALIA Giuseppe Ungaretti:La vita, le opere, le linee fondamentali della poetica Lettura, analisi e comprensione delle poesie: ” I fiumi” e “Veglia” da: Allegria Eugenio Montale: La vita, la visione del mondo e i temi delle raccolte Carattere della poesia nelle prime tre raccolte e la tecnica de l”correlativo oggettivo” Lettura, analisi e comprensione delle poesie:”Meriggiare pallido e assorto e “Spesso il male di vivere ho incontrato” da: Ossi di seppia Salvatore Quasimodo : Dall’ermetismo alla poetica dell’impegno Lettura, analisi e comprensione della poesia: “Ed è subito sera” da: Acque e terre Periodo:Apr./Magg.ore 8 EDUCAZIONE LINGUISTICA Acquisizione teorico -pratica delle procedure di elaborazione dei seguenti testi: Temi di attualità (caratteri e modalità espositive, analisi, comprensione della traccia assegnata) Analisi di testi letterari di poesia e di prosa Stesura del saggio breve ( come si scrive un saggio, analisi e comprensione della consegna, ricerca e organizzazione delle idee, stesura del testo, revisione e sistemazione grafica) Elaborazione di uno schema sulle fasi di scrittura del saggio breve. Durante il corso dell’anno scolastico sono stati elaborati diversi saggi brevi su vari argomenti. Periodo:Tutto il corso dell'anno Metodi e mezzi di insegnamento usati Il programma di Italiano è stato svolto con la finalità di far acquisire agli allievi una corretta capacità di espressione orale e scritta e un’ adeguata conoscenza dei movimenti letterari e autori, che hanno maggiormente caratterizzato il panorama letterario italiano. A questo scopo oltre alla lezione frontale, sono stati proposti agli studenti altri strumenti di lavoro e di conoscenza a partire dalla lettura diretta di pagine significative delle opere scelte per il programma di esame. Gli autori sono stati inquadrati nel contesto storico – culturale in cui hanno dato via alle loro creazioni letterarie e per quello che è stato possibile sono stati confrontati fra di loro al fine di avere una visione più completa delle tematiche e dei personaggi Criteri e strumenti di valutazione Il possesso dei contenuti è stato accertato mediante opportune verifiche orali e scritte, in itinere e dopo un ciclo di lezioni, volte ad appurare la capacità di saper esporre in modo chiaro ed autonomo, utilizzando al tempo stesso in maniera appropriata le strutture grammaticali. 28 Nei colloqui è stato previsto l'indicazione all'alunno delle modalità della prestazione richiesta, la valorizzazione di ciò che sa e l'espressione alla fine della prova del giudizio motivato. Le verifiche significative per quadrimestre sono state due scritte e due orali. La valutazione quadrimestrale e finale ha indicato, non solo l'effettiva competenza degli alunni, ma anche tenuto conto delle loro reali possibilità, del livello di partenza, dell'interesse, e dell'impegno dimostrati in classe nonché della disponibilità personale. Obiettivi raggiunti Al termine dell'attività di insegnamento gli alunni: - Sanno porsi di fronte ad un testo ed essere in grado di comprenderne il significato - Guidati sanno analizzare ed interpretare un teso poetico. - Sanno riconoscere le caratteristiche degli autori esaminati. - Non sanno esprimere con fluidità e correttezza i contenuti del proprio apprendimento - Non sono in grado di rielaborare personalmente le conoscenze acquisite che risultano spesso frammentarie e poco collegate. - Nell'esposizione scritta sanno individuare il nucleo fondamentale delle tracce proposte, ma gli elaborati vengono sviluppati con modalità poco significative e con molti luoghi comuni, evidenziando così una modesta conoscenza degli argomenti. 29 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA: Matematica DOCENTE: Prof.ssa Emanuela Scimone PROGRAMMA SVOLTO E TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO FUNZIONI Definizione di funzione Classificazione delle funzioni reali di variabile reale Dominio e codominio Simmetrie Intersezioni con gli assi cartesiani Intervalli di positività e negatività Approccio alla lettura del grafico di una funzione Settembre LIMITI Ottobre Intervalli limitati e illimitati, concetto di infinito Definizione di intorno di un punto, concetto intuitivo di limite, definizione di limite (finito o infinito) di una funzione per x che tende ad un valore finito, a più o a meno infinito, a infinito Limite destro e sinistro di una funzione Interpretazione grafica dei limiti L’algebra dei limiti: somma, prodotto, quoziente Calcolo di limiti Forme indeterminate: , , CONTINUITÀ DELLE FUNZIONI Definizione di funzione continua Punti di discontinuità e loro tipologia Asintoti verticali,orizzontali e obliqui Esercizi di applicazione dei limiti al grafico probabile di una funzione DERIVATA Definizione e significato geometrico di derivata Relazione tra continuità e derivabilità Punti di non derivabilità Derivate fondamentali Regole di derivazione Regola di De L’Hospital Equazione della retta tangente ad una funzione in un suo punto STUDIO DI FUNZIONI Funzioni crescenti e decrescenti e segno della derivata prima Definizione di punti stazionari: Massimi, minimi e flessi a tangente orizzontale Calcolo dei punti di massimo e minimo assoluti e relativi di una funzione Concavità e convessità di una funzione Derivata seconda e calcolo dei punti di flesso Studio completo e rappresentazione grafica di funzioni razionali intere e fratte Novembre-Dicembre Gennaio-Febbraio 30 Analisi del grafico di funzioni più complesse determinandone le caratteristiche Funzione esponenziale e logaritmica: grafico e caratteristiche Studio completo e rappresentazione grafica di funzioni esponenziali e logaritmiche Marzo-Aprile PROGRAMMA DA SVOLGERE DOPO IL 15 MAGGIO Integrali indefiniti e definiti Calcolo di aree sottese da funzioni algebriche razionali intere TESTI UTILIZZATI L. Sasso, “Nuova Matematica a colori” EDIZIONE GIALLA LEGGERA volume 4, ed Petrini L. Sasso, “Nuova Matematica a colori” EDIZIONE GIALLA-LEGGERA volume 5, ed Petrini integrandoli, ove è stato necessario, con ulteriori esercizi e dispense. METODI DI INSEGNAMENTO Il programma ha seguito integralmente la programmazione predisposta all’inizio dell’anno scolastico dal Dipartimento di Matematica. Molte delle tre ore di lezione settimanali sono state dedicate al recupero, al consolidamento e all’approfondimento delle conoscenze, abilità e competenze pregresse. Gli argomenti sono stati svolti privilegiando, mediante esercitazioni pratiche, l’aspetto applicativo rispetto a quello teorico. Si è cercato di sviluppare le capacità intuitive e logiche, analitiche e sintetiche degli studenti. L’insegnamento della disciplina è stato effettuato attraverso il seguente percorso: - esame dei livelli di partenza - attività di recupero e sostegno (attraverso una costante revisione degli argomenti trattati) - lezioni interattive: analisi di una situazione esemplificativa al fine di far pervenire gli alunni, per quanto possibile, in modo intuitivo ai vari concetti - esercizi applicativi eseguiti sia in classe che a casa - verifiche in itinere e sommative per controllare e verificare la comprensione dei concetti e delle abilità acquisite. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione è servita a verificare: - il raggiungimento degli obiettivi programmati - l’efficacia dell’intervento formativo - l’eventuale necessità di strategie di recupero Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate prove scritte tradizionali, semistrutturate e strutturate e prove orali valutate secondo i criteri indicati nella programmazione annuale. Ad oggi, è stata effettuata una simulazione di terza prova, secondo la tipologia B. Nelle prove sono state valutate: conoscenze: contenuti disciplinari, regole, simboli, termini, definizioni abilità: analisi, sintesi e collegamenti dei contenuti competenze: utilizzo del linguaggio e dei metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative; utilizzo delle strategie del pensiero razionale per affrontare situazioni problematiche; utilizzo dei concetti e dei modelli delle 31 scienze sperimentali per interpretare dati; utilizzo degli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Al fine di favorire l’autovalutazione, sono stati esplicitati per ogni verifica i criteri di valutazione mediante griglie di valutazione contenenti i livelli di sufficienza rapportati agli standard disciplinari. Per la valutazione finale, oltre ai risultati delle prove effettuate, viene tenuto conto dei progressi effettivamente riscontrati rispetto ai livelli di partenza, dell’attenzione durante le lezioni, dell’impegno dimostrato, dello svolgimento dei compiti assegnati, della partecipazione al dialogo e all’attività didattica. OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli obiettivi disciplinari programmati all’inizio dell’anno scolastico sono stati conseguiti in termini di: Conoscenze La maggior parte degli studenti ha assimilato gli argomenti trattati in classe. Una minima parte mostra delle difficoltà a comprendere e memorizzare le nozioni fondamentali della materia, utilizzando in maniera insufficiente le conoscenze pregresse relative ai numeri reali, allo studio di funzioni (definizione, classificazione, dominio, simmetrie, studio del segno, intersezioni con gli assi). In generale, gli allievi conoscono sufficientemente: il concetto di intorno, di limite, di limite sinistro e destro, l’algebra dei limiti, le forme di indeterminazione + ∞ − ∞, ∞ 0 , , la definizione di funzione ∞ 0 continua e discontinua, la definizione di punto di discontinuità e i tipi di discontinuità, crescente e decrescente, le definizioni degli asintoti, l’importanza dell’applicazione dei limiti nello studio di funzioni, la definizione e il significato geometrico di derivata, le derivate di alcune funzioni fondamentali, le regole di derivazione (somma, prodotto, quoziente, potenza di una funzione, funzione composta), i concetti di punto di massimo e minimo relativo e assoluto, di punti di flesso, le implicazioni delle derivate nella ricerca di questi punti e nella determinazione della retta tangente ad una curva in un punto, la regola di De L’Hospital, le fasi per lo studio e la rappresentazione grafica di una funzione. Sanno, inoltre, dedurre dal grafico di una funzione, tutte le sue caratteristiche. Tenuto conto delle difficoltà degli alunni e volendo privilegiare l’aspetto applicativo, non è stata richiesta la conoscenza delle definizioni dei vari tipi di limite e dei teoremi correlati. Gli studenti hanno così bene appreso il concetto intuitivo e grafico, di limite di una funzione. Competenze La classe, in generale, attraverso le conoscenze acquisite, ha dimostrato di sapere: classificare una funzione e determinarne il dominio, calcolare le eventuali simmetrie, il segno e le intersezioni con gli assi, calcolare i limiti agli estremi del dominio e negli eventuali punti di discontinuità, determinare gli asintoti di una funzione, calcolare derivate applicando i relativi teoremi, determinare la retta tangente ad una curva in un punto, applicare il calcolo delle derivate nella determinazione di punti di massimo, minimo, crescenza e decrescenza, concavità e convessità, punti di flesso di una funzione, gestire le fasi di studio di una funzione. 32 Non tutta la classe ha dimostrato di sapere sufficientemente: tracciare il grafico di una funzione utilizzando tutti i dati raccolti, riconoscere e classificare i punti di discontinuità di una funzione. Capacità Alcuni studenti hanno sviluppato capacità di rielaborazione personale dei contenuti. In altri permangono delle difficoltà nel comprendere i processi di astrazione dei diversi argomenti. Nello specifico, gli studenti sono in grado, a livelli diversi, di: gestire autonomamente le varie fasi dello studio di funzioni razionali intere e fratte, esponenziali e logaritmiche, fino alla loro rappresentazione grafica; analizzare il grafico di funzioni più complesse deducendone le caratteristiche; risolvere semplici problemi reali di massimo e di minimo. 33 CLASSE 5BS DISCIPLINA: RELIGIONE a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof. Maurizio Malvestio Testo utilizzato: Il maestro di tavola EDB di Massimo Salani N° ore settimanali: 1 PROGRAMMA SVOLTO MODULO 1: Argomenti di etica/morale: I valori fondamentali della vita; l’uomo e le sue fragilità e superficialità. La vita e i suoi molteplici e complessi aspetti; le disuguaglianze sociali e la violenza, le radici del terrorismo. Expo e etica dell'ambiente: cibo e sostenibilità. Morale familiare: divorzio, fidanzamento, matrimonio, rapporti prematrimoniali, adozioni. Le unioni civili e i diritti della famiglia. MODULO 2: Argomenti di cultura teologica: angelo, demonio, magia, morte, new age e nuovi movimenti religiosi, peccato, pena di morte, reincarnazione e resurrezione, spiritismo, il dopo morte? Filosofia della religione. MODULO 3: Argomenti legati alla professione: Il lavoro, l'economia e la politica nella prospettiva della dottrina sociale cristiana. MODULO 4: Argomenti di attualità: lettura dei quotidiani e confronto critico. Educazione alla legalità. CONOSCENZE Il significato dell’amore e della sessualità in una prospettiva personalistico-cristiana allargata al confronto con la cultura contemporanea; le ragioni antropologiche e teologiche del valore della vita umana attraverso argomenti di morale. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO Approfondimenti del programma svolto. 34 METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO Lezione espositiva impostata in forma dialogica; utilizzo di film o spezzoni; lettura di testi o articoli con analisi e riflessioni comuni; lavoro di gruppo; ricerca guidata. SPAZI E TEMPI Si è usufruito essenzialmente dell'aula proponendo nuove modalità di dialogo e interazione reciproca attraverso soluzioni partecipate come il formare un cerchio con le sedie o la partecipazione ravvicinata alla cattedra, grazie anche al numero di studenti non superiore a 15. CRITERI DI VALUTAZIONE La valutazione degli allievi ha tenuto conto del loro atteggiamento, della partecipazione e dell'interesse nei confronti della materia, della qualità dell’impegno, dell’approfondimento e della personalizzazione delle tematiche emerse attraverso la partecipazione alle lezioni, il lavoro di ricerca personale, la compilazione di schede e test opportunamente proposti. Il valore ponderato della valutazione permette poi la determinazione del giudizio secondo questa griglia: non sufficiente sufficiente discreto buono ottimo eccellente I S D B O E OBIETTIVI RAGGIUNTI Gli allievi che si avvalgono dell’IRC nel corso dell’anno scolastico sono stati interessati e disponibili al dialogo educativo e hanno dimostrato una discreta conoscenza e apertura al contesto religioso. Hanno partecipato con un buon interesse alle lezioni e hanno manifestato maggior impegno nello svolgimento di alcuni argomenti rispetto ad altri perché più vicini alla loro realtà quotidiana. Il rapporto educativo è stato corretto e caratterizzato da reciproca disponibilità. Ritengo che le competenze e le capacità, rispettivamente di ciascun alunno, siano state raggiunte su livelli quasi buoni. Verona, 27 aprile 2016 Firma Maurizio Malvestio 35 DISCIPLINA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE DOCENTE: prof. Roberto CALISI CLASSE: 5^BS ANNO SCOLASTICO: 2015/2016 DISCIPLINA: Scienza e cultura dell’alimentazione ORE DI LEZIONE: 3 ore/settimana TESTO UTILIZZATO: Machado, Scienza e Cultura dell’Alimentazione / Volume 5° enogastronomia/servizi di sala e vendita + Quaderno delle competenze, Poseidonia CONOSCENZE ■ Conoscere gli accorgimenti dietetici da adottare nelle diverse età e condizioni fisiologiche ■ Conoscere criteri per la realizzazione di diete equilibrate ■ Conoscere e comprendere l’importanza che l’alimentazione assume nella prevenzione e nel controllo delle principali malattie metaboliche ■ Conoscere le cause trattate rispetto alla contaminazione chimica, fisica e biologica degli alimenti ■ Conoscere le principali intossicazioni, infezioni e tossinfezioni degli alimenti ■ Conoscere le modalità di riproduzione dei microrganismi e di trasmissione delle patologie ad essi correlate ■ Comprendere l’importanza dell’igiene nella prevenzione delle contaminazioni dei prodotti alimentari ■ Conoscere i principali metodi di conservazione degli alimenti e saperli applicare in modo corretto ■ Conoscere gli elementi essenziali del piano HACCP ed essere in grado di predisporre un piano di preparazioni base ABILITÀ ■ Individuare le nuove tendenze del settore di riferimento ■ Individuare le caratteristiche organolettiche, merceologiche e nutrizionali dei nuovi prodotti alimentari ■ Formulare menu funzionali alle esigenze fisiologiche o patologiche della clientela ■ Redigere un piano di HACCP ■ Prevenire e gestire i rischi di tossinfezione connessi alla manipolazione degli alimenti COMPETENZE ■ Agire nel sistema di qualità relativo alla filiera produttiva di interesse ■ Valorizzare e promuovere le tradizioni locali, nazionali e internazionali individuando le nuove tendenze di filiera 36 ■ Applicare le normative vigenti, nazionali e internazionali, in fatto di sicurezza, trasparenza e tracciabilità dei prodotti ■ Controllare e utilizzare, scegliendo gli alimenti e le bevande sotto il profilo nutrizionale e gastronomico ■ Predisporre, su precise indicazioni, menu coerenti con il contesto e le esigenze della clientela, anche in relazione a specifiche necessità dietologiche, stabilite dal personale medico competente PROGRAMMA SVOLTO MODULO CONTENUTI TEMPI 0. LA FOOD SECURITY Alimentazione sostenibile L’eredità EXPO 2015. La sicurezza alimentare (food security) e la sostenibilità. Settembre Gli aspetti di una dieta sostenibile e la dieta mediterranea come modello di una dieta sostenibile. Valutazione dell’impatto ambientale degli alimenti (l’analisi LCA e gli indicatori di impatto ambientale: carbon footprint, water footprint, ecological footprint); la doppia piramide alimentare-ambientale. 1. LA SICUREZZA ALIMENTARE U.D. 1 La qualità totale nella ristorazione La qualità totale nella ristorazione. Settembrenovembre L’evoluzione della qualità totale. La qualità igienico-sanitaria degli alimenti. La qualità igienica: integrità/salubrità (idoneità all’alimentazione umana): alterazioni, adulterazioni, sofisticazioni, falsificazioni; genuinità e tipicità (frode commerciale). La qualità sensoriale o organolettica. La qualità nutrizionale (i prodotti dietetici e i prodotti funzionali; prodotti probiotici, prebiotici e simbiotici). Qualità di servizio. La qualità legale: la qualità tipica (marchi di qualità: DOP, IGP, STG, il disciplinare tecnico di produzione. Cenni sulle novità introdotte dal “Pacchetto Qualità” – Reg. UE 1151/2012). La qualità etica. La certificazione di qualità: tipologie di certificazioni (di sistema e di prodotto, in ambito regolamentato e in ambito non regolamentato); i 37 soggetti della qualità (organismo di accreditamento, organismo di certificazione, organizzazione, cliente). La famiglia di norme della serie UNI EN ISO 9000. Il Manuale della Qualità e la Politica della Qualità (cenni). Analisi della certificazione “Responsible Supply Chain Process” della Illy caffè. La qualità tecnologica. I settori in cui applicare la qualità: prodotto, organizzazione, filiera. U.D. 2 La sicurezza alimentare: contaminazione biologica degli alimenti I pericoli biologici e le loro peculiarità (prioni, virus, batteri, funghi, parassiti). Ottobredicembre Le malattie trasmesse dagli alimenti: infezioni, tossinfezioni e intossicazioni alimentari (per ognuna: caratteristiche e principali agenti etiologici). I prioni e l’encefalopatia spongiforme bovina. I virus: epatite A e altre forme di epatite. I batteri e i fattori ambientali che ne influenzano la crescita. Le tossinfezioni alimentari: Salmonellosi, Clostridium botulinum, Staphylococcus aureus, Clostridium perfrigerens, Escherichia coli. Infezione batteriche: Campylobatteriosi. Tifo e Paratifo, Colera, Listeriosi, Parassitosi: Teniasi, Anisakidosi, Ossiuriasi. Le 10 regole d’oro dell’OMS per la prevenzione delle tossinfezioni. U.D. 3 La sicurezza alimentare: contaminazione fisico-chimica degli alimenti Le contaminazioni chimiche: cenni di tossicologia. Ottobrenovembre I residui di fitofarmaci e i nitrati negli alimenti I residui di antibiotici e di ormoni usati in zootecnica. Le micotossine: le principali micotossine aflatossine, ocratossine, zearalenone e patulina. I contaminanti chimici di origine ambientale: diossine, furani, PCB. I metalli pesanti: piombo, mercurio, cadmio. I residui dei MOCA. La contaminazione fisica e radioattiva. U.D. 4 La sicurezza La filiera agroalimentare: definizioni (Malassis e Morvan), la filiera agroalimentare e il condizionamento. I canali di distribuzione e il canale Ho.Re.Ca. Caratteristiche delle filiere corta e lunga. Le Novembregennaio 38 alimentare: gestione della sicurezza lungo la filiera alimentare vendite dirette: farmer’s market e G.A.S. La normativa comunitaria sulla sicurezza alimentare: il Libro Bianco e il Reg. CE 179/2002; l’EFSA e il RASFF. La rintracciabilità e la tracciabilità. Strumenti per un sistema di tracciabilità; la tracciabilità interna e la norma UNI EN ISO 22005:2005. Il “Pacchetto igiene”: generalità, il Reg. CE 852/2004 e il Reg. CE 882/2004; i criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari (criteri di sicurezza alimentare e criteri di igiene del processo); l’autorizzazione dei laboratori alimentari (registrazione e riconoscimento). L’autocontrollo e l’HACCP; il Codex Alimentarius; dal controllo del prodotto al controllo del processo. Come applicare alla filiera alimentare il sistema HACCP: i prerequisiti e le GMP/D, le GHP e le SOP; le procedure delocalizzate e i relativi documenti da allegare al manuale di autocontrollo; le cinque fasi preliminari (esercitazioni sullo sviluppo del diagramma di flusso); i 7 principi dell’HACCP (esercitazione con l’analisi di diagrammi di flusso e relativi piani di gestione dei CCP). La redazione del Manuale di autocontrollo; differenza fra manuale di autocontrollo e di corretta prassi igienica. 2. LA CONSERVAZIONE DEGLI ALIMENTI U.D. 1 Le diverse modalità di conservazione degli alimenti Febbraio Alterazione degli alimenti: cause biologiche, fisico- chimiche. Conservazione con basse congelazione, surgelazione. Conservazione sterilizzazione. con le alte Conservazione per sottrazione essicazione, liofilizzazione. Conservazione modificata). in ambienti temperature: temperature: di modificati acqua: refrigerazione, pastorizzazione, concentrazione, (atmosfera protetta e Conservazioni con radiazioni ionizzanti. Metodi chimici di conservazione: sale, zucchero, olio, aceto, alcol etilico. L’affumicamento e le fermentazioni. U.D. 2 Gli additivi alimentari Definizione e distinzione dai coadiuvanti tecnologici; condizioni generali per l’inclusione degli additivi alimentari negli elenchi comunitari e per il loro uso; quantità utilizzabili; alimenti in cui non possono essere aggiunti. Marzo 39 Sicurezza alimentare degli additivi alimentare: tossicità acuta e cronica, effetti interattivi tra additivi alimentari, DGA, limite teorico tossicologico e lista positiva di additivi; etichettatura e loro identificazione. I conservanti antimicrobici e conservanti antiossidanti. Gli addensanti, i gelificanti e gli stabilizzanti. Gli emulsionanti. I coloranti. Gli edulcoranti: definizione, potere edulcorante, classificazione ed effetti. Gli aromatizzanti. 3. I NUOVI ALIMENTI U.D. 1 Le biotecnologie e gli OGM Generalità dei novel food. Marzo Le biotecnologie tradizionali e avanzate; cenni sulla transgenesi. OGM di prima, seconda e terza generazione. OGM: i pro e i contro dell’applicazione delle biotecnologie avanzate, la normativa sugli OGM e l’etichettatura degli alimenti contenenti OGM. 4. PARAMETRI PER LO STUDIO DELLA DIETA EQUILIBRATA U.D.1 Ripasso MB, F.E. e LAF. Gli aspetti generali Indice di massa corporea. Marzo-aprile Calcolo del Metabolismo di base e del fabbisogno Energetico Totale Giornaliero. La corretta suddivisione dei pasti giornaliera. La corretta suddivisione dei principi nutritivi secondo le indicazioni LARN. Ripasso delle principali funzioni dei principi nutritivi. La classificazione degli alimenti nei 5 gruppi. Ripasso delle linee guida per una sana alimentazione. 5. LA DIETA EQUILIBRATA NELLE DIVERSE ETÀ E CONDIZIONI FISIOLOGICHE 40 U.D. 1 La dieta nelle diverse età Aprile Alimentazione nell’età evolutiva (generalità). La dieta del neonato e del lattante. La dieta dell’adolescente. La dieta equilibrata dell’adulto. La dieta equilibrata in gravidanza. La dieta equilibrata della nutrice. La dieta nella terza età. U.D. 2 La dieta e gli stili alimentari La dieta mediterranea, la piramide della dieta Mediterranea. Aprile La dieta vegetariana. La dieta macrobiotica. La dieta eubiotica. La dieta nello sport e nelle diverse attività (cenni con il collega di educazione fisica). 5. LA DIETETICA E LE PRINCIPALI PATOLOGIE U.D. 1 La dieta nelle principali malattie cardiovascolari Aprile Le malattie cardiovascolari: i fattori di rischio. Ipertensione, iperlipidemie, ipertrigliceridemia. aterosclerosi, ipercolesterolemia, Le indicazioni dietetiche. U.D. 2 La dieta nelle principali malattie del metabolismo U.D. 3 La dieta nelle principali malattie dell’apparato digerente U.D. 4 Allergie e intolleranze alimentari Il diabete mellito, i tipi di diabete mellito, indice glicemico. Indicazioni dietetiche. Aprile L’obesità: i tipi di obesità, indicazioni dietetiche. Le patologie dell’apparato digerente: raccomandazioni dietetiche, i calcoli raccomandazioni dietetiche, l’appendicite. gastrite, ulcera, alla cistifellea, Maggio Le malattie epatiche: l’epatite e la cirrosi: indicazioni dietetiche. Le intolleranze e le allergie alimentari: generalità e diversità. Maggio Le intolleranze al lattosio. 41 alimentari La celiachia, la dieta nel celiaco. Le allergie alimentari. U.D. 5 Alimentazione e tumori I tumori, stile di vita e rischio tumorale. Dopo il Maggio 15 Sostanze cancerogene presenti negli alimenti. Sostanze protettive presenti negli alimenti. Nell’ambito del Modulo “La sicurezza alimentare”, la classe è stata coinvolta nella partecipazione al Corso di formazione HACCP (ai sensi dell’All. II, Cap. XII, Reg. CE n. 852/2004), tenutosi presso codesto Istituto, nei giorni 29/01 e 5/02/2016, per un totale di 5 ore. Le lezioni sono state tenute dall’ISP Adriano dott. Gazziero, affrontando gli argomenti seguenti: - Manuale HACCP: aspetti tecnici, CCP e GMP; - Igiene e benessere del personale; - Pulizia e sanificazione delle attrezzature e degli ambienti; - Corrette modalità di esecuzione delle operazioni di pulizia e di verifica; - Modulistica e registrazioni previste; - Eventuali modifiche produttive; - Rischi riferiti alle mansioni ed ai possibili danni ed alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione. Al termine del corso è stata prevista una verifica che, se superata con esito positivo, dava diritto al conseguimento dell’attestazione di partecipazione. Inoltre, il MODULO “Cibo e religione” è stato svolto dal docente di Religione in quanto, per le molteplici attività svolte dagli alunni, il Dipartimenti di Scienza degli Alimenti non ha tempo di sviluppare questo modulo. ARGOMENTI TRATTATI DOPO IL 15 MAGGIO L’argomento da trattare dopo il 15 maggio, come evidenziato nella tabella, sarà l’U.D. Alimentazione e tumori. METODI E MEZZI DI INSEGNAMENTO Il metodo di insegnamento è stato sia di tipo frontale che interattivo, cercando di favorire una partecipazione attiva della classe e un collegamento pluridisciplinare fra gli argomenti trattati e il coinvolgimento della classe per fatti di attualità inerenti agli aspetti del settore ristorativo e della materia. In particolare, ad ogni inizio lezione qualche alunno è chiamato ad esporre in sintesi quanto detto nella lezione precedente; il sottoscritto, inoltre, aggancia i temi affrontati offrendo spunti di riflessione. Ogni 42 lezione si conclude con il riepilogo dei principali punti affrontati a lezione e con delle domande rivolte agli alunni per sollecitare ulteriori riferimenti o fissare un concetto. Gli argomenti sono stati per la maggior parte schematizzati per un più efficace apprendimento. Si è cercato anche di stimolare gli alunni con esercitazioni e simulazioni. Come mezzi di insegnamento sono state utilizzate le presentazioni power point predisposte dal docente, puntualmente riversate in formato .pdf sul Registro elettronico dell’Istituto, il libro di testo, la consultazione di riviste scientifiche e tecniche e le fotocopie integrative in alcune parti. Inoltre durante le lezioni si è cercato di esercitare gli alunni a preparare mappe concettuali per lo svolgimento di possibili temi guardando anche gli esercizi presenti sul testo di allenamento alla prova esperta. CRITERI DI VALUTAZIONE Le valutazioni sono state soprattutto scritte sia per prepararli allo scritto della seconda prova, che per avere più tempo per spiegazioni e collegamenti e recuperi. Nelle valutazioni delle verifiche ho tenuto conto di: - Pertinenza alle richieste formulate; - Capacità espressiva; - Componente linguistica; - Livello di conoscenze acquisito; - Capacità di rielaborazione, sintesi e collegamenti tra le varia discipline; - Chiarezza nella struttura e presentazione degli elaborati. Le interrogazioni orali sono state riservate soprattutto agli alunni insufficienti per verificare le difficoltà emerse nello scritto e le possibilità di recupero e quindi in questo caso le interrogazioni sono state più articolate. Anche interventi da posto particolarmente significativi, come riepiloghi, ripassi o precisazioni, sono stati valutati come interrogazioni. La frequenza delle verifiche è dipesa, non solo dal tempo a disposizione, ma anche dalla situazione contingente della classe e di ciascun allievo in particolare. Nel secondo quadrimestre, dopo aver appreso che la seconda prova agli Esami di Stato sarebbe stata ALIMENTAZIONE, è stata svolta un’esercitazione di simulazione della seconda prova scritta. Oltre ai dati del profitto, nella valutazione finale si è tenuto conto di: 1) Livelli di partenza e percorso compiuto, intendendo l’esperienza scolastica come un processo di cui il singolo anno è un segmento che non può essere scisso dagli altri pregressi; 2) Metodo di studio, inteso come capacità di organizzare il proprio tempo ed il proprio lavoro, di acquisire strumenti operativi, di elaborare percorsi culturali anche autonomi; 3) Frequenza scolastica, intesa come presenza fisica a scuola sia, soprattutto, come presenza attiva, con il rispetto dei propri obblighi e della comunità scolastica; 4) Partecipazione, intesa come capacità di creare proficue relazioni sia tra gli alunni sia con i docenti e di fornire contributi al dialogo educativo ed alla vita della scuola; 43 5) Impegno, inteso come capacità di assumersi responsabilità e di adempiere con costanza, precisione e puntualità agli obblighi connessi. OBIETTIVI RAGGIUNTI I docenti che ogni giorno si apprestano a dare giudizi sulle capacità intellettuali dei loro allievi dovrebbero riflettere prima su quanta educazione emotiva hanno distribuito, perché l’intelligenza e l’apprendimento non funzionano se non si alimenta il cuore. E con “cuore” intendo ciò che nell’età evolutiva dischiude la vita, con quella forza disordinata e propulsiva senza la quale difficilmente gli adolescenti troverebbero il coraggio di proseguire l’impresa. Ecco, pertanto, che un mio personale obiettivo raggiunto è stato quello di creare un ambiente sereno e fertile che rassicurasse i ragazzi e li rendesse protagonisti di un’espressione più articolata in termini di scenari, progetti, investimenti, interessi. Il mio inserimento in questa classe è avvenuta limitatamente all’anno scolastico in corso, ma questo non ha pregiudicato che si instaurasse un buon rapporto con i discenti tutti. Condizione che ha avuto riverbero positivo anche sul bilancio delle lezioni. Il programma svolto, nonostante abbia subito l’integrazione di due moduli rispetto all’originaria programmazione di Dipartimento, ovvero il Modulo 0 “LA FOOD SECURITY” e il Modulo 3 “I NUOVI ALIMENTI”, si è svolto in maniera cadenzata e fluida. Gli alunni sono apparsi piacevolmente colpiti dalla tavolozza dei temi affrontati volta per volta. E, sebbene il loro studio non sia stato costante e sistemico, il loro apporto in alcuni momenti è risultato particolarmente catalizzante per lo svolgimento dei moduli del programma. È possibile raggruppare gli obiettivi raggiunti dai discenti nell’elenco seguente: ● Conoscenza delle principali cause di contaminazione chimica, radioattiva e biologica degli alimenti. ● Conoscenza delle tossinfezioni alimentari e delle loro modalità di trasmissione. ● Comprensione della relazione che esiste tra tossinfezione alimentari e scarsa qualità igienica degli alimenti o di un servizio ristorativi. ● Conoscenza dei principali metodi di conservazione degli alimenti. ● Comprensione dei principi della tecnica conserviera e degli eventuali effetti sui principi nutritivi degli alimenti. ● Comprensione del ruolo dei principali additivi utilizzati negli alimenti. ● Valutazione del fabbisogno energetico totale giornaliero en della sua ripartizione fra i vari principi nutritivi. ● Saper indicare le principali caratteristiche di una dieta equilibrata in funzione delle diverse necessità fisiologiche e nutrizionali. 44 DISCiPLINA: Scienze Motorie e Sportive a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof.ssa Martina Schio Testo utilizzato: Il testo in adozione più dispense e appunti. N° ore settimanali: 2 PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZE MODULO 1: Conoscere il movimento - Conoscenza delle modificazioni strutturali del corpo in rapporto all’attività fisica - Comprensione dei processi che avvengono nel corpo e gli effetti dell’ allenamento sull’organismo MODULO 2: Capacità condizionali e modificazioni fisiologiche - Conoscenza delle procedure utilizzate per il miglioramento delle capacità condizionali - Conoscere le potenzialità dei movimento del corpo - Conoscenza delle modificazioni provocate dall’attività fisica su sistemi ed organi MODULO 3: Schemi motori e destrezza coordinativa generale - Informazioni generali relative agli schemi motori - Conoscere gli elementi per il mantenimento dell’equilibrio - Prevedere correttamente l’andamento di un’azione MODULO 4: Giogo e sport (aspetto relazionale e cognitivo) - Conoscere gli elementi tecnici, tattici e dinamiche indispensabili al gioco - Organizzare le conoscenze acquisite per realizzare progetti autonomi -Acquisire la conoscenza del proprio sé corporeo e sviluppare la collaborazione -Sviluppare una coscienza relativa al proprio corpo, come padronanza motoria, e come capacità relazionale 45 MODULO 5: Sicurezza (prevenzione, primo soccorso, salute dinamica) - Conoscere le norme elementari di igiene personale e degli ambienti e le norme elementari di comportamento ai fini della prevenzione degli infortuni - Sviluppare il senso di responsabilità individuale - Conoscere i principi fondamentali di un’alimentazione sana e corretta - Conoscere la corretta postura nelle varie posizioni e saper ascoltare il proprio corpo prestando attenzione alla respirazione METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO Gli apprendimenti sono stati affrontati principalmente col metodo della scoperta guidata, intervenendo con metodo glogale o analitico, individualmente o per gruppi, quando necessario. Il lavoro di gruppo attraverso la “peer education” ha stimolato le capacità comunicative e di cooperazione, che hanno avuto un ruolo importante in tutte le attività proposte. Alcune tematiche sono state affrontate attraverso lezioni frontali in quanto non sempre il lavoro cooperativo ha portato al coinvolgimento di tutti. L'approccio ai vari argomenti è stato mirato alla sollecitazione intellettuale ed emotivo degli studenti per una motivazione ad apprendere basata sulla ricerca consapevole di un metodo personale e sul piacere della scoperta. È stato instaurato un dialogo diretto con gli allievi, per stimolare la partecipazione attiva, la condivisione del percorso formativo e la costante autovalutazione del metodo di lavoro. SPAZI E TEMPI Le lezioni del sabato della durata di due ore si sono svolte sfruttando le due palestre, il cortile, lo spazio all'aperto e le aule per le spiegazioni verbali. CRITERI DI VALUTAZIONE: Nella formulazione della valutazione ho tenuto conto dei livelli raggiunti nelle singole valutazioni: CONOSCENZE (teoriche) ABILITA’ (pratiche/motorie) ATTITUDINE (osservazione) COMPETENZE (autonomia, consapevolezza e responsabilità) Test teorici per la valutazione delle conoscenze Test motori volti ad indagare le reali possibilità e i livelli di strutturazione motoria Osservazione di ogni singolo processo di apprendimento al fine di valutare i progressi e le attitudini degli studenti Osservazione dell’impegno e della partecipazione mostrati dallo studente nel corso dell’intero anno scolastico. OBIETTIVI RAGGIUNTI L' intero gruppo classe ha raggiunto una discreta conoscenza deglia argomenti trattati. Alcuni studenti evidenziano conoscenze particolarmente approfondite, grazie ad un personale interesse nei confronti 46 delle tematiche trattate, altri invece non sempre puntuali , partecipativi e collaborativi. In linea di massima tutti hanno raggiunto un corretto sviluppo psico-motorio, miglioramento delle capacità fisiche e neuromuscolari. Conoscenza e controllo della corporeità. Socializzazione-interazione con l'ambiente, con il gruppo classe e con la docente. Raggiungimento di una maggiore coscienza della propria maturità rispettando le regole, gli altri e l'ambiente. Autonomia e responsabilità nell' adottare uno stile di vita sano e attivo. Verona 04\05\2016 Prof.ssa Martina Schio 47 DISCIPLINA : LINGUA SPAGNOLA a.s. 2015/2016 Prof.ssa PRATO Antonella Classe 5BS • • • • • Testi utilizzati 1.Titolo: Nuevo İEn su punto! Autore: Susana Orozco Gonzále,s Ed: Hoepli Editore 2.Titolo: : Ponte al Día, un recorrido por tierras y culturas hispanohablantes, Autore: A. Brinetti, R Danelli, M.Estevéz Oliva, A Jiménez Velasco, Ed: Europass 3.Titolo: İ Eso es!, gramática de lengua española; Autore: L.Tarricone,N.Giol Ed: Loescher Competenze 1. padroneggiare la lingua spagnola per scopi comunicativi 2. utilizzare i linguaggi settoriali per interagire in ambito professionale 3. lavorare individualmente e in gruppo, ma in modo sempre più autonomo Conoscenze • Aspetti comunicativi, socio-linguistici e paralinguistici dell’interazione e della produzione orale in relazione al contesto e agli interlocutori. • Strategie compensative nell’interazione orale. • Strutture morfosintattiche, ritmo e intonazione della frase adeguate al contesto comunicativo. • Strategie per la comprensione globale e selettiva di testi relativamente complessi, scritti, orali e multimediali. • Caratteristiche delle tipologie testuali tecnico-professionali. • Lessico e fraseologia idiomatica frequenti relativi ad argomenti comuni di interesse generale, di studio, di lavoro; varietà espressive e di registro. • Tecniche d’uso dei dizionari, anche settoriali, multimediali e in rete. • Aspetti socio-culturali della lingua. Riconoscere la dimensione culturale e interculturale della lingua spagnola . Programma svolto Dal libro di microlingua: I° QUADRIMESTRE MODULO 1: ABRIENDO BOCA Unidad 1: Comiendo bien: una buena carta de presentacion.; el menú equilibrado; servizio de entradas; Tipos de envases. MODULO 7 : EL SERVICIO DE BEBIDAS, CATERIN,BANQUETES Y LA BUSQUEDA DE EMPLEO Unidad 21: Armonías en un vaso: aperitivos y cocteles: Los cόcteles Los cόcteles sin alcohol más consumidos en España Utensilios y cristalería para los cόcteles EL Daiquiri El Mojito. Unidad 19: Dulce tentaciόn: Helados,sorbetes y granizados: el bizcocho y el flan. Los donuts. Tartas y pasteles El temple del horno Como preparar las mermeladas, dulce de membrillo y compotas. 48 MODULO 3 :MESONES;RESTAURANTES Y COMEDORES Unidad 7: Profesionales de cocina La brigada de cocina; el cocinero; La restauraciόn:toda una fusiόn de sabores. II° QUADRIMESTRE Unidad 10: En cocina: maquinaria, utensilios,HACCP y seguridad en el trabajo. La maquinaria de cocina: ollas y utiles en la cocina;los materiales. Normas higienicas para los professionales de cocina: seguros en la cocina. Unidad 24: En busca de trabajo. Anuncios de oferta de trabajo en la web. La carta de presentaciόn Como escribir una carta de presentaciόn. La creaciόn del curriculum vitae. Dal libro di cultura ispanica: España:geografia fisica y politica. Continente e islas; Comunidades autonomaslas islas Baleares y Canarias; La poblaciόn; Las lenguas de Espana;rasgos de la cultura española; la cocina espaňola. América "El nuevo Mundo": Latinoamérica, sociedad. Gli studenti hanno effettuato delle ricerche approfondite sulla situazione dei servizi di ristorazione della Spagna e del Sud-Americana. Hanno approfondito anche lo studio su una regione spagnola ed un paese del Sud America rilevandone la posizione , gli aspetti fisici , politi e culturali . Alle regioni spagnole ed alle nazioni del Sud-America hanno collegato bevande, cocktels,liquori,tipici dei territori studiati. Hanno poi riportato alla classe le descrizioni dei paesi e le tipicità delle loro bevande. La classe ha inoltre effettuato ricerche e sviluppato un progetto su una ipotetica attività di ristorazione. Hanno progettato luogo , ambiente, arredamento, prodotti, tenendo conto del mercato attuale e eventuali innovazioni professionali del settore. Gli studenti, che hanno lavorato in gruppi, hanno poi esposto gli elaborati in classe. Dal libro di grammatica: Lo studio della grammatica e sintassi della lingua spagnola si è sviluppata con una revisione degli argomenti degli anni passati e conseguente ampliamento della conoscenza dei tempi verbali come congiuntivo, condizionale, futuro,pronomi personali , i pronomi relativi semplici e composti, gli aggettivi e i pronomi indefiniti, l’ipotesi, la acentuaciόn. Modi di dire ed espressioni colloquiali della lingua ispanica Metodo di insegnamento seguito Oltre al libro di testo, strumento essenziale, l’insegnante, ha utilizzato il computer della classe, il relativo CD dei testi adottati, il lettore CD, il laboratorio di informatica per confermare quanto trascritto nel libro di testo in modo da coinvolgere con l’attenzione gli alunni al fine di schematizzare e rendere dinamici i contenuti delle lezioni. Le lezioni svolte sono state organizzate con la consapevolezza da parte del docente della situazione del sapere di base della classe in generale. Alcuni approfondimenti sono stati motivo di discussioni e confronti positivi . Il processo di perseguimento degli obiettivi e di realizzazione dei moduli di apprendimento è stato caratterizzato dalla articolazione di varie attività didattiche. • • • Lezioni frontali, Momenti di presentazione e raffronto Momenti di ricerca 49 Spazi e tempi L’aula per la lezione frontale,per notizie l'uso di internet. I tempi sostanzialmente hanno rispettato quelli previsti dalla programmazione d’inizio anno scolastico. La classe ha seguito con sufficiente attenzione e ritmo lo scorrere della programmazione pur condividendo le lezioni con un gruppo classe ,la 5AD, che ha sviluppato un programma diverso per alcuni argomenti. Criteri di valutazione I criteri di valutazione adottati rispettano a quelli individuati e proposti nelle riunioni per Dipartimento, in ottemperanza alle disposizioni in materia vigenti. I criteri di valutazione saranno per le abilità orali rapportate al grado • di correttezza fonetica e di intonazione • di correttezza lessicale e sintattica I criteri di valutazione saranno per le abilità scritte rapportate al grado • di correttezza ortografica • di correttezza lessicale • di correttezza sintattica • di completezza del testo I giudizi quadrimestrali e finali sono comprensivi anche dell’interesse dimostrato dagli alunni, della loro partecipazione attiva in classe, della loro capacità di elaborazione delle conoscenze e dell’applicazione nello studio personale. Per la corrispondenza dei voti si fa riferimento alla griglia approvata dal Collegio Docenti. La preparazione degli alunni è stata regolarmente controllata attraverso accertamenti scritti ed orali con lo svolgimento di tre verifiche scritte e due verifiche orali per quadrimestre. Le verifiche scritte sono state divise in tre parti: una parte per la grammatica, una per il lessico e un’altra per la produzione guidata e/o libera, occasionalmente si valuteranno anche delle brevi comprensioni scritte di livello B1. Per quanto riguarda l’orale le interrogazioni includeranno anche comprensioni orali di livello prima di A2 poi di B1. Obiettivi raggiunti Le competenze acquisite dalla classe composta da due femmine e quattro maschi possono considerarsi soddisfacenti per l'andamento anche se la resa della classe non sempre è stata omogenea e positiva. Tutti hanno raggiunto una valutazione sufficiente ; due alunni una valutazione buona per impegno e studio. Tutte gli studenti sono in grado di tracciare autonomamente gli opportuni collegamenti tra le tematiche affrontate durante l’anno. Il livello di attenzione e di applicazione è sempre stato discreto, meno la disciplina soprattutto per un paio di alunni. Prof. ssa Antonella Prato 50 SCHEDA INFORMATIVA DISCIPLINA :STORIA DOCENTE: Calogerina Ingoglia Testo: Paolo Di Sacco- PASSATO FUTURO DAL NOVECENTO AI GIORNI NOSTRI Vol.3 ED.SEI PROGRAMMA SVOLTO LE ILLUSIONI DELLA “BELLE EPOQUE” Migliora la qualità della vita Industria dei consumi Tensioni politiche e sociali all'inizio del novecento L'emancipazione femminile L'ETA' GIOLITTIANA IN ITALIA Il governo Giolitti - Sviluppo industriale ed arretratezza del mezzogiorno Le riforme di Giolitti Colonialismo e guerra in Libia LA GRANDE GUERRA La questione balcanica Cause e conseguenze dell'attentato di Sarajevo Scoppio della grande guerra L’Italia in guerra:Interventisti e neutralisti - Il patto di Londra Il 1917: Gli Stati Uniti entrano in guerra La resa della Germania e dell'Austria e il bilancio delle vittime La pace ed il riassetto dell'Europa LA RIVOLUZIONE RUSSA - La Russia degli zar - Il governo provvisorio e i Soviet - La Rivoluzione di ottobre - Il comunismo al potere - Verso la dittatura - La NEP LA CRISI DEL DOPOGUERRA Il Novecento: “Il secolo delle masse” Declino economico dell'Europa Gli Stati Uniti prima potenza mondiale LA GERMANIA DI WEIMAR E IL FASCISMO AL POTERE La Germania di Weimar Crisi dell'Italia post-bellica- Il biennio rosso Caratteri dello Stato totalitario Il fascismo in Parlamento- Marcia su Roma - Mussolini al governo Il caso Matteotti -Il fascismo diventa dittatura- I Patti lateranensi La politica estera del fascismo- La vergogna delle leggi razziali Periodo:Sett. ore2 Periodo: Sett./Ott. ore 3 Periodo:Ott./Nov. ore 4 Periodo :Novembre ore 2 Periodo: Dicembre ore 2 Periodo:Dic./Genn. ore 4 GLI STATI UNITI NEGLI ANNI VENTI (ANNI RUGGENTI) Espansione economica La crisi del “29” e il crollo di Wall Street Il “New Deal” di Roosevelt Periodo: Gennaio ore 2 51 L'URSS DI STALIN E LA GERMANIA DI HITLER Lo Stalinismo: I piani quinquennali e la collettivizzazione delle terre L'ascesa politica del nazismo-La conquista del potere La nascita del “Terzo Reich”- le leggi di Norimberga Periodo:Genn./Febbr. ore 2 LA SECONDA GUERRA MONDIALE L'aggressione nazista all'Europa - Il patto d'acciaio Verso la “guerra totale” La guerra lampo ed i successi dell'Asse La svolta nel conflitto e l'Italia della Resistenza La sconfitta dell'Asse La conclusione del conflitto - La “Shoah” Resa del Giappone EUROPA, USA, URSS DOPO IL SECONDO CONFLITTO La conferenza di Yalta - Nuovo assetto geopolitico dell'Europa Il piano Marshall La “guerra fredda” La guerra di Corea IL LENTO CAMMINO DELLA DISTENSIONE Morte di Stalin e la denuncia di Chruscev La crisi di Cuba La “primavera di Praga” DUE ANNI CHIAVE:IL “1968” E IL “1989” La guerra del Vietnam La contestazione giovanile del “68”- Il “68” in Europa- Il bilancio Crisi dell’URSS e la “perestrojka” di Gorbac'ev Caduta del muro di Berlino- La dissoluzione dell'ex Jugoslavia La dissoluzione dell’URSS La fine della guerra “fredda” Periodo:febbraio ore 3 Periodo:Febbr./ Marzo-ore 2 Periodo:Marzo ore 2 Periodo: Aprile ore 3 IL DOPOGUERRA ITALIANO E LA RICOSTRUZIONE Nascita della repubblica-La nuova Costituzione Il miracolo economico I governi di centro-sinistra Il “68” in Italia L'Italia delle stragi- Il terrorismo L'Italia degli anni Ottanta/Novanta: Corruzioni, tangenti Inchiesta “Mani pulite”e le sue conseguenze IL MONDO ATTUALE La Globalizzazione: Effetti politici, sociali, culturali L'Africa tra guerre, miserie e corruzioni La minaccia del terrorismo islamico Periodo:Aprile/Maggio ore 4 Periodo:Maggio ore 2 52 Metodi e mezzi di insegnamento usati Oltre alla lezione frontale e al libro in adozione ho utilizzato appunti, approfondimenti, tratti da altri testi. Ogni qualvolta si è reso necessario e possibile ho istituito collegamenti e confronti con la realtà attuale per cercare di coinvolgere il più possibile gli studenti nell'attività didattica. Criteri e strumenti di valutazione Il grado di impegno personale e il processo di apprendimento di ogni alunno è stato verificato sia in itinere che al termine di un argomento o modulo, attraverso colloqui, prove strutturate o questionari. Le verifiche significative sono state non meno di due al quadrimestre. Quando l'ho ritenuto utile e necessario ho attivato iniziative di ripasso e di recupero delle conoscenze. Obiettivi raggiunti Al termine dell'attività di insegnamento gli alunni: - Sanno distinguere gli aspetti storici e sociali dei fenomeni esaminati - Sanno cogliere alcuni mutamenti di fenomeni in un dato periodo storico - Se guidati riconoscono le più importanti relazioni tra i fenomeni storici e sanno contestualizzare il fenomeno esaminato - Espongono con difficoltà i problemi degli eventi storici studiati - Non sanno utilizzare con proprietà i concetti propri del linguaggio storiografico 53 DISCIPLINA: TEDESCO a.s. 2015/2016 DOCENTE: Prof. ssa SARZI BOLA ELENA Testo utilizzato: " Paprika" Brigliano, Doni, Venturini - Hoepli- N° ore settimanali: 3 PROGRAMMA SVOLTO CONOSCENZE MODULO 1: RECUPERO E CONSOLIDAMENTO DELLE CONOSCENZE PREGRESSE . Comprensione ed utilizzo della microlingua settoriale di pasticceria . Descrivere il procedimento di preparazione di un prodotto dolciario . Utilizzo di parole composte relativi al settore dolciario e a contesti noti MODULO 2: PREPOSIZIONI , VERBI DI POSIZIONE , VERBI A REGGENZA FISSA . Verbi di posizione e relative preposizioni nei casi Dativo ed Accusativo . Verbi che reggono solo determinate preposizioni . Descrizione di dove ci si trova , dove si è stati , dove si vorrebbe andare . Lessico e fraseologie per indicare luoghi di vita quotidiana , di lavoro di vacanza MODULO 3: FRASI SECONDARIE , CAUSALI , “WARUM – WEIL” . Utilizzo delle frasi secondarie causali introdotte da “ weil “ . Le secondarie introdotta da “ dass, da...” MODULO 4 : IL TEMPO PASSATO ( PRETERITO E “ PERFEKT “ ) . Saper raccontare un esperienza al passato . Saper descrivere il procedimento di preparazione di una ricetta dolciaria al passato MODULO 5 : ATTIVITA' DI ASCOLTO DEUTSCH EXTRA ( Sams Ankunft ) e RICETTE DOLCIARIE . Ascolto e comprensione della lingua nelle varie situazioni del parlato. 54 . Ascolto , comprensione e produzione di una ricetta dolciaria enunciando ingredienti , procedimento di preparazione , caratteristiche . MODULO 6: CURRICULUM E LETTERA DI PRESENTAZIONE . Riconoscere le offerte di lavoro e redigere nella giusta sequenza un curriculum in formato europeo con relativa lettera di presentazione. . Riconoscere ed impiegare lessico e fraseologia idiomatici inerenti alla corrispondenza formale scritta. EVENTUALI ARGOMENTI DA SVILUPPARE DOPO IL 15 MAGGIO . HCCP : norme igieniche in laboratorio METODO DI INSEGNAMENTO SEGUITO Gli allievi sono stati particolarmente incoraggiati ad usare la lingua tedesca in modo individuale attraverso semplici conversazioni interagendo in brevi dialoghi simulati che permettessero di descrivere e di esporre eventi personali accaduti e di descrivere in maniera semplice ma competente le caratteristiche di prodotti dolciari. E' stato indispensabile operare delle scelte sugli argomenti che corrispondessero ai reali livelli di competenza comunicativa degli studenti e che consentissero al contempo attività per migliorare l'abilità nello studio. La lezione frontale è stata utilizzata nella fase iniziale di svolgimento dei vari moduli, al fine di proporre una chiara presentazione globale dell'argomento. Accanto alle lezioni frontali ci sono state attività articolate in vari momenti durante i quali , alternativamente , gli alunni hanno avuto la possibilità di interagire a coppie. Si è tentato attraverso attività di simulazione delle situazioni più comuni del mondo professionale , di ottenere espressioni sempre più adeguate al contesto e possibilmente corrette. Si è dato ampio spazio alla lingua orale , sia nell'ambito quotidiano che in quello più specificatamente settoriale dolciario. Sono stati inoltre proposti esercizi di rinforzo e di vario livello di difficoltà , sempre preceduti da una generale parte teorica di ripasso, al fine di chiarire dubbi e colmare lacune prettamente grammaticali. SPAZI E TEMPI Le lezioni ( tre ore settimanali nei giorni di martedì e venerdì ) si sono tenute prevalentemente in classe avvalendosi regolarmente dell'uso della LIM. CRITERI DI VALUTAZIONE 55 Le verifiche scritte sommative comprendevano test di grammatica basati su esercizi di vario tipo , esercizi di comprensione e redazione di ricette dolciarie su traccia , domande aperte su argomenti trattati in classe . Le verifiche orali sono state incentrate sull'esposizione di argomenti trattati , domande e risposte, esercizi strutturali e di traduzione , interventi spostanei , monitoraggio dell'insegnante durante il lavoro a coppie , dialoghi in situazione ( role play) , interviste sulle caratteristiche di prodotti di pasticceria , relazioni su argomenti di civiltà e ripetizioni periodiche di vocaboli e lessico settoriali nuovi.La valutazione finale rappresenta la sintesi delle varie prove tenuto conto dell'efficacia comunicativa , della correttezza morfologica e dell'accuratezza lessicale , dell'eventuale progresso compiuto dallo studente , dell'interesse , dell'impegno , della partecipazione dimostrati e della regolarità e impegno nell'eseguire il lavoro assegnato per casa. OBIETTIVI RAGGIUNTI La comprensione orale degli studenti è più che sufficiente nel complesso , sono in grado di comprendere globalmente testi orali e scritti inerenti argomenti trattati in classe. La difficoltà aumenta in caso di testi sconosciuti . Il gruppo riesce a sostenere una semplice conversazione su argomenti basilari del settore dolciario e ad usare con una certa padronanza la microlingua acquisita. Nonostante una certa povertà lessicale gli allievi , se guidati , sono in grado di produrre semplici testi sugli argomenti trattati con discreta proprietà di linguaggio. La docente precisa che è stata nominata presso l’IPSEOA Berti in gennaio e che non ha mai incontrato l’alunna Guarise Elisa, unica alunna della classe 5 BS aggregata alla classe 5 AD, in quanto l’alunna ha smesso di frequentare le lezioni dal mese di dicembre. 56 ALLEGATO A MODULI PLURIDISCIPLINARI Il prof. Eugenio Ghiraldi docente di laboratorio dei servizi enogastronomici, settore cucina e il prof. Paolo Massagrande docente di Laboratorio dei servizi enogastronomici, settore sala vendita hanno svolto il seguente modulo pluridisciplinare riguardante il menu: Il menu e la politica dei prezzi Le funzioni del menu La pianificazione del menu e dei piatti La grafica del menu La descrizione del menu e dei piatti 57 ALLEGATO B GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROPOSTE PER LE PROVE D’ESAME 58 PRIMA PROVA: «ITALIANO» ANALISI DEL TESTO CANDIDATO:_________________________________ Indicatori Descrittori Grav. Insuff 1-5 Insuff. 6-9 Suff. 10 Discreto 11-12 Buono 13-14 Ottimo 15 Comprensione del testo Competenza negli strumenti di analisi Correttezza e proprietà linguistica Contestualizzazione Totale Punteggio = /4 59 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE ANALISI DEL TESTO CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori grav. insuff 1-5 Insuff. 6-9 Suff. 10 Gravi errori nella Comprensione Parziale e Essenziale ma comprensione e del testo approssimativa corretta interpretazione. Discreto 11-12 Buono 13-14 Essenziale e completa Completa e sicura Competenza Gravi difficoltà Uso corretto di Uso corretto Uso improprio negli strumenti nell’uso degli alcuni degli strumenti degli strumenti di strumenti di di analisi strumenti di analisi di analisi analisi. analisi Correttezza e proprietà linguistica Contestualizzaz ione Totale padronanza sicura degli strumenti di analisi Gravi e diffusi Accettabile pur Stesura corretta presenza di errori Esposizione errori con qualche pur con morfosintattici, corretta, morfosintattici, incertezza qualche ortografici e approfondita e ortografici e morfosintattica improprietà lessicali. fluida lessicali. e lessicale. linguistica. Assente o arbitraria Parziale e approssimativa. Parziale, ma pertinente Completa e pertinente Precisa ed efficace Ottimo 15 Approfondita,e sauriente e con apporti personali. Padronanza efficace e significativa degli strumenti di analisi. Esposizione appropriata, fluida e originale. Articolata, precisa e originale. Punteggio = totale / 4 60 SAGGIO BREVE/ARTICOLO DI GIORNALE Candidato:_________________________________ Indicatori / Descrittori Aderenza e sviluppo della tematica proposta Comprensione dei documenti dati Coerenza e coesione dello sviluppo argomentativo Correttezza e proprietà linguistica Consegne: destinatario, titolo, attualizzazione Totale punteggio /5 Grav. insuff 1-5 Insuff. 6-9 Suff. 10 Discreto Buono Ottimo 11-12 13-14 15 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE SAGGIO BREVE /ARTICOLO DI GIORNALE CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori Aderenza e sviluppo della tematica proposta Grav.insuff 1-5 Eslcude la tematica proposta Insuff. 6-9 Suff. 10 Discreto 11-12 Si attiene alla tematica Affronta Si attiene alla proposta e la marginalmente tematica la tematica sviluppa con proposta. proposta. una certa articolazione. Buono Ottimo 13-14 15 Sviluppa la tematica Sviluppa la proposta tematica anche con proposta in riferimenti a modo rigoroso conoscenze ed originale. personali. Gravi errori Gravi errori comprensione nella nella globale dei Comprension Comprension Approfondita e comprensione comprensione documenti pur e Comprensione dei e precisa e completa. e e con qualche complessiva documenti dati puntuale. nell’interpreta nell’interpretazi incomprensione e corretta. zione one. . Argomentazion e coerente Frammentaria Frammentaria Coerenza e coesione Argomentazio Argomentazio Argomentazion e con evidenti e con evidente anche se poco dello sviluppo ne coerente e ne autonoma e, chiara e incongruenze incongruenze autonoma argomentativo autonoma. e chiara, stringente rispetto ai logiche. logiche, documenti dati. Gravi e diffusi Gravi e diffusi Accettabile pur Stesura Esposizione errori errori con qualche corretta pur Esposizione fluida e con Correttezza e morfosintattici, morfosintattici incertezza con qualche corretta e appropriato proprietà linguistica ortografici e ortografici e morfosintattatic improprietà registro fluida lessicali. lessicali. a e lessicale. linguistica. stilistico. Rispetto delle Rispetto Assenza o Rispetto delle Rispetto delle Consegne: Parziali rispetto consegne con gravi errori nel pieno e consegne consegne pur una corretta destinatario, titolo, delle rispetto delle con qualche corretta delle congruo e attualizzazione consegne. formalizzazio consegne. incongruità. consegne. originale ne. Totale Punteggio = totale/5 62 TEMA STORICO Candidato:_________________________________ Indicatori /Descrittori Grav. insuff 1-5 Insuff. 6-9 Suff. 10 Discreto 11-12 Buono 13-14 Ottimo 15 Aderenza e sviluppo della tematica proposta Conoscenza dei contenuti Correttezza e proprietà linguistica Contestualizzazione Totale Punteggi = /4 63 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA STORICO CANDIDATO:_________________________________ Indicatori /Descrittori Grav.insuff 1-5 Insuff. 6-9 Suff. 10 Discreto 11-12 Buono 13-14 Ottimo 15 Si attiene alla tematica Affronta Si attiene alla Aderenza e sviluppo Esclude la marginalmente la proposta e la tematica tematica proposta tematica della tematica sviluppa con proposta. proposta proposta. una certa articolazione. Sviluppa la Sviluppa la tematica tematica proposta in proposta anche modo rigoroso con riferimenti e con a conoscenze riflessioni personali. critiche. Conoscenza dei contenuti Completa e sicura Approfondita esauriente. Gravi e diffusi errori morfosintattici, Correttezza e proprietà linguistica ortografici e lessicali. Accettabile pur Stesura corretta Presenza di errori con qualche pur con Esposizione morfosintattici, incertezza qualche corretta e ortografici e morfosintattica improprietà fluida lessicali. linguistica. e lessicale. Assente o Contestualizzazione arbitraria. Parziale e Parziale, ma approssimativa. pertinente. Esposizione fluida e con appropriata terminologia specifica. Articolata, precisa e critica. Gravi e diffuse lacune Parziale e Essenziale e approssimativa. corretta Essenziale e completa. Completa e pertinente. Precisa ed efficace Totale Punteggio = totale / 4 64 TEMA DI ATTUALITÀ: CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori Grav. Insuff. 1-5 Insuff. 6-9 Suff. 10 Discreto 11-12 Buono 13-14 Ottimo 15 Aderenza e sviluppo della tematica proposta Informazione sui contenuti Coerenza e coesione Correttezza e proprietà linguistica Totale punteggio = /4 65 DESCRITTORI E INDICATORI DI VALUTAZIONE TEMA DI ATTUALITÀ: CANDIDATO:_________________________________ Indicatori / Descrittori Aderenza e sviluppo della tematica proposta Informazione sui contenuti Grav.Insuff 1-5 Esclude la tematica proposta. Scarsa Insuff. 6-9 Suff. 10 Discreto 11-12 Si attiene alla Si attiene alla Affronta tematica tematica marginalmente proposta e la proposta pur la tematica sviluppa con sviluppandola in proposta. una certa modo generico. articolazione. Essenziale Parziale e anche se non appossimativa. ricca. Essenziale e completa. Stesura Frammentaria e Frammentaria e Stesura coerente e con con evidenti con qualche Coerenza e sostanzialment un appropriato incongruenze incongruenza coesione e coerente. uso dei logiche logica. connettivi. Gravi e diffusi Presenza di Accettabile pur Stesura correta errori errori con qualche Correttezza e pur con qualche morfosintattici, morfosintattici, incertezza proprietà improprietà ortografici e ortografici e morfosintattica linguistica linguistica. lessicali. lessicali. e lessicale. Totale punteggio = totale / 4 Buono 13-14 Ottimo 15 Sviluppa la Sviluppa la tematica tematica proposta proposta in anche con modo rigoroso e con riferimenti a riflessioni conoscenze personali. personali. Approfondita Sicura ed e esauriente documentata. Stesura Stesura coerente ed lineare chiara equilibrata e stringente. nelle parti. Esposizione Esposizione corretta e fluida e ricca fluida. nel lessico. 66 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Materia: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE Candidato ………………………………………………………………………………………………….Classe 5^BS Data…………………….. PUNTEGGIO I Indicatori Conoscenza e completezza dei contenuti richiesti Pertinenza dei contenuti in relazione alla richiesta PARTE max 9 punti su 15 Descrittori 1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in minima parte Punteggio 1 2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente solo in parte. 2 3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in modo rigoroso rispettando le consegne . 3 1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o fuori tema. 1 2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le consegne. 2 3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso 3 Esposizione e utilizzo della terminologia specifica • Espone in modo poco organico e poco corretto non usa la 1 terminologia specifica • Espone in modo semplice, con qualche imperfezione sul linguaggio specifico • 2 3 Espone in modo fluido, appropriato e corretto Voto Finale della Prova …./15 Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15. 67 II Parte max 6 su 15 La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti. I quesiti sono numerati in modo corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con il numero corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente. Il punteggio totale dei due quesiti potrà essere max di 18 punti, che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su 15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva. GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE INDICATORI Conoscenza e completezza degli argomenti DESCRITTORI 1° quesito 2° quesito 3° quesito 4° quesito 1. non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa in minima parte. 1 1 1 1 2 2 2 2 3 3 3 3 1 1 1 1 2. risponde in modo semplice ed aderente ai contenuti proposti, qualche difficoltà nella sintesi . 2 2 2 2 3. risponde correttamente ed in modo adeguato con buona capacità di sintesi 3 3 3 3 1. gravi errori nell’esposizione e nella terminologia 1 1 1 1 2. qualche errore di esposizione e nella terminologia 2 2 2 2 3. esposizione tecnica e corretta 3 3 3 3 2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente in minima parte 3. sviluppa e rielabora i contenuti e le riflessioni proposte. 1. risponde in modo incoerente confuso o fuori tema. Pertinenza dei contenuti in relazione alla richiesta Correttezza formale PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15 PUNTEGGIO TOTALE PER I 2 QUESITI 3-4 5-7 8-10 11-13 14-16 17-18 1 2 3 4 5 6 Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto nella seconda parte. PUNTEGGIO I PARTE ...................................../15 PUNTEGGIO II PARTE ................................../15 PUNTEGGIO TOTALE II PROVA ...................... 15 68 IPSEOA “ANGELO BERTI - ESAMI DI STATO 2015/2016 COMMISSIONE: CLASSE: V ….. SECONDA PROVA: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE CANDIDATO: _________________________________ PRIMA PARTE: PARTE GENERALE INDICATORI CONOSCENZA DELL’ARGOMENTO Aderenza dei contenuti alle richieste della traccia CAPACITA’ DI ARGOMENTARE Correttezza e completezza dei contenuti COMPETENZA COMUNICATIVA Correttezza terminologica e formale SECONDA PARTE: QUESITI PRIMO QUESITO SECONDO QUESITO N° …….. N° ……. Max 4 punti Max 8 punti Max 3 punti TOTALE PARTE GENERALE /15, TOTALE PRIMO QUESITO /15 E TOTALE SECONDO QUESITO /15 /15 /15 /15 TOTALE PARTE GENERALE X 9/15, TOTALE PRIMO QUESITO X 3/15, TOTALE SECONDO QUESITO X 3/15 (1) /9 VOTO PARTE GENERALE E VOTO QUESITI ( 2) VOTO SECONDA PROVA /6 /15 (3) (1) I 15 punti assegnati alla seconda prova vengono distribuiti nel seguente modo: 9 punti per la parte generale, 3 punti per il primo quesito e 3 punti per il secondo quesito. (2) Il voto della parte generale (prima parte) è su 9 punti, il voto dei 2 quesiti (seconda parte) è su 6 punti (3) Il voto della seconda prova si ottiene facendo voto parte generale/9 + voto quesiti/6 IL PRESIDENTE Prof. …………………………………….. I COMMISSARI . Prof. ………………………………………… Prof. …………………………………………….. Prof. ………………………………………… Prof. ……………………………………………… Prof. ………………………………………… Prof. ……………………………………………… 69 INDICATORI E DESCRITTORI DELLA PARTE GENERALE E DEI QUESITI INDICATORI ADERENZA DEI CONTENUTI ALLA TRACCIA PUNTI DESCRITTORI 1 2 3 4 L’alunno non risponde o contenuti non attinenti alla traccia Contenuti solo parzialmente attinenti alla traccia Contenuti quasi del tutto attinenti alla traccia Contenuti del tutto attinenti alla traccia INDICATORI CORRETTEZZA E COMPLETEZZA DEI CONTENUTI PUNTI DESCRITTORI 0 1 2 3-4 5 6 7 8 L’alunno non risponde Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi Conoscenze lacunose Conoscenze parziali Conoscenze essenziali degli argomenti Conoscenze complete ma non approfondite Conoscenze complete e in parte approfondite Conoscenze ampie, articolate e approfondite INDICATORI CORRETTEZZA TERMINOLOGICA E FORMALE PUNTI DESCRITTORI 0 1 2 3 L’alunno non risponde Terminologia tecnica e forma non sempre corrette Terminologia tecnica e forma adeguate Terminologia tecnica e forma corrette, adeguate e appropriate 70 IPSEOA “ANGELO BERTI - ESAMI DI STATO a.s. …….. - …….. COMMISSIONE: TERZA PROVA CLASSE: V …….. MATERIA: CANDIDATO/A: _____________________________ _______________________________________ Quesito Conoscenza dei contenuti voto Aderenza alla traccia voto 1 Quesito 1-8 Conoscenza dei contenuti voto 0-4 Aderenza alla traccia voto 0-3 Correttezza e uso lessico specifico voto 2 Quesito 1-8 Conoscenza dei contenuti voto 0-4 Aderenza alla traccia voto 0-3 Correttezza e uso lessico specifico voto 3 1-8 0-4 Correttezza e uso lessico specifico voto totale /15 /15 0-3 /15 TOTALE 3 QUESITI /45 RISULTATO (TOTALE 3 QUESITI : 3) : …………… : 3 /15 Indicatori 1 2 3 4 5 6 7 8 Conoscenza dei contenuti Non conosce l’argomento Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato Conoscenze parziali , linguaggio improprio Conosce i dati essenziali degli argomenti Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali Indicatori 0 1 2 3 4 Aderenza alla traccia L’alunno non risponde La risposta non è attinente alla traccia Ha risposto in maniera comprensibile Ha risposto in maniera discreta Ha risposto in modo approfondito ed appropriato Indicatori 0 1 2 3 Correttezza e uso lessico specifico L’alunno non risponde La terminologia tecnica non è corretta Usa una terminologia tecnica adeguata Usa la terminologia tecnica in modo appropriato 71 IPSSAR “ANGELO BERTI” COMMISSIONE: ESAMI DI STATO 2015/2016 – TERZA PROVA CLASSE: V^ S MATERIA: CANDIDATO/A: _______________________________________ Quesito Conoscenza dei contenuti Voto Aderenza alla traccia 1 Quesito 1-8 Conoscenza dei contenuti Voto 0-4 Aderenza alla traccia Voto 2 Quesito 1-8 Conoscenza dei contenuti Voto 0-4 Aderenza alla traccia Voto 3 1-8 0-4 TOTALE 3 QUESITI RISULTATO (TOTALE 3 QUESITI : 3)…………..:3 Voto Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica 0-3 Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica 0-3 Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica 0-3 Voto Totale Voto Totale Voto Totale /15 /15 Indicatori 1 2 3 4 5 6 7 8 Conoscenza dei contenuti Non conosce l’argomento Conoscenze frammentarie, incapacità di orientarsi Conoscenze lacunosa linguaggio inadeguato Conoscenze parziali , linguaggio improprio Conosce i dati essenziali degli argomenti Conoscenze complete ma non approfondite, linguaggio essenziale Conoscenze articolate ,approfondite, e buona capacità di sintesi Conoscenze ampie , articolate, frutto anche di esperienze e approfondimenti personali Indicatori 0 1 2 3 4 Aderenza alla traccia L’alunno non risponde La risposta non è attinente alla traccia Ha risposto in maniera comprensibile Ha risposto in maniera discreta Ha risposto in modo approfondito ed appropriato Indicatori 0 1 2 3 Correttezza e uso del lessico specifico e/o della grammatica L’alunno non risponde La terminologia tecnica non è corretta e/o numerosi e gravi errori grammaticali Usa una terminologia tecnica adeguata e/o alcuni errori grammaticali Usa la terminologia tecnica in modo appropriato e/o lievi errori grammaticali /15 /30 /15 72 IPSEOA “ANGELO BERTI” - ESAMI DI STATO a.s. …….. - …….. COMMISSIONE: VALUTAZIONE COMPLESSIVA TERZA PROVA CANDIDATO/A: _______________________________________ MATERIE Totale 1) / 15 2) / 15 3) / 15 4) / 15 TOTALE 4 MATERIE / 60 RISULTATO COMPLESSIVO (TOT. 4 MATERIE : 4) : ……….. : 4 / 15 IL PRESIDENTE Prof. …………………………………….. I COMMISSARI . Prof. ………………………………………… Prof. …………………………………………….. Prof. ………………………………………… Prof. ……………………………………………… Prof. ………………………………………… Prof. ……………………………………………… 73 COLLOQUIO Candidato: Argomento presentato dallo studente Indicatori/Descrittori Grav. Insuf. Insuff. 1-9 10-19 Suff. 20 Discreto: Buono: 21-24 25-27 Ottimo Eccellente: 28-30 Grav. Insuf. Insuff. 1-9 10-19 Suff. 20 Discreto: Buono: 21-24 25-27 Ottimo Eccellente: 28-30 Abilità nell’esporre e mettere in luce i punti nodali. Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Eventuale uso di strumenti multimediali. Quesiti proposti dalla Commissione Indicatori/Descrittori Conoscenza delle discipline e dei linguaggi specifici Capacità di orientarsi all’interno delle discipline e di cogliere i collegamenti tra esse. Capacità di argomentare ed approfondire criticamente gli argomenti proposti. Discussione delle prove Capacità di approfondimento e/o integrazione di temi e/o argomenti non sufficientemente sviluppati nelle prove scritte Totale Punteggio = ____________________________________________/30 Totale/6 74 INDICATORI E DESCRITTORI Argomento presentato dallo studente Indicatori/ Descrittori Abilità nell’es-porre e mettere in luce i punti nodali. Capacità di utilizzare conoscenze pluridisciplinari e individuare problematiche. Grav. Insuf. Insuff. 1-9 10-19 Suff. 20 Discreto: 21-24 Buono: 25-27 Non si orienta Fa un’analisi Si orienta se E’corretto, ma completa e guidato essen-ziale coerente Coglie le implicazioni Non fa, anche se guidato, semplici collegamenti Si orienta Sa fare Sa fare i autonomasemplici collega-menti mente sugli collegamenti es-senziali argomenti se guidato proposti Compie correlazioni esatte e rielabora in maniera corretta e autonoma Ottimo Eccellente: 28-30 Compie correlazioni esatte ed analisi approfondite Rielabora e approfondisce in maniera auto-noma e critica situazioni com-plesse Eventuale uso di strumenti multimediali. 75 ALLEGATO C SIMULAZIONI 76 ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEI CORSI DI STUDIO DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE PRIMA PROVA SCRITTA SIMULAZIONE PROVA DI ITALIANO – 18 Aprile 2016 (per tutti gli indirizzi: di ordinamento e sperimentali) Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A - ANALISI DEL TESTO Eugenio Montale, Ammazzare il tempo (da Auto da fé. Cronache in due tempi, Il Saggiatore, Milano 1966) Il problema più grave del nostro tempo non è tra quelli che si vedono denunziati a caratteri di scatola nelle prime pagine dei giornali; e non ha nulla in comune, per esempio, col futuro status di Berlino o con l’eventualità di una guerra atomica distruggitrice di una metà del mondo. Problemi simili sono d’ordine storico e prima o poi giungono a una soluzione, sia pure con risultati spaventosi. Nessuna guerra impedirà all’umanità futura di vantare ulteriori magnifiche sorti nel quadro di una sempre più perfetta ed ecumenica civiltà industriale. Un mondo semidistrutto, che risorgesse domani dalle ceneri, in pochi decenni assumerebbe un volto non troppo diverso dal nostro mondo d’oggi. Anzi, oggi è lo spirito di conservazione che rallenta il progresso. Qualora non ci fosse più nulla da conservare il progresso tecnico si farebbe molto più veloce. Anche l’uccisione su larga scala di uomini e di cose può rappresentare, a lunga scadenza, un buon investimento del capitale umano. Fin qui si resta nella storia. Ma c’è un’uccisione, quella del tempo, che non sembra possa dare frutto. Ammazzare il tempo è il problema sempre più preoccupante che si presenta all’uomo d’oggi e di domani. Non penso all’automazione, che ridurrà sempre più le ore dedicate al lavoro. Può darsi che quando la settimana lavorativa sarà scesa da cinque a quattro o a tre si finisca per dare il bando alle macchine attualmente impiegate per sostituire l’uomo. Può darsi che allora si inventino nuovi tipi di lavoro inutile per non lasciare sul lastrico milioni o miliardi di disoccupati; ma si tratterà pur sempre di un lavoro che lascerà un ampio margine di ore libere, di ore in cui non si potrà eludere lo spettro del tempo. Perché si lavora? Certo per produrre cose e servizi utili alla società umana, ma anche, e soprattutto, per accrescere i bisogni dell’uomo, cioè per ridurre al minimo le ore in cui è più facile che si presenti a noi questo odiato fantasma del tempo. Accrescendo i bisogni inutili, si tiene l’uomo occupato anche quando egli suppone di essere libero. “Passare il tempo” dinanzi al video o assistendo a una partita di calcio non è veramente un ozio, è uno svago, ossia un modo di divagare dal pericoloso mostro, di allontanarsene. Ammazzare il tempo non si può senza riempirlo di occupazioni che colmino quel vuoto. E poiché pochi sono gli uomini capaci di guardare con fermo ciglio in quel vuoto, ecco la necessità sociale di fare qualcosa, anche se questo qualcosa serve appena ad anestetizzare la vaga apprensione che quel vuoto si ripresenti in noi. Eugenio Montale (Genova, 1896 - Milano, 1981) è noto soprattutto come poeta. Merita però di essere ricordato anche come prosatore. Lo stesso Montale raccolse in Farfalla di Dinard (Prima ed. 1956) e Auto da fé (Prima ed. 1966) scritti in prosa apparsi in precedenza su giornali e riviste. Il brano che si propone è tratto da un testo pubblicato originariamente nel “Corriere della Sera” del 7 novembre 1961. • Comprensione del testo Riassumi gli argomenti principali del testo • Analisi del testo 2.1 Quali sono i problemi risolvibili secondo Montale? 2.2 Spiega il significato che Montale attribuisce all’espressione “ammazzare il tempo” 2.3 Perché si accrescono i “bisogni inutili” e si inventeranno “nuovi tipi di lavoro inutile”? 2.4 Noti nel testo la presenza dell’ironia? Argomenta la tua risposta 2.5 Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza • Interpretazione complessiva e approfondimenti Sulla base dell’analisi condotta, ricerca la “visione del mondo” espressa nel testo e approfondisci la ricerca con opportuni collegamenti ad altri testi di Montale. Alternativamente, soffermati sul grado di 77 attualità / inattualità dei ragionamenti di Montale sul lavoro e sul tempo. TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE” (Puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO ARGOMENTO: Il dono. «La madre aveva steso una tovaglia di lino, per terra, su una stuoia di giunco, e altre stuoie attorno. E, secondo l’uso antico, aveva messo fuori, sotto la tettoia del cortile, un piatto di carne e un vaso di vino cotto dove galleggiavano fette di buccia d’arancio, perché l’anima del marito, se mai tornava in questo mondo, avesse da sfamarsi. Felle andò a vedere: collocò il piatto ed il vaso più in alto, sopra un’asse della tettoia, perché i cani randagi non li toccassero; poi guardò ancora verso la casa dei vicini. Si vedeva sempre luce alla finestra, ma tutto era silenzio; il padre non doveva essere ancora tornato col suo regalo misterioso. Felle rientrò in casa, e prese parte attiva alla cena. In mezzo alla mensa sorgeva una piccola torre di focacce tonde e lucide che parevano d’avorio: ciascuno dei commensali ogni tanto si sporgeva in avanti e ne tirava una a sé: anche l’arrosto, tagliato a grosse fette, stava in certi larghi vassoi di legno e di creta: e ognuno si serviva da sé, a sua volontà. […] Ma quando fu sazio e sentì bisogno di muoversi, ripensò ai suoi vicini di casa: che mai accadeva da loro? E il padre era tornato col dono? Una curiosità invincibile lo spinse ad uscire ancora nel cortile, ad avvicinarsi e spiare. Del resto la porticina era socchiusa: dentro la cucina le bambine stavano ancora intorno al focolare ed il padre, arrivato tardi ma sempre in tempo, arrostiva allo spiedo la coscia del porchetto donato dai vicini di casa. Ma il regalo comprato da lui, dal padre, dov’era? – Vieni avanti, e va su a vedere – gli disse l’uomo, indovinando il pensiero di lui. Felle entrò, salì la scaletta di legno, e nella cameretta su, vide la madre di Lia assopita nel letto di legno, e Lia inginocchiata davanti ad un canestro. E dentro il canestro, fra pannolini caldi, stava un bambino appena nato, un bel bambino rosso, con due riccioli sulle tempie e gli occhi già aperti. – È il nostro primo fratellino – mormorò Lia. – Mio padre l’ha comprato a mezzanotte precisa, mentre le campane suonavano il “Gloria”. Le sue ossa, quindi, non si disgiungeranno mai, ed egli le ritroverà intatte, il giorno del Giudizio Universale. Ecco il dono che Gesù ci ha fatto questa notte.» Grazia DELEDDA, Il dono di Natale, 1930, in G. D., Le novelle, 4, La Biblioteca dell’identità de L’Unione Sarda, Cagliari 2012 «Gli uomini disapprendono l’arte del dono. C’è qualcosa di assurdo e di incredibile nella violazione del principio di scambio; spesso anche i bambini squadrano diffidenti il donatore, come se il regalo non fosse che un trucco per vendere loro spazzole o sapone. In compenso si esercita la charity, la beneficenza amministrata, che tampona programmaticamente le ferite visibili della società. Nel suo esercizio organizzato l’impulso umano non ha più il minimo posto: anzi la donazione è necessariamente congiunta all’umiliazione, attraverso la distribuzione, il calcolo esatto dei bisogni, in cui il beneficato viene trattato come un oggetto. Anche il dono privato è sceso al livello di una funzione sociale, a cui si destina una certa somma del proprio bilancio, e che si adempie di mala voglia, con una scettica valutazione dell’altro e con la minor fatica possibile. La vera felicità del dono è tutta nell’immaginazione della felicità del destinatario: e ciò significa scegliere, impiegare tempo, uscire dai propri binari, pensare l’altro come un soggetto: il contrario della smemoratezza. Di tutto ciò quasi nessuno è più capace. Nel migliore dei casi uno regala ciò che desidererebbe per sé, ma di qualità leggermente inferiore. La decadenza del dono si esprime nella penosa invenzione degli articoli da regalo, che presuppongono già che non si sappia che cosa regalare, perché, in realtà, non si ha nessuna voglia di farlo. Queste merci sono irrelate come i loro acquirenti: fondi di magazzino fin dal primo giorno.» Theodor W. ADORNO, Minima moralia. Meditazioni della vita offesa, trad. it, Einaudi, Torino 1994 (ed. originale 1951) 78 «La Rete di certo promuove la diffusione di una nuova cultura del dono, dello scambio reciproco (o quasi). Possiamo percorrere strade aperte, sconfinate, che offrono nuove possibilità di stabilire contatti e anche di dare vita a forme di aggregazione fondate sostanzialmente sul dono, ma che rimangono racchiuse in piccole nicchie, microcosmi con cui giocare o dove si può apprendere, nei quali ci si mostra, si costruiscono e si modificano identità, si condividono interessi, si elaborano linguaggi. Un dono costretto quindi dentro piccole mura fatte di specchi, trasparenti, che riflettono e amplificano la luce e i legami, ma che non sempre riescono a sopravvivere alle intemperie, agli improvvisi venti del mondo contemporaneo. E quando si spezzano, non si può fare altro che costruire qualcosa di simile, un po’ più in là. Una delle caratteristiche della Rete è quella di dare vita a comunità immaginate, che non sempre necessitano di relazioni tra gli individui.» Marco AIME e Anna COSSETTA, Il dono al tempo di Internet, Einaudi, Torino 2010 «Difficilmente si diventa una persona generosa da soli: la generosità è una cosa che si impara. […] Quando un dono s’inserisce in una catena di reciprocità generalizzata, si lascia meno facilmente interpretare come un fenomeno puramente individualistico e interessato. Nel caso di una reciprocità diretta, invece, la tentazione è forte di assimilare lo scambio di doni a una variante dello scambio mercantile. […] È così che, in un mercoledì del mese di luglio 2007, Barbara Bunnell diventa la prima paziente nella storia a ricevere un rene all’interno di una catena di reciprocità generalizzata. Dopo che il primo donatore regala il suo rene a Barb, Ron Bunnell, il marito di Barb, darà un suo rene ad Angela Heckman; poi la madre di Angela darà un suo rene a qualcun altro ancora, e così via, in una catena continua che aiuterà altre sette persone. All’inizio di questa catena c‟è un giovane uomo, Matt Jones, che accetta di donare un rene “senza perché”; cioè non per salvare dalla dialisi una persona cara, ma solo per la gioia di aiutare sconosciuti.» Mark ANSPACH, Cosa significa ricambiare? Dono e reciprocità, in AA.VV. Cosa significa donare?, Guida, Napoli 2011 «Da una lettura sommaria e superficiale si può concludere che oggi non c’è più posto per il dono ma solo per il mercato, lo scambio utilitaristico, addirittura possiamo dire che il dono è solo un modo per simulare gratuità e disinteresse là dove regna invece la legge del tornaconto. In un’epoca di abbondanza e di opulenza si può addirittura praticare l’atto del dono per comprare l’altro, per neutralizzarlo e togliergli la sua piena libertà. Si può perfino usare il dono - pensate agli «aiuti umanitari» - per nascondere il male operante in una realtà che è la guerra. […] Ma c’è pure una forte banalizzazione del dono che viene depotenziato e stravolto anche se lo si chiama «carità»: oggi si «dona» con un sms una briciola a quelli che i mass media ci indicano come soggetti - lontani! - per i quali vale la pena provare emozioni... Dei rischi e delle possibili perversioni del dono noi siamo avvertiti: il dono può essere rifiutato con atteggiamenti di violenza o nell’indifferenza distratta; il dono può essere ricevuto senza destare gratitudine; il dono può essere sperperato: donare, infatti, è azione che richiede di assumere un rischio. Ma il dono può anche essere pervertito, può diventare uno strumento di pressione che incide sul destinatario, può trasformarsi in strumento di controllo, può incatenare la libertà dell’altro invece di suscitarla. I cristiani sanno come nella storia perfino il dono di Dio, la grazia, abbia potuto e possa essere presentato come una cattura dell’uomo, un’azione di un Dio perverso, crudele, che incute paura e infonde sensi di colpa. Situazione dunque disperata, la nostra oggi? No! Donare è un’arte che è sempre stata difficile: l’essere umano ne è capace perché è capace di rapporto con l’altro, ma resta vero che questo «donare se stessi» - perché di questo si tratta, non solo di dare ciò che si ha, ciò che si possiede, ma di dare ciò che si è - richiede una convinzione profonda nei confronti dell’altro. Donare significa per definizione consegnare un bene nelle mani di un altro senza ricevere in cambio alcunché. Bastano queste poche parole per distinguere il «donare» dal «dare», perché nel dare c’è la vendita, lo scambio, il prestito. Nel donare c’è un soggetto, il donatore, che nella libertà, non costretto, e per generosità, per amore, fa un dono all’altro, indipendentemente dalla risposta di questo. Potrà darsi che il destinatario risponda al donatore e si inneschi un rapporto reciproco, ma può anche darsi che il dono non sia accolto o non susciti alcuna reazione di gratitudine. Donare appare dunque un movimento asimmetrico che nasce da spontaneità e libertà.» Enzo BIANCHI, Dono. Senza reciprocità – Festival filosofia – Carpi, 16/09/2012 79 2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO ARGOMENTO: I giovani e la crisi. DOCUMENTI «La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia è scesa di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione 54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione (meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012 «Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il 16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media europea è pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito (46,5%) e Germania (35,2%). La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con 35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in altre regioni o all’estero per trovare lavoro.» 45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011 «Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%. D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica «Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo è limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è secondario”.» Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011 80 3. AMBITO STORICO - POLITICO ARGOMENTO: Violenza e non-violenza: due volti del Novecento. DOCUMENTI «Successivamente alla prima guerra mondiale, il Mito dell’Esperienza della Guerra aveva dato al conflitto una nuova dimensione come strumento di rigenerazione nazionale e personale. Il prolungarsi degli atteggiamenti degli anni di guerra in tempo di pace incoraggiò una certa brutalizzazione della politica, un’accentuata indifferenza per la vita umana. Non erano soltanto la perdurante visibilità e lo status elevato dell’istituzione militare in paesi come la Germania a stimolare una certa spietatezza. Si trattava soprattutto di un atteggiamento mentale derivato dalla guerra, e dall’accettazione della guerra stessa. L’effetto del processo di brutalizzazione sviluppatosi nel periodo tra le due guerre fu di eccitare gli uomini, di spingerli all’azione contro il nemico politico, oppure di ottundere la sensibilità di uomini e donne di fronte allo spettacolo della crudeltà umana e alla morte. […] Dopo il 1918, nessuna nazione poté sfuggire completamente al processo di brutalizzazione; in buona parte dell’Europa, gli anni dell’immediato dopoguerra videro una crescita della criminalità e dell’attivismo politico. Da un capo all’altro dell’Europa, parve a molti che la Grande Guerra non fosse mai finita, ma si fosse prolungata nel periodo tra il primo e il secondo conflitto mondiale. Il vocabolario della battaglia politica, il desiderio di distruggere totalmente il nemico politico, e il modo in cui questi avversari venivano dipinti: tutto sembrò continuare la prima guerra mondiale, anche se stavolta perlopiù contro nemici diversi (e interni).» George L. MOSSE, Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito dei caduti, trad. it., Roma-Bari 1990 «Per quale funzione la violenza possa, a ragione, apparire così minacciosa per il diritto e possa essere tanto temuta da esso, si mostrerà con esattezza proprio là dove le è ancora permesso di manifestarsi secondo l’attuale ordinamento giuridico. È questo il caso della lotta di classe nella forma del diritto di sciopero garantito ai lavoratori. I lavoratori organizzati sono oggi, accanto agli Stati, il solo soggetto di diritto cui spetti un diritto alla violenza. Contro questo modo di vedere si può certamente obiettare che l’omissione di azioni, un non-agire, come in fin dei conti è lo sciopero, non dovrebbe affatto essere definita come violenza. Questa considerazione ha certamente facilitato al potere statale la concessione del diritto di sciopero, quando ormai non si poteva più evitare. Ma poiché non è incondizionata, essa non vale illimitatamente.» Walter BENJAMIN, Per la critica della violenza, 1921, trad. it., Alegre, Roma 2010 «Molto tempo prima che Konrad Lorenz scoprisse la funzione di stimolo vitale dell’aggressività nel regno animale, la violenza era esaltata come una manifestazione della forza della vita e segnatamente della sua creatività. Sorel, ispirato dall’élan vital di Bergson, mirava a una filosofia della creatività destinata ai «produttori» e polemicamente rivolta contro la società dei consumi e i suoi intellettuali; tutti e due, a suo avviso, gruppi parassitari. […] Nel bene e nel male – e credo che non manchino ragioni per essere preoccupati come per nutrire speranze – la classe veramente nuova e potenzialmente rivoluzionaria della società sarà composta di intellettuali, e il loro potere virtuale, non ancora materializzato, è molto grande, forse troppo grande per il bene dell’umanità. Ma queste sono considerazioni che lasciano il tempo che trovano. Comunque sia, in questo contesto ci interessa soprattutto lo strano revival delle filosofie vitalistiche di Bergson e di Nietzsche nella loro versione soreliana. Tutti sappiamo fino a che punto questa combinazione di violenza, vita e creatività sia presente nell’inquieta situazione mentale della generazione odierna. Non c’è dubbio che l’accento posto sulla pura fattualità del vivere, e quindi sul fare l’amore inteso come la più gloriosa manifestazione della vita, sia una reazione alla possibilità reale che venga costruita una macchina infernale capace di mettere fine alla vita sulla terra. Ma le categorie in cui i nuovi glorificatori della vita riconoscono se stessi non sono nuove. Vedere la produttività della società nell’immagine della „creatività‟ della vita è cosa vecchia almeno quanto Marx, credere nella violenza come forza vitale è cosa vecchia almeno quanto Bergson.» Hannah ARENDT, Sulla violenza, trad. it., Guanda, Parma 1996 (ed. originale 1969) «Non sono un visionario. Affermo di essere un idealista pratico. La religione della non violenza non è fatta solo per i Rishi [saggi] e i santi. È fatta anche per la gente comune. La non violenza è la legge della nostra specie, come la violenza è la legge dei bruti. Lo spirito resta dormiente nel bruto, ed egli non conosce altra legge che quella della forza fisica. La dignità dell’uomo esige ubbidienza a una legge più alta, alla forza dello spirito. […] Nella sua condizione dinamica, non violenza significa sofferenza consapevole. Non vuol dire sottomettersi docilmente alla volontà del malvagio, ma opporsi con tutta l’anima alla volontà del tiranno. Agendo secondo questa legge del nostro essere, è possibile al singolo individuo sfidare tutta la potenza di un impero ingiusto per salvare il proprio onore, la religione, l’anima, e porre le basi della caduta di questo impero o della sua rigenerazione. E così non propugno che l’India pratichi la non violenza perché è debole. Voglio che pratichi la non violenza essendo consapevole della propria forza e del proprio potere. […] La mia missione è di convertire ogni indiano, ogni inglese e infine il mondo alla non violenza nel regolare i reciproci rapporti, siano essi politici, economici, sociali o religiosi. Se mi si accusa di essere troppo ambizioso, mi 81 confesserò colpevole. Se mi si dice che il mio sogno non potrà mai attuarsi, risponderò che “è possibile” e proseguirò per la mia strada.» Mohandas K. GANDHI, Antiche come le montagne, Edizioni di Comunità, Milano 1975 «Sono felice di unirmi a voi in questa che passerà alla storia come la più grande dimostrazione per la libertà nella storia del nostro paese. […] Siamo anche venuti in questo santuario per ricordare all’America l’urgenza appassionata dell’adesso. Questo non è il momento in cui ci si possa permettere che le cose si raffreddino o che si trangugi il tranquillante del gradualismo. Questo è il momento di realizzare le promesse della democrazia; questo è il momento di levarsi dall’oscura e desolata valle della segregazione al sentiero radioso della giustizia; questo è il momento di elevare la nostra nazione dalle sabbie mobili dell’ingiustizia razziale alla solida roccia della fratellanza; questo è il tempo di rendere vera la giustizia per tutti i figli di Dio. […] Non ci sarà in America né riposo né tranquillità fino a quando ai negri non saranno concessi i loro diritti di cittadini. I turbini della rivolta continueranno a scuotere le fondamenta della nostra nazione fino a quando non sarà sorto il giorno luminoso della giustizia. Ma c‟è qualcosa che debbo dire alla mia gente che si trova qui sulla tiepida soglia che conduce al palazzo della giustizia. In questo nostro procedere verso la giusta meta non dobbiamo macchiarci di azioni ingiuste. Cerchiamo di non soddisfare la nostra sete di libertà bevendo alla coppa dell’odio e del risentimento. Dovremo per sempre condurre la nostra lotta al piano alto della dignità e della disciplina. Non dovremo permettere che la nostra protesta creativa degeneri in violenza fisica. Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima.» Martin Luther KING - http://www.repubblica.it/esteri/2013/08/28/news/martin_luther-king-discorso-65443575/ 4. AMBITO TECNICO - SCIENTIFICO ARGOMENTO: Le responsabilità della scienza e della tecnologia. DOCUMENTI «Agisci in modo che le conseguenze della tua azione siano compatibili con la permanenza di un’autentica vita umana sulla terra.» Hans JONAS, Il principio responsabilità. Un’etica per la civiltà tecnologica, Einaudi, Torino 1990 (ed. originale 1979) «Mi piacerebbe (e non mi pare impossibile né assurdo) che in tutte le facoltà scientifiche si insistesse a oltranza su un punto: ciò che farai quando eserciterai la professione può essere utile per il genere umano, o neutro, o nocivo. Non innamorarti di problemi sospetti. Nei limiti che ti saranno concessi, cerca di conoscere il fine a cui il tuo lavoro è diretto. Lo sappiamo, il mondo non è fatto solo di bianco e di nero e la tua decisione può essere probabilistica e difficile: ma accetterai di studiare un nuovo medicamento, rifiuterai di formulare un gas nervino. Che tu sia o non sia un credente, che tu sia o no un “patriota”, se ti è concessa una scelta non lasciarti sedurre dall’interesse materiale e intellettuale, ma scegli entro il campo che può rendere meno doloroso e meno pericoloso l’itinerario dei tuoi compagni e dei tuoi posteri. Non nasconderti dietro l’ipocrisia della scienza neutrale: sei abbastanza dotto da saper valutare se dall’uovo che stai covando sguscerà una colomba o un cobra o una chimera o magari nulla.» Primo LEVI, Covare il cobra, 11 settembre 1986, in Opere II, Einaudi, Torino 1997 «È storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1938. Poteva benissimo averle prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di «cecità». La ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi, dice. Ed è forse disposto a considerarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero stati disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e di Nagasaki.» Leonardo SCIASCIA, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino 1975 «La scienza può aiutarci a costruire un futuro desiderabile. Anzi, le conoscenze scientifiche sono mattoni indispensabili per erigere questo edificio. Ma […] è d’obbligo sciogliere il nodo decisivo del valore da dare alla conoscenza. Il valore che sembra prevalere oggi è quello, pragmatico, che alla conoscenza riconosce il mercato. Un valore utilitaristico: dobbiamo cercare di conoscere quello che ci può tornare immediatamente ed economicamente utile. […] Ma, se vogliamo costruire un futuro desiderabile, anche nel campo della scienza applicata il riconoscimento del valore della conoscenza non può essere delegato al mercato. Lo ha dimostrato la recente vertenza tra le grandi multinazionali e il governo del Sud Africa sui farmaci anti-Aids 82 […]. Il mercato non è in grado di distribuire gli “utili della conoscenza” all’80% della popolazione mondiale. Per costruire il futuro coi mattoni della scienza occorre dunque (ri)associare al valore di mercato della conoscenza altri valori: i valori dello sviluppo umano.» Pietro GRECO, Sua maestà la tecnologia. Chi ha paura della scienza?, “l’Unità”, 7 luglio 2001 «La ricerca dovrebbe essere libera, non dovrebbe essere guidata da nessuno. In fondo se ci si pensa bene, da che essa esiste è frutto dell’istanza del singolo piuttosto che risultato collettivo. Dovrebbe essere libera da vincoli religiosi e soggiogata a un unico precetto: progredire nelle sue applicazioni in funzione del benessere degli esseri viventi, uomini e animali. Ecco questa credo sia la regola e l’etica dello scienziato: la ricerca scientifica deve accrescere nel mondo la proporzione del bene. Le applicazioni della scienza devono portare progresso e non regresso, vantaggio e non svantaggio. Certo è anche vero che la ricerca va per tentativi e di conseguenza non ci si può subito rendere conto dell’eventuale portata negativa; in tal caso bisognerebbe saper rinunciare.» Margherita HACK intervistata da Alessandra Carletti, Roma Tre News, n. 3/2007 TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO «Il sottosegretario Josef Bühler, l’uomo più potente in Polonia dopo il governatore generale, si sgomentò all’idea che si evacuassero ebrei da occidente verso oriente, poiché ciò avrebbe significato un aumento del numero di ebrei in Polonia, e propose quindi che questi trasferimenti fossero rinviati e che “la soluzione finale iniziasse dal Governatorato generale, dove non esistevano problemi di trasporto.” I funzionari del ministero degli esteri presentarono un memoriale, preparato con ogni cura, in cui erano espressi “i desideri e le idee” del loro dicastero in merito alla “soluzione totale della questione ebraica in Europa,” ma nessuno dette gran peso a quel documento. La cosa più importante, come giustamente osservò Eichmann, era che i rappresentanti dei vari servizi civili non si limitavano ad esprimere pareri, ma avanzavano proposte concrete. La seduta non durò più di un’ora, un’ora e mezzo, dopo di che ci fu un brindisi e tutti andarono a cena – “una festicciola in famiglia” per favorire i necessari contatti personali. Per Eichmann, che non si era mai trovato in mezzo a tanti “grandi personaggi,” fu un avvenimento memorabile; egli era di gran lunga inferiore, sia come grado che come posizione sociale, a tutti i presenti. Aveva spedito gli inviti e aveva preparato alcune statistiche (piene di incredibili errori) per il discorso introduttivo di Heydrich – bisognava uccidere undici milioni di ebrei, che non era cosa da poco – e fu lui a stilare i verbali. In pratica funse da segretario, ed è per questo che, quando i grandi se ne furono andati, gli fu concesso di sedere accanto al caminetto in compagnia del suo capo Müller e di Heydrich, “e fu la prima volta che vidi Heydrich fumare e bere.” Non parlarono di “affari”, ma si godettero “un po’ di riposo” dopo tanto lavoro, soddisfattissimi e – soprattutto Heydrich – molto su di tono» (Hannah ARENDT, La banalità del male. Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli, Milano 1964, dal Capitolo settimo: La conferenza di Wannsee, ovvero Ponzio Pilato). Il candidato, prendendo spunto dal testo di Hannah Arendt, si soffermi sullo sterminio degli ebrei pianificato e realizzato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE «Avevo vent’anni. Non permetterò a nessuno di dire che questa è la più bella età della vita» (Paul Nizan, Aden Arabia, 1931). Il candidato rifletta sulla dichiarazione di Nizan e discuta problemi, sfide e sogni delle nuove generazioni. ____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. 83 Istituto Professionale Servizi dell’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “Angelo Berti” SIMULAZIONE ESAMI DI STATO a.s. 2015/2016 2^ PROVA SCRITTA Classe 5 BS 19 Aprile 2016 COGNOME E NOME ____________________________________ CLASSE ____________________________________ DATA ____________________________________ TEMPO CONCESSO ____________________________________ ORA DI CONSEGNA ____________________________________ NOTE ____________________________________ ____________________________________ Disciplina Punteggio in 15esimi Scienza e cultura dell’alimentazione TOTALE 84 SIMULAZIONE ESAMI DI STATO 19 APRILE 2016 CLASSE VBS Tema di: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. Per ogni quesito si hanno a disposizione15 righe. La dieta nelle diverse età e condizioni fisiologiche propone, tranne che in particolari situazioni, di seguire una dieta equilibrata. Il candidato, dopo aver spiegato in modo esaustivo il concetto dieta e di dieta equilibrata, illustri gli strumenti che possono aiutare nella scelta degli alimenti per stendere un menu, con una definizione standard di calorie. Si soffermi inoltre sulla Piramide Alimentare del Ministero della Salute del 2005 e spieghi, motivando, la ripartizione degli alimenti nei diversi piani. Successivamente proponga una propria ripartizione degli alimenti stabilendo la struttura grafica con cui comunicare al meglio i principi di una corretta alimentazione. Si accetta qualsiasi forma di comunicazione: dalla rielaborazione della piramide alla proposta di una nuova soluzione grafica. • Una delle linee guida per una sana alimentazione riporta: “varia spesso le tue scelte a tavola”. Il candidato, alla luce delle competenze acquisite nel percorso scolastico, spieghi il motivo di questo suggerimento valutando l’aspetto nutrizionale e qualitativo di un alimento. • La dieta equilibrata viene calcolata su parametri specifici della singola persona. Spieghi il candidato il significato del metabolismo basale e del Fabbisogno Energetico. Illustri inoltre i parametri che determinano il valore del F.E. • La conservazione degli alimenti è uno dei problemi che da maggior tempo interessano l’uomo. Il candidato riporti le diverse cause di alterazione di un alimento, spiegando i motivati, che incidono sulla possibile alterazione di un cibo. • I virus sono una categoria di agenti infettanti patogeni, responsabili di alcune patologie legate al consumo di alimenti. Da molti scienziati non vengono considerati forma di vita. Il candidato descriva le caratteristiche strutturali e metaboliche di questi agenti patogeni e spieghi l’infezione alimentare più importante da questi veicolata. 85 GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA Materia: SCIENZA E CULTURA DELL’ALIMENTAZIONE Candidato ………………………………………………………………………………………………….Classe 5^BS Data…………………….. PUNTEGGIO I Indicatori Conoscenza e completezza dei contenuti richiesti Pertinenza dei contenuti in relazione alla richiesta PARTE max 9 punti su 15 Descrittori 1 .non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa solo in minima parte Punteggio 1 2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente solo in parte. 2 3. sviluppa e rielabora i contenti e le riflessioni proposte in modo rigoroso rispettando le consegne . 3 1. svolge la tematica in modo superficiale e/o incoerente o fuori tema. 1 2. svolge l’elaborato in modo semplice rispettando però le consegne. 2 3. svolge l’elaborato in modo corretto e preciso 3 Esposizione e utilizzo della terminologia specifica • Espone in modo poco organico e poco corretto non usa la terminologia specifica • Espone in modo semplice, con qualche imperfezione sul linguaggio specifico • 1 2 3 Espone in modo fluido, appropriato e corretto Voto Finale della Prova …./15 Il punteggio massimo ottenuto nella prima parte è di 9/15. 86 II Parte max 6 su 15 La griglia sottostante è suddivisa in indicatori, descrittori e quesiti. I quesiti sono numerati in modo corrispondente a quelli proposti dal compito. Verrà ovviamente compilata solo la colonna con il numero corrispondente dei due quesiti scelti dallo studente. Il punteggio totale dei due quesiti potrà essere max di 18 punti, che verranno riproporzionati al punteggio massimo possibile della somma dei due quesiti 6 punti su 15, seguendo la tabellina esplicativa della pagina successiva. GRIGLIA VALUTAZIONE SECONDA PARTE INDICATORI Conoscenza e completezza degli argomenti Pertinenza dei contenuti in relazione alla richiesta Correttezza formale DESCRITTORI 1° quesito 2° quesito 3° quesito 4° quesito 1. non sviluppa i contenuti richiesti o li sviluppa in minima parte. 1 1 1 1 2 2 2 2 3. sviluppa e rielabora i contenuti e le riflessioni proposte. 3 3 3 3 1. risponde in modo incoerente confuso o fuori tema. 1 1 1 1 2. risponde in modo semplice ed aderente ai contenuti proposti, qualche difficoltà nella sintesi . 2 2 2 2 3. risponde correttamente ed in modo adeguato con buona capacità di sintesi 3 3 3 3 1. gravi errori nell’esposizione e nella terminologia 1 1 1 1 2. qualche errore di esposizione e nella terminologia 2 2 2 2 3. esposizione tecnica e corretta 3 3 3 3 2. sviluppa i contenuti richiesti solo superficialmente o li sviluppa adeguatamente in minima parte PUNTEGGIO TOTALE dei 2 QUESITI TABELLA PER CONVERTIRE il punteggio dei due QUESITI in punti max 6/15 PUNTEGGIO TOTALE PER I 2 QUESITI 3-4 5-7 8-10 11-13 14-16 17-18 1 2 3 4 5 6 Il punteggio ottenuto nella prima parte del compito va addizionato al punteggio ottenuto nella seconda parte. PUNTEGGIO I PARTE ...................................../15 PUNTEGGIO II PARTE ................................../15 PUNTEGGIO TOTALE II PROVA ...................... 15 87 ESAMI DI STATO A.S. 2015 – 2016 TERZA PROVA DIRITTO E TECNICHE AMMINISTRATIVE DELLA STRUTTURA RICETTIVA CLASSE: DATA: ALUNNO: 1. Spiega quali sono le caratteristiche del turismo internazionale nel terzo millennio, anche con riferimento alla crisi economica. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2. business plan: definizione, contenuto e destinatari. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 88 3. Definisci il budget ed evidenziane i vantaggi e i limiti. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 89 SIMULAZIONE ESAME DI STATO 2016 CLASSE 5^ Bs TERZA PROVA settore Sala e Vendita CANDIDATA/O…………………………………………….. 1. Parla della spumantizzazione “Metodo Classico”. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2. Parla della vinificazione in rosso. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 3. Parla della vinificazione a macerazione carbonica ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 90 ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 91 Simulazione della terza prova dell’esame di Stato INGLESE Classe 5Bs alunno/a …………..…………………………………….. data ………………………… 1) WHAT IS THE DIFFERENCE BETWEEN ALLERGIES AND INTOLERANCES? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 2) WHAT DOES THE BANQUETING MANAGER DO? ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ 3) HOW MANY TYPES OF BUFFETS DO YOU KNOW? ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________________________________ 92 SIMULAZIONE TERZA PROVA ESAME DI STATO MATERIA: MATEMATICA CLASSE: 5ªBS COGNOME E NOME: TIPOLOGIA: B ____________________________________ TOTALE PUNTI: 15 SUFFICIENZA PUNTI: 10 OSSERVAZIONI: - È consentito l’utilizzo di una calcolatrice non programmabile Estensione massima della risposta: spazio riservato Ogni risposta deve essere giustificata da passaggi matematici 2 −2 x 1. Data la funzione y = x e , determinare: 1. il dominio 2. le eventuali simmetrie 3. le intersezioni della funzione con gli assi cartesiani 4. gli intervalli di positività e negatività della funzione 5. il valore dei limiti agli estremi del dominio e negli eventuali punti di discontinuità 6. le equazioni degli asintoti 93 2. Determinare l’equazione della retta tangente al grafico della seguente funzione: y= x+2 x nel punto x0 = −1 3. Dato il grafico della seguente funzione: Individuare: 1. il dominio 2. le simmetrie 3. le intersezioni con gli assi cartesiani 4. il segno 5. le equazioni degli asintoti 6. gli intervalli di crescenza e di decrescenza 7. le coordinate degli eventuali punti di massimo e di minimo relativo 94 95 ALLEGATO D ALTERNANZA SCUOLA - LAVORO L’Istuto valorizza la metodologia dell’alteranza scuola – lavoro che mira a far maturare, in realtà produttiva esterna, alcune compeenze previste dai profili educativi culturali e professionali dei corsi di studio. L’Alternanza nasce dal rapporto costante con i processi produttivi presenti nel territorio, nella consapevolezza che la qualità della formazione degli studenti venga elevata da esperienze formative significative realizzate presso le imprese, pertanto tutte le classi quarte effettuano nel mese di giugno un tirocinio formativo di 132 ore in aziende del settore. La valutazione è stata effettuata dal tutor aziendale, tramite la scheda di valutazione riportata sul Libretto di Tirocinio Formativo. 96 SCHEDA RIASSUNTIVA ELENCO DOCUMENTI 1. Documenti Alternanza scuola lavoro depositati in Segreteria: a) Dossier alunni; 2. Documenti del Consiglio di Classe depositati in segreteria: a) verbali del Consiglio di Classe; IL CONSIGLIO DI CLASSE Prof.ssa CRISTINA BOIFAVA (Coordinatrice) Prof. ROBERTO CALISI Prof.ssa MARIA CONSIGLIA DI MATTEO Prof. EUGENIO GHIRALDI Prof.ssa CALOGERINA INGOGLIA Prof. MAURIZIO MALVESTIO Prof. PAOLO MASSAGRANDE Prof.ssa ANTONELLA PRATO Prof.ssa ELENA SARZI BOLA , Prof.ssa ROSWITHA SCHATZER Prof.ssa MARTINA SCHIO Prof.ssa EMANUELA SCIMONE 97