STRUTTURE VETERINARIE DI NUOVA APERTURA Il nuovo Piano

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STRUTTURE VETERINARIE DI NUOVA APERTURA Il nuovo Piano
STRUTTURE VETERINARIE DI NUOVA APERTURA
Il nuovo Piano Regolatore Generale della città di Roma (PRG) nulla ha innovato in ordine
all’inserimento dei “servizi sanitari” nella classificazione delle destinazioni d’uso, difatti sia il
vecchio che il nuovo PRG inseriscono le strutture veterinarie nella categoria delle destinazioni
“servizi” (“attività amministrative di servizio” per il vecchio PRG; “servizi“ nel nuovo PRG).
Pertanto i locali destinati ad ospitare le strutture sanitarie veterinarie (ospedali, cliniche,
ambulatori, studi, laboratori analisi veterinarie) sono classificati come “SERVIZI - servizi alle
persone” con un carico urbanistico medio (CU/m). Qualora non lo fossero deve essere
chiesto il cambio di destinazione d’uso, che potrebbe determinare un diverso fabbisogno di
parcheggi.
Il cambio di destinazione d’uso è regolato in maniera diversa a seconda della
localizzazione nella città, ed in particolare secondo i limiti e le condizioni stabilite dalle norme
tecniche attuative (NTA) delle diverse componenti del PRG.
Sono inoltre fatte salve le destinazioni d’uso legittimamente in atto per le quali si intende,
ai sensi delle NTA quella risultante dal titolo abilitativo della costruzione o in assenza di tale
titolo (concessione edilizia, autorizzazione edilizia, permesso di costruire, DIA) la
destinazione d’uso in atto è accertata con l’ausilio della classificazione catastale e delle
autorizzazioni amministrative all’esercizio delle attività insediate.
Ad es. nel caso uno studio o laboratorio veterinario volesse insediarsi o trasferirsi in locali,
di dimensioni inferiori a 250mq, la cui destinazione legittimamente in atto è quella
“commerciale”, ciò comporta un cambio di destinazione d’uso che deve essere comunicato
all’Ufficio del catasto e che può determina un diverso fabbisogno di parcheggi. Nel caso
ipotizzato occorre adeguare lo standard a parcheggi pubblici, in quanto la destinazione d’uso
“servizi sanitari” a carico urbanistico medio, necessita di una dotazione di parcheggi diversa
da quella richiesta per le destinazioni commerciali a carico urbanistico basso. Dotazione che
deve essere reperita o monetizzata.
Il passaggio successivo è rappresentato dalla richiesta dell’autorizzazione sanitaria al
servizio veterinario della ASL territorialmente competente, così come stabilito dalla
Deliberazione di Giunta Regionale 6 marzo 2007 n. 135, la quale detta anche i requisiti
tecnico-igienico-sanitari minimi obbligatori per le strutture sopra evocate.
STRUTTURE VETERINARIE GIA’ AUTORIZZATE E CHE DEVONO ADEGUARSI
STRUTTURALMENTE AI REQUISITI PREVISTI NELLA D.G.R. 6 marzo 2007 n. 135 ENTRO
IL 31 DICEMBRE 2008
Per i locali che ospitano strutture veterinarie già autorizzate (ospedali, cliniche, ambulatori,
studi, laboratori analisi veterinarie) e per gli studi veterinari dove devono essere eseguiti lavori
per l’adeguamento strutturale alle prescrizioni della D.G.R. 6 marzo 2007 n. 135 e che non
siano già accatastati come “Servizi”, congiuntamente alla presentazione della domanda per
l’ottenimento del titolo abilitativo alla realizzazione dei lavori edili si dovrà chiedere anche il
cambio di destinazione d’uso a “Servizi sanitari”.
Successivamente al completamento dell’adeguamento strutturale per conformarsi a quanto
previsto dalla D.G.R 6 marzo 2007 n. 135, dovrà essere richiesta una nuova autorizzazione
sanitaria al servizio veterinario della ASL territorialmente competente.
STRUTTURE VETERINARIE E STUDI VETERINARI GIA’ AUTORIZZATI E RISPONDENTI
AI REQUISITI PREVISTI DALLA D.G.R. 6 MARZO 2007 N. 135
Per i locali che ospitano strutture veterinarie già autorizzate (ospedali, cliniche, ambulatori,
studi, laboratori analisi veterinarie) e per gli studi veterinari conformi a quanto previsto dalla
D.G.R. 6 marzo 2007 n. 135, che risultano accatastati come categoria “Commerciale” nulla
cambia poiché il P.R.G. del comune di Roma fa salve le situazioni preesistenti al momento
della sua entrata in vigore.