II incontro
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II incontro
L’esperienza di ATTACCAMENTO contiene le idee di: SICUREZZA, ORDINE, SOSTEGNO, FIDUCIA. 1 IL LEGAME DI ATTACCAMENTO …Vieni a giocare con me dice il piccolo principe alla volpe Non posso non sono addomesticata… Che cosa vuol dire addomesticare? Vuol dire creare dei legami… 2 “L’essenziale è invisibile agli occhi” dice la volpe I legami che gli esseri umani creano vanno al di là del puramente visibile, diventano pensieri, significati, modelli e schemi mentali 3 La propensione a stringere e mantenere relazioni emotive intime è scritta nel nostro patrimonio genetico e presente dai primi giorni di vita, all’inizio sotto forma di riflessi innati (pianto, suzione, prensione, orientamento, sorriso) che diventeranno, in seguito alle risposte dell’ambiente, schemi di comportamento sempre più complessi 4 L’angoscia di abbandono compare nel bambino piccolissimo non appena si rende conto di non essere un tutt’uno con la madre. 5 L’ansia di separazione è sempre stata considerata una delle prime manifestazioni infantili, alla base ad esempio di sintomi come la paura della scuola… 6 Anche nell’adulto questo sentimento può riemergere in modo più o meno violento di fronte ad una perdita, rievocando lo stesso senso di vuoto e di angoscia in cui precipitano i bambini. 7 La vita è scandita da una sequenza ininterrotta di separazioni volute o imposte,fisiologiche o traumatiche, tragiche o salutari… SE SEPARARSI FA MALE, TALVOLTA NON SEPARARSI FA PEGGIO CHI E’ CAPACE DI INCONTRARE SAPRA’ ANCHE SEPARARSI COSI’ COME LA SEPARAZIONE E’ IL PREREQUISITO DI OGNI INCONTRO 8 Anche la famiglia essendo un organismo sociale, ha un ciclo vitale: nasce, cresce, si riproduce e muore. Esistono, come negli individui, momenti di crisi che mettono alla prova la salute e la maturità del gruppo familiare. Vi sono periodi di crisi che implicano momenti evolutivi, di crescita; in altre occasioni può succedere che la famiglia blocchi il suo sviluppo perché non sa superare adeguatamente le crisi. Ogni crisi implica far fronte a delle situazioni di perdita, e pertanto la necessità di elaborare dei lutti. • • • • Nel corso del ciclo di vita la famiglia incontra inevitabilmente eventi critici, punti di discontinuità vissuti come stressanti EVENTI NORMATIVI: prevedibili e scelti (nascita dei figli…) prevedibili non scelti (morte di un anziano…) EVENTI PARANORMATIVI: non prevedibili e scelti (separazione…) non prevedibili e non scelti (eventi traumatici…) 10 Gli eventi critici sono potenziali induttori di crisi. IMPORTANTE • il significato che la famiglia dà all’evento • le modalità con cui la famiglia affronta l’evento 11 Nella famiglia il bambino impara come punteggiare il flusso dell’esperienza; l’organizzazione e le modalità comunicative della famiglia determinano (e ne sono determinate) le modalità di codificare e valutare la realtà 12 …LA VITA COMINCIA CON UNA PERDITA… La maternità e con essa la vita è un lungo interminabile distacco 13 “LA MORTE E’ FIN DALL’INIZIO E NON HA FINE” Ad es. le cellule del nostro organismo ogni giorno si distruggono a migliaia 14 La morte è fin dall’inizio Nella nostra vita la morte non si manifesta unicamente come il termine che delimita l’orizzonte dell’esistenza; in qualunque momento la morte è celata nella vita stessa e in essa si ritrovano associati in una mescolanza inseparabile i poli opposti dell’assenza e della presenza. La vita dunque è un lungo interminabile distacco. E’ dalla nascita che iniziano le perdite e le frustrazioni connesse alla perdita fanno parte del nostro processo di crescita. Con la perdita, l’assenza ci confrontiamo continuamente anche nella vita quotidiana (anche con la persona che ci sta accanto in occasione di momenti difficili possiamo essere messi di fronte alla sua assenza…) 1515 A nessuno di noi è risparmiata l’esperienza della perdita. La perdita è un tema universale, ineluttabile, inesorabile è chiave di lettura e di comprensione della nostra umanità:ciò che siamo è anche il risultato delle nostre esperienze di perdita e di distacco. La nostra vitalità è legata alla nostra capacità di accettare la perdita e di elaborarne il lutto ATTACCAMENTO E PERDITA Temi centrali della nostra esistenza. 16 Per ognuno di noi le PERDITE hanno significati, intensità e nomi diversi Ad es.: perdite affettive: la morte di un congiunto, l’addio a un amore, la separazione… perdite interiori: dell’autostima, della speranza, della bellezza fisica, della libertà… perdite professionali: del lavoro, della sicurezza, dello stipendio… perdite geografiche: la propria casa, la terra, la lingua… perdite di sogni: avere un bambino, un fallimento scolastico… perdite istituzionali: il venir meno di una associazione, la sfiducia nel sistema politico o religioso… 17 La perdita rappresenta un “lutto” e può essere vissuta come una grave minaccia alla propria esistenza, un’amputazione di una parte di sè. 18 IL LUTTO IN ETA’ EVOLUTIVA La perdita di una figura genitoriale o affettiva importante in età infantile rappresenta una delle esperienze destinate a segnare la storia di vita di una persona. 19 Generalmente si pensa che un bambino non sia ancora in grado di comprendere appieno il concetto della morte, oppure si pensa che sia per lui un dolore troppo grande da sopportare, per questo si sarebbe automaticamente portati a cercare di proteggerlo. In realtà, i bambini sono in grado di comprendere benissimo il concetto della morte, se viene loro spiegato adeguatamente, altrettanto bene sanno gestire la situazione, spesso molto meglio degli adulti. Ciò che il bambino è in grado di capire della morte dipende dalla relazione che aveva con la persona deceduta e da chi lo accompagna in questo percorso. La perdita di una figura di riferimento genera in ogni bambino una minaccia alla propria sicurezza, il suo mondo non è più sicuro come credeva. Avere la possibilità di condividere le proprie emozioni con le persone che ama, anziché nasconderle ed escluderli dai rituali che accompagnano il decesso, aiuterà ad affrontare in maniera adeguata il processo di elaborazione del lutto 21 Aiutare il bambino ad esprimere le proprie paure e i propri dubbi è molto importante per evitare che la rabbia cresca d’intensità e si trasformi in comportamenti distruttivi. Un bambino in lutto ha bisogno di sapere che il mondo è ancora sicuro, che ci sarà sempre qualcuno capace di prendersi cura di lui e di amarlo 22 Se la PERDITA è una condizione che dura per tutta la vita il LUTTO è il processo di adattamento alle perdite della vita Il LUTTO è un lavoro difficile e lento e comporta un processo interno doloroso di abbandono graduale 2323 IL LUTTO (da lugere – piangere) non è dunque una malattia bensì una condizione fisiologica di sofferenza conseguente alla perdita di un oggetto significativo che ha fatto parte integrante dell’esistenza 24 IL LUTTO ROMPE IL LEGAME DI ATTACCAMENTO FONDAMENTALE PER LA VITA RELAZIONALE DELLA PERSONA. SEGUE UNA FASE IN CUI POSSONO PREVALERE REAZIONI DI RABBIA, DI COLPA, DI DEPRESSIONE. SI RENDE NECESSARIO UN ALLENTAMENTO DEL LEGAME PERCHE’ SI GENERINO NUOVI LEGAMI 25 ELABORARE IL LUTTO FA PARTE DELLA CAPACITA’ PIU’ GENERALE DI TOLLERARE IL DOLORE MENTALE. IL NORMALE CORSO DELLA VITA COMPORTA L’ESPERIENZA DEL DOLORE NON C’E’ CRESCITA SENZA PERDITA E LA PERDITA COMPORTA QUASI SEMPRE SOFFERENZA 26 • • • • Chi rimane affronta un percorso in cui è necessario esplorare: il significato della PERDITA di quella persona per la propria vita la natura della relazione che lo legava alla persona, agli aspetti positivi e non… il ruolo esercitato nella famiglia quale membro della famiglia sta “subendo” la perdita (madre, figlio…) E’ un lavoro psichico che inizia,si sviluppa e si conclude e in cui l’ATTACCAMENTO a poco a poco si attenua e la vita riprende 2727 IL LUTTO E’ IL PERIODO NEL QUALE AVVIENE IL GRADUALE DISINVESTIMENTO AFFETTIVO E DALLA DEPRESSIONE SI PASSA ALLA RIPARAZIONE. QUANDO CIO’ AVVIENE, LA PERSONA SCOMPARSA VIVE NEL MONDO INTERNO E QUINDI SI POSSONO INSTAURARE NUOVI LEGAMI 28 Lo scopo della risoluzione del lutto è di sviluppare una nuova relazione interiore con la persona scomparsa conservandone dentro di sé la presenza simbolica,i suoi valori, le abitudini condivise. E’ questo un processo difficoltoso, impossibile per alcune persone che avvertono la perdita come intollerabile e inaccettabile (lutto complicato) 2929 OGNI LUTTO E’ UNA CRISI COSI’ COME OGNI CRISI E’ UN LUTTO POICHE’ COSTITUISCE UNA CONDIZIONE DI PARTICOLARE FRAGILITA’ ATTRAVERSATA DA INTENSA EMOTIVITA’ 30 IL SIGNIFICATO ETIMOLOGICO DEL TERMINE CRISI (dal greco Krisis) SI TRADUCE CON “OPPORTUNITA’” LA CRISI NON E’ ALTRO CHE UN MOMENTO IN CUI TUTTO SUBISCE UN CAMBIAMENTO DAL QUALE L’INDIVIDUO ESCE TRASFORMATO (K.Jaspers) 31 IL PROCESSO DEL LUTTO PUO’ ESSERE PARAGONATO A QUELLO DELLA POTATURA DI UN ALBERO CHE VIENE LIBERATO DAI RAMI MORTI PER DARGLI NUOVA LINFA E FORZA PER GERMOGLIARE. APPARENTEMENTE L’ALBERO E’ SPOGLIATO E IMPOVERITO MA E’ PROPRIO LA PERDITA DI PARTI DI SE’ CHE PERMETTERA’ LA NUOVA FIORITURA 32 NON ESISTONO SCORCIATOIE PER EVITARE IL DOLORE DELLA PERDITA. E’ NECESSARIO ATTRAVERSARLO PER VENIRNE TRASFORMATI E COMPRENDERE COME I DISTACCHI POSSANO ESSERE FECONDI PER IL PROCESSO DI CRESCITA 33 COME AFFRONTIAMO I DISTACCHI, LE PERDITE E’ PUNTO CENTRALE PER CAPIRE LA NOSTRA VITA E QUELLA DEGLI ALTRI 34 Occuparsi del lutto è prendersi cura di se stessi perché implica entrare in una dimensione che più di qualunque altra attraversa la vita di tutti. Il dolore esistenziale di chi si sente improvvisamente devastato come se fosse in terra straniera deve trovare diritto di esistere, deve trovare un posto, un luogo dove poter “abitare” e uscire così da se stessi. DARE CITTADINANZA AL DOLORE 35 DARE CITTADINANZA AL DOLORE perchè gli scenari del dolore sono quelli in cui l’esperienza individuale si salda con il senso universale del soffrire 36 La vita e con essa la crescita è un superamento continuo, non è un traguardo raggiunto una volta per tutte, ma un PROCESSO DI ANNESSIONE COSTANTE di esperienze, di stati psichici,è un DIVENIRE che genera continue METAMORFOSI, RINASCITE, RINNOVATI PENSIERI, RIGENERAZIONI in un gioco continuo di luci ed ombre, di solitudini e vicinanze, di presenze e di assenze 37 DIVENTARE PERSONE NON E’ SEMPLICEMENTE IL RISULTATO DI UN PROCESSO BIOLOGICO, MA IL “PRODOTTO” DI UNA TRASFORMAZIONE PSICOLOGICA CHE RICHIEDE UN GRANDE IMPEGNO E UNA LUNGA LOTTA NEI CONFRONTI DELLE DIFFICOLTA’ DELLA VITA E ANCHE DELLA UMANA TENDENZA AD ELUDERE TALI DIFFICOLTA’ 38 …Solo coloro che si tengono lontani dall’amore possono evitare la tristezza del lutto. L’importante è crescere, tramite il lutto, e rimanere vulnerabili all’amore John Brantner 39 …ciò che chiamiamo inizio spesso è la fine e finire è spesso iniziare. La fine è ciò da cui cominciamo. Eliot 40