5-Atlante Parte finale

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5-Atlante Parte finale
I PROGETTI
La seguente sezione è dedicata ai progetti proposti all’interno Piani Integrati di
Zona 2003/2004 che hanno come precipuo obiettivo l’inserimento e il recupero sociale
in ogni ambito di vita dei disabili, con particolare riguardo alla socializzazione e al potenziamento delle abilità e delle capacità espressive nel tempo libero. In effetti mentre
il diritto alla formazione ed al lavoro, così come il diritto all’integrazione scolastica
sono stati resi concreto, anche se non pienamente soddisfatti, da normative specifiche
in grado di incentivare e dare supporto ad accordi di programma fra enti finalizzati ad
attuare tali diritti, la possibilità di praticare attività sportive e ricreative è ancora prevalentemente legata alle opportunità offerte da singole Associazioni ed Enti in base a
propri programmi e sistemi di relazioni intrecciate nel contesto in cui operano. È peraltro in progressivo aumento il numero dei progetti dedicati ai disabili che ogni anno
ricevono un finanziamento all’interno del Piano Provinciale per lo sport.
Le tavole che seguono (tav. A-B-C-D) riportano il quadro generale dei progetti compresi nei Piani di zona, disaggregati a livello di zona socio-sanitaria. La tavola successiva (tav. E), invece, è dedicata ai Progetti sostenuti nell’ambito del Piano Provinciale
dello sport tra il 2000 e il 2004.
Infine in chiusura della sezione (tav. F) sono sinteticamente riportati i sette progetti
vincitori del Bando “Contributi ad organizzazioni terzo settore e tutti soggetti interessati per progetti finalizzati al superamento di barriere ostative alla piena cittadinanza,
pari dignità ed integrazione sociale dei cittadini portatori di handicap” promosso dalla
Provincia di Livorno nell’ambito degli interventi sussidiari finalizzati alla rimozione
delle barriere ostative alla piena cittadinanza dei cittadini portatori di handicap.
Tav. A
PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTO DELLA ZONA LIVORNESE
TITOLO
OBIETTIVI
UTENZA
ENTE ATTUATORE
Opportunità e tempo libero: percorsi di
relazione e aggregazione
sviluppo di interventi volti a favorire la fruizione di opportunità di 6-7 disabili medio-gravi
relazione e per il tempo libero
Associazione
C.U.H.
Laboratorio teatrale per disabili e non
della città di Livorno
socializzazione e potenziamento 15 soggetti disabili con
delle abililtà e delle capacità e- handicap psichico e 15
spressive nel tempo libero
soggetti non disasbili
Associazione
ANFFAS Onlus
Livorno
Laboratorio di
Danceability
Officina integrata
dello spettacolo e
della comunicazione
Laboratorio di
Informatica
Coinvolgere persone disabili e
non preparandoli alla realizzazione di spettacoli di danceability,
e sensoriali di incontrarsi per
danzare insieme
giovani con disabilità
fisiche, psicofiifche e
psichiche dai 14 anni
in su
Apprendimento dell’utilizzo del
computer e di programmi specifi- giovani con disabilità
ci per la realizzazione di sceno- uditive dai 14 anni in
grafie multimediali e la comuni- su
cazione via internet
"Io Corporeo"
miglioramento dell'autonomia, ed
educazione all’adozione di stili di
vita sani
Un anno di sport e non solo
Favorire lo sviluppo psicomotorio
e facilitare la socializzazione
– 73 –
Cooperativa sociale Centro Multiservizi per Disabili "M.T. Todaro"
Associazione
sportiva Studio
Live Fitness
giovani disabili
Associazione
sportiva Zenith
Tav. B
PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTO
DELLA ZONA DELLA BASSA VAL DI CECINA
OBIETTIVO
STRATEGICO
Consolidamento degli interventi finalizzati al mantenimento del disabile nel nucleo familiare, potenziamento quantitativo delle attività dei servizi semiresidenziali e sperimentazione sul programma
“Dopo di Noi”, attivazione di esperienze pilota di sostegno all’integrazione sociale
Potenziamento assistenza domiciliare (aiuto alla persona) e costituzione di budget di riserva per
attivazione immediata di eventuali nuovi interventi
Ampliamento delle attività dei Centri Diurni e potenziamento del servizio di trasporto collegato al
funzionamento dei Centri stessi
OBIETTIVI SPECIFICI
Attivazione progetto sperimentale di trasporto personalizzato con particolare riguardo a esigenze di
minori in particolari situazioni familiari o sociali
Attivazione progetto sperimentale di sostegno all’apprendimento delle tecniche d’uso di attrezzature
in dotazione al Laboratorio Zonale Ausili per la Comunicazione
Avvio esperienza pilota di residenzialità temporanea per 10 utenti in struttura di prossima apertura
Consolidamento attività di terapia occupazionale
Consolidamento attività di inserimento lavorativo a scopo socioterapeutico
TITOLO
OBIETTIVI
UTENZA
ENTE ATTUATORE
GOIF VESMIA
Sostegno psicologico a famiglia con
figli disabili fascia di età 0-3 anni
Famiglie con minori disabili
Azienda USL 6 Bassa Val di
Cecina
Terapia occupazionale
Potenziamento dell’ attività di terapia
occupazionale
Disabili 18-65 anni
Consorzio Nuovo Futuro
Centri Diurni
2003-2004
Potenziamento dei centri diurni della
Bassa Val di Cecina
Disabili 18-65
Consorzio Nuovo Futuro
Progetto Vita Indipendente
Avvio esperienza pilota di residenzialità temporanea per 10 utenti in Disabili 18-65
struttura di prossima apertura
Azienda USL 6 Bassa
Progetto Briciola
Attività ippica per disabili
Azienda USL + Centro Ippico S.
Marco + Associazione Giubbe
Verdi
Laboratorio Ausili
Attivazione del progetto sperimentale
di sostegno all’apprendimento delle Disabili in età scolare
tecniche d’uso di attrezzature
Ventaglio 2
Sostegno famiglie con minori disabili
Famiglie con minori disabili
Azienda + CNF
Trasporto H
Attivazione progetto sperimentale di
trasporto personalizzato
Disabili 18-65
Azienda usl + P.A. Cecina
Disabili 14-18
– 74 –
Azienda USL 6
Tav. C
PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTO DELLA ZONA DELLA VAL DI CORNIA
OBIETTIVO
STRATEGICO
Favorire e potenziare le condizioni per rendere possibile l'inserimento e il recupero sociale in ogni
ambito di vita dei disabili. Mantenimento nel proprio ambiente di vita dei soggetti con disabilità gravi. Interventi di sviluppo delle opportunità di utilizzo del tempo libero
aiuti alla persona per l'integrazione nel contesto sociale attraverso l'incremento dei progetti per il
"tempo libero" (sperimentale legge n. 162/98), attività estive, campi solari;
incremento assistenza domiciliare come sostegno alla famiglia e alla persona;
sviluppo dei centri diurni, a sostegno della permanenza in famiglia di persone con handicap mediograve, con apertura di un centro diurno nella zona nord ed ampliamento della sede del centro di
Venturina;
OBIETTIVI
SPECIFICI
incremento degli interventi di riabilitazione finalizzati al recupero dei soggetti con handicap grave,
anche nell'ambito della comunicazione (interpretariato);
potenziamento dell'attività di presa in carico e di indirizzo del recupero del disabile da parte del
GOIF e dei GOM per rendere effettivamente operativo l'inserimento scolastico con piena inclusione
sociale;
potenziamento collaborazione per i progetti di orientamento preformazione professionale e formazione (Corsi con la Provincia e con la scuola convitto per ciechi del Comune di Firenze;
potenziamento dei programmi di inserimenti socio-terapeutici per favorire le condizioni per l'autodeterminazione e la libera scelta nell'ambito delle opportunità offerte (incremento numero convenzione con aziende pubbliche e private del territorio, protocollo operativo con il Circondario della Val
di Cornia anche ai fini della facilitazione all'inserimento lavorativo degli iscritti nelle liste provinciali
Legge n. 68/99.
TITOLO
OBIETTIVI
UTENZA
ENTE ATTUATORE
Stamperia Carsal
Az. USL 6 - Zona Val di
inserimento sociale e lavorativo, for6 soggetti frequentanti (con
Cornia, Comuni della Val di
malizzazione di modelli per percorsi
incremento fino a 8)
Cornia
lavorativi condivisi ed efficaci
Aiuto alla Persona
qualunque cittadino della Val Az. USL 6 - Zona Val di
migliorare la qualità della vita del pordi Cornia in situazione di h. Cornia, Comuni della Val di
tatore di handicap grave
grave.
Cornia
Centri diurni Carsal CST e San
Vincenzo
potenziamento dei centri diurni
Tempo Libero
socializzazione e potenziamento delle
portatori di handicap grave Az. USL 6 - Zona Val di
abilità e delle capacità espressive del
residenti nel territorio dei Cornia, U.F. Assistenza
soggetto nel tempo libero e sostegno
Comuni della Val di Cornia
Sociale, G.O.I.F.
alle famiglie
Noi, nel territorio
con gli altri
Spazio Cultura
Az. USL 6 - Zona Val di
12 soggetti per ogni centro
Cornia, Comuni della Val di
diurno
Cornia
socializzazione e potenziamento delle
abilità e delle capacità espressive del disabili psicofisici
soggetto nel tempo libero
potenziamento dei programmi di inserimentoi socio-terapeutici individuali
per favorire le condizioni per l'autodeterminazione e ll'inserimentolavorativo nelle aziende del territorio
Ass.ne "LA PROVVIDENZA"
portatori di handicap presenti
nella zona Val di Cornia, Coop.va Sociale NUOVA
proposti dai G.O.M. dei cen- PROPOSTA
tri socio-sanitari del distretto
Progetti del III° settore approvati
– 75 –
Tav. D
PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTO DELLA ZONA ELBA
TITOLO
OBIETTIVI
UTENZA
ENTE
ATTUATORE
Servizio di piscina per socializzazione e potenziamento delle
Soggetti minori e/o adulti con disa- Coop.va sosoggetti portatori di abilità e delle capacità espressive nel
bilità psico-fisica e/o sensoriale
ciale ARCA
disabilità
tempo libero; sviluppo dell'autonomia
Potenziamento degli intertventi di aiuto
Intervento aiuto perpersonale, al fine di raggiungere una
disabili gravi 0 - 64 anni
sonale disabili gravi L.
migliore integrazione nel contesto so104/92
coiale
Azienda U.S.L.
6 Livorno Zona Elba
disabili gravi in possesso dell'attestazione di handicap ex L: 104/92,
Coop.va soin età compresa tra 22 - 45 anni,
ciale "DI VITcon disabilità psichico, accompaTORIO"
gnato talvolta da disabilità fisica e
sensoriale
Centro diurno di Socializzazione per di- Potenziamento Centri Diurni
sabili gravi
Rimozione degli ostacoli di tipo socio12/14 unità (disabili medio-gravi e
ambienti pubInserimenti socio- culturale e materiali ai fini del raggiunmedio-lievi maggiorenni e in posblici e privati
terapeutici lavorativi
gimento dell'autonomia, e della relativa
sesso di attestazione ex L. 104/92)
realizzazione personale e lavorativa
Tav. E
PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI DAL PIANO PROVINCIALE DELLO SPORT
SOGG. ATTUATORE
DESCRIZIONE
COMUNE DI
SVOLGIMENTO
anno
NOME
2000
L'equitazione per tutti o
Equitazione
Riabilitativa
Spazio H con la
organizzazione di corsi di
collaborazione del
equitazione per soggetti
Servizio Sociale
svantaggiati
dell'Az. U.S.L. n. 6
2000
Uno per tutti
Associazione
sportiva "Efesto" in
collaborazione con
Consorzio "Nuovo
Futuro" e Ass.ne
"Nuovo Futuro
2001
2004
Scuola permanente di
Vela per disabili
"Assonautica"
associazione Nazionale per la nau- corso teorico-pratico di vela
Livorno
tica da diporto se- per soggetti disabili
de provinciale di
Livorno
2001
2004
Corsi
Tennis
disabili
2002
Corso EquiA.S.Ha. Livorno
tando
2002
2003
Piombino
24 individui di entrambi i
sessi di etàcompresa tra
8 e 40 anni
ragazzi dei centri diurni
attività ludico motoria finalizper disabili della Bassa
zata all'ampliamento delle Comuni della Val di Cecina, della teraattività motorie e all'avvici- Bassa Val di Ce- paia Occupazionale e
namento agli sports proposti cina
tutti gli iscritti ad "Efesto"
dalla F.I.S.D.
residenti nella Bassa Val
di Cecina
d i associazione
corsi di tennis presso il CirLivorno
per "S.I.L." Sport Incolo Tennis Libertas Sport
sieme Livorno
UP DOWN
UTENTI
ippoterapia, rieducazione
equestre e attività ludico- Livorno
sportiva/agonistica
corso di progressione alla
Associazione I- vela finalizzato all'acquisistruttori Vela Inter- zione della preparazione Livorno
necessaria alla partecipanazionali (A.I.V.I.)
zione ad una serie di regate
– 76 –
disabili in carrozzina a
livello di professionisti e
principianti con particolare coinvolgimento di junior e bambini
10 ragazzi disabili
12 ragazzi con la sindrome down
Tav. E
PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI DAL PIANO PROVINCIALE DELLO SPORT
anno
SOGG. ATTUATORE
NOME
a l Associazione
sportiva "Efesto"
DESCRIZIONE
COMUNE DI
SVOLGIMENTO
UTENTI
incontri settimanali condotti
da insegnanti I.S.E.F. finaragazzi/e
iscritti allizzati a migliorare i rapporti Comuni della
l'ass.ne sportiva "Efesto"
con gli altri a partire dal pro- Bassa Val di Ceresidenti nella Bassa Val
prio io avvalendosi dell'inse- cina
di Cecina
rimento in gruppi sportivi e
di attività diversificate
2003
Dentro
Vulcano
2003
Crescere
Insieme
2003
Comune di Portopermettere la pratica del
Attività nataferraio in collabonuoto a soggetti disabili o
torie per dirazione con il Cirsvantaggiati
sabili
colo Teseo Tesei
2004
Giornate
dello sport
2004
Associazione
Sportiva ZENITH
Livorno Onlus in
Un anno di
collaborazione con far partecipare ragazzi con
Livorno
sport … e
A.S.L. 6, FISD, disabilità a gare di nuoto
non solo
CONI,
Livorno
Sport, Croce Rossa Italiana
2004
corsi personalizzati per
Crescere
Nuoto Libertas
promuovere il dinamismo Rosignano M.mo
Ancora InRosignano
funzionale dei partecipanti
sieme
soggetti disabili o comunque svantaggiati
2004
Divertiamoci
con il tennis
bambini delle scuole elementari e medie del
Distretto scolastico n. 21
2004
Sport
strada
2004
vacanze in barca a vela nelAss.ne Sportiva
l'Arcipelago toscano: due
Vacanze InLivorno
Vela Insieme (di
turni con 4 persone disabili e
sieme
Montepulciano)
2 accompagnatori
corsi personalizzati per
Nuoto Libertas
promuovere il dinamismo Rosignano M.mo
Rosignano
funzionale dei partecipanti
Portoferraio (pisoggetti minori e/o adulti
scina ex casercon disabilità psicoma Guardia di
sensoriale
Finanza)
sostegno di attività sportive
Polisportiva arci a carattere multidisciplinare
Campiglia M.ma
uisp
destinate anche a studenti
disabili psichici e fisici
in
Associazione Ten- insegnamento del tennis in
Cecina
nis Cecina
forma ludica
Comune di Livorno
soggetti disabili o comunque svantaggiati
bambini delle elementari
dell'I.C. Venturina nel
comune di Campiglia
M.ma
il gioco portato sulle strade e
piazze cittadine con funzione sociale eed aggregante Livorno
dello sport attraverso il gioco
libero
– 77 –
8 disabili
I PROGETTI APPROVATI E FINANZIATI DAL BANDO "PROGETTI FINALIZZATO
AL SUPERAMENTO DELLE BARRIERE OSTATIVE ALLA PIENA CITTADINANZA, PARI DIGNITA'
ED INTEGRAZIONE SOCIALE DEI CITTADINI PORTATORI DI HANDICAP" ANNO 2003-2004
soggetto proponente
Titolo del progetto
Descrizione
Coop.va DI VITTORIO
"Tutela e salvaguardia della
testuggine di Hermann"
favorire l'integrazione, lo sviluppo, il mantenimento della rete di
relazione tra soggetti diversamente abili ed il territorio nel quale
vivono attraverso la pet therapy
ISIS MATTEI
"Andiamo a cavallo"
coinvolgere direttamente ragazzi in situazione di handicap iscritti
nelle quattro scuole comprese nell'ISIS MATTEI in attività
motorie a cavallo attivate sul territorio
Ass. ne Nuovo Teatro
dell'Aglio
progetto tempo libero
realizzazione di laboratori teatrali rivolti a soggetti con handicap
psico-fisici
A.I.P.D. sez. PisaLivorno
"L'autonomia va in vacanza!!"
realizzazione di soggiorni estivi per ragazzi con la sindrome di
Down (in età compresa tra i 17 e i 32 anni) in una località
balneare
C.M.D.
Centro
Multiservizi per disabili
"M.T. Todaro
progetto per la realizzazione di
una guida on-line sui servizi
rivolti alla disabilità presenti
nella provincia di Llivorno
realizzazione di una guida che renda visibili e più facilmente
accessibili i numerosi e diversi servizi sociali rivolti alla disabilità
erogati dagli enti pubblici, dalle Cooperative Sociali, dalle
Associazioni e dal Volontariato presenti in Livorno e Provincia
Sport Insieme Livorno
IX ed. del Torneo
Internazionale di Tennis su
sedia a rotelle "Città di Livorno"
il torneo è un mezzo ideale per lo spettatore di avvicinarsi al
mondo dei diversamente abili; costituisce quindi un veicolo di
informazione delle problematiche inerenti al mondo
dell'handicap, inoltre stimola i ragazzi al reinserimento sociale
"Senza Barriere"
definitiva attuazione di un progetto già iniziato volto a consentire
la piena fruizione dei locali del circolo, la messa in sicurezza
degli ambienti adiacenti e la costruzione di un percorso guidato
per disabili al fine di poter offrire, in un ambiente paessaggistico
affascinante, una vasta zona di svago, di socializzazione e di
conoscenza del territorio nel Comune di Collesalvetti (frazione di
Colognole)
Circolo Arci Loti
Pandoiano
– 78 –
ALCUNI DATI SULLA DISABILITÀ
NELLA PROVINCIA DI LIVORNO
La L.R. n. 72/97 prevede la realizzazione dell’Osservatorio Sociale Regionale articolato a livello provinciale, ed assegna alle Province il compito di curarne la struttura
organizzativa.
Come da dettato normativo quindi la Provincia si avvale di un Osservatorio Provinciale che è stato attivato al fine di raccogliere ed elaborare i dati del Sistema Informativo Sociale, sviluppando ricerche su diverse tematiche, tra cui l’handicap. Ciò al fine di
realizzare la “funzione operativa finalizzata all’osservazioen, all’analisi, alla previsione dei fenomeni sociali ed alla diffusione delle conoscenze e delle elaborazioni” (art.
64 L.R. n. 72/97).
L’Osservatorio costituisce uno strumento fondamentale per leggere il reale bisogno
della collettività, monitorare i punti di forza e di debolezza del territorio, al fine di programmare interventi che partendo dalla conoscenza complessiva del territorio attuino
il principio della corrispondenza tra bisogni e servizi/ interventi rispondenti ai bisogni
individuati. Osservatorio inteso quindi come struttura permanete al servizio del territorio in grado di fornire dati conoscitivi a supporto delle decisioni, sia dei soggetti istituzionali, sia dei soggetti sociali che della comunità tutta, in una logica di promozione
della cittadinanza, con l’obiettivo di offrire un quadro della realtà sociale esaustivo, una
lettura del territorio dinamica e puntuale, al fine di realizzare la programmazione delle
politiche sociali sul territorio provinciale.
Seguono i dati relativi ai soggetti disabili nella Provincia di Livorno e agli Interventi
predisposti per soggetti portatori di handicap per tipologia di intervento zona sociosanitaria.
– 79 –
SOGGETTI PORTATORI DI HANDICAP - DATI RELATIVI AL 2003
Zona Livornese
Tipologia di handicap
CLASSI DI ETA'
Totale
0-3
4-18
19-25
26-39
40-64
Psichico
3
240
60
116
82
501
Fisico
6
35
15
69
219
344
Sensoriale
0
24
15
17
19
75
Plurihandicap
10
116
67
135
128
456
Totali Zona Livornese
19
415
157
337
448
1376
Zona Bassa Val di Cecina
Tipologia di handicap
CLASSI DI ETA'
Totale
0-3
4-18
19-25
26-39
40-64
Psichico
6
114
36
42
83
281
Fisico
2
26
14
23
115
180
Sensoriale
1
9
3
48
7
68
Plurihandicap
Totali Zona BassaVal di Cecina
1
23
15
5
39
83
10
172
68
118
244
612
Zona Val di Cornia
Tipologia di handicap
CLASSI DI ETA'
Totale
0-3
4-18
19-25
26-39
40-64
Psichico
0
115
31
55
48
246
Fisico
3
22
8
47
147
227
Sensoriale
0
6
8
8
4
26
Plurihandicap
1
14
6
20
16
57
Totali Zona Val di Cornia
4
157
53
129
213
559
Zona Elba
Tipologia di handicap
CLASSI DI ETA'
Totale
0-3
4-18
19-25
26-39
Psichico
0
62
22
33
61
178
Fisico
0
2
3
10
38
53
Sensoriale
2
3
5
1
4
15
Plurihandicap
0
11
6
13
39
69
Totali Zona Elba
2
78
36
57
142
315
– 80 –
40-64
DATI RELATIVI AL 2003 - ZONA LIVORNESE
numero
Soggetti inseriti in strutture educative (asili nidoscuole materne)
Spesa Totale
euro
di cui su bilancio
comunale
52
Soggetti inseriti in strutture scolastiche
- Scuola dell'obbligo
250
- Scuola superiore
79
- Università
4
Soggetti inseriti in attività di preformazione
20
Soggetti inseriti in attività formativa
3
Soggetti che hanno usufruito dell'assistenza alla
persona nell'ambito scolastico
70
72.758
72.758
Soggetti che hanno usufruito di ausili per gli
apprendimenti nell'ambito scolastico
28
88.807
88.807
2
9.900
Soggetti che hanno usufruito di aiuto domestico
97
561.000
561.000
Soggetti che hanno usufruito di aiuto personale
54
134.683
81.532
Soggetti che hanno usufruito di inserimenti socioterapeutici o borse lavoro
84
89.274,48
79.274,38
49
160.290
158.290
di cui per trasporto scolastico
1
313.489
313.489
Soggetti inseriti in strutture residenziali
24
Soggetti che hanno usufruito di ausili e sostegni per
gli apprendimenti in ambito extrascolastico
Soggetti inseriti al lavoro
3
Soggetti che hanno usufruito del trasporto
Soggetti inseriti in Residenze Sanitarie Assistenziali
(R.S.A)
Soggetti inseriti in strutture semiresidenziali con
costo a carico del fondo sociale
81
1.153.561
1.126.542
Soggetti che hanno usufruito di interventi per
vacanze estive
153
54.235
54.235
Soggetti ai quali non è stata data risposta:
a) per mancanza di risorse
30
b) per richiesta impropria
2
* non rilevabile spesa del comune di Collesalvetti
(servizio effettuato con personale ATA
** per il Comune di Livorno solo trasporto sociale
verso attività in strutture semiresidenziali
Soggetti portatori di handicap 0-64 anni
1376
* di cui accertati ai sensi dell'art. 4 L. 104/92
1136
in situazione di gravità
a - accertati ai sensi degli artt. 3 e 4
587
b - da accertare
soggetti per i quali è stato predisposto il PARG
– 81 –
1352
DATI RELATIVI AL 2003 - ZONA BASSA VAL DI CECINA
Spesa Totale euro
di cui su bilancio
comunale
65.563,26
65.563,26
15
27.189
6.679,95
/
/
Soggetti che hanno usufruito di aiuto domestico
64
290.189,80
Soggetti che hanno usufruito di aiuto personale
50
161.074
Soggetti che hanno usufruito di inserimenti socioterapeutici o borse lavoro
25
71.050
numero
Soggetti inseriti in strutture educative (asili nidoscuole materne)
23
Soggetti inseriti in strutture scolastiche
- Scuola dell'obbligo
83
- Scuola superiore
43
- Università
Soggetti inseriti in attività di preformazione
Soggetti inseriti in attività formativa
Soggetti che hanno usufruito dell'assistenza alla
persona nell'ambito scolastico
Soggetti che hanno usufruito di ausili per gli apprendimenti nell'ambito scolastico
Soggetti che hanno usufruito di ausili e sostegni per
gli apprendimenti in ambito extrascolastico
3.578
Soggetti inseriti al lavoro
34
Soggetti che hanno usufruito del trasporto
83
281.529
41.529
di cui per trasporto scolastico
10
27.872
27.872
Soggetti inseriti in strutture residenziali
7
88.200
Soggetti inseriti in Residenze Sanitarie Assistenziali
(R.S.A)
97
di cui con domic.Ass. in quanto provenienti da altre
AASSLL
84
Soggetti inseriti in strutture semiresidenziali con
costo a carico del fondo sociale
24
239.076
Soggetti che hanno usufruito di interventi per vacanze estive
14
10.746
Soggetti ai quali non è stata data risposta:
a) per mancanza di risorse
7
b) per richiesta impropria
/
Soggetti portatori di handicap 0-64 anni
612
* di cui accertati ai sensi dell'art. 4 L. 104/92
486
in situazione di gravità
a - accertati ai sensi degli artt. 3 e 4
286
b - da accertare
soggetti per i quali è stato predisposto il PARG
– 82 –
252
10.300
DATI RELATIVI AL 2003 - ZONA VAL DI CORNIA
numero
Soggetti inseriti in strutture educative (asili nidoscuole materne)
Spesa Totale euro
di cui su bilancio
comunale
9
Soggetti inseriti in strutture scolastiche
- Scuola dell'obbligo
84
- Scuola superiore
43
- Università
2
Soggetti inseriti in attività di preformazione
9
Soggetti inseriti in attività formativa
6
19.751,74
19.751,74
Soggetti che hanno usufruito dell'assistenza alla
persona nell'ambito scolastico
7
/
/
Soggetti che hanno usufruito di ausili per gli apprendimenti nell'ambito scolastico
7
9.248
9.248
Soggetti che hanno usufruito di ausili e sostegni per
gli apprendimenti in ambito extrascolastico
9
3.581
Soggetti che hanno usufruito di aiuto domestico
8
6.272
6.272
Soggetti che hanno usufruito di aiuto personale
41
52.341
52.341
Soggetti che hanno usufruito di inserimenti socioterapeutici o borse lavoro
52
72.000
72.000
Soggetti inseriti al lavoro
1
Soggetti che hanno usufruito del trasporto
21
di cui per trasporto scolastico
14.728
14.728
64.646,70
64.646,70
Soggetti inseriti in strutture residenziali
10
Soggetti inseriti in Residenze Sanitarie Assistenziali
(R.S.A)
4
21.449,91
21.449,91
Soggetti inseriti in strutture semiresidenziali con
costo a carico del fondo sociale
28
273.523,64
273.523,64
Soggetti che hanno usufruito di interventi per vacanze estive
66
57.508,71
57.508,71
Soggetti ai quali non è stata data risposta:
/
a) per mancanza di risorse
b) per richiesta impropria
Soggetti portatori di handicap 0-64 anni
559
* di cui accertati ai sensi dell'art. 4 L. 104/92
422
in situazione di gravità
a - accertati ai sensi degli artt. 3 e 4
246
b - da accertare
26
soggetti per i quali è stato predisposto il PARG
315
– 83 –
DATI RELATIVI AL 2003 - ZONA ELBA
numero
Soggetti inseriti in strutture educative (asili nidoscuole materne)
Soggetti inseriti in strutture scolastiche
- Scuola dell'obbligo
- Scuola superiore
- Università
Soggetti inseriti in attività di preformazione
Soggetti inseriti in attività formativa
Spesa Totale
euro
di cui su bilancio
comunale
14
62
16
1
4
/
*
Soggetti che hanno usufruito dell'assistenza alla
persona nell'ambito scolastico
14
94.119,52
82.119,00
Soggetti che hanno usufruito di ausili per gli apprendimenti nell'ambito scolastico
/
/
/
Soggetti che hanno usufruito di ausili e sostegni
per gli apprendimenti in ambito extrascolastico
1
1.960,80
1.960,80
Soggetti che hanno usufruito di aiuto domestico
Soggetti che hanno usufruito di aiuto personale
14
21
34.529,50
18.075
34.529,50
18.075
Soggetti che hanno usufruito di inserimenti socioterapeutici o borse lavoro
12
21.000
21.000
23
7
9
90.292,29
40.900,68
230.000
90.292,29
40.900,68
Soggetti inseriti in Residenze Sanitarie Assistenziali
(R.S.A)
3
85.000
23.000
Soggetti inseriti in strutture semiresidenziali con
costo a carico del fondo sociale
16
206.463,71
157.000
Soggetti che hanno usufruito di interventi per vacanze estive
1
2.255,95
2.255,95
Soggetti inseriti al lavoro
Soggetti che hanno usufruito del trasporto
di cui per trasporto scolastico
Soggetti inseriti in strutture residenziali
Soggetti ai quali non è stata data risposta:
a) per mancanza di risorse
b) per richiesta impropria
1
/
* costi a carico della Provincia
Soggetti portatori di handicap 0-64 anni
315
* di cui accertati ai sensi dell'art. 4 L. 104/92
296
in situazione di gravità
a - accertati ai sensi degli artt. 3 e 4
146
b - da accertare
5
soggetti per i quali è stato predisposto il PARG
– 84 –
153
Dati sulla Commissione ex L. 104/92
Anno 2003
Descrizione
Livorno
Cecina
Piombino
Elba
Tot.Az.
n. soggetti accertati con handicap (L.104/92)
in situazione di gravità di età 0 – 64 anni
92*
18
37
8
155*
tot. Soggetti accertati con handicap
274*
51
132
53
510*
n. soggetti in situazione di gravità con interventi di aiuto alla persona
82**
48
41
21
192**
n. soggetti accertati in situazione di gravità
202
30
89
31
352
*di cui 14 sottoposti a seconda visita
**di cui 62 in forma diretta e 20 in forma indiretta
TABELLA INDICATORI PSR (2003)
n.ro soggetti 0-18 certificati
n. soggetti accertati
Indicatori H
n.ro soggetti accertati nell’anno in situazione di H. grave
n.ro PARG
Zona Livornese
Zona Bassa
Val di Cecina
Zona Val
di Cornia
Zona
Elba
434
182
161
80
1136
486
422
296
587
286
246
146
1352
252
315
153
n. soggetti gravi in assistenza domiciliare
97
64
8
14
H.gravi:aiuto personale: risposta
71
50
41
21
Centro diurno: risposta
81
24
28
16
280
83
21
23
70
12
7
14
2
-
9
1
32
7
-
1
H. gravi: trasporto sociale: risposta
H. 0 – 18 anni, assistenza in ambito scolastico: risposta
H 0 – 18 anni; sostegno extrascolastico: risposta
Domande non evase a vario titolo
Anno 2002
Descrizione
Livorno
Cecina
Piombino
Elba
Tot.Az.
n. soggetti accertati con handicap (L.104/92)
in situazione di gravità di età 0 – 64 anni
60
50
32
21
154
185
101
89
42
417
78
21
34
16
149
125
70
61
9
265
tot. Soggetti accertati con handicap
n. soggetti in situazione di gravità con interventi di aiuto alla persona
n. soggetti accertati in situazione di gravità
TABELLA INDICATORI PSR (2002)
n.ro soggetti 0-18 certificati
Zona
Livornese
Zona Bassa
Val di Cecina
Zona Val
di Cornia
Zona
Elba
421
165
141
105
1030
460
360
235
495
233
208
109
1200
391
229
137
105
94
56
20
H.gravi:aiuto personale: risposta
78
21
34
16
Centro diurno: risposta
80
25
26
12
191
81
27
20
45
7
4
11
6
-
13
-
31
in attesa
di AD
-
-
2
n. soggetti accertati
Indicatori H
n.ro soggetti accertati nell’anno in situazione di H. grave
n.ro PARG
n. soggetti gravi in assistenza domiciliare
H. gravi: trasporto sociale: risposta
H. 0 – 18 anni, assistenza in ambito scolastico: risposta
H 0 – 18 anni; sostegno extrascolastico: risposta
Domande non evase a vario titolo
– 85 –
Anno 2001
Descrizione
Livorno
Cecina
Piombino
Elba
Tot.Az.
n. soggetti accertati con handicap (L.104/92)
in situazione di gravità di età 0 – 64 anni
65
16
19
7
107
tot. Soggetti accertati con handicap
175
55
79
20
329
n. soggetti in situazione di gravità con interventi di aiuto alla persona
97
32
9
16
154
n. soggetti accertati in situazione di gravità
57
30
41
16
144
Zona
Livornese
TABELLA INDICATORI PSR( 2001)
Zona Bassa
Val di Cecina
Zona Val
di Cornia
Zona
Elba
n.ro soggetti 0-18 certificati
279
58
145
106
n. soggetti accertati
954
421
360
235
Indicatori H
n.ro soggetti accertati nell’anno in situazione di H. grave
455
233
208
109
n.ro PARG
950
284
272
109
n. soggetti gravi in assistenza domiciliare
84
44
48
16
H.gravi:aiuto personale: risposta
97
32
9
16
Centro diurno: risposta
81
22
27
13
190
69
27
20
H. gravi: trasporto sociale: risposta
H. 0 – 18 anni, assistenza in ambito scolastico: risposta
49
7
3
10
H 0 – 18 anni; sostegno extrascolastico: risposta
32
10
6
3
N.B.:
tutte le domande di servizi, a vario titolo, sono state evase escluso 5 richieste di “aiuto personale”
in Bassa Val di Cecina che, per carenza di fondi, non è stato possibile soddisfare.
Soggetti accertati ai sensi
dell’art. 4 L. 104/92 al 31.12.2003
Accertamenti handicap - Anno 2003
– 86 –
APPENDICE
GLOSSARIO
ACCESSIBILITÀ: è determinata dall’insieme
delle condizioni che rendono possibile
all’utenza l’ottenimento delle prestazioni
erogate dal servizio. Le agenzie del territorio
con un’accessibilità elevata, ad esempio sono
dislocate nei pressi dell’utenza alla quale si
rivolgono, sono aperte ad un orario adeguato,
hanno liste di attesa brevi, hanno personale ed
ambienti che fanno sentire le persone accolte,
esistono infrastrutture che facilitano l’accesso
ai disabili.
ACCESSO, CRITERIO DI: con questa
espressione si indica la modalità scelta dall’ente
erogatore del servizio per selezionare la tipologia di utenza destinataria dell’intervento. In
senso più generale, il Piano nazionale degli interventi e servizi sociali 2001-2003, in accordo
con quanto affermato nella legge 328/2000,
dichiara che il criterio di accesso al sistema integrato di interventi e servizi sociali è il bisogno. Il piano Nazionale auspica una trasformazione culturale che conduca ad erogare servizi
che siano destinati a tutte le persone e a tutte
le famiglie, piuttosto che essere riservati solo a
certe categorie di persone e di famiglie. A tal
proposito, il Piano afferma che per raggiungere
questo scopo non basta definire graduatorie di
priorità, che potrebbero da sole avere persino un
effetto di segregazione sociale. Occorre pertanto sviluppare azioni positive miranti a facilitare
e incoraggiare l’accesso ai servizi e alle misure
disponibili. Tali azioni dovranno riguardare la
messa a punto di strumenti di informazione
adeguati, di modalità di lavoro sociale (al contempo attive e rispettose della dignità e della
competenza dei soggetti), di misure di accompagnamento che compensino le situazioni di
fragilità e valorizzino le capacità delle persone
e delle loro reti sociali e familiari.
ACCORDO DI PROGRAMMA: è previsto dalla L.142/90 per la <<definizione ed
attuazione di opere, interventi o di programmi
che richiedono, per la loro completa realizzazione, l’azione integrata e coordinata di Comuni,
Province e Regioni, amministrazioni statali e di
altri soggetti pubblici o comunque di due o più
soggetti predetti (...) per assicurare il coordinamento delle azioni e per determinare i tempi,
le modalità il finanziamento ed ogni altro connesso adempimento>> (art.27 L 142/90).
ACCREDITAMENTO: si tratta del procedimento attraverso il quale una struttura sociosanitaria, un ente o un‘associazione privata
che gestisce servizi sociali o sanitari, a seguito
della verifica del rispetto dell’insieme di criteri
e standard qualitativi, ottiene l’instaurarsi
di rapporti contrattuali ed economici con le
aziende del SSN per l’acquisto di prestazioni
sanitarie. Il sistema di accreditamento, consentendo l’acquisto di servizi, definisce anche,
nel rapporto contrattuale fra Azienda sanitaria e
privati, i vincoli relativi alle risorse disponibili.
In virtù di tali accordi gli enti privati, anche se
erogano servizi ulteriori non possono chiedere
il finanziamento delle prestazioni se non sono
previste nell’accreditamento. Attualmente, al
normativa che determina le linee fondamentali
riguardanti l’accreditamento è l’art.8 del d.l
229/1999.
ARTICOLAZIONE ZONALE DELLA
CONFERENZA DEI SINDACI: prevista
dalla L.R n. 72/’97, esercita le proprie funzioni
di definizione degli indirizzi programmatici, di
elaborazione ed approvazione del piano zonale
all’interno della Conferenza di Zona. É costituita da tutti i Sindaci dei Comuni compresi in
una stessa zona socio-sanitaria. Per gli adempimenti procedurali relativi alla programmazione
si avvale di una struttura tecnica come prevista
per la Conferenza di Zona.
ASSISTENZA: indica un’azione di aiuto e
di soccorso a favore di chi si trovi in modo
temporaneo o permanente in una situazione di
difficoltà. Dal punto di vista legislativo, dopo
– 87 –
alcuni anni di attesa è stata finalmente varata la
nuova legge sull’assistenza che apporta modifiche sostanziali alla precedente legislazione in
materia. La riforma dell’assistenza, sancita con
al legge 328/2000, cambia l’accezione tradizionale di assistenza passando dall’idea del soddisfacimento discrezionale dei bisogni all’idea
di protezione sociale attiva. La legge ipotizza la
costruzione di un sistema integrato di interventi
e servizi e prestazioni, con la partecipazione di
attori istituzionali e della solidarietà. La riforma
è caratterizzata da livelli di prestazioni accessibili a tutti, con particolare attenzione a chi vive
in condizioni di svantaggio sociale.
ASSISTENZA DOMICILIARE: è un servizio erogato prevalentemente agli anziani ma
anche minori e disabili ne possono usufruire.
L’obiettivo è quello di assicurare a chi ne
usufruisce una assistenza specializzata pur
rimanendo in casa propria. É un’attività permanente di assistenza sociale perché viene
configurata come prestazione domiciliare e di
collaborazione familiare ed è inserita tra quelle
attività integrative alla famiglia quando questa
si trova in difficoltà. L’assistenza domiciliare
agli anziani è un servizio che viene erogato
soprattutto per il contenimento dei ricoveri in
strutture protette quando ciò non sia davvero
necessario.
ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA (ADI): è un servizio di assistenza a
domicilio in cui le prestazioni di assistenza
sociale e le prestazioni di assistenza sanitaria
vengono erogate insieme, in forma integrata e
coordinata, attraverso l’intervento di due o più
operatori con diversa professionalità (infermieristica, riabilitativa, psicosociale e sociale), e
sulla base di un progetto personalizzato finalizzato al miglioramento della qualità della vita
e al recupero o mantenimento dell’autonomia
personale del cittadino/utente.
ASSISTENZA SOCIALE: insieme delle attività messe in atto dalle istituzioni sociali per
intervenire in quei settori e nei confronti di quei
cittadini che altrimenti rimarrebbero esposti
ad uno stato di bisogno perché non coperti dal
sistema previdenziale.
AUTOSUFFICIENZA/NON
AUTOSUFFICIENZA: la condizione di non autosufficienza si determina quando un soggetto diventa
incapace di muoversi o di agire da solo nella
propria realtà sociale e risulta impossibilitato
a soddisfare i propri bisogni quotidiani senza
l’assistenza di un operatore o di una persona
esterna.
BARRIERE ARCHITETTONICHE: con
questo termine ci si riferisce a tutti quegli
ostacoli di tipo fisico che il soggetto disabile
incontra quotidianamente. Una persona con
handicap non incontra però solo questo tipo di
barriere ma anche quelle di tipo psicologico e
sociale; con le prime ci si riferisce a tutto ciò
che ha a che fare con l’impatto che la disabilità
ha sulla persona stessa. Con il termine barriere sociali si intende riferirci a tutto ciò che
ha a che fare con la società nella quale vive
il soggetto: dalla cultura prevalente in un dato
momento storico, allo status socio-economico
del soggetto, alle difficoltà sociali ed economiche della famiglia
CATEGORIE PROTETTE: si tratta di un
canale preferenziale riservato alle cosiddette
categorie protette, un termine introdotto con
la vecchia legge 482/1968, di stampo assistenzialistico, che cercava di valutare i bisogni e
le capacità reali delle persone disabili e di inserirle nel posto adatto. La riforma dei servizi
per l’Impiego, avviata dal legislatore alla fine
degli anni novanta, ha determinato il conferimento alle Province ed alle Regioni di funzioni
e compiti in materia di mercato del lavoro, fra
cui figura anche il collocamento obbligatorio.
Normativa che è stata profondamente rinnovata
con l’abrogazione della legge n. 482/1968 e
l’entrata in vigore, in data 18 gennaio 2000,
della Legge 12 Marzo 1999, n. 68 “Norme per
il diritto al lavoro dei disabili”
CENTRO DIURNO:si intendono quelle strutture semiresidenziali che hanno funzioni tera-
– 88 –
peutico riabilitative tese a prevenire e contenere
il ricovero in strutture residenziali. L’utenza è di
solito costituita da persone i cui bisogni derivano da incapacità o gravi deficit nello stabilire
validi rapporti sociali o relazionali. Si rivolgono
in prevalenza ad anziani, handicappati gravi e
pazienti psichiatrici
CENTRO DI SOCIALIZZAZIONE: si intendono quelle strutture semiresidenziali che
hanno funzioni di socializzazione attraverso
l’offerta di attività socio-ricreative, ludiche e/o
di socializzazione. Sono rivolti a minori, handicappati fisici e psichici
CENTRI DI PREFORMAZIONE E
FORMAZIONE PER HANDICAPPATI:
sono strutture formativo professionalizzanti che
si collocano tra la scuola ed il mondo del lavoro.
Lo scopo dei corsi di formazione o preformazione professionale è quello di inserire, dopo
un’adeguata preparazione nei laboratori di cui
la struttura solitamente è dotata, e dopo un tirocinio guidato,i soggetti disabili nel mondo del
lavoro. Il personale è composto dal coordinatore
del centro, educatori professionali,tecnici per le
specifiche attività. La formazione professionale
deve caratterizzarsi come luogo privilegiato per
la preparazione attraverso progetti riabilitativi/
abilitativi orientati a specifiche attività
DIAGNOSI FUNZIONALE: la L.517/77
stabilisce che è compito delle Az.Usl, fornire
alle scuole dove sono inseriti alunni portatori
di handicap, un supporto da parte dell’équipe
psico-sanitaria per rimuovere quegli ostacoli
che impediscono una corretta integrazione del
disabile. Alcune circolari fanno riferimento
alla diagnosi funzionale che deve essere redatta
da operatori dell’équipe e nella quale si deve
evidenziare capacità residue e potenzialità dell’
handicappato oltre ai deficit.
DISABILITÀ: secondo l’Oms (1981) è una riduzione parziale o totale della capacità di svolgere un’attività nei tempi e nei modi considerati
normali. Può essere transitoria o permanente,
reversibile/irreversibile, progressiva/regressiva.
Può essere conseguenza di una menomazione o
una reazione psicologica ad una menomazione
fisica e/o sensoriale o di altro tipo.
DISTRETTO: articolazione o porzione di territorio per lo svolgimento integrato di attività di
primo livello e di pronto intervento nelle ASL.
É inteso come ambito territoriale, demografico,
relazione per realizzare gli interventi di sicurezza sociale e per garantire ai cittadini un’effettiva
partecipazione alla programmazione, promozione e gestione dei servizi di base/dei servizi socio-sanitari. La legge 833/78 stabiliva che ogni
unità sanitaria locale doveva essere articolata in
distretti di base.
HANDICAP: secondo la definizione data
dall’OMS nel 1981, per handicap si intende una
condizione di svantaggio risultante da un danno
o da una disabilità, che limita o impedisce lo
svolgimento di un ruolo normale in rapporto
all’età, al sesso, ai fattori sociali e culturali.
É quindi una condizione soggetta a possibili
miglioramenti o peggioramenti. É distinta dalla
disabilità o menomazione.
HANDICAPPATO: è colui che <<presenta
una minorazione fisica, psichica e sensoriale
stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione, o di
integrazione lavorativa e tale da determinare un
processo di svantaggio sociale o di emarginazione>> (L.104/92)
INSEGNANTE DI SOSTEGNO: tale figura
è stata istituita con la L.517/77 delegandole un
ruolo di integrazione, sostegno e contenimento
del soggetto portatore di handicap inserito nella
scuola pubblica. Non ha competenze assistenziali ma un ruolo di formazione della personalità del soggetto con handicap da mettere in atto
attraverso l’interazione con tutti gli alunni della
classe.
INSERIMENTI LAVORATIVI A SCOPO
RIABILITATIVO E TERAPEUTICO: si
intendono quegli interventi assistenziali che
hanno come scopo l’integrazione nel mondo
– 89 –
del lavoro di portatori di handicap, svantaggiati,
tossicodipendenti, pazienti psichiatrici, ecc
INSERIMENTI LAVORATIVI CATEGORIE SVANTAGGIATE E CATEGORIE
PROTETTE: inserimento o reinserimento nel
mondo del lavoro di soggetti appartenenti alle
categorie svantaggiate (disabili psichici e/o fisici, invalidi civili, tossicodipendenti ed ex tossicodipendenti, detenuti ed detenuti, immigrati e
nomadi) in applicazione dell’art. 18 L. 196/?97
e del D.M. 142/’98, della L.R. 72/’97 e della L.
68/’99, attraverso azioni individuali di counseling, orientamento, bilancio di competenze, curriculum, organizzazione di stage e tirocini con
tutor, attività di preformazione e formazione,
promozione dell’autoimprenditorialità rivolte
ai soggetti e interventi di sostegno alle imprese
quali contributi per l’adeguamento del posto
di lavoro, integrazioni salariali, agevolazioni
sugli oneri sociali, tutoraggio. Inoltre sostegni
alla creazione e allo sviluppo di impresa, alle
cooperative sociali, ecc
PARG
(progetto
abilitativo
riabilitativo globale): è un progetto che si avvia con
l’attestazione di handicap (L.104/92) e si sviluppa parallelamente alla diagnosi funzionale.
Il PARG riunisce tutti gli interventi ritenuti utili
e necessari ad attivare funzioni e capacità del
disabile a partire dall’età infantile fino all’età
adulta. Concorrono alla sua predisposizione le
seguenti figure professionali: assistente sociale,
terapisti della riabilitazione,psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili, neurologi, fisiatri,
pedagogisti ecc.Nel PARG si sviluppano i piani
di intervento individuali, mirati e specifici adeguati ai bisogni che la persona presenta in quel
determinato momento. Il PARG contiene la
situazione globale dell’ handicappato ed avvia
i piani di intervento che possono essere di tipo
sanitario, socio-educativo, lavorativo, sociale.
PEI (piani educativi individualizzati): vengono redatti dagli organismi didattici sulla
base delle indicazioni contenute nella diagnosi
funzionale. Il PEI è finalizzato all’integrazione
ed all’apprendimento del portatore di handi-
cap, dovrà definire gli obiettivi e i percorsi e
le strategie per controllare e valutare i servizi
realizzati. La partecipazione, nelle sue varie
forme, deve essere sostenuta da una capillare
diffusione della informazione sulla che si intendono portare avanti, gli eventuali strumenti
e sussidi didattici personalizzati che possono
facilitare i processi i processi di apprendimento/
assimilazione dell’alunno, sia durante l’attività
didattica che negli altri momenti ricreativi. Successivamente all’elaborazione dei PEI sono
previsti almeno due momenti di verifica: uno
iniziale ed uno finale, allo scopo di monitorare
gli effetti dei vari interventi. Alla stesura del
PEI partecipano oltre agli operatori scolastici,
l’assistente sociale, il neuropsichiatra infantile,
il terapista della riabilitazione, il logopedista, il
fisiatra ed i genitori del disabile.
PIANO SOCIALE DI ZONA: è lo strumento
di programmazione dei servizi alla persona
nell’ambito della zona socio-sanitaria. Con esso
vengono definiti gli obiettivi di salute, il sistema
dei servizi, le forme e le modalità di gestione e
i processi operativi e metodologici. Il piano si
configura, dunque lo strumento che determina
il sistema di welfare locale che le istituzioni, i
soggetti pubblici e privati intendono garantire,
per la tutela dei diritti dei cittadini, attraverso la
messa in rete di responsabilità, risorse, servizi.
Esso può essere considerato il “piano regolatore dei servizi” per la popolazione della zona.
Come previsto dalla L.R n.72/’97, il processo
programmatorio che viene attivato per formulare il piano deve garantire anche la partecipazione dei soggetti comunitari, sia nella fase
i lettura dei bisogni sia in quella di diagnosi e
definizione degli obiettivi e degli interventi.
POF: piano dell’offerta formativa. Espressione
dell’autonomia scolastica: è la carta d’identità
di una scuola. Il Piano dell’offerta formativa,
elaborato ed approvato annualmente dal Collegio Docenti, è una struttura in evoluzione,
flessibile ai diversi bisogni della comunità alla
quale si propone, è rivolto alle tre componenti
(studenti, docenti, genitori), coinvolte nei processi educativi. Il Piano riassume in sé una serie
– 90 –
di azioni coordinate ed uno degli elementi caratterizzanti è il collegamento con il territorio
PROGETTI INTEGRATI DI SOSTEGNO:
consistono in misure che valorizzano ed
aiutano la soggettività e l’auto-organizzazione
delle persone, delle famiglie, dei gruppi, della
comunità.sono attivabili in tutte le politiche
previste dalla L.R. n 72/’97. connotano le
politiche attive della solidarietà sociale nei
rapporti tra le comunità istituzionali, le organizzazioni sociali ed i singoli. Necessitano della
messa in rete dei servizi territoriali, di norma
distrettuali, e di prassi agibili ed accessibili
per la comunicazione/informazione. Postulano
un’inclinazione all’ottimizzazione e riequilibrio delle risorse e delle opportunità sociali
per superare le ricorrenti logiche di modelli
storicizzati. Gli interventi di sostegno possono
riguardare sia piani individuali sia progetti di
aiuto a favore di gruppi di comunità.
SERVIZIO SOCIALE: il servizio sociale
è una professione di aiuto che si sviluppa
all’interno dei servizi sociali quali strutture pubbliche o private di welfare. L’elemento centrale
del servizio sociale è sempre stato e rimane il
processo di aiuto alle persone, prese singolarmente o come gruppo che esso attiva, a partire
da situazioni individuali o da bisogni collettivi,
attraverso il quale, con un adeguato uso della
relazione interpersonale professionale nei confronti dell’utenza e degli elementi significativi
del sistema ambientale in cui opera, evidenzia
i problemi, promuove le risorse personali, istituzionali e collettive, raccorda bisogni e risorse,
organizza e gestisce servizi e prestazioni. Si
può affermare di conseguenza che: il metodo
generale del servizio sociale prevede il responsabile e disciplinato utilizzo di sé in una
relazione con un individuo o un gruppo, mentre
il proposito generale del Servizio sociale è la
promozione o il ripristino, di una interazione
mutua e benefica tra individui e società al fine
di aumentare la qualità della vita delle persone.
SERVIZIO SOCIO-SANITARIO DI BASE:
servizio di primo livello e di pronto intervento,
servizio di base e/o primario rivolti alla globalità della persona, della famiglia e della
comunità locale. Si intende (secondo i piani socio-sanitari regionali) un complesso di attività
generali (cioè rivolte ai cittadini) o specifiche
(cioè finalizzate a progetti obiettivi): segretariato sociale, assistenza sanitaria di base, attività
sociale di base, educazione socio-sanitaria,
igiene pubblica e del territorio, prevenzione,
igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro, assistenza pschiatrica, attività consultoriali, recupero e
rieducazione funzionale.
TERZO SETTORE: con questo termine si
intende il complesso di organismi che accanto
alle istituzioni pubbliche e al mercato produce
beni e servizi di interesse pubblico e collettivo,
utili per la comunità. Formano il terzo settore:
il volontariato, l’associazionismo, la cooperazione sociale, le imprese no profit, le fondazioni, gli enti morali. Gli utili del terzo settore
sono sempre reinvestiti in generi di pubblica e
comune utilità. Esistono molte altre definizioni
alternative di terzo settore: ovvero terzo sistema, privato sociale, economia sociale, settore
no profit ecc. Le organizzazioni di terzo settore
forniscono prestazioni di benessere collettivo
ed accanto agli apparati pubblici occupano un
posto di rilievo all’interno dei sistemi di welfare. In passato hanno rappresentato un ruolo
assai ambiguo di supplenza del sociale ed in
parallelo al sistema politico. Oggi essi hanno
un ruolo di protagonismo all’interno della vita
politica e sociale del paese.
ZONA SOCIO-SANITARIA: la legislazione
regionale toscana ha stabilito, fin dal 1994,
che le aziende Usl siano articolate in zone
socio-sanitarie, in numero variabile a seconda
dell’ampiezza e delle caratteristiche geomorfologiche del proprio territorio, delimitandone
l’ambito – salvo eccezioni – con riferimento
all’area delle Usl costituite nel 1980. La L.R. n.
72/’97 ha assunto la zona socio-sanitaria come
ambito territoriale per la programmazione dei
servizi e per la gestione associata fra i Comuni.
Le LL.RR n. 72/’97 e n. 22/’00 ne hanno precisato il profilo anche per la gestione delle com-
– 91 –
petenze sanitarie, individuandola come prima
articolazione del budget aziendale e ridisegnando le funzioni del responsabile di zona.
UNITÀ OPERATIVA: insieme organizzato
monoprofessionale del personale che eroga
prestazioni all’interno di enti locali e aziende
sanitarie utilizzando le strutture e gli spazi ad
essi assegnati.
VOLONTARIATO: sono comprese nelle
attività di volontariato tutte le attività svolte
con prestazione personale, in modo gratuito,
libero e spontaneo, con finalità solidaristica, di
aiuto ai bisogni. Le attività di volontariato e i
rapporti tra le organizzazioni di volontari e le
amministrazioni pubbliche, centrali, regionali
e locali sono regolamentate attraverso la L n.
266/’91 (legge quadro sul volontariato). La legislazione distingue il volontariato organizzato,
le cui attività si svolgono in modo formalizzato
e all’interno di unente, dalle prestazioni di aiuto
spontaneo e informale. Nella medesima legge si
prescrive alle Regioni l’obbligo di istituire un
registro, dove inserire gli enti in possesso dei
requisiti richiesti. L’iscrizione al registro regionale è una condizione necessaria per ottenere
convenzioni con le amministrazioni pubbliche,
gli enti locali e le Az Usl. Attraverso al registrazione, inoltre i gruppi di volontariato possono
accedere a diversi benefici fiscali.
WELFARE STATE: può essere tradotto con
stato assistenziale, stato di sicurezza sociale,
stato dei servizi sociali, stato del benessere sociale. É quindi un sistema politico che assume
come compito principale il soddisfacimento
dei bisogni sociali dei cittadini. Riconosce
che i bisogni sono dei diritti tali da non poter
essere soddisfatti dal libero mercato.deve cioè
intervenire lo stato per il soddisfacimento delle
richieste sociali della popolazione.può essere ti
tipo:
- residuale cioè quando lo stato interviene
solo dopo il fallimento delle iniziative private (USA)
- meritocratico-funzionale: ognuno deve essere in grado di soddisfare i propri bisogni
secondo le sue possibilità e lo stato interviene solo quando il mercato non è più in grado di raggiungere gli obiettivi di benessere
sociale;
- istituzionale redistributivo: lo stato deve
prevenire i bisogni dei cittadini e soddisfare
tutte le necessità. C’è totale sfiducia nel libero mercato (Paesi Scandinavi).
- Residuale istituzionale: la politica sociale
dello stato è indirizzata verso gruppi specifici di persone che beneficiano degli interventi insieme ad una politica sociale rivolta
a tutti. Il sistema residuale preferirà certi
gruppi e quello universalistico preferirà la
totalità delle persone (Italia).
Wilensky lo definisce come l’insieme delle garanzie e degli interventi forniti dal Governo per
assicurare standard minimi di reddito, alimentazione salute, alloggio, istruzione, ad ogni cittadino, come diritto sociale e non come carità.
Fonte: Cesaroni M., Lussu A., Rovai B., “Professione Assistente Sociale” Edizioni del Cerro,
Tirrenia (PI), 2000
Tiberio A., Fortuna F “Dizionario del
Sociale”Franco Angeli, Milano 2001
Legge regionale 72/’97 “Manuale di orientamento e uso Testo Glossario” Acronimi Regione Toscana – Giunta Regionale Dipartimento del diritto alla salute e delle politiche della
solidarietà Programma di Iniziativa Regionale
“Promozione della cittadinanza sociale”, Firenze 2001
ACRONIMI
AISM: Associazione Italiana Sclerosi Multipla
ADI: Assistenza Domiciliare Integrata
ANCI: Associazione Nazionale Comuni Italiani
ANFFAS: Associazione Nazionale Famiglie
Fanciulli Subnormali
ANPAS: Associazione Nazionale Pubbliche
Assistenze
ARS: Agenzia Regionale Sanitaria
AUSER: Associazione per l’autogestione dei
servizi e la solidarietà
– 92 –
AZIENDA USL: Azienda Unità Sanitaria
Locale
BURT:Bollettino Ufficiale Regione Toscana
CD:Centro Diurno
CESVOT:Centro Servizi Volontariato Toscano
CUP:Centro Unico Prenotazioni
DPL: Direzione Provinciale del Lavoro
DSM:Dipartimento Salute Mentale
ENPI: Ente Nazionale per la Prevenzione degli
Infortuni
ERP:Edilizia Residenziale Pubblica
FRAS:Fondo Regionale Assistenza Sociale
FERS:Fondo Europeo Sviluppo Regionale
FMI: Fondo Monetario Internazionale
FSE:Fondo Sociale Europeo
GOIF:Gruppo Operativo Interdisciplinare
Funzionale
GOM:Gruppo Operativo Multifunzionale
GR:Giunta Regionale
GU:Gazzetta Ufficiale
GUCE: Gazzetta Ufficiale Comunità Europee
HIV: Human Immunodeficency Virus
IDL: Ispettorato del lavoro
IPAB:Istituzioni Pubblica Assistenza e Beneficenza
ISE:Indicatore Situazione Economica
LR:Legge Regionale
LSU:Lavori Socialmente Utili
MCQ:Miglioramento Continuo della Qualità
MIUR: Ministero dell’Istruzione, Università, e
della Ricerca
OMS:Organizzazione Mondiale della Sanità
ONG:Organizzazioni Non Governative
ONLUS:Organizzazioni Non Lucrative Utilità
Sociale
PIA:Progetti Integrati di Area
PARG:Progetto Abilitativo Riabilitativo Globale
PEI: Progetto educativo Individualizzato
PIR:Programma Iniziativa Regionale
PIRS:Piano Integrato Sociale Regionale
PO:Progetto Obiettivo
POF: Piano Offerta Formativa
POR: Progetto Operativo Regionale
PRS:Piano Regionale Sviluppo
PSN: Piano Sanitario Nazionale
PSR:Piano Sanitario Regionale
RA:Residenza Assistenziale
RMI:Reddito Minimo di Inserimento
RSA:Residenza Sanitaria Assistenziale
SSN:Sistema Sanitario Nazionale
TU:Testo Unico
UE:Unione Europea
UIC: Unione Italiana Ciechi
UIL: Unione Italiana del lavoro
UO:Unità Operativa
URPT:Unione Regionale Province Toscane
BACHECA
1. Portale di informazione sull’handicap
http://www.disabili.com
2. Sito
Ufficiale
dell’Istat:
http://
handicapincifre.it
3. Sito ufficiale della Provincia di Modena
http://www.agevoliamo.it
4. Associazione per lo Sviluppo dei Progetti
Informatici per gli Handicappati http:
//www.asphi.it
5. Progetto tecnologie per la qualità della
vita http://andi.casaccia.enea.it
6. Tecnologie informatiche e didattica della
minorazione visiva
http:// www.provvstudi.vi.it/erica
7. Fondazione Don Carlo Gnocchi, sito
dedicato alle tecnologie per l’autonomia
e l’integrazione sociale delle persone con
disabilità http: //www.siva.it
8. Gruppo di lavoro interregionale centri
ausili elettronici ed informatici per disabili http://www.centriausili.org/
9. Associazione Nazionale Istruttori di orientamento, mobilità e autonomia personale http://www.4net.com/aniomap/
10. Sito Ufficiale dell’Unione Italiana Ciechi
http://uiciechi.it
11. Sito della Federazione Associazione Docenti per l’integrazione scolastica http:
//www.fadis.freeweb.org
12. Sito ufficiale delle Famiglie Italiane Associate per la difesa dei diritti degli Audiolesi http://www.fiadda.it
13. Associazione Italiana Persone Down http:
//www.aipd.it
14. Federazione Italiana Sport Disabili http:
//www.fisd.it
– 93 –
15. Sito dell’Associazione Nazionale Guida
Legislazione Andicappati Trasporti http:
//www.anglat.it
16. Legge sull’handicap http://handylez.org
17. Lega del Filo d’Oro che opera per
l’assistenza, la riabilitazione, l’educazione
e il reinserimento nella società di persone
sordocieche e pluriminorate psicosensoriali
http://www.legadelfilodoro.it
18. Informa Handicap Piemonte http://
informahandicap.it
19. Percorso guidato nei siti italiani
dell’handicap. A cura del Dipartimento
Politiche Sociali del Ministero del Welfare
http://www.affarisocialihandicap.it
20. Ausilioteca [Ausl, Aias Bologna] http:
//www.ausilioteca.org
21. Sito del Ministero dell’Industria sul turismo accessibile http://italiapertutti.it/
22. Scuola, handicap, tecnologie http://bdp.it/
handitecno
23. Rivista sui temi della mobilità http://
www.mobilita.com
24. Inserimento mirato dei disabili nel mondo del lavoro http://handimpresa.it
25. Portale del Centro Studi Erikson di
Trento. Si occupa di ricerca, consulenza,
informazione di operatori e amministratori di servizi sociali e scolastici http:
//www.erickson.it
26. Ufficio Handicap CGIL http://www.cgil.it/
ufficio handicap
27. SynjobNet è la risorsa on-line dedicata
agli operatori che si occupano professionalmente di inserimento lavorativo di
persone disabili http://www.synjobnet.net
28. UIDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) http://uildm.org
29. Associazione Italiana Sclerosi Multipla
http://www.aism.it
30. Associazione Italiana Terapisti della Riabilitazione http://www.aitr.it
31. Associazione Italiana Dislessia http:
//www.dislessia.it
32. Associazione genitori per la riabilitazione
http://www.agor.mediacity.it
33. Riabilitazione oggi, sito utile per gli operatori socio-sanitari (terapisti, medici,
psicologi) per le Associazioni, Istituzioni,
Enti pubblici e privati che si occupano di
riabilitazione, nonché per gli utenti che
necessitano di attività sanitarie di tipo riabilitativo: vuole fornire un servizio http:
//www.riabilitazioneoggi.com
34. Sito ufficiale della Società Italiana di
medicina fisica e riabilitativa http://
www.sinfer.it
35. Sito essenziale su disabili e lavoro http:
//www.disabililavoro.com
36. Associazione ciechi tematici http://
www.geocities.com/ascitel
37. Parlare insieme di handicap http://
www.accaparlante.it
38. Il nuovo sito sulla disabilità http://
www.nolimit.it
39. Associazione Italiana Stomizzati http:
//aistom.org
40. Cometa Cordinamento di associazioni
di malattie metaboliche ereditarie http:
//www.cometa.isnet.it
LEGISLAZIONE ESSENZIALE DI
RIFERIMENTO
COSTITUZIONE DELLA
REPUBBLICA ITALIANA
Articolo 2
La repubblica riconosce e garantisce i diritti
inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia
nelle formazioni sociali ove svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri
inderogabili di solidarietà politica.
Articolo 3
Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e
sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione,
di opinioni politiche,di condizioni personali e
sociali. È compito della repubblica rimuovere
gli ostacoli di ordine economico e sociale, che
limitando di fatto la libertà e la uguaglianza dei
cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
persona umana e l’effettiva partecipazione di
tutti i lavoratori all’organizzazione politica,
economica e sociale del Paese.
– 94 –
Articolo 32
La repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato
trattamento sanitario se non per disposizione di
legge. La legge non può in nessun caso violare i
limiti imposti dal rispetto della persona umana.
Articolo 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue
forme ed applicazioni. Cura la formazione e
l’elevazione professionale dei lavoratori
Articolo 38
Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei
mezzi necessari per vivere ha diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
NORMATIVA STATALE
Legge 30 marzo 1971, n. 118 “Scuola – mutilati ed invalidi civili – soggetti portatori di
handicaps – diritto alla frequenza delle scuole
secondarie superiori”
Legge 4 agosto 1977, n. 517 “Forme di integrazione e di sostegno [ ] portatori di handicap
da realizzare con i docenti di ruolo in servizio
nella scuola media comune”
Legge 13 maggio 1978, n.180 “Accertamenti e
trattamenti sanitari volontari e obbligatori”
Legge 23 dicembre 1978, n 833 “Istituzione
del servizio sanitario nazionale”
Legge 21 dicembre 1978, n 845 “Legge quadro
in materia di formazione professionale”
D.P.R. 12 febbraio 1985 n 104 “Approvazione
dei nuovi programmi didattici per la scuola primaria (Alunni in difficoltà di apprendimento ed
integrazione dei soggetti portatori di handicap”
Legge 9 gennaio 1989 n. 13 “Disposizioni per
favorire il superamento e l’eliminazione delle
barriere architettoniche negli edifici privati”
Legge 15 dicembre 1990, n 385 “Disposizioni
in materia di trasporti (art 7)
Legge 11 agosto 1991, n 266 “Legge quadro
sul volontariato
Legge 8 novembre 1991, n.381 “Disciplina
delle cooperative sociali”
Legge 5 febbraio 1992, n.104 Legge quadro
per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate”
Legge 14 luglio 1993, n.235 “Norme sulla pubblicità negli ascensori finalizzata al sostegno
degli interventi in favore delle persone handicappate”
Legge 11 gennaio 1996, n.23 “Norme per
l’edilizia scolastica”
Legge Bassanini 15 marzo 1997, n.59 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e
compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma
della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”
Legge 28 agosto 1997, n.285 Disposizione per
la promozione dei diritti e di opportunità per
l’infanzia e l’adolescenza
Legge 21 maggio 1998, n.162 Modifiche alla
Legge 104/1992
Legge 12 marzo 1999, n.68 Norme per il diritto
al lavoro dei lavoratori disabili
Legge 17 maggio 1999, n.144 “Misure in
materia di investimenti, delega al governo per
il riordino degli incentivi per l’occupazione e
della normativa che disciplina l’Inail, nonché
disposizioni per il riordino degli Enti Previdenziali”
Legge 22 marzo 2000, n.69 Interventi finanziari per il potenziamento e la qualificazione
dell’offerta di integrazione scolastica degli
alunni con handicap (art, 1 e 2).
Legge 8 novembre 2000, n.328 “Legge quadro
per la realizzazione di un sistema integrato di
interventi e servizi sociali”
D.P:C.M. 1 dicembre 2000 “Atto di indirizzo
e coordinamento concernente il rimborso delle
spese di soggiorno per cure dei soggetti portatori di handicap in centri all’estero di elevata
specializzazione
Legge 7 dicembre 2000, n 383 “Disciplina
delle associazioni di promozione sociale”
D.lgs 26 marzo 2001, n.151 “Testo unico delle
disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità”
D.P.R 6 giugno 2001, n.380 “Testo unico delle
disposizioni legislative e regolamentari in maniera edilizia”.
Legge 15 luglio 2003, 189 “Norme per la promozione della pratica dello sport da parte delle
– 95 –
persone disabili”;
Legge n.4 del 9 gennaio 2004 “Disposizioni
per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli
strumenti informatici”
Legge 9 gennaio 2004 , n. 6 Amministratore di
sostegno Modifiche al codice civile in materia
di interdizione e di inabilitazione;
D.P.C.M 8 aprile 2004 Attività svolte dalla
Federazione Italiana Sport Disabili, quale Comitato Italiano Paraolimpico
NORMATIVA REGIONE TOSCANA
L.R. 9 aprile 1990, n.36 “Promozione e sviluppo dell’associazionismo”
L.R. 9 settembre 1991, n. 47 “Norme
sull’abolizione delle barriere architettoniche”
L.R. 17 ottobre 1994, n.76 Disciplina sulle attività agrituristiche” (art 9 co 9)
L.R. 16 gennaio 1995, n.5 “Norme per il governo del territorio” (art 28 e 29)
L.R. 20 dicembre 1996, n.96 “Disciplina per
l’assegnazione, gestione e determinazione del
canone di locazione egli alloggi di edilizia residenziale pubblica (art. 15 tab B relativa ll’art 9
comma 2).
L.R. 3 ottobre 1997, n.72 “Organizzazione e
promozione di un sistema di diritti di cittadinanza e di pari opportunità: riordino dei servizi
socio-assistenziali e socio sanitari-integrati”
L.R. 24 novembre 1997, n.87 “Disciplina dei
rapporti con le cooperative sociali e gli enti
pubblici che operano in ambito regionale”
L.R. 14 aprile 1999 n. 22“Interventi educativi
per l’infanzia e l’adolescenza”
L.R. 8 marzo 2000, n.22 Riordino delle norme
per l’organizzazione del Servizio Sanitario Regionale
L.R. 20 marzo 2000, n. 34 Modifica ed inte-
grazione della legge regionale 9 settembre 1991
n.47 “Norme sull’eliminazione delle barriere
architettoniche”
L.R. 26 luglio 2002, n.32 “Testo unico della
normativa della Regione Toscana in materia di
educazione, istruzione, orientamento, formazione professionale e lavoro”.
L.R. 8 dicembre 2002, n.42 “Disciplina delle
associazioni di promozione sociale. Modifica
dell’art 9 della legge regionale 3 ottobre 1997,
n.72 (organizzazione e promozione di un
sistema di diritti di cittadinanza e di pari opportunità: riordino dei servizi socio-assistenziali e
socio-sanitari integrati).
NORMATIVA EUROPEA
Conclusioni del Consiglio europeo del 6
febbraio 2003 “eAccessibility” - Migliorare
l’accesso delle persone con disabilità alla società dei saperi.
Risoluzione del Consiglio europeo del 25
marzo 2002 (2002/c 86/02) sul piano d’azione
eEurope 2002: accessibilità del pubblico ai siti
web e al loro contenuto.
Decisione del Consiglio europeo del del 3
dicembre 2001 (Dec. 2001/903/CE) relativa
all’anno europeo dei disabili 2003.
Risoluzione del Consiglio europeo dell’ 8 ottobre 2001”e-Partecipazione” - Sfruttare le possibilità offerte dalla società dell’informazione ai
fini dell’inclusione sociale.
Comunicazione della Commissione europea
del 12 maggio del 2000 (COM(2000) 284
def.) “ Verso un’Europa senza ostacoli per i
disabili”.
Linee guida per l’accessibilità dei contenuti
web elaborate dal progetto WAI del Consorzio World Wide Web (W3C).
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