La casa del futuro a prova di handicap
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La casa del futuro a prova di handicap
14 Mercoledì 23 ottobre 2002 CORRIERE TECNOLOGIE digital home SOCIETA’ Impianti di automazione domestica con controllo remoto, sistema di riconoscimento vocale per gestire il computer, dispositivi che analizzano i movimenti oculari durante la lettura: in Fiera la ricerca tecnologica che può essere adattata alle esigenze di chi ha problemi di mobilità. Ma i costi sono ancora troppo alti NUOVE FRONTIERE LA DOMOTICA PUO’ ESSERE UNA SOLUZIONE AL PROBLEMA DELL’AUTONOMIA DEI DISABILI La casa del futuro a prova di handicap Francesca Basso orte e finestre che si aprono e chiudono con un telecomando o dietro l’ordine impartito dalla tastiera di un computer, il riscaldamento che si attiva a distanza con un sms o via internet, il forno che si accende o si spegne con un palmare. È la Digital Home, l’abitazione hi-tech che approda allo Smau di Milano, dopo la presentazione a Roma nel giugno scorso. Al Padiglione 10 è stato ricostruito un normale appartamento di circa ottanta metri quadrati, attrezzato con le tecnologie già disponibili sul mercato: la domotica, sintesi di domos (casa) e informatica, che cerca di integrare spazi, arredi e tecnologie. a rotelle, adesso sì. Così le nuove tecnologie». E per fare incontrare il mondo delle aziende e quello dei disabili, Smau insieme ad Amig ha organizzato, venerdì 25 ottobre, «Tecnologia Accessibile»: un gruppo di persone con handicap motorio o sensoriale, appartenenti all’associazione, seguiranno un percorso tra gli stand che presentano tecnologie abilitanti e le testeranno. P Una casa più confortevole o solo più faci- le da vivere. Soluzioni che potrebbero quasi sembrare superflue nell’economia del quotidiano, ma che per alcune persone possono essere essenziali. Per un tetraplegico, ad esempio, potere con la voce accendere la luce, alzare una tapparella o aprire una porta significa autonomia, vuol dire avvicinarsi a una vita «normale». Le persone disabili, in Italia, sono quasi tre milioni, il 3,4% della popolazione. E se le tecnologie di supporto (come il Pc con tastiere per ipovedenti o non vedenti oppure con programma di riconoscimento vocale) sono molto diffuse, la domotica (ad esempio un unico impianto di controllo degli elettrodomestici) lo è molto meno perché i costi sono ancora impegnativi. I progressi so- TENACE Paolo Berro, paralizzato dalle spalle in giù. Ha brevettato una sedia a rotelle adatta alla Mercedes classe V no comunque notevoli. «Del resto — puntualizza Davide Cervellin, presidente della Commissione handicap di Confindustria, nonché fondatore 15 anni fa della prima società italiana con core business il fornire soluzioni tecnologiche per l’autonomia dei disabili — bisogna distinguere tra due filosofie. Il controllo ambientale, che permette a una persona a cui mancano certe abilità di integrarle con la tecnologia: automazione di porte e finestre, regolazione dei punti luce con un telecomando ecc. E la domotica, che invece presuppone un software che governa complessivamente la casa e che per questo ha costi più elevati» Le nuove soluzioni abitative non sempre vanno di pari passo con le necessità dei disabili, anche se magari possono sembrare indicate a soddisfare particolari esigenze: «Talvolta ci troviamo di fronte a delle barriere tecnologiche — spiega Fabio Focardi, direttore di Amig (Associazione minorati gravi) —, un po’ come accadeva e accade con le barriere architettoniche. Inizialmente le soluzioni ideate dalle aziende non tenevano conto delle necessità dei disabili e dunque i software avevano bisogno di modifiche per essere usate da chi aveva un handicap, non nascevano già predisposti. Un po’ come i marciapiedi: una volta non venivano costruiti con lo scivolo per le sedie Potranno, dunque, verificare il sistema «My home» della Bticino, un impianto di automazione domestica con controllo remoto già installato in 70 mila abitazioni, oppure il «Dragon Naturally Speaking» proposto dall’Archimede, un sistema di riconoscimento vocale che permette ai disabili motori di gestire il pc, o l’«Eye tracking» presentato dall’Ateneo multimediale con la Sr Labs nel padiglione Formazione Lavoro, un sistema che analizza i movimenti oculari compiuti durante la lettura di testi. Inoltre sabato 26 ottobre, nella Sala Cicogna del Padiglione 18 (dalle ore 10 alle 13.30) il convegno «Dalla disabilità all’uguaglianza. Lo sviluppo tecnologico al servizio dei disabili» cercherà di fare il punto sulle applicazioni dell’innovazione scientifica in grado di migliorare la qualità della vita delle persone portatrici di handicap. [email protected] in rete www.amig.it fax n incidente stradale e la vita gramma di riconoscimento vocale e un cambia. L’incontro con la tec- telecomando a infrarossi con cui camnologia e la vita cambia di nuo- bio la musica dello stereo e scelgo i vo. Paolo Berro, 26 anni a fine novem- canali alla televisione». bre, è paralizzato dal maggio 1998: Le attrezzature sono costose? un incidente d’auto vicino a casa (abi- «Da quando sono tornato i miei genitota a Castelfranco Veneto), in cui si ri hanno speso almeno un centinaio di rompe una vertebra e un’altra è lussa- milioni di vecchie lire per comprare ta, ventitré giorni in coma farmaceuti- quegli strumenti che mi sono necessaco, e poi, dopo diversi mesi attaccato ri, dal letto alla cyclette. Vengono defia un respiratore automatico, le prime niti ausili ed esiste un nomenclatore parole. La diagnosi è «tetraplegia flac- tariffario, che cambia a seconda delcida», dalle spalle in giù l’Asl, indicante che cosa Paolo non può muovere nuluna persona deve acquistala. Tutto si ferma, finché re da sé e che cosa invece all’ospedale non gli insegnaviene fornita. I prezzi sono no a usare il Dragon Dictaelevati e un po’ le aziende te, un programma di ricono- Paolo Berro ci speculano: il cuscino ad scimento vocale che gli per- è nato a aria in lattice contro le piamette di gestire il compu- Castelfranco ghe da decubito su cui sono ter. Così Paolo riprende gli Veneto il 27 seduto, ad esempio, e che studi di ingegneria meccani- novembre assomiglia ai materassini ca e si trasferisce dall’Uni- 1976. Studia che si usano al mare, costa versità di Padova al Politec- Ingegneria circa 600 euro. Il materasso nico di Torino: è il primo meccanica ad aria intorno ai 6.500 eustudente in Italia a seguire i al Politecnico ro, la vasca da bagno 4 mila corsi e a dare gli esami in di Torino. euro. Le Asl ti passano il videoconferenza. Ora costru- È il primo minimo». isce pagine web ed è stato universitario in Qual è il problema con assunto dalla Wind come re- Italia a seguire la sanità pubblica? sponsabile di un progetto di i corsi e a «È la mentalità, lontana anstudio di accessibilità dei sostenere gli ni luce da quella dei Paesi siti. Ha anche brevettato esami in del Nord Europa, di solito una sedia a rotelle che si videoconferen- presi a modello per la geadatta alla monovolume za. Dal maggio stione della vita dei disabiclasse V della Mercedes: 1998, in li. I nostri direttori sanitari «L’ho ideata quando ero an- seguito a un pensano in termini di assicora ricoverato — racconta incidente stenza e non capiscono, inPaolo —. Una volta a casa, stradale, è vece, che se ci fornissero nel maggio del ’99, l’ho pro- tetraplegico certi servizi e certe tecnologettata al computer». Il Pc gie diventeremmo indipene internet non sono solo uno denti, smettendo di gravare strumento di comunicazione con il sulla collettività. Da quando lavoro mondo esterno, ma anche uno stru- per Wind, ad esempio, ho rinunciato mento di lavoro. alla pensione. Certo, mi sarei dovuto Come è stata organizzata la casa mantenere con circa 200 euro al medopo l’incidente? se... Prima dell’assunzione io potevo «Non ho grandi cose dal punto di lavorare con internet solo grazie a un vista tecnologico, perché abito in una progetto del Politecnico e di Infostracasa con cinque semipiani, dunque da per il reinserimento dei disabili mi è impossibile spostarmi autonoma- nel mondo scolastico e lavorativo, per mente. Al controllo automatico penso cui ho ottenuto una borsa di studio e in vista di una casa senza barriere. la bolletta a carico di Infostrada». Per ora ho il computer con un proFr. Bas. print copy La mossa vincente! Con la voce e il computer sono tornato alla vita attiva scan LA STORIA PAOLO BERRO, GIOVANE TETRAPLEGICO FS-1800+ SMAU Pad.14/1 Stand C30 Sempre primi nella classifica del taglio dei costi!! La tecnologia ECOSYS, come valore aggiunto al prezzo di acquisto! Grazie all'abbattimento del costo pagina e del costo di gestione, sarete sempre vincitori ed apprezzerete giorno dopo giorno il risparmio che Kyocera Mita vi offre. A ciò si aggiungono l'affidabilità, la competenza e la qualità che solo un esperto nel Document Management come Kyocera Mita può garantirvi. Cosa desiderate di più? KYOCERA MITA ITALIA S.p.A. · Tel.: +39/02. 92.179.1 · www.kyoceramita.it KYOCERA MITA CORPORATION · www.kyoceramita.com The best solution. That’s what I want. U CHI E’