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Panathlon
Lecco - Ludis
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Notiziario Maggio 2012
Conviviale – Martedì 8 Maggio 2012 alle ore 20,00
I Soci del Panathlon Club di Lecco sono invitati alla conviviale che si terrà martedì
8 Maggio 2012 presso il ristorante Il Terrazzo Hotel Villa Giulia, via Parè
Valmadrera alle ore 20,00. La serata organizzata da Piera Tocchetti avrà per tema:
Consiglio Direttivo
“ Tiro a volo ”
Presidente
Adriano Airoldi
Past President
Roberto Butta
Vice Presidente
Augusto Teli
Dario Righetti
Segretario
Giovanni Pellielo
Alfredo Redaelli
Tesoriere
Jessica Rossi
Luigi Baggioli
Consiglieri
Riccardo Benedetti
Ambrogio Bonfanti
Piera Tocchetti
Maria Venturini
Simona Arrigoni
Francesco D’Aniello
Giovanni Pellielo
10 Titoli italiani assoluti; 10 ori europei a squadre dal 1990-2010; 1990 oro europeo individuale; 1995 oro
mondiale individuale e 12 ori a squadre con record mondiale; 1997 oro mondiale ed europeo individuale
1998 oro mondiale; 2010 oro europeo individuale con 172 medaglie internazionali; 2000 bronzo olimpico
Sidney; 2004 argento olimpico Atene; 2008 argento olimpico Pechino.
Francesco D’Aniello
2007 oro mondiale e italiano; 2008 argento olimpico Pechino e campione d’Italia; 2009 oro mondiale,
europeo e italiano; 2010 oro europeo; 2011 campione d’Italia.
Jessica Rossi (1992)
2007 oro campionato del mondo juniores; 2008 oro prova coppa del mondo e bronzo al campionato
europeo a squadre; 2009 oro mondiale ed europeo individuale e a squadre; 2010 oro mondiale a squadre e
bronzo individuale. 2011 oro mondiale e argento europeo a squadre.
Si raccomanda di prenotare al più presto entro venerdì 4 Maggio 2012
Adriano Airoldi cell.3334773188; 0341.988410 fax 0341.979919.
e.m. [email protected]
Prossima Conviviale – Martedì 12 Giugno 2012
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NOTIZIARIO – MAGGIO 2012
Lecco in rosa; il giro d’Italia di ieri oggi e domani
Conviviale 17 Aprile
Da sinistra Giorgio Brambilla, Matteo Pelucchi e Gabriele Bosisio
Una serie fortunata di coincidenze? No,
probabilmente solo la fortuna che aiuta gli
audaci poteva far capitare la tappa del Giro
d’Italia 2012 ai Piani Resinelli che furono
teatro di un arrivo indimenticabile già
cinquant’anni fa, mentre la prima volta che la
corsa rosa ha raggiunto Lecco (come la
presidentessa del Comitato Grande Ciclismo
Elisa Corti cha ricordato a tutti) fu
esattamente cent’anni fa, era sempre un ’12,
ma del secolo scorso. La squadra dei “nostri”
professionisti era quasi al completo: quasi
perché Massimo Codol aveva le sue salite al
Giro del Trentino da scalare, mentre Gabriele
Bosisio (unica maglia rosa lecchese sino ad
oggi), Matteo Pelucchi e Giorgio Brambilla
hanno goduto di una serata libera e si sono
potuti raccontare grazie alle domande di
Marco Corti.
Ma al tavolo del presidente Airoldi erano seduti anche una vecchia volpe come Tino Conti e un campione del
mondo juniores, cioè Roberto Maggioni. Un “parterre de roi” direbbero i francesi, un grande onore per il nostro
Club aggiungiamo noi.
Detto che il presidente provinciale della Federazione Ciclistica Italiana Alessandro Bonacina ha supportato
l’organizzazione da vero professionista (e lo ringraziamo ancora), la vera sorpresa della serata è stata sentire
Renato Corbetta dire “non ricordo”.
Poi, siccome la bugia era veramente improponibile perché questa frase non è compresa nel suo vocabolario,
l’uomo che più di altri sul nostro territorio ha vissuto il ciclismo in prima persona, ci ha regalato una serie di
aneddoti di incredibile efficacia.
La riunione del 1962 per decidere se far pagare o meno il pedaggio alla carovana sulla Ballabio – Resinelli, ad
esempio, meriterebbe un posto nella Storia d’Italia.
Ma se avessero deciso di sì, che era giusto farlo? Avrebbero pagato in anticipo? Ciascun corridore si sarebbe
dovuto fermare? Sarebbe stato sufficiente che si fermasse il capitano dopo opportuna colletta? Un bravo
regista saprebbe come trarne spunto, per cui lanciamo l’idea e aspettiamo il ritorno.
Per fortuna di Elisa Corti e dei suoi collaboratori, almeno questo problema nel 2012 non si pone.
E volete mettere la storia delle ciambelle che il fornaio dei Resinelli confezionò per Torriani e Giovanni Mosca?
Corbetta, che ha una memoria difficilmente calcolabile con i moderni parametri, ha poi commentato assieme a
Marco Corti molte delle diapositive che scorrevano, a partire dalla Rapallo – Lecco del 1956 per continuare con
la cronometro Seregno – Lecco (1960), la Aprica – Piani Resinelli (1962), la Trento – Barzio (1979, per finire
con la Bardonecchia – Lecco del 1984, ultima volta del Giro tra le contrade del Manzoni.
Nel corso della serata si sono rincorsi anche i pronostici: tutti (o quasi) per Michele Scarponi, mentre Bosisio
ricordava la sua giornata in maglia rosa ed anche il nome del suo successore, niente meno che “El Contador”.
“Il ciclismo è la rappresentazione dell’individuo che arriva al limite” ha detto Tino Conti ed è difficile non
credergli, anche se poi i limiti tante volte vengono superati e non tanto lecitamente. “Pantani andava tutelato,
era il ciclismo” ha aggiunto il “vecchio” campione protagonista di tante gare tra gli anni settanta e ottanta.
Elisa Corti, dal canto suo, ha detto di essere “felice” e nello stesso tempo “preoccupata”. Se è vero che le
previsioni parlano di trentamila appassionati sull’erta finale, insomma c’è da star svegli la notte.
Anche il Questore, conscio di questi numeri, si è salvato affermando che “ci stiamo attrezzando” e, in effetti, è
domenica, è una tappa importante, è un arrivo in salita dopo altri colli, è vicina a Milano e Brianza, insomma
tutti ingredienti che potrebbero far scoppiare la Valle.
Tanta stampa alla serata e tante interviste per i ciclisti ospiti: per il momento ci auguriamo che a Lecco e
dintorni in procinto di scoppiare sia la passione per il colore rosa.
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NOTIZIARIO – MAGGIO 2012
Parte nel segno di Stefano Butti la lunga stagione skyrunning
Sulle sponde orobiche delle montagne bergamasche è stata la Sky del Canto ad inaugurare la lunghissima
stagione dello skyrunning. Nonostante la pioggia, sui circa 23km di gara (dislivello positivo 1280m circa), più
di 200 atleti si sono sfidati testando gambe e condizione su un tracciato veloce e nel contempo muscolare. Al
maschile, il capitano dell'Osa Valmadrera Stefano Butti è tornato a mettere tutti in fila salendo sul gradino più
alto del podio. Seconda piazza per il locale Michele Semperboni e bronzo di giornata al Falco di Lecco e nostro
collaboratore Carlo Ratti. Nella gara in rosa, come da pronostico, ha vinto Emanuela Brizio su Paola Romanin e
Dimitra Theocharis. Pronti via e un quartetto di uomini si è portato al comando. A dettare il passo al resto
della ciurma vi erano i lecchesi Stefano Butti, Carlo Ratti, il locale Michele Semperboni e il sondriese Daniele
Zerboni. All’altezza dell’undicesimo chilometro Butti ha provato a forzare prendendo qualche metro alla coppia
Ratti, Semperboni e mettendo un poco in difficoltà Zerboni.
La gara si è decisa all’ultimo scollinamento con Butti sempre al comando e Semperboni assestato in seconda
posizione. Crono alla mano il portacolori dell’Osa ha vinto in 1h44’40”.
Seconda piazza per Semperboni - 1h45’09”- e bronzo di giornata sulle spalle di Ratti – 1h46’38” Seguono
nell’ordine Zerboni, Belingheri, Gianoncelli, Cargnelutti, Montecalvo e Calcinati.
Da dove arrivano gli azzurri qualificati Londra 2012
E’ attraverso il sito www.coni.it che si accede alla pagina dedicata a Londra 2012 e qui, la mappa d’Italia
che si aggiorna giorno dopo giorno, indica i luoghi di provenienza degli atleti già qualificati per i 30i Giochi
Olimpici Estivi.
Tre atleti nati a Lecco rappresentano la tradizione sportiva della nostra città.
L’augurio del Panathlon Club Lecco è che a questi se ne aggiungano molti altri !
Niccolò Mornati
Gioia Marzocca
Martino Goretti
Nato a
Nato a
Nato a
Lecco
Lecco
Lecco
Qualificato il 02.09.2011
Qualificato il 10.03.2012
Qualificato il
01.09.2011
Specialità:
Specialità:
Specialità:
Canottaggio
Canottaggio
Scherma
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NOTIZIARIO – MAGGIO 2012
L’Italia è la “Regina” del Wakeboard d’Europa
Sono passati alcuni mesi dalla loro presenza ad una conviviale del Panathlon Lecco ma la passione e la
grinta dimostrata quella sera continuano a far parlare di loro.
E’ il tricolore azzurro a sventolare più alto di tutti in Sud Africa presso l’Emerald Casino Resorts di
Vanderbijlpark.
La Nazionale di Wakeboard guidata dal direttore tecnico Piero Gregorio torna infatti dalla massima rassegna
continentale con ben 6 medaglie: 4 ori e 2 bronzi.
La “scuola” del nostro Paese si conferma senza rivali tra le altre nazioni d’Europa e dopo il successo a
squadre già conquistato nel 2010 in Svezia, i riders azzurri salgono nuovamente sul gradino più alto del
podio superando il Sud Africa e l’Irlanda. Un successo meritato, che arriva grazie ad una prestazione di
squadra davvero superlativa, frutto sia degli ottimi risultati da parte degli atleti che sono andati a podio ma
anche degli altri riders che hanno comunque contribuito al punteggio di squadra.
A livello individuale, sono tre le medaglie d’oro: Giorgia Gregorio,
Nicolò Caimi e Piero Pierani, mentre sul terzo gradino del podio sono
saliti Massimiliano Piffaretti e Pierluigi Mazzia.
Nella categoria Girls si conferma una volta di più come campionessa e
grande promessa del wakeboard la 14enne Giorgia Gregorio di
Lezzeno. Dopo il titolo mondiale del 2011 a Milano, il successo europeo
arricchisce un palmares già notevole. In finale Giorgia con 45.56 punti
supera agevolmente la britannica Katie Batchelor (25.78 punti) e
l’irlandese Lindasy Whelan (23.44 punti).
Tra i Boys Nicolò Caimi 15enne di Como coglie il suo primo grande
successo in carriera: con lo score di 55.00 punti si impone
sull’israelaino Guy Firer (49.23 punti) e l’inglese Harry Eames (44.44
punti).
Doppietta tra i Master dove Piero Pierani con 45.78 punti conquista il
titolo europeo della categoria davanti allo svizzero Roger Thommen
(34.44 punti) e al compagno di squadra Pierluigi Mazzia (25.78 punti).
Massimiliano Piffaretti 15enne di Sala Comacina, già bronzo iridato nel
2011, sale sul terzo gradino del podio anche agli Europei. Nella
categoria Junior vinta dall’irlandese David O’Caoimh con 57.45 punti
davanti al sudafricano Dylan Mitchell (55.67 punti), Massimiliano
raggiunge il punteggio di 53.45 punti, terzo score di giornata.
Un’altra tragedia: muore a 1 km dal traguardo
Mancava poco più di un km e poi sarebbe arrivata al traguardo, ma proprio quando si apprestava a compiere
gli ultimi metri di gara il suo corpo è collassato e dopo pochi minuti è morta. È finita in tragedia l'ultima
maratona di Londra, gara disputata domenica scorsa nella capitale britannica e alla quale hanno partecipato
circa 37.000 corridori. Claire Squires, una donna di appena 30 anni, originaria di North Kilworth, paesino nella
contea del Leicestershire, ha avuto un malore mentre percorreva Birdcage Walk, strada vicino a St James'
Park, a poco meno di un miglio da Buckingham Palace, sede d'arrivo della competizione. Nonostante il pronto
intervento dei medici e l'immediato soccorso di un'ambulanza, per la trentenne non c'è stato nulla da fare: è
morta nel pomeriggio, pochi minuti dopo essere crollata a terra. La ragazza, che nella vita ordinaria era una
parrucchiera, prima di perdere i sensi, aveva percorso oltre 40 km della maratona ed era alla sua seconda
partecipazione alla competizione londinese che aveva già terminato nel 2010. I suoi conoscenti hanno
dichiarato che non aveva mai mostrato problemi di salute in passato ed era in perfetta forma prima della gara.
La ragazza aveva deciso di correre la maratona per beneficenza: la sua prestazione avrebbe garantito oltre
500 sterline all'associazione benefica «Samaritans». L'anno scorso, sempre per beneficenza, aveva scalato
assieme all'amico Nicola Short il monte Kilimangiaro in Tanzania per raccogliere circa 1400 sterline di fondi da
donare alla Raf Association: «Era troppo giovane e bella e non doveva morire – ha scritto un amico su
Facebook - Era una persona piena d'amore e di vita» . Dal 1981, anno in cui è stata organizzata per la prima
volta la maratona di Londra, dieci corridori sono morti mentre partecipavano alla competizione. Prima della
Squires, l'ultimo atleta a perdere la vita è stato un istruttore di fitness ventiduenne che morì durante la gara
del 2007.
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