Una messa e un concerto per ricordare a Cesena

Transcript

Una messa e un concerto per ricordare a Cesena
Una messa e un concerto per ricordare a Cesena don Ezio
Casadei, testimone dell’amore di Cristo
Lunedì 8 Febbraio 2016
Iniziative venerdì 12 e domenica 14 febbraio, sempre alle 21, nella Chiesa Cattedrale a un
anno dalla scomparsa del sacerdote tra gli iniziatori di CL in città
Don Ezio Casadei mentre celebra la Santa Messa
Una Santa Messa celebrata dal vescovo e un concerto di musica sacra. Sono i due eventi con i quali la comunità
di Comunione e Liberazione di Cesena, in collaborazione con l’Associazione Paola Piraccini, intende ricordare la figura
di don Ezio Casadei a un anno dalla sua scomparsa, avvenuta il 12 febbraio 2015.
Don Ezio, un grande educatore. Nei primi anni Sessanta don Ezio, insieme al compianto don Lino Mancini, è stato
l’iniziatore dell’esperienza di Gioventù Studentesca e di Comunione e Liberazione nella Diocesi di Cesena-Sarsina, dopo aver
conosciuto il fondatore don Luigi Giussani.
“Incontrare don Giussani – disse don Ezio alcuni anni fa per il 50° del Movimento ecclesiale a Cesena – era stata la scoperta
di GS e la novità di una proposta liberante ed entusiasmante nel Cristianesimo, non vissuto come un impegno e uno sforzo
per non sbagliare, ma come l’accoglienza di un cuore nuovo per la risposta che Cristo è al nostro bisogno umano”. Con don
Ezio hanno preso corpo i primi gruppi di GS e si sono organizzati i primi “raggi”, gli incontri periodici svolti nelle scuole. In
seguito, dal 1984, è stato assistente diocesano della Fraternità di CL.
Grande educatore e punto di riferimento per centinaia di giovani e famiglie, don Ezio – ordinato sacerdote nel 1948 - dalla
metà degli anni ‘50 fino al 1972 era stato assistente della Giac (Gioventù italiana Azione Cattolica) e della Fuci (Federazione
universitari cattolici italiani). Tanti cesenati lo ricordano inoltre come insegnante di religione sia al Liceo scientifico “Righi” che
in altre scuole medie della città.
Le iniziative in sua memoria. In occasione del primo anniversario della scomparsa, gli amici hanno deciso di ricordare
questo grande sacerdote con una Santa Messa celebrata dal vescovo monsignor Douglas Regattieri in programma venerdì
Cesenanotizie
12 febbraio alle ore 21 nella Chiesa Cattedrale. A seguire domenica 14 febbraio, sempre alle ore 21, nella Chiesa
Cattedrale si terrà un concerto aperto al pubblico dal titolo “Don Ezio Casadei – 1° anniversario Dies Natalis” nel quale
verrà ricordato come un “testimone dell’amore di Cristo per tutti quelli che lo hanno incontrato”; per l’occasione, si
esibirà la Cappella Marciana (Cappella musicale della Patriarcale Basilica di San Marco a Venezia) guidata dal Maestro
Marco Gemmani (per info: www.cappellamarciana.it). Tale evento viene promosso con il sostegno di Orogel e Fondazione
Romagna Solidale.
Il ricordo. “Don Ezio è stato un grande educatore in tutti gli ambienti in cui ha operato – dichiara Massimo Bassi,
responsabile della comunità di CL di Cesena -; per questo motivo, ricordarlo con una santa messa e con un concerto aperto a
tutti è l’occasione per rimettere al centro quella che è sempre stata la sua grande preoccupazione e che resta un’emergenza
anche oggi: l’educazione”.
Come sottolinea Raffaele Bisulli del comitato organizzatore, “don Ezio ha dato molto a questa città sia come insegnante di
scuola ed educatore di giovani e famiglie, sia come ispiratore di opere che qui sono nate come l’Avsi (Associazione volontari
servizi internazionali) e le scuole paritarie della Fondazione Sacro Cuore”. “Ma prima ancora di ciò – conclude Bisulli – don
Ezio era innanzitutto un sacerdote innamorato della sua vocazione e che trasmetteva quell’amore di Cristo di cui lui stesso
aveva fatto esperienza”.
Un anno fa alla notizia della morte di don Ezio, don Julián Carrón, presidente della Fraternità di CL, rivolgendosi alla
comunità cesenate ha scritto le seguenti parole: “La sua testimonianza ha conquistato a Cristo i cuori di tanti di voi a Cesena,
fin da quando all’inizio degli anni Sessanta era stato a sua volta conquistato dall’incontro con don Giussani e don Ricci, che gli
avevano mostrato come Cristo era la risposta al suo bisogno di uomo e la Chiesa una vita. (…) La sua sequela sempre lieta e
la sua compagnia paziente lo hanno reso volto carnale della fedeltà del Signore e della Sua misericordia. Tutta la Fraternità
gli è grata per il sacrificio della sua vita, spesa fino all’ultimo per l’opera di un Altro”.
Cultura, Società
Cesenanotizie