Multifunzionalità

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Multifunzionalità
LE COMPETENZE DELLE CPC NELL’ORDINAMENTO
URBANISTICO PROVINCIALE
22 novembre 2016
L’agricoltura multifunzionale
- contenuti e prospettive del PSR -
Dott. Federico Bigaran
Ufficio per le produzioni biologiche PAT
Principali fasi della ruralità
ruralità
Ruralità agraria (fino al 1960): prevalenza di occupati in agricoltura, interrelazione
fra produzione agraria e zootecnica, autoconsumo;
Ruralità industriale (1960-1990): nascita di piccole-medie imprese, imprese
industriali, servizi → spopolamento aree agricole, abbandono aree marginali,
perdita del ruolo primario dell’agricoltura, affermazione dell’agro-industria,
aumento della produttività agricola, forte espansione della chimica in agricoltura;
Ruralità post-industriale (dal 1990 al 2008): poliformismo, integrazione,
multifunzionalità, certificazioni, sviluppo e liberalizzazione del mercato
internazionale (WTO);
Neoruralità (nuova agricoltura contadina): (2008 - oggi) sviluppo dei mercati
locali (KM0, farmers markets), sviluppo e-commerce…., sviluppo dell’agricoltura
biologica e dell’agroecologia, agricoltura di precisione, uso innovativo di tecnologie
esistenti, sviluppo della “socioeconomia” attraverso forme sociali e civili di
relazione solidale non solo nello scambio dei beni.
Le tre agricolture: contadina, industriale, ecologica – Pier Paolo Poggio
ed. Jaca Book
Le tappe fondamentali della PAC
1962 Nasce la PAC: produrre alimenti e garantire prezzi adeguati ai produttori
(dazi, sostegno all’export, incentivi alla produzione ecc..); si producono
eccedenze, crisi ricorrenti dei mercati agricoli.
Riforma della PAC negli anni ’80: si abbandona il sostegno al mercato in
favore di maggiori aiuti all’agricoltura sostenibile. Si inizia a parlare di
“multifunzionalità”;
Conferenza di Rio nel 1992: prima conferenza mondiale con tema l’Ambiente
– I principi della sostenibilità;
Conferenza di Cork – novembre 1996 "Un Europa rurale viva“ - La politica di
sviluppo rurale deve essere multidisciplinare nell’ideazione e multisettoriale
nell’applicazione e possedere una spiccata dimensione territoriale”
Agenda 2000: si riconosce all’azienda agricola, oltre alla funzione produttiva, il
contributo nella conservazione del paesaggio, della qualità e della sicurezza
dei prodotti alimentari e del benessere degli animali, gettando le basi per lo
sviluppo di un’agricoltura sostenibile che possa anche competere sui mercati.
L’azienda agricola oltre alla produzione di alimenti e materie prime, è anche
erogatrice di servizi ai singoli ed alla collettività.
Riforma Fischer 2003: l’aiuto compensativo non è più legato a tipo di
produzione ma è un diritto nominativo, un beneficio diretto del produttore.,
svincolato dalla coltura in produzione, lasciando così libera la scelta della
produzione più conveniente.
Un diverso approccio al territorio
Visione economicista: il territorio rurale è uno spazio
esclusivamente agricolo e contrapposto a quello urbanoinsediativo (rurale=microcollettività, prevalenza produzione
agricola, ritardo di sviluppo); favorisce iniziative di intensificazione,
concentrazione e specializzazione delle produzioni.
Visione geografico-ecologica: lo spazio rurale diviene luogo di
interazione, di diversificazione, di specificità ecologica, di
biodiversità, si favoriscono iniziative valorizzazione economica di
percorsi agro-turistici ed agro-ambientali.
Visione culturale-edonistica: lo spazio rurale è sede privilegiata
della “ruralità del benessere”, ruolo rigenerativo dell’agricoltura,
del welfare di comunità, sviluppo di fattorie sociali, fattorie
didattico- educative, agricoltura come produttrice di beni culturali,
iniziative di valorizzazione delle tradizioni locali.
Carta Rurale Europea 1996
(Consiglio d’
d’Europa)
Lo spazio rurale assolve, nei confronti della società, una
triplice funzione: economica, ecologica e sociale.
L'agricoltura è una delle principali utilizzatrici dello
spazio rurale, nel quale essa interpreta un ruolo
multifunzionale e innovatore, in quanto fattore che
determina la qualità dei prodotti alimentari, del
paesaggio e dell'ambiente.
La funzione ecologica dello spazio rurale si concretizza
nella salvaguardia dell’ambiente mediante un utilizzo
sostenibile delle risorse naturali.
Multifunzionalità
Multifunzionalità
L’agricoltura multifunzionale connette la produzione, trasformazione e
commercializzazione dei prodotti agricoli con l’equilibrio territoriale, la
conservazione del paesaggio e dell’ambiente, l’approvvigionamento
alimentare sicuro e garantito ed attività connesse come artigianato,
agriturismo, sport, ricreazione e tempo libero, occupazione, formazione,
sanità, protezione e gestione delle risorse naturali, tutela dell’ambiente e del
paesaggio, conservazione delle biodiversità, riequilibrio territoriale.
“Oltre alla produzione di alimenti e fibre (sani e di qualità) l’agricoltura può
modificare il paesaggio, contribuire alla gestione sostenibile delle risorse, alla
preservazione della biodiversità, a mantenere la vitalità economica e sociale
delle aree rurali” (OCSE, 1998).
Per multifunzionalità dell’attività agricola si intende quindi la capacità del settore
primario di dare origine a esternalità positive e produzioni congiunte alla
produzione primaria. Rappresenta “il nesso fondamentale tra agricoltura
sostenibile, sicurezza alimentare, equilibrio territoriale, conservazione del
paesaggio e dell’ambiente, nonché garanzia dell’approvvigionamento
alimentare”
Decreto legislativo n. 228 del 2001
Imprenditore agricolo (articolo 2135 del Codice Civile)
"E' imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attivita':
coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e
attivita' connesse.
Per coltivazione del fondo, per selvicoltura e per allevamento di
animali si intendono le attivita' dirette alla cura ed allo sviluppo di
un ciclo biologico o di una fase necessaria del ciclo stesso, di
carattere vegetale o animale, che utilizzano o possono utilizzare il
fondo, il bosco o le acque dolci, salmastre o marine. Si intendono
comunque connesse le attività, esercitate dal medesimo
imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione,
trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano
ad oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del
fondo o del bosco o dall'allevamento di animali, nonché le attività
dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l'utilizzazione
prevalente di attrezzature o risorse dell'azienda normalmente
impiegate nell'attività' agricola esercitata, ivi comprese le attività di
valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale,
ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge".
I settori della multifunzionalità
Settore verde: include la gestione e la manutenzione del
territorio dal punto di vista ambientale, paesaggistico e
naturalistico, la conservazione della biodiversità, la
gestione sostenibile delle risorse;
Settore blu: gestione delle acque superficiali, tutela
delle acque di falda, utilizzo dell’acqua come fonte di
energia, acquacoltura;
Settore giallo: comprende attività che generano
coesione e vitalità nelle comunità rurali, preservandone
l’identità culturale e storica e favorendo lo sviluppo
socio-economico;
Settore bianco : garantisce la sicurezza e la qualità degli
alimenti.
Territorio: bene comune
Ogni territorio è il risultato delle interazioni fra ambiente ed attività umane;
esperienze passate, necessità attuali e visione del futuro.
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Le risorse fisiche e la loro gestione (risorse naturali, impianti e infrastrutture,
patrimonio storico e architettonico...).
Le risorse umane (demografia, struttura sociale, livello di istruzione).
Le attività (imprese, settori di attività, dimensioni, localizzazioni, ecc.) e
l’occupazione (struttura, stabilità, ecc.).
Le competenze (livello tecnologico, ricerca e sviluppo, ...).
La cultura e l’identità del territorio (valori e beni culturali, attitudini, usi e
costumi..).
La “governance”: istituzioni, amministrazioni, operatori collettivi, le relazioni,
le associazioni, l’autonomia nelle decisioni, le risorse finanziarie, il livello di
partecipazione.
L’immagine e la percezione del territorio (tra gli abitanti, all’esterno), la
comunicazione sul territorio.
Le relazioni con l’esterno (posizionamento del territorio sui diversi mercati, i
contatti con altre zone, le reti di scambio, ecc.).
Ruolo multifunzionale dell’
dell’agricoltura
I capitali da integrare
L’agricoltura deve dimostrare una relazione equilibrata con le
tipologie di capitale: naturale, sociale, umano e artificiale.
Il capitale naturale: risorse naturali, biodiversità, sostanza organica e
fertilità, suolo, capacità di assorbimento, acqua, equilibrio
idrogeologico.
Il capitale sociale: sistema di istituzioni locali formali e informali,
regole e costumi, diritti, patrimonio culturale, rapporti di proprietà e di
uso, forme di partecipazione e organizzazione.
Il capitale umano:
umano conoscenza, esperienza, capacità imprenditoriali,
aspettative, dignità, struttura demografica della popolazione, salute,
cultura, formazione.
Il capitale artificiale: è costituito da impianti e macchinari, livello e
distribuzione del reddito, infrastrutture, forme di utilizzo del suolo.
Multifunzionalità
Multifunzionalità, diversificazione,
multisettorialità
multisettorialità
La multifunzionalità non deve essere confusa con due termini
correlati quali “diversificazione” e “multisettorialità”.
Multifunzionalità: possibilità che una stessa attività abbia due
o più sbocchi (prodotti – esternalità positive – servizi per la
collettività),
Diversificazione: differenti attività economiche si combinano
all’interno della stessa unità gestionale.
Multisettorialità: una persona o un gruppo di persone
(agricoltori o imprenditori rurali) sono occupati in differenti
attività’, agricole e non agricole.
La multifunzionalità
multifunzionalità dell’
dell’azienda agricola
Attività rurali:
•raccolta di funghi, prodotti del sottobosco, piante spontanee: il sapore della
natura;
•acquisto di prodotti tipici nell’azienda agricola: la riscoperta di un rapporto diretto
produttore/consumatore;
•pernottamento e consumo di pasti presso aziende agrituristiche: il luogo della
memoria gastronomica contadina;
•attività didattiche e culturali: l’agricoltura si mette al servizio dell’educazione;
•fattorie sociali: si accolgono e si aiutano le persone in difficoltà;
•fattorie aperte: i produttori agricoli incontrano i consumatori.
La multifunzionalità
multifunzionalità dell’
dell’azienda agricola
Attività rurali ricreative:
•escursionismo e trekking: gli agricoltori diventano le guide del territorio in
cui operano;
•birdwatching e fotografia naturalistica: osservare la biodiversità;
•ciclismo e mountain bike: una nuova opportunità per avvicinare i cittadini
•canottaggio e rafting;
•equitazione e turismo equestre: tra gli appassionati del cavallo e le
aziende agrituristiche si possono istaurare solidi legami;
•caccia e pesca;
•tiro con l’arco;
Esternalità positive dell’attività agricola multifunzionale:
Mantenimento della biodiversità e dei suoi servizi
Protezione del suolo e regimazione delle acque
Sequestro di CO2
Protezione da valanghe e smottamenti
Protezione da incendi
Mantenimento del paesaggio colturale
Facilitazione delle attività ricreative
Conservazione delle tradizioni culturali delle comunità rurali
Problematiche e prospettive dell’
dell’azienda
agricola multifunzionale
•maggiore necessità di fabbisogni tecnici e formativi (agriturismo e
ristorazione; attività sociali e didattiche; attività ricreative e fornitura di servizi)
•individuazione di vari modelli aziendali di riferimento per la progettazione
delle attività;
•adottare approcci al mercato diversificati;
•maggior sviluppo organizzativo per integrare l’attività agricola con le altre
attività;
•necessità di sviluppare le relazioni e le interazioni territoriali;
•sviluppare costantemente la capacità di diversificazione e di
innovazione;
•maggiore attività di promozione, visibilità, di rete con altri soggetti.
La PAC e la multifunzionalità
multifunzionalità dell’
dell’azienda
agricola
Il concetto di agricoltura multifunzionale come “l’insieme di contributi che il
settore agricolo apporta al benessere sociale ed economico della collettività”
viene sviluppato nel corso dell’Earth Summit di Rio nel 1992, poi ripreso
nell’ambito delle riforme della PAC (conferenza di Cork del 1996, Agenda 2000,
riforma Fischler 2003). L’UE indica tre ambiti per verificare la multifunzionalità
delle imprese agricole: economico (prodotti, reddito, occupazione); ambientale
(riduzione inquinamento, conservazione del paesaggio, salvaguardia
idrogeologica, conservazione della biodiversità e delle risorse genetiche locali);
sociale: mantenimento delle tradizioni, del tessuti socioculturali e per
l’erogazione di servizi ricreativi, didattici e terapeutici).
Nuovo ruolo dell’agricoltore: gestore di un sistema complesso, vivo, che
possa perpetuarsi e rinnovarsi assicurando reddito e utilità all’intera comunità.
Produrre senza compromettere l’ambiente: agricoltura integrata, agricoltura
biologica, agricoltura biodinamica, condizionalità, multifunzionalità e
riqualificazione ecologica dell’ambiente agricolo.
LA NUOVA PAC 2014 - 2020
Obiettivi dello sviluppo rurale:
1. Contribuire alla competitività del settore agricolo
2. Contribuire alla gestione sostenibile delle risorse
naturali, azioni per contrastare il cambiamento
climatico
3. Contribuire a uno sviluppo equilibrato delle aree
rurali
Le priorità
priorità per lo Sviluppo Rurale
(PAC 2014 – 2020 – secondo pilastro)
1. Rafforzare il trasferimento delle conoscenze e l’innovazione in
agricoltura, settore forestale e zone rurali (priorità “orizzontale”).
2. Aumentare la competitività di ogni tipo di agricoltura e la sostenibilità
economica delle aziende agricole.
3. Promuovere l’organizzazione delle filiere e la gestione del rischio in
agricoltura.
4. Ripristinare, preservare e migliorare gli ecosistemi dipendenti da
attività agricole e forestali (natura 2000, agroambiente)
5. Promuovere la gestione efficiente delle risorse, sostenere il
passaggio ad una economia a basso contenuto di carbonio e a basso
impatto sui cambiamenti climatici
6. Promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della povertà e lo
sviluppo economico nelle zone rurali (diversificazione, comunicazione)
Il Piano di Sviluppo Rurale (
)
e la multifunzionalità
multifunzionalità dell’
dell’azienda agricola
REGOLAMENTO (UE) N. 1305/2013
Premio insediamento per giovani agricoltori
Investimenti in immobilizzazioni materiali
Trasferimento di conoscenze e azioni di informazione
Servizi di consulenza, di sostituzione e di assistenza alla gestione
Cooperazione (reti) Filiere corte
Investimenti in attività extra-agricole
Aiuto all'avviamento di attività
Regimi di qualità dei prodotti agricoli e alimentari
Investimenti in attività extra-agricole
Costituzione di associazioni di produttori
LEADER
Indennità a favore delle zone soggette a vincoli naturali o specifici
Interventi agroambientali e climatici
Allestimento di sistemi agroforestali
Servizi di base e rinnovamento dei villaggi nelle zone rurali
Il Piano di Sviluppo Rurale (
)
e la multifunzionalità
multifunzionalità dell’
dell’azienda agricola
REGOLAMENTO (UE) N. 1305/2013
DIFESA DELLA BIODIVERSITA’ (Conservazione delle risorse
genetiche agricole, rispetto delle aree protette)
LOTTA AI CAMBIAMENTI CLIMATICI (Stoccaggio del carbonio,
energia rinnovabile)
PAESAGGIO E PATRIMONIO CULTURALE (salvaguardia degli
elementi del paesaggio tradizionale, paesaggi agricoli gradevoli)
RISORSE IDRICHE (uso sostenibile delle risorse idriche e
conservazione di bacini imbriferi sostenibili / contro
sovrasfruttamento ed inquinamento)
VITALITA’ SOCIO-ECONOMICA DELLE AREE RURALI
Le attività
attività multifunzionali
•Vendita diretta di prodotti agricoli ai cittadini consumatori e ad Enti Pubblici
(mense scolastiche, comunità, caserme etc) e a soggetti privati (ristoranti,
hotel etc..)
•Agriturismo, turismo ricettivo, inteso come servizi ospitalità e/o accoglienza
e ricreazione, attività di pratica sportiva e di ippoturismo finalizzate ad una
miglior fruizione e conoscenza del territorio;
•Fattorie Didattiche, attività ricreative, didattiche, culturali, escursionistiche;
•Servizi per esaltare le vocazioni produttive del territorio e delle tradizioni
alimentari locali, promozione di prodotti tipici, di qualità, degustazione dei
prodotti aziendali;
•Servizi di manutenzione del territorio per la sistemazione, gestione e
manutenzione ambientale;
•Servizi di manutenzione delle infrastrutture stradali, ed opere accessorie,
pubblica illuminazione, opere idrauliche e reti;
•Utilizzo di energie verdi per la promozione dell’utilizzo delle energie
rinnovabili;