Programma Congresso Infermieri Nefrologia

Transcript

Programma Congresso Infermieri Nefrologia
XXXIV Congresso Nazionale EDTNA/ERCA Nuovi percorsi in nefrologia Riccione, 4-­‐5-­‐6 APRILE 2016 10.30 12.30 13.30 Riunione Referenti Regionali EDTNA/ERCA 14.00 15.20 I SESSIONE APPROCCI DI DIAGNOSI E CURA Moderatori: Marisa Pegoraro (Milano), Francesco Rossi (Firenze) Lunedì 4 aprile SALA 1 NON ACCREDITATO ECM Saluti delle Autorità locali 14.00 14.20 14.40 14.50 15.05 15.20 15.20 15.30 15.30 15.45 16.00 16.15 C’è una scienza per il nursing? Riflessioni sul chi essere, per sapere cosa e come fare. Dalle conoscenze generaliste a quelle specialiste Eduardo Manzoni (Milano) Le competenze specialistiche nell’area nefrologica: la posizione ufficiale della Federazione IPASVI TBD -­‐ Componente comitato direttivo IPASVI Formazione modulare universitaria: la proposta della FILIALE ITALIANA Marisa Pegoraro (Milano) Il ruolo dell’Infermiere nelle Linee Guida ministeriali sul percorso MRC: la proposta di integrazione del Collegio IPASVI di Bologna Cinzia Fabbri (Bologna) Discussione Pausa caffè La malattia renale cronica in Italia, lo stato dell’arte Le tendenze epidemiologiche dell’ultimo quinquennio. I dati del Registro Nazionale di Dialisi e Trapianto Aurelio Limido (Milano) Come sono cambiati i servizi di cura ed assistenza al malato Nefropatico. I diversi punti di vista e i dati della salute in Italia Giuseppe Remuzzi (Bergamo) Quali problemi per il paziente nefropatico, il punto di vista dell’ANED Valentina Paris, Presidente ANED Il punto di vista delle aziende TBD 16.30 17.00 17.00 19.50 Tavola rotonda professionisti a confronto sui temi trattati Aurelio Limido, Valentina Paris, Marisa Pegoraro, Giuseppe Remuzzi SESSIONE COMUNICAZIONI ORALI E POSTER 17.00 17.10 17.20 17.30 17.35 17.40 17.45 17.50 17.55 18.00 Le diverse frontiere del trattamento dialitico Moderatori: Giovanni Carbone (Bari); Raffaella Beltrandi (Bologna) 038 La Lean Lab. La Sanità Snella nella Gestione delle malattie Croniche D. Antonelli (Andria, BA) 043 IoT (Internet of things) e le implicazioni nell’assistenza e sistemi di Biofeedback G. Lerose (Matera) DIALMEDICA: FIR infrared therapy unit per la gestione delle FAV difficili TBD Relatore COMUNICAZIONI POSTER / PRESENTAZIONE ORALE (3 min) Responsabile Commissione: Marilena Galli (Palmanova) Commissione: Stefania Bevilacqua (Verona), Patrizia Galeotti (Viterbo), Valentina Dorigo (Venezia), Rosalia Franchetti (Milano) 015 Il paziente dializzato ricoverato in ambito non nefrologico: difficoltà e collaborazioni possibili M. Sgreccia, S. Domeniconi, L. Dardari, S. Bini (Rimini) 019 Lo staff infermieristico nel miglioramento degli outcomes attraverso training, tecnologia ed indicatori di qualità P. Olivieri, G. Santoro, N.L. Favicchio, R. Irace, A. Pizzo, M. Moretti, F. Pelliccia, M.T. Parisotto (Napoli) 021 Garantire un’assistenza di alta qualità attraverso una valutazione multidisciplinare basata sulla complessità del paziente R. Capoferri, T. Poloni, M. Moretti, A. Pizzo, F. Pelliccia, M.T. Parisotto (Napoli) 033 Progetto di educazione e formazione per la creazione di un PDTA tra nefrologia e terapia intensiva S. Cardinali, R. Verdacchi (Perugia) Educazione e formazione 024 M.R.C.M.R.C. e consapevolezza: un report dell'ambulatorio MA.RE.A M. Bauducco, C. Cerri, A. Menusan, G. Soragna, C. Vitale (Torino) 004 Analisi delle conoscenze dialitiche del paziente in emodialisi (HD) A. Petriello, D. Leopaldi, G. d'Aloya, A. Limido (Milano) 007 Health care telephone coaching per pazienti in dialisi peritoneale: un’esperienza J. Fadelli, E. P. Manias (Pordenone) 18.05 18.10 18.15 18.20 18.25 18.30 18.35 18.40 18.45 18.50 18.55 19.00 19.05 19.10 19.15 018 Percorso formativo di inserimento dell'infermiere neoassegnato in dialisi M. Del Pioluogo (Pordenone) Accessi vascolari e gestione infezioni nella pratica clinica 005 CRRT aspetti teorici e pratici: l’emodiafiltrazione “slow” M.L. Larini, M. Greco, M. Napoli (Galatina, LE) 029 Confronto fra BTM+Twister vs Transonic nella misurazione della portata della FAV M. Careja, E. Cavallero, G. Forneris, M. Vadori, D. Roccatello (Nizza Monferrato, AT) 039 Il team degli accessi vascolari D. Albertazzi, O. Avaltroni, R. Beltrandi, S. Brintazzoli, T. Di Marco, V. Guadagno, F. Magri Mazzini (Bologna) 026 Lo sviluppo delle competenze infermieristiche nell’uso dell’ecografia per gli accessi vascolari in dialisi E. Cavallero, M.Careja, G. Forneris, D. Roccatello (Torino) 041 Il percorso del paziente affetto da IRC: dalla valutazione alla gestione della FAV S. Cavina, T. De Tommaso, D. Malizia, C. Montemagno, C. Molinari, P. Giurdanella (Bologna) 001 Medicazioni a confronto per la gestione dei CVC tunnellizzati: esperienza di un centro dialisi fiorentino E. Milazzo, I. Bandor (Firenze) 012 Exit Site, Tipologie cutanee differenti: unica medicazione d'argento C. Calore, M.G. Stochino, M. Gioachin, B. Pariani, E. Caretta, F. Fumagalli, S. Fanelli, A. Limido, P. Cortesi, A. Mento, G. Vrenna, F. Marino, G. Colussi (Gallarate, VA) 030 Case study: medicazione all’argento nelle fistole con tecnica buttonhole F. Paradisi, M.T. Benedetto (Imola) 036 La medicazione sorbaview 2000 nella gestione degli accessi vascolari periferici C. Specchio, A. Armiento, G. De Cata, M. Del Priore, A. Di Mezza, M. A. Gattulli, A. Leggieri, L. Consagro (Foggia) 040 Medicazione del catetere venoso centrale in emodialisi con EXIT PAD AG M. Albertini, A. Busato (Venezia) Monitoraggio, iperidratazione e aspetti nutrizionali 009 Valutazione stato nutrizionale in end stage renal disease S. Sabattani, S. Del Puglia, L. Graziani (Firenze) 023 Ruolo dell’infermiere nella gestione e nel monitoraggio dello stato di idratazione del paziente in emodialisi L. Menichelli, D. Ordonez, L. Trombia, A. Pizzo (Roma) 013 Valutazione del peso secco da parte del personale infermieristico in un ambulatorio di pre-­‐
dialisi G. Federici (Ascoli Piceno) 037 Ruolo della nutrizione parentale intradialitica (IDPN) e sue implicazioni cliniche: la nostra esperienza 19.20 19.50 G. Rossitto, A. Vittorio, S. Floridia, G. Gianni, G. Denaro, D. Veneziano, L. Marraro, C. Maggio, N. Bongiovanni, C. Zappulla, A. Vita, C. Sessa, A. Reina, S. Di Franco, M. De Luca, L. Corsaro, D. Gulino, D. Bascetta, S. Gianni (Siracusa) Discussione 08.30 13.00 Martedì 5 aprile SALA 1 PERCORSO ACCREDITATO ECM PERCORSO ECM 1 – Prima Parte La tecnica Energetica del Therapeutic Touch Responsabile Scientifico: Francesco Burrai (Bologna) Docente: Francesco Burrai (Bologna) Tutors: Francesco Burrai (Bologna), Mariangela Mettifogo (Vicenza), Laura Bovi (Bologna) Destinatari I destinatari del percorso formativo è indirizzato agli infermieri clinici, infermieri coordinatori, infermieri dirigenti, infermieri docenti e studenti di Infermieristica, che vogliano acquisire le strutture concettuali della bioenergetica e della guided imagery, la capacità di percezione del campo di energia e dei centri di energia, le tecniche base di suggestione, per promuovere il miglioramento della qualità di vita e del benessere del paziente e del sanitario. Introduzione Il Therapeutic Touch (TT), fu introdotto e sviluppato da Dolores Krieger, professore emerita di Nursing dell’Università di New York e da Dora Kunz bioenergetica agli inizi degli anni 70. Il TT può essere definito come quell’ insieme di tecniche e procedure che modulano il campo di energia dell’essere umano a scopo terapeutico. In base alla definizione originaria della Kreiger, il TT permette “di indirizzare consapevolmente o modulare con sensibilità le energie umane”. Contrariamente al termine “touch” questa tecnica non prevede nessun tocco fisico della persona sotto trattamento con il TT, ma si basa sull’utilizzo consapevole e competente della mani, per la gestione del campo di energia della persona. Un campo di energia è una dimensione che possiede un’estensione oltre il corpo fisico, non visibile, e che si manifesta nella realtà con attributi fisici, potendo essere in questo modo percepito dall’apparato sensoriale di un’ essere umano. Questo campo energetico, struttura e da forma ad ogni elemento della realtà fisica. Krieger e Kunz, utilizzando e sviluppando modelli energetici antichi, pongono quattro postulati su cui si basa l’azione del TT: a) gli esseri viventi sono sistemi energetici aperti; b) i sistemi energetici sono dotati di una simmetria bilaterale; c) la malattia è il prodotto di uno squilibrio nel campo energetico; d) l’uomo ha una capacità naturale di trasformare e trascendere la sua condizione esistenziale. Questo workshop introduce i professionisti nel mondo della bioenergetica in maniera scientifica e chiara, affrontando l’anatomia energetica, la fisiologia energetica, la psicologia energetica, nonché le metodologie base della percezione del campo di energia e dei centri di energia. Verranno esposte le evidenze scientifiche EBN ed EBM, ed esperienze di percezione dei campi di energia. Questa tecnica che presenta evidenze scientifiche, è un ottimo intervento olistico, il quale, oltre ad essere applicato e insegnato come strumento di self-­‐care al paziente per diversi obiettivi assistenziali, tra i quali, il rilassamento, riduzione delle complicanze, migliore compliance, miglioramento di svariati parametri clinici, può essere applicato dal professionista anche al suo campo di energia, per il benessere e il miglioramento della sua qualità di vita. 08.30 La bioenergetica Francesco Burrai 08.45 Anatomia Energetica Francesco Burrai 09.15 Fisiologia Energetica Francesco Burrai 09.30 Psicologia Energetica Francesco Burrai 09.45 Le evidenze Scientifiche Francesco Burrai 10.00 Metodologia di percezione del campo di energia Francesco Burrai 10.30 Metodologia di percezione dei centri di energia Francesco Burrai 10.30 10.45 Pausa caffè 10.45 13.00 13.00 Suddivisione in gruppi di lavoro (N. 25 persone cadauno) ed esercitazioni Francesco Burrai, Mariangela Mettifogo, Laura Bovi Presentazione esperienza 003 Le terapie complementari in nefrologia 08.30 13.00 Martedì 5 aprile SALA 2 PERCORSO ACCREDITATO ECM PERCORSO ECM 2 – Prima Parte NURSING ECOGRAFICO NEL PAZIENTE RENALE. Focus sugli Accessi Vascolari Responsabile Scientifico: Docenti e Tutors: Marisa Pegoraro (Milano) Raffaella Beltrandi (Bologna), Mara Canzi (Pordenone), Fulvio Fiorini (Rovigo), Anna Grizzo (Pordenone), Roberto Lamorte (Milano), Marisa Pegoraro (Milano), Daniele Vezzali (Reggio Emilia) Destinatari: Sono destinatari preferenziali tutti gli infermieri dei servizi di emodialisi, con particolare destinazione ai colleghi principianti, principianti esperti e competenti. Alcuni spunti di approfondimento possono interessare anche infermieri esperti, con una più lunga esperienza nel settore dei trattamenti extracorporei. 08.30 Introduzione e presentazione del format del Workshop Mara Canzi, Raffaella Beltrandi 08.45 Fisica degli ultrasuonie loro utilizzo clinico Uso degli ultrasuoni in nefrologia Ultrasuoni e accessi vascolari Fulvio Fiorini 09.15 Panoramica dell’utilizzo dell’ecografia nell’infermieristica: Daniele Vezzali 10.00 Discussione 10.30 10.30 Pausa caffè 10.45 10.45 L’ecografia della FAV, cosa cercare, cosa vedere, come fare: analisi in video proiezione di un esame ecografico in diretta, di alcune vere FAV di pazienti in emodialisi Fulvio Fiorini 11.45 Le competenze specialistiche: la Referente degli Accessi vascolari: cosa, come e quando delle esperienze agite Raffaella Beltrandi, Mara Canzi 12.30 Discussione 13.00 Martedì 5 aprile SALA 3 PERCORSO ACCREDITATO ECM 08.30 13.00 PERCORSO ECM 3 – Prima Parte IL TRAINING IN DIALISI PERITONEALE: PASSATO, PRESENTE E FUTURO TRA STANDARDIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE. MODELLI A CONFRONTO EMODIALISI VS DIALISI PERITONEALE Responsabile Scientifico: Docenti e Tutors: Cinzia Fabbri (Bologna) Cinzia Fabbri (Bologna), Anna Dalprà (Trento), Luisa Giovannini (Trento), Edoardo Manzoni (Bergamo), Cristina Mechini (Siena), Francesco Miele (Trento), Rosa Pacifico (Bologna), Giuseppe Savino (Bologna) Destinatari: Il percorso formativo è indirizzato agli Infermieri che lavorano in dialisi peritoneale ed emodialisi che vogliono focalizzare oltre alle competenze, acquisire metodi e strumenti necessari per il training alla persona in dialisi domiciliare. 08.30 08.45 09.15 09.30 OBIETTIVI DEL CORSO Cinzia Fabbri, Referente Gruppo Dialisi Peritoneale EDTNA/ERCA (GIPD) IL PASSATO Lettura magistrale EPISTEMIOLOGICO “Come eravamo e com’era il nostro approccio al paziente” Edoardo Manzoni L’evoluzione della dialisi peritoneale e della presa in carico in ambito nefrologico (facciamo il punto tra passato e presente) Luisa Giovannini, Anna Dalprà IL PRESENTE Quali sono gli ingredienti per un buon training: troviamo le parole chiave Suddivisione in 4 gruppi di lavoro ed esercitazioni con metodo Metaplan Tutors: Cinzia Fabbri, Anna Dalprà, Luisa Giovannini, Cristina Mechini, Rosa Pacifico, Giuseppe Savino Esposizione dei gruppi e discussione in plenaria 10.45 11.00 Pausa Caffè 11.00 Qual è la ricetta per un buon training: costruiamo un percorso strutturato e i relativi strumenti Suddivisione in 4 gruppi di lavoro con discussione interattiva e produzione di documentazione Tutors: Cinzia Fabbri, Anna Dalprà, Luisa Giovannini, Cristina Mechini, Rosa Pacifico, Giuseppe Savino Mandato n.1: chi insegna al paziente. e partner, quali competenze, dove si esegue e con quali
modalità Formative, quanto dura la formazione
Mandato n.3: chi valuta e quali strumenti di valutazione utilizza
Mandato n.2: quali argomenti si devono insegnare - primo gruppo
Mandato n.2: quali argomenti si devono insegnare - secondo gruppo
11.30 Esposizione dei gruppi e discussione in plenaria 12.00 13.00 Il percorso del training: modelli e strumenti Esperienze a confronto: Bologna, Trento, Siena 022 Training ai pazienti portatori di catetere peritoneale per la valutazione dei segni e sintomi precoci d’infezione dell’exit site 016 Mangiare giusto con gusto 14.00 15.00 15.00 16.15 15.00 15.15 15.25 Martedì 5 aprile SALA 1 NON ACCREDITATO ECM Assemblea dei Soci EDTNA/ERCA II SESSIONE Nuove frontiere nel trapianto del rene Moderatori: Francesco Rossi (Firenze), Patrizia Galeotti (Viterbo) La donazione da vivente: risultati nazionali Lucia Rizzato (Roma) Percorsi educativi e strumenti di valutazione nel percorso per il trapianto Cristina Vesca (Udine) Competenze nella gestione del percorso per l’inserimento e nel follow up Michela Cossettini (Udine) 15.35 15.40 15.45 Presentazione esperienze 027 La cartella infermieristica relativa al paziente candidato al trapianto di rene: l’esperienza del centro trapianti di Torino D. Curci, R. Dell'Olio, I. Appendino, L. Biancone (Torino) 032 Il donatore e il trapianto renale: valutazione della qualità di vita dopo la donazione R. De Natale, D. Curci, L. Biancone, V. Dimonte (Torino) Complicanze infettive nei trapianti di rene Marilù Bartiromo (Firenze) 16.00 16.05 16.15 16.15 16.30 16.30 17.30 Presentazione esperienze 025 Un caso clinico di bacillo piocianeo M. Bartiromo, S. Bugianelli, F. Rossi, S. Rossi, E.E. Minetti (Firenze) Discussione Pausa caffè SESSIONE EDUCATIVA AZIENDALE: FRESENIUS MEDICAL CARE Trasformare le risorse empiriche in evidenza scientifica: La valutazione infermieristica del paziente in dialisi Moderatore Marisa Pegoraro Relatori: Maria Teresa Parisotto Francesco Pelliccia Nel contesto attuale, ci si trova di fronte al crescente numero di pazienti in dialisi che presentano specifiche necessità. Il concetto di continuità assistenziale, definita come il processo mediante il quale pazienti, medici ed infermieri cooperano attivamente nella gestione del percorso assistenziale, si estende al di là degli aspetti interpersonali dell’assistenza, fino ad essere intesa come il prolungarsi nel tempo della relazione medico-­‐
paziente-­‐infermiere; tale visione non può prescindere da una valutazione della qualità e del rapporto costo/efficienza del servizio. Al fine di ottenere una valutazione multidimensionale del paziente in dialisi, è stato sviluppato uno strumento in grado di stadiarie i pazienti assistiti in base ai loro bisogni e la loro complessità. Questo strumento è il Nursing Patient Review (NPR). NPR si basa fondamentalmente su 5 “pilastri”: • Valutazione della mobilità del paziente (Indice di Barthel Modificato); • Valutazione del paziente nel periodo inter-­‐dialitico; • Valutazione dell’accesso vascolare; • Monitoraggio del trattamento dialitico; • Probabilità di sopravvivenza ad un anno basato sul AaCCI e livelli di albumina. I pazienti sono, pertanto valutati e studiati con un range da 1 a 5 dove NPR5 corrisponde al paziente più complesso e dotato di mobilità inferiore, mentre NPR1 corrisponde al paziente a bassa complessità ed alta mobilità/indipendenza. È necessario che ci sia la completa integrazione del gruppo che si occupa della valutazione multidisciplinare: infatti, se l’arricchimento informativo dato dal Nursing Patient Review richiede un maggiore dispendio in termini di attenzione necessaria per la valutazione, non è possibile pensare che tale dispendio sia aggravato dalla difficoltà dei membri del team di collaborare. Un valutazione olistica del paziente basata su evidenze scientifiche dovrebbe e deve essere integrata nei processi assistenziali infermieristici quotidiani. 17.30 17.40 17.50 18.00 18.10 18.20 18.20 19.00 18.20 Dialisi domiciliare passato e futuro Moderatori: Elisa Granellini (Milano); Maria Teresa Benedetto (Imola) 045 La dialisi domiciliare negli anni 80 P. Mazzacani (Milano) 042 Emodialisi domiciliare: riprendere in mano la propria vita T. Miniscalco (Torino) 014 Emodialisi domiciliare al CAL: un’altra alternativa di vita R. Paganini (Casalmaggiore, CR) 044 Telemedicina: emodialisi domiciliare G. Carbone (Bari) Discussione SESSIONE COMUNICAZIONI LIBERE Moderatori: Piera Rossetto Casel (Torino), Marina Sgreccia (Rimini) Comunicazioni Orali 006 La morte e il morire dei pazienti in dialisi: la fase del focus group di una indagine qualitativa sulla percezione degli infermieri I. de Barbieri, L. Bovo, R. Beltrandi, F. Burrai (Padova) 18.30 18.40 18.50 19.00 19.05 19.10 19.15 19.20 19.25 19.30 19.45 20.00 20.30 010 Valutazione dell’empatia negli operatori sanitari della U.O.C. di nefrologia e dialisi dell’Area Vasta 5 D. Narcisi, S. Norcini, L. Rossi, C. Squarcia, A. Tancredi (San Benedetto del Tronto, AP) 002 Strategie ed efficacia della medicina narrativa nei pazienti nefrolgici: una revisione della letteratura M. Mettifogo, F. Burrai, C. Zampieri, V. Dorigo (Vicenza) Discussione COMUNICAZIONI POSTER / PRESENTAZIONE ORALE (3 min) Responsabile Commissione: Marilena Galli (Palmanova) Commissione: Stefania Bevilacqua (Verona), Patrizia Galeotti (Viterbo), Valentina Dorigo (Venezia), Rosalia Franchetti (Milano) 011 La percezione del malessere e del dolore correlati alla tipologia di assistenza ricevuta nel paziente dializzato N. Neagu, P. Rosetto (Torino) 017 L'utilizzo della musica in emodialisi V. Micheluzzi (Bologna) 020 Riduzione dell’impatto ambientale: gestione multidisciplinare dei rifiuti speciali in un centro dialisi L. Trombia, D. Galli, M. Moretti, A. Pizzo, F. Pelliccia, M.T. Parisotto (Roma) 028 Emodialisi quotidiana: strategie logistiche per l'abbattimento dei costi J. Bartoccini, V. Cannizzo (Perugia) 031 Innovazioni tecnologiche in un centro di nefrologia e dialisi: ruolo del personale sanitario infermieristico e medico V. Liani, A. Melchiorre, E. Trabassi, M. R. Cacciagrano (Penne, PE) Discussione La Musica che Cura Cuore, Anima e Corpo Direzione Artistica, Francesco Burrai Apericena 08.30 13.00 Mercoledì 6 aprile SALA 1 PERCORSO ACCREDITATO ECM PERCORSO ECM 1 -­‐ Seconda Parte La Tecnica Mente Corpo della Guided Imagery Introduzione La Guided Imagery è una potente tecnica di suggestione che utilizza le immagini mentali per influenzare in maniera positiva sia i contenuti mentali, come i pensieri e le emozioni, sia la fisiologia del corpo. L’immagine è il più potente m ezzo di comunicazione mente-­‐corpo, e la sua potenza è utilizzata da secoli dall’uomo per il suo benessere e per la guarigione. Le immagini m entali hanno potenti effetti sull’asse psicosomatico perché adottano il sistema principale del funzionamento m entale che è quello per immagini. L’immagine m entale è una forma di rappresentazione della realtà. Tale produzione di immagini può essere stimolata da auto-­‐induzione o da compiti di immaginazione definita G uided Imagery. Le immagini m entali presentano contenuti cognitivi ed emotivi che innescano processi informativi sia a livello psichico che a livello biologico, influenzando non solo la fisiologia m a anche i contenuti della sfera psichica, attraverso il processo immaginativo suggestionante. Questo workshop introduce i professionisti nel mondo della Guided Imagery in maniera scientifica e chiara, affrontando la psicologia dei processi di suggestione, la comunicazione conscio-­‐inconscio, i processi di visualizzazione, nonché le metodologie di applicazione delle Guided Imagery. Verranno esposte le evidenze scientifiche EBN ed EBM, ed esperienze di applicazione della Guided Imagery. Questa tecnica che presenta evidenze scientifiche, è un ottimo intervento olistico, il quale, oltre ad essere applicato e insegnato come strumento di self-­‐care al paziente per diversi obiettivi assistenziali, tra i quali, il rilassamento, riduzione delle complicanze, migliore compliance, miglioramento di svariati parametri clinici, può essere applicato dal professionista anche alla sua dimensione mente corpo, per il benessere e il miglioramento della sua qualità di vita. 08.30 08.45 09.15 09.30 09.45 10.00 10.30 La Mente Francesco Burrai 10.30 10.45 Pausa caffè 10.45 13.00 13.00 13.05 Suddivisione in gruppi di lavoro (N. 25 persone cadauno) ed esercitazioni Francesco Burrai, Mariangela Mettifogo, Laura Bovi 13.15 Premiazione miglior poster Premio alla Ricerca “ALESSANDRA ZAMPIERON 2016” Conscio e Inconscio Francesco Burrai Psicologia e Neurologia delle Immagini Mentali Francesco Burrai La Connessione Mente Corpo Francesco Burrai Le evidenze Scientifiche Francesco Burrai Tecniche di potenziamento mentale Francesco Burrai Tecniche di induzione mente corpo Francesco Burrai Presentazione esperienza 008 L'assistenza olistica in nefrologia: innovazione e futuro Chiusura Lavori 14.00 Chiusura del congresso Mercoledì 6 aprile SALA 2 PERCORSO ACCREDITATO ECM 08.30 PERCORSO ECM 2 – Seconda Parte 13.00 NURSING ECOGRAFICO NEL PAZIENTE RENALE. Focus sugli Accessi Vascolari I discenti verranno divisi in tre gruppi, ogni gruppo avrà 2 docenti /tutor che svolgeranno il programma diviso in 3 argomentazioni e una seduta plenaria di discussione h. 08.30 09.30 10.30 10.45 h. 10.45 11.45 13.00 13.15 GRUPPO 1 Mara Canzi Daniele Vezzali La FAV neo allestita, esame obiettivo, uso del fonendoscopio Uso del laccio,fissaggio ago/dislocazione, rimozione ago, uso premi fistola GRUPPO 2 Anna Grizzo Raffaella Beltrandi Tecniche di venipuntura (area, B.H., scala corda) e loro variabili (pro e contro) . Tecniche di venipuntura (area, B.H., scala corda) e loro variabili (pro e contro) Uso dell’ecografo : acquisizione di manualità, uso della sonda vascolare, procedure e tecnica di incannulazione di un vaso in eco guida.
GRUPPO 3 Roberto Lamorte Marisa Pegoraro Uso dell’ecografo : acquisizione di manualità, uso della sonda vascolare, procedure e tecnica di incannulazione di un vaso in eco guida.
La FAV neo allestita, esame obiettivo, uso del fonendoscopio Uso del laccio,fissaggio ago/dislocazione, rimozione ago, uso premi fistola Pausa caffè GRUPPO 1 Mara Canzi Daniele Vezzali Uso dell’ecografo : acquisizione di manualità, uso della sonda vascolare, procedure e tecnica di incannulazione di un vaso in eco guida.
GRUPPO 2 Anna Grizzo Raffaella Beltrandi La FAV neo allestita, esame obiettivo, uso del fonendoscopio Uso del laccio,fissaggio ago/dislocazione, rimozione ago, uso premi fistola GRUPPO 3 Roberto Lamorte Marisa Pegoraro Tecniche di venipuntura (area, B.H., scala corda) e loro variabili (pro e contro) . Discussione guidata sulla definizione delle competenze specialistiche nella gestione degli AV in emodialisi Mara Canzi, Anna Grizzo, Roberto Lamorte, Daniele Vezzali, Raffaella Beltrandi, Marisa Pegoraro Compilazione del questionario e chiusura dei lavori Premiazione miglior poster in sala 1 Premio alla Ricerca “ALESSANDRA ZAMPIERON 2016” 08.30 13.00 Mercoledì 6 aprile SALA 3 PERCORSO ACCREDITATO ECM PERCORSO ECM 3 – Seconda Parte IL TRAINING IN DIALISI PERITONEALE: PASSATO, PRESENTE E FUTURO TRA STANDARDIZZAZIONE E PERSONALIZZAZIONE. MODELLI A CONFRONTO EMODIALISI VS DIALISI PERITONEALE IL PRESENTE Tutors: Cinzia Fabbri, Anna Dalprà, Luisa Giovannini, Cristina Mechini, Rosa Pacifico, Giuseppe Savino 08.30 Proiezione video per imparare a gestire al meglio un training 08.45 Suddivisione in 4 gruppi di lavoro con metodo role playing Mandato Analisi del filmato alla ricerca degli errori, condivisione delle soluzioni
10.15 Discussione interattiva 10.45 10.45 Pausa caffè 11.00 11.00 IL FUTURO 11.20 Come far crescere la Dialisi Peritoneale? Qual è il fulcro del problema? Cinzia Fabbri 11.20 L’informatizzazione ci può aiutare? Francesco Miele 11.45 Nel futuro dei nostri pazienti che parte ha l’emodialisi domiciliare? Un’indagine sulla penetrazione in Italia Anna Dalprà, Luisa Giovannini 11.55 Esperienza di emodialisi domiciliare Ospedale G. Bosco Torino Policlinico di Bari 12.30 Discussione 13.00 13.15 Premiazione miglior poster in sala 1 Premio alla Ricerca “ALESSANDRA ZAMPIERON 2016” 001 003 004 005 007 008 009 011 012 013 015 016 017 018 019 AREA POSTER NON ACCREDITATO ECM I poster cartacei saranno consultabili per tutta la durata del congresso in area poster Medicazioni a confronto per la gestione dei CVC tunnellizzati: esperienza di un centro dialisi fiorentino E. Milazzo, I. Bandor (Firenze) Le terapie complementari in nefrologia F. Carrossa, L. Bovo, F. Burrai (Padova) Analisi delle conoscenze dialitiche del paziente in emodialisi (HD) A. Petriello, D. Leopaldi, G. d'Aloya, A. Limido (Milano) CRRT aspetti teorici e pratici: l’emodiafiltrazione “slow” M.L. Larini, M. Greco, M. Napoli (Galatina, LE) Health care telephone coaching per pazienti in dialisi peritoneale: un’esperienza J. Fadelli, E. P. Manias (Pordenone) L'assistenza olistica in nefrologia: innovazione e futuro F. Burrai, E. Benfenati, S. Ferretti (Bologna) Valutazione stato nutrizionale in end stage renal disease S. Sabattani, S. Del Puglia, L. Graziani (Firenze) La percezione del malessere e del dolore correlati alla tipologia di assistenza ricevuta nel paziente dializzato N. Neagu, P. Rosetto (Torino) Exit Site, Tipologie cutanee differenti: unica medicazione d'argento C. Calore, M.G. Stochino, M. Gioachin, B. Pariani, E. Caretta, F. Fumagalli, S. Fanelli, A. Limido, P. Cortesi, A. Mento, G. Vrenna, F. Marino, G. Colussi (Gallarate, VA) Valutazione del peso secco da parte del personale infermieristico in un ambulatorio di pre-­‐dialisi G. Federici (Ascoli Piceno) Il paziente dializzato ricoverato in ambito non nefrologico: difficoltà e collaborazioni possibili M. Sgreccia, S. Domeniconi, L. Dardari, S. Bini (Rimini) Mangiare giusto con gusto S. Bianchi (Massarella Fucecchio, FI) L'utilizzo della musica in emodialisi V. Micheluzzi (Bologna) Percorso formativo di inserimento dell'infermiere neoassegnato in dialisi M. Del Pioluogo (Pordenone) Lo staff infermieristico nel miglioramento degli outcomes attraverso training, tecnologia ed indicatori di qualità P. Olivieri, G. Santoro, N.L. Favicchio, R. Irace, A. Pizzo, M. Moretti, F. Pelliccia, M.T. Parisotto (Napoli) 020 021 022 023 024 025 026 027 028 029 030 031 032 033 034 035 Riduzione dell’impatto ambientale: gestione multidisciplinare dei rifiuti speciali in un centro dialisi L. Trombia, D. Galli, M. Moretti, A. Pizzo, F. Pelliccia, M.T. Parisotto (Roma) Garantire un’assistenza di alta qualità attraverso una valutazione multidisciplinare basata sulla complessità del paziente R. Capoferri, T. Poloni, M. Moretti, A. Pizzo, F. Pelliccia, M.T. Parisotto (Napoli) Training ai pazienti portatori di catetere peritoneale per la valutazione dei segni e sintomi precoci d’infezione dell’exit site E. P. Manias (Pordenone) Ruolo dell’infermiere nella gestione e nel monitoraggio dello stato di idratazione del paziente in emodialisi L. Menichelli, D. Ordonez, L. Trombia, A. Pizzo (Roma) M.R.C.M.R.C. e consapevolezza: un report dell'ambulatorio MA.RE.A M. Bauducco, C. Cerri, A. Menusan, G. Soragna, C. Vitale (Torino) Un caso clinico di bacillo piocianeo M. Bartiromo, S. Bugianelli, F. Rossi, S. Rossi, E.E. Minetti (Firenze) Lo sviluppo delle competenze infermieristiche nell’uso dell’ecografia per gli accessi vascolari in dialisi E. Cavallero, M.Careja, G. Forneris, D. Roccatello (Torino) La cartella infermieristica relativa al paziente candidato al trapianto di rene: l’esperienza del centro trapianti di Torino D. Curci, R. Dell'Olio, I. Appendino, L. Biancone (Torino) Emodialisi quotidiana: strategie logistiche per l'abbattimento dei costi J. Bartoccini, V. Cannizzo (Perugia) Confronto fra BTM+Twister vs Transonic nella misurazione della portata della FAV M. Careja, E. Cavallero, G. Forneris, M. Vadori, D. Roccatello (Nizza Monferrato, AT) Case study: medicazione all’argento nelle fistole con tecnica buttonhole F. Paradisi, M.T. Benedetto (Imola) Innovazioni tecnologiche in un centro di nefrologia e dialisi: ruolo del personale sanitario infermieristico e medico V. Liani, A. Melchiorre, E. Trabassi, M. R. Cacciagrano (Penne, PE) Il donatore e il trapianto renale: valutazione della qualità di vita dopo la donazione R. De Natale, D. Curci, L. Biancone, V. Dimonte (Torino) Progetto di educazione e formazione per la creazione di un PDTA tra nefrologia e terapia intensiva S. Cardinali, R. Verdacchi (Perugia) Monitorare a distanza la dialisi peritoneale attraverso una personal health record: il caso di Trec F. Miele, E. M. Piras, A. Dalprà, F. Fratton, L. Giovannini, I. Zulian, A. Laudon, S.Forti (Trento) Il training in dialisi peritoneale tra passato, presente e futuro. Il nostro percorso S. Franci, T. Fregoli, C. Mechini, A. Redi, V. Cesaretti (Siena) 036 037 039 040 041 La medicazione sorbaview 2000 nella gestione degli accessi vascolari periferici C. Specchio, A. Armiento, G. De Cata, M. Del Priore, A. Di Mezza, M. A. Gattulli, A. Leggieri, L. Consagro (Foggia) Ruolo della nutrizione parentale intradialitica (IDPN) e sue implicazioni cliniche: la nostra esperienza G. Rossitto, A. Vittorio, S. Floridia, G. Gianni, G. Denaro, D. Veneziano, L. Marraro, C. Maggio, N. Bongiovanni, C. Zappulla, A. Vita, C. Sessa, A. Reina, S. Di Franco, M. De Luca, L. Corsaro, D. Gulino, D. Bascetta, S. Gianni (Siracusa) Il team degli accessi vascolari D. Albertazzi, O. Avaltroni, R. Beltrandi, S. Brintazzoli, T. Di Marco, V. Guadagno, F. Magri Mazzini (Bologna) Medicazione del catetere venoso centrale in emodialisi con EXIT PAD AG M. Albertini, A. Busato (Venezia) Il percorso del paziente affetto da IRC: dalla valutazione alla gestione della FAV S. Cavina, T. De Tommaso, D. Malizia, C. Montemagno, C. Molinari, P. Giurdanella (Bologna)