Piano Formativo 2012-2013 - Centro Residenziale per Anziani
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Piano Formativo 2012-2013 - Centro Residenziale per Anziani
PIANO FORMATIVO PER IL BIENNIO 2012-2013 Centro Residenziale per Anziani “Domenico Sartor” Indice Pag. 1. Premessa 03 2. L’Ufficio Programmazione e Formazione 04 3. Il piano formativo per il biennio 2012 e 2013 04 3.1 Analisi dei bisogni formativi 05 3.1.1 Modalità di rilevazione dei fabbisogni formativi per gli anni 2012 e 2013 05 3.2 Tematiche 06 3.3 Tipologia delle attività formative 07 3.4 Risorse Economiche 08 4. Comunicazione e diffusione 08 5. Monitoraggio dell’attività formativa 08 6. Valutazione dell’attività formativa 08 6.1 Valutazione di efficacia 09 6.2 Valutazione di efficienza 10 7. Scheda programmazione Corsi 11 2 1. Premessa Il Centro Residenziale per Anziani “Domenico Sartor” offre un servizio integrato per rispondere ai bisogni degli anziani e delle persone con necessità assistenziali di tipo geriatrico, perseguendo il mantenimento delle autonomie e garantendo un servizio flessibile e personalizzato. Il Centro è pensato come una grande casa nella quale non solo si soddisfano i bisogni ma si mantengono dignità e rispetto della persona attraverso la professionalità e il coinvolgimento di chi vi opera. In questa ottica, sono strumenti di vitale importanza per garantire la qualità dei servizi resi la formazione del personale e l'utilizzo di strumenti teorici e metodologici adeguati a sviluppare una effettiva capacità di integrare la propria specifica competenza professionale nell'ambito di un lavoro multidisciplinare, finalizzato alla predisposizione di progetti di intervento personalizzati. L’attività di aggiornamento e formazione permanente del personale costituisce uno strumento di crescita professionale indispensabile, che deve riguardare tutto il personale dell’Ente. Essa rappresenta un metodo permanente per la valorizzazione delle capacità e delle attitudini personali, ed un supporto fondamentale per l’assunzione e la definizione delle responsabilità affidate al personale in servizio, o di nuova assunzione. Per perseguire obiettivi di qualità il Centro Sartor ha posto al centro della propria attività la persona e si pone come obiettivo formativo la partecipazione attiva di tutti gli operatori, valorizzandone la dimensione relazionale, il "modo" in cui il servizio viene fornito ed il "clima" che in esso si crea. La valorizzazione delle persone e l’impostazione dell’organizzazione trovano nella formazione degli operatori un supporto indispensabile per migliorare abilità e competenze tecnicoprofessionali: il saper fare, la "cultura" dell'organizzazione, il modo di leggere la realtà aperta arricchita da altri "saperi" fondamentali che riguardano complessivamente il "saper essere" della persona e la qualità del servizio erogato. È dunque di fondamentale importanza determinare i processi formativi come percorsi di apprendimento, una formazione condivisa che attivi ruoli differenti e fortemente integrati per le persone coinvolte. Da un lato, gli operatori destinatari del processo formativo diventano protagonisti attivi e responsabili del proprio percorso, partecipando alla rilevazione dei bisogni di formazione e alla valutazione degli obiettivi raggiunti; dall'altro i formatori ed i docenti, oltre a fornire il proprio contributo di conoscenza, agiscono essenzialmente quali facilitatori di processi di apprendimento. 3 2. L’ufficio Programmazione e Formazione L’Ufficio Programmazione e Formazione lo scorso anno ha iniziato un percorso di collaborazione con i Responsabili Coordinatori dei Servizi Socio Sanitari (Ente e Cooperativa), i Coordinatori di Nucleo e i Responsabili degli Uffici dell’Area Amministrativa, per creare una vera e propria rete di referenti per la formazione, con i quali instaurare un dialogo sempre più stretto, al fine di: a) recepire le esigenze formative, che emergono nei contesti specifici; b) diffondere le informazioni sulle iniziative formative organizzate in ambito aziendale ed extra aziendale, di interesse delle singole realtà operative; c) monitorare le ricadute operative dell’attività formativa in termini di competenze acquisite, attraverso una costante supervisione delle prestazioni ed il raggiungimento degli standard di qualità. Inoltre l’Ufficio Programmazione e Formazione segue la procedura di accreditamento degli eventi formativi curando i rapporti con la segreteria della Commissione Regionale ECM e predisponendo la corretta stesura dei progetti formativi, la verifica di congruità tra le metodologie proposte e gli obiettivi formativi da raggiungere, la gestione ottimale dell’attività didattica, la valutazione dell’efficacia e la ricaduta operativa dell’attività formativa svolta. Nell’anno 2010-2011 sono stati realizzati 6 corsi accreditati ECM per un totale di 58 crediti. 3. Il Piano Formativo per il biennio 2012-2013 La formazione e l’aggiornamento rappresentano un preciso obbligo per il personale ed un impegno aziendale del Centro Sartor che, a questo proposito, intende sviluppare una serie di azioni a sostegno dello sviluppo delle competenze e capacità professionali e personali attraverso interventi formativi programmati e finalizzati al miglioramento della qualità delle prestazioni. Il Piano formativo nasce dall’analisi dei fabbisogni formativi, il cui scopo è far emergere ed esplicitare le esigenze formative esistenti, condividendole con l’organizzazione e i suoi membri. Una volta identificati i bisogni viene elaborato il piano formativo, un documento di pianificazione delle attività formative il cui obiettivo è la creazione di connessioni tra i percorsi di crescita delle risorse umane e gli obiettivi strategici e organizzativi, per garantire l’efficienza e la qualità delle procedure all’interno dell’Ente e per raggiungere una più elevata efficacia e produttività del sistema. L'organizzazione definisce poi le modalità di partecipazione dei dipendenti ad attività di carattere obbligatorio e le eventuali facilitazioni per la partecipazione a quelle facoltative. Le attività di formazione sono destinate a tutto il personale dipendente del Centro Sartor, e al personale della Cooperativa “L’incontro”. 4 3.1 Analisi dei bisogni formativi L’analisi dei bisogni formativi costituisce una attività di raccolta di dati e informazioni tali da consentire la pianificazione e la progettazione dell’attività formativa; essa si configura sostanzialmente come momento di “interrogazione” rivolto alle strutture aziendali. La letteratura (Quaglino, 2005) illustra come, in un contesto lavorativo, i fabbisogni formativi possano essere ricondotti, in linea di massima, a due grandi classi: bisogni dell’organizzazione bisogni dell’individuo. I bisogni dell’organizzazione nascono quando la stessa riconosce, quale aspetto cruciale per il raggiungimento dei propri obiettivi, la preparazione professionale, ossia l’insieme delle competenze, che il proprio personale possiede e quando contestualmente intende colmare il divario tra il comportamento organizzativo adottato dai dipendenti e il comportamento ritenuto più efficace ed efficiente. I bisogni dell’individuo, d’altro canto, derivano dalle esigenze dei singoli dipendenti, in riferimento al ruolo specifico da essi ricoperto all’interno dell’organizzazione, alla loro attività, ma anche correlati all’appartenenza all’organizzazione. Dall’integrazione dei bisogni dell’organizzazione con quelli dei singoli individui che ad essa appartengono nasce il concetto di bisogno di formazione in senso generale. 3.1.1 Modalità di rilevazione dei fabbisogni formativi per gli anni 2012-2013 Area Socio Sanitaria La rilevazione dei fabbisogni si è realizzata durante l’incontro con i Coordinatori di Nucleo avvenuto lo scorso 14 maggio 2012, nel quale è emersa l’esigenza di lavorare sulla predisposizione dei PAI e sugli standard di qualità. A seguito di questa riunione lo staff direzionale ha deciso di convocare un ulteriore incontro tenutosi il 12 giugno 2012, nel quale sono intervenute tutte le figure professionali che partecipano alle Unità Operative Interne e che collaborano insieme con i Coordinatori di Nucleo a redigere i PAI, ed anche in questa occasione è stata confermata l’esigenza da parte dei presenti di organizzare un percorso formativo per approfondire e riprendere le fasi della progettazione del piano assistenziale individuale. Inoltre per il Nucleo Prisma, essendo una RSA per disabili, si sono organizzati due Focus Group (il 12-13 luglio e il 19-20 luglio) condotti da una psicologa psicoterapeuta esperta nel campo della disabilità a cui hanno partecipato tutti gli operatori socio sanitari del Nucleo. Dai risultati emersi verranno valutati i possibili percorsi formativi da programmare. 5 Per quanto riguarda l’area infermieristica, i coordinatori infermieristici hanno rilevato da parte dei professionisti stessi la necessità di aggiornarsi su aspetti etici e deontologici della pratica infermieristica e sul saper comunicare efficacemente. Area Amministrativa Nell’area amministrativa è stata consegnata ai rispettivi responsabili d’ufficio la scheda per la rilevazione dei bisogni di formazione (già utilizzata nel piano formativo precedente) da condividere e compilare con i propri collaboratori. Riferimenti normativi e fonti documentali Nell’effettuare l’analisi dei bisogni formativi per la stesura del presente Piano si è tenuta presente sia la normativa vigente in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro, sia la Legge 22 dicembre 2011, n. 214, articolo 33 che prevede l'obbligo per tutti i professionisti di seguire percorsi di formazione continua, nonché per i professionisti sanitari quanto previsto dalla normativa vigente in materia di educazione continua in medicina (ECM). Inoltre si è fatto riferimento alle seguenti fonti documentali: analisi dei risultati del questionario di gradimento delle attività formative realizzate nel 2011 progetto obiettivo 2012 sugli standard di qualità analisi delle aree di criticità sulla base della gestione dei reclami dei familiari (tratto dal Questionario sulla qualità del servizio rivolto ai familiari del 2011) 3.2 Tematiche Per gli anni 2012-2013 i temi individuati dal Piano Formativo per rispondere ai bisogni formativi emersi dall’analisi sono i seguenti : Formazione sulle tematiche Organizzative e Relazionali Progetto di formazione per responsabili di Nucleo organizzato dalla Cooperativa Sociale “L’Incontro” percorso formativo sulla progettazione del PAI il gruppo di lavoro: lavorare per obiettivi aggiornamento e approfondimento delle procedure di qualità vigenti progetti obiettivo 2012: gli standard di qualità il nuovo Codice Deontologico dell’infermiere, aspetti deontologici, giuridici ed etici per Infermieri e Coordinatori di Nucleo 6 comunicazione efficace e ascolto efficace per il personale infermieristico presentazione del bilancio sociale e dei risultati del questionario familiari Formazione Tecnico/Professionale La movimentazione manuale dei pazienti follow-up con FKT Formazione Personale Amministrativo Processi amministrativi trasversali aggiornamento privacy Formazione Qualità e Sicurezza Aggiornamento formativo per la squadra Antincendio HACCP Convegni Anche per quest’anno prosegue la collaborazione con l’AISLeC (Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee) e a questo proposito sono stati organizzati i seguenti eventi: L’ABCD della cura delle lesioni cutanee. Modulo 1: A come Assessment & B come Bed preparation, 21 settembre 2012 c/o Hotel Europa Executive , Belluno (BL) L’ABCD della cura delle lesioni cutanee. Modulo 1: A come Assessment & B come Bed preparation, 15 novembre 2012 c/o Hotel Europa Executive , Belluno (BL) 3.3 Tipologia delle attività formative La formazione continua comprende due macro-aree: l’aggiornamento professionale e la formazione permanente. La prima si propone di sviluppare e mantenere le diverse competenze professionali in funzione dell’evoluzione scientifica e tecnica. La seconda di sviluppare ed implementare nuove competenze professionali finalizzate a migliorare le abilità tecniche, organizzative e relazionali degli operatori. Tutte queste azioni formative sono indirizzate a perseguire i principi di miglioramento continuo della qualità dei servizi offerti e costituiscono un investimento finalizzato alla valorizzazione del capitale umano. Le attività formative sono attuate mediante: la partecipazione a corsi in sede (corsi interni), o fuori sede (corsi esterni come ad es. seminari, convegni ecc.). Le iniziative di aggiornamento organizzate dalla azienda di norma si svolgono in orario di servizio con obbligo di frequenza; in casi particolari le iniziative potranno svolgersi fuori sede. 7 3.4 Risorse economiche Le risorse destinate per la formazione relativa agli anni 2012 e 2013, ammontano a € 40.000,00 circa. Tale stanziamento viene destinato a sostenere le spese per la formazione residenziale interna (circa l’80%) e le spese per la formazione esterna (circa il 20%). 4. Comunicazione e diffusione L’attività formativa viene pubblicizzata attraverso due modalità, in base alla tipologia di corso: a) le iniziative formative organizzate e accreditate dall’Ufficio Programmazione e Formazione vengono pubblicizzate mediante posta elettronica, intranet aziendale e sul sito aziendale: www.centroanzianisartor.it b) il materiale informativo sui corsi proposti da Agenzie Formative esterne viene inviato periodicamente dall’Ufficio Segreteria in collaborazione con l’Ufficio Programmazione e Formazione ai responsabili dei servizi socio sanitari, a quelli degli uffici amministrativi e alle altre figure professionali potenzialmente interessate mediante posta interna e mediante posta elettronica. 5. Monitoraggio dell’attività formativa L’ ’Ufficio Programmazione e Formazione segue l’organizzazione, l’accreditamento, l’esecuzione e la rendicontazione e, in collaborazione con l’Ufficio Personale, monitora la presenza dei partecipanti della formazione realizzata internamente e gestisce l’iscrizione dei dipendenti alle attività formative esterne. 6. Valutazione dell’attività formativa La valutazione può essere definita come “l’attività di ricerca finalizzata a conoscere in quale misura siano stati soddisfatti i bisogni di formazione, opportunamente rilevati, a seguito dell’evento che si è verificato” (Quaglino, 1989). Essa costituisce sia la conclusione del processo di formazione che il punto da cui partire per una nuova analisi dei fabbisogni formativi. Valutare l’attività di formazione non risulta affatto facile, considerando che i livelli ai quali può essere riferita vanno da una minore ad una maggiore complessità. La valutazione, infatti, non si esaurisce con la misurazione della soddisfazione dei partecipanti rispetto all’attività formativa svolta e dell’apprendimento dei contenuti proposti, ma si estende al periodo successivo, quando i partecipanti tornano nella propria realtà operativa. In tale 8 contesto devono essere, infatti, valutati i conseguenti cambiamenti nella condotta di lavoro e i risultati tangibili del programma formativo in termini di miglioramento della qualità del servizio. Nel piano formativo viene compresa anche una pianificazione della valutazione delle singole attività formative realizzate che si sviluppa su diversi livelli. 6.1 Valutazione di efficacia Alcuni modelli proposti dalla letteratura (Hamblin, 1974; Kirkpatrick, 1987) evidenziano come la formazione tenda a perseguire differenti obiettivi, a ciascuno dei quali corrispondono differenti effetti. L’evento formativo provoca nei partecipanti delle reazioni, alle quali consegue l’apprendimento, che a sua volta determina dei cambiamenti nella condotta di lavoro. Tali cambiamenti hanno una ricaduta sull’organizzazione, presupposto indispensabile perché l’Azienda possa migliorarsi e crescere professionalmente. Seguendo la logica di tale modello teorico possiamo individuare, quindi, quattro livelli di valutazione dell’efficacia: 1) Valutazione della reazione, della soddisfazione: per tutte le attività formative interne (accreditate ECM e non) è prevista, alla fine del corso, la somministrazione ai partecipanti di un questionario aziendale per la valutazione del gradimento, la rilevanza ed efficacia dei temi trattati. Per le attività formative esterne si prevede che l’operatore, a seguito della partecipazione ad una iniziativa formativa, indichi quali azioni di miglioramento intenda apportare nella realtà operativa. Ciò costituisce una richiesta rivolta al professionista di riflettere su quanto appreso e di intravederne l’applicabilità e la trasmissibilità dei contenuti studiati nel proprio contesto lavorativo. 2) Valutazione dell’apprendimento: per le iniziative formative accreditate ECM alla fine del corso viene prevista una prova per verificare quanto i partecipanti abbiano acquisito in termini di conoscenze e capacità, in rapporto agli obiettivi dichiarati. Tale prova, predisposta in genere dal Responsabile Scientifico dell’evento formativo, può consistere o in un test a scelta multipla, o in un’insieme di domande aperte, o in una prova pratica o orale, a seconda degli argomenti e delle metodologie adottate durante l’evento stesso. Da questo anno la prova di apprendimento verrà richiesta non solo ai partecipanti con l’obbligo di acquisizione dei crediti formativi, ma anche a tutti gli altri, costituendo un momento in cui il discente ha l’opportunità di riflettere su quanto ha appreso dal corso. 3) Valutazione dell’applicabilità sul lavoro: si riferisce al trasferimento degli apprendimenti nell’ambito lavorativo e alle condizioni di effettivo esercizio delle competenze apprese. Per quanto riguarda la formazione residenziale interna si prevede di organizzare delle supervisioni sul campo e dei momenti di follow up a distanza di 3 o 6 mesi dal termine dei corsi, per verificare con i Responsabili dei Servizi e i Coordinatori di Nucleo quanto, di ciò che è stato appreso, sia stato possibile applicare nel proprio contesto lavorativo. A questo proposito l’Ufficio Formazione, in 9 collaborazione con lo Staff di Direzione, si impegna ad individuare alcuni indicatori al fine di poter valutare concretamente l’efficacia della formazione e la ricaduta sull’organizzazione. 4) Valutazione delle ricadute formative sull’organizzazione in generale: tale valutazione viene effettuata misurando il cambiamento negli indici della prestazione individuale e verificandone l’andamento. A questo proposito la Direttiva del 13 dicembre 2001 della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica sottolinea, tra l’altro, la necessità di verificare e valutare la formazione erogata (punto 5 lettera f) e investe i Dirigenti del compito di valutare “il cambiamento” prodotto dalla formazione: in termini di crescita professionale individuale, impatto organizzativo e miglioramento della qualità dei servizi. Inoltre vengono elaborati annualmente dei progetti obiettivo per il miglioramento continuo del sistema qualità. 6.2. Valutazione di efficienza La valutazione di efficienza della formazione si riferisce all’utilizzo delle risorse ad essa destinate in relazione ai risultati raggiunti. Essa consente di tracciare il bilancio delle attività di formazione effettuate in un determinato arco di tempo. Questa valutazione viene realizzata attraverso la compilazione di un file che ci permette di monitorare le risorse da investire nella formazione. 10 SCHEDA PROGRAMMAZIONE CORSI PIANO FORMATIVO AZIENDALE 2012 -2013 Formazione sulle tematiche Organizzative e Relazionali ARGOMENTO Aggiornamento e approfondimento delle procedure di qualità vigenti DESTINATARI RISULTATI ATTESI Coordinatori di Nucleo Progetti obiettivo 2012: gli standard di qualità Tutte fig. professionali area servizi alla persona Progetto di formazione per responsabili di Nucleo organizzato dalla Cooperativa Sociale “L’Incontro” Coordinatori di Nucleo Il gruppo di lavoro: lavorare per obiettivi NECESSITA’/MOTIVAZIONE CHE HA FATTO NASCERE L’ESIGENZA FORMATIVA Operatori Nuclei (D0 e D1) conoscenza e applicazione corretta delle procedure vigenti eventuali proposte di miglioramento e/o introduzione nuove procedure implementazione degli standard monitoraggio degli standard inserimento degli standard nella Carta dei Servizi TIPO EVENTO E N. ORE CORSO PERIODO DI SVOLGIMENTO Interno; 2h ottobre 2012 Interno 2h ottobre 2012 ripasso delle procedure in uso conoscenza del progetto obiettivo e sua applicazione come monitorare e registrare gli standard di qualità miglioramento continuo delle competenze del ruolo di coordinatore maggior conoscenza del proprio ruolo di coordinatore Esterno 32 ore ottobre 2012 marzo 2013 condivisione nel gruppo dei vissuti personali creare senso di appartenenza al gruppo migliorare il clima e la comunicazione Interno; 1 h ad incontro una volta al mese (circa) settembre – dicembre 2012 Per il 2013 da definire al bisogno gestione conflitti difficoltà di comunicazione nel gruppo evitando la formazione di sottogruppi 11 ARGOMENTO TIPO EVENTO E N. ORE CORSO PERIODO DI SVOLGIMENTO migliorare la capacità di gestire situazioni problematiche migliorare la qualità nella relazione con l’ospite all’interno del nucleo consolidare il benessere dell’ospite cercando di cogliere attraverso l’ascolto i suoi reali bisogni permettere all’operatore di acquisire strumenti di lavoro operativi per una migliore relazione con l’ospite Interno ore: da definire ottobre – dicembre 2012 maggior consapevolezza del ruolo del tutor Interno ore: da definire novembre 2012 verifica dei PAI precedenti; ottimizzazione dei tempi per l’elaborazione del progetto maggiore partecipazione di tutte le fig.professionali alle UOI restituzione del PAI al maggior numero di operatori del nucleo Interno 4 ore gennaio-marzo 2013 applicabilità nella pratica quotidiana dei concetti appresi Interno 8 ore 2 edizioni: 15 novembre 5 dicembre 2012 NECESSITA’/MOTIVAZIONE CHE HA FATTO NASCERE L’ESIGENZA FORMATIVA DESTINATARI RISULTATI ATTESI Sperimentazione Metodo Validation nei nuclei Operatori, Infermieri, Fisioterapisti, Educatori, Nuclei (DD e NDI) approfondire la conoscenza del Metodo Validation e dell’approccio validante come possibile alternativa alle abituali modalità di approccio con l’ospite Formazione sulla valutazione dei tirocini Operatori tutor tirocinanti Percorso formativo sulla progettazione del PAI Il nuovo Codice Deontologico dell’infermiere, aspetti deontologici, giuridici ed etici per Infermieri e Coordinatori di Nucleo Equipe Multiprofessionale Infermieri e Coordinatori di Nucleo attraverso la supervisione e verifica dell’esperienza pregressa affrontare i punti di criticità tramite il confronto con gli altri aggiornamento dello strumento; difficoltà di reperire durante la UOI le informazioni utili per l’elaborazione dei PAI; difficoltà nella progettazione difficoltà di utilizzo dell’ABC mancanza momento di restituzione all’equipe e verifica dei precedenti PAI approfondimento e conoscenza degli elementi di responsabilità infermieristica nella presa di decisioni che riguardano il paziente nel fine vita aggiornamento rispetto al nuovo codice deontologico 12 ARGOMENTO Comunicazione efficace e ascolto efficace per il personale infermieristico Presentazione del bilancio sociale e dei risultati del questionario familiari NECESSITA’/MOTIVAZIONE CHE HA FATTO NASCERE L’ESIGENZA FORMATIVA DESTINATARI Infermieri Tutti (partecipazione libera) conoscere ed apprendere gli aspetti teorico-pratici della comunicazione efficace per riuscire a mediare tra le diverse figure professionali condivisione dei risultati RISULTATI ATTESI TIPO EVENTO E N. ORE CORSO PERIODO DI SVOLGIMENTO imparare a comunicare efficacemente Interno ore: da definire gennaio febbraio 2013 conoscenza dei risultati per migliorare le criticità Interno 1, 5 ore 26 novembre; 3,10 e 17 dicembre 2012 13 Formazione Tecnico/Professionale ARGOMENTO DESTINATARI NECESSITA’/MOTIVAZIONE CHE HA FATTO NASCERE L’ESIGENZA FORMATIVA RISULTATI ATTESI La movimentazione manuale dei pazienti follow-up con FKT Ipertensione/Diabete Misure prevenzione primaria OSS, FKT OSS, Infermieri, Dietista Educatori OSS, Infermieri, Dietista Educatori Infortuni a causa di una movimentazione e sollevamento dei pesi non corretta tutelare la salute dell'operatore e dell'utente nell'utilizzo degli ausili e nella movimentazione stimolare alla prevenzione delle rachialgie da sforzo presentare strategie di movimentazione allo scopo di acquisire gesti professionali di sicurezza e di contribuire al miglioramento del benessere fisico e della qualità della vita, sia dell'Operatore sia del Malato TIPO EVENTO E N. ORE CORSO PERIODO DI SVOLGIMENTO Interno 1 ora ottobre – dicembre 2012 da definire da definire Interno 2013 da definire da definire interno 2013 14 Formazione Personale Amministrativo ARGOMENTO DESTINATARI Processi amministrativi trasversali Tutti gli uffici amministrativi Aggiornamento in materia privacy Tutti gli uffici amministrativi RISULTATI ATTESI TIPO EVENTO E N. ORE CORSO PERIODO DI SVOLGIMENTO riorganizzazione dei processi trasversali Interno 2 ore 2013 corretta trattazione dei dati sensibili Interno 2 ore Novembre 2012 TIPO EVENTO E N. ORE CORSO PERIODO DI SVOLGIMENTO NECESSITA’/MOTIVAZIONE CHE HA FATTO NASCERE L’ESIGENZA FORMATIVA analisi delle procedure funzionali per una maggior efficacia ed efficienza dei processi trasversali aggiornamento e conoscenza normative in materia di privacy a livello generale e specifico per ogni ufficio Formazione Qualità e Sicurezza ARGOMENTO Aggiornamento formativo per la Squadra Antincendio Aggiornamento formativo per la Squadra Antincendio HACCP DESTINATARI NECESSITA’/MOTIVAZIONE CHE HA FATTO NASCERE L’ESIGENZA FORMATIVA RISULTATI ATTESI Squadra antincendio aggiornamento in materia rispetto delle procedure Interno 5 ore giugno 2012 Squadra antincendio aggiornamento in materia rispetto delle procedure Interno 3 ore ottobre-dicembre 2012 OSS, Infermieri ed Educatori (facoltativo) aggiornamento in materia rispetto delle procedure Interno 3 ore ottobre novembre 2012 15 16