testo a. gaspani - Glenda Cinquegrana

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testo a. gaspani - Glenda Cinquegrana
 MATERIA OSCURA
Adriano Gaspani
Materia Oscura illustra con opera di altissimo livello una personale concezione artistica del
Cosmo. La materia oscura, in virtù della sua definizione non si vede, ma si sente e questa sua
caratteristica si adatta perfettamente a un’opera d’arte. Le opere di Matteo Berra riflettono una
personale rielaborazione dell'idea del Cielo e del Cosmo, della sua evoluzione e della loro trasposizione
artistica di alto contenuto simbolico.
La scelta dell'argomento della mostra Materia Oscura rammenta la fondamentale importanza di
questa invisibile, ma cosmologicamente fondamentale, componente dell'Universo. La materia oscura
condiziona la nostra possibilità di comprendere e stabilire quale sia stata la storia passata dell'Universo, il
suo stato presente, ma soprattutto la sua futura evoluzione ed il suo destino finale: a seconda di quanta
ne esiste nell'Universo, esso
potrebbe evolversi secondo percorsi molto diversi, espandendosi
indefinitamente, oppure fermarsi collassare, rinascere, ripetersi secondo uno schema ciclico ripetendo
all'infinito, ad ogni ciclo, la sua particolare geometria e la sua evoluzione secondo schemi molto vari e
differenziati. Entro questi schemi il formarsi e l'estinguersi della materia e di tutte le possibili forme di
vita che possono nascere, svilupparsi ed estinguersi, ciascuna con i suoi luoghi, i suoi tempi e i suoi modi
evolutivi caratteristici, diventano nuovamente condizionati dalla quantità di materia invisibile
presentnell'Universo e dagli effetti della sua attrazione gravitazionale.
Le opere di Matteo Berra evocano in chi le contempla, l'idea enigmatica di un Universo, talvolta
anche violento, con la sua particolare struttura geometrica talvolta molto ordinata e strettamente
gerarchizzata, talvolta invece determinata da un disordine deterministico che sfocia nella geometria
frattale e nel concetto matematico di Caos il quale è ben lontano dall'idea di casualità. Le opere esposte
in questa mostra ci ricordano anche che l'Universo, nonostante la sua perfezione apparente, è
caratterizzato anche da un consistente livello di incertezza in relazione al suo passato, al suo presente ed
al suo futuro, condizionato in buona parte proprio dalla materia oscura.
In definitiva si tratta di una mostra affascinante che rappresenta un prezioso ponte di
collegamento tra la conoscenza di un mondo infinito di cui sia le opere di Matteo Berra sia chi le
contempla, sono parte integrante e l’Universo in tutto il suo insieme.
Adriano Gaspani è nato a Bergamo nel 1954. Dal 1981, fa parte dello staff dell'Osservatorio Astronomico di
Brera (Milano), afferente all'I.N.A.F. (Istituto Nazionale di Astrofisica - Roma). Membro della S.I.A. (Società Italiana di
Archeoastronomia) sin dalla sua fondazione, svolge le sue ricerche nel campo dell'Archeoastronomia. Autore di oltre
170 lavori pubblicati su svariate riviste del settore, nella sua più che trentennale attività ha tenuto conferenze e
seminari sia in Italia che all'estero. Da oltre 10 anni è titolare del corso annuale di Archeoastronomia all'Università
Cardinal Colombo di Milano. Da oltre 10 anni svolge il ciclo annuale di conferenze di Archeoastronomia presso il Civico
Planetario Hoepli del Comune di Milano. Nel 1997, ha per primo interpretato correttamente, la struttura della tavola di
bronzo di Coligny (II sec. d.C.) riportante l'unico esemplare esistente del calendario lunisolare celtico ed ha tenuto un
seminario sull’argomento presso l’Haute Ecole d’Etudes Celtiques all’Università della Sorbona a Parigi, oltre che
numerose conferenze ed interventi a convegni sull’argomento.