16 marzo 2016- Il disegno della valutazione
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16 marzo 2016- Il disegno della valutazione
IL DISEGNO DELLA RICERCA VALUTATIVA Specificità della ricerca valutativa • l’oggetto è un’attività tesa a un miglioramento • la ricerca è commissionata da un attore interessato (può anche essere auto-commissionata) • la ricerca tende a suggerire un cambiamento (rapporto con la pratica) • il cuore della valutazione risposa sull’adozione della logica della comparazione (cosa comparare, rispetto a che cosa, rispetto a quali dimensioni o aspetti, secondo quali criteri o parametri) COMPARAZIONE Operazione mentale – attività logica - di confronto di due o più stati distinti di uno o più oggetti su una stessa proprietà; ma anche confronto tra lo stato di un oggetto e un “valore” criterio. L’operazione di comparazione presuppone un’attività pratica di accertamento di tali stati (classificazione, misurazione, ordinamento, conteggio) Ogni attività conoscitiva implica comparazione, ma si può riservare il termine in senso proprio solo all’attività di comparazione che si attua mediante confronti espliciti e consci Non si comparano oggetti nella totalità, ma solo in relazione ai relativi stati rispetto a determinate proprietà: N.B. Si possono anche comparare due stati dello stesso oggetto nel tempo!!! Dunque la struttura logica della comparazione si avvale di 4 elementi: oggetti, proprietà, temporale stati su proprietà, riferimento Le forme della comparazione variano dalla più semplice alla più complessa in funzione del numero degli oggetti, delle proprietà, degli stati, dei riferimenti temporali QUALI STRATEGIE DI RICERCA VALUTATIVA? IL CRITERIO DI RIFERIMENTO FONDAMENTALE PER LA SCELTA DI UNA STRATEGIA DI RICERCA VALUTATIVA RISIEDE NELL’APPROCCIO/PARADIGMA DELLA VALUTAZIONE CHE VIENE ADOTTATO E comunque dipende dal “problema”, dalle specifiche finalità cognitive connesse ai diversi oggetti, tipi, finalità, usi della valutazione da cui disegni di ricerca valutativa/disegni valutativi In generale - conformemente a quanto è necessario nella ricerca sociale - l’attività di valutazione richiede l’elaborazione di un disegno di ricerca che faccia da guida al complesso sistema di attività in cui si realizza la valutazione Disegno valutativo = progettazione per linee generali - a vario grado di rigidità/flessibilità - di un percorso logico e operativo, articolato nella realizzazione di un sistema di attività – di concettualizzazione, costruzione, trattamento e analisi della base empirica - tra loro coordinate, finalizzate al conseguimento di un obiettivo di conoscenza, di uso, di intervento…, volto a costituire il fondamento della conoscenza prodotta = giudizio Più specificamente in campo valutativo: nella scelta della strategia di ricerca da adottare e, nel suo ambito, delle specifiche tecniche cui ricorrere, si deve tenere congiuntamente conto di 1. tipo di intervento da valutare, 2. finalità della valutazione; 3. struttura organizzativa e fase del programma; 4. contesto della valutazione; 5. risorse temporali, finanziarie, professionali disponibili; 6. usi della valutazione LESSICO SPECIFICO DEL DISEGNO VALUTATIVO E DELLA SUA ARTICOLAZIONE (cfr Bezzi, 2010, Cap. 2) 1. Definizione del mandato valutativo = scopi /obiettivi della valutazione (negoziato con il “committente”): che cosa si valuta? Perché si fa la valutazione? Con quali scopi? Per quali usi e finalità? Chi finanzia la valutazione? Cosa ci si aspetta dal valutatore? Aspetti del mandato: attori (decisori, operatori, beneficiari) (vedi Bezzi, pp. 63-69); ruolo assegnato al valutatore N.B In questa sede il valutatore deve chiarire: il “problema valutativo”; le condizioni di contesto e l’approccio più appropriato; il “margine di manovra” di cui dispone; il livello di autorità che gli è conferita o su cui può contare… N.B La chiara definizione del mandato incide sull’intero processo della ricerca valuativa 2. Formulazione delle domande valutative = La valutazione globale non si può fare!! Dunque individuazione di “questioni cruciali” e degli obiettivi del programma >> formulazione di problemi valutativi>> quesiti traducibili in operazioni di ricerca; esplicitazione dei confronti/comparazioni che si intendono effettuare nel quadro della valutazione (obiettivi vs. risultati, risultati vs. standard…)>> si richiede conoscenza analitica degli obiettivi del programma – generali, intermedi, specifici (comunque si richiede di ragionare sugli obiettivi, eventualmente ri-costruirli se non sono chiari, anche solo per smontarne le logiche sottese) e comunque si deve tener conto del budget disponibile. Specificità della goal free evaluation = valutazione svincolata dagli obiettivi = possibilità di “scoprire” gli effetti inattesi N.B. Fase cruciale nella valutazione partecipata Valutazione della valutabilità (evaluation assessment)= riflessione sulla possibilità di valutare un intervento/programma in ragione della possibilità di definirne e ricostruirne gli obiettivi, ovvero di individuare domande di valutazione condivise tra i diversi stakeholders: mostra se un programma possa essere valutato e se la valutazione possa contribuire al suo miglioramento, a partire da alcune “condizioni minime” (cfr Wholey, 1984: obiettivi definiti; obiettivi plausibili; informazioni ottenibili; accordo degli utilizzatori sull’uso delle informazioni valutative) 3. Accertare le risorse disponibili e organizzare la ricerca 4. Elaborazione del disegno della ricerca = logica lineare vs. logica sistemica 5. Esplorazione dell’intervento/programma: analisi del programma nelle sue componenti salienti: il contesto, gli attori coinvolti ( committenti, decisori, operatori, beneficiari…), i vari significati attribuiti al programma, …= analisi del campo semantico del programma >>concettualizzazione da cui identificazione degli indicatori valutativi = referenti concettuali e operativi rispondenti agli obiettivi dichiarati nelle domande di valutazione progettati ad hoc con riferimento ad un processo di significazione “che ha a che fare con il programma stesso, con le circostanze, le procedure e gli attori della valutazione, finalizzati alla raccolta e analisi dei dati che rispondono alle esigenze del mandato” (Bezzi, 2010, pp. 98101): N.B. Non hanno tutti la stessa importanza, lo stesso “valore” 6. Esplicitazione del sistema valoriale del programma = valutare = giudicare = applicare un sistema di valori: quale? Del committente? Della “teoria del programma”? Del valutatore? Degli “esperti”? Degli stakeholders?.......>>> importanza della valutazione partecipata N.B. La scelta stessa degli indicatori dipende da “scelte di valore”, operate in relazione a specifici punti di vista che connoteranno il “giudizio di importanza”- gerarchia degli indicatori - sulla base degli obiettivi espliciti o impliciti del programma e della “teoria” che li anima = teoria (o logica) del programma (Chen e Rossi, 1992), sulla base dei valori “delle persone coinvolte nella costruzione delle politiche, nella pianificazione, nella gestione…” N.B. particolarmente rilevante nella valutazione partecipata 7. Progettazione operativa della ricerca valutativa = Quale approccio? Quali tecniche? Quali strumenti? 8. Raccolta delle informazioni 9. Analisi dei dati >>> giudizio valutativo >> 10. Redazione del rapporto di valutazione 11. Diffusione dei risultati/ usi della valutazione = restituzione/ diffusione/disseminazione dei risultati della ricerca valutativa finalizzata all’uso della conseguente valutazione – come? a chi committente/strakeholders/beneficiari? In quali “arene”/ aree di dibattito? – problema del consenso del committente/finanziatore…N.B N.B. Problema etico dell’informazione e della conclusione valutativa che va ad incidere su interessi, valori, bisogni di chi è sottoposto alla valutazione e che dai suoi esiti vedrà “toccati” valori, interessi, bisogni Meta-valutazione = valutazione della valutazione = riflessione sulle procedure (disegno, approcci, tecniche) che consente di migliorare la ricerca valutativa in corso d’opera e/o di riflettere criticamente sull’intero processo di valutazione ex post facto N.B. Scriven (1991) propone un elenco di attività (check list: descrizione del disegno, sfondo e contesto della valutazione, utilizzatori, risorse, valori, processo, risultati, comparazioni con altri modelli, costi, generalizzabilità dei risultati, significatività del lavoro, raccomandazioni, rapporto metavalutativo) attraverso le quali realizzare la meta-valutazione – che considera un obbligo scientifico e etico in quanto coinvolge il “benessere” di terzi; che comunque risulta assai onerosa per le risorse (professionali, economiche, temporali) che vi dovrebbero essere impiegate.