Due ottobre: FESTA DEI NONNI

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Due ottobre: FESTA DEI NONNI
Due ottobre: FESTA DEI NONNI
Che esistesse una festa dei nonni istituzionale l’ho scoperto
solo ora.
Diciamo anche che quando è stata istituita in Italia (nel
2005) ero già bella cresciutella per considerarla degna di
nota.
Ma ora c’è il Bambolotto, e una festa come quella dei nonni è
un’occasione ottima per festeggiare.
E poi i nonni? Vuoi non approfittare di questa ricorrenza per
ringraziarli?
Allora, innanzitutto qualche info: ho scoperto che la Festa
dei nonni esiste in America sin dal 1978. Il National
Grandparents Day viene celebrato ogni anno la prima domenica
di settembre dopo il Labor Day.
In Italia è stata introdotta con la Legge 159 del 31 luglio
2005, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo
svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in
generale.
Viene festeggiata il 2 ottobre, data in cui la chiesa
cattolica celebra gli Angeli custodi. Cioè oggi.
Ai nonni si ricollega un fiorellino tenerissimo, il Myosotis,
più conosciuto come “Non ti scordar di me”
e una canzone, anzi due, la prima è TU SARAI mentre quella
“ufficiale” dal titolo “Ninna Nonna“,è stata riconosciuta in
via informale come “Canzone Italiana dei Nonni” o almeno
questo è ciò che riporta Wikipedia.
Il nostro papa Francesco, che è sempre avantissimo, ha
anticipato i festeggiamenti celebrando la festa dei nonni
domenica scorsa a San Pietro insieme al “nonno saggio”, papa
emerito Ratzinger e le sue parole, che vi riporto, la dicono
tutta sull’importanza dei nonni:
“Ai nonni, che hanno ricevuto la benedizione di vedere i figli
dei figli, è affidato un compito grande: trasmettere
l’esperienza della vita, la storia di una famiglia, di una
comunità, di un popolo; condividere con semplicità una
saggezza, e la stessa fede: l’eredità più preziosa! Beate
quelle famiglie cha hanno i nonni vicini! Il nonno è padre due
volte e la nonna è madre due volte”
Io ho avuto la fortuna di conoscere tutti e quattro i miei
nonni, e di godermene almeno tre per un bel po’, due di loro
mi accompagnano ancora e, come bisnonni, sono una ricchezza
enorme per il mio piccolo.
Mia nonna, cioè la sua bisnonna, l’ultima volta che sono
andata a trovarla ha addirittura canticchiato a mio figlio
canzoncine che cantava a mia madre.
Photo Luigi Mengato
I nonni sono speciali tutti ma, vuoi negare che ce n’è sempre
uno un po’ speciale?
Il mio nonno paterno era il mio amico del cuore. Lui mi
trattava da “grande” anche se, ahimè, quando ci ha lasciato io
avevo appena 5 anni. Mi ricordo ancora di quando veniva di
nascosto a rapirmi dalle suore, all’asilo, e le corrompeva
portando loro quantità industriali di Boeri, quei cioccolatini
con ciliegia e liquore, o forse semplicemente tentava di
ubriacarle per convincerle a lasciarmi andare prima
dell’orario ufficiale. Poi ogni sera veniva a trovarmi e mi
faceva compagnia sino alla fine di Peline (cartone degli anni
Ottanta dalla storia straziante: una nipotina che vagava alla
ricerca del nonno ve lo ricordate?) prima di darmi la
buonanotte. E ogni domenica mattina arrivava con un regalino e
la sua Cinquecento blu fiammante per portarmi a messa ma,
soprattutto, per fare il giro del paese, orgoglioso di
mostrare a tutti la sua nipotina.
A mia nonna materna, quella che ancora canticchia (ma prepara
ancora anche meravigliosi biscotti e tiene in riga le sue
figlie nonostante abbia novantanni) devo invece la passione
per il cucito: con lei ho imparato a ricavare i modelli da
Burda e a realizzare i miei primi “outfit” per le bambole.
Sono andata via di casa a 18 anni, lontano ma avrei voluto
godermeli ancora i mie nonni o forse dire loro qualche
“grazie” in più. Crescendo, li ho trascurati e solo ora che
sono “adulta” sono tornata a rivalutarne la preziosità.
Mi piace quando la nonna mi confida le sue ricette “segrete” o
il nonno mi chiama semplicemente per dirmi “Morettina come
stai?”.
Ora che sono madre, so che il mio compito sarà insegnare a mio
figlio il valore dei nonni e delle loro preziose testimonianze
di vita.
Lui ha la fortuna di avere tutti i nonni e due bisnonni ancora
lucidi e in salute. Un patrimonio immenso. E vedere la
trasformazione della mia mamma in nonna “totalmente innamorata
e fuori controllo” per il nipotino, come si dice, non ha
prezzo. Ovviamente il Bambolotto se ne approfitta, non a caso
le uniche parole che pronuncia sono mamma e nonna. Ma proprio
per questo tocca a me oggi ringraziare pubblicamente i nonni
ma soprattutto mia mamma, per tutto quello che fa ogni giorno
per Bambolotto (senza rinunciare a fare tutto quello che già
faceva per il resto della famiglia )per le sue attenzioni
quotidiane e costanti anche se vive a 1000 km di distanza, per
la sofferenza che prova ogni volta che dobbiamo separarci e
per avermi reso la madre che sono, perché è solo grazie ai
suoi insegnamenti che sono diventata una donna prima, e una
mamma poi.
I ringraziamenti sono per tutti i nonni ma, la BirbaNonna Mei
meritava una menzione speciale.
Il mio unico rammarico è avere i miei genitori lontani, così
tanto da non poter condividere se non per vie telematiche i
progressi quotidiani del Bambolotto (a proposito, ha cambiato
nick name, da ora in avanti lo chiameremo “il Ribelle” ).
Ai nonni dedico virtualmente un mazzo di fiori, colorati e
vivaci, mentre qui vi riporto una poesia che sarà perfetta se
volete insegnarla per l’occasione ai piccoli (non
piccolissimi).
<
p style=”text-align: center;”>Grazie nonni
Nonni con me giocate,
nonni con me restate.
Sapete che siete per me
il tesoro più grande che c’è.
Voi grandi e io piccino,
voi nonni e io bambino;
ma stiamo bene insieme
perché ci vogliamo bene. Grazie, grazie, grazie perché
restate accanto a me. Grazie, grazie, grazie perché
affetto più grande non c’è.
Poi vi posto anche qualche link utile:
Qui trovate filastrocche e poesie adatte ai bambini più
cresciutelli
http://www.ilpaesedeibambinichesorridono.it/festa_nonni.htm
Su Facebook c’è una pagina dedicata alla festa dei nonni e ai
fiori, sempre un pensiero gentile per loro.
Qui una canzoncina carina da ascoltare dedicare ai nonni
https://www.youtube.com/watch?v=fGhSWXivuv0
Vi segnalo anche una bellissima mini di Plural, agenzia di
comunicazione fondata da Marco Diotallevi nel 2012, creata
per “connettere i nonni” ossia aiutare gli anziani a imparare
a navigare su internet.
L’obiettivo di “Ti connetto i nonni” è proprio quello di
raccontare il dialogo tra generazioni così distanti come i
nuovi giovani super tecnologici e gli anziani che non hanno
dimestichezza con il web e di realizzare dei veri e propri
tutorial per mostrare ai vecchietti come ottenere un aiuto
pratico dalla rete. E il primo trailer vi mostra proprio come
nonna Lilla sia riuscita a dialogare con il figlio che vive in
Canada.
http://youtu.be/ehSM_U5_aSg
Non mi resta che dire, a tutti i nonni d’Italia, AUGURI!