corsi di lingua e cultura italiana anno scolastico 2014/2015

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corsi di lingua e cultura italiana anno scolastico 2014/2015
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
REPUBBLICA ITALIANA
AMBASCIATA D’ITALIA
BERNA
POF
CORSI DI LINGUA E CULTURA ITALIANA
ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Piano dell'offerta formativa
(approvato dal Collegio dei Docenti il 22 gennaio 2015)
PREMESSA
Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) elaborato dal Collegio dei Docenti contiene le scelte
educative e organizzative ed i criteri di utilizzazione delle risorse relativi ai Corsi di Lingua e Cultura
Italiana che si rivolgono sia ai figli di cittadini italiani emigrati per lavoro - talora alla terza o quarta
generazione- sia alla popolazione autoctona interessata alla lingua e cultura italiana. Questi Corsi si
inseriscono nel sistema scolastico locale e sono espressione del livello elevato d’integrazione della
comunità italiana nella realtà svizzera. Il presente P.O.F. attesta, altresì, la volontà dei componenti della
comunità italiana di ispirare la propria attività ai principi sanciti dalla Costituzione in materia di
educazione, di libertà d'insegnamento e di diritto allo studio, nel quadro più generale del rispetto della
persona umana. Esso è redatto ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica dell'8 marzo 1999,
n. 275, con cui è stato emanato il Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni
scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59. Ha come fonti di ispirazione gli
articoli 3, 33 e 34 della Costituzione della Repubblica Italiana ed i principi fondamentali enunciati dalla
Direttiva del Presidente del Consiglio del 27 gennaio 1994, nonché il Decreto Legislativo del 16 aprile
1994, n. 297, con particolare riferimento all'art. 629 che prevede adattamenti nell'applicazione degli
ordinamenti scolastici metropolitani alle scuole statali italiane all'estero e costituisce un impegno
operativo per tutti i componenti della comunità scolastica dei quali delinea diritti e doveri. Nell’a.s. 2014/15 il
Collegio dei Docenti ha deliberato di sviluppare alcuni Progetti per il Miglioramento dell’Offerta Formativa, che
sono fondamentali sia per il raggiungimento degli obiettivi generali sia per ampliare i percorsi didattici dei
Corsi. Il P.O.F. sarà disponibile per la consultazione presso l’Ufficio Scolastico di Basilea, responsabile
anche per il Canton Berna, nonché sul sito web dell’Ambasciata d’Italia a Berna e consegnato agli
insegnanti di tutta la Circoscrizione per essere comunicato ai genitori degli alunni nel corso delle riunioni
annuali.
AMBITO TERRITORIALE DELLA CIRCOSCRIZIONE DI BERNA
A partire dal primo dicembre 2013 la Circoscrizione di Berna comprende sia il Cantone omonimo
sia quello di Neuchâtel. Il Canton Berna si estende su una superficie di 5'959,24 km² con una
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popolazione di 1'001'281 di abitanti, quello di Neuchâtel occupa 802,93 km e gli abitanti sono
176.241. La comunità italiana registrata all’AIRE annovera nel Canton Berna circa 37.490 residenti
e 18.852 in quello di Neuchâtel. C’è poi un’ulteriore presenza, difficilmente quantificabile, di connazionali
che vivono qui ma non sono iscritti all’AIRE.
L’immigrazione è avvenuta soprattutto intorno agli anni 1950/60 e proviene prevalentemente dal Sud
dell'Italia. Ora però agli emigrati “storici” e ai loro discendenti si aggiungono quei giovani che,
nell’attuale situazione di crisi, lasciano il nostro Paese per l’impossibilità di trovarvi lavoro o italiani
ritornati in patria e poi costretti ad emigrare nuovamente. Culturalmente e socialmente sono solo
parzialmente assimilabili alle precedenti ondate immigratorie. Molti sono in possesso di titoli di
studio universitari e post-universitari e aspirano a un’occupazione confacente alle loro aspettative e
alla loro preparazione.
Nel Canton Berna le lingue ufficiali sono il tedesco (86%) e il francese (11%), ma la lingua
parlata è il dialetto bernese, nel Canton Neuchâtel ufficiale è il francese.
Gli alunni iscritti ai corsi di Lingua e Cultura sono per lo più di terza e quarta generazione e
appartengono a famiglie che non intendono rientrare in Italia, eccetto pochi casi. Per comunicare
all'interno del gruppo familiare usano l'italiano o il dialetto d’origine oppure, sempre più spesso, il
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bernese che, di conseguenza, spesso è per la maggioranza dei bambini di scuola primaria la prima
lingua. La frequenza dei Corsi manifesta la volontà delle famiglie, pur integrate nella comunità elvetica, di
mantenere vivi nei figli i legami con la cultura di origine.
FINALITÀ
La finalità dei Corsi di Lingua e Cultura italiana è quella di assicurare agli alunni la conoscenza della cultura
e delle tradizioni d’origine e le competenze linguistiche che corrispondano, nelle varie situazioni personali di
apprendimento, ad uno dei livelli previsti dal QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento).
Le lezioni mirano a consolidare ed estendere le competenze linguistiche e/o culturali relative al nostro
Paese che gli allievi hanno già acquisito in famiglia. Quindi, oltre allo studio dell’italiano, investono gli elementi
peculiari della nostra civiltà soprattutto sotto l’aspetto storico, ambientale e artistico.
Più in generale, rispondendo alle richieste della comunità, intendono offrire la possibilità di:
 mantenere vivo il rapporto con la cultura d’origine e sviluppare l’interesse per le migliori tradizioni
culturali dell’Italia, al di là degli stereotipi e del facile folklore;
 promuovere la consapevolezza della ricchezza di un’identità personale che si sviluppa attraverso i
non sempre facili intrecci di un’inevitabile e auspicabile integrazione e la conservazione del proprio
specifico originario;
 consolidare le competenze culturali e linguistiche, spendibili in loco, sia nella formazione
professionale (l’apprendistato) sia nel proseguimento degli studi sia, a tempo debito, sul posto di
lavoro;
 corrispondere all’aspirazione in crescita di seguire un piano di studi multiculturale e
plurilingue;
 agevolare l’eventuale rientro nel sistema scolastico nazionale.
OBIETTIVI GENERALI
Sono ritenute prioritarie nella formazione degli alunni alcune competenze generali, utili anche
nella dimensione scolastica locale.
In particolare, si considera importante il raggiungimento dei seguenti obiettivi educativi:
1.
nell'ambito sociale:

consapevolezza e rispetto delle regole di convivenza (nei confronti dei compagni, degli
insegnanti, dell'ambiente, ecc.);

sensibilizzazione al pluralismo e alla comprensione delle diversità linguistiche e
culturali;

sviluppo dell'interesse al confronto tra la propria realtà socio-culturale con quella
degli altri Paesi della società contemporanea ;

sviluppo della capacità di notare le differenze, di recepire le diversità, di analizzare
le somiglianze, di affinare il senso critico in modo obiettivo e coerente;
2.
nell'ambito linguistico:

sviluppo della motivazione allo studio della lingua italiana;

comprensione dell'importanza della nostra lingua come strumento di
comunicazione tenuto in un'epoca in cui le relazioni con altri paesi si rivelano indispensabili, in
particolare nell'ambito della Comunità Europea di cui l'Italia è membro fondatore;

raggiungimento di abilità operative, ricettive e produttive, sia per quanto riguarda la
lingua orale sia per quanto riguarda la lingua scritta;

riflessione sulla lingua sia sugli aspetti morfologico-sintattici sia su quelli semanticocomunicativi.
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OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
Da realizzare nei nove anni di in un contesto di continuità tra il livello primario (5 anni) e il livello medio (4
anni).
A.
Obiettivi educativi:
1.
educare al pluralismo, al rispetto degli altri e dei loro valori;
2.
favorire l'integrazione nella realtà interculturale locale;
3.
rafforzare l'identità personale e culturale;
4.
sviluppare l'autonomia personale;
5.
acquisire un personale metodo di studio, offrendo strumenti diversificati per
l’organizzazione delle conoscenze.
B.
Obiettivi didattici:
1.
sviluppo delle quattro abilità: ascoltare, leggere, scrivere, parlare, al fine di pervenire ad
una soddisfacente padronanza della lingua italiana orale e scritta;
2.
sviluppo delle capacità comunicative, con l'uso del linguaggio verbale nelle varietà
delle sue funzioni;
3.
conoscenza delle nozioni e funzioni linguistiche attraverso la riflessione sulla lingua,
negli aspetti morfologico-sintattici e semantico-comunicativi;
4.
potenziamento delle capacità logiche e critiche;
5.
approccio con la cultura e la civiltà italiana.
A livello primario viene data priorità alle abilità orali, quali condizione di base per lo sviluppo delle abilità
scritte.
Alla fine della scuola primaria tutti gli alunni dovranno essere in grado di:



sostenere una conversazione su argomenti di vita quotidiana;
leggere e comprendere brevi testi;
rispettare le regole ortografiche di base.
A livello medio si continua lo sviluppo delle abilità orali e si potenziano quelle scritte, soprattutto
nella produzione personale, curando la correttezza ortografica, grammaticale e sintattica, anche
attraverso una più sistematica riflessione sulla lingua.
METODO DI LAVORO
1.
2.
3.
4.
Individualizzazione dell'insegnamento, con attività di recupero ove necessario;
Studio assistito nell'organizzazione del lavoro personale;
Gruppi di studio per l'approfondimento di alcuni contenuti;
Lavoro individuale per una riflessione che rispetti il ritmo personale.
Per la preparazione e lo svolgimento delle lezioni gli insegnanti dispongono di computer, fotocopiatrice, libri
di testo, libri di consultazione, mini biblioteche di classe, cartine geografiche, proiettori, diapositive,
videoregistratore. Molti strumenti sono messi a disposizione degli alunni e dei docenti grazie all’ottima
collaborazione delle scuole svizzere all’interno delle quali si svolgono i corsi.
CONTENUTI
I contenuti e i materiali sono liberamente scelti dai Docenti.
Accanto a momenti di attività programmata, si svolgono momenti di esercitazione orale
(conversare, raccontare e discutere). Le tematiche riguardano il confronto tra la cultura del paese
d'origine e quella del paese ospitante, la scuola, i corsi d'italiano, i rapporti tra comunità straniere e
cittadini svizzeri, l'uso del tempo libero, i problemi del mondo di oggi ecc.
Per una definizione più specifica di metodi e contenuti si rimanda alle Linee guida per la programmazione
didattica allegate.
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CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione degli alunni si basa su:

Raccolta di dati significativi sulla situazione di partenza degli alunni
(carriera scolastica, situazione familiare e sociale);

Verifica e valutazione periodica degli obiettivi fissati;

Osservazioni periodiche sulla partecipazione e sull'impegno;

Valutazione semestrale e annuale dei risultati raggiunti.
La valutazione degli alunni in itinere nei corsi è di tipo formativo e prende in considerazione i
progressi effettuati da ciascun alunno, in rapporto alla situazione di partenza.
La valutazione sommativa è semestrale e comunque concomitante con le scadenze della scuola
svizzera locale. Essa si traduce in voti e/o giudizi, secondo la scala di valori svizzera, che sono
comunicati alle famiglie attraverso le pagelle svizzere.
Oltre al profitto oggettivamente misurabile attraverso le verifiche programmate, si tiene conto
anche della regolarità della frequenza (3/4 della presenza alle lezioni obbligatoria), dell'impegno e
dell'acquisizione di un metodo di lavoro.
Le valutazioni (semestrale e annuale) sono riportate sulle apposite schede (documento scolastico
svizzero). Nella scheda l’Italiano risulta come materia opzionale del curricolo e, pertanto, essendo
facoltativa, non fa media con le materie obbligatorie.
Tuttavia, sulla base del regolamento dei corsi, una volta sottoscritta l’adesione, la frequenza è
obbligatoria.
Nel caso di prosecuzione degli studi a carattere storico, umanistico, artistico lo studio dell’italiano agevola
enormemente gli alunni anche all’interno del curricolo svizzero.
Da alcuni anni al termine delle classi ottave e none è stata introdotta la certificazione PLIDA e AIL, che
consente di ottenere il livello di certificazione delle competenze secondo il QCER (Quadro Comune di
Riferimento Europeo) nell’ambito delle iniziative per la promozione del Portfolio Europeo delle Lingue fino al
livello C1.
I CORSI
I corsi sono stati attivati in base alla richiesta delle famiglie, in alcune scuole del territorio, in
presenza di un adeguato numero di alunni per corso. La collocazione oraria dei corsi deriva dalla
compatibilità con l'orario della scuola locale nonché dalla disponibilità dei locali da parte delle scuole
svizzere. Nella Circoscrizione di Berna i corsi si svolgono in orario antimeridiano e pomeridiano, talora
anche oltre l’orario scolastico e comprendono pluriclassi e monoclassi.
CARATTERISTICHE DEI CORSI
Secondo la normativa italiana per formare una pluriclasse (gruppo composto da allievi
provenienti da classi di livello diverso) sono necessari almeno 8 allievi (pluriclassi) e 12 per la
creazione di una monoclasse (gruppo di allievi provenienti tutti da classi del medesimo livello).
Per favorire la frequenza degli alunni, talora ostacolata dalla coincidenza dell’orario dei corsi e
quello di materie obbligatorie della scuola svizzera, i docenti, nell’ambito del loro orario di servizio,
possono in casi eccezionali tenere corsi per un numero inferiore di alunni, fermo restando che il
numero totale degli allievi assegnati allo stesso docente non può essere inferiore a quello minimo
consentito dalla normativa, in base ad un calcolo di compensazione e sussidiarietà.
Di norma una lezione ha una durata variabile da due ore a due ore e mezza.
DURATA DEI CORSI
I corsi a livello primario iniziano in coincidenza con la classe prima della scuola svizzera o, previo
accordo tra famiglia e insegnante, l’ultima del Kindergarten e hanno di norma una durata di cinque anni
scolastici.
I corsi a livello medio corrispondono alle classi VI, VII e VIII nella scuola svizzera.
La frequenza degli alunni della classe IX (corrispondente al primo anno di scuola secondaria di II
grado in Italia) ha lo scopo di consentire un approfondimento linguistico e culturale atto al
conseguimento di un livello più elevato nella certificazione dell’italiano come lingua straniera (livelli
B2 e C1).
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Il programma delle lezioni del nono anno è flessibile e rispondente alla tipologia del gruppo-classe, per
permettere un ulteriore sviluppo della competenza linguistica come base per la prosecuzione
dell'apprendimento delle lingue nel corso degli studi superiori e ai fini dell’educazione permanente
(Lifelong Learning).
RISORSE UMANE E MATERIALI
II personale operante nei Corsi è in parte reclutato in Italia tra il personale docente a tempo indeterminato
(tramite concorso indetto periodicamente dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale),
in parte assunto in loco dal C.A.S.C.I. (Berna e Bienne) e dal C.I.P.E. (Neuchâtel).
Data la specificità del servizio nei corsi, i docenti, oltre a rivestire il normale ruolo di insegnamento, sono
chiamati ad offrire la propria disponibilità per le iniziative di carattere culturale e ricreativo promosse
dalla collettività locale italiana e dai genitori. Sono inoltre chiamati a partecipare ai gruppi di lavoro organizzati
dalla autorità scolastiche elvetiche.
Per stimolare la motivazione ed evitare fenomeni di dispersione scolastica è particolarmente
importante la collaborazione tra docenti, famiglie e ufficio scolastico. Le famiglie, infatti, rappresentate
anche da Associazioni e Comitati dei Genitori, hanno un ruolo fondamentale nel sostenere, accanto all’ Ente
gestore, la diffusione dei corsi così importanti per il mantenimento dell’identità culturale in questo contesto.
SEDE, ORARI E INSEGNANTI DEI CORSI
Sedi, orari e insegnanti dei corsi sono reperibili a questo link:
http://www.ambberna.esteri.it/Ambasciata_Berna/corsi2014_15.htm
La localizzazione geografica dei corsi si trovano a questi link:
BE
Primarie
https://www.google.com/maps/d/edit?mid=zxv-RDaP9ZIc.kRA7t0f2k3wc
Secondarie
https://www.google.com/maps/d/edit?mid=zxv-RDaP9ZIc.kyRu2EOwOEmU
NE
Primarie
https://www.google.com/maps/d/edit?mid=zxv-RDaP9ZIc.kSojJK0bfMM8
Secondarie
https://www.google.com/maps/d/edit?mid=zxv-RDaP9ZIc.k6A59Gp2W50Y
FUNZIONI STRUMENTALI
Il Collegio docenti nella seduta del 18 settembre 2014 aveva individuato due funzioni strumentali
(delibera n. 1). Tuttavia il Ministero degli Affari Esteri ne ha autorizzato una sola.
Le sue aree di competenza sono così definite: collaborazione con il D.S., monitoraggio e
rielaborazione POF, comunicazioni ed informazioni con gli altri docenti, coordinamento didattico e
verbalizzazione dei Collegi dei docenti.
Detta funzione strumentale è stata attribuita a scrutino segreto alla docente Maria Teresa Arena
(delibera n. 2).
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PROGETTI
Nella seduta del 14 ottobre 2014 il Collegio dei docenti ha approvato i progetti elencati qui di
seguito:
Progetto 1:
Insegnante Krause “Certificazioni esterne”
approvato con delibera N. 1
Progetto 2 :
Insegnante Ascoli “Inserimento ed integrazione alunni diversamente abili”
approvato con delibera N. 2
Progetto 3:
Insegnante Caterini “Inserimento ed integrazione alunni diversamente abili”
approvato con delibera N. 3
Progetto 4:
Insegnante Rinaldi “Il centenario della I guerra mondiale”
approvato con delibera N.4
Tutti i progetti sono stati autorizzati dal Ministero degli Affari Esteri.
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REGOLAMENTO PER GLI ALUNNI
(approvato dal Collegio dei Docenti il 10/09/2009 e riapprovato con modifiche il 22 gennaio 2015)
Art. 1
Gli alunni iscritti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni. Le assenze dovranno sempre essere giustificate dai genitori.
Art. 2
Gli alunni che nel corso dell’anno scolastico superino in assenze 1/4 del monte ore annuo non saranno valutati, salvo
assenze per gravi motivi o iscrizioni tardive, valutate caso per caso dall’insegnante in accordo col Dirigente.
Art. 3
Gli alunni dovranno presentarsi ai corsi secondo l’orario stabilito. Gli insegnanti comunicheranno per iscritto ogni cambiamento
d’orario e l’eventuale sospensione del corso autorizzata dalla Direzione scolastica. I genitori sono tenuti a comunicare per iscritto i
ritardi e le uscite anticipate dei loro figli all’insegnante.
Art. 4
Tutte le comunicazioni consegnate dal docente devono essere firmate dal genitore per ricevuta.
Art. 5
In caso di improvviso ritardo o assenza dell’insegnante, l’insegnante stesso si attiverà per avvisare le famiglie attraverso la catena
telefonica. La catena telefonica deve essere organizzata dall’insegnante d’accordo coi genitori così come altre eventuali forme di
comunicazione.
Art. 6
I genitori si impegnano a rispettare i compiti relativi alle comunicazioni tramite catena telefonica. In caso di difficoltà devono
ricontattare l’insegnante immediatamente per concordare procedure alternative.
Art. 7
Gli alunni devono arrivare muniti del materiale scolastico necessario indicato dall’insegnante.
Art. 8
I compiti a casa saranno richiesti per terminare un lavoro iniziato in aula o per approfondire un argomento trattato durante le lezioni.
Art. 9
Le valutazioni periodiche, espresse con giudizio in prima e seconda e con voti dall’1 al 6 conformi alla scala della scuola elvetica,
dalla terza alla nona, figureranno sul quaderno o sui test effettuati e saranno firmate dai genitori. L’insegnante provvederà al controllo
della firma.
Art. 10
Il comportamento degli alunni, prima, durante e dopo il corso deve essere improntato alla correttezza, al rispetto e allo spirito di
collaborazione. È vietato agli alunni l’uso del cellulare e di altri apparecchi elettronici se non per scopi didattici programmati dal
docente. L’insegnante utilizza il cellulare per ricevere comunicazioni dai genitori o dall’Ufficio Scolastico.
Art. 11
Gli alunni devono rispettare il Regolamento della scuola svizzera presso la quale si svolgono i corsi. In particolare essi:
non possono allontanarsi dall’aula nè abbandonare l’edificio scolastico senza l’autorizzazione dell’insegnante; possono giocare solo
nel cortile, vigilati dal docente, evitando di creare danno a persone e cose; devono comunicare all’insegnante eventuali danni
provocati; devono tenere un comportamento corretto all’entrata e all’uscita dall’aula e, in generale, all’interno di ogni spazio scolastico.
Art. 12
Gli alunni sono tenuti a mantenere in buono stato i libri e il materiale scolastico fornito loro in dotazione e a rispondere di eventuali
danni.
Sono tenuti a rispettare locali, mobili e materiale della scuola presso la quale si svolgono i corsi. I docenti devono curare che l’aula
sia lasciata in perfetto ordine. I genitori sono chiamati a sostenere le spese di riparazione o sostituzione degli oggetti danneggiati.
Art. 13
Verranno presi provvedimenti nei confronti degli alunni che in continuazione arrecano disturbo ostacolando il regolare
svolgersi delle lezioni (richiamo orale, richiamo scritto, convocazione dei genitori, allontanamento dalle lezioni).
Art. 14
I genitori degli alunni che intendono ritirarsi dai corsi durante l’anno scolastico devono comunicarlo per iscritto all’insegnante
e inviare una motivata comunicazione scritta all’Ufficio scolastico di Basilea che è responsabile anche per Berna (Consolato
d’Italia, Ufficio scolastico, Schaffhauserrheinweg 5, 4058 Basilea, tel.: 061/691.02.06, fax 061/683.95.85 – E-MAIL
[email protected]).
Art. 15
I genitori degli alunni che ripetono l’anno della scuola svizzera devono comunicarlo alla Direzione Scolastica e all’insegnante.
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Il Piano dell’Offerta Formativa e il Regolamento per gli alunni delle Iniziative Scolastiche
presenti nella Circoscrizione Consolare di Berna per l’anno scolastico 2014 /2015,
sono stati deliberati dal Collegio dei Docenti riunitosi a Berna il 22 gennaio 2015.
Il Dirigente Scolastico
Paolo G. Saporiti
ALLEGATO
Linee guida per la programmazione didattica elaborate dalla prof.ssa Maria Concetta Di
Paolo e approvate nella riunione del Collegio dei Docenti del 3 giugno 2014.
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LINEE GUIDA PER LA PROGRAMMAZIONE DIDATTICA
A.s. 2014-2015
PREMESSA
La programmazione che segue ha tenuto conto del fatto che gli studenti dei Corsi di Lingua e
Cultura Italiana di questa circoscrizione, come di altre all’estero, sono in gran parte figli di emigranti
(dalla prima alla terza generazione di emigrazione) il cui scambio comunicativo in italiano è decisamente
limitato. La comunicazione in italiano avviene infatti nell’ambiente famigliare e le occasioni di scambio
comunicativo in luoghi pubblici sono scarse, limitate cioè alle manifestazioni organizzate dai circoli e/o
dalle associazioni della comunità italiana. Questi luoghi di ritrovo rappresentano un contesto di
apprendimento spontaneo dove l’uso della lingua italiana diventa l’elemento distintivo della comunità
nei confronti dell’esterno e allo stesso tempo motivo e luogo di aggregazione interna. Il loro contatto con
la lingua tetto si realizza solo in casi sporadici attraverso l’ascolto della radio, la visione dei programmi
televisivi nei canali italiani e il rapporto con la famiglia d’origine italofona (nonni, zii e parenti residenti
in Italia). Le occasioni di permanenza in Italia non sono frequenti e tale condizione determina,
nell’allievo, una competenza linguistica circoscritta a pochi ambiti d’uso, dal momento che la lingua
italiana risponde a scarsi bisogni comunicativi. A tutto ciò si aggiunga il fatto che l’ingresso a scuola
coincide con l’affermarsi della lingua e della cultura dei coetanei allofoni e con l’inizio
dell’apprendimento guidato. Conseguentemente la lingua materna (l’italiano) viene relegata a pochi
contesti d’uso e progressivamente perde la sua funzione di codice comunicativo collettivo (per esempio
in gruppo con altri bambini italofoni) per divenire un codice utilizzato sempre di più da singoli o da
gruppi ristretti in rare occasioni di contatto. I bisogni comunicativi si spostano sul piano sociale e sono
motivati dalla necessità dell’integrazione tanto da creare un divario all’interno della comunità italiana tra
“we code” (l’italiano) e “they code” (il tedesco e le sue varianti diatopiche). A queste osservazioni va
aggiunto che la varietà della composizione dei nuclei familiari, ovvero i matrimoni misti o ancor in
misura maggiore i matrimoni tra persone con un diverso livello di competenza linguistica del tedesco,
fanno sì che il linguaggio famigliare sia sostanzialmente un codice misto. Inoltre si tenga conto che la
scolarizzazione dei genitori degli allievi determina il ricorrere all’italiano sia per qualità che per
frequenza d’uso nei vari domini contestuali. I genitori con una scolarizzazione “più alta” continuano ad
utilizzare un buon italiano, cioè una varietà alta pur perdendo in maniera graduale in termini di proprietà
e di ricchezza lessicale. Gli italiani con una scolarità minore e quelli che appartengono alla seconda o
terza generazione presentano una padronanza linguistica con un’ingente presenza di interferenze di vario
genere sia in campo lessicale che grammaticale. Tale situazione è spesso aggravata dalla forte
dialettofonia che ancora oggi regna nelle famiglie degli emigranti di seconda e terza generazione, con
l’assoluta assenza di competenza della varietà alta dell’italiano. Ne consegue che gli allievi producono
atti comunicativi lontani dallo standard che vanno ricondotti, in primo luogo da un punto di vista
fonetico e ortografico, all’osservazione delle regole di base sottostanti il rapporto tra grafema e fonema.
Una situazione non proprio analoga, sebbene con peculiarità socioculturali simili, è costituita dalla
realtà francofona. I corsi LICIT nei cantoni Jura e Neuchâtel (cantoni francofoni) presentano una realtà
analoga a quella attiva nei paesi tedescofoni, ma il rapporto delle lingue (la lingua italiana a contatto con
quella francese) ha generato dinamiche di interferenze sia linguistiche sia culturali ben differenti da
quello che accade nel resto della Svizzera nordoccidentale. Le due lingue, l’italiano e il francese,
filologicamente affini, vengono utilizzate in contesti d’uso differenti, ma l’italiano rimane “la lingua del
cuore”, quella che si parla in famiglia o in vacanza, pur trattandosi sempre di un italiano popolare, a
volte solo colloquiale, dal momento che si registra un alto livello di integrazione linguistico e culturale.
Infine si rileva un nuovo fenomeno di migrazione, quella costituita dai “nuovi immigrati”, i quali si
sono trasferiti in Svizzera nell’ultimo decennio per ragioni di lavoro, come nelle generazioni precedenti,
ma con un alto livello di scolarizzazione. I figli della nuova ondata migratoria sono ragazzi italofoni, che
frequentano i corsi per mantenere un legame con la madrepatria; essi sono spinti alla frequenza non per
imparare la lingua, ma per mantenerla, per ricordarla, per praticarla e per sentirsi “ancora italiani”. In
questo contesto particolare, la matrice socio-culturale costituisce la vera spinta e un inconfutabile
collante per il mantenimento dell’identità originaria.
La scelta delle argomentazioni sottoelencate è avvenuta sulla base dell’analisi dei domini e dei
contesti d’uso della lingua italiana da parte dei ragazzi di origine italiana.
Per quanto riguarda l’insegnamento della lingua italiana nella scuola primaria è opportuno
evidenziare che nella prima classe, in presenza di allievi non ancora alfabetizzati nella scuola locale,
l’insegnamento ha la mera funzione di guida, si limita quindi ad interventi relativi alla sfera orale. Dalla
seconda classe fino alla quinta si è deciso di adottare il QCER, al fine di facilitare lo sviluppo della
glottodidattica dell’italiano nelle rispettive abilità e la valutazione dei risultati.
Per quanto concerne l’insegnamento della lingua italiana nel ciclo della secondaria (dalla sesta alla
nona) teniamo a precisare che l’insegnamento/apprendimento sarà impostato principalmente con
l’obiettivo di stimolare gli allievi al conseguimento di una certificazione di conoscenza della lingua,
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rilasciata o dalla Società Dante Alighieri o dall’Accademia Italiana di Lingua di Firenze, articolata in
generale su sei livelli e uniformata alle definizioni di competenza linguistica adottate dal consorzio
europeo ALTE (Association of Language Testers in Europe). Nella maggior parte dei casi il livello
raggiunto dagli allievi dei corsi LICIT è il CELI 3 corrispondente al B2 nei livelli del Quadro Comune
Europeo di Riferimento per le lingue (QCER).
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PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CICLO SCUOLA PRIMARIA
a.s.
2014-2015
OBIETTIVI EDUCATIVI GENERALI.





Sviluppare negli alunni la consapevolezza dell’esistenza di differenti sistemi
linguistici e culturali
Favorire la consapevolezza della varietà di mezzi che ogni lingua offre per
pensare, esprimersi e comunicare.
Guidare un percorso di scoperta/riscoperta della propria matrice culturale
nell’acquisizione del sistema linguistico.
Potenziare le capacità di mediazione tra le diverse culture attraverso il
progressivo possesso di strumenti linguistici.
Favorire l’autonomia di lavoro e aiutare gli alunni a sviluppare una metodologia
di apprendimento strutturata e finalizzata.
CICLO SCUOLA PRIMARIA
1a PRIMARIA
OBIETTIVI

Attraverso la lettura di
alcuni racconti analizzare e
discutere i concetti di
diritto e dovere, di libertà
personale, di pace, di
uguaglianza, di diritto alla
vita, all’istruzione e alla
salute.
COMPETENZE

Individuare gli elementi
essenziali di un testo
ascoltato/letto: personaggi,
vicende, situazioni.

Prestare attenzione ai
messaggi orali
dell’insegnante e dei
compagni

Ascoltare, comprendere e
eseguire semplici
istruzioni, consegne e
incarichi

Verbalizzare azioni
compiute in sequenza;
CONTENUTI

Nozioni di base per il
riconoscimento di
grafemi e fonemi.
Interazione orale

Saper stabilire con gli altri
rapporti basati sul
reciproco rispetto.

Saper interagire in modo
comprensibile e adeguato
alla situazione
comunicativa.

Organizzare il contenuto
della comunicazione orale
secondo il criterio della
successione temporale e
causale.
11
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
2a – 3a PRIMARIA
OBIETTIVI
Ascolto
COMPETENZE

Comprensione di semplici
istruzioni ed espressioni
usate in classe.


Comprensione di brevi
racconti attraverso la lettura
dell’insegnante,

Saper ascoltare per
riconoscere informazioni,
consegne e messaggi
verbali di diverso tipo.
Saper comprendere
contenuti ed elementi
essenziali di semplici testi
di diverso tipo.
CONTENUTI

Fonetica e ortografia : Le
doppie, suoni dolci e
suoni duri; i digrammi
“gl” “gn” “sc” e
“qu/cqu”; Uso della “H”,
“mb” “mp” ; uso
dell’accento e
dell’apostrofo.
Lettura

Comprensione di testi brevi.
Ripetizione orale.

Comprensione con
produzione scritta.

Saper leggere
consolidando
gradualmente la
strumentalità di base
necessaria, imparando a
utilizzare forme di lettura
diverse e funzionali allo
scopo. Acquisire rapidità e
intonazione.

Saper intervenire,
domandare, rispondere e
esporre in modo
funzionale alle proprie
necessità.
Saper rispondere
utilizzando un linguaggio
adeguato per la
descrizione di se stessi,
della famiglia e
dell’ambiente circostante.
Interazione orale

Interagire con i compagni e
con l’insegnante in italiano.

Raccontare un vissuto
personale esprimendo
opinioni e emozioni.

Produzione scritta

Scrivere correttamente
parole di uso quotidiano.

Superare le difficoltà
ortografiche.

Saper scrivere semplici
testi per comunicare,
esprimersi, rielaborare,
utilizzando le convenzioni
grafiche e ortografiche,
prestando attenzione anche
all’aspetto morfosintattico.
12
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
4a – 5a PRIMARIA
OBIETTIVI
Ascolto

Comprensione di
spiegazioni sempre più
complesse in relazione al
lavoro da svolgere.
COMPETENZE



Comprensione di un testo
di varia lunghezza letto in
classe dall’insegnante.

Ascoltare e comprendere le
istruzioni e le semplici
comunicazioni d’uso
pragmatico.
Mantenere un’attenzione
costante su messaggi orali
di diverso tipo.
Comprendere nuovi
termini ed espressioni in
base al contenuto e a più
contesti.
CONTENUTI (grammaticali)





Elementi di morfologia
nominale: il nome e
l’articolo.
Elementi di morfologia
verbale: la forma, i verbi
ausiliari, cenni sulle
coniugazioni (tempi
semplici e composti),
alcune forme
dell’indicativo.
L’aggettivo: qualificativo,
determinativo. Il
pronome: personale,
possessivo, numerale.
Le preposizioni semplici e
articolate.
Le congiunzioni.
Lettura

Comprensione delle
indicazioni scritte rispetto
al lavoro da svolgere.

Comprensione di un testo
dopo la lettura collettiva
e/o individuale.



Saper leggere
correttamente a voce alta in
modo scorrevole.
Utilizzare la tecnica di
lettura silenziosa per
leggere testi di vario tipo.
Sapere leggere poesie e
filastrocche rispettando il
ritmo.
Interazione orale



Espressione orale in
maniera fluida e
comprensibile con i
compagni e altri
interlocutori.
Utilizzo corretto dei
vocaboli appresi a scuola.
Recitazione di poesie e
filastrocche
(memorizzate).




Saper intervenire
spontaneamente nelle
diverse situazioni
comunicative.
Partecipare alle
conversazioni in modo
pertinente.
Utilizzare il vocabolario
specifico al contesto.
Saper riconoscere alcuni
tipi testuali e saper leggere
seguendo le regole di
lettura (intonazione,
accento, ritmo).
Produzione scritta

Scrivere correttamente
frasi e brevi testi in cui
sono presenti difficoltà
ortografiche.


Saper scrivere sotto
dettatura semplici testi.
Saper produrre brevi testi
seguendo una sequenza di
immagini.
13
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015

Scrivere in maniera
autonoma un breve testo
(personale, descrizione,
racconto).

Saper produrre semplici
testi per raccontare
esperienze personali anche
con l’aiuto di osservazioni,
tracce guida e schemi.
LESSICO PER CAMPI SEMANTICI:
Abitazione, scuola, abbigliamento, giocattoli, animali, fenomeni naturali, descrizione di se stessi, cose da
mangiare e da bere.
METODO:
La ripetizione, gli esercizi di discriminazione fonetica e affinamento della pronuncia, l’interazione a coppie,
l’ascolto e la memorizzazione di dialoghi e i giochi di ruolo, consolideranno le conoscenze orali. L’ascolto, il
canto e la memorizzazione di canzoncine, filastrocche e canzoni moderne, opportunamente selezionate per
contenuti linguistici e argomenti, aiuterà la correttezza e la scioltezza della pronuncia, il ritmo e
l’intonazione. La lingua scritta sarà utilizzata in modo sistematico e si partirà dalla scrittura di frasi e brevi
testi seguendo dei modelli dati. Lungo il percorso sarà approfondita la capacità di riflessione e analisi di
alcune strutture linguistiche per permetterne un più sicuro utilizzo ed una maggiore consapevolezza.
GRIGLIA DI VALUTAZIONE.
Obiettivi di apprendimento
Descrittori di voto
In modo corretto
Ascolto
Ascoltare e comprendere parole, istruzioni e frasi di uso
quotidiano
In modo essenziale
In modo inadeguato: non comprende il significato
Lettura
In modo sicuro con pronuncia e intonazione corrette,
comprendendo il significato
Leggere e comprendere parole, frasi, brevi messaggi/testi
In modo non del tutto scorrevole con pronuncia non del tutto
accompagnati anche da supporti visivi
corretta e comprensione generale del significato
In modo stentato senza comprendere il significato
Interazione orale
In modo corretto
Interagire in modo comprensibile e adeguato alla
situazione comunicativa. Scambiare semplici
informazioni afferenti alla sfera personale
In modo non del tutto autonomo e corretto
Produzione scritta
In modo corretto
Scrivere parole, semplici frasi e brevi messaggi/testi
In modo non del tutto corretto
In modo parziale e incompleto
Non partecipa alle conversazioni
14
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Obiettivi di apprendimento al termine della classe QUINTA: A1 secondo il QCER
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria (dalle Indicazioni per il
Curricolo)
L’alunno riconosce se ha capito o meno messaggi verbali orali e semplici testi scritti, chiede spiegazioni,
svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua dall’insegnante, stabilisce relazioni tra elementi
linguistico-comunicativi e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua che apprende (L2/Ls).
Collabora attivamente con i compagni alla realizzazione di attività collettive o di gruppo, dimostrando
interesse e fiducia verso l’altro; individua differenze culturali veicolate dalla lingua materna e dalla lingua
(L2/Ls) senza avere atteggiamenti di rifiuto. Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad
ambiti familiari (ad esempio sulla persona e sulla famiglia, acquisti, geografia locale, lavoro). Interagisce nel
gioco e comunica in modo comprensibile e con espressioni e frasi memorizzate in scambi di informazioni
semplici e di routine. Descrive in termini semplici aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente ed
elementi che si riferiscono a bisogni immediati.
EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA E ALLA COSTITUZIONE:
OBIETTIVI

Saper cogliere le differenze
tra le varie forme di
organizzazione statale:
repubblica, monarchie.
COMPETENZE



Saper interpretare e
applicare le regole di
convivenza civile
all’interno del nucleo
familiare, della classe
scolastica, della comunità.

CONTENUTI di BASE
Comprende l’importanza
delle diverse forme
amministrative e
governative.
Evidenzia analogie e
differenze cogliendo cause,
conseguenze e traendo
conclusioni.

Elementi di base sulla
Costituzione Italiana e lo
Stato italiano.
Individua le varie forme di
convivenza, rielabora,
verbalizza e ne applica le
regole.

Rispetto di sé e del
prossimo.
Riconoscimento dei
valori di convivenza
civile e di mediazione
culturale.

15
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
ELEMENTI DI STORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA
OBIETTIVI

Saper orientarsi nella linea
del tempo, costruendo linee
cronologiche.
COMPETENZE





Saper collocare grandi
avvenimenti sulla linea del
tempo.

Incominciare a conoscere
la pluralità della cultura
italiana attraverso una
riflessione storica.

Incominciare a conoscere
le principali forme di
civiltà in Italia e la loro
evoluzione. Testimonianze
attuali
Comprende l’importanza di
collocare un evento nel
tempo e nello spazio.
Localizza gli eventi sulla
linea del tempo.
Esamina i modi di vivere,
l’organizzazione sociale,
l’arte e la cultura di alcune
antiche civiltà (italiane).
Conosce fatti, avvenimenti
e persone che hanno
contribuito a determinare le
caratteristiche culturali ed
economico-sociali in
riferimento alla storia
d’Italia.
CONTENUTI di BASE


Roma antica.
La storia d’Italia
attraverso alcuni
personaggi.
ELEMENTI DI GEOGRAFIA NELLA SCUOLA PRIMARIA dalla seconda alla quinta
OBIETTIVI
COMPETENZE

Riconoscere la posizione
degli oggetti nello spazio.


Orientarsi nello spazio
utilizzando punti di
riferimento.

Saper individuare e
rappresentare un percorso.




Saper interpretare attraverso
le carte i differenti ambienti
naturali.

Saper conoscere le differenti
caratteristiche morfologiche
del territorio italiano.

Saper cogliere le differenze
culturali all’interno del
territorio italiano.

Riconosce nelle carte i punti
cardinali.
Si orienta nello spazio
utilizzando piante e carte
stradali.
Riconosce i confini
dell’Italia e della regione di
provenienza/e familiare.
Localizza sulle carte
geografiche dell’Italia la
posizione delle Alpi, degli
Appennini, della Pianura
Padana e delle altre pianure,
il percorso dei fiumi
principali e la posizione dei
principali laghi.
Individua le differenze e le
analogie tra le diverse parti
dell’Italia secondo diversi
punti di vista (climatico,
morfologico, ambientale,
umano, culturale).
CONTENUTI di BASE



Lessico specifico.
Caratteristiche
morfologiche
dell’Italia.
Caratteristiche
geografiche,
climatiche,
ambientali e culturali
dell’Italia.
16
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA CICLO SCUOLA SECONDARIA
a.s. 2014-2015
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI





Mettere in atto comportamenti di autonomia, autocontrollo e fiducia in se stessi
Lavorare autonomamente, a coppie, in gruppo, cooperando e rispettando le regole
Provare interesse e piacere verso l’apprendimento di una lingua straniera
Dimostrare apertura e interesse verso la cultura di altri popoli
Operare comparazioni e riflettere su alcune differenze fra culture diverse che
caratterizzano la vita scolastica in Svizzera
Obiettivi disciplinari specifici:

Sviluppo della competenza comunicativa intesa come capacità di conoscere e
produrre messaggi orali e scritti appropriati al contesto e formalmente corretti,
tramite l'acquisizione di un bagaglio lessicale e morfosintattico sempre più ampio.
 Capacità di riflettere sulla diversa strutturazione della lingua straniera anche in
modo contrastivo rispetto alle altre lingue conosciute e/o studiate, sviluppando le
relative capacità di analisi e di deduzione.
 Approccio a diversi tipi di registri, di linguaggi e di generi (letterario, giornalistico,
saggistico, ecc.) attraverso lo sviluppo delle abilità di lettura globale e analitica.
 Analisi, interpretazione e riflessione su fenomeni storici, sociali, politici e culturali
in un'ottica di apertura interculturale che consenta di apprezzare analogie e
differenze tra ambiti culturali diversi.
Obiettivi specifici di apprendimento (lingua):
 nell’ambito della competenza linguistico-comunicativa lo studente sarà condotto a
comprendere in modo globale brevi testi orali e scritti su argomenti noti inerenti
alla sfera personale e sociale; produrrà brevi testi orali e scritti per descrivere in
modo semplice persone e situazioni; parteciperà a brevi conversazioni su argomenti
noti di interesse personale; rifletterà sul sistema (fonologia, morfologia, sintassi,
lessico) e sulle funzioni linguistiche, anche in un’ottica comparativa con la lingua
tedesca; rifletterà sulle strategie di apprendimento della LS al fine di sviluppare
autonomia nello studio.
Obiettivi specifici di apprendimento (cultura):
 nell’ambito dello sviluppo di conoscenze sull’universo culturale relativo alla LS lo
studente comprenderà e analizzerà aspetti relativi alla cultura del paese d’origine,
con particolare riferimento alla realtà sociale; analizzerà semplici testi orali e scritti;
confronterà aspetti della cultura originaria con quelli relativi alla cultura del paese
di residenza.
17
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
6a – 7a SECONDARIA livello A2 secondo il QCER
ABILITÀ
CONTENUTI GRAMMATICALI
Ascolto







Ascoltare e comprendere messaggi e annunci
brevi, chiari e semplici.
Comprendere semplici informazioni.
Estrarre informazioni essenziali da brevi e
semplici dialoghi suargomenti di vita
quotidiana.
Ascoltare e comprendere brevi racconti relativi
ad esperienzeconcrete vissute da altri, con il
supporto di immagini, cogliendone il contenuto
globale e individuando le persone coinvolte.
Ascoltare e comprendere brevi e semplici fiabe
lette o raccontate dall’insegnante con il
supporto di illustrazioni o drammatizzazioni,
comprendendone il contenuto globale, ed
individuando personaggi, luoghi e azioni.
Ascoltare e comprendere semplici descrizioni di
oggetti, luoghi, persone formulando domande
per l’individuazione dell’oggetto descritto e
completando griglie predisposte
dall’insegnante.
Cogliere le informazioni essenziali di un
programma televisivoper ragazzi (nomi e
caratteristiche principali dei personaggi, azioni
compiute).











Concordanza articolo- nomeaggettivo.
Strutturazione di semplici frasi con
soggetto- verbo- complemento
oggetto.
Conoscenza e uso dei pronomi
personali.
Uso del verbo al presente, al passato
prossimo, all’infinito e imperfetto.
Ampliamento della frase minima
rispondendo a semplici domande:
Dove? Quando? (compl. indiretti).
Uso dei verbi di movimento con
relative preposizioni.
Uso di avverbi di tempo (ieri, oggi,
domani) e di luogo (davanti, dietro,
vicino, lontano etc.).
Uso delle espressioni : “ Mi piace …. perché ..” “ non mi piace perché”.
Uso degli aggettivi più comuni con i
loro contrari.
Conoscenza e uso dei possessivi.
Conoscenza e uso dei numeri ordinali.
Lettura









Leggere in modo lento, chiaro, scandendo le
parole.
Usare i toni adatti alla punteggiatura.
Leggere e comprendere testi narrativi brevi e
semplici.
Cogliere l’argomento del testo che sta
leggendo, riferito a contenuti familiari o di
tipo concreto.
Evidenziare e rilevare le informazioni
principali di semplici testi (luogo, tempo,
personaggi principali e azioni svolte).
Individuare parole chiave in un testo breve e
semplice.
Rispondere a domande di tipo chiuso (scelta
multipla, vero ofalso) in un testo breve e
semplice.
Rispondere a semplici domande di tipo
aperto in un testo breve e semplice.
Collegare le varie informazioni individuando
i nessi causali, temporali e logici.
18
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015






Riferire il contenuto di testi semplici e brevi
con la guida di opportune semplici domande.
Formulare domande.
Trovare informazioni specifiche in semplice
materiale di uso corrente: lettere, bollettini
postali o meteorologici, orari, menù,
inserzioni, programmi televisivi.
Comprendere cartelli e avvisi d’uso corrente
in luoghi pubblici (strade, bar, stazioni
ferroviarie..).
Comprendere semplici istruzioni, consigli o
comunicazioni personali,
Esprimere una opinione positiva o negativa
su alcuni brevi testi letti insieme
all’insegnante.
Interazione orale








Ampliare la sua conoscenza lessicale in base
alle esperienze ealle tematiche conosciute con
nomi, verbi e aggettivi adeguati al contesto e di
usare il lessico appreso in nuovi contesti
(organizzazione del tempo libero, salute,
alimentazione).
Presentarsi e presentare qualcuno, in situazioni
formali o informali, con frasi semplici, brevi e
coerenti, servendosi di un registro linguistico
adeguato all’interlocutore (saluti, presentazioni,
ringraziamenti, scuse, inviti).
Descrivere semplicemente le sue abitudini e
gusti, motivandone la scelta (voglio, non
voglio; posso, non posso) .
Fare una breve e semplice esposizione preparata
su argomenti dicarattere familiare quotidiano e
scolastico, utilizzando consapevolmente nessi
causali e temporali (quando, perché).
Chiedere e dare informazioni chiare e semplici
sull’ubicazione di un luogo (casa, piazza,
municipio, biblioteca, negozi, oratorio) su un
percorso da seguire, sui mezzi di trasporto da
prendere.
Raccontare brevemente un avvenimento o
un’esperienza personale o altrui accaduta nel
presente o nel passato.
Capire il breve e semplice racconto di un
avvenimento o di un’esperienza passata,
intervenendo per chiedere chiarimenti o
dettagli.
Capire e chiedere semplici informazioni sul
funzionamento di un’apparecchiatura o un
oggetto di uso quotidiano (telefono, lettore
DVD, computer) utilizzando il tempo presente.
19
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Produzione scritta














scrivere in italiano con sufficiente competenza
ortografica.
scrivere semplici e brevi testi sotto dettatura.
compilare moduli e rispondere a semplici
questionari.
scrivere brevi testi di carattere personale,
collegando le frasi con semplici connettivi
quali “e” , “ma”, “perché”.
descrivere in modo semplice persone, cose o
luoghi conosciuti (fisico, carattere,
abbigliamento, forme e dimensioni, paesaggi ed
elementi che li caratterizzano).
descrivere con frasi brevi e semplici esperienze
personali efamiliari, attività o avvenimenti
presenti e passati (vacanze, feste, fatti di vita
quotidiana).
scrivere una e-mail o una breve lettera di
carattere personale utilizzando in modo
appropriato formule di apertura, chiusura e di
saluti.
esprimere in maniera semplice opinioni
personali o stati d’animo su esperienze vissute
(felicità, gioia, accordo o disaccordo, tristezza,
delusione, collera).
completare un testo semplice con parole
mancanti.
completare un testo breve e semplice privo di
finale o modificare il finale di un testo.
riordinare le parti di un testo in ordine logico
e/o cronologico.
attribuire un titolo ad un breve testo letto.
identificare le informazioni principali di un
testo (chi, dove, quando, che cosa, perché).
riassumere le sequenze di un semplice testo con
frasi brevi e sintetiche.
20
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
8a – 9a SECONDARIA (B1 secondo il QCER) Per i livelli successivi si farà riferimento al QCER.
OBIETTIVI
CONTENUTI GRAMMATICALI
Ascolto




Comprendere una registrazione di una
certa lunghezza su  argomenti noti
purché chi parla sia chiaro nella
pronuncia e legga lentamente.
Visionare e capire un film e/o doc, in cui
lo sviluppo della storia viene espresso
con immagini e azioni chiare e un
linguaggio relativamente lento.
Comprendere una conversazione
telefonica su argomenti noti di  vita
quotidiana tra due nativi.
Comprendere i punti principali di una
canzone purché riferita ad un ambito e
un argomento noto.











Pronomi combinati, particelle pronominali
(ci e ne), concordanza del participio passato,
pronomi relativi e indefiniti, pronomi doppi,
numerali, gradi dell’aggettivo, formazione
degli avverbi, interiezioni, congiunzioni
coordinative e subordinative d’uso più
corrente, preposizioni semplici e articolate.
Complemento oggetto ed altri complementi
indiretti. 
Coordinate e subordinate temporali. 
Condizionale, avvio della conoscenza del
congiuntivo. 
Rinforzo imperfetto; connettivi temporali.
Imperativo affermativo e negativo; locuzioni
avverbiali. 
Interrogative dirette-indirette,
Discorso diretto ed indiretto; avvio all’uso
della forma  impersonale.
Interrogative + Verbi modali +Forme di
cortesia.
Locuzioni temporali e spaziali + ipotetiche.
Futuro semplice ed anteriore.
Lettura




Comprendere lettere personali relative ad
avvenimenti conosciuti  passati e
presenti, progetti futuri, opinioni e
sentimenti.
Leggere ed interpretare in modo corretto
informazioni inerenti  le regole degli
sport e dei giochi preferiti.
Interpretare correttamente il dialogo
all’interno di un fumetto.
Scorrere testi di una certa lunghezza su
argomenti noti e  rilevare le informazioni
significative.
Produzione e Interazione orale





Sostenere un dialogo o una conversazione
con discreta sicurezza su argomenti noti
di vita quotidiana o concreti.
Sviluppare con chiarezza argomentazioni
personali su temi di interesse immediato.
Discutere con nativi su cosa fare, dove
andare, accettando o rifiutando il punto di
vista altrui con opportune motivazioni.
Esprimere, nel corso di una discussione,
il proprio parere in modo semplice su
argomenti di attualità noti.
Chiedere e fornire chiarimenti su una
21
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015


discussione o un discorso.
Esprimere opinioni di accordo e
disaccordo, convinzioni e supposizioni
in ambito personale.
Presentare un progetto, un pensiero o un
punto di vista in modo chiaro e
comprensibile.
Produzione scritta








scrivere un semplice testo
informativo/descrittivo/regolativo 
(ricetta, regolamento di un gioco ecc.).
raccontare per iscritto un evento al quale
ha partecipato esprimendo apprezzamenti
in modo semplice e coerente sentimenti,
opinioni personali.
scrivere testi brevi e coesi per riferire
momenti di vita comune, familiare,
compilare una rubrica di definizioni di
nuovi termini. 
scrivere semplici e-mail, fax, lettere
informali per chiedere e dare
informazioni e spiegazioni precise
relative ad argomenti noti.
riassumere chiaramente per iscritto un
testo facilitato o semplificato di diversa
natura (letterario, storico…) mettendone
in evidenza la sequenza logica e
temporale con l’aiuto di domande.
stendere il resoconto dei punti salienti di
un progetto realizzato in campo
scolastico o lavorativo, commentandone
in modo semplice e personale le varie
fasi.
risolvere un semplice
cruciverba/indovinello. 
22
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
LESSICO PER CAMPI SEMANTICI: abitazione, famiglia, scuola, abbigliamento, oggetti per la casa,
oggetti per l’igiene personale e per la casa, giocattoli, animali, fenomeni naturali, descrizione di se stessi,
negozi, cibo, nazionalità, religione, cenni al linguaggio politico.
DISCIPLINE
Educazione alla cittadinanza
COMPETENZE


Elementi di Storia



Elementi di Geografia





Conoscere
l’organizzazione statale
italiana e il
funzionamento del
Parlamento;
Collocare l’Italia in
seno all’Unione
Europea da un punto di
vista politico e
legislativo.
Conoscere in senso
cronologico le
principali tappe
evolutive della storia
dell’Italia.
Riconoscere personaggi
chiave nella storia
d’Italia e le loro
caratteristiche politiche
e umane.
Riconoscere i principali
monumenti simbolo
presenti nelle città
italiane più importanti.
Conoscere gli ambienti
fisici e umani
dell’Italia.
Individuare le relazioni
e esporre gli argomenti
usando il linguaggio
specifico.
Conoscere le regioni, i
capoluoghi e le città più
importanti.
Conoscere la geografia
delle migrazioni e la
diffusione della lingua e
della cultura italiana.
Conoscere e
individuare le
differenze ambientali,
geografiche e culturali
all’interno del territorio
italiano.
CONTENUTI di BASE




La Costituzione Italiana
Il Parlamento
L’Italia
L’Europa/ l’Unione
Europea

Dal 1815 ai giorni
nostri, con riferimenti
essenziali all'Italia e
all’Europa (particolare
riguardo all'Italia
nell'ultimo
cinquantennio nel
quadro della storia
mondiale).
 Garibaldi, Mazzini,
Mussolini ecc.
 Il Colosseo, il Duomo di
Milano, la Torre di Pisa,
la Mole Antonelliana,
Piazza S. Marco a Venezia
ecc.
 Il paesaggio alpino, la
morfologia ambientale
dell’Italia appenninica e
costiera, il paesaggio
insulare.
 Le regioni d’Italia.
 Gli italiani in Europa e
negli altri continenti
(Stati Uniti, America
latina, Australia).
 L’Italia settentrionale,
centrale e meridionale
(caratteristiche
specifiche).
23
AMBASCIATA DI BERNA - UFFICIO SCUOLA - POF - ANNO SCOLASTICO 2014/2015
Ciclo Inferiore
Ciclo Intermedio
Ciclo Superiore
Uomo e ambiente
Conoscersi; scuola; regole;
amicizia; gestione conflitti.
Gruppi, regole diverse;
cultura d’origine e altre
culture; sistemi
scolastici/tolleranza.
Integrazione; sistema
scolastico a confrontodifferenze e analogie.
Mediazione culturale.
Famiglia
La famiglia; parenti; visite.
Suddivisione del lavoro e dei
compiti; tipologie delle
famiglie.
(personale) comprensione dei
ruoli; valori propri; valori
comuni (etica).
Gioco; tempo libero
Giocare assieme; spazi per il
gioco; tempo libero;
giocattoli: moderni e
tradizionali.
Offerte diverse per il tempo
libero; sport; giochi al
computer; gruppi giovanili.
Il tempo libero; punti
d’incontro dei giovani;
culture giovanili (musica,
lingua); gruppo dei pari;
esperienze multimediali.
Abitare; quartiere;
città
Abitazione; casa; dintorni;
percorso casa-scuola;
traffico.
Quartiere/paese; negozi;
mezzi di trasporto; case e
abitazioni.
Confronto tra i tipi di
abitazione in Svizzera e nel
Paese d’origine; modifiche
nel tempo.
Feste; festività;
consuetudini; cibi
Compleanno e altre feste
importanti; abitudini
alimentari.
Diverse forme di
festeggiamento; tradizioni
religiose; abbigliamento.
Alimentazione; moda;
costume e tradizioni.
Geografia
Principi di orientamento
spaziale; lessico di base.
Concetti di strutturazione
Caratteristiche geografiche
dello spazio; percorsi; lessico delle regioni d’origine.
specifico.
Natura; ecologia
Animali domestici, frutta;
verdura; i quattro elementi; il
bosco.
Piante e animali; tempo
atmosferico; tempo
cronologico; uomo e natura.
Lessico delle scienze naturali;
ecologia.
Favole; storie;
letteratura; arte
Canti; rime; favole; libri
illustrati.
Storie, leggende, favole della
propria terra; biblioteca
interculturale.
Brani letterari scelti: classici
e moderni; film; arte e mezzi
di comunicazione diversi;
artisti.
Il Paese d’origine;
Quando ero piccolo…;
viaggiare nel Paese
d’origine; vacanze.
Storia della famiglia,
emigrazione; il Paese
d’origine ieri e oggi.
Storia delle migrazioni e
diffusione della lingua
italiana; studi sociali; la
Costituzione Italiana.
Quadro sinottico
degli ambiti di
esperienza Ambiti
tematici
Storia
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