il contenimento del rumore come obiettivo di miglioramento nel
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il contenimento del rumore come obiettivo di miglioramento nel
SEMINARIO L’applicazione del D.M. 29-11-2000 ai gestori dei servizi di trasporto pubblico urbano FIRENZE - 27 OTTOBRE 2006 IL CONTENIMENTO DEL RUMORE COME OBIETTIVO DI MIGLIORAMENTO NEL CONTESTO DELLA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Maria Grazia PAPUCCIO, Piero SASSOLI Ataf, Firenze 1. Introduzione L’accresciuta consapevolezza dell’opinione pubblica per le problematiche ambientali di fronte all’evidente degrado del territorio, ha indotto le organizzazioni ad una maggiore attenzione per l’inquinamento acustico determinato dai sistemi di trasporto e traffico stradale (pubblico e privato), che, insieme all’inquinamento atmosferico, rappresenta uno degli aspetti più critici delle aree urbane1. Ricerche e indagini di mercato evidenziano gli effetti nocivi e l’incidenza economica dell’inquinamento acustico sulla salute (costi sociali), sulle prestazioni lavorative (costi del lavoro), sul valore degli immobili ubicati in aree particolarmente rumorose (valore immobiliare) e sull’ambiente in generale. La stessa Commissione Europea2 è intervenuta per definire un approccio comune agli stati membri per la gestione del rumore ai fini della tutela della qualità ambientale. 2. La qualità ambientale e le certificazioni volontarie adottate da ATAF Le esigenze di qualità ambientale, come noto, sono tutelate dalle leggi nazionali e comunitarie. L’adozione da parte delle aziende dei sistemi volontari di certificazione incoraggia da una parte il rispetto degli obblighi di legge e favorisce dall’altra il miglioramento delle prestazioni complessive. La certificazione 3 conseguita da ATAF ai sensi della normativa volontaria ISO 9001 è maggiormente orientata alle leggi di mercato in quanto mira alla soddisfazione del cliente, mentre la certificazione ambientale, ai sensi della ISO 14001, è tesa al soddisfacimento di bisogni propri della collettività, in quanto la norma è portatrice di valori etico-sociali che progressivamente si rinnovano in virtù dell’evoluzione della norma stessa e del circolo virtuoso che innesca nell’organizzazione, nella produzione ed erogazione del servizio. 1 dal Libro Bianco sui trasporti della Commissione Europea: “…l’incremento del traffico e la congestione urbana vanno di pari passo con l’aumento dell’inquinamento atmosferico ed acustico e degli incidenti. Il trasporto urbano determina il 40% delle emissioni di CO2 così come immette altri inquinanti che hanno un preoccupante impatto sulla salute dei cittadini …” 2 Direttiva europea 2002/49/CE del 25/06/02 per la gestione del rumore ambientale mediante azioni di mappatura acustica, informazione al pubblico, adozione di piani di risanamento per la riduzione della popolazione esposta ad inquinamento acustico (cfr circ. ASSTRA n.380/IT) 3 ATAF ha conseguito le certificazioni volontarie UNI EN ISO 14001 (Ambiente), ISO 9001 (Qualità), SA8000 (Responsabilità Sociale) 1 ATAF – Firenze 2006 L’applicazione del D.M. 29-11-2000 ai gestori dei servizi di trasporto pubblico urbano Il Sistema di Gestione Ambientale (SGA) implementato da ATAF si fonda su un approccio consapevole e impegnativo per l’azienda la quale deve definire e aggiornare gli obiettivi e i programmi ambientali, assegnare le risorse (economiche, umane, tecnologiche …) necessarie al raggiungimento dello scopo, monitorando progressivamente le proprie prestazioni ambientali nel contesto di una legislazione che appare sempre più esigente, e rendere visibili i risultati ottenuti, o le criticità del sistema. 2.1 La gestione degli aggiornamenti normativi ambientali da parte di ATAF La normativa italiana in materia di acustica ambientale e comfort abitativo è relativamente recente se paragonata, ad esempio, a quella britannica che già nel 1967 fissava i limiti di rumorosità per le varie zone urbane (zonizzazione acustica). In Italia, la norma che stabilisce i limiti massimi di emissione acustica per le zone cittadine, in funzione della destinazione d’uso delle abitazioni, è stata emanata col DPCM del 1 marzo 1991 “Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell'ambiente esterno”; ma il vero cardine normativo in questa materia è segnato dalla Legge n° 447 del 26 ottobre 1995 “Legge quadro sull’inquinamento acustico”, seguita dai decreti attuativi. La legge quadro assimila le infrastrutture di trasporto (strade e ferrovie, depositi ...) a sorgenti sonore fisse (lineari, puntuali) e stabilisce i limiti di esposizione degli ambienti abitativi posti entro le fasce di pertinenza dell’infrastruttura. In seguito, il DPCM 14 novembre 1997 ha fissato i criteri di suddivisione del territorio in sei classi acustiche omogenee ed i valori limite per ciascuna di esse. Il decreto attuativo della legge quadro che tratta il rumore nei trasporti è del 29 novembre 2000 “Criteri per la predisposizione, da parte delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, dei piani degli interventi di contenimento e abbattimento del rumore”. Il decreto, in vigore dal 2001, individua gli adempimenti (misurazione dell’entità dell’impatto acustico, piano e modalità di risanamento, controllo dei lavori …) a carico delle società e degli enti gestori. Il più recente DPR 30 marzo 2004, n° 142 “Disposizioni per il contenimento e la prevenzione dell’inquinamento acustico derivante dal traffico veicolare, a norma dell’art. 11 della legge 26/10/95 n. 447”, stabilisce i limiti di immissione del rumore nelle fasce di pertinenza acustica per le varie tipologie stradali (strade locali, urbane di quartiere, scorrimento …). Questo significa che all’interno delle fasce di pertinenza, di cui sono definite le dimensioni, sono fissati i limiti specifici di immissione del rumore, che non possono essere superati. Il Decreto legislativo n°194 del 19 agosto 2005 attua la direttiva europea 2002/49/CE relativa alla determinazione ed alla gestione del rumore ambientale. Esso indica gli output e tempi per la realizzazione di quanto previsto e assegna alle società ed agli enti gestori dei servizi di trasporto e delle infrastrutture un ampio margine pianificatorio. La Regione Toscana ha emesso la LR n. 89 del 1 dicembre 1998 “Norme i materia di inquinamento acustico” e le delibere e le circolari attuative4 relative; i comuni interessati dal trasporto pubblico di ATAF nell’area metropolitana fiorentina si sono dotati del Piano Comunale di Classificazione Acustica (PCCA). A proposito preme rilevare che all’interno della fascia di pertinenza valgono i limiti stabiliti dal DPR n°142 del 30 marzo 2004 sopra citato, che in certi casi coincidono (es. strade urbane). 4 a partire dalla deliberazione della GR n. 788/99 “Definizione dei criteri per la redazione della documentazione di impatto acustico e della relazione revisionale di clima acustico”, n. 398/00 ad integrazione della precedente; delibera del CR n. 77/00 “Definizione dei criteri e degli indirizzi della pianificazione degli enti locali”, circolare applicativa del CR 4/4/00 … 2 M.G. Papuccio Il contenimento del rumore come obiettivo di miglioramento nel contesto della certificazione ambientale ATAF, sin dal 2003, si è dotata, anticipando in un certo qual modo la nuova ISO 14001 del dicembre 20045, di una specifica procedura per la “Gestione degli aggiornamenti normativi”. Al fine di rendere l’azienda conforme alle normative e per condividerne i contenuti con i responsabili dei processi, abbiamo costituito un team di lavoro, coordinato dal Responsabile del SGA, che periodicamente valuta e definisce le ricadute sul sistema azienda delle norme emesse, compila le schede tecniche ove è indicato il referente di ogni fase delle attività da implementare; trasmette le schede, compilate e registrate, a tutte le funzioni responsabili e al Top management, le porta in revisione a seguito della attuazione dei provvedimenti stabiliti. Per il 2007, è intenzione dell’azienda, sulla base dell’ultimo riesame di direzione, disporre di un quadro complessivo dell’impegno economico da sostenere per ottemperare alle norme cogenti. Ciò perché, in campo ambientale, la produzione normativa è in continua evoluzione e, al fine del mantenimento della certificazione, l’Organismo di parte terza DNV (DET NORSKE VERITAS) richiede le evidenze della verifica normativa svolta, la dichiarazione di conformità legislativa, ma anche il riscontro delle azioni intraprese dall’azienda. 2.2 Il contributo di ATAF al miglioramento dell’impatto acustico nel trasporto L’attivazione del SGA in ATAF ha portato un notevole contributo all’analisi dell’impatto acustico durante l’erogazione del servizio di trasporto. Dall’analisi ambientale, infatti, emergono gli aspetti della organizzazione, produzione ed erogazione del servizio di trasporto, che impattano con l’ambiente, e ciò consente di individuare gli strumenti operativi di supporto necessari per tenere sotto controllo, ridurre o prevenire l’insorgere di anomalie, o per individuare azioni mirate quali la bonifica e il trattamento del sito/infrastruttura. La certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14001 assicura il rispetto dei requisiti normativi rilevanti per l’ambiente (verifica legislativa), l’implementazione di sistemi di controllo finalizzati alla prevenzione dell’inquinamento, e conseguentemente, il miglioramento delle prestazioni ambientali dell’azienda, facendo diventare la tematica ambientale parte integrante della produzione. Posso confermare in questa sede che l’adozione del SGA, ha innescato il processo di cambiamento culturale nell’organizzazione aziendale e stimola a passare da una lo6 gica di “comando e controllo” ad una logica di “prevenzione e autocontrollo”, con riflessi concreti sul sistema nel suo complesso. 2.2.1 I principi ambientali e la politica di ATAF Al fine di ridurre le interazioni e le modifiche negative sull’ambiente derivanti dalla produzione ed erogazione del servizio di trasporto, è politica 7 di ATAF: − Garantire la conformità alle normative ambientali vigenti; − Realizzare interventi volti ad evitare o contenere gli effetti negativi sull’ambiente che possono derivare dall’esercizio delle attività svolte; 5 Il punto 4.4.7 della ISO 14001 stabilisce che : l’azienda deve … mantenere attive una o più procedure per A) identificare ed avere accesso alle prescrizioni legali applicabili e alle altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive e che riguardano i propri aspetti ambientali. B) determinare come tali prescrizioni si applicano ai propri aspetti ambientali. Inoltre “… l’organizzazione deve assicurare che tali prescrizioni legali applicabili ed altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive, siano tenute in considerazione nello stabilire, attuare e mantenere attivo il proprio sistema di gestione ambientale” 6 il legislatore dispone con la legge e poi controlla che quanto disposto venga messo in atto, attraverso i soggetti individuati 7 tratto dalla Politica del Sistema integrato di ATAF marzo 2006 3 ATAF – Firenze 2006 L’applicazione del D.M. 29-11-2000 ai gestori dei servizi di trasporto pubblico urbano − Migliorare in maniera continua i servizi erogati, e i relativi processi realizzativi e di controllo. Nel dettaglio ATAF è impegnata a: 9 … 9 Definire obiettivi cui tendere, con particolare riferimento agli impatti ambientali che, individuati con l’Analisi Ambientale, risultano significativi a seguito della Valutazione della Significatività, e a seguito della quale sono elaborati Programmi Ambientali. Detti Programmi Ambientali rappresentano lo strumento con cui ATAF persegue e monitora i propri obiettivi ambientali. 9 Coinvolgere, responsabilizzare e rendere consapevole il personale, che opera per e per conto di ATAF, dell’importanza delle ricadute delle attività svolte per la tutela dell’ambiente, mediante programmi di informazione, formazione e verifica della consapevolezza. 9 Sensibilizzare e monitorare i fornitori affinché siano in grado di rispondere efficacemente alle richieste ATAF sia in termini di qualità dei servizi, sia in termini di tutela dei diritti dei lavoratori e di rispetto della legislazione applicabile in materia ambientale, nonché delle specifiche procedure, istruzioni operative, regole di comportamento interne fissate e comunicate. 9 Garantire, durante l’evoluzione e i cambiamenti aziendali, la definizione di politiche di sviluppo delle persone anche in base alle nuove attività e ai nuovi processi con valenza strategico-ambientale (es. riduzione dei rifiuti indifferenziati prodotti, sostenibilità del parco veicolare). 9 Stimolare e supportare i propri “partners” affinché adottino scelte improntate al miglioramento continuo delle prestazioni ambientali ed all’attenzione nei confronti della tutela ambientale; sia che queste scelte comportino la certificazione dei partners o l’adozione di principi guida e strumenti propri del Sistema di Gestione Ambientale. 9 … 2.2.2 Il programma di ATAF per il contenimento e abbattimento del rumore Il rumore da traffico veicolare di superficie è un fenomeno che impatta in modo significativo sulla qualità della vita delle nostre città ed il trasporto pubblico è da considerare, a tutti gli effetti, una fonte del rumore nelle strade (gli autobus come sorgente mobile). Gli autobus concorrono alla causa del rumore da traffico con due fondamentali fattori, quello dovuto al motore e alle sue componenti meccaniche (scarico, ventole di raffreddamento ecc.), quello che si sviluppa quando l’autobus è in movimento (partenza, velocità del mezzo, arresto alla fermata...). Il contatto dello pneumatico con la strada, dà luogo ad emissioni acustiche le quali dipendono dal tipo di pavimentazione e suo stato di conservazione, dalla pendenza, dalla presenza e dimensioni degli edifici ai lati della strada, ma anche dalla manutenzione del veicolo e dello stesso pneumatico (calettatura, pressione ..). Adottando provvedimenti di varia natura, ATAF è riuscita a cogliere le opportunità tecnologiche offerte dall’evoluzione del mercato secondo una strategia aziendale volta alla riduzione delle emissioni acustiche dei mezzi in esercizio. Ha intrapreso8, in attesa di acquisizioni più silenziose, una attività transitoria di insonorizzazione del vano motore, mediante pannelli fonoassorbenti e fonoisolanti. Questi interventi “transitori” hanno prodotto una riduzione del rumore verso l’interno, finalizzato al migliora8 già nei capitolati del 1994 veniva esplicitamente richiesta l’insonorizzazione del mezzo per una attenzione al posto guida e al vano passeggeri 4 M.G. Papuccio Il contenimento del rumore come obiettivo di miglioramento nel contesto della certificazione ambientale mento del comfort del vano passeggeri e del posto guida, e una riduzione del rumore verso l’esterno ovvero verso l’ambiente circostante. ATAF ha finalizzato consistenti investimenti nel rinnovo del parco, al 31/08/06 l’età media è di 6 anni e 9 mesi (v. tabella 1) per portarlo agli standard europei, acquistando mezzi sempre meno rumorosi e producendo di fatto una limitazione dell’impatto acustico nel territorio fiorentino servito. Dal confronto dei dati del parco (v. tabella 2), si può evidenziare che, a parità di capacità di trasporto e tipo di trazione, l’emissione acustica degli autobus di recente acquisizione è di circa10 dB(A) inferiore a quelli più datati e mediamente di circa 8 dB(A) tra quelli evidenziati a parità di motore, lunghezza, alimentazione. La tabella 2 riporta i dB(A) di omologazione per tipo di autobus presente in azienda alla data del 30/08/2006, la quantità di mezzi in rapporto all’alimentazione. I dati di rumorosità sono quelli registrati nella carta di circolazione e rilevati secondo quanto stabilito dalle direttive 70/157/CEE e 96/20/CEE concernenti il livello sonoro ammissibile e il dispositivo di scappamento dei veicoli a motore. Le vetture vengono assoggettate alla revisione periodica annuale curata dalla Motorizzazione Civile. La Motorizzazione verifica che i parametri del veicolo (telaio, frenata, ancoraggio paleria e sedili, segnalazioni al cruscotto …) rispondano ai limiti di legge per essere ammessi alla circolazione, e i parametri di rumorosità allo scarico secondo le norme citate. Il limite che non può essere superato da un mezzo è quello indicato in tabella. Altri controlli in azienda sono effettuati ogni 7.500/10.000 km durante le attività proprie della manutenzione programmata o in presenza di segnalazioni di rumorosità da parte del personale di guida. Possono, infatti, portare ad una maggiore rumorosità del mezzo le anomalie ai sistemi di trasmissione (giunti, differenziale …), ai pannelli insonorizzanti del vano motore (distacco del pannello …), ai freni (surriscaldamento pasticche sul disco …), allo scarico (manicotto ...), alla carrozzeria, alla paleria interna ecc. Tabella 1 – Il parco autobus di ATAF al 30/08/06 Tipologia 2002 2003 2004 2005 2006 METANO 64 64 105 144 144 ELETTRICI 26 16 26 26 26 GASOLIO: 351 348 312 273 273 9 Non conformi ad EURO 2 167 137 76 37 9 Conformi ad EURO 2 153 150 150 150 9 Conformi ad EURO 3 31 61 31 31 9 Conformi ad EURO 3+CRT 0 0 55 55 TOTALE 9 441 428 443 443 37 150 31 55 443 Età media del parco 6 anni e 9 mesi 9 marmitta dotata di apposito filtro per l’abbattimento del particolato (CRT Catalitico Rigenerato Trappola) che viene inserita sui mezzi per renderli conformi ai requisiti EURO4 (esclusi gli NOx) 5 ATAF – Firenze 2006 L’applicazione del D.M. 29-11-2000 ai gestori dei servizi di trasporto pubblico urbano Tabella 2 – Il parco autobus di ATAF al 30/08/06 N° Soc. 206 207 208 301 Modello CAM 280 MU/TH 11 EURO 0 (motore gruppo IVECO) CAM POLLICINO TH 12 EURO 0 (motore gruppo IVECO) CAM POLLICINO TH 12 EURO 0 (IVECO engine) CACCIAMALI TCC635L EURO 2 (motore IVECO) dB(A) giri/min. alimentazione omologazione anno omolgazione Quantità 99 3150 gasolio OL87120BO 1987 3 84 2850 gasolio EU03419CP ABO 1996 1 82 2700 gasolio OL97125BO 1997 3 85 2025 gasolio OL95274BS 1995 13 OL97280RM 1997 26 elettrico 1304 TECNOBUS U 500 ESP CAM POLLICINO 30P 1401 EURO 0 (motore IVECO) 1501 2101 2401 3345 3401 3474 3533 3568 3601 3615 3673 4030 4055 BMB M230 EURO 2 (motore MAN) CACCIAMALI EUROPOLIS EURO 2 (motore IVECO) IVECO CITYCLASS 491.10.27 EURO 2 (motore IVECO) BREDABUS BB 2001.12 EURO 0 (motore IVECO) BMB M240 EURO 3 LU/3P/22 (motore mercedes) BMB M240 EURO GIU/LU/3P (motore mercedes) IVECO CITYCLASS 491.12.22 EURO 2 (motore gruppo IVECO) IVECO CITYCLASS 491.12.29 EURO 3 (motore gruppo IVECO) BMB M221 CNG EURO 2 (motore MAN) IVECO CITYCLASS 491.12 CNG EURO 3 (motore gruppo IVECO) IVECO CITYCLASS 491.12 CNG EURO 3 (motore IVECO) FIAT 471.18.24 EURO 0 (motore UNIC - gruppo Iveco) BMB M321EURO 2 (motore MAN) 84 2850 gasolio OL96146BO 1996 4 94 1800 gasolio OL95293BO 1995 4 97 2025 gasolio OL98048CBS 1998 13 89 1550 gasolio OL97283E99 439KTO 1999 29 88 1537 gasolio OL88103NA 1988 6 89 1650 gasolio OL00307BO 2000 60 79 1650 gasolio LG/M3273D 2003 25 89 1550 gasolio OL97283E97 286BTO 1997 34 81 1540 gasolio NAM2004ES T001B 2000 1 89 1650 metano OL96085BO 1996 14 86 1575 metano OL97283E98 204GTO 1998 50 81 1575 metano OL97283E03 077BTO 2003 80 84 2520 gasolio OL84519TO 1984 28 92 1500 gasolio OL96060BO 6 1996 TOTALE BUS 49 443 M.G. Papuccio Il contenimento del rumore come obiettivo di miglioramento nel contesto della certificazione ambientale Quando nel 2003 ATAF ha avviato il processo di certificazione volontario secondo le norme UNI EN ISO 14001, l’azienda si è impegnata a monitorare e ridurre il rumore prodotto dai mezzi in esercizio (quindi in movimento), elaborando un programma ambientale secondo quanto previsto dal DM 29/11/200010 che fissava la data del 14 febbraio 2004 per la predisposizione del piano di contenimento e abbattimento del rumore, e che indica in 15 anni i tempi per la realizzazione del risanamento, con verifiche annuali sullo stato di avanzamento delle opere di risanamento programmate. Il programma ambientale, denominato “Studio di impatto acustico per la verifica del rispetto dei limiti. Rilevazioni fonometriche e simulazioni”, tratta l’emissione sonora dei mezzi ATAF in circolazione nei comuni dell’area fiorentina in rapporto alla morfologia delle strade interessate dal servizio; è gestito da un team di lavoro che si avvale della collaborazione della società specialistica nel settore VIE EN.RO.SE S.a.s. di Firenze11. Si tratta dell’implementazione di una metodologia standard che può essere estesa a qualunque azienda che intenda mettersi a norma ai sensi del DM 29/11/2000. Il cronoprogramma del progetto (v. fig. 1) descrive le attività per fasi di lavoro, secondo lo schema operativo del decreto. In sintesi: l’analisi del territorio entro il quale si collocano le sorgenti, l’effettuazione di campagne di rilevazioni fonometriche per la determinazione dei perimetri di confine delle aree di superamento dei limiti stabiliti, l’applicazione di modelli matematici di simulazione per la quantificazione dei livelli di immissione non misurabili sul campo, la definizione del piano di contenimento richiesto dal decreto. Figura 1 – Cronoprogramma dello “Studio di impatto acustico per la verifica del rispetto dei limiti. Rilevazioni fonometriche e simulazioni” 10 ATM di Milano sin dal 2001 ha predisposto piani di miglioramento per controllare e ridurre rumore e le vibrazioni di mezzi e impianti aziendali 11 fornitore certificato ISO 9001 7 ATAF – Firenze 2006 L’applicazione del D.M. 29-11-2000 ai gestori dei servizi di trasporto pubblico urbano Il programma ambientale definito si articola in tre fasi: FASE 1: Studio del clima acustico e dei livelli di emissione delle diverse tipologie di veicoli FASE 2: Studio impatto acustico prodotto da ATAF e rilevazioni fonometriche, simulazioni e verifica del rispetto dei limiti FASE 3: Stesura del piano di contenimento che dovrà essere coordinato con i comuni interessati. La prima fase è conclusa ed è in corso la seconda, la terza dovrà seguire un apposito percorso, ancora da definire, in quanto è relativo agli interventi da attuare nel territorio e di interesse sovra-comunale. Particolare attenzione è stata prestata dal team operativo: − alla scelta delle tipologie di autobus che devono essere rappresentativi del parco ai fini della costruzione del modello utile anche per le simulazioni future; − alla scelta degli scenari in quanto rappresentativi dei contesti territoriali dell’area fiorentina (centro storico, aree a prevalente destinazione residenziale dei comuni interessati dal servizio di trasporto …). − alla valutazione delle caratteristiche dei ricettori distinguendoli in residenziali/sensibili e potenzialmente interessati dalle emissioni acustiche prodotte dai mezzi di ATAF nello scenario considerato. I dati censiti relativi alle caratteristiche dell’edificio (toponimo, linee in transito nello scenario, stato di conservazione, tipo di infissi, piani, orientamento ….), dell’area (presenza di vegetazione, di eventuali altre sorgenti di rumore …) sono raccolti in un data base. Il piano di contenimento comprenderà la progettazione degli interventi e si dividerà in progettazione acustica e progettazione esecutiva. La progettazione acustica degli interventi di bonifica si articolerà nei punti seguenti: 9 rilevazione dei flussi di traffico e loro disaggregazione per tipologie di mezzi; 9 caratterizzazione acustica della sorgente; 9 acquisizione della corografia della zona e della planimetria dell’area interessata con l’indicazione dei siti da risanare; 9 individuazione degli interventi e delle modalità di realizzazione; 9 indicazione delle eventuali altre infrastrutture dei trasporti concorrenti all’immissione nelle aree in cui si abbia il superamento dei limiti; 9 indicazione dei tempi e costi di esecuzione per ciascun intervento; 9 grado di priorità di ciascun intervento; 9 motivazioni per eventuali interventi sui ricettori. 2.2.3 La comunicazione La lotta all’inquinamento è l’obiettivo unificante del quadro normativo in materia ambientale, ma non basta ottemperare alle leggi senza il coinvolgimento e la partecipazione attiva delle parti interessate (azionisti, associazioni, istituzioni territoriali, clienti, dipendenti, fornitori ecc...). A fronte dell’articolato quadro normativo in materia ambientale, emergono impegni precisi assunti da ATAF pur restando nella consapevolezza di non aver risolto il “problema” come spesso evidenziano le segnalazioni degli utenti! La nuova ISO14001 stabilisce12 che l’azienda deve prendere in considerazione procedimenti di comunicazione esterna, ricevere, documentare e rispondere alle richieste 12 cfr. punto 4.4.3 ISO 14001 8 M.G. Papuccio Il contenimento del rumore come obiettivo di miglioramento nel contesto della certificazione ambientale provenienti dalle parti interessate esterne13. Sul fronte della comunicazione ci stiamo adoperando sia attraverso l’house organ BUSTOP (fig. 02), la Newsletter NONSOLOBUS, il sito aziendale www.ataf.net dove chiunque può aggiornarsi sulle iniziative e i programmi ambientali in corso (formazione, inquinamento acustico, rifiuti, ecobilancio …), conformemente al un Piano di Comunicazione aziendale, sia attraverso puntuali interventi di formazione nei confronti del personale dipendente, ma anche quello che lavora per conto di ATAF, i fornitori e i partners, per aumentare la consapevolezza e l’attenzione nei confronti della tutela ambientale. Errore. Figura 2 – Notiziario di ATAF S.p.A. 13 ecoinformazione di cui al Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195 "Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale" 9 ATAF – Firenze 2006 L’applicazione del D.M. 29-11-2000 ai gestori dei servizi di trasporto pubblico urbano 3. Definizioni − Ambiente - contesto nel quale opera l’azienda, con tutte le variabili presenti comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le relative interrelazioni. − Ambiente abitativo - ogni ambiente interno ad un edificio destinato alla permanenza di persone o comunità, utilizzato per le diverse attività umane: sono esclusi gli ambienti di lavoro salvo quanto concerne l'immissione di rumore da sorgenti esterne o interne non connesse con attività lavorativa. − Analisi ambientale – elaborato aziendale interno che identifica e documenta le aree e i processi soggetti alla gestione ambientale dell’azienda, gli aspetti significativi connessi con i processi produttivi aziendali; gli obiettivi e traguardi da pianificare tramite un adeguato programma ambientale. − Aspetto ambientale - le attività/servizi dell’azienda o parti di esse che interagiscono con l’ambiente − Eco-informazione – informazione ambientale ovvero, nella accezione del D. Lgs. 19/08/05 n° 195, il contenuto della documentazione amministrativa che ogni autorità pubblica deve mettere a disposizione dei richiedenti − Impatto ambientale - le modificazioni dell’ambiente, negative o benefiche, causate totalmente o parzialmente dagli aspetti ambientali dell’azienda nella produzione ed erogazione del servizio − Inquinamento acustico - l'introduzione di rumore nell'ambiente abitativo o nell'ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività dell’uomo, o di una comunità, pericolo per la salute umana, deterioramento degli ecosistemi, dei beni materiali, dei monumenti, dell'ambiente abitativo o dell'ambiente esterno o tale da interferire con il legittimo godimento degli ambienti stessi; − Obiettivi ambientali - il fine ambientale che l’azienda persegue derivato dalla politica e che è quantificato ove possibile. − Politica ambientale – la dichiarazione dell’azienda circa le sue intenzioni e i suoi principi in relazione alla sua globale prestazione ambientale. Fornisce uno schema di riferimento per l’attività, e per la definizione degli obiettivi e dei traguardi in campo ambientale. − Prestazione ambientale - i risultati misurabili a seguito della gestione degli aspetti ambientali da parte di ATAF − Programma ambientale – strumento di cui ATAF si è dotata per il raggiungimento dei propri obiettivi e traguardi. Esso contiene l’indicazione della responsabilità degli obiettivi e traguardi, i mezzi e i tempi attraverso i quali devono essere conseguiti. − Qualità ambientale - insieme di strategie e politiche messe in atto dall’organizzazione per soddisfare gli standard ambientali definiti e mitigare il carico ambientale generato nel sito − Rumore - qualunque emissione sonora che provochi sull'uomo effetti indesiderati, disturbanti o dannosi o che determini un qualsiasi deterioramento qualitativo dell'ambiente. − Sistema Integrato - il Sistema di Gestione certificato secondo la 9001:2000, la 14001:2004, la SA8000:2001 − Sistema di Gestione Ambientale (SGA) - parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabi- 10 M.G. Papuccio Il contenimento del rumore come obiettivo di miglioramento nel contesto della certificazione ambientale lità, le prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in atto, conseguire, riesaminare, e mantenere attiva la politica ambientale. 4. Bibliografia [1] [2] [3] [4] [5] [6] [7] [8] [9] [10] [11] [12] [13] UNI EN ISO 14001/2004 Politica ed Analisi ambientale 2006 di ATAF Sistema di Gestione Ambientale di ATAF L’attenzione di ATAF alle emissioni inquinanti nella erogazione del servizio di trasporto pubblico - N. Striccoli Decreto Legislativo 19 agosto 2005, n. 195 "Attuazione della direttiva 2003/4/CE sull'accesso del pubblico all'informazione ambientale" “Mapping of urban transport services noise in Florence”, Euronoise 2006 proceedings, Tampere, 2006 di S. Luzzi et al., “Applicazione del DM 29-11-2000 ai gestori dei servizi di trasporto urbano ed extraurbano”. in Progettare il Risanamento Acustico, Firenze, 2006 di A. Baldacchini et al. “Problematiche applicative del dm 29-11-2000 ai gestori dei servizi di trasporto pubblico urbano” in Atti del 32° Congresso AIA, Ancona, 2005 di M. Basta, R. Bellomini et al. “A Comparison of Noise Mapping Methods in Italian and Russian Experiences” Forum Acusticum Proceedings, Budapest 2005 di S. Luzzi, A.Vassiliev “Un algoritmo per la scelta di scenari di studio nel contesto applicativo del DM 29/11/2000” di A. Baldacchini, M. Basta, R. Bellomini, S. Luzzi, L. Mangiarotti, GP. Marri, MG. Papuccio, A. Vitali Rumore nei trasporti “Atti e documenti della III giornata di Studio sull’Acustica Ambientale” – monitoraggio e piani di contenimento alla scadenza prevista dal DM Atti e documenti della III Giornata di Studio sull’Acustica Ambientale - 26 febbraio 2004 presso il Comune di Firenze DECRETO 13 aprile 2000 “Recepimento della direttiva 1999/101/CE della Commissione del 15 dicembre 1999 che adegua al progresso tecnico la direttiva 70/157/CEE del Consiglio relativa al livello sonoro ammissibile e al dispositivo di scappamento dei veicoli a motore” 11