2314 BURKINA FASO scheda progetto

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2314 BURKINA FASO scheda progetto
PARTENARIATO PER UNO SVILUPPO SOSTENIBILE TRA ITALIA E
BURKINA FASO (II° ANNO)
PROGETTO n.
2314
PAESE
BURKINA FASO
LOCALITÀ
8 comuni nelle regioni del Plateau Central e del Centre-Ouest
PARTNER
IMPORTO €
In Italia: ACRA-CCS, CISV, LVIA, Slow Food, CESPI
In Burkina: Federazione degli agricoltori del Burkina (FEPA/B)
Unione nazionale dei produttori di riso del Burkina (UNPR-B)
Federazione. naz. delle donne contadine del Burkina (FENAFERB)
269.700
FINANZIATO DA
ACRI
DOVE SIAMO
In Burkina Faso la variazione ciclica dei livelli di produzione alimentare, lo scarso
accesso ai servizi di base, la volatilità dei prezzi dei prodotti agricoli ed il degrado
ambientale costituiscono gli elementi di fragilità strutturale delle famiglie che vivono in
ambiente rurale. In prospettiva questi elementi sono destinati a peggiorare.
Nello stato di insicurezza alimentare le famiglie rurali attuano strategie di “adattamento
negativo”, vendendo stock di cereali e scorte di sementi, ricorrendo alla migrazione,
riducendo la quantità e la qualità degli alimenti, o vendendo i beni familiari.
OBIETTIVI DEL PROGETTO
Il programma, di cui questo è il 2° anno, intende contribuire alla piena realizzazione del
dirittto al cibo, migliorando le condizioni di vita delle popolazioni rurali e sostenendo la
strategia nazionale di lotta alla povertà in Burkina Faso.
In particolare si intende sviluppare un approccio integrato per la sostenibilità socio
economica e rafforzare le capacità dei produttori agricoli familiari e delle loro forme
associative, mediante la fornitura di fattori di produzione per il miglioramento della
produttività e favorendo l’accesso al mercato e l’organizzazione comunitaria.
LE ATTIVITA’
Si inizierà con la realizzazione di 10 campi di moltiplicazione delle cipolle di 1/4 di
ettaro ciascuno e di 5 campi di moltiplicazione di sementi cerealicole. E’ previsto anche
l’acquisto di 7 motopompe per l’rrigazione. I produttori venderanno le sementi prodotte
ai contadini interessati del loro villaggio di appartenenza, in modo da avere la
possibilità negli anni successivi di comprarsi direttamente le sementi di base per
continuarne la moltiplicazione.
Si intende poi coinvolgere 600 produttori agricoli di villaggio, riuniti in 10 gruppi.
Verranno distribuite sementi migliorate orticole per la messa a coltura di 50 ettari. Dopo
il raccolto, i contadini restituiranno la medesima quantità di sementi ricevute ai loro
gruppi di villaggio di appartenenza, che le consegneranno per la successiva stagione
agricola ad altri produttori del villaggio, sempre con un sistema di restituzione dopo il
raccolto.
Lo sviluppo delle filiere agricole passa necessariamente per il rafforzamento delle
diverse attività di post raccolta, trasformazione e stoccaggio, che permettono di
garantire una migliore qualità del prodotto finito, favorendone dunque la
commercializzazione nei mercati provinciali, regionali e nazionali. In aggiunta a quelli
già esistenti, verranno costruiti 5 nuovi magazzini, attrezzati con griglie di essicazione e
scaffali. Avranno la funzione di centro di raccolta dei prodotti, che da lì verranno
selezionati e accederanno al sistema di distribuzione e vendita.
Le formazioni previste per gli agricoltori (ben 13) riguarderanno la preparazione dei
terreni, l’irrigazione, il compostaggio, l’utilizzo di concimi chimici e naturali, la lotta agli
infestanti e l’agroecologia, l’essicazione dei prodotti orticoli, la gestione degli stock.
Per quanto riguarda l’organizzazione comunitaria, oltre alla costruzione dei magazzini
di cui sopra ed alla costituzione di fondi rotativi per l’acquisto di input agricoli e per il
leasing di aratri e carretti, si realizzeranno 2 incontri comunitari per favorire l’adesione
all’unione dei produttori orticoli. Anche in questo caso la formazione dei quadri
associativi sarà essenziale e riguarderà la leadership, il marketing, la pianificazione e la
gestione d’impresa, la gestione amministrativa e contabile.